PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO · di nuova tecnologia, di macchine e attrezzature non previste...
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PIANO DI SICUREZZA
E COORDINAMENTO ai sensi del Decreto Legislativo 09 Aprile 2008 n. 81
COMMITTENTE: PROVINCIA DI VENEZIA
Dipartimento dei Servizi Territoriali
Gestione Patrimonio Edilizio
CSP: Geom. Matteo Bonaldo
Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (ve)
INTERVENTO: Lavori di manutenzione straordina ria per l’adeguamento delle
scuole alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi.
Lotto Funzionale A – Palazzetto dello sport di Chioggia
DS002-03
Borgo San Giovanni - Via P.Togliatti s.n.
30015 Chioggia (ve)
INDICE 1 PREMESSA 2 1.1 REVISIONE DEL PIANO 2
2 ANAGRAFICA DELL’OPERA 6 3 DESCRIZIONE DELL’OPERA 9 3.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L’AREA DI CANTIERE 9 3.2 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA 10 3.3 INDIVIDUAZIONE PLANIMETRICA 10
4 ANALISI DEI RISCHI E PRESCRIZIONI DI SICUREZZA 11 4.1 METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE. 11 4.2 Indice per la valutazione dei rischi. 12
5 AREA DI CANTIERE 13 5.1 EVENTI METEREOLOGICI 15 5.2 STRADE 16 5.3 SCUOLE 17 5.4 VIABILITA’ 17 5.5 RUMORE 18 5.6 POLVERI 19 5.7 ODORI E ALTRI INQUINANTI AERODISPERSI 19
6 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 20 6.1 RECINZIONI DI CANTIERE, ACCESSI E SEGNALAZIONI 20 6.2 SERVIZI LOGISTICI ED IGIENICO ASSISTENZIALI 20 6.3 IMPIANTI PRINCIPALI E RETI DI ADDUZIONE ENERGIA, ACQUA E GAS 21 6.4 IMPIANTI DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE 22 6.5 IMPIANTO DISPERSORE DI TERRA 22 6.6 VIABILITA’ DI CANTIERE E MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA 22 6.7 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE 22 6.8 DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO 23 6.9 ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI 23 6.10 SMALTIMENTO RIFIUTI 23 6.11 ZONE DI DEPOSITO LIQUIDI INFIAMMABILI 24 6.12 ZONE DI STOCCAGGIO BOMBOLE E GAS TECNICI 24
7 ANALISI DELLE FASI LAVORATIVE 26 7.1 Rischi delle fasi lavorative 26 7.2 Elenco fasi di lavoro previste nel cantiere: 27 7.3 Schede fasi lavorative 28
8 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI 37 9 MISURE DI COORDINAMENTO PER L’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA 38 9.1 ANALISI 38 9.2 MISURE DI COORDINAMENTO 39
10 MODALITÀ PER L’ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO E LA COOPERAZIONE 40 11 GESTIONE DELLE EMERGENZE 41 11.1 INDICAZIONI GENERALI 41 11.2 ASSISTENZA SANITARIA E PRONTO SOCCORSO 41 11.3 PREVENZIONE INCENDI 41 11.4 RIFERIMENTI TELEFONICI 42
12 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA 43 12.1 CRITERI PER LA DEFINIZIONE E LA VALUTAZIONE DEI COSTI 43 12.2 STIMA DEI COSTI 43
13 DISPOSIZIONI GENERALI 44 13.1 DISPOSIZIONI GENERALI PER LE IMPRESE APPALTATRICI 44 13.2 DISPOSIZIONI GENERALI PER I LAVORATORI AUTONOMI 44 13.3 DISPOSIZIONI PER TUTTE LE IMPRESE 45
14 DOCUMENTAZIONE DI CUI ALL’ALLEGATO XVII DEL D.LGS 81/2008 46 15 REQUISITI MINIMI DEI POS 47 16 FIRME PER ACCETTAZIONE 48
Geom. MATTEO BONALDO – Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (VE)
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1 PREMESSA
Questo documento costituisce il Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) relativo all’opera di seguito descritta, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 e s.m.i., ed è redatto conformemente all’allegato XV “contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili”.
Per le informazioni dettagliate sui lavori da eseguire si rimanda al progetto edilizio redatto dall’ing. Raffaele Finazzi (Provincia di Venezia) con la collaborazione dell’ing. Alberto Boscolo Pecchie (professionista esterno).
Nel presente documento alcune informazioni sono comunque riportate in forma sintetica per agevolare la lettura del PSC ai soggetti coinvolti.
Il PSC contiene l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti misure di prevenzione e/o protezione per eliminare o ridurre i rischi durante l’esecuzione dei lavori.
Le indicazioni riportate non sono da considerarsi esaustive di tutti gli obblighi previsti in materia di sicurezza in capo ai soggetti esecutori, rimane infatti piena responsabilità delle imprese rispettare, oltre alle prescrizioni del presente piano, anche tutti gli obblighi previsti dalla normativa in materia di sicurezza (D.Lgs. 81/08).
A tale scopo, tra l’altro, le imprese integreranno il PSC, come previsto dalle norme, con il proprio piano operativo di sicurezza (POS), i cui contenuti minimi sono individuati nel succitato allegato XV.3 del D.Lgs. 81/08.
Il presente piano di sicurezza e coordinamento viene consegnato a tutte le imprese che partecipano alla gara di appalto al fine di permettere l’effettuazione di un’offerta che tenga conto anche del costo della sicurezza.
L’impresa appaltatrice, prima dell’inizio dei lavori, può presentare proposte di integrazione al piano della sicurezza, qualora ritenga di poter meglio tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori presenti in cantiere. Il Coordinatore in fase di esecuzione valuterà tali proposte e, se ritenute valide, le adotterà integrando o modificando il piano di sicurezza e coordinamento.
Tutte le imprese e lavoratori autonomi che interverranno in cantiere dovranno essere in possesso di una copia aggiornata del presente piano di sicurezza e coordinamento, tale copia sarà fornita dall’impresa appaltatrice da cui dipendono contrattualmente.
1.1 REVISIONE DEL PIANO
Il presente piano di sicurezza e coordinamento finalizzato alla programmazione delle misure di prevenzione e protezione potrà essere rivisto, in fase di esecuzione, in occasione di modifiche organizzative, modifiche progettuali, varianti in corso d’opera, modifiche procedurali, introduzione di nuova tecnologia, di macchine e attrezzature non previste all’interno del presente piano.
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Il presente documento è così articolato:
Relazione tecnica e prescrizioni
In questa sezione sono esplicitati i soggetti interessati all’opera, le caratteristiche del sito, i potenziali rischi connessi con le attività e gli insediamenti limitrofi, l’organizzazione del cantiere, le prescrizioni inerenti la salute e l’igiene nei luoghi di lavoro, la documentazione necessaria al cantiere ai fini della sicurezza, la stima dei costi della sicurezza e le prescrizioni per i soggetti coinvolti.
Allegati
Allegato 1 – Planimetr ie di cantiere
Contengono la rappresentaz ione del l ’area di cantiere con l 'ubicazione dei serviz i , le indicaz ioni sul la viabi l i tà esterna a l cantiere, le recinzioni, gl i eventual i lot t i operat iv i e a ltr i aspett i s igni f icat iv i per la s icurezza.
Sarà r iportata inolt re l ’ubicaz ione di macchine d i cantiere r i levant i o attrezzature (gru, ponteggi, betoniere, ecc…).
In questo e laborato potrà anche trovare posto lo schema o l ’ubicaz ione degl i impianti di cant iere (e lettr ico, idr ico, fognario).
Al legato 2 – Cronoprogramma dei lavori
Riporta i l cronoprogramma dei lavori , eventualmente suddiviso per lot t i operat iv i . Lo svi luppo cronologico dei lavor i v iene qui r iportato sotto forma di diagramma di Gantt con espl ic i tat i i col legamenti funzional i al le s ingole lavorazioni, nonché la st ima dei tempi necessari a l la loro esecuz ione ed i l relat ivo numero d i lavorator i presenti in cantiere.
Al legato 3 – Computi metr ic i est imativ i cost i del la s icurezza
Contiene la st ima dei cost i del la s icurezza, va lutat i per tutta la durata del le lavorazioni previste in cantiere; i suddett i cost i sono suddiv is i in due part i , quel l i compresi nel le lavoraz ioni ( inclusi ne l le s ingole voc i del l ’e lenco prezz i) e quel l i aggiunti al l ’ importo totale del le opere.
I cost i de l la s icurezza individuano la parte del costo del l ’opera da non assoggettare a r ibasso nel le of ferte del le imprese esecutr ic i .
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Abbreviazioni
Ai fini del presente piano, valgono le seguenti abbreviazioni e definizioni:
Committente – COM
Il soggetto per conto del quale l ' intera opera v iene real izzata, indipendentemente da eventual i fraz ionamenti del la sua rea l izzaz ione.
Responsabile dei lavori – RDL
I l soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere i compit i ad esso attr ibuit i da l D.Lgs. 81/08.
Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione – CSP
I l soggetto incaricato, dal committente o dal responsabi le dei lavori , del l 'esecuz ione dei compit i d i cui al l 'art icolo 91 del D.Lgs. 81/08.
Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione – CSE
I l soggetto incaricato, dal committente o dal responsabi le dei lavori , del l 'esecuz ione dei compit i d i cui al l 'art icolo 92 del D.Lgs 81/08, che non può essere i l datore d i lavoro del le imprese esecutr ic i o un suo d ipendente o i l responsabi le del serviz io di prevenzione e protez ione (RSPP) da lui designato.
Impresa affidataria
Impresa t i to lare del contratto di appalto con i l committente che, nel l ’esecuzione del l ’opera appal tata, può avvalers i di imprese subappal tatr ic i o di lavoratori autonomi.
Impresa esecutrice
Impresa che esegue un’opera o parte di essa impegnando proprie r isorse umane e mater ial i
Referente
E’ la persona f is ica che rappresenta l ’ impresa esecutr ice nei rapport i con i l committente e con i l CSE. Sol i tamente è i l direttore tecnico di cantiere e/o i l capocantiere.
Egl i è persona competente e capace e dotata d i adeguat i t i to l i di esperienza e/o di studio e di r ige le att iv ità di cant iere del la propria impresa e tra l ’a ltro:
• verifica e controlla l’applicazione del POS e del PSC;
• agisce in nome e per conto dell’Impresa per tutte le questioni inerenti alla sicurezza e costituisce l’interlocutore del CSE; pertanto tutte le comunicazioni fatte al Referente si intendono fatte validamente all’Impresa;
• riceve e trasmette all’Impresa i verbali redatti dal CSE, sottoscrivendoli in nome e per conto dell’Impresa stessa;
• è sempre presente in cantiere anche qualora vi fosse un solo lavoratore dell’Impresa;
• riceve copia delle modifiche fatte al PSC e ne informa le proprie maestranze e i propri subappaltatori;
• informa preventivamente il CSE dell’arrivo in cantiere di nuove maestranze o subappaltatori.
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Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - RLS
Persona eletta o des ignata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gl i aspett i del la sa lute e del la s icurezza durante i l lavoro
Piano di sicurezza e di coordinamento – PSC
I l piano è cost i tu ito da una re laz ione tecnica e prescr iz ioni corre late a l la complessità del l 'opera da real izzare ed al le eventual i fas i cr i t iche del processo di costruzione, come megl io speci f icato dal l ’art. 100 del D.Lgs. 81/08.
Piano operativo di sicurezza – POS
Piano operat ivo di s icurezza: i l documento che i l datore d i lavoro del l ' impresa esecutr ice redige, in r i fer imento al s ingolo cantiere interessato, ai sensi del l 'art icolo 17 comma 1, lettera a), i cu i contenuti sono r iportat i ne l l ’ ALLEGATO XV del Testo Unico su l la S icurezza.
Dispositivi di protezione individuali - DPI
Qualsiasi attrezzatura dest inata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore a l lo scopo di proteggerlo contro uno o più r isch i suscett ibi l i d i minacciarne la s icurezza o la salute durante i l lavoro, nonché ogni complemento o accessorio dest inato a tale scopo.
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2 ANAGRAFICA DELL’OPERA
CARATTERISTICHE DELL’OPERA
I
INDUVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI
Descrizione dell’opera Lavori di manutenzione straordinaria per l’adeguamento delle scuole
alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi.
Lotto Funzionale A – Palazzetto dello sport di Chio ggia (VE)
Ubicazione Bg.S.Giovanni-Via P.Togliatti s.n. - 30015 Chioggia (VE)
Durata presunta dei lavori (in giorni naturali e consecutivi) 90
Ammontare presunto complessivo dei lavori 106.880,61 €
Oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta 4.808,27 €
Numero massimo presunto dei lavoratori in cantiere 10
Entità presunta del cantiere (in uomini/giorno) 267
Numero presunto di imprese e lavoratori autonomi 12
Committente PROVINCIA DI VENEZIA
Dipartimento dei Servizi al Territorio
Gestione del Patrimonio Edilizio
S.Marco 2662 – 30124 Venezia (VE)
c.f. 80008840276
Responsabile dei lavori Ing. Andrea Menin,
Dirigente del Servizio Gestione del Patrimonio Edilizio
Via Forte Marghera 191 – 30173 Mestre (VE)
c.f. MNNNDR65T25H769G
Progettista
Ing. Raffaele Finazzi Dipendente della Provincia di Venezia
Collaboratore alla Progettista
Ing. Alberto Boscolo Pecchie
“ Ing. Boscolo e Ing. Guida Studio Associato” Via C.Battisti, 55/2 – 30035 Mirano (VE)
c.f. e p.iva 04064730270
Direttore dei lavori ------
Coordinatore per la progettazione (CSP)
Geom. Matteo Bonaldo Via Nicolo Zeno 126/C - 30015 CHIOGGIA (VE)
c.f. BNL MTT 75T20 G693I
Coordinatore per l’esecuzione lavori (CSE)
------
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INDIVIDUAZIONE DELLE IMPRESE COINVOLTE
IMPRESA
AFFIDATARIA:
Indirizzo
Tel./Fax.
Legale Rappresentante
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile RSPP
Medico competente
Partita Iva
IMPRESA
APPALTATRICE:
Indirizzo
Tel./Fax.
Legale Rappresentante
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile RSPP
Medico competente
Partita Iva
IMPRESA
APPALTATRICE:
Indirizzo
Tel./Fax.
Legale Rappresentante
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile RSPP
Medico competente
Partita Iva
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IMPRESA
APPALTATRICE:
Indirizzo
Tel./Fax.
Legale Rappresentante
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile RSPP
Medico competente
Partita Iva
IMPRESA
APPALTATRICE:
Indirizzo
Tel./Fax.
Legale Rappresentante
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile RSPP
Medico competente
Partita Iva
IMPRESA
APPALTATRICE:
Indirizzo
Tel./Fax.
Legale Rappresentante
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile RSPP
Medico competente
Partita Iva
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3 DESCRIZIONE DELL’OPERA
3.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L’AREA DI CANTIERE
L’immobile in oggetto è un palazzetto dello sport a servizio delle limitrofe scuole superiori.
Lo stesso è situato nell’estremità sud della Laguna interna del Lusenzo di Chioggia, in un quartiere caratterizzato esclusivamente dalla presente di istituti scolastici tra cui un asilo nido, una scuola materna, una elementare e quattro istituti superiori.
Logisticamente lo stesso si colloca alla fine della via Togliatti e costeggia (confine Nord) l’inizio della pista ciclabile del Lusenzo.
I restanti confini sono così individuati, Est con il canale del Lusenzo che prosegue verso sud con il canale della Fossetta, Sud con l’istituto G.Cini, Ovest con un parco attrezzato pubblico con annesso bar.
Quindi già da subito di evince che l’attività edilizia in oggetto deve prestare estrema attenzione al flusso importate di fruitori della Laguna del Lusenzo, quest’ultimi potranno essere sia in bicicletta che a pedoni.
Per accedere all’area del sito in oggetto bisogna percorrere l’unica viabilità carrabile presente, Via P.Togliatti, questa risulta essere a doppio senso di marcia, alla fine di detta viabilità si trova un piccolo cul-de-sac per l’inversione di marcia ed qui che si accede al palazzetto dello sport in questione e alla zona pedonale del Lusenzo.
Non si può, inoltre, non ricordare che il contento in cui è collocato il sito oggetto di intervento è una zona vincolata essendo la stessa all’interno della conterminazione laguna della Laguna Veneta quindi sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
Di seguito vengono riportate riprese fotografiche per individuare il sito in oggetto:
Ripresa Aerea
Laguna del Lusenzo
v.Togliatti
Fossetta
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3.2 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA
L’intervento progettato riguarda opere di manutenzione straordinaria per l’adeguamento delle scuole alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi
A questo proposito sono stati previsti lavori di adeguamento dell’illuminazione del campo da gioco, per garantire l’illuminamento medio richiesto dalle normative pertinenti. Alcuni interventi all’illuminazione di emergenza delle vie di esodo sono richiesti per l’uso del fabbricato per pubblico spettacolo e pertanto verranno eseguiti contestualmente. Analogamente, è stata prevista la separazione fra i servizi destinati agli atleti e quelli riservati al pubblico, cosa che attualmente non è in essere. Verrà anche realizzato uno spogliatoio per gli arbitri. Con l’occasione, verranno rivisti gli impianti di estrazione aria dei bagni e degli spogliatoi, visto l’uso più intenso al quale saranno assoggettati.
Sono stati parimenti progettati alcuni adattamenti delle caratteristiche delle scale di accesso alle tribune per rispettare le prescrizioni normative.
All’esterno del fabbricato, nel giardino, sono previsti percorsi separati per il pubblico e per gli atleti, per garantire l’incolumità delle squadre sportive nei confronti dell’esuberanza delle tifoserie.
Questo verrà fatto anche all’interno del fabbricato, per l’accesso al campo da gioco, in questo caso con una copertura estensibile a soffietto che potrà essere ridotta di dimensione durante l’uso scolastico. Allo stesso modo sarà meglio delimitato il campo da gioco per garantire le suddette separazioni.
Viene poi rivista la cartellonistica e la segnaletica in modo tale da fornire chiare indicazioni al pubblico.
Nel complesso i lavori previsti non sono particolarmente impattanti, sono però distribuiti in varie parti dell’edificio.
Di questo sarà necessario tenere debito conto nella programmazione dell’esecuzione dei lavori, che andrà preferibilmente effettuata in un periodo di uso limitato del fabbricato, in modo da ridurre leconseguenze dell’inagibilità totale o parziale dell’immobile per gli istituti scolastici e/o per le società sportive.
3.3 INDIVIDUAZIONE PLANIMETRICA
Per meglio identificare l’area del cantiere si allegano planimetrie (Allegato 1).
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4 ANALISI DEI RISCHI E PRESCRIZIONI DI SICUREZZA
4.1 METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE.
La presente sezione del piano costituisce una relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti in riferimento a:
a. l’area del cantiere (capitolo V°);
b. l’organizzazione del cantiere (capitolo VI °);
c. I rischi aggiuntivi rispetto ai specifici delle singole lavorazioni (capitolo VII °);
d. l’interferenza tra le lavorazioni (capitolo VIII °).
Relativamente ai punti “a”, “b” e “c”, saranno inoltre descritte le scelte progettuali e organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive da attuare per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro, nonché le necessarie misure di coordinamento.
Per quanto concerne invece il punto “d” saranno indicate le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive e i dispositivi di protezione individuali in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni. Inoltre saranno definite le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni, delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuali finalizzati alla riduzione degli eventuali rischi residui di interferenza.
Le misure di coordinamento relative all’uso comune da parte di più imprese dei lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione dei lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva saranno trattati nel capitolo IX °.
L’organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune è trattato nel capitolo XI °.
Il crono programma contente la durata delle fasi operative, la loro sequenza temporale, il numero di imprese e operai contemporaneamente presenti, le interferenze spaziali e temporali fra le lavorazioni sono riportate nell’allegato 2.
La stima dei costi per la sicurezza è valutata al capitolo XII°.
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4.2 Indice per la valutazione dei rischi.
Per la valutazione dei rischi si fa riferimento a un indice che varia da 1 a 3, ottenuto tenendo conto sia della gravità del danno, sia della probabilità che tale danno si verifichi; tale indice cresce all’aumentare del rischio ed è associato alle seguenti valutazioni:
Valutazione Significato
1 il rischio è basso: si tratta di una situazione nella quale un’eventuale incidente provoca raramente danni significativi
2 il rischio è medio: si tratta di una situazione nella quale occorre la dovuta attenzione per il rispetto degli obblighi legislativi e delle prescrizioni del presente piano
3 il rischio è alto: si tratta di una situazione che per motivi specifici del cantiere o della lavorazione richiede il massimo impegno e attenzione
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5 AREA DI CANTIERE
All’interno dell’area di cantiere saranno individuabili le seguenti aree:
o area logistica, dove saranno collocate le infrastrutture di cantiere quali baracca, deposito, cartello di cantiere, cartello di segnalazione pericoli, impianti di cantiere, ecc.
o area operativa A, che coincide con gli interventi esterni al fabbricato per attrezzare un parcheggio e un percorso ad uso esclusivo degli atleti;
o area operativa B, che coincide con gli interventi interni al palazzetto;
Tale area operativa B sarà suddivisa ulteriormente in sub aree operative B, riferite a zone distinti interne al manufatto che possono essere eseguite in maniere completamente distinta.
- Area operativa Sub B1, che coincide con gli interventi per l’adeguamento del campo da gioco;
- Area operativa Sub B2, che coincide con gli interventi per l’adeguamento delle gradinate esistenti;
- Area operativa Sub B3, che coincide con gli interventi per l’adeguamento e separazione degli spogliatoio atleti e la creazione di uno per l’arbitro;
La sopra descritta separazione in aree operative e sub aree operative servirà ridurre al minino i rischi di interferenza delle varie lavorazioni.
Dovendo sviluppare il cantiere in pochi giorni (90), non esiste la possibilità di sfalsare le lavorazioni sotto il profilo temporale, quindi si è provveduto e progettato lo sfasamento di aree logistiche di cantiere in modo tale da garantire la contemporaneità di più lavorazioni diverse la non nella stessa zona.
Ovviamente in certe lavorazioni è comunque prevista una sovrapposizioni di imprese, dovuta al naturale svolgersi del processo costruttivo edilizio, in tali casi si andrà a ridurre i rischi mediante specifiche riunioni di coordinamento atte all’informazione, di tutti i partecipanti di quella fase operativa, dei rischi connessi dalla stessa.
Successivamente saranno individuati i rischi connessi con la realizzazione delle aree sia logistiche che operative di cantiere.
Vengono di seguito analizzati gli elementi essenziali in relazione:
o alle caratteristiche dell’area di cantiere;
o alla presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere;
o ai rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l’area circostante.
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In conformità al D.lgs. 81/08, l’area di cantiere può essere soggetta a rischi specifici in presenza di: falde, fossati, alvei fluviali, banchine portuali, alberi, manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture quali: strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con particolari esigenze di tutela quali: scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità; rumore, polveri, fibre, fumi, vapori, gas, odori o altri inquinanti aereo dispersi; caduta di materiali dall’alto (elenco tratto dall’allegato XV.2. del D.Lgs. 81/08).
Nell’elenco sopraindicato sono stati sottolineati i gli elementi che comportano rischio per il cantiere in esame e che di seguito sono trattati (si omette la trattazione degli altri elementi).
Si riporta di seguito l’analisi dei suddetti rischi individuati dopo aver analizzato le caratteristiche meteorologiche dell’area.
Riteniamo opportuno e fondamentale vincolare la realizzazione del cantiere, in tutte le sue fasi, nel periodo in cui le scuole limitrofe non sono a regime, in tal modo uno dei principali rischi derivante dall’interferenza del cantiere con quello della popolazione scolastica viene a mancare.
Tale scelta è stata preventivamente discussa, proposta e infine condivisa con il progettista dell’opera e con i suoi collaboratori.
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5.1 EVENTI METEREOLOGICI
Analisi descrittiva Il cantiere avrà una durata di mesi 3, iniziando a Giugno e ultimando a Agosto,. Nei periodi estivi i valori di temperatura ed umidità possono raggiungere valori elevati tali da compromettere la sicurezza durante particolari lavorazioni.
Essendo il nostro edificio esposto verso il mare nel quadrante nord-est si espone direttamente ai venti di bora. Nel caso che le lavorazioni avvengano d’inverno, il gelo associato ad elevata umidità nell’aria, comporta la formazione di strati di ghiaccio sugli elementi esposti all’esterno.
Individuazione rischi Alta temperatura ed umidità
� Malori dovuti alle alte temperature ed umidità durante le lavorazioni all’aperto, in particolare se le lavorazioni avvengono in copertura.
Venti di Bora
� In ogni periodo dell’anno si possono manifestare venti di Bora con raffiche che possono raggiungere e superare i 110 Km/h.
Ghiaccio � Pericolo di caduta dall’alto durante i lavori sulla copertura e
durante il transito nei ponteggi se installati.
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Alta temperatura ed umidità
� Le lavorazioni in copertura e quelle derivanti dalla smobilitazione dei ponteggi e del cantiere stesso (lavorazioni che si prevedono temporalmente nel periodo di luglio – agosto 2013), dovranno essere pianificate in modo da eseguirsi negli orari in cui i valori di temperatura esterna risultino poco elevati; gli operatori dovranno utilizzare copricapo al fine di evitare colpi di calore;
� Assicurare l’assunzione da parte dei lavoratori di acqua e bevande con integrazione salina;
Venti di Bora
I rischi connessi con le raffiche di vento sono presenti nelle fasi di movimentazione carichi, nel montaggio e uso del ponteggio se necessario, nella caduta di materiali e persone dall’alto.
� Il ponteggio, dovrà avere un numero di ancoraggi di progetto tali da resistere alle sollecitazioni dello specifico vento locale;
� Le lavorazioni ed il transito nel ponteggio devono essere sospese per ridurre il rischio di caduta di cose dall’alto o di scivolamento e caduta di persone;
� Ala fine di ogni giornata lavorativa e, nel caso in cui durante il giorno si alzi il vento di bora, si dovrà sgomberare il ponteggio da calcinacci, materiale da costruzione, secchi, pannelli per l’isolamento a cappotto, ecc.
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Ghiaccio
� I lavori in copertura sono vietati in caso di ghiaccio o pioggia; i ponteggi dovranno essere completi di tavole fermapiede.
Contenuti minimi del
POS Il progetto del ponteggio, se necessario, dovrà evidenziare a quale velocità del vento è stato verificato.
5.2 STRADE
Analisi descrittiva Sono due gli aspetti che riguardano la viabilità, il primo è quello derivante dall’approvvigionamento dei materiali ed il secondo è derivante dalla localizzazione del cantiere. L’approvvigionamento del materiale di cantiere avviene tramite la strada pubblica via P.Togliatti e poi su Strada Matteotti per accedere dal cancello carraio dell’istituto G.Cini,usando la sette viabilità interna destinata a fine cantiere all’accesso degli atleti.
In tal modo i mezzi di una certa dimensione non si troveranno a eseguire manovre insolite in prossimità dell’inizio della zona pedonale del Lusenzo con particolare e costante afflusso di persone a piedi e in bicicletta. I mezzi dovranno comunque essere di piccole dimensioni e portare il stretto necessario per le lavorazioni giornaliere.
Per il secondo punto si ribadisce e si evidenzia il particolare flusso di persone derivante dal fatto che la zona in esame è molto trafficata ed usata.
Individuazione rischi � Blocco del traffico
Valutazione rischio 3
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Blocco del traffico per approvvigionamento
� Durante la manovra per il posizionamento in sosta dei mezzi di approvvigionamento materiale si potrebbe causare il momentaneo blocco del traffico. Utilizzare personale a terra con il compito di dirigere le manovre e bloccare momentaneamente il transito dei mezzi.
� La ditta deve pianificare gli approvvigionamento dei materiali in modo da utilizzare mezzi di trasporto per quanto possibile compatibili con la disponibilità di spazio di sosta.
Il materiale spanto sul sedime stradale dovrà essere prontamente rimosso.
Contenuti minimi del
POS --
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17
5.3 SCUOLE
Analisi descrittiva Presenza di più scuole nei pressi dell’ingresso carrabile e pedonale del cantiere. La strada anche se con dimensione importanti presenza in alcuni momenti della giornata un flusso di persone notevole.
Individuazione rischi � Possibili danni a mezzi o cose in transito durante le prime ore del mattino coincidenti con l’inizio della scuola a causa delle dimensioni eccessive dei mezzi di trasporto.
� Collisione tra autoveicoli durante l’uscita dal cantiere
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Il cantiere deve essere inizio e concluso durante il periodo estivo, periodo in cui non è presente la popolazione scolastica.
5.4 VIABILITA’
Analisi descrittiva La viabilità interna del cantiere sarà divisa in due zone. La prima destinata al carico e scarico con mezzi, la seconda del tipo pedonale e con accesso da via Togliatti mediante l’attuale cancello pedonale a due battenti. La zona destinata a transito merci è già asfaltata e presenta una delimitazione fisica con il palazzetto. Al termine del cantiere la stessa sarà oggetto dell’ultimo intervento di segnaletica orizzontale per individuare i parcheggi destinati agli atleti. Sono presenti e rilevabili invece i rischi derivanti dal trasporto, carico e scarico dei materiali, dalla necessità di non ostacolare o bloccare il traffico lungo la via pubblica.
Individuazione rischi � Spargimento di materiale sul piano stradale durante il carico/scarico materiale
� Blocco del traffico
� Collisione dei mezzi in transito su Via Matteotti.
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� mantenere pulito e sgombero il manto stradale ed il marciapiede da detriti caduti durante le operazioni di entrata ed uscita dall’area del cantiere e dalle operazioni di carico scarico.
� Durante la manovra per il posizionamento in sosta dei mezzi di approvvigionamento materiale si potrebbe causare il momentaneo blocco del traffico. Utilizzare personale a terra con il compito di dirigere le manovre e bloccare momentaneamente il transito dei mezzi.
� La ditta deve pianificare gli approvvigionamento dei materiali in modo da utilizzare mezzi di trasporto per quanto possibile compatibili con la disponibilità di spazio di sosta.
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� Evitare forniture di cantiere negli orari di intenso traffico.
� Installare cartelli di pericolo prima del cantiere.
Contenuti minimi del
POS --
5.5 RUMORE
Analisi descrittiva Si dovranno rispettare gli orari imposti dai regolamenti locali e, qualora vi fosse la necessità di impiego di attrezzature particolarmente rumorose, si dovrà fare apposita richiesta al Comune ed avere l'idonea autorizzazione in deroga; si riportano nella tabella i limiti all’emissione del rumore distinti per le varie classi di destinazione ai sensi del DPCM 14/11/1997, secondo quanto riportato nella “classificazione acustica del territorio Comunale di Chioggia”
Individuazione rischi � Disturbo arrecato dagli automezzi di trasporto materiale, dai mezzi meccanici utilizzati in cantiere e da particolari lavorazioni rumorose
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Assicurasi dell’integrità del marmitte o del sistema di silenziamento degli automezzi utilizzati per il trasporto.
� Eseguire le lavorazioni di demolizione o particolarmente rumorose negli orari centrali dei periodi mattutini o pomeridiani.
Contenuti minimi del
POS � Definire i mezzi da utilizzarsi per le lavorazioni e le loro
caratteristiche di emissione del rumore;
� Individuare i DPI che si intendono utilizzare durante le lavorazioni che comportano importanti emissioni di rumore.
CLASSI DI DESTINAZIONE D’USO DEL TERRITORIO
Periodo DIURNO
Limiti massimi [Leq in dB(A)]
Periodo NOTTURNO
Limiti massimi [Leq in dB(A)]
I – Aree particolarmente protette 50 40
II – Aree prevalentemente residenziali 55 45
III – Aree di tipo misto 60 50
IV – Aree di intensa attività umana 65 55
V – Aree prevalentemente industriali 70 60
VI – Aree esclusivamente industriali 70 70
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5.6 POLVERI
Analisi descrittiva Durante alcune operazioni, in particolare durante le demolizioni o il taglio di pietre con smerigliatrici, si produrranno in cantiere rilevanti quantità di polveri che, pur essendo inerti, vanno viste sempre e comunque come una fonte di inquinamento verso l'esterno dell’area di cantiere.
Individuazione rischi � Danni all’apparato respiratorio e visivo e insudiciamento
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Durante le operazioni di demolizione e taglio degli attuali gradoni in cls conformanti la gradinata centrale dotarsi di DPI consoni alla lavorazione;
� Utilizzare vaporizzatori per spargere acqua durante le operazioni di demolizione sopra descritte.
� Utilizzare attrezzature per il taglio di pietre e mattoni dotati di dispositivi di aspirazione delle polveri o di taglio in bagno d’acqua.
Contenuti minimi del
POS --
5.7 ODORI E ALTRI INQUINANTI AERODISPERSI
Analisi descrittiva L’uso di vernici e solventi a base di elementi volatili potranno essere utilizzati durante le lavorazioni di verniciatura o incollaggio, vista la lavorazione di nuova segnaletica orizzontale per delimitare la zona di parcheggio degli automezzi dedicata agli atleti.
Individuazione rischi � Danni all’apparato respiratorio, nausea ed intossicazione
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Si dovrà evitare di eseguire lavorazioni che comportino l’emissione di elementi volatili sgradevoli o dannosi all’interno dei locali se questi risultano poco ventilati;
� Si dovranno utilizzare appositi DPI durante le lavorazioni.
� Assicurarsi che la direzione del vento sia tale da non provocare effetti sgradevoli per gli inquilini delle abitazioni circostanti.
Contenuti minimi del
POS Individuare i DPI che si intendono utilizzare durante le lavorazioni che comportano importanti emissioni di inquinanti aerodispersi.
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6 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Come già premesso nel capitolo quinto l’area destinata a cantiere comprenderà l’area logistica e l’area operativa
L’area logistica è costituita dalla porzione di cantiere dove sarà posizionata la baracca, il quadro elettrico di cantiere, i cartelli di cantiere, l’impianto dispersore di terra; l’area di deposito ed accatastamento dei materiali edilizi a disposizione per l’intervento, nella planimetria di cantiere è identificata dalla dicitura “deposito materiale edile”; analogamente l’area riservata al deposito temporaneo del materiale di risulta è individuato dalla dicitura “deposito materiale di risulta”, altra area individuata è “l’area di carico/scarico”.
o area operativa A, che coincide con gli interventi esterni al fabbricato per attrezzare un parcheggio e un percorso ad uso esclusivo degli atleti;
o area operativa B, che coincide con gli interventi interni al palazzetto;
Tale area operativa B sarà suddivisa ulteriormente in sub aree operative B, riferite a zone distinti interne al manufatto che possono essere eseguite in maniere completamente distinta.
- Area operativa Sub B1, che coincide con gli interventi per l’adeguamento del campo da gioco;
- Area operativa Sub B2, che coincide con gli interventi per l’adeguamento delle gradinate esistenti;
- Area operativa Sub B3, che coincide con gli interventi per l’adeguamento e separazione degli spogliatoio atleti e la creazione di uno per l’arbitro;
6.1 RECINZIONI DI CANTIERE, ACCESSI E SEGNALAZIONI
Analisi descrittiva L’area di cantiere sarà delimitata esternamente dalla recinzione esistente in muretto di cls e soprastante recinzione metallica, all’interno dello stesso sarà individuata una area destinata agli apprestamenti del cantiere, la recinzione sarà costituita da elementi prefabbricati tipo “reti brenta” con apposta rete verde oscurante, di altezza 2 metri con la formazione di un cancello dotato di catena e luchetto.
6.2 SERVIZI LOGISTICI ED IGIENICO ASSISTENZIALI
Analisi descrittiva I servizi logistici da realizzare devono essere conformi a quanto previsto dalle normative vigenti in materia di igiene e sicurezza, nella tabella di seguito riportata si riportano in sintesi i requisiti minimi. La proprietà metterà a disposizione al piano terra un servizio igienico, e un locale destinato a spogliatoio in zone non soggette ad interventi, la stessa cosa vale per l’ufficio.
(vedi tavola grafica allegata).
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Servizio da Allestire
Norma di riferimento
Descrizione e caratteristiche dimensionali INSTALLAZIONE
Ufficio di cantiere
D.Lgs 81/2008 Ufficio di almeno 10 m2 di superficie per ogni cantiere principale, da util izzarsi per le riunioni periodiche di coordinamento. Dovrà essere adeguatamente climatizzato, coibentata ed illuminato.
SI
W.C. D.Lgs 81/2008 Il loro numero deve essere di almeno uno fino a 10 utilizzatori e, per numero superiore, almeno uno ogni trenta unità. Deve essere preferibilmente alla turca e deve essere previsto l’anti w.c. con lavabo.
SI
Docce D.Lgs 81/2008 Si devono realizzare solo se si prevedono lavori insudicianti; il loro numero deve essere di una ogni 5 lavoratori. Le docce di norma devono comunicare con uno spogliatoio dotato di aerazione naturale.
NO
Spogliatoi D.Lgs 81/2008 Di norma presenti (è possibile utilizzare la baracca ad uso ufficio come spogliatoio purché rispondente alle seguenti caratteristiche). Superficie in pianta non minore di 1,5 m2 per addetto per i primi 10 addetti occupanti un turno, 1 m2 per ogni addetto eccedente. Altezza libera maggiore di 2,4 metri. Devono essere predisposti armadietti personali per il vestiario, chiudibili a chiave.
SI
Lavandini D.Lgs 81/2008 Di norma le prese d’acqua dei lavandini devono essere di almeno 1 ogni 5 addetti occupanti un turno. Il comando di erogazione deve essere a leva, pulsante o pedale (non manuale). Devono essere messi a disposizione mezzi detergenti e per asciugarsi.
SI
Cucina (Facoltativa) -- NO
Mensa D.Lgs 81/2008 -- NO
Dormitorio D.Lgs 81/2008 -- NO
6.3 IMPIANTI PRINCIPALI E RETI DI ADDUZIONE ENERGIA, ACQUA E GAS
Analisi descrittiva Sono previste diramazioni interne dai punti di fornitura elettrica ed idrica esistente. La consistenza dell’impianto elettrico di cantiere comunque sarà la seguente:
1. fornitura energia elettrica dalla committenza tramite derivazione con presa a spina da quadro elettrico esistente;
2. quadro elettrico generale di cantiere del tipo certificato ASC secondo CEI 17-13,
3. linea di alimentazione del quadro realizzata in cavo multipolare con guaina idonea al tipo di posa,
4. alimentazione postazioni fisse di lavoro utilizzanti apparecchiature elettriche mediante cavi multipolari con guaina idonea al tipo di posa allacciati al quadro principale mediante presa a spina o direttamente in morsettiera;
5. impianto di illuminazione.
Per quanto concerne l’impianto idrico lo stesso sarà derivato dal contatore idrico di proprietà attualmente presente posto all’esterno del fabbricato.
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6.4 IMPIANTI DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
Analisi descrittiva Dalle relazioni allegate al progetto edilizio il cui PSC ne fa parte integrante, risulta che non si necessita di impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
6.5 IMPIANTO DISPERSORE DI TERRA
Analisi descrittiva Pur se non soggetto alla realizzazione dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, rimane l’obbligo per cantieri con punto di consegna ENEL di realizzare l’impianto dispersore di terra.
Nel caso in esame sarà messo a disposizione l’impianto di terra dell’edificio se esistente, in alternativa sarà realizzato un impianto di terra temporaneo e lo stesso dovrà essere verificato e dichiarato conforme da personale competente e in possesso dei requisiti di legge, conseguentemente si dovrà inviare le relative comunicazione e dichiarazione agli enti competenti.
6.6 VIABILITA’ DI CANTIERE E MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA
Analisi descrittiva La viabilità interna del cantiere sarà divisa in due zone. La prima destinata al carico e scarico con mezzi, la seconda del tipo pedonale e con accesso da via Togliatti mediante l’attuale cancello pedonale a due battenti.
La zona destinata a transito merci è già asfaltata e presenta una delimitazione fisica con il palazzetto. Al termine del cantiere la stessa sarà oggetto dell’ultimo intervento di segnaletica orizzontale per individuare i parcheggi destinati agli atleti.
Sono presenti e rilevabili invece i rischi derivanti dal trasporto, carico e scarico dei materiali, dalla necessità di non ostacolare o bloccare il traffico lungo la via pubblica.
Nel caso si dovessero scaricare mezzi di dimensioni tali da dover ingombrare tutta la carreggiata della pubblica via, si dovrà interdire il traffico lungo la strada pubblica previa comunicazione ai Vigili Urbani.
6.7 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE
Analisi descrittiva Relativamente all’impiantistica specifica di cantiere si rimanda a quanto prescritto nei sopra riportati punti “Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo”, “Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche”, mentre per la dislocazione degli stessi si rimanda alle allegate planimetrie di cantiere.
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6.8 DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO
Analisi descrittiva Per la dislocazione delle aree individuate per le zone di carico/scarico si rimanda alle planimetrie di cantiere. Si evidenzia e si ribadisce quanto esplicitato al punto 6.6 inerente la viabilità di cantiere.
6.9 ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI
Analisi descrittiva Il deposito di attrezzature ed utensili di dimensioni contenute avverrà all’interno dello spogliatoio situato al piano terra del fabbricato all’interno dell’area recintata di cantiere.
L’area di deposito ed accatastamento dei materiali edilizi a disposizione per l’intervento, nella planimetria di cantiere è identificata dalla dicitura “deposito materiale edile di costruzione”;
Il materiale di risulta verrà inizialmente scaricato in cassoni metallici. L’area di cantiere, per quanto piccola, dovrà essere mantenuta in ordine, con i materiali accatastati in modo da evitarne la caduta e lasciando corridoi sicuri dove far transitare i lavoratori.
6.10 SMALTIMENTO RIFIUTI
Analisi descrittiva Durante le lavorazioni inevitabilmente vi sarà produzione di rifiuti.
Si evidenzia in particolare che i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo, considerati pericolosi ai fini del D.Lgs 152/2006sono (classificazione CER 2002): - 17 01 06* miscugli o scorie di cemento, mattoni,
mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose - 17 02 04* vetro, plastica e legno contenenti sostanze
pericolose o da esse contaminati - 17 03 01* miscele bituminose contenenti catrame di
carbone
- 17 03 03* catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
- 17 04 09* rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose
- 17 04 10* cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose
- 17 05 03* terra e rocce, contenenti sostanze pericolose
- 17 05 05* fanghi di dragaggio, contenente sostanze pericolose
- 17 05 07* pietrisco per massicciate ferroviarie, contenente sostanze pericolose
- 17 06 01* materiali isolanti contenenti amianto
- 17 06 03* altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose
- 17 06 05* materiali da costruzione contenenti amianto - 17 08 01* materiali da costruzione a base di gesso
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contaminati da sostanze pericolose
- 17 09 01* rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione, contenenti mercurio
- 17 09 02* rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB (ad esempio sigillanti contenenti PCB, pavimentazioni a base di resina contenenti PCB, elementi stagni in vetro contenenti PCB, condensatori contenenti PCB)
- 17 09 03* altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose
Nel cantiere non è prevista la presenza di rifiuti classificati come “pericolosi”.
Individuazione rischi � Inquinamento e rischio biologico
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Il materiale di risulta proveniente dalle lavorazioni, se non utilizzato per altri scopi inerenti il cantiere, dovrà essere collocato nel cassone metallico a ciò predisposto e trasportato e smaltito in discarica autorizzata, pubblica o privata.
� Per lo smaltimento di eventuali rifiuti definiti “pericolosi” contattare gli enti preposti e concordare le procedure; tali procedure dovranno essere comunicate al CSE.
6.11 ZONE DI DEPOSITO LIQUIDI INFIAMMABILI
Analisi descrittiva Non si prevede il deposito di materiali infiammabili quali ad esempio sverniciatori, diluenti e vernici, colle e mastici per posa rivestimenti, ecc.
6.12 ZONE DI STOCCAGGIO BOMBOLE E GAS TECNICI
Analisi descrittiva Non è prevista la presenza di gas tecnici per operazioni di saldatura (ossigeno, acetilene); è previsto l’uso di bombole di gas GPL per la posa delle guaine impermeabilizzanti in copertura.
Individuazione rischi � Incendio ed esplosione
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Per eventuali bombole di gas tecnici utilizzare apposite rastrelliere o comunque garantire tramite vincolamento la protezione da caduta accidentale delle bombole;
� Effettuare lo stoccaggio delle bombole in modo separato, tra vuoti e pieni e tra combustibili e comburenti;
� Riparare le bombole dalla luce diretta; � Dovrà essere disponibile nel deposito copia delle schede di
sicurezza di tutte le sostanze utilizzate; � In corrispondenza delle aree prescelte dovrà essere esposta
cartellonistica conforme al D.Lgs. 81/08 indicante: presenza di infiammabili o comburenti, divieto di utilizzo di fiamme
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libere, divieto di fumo, divieto di accesso;
� In corrispondenza del deposito dovrà essere presente almeno un estintore con capacità estinguente minima 34A 144 B-C di tipo omologato dal Ministero dell'Interno e correttamente revisionato;
� Il deposito delle bombole di GPL non dovrà avvenire all’interno di locali seminterrati o in prossimità dei vani scala ad essi confinanti.
Contenuti minimi del
POS Il POS dovrà precisare se è previsto l’utilizzo di gas tecnici, nel qual caso dovrà specificare: -Tipo ed il quantitativo massimo di bombole per gas tecnici da detenere.
-individuare l’area ove realizzare il deposito.
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7 ANALISI DELLE FASI LAVORATIVE
7.1 Rischi delle fasi lavorative
Nel presente capitolo sono individuate le fasi lavorative necessarie per la realizzazione dell’opera; per ogni fase lavorativa è riportata una descrizione succinta delle lavorazioni previste nella fase e sono analizzati i rischi presenti, facendo particolare attenzione a quelli previsti al punto 2.2.3. Allegato XV D. Lgs. 81/08:
a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;
b) al rischio di seppellimento da adottare negli scavi;
c) al rischio di caduta dall'alto;
d) al rischio di insalubrità dell'aria nei lavori in galleria;
e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria;
f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto;
g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere;
h) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura.
i) al rischio di elettrocuzione;
l) al rischio rumore;
m) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.
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7.2 Elenco fasi di lavoro previste nel cantiere:
1. apprestamento cantiere
MACROFASE SISTEMAZIONE SPOGLIATOI E ADEGUAMENTO DOCCE
2. demolizione tramezze divisorie interne.
3. demolizione pavimenti e relativi sottofondi.
4. intonaci interni
5. massetti, pavimenti e rivestimenti
6. dipinture interne
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
7. demolizione tramezze divisorie interne.
8. demolizione pavimenti e relativi sottofondi.
9. murature, tramezze, falsi telai, soglie e davanzali
10. intonaci interni
11. massetti, pavimenti e rivestimenti
12. dipinture interne
13. opere da serramentista
DELIMITAZIONE PARCHEGGI INGRESSO ATLETI
14. segnaletica orizzontale e verticale
15. recinzioni
DELIMITAZIONE AREA DI SERVIZIO
16. segnaletica verticale
17. transenne amovibili
ADEGUAMENTO GRADINATE E AREA DA GIOCO
18. demolizione e adeguamento gradini
19. struttura estendibile
20. delimitazione fissa area da gioco
MACROFASE FINITURE 21. assistenza edile
22. opere termotecniche
23. opere elettriche
24. smobilizzo cantiere
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7.3 Schede fasi lavorative
MACROFASE
FASE
ALLESTIMENTO CANTIERE
01. APPRESTAMENTO CANTIERE (Impresa Edile)
Lavorazioni nella fase di apprestamento cantiere saranno eseguite le seguenti lavorazioni:
- realizzazione impianto elettrico di cantiere; - realizzazione dell’impianto dispersore di terra;
- installazione impianto idrico di cantiere; - installazione segnaletica di sicurezza interna ed esterna e cartello
di cantiere;
Individuazione rischi � Non sono presenti rischi specifici connessi con il cantiere.
MACROFASE
FASE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ED ADEGUAMENTO DOCCE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
02.07.DEMOLIZIONE TRAMEZZE DIVISORIE INTERNE
04.08.DEMOLIZIONE PAVIMENTAZI E RELATIVO SOTTOFONDO.
(impresa Edile)
Lavorazioni Una volta eseguito l’impianto di cantiere, si rende necessario eseguire delle demolizioni circoscritte per poter dare corso al rinnovamento dei locali spogliatoio e docce e ai locali spogliatoio arbitri, conseguentemente si prevede la demolizione di porzione di pavimenti con relativi sottofondi.
Le zone sono distinte ed autonome e quindi possono essere realizzate contemporaneamente. (sub area operativa B3)
Individuazione rischi � Lesione da sollevamento manuale di carichi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
� Caduta dall’alto
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Lesione da sollevamento manuale di carichi
� Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso che possa compromettere la salute, evitare movimenti in posizioni non naturali;
� Nel sollevamento manuale dei carichi tenere la schiena eretta e piegare le ginocchia.
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � Utilizzare idonei DPI
Caduta dall’alto
� Utilizzare idonei DPI e apprestamenti in modo tale da eseguire la demolizione in completa sicurezza
Contenuti minimi del
POS
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MACROFASE
FASE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ED ADEGUAMENTO DOCCE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
04.10 INTONACI INTERNI (Impresa Edile)
Lavorazioni Applicazione intonaco su pareti interne a mano o a spruzzo.
Individuazione rischi � Caduta dall’alto di cose o persone � Uso di sostanze chimiche.
Valutazione rischio 3
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Se non ancora installati i serramenti esterni, assicurarsi prima dell’inizio dei lavori che i fori finestra vengano protetti con correnti orizzontali distanti tra loro non più di 50 cm;
� Le soglie delle finestre non devono essere utilizzate come piani di appoggio per materiali o attrezzature;
� avvisare immediatamente il responsabile di cantiere dell’impresa principale, e tramite questi il coordinatore per l’esecuzione, nel caso in cui nell’area operativa di propria pertinenza (vedi cronoprogramma) vi fosse la presenza di altre imprese/lavoratori autonomi;
Contenuti minimi del
POS Riportare l’elenco delle sostanze o preparati pericolosi che si prevede di utilizzare e allegare le specifiche schede di rischio.
MACROFASE FASE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
09. MURATURE, TRAMEZZE, FALSI TELAI, SOGLIE E DAVANZALI
(Impresa Edile)
Lavorazioni Realizzazione delle pareti in laterizio interne a servizio della nuova distribuzione bagno disabili zona arbitri.
Posa delle soglie e dei davanzali in pietra naturale, posa delle opere morte.
Individuazione rischi Non si individuano rischi specifici del cantiere, rispettare lo sfasamento spaziale e temporale previsto nel coronoprogramma e assicurarsi della presenza e della completezza dei parapetti. Si raccomanda di piegare i chiodi sporgenti dai falsitelai una volta privati dei traversini di legno. Spostare gli elementi in pietra naturale agendo in considerazione del loro peso.
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MACROFASE
FASE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ED ADEGUAMENTO DOCCE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
05.11 MASSETTI, PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
(Impresa pavimentista)
Lavorazioni Realizzazione sottofondo alleggerito da parte della ditta edile, posa massetto e successiva pavimentazione in ceramica o legno da parte di impresa di pavimentisti.
Individuazione rischi � Intossicazione, irritazioni cutanee, durante l’uso di colle e solventi per l’applicazione di rivestimenti.
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� avvisare immediatamente il responsabile di cantiere dell’impresa principale, e tramite questi il coordinatore per l’esecuzione, nel caso in cui nell’area operativa di propria pertinenza (vedi cronoprogramma) vi fosse la presenza di altre imprese/lavoratori autonomi;
� Utilizzare mascherine idonee ai prodotti volatili che si intendono utilizzare; mantenere arieggiati gli ambienti durante le lavorazioni con sostanze o preparati pericolosi.
Contenuti minimi del
POS Riportare l’elenco delle sostanze o preparati pericolosi che si prevede di utilizzare e allegare le specifiche schede di rischio.
MACROFASE
FASE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ED ADEGUAMENTO DOCCE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
06.12. DIPINTURE INTERNE
Lavorazioni Dipintura di pareti e soffitti, posa di controsoffitti e rivestimenti in cartongesso.
Individuazione rischi � Caduta dall’alto di cose o persone
� Uso di sostanze chimiche.
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Se non ancora installati i serramenti esterni, assicurarsi prima dell’inizio dei lavori che i fori finestra vengano protetti con correnti orizzontali distanti tra loro non più di 50 cm;
� Le soglie delle finestre non devono essere utilizzate come piani di appoggio per materiali o attrezzature;
� avvisare immediatamente il responsabile di cantiere dell’impresa principale, e tramite questi il coordinatore per l’esecuzione, nel caso in cui nell’area operativa di propria pertinenza (vedi cronoprogramma) vi fosse la presenza di altre imprese/lavoratori autonomi;
� Utilizzare mascherine idonee ai prodotti volatili che si intendono utilizzare; mantenere arieggiati gli ambienti durante le lavorazioni con sostanze o preparati pericolosi.
Contenuti minimi del
POS Riportare l’elenco delle sostanze o preparati pericolosi che si prevede di utilizzare e allegare le specifiche schede di rischio.
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31
MACROFASE
FASE
SISTEMAZIONE SPOGLIATOI ARBITRI
13. OPERE DA SERRAMENTISTA
Lavorazioni Installazione di serramenti interni e griglie di su porte interne esistenti
Individuazione rischi � Lesione da sollevamento manuale di carichi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Lesione da sollevamento manuale di carichi � Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso
che possa compromettere la salute, evitare movimenti in posizioni non naturali;
� Nel sollevamento manuale dei carichi tenere la schiena eretta e piegare le ginocchia.
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
� Utilizzare idonei DPI
Contenuti minimi del
POS
MACROFASE
FASE
DELIMITAZIONE PARCHEGGI INGRESSO ATLETI
14. SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE
Lavorazioni Realizzazione della segnaletica orizzontale per l’individuazione dei posti assegnati agli atleti e posa in opera di relativa cartellonistica verticale di riferimento.
Individuazione rischi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � Uso di sostanze chimiche.
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � Utilizzare idonei DPI
Uso di sostanze chimiche � Utilizzare mascherine idonee ai prodotti volatili che si
intendono utilizzare; mantenere arieggiati gli ambienti durante le lavorazioni con sostanze o preparati pericolosi.
Contenuti minimi del
POS Riportare l’elenco delle sostanze o preparati pericolosi che si prevede di utilizzare e allegare le specifiche schede di rischio
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32
MACROFASE
FASE
DELIMITAZIONE PARCHEGGI INGRESSO ATLETI
15. RECINZIONI
Lavorazioni Posa in opera in recinzioni in pannelli tipo orso grill direttamente infissi sul terreno.
Individuazione rischi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � Utilizzare idonei DPI
Contenuti minimi del
POS
MACROFASE
FASE
DELIMITAZIONE AREA DI SERVIZIO
14. SEGNALETICA VERTICALE
Lavorazioni Realizzazione della segnaletica verticale per l’indicazione puntuale della zona a servizio delle manifestazioni.
Individuazione rischi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
� Utilizzare idonei DPI
Contenuti minimi del
POS
MACROFASE
FASE
DELIMITAZIONE AREA DI SERVIZIO
17. TRANSENNE AMOVIBILI
Lavorazioni Posa in opera in transenne amovibili a delimitazione della zona destinata alle manifestazioni.
Individuazione rischi Lesione da sollevamento manuale di carichi
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Lesione da sollevamento manuale di carichi
� Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso che possa compromettere la salute, evitare movimenti in posizioni non naturali;
Nel sollevamento manuale dei carichi tenere la schiena eretta e piegare le ginocchia
Contenuti minimi del
POS
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33
MACROFASE
FASE
ADEGUAMENTO GRADINATE E AREA DA GIOCO
18. Demolizione e adeguamento gradini
Lavorazioni Adeguamento altezza alzata gradini rampa scale della tribuna, da cm22 a cm20, previo taglio del gradino esistente con adeguati mezzi meccanici, levigatura della superficie di taglio, smussatura angoli e ripristino eventuale verniciatura.
Individuazione rischi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
� Utilizzare idonei DPI
Contenuti minimi del
POS
MACROFASE
FASE
ADEGUAMENTO GRADINATE E AREA DA GIOCO
19. STRUTTURA ESTENDIBILE
Lavorazioni Struttura estensibile ad apertura ed impacchettamento manuale con sistema a pantografo, per l'ingresso e l'uscita degli atleti dal campo di gioco.
Individuazione rischi � Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
� Lesione da sollevamento manuale di carichi
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � Utilizzare idonei DPI
Lesione da sollevamento manuale di carichi
� Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso che possa compromettere la salute, evitare movimenti in posizioni non naturali; Nel sollevamento manuale dei carichi tenere la schiena eretta e piegare le ginocchia
Contenuti minimi del
POS
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MACROFASE
FASE
ADEGUAMENTO GRADINATE E AREA DA GIOCO
20. DELIMITAZIONE FISSA AREA DA GIOCO
Lavorazioni Sistemazione delimitazione campo di gioco, previo fissaggio a terra dei parapetti esistenti, costituiti da tubo in acciaio verniciato, mediante appositi collari ancorati alla pavimentazione mediante tassellatura idonea e agganciati ai parapetti. A completamento della delimitazione del parapetto, in quanto mancante, saranno installati n.2 cancelli a due battenti ciascuno.
Individuazione rischi Lesione da sollevamento manuale di carichi
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
Lesione da sollevamento manuale di carichi
� Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso che possa compromettere la salute, evitare movimenti in posizioni non naturali; Nel sollevamento manuale dei carichi tenere la schiena eretta e piegare le ginocchia
Contenuti minimi del
POS
MACROFASE
FASE
FINITURE
21. ASSISTENZA EDILE (Impresa Edile)
Lavorazioni Formazione di tracce, fori, posa scatole di derivazione e portafrutti, chiusura fori e fissaggio tubazioni e scatole.
Individuazione rischi � Rischio rumore
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Utilizzare otoprotettori durante le operazioni di demolizione con martello demolitore;
� Non devono essere presenti altri lavoratori nelle vicinanze degli operatori con martelli demolitori;
� Per la formazione di tracce con frese da muro, dotarsi di attrezzatura con aspiratore e assicurarsi dell’efficienza dei filtri.
Contenuti minimi del
POS --
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MACROFASE
FASE
FINITURE
22. OPERE TERMOTECNICHE (Impresa Idraulica)
Lavorazioni Posa tubazioni di scarico acque nere, tubazioni impianti idrico-sanitario, posa sanitari, realizzazione ed adeguamento impianto ventilazione.
Individuazione rischi � lesioni da sollevamento manuale di carichi
� tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � ustioni
� elettrocuzione � rumore
Valutazione rischio 1
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso che possa cagionare danni alla salute
� Utilizzare appositi DPI durante le fasi di saldatura, di finitura con smerigliatrice.
� E’ onere dell’impresa principale rendere disponibile solamente la fornitura di energia elettrica prelevabile mediante presa dal quadro generale o dall’eventuale sottoquadro di zona
� L’impresa dovrà disporre di proprie attrezzature ed apprestamenti mobili;
� Rispettare le zone operative indicate nel PSC; � il deposito temporaneo dei materiali da installare deve
essere limitato al quantitativo necessario per la posa; � Alla conclusione di ciascuna giornata lavorativa dovrà essere
fatta pulizia nella propria area di lavoro;
� avvisare immediatamente il responsabile di cantiere dell’impresa principale, e tramite questi il coordinatore per l’esecuzione, nel caso in cui nell’area operativa di propria pertinenza (vedi cronoprogramma) vi fosse la presenza di altre imprese/lavoratori autonomi;
� utilizzare otoprotettori durante le lavorazioni particolarmente rumorose.
Contenuti minimi del
POS Il POS dovrà contenere le modalità atte a limitare e/o eliminare i rischi precedentemente individuati e l’indicazione dei controlli preventivi e periodici effettuati sulle attrezzature, macchine e sulle opere provvisionali.
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MACROFASE
FASE
FINITURE
23. OPERE ELETTRICHE (Impresa Elettrica)
Lavorazioni Posa tubazioni per impianti elettrici ed elettronici, infilaggio cavi e installazione frutti di comando, installazione quadri elettrici di comando, posa corpi illuminanti.
Individuazione rischi � tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali
� elettrocuzione � caduta dall’alto (sostituzione lampade nella zona campa da
gioco)
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� E’ onere dell’impresa principale rendere disponibile solamente la fornitura di energia elettrica prelevabile mediante presa dal quadro generale o dall’eventuale sottoquadro di zona;
� L’impresa dovrà disporre di proprie attrezzature ed apprestamenti mobili;
� Rispettare le zone operative indicate nel PSC; � il deposito temporaneo dei materiali da installare deve
essere limitato al quantitativo necessario per la posa; � Alla conclusione di ciascuna giornata lavorativa dovrà essere
fatta pulizia nella propria area di lavoro;
� avvisare immediatamente il responsabile di cantiere dell’impresa principale, e tramite questi il coordinatore per l’esecuzione, nel caso in cui nell’area operativa di propria pertinenza (vedi cronoprogramma) vi fosse la presenza di altre imprese/lavoratori autonomi;
Contenuti minimi del
POS Il POS dovrà contenere le modalità atte a limitare e/o eliminare i rischi precedentemente individuati e l’indicazione dei controlli preventivi e periodici effettuati sulle attrezzature, macchine e sulle opere provvisionali.
MACROFASE
FASE
FINITURE
24. SMOBILIZZO CANTIERE (Impresa Edile)
Lavorazioni Smontaggio/rimozione degli apprestamenti, del ponteggio perimetrale, delle attrezzature, degli impianti di cantiere, e pulizia generale dell’area.
Individuazione rischi � Contusioni, lesioni da sollevamento manuale di carichi
� Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali � Elettrocuzione
Valutazione rischio 2
Scelte progettuali e
organizzative, misure
preventive e protettive,
procedure e misure di
coordinamento
� Evitare, per quanto possibile, il sollevamento di carichi di un peso che possa cagionare danni alla salute
� Utilizzare utensili elettrici a bassa tensione e/o a doppio grado di isolamento.
Contenuti minimi del
POS --
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8 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI
Allo scopo di ridurre le interferenze tra le lavorazioni anche se dovute a lavorazioni diverse di una stessa impresa, come già relazionato in precedenza, nel cantiere sono state individuate aree distinte di lavorazione.
Il cronoprogramma in allegato alla presente descrive la sequenza delle lavorazioni.
Il cronoprogramma prevede lo sfasamento temporale delle fasi lavorative e dove ciò non è sufficiente anche quello spaziale il tutto per annullare interferenze tra le lavorazioni.
Quanto sopra affermato è opportunamente evidenziato nel cronoprogramma, dove, nella parte inferiore del diagramma, sono inserite quattro righe riportanti rispettivamente:
• il numero di lavorazioni interferenti;
• il numero di lavorazioni eseguite in contemporanea, anche se dovute ad una stessa impresa o alla presenza di lavoratori autonomi;
• il numero di imprese contemporaneamente presenti in cantiere;
• il numero presunto di operai presenti in cantiere.
Si prescrive che lavorazioni diverse sia che siano effettuate dalla stessa impresa sia che siano da imprese diverse dovranno essere realizzate o in tempi diversi o in aree operative diverse.
La verifica delle prescrizioni operative sopra riportate dovrà essere attuata congiuntamente dal responsabile di cantiere dell’impresa principale e dal coordinatore per l’esecuzione pianificando apposite visite di sopralluogo.
Qualora in corso d’opera si verificassero interferenze non previste, o incompatibilità nell’applicazione di quanto previsto nel presente piano, le stesse dovranno essere oggetto di valutazione da parte del coordinatore per l’esecuzione il quale provvederà ad aggiornare il piano di sicurezza e coordinamento ed il cronoprogramma dei lavori.
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9 MISURE DI COORDINAMENTO PER L’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
La presente sezione del piano riporta le misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi.
9.1 ANALISI
Gli apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva di seguito elencati saranno tutti messi a disposizione o predisposti dall’impresa principale.
APPRESTAMENTI - spogliatoi e deposito attrezzi - gabinetto - ponteggio - ponti su cavalletti - impalcati - parapetti - recinzione di cantiere
ATTREZZATURE - sega circolare - gru - impianti elettrici di cantiere e di terra - impianti di adduzione acqua
INFRASTRUTTURE - aree di deposito materiali e rifiuti di cantiere
MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA - segnaletica di sicurezza - attrezzature per primo soccorso - illuminazione di emergenza - mezzi estinguenti - servizi di gestione delle emergenze
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9.2 MISURE DI COORDINAMENTO
Per l’utilizzo delle macchine e delle attrezzature di uso comune tutte le imprese devono:
- essersi accertate che le attrezzature e le macchine prese in consegna sono rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme di prevenzione;
- essere state informate dei rischi e dei sistemi di prevenzione relativi all’utilizzo delle macchine e delle attrezzature consegnate;
- far utilizzare le attrezzature e le macchine prese in consegna esclusivamente a proprio personale idoneo, tecnicamente capace, informato e formato specificatamente;
- informare i propri operatori sui rischi e le misure preventive nell’uso delle macchine e sul divieto di vanificare le funzioni dei dispositivi di sicurezza delle macchine e delle attrezzature;
- mantenere in buone condizioni le macchine e attrezzature prese in consegna.
Si prescrive che ciascuna impresa esecutrice provveda ad utilizzare propri utensili manuali ed elettrici rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme di prevenzione, da non intendersi pertanto elementi di uso comune.
L’impresa principale dovrà rendere edotti tutti i lavoratori operanti in cantiere relativamente a:
- obbligo di mantenere in ordine e pulizia i box di servizio (WC);
- organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione.
Il CSE dovrà integrare il presente piano con i nominativi delle imprese/lavoratori autonomi tenuti ad attivare le misure di coordinamento sopra riportate nonché le scelte progettuali e organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive e le misure di coordinamento riportate nell’analisi dei rischi effettuata nel precedente capitolo, e, previa consultazione delle imprese/ lavoratori autonomi, dovrà indicare la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.
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10 MODALITÀ PER L’ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO E LA COOPERAZIONE
Il coordinatore per l’esecuzione ha tra i suoi compiti quello di organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.
Il coordinatore in fase di esecuzione durante lo svolgimento dei propri compiti si rapporterà esclusivamente con il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice o con il suo sostituto.
Nel caso in cui l’impresa appaltatrice faccia ricorso al lavoro di altre imprese o lavoratori autonomi, dovrà provvedere al coordinamento delle stesse secondo quanto previsto dal presente piano di sicurezza e coordinamento.
Per il coordinamento e la cooperazione, nonché per la reciproca informazione fra i datori di lavoro e tra questi e i lavoratori autonomi, sono previste le riunioni di seguito dettagliate; il CSE indice le riunioni invitando, a mezzo fax o telefonicamente, le imprese appaltatrici a convocare i propri eventuali subappaltatori già individuati e verbalizza quanto deciso e discusso.
ELENCO DELLE RIUNIONI DI COORDINAMENTO
� Riunione preliminare di coordinamento: è finalizzata all’inquadramento e all’illustrazione del piano oltre all’individuazione delle figure con particolari compiti all’interno del cantiere e delle procedure definite.
In tale riunione le imprese convocate devono presentare eventuali proposte di modifica al programma lavori e alle fasi di sovrapposizione ipotizzate nel Piano in fase di predisposizione da parte del CSP.
� Successive riunioni preliminari di coordinamento: durante tali riunioni si potrà: - consegnare i piani operativi o sostitutivi; - permettere ai “responsabili della sicurezza dei lavoratori” di ricevere adeguati
chiarimenti in merito alle procedure previste nel piano; - permettere l’informazione di terzi in modo che siano verificate le situazioni
specifiche del piano in relazione alle situazioni di contorno; � Riunione di coordinamento ordinaria: deve essere ripetuta dal CSE, in relazione
dell’andamento dei lavori, per definire le azioni da attuare durante lo svolgimento degli stessi.
� Riunione di coordinamento straordinaria: nel caso di situazioni, procedure o elementi particolari, il CSE ha la facoltà di indire riunioni di coordinamento straordinarie.
� Riunione di coordinamento nuove imprese: vengono indette dal CSE nel caso di ingressi in tempi successivi di imprese nominate in seguito dalla committenza e nel caso non sia possibile comunicare le informazioni a questi soggetti nelle riunioni ordinarie.
Al termine di ogni incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto dai partecipanti.
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11 GESTIONE DELLE EMERGENZE
11.1 INDICAZIONI GENERALI
Sarà cura dell’impresa affidataria organizzare il servizio di emergenza ed occuparsi della formazione del personale addetto.
L’impresa affidataria dovrà assicurarsi che tutti i lavoratori presenti in cantiere siano informati dei nominativi degli addetti e delle procedure di emergenza; dovranno inoltre essere esposte in posizione visibile nell’area logistica le procedure da adottarsi, unitamente ai numeri telefonici dei soccorsi esterni.
11.2 ASSISTENZA SANITARIA E PRONTO SOCCORSO
Ogni impresa dovrà tenere a disposizione una cassetta di pronto soccorso contenente tutti i presidi sanitari previsti dalla vigente legislazione o un singolo pacchetto di medicazione.
Nella baracca ad uso ufficio nell’area logistica, luogo pulito e conosciuto da tutti, sarà individuata da apposita segnaletica e non chiusa a chiave un’ulteriore cassetta di pronto soccorso.
L’impresa affidataria garantirà la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’opera, a tale figura faranno riferimento tutte le imprese presenti; l’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso di primo soccorso presso strutture specializzate.
11.3 PREVENZIONE INCENDI
L'impresa dovrà installare un numero adeguato di estintori (minimo n.1 con capacità estinguente 34A 144 B-C di tipo omologato dal Ministero dell'Interno e correttamente revisionati) nella zona deposito materiali dell’area logistica.
L'impresa dovrà formare tutti i lavoratori sulle più elementari nozioni sull'estinzione di un incendio e sull'uso degli estintori.
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11.4 RIFERIMENTI TELEFONICI
Recapiti Telefonici di Emergenza:
Pronto Soccorso Tel. 118
Vigili del Fuoco Tel. 115
Polizia Tel. 113
Carabinieri Tel. 112
Recapiti Telefonici Organi o Enti Coinvolti:
ULSS Centralino e Informazioni Tel. 041/5534709
I.S.P.E.S.L. dipartimento di Venezia Tel. 041/980121
Direzione Provinciale de Lavoro Tel. 041/5226813
S.p.i.s.a.l. Tel. 041/5572310
Recapiti Telefonici Soggetti Interessati:
Progettista
Ing.Raffaele Finazzi (Provincia di Venezia)
Tel.
Fax. Cell.
Collaboratore progettista
Ing. Alberto Boscolo Pecchie
Tel.
Fax. Cell.
041/432727
041/432727 328.9728753
CSP
Geom. Matteo Bonaldo Tel. Fax.
Cell.
041/2002422 041/2002422
338/5839322
Il committente
Ing. Andrea Menin (Provincia di Venezia)
Tel.
Fax.
Cell
Responsabile di Cantiere
Cell.
Responsabile del Servizio Emergenza Tel.
R.S.P.P. Tel.
N.B.⇒ Pagina da fotocopiare e tenere nei pressi dell’area logistica e dell’area operativa
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12 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
12.1 CRITERI PER LA DEFINIZIONE E LA VALUTAZIONE DEI COSTI
Per la definizione dei costi per la sicurezza si sono considerati gli elementi elencati nell’art.100 del Decreto Legislativo 81/08 e descritto nell’allegato XV.4 del suddetto decreto.
Per la loro stima sono stati adottati i seguenti criteri:
- per ciò che concerne le opere provvisionali è stato considerato addebitabile alla sicurezza l’intero costo;
- per ciò che concerne le dotazioni di sicurezza delle macchine, esse sono state escluse dal costo della sicurezza, intendendosi che si deve far ricorso ad attrezzature rispondenti ai requisiti di legge;
- per ciò che concerne la riutilizzabilità di materiali ed attrezzature si è fatto ricorso ai noli e, quando ciò non è stato possibile, i costi sono stati riportati pro-quota in relazione ai possibili riutilizzi.
12.2 STIMA DEI COSTI
Nei costi per la sicurezza verranno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nei cantieri, i seguenti oneri:
- degli apprestamenti previsti nel PSC;
- delle misure di prevenzione e protezione e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti;
- degli impianti di terra;
- dei mezzi e servizi di protezione collettiva;
- delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza;
- degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;
- delle misure di coordinamento relative all’uso di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture e servizi di protezione collettiva.
Tale stima è stata effettuata in modo analitico per voce singola a corpo e/o a misura.
I prezzi unitari delle singole voci fanno riferimento al Capitolo Sesto del “Capitolato Speciale d’Appalto”, di Venezia.
L’importo degli oneri per la sicurezza ammonta a 4.808.27
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13 DISPOSIZIONI GENERALI
13.1 DISPOSIZIONI GENERALI PER LE IMPRESE APPALTATRICI
Alle imprese appaltatrici competono i seguenti obblighi:
1. consultare il proprio rappresentante per la sicurezza dei lavoratori prima dell’accettazione del presente piano e delle modifiche significative apportate allo stesso;
2. comunicare prima dell’inizio dei lavori al CSE i nominativi dei propri subappaltatori;
3. fornire ai propri subappaltatori e lavoratori autonomi:
- comunicazione del nominativo del CSE, nonché l’elenco dei documenti da trasmettere allo stesso;
- copia del presente PSC e dei successivi aggiornamenti, in tempo utile per consentire tra l’altro l’adempimento del punto 1 da parte delle imprese subappaltatrici;
- adeguata documentazione, informazione e supporto tecnico-organizzativo;
- le informazioni relative al corretto utilizzo di attrezzature, apprestamenti, macchinari e dispositivi di protezione collettiva ed individuale messe a disposizione;
4. verificare che i propri subappaltatori trasmettano al coordinatore per l’esecuzione in tempo utile, e comunque 10 giorni prima dell’effettivo inizio dei lavori, la documentazione elencata nel successivo capitolo;
5. fornire collaborazione al coordinatore per l’esecuzione per l’attuazione di quanto previsto dal PSC.
13.2 DISPOSIZIONI GENERALI PER I LAVORATORI AUTONOMI
I lavoratori autonomi dovranno partecipare alle riunioni di coordinamento se previsto dal coordinatore per l’esecuzione e cooperare con gli altri soggetti presenti in cantiere per l’attuazione delle azioni di coordinamento.
Prima del loro ingresso in cantiere, dovranno consegnare al CSE copia aggiornata della visura camerale; dovranno altresì firmare, nell’apposito modulo fornito dal CSE, dichiarazione di presa visione e accettazione del presente PSC.
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13.3 DISPOSIZIONI PER TUTTE LE IMPRESE
Le imprese hanno l'obbligo di dare completa attuazione a tutte le indicazioni e prescrizioni contenute nel presente PSC.
Il presente PSC deve essere esaminato in tempo utile (prima dell'inizio lavori) da ciascuna impresa esecutrice; tali imprese, sulla base di quanto qui indicato e delle loro specifiche attività, redigono e forniscono al coordinatore per l’esecuzione, prima dell'inizio dei lavori (art.101 comma 3 del D. Lgs. 81/08) il loro specifico POS.
Le misure di sicurezza relative a eventuali lavorazioni a carattere particolare, le cui modalità esecutive non siano definibili con esattezza se non in fase di esecuzione, dovranno comunque essere inserite nel POS prima di iniziare le lavorazioni stesse; in particolare, in questo caso, l’impresa interessata dai lavori dovrà integrare il suo POS e presentarlo così aggiornato al CSE. Solo dopo l’autorizzazione del coordinatore per l’esecuzione l’impresa potrà iniziare la lavorazione.
Qualsiasi variazione, richiesta dalle imprese, a quanto previsto dal PSC (quale ad esempio la variazione del programma lavori e dell’organizzazione di cantiere), dovrà essere approvata dal CSE ed in ogni caso non comporterà modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti.
Tutte le imprese esecutrici (appaltatrici o subappaltatrici) dovranno quindi:
1. comunicare al coordinatore per l’esecuzione il nome del proprio referente prima dell’inizio dei lavori e comunque con anticipo tale da consentire al coordinatore di attuare quanto previsto dal PSC;
2. fornire la loro disponibilità per la cooperazione ed il coordinamento con le altre imprese e con i lavoratori autonomi;
3. garantire la presenza dei rispettivi referenti alle riunioni di coordinamento;
4. trasmettere al coordinatore per l’esecuzione almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori i rispettivi POS;
5. disporre in cantiere di idonee e qualificate maestranze, adeguatamente formate, in funzione delle necessità delle singole fasi lavorative;
6. assicurare:
- il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di salubrità;
- idonee e sicure postazioni di lavoro;
- corrette e sicure condizioni di movimentazione dei materiali;
- il controllo e la manutenzione di ogni impianto che possa inficiare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
L’eventuale sospensione dei lavori o delle singole lavorazioni a seguito di gravi inosservanze, comporterà la responsabilità dell’impresa per ogni eventuale danno derivato.
Si ritiene “grave inosservanza”, e come tale passibile di sospensione dei lavori, anche la presenza di lavoratori non in regola all’interno del cantiere.
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14 DOCUMENTAZIONE DI CUI ALL’ALLEGATO XVII DEL D.LGS 81/2008
1) Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale le imprese affidatarie dovranno indicare
al committente o al responsabile dei lavori almeno il nominativo del soggetto o i nominativi dei
soggetti della propria impresa, con le specifiche mansioni, incaricati per l’assolvimento dei
compiti di cui all’articolo 97 unitamente alla sotto elencata documentazione:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla
tipologia dell’appalto
b) documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o
autocertificazione
c) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007.
d) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art.
14 del presente decreto legislativo
2) Mentre per quanto riguarda i lavoratori autonomi, questi ultimi dovranno esibire almeno:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla
tipologia dell’appalto
b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto
legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali
c) elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione
d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria ove espressamente
previsti dal presente decreto legislativo
e) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007.
In caso di subappalto il datore di lavoro dell’impresa affidataria verifica l’idoneità tecnico
professionale dei sub appaltatori con gli stessi criteri di cui al precedente punto 1 e dei lavoratori
autonomi con gli stessi criteri di cui al precedente punto 2.
Geom. MATTEO BONALDO – Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (VE)
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15 REQUISITI MINIMI DEI POS
In conformità a quanto previsto dall’allegato XV.3 del D.Lgs. 81/2008, il POS, redatto a cura di
ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, dovrà contenere almeno i seguenti elementi:
a. dati identificativi dell’impresa esecutrice, comprensivi di:
- nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e
degli uffici di cantiere;
- la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e
dai lavoratori autonomi subaffidatari;
- i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori
e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
- il nominativo del medico competente (se previsto);
- il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
- i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
- il numero e le qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori
autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
b. le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo
scopo dell’impresa esecutrice;
c. la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d. l’elenco delle opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti
utilizzati nel cantiere;
e. l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di
sicurezza;
f. l’esito del rapporto di valutazione del rumore;
g. l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle
contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie
lavorazioni in cantiere;
h. le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
i. l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
j. la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in
cantiere.
Geom. MATTEO BONALDO – Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (VE)
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16 FIRME PER ACCETTAZIONE
Il presente piano con la presente sottoscrizione si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte.
� Data
� Il Responsabile dei Lavori e Committente
Provincia di Venezia
Ing. Andrea Menin
..........................................................
� Il coordinatore per la sicurezza in fase di Progettazione
Geom. Matteo Bonaldo
..........................................................
� Il coordinatore per la sicurezza in fase Esecuzione dei lavori
..........................................................
� L’impresa
..........................................................
Geom. MATTEO BONALDO – Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (VE)
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Allegato 1
PLANIMETRIE DI CANTIERE
Geom. MATTEO BONALDO – Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (VE)
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Allegato 2
CRONOPROGRAMMA LAVORI
Geom. MATTEO BONALDO – Via Nicolò Zeno 126/C – 30015 Chioggia (VE)
51
Allegato 3
COMPUTI METRICI ESTIMATIVI
COSTI DELLA SICUREZZA
pag. 2
Num.Ord. D I M E N S I O N I I M P O R T I
TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantitàpar.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE
R I P O R T O
LAVORI A CORPO
1 Formazione di recinzione cieca in pannelli di legno pariP6.01.007.0 a due metri esterna sostenuta da tubolari metallici01 zincati completa di controventi e blocchi di cls di base,
cartellonistica e illuminazione. Trasporto, installazione,smontaggio e ritiro al termine dei lavori Per il primomese
33,00 2,000 66,0061,50 2,000 123,0021,08 2,000 42,16
SOMMANO m² 231,16 4,31 996,30
2 Formazione di recinzione cieca in pannelli di legno pariP6.01.007.0 a due metri esterna sostenuta da tubolari metallici02 zincati completa di controventi e blocchi di cls di base,
cartellonistica e illuminazione. Trasporto, installazione,smontaggio e ritiro al termine dei lavori Per ogni mesesuccessivo
2,00 231,16 462,32-1,20
Sommano positivi m²·mese 462,32Sommano negativi m²·mese -1,20
SOMMANO m²·mese 461,12 0,62 285,89
3 CARTELLI DI DIVIETO PER LA SICUREZZA Cartelli diZ.01.25.c divieto, conformi al DLgs 493/96,attuazione della
direttiva 92/58 CEE e simbologia a norme UNI inlamiera di alluminio, con pellicola adesiva rifrangentegrandangolare sfondo bianco 333x333 mm visibilità 12m
10,00
SOMMANO cad 10,00 7,01 70,10
4 CARTELLI DI PERICOLO PER LA SICUREZZA CartelliZ.01.26.c di pericolo, conformi al DLgs 493/96,attuazione della
direttiva 92/58 CEE e simbologia a norme UNI inlamiera di alluminio, con pellicola adesiva rifrangentegrandangolare sfondo giallo triangolare con lato da 580mm visibilità 16 m
10,00
SOMMANO cad 10,00 9,25 92,50
5 CARTELLI DI OBBLIGO PER LA SICUREZZA CartelliZ.01.27.c di obbligo, conformi al DLgs 493/96,attuazione della
direttiva 92/58 CEE e simbologia a norme UNI inlamiera di alluminio, con pellicola adesiva rifrangentegrandangolare sfondo bianco 333x333 mm visibilità 12m
10,00
SOMMANO cad 10,00 6,45 64,50
6 Impianto di terra per cantiere medio (25 kW) -Z.01.50.00 apparecchi utilizzatori ipotizzati: gru a torre, betoniera,
sega circolare, puliscitavole, piegaferri, macchina perintonaco premiscelato e apparecchi portatili - conIdn=0,3A (Rt<83hom), costituito da conduttore di terrain rame isolato direttamente interrato da 16 mmq, e n. 2picchetti di acciaio zincato da 2 metri; collegamentodelle baracche e del ponteggio (se di resistenza di terrainferiore a 200 hom) con conduttore equipotenziale in
COMMITTENTE: PROVINCIA DI VENEZIA
A R I P O R T A R E 1´509,29
pag. 3
Num.Ord. D I M E N S I O N I I M P O R T I
TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantitàpar.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE
R I P O R T O 1´509,29
rame isolato da 16 mmq.1,00
SOMMANO a corpo 1,00 335,29 335,29
7 Estintore portatile a polvere ad omologato (DMZ.01.71.a 20.12.1992), montato a parete con apposita staffa e
corredato di cartello di segnalazione. Compresa lamanutenzione periodica prevista per legge. Costomensile kg 6
11,00 1,000 11,00
SOMMANO cad/mese 11,00 2,90 31,90
8 Incontri iniziale e periodici del responsabile di cantiereZ.03.01.00 con il coordinatore per l'esecuzione per esame piano di
sicurezza e indicazione di direttive per la suaattuazione.Direttore di cantiere.incontri di coordinamento 4,00 3,00 8,000 96,00incontri di coordinamento 4,00
SOMMANO h 100,00 25,82 2´582,00
9 Trasporto, posa in opera, uso e successivo smontaggioP6.15. 2 ed allontanamento di ponte su ruote costituito da piano
di lavoro regolare in legno o metallo, parapettoregolare, struttura portante metallica e ruote oltre aidispositivi di bloccaggio, fissaggio, stabilizzazione edancoraggio (considerando lo sviluppo in altezza di unsingolo ponte) da 4 m a 8 mTRABATELLO PER ISNTALLAZIONE LAMPADE 1,00
SOMMANO cadauno 1,00 349,82 349,82
Parziale LAVORI A CORPO euro 4´808,27
T O T A L E euro 4´808,27
Data, __________
Il TecnicoGeom. Matteo Bonaldo
COMMITTENTE: PROVINCIA DI VENEZIA
A R I P O R T A R E