Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa...Il Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa...

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COMUNE DI LAMPEDUSA E LINOSA AGOSTO 2016 Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa PROGRAMMA OPERATIVO (bozza) Legge n. 147/2013, art. 1 comma 319 - Delibera CIPE n. 39/2015

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  • COMUNE DI LAMPEDUSA E LINOSA

    AGOSTO 2016

    Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa

    PROGRAMMA OPERATIVO (bozza)

    Legge n. 147/2013, art. 1 comma 319 - Delibera CIPE n. 39/2015

  • COMUNE DI LAMPEDUSA E LINOSA PIANO DEGLI INTERVENTI PER L’ISOLA DI LAMPEDUSA _ DELIBERA CIPE 39/2015 PROGRAMMA OPERATIVO

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    Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa

    PROGRAMMA OPERATIVO Bozza/Proposta Il presente documento rappresenta la bozza del Programma Operativo del Piano degli Interventi per l’Isola di Lampedusa, sottoposto all’Amministrazione e al Consiglio Comunale per la discussione e la sua approvazione. Il Programma Operativo costituisce il documento degli interventi, che individua le operazioni da realizzare nel ter-ritorio del comune di Lampedusa e Linosa sulla scorta delle linee di intervento già indicate con l’assegnazione del-le risorse finanziarie. I contenuti del Programma sono coerenti con le indicazione della norma (art. 1 comma 319 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Sta-to) e si articolano nelle singole specifiche operazioni nel perseguimento degli obiettivi del Piano approvato dal CI-PE con Deliberazione del 29.04.2015. Con l’approvazione del Programma Operativo potrà avviarsi la seconda fase di attuazione, secondo il modello di governance condiviso nell’intesa inter-istituzionale tra il Comune di Lampedusa e Linosa, la Presidenza del Consi-glio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di Coesione e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa (Invitalia), siglata ai sensi all’art. 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241.

    Indice

    A. Introduzione ed inquadramento generale ............................................................................. 3

    B. Il Programma Operativo ........................................................................................................... 8

    C. Le schede degli interventi ...................................................................................................... 13

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    A. Introduzione ed inquadramento generale

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    Il Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa è stato approvato dal CIPE con la delibera n. 39 del 29 aprile 2015, pubblicata in G.U. n. 182 del 07 agosto 2015, sulla scorta delle previsioni dell’art. 1 com-ma 319 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147 che ha assegnato al Comune di Lampedusa e Linosa un importo complessivo di 20 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014 2020‐ .

    Il Piano ha declinato le previsioni della norma di finanziamento, che infatti recita: “… il Comune di Lampedusa e Linosa, nei limiti della dotazione finanziaria prevista dal presente comma, presenta al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, che lo istruisce, un piano di interventi di miglio-ramento dell'efficienza della rete idrica, di riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammoder-namento dell'edilizia scolastica …”.

    Il Piano di Interventi approvato è sintetizzato nella Tabella che segue.

    Linea Intervento Budget A. Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti

    A1. Realizzazione di nuovi tratti ed efficienta-mento della rete idrica esistente

    4.500.000,00

    A2. Manutenzioni delle sottoreti e rifacimento di tratti della rete idrica e della rete fognaria

    1.300.000,00

    Sub totale Linea A 5.800.000,00 B. Riqualificazione urbana e territoriale B1. Intervento integrato di riqualificazione di un

    ambito del nucleo urbano centrale (sistema via Roma / via Vittorio Emanuele) attraverso il rifa-cimento delle sotto-reti e la qualificazione dello spazio pubblico

    3.750.000,00

    B2. Misura di sostegno e incentivo all’iniziativa privata per il rifacimento e la qualificazione dei fronti edilizi (ambito del nucleo urbano centrale)

    2.200.000,00

    B3. Intervento di riqualificazione funzionale e ammodernamento del fronte del porto vecchio nel tratto di lungomare Rizzo sino a zona Castel-lo

    1.950.000,00

    Sub totale Linea B 7.900.000,00 C. Ammodernamento dell’edilizia scolastica e delle dotazioni urbane per attività civiche

    C1. Intervento di ammodernamento del com-plesso di via Roma, di completamento dei servizi, di integrazione delle funzioni scolastiche e civi-che

    5.000.000,00

    C2. Riqualificazione e completamento delle at-trezzature di base per lo sport

    750.000,00

    Sub totale Linea C 5.750.000,00 D. Coordinamento e monitoraggio D1. Rafforzamento degli strumenti conoscitivi

    per l’azione di piano; assistenza tecnica, coordi-namento e monitoraggio per l’attuazione del Programma

    550.000,00

    Sub totale Linea D 550.000,00 Totale 20.000.000,00

    Tabella 1 - Sintesi del Piano di Interventi approvato dal CIPE

    A seguito della pubblicazione della delibera CIPE di approvazione del Piano, l’Amministrazione di Lam-pedusa e Linosa ha attivato le procedure per la formazione del supporto tecnico ed operativo, costitui-to da una equipe espressamente prevista nel Piano (cfr. Piano degli Interventi, pag. 10) di cui alla li-nea “D. Coordinamento e monitoraggio”.

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    Al contempo, sempre nel quadro delle previsioni del già richiamato art. 1 comma 319 della Legge n. 147/2013, è stato delineato il modello di governance del Piano, innanzitutto attraverso la formalizza-zione dell’intesa tra il Comune, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di Coesione e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa (Invitalia) ai sensi all’art. 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241.

    Seppur in modo schematico, la Tabella che segue riferisce dei ruoli e dei soggetti istituzionali coinvolti nelle azioni di attuazione del Piano, secondo lo schema di gestione e governance condiviso nell’intesa interistituzionale.

    Ruolo Soggetto Istituzionale

    Predisposizione Programma Operativo. Coordinamento e monitorag-gio del Piano di Interventi

    Comune di Lampedusa e Linosa

    Regia economico-finanziaria e supervisione del Piano di Interventi Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche di Coesione

    Centrale di Committenza per l’affidamento dei servizi tecnici e dei la-vori di cui alle linee alle linee A, B e C previsti nel Piano Operativo

    Agenzia nazionale per l'attrazione degli inve-stimenti e lo sviluppo d'impresa - Invitalia

    Affiancamento al Comune di Lampedusa e Linosa per la prima attua-zione di Piano e la definizione delle operazioni di cui alle linee A, B e C del Programma Operativo

    Agenzia per la Coesione Territoriale

    Tabella 2 – Quadro del modello di governance e delle azioni di affiancamento

    L’attività di affiancamento al Comune da parte dell’Agenzia di Coesione Territoriale - in questa prima fase orientata a consentire, rispetto ad uno stringente cronogramma attuativo, lo svolgimento di un’ampia e approfondita attività ricognitoria per la definizione delle Operazioni di Piano - è condotta nel solco di quanto già prefigurato nel Piano approvato dal CIPE (cfr. Piano degli Interventi, pag. 8). Essa consente un presidio tecnico e programmatico, ed altresì un supporto all’efficacia delle diverse azioni da condurre per far avanzare i processi attuativi delle singole linee di intervento.

    La definizione del Programma Operativo degli Interventi è stato svolto muovendo dal quadro degli in-dirizzi della norma di finanziamento, dai contenuti della Delibera di approvazione del CIPE, dalle indi-cazioni e suggerimenti emersi – anche attraverso confronto pubblico – nonché da specifiche istanze e sollecitazioni pervenute. Qui si insiste, tuttavia, sui vincoli di coerenza che sono stati tenuti in conto per ancorare il Programma Operativo ai contenuti delle norme e dei regolamenti per l’impiego delle somme, ed in definitiva per tenere strettamente correlati gli esiti di definizione delle singole operazioni con gli obiettivi e i contenuti del Piano approvato dal CIPE.

    In primo luogo, il Programma Operativo persegue gli obiettivi strategici generali che, per il territorio di riferimento dell’iniziativa, attengono:

    � un innalzamento del livello, della qualità, del numero degli elementi del sistema locale dei ser-vizi e delle attrezzature per i residenti;

    � il rafforzamento della capacità del sistema locale di avviare processi di pianificazione (governo del territorio), di riqualificazione (miglioramento del tessuto urbano), di valorizzazione (salva-guardia delle peculiarità ambientali);

    � il miglioramento della qualità del contesto locale rafforzando la capacità di accoglienza dei flussi, assicurando nel contempo la tutela dell’ambiente, la sostenibilità del modello turistico e la diversificazione dell’offerta.

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    Si conferma peraltro il quadro di analisi generale del Piano, che muove dalla contraddizione tra effetti di antropizzazione piuttosto diffusa e disordinata ed insieme di risorse e beni da valorizzare, riqualifica-re, salvaguardare nella prospettiva di un riequilibrio dell’assetto territoriale ed ambientale delle Pela-gie.

    In questo quadro, il Piano non è un quadro di spesa (cioè: un generico elenco di cose da fare), bensì un vero e proprio programma che intende perseguire obiettivi, soddisfare fabbisogni, rispondere ad istanze emergenti, orientare linee di sviluppo locale.

    Attraverso il Piano si intende avviare (non certo realizzare compiutamente) la manutenzione del terri-torio che, ben più di nuove infrastrutture, appare la strategia di qualificazione di Lampedusa e Linosa, per innalzare la qualità e il livello dell’offerta locale.

    Nel riprendere e confermare l’insieme del quadro descrittivo per il Piano, riportato nel documento ap-provato dal CIPE, in questa sede pare utile sottolineare che, con l’opportunità di investire risorse pub-bliche nel territorio, lo scenario di riferimento è quello delle Pelagie che, attraverso la propria cura, perseguono una specializzazione intelligente, con il rafforzamento delle basi socio-economiche attra-verso l’innalzamento del livello di attrezzature e servizi per residenti e visitatori turisti, e con lo sguar-do rivolto ai più giovani, che qui devono formarsi, crescere, aprirsi ai confini internazionali che il futuro impone alle nuove generazioni.

    Il Programma Operativo “conferma” le linee strategiche di intervento - reti e servizi, scuola, riqualifica-zione urbana e territoriale - per provare a dar risposta, concretamente, a bisogni di coesione sociale, di tenuta e sviluppo del tessuto economico, di qualificazione del sistema locale, che anche la dimen-sione dei fenomeni migratori e la stessa dinamica d’afflusso e di soggiorno di migranti hanno acuito, o comunque hanno fatto emergere con più evidenza.

    Il Programma Operativo, e la sua attuazione nei prossimi anni, non basta. Il territorio di Lampedusa e Linosa richiede un riassetto (anche di pianificazione, attraverso il nuovo strumento urbanistico genera-le) che consenta di specializzare e rendere coerenti le risorse e l’offerta di beni e servizi per una so-stanziale qualificazione del sistema ospitale, fattore decisivo per l’economia locale. Tuttavia, il pro-gramma delle operazioni finanziato dal Governo nazionale – innestandosi dentro una dinamica di nuo-ve iniziative (strutture culturali e sportive, riqualificazione fisica e funzionale di spazi pubblici, esten-sione dei presidi di tutela e valorizzazione ambientale), rappresenta un’opportunità decisiva per il futu-ro delle Pelagie.

    Il Programma si articola nelle diverse Operazioni, che indicano le azioni e gli obiettivi dei singoli pro-getti. Inoltre, il Programma indica le modalità attuative, non solo attraverso specifiche ipotesi di pro-cedure per i servizi tecnici e l’appalto dei lavori, bensì anche con la definizione preliminare dei conte-nuti dei progetti entro una logica di integrazione funzionale delle azioni da svolgere e di convergenza degli obiettivi da perseguire.

    Attraverso le schede, che costituiscono la sezione finale del documento, vengono riferiti i report delle attività di analisi, ricognizione, rilievo, e di indicazione dei contenuti preliminari all’affidamento dei ser-vizi tecnici per la progettazione dei diversi interventi. Tali schede, pertanto, restituite in questa sede in forma di sintesi, costituiscono la base documentale tecnica per l’attuazione del Piano, particolarmente rilevante se si tiene conto della frammentarietà e disomogeneità di quanto fin qui disponibile negli Uf-fici comunali.

    Le Operazioni, come detto, attengono agli interventi da attivare con progetti specifici. Il Programma propone un quadro di progetti che, in modo coerente ed organico, possa tenere assieme e realizzare in modo funzionale più operazioni e perseguire efficacemente gli obiettivi.

    La Tabella che segue riferisce in modo sinottico il Piano delle Operazioni.

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    Linea di intervento Operazione Budget

    A. Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti

    A1. Realizzazione di nuovi tratti ed efficienta-mento della rete idrica esistente

    . Efficientamento rete idrica di Lampedusa attra-verso manutenzione e realizzazione nuove con-dotte ed istallazione sistema di telecontrollo. . Rifacimento sottoreti e riqualificazione viabilità in ambito centrale a Lampedusa. . Sistemazione sottoreti del nucleo centrale dell’abitato di Linosa.

    4.500.000,00

    A2. Manutenzioni delle sottoreti e rifacimento di tratti della rete idrica e della rete fognaria

    . Manutenzione straordinaria stazioni di solleva-mento della rete fognaria di Lampedusa. . Revisione sottorete e sistemazione convoglio dei reflui in alcune zone del nucleo urbano.

    1.300.000,00

    Sub totale A 5.800.000,00 B. Riqualificazione urbana e territoriale B1. Intervento integrato di riqualificazione di un ambito del nucleo urbano centrale (sistema via Roma / via Vittorio Emanuele) attraverso il rifa-cimento delle sotto-reti e la qualificazione dello spazio pubblico

    . Riqualificazione di un ambito centrale dell’abitato di Lampedusa – Sistema di via Staz-zone e viabilità di collegamento con la zona del porto vecchio. . Riqualificazione degli assi centrali dell’abitato di Linosa. . Riqualificazione sistema dei “Sette Palazzi”. . Segnaletica turistica per la valorizzazione di percorsi, siti, aree di stazionamento a Lampedu-sa e a Linosa.

    3.750.000,00

    B2. Misura di sostegno e incentivo all’iniziativa privata per il rifacimento e la qualificazione dei fronti edilizi (ambito del nucleo urbano centrale)

    . Incentivo a fondo perduto a soggetti privati per il rifacimento dei fronti edilizi di fabbricati dei nuclei di Lampedusa e di Linosa (misura da atti-vare attraverso Avviso pubblico, accesso al con-tributo a sportello, linee guida di intervento).

    2.200.000,00

    B3. Intervento di riqualificazione funzionale e ammodernamento del fronte del porto vecchio nel tratto di lungomare Rizzo sino a zona Castel-lo

    . Riqualificazione funzionale del fronte a mare tra porto vecchio e porto nuovo nell’ambito del si-stema urban-way / green-way tra la Guitgia e cala Francese - Sistemazione del giardino a mare - Realizzazione collegamento porto nuovo / porto vecchio - Sistemazione percorso dall’area di piaz-za Castello al fronte mare.

    1.950.000,00

    Sub totale B 7.900.000,00 C. Ammodernamento dell’edilizia scolastica e delle dotazioni urbane per attività civiche

    C1. Intervento di ammodernamento del com-plesso di via Roma, di completamento dei servizi, di integrazione delle funzioni scolastiche e civi-che

    . Riconfigurazione del complesso scolastico esi-stente attraverso ristrutturazione dei fabbricati, con completamento dei servizi e integrazione delle funzioni scolastiche e civiche.

    5.000.000,00

    C2. Riqualificazione e completamento delle at-trezzature di base per lo sport

    . Rifacimento degli spazi attrezzati per lo sport all’interno del polo scolastico esistente. Riqualificazione della struttura polivalente per attività sportive a Linosa.

    750.000,00

    Sub totale C 5.750.000,00 D. Coordinamento e monitoraggio D1. Rafforzamento degli strumenti conoscitivi per l’azione di piano; assistenza tecnica, coordi-namento e monitoraggio per l’attuazione del Programma

    . Assistenza tecnica e coordinamento per l’attuazione del Programma. . Rafforzamento strumenti operativi, hardware e software (uffici comunali per l’attuazione del programma). . Informazione, comunicazione e disseminazione delle azioni di piano e degli esiti per le buone pratiche.

    550.000,00

    Sub totale D 550.000,00

    Totale 20.000.000,00

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    B. Il Programma Operativo

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    Nel corso delle attività di ricognizione ed analisi, al fine della predisposizione della ipotesi di Program-ma Operativo da sottoporre al vaglio e alla decisione, il lavoro è stato condotto per delineare le singole operazioni attuative degli interventi e i relativi budget. Al contempo, all’interno del quadro complessivo delle azioni da intraprendere e degli obiettivi da perseguire, è stato ipotizzato il primo quadro dei pro-getti.

    Il Programma Operativo, pertanto, si articola non soltanto nella definizione delle Operazioni quanto, meglio, nell’articolazione dei Progetti, la cui predisposizione consentirà di acquisire un quadro com-plessivo esecutivo degli interventi e di avviare le procedure di affidamento dei lavori e di realizzazione delle opere.

    Linea di intervento Operazione

    A.

    A1. A1.1. Efficientamento rete idrica di Lampedusa attraverso manutenzione e realizzazio-ne nuove condotte ed istallazione sistema di telecontrollo.

    A1.2. Rifacimento sottoreti e riqualificazione viabilità in ambito centrale a Lampedusa.

    A1.3. Sistemazione sottoreti del nucleo centrale dell’abitato di Linosa.

    A2. A2.1. Manutenzione straordinaria stazioni di sollevamento della rete fognaria di Lam-pedusa.

    A2.2. Revisione sottorete e sistemazione convoglio dei reflui in alcune zone del nucleo urbano.

    B.

    B1. B1.1. Riqualificazione di un ambito centrale dell’abitato di Lampedusa – Sistema di via Stazzone e viabilità di collegamento con la zona del porto vecchio.

    B1.2. Riqualificazione degli assi centrali dell’abitato di Linosa.

    B1.3. Riqualificazione sistema dei “Sette Palazzi”.

    B1.4. Segnaletica turistica per la valorizzazione di percorsi, siti, aree di stazionamento a Lampedusa e a Linosa.

    B2. B2.1. Incentivo a fondo perduto a soggetti privati per il rifacimento dei fronti edilizi di fabbricati dei nuclei di Lampedusa e di Linosa (misura da attivare attraverso Avviso pubblico, accesso al contributo a sportello, linee guida di intervento).

    B3. B3.1. Riqualificazione funzionale del fronte a mare tra porto vecchio e porto nuovo nell’ambito del sistema urban-way / green-way tra la Guitgia e cala Francese - Siste-mazione del giardino a mare - Realizzazione collegamento porto nuovo / porto vecchio - Sistemazione percorso dall’area di piazza Castello al fronte mare.

    C.

    C1. C1.1. Riconfigurazione del complesso scolastico esistente attraverso ristrutturazione dei fabbricati, con completamento dei servizi e integrazione delle funzioni scolastiche e civiche.

    C2. C2.1. Rifacimento degli spazi attrezzati per lo sport all’interno del polo scolastico esi-stente.

    C.2.2. Riqualificazione della struttura polivalente per attività sportive a Linosa.

    D.

    D1. D1.1. Assistenza tecnica e coordinamento per l’attuazione del Programma.

    D1.2. Rafforzamento strumenti operativi, hardware e software (uffici comunali per l’attuazione del programma).

    D1.3. Informazione, comunicazione e disseminazione delle azioni di piano e degli esiti per le buone pratiche.

    Tabella 4 – Quadro di sintesi del Programma Operativo

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    Ai fini dell’attuazione del Piano, come illustrato in premessa, è stato delineato un modello di gestione delle diverse fasi che si basa sulla collaborazione istituzionale e su una sostanziale azione di affianca-mento al Comune di Lampedusa e Linosa per le impegnative attività tecnico-amministrative. Va ri-chiamata al riguardo l’impostazione del Piano, approvato dal CIPE, che proprio sull’Amministrazione locale ha fatto convergere il ruolo di guida nella definizione del programma operativo delle azioni da intraprendere e degli obiettivi specifici da perseguire.

    In questa sede si sottolinea il ruolo della Centrale di Committenza - che, attraverso Convenzione già sottoscritta con il Comune di Lampedusa e Linosa sulla scorta della norma di finanziamento del Piano e per quanto esplicitamente previsto agli artt. 37 e 38 del nuovo Codice (D.lgs. n.50/2016), è Invitalia Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa - alla quale viene de-mandato non solo lo svolgimento delle procedure per i servizi tecnici e i lavori, quanto anche uno stringente cronogramma attuativo.

    La Tabella 5 illustra le fasi attuative ed indica i Soggetti che, attraverso le intese richiamate, parteci-pano alla realizzazione del Programma.

    Prima fase di attuazione Predisposizione Programma Operativo

    Seconda fase di attuazione Appalto servizi tecnici e lavori

    Soggetto

    . Coordinamento generale e predisposizione Programma Operativo degli Interventi

    Comune di Lampedusa e Linosa

    . Centrale di Committenza per l’affidamento dei servizi tecnici e dei lavori per l’attuazione degli Interventi

    Invitalia Spa

    . Coordinamento e monitoraggio Comune di Lampedusa e Linosa

    . Regia economico-finanziaria e supervisione del Piano di Interventi Presidenza del Consiglio Dipartimento per le politiche di

    coesione

    . Affiancamento al Comune di Lampedusa e Linosa per la prima attuazione di Piano e la definizione delle opera-zioni

    Agenzia di Coesione Territoriale

    Tabella 5 – Quadro delle fasi e della governance

    Nel merito delle Operazioni, esse rispondono al quadro ricognitivo svolto nel corso di alcuni mesi, ac-colgono sollecitazioni pervenute, tengono conto di quanto emerso negli incontri pubblici svolti.

    Rispetto alle “Linee di intervento” che sono state indicate nella norma che ha assegnato le risorse fi-nanziarie al Comune, le Operazioni individuano ambiti specifici, temi e obiettivi coerenti con il Piano, declinando i diversi interventi da realizzare e privilegiando alcune priorità (o emergenze, in taluni casi).

    Le schede descrittive, allegate di seguito, restituiscono un quadro dettagliato e il report delle indagini svolte. In estrema sintesi:

    � Per il Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti la condizione di partenza impone uno sguardo ed un approccio tecnico organico ai fini della individuazione degli interventi strategici.

    L’obiettivo generale è quello di un ammodernamento sostanziale della rete idrica per recupe-rare le disfunzioni, le diffuse perdite, per razionalizzare l’intero sistema di raccolta e distribu-

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    zione, per governare in modo efficiente l’intero impianto. Solo attraverso il rifacimento e l’efficientamento della rete pare possibile poter ridurre sensibilmente i costi e migliorare la qualità della risorsa idrica.

    � La Riqualificazione urbana e territoriale attiene al recupero di qualità, dignità formale, funzionalità di spazi pubblici e ambiti urbani di Lampedusa e Linosa, e al contempo appare quale strumento di recupero identitario del centro abitato di Lampedusa e di rivitalizzazione attraverso una maggiore possibilità di fruizione di percorsi, siti, luoghi urbani. Le operazioni da realizzare hanno segno diverso. Se nel caso di Linosa, l’ipotesi è quella del recupero fisico degli assi stradali centrali dell’abitato, per riconferire funzionalità, nel caso di Lampedusa si tratta di realizzare interventi che possano recuperare la qualità morfologica, in-sediativa e funzionale di alcuni ambiti. Particolarmente significativi per gli impatti presunti ap-paiono gli interventi di riqualificazione del sistema dei Sette Palazzi, attraverso il rifacimento dei fronti edilizi, come quello di rigenerazione del sistema del fronte mare tra il porto nuovo e il porto vecchio. La misura di incentivo per il rifacimento dei fronti edilizi dei fabbricati privati costituisce poten-zialmente un’azione che può innescare più impatti sul sistema locale: non solo, da un lato, la riqualificazione urbana, quanto anche dall’altro effetti di crescita per l’afflusso di risorse finan-ziarie nell’ambito del sistema economico delle Pelagie.

    � L’azione di Ammodernamento dell’edilizia scolastica e delle dotazioni urbane per at-tività civiche persegue gli obiettivi di recupero ed innovazione del polo scolastico esistente, in linea con il programma convenuto dall’Amministrazione con la Task Force per l’edilizia sco-lastica dell’Agenzia di Coesione Territoriale e con la struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche questa azione riprende e sviluppa la linea di intervento indicata dalla norma di finanziamento (art. 1 comma 319 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147). L’obiettivo è evidente: recuperare le condizioni di fruizione dell’intero complesso scolastico, realizzare spazi e attrezzature moderne per la scuola, integrare le funzioni scolastiche con quelle civiche e culturali nella prospettiva del Civic center (Scuola e Centro civico). Attraverso concorso di progettazione, per il quale fornisce il proprio accompagnamento la struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Task force edilizia scolasti-ca per la regione Sicilia, si può realizzare un intervento complesso di ristrutturazione e riconfi-gurazione, con tecniche di edilizia sostenibile, nel solco del programma nazionale per la Scuola Innovativa.

    � Le misure di Coordinamento e monitoraggio sono dedicate al presidio di assistenza e al rafforzamento degli strumenti conoscitivi per l’azione di piano. Attraverso la loro attuazione si svolgono le attività tecniche, legali, operative di assistenza all’Amministrazione - previste in dettaglio nel documento approvato dal CIPE -, e può realizzarsi un’azione specifica di raffor-zamento degli uffici attraverso nuova strumentazione hardware e software, essenziale per un adeguamento funzionale e di capacità operativa delle strutture comunali, che allo stato attuale operano con difficoltà e in un quadro di debolezza rispetto alla complessità e dimensione delle questioni da affrontare.

    Come è stato detto in altra parte, il Programma Operativo indica modalità attuative, attraverso l’architettura delle azioni da svolgere, dei progetti e degli interventi integrati da realizzare.

    A partire dal Programma Operativo, pertanto, è possibile avviare l’attività preliminare all’affidamento dei servizi tecnici (ingegneria ed architettura, consulenze specialistiche, geologia e geognostica), pre-vio l’aggiornamento degli strumenti programmatici (in primo luogo, il Programma triennale delle Opere Pubbliche). Per talune misure, invece, il Comune può procedere alle fasi successive di attuazione, quando occorra anche attraverso la predisposizione dei più pertinenti strumenti operativi (ad esempio, il regolamento di assegnazione dei contributi a fondo perduto per il rifacimento dei fronti edilizi).

    Nella Tabella che segue viene illustrato il quadro dei progetti per le operazioni individuate.

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    Progetto Operazione Budget

    P1

    Realizzazione di nuovi tratti, razionalizza-zione ed efficientamento della rete idrica nel nucleo urbano di Lampedusa e riquali-ficazione degli ambiti di intervento attra-verso la sistemazione della viabilità, della illuminazione, dei percorsi pedonali

    A1.1. Efficientamento rete idrica di Lampedusa attraverso manutenzione e realizzazione nuove condotte ed istallazione sistema di telecontrollo. A1.2. Rifacimento sottoreti e riqualificazione viabilità in ambito centrale a Lampedusa.

    B1.1. Riqualificazione di un ambito centrale dell’abitato di Lampedusa – Sistema di via Staz-zone e viabilità di collegamento con la zona del porto vecchio.

    5.650.000,00

    P2 Sistemazione sottoreti e riqualificazione degli assi centrali di Linosa

    A1.3. Sistemazione sottoreti del nucleo centrale dell’abitato di Linosa. B1.2. Riqualificazione degli assi centrali dell’abitato di Linosa.

    1.000.000,00

    P3 Razionalizzazione ed efficientamento delle stazioni fognarie di sollevamento e dei col-lettori fognari critici di Lampedusa.

    A2.1. Manutenzione straordinaria stazioni di sol-levamento della rete fognaria di Lampedusa.

    A2.2. Revisione sottorete e sistemazione convo-glio dei reflui in alcune zone del nucleo urbano.

    1.300.000,00

    P4 Riqualificazione del sistema dei “Sette Pa-lazzi” attraverso il rifacimento dei fronti edilizi

    B1.3. Riqualificazione sistema dei “Sette Palaz-zi”.

    1.400.000,00

    P5 Intervento di valorizzazione di percorsi e siti turistici a Lampedusa e a Linosa attra-verso segnaletica dedicata

    B1.4. Segnaletica turistica per la valorizzazione di percorsi, siti, aree di stazionamento a Lampe-dusa e a Linosa.

    200.000,00

    P6 Misura di sostegno ed incentivo per il rifa-cimento e la riqualificazione dei fronti edi-lizi privati

    B2.1. Incentivo a fondo perduto a soggetti pri-vati per il rifacimento dei fronti edilizi di fabbrica-ti dei nuclei di Lampedusa e di Linosa (misura da attivare attraverso Avviso pubblico, accesso al contributo a sportello, linee guida di intervento).

    2.200.000,00

    P7 Intervento di riqualificazione funzionale, ambientale e paesaggistica per la fruizione del fronte mare (porto nuovo - porto vec-chio) nell’ambito del sistema urban-way / green-way tra la Guitgia e cala Francese

    B3.1. Riqualificazione funzionale del fronte a mare tra porto vecchio e porto nuovo nell’ambito del sistema urban-way / green-way tra la Guitgia e cala Francese - Sistemazione del giardino a mare - Realizzazione collegamento porto nuovo / porto vecchio - Sistemazione percorso dall’area di piazza Castello al fronte mare.

    1.950.000,00

    P8 Riconfigurazione del complesso scolastico e civico di via Roma, per l’integrazione del-le funzioni e il completamento dei servizi e delle attrezzature (scuola innovativa).

    C1.1. Riconfigurazione del complesso scolastico esistente attraverso ristrutturazione dei fabbrica-ti, con completamento dei servizi e integrazione delle funzioni scolastiche e civiche.

    C2.1. Rifacimento degli spazi attrezzati per lo sport all’interno del polo scolastico esistente.

    5.500.000,00

    P9 Riqualificazione centro polivalente e rifa-cimento campo da gioco a Linosa

    C2.2. Riqualificazione della struttura polivalente per attività sportive a Linosa.

    250.000,00

    Linea D.

    Coordinamento e monitoraggio

    . Assistenza tecnica e coordinamento per l’attuazione del Programma. . Rafforzamento strumenti operativi, hardware e software (uffici comunali per l’attuazione del programma). . Informazione, comunicazione e disseminazione delle azioni di piano e degli esiti per le buone pratiche.

    550.000,00

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    C. Le schede degli interventi

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    A. Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti

    A1. Realizzazione di nuovi tratti ed efficientamento della rete idrica esistente

    Introduzione

    L’isola di Lampedusa, data la sua particolare conformazione, rappresenta, dal punto di vista acquedot-tistico, un sistema indipendente. Il “Piano di Interventi” si prefigge, tra le priorità, quella dell’efficientamento delle rete idrica e delle sottoreti. Considerata la vetustà della rete esistente, sia idrica sia fognaria, occorre avviare un programma di interventi, entro una cornice progettuale com-plessiva, orientato all’ottimizzazione dell’uso della risorsa idrica ed al corretto smaltimento fognario at-traverso manutenzioni, rifacimenti e nuove realizzazioni.

    Il sistema di accumulo e distribuzione della risorsa idrica è garantito da diversi serbatoi, tra loro inter-connessi, dai punti di attracco delle navi cisterna e dagli impianti di sollevamento. Il sistema di addu-zione esterna a servizio dei serbatoi di testata risulta costituito da una rete tubata rifornita sia dal dis-salatore sia dai punti di scarico nave. Complessivamente, l’infrastruttura evidenzia uno stato di con-servazione strutturale ed igienico- sanitario deficitario per cui non è garantita la gestione entro i limiti di sicurezza previsti dalla normativa. A seguito di tale situazione, si rende necessaria una ristruttura-zione e rifunzionalizzazione delle infrastrutture presenti.

    Sulla base di tale considerazioni sono stati identificati alcuni obiettivi così sintetizzabili: - Attivazione serbatoi non utilizzati; - Posa in opera nuove tubazioni; - Sostituzione valvole esistenti con elettrovalvole; - Sistema di telecontrollo rete di nuova realizzazione; - Manutenzione della rete.

    1. Ipotesi tipologia di contratto

    Contratto per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura, all’ingegneria e gli altri servizi tecnici, che secondo la definizione dall’art. 3, lett. vvvv) del nuovo Codice sono “i servizi riservati ad operatori economici esercenti una professione regolamentata ai sensi dell’articolo 3 della direttiva 2005/36/CE”, inerente la realizzazione di nuovi tratti, razionalizzazione ed efficientamento della rete idrica esistente.

    2. Ipotesi tipologia di procedura

    Gli incarichi di progettazione in argomento saranno affidati con procedura aperta ai sensi degli artt. 60 (art. 157, comma 2, ultimo periodo).

    3. Ipotesi criterio di aggiudicazione

    L’appalto sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.

    4. Progettazione da sviluppare, sequenza logica e relativi tempi di svolgimento

    Le progettazioni saranno articolate secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ai sensi dell’art. 23 comma 1 del D.Lgs. 50/2016, ad esclusione dell’eventuale esigenza della Stazione appaltante di redigere diret-tamente la progettazione definitiva, ovvero la progettazione esecutiva, purché il livello successivo con-tenga tutti gli elementi previsti dal livello precedente, ai sensi dell’art. comma 4 del D.Lgs. 50/2016.

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    I contenuti dei tre livelli di progettazione sono definitivi all’art. 23 comma 5,6 (progetto di fattibilità tecnica ed economica), comma 7 (progetto definitivo), comma 8 (progetto esecutivo).

    I tempi previsti per la consegna degli elaborati progettuali, ove non dettate da direttive in materia, sa-ranno determinati in funzione delle eventuali attività preliminari alla progettazione e al valore tecnico della stessa.

    5. Livelli di progettazione ed elaborati grafici e descrittivi da redigere

    Così come definitivo dall’art. 23 comma 3 del D.lgs. 50/2016, con decreto del Ministro delle infrastrut-ture e trasporti, su proposta del Consiglio superiore dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo saranno definiti i contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali.

    Fino alla data di entrata in vigore di detto decreto, si applica l'articolo 216, comma 4.

    6. Analisi della situazione iniziale

    Allo stato attuale, la rete idrica risulta alquanto vetusta pertanto necessita di interventi. Il sistema di accumulo e distribuzione della risorsa idrica è garantito da diversi serbatoi, tra loro interconnessi, dai punti di attracco delle navi cisterna e dagli impianti di sollevamento. Il sistema di adduzione esterna a servizio dei serbatoi di testata risulta costituito da una rete tubata approvvigionata sia dal dissalatore sia dai punti di scarico nave. In ad una serie di sopralluoghi operati sul territorio, è stato possibile mappare il percorso relativo alle opere di adduzione nonché localizzare altre infrastrutture strategiche quali punti di attracco delle navi cisterna, serbatoi, dissalatore.

    Il sistema idrico dell’isola di Lampedusa, oggi, è caratterizzato complessivamente dalla presenza di un dissalatore (gestito da Terzi), n. 7 serbatoi e n. 5 punti nave.

    Sulla scorta delle indicazioni fornite dal Piano Interventi e alla luce dello stato di fatto e di quelle da farsi, si è riscontrata la seguente situazione:

    • efficientamento rete idrica esistente e realizzazione di nuovi tratti: dallo studio svolto si è sti-

    mato che la rete idrica esistente e mappata, si estende per una lunghezza di circa 26 km, mentre per quanto riguarda la porzione di rete idrica non mappata e quella da realizzarsi, si è potuto fare una stima sommaria in quanto solo in seguito ad opportuno rilievo è possibile ef-fettuare una stima precisa. Tale stima sommaria è pari a circa 14 km. Si riportano di seguito, lo stralcio della planimetria qualitativa generale dei luoghi delle operazioni e la Planimetria qualitativa porzioni di rete idrica non mappate, critiche e prive di misuratori, riportate rispetti-vamente nell’allegato I e II :

    • predisposizione nuovi contatori: allo stato attuale è stato appurato, da analisi documentale presso l'UTC del Comune, che i contatori installati e funzionanti sull'isola sono pari a 350, per-tanto la maggior parte delle utenze non è monitorata sul reale il consumo idrico, versando al comune una quota forfettaria e in molti casi discostanti del reale consumo. Dall'analisi svolta, si stima che il numero dei misuratori da installare è di circa 2.000 unità.

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    Figura 1 Planimetria qualitativa generale dei luoghi delle operazioni

    Figura 2 Planimetria qualitativa porzioni di rete idrica non mappate, critiche e prive di misuratori

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    In particolare, L’approvvigionamento idrico è garantito da un dissalatore gestito da una Società terza al Comune che mediante un impianto di sollevamento alimenta il serbatoio denominato “Cala Pisana 1”.

    Il dissalatore è del tipo termocompressione a bassa temperatura, dotato di due moduli da 1.500 mc.

    La gestione del dissalatore è a totale carico della società che fornisce il servizio.

    Per meglio inquadrare la situazione, si riporta, a seguire, un quadro sintetico della stessa.

    I serbatoi sono così ripartiti:

    - Il serbatoio di Cala Pisana 1 è posto a quota 10,50 m ed è costituito da due vasche munite di

    setti, all’interno delle quali giunge l’acqua direttamente dal dissalatore e dal "Punto Nave". At-traverso sopralluoghi in loco, sulla scorta della documentazione presente, è stata visionata la relativa camera di manovra e sono state individuate le varie apparecchiature presenti. E' stato riscontrato che lo stesso è alimentato da due condotte in acciaio DN 200, mentre l’uscita è ca-ratterizzata sempre da una tubazione in acciaio DN 315. All'interno della camera di manovra sono presenti 7 saracinesche manuali ed è presente un collegamento tramite autoclave, con il quale si alimentano le autobotti utilizzate per la fornitura delle aree non servite. L’alimentazione idrica avviene attraverso due condotte in PEAD ᵠ 200 PN 10 che permettono di rifornire il serbatoio sia dal dissalatore e sia dal punto scarico nave N2. La tubazione in usci-ta verso "Cala Pisana 2" è in PEAD ᵠ315 PN 10. Con cadenza mensile il Gestore del dissalatore fornisce all'Amministrazione dei report in cui vengono indicate le portate erogate nel periodo temporale analizzato e che giungono al serbatoio suddetto. A fronte di ciò si ritiene indispen-sabile installare un misuratore di portata all'interno del serbatoio "Cala Pisana 1", in modo da consentire al Comune di Lampedusa di avere contezza dell'effettiva portata erogata alla rete e fornita dal dissalatore.

    - Il serbatoio di "Cala Pisana 2" insiste sullo stesso lotto in cui sorge "Cala Pisana 1" ed è posto ad una quota di 10m. E' dotato di due vasche la cui capacità totale è pari a 2.000 mc, in cui per gravità giunge l'acqua direttamente da "Cala Pisana 1". Attraverso sopralluoghi in loco, sulla scorta della documentazione presente, è stata visionata la relativa camera di manovra e sono state individuate le varie apparecchiature presenti. Tale serbatoio è dotato di una came-ra di manovra posta su due livelli, poiché è presente un impianto di sollevamento che serve i serbatoi di "Imbriacole" e "Guitgia". E' stato riscontrato che lo stesso è alimentato da due condotte in Pead DN 200, mentre l’uscita è caratterizzata sempre da una tubazione in Pead DN 315. All'interno della camera di manovra al piano -1 sono presenti n. 6 saracinesche, men-tre al piano -2 sono presenti n. 14 saracinesche e n. 2 coppie di pompe del tipo ”Caprari” type 850-8. Allo stato attuale è in funzione solo una pompa che risulta essere non sufficiente per alimentare i serbatoi di Imbriacole e Guitgia contemporaneamente.

    - Il serbatoio di "Imbriacole" è posto ad una quota di 50 m ed è dotato di due vasche la cui ca-pacità totale è pari a 3.000 mc, in cui l'adduzione dell'acqua arriva dal serbatoio di "Cala Pisa-na 2", mediante un impianto di sollevamento. Attraverso sopralluoghi in loco, sulla scorta della documentazione presente, è stata visionata la relativa camera di manovra e sono state indivi-duate le varie apparecchiature presenti. E' stato riscontrato che lo stesso è alimentato da due condotte: una di arrivo DN 200 in acciaio, una di uscita verso la rete con tubazione in Pead DN 315 ed una ulteriore tubazione in uscita acciaio DN 200 in grado di addurre acqua al ser-batoio "Alaimo". Tale serbatoio è dotato di una camera di manovra nella quale sono alloggiate le varie apparecchiature. Inoltre all'interno della stessa è predisposto l'attacco sulla tubazione in uscita verso il serbatoio "Alaimo" delle pompe per l'impianto di sollevamento. All'interno del-la camera di manovra sono presenti n. 15 saracinesche utilizzate per effettuare le varie ma-

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    novre all'interno del serbatoio.

    - Il serbatoio di "Cala Pisana 3" è posto ad una quota di 20 m ed è dotato di due vasche la cui capacità totale è pari a 5.000 mc, in cui l'adduzione dell'acqua arriva dal serbatoio di "Cala Pi-sana 2", mediante un impianto di sollevamento, e dal "Punto Nave". Attraverso sopralluoghi in loco, sulla scorta della documentazione presente, è stata visionata la relativa camera di mano-vra e sono state individuate le varie apparecchiature presenti. Allo stato attuale il serbatoio non risulta in esercizio e versa in uno stato di totale abbandono. E' stato riscontrato che lo stesso è alimentato da due condotte: una di arrivo DN 200 in Pead e una di uscita verso la re-te con tubazione in Pead DN 315. Tale serbatoio è dotato di una camera di manovra nella quale sono alloggiate le varie apparecchiature, in particolare al suo interno sono presenti n. 7 saracinesche utilizzate per effettuare le varie manovre all'interno del serbatoio.

    - Il serbatoio di "Guitgia" è posto ad una quota di 33m ed è dotato di due vasche la cui capacità totale è pari a 3.000 mc, in cui l'adduzione dell'acqua arriva dal serbatoio di "Cala Pisana 2", mediante un impianto di sollevamento. Attraverso sopralluoghi presso lo stesso, sulla scorta della documentazione presente, è stata visionata la relativa camera di manovra e sono state individuate le varie apparecchiature presenti. E' stato riscontrato che lo stesso è alimentato da due condotte: una di arrivo DN 200 in Pead e una di uscita verso la rete con tubazione in Pead DN 315. Tale serbatoio è dotato di una camera di manovra nella quale sono alloggiate le varie apparecchiature. In particolare, sono presenti n. 9 saracinesche utilizzate per effettuare le varie manovre all'interno del serbatoio. La rete idrica è caratterizzata da numerose camere di manovra poste lungo il tracciato cittadi-no che consentono di movimentare il flusso dell'acqua. In particolare, in Via Mattarella è pre-sente una camera di manovra all'interno della quale sono presenti delle valvole di intercetta-zione in grado di intercettare l'acqua proveniente dal "Punto Nave" e inviarla direttamente al serbatoio "Gurtgia", piuttosto che "Cala Pisana 1".

    - Il serbatoio di "Terranova" è posto ad una quota di 67m ed è dotato di due vasche la cui ca-pacità totale è pari a 5.000 mc. Allo stato attuale il serbatoio non è in esercizio e versa in uno stato di totale abbandono. Sulla scorta dei sopralluoghi in loco e della documentazione pre-sente, si presume che l'approvvigionamento avvenga direttamente dal "Punto Nave 1". Non è stato possibile visionare la relativa camera di manovra per individuare le varie apparecchiature presenti, ma si è verificato che le vasche risultano piene. L'uscita dovrebbe essere collegata direttamente sulla strada che conduce verso Cala Madonna e che alimenta la rete mediante opportuni pozzetti di nodo. Tale aspetto dovrà essere verificato attraverso indagini più appro-fondite.

    - Il serbatoio di "Alaimo" è posto ad una quota di 77m ed è dotato di due vasche la cui capacità totale è pari a 3.000 mc. Allo stato attuale il serbatoio non è in esercizio e versa in uno stato di totale abbandono. Sulla scorta dei sopralluoghi in loco e della documentazione presente, si presume che l'approvvigionamento avvenga direttamente dal serbatoio "Imbriacole", median-te un impianto di sollevamento, ad oggi non presente, ma dotato della relativa predisposizio-ne. Il serbatoio è situato in un'area difficilmente raggiungibile, ed è dotato di una tubazione di arrivo Pead DN 200 e una in uscita Pead DN 315. E' stata visionata la relativa camera di ma-novra ed è stata riscontrata la presenza delle varie apparecchiature, in particolare sono pre-senti n.7 saracinesche. All'esterno dello stesso, è visibile un pozzetto di nodo, nel quale è possibile apprezzare le val-vole per regolare l'afflusso dell'acqua all'interno delle vasche.

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    L'isola di Lampedusa è caratterizzata, inoltre, dalla presenza di n. 5 "Punti Nave" che servono a riforni-re i serbatoi a servizio delle rete in caso di malfunzionamento del dissalatore, mediante l'ausilio delle navi cisterna. I Punti nave sono localizzati in un'area che va da Cala Pisana a Cala Guitgia passando per il Porto Vecchio, in particolare si hanno due punti nave su Cala Pisana, due in prossimità del Porto Vecchio ed uno in corrispondenza della Guitgia. Dallo studio della rete, dai sopralluoghi svolti e sulla scorta della documentazione fornita, si presume che con i suddetti punti nave è possibile rifornire i serbatoi dislocati lungo il territorio di Lampedusa. I punti nave sono a vista e non protetti, pertanto è opportuno si ritiene che debbano essere protetti e debba essere inibito l'accesso al personale non ad-detto.

    Le relative schede dei serbatoi rilevate si riportano in allegato.

    7. Obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli

    L’attività di ricognizione operata sulle infrastrutture e manufatti della rete acquedottistica dell’isola di Lampedusa, ha permesso di individuare le aree di intervento prioritarie necessarie all’efficientamento ed ammodernamento dell’infrastruttura. Le situazioni individuate sulle quali operare per sanare lo sta-to di fatto sono: serbatoi da riattivare, punti nave da adeguare, sostituzione valvole, nuovi tratti di tubazione, installazione di un sistema di telecontrollo. Sia l’approvvigionamento di acqua potabile sia la rete di distribuzione della risorsa necessitano di interventi migliorativi necessari per operare gli oppor-tuni adeguamenti dell’infrastruttura.

    Operando adeguatamente e seguendo le indicazioni fornite in merito agli interventi sull’infrastruttura, l’isola di Lampedusa potrà godere di un’infrastruttura appropriata alle esigenze della popolazione resi-dente, dei turisti dell’isola e del centro di accoglienza.

    La pianificazione dell'intervento progettuale da adottare dovrà soddisfare le esigenze di una progetta-zione sinergica e generale del sistema. pertanto sarà necessario redigere uno studio plano - altimetri-co della rete idrica a servizio del centro urbano dell'Isola e delle aree in espansione dando priorità, nella successiva fase di progettazione, agli interventi.

    Conseguentemente, le future scelte progettuali, propedeutiche alla predisposizione dei futuri livelli di progettazione, non potranno prescindere da indagini approfondite.

    Un aspetto estremamente significativo è sicuramente la particolare configurazione geomorfologica dell'isola. In considerazione di questo aspetto, che incide decisamente sulle scelte progettuali da ope-rare, è auspicabile condurre un rilievo topografico capillare per rilevare le coordinate dei punti sulle strade e superfici degli edifici che delimitano la viabilità. Dalle risultanze di questo rilievo saranno note alcune informazioni imprescindibili per la progettazione dell’intervento. Ulteriori indagini conoscitive e rilievi saranno necessari per rilevare, all’interno del sottosuolo, la rete di sottoservizi presenti (tipo di tubazioni, ubicazione, profondità, ecc.) ed eventuali cavità.

    In particolare ai fini di una ottimizzazione dell'intero servizio si potrebbe verificare la seguente ipotesi di funzionamento:

    1) collegare "Imbriacole" con "Alaimo" mediante impianto di sollevamento: allo stato di fatto è in eser-cizio solo il serbatoio "Imbriacole" che attinge l'acqua dal serbatoio "Cala Pisana 2" per poi servire la rete. Poichè al suo interno è predisposto l'installazione di un impianto di sollevamento, dato che il serbatoio di "Alaimo" dista circa 1,1 km ∆h=+7,00m, alimentando in questo modo la rete sottostante per gravità;

    2) collegare "Guitgia" con "Terranova" mediante impianto di sollevamento: allo stato di fatto è in eser-cizio solo il serbatoio "Guitgia". Valutando la possibilità di predisporre un impianto di sollevamento all'interno del serbatoio "Guitgia" e verificando la presenza della tubazione che mette in comunicazione i due serbatoi che distano circa 1,5 km con un ∆h=+35,00m, si potrebbe servire la rete idrica sotto-stante per gravità;

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    I serbatoi di "Cala Pisana 1 e 2" hanno rispettivamente una capacità di 2.000 mc e 1.000 mc, pertanto mediante una opportuna simulazione del nuovo schema di funzionamento occorre valutare l'eventuali-tà di prevedere un aumento della capacità del serbatoio di "Cala Pisana 2".

    Una delle caratteristiche del "Sistema Lampedusa", inerente la rete idrica, è la presenza lungo tutto il territorio servito di un numero spropositato di valvole di intercettazione, saracinesche e camere di ma-novra di vario tipo, tutte ad azione manuale, che solo una approfondita attività di rilievo potrà quantiz-zare in modo chiaro e preciso. Sarebbe buona prassi fare un censimento di tali opere, eliminare quelle superflue in modo da ottimizzare il numero e rendere più efficiente la rete oltre che più manutenibile. Al fine di consentire al Comune di Lampedusa di avere contezza dell'intero sistema idrico-fognario, si prevede in fase progettuale di prevedere la sostituzione di tutte le apparecchiature ad azione manuale presenti lungo l'intera rete, mediante l'installazione di elettrovalvole e apparecchiature ad azione elet-trica, tutte sottese ad un opportuno sistema di telecontrollo, che si basa sul funzionamento coordinato di diverse tecnologie cooperanti nei punti strategici della rete (serbatoi, stazioni di rilancio, valvole, punti di rilevamento, impianti di trattamento, etc.), consentendo a regime la supervisione e il controllo locale e a distanza di tutti gli impianti e delle apparecchiature presenti. Ciò nell'ottica di voler effettua-re una sostituzione capillare della rete esistente e realizzazione di una nuova rete nelle zone ad oggi non servite, al fine di un corretto funzionamento, gestione e ottimizzazione del sistema idrico.

    8. Esigenze e bisogni da soddisfare

    Nell'ottica di un efficientamento della rete idrica si dovrà effettuare un nuovo studio per il calcolo della portata tale da garantire all'utenza i fabbisogni necessari considerando la forte vocazione turistica dell'isola con riferimento al mese di massimo consumo, che determina una maggiore richiesta idrica da parte dell'utenza. Il fabbisogno idropotabile complessivo dell’isola di Lampedusa è stato indivi-duato sulla base delle previsioni contenute nella revisione e aggiornamento del P.R.G.A. Secondo quanto previsto nel suddetto Piano, il fabbisogno unitario netto della popolazione residente è suddiviso nelle due componenti, domestica e non domestica.

    In particolare si ha che la portata, necessaria a soddisfare le necessità dell’isola, è:

    slQm /639,62 ≅=

    In funzione della portata si ha un consumo giornaliero

    35434,56864000629,0 mQg =⋅=

    L'agglomerato urbano dell'isola di Lampedusa si è sviluppato lungo le due direttrici principali individua-te da Via Roma e Via Vittorio Emanuele. Nel corso degli anni, in mancanza di uno strumento urbanisti-co, si sono sviluppati agglomerati sparsi individuabili in specifiche aree del territorio. Tale aspetto, uni-to all'abusivismo edilizio, ha causato il proliferare di abitazioni abusive, che non hanno consentito all'Amministrazione di regolare, gestire e controllare gli allacci alla rete idrica comunale da parte delle varie utenze.

    É opportuno stabilire un censimento di dettaglio, al fine di predisporre per ogni utenza la predisposi-zione del relativo contatore e delle conseguenti valvole di regolazione. Tutto ciò richiede una attività sul campo mirata per consentire di effettuare una stima del costo necessario per l'installazione delle varie apparecchiature.

    Il Centro di primo soccorso e accoglienza presente sull'isola di Lampedusa in contrada Imbriacole rap-presenta un’ altra infrastruttura di primaria importanza; date le criticità, dovute soprattutto ai picchi di affollamento che si determinano in funzione dei vari sbarchi, risulta indispensabile garantire sempre la fornitura idrica a tale struttura. È stato verificato che il suddetto centro è servito da una tubazione in-dipendente che attinge l'acqua dal serbatoio "Imbriacole", al momento non utilizzata.

    Una delle problematiche presenti sull'isola è quello di garantire l'erogazione del servizio idrico alle in-frastrutture strategiche, come può essere il Presidio sanitario, che al momento non è di buona qualità.

    Dall’analisi dell’infrastruttura e dei vari manufatti che la compongono si identificano interventi miglio-rativi, quali:

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    • attivazione degli eventuali serbatoi non attualmente utilizzati: questa soluzione, ab-

    binata al collegamento tra i serbatoi stessi, permette di aumentare la capacità di invaso e di fronteggiare prontamente emergenze idriche. Tra l’altro si tratterebbe di ripristinare opere già esistenti;

    • posa in opera di nuove condotte: laddove si rende necessario sostituire parte delle tuba-zioni preposte al trasporto ed alla distribuzione della risorsa si provvede, con questa operazio-ne, a migliorare la distribuzione e limitare le perdite di rete oltre che a rendere l’intero sistema più efficiente di tutto il centro urbano e di espansione;

    • manutenzione della rete: dai sopralluoghi effettuati si ritiene che la manutenzione della re-te è opportuno che in fase di definizione delle successive fase progettuali, venga predisposto nel capitolato speciale di appalto che l'intera manutenzione venga garantita per almeno due anni dalla impresa esecutrice dei futuri lavori. Tale aspetto consentirà al Comune di abbattere i costi di gestione ed ottimizzare al meglio la nuova rete;

    • installazione di elettrovalvole: dalla ricognizione effettuata sui vari manufatti è emerso che la rete acquedottistica è provvista di un elevato numero di valvole e saracinesche di aper-tura/chiusura. Proprio l’elevato numero di tali dispositivi non consente una gestione agile dell’infrastruttura e ne causa, tra l’altro, ulteriori perdite e difficoltà nell’individuazione e ge-stione di tali punti critici. Ragione per cui, si è suggerito di installare elettrovalvole in sostitu-zione di tali dispositivi ormai desueti e ridurre, allo stesso tempo, il numero di tali punti critici e di intercettazione al minimo in modo da facilitare la gestione dell’intera rete;

    • installazione sistema di telecontrollo: è proprio questa l’innovazione più radicale, di nuo-va costruzione e che permetterebbe di rendere la rete moderna ed efficiente. Infatti, con l’installazione di tale manufatto gli eventuali “alert” ed altri parametri di monitoraggio relativi all’infrastruttura possono essere monitorati e segnalati automaticamente. Questo permette di ottimizzare gli interventi, anche quelli manutentivi relativi alla rete. Tale sistema di controllo, anche da remoto, contribuirebbe ad efficientare la rete e migliorarne le prestazioni;

    • realizzazione allacci idrici con misuratori: che prevederà l'installazione di contatori elet-tronici all’avanguardia al fine di rispettare il reale utilizzo del servizio e introdurre così una “culturizzazione” della risorsa idrica evitando, altresì, una ingente perdita per le casse comu-nali. Si dovrà prevedere, inoltre, l’installazione di valvole di regolazione per il corretto utilizzo della risorsa idrica in vista di un equo risparmio della stessa. Su tali valvole si potrà intervenire con la diminuzione della portata erogata ed evitare, in tal modo, casi di morosità nel rispetto di quanto prevede il vigente Regolamento comunale;

    Tali fabbisogni da soddisfare dovranno essere verificati previo analisi planimetrici e rilevate criticità ri-levate in sede di progettazione.

    9. Regole e norme tecniche da rispettare

    I progettisti, a seguito dell’affidamento delle fasi progettuali e di Direzione Lavori secondo i criteri di cui al punto 2, nell’esecuzione delle prestazioni, sono obbligati alla rigorosa osservanza dalle norme di cui al D.Lgs. 50/2016.

    La progettazione dovrà inoltre rispettare pienamente quanto stabilito della legislazione sia di carattere generale che tecnica, per ciascun ambito di attività prevista, di emanazione sia Nazionale che locale sia nazionale che locale, così come dalla normativa tecnica applicabile e vigente al momento del suo affidamento.

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    10. Vincoli di legge relativi al contesto in cui l'intervento è previsto

    I vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto saranno oggetto di approfondite ana-lisi da parte dell’affidatario dei servizi di progettazione individuati come dai punti 1, 2 , 3. Nell’ambito di una corretta predisposizione della fase progettuale, è necessario rilevare che gli even-tuali interventi si trovano all’interno del contesto paesaggistico P03-C01-centro storico. L’area è sottoposta al regime della TUTELA DEI CENTRI STORICI (TCS).

    11. Funzioni che dovrà svolgere l'intervento

    Lo scopo dell’intervento è di rendere efficiente, moderna e meglio gestibile la rete idrica e porre fine ai disagi lamentati dal sistema idrico dell’isola al fine di elevare il benessere sociale. Gli interventi sull’infrastruttura, oltre ad essere tecnicamente validi, dovranno garantire il rispetto del miglior rappor-to costi- benefici. Gli stessi interventi dovranno essere integrati in un’ottica di risparmio energetico e gestione smart dell’intera rete acquedottistica. L’impostazione progettuale di base scaturisce dalla fina-lità di ricostruire completamente le reti a servizio del centro urbano e delle aree in espansione, nonché della predisposizione nuovi contatori che venga monitorato da un sistema di telecontrollo che permet-terebbe, altresì, di rendere la rete moderna ed efficiente da remoto.

    Il tutto deve passare da uno sviluppo planimetrico - progettuale dell’intero sistema idrico.

    Ulteriormente, si dovrà dare il via ad un vasto manifesto di sistemazione dei singoli allacci alle utenze domestiche e non domestiche, che prevedrà l'installazione di contatori elettronici all’avanguardia al fine di rispettare il reale utilizzo del servizio e introdurre così una “culturizzazione” della risorsa idrica evitando, altresì, una ingente perdita per le casse comunali. Si dovrà prevedere, inoltre, l’installazione di valvole di regolazione per il corretto utilizzo della risorsa idrica in vista di un equo risparmio della stessa. Su tali valvole si potrà intervenire con la diminuzione della portata erogata ed evitare, in tal modo, casi di morosità nel rispetto di quanto prevede il vigente Regolamento comunale.

    12. Requisiti tecnici che dovrà rispettare l’intervento

    Tutti i livelli di progettazione concorrono alla formazione della regola d’arte, cioè definiscono il com-plesso delle regole tecniche e delle buone prassi alle quali attenersi al fine di assicurare uno standard minimo di accettabilità del prodotto in termini di utilizzabilità, durata, affidabilità e sicurezza il tutto contestualizzato in un certo momento storico. Laddove la norma comunque manchi, sia lacunosa o non sia del tutto pertinente con il caso in esame, non potrà mai mancare in ultima analisi la valutazio-ne della prassi con l’esperienza tecnica ed il buon senso di chi è chiamato a formulare il giudizio.

    13. Impatti dell'opera sulle componenti ambientali e, nel caso degli organismi edilizi, delle attività ed unità ambientali

    La crescente competitività del mercato delle costruzioni impone una costante ricerca verso materiali e tecnologie sempre più performanti e rispondenti a specifiche caratteristiche prestazionali da coniugar-si, ormai sempre più spesso, con le istanze della bio-compatibilità, dell’eco-sostenibilità e del riciclo. Dovendo soddisfare requisiti prestazionali con standard elevati, anche nel senso della sostenibilità e del riciclo, la progettazione deve prevedere una progettazione sostenibile con l’utilizzo di prodotti per l’edilizia ecocompatibili e tecnologie energeticamente efficienti, anche in considerazione del fatto che metà della produzione estrattiva mondiale è impiegata nel settore costruttivo e i rifiuti connessi alle operazioni di costruzione e demolizione sono stimabili nella misura di un quarto di quelli complessivi prodotti annualmente dall’intera popolazione mondiale.

    In più, secondo quanto previsto dal T.U. Ambiente (D.lgs.152/2006), data la particolare situazione dei luoghi oggetto di futuri interventi, si dovrà programmare il recupero e totale riutilizzo dei materiali movimentati per gli scavi, al fine di abbattere i trasporti a discarica e, nell’ottica della sostenibilità am-bientale e del riciclo, della previsione dell’utilizzo.

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    Nel caso specifico degli impatti ambientali delle opera da realizzare si demanda alla progettazione se-guiti dai relativi rilievi.

    14. Limiti finanziari da rispettare e delle fonti di finanziamento

    I limiti finanziari da rispettare sono quelli per come richiamati dal Piano di Interventi per la singola operazione attuativa degli interventi ed i relativi budget meramente indicativi. Il Piano delle Operazioni ipotizzato per l’intervento A1.1 ( Realizzazione di nuovi tratti ed efficientamento della rete idrica esi-stente ) è riportato nella seguente tabella:

    15. Possibili sistemi di realizzazione da impiegare

    L’operazione A1.1 (Realizzazione di nuovi tratti, razionalizzazione ed efficientamento della rete idrica esistente) sarà attuato congiuntamente al B1.1 (Intervento diffuso di riqualificazione e sistemazione di strade, marciapiedi, illuminazione, sottoreti di vie dell'ambito via Roma - via Vittorio Emanuele) per ra-gioni connesse alle economie di realizzazione e alle modalità operative di cantiere.

    ========================================================

    Documentazione analizzata per la realizzazione del presente elaborato a) “Progetto lavori di riqualificazione dei serbatoi idrici comunali delle isola di Lampedusa e Lino-

    sa”; b) “Aggiornamento e revisione del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti” e suoi allegati; c) “Intervento di adeguamento e ampliamento dell’esistente impianto di depurazione di Lampe-

    dusa, connesso sistema di collettamento, sollevamento finale e condotta sottomarina”; d) Stralcio delle Norme di attuazione Piano Paesaggistico delle Isole Pelagie; e) Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa ai sensi dell’art. 1 comma 319 della Legge 27 di-

    cembre 2013 n. 147-Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato;

    f) Delibera CIPE n. 39 del 29 aprile 2015. Piano di interventi per l'isola di Lampedusa (GU Serie Generale n.182 del 7-8-2015)

    Documentazione redatta per la realizzazione del presente elaborato a) Report su stato dell'arte ed eventuali criticità per la realizzazione di nuovi tratti ed efficienta-

    mento della rete idrica esistente; b) Report sintetico su planimetria qualitativa generale dei luoghi delle operazioni; c) Report sintetico su documentazione progettuale esistente; d) Report sintetico su Piano Regolatore Generale acquedotti Sicilia con estrapolazione informa-

    zioni su Comune di Lampedusa.

    Allegati I. Planimetria qualitativa generale dei luoghi delle operazioni;

    II. Planimetria qualitativa porzioni di rete idrica non mappate, critiche e prive di misuratori; III. Localizzazione planimetrica; IV. Schede di rilevazione serbatoi; V. Report fotografico.

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    A. Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti

    A2. Manutenzioni delle sottoreti e rifacimento di tratti della rete idrica e della rete fognaria

    Introduzione

    Tra le linee di intervento individuate dal programma di interventi, che riguardano alcuni specifici fabbi-sogni del territorio e sono strettamente connesse con i risultati attesi dall’attuazione del Piano, vi è “Il miglioramento dell’efficienza della rete idrica e la manutenzione delle sotto-reti”, riguardanti sia il cor-retto utilizzo della risorsa acqua che, non secondariamente, un idoneo servizio alle attività economiche e alle residenze per evitare problematiche di ordine igienico-sanitario.

    L’approvvigionamento idrico nell’Isola è stato fin qui garantito solo da fonti esterne, attraverso il tra-sporto di acqua con navi cisterna; solo una quota minima immessa nella rete è stata prodotta dal dis-salatore, peraltro di antica concezione; recentemente è tuttavia entrato in funzione un nuovo dissala-tore (ovvero il primo modulo funzionale), che avvia concretamente una nuova fase in cui l’assetto che per molto tempo ha determinato sprechi e costi ambientali molto cospicui, si avvia ad una seria razio-nalizzazione.

    L’inefficienza delle sotto-reti riguarda in primo luogo lo smaltimento delle acque (bianche, grigie e ne-re): anche in questo caso, la complessiva irrazionalità e vetustà del sistema (realizzato per parti, an-che con logiche incompatibili tra loro, e soprattutto non efficace sotto il profilo del corretto conferi-mento alla depurazione) richiede di non procedere per semplici manutenzioni puntuali ma attraverso il progressivo rifacimento delle reti.

    In questo quadro occorre avviare un programma di interventi, entro una cornice progettuale comples-siva, orientato all’ottimizzazione dell’uso della risorsa idrica e al corretto smaltimento fognario attra-verso manutenzioni, rifacimenti, nuove realizzazioni.

    Senza alcun dubbio, va attivato un programma che attiene all’indagine tecnica conoscitiva (anche per il rilievo delle reti esistenti), ad alcuni interventi “strategici” di efficientamento della rete (in relazione al nuovo dissalatore e alla razionalizzazione degli attracchi delle navi cisterna), nonché alla ridefinizio-ne del modello di gestione del sistema.

    La presente relazione rappresenta il documento preliminare per l'affidamento dei Servizi di Ingegneria per la progettazione inerente la razionalizzazione ed efficientamento delle stazioni fognarie di solleva-mento e l’efficientamento dei collettori fognari.

    Ipotesi tipologia di contratto

    Contratto per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura, all’ingegneria e gli altri servizi tecnici, che secondo la definizione dall’art. 3, lett. vvvv) sono “i servizi riservati ad operatori economici eser-centi una professione regolamentata ai sensi dell’articolo 3 della direttiva 2005/36/CE”, inerente la ra-zionalizzazione ed efficientamento delle stazioni fognarie di sollevamento e l’efficientamento dei collet-tori fognari.

    Ipotesi tipologia di procedura

    Gli incarichi di progettazione in argomento saranno affidati con procedura aperta o ristretta ai sensi degli artt. 60 e 61 (art. 157, comma 2, ultimo periodo).

    Qualora l’Amministrazione, per motivate esigenze, ritenga di non poter utilizzare una procedura aper-ta, solo per gli incarichi di importo pari o inferiore a 100.000 euro potranno essere affidati secondo la procedura negoziata (senza bando) prevista dall’articolo 36, comma 2, lett. b), come pure, limitata-mente a particolari esigenze, quelli di importo inferiore a 40.000 euro in via diretta, secondo quanto previsto dall’art. 31.

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    Progettazione da sviluppare, sequenza logica e relativi tempi di svolgimento

    Le progettazioni saranno articolate secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ai sensi dell’art. 23 comma 1 del D.Lgs. 50/2016, ad esclusione dell’eventuale esigenza della Stazione appaltante di redigere diret-tamente la progettazione definitiva, ovvero la progettazione esecutiva, purché il livello successivo con-tenga tutti gli elementi previsti dal livello precedente, ai sensi dell’art. comma 4 del D.Lgs. 50/2016.

    I contenuti dei tre livelli di progettazione sono definitivi all’art. 23 comma 5,6 (progetto di fattibilità tecnica ed economica), comma 7 (progetto definitivo), comma 8 (progetto esecutivo).

    I tempi previsti per la consegna degli elaborati progettuali, ove non dettate da direttive in materia, sa-ranno determinati in funzione delle eventuali attività preliminari alla progettazione e al valore tecnico della stessa.

    Livelli di progettazione ed elaborati grafici e descrittivi da redigere

    Così come definitivo dall’art. 23 comma 3 del D.lgs. 50/2016, con decreto del Ministro delle infrastrut-ture e trasporti, su proposta del Consiglio superiore dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo saranno definiti i contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali.

    Fino alla data di entrata in vigore di detto decreto, si applica l'articolo 216, comma 4.

    Analisi della situazione iniziale

    La rete di smaltimento dei reflui sconta fenomeni di degrado e inefficienza. Il sistema attuale è esito di interventi successivi, realizzati nel tempo senza una visione coerente con gli sviluppi dell’urbanizzazione, ed è privo di un dimensionamento che possa ritenersi adeguato alle necessità di ampliamento e completamento della rete.

    In sostanza, il sistema principale di sottorete riguarda la zona del centro abitato, dal quale i reflui scorrono per gravità sino al collettore (zona del porto) per poi essere rilanciati al depuratore di Punta Maccaferri. Le reti secondarie – piuttosto frammentate – raccolgono invece i reflui dalle frazioni poste intorno al nucleo abitato centrale: un sistema di sollevamenti (16 impianti di sollevamento e rilancio) consentono il collegamento al depuratore.

    Va sottolineato che a breve l’Isola sarà dotata di un nuovo impianto (concepito per moduli funzionali) capace di soddisfare il fabbisogno di circa 25 mila abitanti equivalenti, curato dal Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Siciliana quale Soggetto Attuatore dell’OPCM n. 3947 del 16.06.2011.

    Ampie zone dell’Isola non dispongono della rete di raccolta e smaltimento delle acque reflue, e pertan-to i sistemi fognari sono spesso puntuali, realizzati a servizio di singoli fabbricati o piccoli nuclei (so-prattutto nelle zone in cui è avvenuta l’espansione di strutture ricettive e case per turisti).

    La rete di smaltimento dei reflui è costantemente in sofferenza per l’inadeguatezza dei dimensiona-menti e la vetustà di alcuni tratti. Nei periodi estivi la situazione diviene particolarmente critica per l’aumento dei volumi e la conseguente pressione dei carichi, sia sugli impianti di sollevamento che sul depuratore.

    Impianti di sollevamento

    Sull’Isola di Lampedusa sono presenti n. 16 impianti di sollevamento. Nell’immagine inserita nella pa-gina seguente (Allegato A) sono state individuate planimetricamente e denominate le stazioni di solle-vamento esistenti (colore magenta), quelle da dismettere dopo la conclusione della realizzazione della nuova stazione di sollevamento Castiglione (colore blu) e quella in corso di realizzazione (colore ver-de).

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    Gli impianti di sollevamento principali delle rete fognaria sono i seguenti:

    • S.01 – Stazione di sollevamento Guitgia; • S.02 – Stazione di sollevamento Martello • S.03-S.04 – Stazione di sollevamento Salina 1 e Salina 2; • S.05 – Stazione di sollevamento Del Gatto; • S.06 – Stazione di sollevamento Castiglione.

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    La tabella seguente riporta la distribuzione della portata media nera nel mese di massimo carico nei 5 impianti principali; per ciascun impianto si riportano i valori della portata cumulata.

    IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO RESIDENTI QMESEMAX [l/s] S.01 421 3,6 S.02 1.460 12,5 S.03 – S.04 2.430 20,9 S.05 2.663 22,9 S.06 5.009 48,2

    Come si evince già dalla tabella precedente, il carico fognario delle aree urbanizzate dell’isola di Lam-pedusa (attualmente servite da rete fognaria e di potenziale futuro ampliamento) si distribuisce quasi equamente tra le due stazioni di sollevamento 5 e 6. I reflui in arrivo alla stazione 5 vengono, poi, convogliati alla stazione 6, Castiglione, alla quale giungono, quindi, i reflui dell’intera area urbanizzata.

    Tale stazione rappresenta, quindi, un elemento di forte criticità del sistema. Per le suddette motivazio-ne e per il fatto che l’impianto appare sottodimensionato, è in corso la realizzazione una nuova stazio-ne di sollevamento (S.N. – Stazione di sollevamento Nuova Castiglione), che consentirà di eliminarne tre delle esistenti, ovvero la nuova stazione di sollevamento convoglierà i reflui provenienti dalle ex stazioni n. 5, n.6 e n.10, ovvero le stazioni “Del Gatto”, “Castiglione” e “Marittima”.

    Per meglio comprendere lo schema di funzionamento del sistema fognario, nella figura successiva (Al-legato B) si illustra la distribuzione dei bacini afferenti i diversi impianti di sollevamento e i percorsi di convogliamento dei reflui fino al depuratore finale.

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    Per quanto concerne lo stato di fatto di ogni singolo impianto di sollevamento esistente, è stata effettuata una valutazione visiva e qualitativa delle stesse stazioni. A sintesi di tutto sono state compilate delle schede riepilogative generali (Allegato C), nelle quali sono stati indicati l’anagrafica, la localizzazione planimetrica, un rilievo fotografico, lo stato di funzionamento e le criticità presenti in merito alle apparecchiature elettromeccaniche installate, corredate da un giudizio sintetico sulle opportunità di intervento.

    È opportuno rilevare, comunque, che la modalità di manutenzione attuale degli impianti di sollevamento avviene in maniera raffazzonata (senza tener conto delle caratteristiche progettuali dell’impianto), a causa di specifiche emergenze, e quindi i dati inseriti in tabella possono subire variazioni continue.

    Sull’Isola di Linosa è presente una stazione di sollevamento che attualmente funziona mediante una singola pompa. Pertanto si rende necessaria la fornitura e messa in funzione di n. 2 pompe opportunamente dimensionate.

    Rete fognaria

    Il punto di partenza per la valutazione qualitativa della rete di smaltimento dei reflui è quello di defini-re le aree attualmente servite dalla rete fognaria e quello di potenziale estensione. Nell’immagine se-guente (Allegato D) si sono individuate le seguenti aree:

    • campitura gialla: Centro urbano – area già servita dalla rete fognaria; • campitura arancione: Centro urbano – potenziale estensione della reta fognaria; • campitura viola: Grecale – potenziale estensione della reta fognaria; • campitura magenta: Terranova – potenziale estensione della rete fognaria; • campitura blu: Cala Creta – potenziale estensione della rete fognaria; • campitura verde: Cala Francese – potenziale estensione della rete fognaria.

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    Successivamente all’individuazione delle aree servite dal sistema fognario, a seguito di diversi sopral-luoghi effettuati insieme ai tecnici della ditta di manutenzione della rete fognaria dell’Isola di Lampe-dusa e dal reperimento di informazioni ricevute dagli stessi tecnici, nonché dal Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Lampedusa ed attraverso delle interviste effettuate a campione ad alcuni citta-dini residenti nelle aree oggetto di attenzione, si sono individuate alcune zone critiche per le quali la priorità di intervento e risoluzione delle problematiche rilevate risulta essere alta.

    Per queste situazioni critiche sono state compilate delle schede riepilogative generali, inserite nell’Allegato E, nelle quali sono state riportate per le aree individuate, la localizzazione planimetrica, un rilievo fotografico e le criticità riscontrate, oltre ad alcune indicazioni operative di intervento e pos-sibile soluzione delle stesse.

    Di seguito si riporta una planimetria delle aree critiche individuate (Allegato F).

    Obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli

    La rete di raccolta e smaltimento delle acque reflue attualmente presente sull’Isola di Lampedusa è costantemente in sofferenza per l’inadeguatezza dei dimensionamenti e la vetustà di alcuni tratti, in molti dei quali non è presente una tubazione ma canalette rivestite in ceramica di vecchia realizzazio-ne. Inoltre, i sistemi fognari sono spesso puntuali, realizzati a servizio di singoli fabbricati o piccoli nu-clei (soprattutto nelle zone in cui è avvenuta l’espansione di strutture ricettive e case per turisti).

    La situazione diventa particolarmente critica sia durante forti piogge che nei periodi estivi a causa dell’aumento di volume e la conseguente pressione dei carichi sugli impianti di sollevamento che il si-stema non è in grado di gestire, provocando allagamenti e sversamenti di reflui in alcune aree dell’Isola.

    La messa in opera di azioni organiche che conducano ad una rifunzionalizzazione totale del sistema fognario di Lampedusa, ad oggi fortemente compromesso e degradato, richiede certamente una ne-

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    cessità di risorse economiche di molto superiori a quelle messe a disposizione dal presente Piano d’interventi.

    Nell’ottica, tuttavia, di dotare nel futuro l’Isola di un sistema fognario performante, razionale e durevo-le nel tempo, si ritiene indispensabile procedere alla definizione di uno studio generale della rete, volto alla risoluzione organica di tutte le criticità della rete fognaria, al potenziamento generale ed all’ampliamento del sistema.

    L’impostazione progettuale dovrà essere basata, pertanto, su una progettazione generale di sistema, prevedendo uno studio plano-altimetrico delle rete fognaria a servizio del centro urbano e delle aree in espansione, dando come priorità nella successiva progettazione di dettaglio agli interventi sugli im-pianti di sollevamento ritenuti indispensabili e sulle principali condotte critiche, rappresentate nel capi-tolo precedente, che, ad oggi, paralizzano notevolmente il sistema fognario, provocando numerosi di-sagi alla popolazione ed al carico ambientale interessato. Tra le lavorazioni da progettare è opportuno prevedere la manutenzione dell’impianto di sollevamento ubicato sull’Isola di Linosa.

    Indagini

    Le scelte progettuali che dovranno essere effettuate per la predisposizione dei livelli di progettazione futura dovranno essere necessariamente condizionate dalle risultante di indagini approfondite.

    La configurazione in superficie e nel sottosuolo dell’Isola incide in modo sensibile nelle scelte proget-tuali, per cui è opportuno effettuare un rilievo topografico capillare, per rilevare le coordinate di tutti i punti sulle strade e sulle superfici degli edifici che delimitano la viabilità. Da questo rilievo saranno a quel punto note alcune informazioni imprescindibili per la progettazione dell’intervento, come la lar-ghezza delle strade, gli andamenti superficiali e le pendenze delle stesse, per valutare la velocità dei reflui e delle acque di prima pioggia.

    Ulteriori indagini e rilievi saranno necessari per rilevare all’interno del sottosuolo i sottoservizi presenti (tipo di tubazioni, ubicazione, profondità, ecc.) ed eventuali cavità, oltre a censire ed ubicare le cadi-toie, i pluviali, nonché le utenze rinvenibili a vista, quali le abitazioni, le attività commerciali, ecc..

    Dall’esame della documentazione acquisita, appare evidente che per la redazione del progetto del po-tenziamento del nuovo impianto di depurazione sono stati effettuati dei rilievi eseguiti da SOGESID S.p.A., oltre ad essere stata eseguita un’analisi della distribuzione della portata media nera del mese di massimo carico nelle diverse aree urbanizzare con l’obiettivo di quantificare l’apporto dei reflui nelle singole stazioni di sollevamento dell’area portuale. Sarebbe auspicabile disporre di questa documenta-zione per poter affinare ancor di più la conoscenza dello stato di fatto della rete fognaria e per pro-grammare le indagini future.

    Impianti di sollevamento – componenti elettro-meccanici

    Le indagini e le azioni esperite hanno messo in luce lo stato di funzionamento e le criticità legate al sistema degli impianti di sollevamento presente sull’Isola di Lampedusa e sull’’Isola di Linosa. Sul terri-torio, come già esplicitato, sono presenti 16 impianti di sollevamento sull’Isola di Lampeudusa e 1 sull’Isola di Linosa; la maggior parte di essi è interessata da malfunzionamenti, congestionamenti, re-fluimenti che si presentano con frequenza piuttosto elevata ed assenza di opportuni sistemi elettro-meccanici.

    Da un’analisi della morfologia del territorio è emerso che in alcuni casi tali impianti risultano obsoleti e determinano un elemento di disturbo per il corretto funzionamento di una rete che spesso potrebbe funzionare per gravità, anziché per pressione.

    La disponibilità di idonee pendenze, da approfondire in sede di rilievi topografici, in un contesto gene-rale di malfunzionamento dei sistemi di pompaggio, suggerisce la possibilità di semplificare il sistema della rete fognaria, dismettendo gli impianti accessori ed installando sistemi di raccolta e convoglio che esaltino l’utilizzo del metodo a gravità per lo smaltimento dei liquami.

    Per gli impianti di sollevamento ritenuti indispensabili, si suggerisce il potenziamento o la completa so-stituzione di componenti elettro-meccanici, con una preferenza verso sistemi a telecontrollo con ge-

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    stione remota, di più m