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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA P.O.F. STAGIONE SPORTIVA 2008-09 SPARTA NOVARA

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAP.O.F.

STAGIONE SPORTIVA 2008-09SPARTA NOVARA

PARTE PRIMA

“PRESENTAZIONE DEL P.O.F.”

Il Piano dell’Offerta Formativa, nasce nella Scuola Italiana, a seguito del Regolamento dell’Autonomia, DPR del 1999, che ha stabilito che ogni istituto scolastico presenti ogni anno all’utenza il SERVIZIO EFFETTUATO, illustrando le linee programmatiche stabilite dalla Dirigenza. In definitiva vuole rappresentare il BIGLIETTO DA VISITA di ogni Istituto.La società di calcio Sparta ha deciso anch’essa, di redigere il proprio P.O.F., in modo da potersi presentare con la necessaria valenza educativa e conferire al servizio offerto una linea pedagogica più moderna.Attraverso il P.O.F., riteniamo si possa stabilire con una certa chiarezza che cos’èuna scuola-calcio o una società sportiva, se esse rappresentano un servizio per il tempo libero da offrire alle famiglie ed ai giovani, un laboratorio per scoprire nuovi talenti o un’agenzia educativa in rete con la famiglia con la famiglia e la scuola.Per NOI sono e devono essere tutte queste cose assieme, per rappresentare delle strutture realmente complete. Definire con precisione gli obiettivi del servizio sportivo offerto, serve definire al meglio il contesto in cui il dirigente, il tecnico, vengono chiamati ad operare con il giovane atleta; serve inoltre al genitore per stipulare un buon un contratto al momento dell’iscrizione, ma per fare ciò ha bisogno di conoscere con chiarezza quali sono gli obiettivi e le finalità programmatiche della società.

IL METODO

SPARTA NOVARA

La programmazione verrà concepita e sviluppata nel lungo periodo, attraverso la concatenazione didattica di tutte le categorie giovanili. Una programmazione che lega il tecnico di una categoria a quello della successiva, con un filo conduttore che parte dai PICCOLI AMICI fino agli ALLIEVI.

Dove esiste un “vero” PROGETTO DI SETTORE GIOVANILE, ci deve essere una FILOSOFIA-GUIDA che ispira e conduce le varie componenti societarie.Dove ogni persona conosce in qualsiasi momento qual è l’obiettivo da raggiungere: “FORMARE GIOCATORI”, che sappiano esprimersi in base alle potenzialità reali. Ma non solo, tutti devono sapere che esiste un metodo per farlo: il METODO SPARTA.

Detto in questo modo, tutto può sembrare molto rigido, schematizzato ma non è così! Si tratta unicamente di una traccia di lavoro, in cui ogni tecnico si cala ed inserisce quel VALORE AGGIUNTO che si chiama COMPETENZA PERSONALE; che si chiama CORREZIONE DEGLI ERRORI, GESTIONE DEL GRUPPO, LETTURA DELLA PARTITA.All’interno di tale contesto, però ogni tecnico, pur nella propria competenza, non si sentirà mai solo, ma parte integrante di un PROGETTO A LARGO RESPIRO, che mira alla costruzione di una persona in primis e di un calciatore poi.

OBIETTIVI DELLA SCUOLA-CALCIO

(PICCOLI AMICI- PULCINI- ESORDIENTI)

NOTIZIE STORICHEIl CONI ha promosso dal 1978 la costituzione dei C.A.S.(centri di avviamento allo sport), cioè di strutture organizzate nell’ambito delle società sportive che abbiano come finalitàprimaria l’addestramento dei giovani atleti.

Subito a ruota sulla falsariga delle medesime concezioni didattico- metodologiche dei C.A.S., la F.I.G.C. istituì le SCUOLE- CALCIO, in sostituzione dei vecchi centri N.A.G.C. cioè i nuclei di addestramento giovani calciatori. Riteniamo in questa sede sottolineare i metodidi lavoro che si devono utilizzare nelle SCUOLE-CALCIO, partendo dalle principali divergenze con i N.A.G.C., per meglio inquadrare il problema.

Sono i metodi, più dei contenuti che ci permettono di capire meglio il tipo di lavoro che viene svolto. Attraverso il progetto SCUOLE- CALCIO la F.I.G.C. ha voluto dimostrare con grande e sentita volontà, il suo rilevante impegno per lo sviluppo dei settori giovanilicalcistici, in perfetta sintonia con le più moderne metodologie di lavoro.

METODI DI LAVORO UTILIZZATI NEI N.A.G.C

La critica più ricorrente che viene indirizzata a queste istituzioni, non riguarda la funzione che i N.A.G.C. hanno rappresentato, ma i metodi di lavoro utilizzati.

Il metodo d’insegnamento si riduceva alla ripetizione di fondamentali ed alla fornitura di schemi da realizzare scolasticamente, senza però possedere i mezzi per evidenziare l’iniziativa personale, favorire la libertà d’interpretare il gioco secondo le proprie capacità.

Il metodo dei N.A.G.C. era la specializzazione forzata, pretendendo che i bambini giocassero come degli adulti in miniatura. La precoce specializzazione, impediva di valutare il bambino nella sua spontaneità, nella capacità di assumere iniziative personali ed in definitiva, di capire in che misura potesse, con la sua intuizione e creatività, superare la preparazione limitata che dava l’insegnamento.

Tale impostazione metodologica, permetteva di fare previsioni solo sulla capacità di assorbimento e mai su quella d’iniziativa personale. d’iniziativa personale.

METODI DI LAVORO UTILIZZATI NELLE SCUOLE- CALCIO

Definizione : “la SCUOLA- CALCIO serve a formare i giovani, ad istruirli, ad insegnare loro come si gioca al calcio, usando anche l’intelligenza”.Parliamo di scuola con fini ben precisi, mezzi e suggerimenti, con obiettivi da perseguire, insegnanti. La F.I.G.C. è stata l’unica federazione sportiva, dopo la felice esperienza dei N.A.G.C. a qualificare l’inizio di un’attività sportiva definendola scuola. Scuola di vita, scuola di sport, perché vuole formare l’uomo e lo sportivo, scuola atipica (purtroppo) per il poco tempo a disposizione, scuola dove momento ludico- propedeutico- tecnico si fondono.

E’ indispensabile ricordare a tutti, familiari compresi, che la partecipazione alla Scuola –Calcio,deve essere considerata come un inizio dell’attività sportiva, la quale non necessariamente apre le porte del professionismo. L’unica cosa importante rimane l’aver partecipato all’esperienza attiva della Scuola- Calcio, con l’apprendimento di regole, l’aver giocato assieme, l’aver socializzato, l’aver rafforzato non solo il fisico ma anche lo spirito. Oggigiorno criteri e metodi di lavoro sono cambiati, basandosi sulle risultanze della scienza, con sviluppo di diversi modelli procedurali, che soddisfano esattamente quelle che sono le realtà biologiche e strutturali dei nostri giovani atleti.

OBIETTIVI DELSETTORE AGONISTICO

(GIOVANISSIMI - ALLIEVI)

Nelle SCUOLE- CALCIO, l’aspetto agonistico costituisce un aspetto assolutamente secondario, mentre a partire dalla categoria giovanissimi, la sua considerazione diviene di fondamentale importanza. La distribuzione annuale del carico di lavoro, deve gioco- forza, dipendere dal calendario agonistico(campionato, tornei), per permetter all’atleta, il raggiungimento della cosiddetta “TOP- FORM” in concomitanza dei principali periodi competitivi. Per tale motivo, a partire dalla categoria giovanissimi, si comincerà a specializzare i nostri atleti, perché ciascuno di essi possa esprimersi al massimo del proprio rendimento sportivo,assecondando in modo sempre piùmirato le propensioni individuali. Gli elementi con le potenzialità migliori, cominceranno ad emergere, ed i tecnici dovranno fare di tutto, perché questi raggiungano (quando è possibile), l’apice della piramide.

• Con questo non significa discriminare le persone, ma assecondando le propensioni individuali, si farà in modo, che chi ha talento possa realmente emergere. Per fare ciò, bisogna essere estremamente realistici, facendo capire a tutti quali sono i propri limiti e le proprie capacità.Alimentare situazioni illusorie, può essere estremamente pericoloso, nella strutturazione della personalità individuale. Ad un certo punto della vita, occorre far capire ai propri atleti, che potranno essercene alcuni più bravi, altri meno, ma a tutti dovrà essere fornita la possibilità di ritagliarsi la giusta dimensione sportiva. Solamente agendo in questo modo, si formeranno uomini ed atleti equilibrati, che sappiano prendere la vita nel modo giusto e che sappiano utilizzare con il necessario realismo, le potenzialità possedute.A partire dalla categoria giovanissimi, quindi, occorrerà specializzare i nostri giovani atleti, tenendo conto delle caratteristiche antropometriche, tecniche, atletiche, psicologiche, cercando di rendere sempre più omogenei i loro livelli di rendimento.

Categoria Tappe Psicologiche

Fasi di crescita Obiettivi Numero Giocatori

Obiettivi partita

ALLIEVI •PUBERTA’ •FASE DELL’ARMONIA(ASSESTAMENTO)

ALLENAMENTO •11C11 •Si gioca in rapporto alle capacità, il risultato è importante

GIOVANISSIMI •PUBERTA’ •2°PICCO DI CRESCITA

FORMAZIONE •11C111 •Si gioca in rapporto alle capacità, il risultato è importante

•Equilibrio tra formazione e risultato

ESORDIENTI •PUBERTA’

•FASE PRE-PUBERALE

•2°PICCO DI CRESCITA

•ETA’ DELL’ORO DELLA MOTRICITA’

PERFEZIONAMENTO •11C11•9C9•7C7

•Equilibrio tra formazione e risultato

•Giocano tutti, il risultato non èprioritario

PULCINI •FASE PRE-PUBERALE•1^FASE SCOLASTICA

•ETA’ DELL’ORO DELLA MOTRICITA’

INIZIAZIONE •7C7•6C6•5C5

•Giocano tutti, il risultato non èprioritario

PICCOLI AMICI •1^FASE SCOLASTICA•ETA’ PRE-SCOLARE

•ETA’ DELL’ORO DELLA MOTRICITA’•1°PICCO DI CRESCITA

SCOPERTA •5C5 •Giocano tutti, il risultato non èprioritario

PARTE SECONDA

“LE PERSONE E LE STRUTTURE”

I GIOCATORI

Numero dei tesserati: 208

Così suddivisiScuola calcio: 136Settore agonistico: 72

GLI ALLENATORI

Totale Allenatori dedicati esclusivamenteal Settore Giovanile: N.21di cui 6 con qualifica della Federazione ( 5 diplomati ISEF )

I DIRIGENTI ACCOMPAGNATORI

• 1 Responsabile

• 24 Dirigenti accompagnatori

LE STRUTTURE

In locazione:3 Campi da gioco ( Veveri – Villaggio Dalmazia – Centro Sociale )3 Palestre ( Istituto Bermani – Istituto Nervi – istituto Tecnico Omar )

In gestione:2 Campi da gioco ( Stadio Patti/Novara – Comunale di Terdobbiate )

PARTE TERZA

“GLI ORGANISMI”

CONSIGLIO DIRETTIVOMARITAN- MARITAN D.- ZANI- PAOLOTTI- RUFFINI-

DELLAVESA

CONSIGLIO DIRETTIVOMARITAN- MARITAN D.- ZANI- PAOLOTTI- RUFFINI-

DELLAVESA

RESPONSABILE MARKETINGPAOLOTTI

RESPONSABILE MARKETINGPAOLOTTI

DIRETTORE GENERALEZANI

DIRETTORE GENERALEZANI

RESPONSABILE DIR.ACCOMP.

FALZONE

RESPONSABILE DIR.ACCOMP.

FALZONEDIRETTORE

TECNICO SETT,AGONISTICO

TROMELLINI

DIRETTORE TECNICO

SETT,AGONISTICOTROMELLINI

DIRETTORE TECNICO SCUOLA-

CALCIOMARCHI

DIRETTORE TECNICO SCUOLA-

CALCIOMARCHI

RESP.ORGANIZZATIVO

SCUOLA-CALCIODELLA NOCE

RESP.ORGANIZZATIVO

SCUOLA-CALCIODELLA NOCE

RESP.ORGANIZZATIVO

SETT.AGONISTICOFALZONE

RESP.ORGANIZZATIVO

SETT.AGONISTICOFALZONE

RESP.OPERATIVOSCUOLA-CALCIO

POLI

RESP.OPERATIVOSCUOLA-CALCIO

POLI

PSICOLOGORUGGERONE?PSICOLOGO

RUGGERONE?

RESP.COMITATO GENITORIRESP.COMITATO GENITORI

SEGRETARIOMONTALENTI

SEGRETARIOMONTALENTI

GESTORE DELLO SVILUPPO SPORTIVO

MAIOLO

GESTORE DELLO SVILUPPO SPORTIVO

MAIOLO

ADD.STAMPA-RESP.TORNEIDELLA NOCE

ADD.STAMPA-RESP.TORNEIDELLA NOCE

Direttore Generale

Si occupa della supervisione di tutta l’attività del settore giovanile, promuovendo un maggior

• coinvolgimento dei soci, genitori, ragazzi e sostenitori, coordinando il lavoro delle componenti

• societarie, improntando i rapporti alla massima trasparenza e chiarezza.• Garantisce autonomia decisionale ai responsabili tecnici ed ha la

responsabilità legale della società• d’innanzi ai terzi.• Promuove, non per ultimo, un comportamento degli iscritti improntato ai sani

valori dello sport.

In concreto:

• Gestione del budget.

• Garantisce la massima efficienza lavorativa, coordinando le relazioni tra le varie componenti societarie, improntando i rapporti sulla massima fiducia.

• Attua una supervisione nei confronti di tutti i collaboratori.

• Mantiene le relazioni con le pubbliche amministrazioni, enti scolastici, sponsor e federazione.

• Sceglie e coordina il Responsabile della Logistica e il Responsabile dei Dirigenti Accompagnatori

• Sceglie in collaborazione con il Presidente i responsabili dell’ Area tecnica: Responsabile Settore Agonistico- Responsabile Scuola Calcio- Responsabile Didattico ed in collaborazione con loro gli allenatori

• Coordina e controlla il lavoro del Segretario, Addetto stampa e Coordinatore dell’Area Medico-Sanitaria

Segretario• Gestione di tutte le funzioni burocratiche ed amministrative in stretta

collaborazione con il direttore generale.

Addetto StampaGestisce il sistema informativo on line del sito WEB (www.spartacalcio.it )ed off line della SOCIETA’.

Coordinatore Area Medico Sanitaria

• Gestione del materiale medico sanitario per tutte le squadre.

• Segue tutto il percorso riabilitativo degli atleti infortunati, seguendo le politiche della società ( contatti con i fisioterapisti selezionati, medici specialisti selezionati etcc……..)

Responsabile Scuola Calcio

• Punto di riferimento per tutte le segnalazioni in arrivo, relative ai giocatori delle altre squadre, creando un apposito archivio di settore.

• Deve seguire le varie squadre in allenamento e partita collaborando con gli allenatori affinché i programmi stabiliti dal Responsabile Didattico vengano rispettati e sviluppati. ( esempio: raccolta dei dati tecnici, test, relazioni etcc……per poi passarli per un’analisi più approfondita al Responsabile Didattico)

• Insieme al Coordinatore Didattico e al Direttore Generale, sceglie gli allenatori di settore

Responsabile Settore Agonistico

• Punto di riferimento per tutte le segnalazioni in arrivo, relative ai giocatori delle altre squadre, creando un apposito archivio di settore.

• Deve seguire le varie squadre in allenamento e partita collaborando con gli allenatori affinché i programmi stabiliti dal Responsabile Didattico vengano rispettati e sviluppati. ( esempio: raccolta dei dati tecnici, test, relazioni etcc……per poi passarli per un’analisi più approfondita al Responsabile Didattico)

• Insieme al Coordinatore Didattico e al Direttore Generale, sceglie gli allenatori di settore

Responsabile Didattico

• Coordinatore didattico di tutti gli allenatori

• Insieme al Direttore Generale, ai Responsabili della Scuola-Calcio e del Settore Agonistico, sceglie gli allenatori

• Strutturazione dei programmi di lavoro generali per tutte le squadre (annuali- mensili- settimanali)

• Supporto pratico e teorico a tutti gli allenatori, nella strutturazione e nello sviluppo delle singole sedute di allenamento

• Organizzazione di riunioni a tema, convegni, seminari… di particolare interesse didattico e con funzione di aggiornamento degli allenatori (in collaborazione con il responsabile organizzativo)

Responsabile Organizzativo e della Logistica

• Coordina la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e delle strutture

• Organizzazione logistica dei tornei e delle amichevoli.

• Trasporti

• Coordina tutte le attività del magazziniere

• Organizzazione di riunioni a tema, convegni, seminari di particolare interesse didattico e con funzione di aggiornamento degli allenatori (in collaborazione con il responsabile didattico)

Responsabile deiDirigenti Accompagnatori

• Coordina tutte le attività dei dirigenti accompagnatori delle singole squadre

• Istruisce sulle procedure, sui protocolli comportamentali relativi alla figura del dirigente accompagnatore, facendo in modo che si possa creare e diffondere un “vero e proprio” stile Sparta

Consiglio Direttivo

All’ apice dell’organigramma funzionale, ci sarà l’organismo più rappresentativo di tutta la struttura il CONSIGLIO DIRETTIVO. Esso si riunirà 3-4 volte all’anno in seduta ordinaria, mentre potrà farlo, in seduta straordinaria, tutte le volte, che qualche membro dello stesso, riterrà opportuno indire la sua convocazione. Il CONSIGLIO DIRETTIVO sovrintende tutta la struttura organizzativa, delineando la LINEA POLITICA SOCIETARIA e prendendo collegialmente le decisioni in merito all’aspetto gestionale.Esso risulterà così composto:PRESIDENTEDIRETTORE GENERALECONSIGLIERI (di cui uno redattore dell’ordine del giorno , con relativa scaletta degli argomenti da trattare e figura verbalizzante)

COMITATO TECNICO

Le scelte e le decisioni squisitamente tecniche verranno prese da un organo, denominato appunto, COMITATO TECNICO. Anch’ esso, potrà riunirsi in sedute ordinarie (3-4 volte all’anno, per fare un sunto della programmazione tecnica) e straordinarie in base alle necessità contingenti. Esso risulterà così composto:

• DIRETTORE GENERALE• RESPONSABILE DIDATTICO (redattore dell’ordine del giorno, con relativa scaletta

degli argomenti da trattare e figura verbalizzante)• RESPONSABILE SETTORE AGONISTICO• RESPONSABILE SCUOLA-CALCIO

PARTE QUARTA

“L’OFFERTA FORMATIVA”

ATTIVITA’ PROGETTUALEE FORMATIVA DEGLI ALLENATORI

• SCUOLA D’ ISTRUZIONE TECNICA(preparazione dei tecnici per la creazione del MODELLO SCS: Scuola Calcio Sparta Novara)

CORSO BASECORSO BASE (tecnici scuola(tecnici scuola--calcio:PICCOLI AMICI)calcio:PICCOLI AMICI)

CORSO SUPERCORSO SUPER (tecnici scuola(tecnici scuola--calcio:PULCINIcalcio:PULCINI--ESORDIENTI)ESORDIENTI)

CORSO TOPCORSO TOP (tecnici sett. agonistico:GIOVANISSIMI(tecnici sett. agonistico:GIOVANISSIMI--ALLIEVI)ALLIEVI)

PARTE QUINTA

“LE CATEGORIE”

SCUOLA-CALCIO

• 2 Squadre categoria Esordienti

• 5 Squadre categoria Pulcini

• 3 Squadre categoria Piccoli Amici

SETTORE AGONISTICO

• 2 Squadre categoria Allievi

• 2 Squadre categoria Giovanissimi

ORARI E NUMERO DI ALLENAMENTISETTIMANALI PER OGNI SQUADRA

Scuola Calcio• Piccoli Amici:2 sedute settimanali: Martedì e Giovedì c/o Stadio Patti – Ore 17.15 / 18.45

• Pulcini 99:2 sedute settimanali: Lunedì e Giovedì c/o Stadio Patti – Ore 17.15 / 19.00

• Pulcini 98:2 sedute settimanali: Lunedì e Giovedì’ c/o C.Sociale – Ore 17.30 / 19.30

• Esordienti 97:2 sedute settimanali: Lunedì e Mercoledì c/o C.Sociale/Villaggio Dalmazia Ore 17.30 / 19.30

• Esordienti 96:2 sedute settimanali: Lunedì e Mercoledì c/o C.Sociale/Villaggio Dalmazia Ore 17.30 / 19.30

Settore Agonistico• Giovanissimi 95:3 sedute settimanali: Martedì,Giovedì e Venerdì c/o Villaggio Dalmazia Ore 17.30 / 19.30

• Giovanissimi 94:3 sedute settimanali: Martedì, Giovedì e Venerdì c/o Villaggio Dalmazia

Ore 17.30 / 19.30

• Allievi 93:3 sedute settimanali: Martedì, Mercoledì e Venerdì c/o Veveri e Centro Sociale

Ore 18.00 / 20.00

• Allievi 92:3 sedute settimanali: Martedì, Mercoledì e Venerdì c/o Veveri e Centro Sociale

Ore 18.00 / 20.00

PARTE SESTA

“CODICE ETICO E SANZIONI DISCIPLINARI”

PRINCIPI GENERALI• La responsabilità sociale che riveste oggigiorno una società di calcio, comporta la

necessità di divulgare un documento universalmente considerato come la carta d’identità dell’ETICA SOCIETARIA, per l’appunto un CODICE ETICO

• Il CODICE ETICO esprime in un unico documento i PRINCIPI ETICI FONDAMENTALI che ispirano la condotta societaria di tutti coloro che operano all’interno della societàstessa

• Esso rappresenta una vera e propria CARTA DEI VALORI, in cui vengono stabiliti i valori considerati fondamentali e irrinunciabili per il gruppo SPARTAVESPOLATE, nel rispetto dei quali verranno costruiti tutti i rapporti che lo riguarderanno

• Il documento verrà consegnato a tutti i collaboratori presenti all’interno della Società, per i quali sono altresì previsti specifici corsi di formazione

CALCIO E’ EDUCAZIONE

• Si gioca con i piedi ma utilizzando la testa

• Si gioca per il proprio piacere, ma mettendosi sempre al servizio della squadra

• Si gioca e ci si allena cercando di far tesoro degli insegnamenti dell’allenatore

• Si è sottoposti ad un’autorità arbitrale nel rispetto degli avversari

• Si comprendono e valorizzano i vari ruoli

• Si accettano le sconfitte imparando a guardare avanti

REGOLE DI COMPORTAMENTO DEI GENITORI

1) Informarsi sulla società, conoscere gli adulti di riferimento e gli altri genitori2) Chiarire gli obiettivi educativo-formativi e le regole di comportamento3) Verificare che le aspettative del figlio, corrispondano all’attività che svolge, evitando di

caricarlo di eccessive tensioni4) Seguire l’attività con attenzione la crescita psico-fisica ed educativa del proprio figlio5) Non esaltare ma nemmeno degradare le prestazioni sportive6) Non intromettersi nel lavoro del tecnico; non criticare l’operato degli allenatori, dei

compagni del proprio figlio ed arbitri7) Rispettare gli spazi ed i tempi di discussione con allenatori e dirigenti, mai in presenza del

proprio figlio o durante le partite8) Esercitare possibilmente una coerenza educativa, rispetto agli obiettivi ed alle tipologie

comportamentali, applicati dalla società9) Accettare il principio del risarcimento del danno (anche collettivo in caso di mancata

individuazione del responsabile), per azioni di danneggiamento del patrimonio societario altrui o dello Sparta Novara

FIGURA DELL’ALLENATORE

Gli allenatori sono presi ad esempio dai ragazzi come modelli dicomportamento e devono per questo comprendere, la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti checompongono la loro squadra

REGOLE DI COMPORTAMENTO DEGLI ALLENATORI

1) L’importanza dei risultati non dovrebbe mai mettere a repentaglio la salute o l’integrità fisica dei giocatori. La vittoria non è altro che il risultato della preparazione tecnica, tattica, fisica e psicologica della squadra. Questi valori non si devono mai sacrificare per aumentare il proprio prestigio personale

2) Il gioco del calcio non deve mai impedire al giovane di ottenere buoni risultati sotto il profilo scolastico; insieme alla famiglia ed alla scuola, l’allenatore dovrebbe avere un ruolo attivo nell’educazione dell’individuo

3) L’allenatore deve sempre rispettare, difendere ed insegnare ai propri allievi le regole del gioco del calcio; non deve mai, per nessuna ragione, cercare di ottenere vantaggi, attraverso l’insegnamento consapevole di comportamenti anti-sportivi

4) Gli allenatori sono responsabili del comportamento dei propri giocatori ed hanno il dovere di stigmatizzare tutti gli atteggiamenti anti-sportivi; per questa ragione il FAIR-PLAY, dovrebbe essere sempre incoraggiato sia durante le sedute di allenamento che durante le gare

5) Gli allenatori dovrebbero mettere sempre gli arbitri, nella condizione di svolgere la propria opera il più serenamente possibile, attraverso un atteggiamento rispettoso e corretto, evitando d’incentivare comportamenti negativi dei propri giocatori, nei confronti del direttore di gara

6) Gli allenatori devono evitare atteggiamenti dissenzienti nei confronti della panchina avversaria

7) Gli allenatori hanno il dovere di dare sempre il massimo ai propri giocatori e per questo motivo di mantenersi sempre aggiornato attraverso testi, corsi e tutto ciòche il mercato propone. E’ necessario ampliare continuamente le proprie nozioni tecnico-tattiche, fisiologiche, medico-sportive e psicologiche

REGOLE DI COMPORTAMENTO DEI GIOCATORI

1) Vincere è facile, saper perdere è difficile2) Bisogna avere pazienza, non pretendendo tutto e subito3) Essere puntuali, salutare e comportarsi adeguatamente4) Allenarsi costantemente e condurre una vita sana5) Senza regole non c’è gioco6) Rispettare sé stessi, gli altri, le cose7) Umiltà e modestia fanno star bene8) Imparare a ragionare con la propria testa9) Esultare è bello, umiliare è poco nobile10) Rispettare le decisioni di arbitro e allenatore11) Essere leali nel gioco come nella vita12) Puntualità agli allenamenti ed alle partite; ritardi ed assenze vanno giustificate

direttamente agli allenatori oppure ai propri dirigenti accompagnatori

FIGURA DEL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE

La qualifica di dirigente accompagnatore spetta alle persone espressamente designate, che non appartengono alla Direzione, alle quali, in virtù della loro sensibilità e competenza, la Società accorda speciale fiducia per l’esercizio di tale funzione.Nello svolgimento delle proprie attività in seno alla squadra, i Dirigenti Accompagnatori devono agire con integrità morale e rispetto delle persone.

ETICA

• Lealtà e buona fede: adottare sempre un comportamento conforme ai principi di lealtà e buona fede nei confronti della Società, dei superiori gerarchici, dei colleghi, di tutto il personale, degli allenatori e giocatori, nonché rispetto nei confronti degli arbitri e di tutte le persone con cui s’instaureranno rapporti professionali

• Conflitto d’interessi: privilegiare sempre gli interessi della società, rispetto a quelli personali (dato che, in genere, in una società dilettantistica il dirigente accompagnatore è anche un genitore) e di terzi, evitando che questi ultimi, possano interferire sulle decisioni, sui comportamenti, sui servizi o sulle opinioni: il dirigente accompagnatore si deve impegnare ad agire in tutte le situazioni nell’interesse della società Sparta Novara

• Informazioni privilegiate: le informazioni privilegiate, ottenute nello svolgimento delle proprie funzioni, non devono essere in alcun modo divulgate o utilizzate a vantaggio proprio o di terzi

PROFESSIONALITA’• Formazione: cercare di acquisire, attraverso un’opportuna formazione, le necessarie competenze

strumentali (conoscenza delle regole, carte federali..) e psicologiche (approfondire le conoscenze sul piano delle relazioni affettive e dei rapporti interpersonali..)

• Efficienza: aspirare a conseguire le necessarie competenze che la propria carica comporta, nel modo più efficiente e produttivo possibile

• Cooperazione e sinergie: cooperare in modo personale ed attivo con figure appartenenti alle altre aree, perseguendo l’identificazione e lo sfruttamento ottimale delle necessarie sinergie all’interno della società Sparta Novara.

• Informazioni: fornire sempre ai propri superiori informazioni veritiere, necessarie, complete e puntuali in merito all’andamento dell’attività sportiva (RELAZIONI PERIODICHE)

• Rapporti con i genitori: agire in qualità di FILTRO PRIMARIO, nel rapporto educativo tra società e genitori

• Favorire il rispetto del materiale e dell’ambiente: i dirigenti accompagnatori si devono impegnare affinchè tutti i tesserati della società Sparta, appartenenti alla squadra di competenza del dirigente, nonché la componente genitoriale, rispettino sempre il materiale e l’ambiente con cui si entrerà in contatto durante il normale svolgimento dell’attività sportiva (sia quello gestito o fornito direttamente dalla società Sparta sia quello appartenente alle altre società)

• Abbigliamento: nel rispetto di un perfetto STILE SPARTA, il dirigente accompagnatore dovràsempre indossare l’abbigliamento sportivo in dotazione alla società, con i colori sociali

SANZIONI DISCIPLINARI

Ampia la gamma delle SANZIONI DISCIPLINARI applicabili a seconda della gravità, della recidività, dell’inosservanza e del grado di colpa. Il minimo che possa succedereè il RIMPROVERO VERBALE, seguito però dal RIMPROVERO SCRITTO, alla SOSPENSIONE dall’attività per un periodo non superiore ai 10 giorni. Per comportamenti più gravi, può invece scattare l’ALLONTANAMENTO dalla Società.

COMITATO DI GARANZIA

Verrà istituito un COMITATO DI GARANZIA, con il compito di esaminare gli eventuali ricorsi contro le sanzioni disciplinari. Alle riunioni del Comitato di Garanzia parteciperanno 5 membri:

• 2 allenatori• 3 dirigenti accompagnatori

I PROGETTI

• SCUOLA-ALLENATORI

• DIALOGO ( organizzazione di opportuni colloqui, come a scuola, in cui i genitori potranno incontrare gli allenatori per discutere dell’andamento dei propri figli)

• QUALITA’ (organizzazione di corsi di recupero, per i ragazzi in difficoltà e di eccellenza, per i ragazzi di talento)

• FEDELTA’ (concorso per l’ideazione di una mascotte, simbolo del settore giovanile dello Sparta Novara e relativo nome; con possibilità di creare anche uno slogan)