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Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI) Pag. 1 di 138 Committente Nominativo Ing. Fiorenzo CARASSAI Ragione sociale TRENITALIA S.p.A. Sede Piazza della Croce Rossa, 1 Città 00161 - ROMA Recapito telefonico PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (art. 100 e punti 2 e 4, allegato XV, DLgs. 81/2008) Cantiere Ubicazione TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA Località 20156 - MILANO (MI) Natura dell'opera Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile Inizio presunto dei lavori 02/02/2009 Durata presunta dei lavori 300 giorni Ammontare presunto dei lavori 3.528.067,00 EURO Coordinatore per la progettazione Nominativo Geom. Teodoro ALBANESE - TRENITALIA S.p.A. Indirizzo Viale S.Lavagnini, 58 Località 50129 - FIRENZE Telefono 055-235-3879 FIRENZE, lì 01/09/2008 Firme

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Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Committente Nominativo Ing. Fiorenzo CARASSAI Ragione sociale TRENITALIA S.p.A. Sede Piazza della Croce Rossa, 1 Città 00161 - ROMA Recapito telefonico

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

(art. 100 e punti 2 e 4, allegato XV, DLgs. 81/2008)

Cantiere Ubicazione TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA Località 20156 - MILANO (MI) Natura dell'opera Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP

di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile

Inizio presunto dei lavori 02/02/2009 Durata presunta dei lavori 300 giorni Ammontare presunto dei lavori 3.528.067,00 EURO Coordinatore per la progettazione Nominativo Geom. Teodoro ALBANESE - TRENITALIA S.p.A. Indirizzo Viale S.Lavagnini, 58 Località 50129 - FIRENZE Telefono 055-235-3879 FIRENZE, lì 01/09/2008 Firme

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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INTRODUZIONE Obiettivi del Piano di sicurezza e coordinamento Il presente Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) è redatto ai sensi dell'art. 91, c. 1, lett. a), del D.Lgs. n. 81/2008, in conformità a quanto disposto all'art. 100 e all'allegato XV del medesimo decreto. L'obiettivo primario del PSC è stato quello di valutare tutti i rischi residui della progettazione, soprattutto quelli interferenti o di tipo particolare, e di indicare le conseguenti azioni di prevenzione e protezione ritenute idonee, allo stato attuale, a ridurre i rischi medesimi entro limiti di accettabilità. Il piano si compone delle seguenti sezioni principali:

- analisi del contesto ed indicazione delle prescrizioni volte a combattere i relativi rischi rilevati; - organizzazione in sicurezza del cantiere, tramite:

o relazione sulle prescrizioni organizzative; o lay-out di cantiere;

- coordinamento dei lavori, tramite: o pianificazione dei lavori (diagramma di GANTT) secondo logiche produttive ed esigenze

di sicurezza durante l'articolazione delle fasi lavorative; o prescrizioni sul coordinamento dei lavori, riportante le misure che rendono compatibili

attività altrimenti incompatibili; - prescrizioni di sicurezza per fase lavorativa; - stima dei costi della sicurezza; - allegati.

Le prescrizioni contenute nel presente piano, pur ritenute sufficienti a garantire la sicurezza e la salubrità durante l'esecuzione dei lavori, richiedono ai fini dell'efficacia approfondimenti e dettagli operativi da parte delle imprese esecutrici. Per tale motivo, sarà cura dei datori di lavoro delle imprese esecutrici, nei rispettivi Piani operativi di sicurezza, fornire dettagli sull'organizzazione e l'esecuzione dei lavori, in coerenza con le prescrizioni riportate nel presente piano di sicurezza e coordinamento. Valutazione dei rischi nel Piano di sicurezza e coordinamento La presente sezione costituisce adempimento a quanto disposto al punto 2.1.2. dell'Allegato XV al DLgs. 81/2008, relativamente alla valutazione dei rischi. Come già affermato precedentemente, l'obiettivo primario del PSC è quello di valutare tutti i rischi residui della progettazione e di indicare le azioni di prevenzione e protezione ritenute idonee, allo stato attuale delle conoscenze (fase progettuale), alla loro eliminazione o riconduzione entro limiti di accettabilità. Questa operazione è stata effettuata nel elaborazione del presente PSC. Tutti i rischi segnalati nelle varie sezioni di questo documento, la cui valutazione, per ovvie ragioni, non è riportata nell'elaborato stesso, sono esclusivamente rischi di progettazione, cioè rischi desunti dall'applicazione del progetto senza lo studio di sicurezza, in altri termini, in assenza di alcuno dei provvedimenti indicati nel PSC. Evidentemente, sono rischi valutati inaccettabili. L'applicazione delle procedure e delle protezioni indicati nel presente PSC consentono, in alcuni casi, di eliminare del tutto, ma nella generalità dei casi, di ricondurre i rischi entro limiti di ammissibilità, cioè con il potenziale o di fare danni facilmente reversibili (graffio, piccola ferita, …) ma frequenti o di causare

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danni anche più elevati molto raramente. Si potrebbe parlare più propriamente di pericoli che di rischi. Un discorso a parte è stato fatto per la valutazione preventiva del rischio rumore. In accordo con l'art. 103 del D.Lgs. n. 81/2008, questa valutazione è stata operata facendo riferimento ai tempi di esposizione e ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni la cui validità è riconosciuta dalla commissione prevenzione infortuni. In particolare, come riferimento di base è stato adottato lo studio effettuato da parte del Comitato Paritetico Territoriale di Torino e Provincia e pubblicato con il volume “Conoscere per Prevenire – Valutazione del rischio derivante dall'esposizione a rumore durante il lavoro nelle attività edili”, Edizioni EdilScuola srl Torino. Gestione del Piano di sicurezza e coordinamento Scopo della presente sezione è quello di regolamentare il sistema di rapporti tra i vari soggetti coinvolti dall'applicazione delle norme contenute nel D.Lgs. n. 81/2008 ed in particolare dalle procedure riportate nel PSC, al fine di:

- facilitare lo scambio delle informazioni e la cooperazione; - definire le modalità di azione del CSE durante la fase esecutiva; - definire l'azione di controllo da parte del Committente o del Responsabile dei lavori; - definire le modalità d'intervento del Committente o del Responsabile nei casi in cui la legislazione

lo richiede. Il Coordinatore dei lavori deve interloquire in prima persona con il direttore tecnico di cantiere di parte dell'Appaltatore, con i Datori di lavoro delle altre imprese esecutrici e con i Lavoratori autonomi. Il Direttore tecnico di cantiere, per parte dell' Appaltatore, i datori di lavoro delle imprese esecutrici (o loro delegati) e i Lavoratori autonomi devono uniformarsi alla prescrizioni contenute nei Piani di sicurezza e alle indicazioni ricevute dal Coordinatore per l'esecuzione. Si rammenta allo scopo, che la violazione da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi agli artt. 94, 95 del D.Lgs. n. 81/2008, e alle prescrizioni contenute nel PSC costituisce giusta causa di sospensione dei lavori, allontanamento dei soggetti dal cantiere o di risoluzione del contratto. Le imprese esecutrici, prima dell'esecuzione dei rispettivi lavori, devono presentare il proprio Piano operativo di sicurezza (POS), da intendersi come piano di dettaglio del PSC, al Coordinatore per l'esecuzione. Non possono eseguire i rispettivi lavori se prima non è avvenuta l'approvazione formale del POS da parte del Coordinatore per l'esecuzione. Nel caso di lavori pubblici, l'Appaltatore o il Concessionario, entro trenta giorni dall'aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori, redige e consegna il POS (complessivo) alla Stazione appaltante. Anche in questo caso i lavori non potranno darsi inizio se non è avvenuta la formale approvazione del POS da parte del Coordinatore per l'esecuzione. È fatto obbligo, ai sensi dell'art. 95 del D.Lgs. n. 81/2008, di cooperare da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori. Spetta al Coordinatore per l'esecuzione organizzare tra i Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione. Il CSE, al fine di consentire l'attuazione di quanto sopra indicato, dovrà tenere in cantiere delle riunioni di coordinamento, il cui programma è riportato in via generale nella tabella successiva.

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Denominazione (fasi entranti)

Quando Convocati

Punti di verificaprincipali

Prima riunione: presentazione e verifica piano

prima dell'inizio dei lavori CSE – DTC – DLG – RSPP (eventuale)

Presentazione piano e verifica punti principali

Riunione ordinaria periodica prima dell'inizio o alcambiamento di fasi dilavoro

CSE – DTC – Impresa – Lavoratore autonomo

Procedure particolari da attuare Verifica pianoVerifica sovrapposizioni

Riunione di coordinamento straordinaria

a verificarsi di situazioniparticolari

CSE – DTC – DLG - Impresa – Lavoratore autonomo

Procedure particolari da attuare

Riunione di coordinamento straordinaria nuove imprese

prima dell'ingrasso dinuove imprese in cantiere

CSE – Impresa - RSPP (eventuale)

Procedure particolari da attuare Verifica piano

Riunione di coordinamento straordinaria modifica del PSC

quando necessario CSE - CSE – Impresa - RSPP (eventuale)

Nuove procedure concordate

Durante l'esecuzione dei lavori, ad opera del CSE, si provvederà a registrare su apposito documento (registro di coordinamento) la data, il motivo e i soggetti intervenuti nella riunione e a redigere un verbale di coordinamento in cui sono riportate sinteticamente le decisioni adottate. Inoltre, ad ogni soppralluogo in cantiere, il CSE provvederà alla redazione di un rapporto di visita in cantiere, come risultato del monitoraggio delle situazioni operative in cantiere al fine di verificare l'applicazione delle disposizioni contenute nei piani di sicurezza. Periodicamente, il CSE provvederà ad inviare compia del registro di coordinamento, il/i verbale/i di coordinamento e il/i rapporto/i di visita al Committente o Responsabile dei lavori.

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DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE Committente Nominativo Ing. Fiorenzo CARASSAI Ragione sociale TRENITALIA S.p.A. Sede Piazza della Croce Rossa, 1 Località 00161 - ROMA Telefono e Fax Cantiere Ubicazione cantiere TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA Località 20156 - MILANO (MI) Collocazione urbanistica Via Triboniano, 220 Natura dell'opera Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di

Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile

Inizio presunto dei lavori 02/02/2009 Durata presunta 300 giorni Ammontare presunto dei lavori 3.528.067,00 EURO Recapito telefonico INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI Responsabile dei lavori Nominativo Indirizzo Città Telefono Progettazione generale Nominativo Indirizzo Città Telefono Coordinatore della progettazione Nominativo Geom. Teodoro ALBANESE - TRENITALIA S.p.A. Indirizzo Viale S.Lavagnini, 58 Città 50129 - FIRENZE

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Telefono 055-235-3879 Direzione lavori Nominativo Indirizzo Città Telefono Coordinatore dell'esecuzione lavori Nominativo Indirizzo Città Telefono Impresa appaltatrice o capogruppo Ragione sociale Indirizzo Città Qualificazione Telefono Rappresentante legale Resp. servizio prevenzione Medico competente Rappresentante dei lavoratori Lavori da eseguire Direttore tecnico di cantiere Nominativo Indirizzo Città Telefono Delegato per la sicurezza in cantiere Nominativo Indirizzo Città Telefono

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COMPITI E RESPONSABILITA' Responsabile dei lavori Il responsabile dei lavori provvede a:

o a far si che il progetto si attenga, sotto il profilo delle scelte tecniche che hanno ripercussioni sull'organizzazione del cantiere e sull'esecuzione dell'opera, ai principi e alle misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del decreto legislativo n. 81 del 2008; (Art. 90, comma 1, primo periodo, D.Lgs. n. 81/2008)

o determinare la durata del lavoro o delle fasi di lavoro; (Art. 90, comma 1, secondo periodo, D.Lgs. n. 81/2008)

o designare, se del caso, il Coordinatore per la progettazione; (Art. 90, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008)

o designare, se del caso, il Coordinatore per l'esecuzione; (Art. 90, comma 4, D.Lgs. n. 81/2008) o designare il coordinatore per l'esecuzione anche nei casi in cui, dopo l'affidamento dei lavori ad

un'unica impresa, l'esecuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata ad una o più imprese; (Art. 5, D.Lgs. n. 81/2008)

o valutare il Piano di sicurezza e coordinamento e il fascicolo tecnico; (Art. 90, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008)

o trasmettere il Piano di sicurezza e coordinamento alle imprese invitate a presentare le offerte per l'esecuzione dei lavori; (Art. 101, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008)

o comunicare alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi i nominativi (da riportare nel cartello di cantiere) del coordinatore per la progettazione e del nominativo per l'esecuzione dei lavori; (Art. 90, comma 7, D.Lgs. n. 81/2008)

o inviare la notifica preliminare dei lavori, conformemente all'allegato XII del D.Lgs. n. 81/2008, all'organo di vigilanza competente per territorio (Azienda Unità Sanitaria Locale e Direzione provinciale del lavoro); (Art. 99, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008)

o verificare l'idoneità tecnico professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, con le modalità di cui all'allegato XVII del D.Lgs. 81/2008; (Art. 90, comma 9, lett. a), primo periodo, D.Lgs. n. 81/2008);

o solo nel caso di lavori privati, i requisiti richiesti nella verifica di cui al punto precedente, possono essere ugualmente soddisfatti mediante presentazione da parte delle imprese di certificato iscrizione CCIAA, del DURC e di una autocertificazione in ordine al possesso dei requisiti richiesti nell'allegato di cui sopra;(Art. 90, comma 9, lett. a), secondo periodo, D.Lgs. n. 81/2008);

o chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, all'INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti; (Art. 90, comma 9, lett. b), D.Lgs. n. 81/2008)

o solo nel caso di lavori privati, le richieste di cui al punto precedente, possono essere ugualmente soddisfatte mediante presentazione da parte delle imprese del DURC e di una autocertificazione relativa al contratto applicato;(Art. 90, comma 9, lett. a), secondo periodo, D.Lgs. n. 81/2008);

o verificare l'operato del Coordinatore per la progettazione; (Art. 93, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008) o verificare l'operato del Coordinatore per l'esecuzione; (Art. 93, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008) o provvedere, su segnalazione del Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, alla sospensione dei

lavori, all'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o alla risoluzione del contratto. (Art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008)

o fornire alle imprese appaltatrici e ai lavoratori autonomi, ai quali sono affidati in appalto o a contratto d'opera lavori all'interno dell'azienda, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad opera e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività; (Art. 26, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 81/2008)

o promuovere, nel caso di affidamento di lavori in appalto o a contratto d'opera all'interno

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dell'azienda, la cooperazione ed il coordinamento nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi e nell'informazione reciproca da parte dei vari soggetti esecutori dei lavori; (Art. 26, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008)

o i costi per la sicurezza non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici; (Punto 4.1.4 dell'Allegato XV, al D.Lgs. 81/2008)

o allegare il Piano di sicurezza e coordinamento al contratto d'appalto. (Art. 100, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008)

Coordinatore per la progettazione Il Coordinatore per la progettazione provvede a:

o redigere il piano di sicurezza e coordinamento, in conformità all'art. 100, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008; (Art. 91, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 81/2008)

o riportare nel piano di sicurezza e coordinamento la stima analista dei costi della sicurezza; o valutare, in collaborazione con il progettista, la congruità dell'importo di progetto in relazione

all'ammontare dei costi per la sicurezza; o eventualmente, sottoporre al committente o al responsabile dei lavori, previa comunicazione al

progettista, integrazioni da apportare al progetto al fine di renderlo comprensivo dei costi della sicurezza;

o compilare il fascicolo degli interventi ulteriori; (Art. 91, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 81/2008) o eventualmente, su richiesta del committente o del responsabile dei lavori, fornire indicazioni utili

e supportare la fase della scelta delle imprese e dei lavoratori autonomi al fine di poter valutare l'idoneità tecnico professionale e la rispondenza dei concorrenti alle esigenze di sicurezza specifica nel piano di sicurezza e coordinamento.

Coordinatore per l'esecuzione Il Coordinatore l'esecuzione provvede a:

o redigere il Piano di sicurezza e coordinamento, nel caso in cui la designazione è conseguente alla circostanze che i lavori inizialmente affidati ad un'unica impresa sono in realtà eseguiti da più imprese; (Art. 91, comma 1, lett. a), e art. 92, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008)

o compilare il fascicolo degli interventi ulteriori, nel caso in cui la designazione è conseguente alla circostanze che i lavori inizialmente affidati ad un'unica impresa sono in realtà eseguiti da più imprese.; (Art. 91, comma 1, lett. b), e art. 92, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008)

o verificare, tramite azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione del Piano di sicurezza e coordinamento e delle relative procedure di lavoro (Art. 92, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 81/2008), garantendo la frequenza delle visite in cantiere sulla base della complessità dell'opera e del grado di affidabilità delle imprese ed assicurando la sua presenza in cantiere nelle fasi di maggiori criticità;

o verbalizzare ogni visita in cantiere, ogni disposizione impartita per il rispetto del Piano di sicurezza e coordinamento, ogni verifica degli avvenuti adeguamenti e, in generale, ogni comunicazione trasmessa alle imprese o da queste ricevute, dandone comunicazione scritta al committente o al responsabile dei lavori;

o verificare l'idoneità dei Piani operativi di sicurezza, presentati dalle imprese esecutrici, e la loro coerenza con quanto disposto nel Piano di sicurezza e coordinamento; (Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 81/2008)

o adeguare il Piano di sicurezza e coordinamento e il Fascicolo degli interventi ulteriori; (Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 81/2008)

o verificare che le imprese esecutrici adeguino i rispettivi Piani operativi di sicurezza; (Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 81/2008)

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o organizzare la cooperazione e il coordinamento tra le imprese e i lavoratori autonomi; (Art. 92, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 81/2008)

o verificare l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare coordinamento dei Rappresentanti per la sicurezza, finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; (Art. 92, comma 1, lett. d), D.Lgs. n. 81/2008)

o segnalare al Committente o al Responsabile dei lavori le “gravi” inosservanze (violazioni agli art. 94, 95 e 96 D.Lgs. 81/2008 e alle prescrizioni contenute nel piano di sicurezza e coordinamento) da parte delle imprese e ai lavoratori autonomi, previa contestazione scritta, e proporre la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto; (Art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008)

o comunicare, nel caso in cui il Committente o il Responsabile dei lavori non addotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione di cui al punto precedente, senza fornire idonea giustificazione, le “gravi” inosservanze all'Azienda USL e alla Direzione provinciale del lavoro competenti per territorio; (Art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008)

o sospendere le singole lavorazioni in caso di pericolo grave imminente direttamente riscontrato, fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. (Art. 92, comma 1, lett. f), D.Lgs. n. 81/2008)

Il progettista La progettazione di un'opera costituisce l'elemento più delicato del processo di realizzazione degli interventi edilizi o di ingegneria civile. Il progettista, pur non entrando specificatamente nel merito della sicurezza, è colui che determina il livello quantitativo e quantitativo dei potenziali rischi nel cantiere, attraverso le scelte tecnologiche, costruttive e a volte anche architettoniche. Il Progettista, dunque, provvede a:

o elaborare il progetto secondo criteri diretti a ridurre alla fonte i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, tenendo conto dei principi generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 81/2008;

o determinare la durata del lavoro o delle singole fasi di lavoro, al fine di permettere la pianificazione dei lavori in condizioni di sicurezza;

o a collaborare e fornire tutte le informazioni, dati e documentazioni necessarie al coordinatore per la progettazione;

o prendere in esame ed, eventualmente, sottoporli al committente o al responsabile dei lavori, se designato, le proposte avanzate dal coordinatore per la progettazione che richiedono modifiche al progetto e tesa a migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità in cantiere durante l'esecuzione dei lavori;

o prendere in esame nella redazione del progetto ed, eventualmente, sottoporli al committente o al responsabile dei lavori, se designato, le proposte del coordinatore per la progettazione avanzate per meglio garantire la tutela della sicurezza e salute durante i lavori di manutenzione dell'opera.

Il direttore dei lavori Il direttore dei lavori provvede a:

o dirigere e controllare sotto l'aspetto tecnico, contabile ed amministrativo, per conto della committenza, la corretta esecuzione dei lavori, nel rispetto del contratto d'appalto e dei suoi allegati;

o curare che i lavori siano eseguiti a regola d'arte ed in conformità al progetto e al contratto; o verificare periodicamente, nel caso di lavori pubblici, il possesso e la regolarità da parte

dell'appaltatore della documentazione prevista dalle leggi in materia di obblighi nei confronti dei

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dipendenti; o dialogare con il coordinatore per l'esecuzione, in particolare riferisce tempestivamente nuove

circostanze tecniche (per esempio, le varianti al progetto) che possono influire sulla sicurezza; o non interferire nell'operato del coordinatore per l'esecuzione; o sospendere i lavori su ordine del committente o del responsabile dei lavori e dietro segnalazione

del coordinatore per l'esecuzione dei lavori; o consentire la sospensione delle singole lavorazioni da parte del coordinatore per l'esecuzione,

nel caso in cui quest'ultimo riscontri direttamente un pericolo grave ed immediato per i lavoratori e fino a quando il coordinatore medesimo non verifichi l'avvenuto adeguamenti da parte delle imprese interessate.

Datori di lavoro delle imprese esecutrici Il Datore di lavoro delle imprese esecutrici provvede a:

o prima dell'inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio piano operativo di sicurezza all'impresa affidataria, la quale, previa verifica della congruenza rispetto al proprio, lo trasmette al coordinatore per l'esecuzione (i lavori hanno inizio dopo l'esito positivo delle suddette verifiche che sono effettuate tempestivamente e comunque non oltre 15 giorni dall'avvenuta ricezione). (Art. 101, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008)

o redigere il Piano operativo di sicurezza; (Art. 96, comma 1, lettera g), D.Lgs. n. 81/2008) o nel caso di lavori pubblici, in assenza di piano di sicurezza e coordinamento, redigere anche il

piano sostitutivo di sicurezza; (Art. 131, DLgs. 163/2006) o mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni

prima dell'inizio dei lavori; (Art. 100, comma 4, D.Lgs. n. 81/2008) o prima dell'accettazione del Piano di sicurezza e coordinamento consultare il rappresentante per

la sicurezza; (Art. 102, comma 1, primo periodo, D.Lgs. n. 81/2008) o prima di apportare delle modifiche significative al Piano di sicurezza e coordinamento consultare

il rappresentante per la sicurezza; (Art. 102, comma 1, primo periodo, D.Lgs. n. 81/2008) o designare gli addetti alla gestione dell'emergenza; (Art. 18, comma 1, lett. b) e art. 104, comma 4

del D.Lgs. n. 81/2008) o inserire nel cartello di cantiere i nominativi dei coordinatori per la sicurezza; (Art. 90, comma 7,

D.Lgs. n. 81/2008) o affiggere copia della notifica in cantiere; (Art. 99, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008) o partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni convocate dal coordinatore; o prendere atto dei rilievi del coordinatore per l'esecuzione; o osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 81/2008; (Art. 95, D.Lgs. n.

81/2008) o attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; (Art. 100, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008) o adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII del D.Lgs. 81/2008; (Art. 96,

comma 1, lettera a), D.Lgs. n. 81/2008) o curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi; (Art. 96, comma 1, lettera e), D.Lgs. n.

81/2008) o curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvenga correttamente; (Art.

96, comma 1, lettera f), D.Lgs. n. 81/2008) o sottoporre il cantiere a visita semestrale del Medico competente e del Responsabile del ervizio di

prevenzione e protezione; (art. 41 e art. 104, comma 2, D.Lgs. 81/2008) o tenere la riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi; (Art. 35 e art. 104, comma 1,

D.Lgs. n. 81/2008)

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Datori di lavoro delle imprese affidatarie Il Datore di lavoro delle imprese affidatarie, oltre ad adempiere ai compiti delle imprese esecutrici nel caso eseguano lavorazioni per proprio conto, provvede a: • vigilare sulla sicurezza dei lavori affidati con il contratto d'appalto ed in particolare

sull'applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC. La vigilanza è richiesta nei confronti di tutti i lavori appaltati ed eseguiti da parte di propri lavoratori o di lavoratori delle imprese e di lavoratori autonomi sub affidatari (articolo 97, comma 1, DLgs. 81/2008);

• attuare quanto disposto dall'articolo 26 del dLgs. 81/2008, salvo quanto disposto all'articolo 96 comma 2, nei confronti delle imprese e lavoratori autonomi suoi subaffidatari (articolo 97, comma 2, DLgs. 81/2008);

• verificare, prima dell'inizio dei rispettivi lavori, la congruenza dei POS delle imprese subaffidatarie con il proprio POS e a trasmetterli al CSE in modo tale da consentirne la validazione entro quindici giorni dalla trasmissione.

I lavoratori autonomi I lavoratori autonomi provvedono a:

o attenersi a quanto previsto nei piani di sicurezza; (Art. 100, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008) o attenersi alle indicazioni fornite dal Coordinatore per l'esecuzione; (Art. 94, comma 1, D.Lgs. n.

81/2008)

I dirigenti e i preposti Con i termini di dirigenti e preposti nel cantiere si intendono il direttore tecnico di cantiere e i capi squadra. I dirigenti provvedono a:

o adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII; (Art. 96, comma 1, lettera a), D.Lgs. n. 81/2008)

o attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; (Art. 100, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008) o esercitare la sorveglianza sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di

sicurezza affidati alla sovrintendenza dei suoi preposti nonché dei responsabili delle imprese co-esecutrici o dei fornitori o sub-appaltatori;

o mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni prima dell'inizio dei lavori; (Art. 100, comma 4, D.Lgs. n. 81/2008)

o prima dell'inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio piano operativo di sicurezza all'impresa affidataria. (Art. 101, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008)

o l'impresa affidataria, ricevuti i POS dalle imprese escutrici e verificatene la congruenza rispetto al proprio, trasmette al coordinatore per l'esecuzione. I lavori hanno inizio dopo l'esito positivo delle suddette verifiche che sono effettuate tempestivamente e comunque non oltre 15 giorni dall'avvenuta ricezione; (Art. 101, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008)

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I preposti provvedono a:

o adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII; (Art. 96, comma 1, lettera a), D.Lgs. n. 81/2008)

o attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; (Art. 100, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008) o sorvegliare sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza ed affidati

alla propria squadra. I lavoratori I lavoratori dipendenti provvedono a:

o osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; (Art. 20, comma 2, lett.b), D.Lgs. n. 81/2008)

o utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; (Art. 20, comma 2, lett.c), D.Lgs. n. 81/2008)

o utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; (Art. 20, comma 2, lett. d), D.Lgs. n. 81/2008)

o segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui si venga a conoscenza; (Art. 20, comma 2, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008)

o non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; (Art. 20, comma 2, lett. f), D.Lgs. n. 81/2008)

o non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; (Art. 20, comma 2, lett. g), D.Lgs. n. 81/2008)

o sottoporre ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; (Art. 20, comma 2, lett. i), D.Lgs. n. 81/2008)

o contribuire all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'autorità competente o comunque necessari a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro; (Art. 20, comma 2, lett. a), D.Lgs. n. 81/2008)

o non rifiutare la designazione ad addetto alla gestione dell'emergenza, se non per giustificato motivo; (Art. 43, comma 3, D.Lgs. 812008)

o sottoporre ai programmi di formazione e addestramento; (Art. 20, comma 2, lett.h), D.Lgs. n. 81/2008)

o utilizzare le attrezzature di lavoro e i DPI conformemente all'informazione, alla formazione ed all'addestramento ricevuti;

o curare le attrezzature e i DPI messi a disposizione; o non apportare modifiche alle attrezzature di lavoro e ai DPI di propria iniziativa; o segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato nelle attrezzature di lavoro

o nei DPI messi a disposizione; o segnalare qualsiasi infortunio o incidente relativo all'uso di agenti biologici; o abbandonare immediatamente l'area interessata da eventi imprevedibili o incidenti;

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DESCRIZIONE DELL’OPERA Nell'ambito del progetto relativo al trasferimento presso l'IDP di Milano Fiorenza delle attività di manutenzione corrente dei treni regionali Lombardia, si rende necessario realizzare una nuova officina di manutenzione locomotive e carrozze singole riconvertendo opportunamente l'attuale fabbricato “Magazzino” e realizzando al contempo un nuovo capannone, da destinare ad uso magazzino/reparti lavorazione, oltre ad un nuovo fascio di binari per il rimessaggio dei rotabili. Di seguito viene riportata una descrizione generale dei lavori oggetto del presente appalto:

§ realizzazione di 14 postazioni di lavoro a rotabile singolo (carrozze/loco), su complessivi n.7 binari di cui n.3 su colonnine con relative fosse da visita e n.4 a raso, all'interno dell'attuale fabbricato “Magazzino” previo adeguamento infrastrutturale e impiantistico dello stesso;

§ realizzazione delle opere civili e impiantistiche propedeutiche all'installazione di un carro trasbordatore in

corrispondenza dell'area retrostante l'attuale fabbricato “Magazzino” (lato Rho);

§ realizzazione di un nuovo capannone (ml 50 * 20), parzialmente tamponato, in appendice alle prime due campate trasversali (lato pesa) dell'esistente fabbricato “Magazzino”, da destinarsi ad uso reparti di lavorazione/magazzino (parte tamponata) e deposito materiale infiammabile (parte non tamponata);

§ realizzazione dei tratti di binari all'interno del capannone (su colonnine ed a raso), dei tratti all'esterno dello

stesso sia lato Milano (ingresso impianto e di collegamento a quelli realizzati da RFI con altro provvedimento) sia lato Rho (carro trasbordatore) e del binario di alimentazione del carro trasbordatore (modifica binario esistente), oltre alla realizzazione di n. 14 “tronchini” per ricovero rotabili al di là del carro trasbordatore;

§ modifica del tracciato della viabilità nell'area antistante l'attuale fabbricato “Magazzino” e "Pesa";

L'ubicazione degli interventi suddetti, nell'ambito dell'IDP di Milano Fiorenza, è riportata nella “Planimetria Generale” (TAV.1) allegata al contratto.

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ANALISI DEL SITO E DEL CONTESTO AMBIENTALE Caratteristiche generali del sito I lavori da eseguire previsti nel presente contratto sono tutti all'interno dell'IDP di Milano Fiorenza, sito in via Triboniano, 220 - Milano. L'accesso al cantiere di lavoro è garantito tramite viabilità pubblica sino alla portineria d'ingresso dell'impianto e da quest'ultima tramite viabilità interna sino al sito sul quale è prevista l'esecuzione dei lavori. Prescrizioni L'accesso con automezzi dalla portineria d'ingresso dell'impianto al cantiere di lavoro dovrà avvenire sia nel rispetto della segnaletica orizzontale e verticale presente nella viabilità interna sia di eventuali disposizioni di carattere temporaneo e/o permanente che dovessero essere impartite in sede di rilascio del permesso/i di accesso all'interno dell'IDP. Caratteristiche geologiche ed idrogeologiche Dalle indagini geognostiche è stato ricavato il profilo geotecnico e l'andamento dei terreni per la parte interessata dalla realizzazione delle opere in fondazione della fossa per carro trasbordatore e ampliamento del capannone esistente. Il sondaggio effettuato nell'area interessata dalla costruzione della fossa del carro trasbordatore ha evidenziato uno strato superiore, da 0.00 a -1.80 costituito da terreno di riporto eterogeneo, da -1.80 a -3.20 terreno di riporto a materiale eterogeneo e da -3.20 a -8.10 sabbie ghiaiose grossolane alternate a ghiaie sabbiose a clasti eterogene. I sondaggi effettuati nell'area interessata dalla costruzione dell'ampliamento del capannone esistente hanno evidenziato uno strato superiore, da 0.00 a -2.40 costituito da terreno di riporto eterogeneo, da -2.40 a circa -8.20 sabbie ghiaiose grossolane alternate a ghiaie sabbiose a clasti eterogene. La falda acquifera è stabilizzata ad una profondità di circa m 12,20 dal piano di campagna. Prescrizioni In fase di esecuzione degli scavi per le nuove opere in fondazione, spinti per una profondità superiore a m 1.50, occorre verificare le condizioni del terreno e nel caso non sussistano sufficienti garanzie di stabilità, si deve prevedere, man mano che procede lo scavo, alle necessarie armature di sostegno delle pareti, sporgenti dai bordi almeno cm 30, a meno che non si preferisca conferire alle pareti dello scavo un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. ANALISI DELLE OPERE CONFINANTI

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Nord Piazzale scalo sul quale sono presenti la viabilità carrabile interna dell'impianto stesso e la pesa (pedana e locale di servizio) - Rischi esportabili dal cantiere: caduta materiali dall'alto gas, vapori getti, schizzi investimento polveri, fibre rumore vibrazioni - Rischi introducibili nel cantiere: fumi gas, vapori investimento polveri, fibre rumore vibrazioni elettrici - Cautele: L'accesso all'area di cantiere avviene attraverso la viabilità interna all'IDP, già regolamentata con apposita segnaletica. Tuttavia in occasione di particolari lavorazioni (es. scavi, getti di calcestruzzo), che comportano il passaggio frequente di automezzi, l'Appaltatore dovrà provvedere con proprio personale alla sorveglianza dei tratti di incrocio qualora gli stessi risultino pericolosi per le manovre contemporanee dei mezzi di servizio dell'IDP stesso. Nei riguardi dei sottoservizi l'indagine sull'area del cantiere ha palesato la presenza di interferenze così come evidenziato nel paragrafo successivo inerente le "Opere aeree e di sottosuolo": L'area sede dei lavori è situata interamente all'interno della proprietà F.S., non sono presenti sottoservizi attivi non di pertinenza F.S. Tuttavia, prima di iniziare i lavori di rimozione, spostamento, etc, l'impresa appaltatrice dovrà prendere eventuali accordi con i preposti dell'Impianto addetti alla gestione dei servizi al fine di programmare le interruzioni necessarie per evitare incidenti e/o disservizi. Prima di attività comportanti scavi o comunque avvicinamento a reti di servizi, sia aeree che interrate, le modalità operative degli scavi o avvicinamenti a dette reti, devono essere definite, in maniera chiara ed esaustiva, dall'Appaltatore e concordate con il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori in funzione della situazione al contorno e delle eventuali ulteriori informazioni in merito alle relative reti interferite. Lo scavo dovrà procedere con cautela utilizzando mezzi ed utensili di scavo adeguati, procedendo, se del caso, con scavo a mano. Qui di seguito si forniscono alcune linee guida: Elettrodotti. La presenza di linee elettriche aeree in tensione esclude la possibilità di eseguire lavori o di utilizzare apparecchi mobili a distanza minore di cinque metri da tali linee. Nel caso sia necessario operare al disotto del suddetto limite, si dovrà, previa segnalazione all'Esercente le linee elettriche, provvedere a mettere in atto adeguate protezioni quali barriere di protezione, sbarramenti sul terreno, portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d'opera, ecc. Per la distanza minima da conduttori in tensione presenti all'interno di impianti ferroviari occorre inoltre rispettare le prescrizioni contenute nell'art. 29 della legge 191/74.

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Particolare impegno la Direzione di Cantiere dovrà avere nel coinvolgere tutto il personale interessato sia con l'informazione generica sia con ordini specifici ai vari addetti. Inoltre dovranno essere rese note a tutti le procedure di emergenza nel caso in cui, malgrado le misure di prevenzione adottate, si verificasse una situazione di contatto diretto con elementi sotto tensione. Acquedotti. Se i lavori di scavo interferiscono direttamente con le suddette reti é necessario mettere a nudo ed in sicurezza le tubazioni procedendo manualmente e sotto la sorveglianza di un preposto. Nel caso di rottura delle condutture di acqua é necessario contattare l'ente esercente per sospendere l'erogazione e per gli interventi necessari. A giudizio del preposto potrà rendersi necessario l'allontanamento del personale dallo scavo e l'attivazione di pompe, che devono risultare disponibili. Fognature. Durante la fase di scavo per le fondazioni del capannone occorrerà fare attenzione alla presenza delle tubazioni delle acque meteoriche che occorrerà tenere in esercizio fino alla realizzazione delle nuove fognature. La posizione delle fognature esistenti è stata segnalata nella tavola di progetto allegata. In genere durante i lavori di scavo la presenza, anche solo nelle vicinanze, di reti fognanti può costituire un pericolo, sia per la presenza di terreni di rinterro, sia per la possibile presenza di vuoti nel terreno dovuti ad infiltrazioni e perdite da tubazioni fessurate. Il percorso e la profondità saranno rilevate e segnalate in superficie. Nel caso di scavi prossimi alle reti fognanti, quando la distanza tra lo scavo aperto e la fognatura non consente di garantire la stabilità della parete interposta, verrà messa a nudo la fognatura e protetta contro i possibili danneggiamenti. Nel caso di incidente che provochi la rottura di una fognatura attiva può aversi fuoriuscita di liquami. In questo caso i lavoratori devono essere allontanati dalla zona interessata. Verrà quindi informato l'Ente esercente la rete. Saranno poi effettuati gli opportuni interventi di riparazione. Sarà necessario quindi effettuare la bonifica del luogo prima di riprendere i lavori. Se qualche lavoratore é rimasto coinvolto nell'incidente ed é venuto a contatto con i liquami, dovrà essere informato il Medico competente dell'Impresa che valuterà la situazione e prenderà le opportune decisioni. Sud Piazzale scalo sul quale sono presenti tratti di binario (tronchini) parte dei quali in esercizio e con linea di contatto della trazione elettrica (T.E.) e parte realizzati con altro provvedimento da RFI dei quali è previsto il completamento sino all'interno del capannone con il presente contratto. - Rischi esportabili dal cantiere: caduta materiali dall'alto gas, vapori getti, schizzi investimento polveri, fibre rumore vibrazioni - Rischi introducibili nel cantiere: fumi gas, vapori investimento polveri, fibre rumore

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vibrazioni elettrici - Cautele: Vd. descrizione lato Nord Est Piazzale scalo sul quale sono presenti tratti di binario (tronchini) parte dei quali in esercizio e con linea di contatto della trazione elettrica (T.E.) e parte realizzati con altro provvedimento da RFI dei quali è previsto il completamento sino all'interno del capannone con il presente contratto. - Rischi esportabili dal cantiere: caduta materiali dall'alto gas, vapori getti, schizzi investimento polveri, fibre rumore vibrazioni - Rischi introducibili nel cantiere: fumi gas, vapori investimento polveri, fibre rumore vibrazioni elettrici - Cautele: Vd. descrizione lato Nord Ovest Piazzale scalo sul quale è presente la viabilità carrabile interna allo stesso - Rischi esportabili dal cantiere: caduta materiali dall'alto gas, vapori getti, schizzi investimento polveri, fibre rumore vibrazioni - Rischi introducibili nel cantiere: fumi gas, vapori investimento polveri, fibre rumore

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vibrazioni elettrici - Cautele: Vd. descrizione lato Nord OPERE AEREE E DI SOTTOSUOLO PRESENTI Linee elettriche aeree Linee di contatto della trazione elettrica (T.E.) a 3 kv - Rischi: Folgorazione - Cautele: L'unica linea di contatto T.E. prossima alla zona oggetto dell'intervento è quella a servizio del binario tronco sito in fregio al capannone esistente, lato Sud; I lavori oggetto dell'intervento non interferiscono con la linea suddetta, salvo quelli inerenti la demolizione del binario che dovranno essere eseguiti in regime di tolta tensione oppure con la linea alimentata ma in tal caso occorre dotare i mezzi impiegati (caricatori, etc.) di idonei fermi in altezza. Tuttavia se in fase esecutiva dovesse insorgere la necessità di operare in prossimità delle linee suddette dovranno essere presi accordi con i responsabili dell'impianto per la loro disalimentazione. Per lavori la eseguire in prossimità di elettrodotti si rimanda anche a quanto indicato al precedente capitolo "Analisi delle opere confinanti". Linee telefoniche aeree p.m. - Rischi: - Cautele: Linee elettriche interrate Nell'area interessata dai lavori è presente la linea elettrica interrata a B.T. con la quale viene alimentato il quadro generale sito all'interno del capannone. - Rischi: Folgorazione - Cautele: La posizione della linea è compatibile e non interferisce con i lavori previsti nel presente appalto, tuttavia in fase esecutiva dovranno essere presi accordi con i responsabili dell'impianto al fine di individuare e materializzare sul posto la posizione esatta della stessa. Linee telefoniche interrate Nell'area interessata dai lavori non è segnalata la presenza di linee telefoniche interrate, tuttavia prima di

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procedere a qualsiasi lavorazione di scavo dovranno essere presi accordi con i responsabili dell'impianto al fine di individuare la presenza o meno di linee interrate nell'area oggetto dei lavori. - Rischi: - Cautele: Rete gas interrata p.m. - Rischi: - Cautele: Rete fognaria Nell'area oggetto dell'intervento è presente la rete fognaria di raccolta delle acque meteoriche del piazzale e della copertura del capannone, che corre sia all'interno sia all'esterno del capannone stesso. - Rischi: Cadute dall'alto, seppellimento, sprofondamento - Cautele: Per lavori la eseguire in prossimità delle fognature in genere si rimanda anche a quanto indicato al precedente capitolo "Analisi delle opere confinanti". Rete idrica Nell'area oggetto dell'intervento è presente la canalizzazione dell'anello antincedio del caponnone. Inoltre nell'area interessata dalla realizzazione della fossa per carro trasbordatore è presente un pozzo di tipo artesiano e n. 2 piezometri del sistema di monitoraggio della falda acquifera. - Rischi: Getti, schizzi in caso di rottura delle condutture - Cautele: Indicare la presenza delle condutture con apposita segnaletica e se interferiscono con le lavorazione previste nel presente appalto procedere, se necessario alla deviazione provvisoria e/o definitiva delle condutture stesse. Altro Maglia di terra dell'impianto di dispersione delle scariche elettriche. - Rischi: Folgorazione - Cautele:

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In fase esecutiva qualora ci siano interferenze tra le nuove opere da realizzare ed i pozzetti contenenti i dispersori e le canalizzazioni di collegamenti tra gli stessi (maglie), si dovrà procedere ai necessari spostamenti adottando tutte le precauzioni che tale tipo di lavorazione richiedono.

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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Principi generali Con le presenti prescrizioni di piano di sicurezza e coordinamento si intende disciplinare, fornendo le specifiche prestazionali e normative, il sistema generale di implementazione del cantiere, allo scopo di garantire condizioni di base sufficientemente valide a salvaguardare la sicurezza e la salubrità dei lavoratori sin dall'inizio dei lavori. La corretta impostazione organizzativa del cantiere consente, inoltre, di avere benefici anche sotto il profilo della produzione e quindi dell'economia dei lavori. In linea generale, salvo le più dettagliate specifiche fornite successivamente, con il progetto di cantiere si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:

- garantire la segnalazione e il divieto di accesso agli estranei nel cantiere; - limitare al minimo le interferenze con la viabilità ordinaria; - consentire l'accesso ai mezzi e ai pedoni in sicurezza; - regolamentare il traffico dei pedoni e dei veicoli all'interno del cantiere; - allocare le aree di produzione di cantiere in modo da non interferire tra loro e con le altre attività

svolte all'interno o all'esterno del cantiere; - assicurare adeguata fornitura di energia, con impianti regolarmente costituiti; - assicurare il rispetto delle condizioni minime di igiene del lavoro; - assicurare la corretta gestione delle emergenze.

Le indicazioni fornite nella presente sezione devono essere lette con l'esame congiunto del lay-out di cantiere, riportato nel presente piano di sicurezza e coordinamento, dove sarà possibile rilevare informazioni specifiche sui singoli apprestamenti di cantiere. Recinzione fissa di cantiere L'area interessata dai lavori dovrà essere completamente recintata, allo scopo di garantire il divieto di accesso ai non addetti ai lavori. La recinzione dovrà risultare sufficientemente robusta e visibile. Allo scopo dovrà avere, salvo diverso avviso del regolamento edilizio comunale, un'altezza di metri 2,00 da terra e potrà essere costituitata da reti plastiche colorate (arancione) e/o metalliche elettrosaldate impostate su strutture portanti lignee o in ferro ovvero da cesate in legno (tavole accostate o pannelli di lamiera). Le partizioni piene, ma all'occorrenza anche le altre, devono essere opportunamente controventate, per contrastare efficacemente l'azione del vento e le altre eventuali forze orizzontali accidentali. Per quanto concerne il dimensionamento, la tipologia e il numero degli accessi, con eventuale separazione tra accesso pedonale e veicolare, si rimanda alla lettura del lay-out di cantiere. In ogni caso, per l'accesso unico di cantiere si dovrà realizzare un passo di larghezza che superi di almeno 1,40 metri il massimo limite di sagoma dei veicoli in transito, segnalando opportunamente il possibile transito dei pedoni. Sugli accessi devono essere esposti i cartelli di divieto, pericolo e prescrizioni e il cartello d'identificazione di cantiere, conforme alla circolare del ministero dei lavori pubblici n. 1729/ul 01/06/1990. In zona trafficata da pedoni e/o da veicoli la recinzione deve essere illuminata. L'illuminazione non dovrà costituire un pericolo elettrico, pertanto dovrà essere a bassissima tensione di alimentazione, fornita da

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sorgente autonoma o tramite trasformatore di sicurezza, o se posta ad un'altezza superiore a 200 centimetri da terra anche a bassa tensione (220 Volt) ma con idoneo grado d'isolamento e protezione. Per la protezione dei pedoni, se non esiste un marciapiede o questo sarà occupato dal cantiere, si deve provvedere a delimitare (vedi lay-out di cantiere) un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno 1,00 metro. Detto marciapiede potrà essere costituito da marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata oppure da un striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata. Se il cantiere o i suoi depositi determina (vedi lay-out di cantiere) un restringimento della carreggiata si provvederà ad apporre il segnale di pericolo temporaneo di strettoia. Se la larghezza della strettoia è inferiore a 5,60 metri occorre istituire il transito a senso unico alternato, regolamentato a vista (con segnale dare precedenza nel senso unico alternato), da manovrieri (muniti di apposita paletta o bandiera di colore arancio fluorescente) o a mezzo semafori, in accordo con le autorità preposte (comune, provincia, ANAS). Viabilità carrabile di cantiere Requisiti prestazionali Durante l'esecuzione dei lavori deve essere garantita in cantiere la corretta e sicura viabilità delle persone e dei veicoli, evitando possibili interferenze tra pedoni e mezzi, ingorghi sui percorsi stradali e di aree di lavoro e ostacoli vari da compromettere l'efficacia delle vie ed uscite d'emergenza. La viabilità di cantiere deve rispondere a requisiti di solidità e stabilità, ed avere dimensioni ed andamento tali da non costituire pericolo ai lavoratori operanti nelle vicinanze. La superficie deve essere sufficientemente solida in relazione al peso dei mezzi a pieno carico che vi devono transitare. Per evitare cedimenti del fondo stradale, le vie di circolazione dei mezzi devono correre a sufficiente distanza dagli scavi. In caso contrario, quando non è possibile fare altrimenti, si dovrà provvedere al consolidamento delle pareti degli scavi. I dislivelli nelle vie di circolazione devono essere raccordati con opportune rampe inclinate che, se destinate anche ai pedoni, devono essere di pendenza inferiore all'8%. Le vie di circolazione interne al cantiere, quando possono costituire pericolo per i pedoni, devono essere opportunamente delimitate e comunque segnalate. Il traffico dovrà essere regolamentato, limitando la velocità massima di circolazione a non più di 30 km/h. Nelle vie di circolazione si devono garantire buone condizioni di visibilità (non inferiore a 30 lux), eventualmente si provvederà a garantire il livello minimo di illuminamento facendo ricorso all'illuminazione artificiale. Le rampe di accesso agli scavi di splateamento o sbancamento devono avere carreggiata solida, atte a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l'impiago, adeguata pendenza in relazione alle possibilità dei mezzi stessi. La larghezza delle rampe deve essere tale da consentire un franco non inferiore a 70 centimetri oltre la larghezza d'ingombro del veicolo. Nei tratti lunghi, con franco limitato ad un solo lato, devono avere piazzole o nicchie di rifugio, lungo il lato privo di franco, ad intervalli non superiore a 20 metri l'una dall'altra. Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e altri luoghi simili e/o con pericoli di caduta gravi, deve essere obbligatoriamente impedito. Viabilità pedonale di cantiere Requisiti prestazionali Durante l'esecuzione dei lavori deve essere garantita in cantiere la corretta e sicura viabilità delle persone e dei veicoli, evitando possibili interferenze tra pedoni e mezzi, ingorghi sui percorsi stradali e di

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aree di lavoro e ostacoli vari da compromettere l'efficacia delle vie ed uscite d'emergenza. Nelle vie di circolazione si devono garantire buone condizioni di visibilità (non inferiore a 30 lux), eventualmente si dovrà provvedere a garantire il livello minimo di illuminamento facendo ricorso all'illuminazione artificiale. I viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno devono essere muniti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello è superiore a metri 2,00; le alzate dei gradini ricavati nel terreno friabile devono essere sostenute con tavole e robusti paletti. Nelle vie d'accesso e nei luoghi pericolosi non proteggibili devono essere obbligatoriamente apposte le opportune segnalazioni ed evitate con idonee disposizioni la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. La zona superiore del fronte d'attacco degli scavi deve essere almeno delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili con il progredire dell'escavo. Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, sale aeree e altri luoghi simili e/o con pericoli di caduta gravi devono essere obbligatoriamente impedito. Le andatoie e le passerelle devono avere larghezza minima non inferiore a 60 cm, se destinate al solo passaggio dei lavoratori, non inferiore a 120 cm, se destinate anche al trasporto dei materiali. La pendenza non deve essere superiore al 50%. La lunghezza deve essere interrotta da pianerottoli di riposo, posti ad intervalli opportuni. Le andatoie devono avere il piano di calpestio fornito di listelli trasversali fissati sulle tavole di basa, a distanza non maggiore a quella del passo di un uomo carico. Le andatoie e le passerelle devono essere munite verso il vuoto di normali parapetti e tavola fermapiede. Servizi igienico assistenziali con docce di cantiere Requisiti prestazionali Il cantiere dovrà essere dotato di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere dimensionati in modo da risultare consoni al numero medio di operatori presumibilmente presenti in cantiere (vedi lay-out di cantiere). Nel calcolo dimensionale dei locali si dovranno utilizzare i parametri che normalmente sono adoperati per i servizi nei luoghi di lavoro permanenti. Nel calcolo dimensionale dei locali si utilizzeranno i seguenti parametri:

- locale destinato ad accogliere il WC: superficie minima 1,2 m2 per addetto con lato minore non inferiore a 0,90 m e altezza minima 2,40 m;

- locale spogliatoio 1,20 m2 per addetto, con le stesse caratteristiche del locale WC; possono essere utilizzati i locali antibagno nel rispetto dei requisiti dimensionali indicati.

In ogni caso in cantiere si dovrà garantire: - un numero sufficiente di gabinetti, in ogni caso non inferiore a 1 ogni 30 lavoratori occupati per

turno (nei lavori in sotterraneo 1 ogni 20 lavoratori), separati (eventualmente) per sesso o garantendo un'utilizzazione separata degli stessi;

- un numero sufficiente di lavabi con acqua corrente - deve essere garantita acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile quanto per lavarsi - in ogni caso almeno 1 ogni 5 lavoratori;

- spogliatoi, con armadietto a doppio scomparto dotati di chiave, distinti (eventualmente) per sesso;

- locale/i di ricovero, da usarsi durante le intemperie, riposo, conservazione e consunzione pasti, dotato di sedili, tavoli, scaldavivande e lava recipienti, riscaldato durante la stagione fredda.

I servizi igienico assistenziali devono essere costituiti entro unità logistiche (box prefabbricati o baracche allestite in cantiere), sollevati da terra, chiuse, ben protette dalle intemperie (impermeabilizzate e coibentate), areate, illuminate naturalmente ed artificialmente, riscaldate nella stagione fredda, convenientemente arredati, dotate di collegamento alle reti di distribuzione dell'energia elettrica, di adduzione dell'acqua direttamente da acquedotto o da altra fonte e di smaltimento della fognatura o, in alternativa, di proprio sistema di raccolta e depurazione delle acque nere. I locali destinati ai servizi igienico assistenziali devono essere mantenuti in stato di scrupolosa pulizia.

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Servizi igienico assistenziali: bagni chimici Requisiti prestazionali Il cantiere dovrà essere dotato di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere del tipo chimico (vedi lay-out di cantiere). Il numero di gabinetti, non potrà essere in ogni caso inferiore a 1 ogni 30 lavoratori occupati per turno (nei lavori in sotterraneo 1 ogni 20 lavoratori). Le caratteristiche dei bagni chimici adottate non dovranno essere inferiori alle seguenti:

- il bagno sarà costruito con materiali non porosi o a bassa porosità tale da permettere una rapida pulizia e decontaminazione;

- le dimensioni minime interne non saranno inferiori a 100x100 cm per la base e 200 cm per l'altezza;

- sarà provvisto di griglie di areazione che assicureranno un continuo ricambio d'aria; - il tetto sarà costituito da materiale semitrasparente in modo da garantire un sufficiente passaggio

della luce, - la porta sarà dotata di sistema di chiusura a molla e di un sistema di segnalazione che indicherà

quando il bagno è libero od occupato; - il bagno sarà dotato di tubo di sfiato che, inserito nella vasca reflui, fuoriuscirà dal tetto evitando

così che all'interno si formino cattivi odori; - la vasca reflui sarà dotata di sistema di schermatura in grado di impedire eventuali schizzi di

materiale fecale e/o urine. la schermatura avrà caratteristiche tali da consentire la pulizia e la decontaminazione;

- la vuotatura della vasca sarà effettuata almeno ogni 24/48 ore, tenendo conto anche della situazione meterologica e della numerosità dell'utenza;

- in occasione della vuotatura sarà effettuato un lavaggio dell'intero bagno mediante uso di acqua sotto pressione.

Movimentazione manuale dei carichi Requisiti prestazionali I datori di lavoro delle imprese esecutrici delle opera devono procedere alla valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi al fine di individuare le relative misure per annullarlo o ridurlo nella massima misura possibile. In seguito alla valutazione dovranno fornire ai lavoratori le seguenti informazioni:

- il rischio che corrono i lavoratori che effettuano la movimentazione manuale dei carichi; - peso del carico da manipolare; - il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballo abbia

collocazione eccentrita; - la movimentazione corretta dei carichi.

In ogni caso, per ridurre i rischi da movimentazione manuale dei carichi, è necessario: - ridurre il peso (carico da movimentare) entro i limiti di norma (max 30 kg per gli uomini e 20 kg

per le donne); - flettere quanto più possibile le ginocchia e non la schiena; - mantenere il carico più possibile vicino al corpo; - evitare le torsioni del tronco; - non sollevare mai i pesi oltre l'altezza delle spalle; - evitare di stoccare i materiali direttamente sul pavimento, meglio riporli su un bancale; - evitare di immagazzinare i prodotti e/o i materiali sul pavimento, al di sotto delle scaffalature; - evitare di movimentare materiali e/o carichi che richiedono l'uso di scale a mano; - evitare la movimentazione di fusti, o altri oggetti di peso elevato, sia a livello di pavimento che da

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bancale, per rotolamento: dato il peso elevato (anche superiore a 100 kg) questa operazione comporta un alto rischio d'infortunio;

- interrompere le azioni ripetitive di sollevamento dei carichi, in modo particolare se la durata di questa fase operativa è prolungata;

- fornire i necessari DPI nel caso la movimentazione manuale comporti rischi aggiuntivi di tagli o lacerazioni durante la presa e il trasporto.

Adempimenti Gli operatori esposti al rischio di movimentazione manuale dei carichi devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria obbligatoria (visita iniziale e periodica) da parte del medico competente aziendale. Produzione del calcestruzzo con betoniera Requisiti prestazionali Il lay-out di cantiere allegato fornisce l'indicazione circa l'ubicazione e le caratteristiche dimensionali (soprattutto in relazione ai depositi degli inerti) dell'impianto di produzione del calcestruzzo tramite betoniera. La posizione indicata risulta essere comoda per i rifornimenti degli inerti e del cemento e per l'operatività della gru. Nel montaggio e nell'uso della betoniera dovranno essere osservate scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore. In particolare si avrà cura che:

- gli ingranaggi, le pulegge, le cinghie e tutti gli altri organi di trasmissione del moro siano protetti contro il contatto accidentale mediante installazione di carter;

- le benne di caricamento siano provviste di dispositivi di fine corsa che agiscano sull'apparato motore per l'arresto automatico della benna all'estremità della sua corsa;

- in componenti elettrici dell'impianto abbiano un grado di protezione non inferiore a IP44 (IP55 se soggetti a getti d'acqua);

- che sia presente un pulsante di emergenza per l'arresto dell'impianto; - che sia presente un interruttore contro il riavviamento accidentale dell'impianto al ritorno

dell'energia elettrica; - il collegamento all'energia elettrica avvenga tramite spina fissa a parete o collegamenti diretti alle

morsettiere (non sono ammesse prolunghe); - il percorso dei cavi elettrici sia tale da non essere sottoposti all'azione meccanica dei mezzi

presenti in cantiere; - si provveda al collegamento di terra dell'impianto contro i contatti indiretti, coordinato con idoneo

interruttore differenziale; - l'impianto sia protetto a monte dai sovraccarichi elettrici (se di potenza superiore a 1000W).

Inoltre si avrà cura di garantire la stabilità della betoniera durante il funzionamento (l'installazione dovrà avvenire sulla base delle indicazioni fornite dal produttore). Il posto di manovra della betoniera deve essere posizionato in modo da consentire la completa visibilità di tutte le parti in movimento e deve essere protetto da solido impalcato, fatto con tavole da ponte accostate e alto non oltre 3,00 metri da terra, per evitare che possa essere colpito da materiali movimentati dalla gru o sui ponteggi. Adempimenti Le betoniere a bicchiere e ad inversione di marcia devono essere accompagnate da dichiarazione di stabilità al ribaltamento redatta da un tecnico abilitato (a cura del produttore). Le betoniere devono essere provviste di dichiarazione di conformità alla Circolare del Ministero del lavoro N. 103/80. Le betoniere marcate CE devono essere corredate di dichiarazione di conformità e libretto d'istruzioni (in lingua italiana).

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Lavorazione del ferro Requisiti prestazionali Il lay-out di cantiere allegato fornisce l'indicazione circa l'ubicazione e le caratteristiche dimensionali (soprattutto in relazione ai depositi di ferri in barre) dell'area per la lavorazione delle armature metalliche. La posizione indicata risulta essere comoda per i rifornimenti delle barre metalliche e per l'operatività della gru. Porre particolare attenzione nello stoccaggio provvisorio dei ferri in tondino da lavorare (lunghi m. 12,00), in quanto i ferri vengono trasportati a mano dal deposito stesso alla piegaferri/tagliaferro. Nello stoccaggio bisogna sovrapporre soltanto i ferri di uguale diametro all'interno di una rastrelliera di sostegno. I primi ferri devono essere sollevati da terra. Per quanto riguarda le macchine piegaferri o tagliaferro o la macchina combinata tagliaferro/piegaferri si avrà cura che:

- gli ingranaggi, le pulegge, le cinghie e tutti gli altri organi di trasmissione del moro siano protetti contro il contatto accidentale mediante installazione di carter;

- le cesoie a ghigliottina mosse da motore elettrico devono essere provviste di dispositivo atto ad impedire che le mani o altre parti del corpo possano essere offesi dalla lama;

- il comando a pedale sia protetto da ripari superiore e laterali; - in componenti elettrici dell'impianto abbiano un grado di protezione adeguato (non inferiore a

IP44); - che sia presente un pulsante di emergenza per l'arresto dell'impianto; - che sia presente un interruttore contro il riavviamento accidentale dell'impianto al ritorno

dell'energia elettrica; - il collegamento all'energia elettrica avvenga tramite spina fissa a parete o collegamenti diretti alle

morsettiere (non sono ammesse prolunghe) (norma –CEI 23-11); - il percorso dei cavi elettrici sia tale da non essere sottoposti all'azione meccanica dei mezzi

presenti in cantiere; - si provveda al collegamento di terra dell'impianto contro i contatti indiretti, coordinato con idoneo

interruttore differenziale; - l'impianto sia protetto a monte dai sovraccarichi elettrici (se di potenza superiore a 1000W).

Inoltre si avrà cura di garantire la stabilità della machina durante il funzionamento (l'installazione dovrà avvenire sulla base delle indicazioni fornite dal produttore). Il posto di sagomatura delle armature metalliche deve essere protetto da solido impalcato, fatto con tavole da ponte accostate e alto non oltre 3,00 metri da terra, per evitare che possa essere colpito da materiali movimentati dalla gru o sui ponteggi. Adempimenti Le macchine piegaferri e tagliaferro marcate CE devono essere corredate di dichiarazione di conformità e libretto d'istruzioni (in lingua italiana). Lavorazione del legname Requisiti prestazionali Il lay-out di cantiere allegato fornisce l'indicazione circa l'ubicazione e le caratteristiche dimensionali (soprattutto in relazione ai depositi del legname) dell'impianto di produzione delle malte tramite molazza. La posizione indicata risulta essere comoda per i rifornimenti del legname e per l'operatività della gru. Nel montaggio e nell'uso della sega circolare dovranno essere osservate scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore.

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In particolare si avrà cura che: - il piano di appoggio della macchina sia piano e stabile; - siano presenti ed efficienti le protezioni e i dispositivi previsti dalle norme (cuffia di registrabile o a

caduta libera sul banco, coltello divisore, schermi ai due lati del disco sottobanco); - in componenti elettrici dell'impianto abbiano un grado di protezione idoneo (non inferiore a IP44); - che sia presente un pulsante di emergenza per l'arresto dell'impianto; - che sia presente un interruttore contro il riavviamento accidentale della macchina al ritorno

dell'energia elettrica; - il collegamento all'energia elettrica avvenga tramite spina fissa a parete o collegamenti diretti alle

morsettiere (non sono ammesse prolunghe) (norma –CEI 23-11); - il percorso dei cavi elettrici sia tale da non essere sottoposti all'azione meccanica dei mezzi

presenti in cantiere; - si provveda al collegamento di terra dell'impianto contro i contatti indiretti, coordinato con idoneo

interruttore differenziale; - l'attrezzatura sia protetta a monte dai sovraccarichi elettrici (se di potenza superiore a 1000W).

Il posto di utilizzo della sega circolare deve essere protetto da solido impalcato, fatto con tavole da ponte accostate e alto non oltre 3,00 metri da terra, per evitare che possa essere colpito da materiali movimentati dalla gru o sui ponteggi. Adempimenti Le molazze marcate CE devono essere corredate di dichiarazione di conformità e libretto d'istruzioni (in lingua italiana). Impianti elettrico e di messa a terra di cantiere Requisiti prestazionali Per impianto elettrico di cantiere si considera tutta la rete di distribuzione posta a valle del punto di consegna (misuratore) installato dall'Ente erogatore. A valle del punto di consegna verrà installato un interruttore onnipolare (entro tre metri dal contatore), il cui distacco toglie tensione a tutto l'impianto. Da questo punto parte la linea che alimenta il quadro generale con summontato un interruttore generale magnetotermico opportunamente tarato contro le sovracorrenti (sovraccarichi e cortocircuiti), che alimenta le linee dell'impianto di cantiere, ognuna delle quali deve essere protetta da un interruttore differenziale ritardato (Id<0.3-0.5A). Completeranno l'impianto gli eventuali quadri secondari e i quadretti di piano. Tutti i quadri elettrici di cantiere devono essere conformi alla norma CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) ed avere grado di protezione minimo IP43 (IP44 secondo la Guida CEI 64-17 fasc. n. 5492). La rispondenza alla norma di un quadro di cantiere (ASC) è verificata tramite l'applicazione sul quadro di una targhetta dove sono leggibili il nome del costruttore e marchio di fabbrica dell'ASC, la designazione del tipo o numero d'identificazione; EN 60439-4, la natura e il valore nominale della corrente; le tensioni di funzionamento di impiego e nominale. Ogni quadro deve avere un dispositivo per l'interruzione di emergenza, se il quadro non è chiudibile a chiave può assolvere a tale scopo l'interruttore generale di quadro. Le linee devono essere costituite:

- per posa mobile, da cavi del tipo H07RN-F o di tipo equivalente ai fini della resistenza all'acqua e all'abrasione, in ogni caso opportunamente protetti contro i danneggiamenti meccanici (transito di persone e mezzi, movimentazione carichi a mezzo di gru e autogrù);

- nella posa fissa, da cavi sia flessibili che rigidi i quali devono essere interrati ad una profondità non inferiore a 0,50 metri e protette superiormente con laterizi.

Le prese a spina devono essere conformi alla norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con grado di protezione non inferiore ad IP44. Le prese a spina devono essere protette da interruttore

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differenziale da Id=0,03°. Le prese a spina delle attrezzature di potenza superiore a 1000W devono potersi inserire o disinserirsi a circuito aperto. Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti potrà essere assicurata:

- mediante sorgente di energia SELV e PELV (tensione nominale =50V c.a. e 120V c.c.); mediante impianto di terra coordinato con interruttore differenziale idoneo* (Per i cantieri la tensione limite di contatto (UL) è limitata a 25V c.a. e 60V c.c.. Pertanto in un cantiere caratterizzato da un impianto TT - senza propria cabina di trasformazione - la protezione dai contatti indiretti sarà realizzata con una resistenza dell'impianto di terra di valore massimo pari a Rt=25/I, dove I è il valore in ampere della corrente di intervento in 5 secondi del dispositivo di protezione.)

- mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente; - per mezzo di luoghi non conduttori; - per separazione elettrica.

Gli impianti elettrici installati nei locali servizi del cantiere (baracche per uffici, bagni, spogliatoi, …) possono essere di tipo ordinario (norma CEI 64-8). Adempimenti Sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto e del rilascio del certificato di collaudo la fornitura provvisoria di energia elettrica per gli impianti di cantiere e similari, fermo restando l'obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità (art. 116 DPR n. 380/2001). L'impianto elettrico dovrà, allo scopo, essere realizzato da installatore in possesso dei requisiti prescritti D.M. 37/2008. Lo stesso deve sottoporre a collaudo l'impianto realizzato prima della messa in esercizio e redigere la dichiarazione di conformità con tutti gli allegati necessari (ad eccezione del progetto dell'impianto il quale non è obbligatorio ma auspicabile). La dichiarazione di conformità, rilasciata dall'istallatore, dovrà essere trasmessa dall'appaltatore all'ISPESL e all'ASL/ARPA entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto. L'installatore, inoltre, avrà cura di fornire informazioni sufficienti a consentire l'uso corretto e sicuro dell'impianto realizzato da parte dell'impresa utilizzatrice committente. Quest'ultima dovrà garantire la presenza dell'impianto, provvedendo alle dovute operazioni di controllo e manutenzioni, per tutta la durata del dei lavori, consentendo l'uso da parte di tutto le altre imprese e lavoratori autonomi che interverranno, a qualsiasi titolo, in cantiere. L'impianto dovrà essere regolarmante mantenuto e dovrà essere sottoposto a verifica periodica ogni due anni da parte dell'ASL/ARPA ovvero altro Organismo abilitato dal Ministero delle attività produttive.

Illuminazione di cantiere

Requisiti prestazionali Le attività di cantiere saranno svolte abitualmente durante il periodo di luce diurno. Nel caso in cui le attività si dovessero protrarre oltre tale periodo o per nei lavori in ambienti poco illuminati o bui sarà necessario disporre di illuminazione artificiale e di illuminazione di sicurezza per ottenere un illuminamento non inferiore a 30 lux. Potrà esser omessa l'illuminazione di sicurezza quando l'illuminazione artificiale è utilizzata per brevi periodi e in aggiunta a quella solare per rifiniture, oppure è di ausilio al presidio notturno del cantiere (p.to 9 Guida CEI IN 64-17:2000-02). L'illuminazione potrà essere ottenuta tramite impianto fisso, impianto trasportabile e impianto portatile. L'impianto fisso di illuminazione dovrà avere le stesse caratteristiche dell'impianti elettrico di cantiere. In particolare, deve avere un grado protezione che in ambiente normale non deve essere inferiore a IP44, il tracciato dei cavi di alimentazione e la posizione degli apparecchi deve essere tale da non costituire

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intralcio e devono essere protetti contro gli urti accidentali. Analoghi accorgimenti si devono adottare nel caso in cui si utilizzino apparecchi di illuminazione trasportabili (normalmente a lampada alogena). In particolare, lo spostamento degli apparecchi da una posizione all'altra dovrà avvenire solo dopo aver disattivato l'alimentazione e il cavo di alimentazione deve essere del tipo per posa mobile (H07RN-F o equivalenti). Le lampade portatili dovrà essere conformi alla Norma CEI EN 60598-2-8, ed avere almeno le seguenti caratteristiche:

- impugnatura in materiale isolante; - parti in tensione, o che possono entrare in tensione, completamente protette; - protezione meccanica della lampadina.

Devono avere un grado di protezione non inferiore a IP44 e se utilizzate in luogo conduttore ristretto dovranno essere alimentate mediante circuiti a bassissima tensione di sicurezza SELV.

Adempimenti Per la parte in cui sono applicabili, gli stessi dell'impianto elettrico di cantiere. Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche di cantiere Requisiti prestazionali L'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche è richiesto per proteggere le strutture metalliche e le opere provvisionali all'aperto di grande dimensione. Le dimensioni sono notevoli quando la frequenza di fulminazione della struttura supera quella ritenuta accettabile dalla norma CEI 81-1. Sulla base del grafico (di seguito riportato) della Guida CEI 64-17, fascicolo n. 5492, “Guida all'esecuzione degli impianti elettrici di cantiere”, è possibile ritenere necessario l'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche per le strutture riportate nella tabella seguente.

struttura protezione dai fulmini

SI NO 1. gru 2. ponteggio 3. baracche metalliche

Sarà cura dell'appaltatore verificare, in base alla effettiva consistenza delle strutture metalliche poste in opera in cantiere, la rispondenza delle presenti previsioni a quelle reali. L'eventuale impianto di terra dovrà essere eseguito secondo le norme CEI 81-1. Adempimenti L'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve essere eseguito da ditta abilitata che a fine lavori effettuerà il collaudo dell'impianto e rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi D.M. 37/2008. La dichiarazione di conformità, rilasciata dall'istallatore, dovrà essere trasmessa dall'appaltatore all'ISPESL e all'ASL/ARPA entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto. L'installatore, inoltre, avrà cura di fornire informazioni sufficienti a consentire l'uso corretto e sicuro dell'impianto realizzato da parte dell'impresa utilizzatrice committente. Quest'ultima dovrà garantire la presenza dell'impianto, provvedendo alle dovute operazioni di controllo e manutenzioni, per tutta la durata del dei lavori, consentendo l'uso da parte di tutto le altre imprese e lavoratori autonomi che interverranno, a qualsiasi titolo, in cantiere. L'impianto dovrà essere regolarmante mantenuto e dovrà essere sottoposto a verifica periodica ogni due anni da parte dell'ASL/ARPA ovvero altro Organismo abilitato dal Ministero delle attività produttive.

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Impianti idrico e fognario di cantiere Requisiti prestazionali Dovranno essere realizzati idonei impianti di adduzione dell'acqua potabile e dell'acqua necessaria alle lavorazioni nonché allo smaltimento delle acque nere e meteoriche di cantiere. L'impianto idrico per uso igienico sanitario deve essere fornito di acqua riconosciuta potabile. È obbligatorio l'allacciamento all'acquedotto pubblico. Qualora non sia possibile l'allacciamento al pubblico acquedotto, deve essere ottenuta l'autorizzazione all'utilizzo di altra fonte di approvvigionamento idropotabile o resa tale mediante utilizzo di adeguati impianti di potabilizzazione relativi alla rete di distruzione e allo stoccaggio. Nel caso il cantiere sia servito sia dall'acquedotto che da altra fonte autonoma di approvvigionamento, devono esistere due reti idriche completamente distinte e facilmente individuabili. La rete idrica deve essere posta al di sopra (almeno 50 cm) della condotta delle acque reflue. Negli incroci delle due reti idiriche, si deve provvedere ad una adeguata protezione della condotta idrica (per esempio, a mezzo di copritubo impermeabile di idonea lunghezza e fattura). Nei casi in cui le dure reti procedano parallelamente tra di loro, la distanza orizzontale tre le condotte (misurate all'esterno delle condotte) non deve essere inferiore a 1,50m. Le tubazioni vanno segnalate o protette contro gli urti provenienti dagli scavi accidentali e, se metalliche, collegate all'impianto di terra. Le acque reflue domestiche e meteoriche devono essere smaltite mediante modalità tali da evitare, prevenire e ridurre l'inquinamento del suolo, delle falde e delle acque superficiali, nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia. È obbligatorio l'allacciamento alla pubblica fognatura. Nel caso in cui l'allacciamento non sia tecnicamente realizzabile si deve provvedere allo scarico in corpo idrico superficiale o, in laternativa, allo scarico su suolo nel rispetto della normativa vigente (D.L. n. 152/99) ovvero allo stoccaggio dei reflui e al loro trasporto periodico e conferimento agli impianti di trattamento reflui autorizzati. Depositi temporanei: materiali di rifiuto Requisiti prestazionali I materiali di rifiuto derivanti da attività di demolizione e costruzione (compreso gli scavi) sono classificati dalla normativa vigente come materiali speciali non pericolosi, ad eccezione dei materiali contenente amianto che sono classificati come speciali pericolosi. La costituzione di depositi temporanei di materiali speciali è regolamentata nel seguente modo:

- i rifiuti pericolosi devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o smaltimento con cadenza almeno bimestrale indipendentemente dalle quantità in deposito, ovvero (in alternativa), quando il quantitativo in deposito non raggiunge i 10 mc; il termine di durata del deposito temporaneo è di un anno se il quantitativo di rifiuti in deposito non supera i 10 mc nell'anno;

- i rifiuti non pericolosi devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o smaltimento almeno trimestralmente, indipendentemente dalla quantità di deposito, ovvero (in alternativa) quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunge i 20 mc; il termine di durata del deposito temporaneo è di u anno se il quantitativo di rifiuti non supera i 20 mc nell'anno;

- il deposito temporaneo deve essere fatto per tipi omogenei e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito di sostanze pericolose in esse contenute (per esempio l'amianto);

- devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura dei rifiuti

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pericolosi. I rifiuti speciali non pericolosi possono essere smaltiti, nel rispetto delle norme, nel seguente modo:

- autosmaltimento, previa individuazione preventiva della discarica autorizzata; - conferimento a terzi autorizzati; - conferimento ai soggetti che gestiscono il servizio pubblico di raccolta, previa stipula di apposita

convenzione. Il lay-out di cantiere indica il luogo di costituzione in cantiere dei materiali di rifiuto. L'Appaltatore può chiedere di modificare la soluzione proposta, garantendo e giustificando la correttezza del sistema proposto. In ogni caso, oltre a sottostare alle norme di carattere generale riportate in precedenza, si avrà cura di:

- convogliare a terra i materiali minuti derivanti dalle demolizioni entro cassoni o con appositi convogliatori costituiti da tubi con tramoggia anticaduta superiore;

- allontanare i materiali di rifiuto derivanti dalle demolizioni con apposite attrezzature di movimentazione meccanizzato dei carichi;

- evitare di costituire depositi nei pressi degli scavi; - nel caso in cui non è possibile evitare la costituzione di depositi nei pressi degli scavi, provvedere

all'armatura delle pareti degli scavi; - delimitare le aree di deposito e segnalarle con appositi cartelli.

Adempimenti Le imprese che producono rifiuti pericolosi, ad eccezione dei piccoli imprenditori artigiani di cui all'art. 2083 del codice civile, hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico dei rifiuti speciali pericolosi (amianto). Depositi temporanei: materiali da costruzione Requisiti prestazionali Il lay-out di cantiere riporta le aree destinate al deposito temporaneo dei materiali da costruzione sulla base di un dimensionamento di massima. Sarà cura dell'Appaltatore calcolare in dettaglio il dimensionamento delle aree, anche in relazione alle tecniche costruttive effettivamente adoperate per la realizzazione delle opere di contratto, e verificare l'idoneità delle aree preventivate allo stoccaggio temporaneo e differenziato nel tempo dei materiali e dei manufatti necessari ai lavori. Le eventuali modifiche, specie se interferiscono con le altre aree lavorative, costituiscono integrazione al presente Piano ed in quanto tale sono sottoposte all'approvazione da parte del Coordinatore per l'esecuzione. In ogni caso si dovranno rispettare le seguenti regole:

- la costituzione di depositi pericolosi (materiali infiammabili, tossici, nocivi, corrosivi) vanno effettuati nel rispetto della normativa specifica (prevenzione incendi) e delle indicazioni fornite dal produttore nella scheda tecnica prodotto;

- vanno costituiti depositi omogenei; - la costituzione dei depositi deve essere effettuata in maniera ordinata, nella previsione della

successione della loro posa in opera; - la costituzione di depositi in pile deve essere effettuata in modo tale da evitare crolli intempestivi; - la costituzione di depositi di manufatti prefabbricati verticali deve essere fatta utilizzato le

apposite rastrelliere; - la costituzione di depositi di materiali orizzontali deve essere fatta curando il sollevamento da

terra e il di stanziamento verticale tra i materiali; - i depositi devono essere opportunamente delimitati e segnalati, eventualmente completamente

segregati.

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Principi generali di gestione delle emergenze Procedure Nel lay-out di cantiere è indicato il “luogo sicuro” che dovrà essere raggiunto nel caso in cui nel cantiere si verifichi un'emergenza. Per emergenza si intende un evento nocivo che colpisce un gruppo (una squadra di operai per esempio), una collettività (l'intero cantiere). Esempi di emergenze sono gli eventi legati agli incendi, le esplosioni, gli allagamenti, gli spargimenti di sostanze liquide pericolose, i franamenti e smottamenti. Il percorso che conduce, dall'esterno e all'interno del cantiere, al “luogo sicuro” deve essere mantenuto sgombro e fruibile dalle persone e i mezzi di soccorso in ogni circostanza. È obbligo del datore di lavoro dell'impresa esecutrice dei lavori (l'Appaltatore) provvedere a designare uno o più soggetti, opportunamente formati, incaricati di gestire le emergenze. Il datore di lavoro deve inoltre provvedere a:

- organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici d'emergenza; - informare i lavoratori circa le misure predisposte e le misure da adottare in caso d'emergenza; - dare istruzioni affinché i lavoratori possano mettersi al sicuro in caso d'emergenza; - stabilire le procedure d'emergenza da adottare nel cantiere.

Pur non essendo obbligatoria per legge la redazione del piano di emergenza per i cantieri temporanei o mobili, si fornisce a titolo esemplificato, una procedura che potrà essere adottata in cantiere nel caso in cui si verifichi un'emergenza:

1. dare l'allarme (all'interno del cantiere e allertare i Vigili del Fuoco) 2. verificare cosa sta accadendo 3. tentare un primo intervento (sulla base della formazione ricevuta) 4. mettersi in salvo (raggiungimento del “luogo sicuro”) 5. effettuare una ricognizione dei presenti 6. avvisare i Vigili del Fuoco 7. attendere i Vigili del Fuoco e informarli sull'accaduto

Adempimenti Il datore di lavoro dell'impresa esecutrice deve designare, prima dell'inizio dei lavori, uno o più lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, o se stesso nei casi previsti dalla norma. I lavoratori designati devono frequentare un corso di formazione, di durata di 6 ore (durata 4 ore, di cui 2 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende di livello di rischio basso, di 8 ore (durata 8 ore, di cui 3 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende con rischio di livello medio, di 16 ore (durata 16 ore, di cui 4 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende di rischio di livello alto. Cantieri temporanei o mobili Livello

alto Livello medio

Livello basso

Cantieri temporanei o mobili in sotterrano per la costruzione, manutenzione eriparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a50 m

X

Cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi X Cantieri temporanei o mobili ove si detengono ed impiegano sostanzeinfiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamenti all'aperto

X

Altri cantieri temporanei o mobili X Gli addetti al primo soccorso designati, devono essere formati da specifico corso di formazione, della durata di 14 ore per le aziende appartenenti al gruppo A, di 12 ore per le aziende appartenenti ai gruppi B e C. Cantieri temporanei o mobili Gruppo A Gruppo B Gruppo C Lavori in sotterraneo

X

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Lavori con tre o più lavoratori non rientrani nel gruppo A X Lavori con meno di tre lavoratori non rientrani nel gruppo A X Presidi sanitari: cassetta di pronto soccorso Procedure/Adempimenti L'appaltatore, prima dell'inizio effettivo dei lavori deve provvedere a costituire in cantiere, nel luogo indicato nel lay-out di cantiere, in posizione fissa, ben visibile e segnalata, e facilmente accessibile un pacchetto di medicazione. Il contenuto del pacchetto di medicazione dovrà essere mantenuto in condizioni di efficienza e di pronto impiego, nonché dovrà essere prontamente integrato quando necessario. L'appaltatore dovrà provvedere, entro gli stessi termini, a designare un soggetto, opportunamente formato, avente il compito di prestare le misure di primo intervento interno al cantiere e per l'attivazione degli interventi di pronto soccorso. Numeri utili (Tabella da completare a cura del Coordinatore per l'esecuzione dei lavori)

SERVIZIO/SOGGETTO TELEFONO Polizia 113 Carabinieri 112 Comando dei Vigili Urbani Comando provinciale dei Vigili del Fuoco 115 Pronto soccorso ambulanza 118 Guardia medica ASL territorialmente competente ISPESL territorialmente competente Direzione provinciale del Lavoro territorialmente competente INAIL territorialmente competente Acquedotto (segnalazione guasti) Elettricità (segnalazione guasti) Gas (segnalazione guasti) Direttore dei lavori Coordinatore per l'esecuzione Responsabile della sicurezza cantiere (se previsto) Responsabile del servizio di prevenzione (appaltatore)

Misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva Prescrizioni In cantire si dovrà garantire il corretto uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi dei seguenti apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Allo scopo, il soggetto tenuto alla loro messa a disposizione dovrà garantirne l'efficienza e la conformità alle norme di prevenzione infortuni per tutto il periodo in cui saranno necessari all'esecuzione dei lavori

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APPRESTAMENTI - ATTREZZATURE -INFRASTRUTTURE - MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA D'USO COMUNE

SOGGETTO TENUTO ALLA FORNITURA E MANUTENZIONE

Argano a bandiera > 200 kg? Argano a cavalletto > 200 kg? Armature degli scavi? Autocarro? Autocarro con gru? Autogru a traliccio? Autogru idraulica? Betoniera a ribaltamento? Betoniera con skip? Carrello elevatore a rampa verticale? Carrello elevatore telescopico? Compressore elettrico? Depositi materiali? Dumper ? Escavatore a fune ? Gru a torre automontante ? Gru a torre su binari ? Gruppo elettrogeno ? Illuminazione di emergenza? Impianto acqua potabile e di lavorazione? Impianto aria compressa? Impianto antincendio? Impianto fognario? Impianti gas? Impianti elettrico, di terra e di protezione contro

le scariche atmosferiche?

Impianto evacuazione fumi? Motocompressore ? Ponte mobile sviluppabile ? Ponteggio metallico fisso ? Presidi antincendio? Presidi per il primo soccorso? Protezioni contro la caduta dall'alto? Recinzione? Scale ? Segnaletica di sicurezza? Serbatoi di gas a pressione ? Servizi di gestione delle emergenze? Servizi igienico assistenziali? Sistema imbraracatura? Trabattello ? Viabilità pedonabile?

Viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici?

altro

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ELENCO FASI LAVORATIVE

1 tracciamenti del cantiere 2 recinzione con elementi in ferro, rete, ... 3 montaggio baracche di cantiere 4 impianto elettrico di cantiere 5 impianto idrico e fognario di cantiere 6 installazione macchine varie di cantiere 7 demoliz. magaz. oli e vernici con pinza idraulica 8 taglio pannello di tamponamento prefabbricato 9 rimozione di pannelli prefabbricati

10 demolizione strutture in cls armato 11 scavo a sezione obbligata con mezzi meccanici 12 fondaz. in cls armato inerenti i 3 binari su colon 13 posa conci fosse da visita prefabbricate 14 impermeabiliz. pareti controterra fosse da visita 15 rinterro con mezzi meccanici 16 fognature acque meteoriche e industr. e polifora 17 strato di base pavim. indust. con misto stabiliz. 18 costruzione nuovi binari (postazioni su colonnine) 19 saldatura alluminotermica rotaie 20 posa in opera portali in acciaio nuovi portoni 21 montag. ringhiera, scalette fosse e uscite sicur. 22 pavimenti indust. (area inter/ester binari colon.) 23 montaggio dei portoni esterni metallici 24 tracciamento fili fondazione ampl. cap. esistente 25 taglio massetto in cls (area deposito mater.) 26 demoliz. di strutt. in cls armato (area dep. mat.) 27 scavo a sez. obblig. ampl. capann. con mezzi mecc. 28 fondaz. in cls armato (ampl. capannone) 29 impermeabiliz. pareti controterra (ampl. cap.) 30 riempimento cavi con mezzi meccanici 31 montaggio pilastri in c.a. prefabbricato 32 travi in c.a. prefabbricato -ampliamento capannone 33 copertura in c.a. prefabbricato ampl. capann. 34 solaio in latero cemento in c.a.p. (soppalco) 35 montaggio di pannelli prefabbr. di tamponamento 36 converse, canali e scossaline - ampl. capannone 37 fognature-polifore tubi flessib ed opere prefabb 38 pavimenti industriali (ampl. capannone) 39 montag. infissi esterni metallici (ampl. capan.) 40 montaggio ringhiere, scala soppalco, etc. 41 impianto elettrico e di terra (ampl. capannone) 42 completamo impianto elettrico interno/esterno 43 aria compressa: distribuz. aria (capan. e ampl.)

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44 imp. aria compressa: montaggio terminali e access. 45 taglio massetto in cls (bin. a raso capannone) 46 taglio pannello di tamponamento prefabbricato 47 demolizione di strutture in cls (bin. raso capan) 48 scavo a sez. obblig. (binar. a raso) con mez mecc 49 fondaz in cls armato (soletta binaria a raso) 50 costruz. nuovo binario (bin. a raso cap. esist.) 51 saldatura alluminotermica rotaie 52 pavimenti industr. (binari raso e esterno capann.) 53 montag. nuovi portoni (binari a raso cap. esist.) 54 demoliz. pav. in autobloccanti (fossa carro trasb. 55 scavo a sez. obblig. (carro trasb.) con mez mecc. 56 fondaz. in cls armato (fossa car. trasbor.) 57 fognature acque industriali e meteoriche 58 riempimento cavi con mezzi meccanici 59 demoliz. binario (tronchino a fianco cap. esist.) 60 costruz. nuovi tratti binario (tronchini) 61 saldatura alluminotermica rotaie 62 montaggio ringhiera protezione fossa car. trasb. 63 pavimento industr. (sui 4 lati della fossa trasb.) 64 pav. cong. bitum. (bynder e tappeto di usura) 65 disinstallazione di macchine varie di cantiere 66 smontaggio baracche di cantiere 67 smantellamento recinzioni e pulzia finale

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SCHEDE FASI LAVORATIVE FASE N.1 tracciamenti del cantiere Area geografica 1 Inizio 02/02/2009 Durata 1 Fine 02/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI TRACCIAMENTI DI CANTIERE Lavorazione:

Delimitazione del tracciato di cantiere con picchetti e modine.

Attrezzature adoperate autocarro, picchetti, mazza, piccone, pala, martello, pinze, tenaglie, scale portatili

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni polvere Movimentazione manuale dei

carichi urti, colpi, impatti, compressioni

rumore vibrazioni

Prescrizioni Se l'intervento interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Eventualmente incaricare il personale di disciplinare il traffico durante la sistemazione della recinzione. I percorsi interni di cantiere non devono avere pendenze trasversali eccessive. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi in movimento. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Verificare, prima e durante l'uso, le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Consentire l'uso di scale portatili conformi alle norme, con ampia base d'appoggio e ben sistemate (preferire le scale doppie a due-tre gradini). Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, casco. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.2 recinzione con elementi in ferro, rete, ... Area geografica 1 Inizio 02/02/2009 Durata 2 Fine 03/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI

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RECINZIONE CON ELEMENTI IN FERRO, RETE METALLICA O PLASTICA Lavorazione:

Recinzione di cantiere eseguita con paletti in ferro infissi nel terreno e rete metallica elettrosaldata o rete plastica colorata.

Attrezzature adoperate autocarro, compressore d'aria, martello demolitore, attrezzi d'uso comune

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni polvere gas, vapori urti, colpi, impatti, compressioni rumore incendio, esplosione movimentazione manuale dei

carichi elettrocuzione vibrazioni

Prescrizioni

Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Posizionare il compressore in posizione stabile, in luogo sufficientemente areate areato e il più lontano possibile dal luogo di lavoro. Verificare periodicamente la valvola di sicurezza del compressore. Allontanare materiali infiammabili dalla macchina. Verificare la funzionalità della strumentazione, l'integrità dell'isolamento acustico e dei tubi, la corretta connessione all'utensile. Prima dell'uso del martello demolitore verificare l'efficienza della cuffia antirumore, del dispositivo di comando. Durante l'uso, impugnare saldamente l'utensile, usare guanti imbottiti ed eseguire il lavoro in posizione stabile. Eseguire i necessari collegamenti elettrici di terra. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.3 montaggio baracche di cantiere Area geografica 1 Inizio 04/02/2009 Durata 1 Fine 04/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO DI BARACCHE DI CANTIERE Lavorazione:

Montaggio di baracche da assemblare in cantiere o monoblocco.

Attrezzature adoperate

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autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune, scale a mano o doppie, trabattelli

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto urti, colpi, impatti, compressioni rumore elettrocuzione movimentazione manuale dei

carichi vibrazioni

Prescrizioni

I percorsi interni al cantiere non devono avere pendenze trasversali eccessive. Assistere a terra i mezzi in manovra. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Durante ogni fase transitoria deve essere garantita la stabilità tramite sostegni provvisionali. Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d'azione. Predisporre, eventualmente, idoneo fermo meccanico in prossimità del ciglio degli scavi. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru; in particolare che possa mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando l'ingombro del carico e la sua oscillazione. Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al ciglio degli scavi, su terreni non compatti o con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Vietarne l'uso in presenza di forte vento. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Verificare, prima e durante l'uso, le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.4 impianto elettrico di cantiere Area geografica 1 Inizio 04/02/2009 Durata 2 Fine 05/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI IMPIANTI ELETTRICO E DI TERRA DI CANTIERE

Lavorazione Realizzazione di impianto elettrico di cantiere, con posa cavi aerei e interrati, e relativo impianto di terra.

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Attrezzature adoperate

attrezzi d'uso comune (mazza, piccone, martello, pinza a compressione, pinza, spellacavo, tronchese, cacciavite), utensili elettrici portatili (trapano), scale a mano o doppie, trabattelli, escavatore

Rischi contatti con gli attrezzi contatto con le macchine operatrici investimento ribaltamento vibrazioni caduta dall'alto e in piano polveri schizzi e allergeni rumore

Prescrizioni La presente fase lavorativa, interessando l'intero cantiere, può costituire motivo di interferenza con altre attività svolte contemporaneamente, pertanto è necessario che sia svolta sotto la sorveglianza di un preposto. Operare all'interno del cantiere (zona già delimitata); se il lavoro interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Gli impianti elettrici preesistenti devono essere identificati e chiaramente segnalati. Le eventuali linee elettriche aeree devono essere deviate fuori del cantiere o messe fuori tensione. Se ciò non fosse possibile si devono prevedere barriere e/o si deve mantenere sempre la distanza di sicurezza da esse (minimo 5 metri). Le linee interrate devono essere poste ad una profondità tale da evitare danni dovuti al passaggio degli automezzi. Le linee aeree devono avere un tracciato ed un'altezza tali da evitare contatti accidentali con i mezzi operanti in cantiere. Il lavoro deve essere eseguito “fuori tensione”, ovvero sezionando a monte l'impianto, chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l'assenza di tensione. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. I componenti elettrici utilizzati nei cantieri devono essere muniti di certificato di qualità o di una dichiarazione di conformità (è sufficiente anche la dichiarazione su catalogo). Nei lavori a quota superiore a due metri utilizzare trabattelli a norma, secondo le istruzioni del costruttore. Usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Verificare prima dell'uso le condizioni generali dell'utensile e l'efficienza del dispositivo di comando a uomo presente. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. I percorsi stradali interni al cantiere non devono avere pendenza trasversale eccessiva. Segnalare le zone di operazione dell'escavatore e mantenere a distanza di sicurezza i lavoratori a terra. Durante l'escavazione meccanica segnalare l'operatività del mezzo tramite il girofaro. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti dielettrici e guanti protettivi in genere, calzature di sicurezza, casco), con relative istruzioni all'uso. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.5 impianto idrico e fognario di cantiere Area geografica 1

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Inizio 05/02/2009 Durata 2 Fine 06/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI REALIZZAZIONE DI IMPIANTO IDRICO – FOGNANTE DI CANTIERE Lavorazione:

Realizzazione di impianto idrico e fognante al servizio del cantiere. Attività contemplate:

− scavi a sezione ristretta; − posa in opera di tubazioni in acciaio, PVC, PE, simili; − posa in opera di accessori vari; − allacciamenti.

Attrezzature adoperate

autocarro, escavatore, terna con pala, utensili d'uso comune (piccone, badile, mazza, smerigliatrice, seghetto), saldatore termico, cesoia manuale, avvitatore elettrico, trasformatore di sicurezza, lubrificante, malta confezionata a mano

Rischi investimento ribaltamento dei mezzi caduta di materiali nello scavo caduta nello scavo seppellimento, sprofondamento contatto con organi in movimento elettrocuzione contatto con le macchine operatrici urti, impatti, compressioni calore fumi incendio rumore vibrazioni

Prescrizioni

Scavi Prima di effettuare lo scavo, gli operatori verificano che l'area di lavoro sia opportunamente delimitata, con nastro di segnalazione bianco-rosso, e opportunamente segnalata. Assistere, con personale a terra, in ogni fase (accesso, circolazione e uscita dal cantiere) le manovre effettuate dai mezzi. Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. L'operatore addetto posiziona l'escavatore in prossimità dello scavo da realizzare e lo rende stabile tramite gli stabilizzatori, a meno che non è su cingoli. Se lo scavo da effettuare è più profondo di 1,50 metri e le condizioni del terreno lo richiedono, procedere all'armatura dello scavo. L'autocarro si posiziona lateralmente al cumulo di terra da allontanare. L'operatore addetto all'escavatore, coadiuvato dall'altro al suolo che sorveglia, carica sul cassone il materiale. A carico avvenuto l'operatore addetto all'autocarro mette il mezzo in assetto di viaggio, coadiuvato dall'aiutante a terra. Controllare la portata dei mezzi di trasporto e non sovraccaricarli. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza.

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È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all'interno. Esecuzione impianti Accertarsi che siano in atto tutte le precauzioni di ordine generale riportate in precedenza. Per l'accesso al fondo dello scavo è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe di contenimento. Impartire le necessarie informazioni per la corretta movimentazione manuale dei carichi. Gli operatori addetti calano le tubazioni all'operator in trincea. L'operaio in trincea provvede a spingere il tubo fino ad innestarlo nell'altro già posato e/o ad effettuare il tipo di giunzione previsto, applicando le relative procedure di sicurezza. Prima di effettuare questa operazione, verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, che l'alimentazione elettrica venga fornita da trasformatore di sicurezza posto fuori dello scavo (luogo conduttore ristretto), stato di efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. Durante la saldatura utilizzare guanti isolanti, visiere con vetro attinico, facciale filtrante con filtro specifico (fumi del PVC e di altri prodotti plastici).

DPI comuni alle varie attività A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.6 installazione macchine varie di cantiere Area geografica 1 Inizio 05/02/2009 Durata 2 Fine 06/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI INSTALLAZIONE DI MACCHINE VARIE DI CANTIERE Lavorazione:

Installazione di macchine varie di cantiere (tipo betoniera, impastatrice, molazza, piegaferri/tranciatrice, sega circolare, …).

Attrezzature adoperate autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni caduta di materiale dall'alto elettrocuzione

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movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni

I percorsi interni al cantiere non devono avere pendenze trasversali eccessive. Assistere a terra i mezzi in manovra. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru; in particolare che possa mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando l'ingombro del carico e la sua oscillazione. Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al ciglio degli scavi, su terreni non compatti o con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Vietarne l'uso in presenza di forte vento. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Verificare il piano di appoggio della macchina da installare. Installare la macchina nel luogo indicato nel progetto di cantiere o concordato con il coordinatore per l'esecuzione. Installare, se possibile, le macchine più rumorose quanto più distante possibile dai posti di lavoro (rumore) e mantenere le protezioni acustiche. Installare la macchina completa di ogni dispositivo di sicurezza (alla tazza, alla corona, agli organi di trasmissione del moto, agli organi di manovra, agli eventuali sistemi di caricamento) e verificarne il buon funzionamento (interruttore di marcia/arresto, pulsante d'emergenza). L'installazione delle macchine (in particolare della betoniera) deve essere eseguita secondo le indicazioni fornite dal costruttore nel libretto d'uso e manutenzione. I collegamenti elettrici devono essere eseguiti “fuori tensione”, ovvero sezionando a monte l'impianto, chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l'assenza di tensione. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Collegare la macchina ad un quadro elettrico fornito di interruttore generale magnetotermico differenziale da 0,03A e all'impianto di terra. Accertarsi dell'esistenza, altrimenti prevederne l'installazione, della protezione contro il riavviamento automatico dell'impianto dopo il ripristino dell'alimentazione elettrica (bobina di sgancio). Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Realizzare un solido impalcato di protezione, di altezza non superiore a 3,00 m da terra, sopra il posto di lavoro dell'addetto alla centrale di betonaggio. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.7 demoliz. magaz. oli e vernici con pinza idraulica Area geografica 1 Inizio 09/02/2009 Durata 2 Fine 10/02/2009

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Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI

DEMOLIZIONE DI FABBRICATO CON PINZA IDRAULICA Lavorazione:

Demolizione di fabbricato con pinza idraulica.

Attrezzature adoperate martello pneumatico o elettrico a percussione, compressore, flex, fiamma ossiacetilenica, mazza e punta, ruspa, pala meccanica, autocarro, gru

Rischi caduta dall'alto seppellimenti e sprofondamenti colpi, tagli, punture, abrasioni investimento e ribaltamento cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni elettrocuzione;

movimentazione dei carichi inalazione di polveri, fibre, gas, vapori

disturbi alla vista

proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Per interventi di estese dimensioni predisporre apposito programma d'intervento, a firma del responsabile di cantiere. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso non presenti materiali contenenti amianto, ed eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità a quanto disposto dai decreti del Ministero della sanità del 6.09.1994 e 14.05.1996. Curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi. Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente. Prima delle demolizioni effettuare la verifica di stabilità e predisporre i puntellamenti necessari. Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti nella zona sottostante le demolizioni. Allestire gli impalcati atti ad eliminare il pericolo di cadute di persone e cose per lavori eseguiti ad altezza superiore a metri 2,0. E' vietato far lavorare gli operai sui muri in demolizione. Quando i muri da demolire sono di altezza inferiore a cinque metri è possibile derogare dall'uso dei ponteggi obbligando gli operai ad indossare la cintura di sicurezza per altezze di lavoro comprese tra i 2 e i 5 metri. Vietare il deposito di qualsiasi materiale (anche di demolizione) sui ponti di servizio e sulle impalcature in genere. La demolizione di muri deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera da demolire. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle linee aeree. Utilizzare scale a mano, trabattelli, ponti su cavalletti e passerelle di lavoro regolamentari. Prima e durante le demolizioni, bagnare in continuazione le macerie. E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le demolizioni devono procedere dall'alto verso il basso. Le demolizioni di parti di strutture aventi altezza dal terreno non superiore a m. 5,0 possono essere effettuate per rovesciamento. Mettere a disposizione dei lavoratori utensili adeguati al lavoro da svolgere ed idonei ai fini della sicurezza e salute. Accertarsi del buono stato di conservazione e di efficienza degli utensili e delle attrezzature. Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili. Vietare altre lavorazioni nei pressi dei muri da demolire. L'allontanamento dei materiali deve essere curato al fine di evitare pericolosi accatastamenti su strutture interne. Questo verrà effettuato utilizzando tubi di convogliamento dei materiali, vietando categoricamente di gettare materiali dall'alto, con imboccatura anticaduta per l'uomo e parte terminale inclinata per ridurre la velocità d'uscita dei materiali. La parte inferiore del canale, comunque, non dovrà superare l'altezza di 2 metri dal piano di raccolta. I detriti potranno essere accatastati temporaneamente nell'area di cantiere specificatamente destinata alla scopo o convogliati direttamente nel cassone di un autocarro. I materiali di dimensioni tali da non poter essere convogliati con il canale dovrà essere movimentanti con mezzi idonei al fine di scongiurare lesioni dorso lombari ai lavoratori.

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L'allontanamento di questi materiali potrà avvenire anche mediante il carico dello stesso su appositi cassoni, calati a terra dalla gru. L'uso della gru dovrà avvenire manovrandola da posizione sicura, avvisando preventivamente la manovra con segnalatore acustico, attenendosi alla tabella dei carichi riportata sul traliccio della gru e sullo sbraccio, eseguendo le manovre con gradualità, evitando categoricamente il passaggio dei carichi sopra le aree di lavoro o all'esterno del cantiere, evitando i tiri obliqui. L'imbracatore dovrà conoscere preventivamente il carico da sollevare in modo da predisporre imbracature (funi o catene) idonee, dovrà allontanarsi dal carico durante il tiro e seguirlo, eventualmente, a distanza di sicurezza fino al suo arrivo. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico. Il personale deve indossare cintura di sicurezza con fune di trattenuta quando le condizioni di lavoro lo richiedono.

FASE N.8 taglio pannello di tamponamento prefabbricato Area geografica 1 Inizio 11/02/2009 Durata 2 Fine 12/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI TAGLIO PANNELLO DI TAMPONAMENTO PREFABBRICATO Lavorazione:

Taglio di pannello prefabbricato di tamponamento su capannone esistente in corrispondenza dell'apertura dei nuovi portoni dei 3 binari su colonnine.

Attrezzature adoperate mola portatile, martello pneumatico o elettrico a percussione, mazza e punta, ponteggi, trabattelli, attrezzi d'uso comune. utensili elettrici, (scanalatrice, macchina taglia giunti, martello demolitore, trapano a percussione, smerigliatrice)

Rischi caduta dall'alto colpi, tagli, punture, abrasioni investimento e ribaltamento schiacciamento cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni elettrocuzione;

movimentazione dei carichi inalazione di polveri, fibre, gas, vapori

disturbi alla vista

proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Effettuare la verifica di stabilità e predisporre i puntellamenti necessari. Disattivare preventivamente tutti gli impianti dell'edificio. Allestire gli impalcati atti ad eliminare il pericolo di cadute di persone e cose per lavori eseguiti ad altezza superiore ai m 2,0 ed accertarsi delle condizioni e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle stesse linee aeree, anche se a bassa tensione.

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Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra utilizzare trabattelli regolamentari (montate per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti regolamentari (tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). Si procederà dall'alto verso il basso, bagnando frequentemente le parti da rimuovere per evitare eccessiva produzione di polveri. Prima di utilizzare gli attrezzi di lavoro verificarne lo stato di conservazione, sostituendo quelli usurati. Gli utensili elettrici portatili (scanalatrice, martello demolitore, trapano a percussione, smerigliatrice) devono essere del tipo a doppio isolamento e dotati delle previste protezioni.. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. L'allontanamento dei materiali deve essere curato al fine di evitare pericolosi accatastamenti su strutture interne. Questo verrà effettuato utilizzando tubi di convogliamento dei materiali, vietando categoricamente di gettare materiali dall'alto, con imboccatura anticaduta per l'uomo e parte terminale inclinata per ridurre la velocità d'uscita dei materiali. La parte inferiore del canale, comunque, non dovrà superare l'altezza di 2 metri dal piano di raccolta. I detriti potranno essere accatastati temporaneamente nell'area di cantiere specificatamente destinata alla scopo o convogliati direttamente nel cassone di un autocarro. I materiali di dimensioni tali da non poter essere convogliati con il canale dovrà essere movimentanti con mezzi idonei al fine di scongiurare lesioni dorso lombari ai lavoratori. L'allontanamento di questi materiali potrà avvenire anche mediante il carico dello stesso su appositi cassoni, calati a terra dalla gru. L'uso della gru dovrà avvenire manovrandola da posizione sicura, avvisando preventivamente la manovra con segnalatore acustico, attenendosi alla tabella dei carichi riportata sul traliccio della gru e sullo sbraccio, eseguendo le manovre con gradualità, evitando categoricamente il passaggio dei carichi sopra le aree di lavoro o all'esterno del cantiere, evitando i tiri obliqui. L'imbracatore dovrà conoscere preventivamente il carico da sollevare in modo da predisporre imbracature (funi o catene) idonee, dovrà allontanarsi dal carico durante il tiro e seguirlo, eventualmente, a distanza di sicurezza fino al suo arrivo. Nei casi di utilizzo di bombole di gas queste devono essere posizionate e conservate lontane da fonti di calore. Nei casi di trasporto di bombole di gas queste devono essere movimentate tramite apposito carrello e vincolate in posizione verticale. Prima dell'inizio dei lavori deve sempre essere verificata l'installazione di valvole di sicurezza a monte del cannello e sui riduttori di pressione per evitare il ritorno di fiamma. Osservare le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.9 rimozione di pannelli prefabbricati Area geografica 1 Inizio 12/02/2009 Durata 2 Fine 13/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI RIMOZIONE DI PANNELLI PREFABBRICATI Lavorazione:

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Rimozione di pannelli di tamponamento su capannone esistente in corrispodenza dell'apertura dei nuovim portoni dei 3 binari su colonnine, mediante sollevamento con autogrù dai perni inseriti su fori realizzati, ed assicurati verticalmente.

Attrezzature adoperate autogrù, attrezzi d'uso comune, trabattello

Rischi caduta dall'alto colpi, tagli, punture, abrasioni cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni caduta materiali dall'alto schiacciamento movimentazione dei carichi proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Prima di procedere alla demolizione accertarsi che non siano presenti materiali contenenti amianto, eventualmente procedere alla loro preventiva eliminazione in conformità a quanto disposto dal decreto del Ministero della Sanità del 6.09.1994. Curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi. Irrorare frequentemente le parti da rimuovere. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle stesse linee aeree, anche se a bassa tensione. Le modalità di intervento dovranno essere decise dopo le necessarie verifiche e formalizzate su apposito programma vistato dall'imprenditore e dal direttore dei lavori. Vietare l'accesso all'area d'intervento ai non addetti ai lavori. Mettere a disposizione dei lavoratori utensili adeguati al lavoro da svolgere ed idonei ai fini della sicurezza e salute. Accertarsi del buono stato di conservazione e di efficienza degli utensili e delle attrezzature. Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili. Eliminare gli utensili difettosi o usurati. Nei lavori di riparazione o di manutenzione devono essere usate attrezzature e disposte opere provvisionali, tali da garantire l'effettuazione dei lavori in condizioni il più possibile di sicurezza. L'allontanamento dei materiali deve essere curato. I mezzi di sollevamentoto devono risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi a cui sono destinati. Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del suo carico: - se su gomme la stabilità è garantita dal buono stato dei pneumatici e dal corretto valore della pressione di gonfiaggio; Utilizzare la gru nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione e della lunghezza del braccio, dell'area di lavoro (frontale, posteriore o laterale), delle condizioni di lavoro su pneumatici o su stabilizzatori. Il posto di lavoro deve avere perfetta visibilità del campo di lavoro. I ganci utilizzati devono portare in rilievo o incisa l'indicazione della loro portata massima ammissibile (da non confondersi con la portata dell'apparecchio). I mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi di frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo e, quando è necessario ai fini della sicurezza, a consentire la gradualità dell'arresto. Nei casi in cui l'assenza di forza motrice può comportare pericoli per le persone, i mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico (graduale) sia del mezzo che del carico. Tali prescrizioni si attuano dotando i mezzi di freni ad intervento automatico in assenza di forza motrice, i quali devono essere periodicamente registrati in relazione alla utilizzazione dell'apparecchio e secondo le istruzioni riportate sul manuale delle istruzioni della casa costruttrice. Verificare l'efficienza dei dispositivi di segnalazione e avvertimento acustici e luminosi, nonché d'illuminazione del campo di manovra. Verificare i dispositivi che impediscano la fuoriuscita delle funi dalle sedi dei tamburi (flange laterali sufficientemente alte) e dalle pulegge (profondità della gola della puleggia non inferiore a 2,5 volte il diametro della fune). Verificare che il posto di manovra possa raggiungersi senza pericolo, sia costruito e difeso in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza e che permetta la perfetta visibilità di tutta la zona d'azione del mezzo.

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E' consentito il sollevamento ed il trasporto di persone solo se il mezzo di sollevamento è provvisto di efficaci dispositivi di sicurezza o, qualora questi non siano applicabili, previa adozione di idonee misure precauzionali. Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto ed i segnali prestabiliti per l'esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante avvisi facilmente leggibili. Il gruista deve essere opportunamente formato sull'uso dell'apparecchio; - gli stabilizzatori devono essere completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro; - nel caso di sollevamento su pneumatici devono essere rispettate le pressioni di gonfiaggio indicate dalla ditta costruttrice e devo essere inseriti i freni di stazionamento della traslazione prima del sollevamento; - prima di effettuare qualsiasi movimento verificare che il carico o il braccio non possano urtare contro strutture fisse o si possa avvicinare pericolosamente a linee elettriche; - durante le operazioni di spostamento con il carico sospeso è necessario mantenere lo stesso il più vicino possibile al terreno; - su percorso in discesa bisogna disporre il carico verso le ruote a quota maggiore; - bloccare il braccio se non si sta eseguendo alcuna manovra; - non lasciare la gru con carico sospeso ed interrompere il lavoro quando il vento raggiunge una velocità di 72 Km/h; - gli imbracatori devono rispettare i segnali specifici nel dare le istruzioni al gruista; - sganciare i pilastri dalla gru dopo essere stati provvisoriamente stretti, mediante cunei contro le pareti del bicchiere. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti.

FASE N.10 demolizione strutture in cls armato Area geografica 1 Inizio 11/02/2009 Durata 4 Fine 16/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO Lavorazione:

Demolizioni di strutture in cemento armato del capannone esistente: - paraurti binario esistente; - massetto pavimento industriale (area interessata dai 3 binari su colonnine) - strutture in fondazione magazzino olii e vernici - trave e zoccolo porta pannelli in corrispondenza delle aperture dei nuovi portoni dei 3 binari su colonnine.

Attrezzature adoperate escavatore con martellone, martello pneumatico o elettrico a percussione, compressore, flex, fiamma ossiacetilenica, mazza e punta, ponteggi, trabattelli, argano a bandiera, tubi di raccolta per materiale di risulta, gru, pala meccanica, autocarro

Rischi caduta dall'alto seppellimenti e sprofondamenti colpi, tagli, punture, abrasioni investimento e ribaltamento cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni elettrocuzione

movimentazione dei carichi inalazione di polveri, fibre, gas, vapori

disturbi alla vista

proiezione di schegge vibrazioni rumore

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Prescrizioni Per interventi di estese dimensioni predisporre apposito programma d'intervento, a firma del responsabile di cantiere. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso non presenti materiali contenenti amianto, eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità a quanto disposto dal decreto del Ministero della Sanità del 6.09.1994. Curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione effettuare la verifica di stabilità e predisporre i puntellamenti necessari; accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme. Accertarsi che sotto il ponte di servizio sia presente un ponte di sicurezza realizzato allo stesso modo. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Interdire la zona sottostante i lavori e proteggere i passaggi obbligatori. Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti nella zona sottostante le demolizioni. Valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle stesse linee aeree, anche se a bassa tensione. Si procederà dall'alto verso il basso, bagnando frequentemente le parti da rimuovere. Allestire gli impalcati atti ad eliminare il pericolo di cadute di persone e cose per lavori eseguiti ad altezza superiore a metri 2,0. La demolizione di strutture in c.a. deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera da demolire. Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra si possono utilizzare trabattelli regolamentari (montate per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti regolamentari (tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi del buon funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. Gli utensili elettrici portatili sono a doppio isolamento ed è controindicato dalle norme CEI il collegamento all'impianto di terra. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili. I compressori devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata per la pressione massima di esercizio e di dispositivo che arresti automaticamente il lavoro di compressione al raggiungimento della pressione massima di esercizio. L'allontanamento dei materiali deve essere curato al fine di evitare pericolosi accatastamenti su strutture interne. Questo verrà effettuato utilizzando tubi di convogliamento dei materiali, vietando categoricamente di gettare materiali dall'alto, con imboccatura anticaduta per l'uomo e parte terminale inclinata per ridurre la velocità d'uscita dei materiali. La parte inferiore del canale, comunque, non dovrà superare l'altezza di 2 metri dal piano di raccolta. I detriti potranno essere accatastati temporaneamente nell'area di cantiere specificatamente destinata alla scopo o convogliati direttamente nel cassone di un autocarro. I materiali di dimensioni tali da non poter essere convogliati con il canale dovrà essere movimentanti con mezzi idonei al fine di scongiurare lesioni dorso lombari ai lavoratori. L'allontanamento di questi materiali potrà avvenire anche mediante il carico dello stesso su appositi cassoni, calati a terra dalla gru. L'uso della gru dovrà avvenire manovrandola da posizione sicura, avvisando preventivamente la manovra con segnalatore acustico, attenendosi alla tabella dei carichi riportata sul traliccio della gru e sullo sbraccio, eseguendo le manovre con gradualità, evitando categoricamente il passaggio dei carichi sopra le aree di lavoro o all'esterno del cantiere, evitando i tiri obliqui. L'imbracatore dovrà conoscere preventivamente il carico da sollevare in modo da predisporre imbracature (funi o catene) idonee, dovrà allontanarsi dal carico durante il tiro e seguirlo, eventualmente, a distanza di sicurezza fino al suo arrivo. I materiali rimossi devono essere depositati in idonei contenitori e calati in basso. Non è consentito l'uso di forche o piattaforme semplici. Utilizzare funi in regolare stato di conservazioni (annotazione trimestrale sul libretto dell'apparecchio) e ganci con sistema di chiusura a norma. È vietato depositare materiali sugli impalcati, salvo quantità minime e temporanee (consultare il libretto del ponteggio sui carichi ammessi).

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L'area sottostante agli argani deve essere inaccessibile ai non addetti ai lavori. I lavoratori, invece, non devono rimanere sotto il raggio d'azione degli apparecchi di sollevamento durante il tiro. Osservare le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Impedire altre lavorazioni nei pressi delle strutture in c.a. da demolire. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Nei casi di utilizzo di bombole di gas queste devono essere posizionate e conservate lontane da fonti di calore. Nei casi di trasporto di bombole di gas queste devono essere movimentate tramite apposito carrello e vincolate in posizione verticale. Prima dell'inizio dei lavori deve sempre essere verificata l'installazione di valvole di sicurezza a monte del cannello e sui riduttori di pressione per evitare il ritorno di fiamma. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico. Il personale deve indossare cintura di sicurezza con fune di trattenuta quando le condizioni di lavoro lo richiedono.

FASE N.11 scavo a sezione obbligata con mezzi meccanici Area geografica 1 Inizio 17/02/2009 Durata 3 Fine 19/02/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA CON MEZZI MECCANICI Lavorazione:

Scavo a cielo aperto o all'interno di edifici eseguito a sezione ristretta con l'ausilio di escavatore e a mano in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali.

Attrezzature adoperate Escavatore, pala meccanica con benna e con martellone, eventuale pompa sommersa, eventuali casseri componibili prefabbricati, utensili d'uso comune, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni contatto con le macchine operatrici

proiezione di pietre o di terra caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo polveri rumore vibrazioni

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata.

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La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei casseri tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato anche come autogrù. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice e sul ciglio superiore del fronte d'attacco. Nello scavo di trincee profonde più di m 1.50, quando la natura e le condizioni del terreno non diano sufficienti garanzie di stabilità, si deve prevedere, man mano che procede lo scavo, alle necessarie armature di sostegno delle pareti, sporgenti dai bordi almeno cm 30, a meno che non si preferisca conferire alle pareti dello scavo un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all'interno. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.12 fondaz. in cls armato inerenti i 3 binari su colon Area geografica 1 Inizio 20/02/2009 Durata 10 Fine 05/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI FONDAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO CON FORNITURA IN OPERA DI CALCESTRUZZO E SAGOMATURA IN SITO DELLE ARMATURE Lavorazione:

Realizzazione di opere in fondazione in calcestruzzo armato con fornitura in opera di ferro già sagomato e calcestruzzo da realizzare in corrispodenza dei nuovi binari su colonnine, ed in particolare: - soletta appoggio conci prefabbricati binari su colonnine; - rampe e muretti in testa alle stesse; - muro tra area binari su colonnine e binari a raso; - plinti per ancoraggio portali sostegno nuovi portoni. Attività contemplate: - casseratura di plinti e/o travi di fondazione; - sagomatura e posa ferro lavorato; - getto del calcestruzzo con autobetoniera; - disarmo.

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Attrezzature adoperate

autocarro con braccio gru, sega circolare, piegaferri e tagliaferri, autobetoniere, autopompa (eventuale), attrezzi d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, leva), vibratore, disarmante.

Rischi caduta dall'alto e in piano urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni elettrocuzione proiezione di schegge polveri rumore oli minerali e derivati investimento movimentazione manuale dei carichi

vibrazioni

Prescrizioni

Casseratura per plinti e/o travi Prima dell'uso della sega circolare accertare: - la stabilità della macchina; - l'efficienza e regolarità delle protezioni (carter, cuffia registrabile, coltello divisore,…) - l'integrità dei cavi elettrici, di messa a terra visibili e delle relative protezioni; - l'esistenza dell'interruttore di manovra che consente solo l'avviamento volontario, anche dopo l'arresto

per mancanza di forza motrice. Durante l'uso gli addetti devono indossare scarpe di sicurezza, guanti e di occhiali protettivi. Durante l'uso del disarmante attenersi alle precauzioni indicate dal produttore nella scheda tecnica del prodotto; evitare comunque il contatto diretto con parti del corpo. Sagomatura e posa ferro lavorato Per la lavorazione del ferro verificare che la macchina piegaferri/troncatrice sia rispondente alle norme. In particolare verificare: - che i comandi di avviamento siano facilmente raggiungibili ed azionabili, contrassegnati con idonea simbologia, protetti contro l'azionamento accidentale (i comandi di tipo a pulsante devono essere a uomo presente, i comandi di tipo a pedale devono avere riparo superiore e laterale); - che il comando di arresto di emergenza sia posizionato sulla macchina in modo da essere facilmente accessibile dal posto di lavoro; - che il grado di protezione dell'apparecchio sia non inferiore a IP44; - che vi sia l'interruttore differenziale magnetotermico a valle del punto di allaccio alla rete di alimentazione; - che sia la protezione elettrica contro il riavviamento accidentale della macchina; - che i cavi siano sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non venire danneggiati da urti, vibrazioni e sfregamenti. Durante l'uso tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di piccoli pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di taglio. Per la posa in opera del ferro disporre che i percorsi ed i depositi di materiale siano organizzati in modo sicuro e tale da evitare interferenze con gli altri operatori del cantiere. Per la posa impartire disposizioni precise per impedire che l'armatura metallica possa procurare danni agli addetti. I depositi devono essere fatti in modo tale da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura ed agevole movimentazione. Le operazioni di sollevamento del ferro devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l'efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l'accidentale sganciamento del carico. Non sostare nelle zone di operazioni, avvicinandosi solo quando il carico è ad un'altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Nell'utilizzo di attrezzi d'uso comune verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. In caso di utilizzo della saldatrice, collegare la macchina all'impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare la saldatrice al di fuori dell'armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Proteggere i ferri di ripresa dei setti con idonei cappellotti o con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi.

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I lavoratori devono indossare scarpe, guanti, casco e spallacci in cuoio, se il trasporto dei ferri d'armatura avviene a spalla. Getto del calcestruzzo con autobetoniera L'accesso al cantiere dell'autobetoniera deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi ristretti), tramite l'assistenza di personale a terra. Accertarsi della stabilità del luogo di sosta dell'autobetoniera ed estendere il canale di scarico secondo le istruzioni. Segnalare l'operatività tramite il girofaro. Durante il getto gli operai a terra devono indossare casco, stivali e guanti di sicurezza. La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di sicurezza. Disarmo Il disarmo in questione non pone particolari rischi. Utilizzare utensili in buono stato ed indossare casco, scarpe e guanti di sicurezza. Prima di permettere l'accesso alla zona in cui è stato eseguito il disarmo delle strutture è necessario la rimozione di tutti i chiodi e le punte.

DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In ognuna delle attività devono essere forniti ai lavoratori idonei otoprotettori ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.13 posa conci fosse da visita prefabbricate Area geografica 1 Inizio 06/03/2009 Durata 4 Fine 11/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI POSA IN OPERA DI FOSSE PREFABBRICATE IN CLS (CONCI) Lavorazione:

Imbracatura da automezzo, sollevamento e scarico su piazzale interponendo due listelli di legno duro a terra. Collocamento in opera delle fosse (conci), allineamento, livellamento e getto di sigillatura o di completamento.

Attrezzature adoperate Autocarro, gru idraulica semovente, funi con anelli e ganci, distanziatore o bilancino, perno con rondelloni e cuppiglie, palanchini, strumenti di misura.

Rischi caduta materiali dall'alto urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni schiacciamento investimento e/o ribaltamento mezzi interferenze con altri mezzi rumore oli minerali e derivati scivolamenti e cadute in piano danni alla cute e all'apparato respiratorio

vibrazioni

Prescrizioni

Verificare l'idoneità statica della grù in rapporto allo sbraccio e al peso del manufatto come indicato in targhetta. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico.

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L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammarraggio. Le funi e le catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento devono essere utilizzate con un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene. Il calcolo della portata della braca a quattro tratti deve essere effettuato come se tutto il carico sia sostenuto da una braca a due tratti (consiglio). Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Utilizzare funi e catene a maglia che abbiano attestazione e contrassegno apposto o collegato in modo leggibile su ogni tratto. Fare attenzione alle linee elettriche aeree mantenendo il carico a distanza non inferiore a m 5. I conci sono generalmente trasportati con mezzi stradali;saranno muniti di idonei attacchi per l'imbracatura e la posa in opera. Il concio viene sollevato dall'automezzo e portato in opera fino ad una distanza di 70 cm da terra. In questa posizione viene indirizzato in basso sull'appoggio a 10 cm di distanza. A questo punto l'addetto alla posa si avvicina al concio e con il palanchino corregge l'allineamento dello stesso, avendo cura di non accostarsi troppo. Una volta provveduto al perfetto allineamento dei conci sia in senso longitudinale che altimetrico e montati eventuali ferri integrativi saranno effettua i getti di sigillatura o completamento In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

I FASE N.14 impermeabiliz. pareti controterra fosse da visita Area geografica 1 Inizio 12/03/2009 Durata 2 Fine 13/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI IMPERMEABILIZZAZIONE DI PARETI CONTROTERRA CON GUAINA Lavorazione:

Impermeabilizzazione di pareti controterra con guaina bituminosa posata a caldo.

Attrezzature adoperate scale a mano, cannello, bombola, bruciatore, caldaietta, bitume, primer, guaina bituminosa, utensili d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto seppellimento, sprofondamento elettrico inalazioni di fumi e vapori incendi o esplosioni movimentazione manuale dei carichi

calore elevato (ustioni) rumore

Prescrizioni

Il ciglio dello scavo deve essere delimitato ed opportunamente segnalato. Verificare preventivamente la solidità delle pareti dello scavo ed eventualmente richiederne l'armatura o il suo ripristino o consolidamento. Per l'accesso al fondo degli scavi utilizzare scale a mano ben fissate e che superino di 1,00 metro il piano superiore di arrivo. Pulire i cigli degli scavi.

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Per gli attraversamenti degli scavi utilizzare passerelle provvisorie dotate da ambo i lati di parapetto regolamentare. Nei lavori eseguiti oltre 2,00 metri da terra predisporre un regolare ponteggio o altra idonea opera provvisionale. Consultare preventivamente le schede di sicurezza dei prodotti da impiegare ed attenersi alle precauzioni in esse riportate. Tra l'applicazione del primer e della guaina deve intercorrere almeno un giorno per consentire la totale evaporazione dei solventi. La caldaia per la fusione del bitume deve essere dotata di regolazione automatica di temperature. Le caldaie vanno sistemate lontano da materiali combustibili e in posizione stabile, riparate dal vento. Conservare le bombole lontano dalle fiamme o fonti di calore, tenerle ben vincolate in posizione verticale. Durante il trasporto non trascinarle mai e non svuotare completamente. Prima della posa in opera dell'impermeabilizzazione disporre ordinatamente il materiale e le attrezzature strettamente necessarie sul piano di lavoro senza provocarne l'ingombro. Valutare prima dell'inizio dei lavori gli spazi di lavoro e gli ostacoli che possono impedire i liberi movimenti durante l'esecuzione dei lavori. Durante il sollevamento e il trasporto dei materiali l'operatore non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone. Segnalare ogni operazione di movimentazione orizzontale e verticale dei carichi, in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, l'operatore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Prima dell'uso del cannello per guaina, verificare l'integrità dei tubi in gomma e le connessioni tra cannello e bombola; verificare la funzionalità del riduttore di pressione; allontanare eventuali materiali infiammabili o bagnare abbondantemente le parti che non possono essere rimosse, tenere la bombola in posizione verticale e possibilmente vincolata; predisporre un estintore portatile. Durante l'uso, tenere la bombola nei pressi del posto di lavoro ma sufficientemente distante dalla fiamma libera e da altre fonti di calore. Ventilare abbondantemente gli ambienti contigui o sottostanti. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza a slacciamento rapido e suola antisdrucciolevole, guanti termoresistenti, indumenti protettivi del tronco, respiratore con filtro specifico.

FASE N.15 rinterro con mezzi meccanici Area geografica 1 Inizio 14/03/2009 Durata 2 Fine 17/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI RINTERRO CON MEZZI MECCANICI Lavorazione:

Rinterro con mezzi meccanici utilizzando la stessa terra dello scavo o altre terre.

Attrezzature adoperate Pala meccanica, rullo compattatore, attrezzi manuali d'uso comune (piccone, badile), carriola, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento macchine operatrici polveri movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni proiezione di pietre o di terra

caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo rumore (compattatore) inalzione gas

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(compattatore - autocarro) vibrazione (compattatore)

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Il rinterro deve essere eseguito in modo tale da assicurare il costipamento. È buona norma eseguire il rinterro per strati successivi di 30 cm circa di spessore, accuratamente costipati. Mantenere in opera la delimitazione di protezione adottata per lo scavo da rinterrare fino all'ultimazione dei lavori di rinterro. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. I mezzi meccanici non devono avvicinarsi all'area del rinterro. Rimuovere l'eventuale armatura dello scavo gradualmente al progredire del rinterro. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi anche se in fase di rinterro. Le scale a mano di accesso allo scavo di tipo regolamentare devono essere disposte con vincoli che non consentano slittamenti o rovesciamenti e devono sporgere almeno un metro oltre il piano d'accesso. I viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia devono essere dotati di parapetto, quando il dislivello superi due metri. Le alzate, se ricavate in terreno friabile, devono essere sostenute con tavole e robusti paletti. Vietare il transito delle macchine operatrici in zone con pendenza trasversale pericolosa per il possibile rischio di ribaltamento del mezzo. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.16 fognature acque meteoriche e industr. e polifora Area geografica 1 Inizio 18/03/2009 Durata 10 Fine 31/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI FOGNATURE ACQUE INDUSTRIALI E METEORICHE E POLIFORA PER IMPIANTI TECNOLOGICI REALIZZATE MEDIANTE POSA TUBI FLESSIBILI E OPERE PREFABBRICATE Lavorazione:

Posa tubi flessibili (PE, PVC, analoghi) e relative opere prefabbricate (pozzetti, camerette d'ispezione, simili).

Attrezzature adoperate

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autocarro, escavatore omologato per il sollevamento e il trasporto, terna con pala, utensili d'uso comune (piccone, badile, mazza, smerigliatrice, seghetto), saldatore termico, trasformatore di sicurezza, lubrificante, malta confezionata a mano

Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi urti, impatti, compressioni caduta negli scavi seppellimento, sprofondamento caduta di materiali nello scavo elettrocuzione calore incendio rumore vibrazioni

Prescrizioni Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Collocare gli appositi cartelli di avvertimento, divieto e prescrizione. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Per l'accesso al fondo dello scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe di contenimento. Consentire la manipolazione dei tubi di peso: - non superiore a 13,2 kg (valore determinato applicando la seguente formula

p=0,85x0,87x0,83x0,71x1,00x1,00x30kg), fuori trincea; - non superiore a 6,3 kg (valore determinato applicando la seguente formula

p=0,78x0,85x0,50x0,71x0,90x1,00x30kg), da ciglio entro trincea. Se il tubo da calare in trincea non rientra nei liti di peso riportato, la movimentazione dei tubi deve essere effettuata esclusivamente con mezzi meccanici. In questo caso, esporre preventivamente le norme e i segnali per la corretta movimentazione meccanica dei carichi. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il tubo. L'operaio in trincea provvede a spingere il tubo fino ad innestarlo nell'altro già posato, e ad effettuare la saldatura a caldo del giunto. Prima di effettuare questa operazione, verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, che l'alimentazione elettrica venga fornita da trasformatore di sicurezza posto fuori dello scavo (luogo conduttore ristretto), stato di efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il pozzetto prefabbricato utilizzando l'apposito dispositivo antisfilamento e prestando attenzione alla disposizione del baricentro, allo stato delle braghe. L'operaio in trincea si avvicina alla pozzetto solo quando ha raggiunto quasi il fondo e provvede al fissaggio e alla successiva finitura con malta confezionata a mano. Infine provvede alla posa dei telai e dei chiusini.

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. Durante la saldatura utilizzare guanti isolanti, visiere con vetro attinico, facciale filtrante con filtro specifico (fumi del PVC e di altri prodotti plastici). A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

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FASE N.17 strato di base pavim. indust. con misto stabiliz. Area geografica 1 Inizio 01/04/2009 Durata 2 Fine 02/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI STRATO DI BASE PAVIMENTAZIONE INDUSTRIALE IN MISTO STABILIZZATO STESO E COMPATTATO CON MEZZI MECCANICI Lavorazione:

Formazione strato di base per pavimentazione industriale in misto stabilizzato steso e compattato con mezzi meccanici.

Attrezzature adoperate pala meccanica, rullo compattatore, attrezzi manuali d'uso comune (piccone, badile), carriola, autocarro

Rischi investimento ribaltamento macchine operatrici polveri movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni proiezione di pietre o di terra

caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo rumore (compattatore) inalzione gas

(compattatore - autocarro) vibrazione (compattatore)

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, interferenti con le operazioni da eseguire. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di trasporto. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Il rilevato deve essere eseguito in modo tale da assicurare il buon costipamento. È buona norma eseguire il rilevato per strati successivi di 30 cm circa di spessore, accuratamente costipati. In caso di scarico della materiale verso il vuoto per ribaltamento posteriore del cassone dell'autocarro, predisporre, in prossimità del precipizio, idonei arresti. In ogni caso le manovre dell'autocarro devono essere assistite da personale a terra. Vietare l'avvicinamento all'area di lavoro ad altri mezzi meccanici. Vietare il transito delle macchine operatrici in zone con pendenza trasversale pericolosa per il possibile rischio di ribaltamento del mezzo. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.18 costruzione nuovi binari (postazioni su colonnine) Area geografica 1 Inizio 03/04/2009

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Durata 2 Fine 06/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI COSTRUZIONE NUOVO BINARIO (SALDATO) Lavorazione:

Costruzione a nuovo di binario armato con treverse e/o su colonnine (con saldatura alluminotermica vedere scheda saldatura), compresi gli scambi.

Attività contemplate: Stendimento sul tracciato individuato delle traverse, posa degli organi d'attacco, posa delle rotaie e degli scambi; Serraggio organi d'attacco-rotaie e costruzione del nuovo binario sul posto.

Attrezzature adoperate Autocarri, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega-rotaia, caricatori strada rotaia, incavigliatrice, foratraverse, avvitatore, trapano fora rotaie, motosega, attrezzatura manuale varia

Rischi elettrico da linee di contatto investimenti da parte dei mezzi

rotabili investimenti da parte dei mezzi meccanici

rischi connessi all'uso delle attrezzature utilizzate.

movimentazione manuale dei carichi

urti , colpi , impatti e compressione

scivolamenti , cadute a livello caduta materiale dall'alto rumore vibrazioni polveri scottature ed ustioni

Prescrizioni Verificare dove è necessario istituire la protezione cantieri ed eventualmente la tolta tensione; Controllo accurato dei mezzi tanto nella parte meccanica che idraulica con inserimento per il caricatore strada rotaia , in caso di lavoro eseguito con linea di contatto attiva , di apposito fermo di sicurezza del braccio (Hmax.=3,50 ml sul piano del ferro). Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Durante l'operazione di spostamento e posizionamento delle rotaie, nessuna persona deve passare sotto i carichi sospesi; Usare correttamente i DPI in particolare quelli a protezione dal rumore; Nel caso si debbano spostare manualmente carichi eccedenti i 30 Kg., vanno impiegati più lavoratori Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi; L'addetto alla conduzione dei mezzi deve azionare il segnale acustico ed ottico prima di ogni spostamento del mezzo In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

FASE N.19 saldatura alluminotermica rotaie Area geografica 1 Inizio 03/04/2009 Durata 2 Fine 06/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SALDATURA ALLUMINOTERMICA ROTAIE Lavorazione:

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Saldatura alluminotermica delle rotaie dei binari e deviatoi in opera e fuori opera. Attività contemplate:

Tagli eseguiti con cannello ossipropanico o con sega per rotaie, per la preparazione del giunto di saldatura. Allineamento delle rotaie da saldare mediante appositi cunei posti tra rotaia e piastra. Preparazione del giunto saldato mediante posa in opera di forme in materiale refrattario stuccate in terra e sorrette da appositi lamierini, con morsetto portaforme. Preparazione della porzione saldante all'interno del crogiolo debitamente preparato e posto sopra il giunto da saldare. Preriscaldo del giunto da saldare eseguito con apposito cannello ossipropanico. Innesco della relazione di fusione della porzione saldature e successiva colata del materiale fuso dal crogiolo all'interno delle sagome refrattarie. Smontaggio del crogiolo e del morsetto portaforme. Tranciatura della saldatura con apposita trancia idraulica. Molatura di rifinitura della saldatura.

Attrezzature adoperate Automezzi, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega per rotaie, avvitatore, attrezzatura manuale varia

Rischi investimenti da parte dei mezzi rotabili

elettrocuzione da linea di contatto radiazioni non ionizzanti

rumore scottature ed ustioni rischi connessi all'uso delle attrezzature utilizzate

investimenti da parte di mezzi meccanici

urti, colpi, impatti e compressione scivolamenti, cadute a livello

movimentazione manuale dei carichi

cadute dall'alto

Prescrizioni

Verificare se è necessario istituire la protezione cantieri e la tolta tensione; Controllare accuratamente tutti i mezzi da utilizzare, tanto nella parte meccanica che idraulica rispettando le norme dell'utilizzo Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Usare correttamente i DPI in particolare quelli per la protezione contro gli schizzi di materiali provenienti dalla saldatura e quelli per la protezione dal rumore; Durante le operazioni di saldatura, evitare che vi siano lavoratori non addetti nelle vicinanze della zona di saldatura stessa; Predisporre nella zona di taglio appositi schermi per vietare la proiezione di scintille incandescenti su materiali infiammabili; Chiudere il cono di fusione con apposito coperchio di protezione; Nel caso si debbano spostare manualmente carichi eccedenti i 30 Kg., vanno impiegati più lavoratori Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi; In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

FASE N.20 posa in opera portali in acciaio nuovi portoni Area geografica 1 Inizio 07/04/2009 Durata 1 Fine 07/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI POSA IN OPERA DI PROFILATI IN ACCIAIO (MONTANTI NUOVI PORTONI)

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Lavorazione: Manufatti in acciaio per travi e pilastri in profilati laminati a caldo della Serie IPE, IPN, HEA, HEB, HEM, UPN, forniti e posti in opera in conformità alle norme CNR 10011. Sono compresi: le piastre di attacco e di irrigidimento; il taglio a misura; le forature; le flange; la bullonatura (con bulloni di qualsiasi classe) o saldatura; etc.

Attrezzature adoperate autocarro con gru, funi di sollevamento, livella, palanchino, corda, saldatrice, chiavi o avvitatore elettrico, trabattello, scale, utensili d'uso comune

Rischi schiacciamento - investimento caduta dall'alto o in piano caduta di materiale dall'alto colpi, impatti, urti tagli, abrasioni, punture danni alla cute e all'apparato

respiratorio scivolamenti e cadute in piano investimento e ribaltamento interferenze con altri mezzi rumore cesoiamento, stritolamento contatto con attrezzi e materiali vibrazioni fumi e vapori di scarico e polveri incendio

Prescrizioni Dopo aver posizionato l'autocarro con gru in prossimità del posto di lavoro, si procede all'atto dello scarico e del posizionamento delle colonne. Valutare sempre con attenzione l'eventuale presenza di strade in pendenza, o di percorsi sconnesi, che possono modificare l'equilibrio relativo tra il carico ed il centro di gravità del mezzo di trasporto, pregiudicandone la stabilità. Il mezzo di sollevamento e di trasporto devono essere adeguati alla natura, forma e volume dei carichi. Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del suo carico, in relazione al tipo di mezzo stesso, alla sua velocità alle accelerazioni in fase di avviamento e di arresto ed alle caratteristiche del percorso. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico. I posti di manovra dei mezzi di sollevamento e di trasporto devono potersi raggiungere senza pericolo e permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo. L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammarraggio. Le funi di sollevamento devono avere caratteristiche adeguate al carico. Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Utilizzare funi e catene a maglia che abbiano attestazione e contrassegno apposto o collegato in modo leggibile su ogni tratto. Fare attenzione alle linee elettriche aeree mantenendo il carico a distanza non inferiore a m 5. Le funi ed i ganci dovranno tener conto del peso da sollevare e delle dimensioni geometriche dei pezzi. E' importante che l'utilizzatore esegua una manutenzione ordinaria del sistema di sollevamento, ovvero effettui un controllo visivo ad ogni aggancio che consiste nella verifica del funzionamento della molla di sicurezza del chiavistello ed un controllo funzionale da effettuarsi sempre ad ogni aggancio che consiste nella verifica degli scorrimenti del chiavistello, mentre il controllo dimensionale che consiste nella verifica delle eventuali deformazioni del corpo maniglione, dei denti d'appoggio piastra, del chiavistello, dell'anello e degli snodi va effettuato ogni sei mesi. Nel caso di sollevamento e trasporto di elementi accatastati, imbragati mediante funi, occorre considerare la perdita di forma del carico all'atto dell'appoggio a terra, con consegunte pericolo di schiacciamento. Durante le operazioni di montaggio non sottovalutare i pericoli di ingombro, anche momentaneo, del cantiere, che possono alterare la logistica e rendere molto più difficoltose e rischiose per il personale le operazioni di transito dei mezzi e di movimentazione dei materiali. Due operatori imbracano la colonna e l'altro con la gru la solleva e la scarica dall'autocarro. Il carico, sospeso a poca distanza da terra, viene tenuto in guida con una fune e trasportato nella zona di montaggio; lo si posiziona nella sede della fondazione, munita di tirafondi, mettondolo a livello ed in quota, quindi viene ancorato mediante il serraggio dei dadi sui tirafondi, oppure mediante saldatura di rosette sulla piastra di base della colonna e serraggio dei dadi sui tirafondi. Eseguito il centraggio ed il controllo della verticalità, prima ancora che si effettua lo sgancio del pilastro, esso sarà temporaneamente bloccato.

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Solo successivamente verrà effettuato il getto di grout (malta di livellamento) al di sotto della piastra. Tale situazione provvisoria può essere accettata per brevi periodi. In ogni caso il getto di grout deve avvenire prima del completamento –anche parziale- dell'ossatura dell'edificio, cioè prima che le strutture siano caricate dal peso degli orizzontamenti, delle tamponature di tipo architettonico ed impiantistico. Ora è possibile sciogliere l'imbracatura servendosi di trabattello o di scala e procedere ad una ulteriore fase di montaggio. Evitare qualsiasi permanenza di personale sotto i carichi sospesi o al di sotto di zone dove si eseguono lavorazioni in quota (saldatura, bullonatura, molatura, etc.). Si ricorda che, soprattutto in fase di realizzazione dei collegamenti, è molto frequente la caduta di bulloni, rondelle o altri materiali utilizzati per il montaggio. Eventualmente, disporre reti a maglia sottile o altri mezzi di protezione collettiva. Il posizionamento deve essere costantemente sorvegliato e coordinato, tenendo presente che la movimentazione dei carichi deve essere inferiore a 30 Kg per uomo adulto e comunque se supera tale peso esso va ridotto con l'uso di mezzi appropriati, ovvero di attrezzature atte ad evitare la movimentazione manuale. Quando si esegue la saldatura o il taglio in posto, occorre fare attenzione alla parte elettrica anche se la macchina è spenta, soprattutto nelle parti volanti, in quanto è sottoposta all'azione nociva delle intemperie (pioggia, gelo, vento, polvere) nonché ad urti e maltrattamenti, per cui occorrerà che sia ben protetta contro i danni meccanici e ad elevato isolamento elettrico. Contro i pericoli di elettricità servono inoltre il collegamento a terra del pezzo da saldare, l'uso di pinze portaelettrodi completamente isolate e provviste di schermo sia per impedire lo scivolamento verso l'elettrodo che per proteggere le mani dal calore. Attorno ai posti di saldatura e/o taglio vanno applicati degli schermi per arrestare le cosiddette “scintille”; questi devono essere in materiale inconbustibile e con superficie interna opaca. La protezione dei saldatori va estesa a tutte le parti del corpo, è obbligatoria la visiera di saldatura per proteggere gli occhi dall'osservazione prolungata di saldature, dall'elevato irradiamento di calore e dalla diffusione di raggi ultravioletti. Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori seguiti mediante utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si devono predisporre schermi o adattare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abiano a recare danno ale persone. Gli impianti elettrici in tutte le loro parti costruttive, devono essere costruiti, istallati e mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anormalità che si verifichino nel loro esercizio. I conduttori fissi o mobili muniti di rivestimento isolante in genere, quando per la loro posizione o per il loro particolare impiego, siano soggetti a danneggiamento per causa meccanica, devono essere protetti nei tratti soggetti al danneggiamento. I conduttori elettrici flessibili impiegati per derivazioni provvisorie o per l'alimentazione di apparecchi o macchine portatili o mobili devono avere anche un idoneo rivestimento isolante atto a resistere all'usura meccanica. Nell'impiego degli stessi conduttori si deve avere cura che essi non intralcino i passaggi. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe con puntale d'acciaio e suola imperforabile, abbligliamento da lavoro, occhiali o visiera di protezione degli occhi, maschere di protezione delle vie respiratorie se l'atmosfera è satura di fumi o vapori di scarico di automezzi e polveri. Prima di salire in quota indossare dispositivi di protezione contro la caduta dall'alto (imbracatura).

DPI comuni alle varie attività

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.21 montag. ringhiera, scalette fosse e uscite sicur. Area geografica 1 Inizio 07/04/2009 Durata 2 Fine 08/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO RINGHIERA, SCALETTE FOSSE DA VISITA E USCITE DI SICUREZZA Lavorazione:

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Montaggio ringhiera muretto tra binari su colonnine e binari a raso e scalette fosse da visita e uscite di sicurezza.

Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici, ecc.)

Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni

alle mani urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

elettrocuzione caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi

inalazione polveri, fibre, gas, vapori proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni

Eseguire i lavori procedendo dall'alto verso il basso al fine di ridurre al minimo il rischio di caduta in zona non protetta da parapetto. Segregare la zona sottostante al montaggio. I parapetti provvisori allestiti sulle scale e sui pianerottoli vanno rimossi esclusivamente al momento della posa di quelli definitivi. La rimozione comunque deve essere graduale e il più possibile limitata. Per la posa delle ringhiere dei balconi accertarsi della presenza del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Le protezioni adottate vanno adeguate allo sviluppo dei lavori. In tutte le postazioni di lavoro (dislivello superiore a m 0,50) deve sempre essere garantita la protezione verso il vuoto con parapetto solido o mezzi equivalenti. Nei lavori sopraelevati con pericolo di caduta nel vuoto, nella impossibilità di allestire parapetti o altre opere provvisionali, utilizzare cinture di sicurezza con bretelle, cosciali e fune di trattenuta lunga massimo m 1,5 ancorata a punto sicuro. Gli addetti alla posa della ringhiera del balcone devono lavorare dall'interno. Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Se vengono eseguite opere di saldatura il cavo di massa e quello portaelettrodo devono essere integri e garantire il necessario isolamento. Le operazioni di saldatura devono essere eseguite in luogo aerato prendendo tutte le necessarie precauzioni contro l'innesco dell'incendio Nel caso di interruzione delle operazioni di saldatura spegnere la macchina agendo sull'interruttore generale. Le ringhiere devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire. Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracartura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento.

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L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.22 pavimenti indust. (area inter/ester binari colon.) Area geografica 1 Inizio 09/04/2009 Durata 3 Fine 14/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI PAVIMENTI INDUSTRIALI Lavorazione:

Realizzazione della pavimentazione industriale interna ed esterna al capannone esistente dell'area inerente le postazioni per manutenzione rotabili su colonnine.

Attrezzature adoperate gru, betoniera a bicchiere, attrezzi d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta a livello caduta materiali dall'alto abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani

urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

contatto con gli organi in movimento

schiacciamento proiezione di schegge elettrocuzione inalazione polveri dermatiti, irritazioni cutanee,

reazioni allergiche movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni Prima dell'inizio dei lavori organizzare le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie, per poter effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro senza provocare l'ingombro dello stesso; Tutte le operazioni devono essere coordinate così da evitare ingombri e intralci alla viabilità e consentire le manovre. I lavoratori devono essere protetti sempre verso il vuoto con ponteggi esterni e poter lavorare su postazioni stabili. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro.

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Durante il sollevamento e il trasporto il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. L'ambiente dove si svolgono le lavorazioni deve essere sempre adeguatamente ventilato. In caso di presenza di aperture nei solai, deve essere predisposto normale parapetto e tavola fermapiedi, oppure copertura con adeguato tavolato solidamente fissato e resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio; nel caso le aperture vengano adibite al passaggio persone, materiali, uno dei lati del parapetto può essere costituito da un barriera mobile non asportabile, rimovibile soltanto durante le fasi di passaggio. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere.

FASE N.23 montaggio dei portoni esterni metallici Area geografica 1 Inizio 15/04/2009 Durata 2 Fine 16/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO INFISSI ESTERNI IN METALLO Lavorazione:

Montaggio infissi esterni in metallo

Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici)

Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni

alle mani urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

elettrocuzione; caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi

inalazione polveri proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Generalmente l'attività procede dall'alto verso il basso. Accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Dall'interno utilizzare ponti su cavalletti e/o scale doppie conformi alle norme. Se si utilizzano dall'interno ponti mobili, bloccare le ruote del trabattello con cunei dalle due parti o con gli stabilizzatori prima dell'uso. Non spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Non spostare il trabattello su superfici non solide e non regolari. I trabattelli devono essere posizionati nella postazione di lavoro prima di venire utilizzati.

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Usare scale a mano regolamentari per altezze inferiori a due metri e solo dall'interno dell'edificio (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Gli infissi devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire. Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracartura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento. L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.24 tracciamento fili fondazione ampl. cap. esistente Area geografica 1 Inizio 16/03/2009 Durata 1 Fine 16/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI TRACCIAMENTO FILI FONDAZIONI AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE Lavorazione:

Posizionamento per infissione nel terreno di picchetti di ferro o di legno e di cavalletti di legno per l'individuazione in sito dei vertici della pianta dell'opera da realizzare secondo le previsioni di progetto.

Attrezzature adoperate autocarro, picchetti, mazza, piccone, pala, martello, pinze, tenaglie, scale portatili, tacheometro, livelli a cannocchiale, rotelle metriche

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni rumore movimentazione manuale dei

carichi urti, colpi, impatti, compressioni

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vibrazioni

Prescrizioni Se l'intervento interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Eventualmente, incaricare il personale di disciplinare il traffico durante la sistemazione delle delimitazioni. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi in movimento. Garantire l'assistenza gestuale del guidatore da parte di personale a terra. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Verificare, prima e durante l'uso, le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Consentire l'uso di scale portatili conformi alle norme, con ampia base d'appoggio e ben sistemate (preferire le scale doppie a due-tre gradini). Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, casco. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.25 taglio massetto in cls (area deposito mater.) Area geografica 1 Inizio 16/03/2009 Durata 3 Fine 18/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI TAGLIO DELLA PAVIMENTAZIONE IN MASSETTO DI CALCESTRUZZO DELL'ATTUALE AREA DI STOCCAGGIO MATERIALI INTERESSATA DALLA REALIZZAZIONE DEI PLINTI DELL'AMPLIAMENTO DEL CAPANNONE Lavorazione:

Esecuzione ti taglio della pavimentazione in massetto di calcestruzzo con terna montante disco diamantato o tagliasfalto a disco o tagliasfalto a martello, allontanamento dei materiali a risulta.

Attrezzature adoperate terna con disco diamantato o tagliasfalto a disco o tagliasfalto a martello, pala meccanica, autocarro, utensili d'uso comune(piccone, badile e mazza)

Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi caduta in piano punture, tagli, abrasioni incendio proiezione di pietre o di terra polveri rumore vibrazioni

Prescrizioni Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. La viabilità in vicinanza del lavoro deve essere attentamente studiata e disciplinata (deviata, canalizzata). Eventualmente adottare semafori temporanei o personale incaricato di regolamentare il traffico. Vietare l'accesso e la presenza di non addetti ai lavori. L'entrata e l'uscita di mezzi dal cantiere sono coordinate da un assistente, che dà il benestare alle manovre. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme.

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La terna, su cui viene installato il disco diamantato, rimuove lo strato di asfalto procedendo all'indietro e l'autocarro si pone di lato. Prima dell'utilizzo del tagliasfalto a disco o a martello verificare: - il funzionamento dei dispositivi di comando; - l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione e della cuffia di protezione del disco; - il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua o dell'utensile. Non utilizzare la macchina in ambiente chiuso o poco ventilato. Eseguire il rifornimento del carburante e le relative manutenzioni a motore spento. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

FASE N.26 demoliz. di strutt. in cls armato (area dep. mat.) Area geografica 1 Inizio 17/03/2009 Durata 4 Fine 20/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO Lavorazione:

Demolizioni della soletta in cemento armato (area attuale deposito materiali) per la realizzazione delle opere in fondazione dell'ampliamento del capannone esistente, eseguita a mano o con mezzi meccanici.

Attrezzature adoperate martello pneumatico o elettrico a percussione, compressore, flex, fiamma ossiacetilenica, mazza e punta, ponteggi, trabattelli, argano a bandiera, tubi di raccolta per materiale di risulta, gru, pala meccanica, autocarro

Rischi caduta dall'alto seppellimenti e sprofondamenti colpi, tagli, punture, abrasioni investimento e ribaltamento cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni elettrocuzione

movimentazione dei carichi inalazione di polveri, fibre, gas, vapori

disturbi alla vista

proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Per interventi di estese dimensioni predisporre apposito programma d'intervento, a firma del responsabile di cantiere. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso non presenti materiali contenenti amianto, eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità a quanto disposto dal decreto del Ministero della Sanità del 6.09.1994. Curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione effettuare la verifica di stabilità e predisporre i puntellamenti necessari; accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme. Accertarsi che sotto il ponte di servizio sia presente un ponte di sicurezza realizzato allo stesso modo. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Interdire la zona sottostante i lavori e proteggere i passaggi obbligatori.

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Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti nella zona sottostante le demolizioni. Valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle stesse linee aeree, anche se a bassa tensione. Si procederà dall'alto verso il basso, bagnando frequentemente le parti da rimuovere. Allestire gli impalcati atti ad eliminare il pericolo di cadute di persone e cose per lavori eseguiti ad altezza superiore a metri 2,0. La demolizione di strutture in c.a. deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera da demolire. Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra si possono utilizzare trabattelli regolamentari (montate per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti regolamentari (tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi del buon funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. Gli utensili elettrici portatili sono a doppio isolamento ed è controindicato dalle norme CEI il collegamento all'impianto di terra. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili. I compressori devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata per la pressione massima di esercizio e di dispositivo che arresti automaticamente il lavoro di compressione al raggiungimento della pressione massima di esercizio. L'allontanamento dei materiali deve essere curato al fine di evitare pericolosi accatastamenti su strutture interne. Questo verrà effettuato utilizzando tubi di convogliamento dei materiali, vietando categoricamente di gettare materiali dall'alto, con imboccatura anticaduta per l'uomo e parte terminale inclinata per ridurre la velocità d'uscita dei materiali. La parte inferiore del canale, comunque, non dovrà superare l'altezza di 2 metri dal piano di raccolta. I detriti potranno essere accatastati temporaneamente nell'area di cantiere specificatamente destinata alla scopo o convogliati direttamente nel cassone di un autocarro. I materiali di dimensioni tali da non poter essere convogliati con il canale dovrà essere movimentanti con mezzi idonei al fine di scongiurare lesioni dorso lombari ai lavoratori. L'allontanamento di questi materiali potrà avvenire anche mediante il carico dello stesso su appositi cassoni, calati a terra dalla gru. L'uso della gru dovrà avvenire manovrandola da posizione sicura, avvisando preventivamente la manovra con segnalatore acustico, attenendosi alla tabella dei carichi riportata sul traliccio della gru e sullo sbraccio, eseguendo le manovre con gradualità, evitando categoricamente il passaggio dei carichi sopra le aree di lavoro o all'esterno del cantiere, evitando i tiri obliqui. L'imbracatore dovrà conoscere preventivamente il carico da sollevare in modo da predisporre imbracature (funi o catene) idonee, dovrà allontanarsi dal carico durante il tiro e seguirlo, eventualmente, a distanza di sicurezza fino al suo arrivo. I materiali rimossi devono essere depositati in idonei contenitori e calati in basso. Non è consentito l'uso di forche o piattaforme semplici. Utilizzare funi in regolare stato di conservazioni (annotazione trimestrale sul libretto dell'apparecchio) e ganci con sistema di chiusura a norma. È vietato depositare materiali sugli impalcati, salvo quantità minime e temporanee (consultare il libretto del ponteggio sui carichi ammessi). L'area sottostante agli argani deve essere inaccessibile ai non addetti ai lavori. I lavoratori, invece, non devono rimanere sotto il raggio d'azione degli apparecchi di sollevamento durante il tiro. Osservare le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Impedire altre lavorazioni nei pressi delle strutture in c.a. da demolire. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Nei casi di utilizzo di bombole di gas queste devono essere posizionate e conservate lontane da fonti di calore. Nei casi di trasporto di bombole di gas queste devono essere movimentate tramite apposito carrello e vincolate in posizione verticale. Prima dell'inizio dei lavori deve sempre essere verificata l'installazione di valvole di sicurezza a monte del cannello e sui riduttori di pressione per evitare il ritorno di fiamma. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

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In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico. Il personale deve indossare cintura di sicurezza con fune di trattenuta quando le condizioni di lavoro lo richiedono.

FASE N.27 scavo a sez. obblig. ampl. capann. con mezzi mecc. Area geografica 1 Inizio 20/03/2009 Durata 4 Fine 25/03/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA CON MEZZI MECCANICI PER FONDAZIONI AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE Lavorazione:

Scavo a cielo aperto o all'interno di edifici eseguito a sezione ristretta con l'ausilio di escavatore e a mano in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali.

Attrezzature adoperate Escavatore, pala meccanica con benna e con martellone, eventuale pompa sommersa, eventuali casseri componibili prefabbricati, utensili d'uso comune, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni contatto con le macchine operatrici

proiezione di pietre o di terra caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo polveri rumore vibrazioni

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei casseri tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato anche come autogrù. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice e sul ciglio superiore del fronte d'attacco. Nello scavo di trincee profonde più di m 1.50, quando la natura e le condizioni del terreno non diano sufficienti garanzie di stabilità, si deve prevedere, man mano che procede lo scavo, alle necessarie armature di sostegno delle pareti, sporgenti dai bordi almeno cm 30, a meno che non si preferisca conferire alle pareti dello scavo un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno.

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La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all'interno. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.28 fondaz. in cls armato (ampl. capannone) Area geografica 1 Inizio 26/03/2009 Durata 20 Fine 23/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI FONDAZIONI AMPLIAMENTO CAPANNONE IN CALCESTRUZZO ARMATO CON FORNITURA IN OPERA DI CALCESTRUZZO E SAGOMATURA IN SITO DELLE ARMATURE Lavorazione:

Realizzazione delle fondazioni (plinti, travi,etc.) dell'ampliamento del capannone esistente in calcestruzzo armato con fornitura in opera di ferro già sagomato e calcestruzzo. Attività contemplate: - casseratura di plinti e/o travi di fondazione; - sagomatura e posa ferro lavorato; - getto del calcestruzzo con autobetoniera; - disarmo.

Attrezzature adoperate autocarro con braccio gru, sega circolare, piegaferri e tagliaferri, autobetoniere, autopompa (eventuale), attrezzi d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, leva), vibratore, disarmante.

Rischi caduta dall'alto e in piano urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni elettrocuzione proiezione di schegge polveri rumore oli minerali e derivati investimento movimentazione manuale dei carichi

vibrazioni

Prescrizioni

Casseratura per plinti e/o travi Prima dell'uso della sega circolare accertare: - la stabilità della macchina;

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- l'efficienza e regolarità delle protezioni (carter, cuffia registrabile, coltello divisore,…) - l'integrità dei cavi elettrici, di messa a terra visibili e delle relative protezioni; - l'esistenza dell'interruttore di manovra che consente solo l'avviamento volontario, anche dopo l'arresto

per mancanza di forza motrice. Durante l'uso gli addetti devono indossare scarpe di sicurezza, guanti e di occhiali protettivi. Durante l'uso del disarmante attenersi alle precauzioni indicate dal produttore nella scheda tecnica del prodotto; evitare comunque il contatto diretto con parti del corpo. Sagomatura e posa ferro lavorato Per la lavorazione del ferro verificare che la macchina piegaferri/troncatrice sia rispondente alle norme. In particolare verificare: - che i comandi di avviamento siano facilmente raggiungibili ed azionabili, contrassegnati con idonea simbologia, protetti contro l'azionamento accidentale (i comandi di tipo a pulsante devono essere a uomo presente, i comandi di tipo a pedale devono avere riparo superiore e laterale); - che il comando di arresto di emergenza sia posizionato sulla macchina in modo da essere facilmente accessibile dal posto di lavoro; - che il grado di protezione dell'apparecchio sia non inferiore a IP44; - che vi sia l'interruttore differenziale magnetotermico a valle del punto di allaccio alla rete di alimentazione; - che sia la protezione elettrica contro il riavviamento accidentale della macchina; - che i cavi siano sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non venire danneggiati da urti, vibrazioni e sfregamenti. Durante l'uso tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di piccoli pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di taglio. Per la posa in opera del ferro disporre che i percorsi ed i depositi di materiale siano organizzati in modo sicuro e tale da evitare interferenze con gli altri operatori del cantiere. Per la posa impartire disposizioni precise per impedire che l'armatura metallica possa procurare danni agli addetti. I depositi devono essere fatti in modo tale da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura ed agevole movimentazione. Le operazioni di sollevamento del ferro devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l'efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l'accidentale sganciamento del carico. Non sostare nelle zone di operazioni, avvicinandosi solo quando il carico è ad un'altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Nell'utilizzo di attrezzi d'uso comune verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. In caso di utilizzo della saldatrice, collegare la macchina all'impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare la saldatrice al di fuori dell'armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Proteggere i ferri di ripresa dei setti con idonei cappellotti o con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi. I lavoratori devono indossare scarpe, guanti, casco e spallacci in cuoio, se il trasporto dei ferri d'armatura avviene a spalla. Getto del calcestruzzo con autobetoniera L'accesso al cantiere dell'autobetoniera deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi ristretti), tramite l'assistenza di personale a terra. Accertarsi della stabilità del luogo di sosta dell'autobetoniera ed estendere il canale di scarico secondo le istruzioni. Segnalare l'operatività tramite il girofaro. Durante il getto gli operai a terra devono indossare casco, stivali e guanti di sicurezza. La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di sicurezza. Disarmo Il disarmo in questione non pone particolari rischi. Utilizzare utensili in buono stato ed indossare casco, scarpe e guanti di sicurezza. Prima di permettere l'accesso alla zona in cui è stato eseguito il disarmo delle strutture è necessario la rimozione di tutti i chiodi e le punte.

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DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In ognuna delle attività devono essere forniti ai lavoratori idonei otoprotettori ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.29 impermeabiliz. pareti controterra (ampl. cap.) Area geografica 1 Inizio 24/04/2009 Durata 2 Fine 27/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI IMPERMEABILIZZAZIONE DI PARETI CONTROTERRA CON GUAINA Lavorazione:

Impermeabilizzazione di pareti (travi) controterra delle opere in fondazione ampliamento capannone esistente con guaina bituminosa posata a caldo.

Attrezzature adoperate scale a mano, cannello, bombola, bruciatore, caldaietta, bitume, primer, guaina bituminosa, utensili d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto seppellimento, sprofondamento elettrico inalazioni di fumi e vapori incendi o esplosioni movimentazione manuale dei carichi

calore elevato (ustioni) rumore

Prescrizioni

Il ciglio dello scavo deve essere delimitato ed opportunamente segnalato. Verificare preventivamente la solidità delle pareti dello scavo ed eventualmente richiederne l'armatura o il suo ripristino o consolidamento. Per l'accesso al fondo degli scavi utilizzare scale a mano ben fissate e che superino di 1,00 metro il piano superiore di arrivo. Pulire i cigli degli scavi. Per gli attraversamenti degli scavi utilizzare passerelle provvisorie dotate da ambo i lati di parapetto regolamentare. Nei lavori eseguiti oltre 2,00 metri da terra predisporre un regolare ponteggio o altra idonea opera provvisionale. Consultare preventivamente le schede di sicurezza dei prodotti da impiegare ed attenersi alle precauzioni in esse riportate. Tra l'applicazione del primer e della guaina deve intercorrere almeno un giorno per consentire la totale evaporazione dei solventi. La caldaia per la fusione del bitume deve essere dotata di regolazione automatica di temperature. Le caldaie vanno sistemate lontano da materiali combustibili e in posizione stabile, riparate dal vento. Conservare le bombole lontano dalle fiamme o fonti di calore, tenerle ben vincolate in posizione verticale. Durante il trasporto non trascinarle mai e non svuotare completamente. Prima della posa in opera dell'impermeabilizzazione disporre ordinatamente il materiale e le attrezzature strettamente necessarie sul piano di lavoro senza provocarne l'ingombro. Valutare prima dell'inizio dei lavori gli spazi di lavoro e gli ostacoli che possono impedire i liberi movimenti durante l'esecuzione dei lavori. Durante il sollevamento e il trasporto dei materiali l'operatore non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone. Segnalare ogni operazione di movimentazione orizzontale e verticale dei carichi, in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, l'operatore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento.

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Prima dell'uso del cannello per guaina, verificare l'integrità dei tubi in gomma e le connessioni tra cannello e bombola; verificare la funzionalità del riduttore di pressione; allontanare eventuali materiali infiammabili o bagnare abbondantemente le parti che non possono essere rimosse, tenere la bombola in posizione verticale e possibilmente vincolata; predisporre un estintore portatile. Durante l'uso, tenere la bombola nei pressi del posto di lavoro ma sufficientemente distante dalla fiamma libera e da altre fonti di calore. Ventilare abbondantemente gli ambienti contigui o sottostanti. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza a slacciamento rapido e suola antisdrucciolevole, guanti termoresistenti, indumenti protettivi del tronco, respiratore con filtro specifico.

FASE N.30 riempimento cavi con mezzi meccanici Area geografica 1 Inizio 27/04/2009 Durata 2 Fine 28/04/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI RIEMPIMENTO CAVI FONDAZIONI AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE CON MEZZI MECCANICI Lavorazione:

Rinterro con mezzi meccanici utilizzando la stessa terra dello scavo e/o materiali da cave di prestito.

Attrezzature adoperate Escavatore, pala meccanica, rullo compattatore, attrezzi manuali d'uso comune (piccone, badile), carriola, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento macchine operatrici polveri movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni proiezione di pietre o di terra

caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo rumore (compattatore) inalzione gas

(compattatore - autocarro) vibrazione (compattatore)

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, interferenti con le operazioni da eseguire. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Il rinterro deve essere eseguito in modo tale da assicurare il costipamento. È buona norma eseguire il rinterro per strati successivi di 30 cm circa di spessore, accuratamente costipati. Mantenere in opera la delimitazione di protezione adottata per lo scavo da rinterrare fino all'ultimazione dei lavori di rinterro. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. I mezzi meccanici non devono avvicinarsi all'area del rinterro. Rimuovere l'eventuale armatura dello scavo gradualmente al progredire del rinterro. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi anche se in fase di rinterro.

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Le scale a mano di accesso allo scavo di tipo regolamentare devono essere disposte con vincoli che non consentano slittamenti o rovesciamenti e devono sporgere almeno un metro oltre il piano d'accesso. I viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia devono essere dotati di parapetto, quando il dislivello superi due metri. Le alzate, se ricavate in terreno friabile, devono essere sostenute con tavole e robusti paletti. Vietare il transito delle macchine operatrici in zone con pendenza trasversale pericolosa per il possibile rischio di ribaltamento del mezzo. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.31 montaggio pilastri in c.a. prefabbricato Area geografica 1 Inizio 29/04/2009 Durata 4 Fine 05/05/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI INSTALLAZIONE DI PILASTRI IN C.A. PREFABBRICATO (AMPLIAMENTO CAPANNONE) Lavorazione:

Imbracatura su automezzo e sollevamento; sollevamento in verticale, collocamento in opera con centratura e controllo della verticalità e bloccaggio provvisorio.

Attrezzature adoperate autocarro, gru idraulica semovente, funi con anelli e ganci, distanziatore o bilancino, perno con rondelloni e cuppiglie, palanchini, cunei, chiavistelli, strumenti di misura

Rischi schiacciamento caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto colpi, impatti, urti tagli, abrasioni, punture danni alla cute e all'apparato

respiratorio scivolamenti e cadute in piano investimento e ribaltamento interferenze con altri mezzi rumore vibrazioni

Prescrizioni Verificare l'idoneità statica della grù in rapporto allo sbraccio e al peso del manufatto come indicato in targhetta. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico.

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L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio. Le funi e le catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento devono essere utilizzate con un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene. Il calcolo della portata della braca a quattro tratti deve essere effettuato come se tutto il carico sia sostenuto da una braca a due tratti (consiglio). Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Utilizzare funi e catene a maglia che abbiano attestazione e contrassegno apposto o collegato in modo leggibile su ogni tratto. Fare attenzione alle linee elettriche aeree mantenendo il carico a distanza non inferiore a m 5. I pilastri vengono imbracati su automezzo di trasporto, quindi sollevati per lo scarico. L'imbracatura avviene con fune della lunghezza dei lati uguale o maggiore alla distanza degli agganci. Le funi dovranno essere idonee a sopportare un tiro pari al peso "P" del manufatto più un coefficiente di carico dinamico, l'angolo d'inclinazione delle funi ed il fattore d'inclinazione delle funi. E' importante che l'utilizzatore esegua una manutenzione ordinaria del sistema di sollevamento, ovvero effettui un controllo visivo ad ogni aggancio che consiste nella verifica del funzionamento della molla di sicurezza del chiavistello ed un controllo funzionale da effettuarsi sempre ad ogni aggancio che consiste nella verifica degli scorrimenti del chiavistello, mentre il controllo dimensionale che consiste nella verifica delle eventuali deformazioni del corpo maniglione, dei denti d'appoggio piastra, del chiavistello, dell'anello e degli snodi va effettuato ogni sei mesi. E' indispensabile che preliminarmente i piani di posa siano stati resi complanari (con tolleranza 5 mm) fra loro mediante l'applicazione di uno strato di malta fine sotto la boccia di centraggio o spessori metallici nel caso di plinti P.B. Il pilastro viene poi sollevato in verticale mediante bilancino con funi di acciaio (parallele ai lati pilastri) agganciate ad un perno alloggiato nei fori predisposti sul manufatto, con rondelloni e cuppiglie, a questo punto l'operatore avvicinandosi con cautela e precauzione, mediante l'aiuto di funicella agganciata sul perno di imbraco, potrà dirigere dal basso il posizionamento del pezzo. Eseguito il centraggio ed il controllo della verticalità, prima ancora che si effettua lo sgancio del pilastro, esso sarà temporaneamente bloccato con cunei di legno duro nel caso di plinti a pozzetto; inserendo n.4 chiavistelli da 18 mm e lunghezza 60 cm attraverso le ancore nel caso di plinti P.B. Montati gli eventuali ferri di armatura aggiuntiva, gli eventuali cordoli e scarichi pluviali si effettua i getti di sigillatura fin sotto ai cunei, quindi si provvede a toglierli ed a effettuare il getto definitivo a completamento. Per il montaggio di pilastri con mensole di sbraccio superiore a 50 cm curare che siano impediti bruschi ribaltamenti sopra-sotto. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. Prima di salire in quota indossare imbracatura anticaduta.

DPI comuni alle varie attività

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.32 travi in c.a. prefabbricato -ampliamento capannone Area geografica 1 Inizio 06/05/2009 Durata 10 Fine 19/05/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO TRAVI IN C.A. PREFABBRICATO (AMPLIAMENTO CAPANNONE) Lavorazione:

Imbracatura travi su automezzo e sollevamento per lo scarico. Applicazione delle funi di sicurezza, elevazione in quota, collocamento in opera, e centraggio.

Attrezzature adoperate

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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autocarro, gru idraulica semovente, funi con anelli e ganci, funi di manovra a distanza, neoprene, spessori, palanchino, dadi e chiavi di serraggio, strumenti di misura

Rischi caduta dell'operaio dall'alto e in piano

caduta di materiale dall'alto cedimento localizzato di strutture (disarmo)

colpi, tagli, punture, abrasioni urti, impatti, compressioni investimento e ribaltamento elettrocuzione dermatiti, irritazioni cutanee,

reazioni allergiche rumore

vibrazioni

Prescrizioni Verificare l'idoneità statica della gru in rapporto allo sbraccio e al peso del manufatto come indicato in targhetta. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico. L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di amarraggio. Le funi e le catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento devono essere utilizzate con un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene. Il calcolo della portata della braca a quattro tratti deve essere effettuato come se tutto il carico sia sostenuto da una braca a due tratti (consiglio). Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Utilizzare funi e catene a maglia che abbiano attestazione e contrassegno apposto o collegato in modo leggibile su ogni tratto. Fare attenzione alle linee elettriche aeree mantenendo il carico a distanza non inferiore a m 5. La trave viene imbracata su appositi ganci dall'automezzo di trasporto, quindi sollevata per lo scarico. L'imbracatura avviene con funi della lunghezza uguale o maggiore alla distanza degli agganci. Le funi dovranno essere idonee a sopportare un tiro pari al peso "P" del manufatto più un coefficiente di carico dinamico, l'angolo d'inclinazione delle funi ed il fattore d'inclinazione delle funi. E' importante che l'utilizzatore esegua una manutenzione ordinaria del sistema di sollevamento, ovvero effettui un controllo visivo ad ogni aggancio che consiste nella verifica del funzionamento della molla di sicurezza del chiavistello ed un controllo funzionale da effettuarsi sempre ad ogni aggancio che consiste nella verifica degli scorrimenti del chiavistello, mentre il controllo dimensionale che consiste nella verifica delle eventuali deformazioni del corpo maniglione, dei denti d'appoggio piastra, del chiavistello, dell'anello e degli snodi va effettuato ogni sei mesi. Una volta a terra installare sulla stessa l'attrezzatura per la sicurezza anticaduta (sistema Rurefast). E' indispensabile preliminarmente verificare che i piani di posa siano complanari (con tolleranza di 5 mm). Quindi si procede al sollevamento in quota utilizzando gli appositi ganci progettati ed essa viene indirizzata da terra a secondo del tipo di pilastro fino a circa: - 10 cm dal fondo della forcella per travi tipo "STAR"; - 10 cm dalla del pilastro per travi tipo "Super STAR"; - 10 cm dall'imbocco alle barre filettate per travi saltapilastro e travi rettangolari. Solo allora un operatore per il posizionamento della prima trave sale su di una scala allungabile guidando una testata per indicare gli spostamenti finali, avendo cura di aver agganciato il moschettone della cintura di sicurezza al gancio predisposto nella parte alta del pilastro; mentre l'altra testata della trave viene guidata da terra, con una fune di trattenuta, da un secondo addetto. Unica operazione permessa è l'inserimento di piccoli cunei in legno per ottenere la verticalità. Eseguita questa fase è necessario scendere, prolungare la scala fino a sbalzare di 1 mt. sopra l'estradosso della trave. Agganciato il moschettone si può procedere alla bullonatura definitiva della trave. Durante il posizionamento delle successive travi della stessa campata l'addetto guida la testata da sopra la trave precedentemente posizionata, utilizzando l'attrezzatura di sicurezza; la seconda testata viene sempre guidata da terra per mezzo di una fune. Le travi sono munite di asole che creano dei fori passanti per l'ancoraggio ai pilastri; appena possibile bisogna procedere alla sigillatura delle asole con malte debolmente espansive. La posa in opera della trave termina con lo sgancio della stessa dal mezzo di sollevamento ed effettuato il bloccaggio definitivo.

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In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. Prima di salire in quota indossare imbracatura anticaduta.

DPI comuni alle varie attività

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.33 copertura in c.a. prefabbricato ampl. capann. Area geografica 1 Inizio 20/05/2009 Durata 8 Fine 29/05/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI COPERTURA IN C.A. PREFABBRICATO (AMPLIAMENTO CAPANNONE) Lavorazione:

Formazione copertura in c.a. prefabbricato, mediante imbracatura copponi su automezzo e sollevamento per lo scarico. Applicazione delle funi di sicurezza, elevazione in quota, collocamento in opera secondo schemi, spartizione, centraggio e allineamento.

Attrezzature adoperate autocarro, gru idraulica semovente, funi con anelli e ganci, funi di manovra a distanza, neoprene, spessori, palanchino, trapano, tasselli, dadi e chiavi di serraggio, strumenti di misura

Rischi schiacciamento caduta dall'alto o a livello caduta di materiale dall'alto tagli, abrasioni, punture colpi, impatti, urti danni alla cute e all'apparato

respiratorio interferenze con altri mezzi investimento e ribaltamento scivolamenti e cadute rumore vibrazioni

Prescrizioni Verificare l'idoneità statica della grù in rapporto allo sbraccio e al peso del manufatto come indicato in targhetta. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico. L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio. Le funi e le catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento devono essere utilizzate con un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene. Il calcolo della portata della braca a quattro tratti deve essere effettuato come se tutto il carico sia sostenuto da una braca a due tratti (consiglio). Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Utilizzare funi e catene a maglia che abbiano attestazione e contrassegno apposto o collegato in modo leggibile su ogni tratto. Fare attenzione alle linee elettriche aeree mantenendo il carico a distanza non inferiore a m 5.

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Il coppone viene imbracato, su appositi ganci, dall'automezzo di trasporto, quindi sollevato per lo scarico. L'imbracatura avviene con funi idonee a sopportare un tiro pari al peso "P" del manufatto più un coefficiente di carico dinamico, l'angolo d'inclinazione delle funi ed il fattore d'inclinazione delle funi. La loro lunghezza deve essere uguale o maggiore alla distanza degli agganci se sollevato con bilancino, altrimenti se sollevato con funi ed anelli pari o maggiore a 0,7 la lunghezza degli agganci. Una volta a terra si deve aver cura di predisporre le reti anticaduta sui fori per l'illuminazione e/o areazione. A questo punto si provvede al sollevamento in quota utilizzando gli appositi ganci progettati ed esso viene indirizzato da terra fino a circa 10 cm. dall'appoggio sulla trave, dopo che preliminarmente è stato verificato che i piani di posa siano complanari (con tolleranza di 10 mm). Solo allora due addetti salgono tramite scale, (le quali escono di 1 mt. dall'estradosso della trave) sulle opposte travi, i quali provvedono al corretto posizionamento del coppone indicando gli spostamenti finali, avendo cura di aver agganciato il moschettone della cintura di sicurezza alla fune predisposta nella parte alta della trave (sistema Rurefast). Gli operatori devono controllare che le travi di appoggio a T o ad L siano state bloccate con le barre filettate ed eseguiti (almeno due ore prima) i getti delle asole, al fine di evitare rotazioni o ribaltamenti durante il montaggio dei copponi. Quando il manufatto è in posizione di appoggio stabile si procede alla sigillatura delle asole con malte debolmente espansive, dopo di ché si provvede allo sgancio dello stesso dal mezzo di sollevamento. I copponi devono essere montati per campate. Dopo aver montato due campate (tre travi) si deve togliere la protezione alla trave centrale ed applicarla ai copponi a circa 150 cm. dal bordo campata al fine di creare un campo confinato entro cui lavorare. Si viene così a creare un reticolo di sicurezza. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. Prima di salire in quota indossare imbracatura anticaduta.

DPI comuni alle varie attività

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.34 solaio in latero cemento in c.a.p. (soppalco) Area geografica 1 Inizio 27/05/2009 Durata 4 Fine 01/06/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SOLAIO IN LATERO CEMENTO A PANNELLI IN C.A.P. (SOPPALCO AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Realizzazione di solaio in c.a.p., su banchinaggio gia' realizzato. Imbracatura pannelli solaio su automezzo e sollevamento per lo scarico. Elevazione in quota, collocamento in opera, spartizione, centraggio e allineamento, con successiva fornitura in opera di ferro già sagomato e calcestruzzo.

Attività contemplate: - banchinaggio di travi; - posa di lastre in c.a.p. per solaio; - casseratura di solaio; - posa ferro lavorato; - getto del calcestruzzo con autobetoniera; - disarmo.

Attrezzature adoperate autocarro, gru idraulica semovente, sega circolare, autopompa, autobetoniera, bilancino omologato con pinze, funi di manovra a distanza, neoprene, spessori, palanchino, strumenti di misura, attrezzi d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, leva ecc.), scale semplici, vibratore, disarmante

Rischi caduta dell'operaio dall'alto e in caduta di materiale dall'alto cedimento localizzato di strutture

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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piano (disarmo) colpi, tagli, punture, abrasioni urti, impatti, compressioni investimento e ribaltamento getti o schizzi proiezione di schegge inalazioni di polveri elettrocuzione schiacciamento dermatiti, irritazioni cutanee,

reazioni allergiche disturbi alla vista rumore movimentazione manuale dei

carichi vibrazioni

Prescrizioni Banchinaggio di travi Individuare e segnalare l'area di occupazione dell'orditura di sostegno del solaio, previa rimozione di tutti i materiali presenti nella zona. Predisporre il letto di appoggio: posa di piastre, basette di ripartizione, congegni di regolazione per l'appoggio dei puntelli. Costruire il ponteggio con un di impalcato oltre piano di solaio da realizzare ovvero, nei punti in cui non è previsto l'uso, approntare parapetti regolamentari e le passerelle di servizio del personale. Prima dell'uso della sega circolare accertare: - la stabilità della macchina; - l'efficienza e regolarità delle protezioni (carter, cuffia registrabile, coltello divisore,…) - l'integrità dei cavi elettrici, di messa a terra visibili e delle relative protezioni; - l'esistenza dell'interruttore di manovra che consente solo l'avviamento volontario, anche dopo l'arresto

per mancanza di forza motrice. Nel posizionamento dei puntelli di banchinaggio delle travi accertarsi della solidità della base d'appoggio ed eventualmente operare una conveniente ripartizione del carico. Assicurare idonea trattenuta al piede dei puntelli. Rispettare le indicazioni fornite dal produttore circa la luce massima tra i puntelli e la loro altezza massima . Durante la preparazione dell'impalcato evitare la concentrazione di grossi carichi. Le operazioni di sollevamento avvengono sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Non devono essere utilizzate piattaforme semplici e forche per il sollevamento dei materiali. Essi devono inoltre essere avvolti con funi di imbracatura dotate di ganci di strozzamento. La rotazione del carico movimentato deve essere evitata con l'utilizzo di cassoni metallici a quattro montanti. Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l'efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l'accidentale sganciamento del carico. Non sostare nelle zone di operazione, avvicinandosi solo quando il carico è ad un'altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana, esse devono sporgere di almeno m.1 oltre il piano di sbarco. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non lasciare attrezzi o materiali sul piano superiore della scala doppia. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli. Posa di lastre in c.a.p. per solaio Movimentare i pannelli unicamente adoperando gli appositi bilancini di sollevamento agganciati agli occhielli presenti nei pannelli. Il corretto posizionamento delle lastre deve essere effettuata da due operai, operando da posizione di sicurezza e fuori del raggio d'influenza del carico. Verificare preventivamente l'idoneità della gru in relazione allo sbraccio e al peso del manufatto come indicato in targhetta. Verificare l'efficienza dei dispositivi di manovra, sicurezza e segnalazione degli apparecchi di sollevamento. Il posto di lavoro del gruista deve avere perfetta visibilità del campo di lavoro in ogni fase. Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto ed i segnali prestabiliti per l'esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante avvisi facilmente leggibili.

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L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammarraggio. Le funi e le catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento devono essere utilizzate con un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene . I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Il calcolo della portata della braca a quattro tratti deve essere effettuato come se tutto il carico sia sostenuto da una braca a due tratti (consiglio). Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). Porre estrema attenzione alle linee elettriche aeree, dalle quali si dovrà mantenere un distanza di sicurezza non inferiore a m 5. In questa fase gli operai devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico. Posa ferro lavorato I percorsi ed i depositi di materiale siano organizzati in modo sicuro e tale da evitare interferenze con gli addetti che operano forniture e tali da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura ed agevole movimentazione. Per la posa impartire disposizioni precise per impedire che l'armatura metallica possa procurare danni agli addetti. Le operazioni di sollevamento del ferro avvengono sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l'efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l'accidentale sganciamento del carico. Non sostare nelle zone di operazioni, avvicinandosi solo quando il carico è ad un'altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Nell'utilizzo di attrezzi d'uso comune verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Proteggere i ferri di ripresa dei setti con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi. I lavoratori devono indossare scarpe, guanti, casco e spallacci in cuoio, se il trasporto dei ferri d'armatura avviene a spalla. Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa L'accesso al cantiere dell'autobetoniera e dell'autopompa deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi ristretti), tramite l'assistenza di personale a terra. Segnalare l'operatività tramite il girofaro. Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del suo carico. Prima dell'uso verificare quanto segue: - presenza della targa di indicazioni delle caratteristiche principali della macchina; - protezione completa delle catene di trasmissione, degli ingranaggi dei rulli e anelli di rotolamento; - che il tamburo per l'impasto del calcestruzzo non presenti elementi sporgenti non protetti; - che i canali di scarico non presentino pericoli di cesoiamento o di schiacciamento; - che la scala di accesso alla bocca di carico e scarico, se non è provvista di piattaforma, presenti l'ultimo gradino a superficie piana in grigliato o lamiera traforata; - che siano presenti le valvole di massima pressione, di non ritorno per i circuiti di sollevamento e di sovrappressioni contro i sovraccarichi dinamici pericolosi; - tubazioni flessibili rivestite da guaina metallica e indicanti la classe di esercizio; -1 libretto di istruzioni rilasciato a corredo della macchina dal costruttore. Vietare la sosta delle persone nel raggio d'azione dell'autopompa. Prima del getto provvedere alla stabilizzazione dell'autopompa. La fase di getto deve avvenire sotto la sorveglianza e le indicazioni di un addetto a terra. Assicurare all'addetto al getto posizioni sicure, predisponendo protezioni che impediscano la caduta a causa degli urti indotti dalla tubazione in pressione. Eseguire la protezione delle aperture nei solai e quelle delle rampe scale già in fase di realizzazione della struttura mediante la realizzazione di normale parapetto e tavole fermapiede, oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio.

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Durante le successive lavorazioni le stesse devono essere ripristinate ogni volta che per esigenze lavorative devono essere momentaneamente rimosse: disarmo, intonacatura, ecc.. Predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti, ecc.) nelle parti della struttura prospiciente il vuoto. Mantenere efficienti le opere provvisionali impiegate, controllando nel tempo lo stato di conservazione. Verificare periodicamente la pressione di gonfiaggio dei pneumatici dell'autobetoniera. Avvertire prontamente il diretto superiore di ogni anomalia riscontrata nel funzionamento delle macchine. Le benne per il sollevamento del conglomerato cementizio devono avere un dispositivo che impedisca l'accidentale spostamento della leva che comanda l'apertura delle valvole di scarico. La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di sicurezza. Non mantenere a lungo fuori dal getto l'ago in funzione. Durante il getto gli operai a terra devono indossare casco, stivali e guanti di sicurezza. Disarmo Il disarmo delle armature provvisorie per la realizzazione di manufatti in cemento armato deve essere effettuato con cautela da operai pratici sotto la diretta sorveglianza del capo cantiere e sempre dopo che il direttore dei lavori ne abbia data l'autorizzazione. E' fatto divieto di disarmare qualsiasi tipo di armatura di sostegno quando sulle strutture insistano carichi accidentali e temporanei. Nel disarmo delle armature delle opere in calcestruzzo devono essere adottate le misure precauzionali previste dalle norme per la esecuzione delle opere in conglomerato cementizio. Il disarmo deve avvenire per gradi ed in maniera da evitare azioni dinamiche. Non si deve procedere al disarmo se prima il calcestruzzo non ha raggiunto un sufficiente grado di maturazione in dipendenza della stagione e in relazione all'impiego della struttura all'atto del disarmo. In generale, in condizione atmosferiche buone: - si potranno rimuovere le sponde delle casseformi delle travi e dei pilastri non prima di 3 giorni dal getto; - non prima di 10 giorni per le solette di modesta luce; - non prima di 24 giorni per le puntellature delle nervature, delle centine di travi, archi, volte, ecc.; - non prima di 28 giorni per le strutture a sbalzo. Le eventuali giornate di gelo non vanno computate al fine di stabilire la stagionatura. Nei primi tre giorni è vietato il passaggio sulle strutture gettate. Durante la stagionatura è necessario evitare urti o il carico della struttura gettata. Il disarmo deve essere effettuato in posizione sicura e con movimenti coordinati. Deve avvenire con cautela, allentando gradualmente i cunei o i dispositivi di forzamento dei puntelli e riposizionandoli prontamente nel caso si riscontrasse un difetto o un cedimento. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. Prima di permettere l'accesso alla zona in cui è stato eseguito il disarmo delle strutture è necessario la rimozione di tutti i chiodi e le punte. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai).

DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.35 montaggio di pannelli prefabbr. di tamponamento Area geografica 1 Inizio 02/06/2009 Durata 9 Fine 12/06/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO PANNELLI PREFABBRICATI DI TAMPONAMENTO (AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Imbracatura pannelli prefabbricati su automezzo e sollevamento per lo scarico, elevazione in quota, collocamento in opera, centraggio e allineamento.

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Attrezzature adoperate

autocarro, gru idraulica semovente, funi con anelli e ganci, funi di manovra a distanza, neoprene, spessori, palanchino, dadi e chiavi di serraggio, strumenti di misura

Rischi schiacciamento caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a

livello tagli, abrasioni, punture colpi, impatti, urti danni alla cute e all'apparato

respiratorio interferenze con altri mezzi investimento e ribaltamento scivolamenti e cadute rumore vibrazioni

Prescrizioni Verificare l'idoneità statica della gru in rapporto allo sbraccio e al peso del manufatto come indicato in targhetta. Il gruista deve evitare di passare carichi sospesi sopra i lavoratori o sulle aree pubbliche (segregare la zona sottostante); se ciò non è evitabile le manovre di sollevamento devono essere preannunciate con apposite segnalazioni per l'allontanamento delle persone sotto il carico. L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio. Le funi e le catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento devono essere utilizzate con un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene. Il calcolo della portata della braca a quattro tratti deve essere effettuato come se tutto il carico sia sostenuto da una braca a due tratti (consiglio). Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali a cura del datore di lavoro. Effettuare la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico di rottura, quando si riscontra la rottura di un trefolo, o di una quantità di fili valutabili intorno al 10% della sezione metallica o sono visibili ammaccature, strozzature, asole e nodi di torsione (consiglio). I ganci da utilizzare per il sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell'imbocco ed avere in rilievo o incisa la loro portata massima. Utilizzare funi e catene a maglia che abbiano attestazione e contrassegno apposto o collegato in modo leggibile su ogni tratto. Fare attenzione alle linee elettriche aeree mantenendo il carico a distanza non inferiore a m 5. Il pannello viene imbracato su appositi ganci dall'automezzo di trasporto, quindi sollevato per lo scarico. L'imbracatura avviene o con bilancino o in alternativa con funi ed anelli. Le funi dovranno essere idonee a sopportare un tiro pari al peso "P" del manufatto più un coefficiente di carico dinamico, l'angolo d'inclinazione delle funi ed il fattore d'inclinazione delle funi. La loro lunghezza deve essere uguale o maggiore alla distanza degli agganci; è importante che l'utilizzatore esegua una manutenzione ordinaria del sistema di sollevamento, ovvero effettui un controllo visivo ad ogni aggancio che consiste nella verifica del funzionamento della molla di sicurezza del chiavistello ed un controllo funzionale da effettuarsi sempre ad ogni aggancio che consiste nella verifica degli scorrimenti del chiavistello, mentre il controllo dimensionale che consiste nella verifica delle eventuali deformazioni del corpo maniglione, dei denti d'appoggio piastra, del chiavistello, dell'anello e degli snodi va effettuato ogni sei mesi. Preliminarmente al montaggio occore verificare che i piani di posa siano complanari (con tolleranza di 5 mm); ed inoltre sia che i pannelli siano orizzontali o verticali bisogna segnare a terra (cioè sui cordoli) lo spiccato in modo da compensare, ripartendoli, eventuali errori di spiccato pilastri. A questo punto si effettua il sollevamento in quota utilizzando gli appositi ganci progettati ed esso viene indirizzato da terra fino a circa 1-2 cm dalla battuta ai pilastri, con gli addetti che guidano il manufatto con fune di trattenuta. Solo allora un operatore per il posizionamento del pannello sale su di una scala allungabile per indicare gli spostamenti finali, avendo agganciato il moschettone della cintura di sicurezza alla fune predisposta a circa 120 cm., il quale sarà aiutato da un collega o da terra o da una scala. Le scale da utilizzare dovranno essere dotate di basette e ramponi di ancoraggio ai pannelli. I pannelli devono essere montati per campi pilastro dal basso all'alto. I pannelli appesi devono essere montati avendo già predisposte e livellate le mensole di appoggio in quota. Per agganciare alla copertura i pannelli-fascione, bisogna provvedere ad agganciare il moschettone della cintura di sicurezza alla protezione anticaduta predisposta sulle travi o sui copponi (sistema Rurefast). Appena possibile spostare le funi di sicurezza anticaduta dai copponi ai pannelli al fine di raggiungere la massima sicurezza.

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La posa in opera termina con il bloccaggio meccanico del manufatto e con il successivo sgancio dello stesso dal mezzo di sollevamento. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. Prima di salire in quota indossare imbracatura anticaduta.

DPI comuni alle varie attività

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.36 converse, canali e scossaline - ampl. capannone Area geografica 1 Inizio 15/06/2009 Durata 3 Fine 17/06/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO CONVERSE CANALI PLUVIALI METALLICI (AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Posa in opera di converse, canale di gronda, scossaline in rame o altro metallo.

Attrezzature adoperate ponteggi, gru o altro apparecchio di sollevamento materiali, elettrosaldatore, stagno, elettrocesoia o elettroroditore per il taglio dei canali, utensili d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto impatti, lacerazioni colpi, tagli, punture, abrasioni proiezione di schegge inalazioni di vapori movimentazione manuale dei carichi

ustioni rumore

vibrazioni

Prescrizioni Prima di procedere alla esecuzione di lavori sui tetti e coperture varie deve accertarsi della loro resistenza in relazione al peso degli operai previsti e dei materiali da utilizzare ed eventualmente disporre tavole ripartitrici dei carichi e sottopalchi per la riduzione dell'altezza di caduta. Accertarsi che il ponteggio sia provvisto al piano di lavoro di regolare ponte di servizio e sottoponte di sicurezza. Accertarsi dell'esistenza di regolare sistema di accesso al luogo di lavoro. Individuare preventivamente i punti di ancoraggio della lattoneria di supporto e del metodo relativo, in relazione alla natura del materiale (rame, acciaio, PVC) e dei carichi da sopportare. Eseguire i lavori sempre in posizione stabile e protetta contro la caduta dall'alto. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Interdire la zona sottostante i lavori e proteggere i passaggi obbligatori. Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi del buon funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. Adoperare elettroutensili a bassissima tensione di sicurezza (a pile o alimentati da trasformatore di sicurezza). E' consentito l'uso, in deroga al collegamento elettrico di terra, di utensili elettrici portatili con doppio isolamento certificati tali da istituto di prova riconosciuto dallo Stato (DM 20.11.68 art.2). Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Usare l'apparecchio di sollevamento in modo regolamentare.

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Utilizzare funi in regolare stato di conservazioni (annotazione trimestrale sul libretto dell'apparecchio) e ganci con sistema di chiusura a norma. Non ingombrare i posti di lavoro sui ponteggi. È vietato depositare materiali sugli impalcati, salvo quantità minime e temporanee (consultare il libretto del ponteggio sui carichi ammessi). Il datore di lavoro deve informare i lavoratori sulle corrette modalità di esecuzione della movimentazione manuale dei carichi. Se i pesi da movimentare superano i 30 Kg o sono ingombranti, bisogna attuare misure tecniche e/o procedure di lavoro tali da evitare sforzi pericolosi da parte dei lavoratori. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori dovranno utilizzare guanti protettivi, scarpe antinfortunistiche, casco, occhiali di forma avvolgente durante l'utilizzo degli elettroutensili.

FASE N.37 fognature-polifore tubi flessib ed opere prefabb Area geografica 1 Inizio 18/06/2009 Durata 8 Fine 29/06/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI FOGNATURE ACQUE INDUSTRIALI E METEORICHE E POLIFORA PER IMPIANTI TECNOLOGICI REALIZZATE MEDIANTE POSA TUBI FLESSIBILI E OPERE PREFABBRICATE (AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Posa tubi flessibili (PE, PVC, analoghi) e relative opere prefabbricate (pozzetti, camerette d'ispezione, simili).

Attrezzature adoperate autocarro, escavatore omologato per il sollevamento e il trasporto, terna con pala, utensili d'uso comune (piccone, badile, mazza, smerigliatrice, seghetto), saldatore termico, trasformatore di sicurezza, lubrificante, malta confezionata a mano

Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi urti, impatti, compressioni caduta negli scavi seppellimento, sprofondamento caduta di materiali nello scavo elettrocuzione calore incendio rumore vibrazioni

Prescrizioni Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Collocare gli appositi cartelli di avvertimento, divieto e prescrizione. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Per l'accesso al fondo dello scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati.

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Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe di contenimento. Consentire la manipolazione dei tubi di peso: - non superiore a 13,2 kg (valore determinato applicando la seguente formula

p=0,85x0,87x0,83x0,71x1,00x1,00x30kg), fuori trincea; - non superiore a 6,3 kg (valore determinato applicando la seguente formula

p=0,78x0,85x0,50x0,71x0,90x1,00x30kg), da ciglio entro trincea. Se il tubo da calare in trincea non rientra nei liti di peso riportato, la movimentazione dei tubi deve essere effettuata esclusivamente con mezzi meccanici. In questo caso, esporre preventivamente le norme e i segnali per la corretta movimentazione meccanica dei carichi. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il tubo. L'operaio in trincea provvede a spingere il tubo fino ad innestarlo nell'altro già posato, e ad effettuare la saldatura a caldo del giunto. Prima di effettuare questa operazione, verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, che l'alimentazione elettrica venga fornita da trasformatore di sicurezza posto fuori dello scavo (luogo conduttore ristretto), stato di efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il pozzetto prefabbricato utilizzando l'apposito dispositivo antisfilamento e prestando attenzione alla disposizione del baricentro, allo stato delle braghe. L'operaio in trincea si avvicina alla pozzetto solo quando ha raggiunto quasi il fondo e provvede al fissaggio e alla successiva finitura con malta confezionata a mano. Infine provvede alla posa dei telai e dei chiusini.

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. Durante la saldatura utilizzare guanti isolanti, visiere con vetro attinico, facciale filtrante con filtro specifico (fumi del PVC e di altri prodotti plastici). A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

FASE N.38 pavimenti industriali (ampl. capannone) Area geografica 1 Inizio 30/06/2009 Durata 9 Fine 10/07/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI PAVIMENTI INDUSTRIALI Lavorazione:

Realizzazione della pavimentazione industriale interna ed esterna all'ampliamento del capannone esistente.

Attrezzature adoperate autobetoniera, gru, betoniera a bicchiere, attrezzi d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta a livello caduta materiali dall'alto abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani

urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

contatto con gli organi in movimento

schiacciamento proiezione di schegge elettrocuzione inalazione polveri dermatiti, irritazioni cutanee,

reazioni allergiche movimentazione manuale dei carichi

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rumore vibrazioni

Prescrizioni Prima dell'inizio dei lavori organizzare le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie, per poter effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro senza provocare l'ingombro dello stesso; Tutte le operazioni devono essere coordinate così da evitare ingombri e intralci alla viabilità e consentire le manovre. I lavoratori devono essere protetti sempre verso il vuoto con ponteggi esterni e poter lavorare su postazioni stabili. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Durante il sollevamento e il trasporto il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. L'ambiente dove si svolgono le lavorazioni deve essere sempre adeguatamente ventilato. In caso di presenza di aperture nei solai, deve essere predisposto normale parapetto e tavola fermapiedi, oppure copertura con adeguato tavolato solidamente fissato e resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio; nel caso le aperture vengano adibite al passaggio persone, materiali, uno dei lati del parapetto può essere costituito da un barriera mobile non asportabile, rimovibile soltanto durante le fasi di passaggio. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere.

FASE N.39 montag. infissi esterni metallici (ampl. capan.) Area geografica 1 Inizio 13/07/2009 Durata 5 Fine 17/07/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO INFISSI ESTERNI IN METALLO (PORTONI E FINESTRE AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Montaggio degli infissi esterni in metallo (portoni e finestre) all'ampliamento del caannone esistente

Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici)

Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni

alle mani urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

elettrocuzione; caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei

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carichi inalazione polveri proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Generalmente l'attività procede dall'alto verso il basso. Accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Dall'interno utilizzare ponti su cavalletti e/o scale doppie conformi alle norme. Se si utilizzano dall'interno ponti mobili, bloccare le ruote del trabattello con cunei dalle due parti o con gli stabilizzatori prima dell'uso. Non spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Non spostare il trabattello su superfici non solide e non regolari. I trabattelli devono essere posizionati nella postazione di lavoro prima di venire utilizzati. Usare scale a mano regolamentari per altezze inferiori a due metri e solo dall'interno dell'edificio (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Gli infissi devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire. Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracartura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento. L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.40 montaggio ringhiere, scala soppalco, etc. Area geografica 1 Inizio 20/07/2009 Durata 4

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Fine 23/07/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO RINGHIERE E SCALA DI ACCESSO AL SOPPALCO (AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Montaggio di ringhiere e scala di accesso al soppalco (ampliamento capannone eisstente).

Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici, ecc.)

Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni

alle mani urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

elettrocuzione caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi

inalazione polveri, fibre, gas, vapori proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni

Eseguire i lavori procedendo dall'alto verso il basso al fine di ridurre al minimo il rischio di caduta in zona non protetta da parapetto. Segregare la zona sottostante al montaggio. I parapetti provvisori allestiti sulle scale e sui pianerottoli vanno rimossi esclusivamente al momento della posa di quelli definitivi. La rimozione comunque deve essere graduale e il più possibile limitata. Per la posa delle ringhiere dei balconi accertarsi della presenza del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Le protezioni adottate vanno adeguate allo sviluppo dei lavori. In tutte le postazioni di lavoro (dislivello superiore a m 0,50) deve sempre essere garantita la protezione verso il vuoto con parapetto solido o mezzi equivalenti. Nei lavori sopraelevati con pericolo di caduta nel vuoto, nella impossibilità di allestire parapetti o altre opere provvisionali, utilizzare cinture di sicurezza con bretelle, cosciali e fune di trattenuta lunga massimo m 1,5 ancorata a punto sicuro. Gli addetti alla posa della ringhiera del balcone devono lavorare dall'interno. Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Se vengono eseguite opere di saldatura il cavo di massa e quello portaelettrodo devono essere integri e garantire il necessario isolamento. Le operazioni di saldatura devono essere eseguite in luogo aerato prendendo tutte le necessarie precauzioni contro l'innesco dell'incendio Nel caso di interruzione delle operazioni di saldatura spegnere la macchina agendo sull'interruttore generale. Le ringhiere devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire.

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Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracartura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento. L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.41 impianto elettrico e di terra (ampl. capannone) Area geografica 1 Inizio 23/07/2009 Durata 11 Fine 06/08/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA (AMPLIAMENTO CAPANNONE) Lavorazione:

Impianto elettrico e di terra interno ed esterno (ampliamento capannone). Attività contemplate: - posa canaline, tubazioni, cassette di derivazione e porta apparecchiature - posa in opera quadri elettrici principali e secondari incassati o esterni; - posa cavi unipolari o multipolari e relative connessioni; - posa conduttore di protezione e dispersori (picchetti); - collegamenti e predisposizione allacciamenti ad enti gestori.

Attrezzature adoperate attrezzatura manuale d'uso comune (pennellessa, cazzuola, secchio, martello, cacciaviti, forbici, tronchesi, spellacavi, sonda, fune di servizio, chiavi, livella, mazza), avvitatore elettrico, perforatore elettrico, sega manuale per ferro, segaccio a mano, cesoia manuale, taglierina elettrica per metalli, ganci, tasselli ad espansione, bulloni e viti varie, ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti, scala a mano, cavi, cassette, quadri, paletto in acciaio/rame, manicotti di giunzione, vite di battuta, morsetti di terra

Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature elettrocuzione proiezione di schegge allergeni (cemento) movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni

Operazioni preliminari Il lavoro s'intende eseguito “fuori tensione” (in assenza di rete elettrica).

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Accertarsi preventivamente dell'assenza di servizi a rete incassati lungo il tracciato da eseguire. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri. Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. Negli altri casi si predisporranno le necessarie opere provvisionali (trabattelli) per i lavori in elevato. I trabattelli dovranno essere conformi alla norma UNI HD 1004. È vietato spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Gli operatori predispongono le opere provvisionali (trabattelli e ponti su ruote), le attrezzature e i materiali per i lavori in elevato. Preventivamente verificano l'idoneità all'uso specifico e la conformità alle norme delle opere provvisionali e delle attrezzature. Accertarsi preventivamente che: - le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite

di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone;

- le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio.

Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. Posa canaline, tubazioni, cassette di derivazione e porta apparecchiature L'operatore a terra o su scala o su opera provvisionale, coadiuvato dall'altro, provvede a posizionare e fissare con scaglie di laterizio tubi e cassette entro le tracce già predisposte, controllando con la livella la planarità. Successivamente, provvede a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio ed esegue la muratura delle cassette e la chiusura delle tracce. L'operatore a terra o su scala o su opera provvisionale, coadiuvato dall'altro, provvede a eseguire i fori e a fissare con tasselli ad espansione le canaline o le tubazioni ad esecuzione esterne. Posa in opera di quadri elettrici principali e secondari incassati o esterni Gli operatori fissano su nicchia predisposta, con scaglie di laterizio, i quadri e verificano con la livella la verticalità e il piano. Successivamente, provvedono a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio ed eseguono la muratura del quadro. Nel caso di posa in opera di quadro elettrico a parete in esecuzione esterna, gli operatori predispongono regolare collegamento elettrico per gli elettroutensili da adoperare (perforatore elettrico), verificano l'efficienza, la conformità alle norme e lo stato di conservazione degli stessi e provvedono ad eseguire i fori sulla muratura ed inseriscono i tasselli. Successivamente provvedono ad eseguire il fissaggio del quadro con apposite viti ai fori precedentemente eseguiti e controllano la verticalità ed il piano del quadro. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Gli schermi protettivi devono essere applicati prima di mettere in tesione i quadri. Posa cavi unipolari o multipolari e relative connessioni Un operatore si posiziona nella parte opposta dove è posizionato il cavalletto portabobine o portamatasse. Coadiuvato dall'altro, provvede ad inserire la sonda nella tubazione, previo apertura delle cassette, fino al raggiungimento dei capi dei cavi unipolari o multipolari. Agganciata la sonda ai capi del cavi un operatore provvede a tirare la sonda, un altro collabora ad infilare i cavi mentre il terzo controlla il regolare svolgimento del lavoro ed interviene in caso di necessità. Se viene impiegata la sonda metallica per la posa, accertarsi che alle estremità dei cavetti non vi sia la possibilità di contatti tra la sonda e parti scoperte elettriche. Infilati i cavi si eseguire il taglio e si provvedere ad isolare i cavi con nastro isolante.

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Posa conduttore di protezione e dispersori (picchetti) Un operatore delimita e segnala la zona di lavoro. L'altro operatore effettua i controlli similmente alle attività precedenti. Successivamente procedono ad infiggere a colpi di mazza, su pozzetto predisposto, il paletto di terra, dopo avere posizionato in testa la vite di battuta. Un operatore svita la vite di battuta, mentre l'altro con il manicotto di giunzione aggiunge un altro paletto e inserisce la vite di battuta. Gli operatori alternandosi continuano ad infiggere a colpi di mazza il paletto fino alla battuta. Infine eseguono la connessione elettrica al paletto di terra con apposito morsetto a bulloni. Gli operatori recuperano il materiale e l'attrezzatura e ripetono l'operazione fino a compimento del lavoro. Se l'attività avviene in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. Collegamenti e predisposizione allacciamenti ad enti gestori Gli operatori, effettuate le verifiche preventive di cui alle attività precedenti, provvedono, operando fuori tensione, ad effettuare tutti i collegamenti elettrici in BT ai quadri e alle varie apparecchiature premontate. I lavoratori durante il lavoro devono indossare scarpe antinfortunistiche, guanti dielettrici, casco nei casi in cui vi sia rischio di caduta di materiali dall'alto, occhiali nelle lavorazioni con proiezione di schegge. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata.

DPI comuni alle varie attività

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE N.42 completamo impianto elettrico interno/esterno Area geografica 1 Inizio 30/07/2009 Durata 7 Fine 07/08/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI COMPLETAMENTO IMPIANTO ELETTRICO INTERNO/ESTERNO (AMPLIAMENTO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Completamento impianto elettrico interno/esterno (ampliamento capannone esistente). Attività contemplate: - montaggio placche, coperchi, simili; - montaggio corpi illuminanti.

Attrezzature adoperate attrezzatura manuale d'uso comune (cacciaviti, forbici, tronchesi, spellacavi), avvitatore elettrico, perforatore elettrico, ganci, tasselli ad espansione, bulloni e viti varie, fune di servizio, ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti, scala a mano

Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature proiezione di schegge elettrocuzione allergeni (cemento) movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni

Operazioni preliminari Il lavoro s'intende eseguito “fuori tensione” (in assenza di rete elettrica). Accertarsi preventivamente dell'assenza di servizi a rete incassati lungo il tracciato da eseguire. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri.

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. Negli altri casi si predisporranno le necessarie opere provvisionali (trabattelli) per i lavori in elevato. I trabattelli dovranno essere conformi alla norma UNI HD 1004. È vietato spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Gli operatori predispongono le opere provvisionali (trabattelli e ponti su ruote) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali. Preventivamente verificano l'idoneità all'uso specifico e la conformità alle norme delle opere provvisionali. Accertarsi preventivamente che: - le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite

di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone;

- le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio.

Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. Dal punto di vista operativo è necessario controllare, prima di effettuare i vari lavori, che si operi in assenza di rete, provvedendo alla misura con apposito strumento di tensione. I lavoratori durante il lavoro devono indossare scarpe antinfortunistiche, guanti dielettrici, casco nei casi in cui vi sia rischio di caduta di materiali dall'alto, occhiali nelle lavorazioni con proiezione di schegge. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata.

DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.43 aria compressa: distribuz. aria (capan. e ampl.) Area geografica 1 Inizio 10/08/2009 Durata 7 Fine 18/08/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI IMPIANTO ARIA COMPRESSA – DISTRIBUZIONE ARIA (CAPANNONE ESISTENTE E AMPLIAMENTO) Lavorazione:

Impianto di aria compressa – Posa in opera di canalizzazioni per la distribuzione dell'aria compressa con tubazioni in materiali metallici e/o in polietilene (capannone esistente e ampliamento dello stesso). Attività contemplate: - apertura di tracce e fori; - posa cassette portacollettori e porta apparecchiature - posa di tubazioni e collettori; - prove di tenuta impianto.

Attrezzature adoperate attrezzatura manuale d'uso comune (mazza e punta, pennellessa, cazzuola, secchio, cesoia manuale, livella, seghetto manuale per ferro, ganci, tasselli ad espansione, bulloni e viti varie, chiavi, giraviti)

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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avvitatore elettrico, perforatore elettrico, sega manuale per ferro, cesoia manuale, taglierina elettrica per metalli, ganci, tasselli ad espansione, bulloni e viti varie, ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti, scala a mano, cavetti in acciaio, profilati a freddo, barre filettate, fascette, mastice di tenuta, nastro scanalatrice elettrica, ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti, scala a mano,tubazioni, curve, raccordi, saldatrici ossiacetileniche, cannello a gas, pompe e manometri, isolante.

Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature elettrocuzione proiezione di schegge allergeni (mastice) movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni

Operazioni preliminari Accertarsi preventivamente dell'assenza di servizi a rete incassati lungo il tracciato da eseguire. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri. Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. Negli altri casi si predisporranno le necessarie opere provvisionali (trabattelli) per i lavori in elevato. I trabattelli dovranno essere conformi alla norma UNI HD 1004. È vietato spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Preventivamente verificano l'idoneità all'uso specifico e la conformità alle norme delle opere provvisionali. Accertarsi preventivamente che: - le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite

di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone;

- le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio.

Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. Apertura di tracce e fori e posa in opera di cassette porta collettori ed apparecchi terminali L'operatore a terra o su scala o su opera provvisionale, coadiuvato dall'altro, provvede con l'uso di mazza e punta, o con scanalatrice elettrica ad aprire le tracce. Successivamente vengono posizionati controllando con la livella la planarità e fissati con scaglie di laterizio entro le tracce predisposte, le cassette in lamierino alle quali vengono allargate le asole per l'inserimento successivo dei tubi. Successivamente, si provvede a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio si fissano le cassette. Posa in opera di tubazioni Effettuate le verifiche similmente all'attività precedente, gli operatori predispongono la tubazione da utilizzare tagliandola con il seghetto per metalli nelle dimensioni previste; qualora necessario verranno predisposte le saldature fra i vari elementi e le curve di raccordo. Conservare le bombole lontane da fonti di calore e vincolate in posizione verticale. L'apparecchiatura per la saldatura deve essere adoperata in ambiente ventilato e da personale formato. Predisporre un estintore nelle vicinanze del lavoro di saldatura o taglio con fiamma ossiacetilenica. Durante l'uso della fiamma ossiacetilenica utilizzare occhiali o visiere. Le tubazioni verranno bloccate per punti con malta di cemento o se in esecuzione a vista con collari fissati con tasselli ad espansione.

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. L'operatore a terra dovrà sempre portare l'elmetto. Durante la fase di isolamento delle tubazioni con materiali a base di fibre di vetro o di roccia adoperare idoneo facciale filtrante. Prove di tenuta Dopo aver tappato le estremità utilizzando tappi con elementi a serrare e guarnizioni o con la saldatura dei lembi, l'impianto viene messo in pressione con la pompa e ne viene misurata la pressione d'esercizio per tempi predefiniti.

DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme.

Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE N.44 imp. aria compressa: montaggio terminali e access. Area geografica 1 Inizio 19/08/2009 Durata 3 Fine 21/08/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI IMPIANTO DI ARIA COMPRESSA – MONTAGGIO TERMINALI E ACCESSORI (CAPANNONE ESISTENTE E AMPLIAMENTO) Lavorazione:

Montaggio terminali (prese) e accessori vari (capannone esistente e ampliamento).

Attrezzature adoperate attrezzatura manuale d'uso comune (chiavi, martello, pinze, tenglie, …) utensili elettrici manuali (perforatore elettrico, tegliatubi, filettatrice, flessibile, smerigliatrice) scala a mano, saldatrice elettrica, saldatrice ossiacetileniche tubazioni, curve, raccordi, saldatrici ossiacetileniche, cannello a gas pompe e manometri isolante

Rischi

caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature elettrocuzione proiezione di schegge allergeni (mastice) movimentazione manuale dei carichi

inalazione fibre (isolanti) inalazione fumi

incendio rumore

Prescrizioni Operazioni preliminari Accertarsi preventivamente che: - le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone; - le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza).

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. Montaggio terminali ed accessori vari Se si utilizza la saldatrice elettrica o ossiacetilenica, accertarsi preventivamente che l'ambiente sia ventilato, che non ci siano materiali infiammabili nelle immediate vicinanze, verificare le condiziono delle tubazioni e della valvola contro il ritorno di fiamma, predisporre un estintore nelle vicinanze del luogo di esecuzione dei lavori. Durante il lavoro indossare guanti e scarpe antinfortunistiche. Durante l'uso della saldatrice adoperare inoltre occhiali e schermi protettivi. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. Si dovrà infine posizionare e fissare il canale di fumo per il collegamento del generatore alla canna fumaria.

DPI comuni alle varie attività Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE N.45 taglio massetto in cls (bin. a raso capannone) Area geografica 1 Inizio 24/08/2009 Durata 5 Fine 28/08/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI TAGLIO DELLA PAVIMENTAZIONE IN MASSETTO DI CALCESTRUZZO ALL'INTERNO DEL CAPANNONE ESISTENTE PER LA REALIZZAZIONE DEI BINARI A RASO (n. 4). Lavorazione:

Esecuzione ti taglio della pavimentazione in massetto di calcestruzzo con terna montante disco diamantato o tagliasfalto a disco o tagliasfalto a martello, allontanamento dei materiali a risulta.

Attrezzature adoperate terna con disco diamantato o tagliasfalto a disco o tagliasfalto a martello, pala meccanica, autocarro, utensili d'uso comune(piccone, badile e mazza)

Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi caduta in piano punture, tagli, abrasioni incendio proiezione di pietre o di terra polveri rumore vibrazioni

Prescrizioni Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. La viabilità in vicinanza del lavoro deve essere attentamente studiata e disciplinata (deviata, canalizzata). Eventualmente adottare semafori temporanei o personale incaricato di regolamentare il traffico. Vietare l'accesso e la presenza di non addetti ai lavori. L'entrata e l'uscita di mezzi dal cantiere sono coordinate da un assistente, che dà il benestare alle manovre. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. La terna, su cui viene installato il disco diamantato, rimuove lo strato di asfalto procedendo all'indietro e l'autocarro si pone di lato. Prima dell'utilizzo del tagliasfalto a disco o a martello verificare:

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- il funzionamento dei dispositivi di comando; - l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione e della cuffia di protezione del disco; - il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua o dell'utensile. Non utilizzare la macchina in ambiente chiuso o poco ventilato. Eseguire il rifornimento del carburante e le relative manutenzioni a motore spento. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

FASE N.46 taglio pannello di tamponamento prefabbricato Area geografica 1 Inizio 31/08/2009 Durata 5 Fine 04/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI TAGLIO PANNELLO DI TAMPONAMENTO PREFABBRICATO Lavorazione:

Taglio di pannello prefabbricato di tanponamento su fabbricato esistente in corrispondenza pilastro d'angolo, per giunzione con nuovo pannello.

Attrezzature adoperate mola portatile, martello pneumatico o elettrico a percussione, mazza e punta, ponteggi, trabattelli, attrezzi d'uso comune. utensili elettrici, (scanalatrice, macchina taglia giunti, martello demolitore, trapano a percussione, smerigliatrice)

Rischi caduta dall'alto colpi, tagli, punture, abrasioni investimento e ribaltamento schiacciamento cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni elettrocuzione;

movimentazione dei carichi inalazione di polveri, fibre, gas, vapori

disturbi alla vista

proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Effettuare la verifica di stabilità e predisporre i puntellamenti necessari. Disattivare preventivamente tutti gli impianti dell'edificio. Allestire gli impalcati atti ad eliminare il pericolo di cadute di persone e cose per lavori eseguiti ad altezza superiore ai m 2,0 ed accertarsi delle condizioni e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle stesse linee aeree, anche se a bassa tensione. Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra utilizzare trabattelli regolamentari (montate per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti regolamentari (tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). Si procederà dall'alto verso il basso, bagnando frequentemente le parti da rimuovere per evitare eccessiva produzione di polveri.

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Prima di utilizzare gli attrezzi di lavoro verificarne lo stato di conservazione, sostituendo quelli usurati. Gli utensili elettrici portatili (scanalatrice, martello demolitore, trapano a percussione, smerigliatrice) devono essere del tipo a doppio isolamento e dotati delle previste protezioni.. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. L'allontanamento dei materiali deve essere curato al fine di evitare pericolosi accatastamenti su strutture interne. Questo verrà effettuato utilizzando tubi di convogliamento dei materiali, vietando categoricamente di gettare materiali dall'alto, con imboccatura anticaduta per l'uomo e parte terminale inclinata per ridurre la velocità d'uscita dei materiali. La parte inferiore del canale, comunque, non dovrà superare l'altezza di 2 metri dal piano di raccolta. I detriti potranno essere accatastati temporaneamente nell'area di cantiere specificatamente destinata alla scopo o convogliati direttamente nel cassone di un autocarro. I materiali di dimensioni tali da non poter essere convogliati con il canale dovrà essere movimentanti con mezzi idonei al fine di scongiurare lesioni dorso lombari ai lavoratori. L'allontanamento di questi materiali potrà avvenire anche mediante il carico dello stesso su appositi cassoni, calati a terra dalla gru. L'uso della gru dovrà avvenire manovrandola da posizione sicura, avvisando preventivamente la manovra con segnalatore acustico, attenendosi alla tabella dei carichi riportata sul traliccio della gru e sullo sbraccio, eseguendo le manovre con gradualità, evitando categoricamente il passaggio dei carichi sopra le aree di lavoro o all'esterno del cantiere, evitando i tiri obliqui. L'imbracatore dovrà conoscere preventivamente il carico da sollevare in modo da predisporre imbracature (funi o catene) idonee, dovrà allontanarsi dal carico durante il tiro e seguirlo, eventualmente, a distanza di sicurezza fino al suo arrivo. Nei casi di utilizzo di bombole di gas queste devono essere posizionate e conservate lontane da fonti di calore. Nei casi di trasporto di bombole di gas queste devono essere movimentate tramite apposito carrello e vincolate in posizione verticale. Prima dell'inizio dei lavori deve sempre essere verificata l'installazione di valvole di sicurezza a monte del cannello e sui riduttori di pressione per evitare il ritorno di fiamma. Osservare le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.47 demolizione di strutture in cls (bin. raso capan) Area geografica 1 Inizio 07/09/2009 Durata 5 Fine 11/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO (BINARI A RASO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Demolizione della pavimentazione industriale e parte della trave portapannelli per la realizzazione dei 4 binari a raso all'interno del capannone esistente eseguita a mano o con mezzi meccanici.

Attrezzature adoperate escavatore con martellone, martello pneumatico o elettrico a percussione, compressore, flex, fiamma ossiacetilenica, mazza e punta, ponteggi, trabattelli, argano a bandiera, tubi di raccolta per materiale di risulta, gru, pala meccanica, autocarro

Rischi

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caduta dall'alto seppellimenti e sprofondamenti colpi, tagli, punture, abrasioni investimento e ribaltamento cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni elettrocuzione

movimentazione dei carichi inalazione di polveri, fibre, gas, vapori

disturbi alla vista

proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Per interventi di estese dimensioni predisporre apposito programma d'intervento, a firma del responsabile di cantiere. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso non presenti materiali contenenti amianto, eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità a quanto disposto dal decreto del Ministero della Sanità del 6.09.1994. Curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi. Prima dell'inizio dei lavori di demolizione effettuare la verifica di stabilità e predisporre i puntellamenti necessari; accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme. Accertarsi che sotto il ponte di servizio sia presente un ponte di sicurezza realizzato allo stesso modo. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Interdire la zona sottostante i lavori e proteggere i passaggi obbligatori. Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti nella zona sottostante le demolizioni. Valutare le possibili interferenze con le linee elettriche aeree; vietare i lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle stesse linee aeree, anche se a bassa tensione. Si procederà dall'alto verso il basso, bagnando frequentemente le parti da rimuovere. Allestire gli impalcati atti ad eliminare il pericolo di cadute di persone e cose per lavori eseguiti ad altezza superiore a metri 2,0. La demolizione di strutture in c.a. deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera da demolire. Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra si possono utilizzare trabattelli regolamentari (montate per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti regolamentari (tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi del buon funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. Gli utensili elettrici portatili sono a doppio isolamento ed è controindicato dalle norme CEI il collegamento all'impianto di terra. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili. I compressori devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata per la pressione massima di esercizio e di dispositivo che arresti automaticamente il lavoro di compressione al raggiungimento della pressione massima di esercizio. L'allontanamento dei materiali deve essere curato al fine di evitare pericolosi accatastamenti su strutture interne. Questo verrà effettuato utilizzando tubi di convogliamento dei materiali, vietando categoricamente di gettare materiali dall'alto, con imboccatura anticaduta per l'uomo e parte terminale inclinata per ridurre la velocità d'uscita dei materiali. La parte inferiore del canale, comunque, non dovrà superare l'altezza di 2 metri dal piano di raccolta. I detriti potranno essere accatastati temporaneamente nell'area di cantiere specificatamente destinata alla scopo o convogliati direttamente nel cassone di un autocarro. I materiali di dimensioni tali da non poter essere convogliati con il canale dovrà essere movimentanti con mezzi idonei al fine di scongiurare lesioni dorso lombari ai lavoratori. L'allontanamento di questi materiali potrà avvenire anche mediante il carico dello stesso su appositi cassoni, calati a terra dalla gru.

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L'uso della gru dovrà avvenire manovrandola da posizione sicura, avvisando preventivamente la manovra con segnalatore acustico, attenendosi alla tabella dei carichi riportata sul traliccio della gru e sullo sbraccio, eseguendo le manovre con gradualità, evitando categoricamente il passaggio dei carichi sopra le aree di lavoro o all'esterno del cantiere, evitando i tiri obliqui. L'imbracatore dovrà conoscere preventivamente il carico da sollevare in modo da predisporre imbracature (funi o catene) idonee, dovrà allontanarsi dal carico durante il tiro e seguirlo, eventualmente, a distanza di sicurezza fino al suo arrivo. I materiali rimossi devono essere depositati in idonei contenitori e calati in basso. Non è consentito l'uso di forche o piattaforme semplici. Utilizzare funi in regolare stato di conservazioni (annotazione trimestrale sul libretto dell'apparecchio) e ganci con sistema di chiusura a norma. È vietato depositare materiali sugli impalcati, salvo quantità minime e temporanee (consultare il libretto del ponteggio sui carichi ammessi). L'area sottostante agli argani deve essere inaccessibile ai non addetti ai lavori. I lavoratori, invece, non devono rimanere sotto il raggio d'azione degli apparecchi di sollevamento durante il tiro. Osservare le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Impedire altre lavorazioni nei pressi delle strutture in c.a. da demolire. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Nei casi di utilizzo di bombole di gas queste devono essere posizionate e conservate lontane da fonti di calore. Nei casi di trasporto di bombole di gas queste devono essere movimentate tramite apposito carrello e vincolate in posizione verticale. Prima dell'inizio dei lavori deve sempre essere verificata l'installazione di valvole di sicurezza a monte del cannello e sui riduttori di pressione per evitare il ritorno di fiamma. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico. Il personale deve indossare cintura di sicurezza con fune di trattenuta quando le condizioni di lavoro lo richiedono.

FASE N.48 scavo a sez. obblig. (binar. a raso) con mez mecc Area geografica 1 Inizio 14/09/2009 Durata 3 Fine 16/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA CON MEZZI MECCANICI (BINARI A RASO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Scavo eseguito a sezione ristretta con l'ausilio di escavatore e a mano in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali per la realizzazione dei 4 binari a raso all'interno del capannone esistente.

Attrezzature adoperate Escavatore, pala meccanica con benna e con martellone, eventuale pompa sommersa, eventuali casseri componibili prefabbricati, utensili d'uso comune, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni contatto con le macchine operatrici

proiezione di pietre o di terra caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo polveri rumore vibrazioni

Prescrizioni

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Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei casseri tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato anche come autogrù. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice e sul ciglio superiore del fronte d'attacco. Nello scavo di trincee profonde più di m 1.50, quando la natura e le condizioni del terreno non diano sufficienti garanzie di stabilità, si deve prevedere, man mano che procede lo scavo, alle necessarie armature di sostegno delle pareti, sporgenti dai bordi almeno cm 30, a meno che non si preferisca conferire alle pareti dello scavo un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all'interno. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.49 fondaz in cls armato (soletta binaria a raso) Area geografica 1 Inizio 16/09/2009 Durata 4 Fine 21/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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FONDAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO CON FORNITURA IN OPERA DI CALCESTRUZZO E SAGOMATURA IN SITO DELLE ARMATURE (SOLETTA NUOVI BINARI A RASO ALL'INTERNO DEL CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Realizzazione della soletta di fondazione in calcestruzzo armato con fornitura in opera di ferro già sagomato e calcestruzzo per i nuovi binari a raso all'interno del capannone esistente. Attività contemplate: - casseratura di plinti e/o travi di fondazione; - sagomatura e posa ferro lavorato; - getto del calcestruzzo con autobetoniera; - disarmo.

Attrezzature adoperate autocarro con braccio gru, sega circolare, piegaferri e tagliaferri, autobetoniere, autopompa (eventuale), attrezzi d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, leva), vibratore, disarmante.

Rischi caduta dall'alto e in piano urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni elettrocuzione proiezione di schegge polveri rumore oli minerali e derivati investimento movimentazione manuale dei carichi

vibrazioni

Prescrizioni

Casseratura per plinti e/o travi Prima dell'uso della sega circolare accertare: - la stabilità della macchina; - l'efficienza e regolarità delle protezioni (carter, cuffia registrabile, coltello divisore,…) - l'integrità dei cavi elettrici, di messa a terra visibili e delle relative protezioni; - l'esistenza dell'interruttore di manovra che consente solo l'avviamento volontario, anche dopo l'arresto

per mancanza di forza motrice. Durante l'uso gli addetti devono indossare scarpe di sicurezza, guanti e di occhiali protettivi. Durante l'uso del disarmante attenersi alle precauzioni indicate dal produttore nella scheda tecnica del prodotto; evitare comunque il contatto diretto con parti del corpo. Sagomatura e posa ferro lavorato Per la lavorazione del ferro verificare che la macchina piegaferri/troncatrice sia rispondente alle norme. In particolare verificare: - che i comandi di avviamento siano facilmente raggiungibili ed azionabili, contrassegnati con idonea simbologia, protetti contro l'azionamento accidentale (i comandi di tipo a pulsante devono essere a uomo presente, i comandi di tipo a pedale devono avere riparo superiore e laterale); - che il comando di arresto di emergenza sia posizionato sulla macchina in modo da essere facilmente accessibile dal posto di lavoro; - che il grado di protezione dell'apparecchio sia non inferiore a IP44; - che vi sia l'interruttore differenziale magnetotermico a valle del punto di allaccio alla rete di alimentazione; - che sia la protezione elettrica contro il riavviamento accidentale della macchina; - che i cavi siano sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non venire danneggiati da urti, vibrazioni e sfregamenti. Durante l'uso tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di piccoli pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di taglio. Per la posa in opera del ferro disporre che i percorsi ed i depositi di materiale siano organizzati in modo sicuro e tale da evitare interferenze con gli altri operatori del cantiere. Per la posa impartire disposizioni precise per impedire che l'armatura metallica possa procurare danni agli addetti. I depositi devono essere fatti in modo tale da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura ed agevole movimentazione. Le operazioni di sollevamento del ferro devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l'efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l'accidentale sganciamento del carico.

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Non sostare nelle zone di operazioni, avvicinandosi solo quando il carico è ad un'altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Nell'utilizzo di attrezzi d'uso comune verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. In caso di utilizzo della saldatrice, collegare la macchina all'impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare la saldatrice al di fuori dell'armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Proteggere i ferri di ripresa dei setti con idonei cappellotti o con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi. I lavoratori devono indossare scarpe, guanti, casco e spallacci in cuoio, se il trasporto dei ferri d'armatura avviene a spalla. Getto del calcestruzzo con autobetoniera L'accesso al cantiere dell'autobetoniera deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi ristretti), tramite l'assistenza di personale a terra. Accertarsi della stabilità del luogo di sosta dell'autobetoniera ed estendere il canale di scarico secondo le istruzioni. Segnalare l'operatività tramite il girofaro. Durante il getto gli operai a terra devono indossare casco, stivali e guanti di sicurezza. La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di sicurezza. Disarmo Il disarmo in questione non pone particolari rischi. Utilizzare utensili in buono stato ed indossare casco, scarpe e guanti di sicurezza. Prima di permettere l'accesso alla zona in cui è stato eseguito il disarmo delle strutture è necessario la rimozione di tutti i chiodi e le punte.

DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In ognuna delle attività devono essere forniti ai lavoratori idonei otoprotettori ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.50 costruz. nuovo binario (bin. a raso cap. esist.) Area geografica 1 Inizio 22/09/2009 Durata 3 Fine 24/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI COSTRUZIONE NUOVI BINARI A RASO ALL'INTERNO DEL CAPANNONE ESISTENTE E DEI TRATTI DI COLLEGAMENTO A QUELLI REALIZZATI CON ALTRO PROVVEDIMENTO, LATO CERTOSA. Lavorazione:

Costruzione di nuovi binari (con saldatura alluminotermica vedere scheda saldatura). Attività contemplate:

Stendimento sul tracciato individuato delle traverse, posa degli organi d'attacco, posa delle rotaie; Serraggio organi d'attacco-rotaie e costruzione del nuovo binario sul posto.

Attrezzature adoperate Autocarri, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega-rotaia, caricatori strada rotaia, incavigliatrice, foratraverse, avvitatore, trapano fora rotaie, motosega, attrezzatura manuale varia

Rischi elettrico da linee di contatto investimenti da parte dei mezzi

rotabili investimenti da parte dei mezzi meccanici

rischi connessi all'uso delle movimentazione manuale dei urti , colpi , impatti e compressione

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attrezzature utilizzate. carichi scivolamenti , cadute a livello caduta materiale dall'alto rumore vibrazioni polveri scottature ed ustioni

Prescrizioni Verificare dove è necessario istituire la protezione cantieri ed eventualmente la tolta tensione; Controllo accurato dei mezzi tanto nella parte meccanica che idraulica con inserimento per il caricatore strada rotaia , in caso di lavoro eseguito con linea di contatto attiva , di apposito fermo di sicurezza del braccio (Hmax.=3,50 ml sul piano del ferro). Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Durante l'operazione di spostamento e posizionamento delle rotaie, nessuna persona deve passare sotto i carichi sospesi; Usare correttamente i DPI in particolare quelli a protezione dal rumore; Nel caso si debbano spostare manualmente carichi eccedenti i 30 Kg., vanno impiegati più lavoratori Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi; L'addetto alla conduzione dei mezzi deve azionare il segnale acustico ed ottico prima di ogni spostamento del mezzo In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

FASE N.51 saldatura alluminotermica rotaie Area geografica 1 Inizio 23/09/2009 Durata 2 Fine 24/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SALDATURA ALLUMINOTERMICA ROTAIE Lavorazione:

Saldatura alluminotermica delle rotaie dei binari e deviatoi in opera e fuori opera. Attività contemplate:

Tagli eseguiti con cannello ossipropanico o con sega per rotaie, per la preparazione del giunto di saldatura. Allineamento delle rotaie da saldare mediante appositi cunei posti tra rotaia e piastra. Preparazione del giunto saldato mediante posa in opera di forme in materiale refrattario stuccate in terra e sorrette da appositi lamierini, con morsetto portaforme. Preparazione della porzione saldante all'interno del crogiolo debitamente preparato e posto sopra il giunto da saldare. Preriscaldo del giunto da saldare eseguito con apposito cannello ossipropanico. Innesco della relazione di fusione della porzione saldature e successiva colata del materiale fuso dal crogiolo all'interno delle sagome refrattarie. Smontaggio del crogiolo e del morsetto portaforme. Tranciatura della saldatura con apposita trancia idraulica. Molatura di rifinitura della saldatura.

Attrezzature adoperate Automezzi, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega per rotaie, avvitatore, attrezzatura manuale varia

Rischi investimenti da parte dei mezzi rotabili

elettrocuzione da linea di contatto radiazioni non ionizzanti

rumore scottature ed ustioni rischi connessi all'uso delle attrezzature utilizzate

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investimenti da parte di mezzi meccanici

urti, colpi, impatti e compressione scivolamenti, cadute a livello

movimentazione manuale dei carichi

cadute dall'alto

Prescrizioni

Verificare se è necessario istituire la protezione cantieri e la tolta tensione; Controllare accuratamente tutti i mezzi da utilizzare, tanto nella parte meccanica che idraulica rispettando le norme dell'utilizzo Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Usare correttamente i DPI in particolare quelli per la protezione contro gli schizzi di materiali provenienti dalla saldatura e quelli per la protezione dal rumore; Durante le operazioni di saldatura, evitare che vi siano lavoratori non addetti nelle vicinanze della zona di saldatura stessa; Predisporre nella zona di taglio appositi schermi per vietare la proiezione di scintille incandescenti su materiali infiammabili; Chiudere il cono di fusione con apposito coperchio di protezione; Nel caso si debbano spostare manualmente carichi eccedenti i 30 Kg., vanno impiegati più lavoratori Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi; In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

FASE N.52 pavimenti industr. (binari raso e esterno capann.) Area geografica 1 Inizio 25/09/2009 Durata 4 Fine 30/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI PAVIMENTI INDUSTRIALI Lavorazione:

Realizzazione della pavimentazione industriale dell'area interessata dalla costruzione dei binari a raso all'interno del capannone esistente e della viabilità di servizio esterna al capannone stesso, lato Certosa.

Attrezzature adoperate gru, betoniera a bicchiere, attrezzi d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta a livello caduta materiali dall'alto abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani

urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

contatto con gli organi in movimento

schiacciamento proiezione di schegge elettrocuzione inalazione polveri dermatiti, irritazioni cutanee,

reazioni allergiche movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni Prima dell'inizio dei lavori organizzare le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie, per poter effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro senza provocare l'ingombro dello stesso; Tutte le operazioni devono essere coordinate così da evitare ingombri e intralci alla viabilità e consentire le manovre.

Piano di Sicurezza e Coordinamento TRENITALIA S.p.A. «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale infiammabile » TRENITALIA S.p.A. - I.D.P. MILANO FIORENZA - 20156 - MILANO (MI)

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I lavoratori devono essere protetti sempre verso il vuoto con ponteggi esterni e poter lavorare su postazioni stabili. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Durante il sollevamento e il trasporto il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. L'ambiente dove si svolgono le lavorazioni deve essere sempre adeguatamente ventilato. In caso di presenza di aperture nei solai, deve essere predisposto normale parapetto e tavola fermapiedi, oppure copertura con adeguato tavolato solidamente fissato e resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio; nel caso le aperture vengano adibite al passaggio persone, materiali, uno dei lati del parapetto può essere costituito da un barriera mobile non asportabile, rimovibile soltanto durante le fasi di passaggio. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere.

FASE N.53 montag. nuovi portoni (binari a raso cap. esist.) Area geografica 1 Inizio 01/10/2009 Durata 5 Fine 07/10/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO PORTONI ESTERNI IN METALLO (IN CORRISPONDENZA DEI NUOVI BINARI A RASO DEL CAPANNONE ESISTENTE). Lavorazione:

Montaggio dei portoni esterni in metallo in corrispondenza dei nuovi binari a raso del capannone esistente.

Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici)

Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni

alle mani urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

elettrocuzione; caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi

inalazione polveri proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni Generalmente l'attività procede dall'alto verso il basso.

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Accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Dall'interno utilizzare ponti su cavalletti e/o scale doppie conformi alle norme. Se si utilizzano dall'interno ponti mobili, bloccare le ruote del trabattello con cunei dalle due parti o con gli stabilizzatori prima dell'uso. Non spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Non spostare il trabattello su superfici non solide e non regolari. I trabattelli devono essere posizionati nella postazione di lavoro prima di venire utilizzati. Usare scale a mano regolamentari per altezze inferiori a due metri e solo dall'interno dell'edificio (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Gli infissi devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire. Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracartura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento. L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.54 demoliz. pav. in autobloccanti (fossa carro trasb. Area geografica 1 Inizio 21/09/2009 Durata 1 Fine 21/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONE IN PIASTRELLE DI CLS AUTOBLOCCANTI Lavorazione:

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Demolizione di un tratto della pavimentazione in piastrelle di cls "autobloccanti" (esterno capannone esistente, lato Rho, per realizzazione della fossa carro trasbordatore).

Attrezzature adoperate terna con martellone, martello pneumatico, compressore, pala meccanica, autocarro, utensili d'uso comune(piccone, badile e mazza)

Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi caduta in piano proiezione di schegge punture, tagli, abrasioni fumi, vapori di scarico polveri incendio rumore vibrazioni

Prescrizioni Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. La viabilità in vicinanza del lavoro deve essere attentamente studiata e disciplinata (deviata, canalizzata). Eventualmente adottare semafori temporanei o personale incaricato di regolamentare il traffico. L'entrata e l'uscita di mezzi dal cantiere sono coordinate da un assistente, che dà il benestare alle manovre. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. La terna, su cui viene installato il martellone, rimuove lo strato di asfalto procedendo all'indietro e l'autocarro si pone di lato. È vietata la presenza di personale non direttamente addetto ai lavori. Nel caso di utilizzo del martello demolitore, un operatore provvede alla frantumazione della pavimentazione mentre l'altro con il badile o piccone recupera i pezzi di risulta facendo attenzione a non ammucchiare materiale di risulta fuori dell'area di cantiere. Posizionare, preventivamente, il motocompressore in posizione stabile in terreno senza pendenze. Prima dell'uso del motocompressore controllare l'integrità delle protezioni, le connessioni dei tubi di alimentazione, interdire la zona di lavoro con apposite segnalazioni, proteggere i luoghi di transito. In ogni caso, demolire con cautela se nelle immediate vicinanze sono presenti cavi elettrici, tubazioni del gas metano o altre situazioni pericolose. Lo scavo conseguente alla demolizione, se lasciato incustodito, occorre segnalarlo con idonei segnali monitori (transenne, segnalazione lavori in corso, direzione obbligatoria, coni segnaletici) e circoscriverlo con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute. Eseguire il rifornimento del carburante e le relative manutenzioni a motore spento. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

FASE N.55 scavo a sez. obblig. (carro trasb.) con mez mecc. Area geografica 1 Inizio 22/09/2009 Durata 4 Fine 25/09/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA CON MEZZI MECCANICI (FOSSA CARRO TRASBORDATORE) Lavorazione:

Scavo a cielo aperto per fossa carrello trasbordatore, eseguito a sezione ristretta con l'ausilio di escavatore e a mano in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali.

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Attrezzature adoperate Escavatore, pala meccanica con benna e con martellone, eventuale pompa sommersa, eventuali casseri componibili prefabbricati, utensili d'uso comune, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni contatto con le macchine operatrici

proiezione di pietre o di terra caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo polveri rumore vibrazioni

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei casseri tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato anche come autogrù. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice e sul ciglio superiore del fronte d'attacco. Nello scavo di trincee profonde più di m 1.50, quando la natura e le condizioni del terreno non diano sufficienti garanzie di stabilità, si deve prevedere, man mano che procede lo scavo, alle necessarie armature di sostegno delle pareti, sporgenti dai bordi almeno cm 30, a meno che non si preferisca conferire alle pareti dello scavo un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all'interno. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

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FASE N.56 fondaz. in cls armato (fossa car. trasbor.) Area geografica 1 Inizio 28/09/2009 Durata 20 Fine 23/10/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI FONDAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO CON FORNITURA IN OPERA DI CALCESTRUZZO E SAGOMATURA IN SITO DELLE ARMATURE (FOSSA CARRELLO TRASBORDATORE) Lavorazione:

Realizzazione di fondazioni in calcestruzzo armato con fornitura in opera di ferro già sagomato e calcestruzzo (fossa carro trasbordatore). Attività contemplate: - casseratura di plinti e/o travi di fondazione; - sagomatura e posa ferro lavorato; - getto del calcestruzzo con autobetoniera; - disarmo.

Attrezzature adoperate autocarro con braccio gru, sega circolare, piegaferri e tagliaferri, autobetoniere, autopompa (eventuale), attrezzi d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, leva), vibratore, disarmante.

Rischi caduta dall'alto e in piano urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni elettrocuzione proiezione di schegge polveri rumore oli minerali e derivati investimento movimentazione manuale dei carichi

vibrazioni

Prescrizioni

Casseratura per plinti e/o travi Prima dell'uso della sega circolare accertare: - la stabilità della macchina; - l'efficienza e regolarità delle protezioni (carter, cuffia registrabile, coltello divisore,…) - l'integrità dei cavi elettrici, di messa a terra visibili e delle relative protezioni; - l'esistenza dell'interruttore di manovra che consente solo l'avviamento volontario, anche dopo l'arresto

per mancanza di forza motrice. Durante l'uso gli addetti devono indossare scarpe di sicurezza, guanti e di occhiali protettivi. Durante l'uso del disarmante attenersi alle precauzioni indicate dal produttore nella scheda tecnica del prodotto; evitare comunque il contatto diretto con parti del corpo. Sagomatura e posa ferro lavorato Per la lavorazione del ferro verificare che la macchina piegaferri/troncatrice sia rispondente alle norme. In particolare verificare: - che i comandi di avviamento siano facilmente raggiungibili ed azionabili, contrassegnati con idonea simbologia, protetti contro l'azionamento accidentale (i comandi di tipo a pulsante devono essere a uomo presente, i comandi di tipo a pedale devono avere riparo superiore e laterale); - che il comando di arresto di emergenza sia posizionato sulla macchina in modo da essere facilmente accessibile dal posto di lavoro; - che il grado di protezione dell'apparecchio sia non inferiore a IP44; - che vi sia l'interruttore differenziale magnetotermico a valle del punto di allaccio alla rete di alimentazione; - che sia la protezione elettrica contro il riavviamento accidentale della macchina; - che i cavi siano sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non venire danneggiati da urti, vibrazioni e sfregamenti. Durante l'uso tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di piccoli pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di taglio.

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Per la posa in opera del ferro disporre che i percorsi ed i depositi di materiale siano organizzati in modo sicuro e tale da evitare interferenze con gli altri operatori del cantiere. Per la posa impartire disposizioni precise per impedire che l'armatura metallica possa procurare danni agli addetti. I depositi devono essere fatti in modo tale da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura ed agevole movimentazione. Le operazioni di sollevamento del ferro devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l'efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l'accidentale sganciamento del carico. Non sostare nelle zone di operazioni, avvicinandosi solo quando il carico è ad un'altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Nell'utilizzo di attrezzi d'uso comune verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. In caso di utilizzo della saldatrice, collegare la macchina all'impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare la saldatrice al di fuori dell'armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Proteggere i ferri di ripresa dei setti con idonei cappellotti o con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi. I lavoratori devono indossare scarpe, guanti, casco e spallacci in cuoio, se il trasporto dei ferri d'armatura avviene a spalla. Getto del calcestruzzo con autobetoniera L'accesso al cantiere dell'autobetoniera deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi ristretti), tramite l'assistenza di personale a terra. Accertarsi della stabilità del luogo di sosta dell'autobetoniera ed estendere il canale di scarico secondo le istruzioni. Segnalare l'operatività tramite il girofaro. Durante il getto gli operai a terra devono indossare casco, stivali e guanti di sicurezza. La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di sicurezza. Disarmo Il disarmo in questione non pone particolari rischi. Utilizzare utensili in buono stato ed indossare casco, scarpe e guanti di sicurezza. Prima di permettere l'accesso alla zona in cui è stato eseguito il disarmo delle strutture è necessario la rimozione di tutti i chiodi e le punte.

DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In ognuna delle attività devono essere forniti ai lavoratori idonei otoprotettori ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.57 fognature acque industriali e meteoriche Area geografica 1 Inizio 26/10/2009 Durata 10 Fine 06/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI FOGNATURE ACQUE METEORICHE E INDUSTRIALI CON POSA TUBI FLESSIBILI E OPERE PREFABBRICATE Lavorazione:

Realizzazione delle fognature acque meteoriche e industriali mediante posa di tubi flessibili (PE, PVC, analoghi) e relative opere prefabbricate (vasche, pozzetti, camerette d'ispezione, simili).

Attrezzature adoperate

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autocarro, escavatore omologato per il sollevamento e il trasporto, terna con pala, utensili d'uso comune (piccone, badile, mazza, smerigliatrice, seghetto), saldatore termico, trasformatore di sicurezza, lubrificante, malta confezionata a mano

Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi urti, impatti, compressioni caduta negli scavi seppellimento, sprofondamento caduta di materiali nello scavo elettrocuzione calore incendio rumore vibrazioni

Prescrizioni Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Collocare gli appositi cartelli di avvertimento, divieto e prescrizione. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Per l'accesso al fondo dello scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe di contenimento. Consentire la manipolazione dei tubi di peso: - non superiore a 13,2 kg (valore determinato applicando la seguente formula

p=0,85x0,87x0,83x0,71x1,00x1,00x30kg), fuori trincea; - non superiore a 6,3 kg (valore determinato applicando la seguente formula

p=0,78x0,85x0,50x0,71x0,90x1,00x30kg), da ciglio entro trincea. Se il tubo da calare in trincea non rientra nei liti di peso riportato, la movimentazione dei tubi deve essere effettuata esclusivamente con mezzi meccanici. In questo caso, esporre preventivamente le norme e i segnali per la corretta movimentazione meccanica dei carichi. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il tubo. L'operaio in trincea provvede a spingere il tubo fino ad innestarlo nell'altro già posato, e ad effettuare la saldatura a caldo del giunto. Prima di effettuare questa operazione, verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, che l'alimentazione elettrica venga fornita da trasformatore di sicurezza posto fuori dello scavo (luogo conduttore ristretto), stato di efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il pozzetto prefabbricato utilizzando l'apposito dispositivo antisfilamento e prestando attenzione alla disposizione del baricentro, allo stato delle braghe. L'operaio in trincea si avvicina alla pozzetto solo quando ha raggiunto quasi il fondo e provvede al fissaggio e alla successiva finitura con malta confezionata a mano. Infine provvede alla posa dei telai e dei chiusini.

In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. Durante la saldatura utilizzare guanti isolanti, visiere con vetro attinico, facciale filtrante con filtro specifico (fumi del PVC e di altri prodotti plastici). A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

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FASE N.58 riempimento cavi con mezzi meccanici Area geografica 1 Inizio 04/11/2009 Durata 3 Fine 06/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI RIEMPIMENTO CAVI CON MEZZI MECCANICI (FONDAZIONE FOSSA CARRO TRASBORDATORE) Lavorazione:

Rinterro delle opere in fondazione della fossa carro trasbordatore con mezzi meccanici utilizzando la stessa terra dello scavo o altre terre.

Attrezzature adoperate Pala meccanica, rullo compattatore, attrezzi manuali d'uso comune (piccone, badile), carriola, autocarro.

Rischi investimento ribaltamento macchine operatrici polveri movimentazione manuale dei carichi

urti, colpi, impatti, compressioni proiezione di pietre o di terra

caduta delle persone negli scavi seppellimento, sprofondamento infezioni da microrganismi caduta di materiali nello scavo rumore (compattatore) inalzione gas

(compattatore - autocarro) vibrazione (compattatore)

Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Il rinterro deve essere eseguito in modo tale da assicurare il costipamento. È buona norma eseguire il rinterro per strati successivi di 30 cm circa di spessore, accuratamente costipati. Mantenere in opera la delimitazione di protezione adottata per lo scavo da rinterrare fino all'ultimazione dei lavori di rinterro. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. I mezzi meccanici non devono avvicinarsi all'area del rinterro. Rimuovere l'eventuale armatura dello scavo gradualmente al progredire del rinterro. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi anche se in fase di rinterro. Le scale a mano di accesso allo scavo di tipo regolamentare devono essere disposte con vincoli che non consentano slittamenti o rovesciamenti e devono sporgere almeno un metro oltre il piano d'accesso. I viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia devono essere dotati di parapetto, quando il dislivello superi due metri. Le alzate, se ricavate in terreno friabile, devono essere sostenute con tavole e robusti paletti. Vietare il transito delle macchine operatrici in zone con pendenza trasversale pericolosa per il possibile rischio di ribaltamento del mezzo. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE.

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Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

FASE N.59 demoliz. binario (tronchino a fianco cap. esist.) Area geografica 1 Inizio 26/10/2009 Durata 2 Fine 27/10/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI DEMOLIZIONE BINARIO (PARTE FINALE DEL TRONCHINO A LATO CAPANNONE ESISTENTE) Lavorazione:

Demolizione parziale del binario tronco a lato del capannone esistente. Attività contemplate:

Smontaggio degli organi d'attacco ed altri enti; Taglio binari; Demolizione tratto del binario esistente con allontanamento e successivo accatastamento dei materiali di risulta;

Attrezzature adoperate Automezzi, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega rotaie, caricatori strada rotaia, portali per varo, incavigliatrici, foratraverse, avvitatore, trapano fora rotaie, attrezzatura manuale varia, carri F.S. (tramogge e pianali), rincalzatrice-Livellatrice, profilatrice

Rischi elettrocuzione da linea di contatto investimenti da parte dei mezzi

rotabili investimenti da parte dei mezzi meccanici

rischi connessi all'uso delle attrezzature utilizzate

rumore urti, colpi, impatti e compressione

scivolamenti , cadute a livello e dall'alto

caduta materiale dall'alto vibrazioni

polveri movimentazione manuale dei carichi

radiazioni non ionizzanti

scottature ed ustioni

Prescrizioni I lavori non potranno iniziare senza aver:

- Effettuato la tolta tensione e l'interruzione della circolazione sul binario interessato ed aver istituito il rallentamento sul binario attiguo - Predisposto la protezione dei cantieri

Rispettare rigorosamente le norme previste nella protezioni cantieri; Poiché si è in presenza di doppio binario è vietata la discesa dal carrello lato intervia; In presenza di linea di contatto attiva l'uso del caricatore è consentito solo con l'inserimento degli appositi fermi di sicurezza del braccio (Hmax.=3,50 ml sul piano del ferro); Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Usare correttamente i DPI in particolare quelli a protezione dal rumore; Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le operazioni di varo con particolare attenzione alla preparazione degli appoggi per le zampe; nel portale inserire sempre il fermo meccanico; Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi;

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L'addetto alla conduzione dei mezzi deve azionare il segnale acustico ed ottico prima di ogni spostamento del mezzo. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

FASE N.60 costruz. nuovi tratti binario (tronchini) Area geografica 1 Inizio 28/10/2009 Durata 5 Fine 03/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI COSTRUZIONE NUOVI TRATTI DI BINARIO (TRONCHINI OLTRE CARRO TRASBORDATORE LATO RHO, TRATTI DI BINARIO TRA CAPANNONE ESISTENTE E CARRO TRASBORDATORE E BINARIO DI ALIMENTAZIONE CARRO TRASBORDATORE. Lavorazione:

Costruzione a nuovo di binario (con saldatura alluminotermica vedere scheda saldatura). Attività contemplate:

Stendimento sul tracciato individuato delle traverse, posa degli organi d'attacco, posa delle rotaie; Serraggio organi d'attacco-rotaie e costruzione del nuovo binario sul posto.

Attrezzature adoperate Autocarri, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega-rotaia, caricatori strada rotaia, incavigliatrice, foratraverse, avvitatore, trapano fora rotaie, motosega, attrezzatura manuale varia

Rischi elettrico da linee di contatto investimenti da parte dei mezzi

rotabili investimenti da parte dei mezzi meccanici

rischi connessi all'uso delle attrezzature utilizzate.

movimentazione manuale dei carichi

urti , colpi , impatti e compressione

scivolamenti , cadute a livello caduta materiale dall'alto rumore vibrazioni polveri scottature ed ustioni

Prescrizioni Verificare dove è necessario istituire la protezione cantieri ed eventualmente la tolta tensione; Controllo accurato dei mezzi tanto nella parte meccanica che idraulica con inserimento per il caricatore strada rotaia , in caso di lavoro eseguito con linea di contatto attiva , di apposito fermo di sicurezza del braccio (Hmax.=3,50 ml sul piano del ferro). Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Durante l'operazione di spostamento e posizionamento delle rotaie, nessuna persona deve passare sotto i carichi sospesi; Usare correttamente i DPI in particolare quelli a protezione dal rumore; Nel caso si debbano spostare manualmente carichi eccedenti i 30 Kg., vanno impiegati più lavoratori Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi; L'addetto alla conduzione dei mezzi deve azionare il segnale acustico ed ottico prima di ogni spostamento del mezzo In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

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FASE N.61 saldatura alluminotermica rotaie Area geografica 1 Inizio 30/10/2009 Durata 3 Fine 03/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SALDATURA ALLUMINOTERMICA ROTAIE Lavorazione:

Saldatura alluminotermica delle rotaie dei binari e deviatoi in opera e fuori opera. Attività contemplate:

Tagli eseguiti con cannello ossipropanico o con sega per rotaie, per la preparazione del giunto di saldatura. Allineamento delle rotaie da saldare mediante appositi cunei posti tra rotaia e piastra. Preparazione del giunto saldato mediante posa in opera di forme in materiale refrattario stuccate in terra e sorrette da appositi lamierini, con morsetto portaforme. Preparazione della porzione saldante all'interno del crogiolo debitamente preparato e posto sopra il giunto da saldare. Preriscaldo del giunto da saldare eseguito con apposito cannello ossipropanico. Innesco della relazione di fusione della porzione saldature e successiva colata del materiale fuso dal crogiolo all'interno delle sagome refrattarie. Smontaggio del crogiolo e del morsetto portaforme. Tranciatura della saldatura con apposita trancia idraulica. Molatura di rifinitura della saldatura.

Attrezzature adoperate Automezzi, carrelli, gruppi per taglio ossipropanico, sega per rotaie, avvitatore, attrezzatura manuale varia

Rischi investimenti da parte dei mezzi rotabili

elettrocuzione da linea di contatto radiazioni non ionizzanti

rumore scottature ed ustioni rischi connessi all'uso delle attrezzature utilizzate

investimenti da parte di mezzi meccanici

urti, colpi, impatti e compressione scivolamenti, cadute a livello

movimentazione manuale dei carichi

cadute dall'alto

Prescrizioni

Verificare se è necessario istituire la protezione cantieri e la tolta tensione; Controllare accuratamente tutti i mezzi da utilizzare, tanto nella parte meccanica che idraulica rispettando le norme dell'utilizzo Mantenersi fuori dal raggio d'azione delle macchine operatrici durante tutte le operazioni; Usare correttamente i DPI in particolare quelli per la protezione contro gli schizzi di materiali provenienti dalla saldatura e quelli per la protezione dal rumore; Durante le operazioni di saldatura, evitare che vi siano lavoratori non addetti nelle vicinanze della zona di saldatura stessa; Predisporre nella zona di taglio appositi schermi per vietare la proiezione di scintille incandescenti su materiali infiammabili; Chiudere il cono di fusione con apposito coperchio di protezione; Nel caso si debbano spostare manualmente carichi eccedenti i 30 Kg., vanno impiegati più lavoratori Durante i rifornimenti di carburante alle macchine spegnere il motore e non fumare Segnalare anomalie o cattivo funzionamento di macchine ed automezzi; In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, occhiali per taglio, ghette per taglio.

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FASE N.62 montaggio ringhiera protezione fossa car. trasb. Area geografica 1 Inizio 11/11/2009 Durata 2 Fine 12/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI MONTAGGIO RINGHIERA A PROTEZIONE DELLA FOSSA CARRO TRASBORDATORE Lavorazione:

Montaggio ringhiera in metallo sul ciglio fossa carro trasbordatore.

Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici, ecc.)

Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni

alle mani urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

elettrocuzione caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi

inalazione polveri, fibre, gas, vapori proiezione di schegge vibrazioni rumore

Prescrizioni

Eseguire i lavori procedendo dall'alto verso il basso al fine di ridurre al minimo il rischio di caduta in zona non protetta da parapetto. Segregare la zona sottostante al montaggio. I parapetti provvisori allestiti sulle scale e sui pianerottoli vanno rimossi esclusivamente al momento della posa di quelli definitivi. La rimozione comunque deve essere graduale e il più possibile limitata. Per la posa delle ringhiere dei balconi accertarsi della presenza del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità , verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Le protezioni adottate vanno adeguate allo sviluppo dei lavori. In tutte le postazioni di lavoro (dislivello superiore a m 0,50) deve sempre essere garantita la protezione verso il vuoto con parapetto solido o mezzi equivalenti. Nei lavori sopraelevati con pericolo di caduta nel vuoto, nella impossibilità di allestire parapetti o altre opere provvisionali, utilizzare cinture di sicurezza con bretelle, cosciali e fune di trattenuta lunga massimo m 1,5 ancorata a punto sicuro. Gli addetti alla posa della ringhiera del balcone devono lavorare dall'interno. Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Se vengono eseguite opere di saldatura il cavo di massa e quello portaelettrodo devono essere integri e garantire il necessario isolamento.

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Le operazioni di saldatura devono essere eseguite in luogo aerato prendendo tutte le necessarie precauzioni contro l'innesco dell'incendio Nel caso di interruzione delle operazioni di saldatura spegnere la macchina agendo sull'interruttore generale. Le ringhiere devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire. Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracartura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento. L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico.

FASE N.63 pavimento industr. (sui 4 lati della fossa trasb.) Area geografica 1 Inizio 09/11/2009 Durata 8 Fine 18/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI PAVIMENTO INDUSTRIALE SUI 4 LATI DELLA FOSSA CARRO TRASBORDATORE Lavorazione:

Realizzazione della pavimentazione sui 4 lati della fossa del carrello trasbordatore.

Attrezzature adoperate autobetoniera, betoniera a bicchiere, attrezzi d'uso comune

Rischi caduta dall'alto caduta a livello caduta materiali dall'alto abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani

urti, colpi, impatti, compressioni alle mani

contatto con gli organi in movimento

schiacciamento proiezione di schegge elettrocuzione inalazione polveri dermatiti, irritazioni cutanee,

reazioni allergiche movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni

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Prima dell'inizio dei lavori organizzare le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie, per poter effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro senza provocare l'ingombro dello stesso; Tutte le operazioni devono essere coordinate così da evitare ingombri e intralci alla viabilità e consentire le manovre. I lavoratori devono essere protetti sempre verso il vuoto con ponteggi esterni e poter lavorare su postazioni stabili. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Durante il sollevamento e il trasporto il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. L'ambiente dove si svolgono le lavorazioni deve essere sempre adeguatamente ventilato. In caso di presenza di aperture nei solai, deve essere predisposto normale parapetto e tavola fermapiedi, oppure copertura con adeguato tavolato solidamente fissato e resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio; nel caso le aperture vengano adibite al passaggio persone, materiali, uno dei lati del parapetto può essere costituito da un barriera mobile non asportabile, rimovibile soltanto durante le fasi di passaggio. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere.

FASE N.64 pav. cong. bitum. (bynder e tappeto di usura) Area geografica 1 Inizio 19/11/2009 Durata 5 Fine 25/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI PAVIMENTAZIONE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO (STRATI DI COLLEGAMENTO BINDER E TAPPETO DI USURA) DELLA NUOVA VIABILITA' SITA IN PROSSIMITA' DEI PARAURTI BINARI TRONCHI OLTRE IL CARRO TRASBORDATORE, LATO RHO E TRATTI DI RACCORDO ALLA VIABILITA' ESISTENTE, LATO TANGENZIALE (RACCHETTA). Lavorazione:

Realizzazione di strati di collegamento (binder) e di usura tramite confezionamento di conglomerati bituminosi (miscele a caldo di pietrischetti, graniglie, sabbie ed additivi con bitumi e catrami), stesa con macchine vibrofinitrici, costipamento tramite barra della finitrice, con rulli pneumatici di grandi dimensioni e rulli statici o vibrante.

Attrezzature adoperate attrezzi manuali di uso corrente, minipala, pala, dumper, macchine vibrofinitrici, rulli pneumatici di grandi prestazioni, rullo statico o vibrate, rullo vibrante a mano, rullo a mano, caldaia semovente

Rischi contatti con le attrezzature contatto con i mezzi investimento

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rumore vibrazioni movimentazione manuale dei carichi

fumi e vapori contatto con l'emulsione bituminosa

Prescrizioni Segnalare la zona interessata all'operazione. Operare esclusivamente all'interno della zona segregata o segnalata. Per i lavori eseguiti in presenza di traffico stradale seguire le indicazioni dettate dal Codice della Strada. Adottare sistemi di protezione adeguati per l'intera area di lavoro. Disporre che le manovre siano guidate da terra da altre persone. Vietare la presenza di persone non direttamente addette ai lavori. Vietare l'avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. Gli operatori a terra devono fare uso di facciale filtrante con filtro idoneo per “fumi e nebbie tossiche”, di guanti impermeabili, scarpe di sicurezza a sfilamento rapido e idoneo vestiario. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.

FASE N.65 disinstallazione di macchine varie di cantiere Area geografica 1 Inizio 26/11/2009 Durata 1 Fine 26/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI DISINSTALLAZIONE DI MACCHINE VARIE DI CANTIERE Lavorazione:

Disinstallazione e allontanamento di macchine varie di cantiere (tipo betoniera, impastatrice, molazza, piegaferri/tranciatrice, sega circolare, …).

Attrezzature adoperate autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune

Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni caduta di materiale dall'alto elettrocuzione movimentazione manuale dei carichi

rumore vibrazioni

Prescrizioni

Disattivare preventivamente l'alimentazione elettrica. Assistere a terra i mezzi in manovra. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio.

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Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Realizzare un solido impalcato di protezione, di altezza non superiore a 3,00 m da terra, sopra il posto di lavoro dell'addetto alla centrale di betonaggio. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti.

FASE N.66 smontaggio baracche di cantiere Area geografica 1 Inizio 27/11/2009 Durata 1 Fine 27/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SMONTAGGIO DI BARACCHE DI CANTIERE Lavorazione:

smontaggio ed allontanamento di baracche da assemblare in cantiere o monoblocco.

Attrezzature adoperate autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune, scale a mano o doppie, trabattelli

Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni caduta di materiale dall'alto caduta dall'alto elettrocuzione movimentazione manuale dei

carichi rumore

vibrazioni Prescrizioni

Disattivare preventivamente l'alimentazione degli impianti. Assistere a terra i mezzi in manovra. Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d'azione. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru. Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo su terreni non compatti o con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro.

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Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti.

FASE N.67 smantellamento recinzioni e pulzia finale Area geografica 1 Inizio 28/11/2009 Durata 0 Fine 28/11/2009 Imprese e lavoratori AL MOMENTO NON SI CONOSCONO LE IMPRESE O I LAVORATORI

AUTONOMI CHE ESEGUIRANNO I LAVORI SMANTELLAMENTO RECINZIONI E PULIZA FINALE Lavorazione:

Rimozione ed allontanamento degli elementi di recinzione provvisoria di cantiere, ritiro segnaletica e pulizia finale.

Attrezzature adoperate autocarro, attrezzi d'uso comune

Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni polvere movimentazione manuale dei

carichi rumore vibrazioni

Prescrizioni Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante.

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DIAGRAMMA DI GANTT

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MISURE DI COORDINAMENTO Sovrapposizione della fase N.1 con la fase N.2 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.3 con la fase N.4 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.4 con la fase N.5 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.4 con la fase N.6 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.5 con la fase N.6 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.8 con la fase N.9 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.8 con la fase N.10 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro.

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Sovrapposizione della fase N.10 con la fase N.9 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.15 con la fase N.24 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.15 con la fase N.25 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.15 con la fase N.26 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.16 con la fase N.27 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.16 con la fase N.28 - Prescrizioni specifiche:

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Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.19 con la fase N.18 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.21 con la fase N.20 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.24 con la fase N.25 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.25 con la fase N.16 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.25 con la fase N.26 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.26 con la fase N.16 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto:

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- Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.26 con la fase N.27 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.17 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.18 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.19 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.20 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni:

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Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.21 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.22 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.28 con la fase N.23 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.29 con la fase N.30 - Prescrizioni specifiche: I lavori di impermeabilizzazione delle strutture in fondazione sono propedeutici a quelli inerenti il rinterro delle stesse e pertanto sebbene i previsti in contemporanea si svolgeranno su aree distinte del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.33 con la fase N.34 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.40 con la fase N.41

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Sovrapposizione della fase N.52 con la fase N.56 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.55 con la fase N.51 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.55 con la fase N.52 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.56 con la fase N.53 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.57 con la fase N.58 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.57 con la fase N.59

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- Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.57 con la fase N.60 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.57 con la fase N.61 - Prescrizioni specifiche: Le due fasi si svolgono su aree distinte e separate del cantiere. - Soggetti tenuti al rispetto: - Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni: Sovrapposizione della fase N.60 con la fase N.61 Si accetta la sovrapposizione delle fasi senza l'aggiunta di alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili fra loro. Sovrapposizione della fase N.63 con la fase N.62 ATTENZIONE! Per eliminare l'interferenza è necessario effettuare uno slittamento temporale tra le due fasi ovvero trasferire in un'altra area di intervento una delle due fsi operando nella sezione del diagramma di Gantt.

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STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA COSTI DELLA SICUREZZA Il costo che l’Impresa dovrà sostenere per ottemperare alle disposizioni di legge in materia di sicurezza può essere suddiviso in due aliquote: - Costi per la sicurezza generale - Costi per la sicurezza di fase. Con i primi si considerano le voci di spesa relative ai costi dell’installazione del cantiere in generale, alla programmazione dei lavori, gestione dei lavoratori, difesa dell’ambiente ecc. Con i secondi si considerano le voci di spesa relative all’esecuzione vera e propria delle opere. Come già detto in precedenza l’impresa esecutrice può modificare le misure di sicurezza previste in fase progettuale e quindi anche i relativi costi ma senza alcun onere aggiuntivo per il Committente.

COSTI PER LA SICUREZZA GENERALE In questo capitolo sono compresi i costi relativi all’intera opera e le singole voci sono riassunte come di seguito indicato. Organizzazione e pianificazione Organizzazione del cantiere Misure di sicurezza per i vincoli interni ed esterni del cantiere.

COSTI PER LA SICUREZZA DI FASE Riguardano il cantiere per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori presso l'IDP di Milano Fiorenza relativi alla riconversione dell'attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive/carrozze singole ed alla realizzazione di un nuovo capannone da adibire ad uso magazzino e deposito materiale.

CALCOLO DELLA PRESENZA COMPLESSIVA DI PERSONALE IN CANTIERE - Entità presunta del cantiere nel suo complesso (*) 2692 u/g. - Durata presunta dei lavori 10 mesi - Durata presunta espressa in giornate lavoro (22 giorni/mese) 220 gg. - Numero medio di persone presumibilmente impegnato (2692/220) 12 persone (*) Importo complessivo dei lavori € 3.528.067,00 Costo medio giornaliero manodopera € 21 x 12 € 252,00 Incidenza manodopera sull’importo dei lavori 25% Unità uomini/giorno 252/0,25 € 1.008 Coefficiente di correzione per spese generali, utili d’impresa, ecc. K 1,30 Unità uomini/giorno effettiva € 1.008 x 1,30 € 1310 Entità presunta del cantiere 3.528.067/1310 2692 u/g

ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE - Riunioni, sopralluoghi con D.L. Coordinatore Esecuzione n° 1/settimana (4 ore) - Riunioni informative con le maestranze n° 1/mese (1 ora)

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COSTI PER LA SICUREZZA GENERALE - Redazione piano operativo sicurezza € 1.520,00 - Redazione piano antinfortunistico per lavori di trasporto e montaggio strutture prefabbricate € 1.100,00 - Riunioni, sopralluoghi con D.L. Coordinatore per la sicurezza, riunione annuale € 15.708,00 - Riunioni informative con maestranze € 2.520,00 - Smaltimento rifiuti speciali € 5.000,00 Totale “A” € 25.848,00

COSTI PER LA SICUREZZA DI FASE - Recinzione area cantiere € 13.325,00 - Box cantiere (spogliatoio, uffici, servizi igienici) compreso allac. Servizi e pulizia € 15.600,00 - Illuminazione ingressi con proiettori € 4.650,00 - Impianto di messa a terra € 2.350,00 - Segnaletica di sicurezza € 3.720,00 - Delimitazione scavi, pozzetti, ecc. € 12.500,00 - Quadri elettrici, cavi,etc. a € 2.230,00 - Opere ed attrezzature provvisionali € 7.280,00 - Ricerca sottoservizi € 2.940,00 - Sbatacchiatura scavi con legname d’abete € 6.100,00 - Dispositivi anticaduta per lavorazioni in quota € 3.200,00 - Rete di sicurezza € 12.210,00 - Ponteggi € 21.047,00 - Linee ancoraggio cinture di sicurezza € 7.000,00 Totale “B” € 114.152,00

RIEPILOGO COSTI Totale “A” € 25.848,00 Totale “B” € 114.152,00 Totale complessivo costi sicurezza € 140.000,00 Incidenza percentuale sull’importo dei lavori 4.0% Incidenza percentuale sulla manodopera (25%) 16,0%

COMPUTO COSTI GENERALI Redazione del Piano Operativo Sicurezza : € 1.520,00 Redazione piano antinfortunistico per lavori di trasporto e montaggio elementi prefabbricati e/o carpenteria metallica € 1.100,00

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Riunioni, sopralluoghi, ecc.: - n° 1 riunione/settimana x 43settimane (43riunioni) 2 ore/riunione con 5 persone (civile e impianti)

2 x 5x 43x 36,00 € 15.480,00

- n° 2 riunioni per la sicurezza 2 ore/riunione con RLS-RSPP-Medico Competente 2x2 x 21,00 € 84,00 2x2 x 36,00 € 144,00 totale € 15.708,00

Riunioni informative con le maestranze - n° 1 riunione/mese, di ore 1 x 10mesi (10 riunioni)

1 x 10 x 12 op. x 21,00 € 2.520,00

Smaltimento rifiuti speciali 10 * 500,00 € 5.000,00

COMPUTO COSTI DI FASE

Recinzione area cantiere con rete plastica h. 2,00 e paletti in ferro - 650 m * 20,50 € 13.325,00 Box cantiere (spogliatoio, uffici, servizi igienici) compreso allacciamento servizi e pulizia

€ 15.600,00 Illuminazione ingressi con proiettori - n. 30 punti luce * 155,00 € 4.650,00 Impianto di messa a terra cantiere € 2.350,00 Segnaletica di sicurezza - n° 60 * 62,00 € 3.720,00 Delimitazione scavi, pozzetti, canalizzazioni e luoghi di lavoro - m 5000 x 2,50 (con banda plastica bianca/rossa) € 12.500,00 Quadri eletrici, cavi,,etc. - m 300 * 3,10 (cavo flessibilissimo per installazione mobile di cantiere) € 930,00 - quadro ASC € 1.300,00 totale € 2.230,00 Opere ed attrezzature provvisionali - trabattelli n. 6 * 9,75 * 120 gg. € 7.020,00 - scale di varia lunghezza n. 5 * 52,00 € 260,00 totale € 7.280,00 Ricerca sottoservizi - n° 2 persone x 70 ore x 21,00 € 2.940,00 Dispositivi anticaduta per lavorazioni quota € 3.200,00 Sbatacchiatura scavi con legname € 6.100,00

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Rete di sicurezza per lavori di prefabbricazione - ml 60 * 22 = mq 1320 * 9,25 € 12.210,00 Ponteggi a telai prefabbricati - mq 2300 * 9,15 € 21.047,00 Linea di ancoraggio cinture di sicurezza - n 2 * 100 = ml 200 * 35,00 € 7.000,00

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SOMMARIO Copertina 1Introduzione 2Dati generali 5Compiti e responsabilita' 7Descrizione dell'opera 13Analisi del sito e del contesto ambientale 14Organizzazione del cantiere 21Elenco fasi lavorative 35Schede fasi lavorative 37Diagramma di Gantt 123Misure di coordinamento 126Stima dei costi della sicurezza 134Sommario 138