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Piano dell’offerta formativa 2015/2016 1 Associazione «Insieme per educare» Scuole cattoliche di Cuneo ISTITUTO «MONS. ANDREA FIORE» Scuola dell’infanzia paritaria «mons. Andrea Fiore» Scuola dell’infanzia paritaria «Sacra Famiglia» Scuola primaria paritaria «mons. Andrea Fiore» Scuola secondaria di I grado paritaria «mons. Andrea Fiore» corso Dante, 52 - 12100 Cuneo 0171/692227 0171/692263 (fax) [email protected] www.istitutofiore.it ISTITUTO «MONS. ANDREA FIORE» Piano dell’offerta formativa 2015/2018

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Associazione «Insieme per educare» Scuole cattoliche di Cuneo

ISTITUTO

«MONS. ANDREA FIORE» Scuola dell’infanzia paritaria «mons. Andrea Fiore» Scuola dell’infanzia paritaria «Sacra Famiglia» Scuola primaria paritaria «mons. Andrea Fiore» Scuola secondaria di I grado paritaria «mons. Andrea Fiore» corso Dante, 52 - 12100 Cuneo

0171/692227 0171/692263 (fax) [email protected] www.istitutofiore.it

ISTITUTO «MONS. ANDREA FIORE»

Piano dell’offerta formativa 2015/2018

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1. OFFERTA FORMATIVA, IDENTITÀ E STORIA 5

A) OFFERTA FORMATIVA E IDENTITÀ 5

B) STORIA 5

2. L’ENTE GESTORE 7

3. ORIENTAMENTI GENERALI PER LE SCUOLE DELL’ASSOCIAZIONE “INSIEME PER EDUCARE” 8

4. LA GOVERNANCE 9

A) IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 9

B) IL CONSIGLIO DI ISTITUTO 10

C) IL COLLEGIO DOCENTI 10

D) I CONSIGLI DI CLASSE/ INTERCLASSE/INTERSEZIONE 10

E) RISOLUZIONE DEI CONFLITTI 11

5. LA DIREZIONE 11

6. LA SEGRETERIA 12

7. LA PORTINERIA 12

8. IL CALENDARIO DELL'ANNO SCOLASTICO 2015/2016 13

9. IL RAV- RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO 13

10. LA SCUOLA DELL’INFANZIA 15

A) ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA 15

B) ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 16

LO SFONDO INTEGRATORE 17

I CAMPI D’ESPERIENZA 17

PRIMO CAMPO DI ESPERIENZA: «IL SÉ E L’ALTRO » 17

SECONDO CAMPO DI ESPERIENZA: «IL CORPO E IL MOVIMENTO» 18

TERZO CAMPO DI ESPERIENZA: «IMMAGINI, SUONI, COLORI» 19

QUARTO CAMPO DI ESPERIENZA: «I DISCORSI E LE PAROLE» 19

QUINTO CAMPO DI ESPERIENZA: «LA CONOSCENZA DEL MONDO» 20

C) VALUTAZIONE, CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 22

D) INCONTRI TRA SCUOLA E FAMIGLIE 22

1. ASSEMBLEE DI INIZIO ANNO SCOLASTICO 22

2. I COLLOQUI NEGLI ORARI STABILITI 23

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11. LA SCUOLA PRIMARIA 24

A) ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 24

B) MATERIALE RICHIESTO 26

12. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 27

A) ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 27

B) ORARIO DELLE DISCIPLINE DEL TEMPO NORMALE 30

C) MATERIALE RICHIESTO 30

13. LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEL CURRICOLO VERTICALE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

(SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO) 31

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEGLI OTTO ANNI 39

A. ITALIANO 39

B. INGLESE 42

C. FRANCESE 45

D. MUSICA 46

E. ARTE E IMMAGINE 49

F. RELIGIONE CATTOLICA 51

G. EDUCAZIONE FISICA 53

H. STORIA 56

I. GEOGRAFIA 57

J. MATEMATICA 60

K. SCIENZE 62

L. TECNOLOGIA 63

14. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 64

A) OSSERVAZIONI INIZIALI 66

B) OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI SISTEMATICHE IN ITINERE SULL’APPRENDIMENTO 67

C) OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI SISTEMATICHE IN ITINERE SUL COMPORTAMENTO 67

D) VALUTAZIONI SINTETICHE FINALI 68

E) CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA 71

F) CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 73

G) NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 71

H) ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 75

15. INCONTRI TRA SCUOLA E FAMIGLIE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 76

16. ATTIVITÀ INTEGRATIVE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 76

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A. RECUPERO E POTENZIAMENTO 78

B. SOSTEGNO 78

C. CONTINUITÀ 79

D. EDUCAZIONI TRASVERSALI 80

E. ATTIVITÀ SPORTIVE INTEGRATIVE 83

F. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 83

17. PERCORSI FORMATIVI PER DOCENTI ED EDUCATORI 84

A. PER I DOCENTI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA:

CORSO FISM DELLA PROVINCIA DI CUNEO 84

B. PER I DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA :

CORSO “L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA”. 84

C. PER I DOCENTI DELLE SCUOLE INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA:

FORMAZIONE SUI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES E DSA) 84

D. PER I DOCENTI DI INGLESE DELLE SCUOLE INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA:

CORSO ATTIVATO IN RETE: “ENGLISH IN TOWN” 84

E. PER I DOCENTI DELLE SCUOLE INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA:

CORSO ATTIVATO IN RETE: “FILOSOFIA: IL VALORE DEL DIALOGO CON I RAGAZZI IN UNA DIDATTICA INTERATTIVA-MEDIATA” 84

F. PER I DOCENTI DELLE SCUOLE INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA:

PARTECIPAZIONE INDIVIDUALE AD INIZIATIVE DI FORMAZIONE E PROPOSTE FORMATIVE ESTERNE ATTIVATE DA ENTI E

ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI 84

18. COSTI E AGEVOLAZIONI 85

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1. Offerta formativa, identità e storia

a) Offerta formativa e identità

L’Associazione «Insieme per educare» è nata nel 2001 per gestire alcune scuole cattoliche della

città di Cuneo e per rinnovare l’originale contributo educativo della Chiesa all’interno della scuola. I

soci ordinari sono la Diocesi di Cuneo e la Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo.

L’Associazione gestisce a Cuneo quattro scuole paritarie raccolte nell’unico Istituto «mons. An-

drea Fiore»: una scuola dell’infanzia nella sede centrale di corso Dante 52 e una scuola dell’infanzia

nella sede staccata «Sacra Famiglia» di corso M. Soleri 2; una scuola primaria e una scuola secondaria

di primo grado nella sede centrale di corso Dante 52.

In collaborazione con la cooperativa «Gli amici di Jim Bandana» di Cuneo, l’Associazione offre

un’assistenza ed un supporto educativo anche al di là delle attività scolastiche attraverso un Centro di

vacanza attivo per tutta l’estate.

Dal punto di vista sociale, l’Associazione «Insieme per educare» si inserisce nel sistema pubbli-

co dell’istruzione secondo il principio di sussidiarietà, prendendosi a cuore le povertà educative del

tempo in cui viviamo. Le famiglie di oggi sono povere dal punto di vista del «tempo educativo»: a causa

del lavoro e della frammentazione del contesto famigliare, i genitori faticano ad accudire i figli.

L’originalità della nostra proposta – che prevede diverse articolazioni, dal tempo normale al tempo

pieno, e una proposta educativa anche durante l’estate – sta nell’offrire un percorso unitario di crescita

che non sia un semplice «parcheggio» dei bambini ma un reale aiuto alle famiglie all’interno

dell’odierna complessità sociale.

Dal punto di vista culturale, l’Associazione vuole realizzare una proposta formativa caratteriz-

zata da una precisa identità cristiana, nel rispetto della legislazione e delle indicazioni del sistema

pubblico nazionale dell’istruzione. Il Vangelo di Gesù offre infatti una chiave di lettura particolare at-

traverso cui è possibile riscoprire la qualità globale dell’educazione umana, che non può limitarsi sol-

tanto a trasmettere conoscenze e abilità, ma che deve soprattutto introdurre alla speranza, e dunque al

senso complessivo della vita. In tale orizzonte, l’offerta formativa cerca di mettere un limite al caratte-

re troppo specialistico e formale dell’istruzione moderna cercando di propiziare nel contesto odierno

veri cammini di «iniziazione alla vita».

b) Storia

La Scuola Secondaria di primo grado « Immacolata», legalmente riconosciuta con Decreto

Ministeriale del 12 ottobre 1943, opera in Cuneo dal 1940 grazie alla Congregazione delle Suore di San

Giuseppe di Cuneo che dà inizio a questa attività con una prima classe solo femminile.

Nel 1941 la Scuola Media, con due classi, viene ospitata nel Collegio Immacolata del rondò Ga-

ribaldi, dove rimane per circa trent'anni. Nel 1967 la sezione mista B, nata nel 1950, si trasferisce nei

locali di via Negrelli 14. Nel 1973 si raggiunge il numero record di alunni frequentanti (319) con l'a-

pertura della sezione E. Negli anni successivi il numero decresce, attestandosi su valori che permetto-

no per lo più due corsi completi di classi non troppo numerose.

Il 28 febbraio 2001 il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce alla Scuola «Immacolata» la

qualifica di Scuola Paritaria a decorrere dall’anno scolastico 2000/2001.

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Il 1° settembre 2002 la gestione della Scuola «Immacolata» viene assunta dall'Associazione

«Insieme per educare», costituita dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo e dalla Di-

ocesi di Cuneo, con l'appoggio di altre forze educative.

Dal 1° settembre 2009 la Scuola «Immacolata» viene trasferita in corso Dante 52, nella stessa

sede delle Scuole «Andrea Fiore», assumendo contestualmente il nome «mons. Andrea Fiore».

Le Scuole «Andrea Fiore» traggono le loro origini dall’«Istituto Sordomuti», fondato il 15 ot-

tobre 1902 a Cuneo in corso Dante 52 con la finalità di istruire ed educare i sordi. A seguito del Regio

Decreto n. 577 del 5 febbraio 1928, che rende obbligatoria l’istruzione dei sordi da impartirsi in appo-

siti istituti, l’«Istituto Sordomuti» ottiene la Parificazione (18 febbraio 1929) e viene equiparato a tutti

gli effetti alla Scuola Elementare di Stato (oggi Scuola Primaria).

Nel 1977 l’«Istituto Sordomuti» avvia una nuova sperimentazione, accogliendo anche alunni

udenti, allo scopo di rendere l’ambiente più socializzante, di evitare l’inserimento degli alunni sordi in

un contesto scolastico inadeguato alle loro effettive necessità e di poter continuare a proporre ad essi

un opportuno processo per l’acquisizione del linguaggio e della labiolettura, nell’ambito di un iter sco-

lastico completo. Parallelamente, la pre-scolastica per i bambini sordi, già attiva da alcuni anni, si tra-

sforma in Scuola Materna - oggi Scuola dell'Infanzia - aperta anche a bambini udenti.

Con Decreto del Provveditorato agli Studi di Cuneo n. 6140/E dell’8 agosto 1986, le Scuole

dell’«Istituto Sordomuti» sono intitolate a mons. Andrea Fiore, vescovo di Cuneo dal 1895 al 1914, i-

spiratore dell’Istituto stesso.

Il 9 novembre 2000 il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce alle Scuole «Andrea Fiore»

la qualifica di Scuole Paritarie a decorrere dall’anno scolastico 2000/2001.

Il 1° settembre 2002 la gestione delle Scuole «Andrea Fiore» viene assunta dall’Associazione

«Insieme per educare», costituita dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo e dalla Di-

ocesi di Cuneo, con l’appoggio di altre forze educative.

Il 1° settembre 2008 nell'ambito della Scuola dell'Infanzia viene aperta la sezione primavera

per i bambini tra 24 e 36 mesi.

Dal 1° settembre 2009, con il trasferimento della Scuola secondaria di primo grado «Immacola-

ta» nella stessa sede di corso Dante 52, le Scuole «Andrea Fiore» assumono il nome «mons. Andrea

Fiore».

La Scuola dell’Infanzia «Sacra Famiglia» nasce nel 1870 per iniziativa delle Suore della Cari-

tà a Cuneo nell'immobile di Via Mazzini, vicino alla piazza Galimberti. Nel 1942 viene anche aperta una

Scuola Magistrale con il compito di preparare le future “maestre di scuola materna”. All'inizio, nella

scuola materna le sezioni sono soltanto due, animate da suor Maria Pia Galvanisi e Suor Felice Coda:

quest’ultima si occupa anche del tirocinio che le alunne della Scuola Magistrale devono svolgere. Con

l’aumentare del numero delle sezioni, le Suore Maestre vengono affiancate nella loro missione educa-

tiva da insegnanti laiche. Anche la Scuola Magistrale aumenta il suo numero di iscritte (fino a 300 a-

lunne): sono guidate, nella loro esperienza di tirocinio pratico, da alcune insegnanti debitamente pre-

parate.

Nel 1966, a circa cento anni dall’iniziale apertura, inizia la costruzione del nuovo edificio, con

aule spaziose e corridoi luminosi. Nel 1971 si ha la solenne inaugurazione della Nuova Scuola Magi-

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strale e Materna e l’aumento delle sezioni che da tre diventano sei, con il raddoppio anche nel numero

delle Maestre. Tra le Maestre-Direttrici che hanno contribuito a dare lustro alla Scuola Materna è do-

veroso ricordare suor Maria Clotilde Severino (1965-1985) e suor Adriana Carbone che ha seguito con

passione le vicende della Scuola fino al 2008.

Il 1° settembre 2008 la gestione della Scuola «Sacra Famiglia» viene assunta dall’Associazione

«Insieme per educare», costituita dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo e dalla Di-

ocesi di Cuneo, con l’appoggio di altre forze educative.

Il 1° settembre 2009 viene aperto un Micronido per i bambini tra 24 e 36 mesi che il 1° settem-

bre 2011 viene trasformato in sezione primavera della Scuola dell'infanzia.

2. L’ente gestore

Le scuole dell’Istituto «Mons. Andrea Fiore» sono gestite dall’Associazione «Insieme per Edu-

care», nata nel 2001 per iniziativa della Diocesi di Cuneo e della Congregazione delle Suore di San Giu-

seppe di Cuneo, che attualmente ne sono i soci ordinari.

L’Associazione «Insieme per educare» è guidata da un Consiglio di amministrazione che si riu-

nisce di norma una volta al mese nella sede centrale di corso Dante 52.

Per il triennio 2013-2015 il Consiglio di amministrazione è composto da:

Michele Baudino, Presidente:

dottore in Scienze Agrarie, libero professionista come Agronomo. Attualmente riveste le cari-

che di: vice Presidente della Cassa rurale e Artigiana di Boves, Presidente Provinciale e Vice

Presidente Regionale della FISM Cuneo, membro del “Consiglio per gli Affari Economici” della

Parrocchia S. Bartolomeo di Boves.

Franco Lazzarone, Vicepresidente:

avvocato, è stato membro dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana.

Ferdinando Tempesti, Consigliere:

è stato Direttore dello stabilimento Michelin di Cuneo e ha avuto incarichi di alta responsabilità

all’interno del Gruppo mondiale Michelin; da alcuni anni, collabora con il «Banco alimentare

del Piemonte».

Ezio Delfino, Consigliere:

ha diretto l’Istituto di Dronero (CN) e la Scuola media unificata di Cuneo, oggi è Dirigente scola-

stico dell’Istituto di Istruzione superiore «Guala» di Bra (CN).

suor Maria Nives Chialva, Consigliera:

fa parte del Consiglio di amministrazione della nostra Associazione fin dall’inizio; attualmente

è Superiora generale della Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo.

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3. Orientamenti generali per le scuole dell’Associazione “Insieme

per educare”

a) In una scuola paritaria l’ente gestore non è soltanto lo strumento operativo che garantisce

la sostenibilità economica dell’impresa educativa, ma è innanzitutto il custode di quello sti-

le educativo che deve contraddistinguere la scuola.

b) L’ente gestore delle scuole dell’Istituto mons. Andrea Fiore è costituito da un’associazione

tra la Diocesi di Cuneo e la Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo, che sono i

soci ordinari: la presenza della Diocesi manifesta il carattere ecclesiale dell’impresa educa-

tiva; la presenza della Congregazione garantisce la continuità con lo stile educativo

dell’Istituto Sordomuti e delle altre opere educative che hanno segnato la storia della Con-

gregazione (Collegio Immacolata, Stella Mattutina …..).

c) Lo stile educativo delle scuole dell’Associazione “Insieme per educare”–anche per quanto

afferma il suo statuto all’art. 3- poggia su quattro fondamenti: la priorità del patto scuola-

famiglia; la centralità della persona; la precedenza dell’educazione sull’istruzione; il carat-

tere positivo e preventivo dei metodi educativi.

c.1. Il patto scuola-famiglia –peraltro decisivo anche nelle scuole statali- nella

scuola paritaria assume una priorità singolare in quanto –soprattutto per la scuola

dell’obbligo- la famiglia sceglie la scuola con un significativo investimento economico e

relazionale. Questa scelta investe la scuola e la famiglia di un’accresciuta responsabilità:

da una parte la scuola è tenuta ad accompagnare le famiglie –così come realmente sono,

nell’apertura ad ogni situazione- riconoscendo sempre ai genitori la naturale titolarità

dell’azione educativa, senza dare affrettati giudizi quando la collaborazione sembra

scarsa; dall’altra la famiglia non può esercitare una facile delega nei confronti della

scuola, ma è sempre corresponsabile del percorso educativo portato avanti dalla scuola,

nella fiducia reciproca e nel dialogo costruttivo.

c.2. La centralità della persona deriva dall’ispirazione cristiana e si declina attra-

verso la costruzione di piani di studio personalizzati – nell’articolazione e nella valuta-

zione – che tengono conto delle diverse abilità, dei disturbi specifici

dell’apprendimento, delle molteplici situazioni famigliari … Anche l’ordinamento vigen-

te prevede la personalizzazione dei piani di studio (legge 53/03 art. 2 comma 1f; decre-

to legislativo 59/05 art. 7 comma 5 e 10); tuttavia nella scuola paritaria questa atten-

zione alla persona assume carattere decisivo al punto da determinarne

l’organizzazione: in questo ambito, ad esempio, stanno le figure del maestro unico-

prevalente nella scuola primaria e del tutor nella scuola secondaria di primo grado.

c.3. La precedenza dell’educazione sull’istruzione è affermata anche dalle vigenti

indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione: “la scuola educa i-

struendo”. Nella scuola paritaria questa affermazione si traduce nella consapevolezza

quotidiana che i docenti hanno del carattere globale del loro lavoro: per cui se sono

fondamentali la competenza disciplinare e la preparazione didattica, altrettanto impor-

tanti sono la cura delle relazioni (con i rappresentanti dell’ente gestore, con tutti i colle-

ghi, e non solo con una parte di essi, e con tutti i genitori, anche con quelli all’apparenza

meno collaborativi), l’impegno a mantenere ambienti di lavoro belli e ordinati e la di-

sponibilità a collaborare ad iniziative trasversali tra le classi e le scuole.

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c.4. Il carattere positivo e preventivo dei metodi educativi è la naturale conse-

guenza dei punti precedenti. La vicinanza dei docenti agli alunni e alle loro famiglie si

traduce in gesti di educazione positivi, che incoraggiano e promuovono e crea preventi-

vamente le condizioni per cui non siano necessari gesti repressivi e sanzionatori. Anche

rispetto ai giudizi finali di ammissione si matureranno scelte condivise con la famiglia

per cui eventuali prolungamenti del percorso previsto avverranno nell’ottica educativa

della personalizzazione dei piani di studio e non nella semplice considerazione dei tra-

guardi di istruzione non raggiunti.

d) Lo stile educativo così definito viene elaborato dal collegio dei docenti nel piano dell’offerta

formativa sotto la vigilanza dell’ente gestore.

4. La governance

L’Istituto scolastico comprensivo «Mons. Andrea Fiore» è governato dal Consiglio di Ammini-

strazione dell’Associazione «Insieme per Educare». Affinché le diverse componenti dell’Istituto siano

adeguatamente coinvolte nella sua gestione, il Consiglio di Amministrazione collabora con gli organi-

smi collegiali costituti nell’Istituto stesso secondo la legislazione scolastica italiana e a norma del Rego-

lamento d’Istituto: il Consiglio di Istituto, i Collegi Docenti, i Consigli di Clas-

se/Interclasse/Intersezione.

a) Il Consiglio di amministrazione

Il Consiglio di amministrazione è il massimo organo di governo dell’Istituto «Mons. Andrea Fio-

re», a cui competono in ultima istanza tutte le decisioni organizzative e didattiche, secondo il principio

dell’autonomia e nel rispetto della legislazione scolastica, salvaguardando le prerogative del Collegio

dei docenti e in collaborazione con le rappresentanze dei genitori degli alunni. I particolare, il Consi-

glio di amministrazione:

a) nel mese di ottobre di ogni anno determina l’entità dei contributi richiesti alle famiglie

degli iscritti per l’anno scolastico successivo;

b) nei mesi di novembre e dicembre di ogni anno predispone il bilancio consuntivo e il bi-

lancio preventivo dell’Istituto «Mons. Andrea Fiore» da presentare all’assemblea dei

soci dell’Associazione «Insieme per educare» di norma entro il 31 dicembre o comun-

que entro il 28 febbraio;

c) entro il 15 giugno di ogni anno esprime un parere vincolante sulla bozza del Piano

dell'Offerta Formativa dell’Istituto scolastico, elaborato dal Collegio dei docenti e ag-

giorna il Regolamento dell’Istituto scolastico, sentito il parere consultivo del Consiglio

d’Istituto.

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b) Il Consiglio di Istituto

Il Consiglio d’Istituto è costituito da rappresentanti dell’Ente gestore, della Direzione, dei do-

centi e dei genitori designati secondo le norme del Regolamento d’Istituto.

Il Consiglio d’Istituto:

a) su relazione del Consiglio di amministrazione, entro il 31 ottobre di ogni anno esprime

un parere consultivo sull’entità dei contributi richiesti alle famiglie degli iscritti per

l’anno scolastico successivo;

b) entro il 15 giugno di ogni anno adotta il Piano dell'Offerta Formativa dell’Istituto scola

stico, su proposta del Collegio dei docenti e recepisce gli aggiornamenti del Regolamen-

to dell’Istituto scolastico, su proposta del Consiglio di amministrazione

dell’associazione.

c) Il Collegio Docenti

Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i docenti delle Scuole dell’Istituto, secondo le artico-

lazioni previste dal Regolamento d’Istituto.

Il Collegio dei Docenti:

a) su proposta dei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione, entro il 30 ottobre di ogni

anno approva le uscite didattiche e i progetti interdisciplinari di ogni classe;

b) sentito il parere consultivo dei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione, entro il 31

maggio di ogni anno elabora la bozza del Piano dell'Offerta Formativa dell’Istituto sco-

lastico per l’anno scolastico successivo da sottoporre al vaglio del Consiglio di Istituto e

del Consiglio di amministrazione per i rispettivi pareri, adottando contestualmente i li-

bri di testo necessari;

c) su relazione del Consiglio di amministrazione, entro il 31 maggio di ogni anno esprime

un parere consultivo sugli aggiornamenti al Regolamento dell’Istituto scolastico;

d) sentito il parere consultivo del Consiglio d’istituto e recepito il parere vincolante del

Consiglio di amministrazione dell’Associazione, entro il 30 giugno di ogni anno approva

il Piano dell'Offerta Formativa dell’Istituto scolastico per l’anno scolastico successivo.

d) I Consigli di Classe/ Interclasse/Intersezione

I Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione sono costituiti dai docenti e da rappresentanti dei

genitori, secondo le articolazioni previste dal Regolamento d’Istituto.

I Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione hanno il compito di monitorare e coordinare

l’attività didattica in ogni suo aspetto: sviluppo del curricolo, dinamiche dei gruppi (classi o sezioni) e

– con la partecipazione dei soli docenti – verifica dell’acquisizione delle competenze da parte dei singo-

li alunni.

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e) Risoluzione dei conflitti

In ogni processo di decisione il Consiglio di Amministrazione coinvolge gli organismi collegiali

interessati, nel rispetto delle competenze di ciascuno e nella ricerca di soluzioni condivise. In caso gli

indirizzi del Consiglio di Amministrazione su singole questioni contrastino con gli indirizzi espressi dal

Consiglio d’Istituto o dal Collegio dei Docenti, questi ultimi organismi sono invitati a riformulare le loro

proposte sulla base delle indicazioni del Consiglio di Amministrazione. Se in seguito a tale riformula-

zione, il dissenso del Consiglio d’Istituto o del Collegio dei docenti permane, spetta al Consiglio di Am-

ministrazione dell’Associazione assumere una decisione definitiva.

5. La direzione

� Dall’anno scolastico 2013/2014 è stato nominato Direttore il professor Ezio Giorgis.

� L’ufficio del Direttore si trova nella sede centrale di corso Dante 52. Il Direttore riceve su appun-

tamento (gli appuntamenti vanno fissati in portineria, anche solo telefonando al numero

0171/692227).

� Per l’anno scolastico 2013/2014 Il Direttore ha scelto come Collaboratori vicari:

o suor Annamaria Aime,

Vicedirettrice per la scuola dell’Infanzia «Sacra Famiglia»

[email protected];

o Ins. Maria Baudino,

Vicedirettrice per le scuola dell’Infanzia «mons. Andrea Fiore»

[email protected];

o Ins. Maria Baudino,

Vicedirettrice per la scuola Primaria «mons. Andrea Fiore»

[email protected];

o Prof. Paolo Bonetto,

Vicedirettore per la scuola Secondaria di primo grado «mons. Andrea Fiore»

[email protected];

� In assenza del Direttore, i Collaboratori vicari ne fanno le veci in tutto.

� La Direzione amministrativa è affidata al Direttore, che la esercita in stretta relazione con il Consi-

glio di amministrazione, avvalendosi del personale della segreteria.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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6. La segreteria

La segreteria dell’Istituto «Mons. Andrea Fiore» è centralizzata nella sede di corso Dante 52

(0171/692227).

Nella segreteria lavorano:

� Luciana Barroero, Segretaria: [email protected]

� Anna Buscaglia, Segretaria: [email protected]

7. La portineria

Nelle due sedi dell’Istituto «Mons. Andrea Fiore» (corso Dante 52 e corso M. Soleri 2) è attivo

ogni giorno un servizio di portineria ed accoglienza affidato ad alcune Sorelle della Congregazione del-

le Suore di San Giuseppe di Cuneo, coadiuvate da volontari.

In corso Dante 52 (0171/692227) la portineria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 al-

le 18.

In corso M. Soleri 2 (0171/692713) la portineria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30

alle 9.30 e dalle 15.30 alle 17.30. Per informazioni solo al mattino dalle 8,30 alle 11,30.

Alla portineria ci si può rivolgere per avere informazioni. Agli operatori della portineria è an-

che affidata la cura degli alunni che non stanno bene, in attesa dell’arrivo dei genitori.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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8. Il Calendario dell'anno scolastico 2015/2016

Istituto

«mons. Andrea Fiore» - Cuneo

Calendario

Anno Scolastico 2015/2016 Giovedì 3 settembre 2015 (dalle ore 12.00)

Colloqui con i genitori degli alunni delle sezioni primavera

Da giovedì 3 a venerdì 4 settembre 2015 Attività facoltativa (per chi ne ha fatto ri-chiesta) in fattoria didattica per i bambini dei quattro e cinque anni

Lunedì 7 settembre 2015 (ore 9.00/11.00)

Accoglienza degli alunni con i loro genitori della sezione primavera Andrea Fiore

da lunedì 7 settembre 2015 (ore 8.00/12.00) – NO pranzo

Inserimento degli alunni di quattro e cinque anni infanzia

Lunedì 7 e martedì 8 settembre 2015 (dalle ore 14.00)

Colloqui con i genitori degli alunni di tre anni infanzia

da martedì 8 settembre a mercoledì 9 settembre 2015 (ore 8.30/11.30) – NO pranzo

Inserimento degli alunni di tre anni infanzia

da martedì 8 settembre 2015 (ore 8.30/11.30)

Inserimento degli alunni della sezione primavera Andrea Fiore

Giovedì 10 settembre 2015 (ore 17/18.30)

Accoglienza degli alunni con i loro genitori delle classi prime primaria e secondaria

Lunedì 14 settembre 2015 Inizio delle lezioni

martedì 29 settembre 2015 Vacanza per la festa del Santo Pa-trono

da sabato 5 dicembre a martedì 8 dicembre 2015 Vacanze per la festa dell’Immacolata

da mercoledì 23 dicembre 2015 a mercoledì 6 gennaio 2016

Vacanze di Natale

da sabato 6 febbraio a martedì 9 febbraio 2016 Vacanze di Carnevale

da giovedì 24 marzo a martedì 29 marzo 2016 Vacanze di Pasqua

da sabato 23 aprile a lunedì 25 aprile 2016 Vacanze per la Festa della Libera-

zione

giovedì 2 giugno 2016 Vacanza per la Festa della Repubbli-ca

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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9. R.A.V. – Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto

Secondo quanto disposto dal Sistema Nazionale di Valutazione (D.P.R. 80/13), nell’a sc

2014/2015 l’Istituto ha compilato il documento di autovalutazione e lo ha reso pubblico. Ora la scuola

dovrà predisporre per l’a sc 2015/2016 il Piano di Miglioramento. La L. 107/15 “Buona Scuola” ha im-

posto che il Piano di Miglioramento debba essere parte integrante del nuovo Piano Triennale

dell’Offerta Formativa. (P.O.F.)

Si è consapevoli che in questi anni le scuole debbano lavorare per costruire buone pratiche e

sviluppare competenze interne tali da aiutare l’intera struttura ad individuare gli elementi di maggiore

debolezza per poter definire delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi operativi.

Come era prevedibile, le scuole dovranno affinare nel tempo le proprie competenze in materia

di valutazione interna. Occorre essere consapevoli che il miglioramento è un percorso di pianificazione

e sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità indicate nel RAV. Tale processo non va conside-

rato in modo statico, ma in termini dinamici in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità

scolastica e fa leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola utiliz-

zando tutti gli spazi di autonomia a disposizione.

La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al dirigente che si av-

vale delle indicazioni del nucleo interno di valutazione costituito per la fase di autovalutazione e per la

compilazione del RAV. L’azione sinergica del dirigente e del nucleo di valutazione sarà finalizzata a:

• favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche promuo-vendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento;

• valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel piano;

• incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione;

• promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreverenziale.+

Nel RAV la scuola ha considerato punti di forza/debolezza, corrispondenti all’articolazione del-

le quattro aree legate agli esiti e alle aree di processo. La nostra scuola ha portato a sintesi questo qua-

dro individuando una priorità su un’area per il miglioramento e ha specificato i relativi traguardi da

raggiungere. Sono stati infine definiti gli obiettivi di processo funzionali al raggiungimento dei tra-

guardi che rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Sarà

quindi compito del nucleo valutativo analizzare in dettaglio i nessi esistenti tra i processi e i traguardi,

valutando con attenzione l’impatto e la fattibilità di ogni processo, in modo da finalizzare al meglio le

risorse umane e finanziarie da mettere in campo nel processo di miglioramento che coinvolgerà il no-

stro Istituto.

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10. La Scuola dell’Infanzia

La Scuola dell’infanzia offre un percorso didattico per i bambini dai 2 ai 6 anni. È situata nella

sede centrale – con ingresso dall’isola pedonale di via mons. S. Bologna, a lato della chiesa del Sacro

Cuore – e nella sede staccata «Sacra Famiglia» di corso M. Soleri 2. In ciascuna sede sono attive una

«sezione primavera» e tre «sezioni ordinarie».

I bambini dai 24 ai 36 mesi vengono accolti nelle due «sezioni primavera», ciascuna di 20 posti.

I bambini dai 3 ai 5 anni sono suddivisi nelle sei «sezioni ordinarie», ciascuna di 28 posti.

L’offerta formativa – che inizia nella seconda decade di settembre e si conclude con l’ultimo

giorno feriale di giugno – è organizzata dal lunedì al venerdì secondo tre articolazioni: l’«orario breve»,

dalle ore 8.30 alle ore 14 (un percorso completo dal punto di vista didattico per gli alunni del primo e

del secondo anno); l’«orario pieno» dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e l’«orario prolungato» dalle ore 8.30

alle ore 17.30. All’atto dell’iscrizione la famiglia sceglie l’articolazione preferita. Per i bambini di 5 anni

è possibile scegliere soltanto tra «orario pieno» e «orario prolungato» perché nei pomeriggi vengono

proposte attività e laboratori in preparazione alla Scuola Primaria.

Nell’offerta formativa sono compresi il servizio di ristorazione – con il pranzo preparato nella

cucina interna, sia nella sede centrale che nella sede staccata – il preingresso dalle ore 7,30 alle 8,30 e

le uscite didattiche sul territorio.

Durante il periodo estivo, per chi lo desidera, nella sede di C.so Dante 52, è attiva “L’estate

bimbi” per entrambe le sedi.

a) Organizzazione della giornata

Sezioni primavera

08.00-08.30 pre-ingresso (per i bambini che ne hanno fatto richiesta)

08.30-09.00 accoglienza bambini (attività di socializzazione e gioco libero)

09.00-09.30 riordino giochi e spuntino

09.30-10.30 attività guidate:

- grafico/pittoriche/plastiche;

- psicomotorie;

- musicali con esperta;

- drammatizzazioni;

- racconti;

- visioni guidate di audiovisivi.

10.30-11.00 gioco libero

11.00-11.30 preparazione per il pranzo (igiene personale …)

11.30-12.30 pranzo

12.30-13.15 gioco libero e guidato

13.40-14.00 uscita (per i bambini che hanno scelto l’orario breve)

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13.15-15.45 riposo

15.45 igiene personale e preparazione all’uscita

16.10-16.30 uscita

16.30-17.30 merenda e gioco libero e guidato (per i bambini che hanno scelto l’orario

prolungato)

Sezioni ordinarie

07.30-08.30 pre-ingresso (per i bambini che ne hanno fatto richiesta)

08.30-09.00 accoglienza alunni nelle sezioni (attività di socializzazione e gioco libe-

ro)

09.00-11.00 attività di sezione o intersezione per gruppi omogenei o eterogenei:

grafico/pittoriche/plastiche;

psicomotorie;

musicali con esperta;

laboratori linguistici;

drammatizzazioni;

racconti;

visioni guidate di audiovisivi.

11.00-11.30 preparazione per il pranzo (igiene personale…)

11.30-12.30 pranzo

12.30-14.00 gioco euristico e guidato

13.40-14.00 uscita (per i bambini che hanno scelto l’orario breve)

13.30-15.15 riposo per i bambini di 3 e 4 anni

14.00-15.45 attività strutturate per i bambini di 5 anni

15.30 igiene personale e preparazione all’uscita

16.10-16.30 uscita (per i bambini che hanno scelto l’orario pieno)

16.30-17.30 merenda e gioco euristico e guidato (per i bambini che hanno scelto

l’orario prolungato)

b) Organizzazione del curricolo

Il percorso didattico annuale è unificato dallo sfondo integratore e si sviluppa attorno a 5 cam-

pi di esperienza, tra loro interiormente collegati.

La sezione primavera, partendo dallo sfondo integratore, propone attività ai bambini e intera-

gisce con le sezioni ordinarie in momenti specifici e strutturati.

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Lo sfondo integratore

Lo sfondo integratore si caratterizza come contenitore di esperienze di apprendimento,

all’interno del quale gli spazi didattici, i tempi della giornata e le relazioni interpersonali sono organiz-

zati per la maturazione dell’identità e la conquista dell’autonomia dei bambini.

Lo sfondo integratore è caratterizzato da un personaggio fantastico nel quale i bambini trovano

la coerenza e il significato delle esperienze e delle conoscenze, insieme al significato della progettazio-

ne didattica. Le insegnanti analizzano la situazione iniziale dei bambini, prendono consapevolezza del-

le loro caratteristiche individuali e cercano di comprendere i loro pre-requisiti, interessi e motivazioni.

Si ricercano poi gli obiettivi da far raggiungere al bambino, i quali però non devono essere or-

dinati in maniera rigidamente strutturata ma utilizzati come uno strumento regolativo.

Si cerca infine di controllare le attività didattiche proposte attraverso il processo di feed-back

per consentire una continua regolazione. Esso non si riduce alle sole prove oggettive, ma è il risultato

del confronto e della discussione effettuata dalle insegnanti mediante le informazioni e i dati raccolti

con l’osservazione.

I campi d’esperienza

Con questo termine si indicano i diversi ambienti del fare e dell’agire del bambino e quindi i

settori specifici e individuali di competenze nei quali i bambini conferiscono significato alle loro mol-

teplici attività, sviluppano i loro apprendimenti, acquisendo anche le strumentazioni linguistiche e

procedurali, perseguono i loro traguardi formativi, nel concreto di un’esperienza che si svolge entro

confini definiti e con il loro costante attivo coinvolgimento.

Ogni campo delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di svi-

luppo che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria.

Primo campo di esperienza: «Il sé e l’altro »

L’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini.

In tale campo di esperienza ci si pone il fine di creare una rappresentazione cognitiva dei valo-

ri e delle caratteristiche della propria cultura, estrapolati dall’insieme di quelli universalmente condi-

visi, concependo la diversità come scambio e arricchimento reciproco. A tale fine sarà compito educa-

tivo rafforzare l’autonomia, la stima di sé e la propria identità, nonché rispettare e aiutare gli altri cer-

cando di capire i loro pensieri, le azioni e i sentimenti, superando il proprio punto di vista e apprez-

zando il valore e la dignità della persona umana, nel rispetto delle diversità. La scuola si pone come

spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e

insegnanti; propone ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, li aiuta a trovare risposte alle gran-

di domande in coerenza con le scelte della propria famiglia, ma muovendosi verso la costruzione di

una “grammatica” comune della convivenza democratica.

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Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ra-

gioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo

sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e famigliare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a con-

fronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di atten-

zione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha

raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia

negli spazi che gli sono famigliari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e

con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento

delle piccole comunità e della città.

Secondo campo di esperienza: «Il corpo e il movimento»

Identità, autonomia, salute.

I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumen-

to di conoscenza di sé e del mondo; acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo,

delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e impa-

rano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute. Le finalità mirano alla maturazione comples-

siva del bambino, attraverso l’itinerario con gli altri e la presa di coscienza del valore del proprio cor-

po. Sotto il profilo psico-motorio si tenderà allo sviluppo delle capacità senso-percettive, degli schemi

posturali e motori di base; mentre sotto il profilo socio-motorio gli obiettivi riguarderanno il saper pa-

droneggiare l’interazione motoria, il far acquisire gli elementi principali dell’educazione alla salute,

l’indurre ad una naturale conoscenza della identità sessuale sviluppando una positiva immagine di sé.

La forma privilegiata di attività motoria è il gioco, di cui se ne traggono diverse articolazioni: giochi

percettivi, giochi euristici, collettivi e individuali. Il gioco costituisce, inoltre, un utile strumento per il

controllo delle affettività e delle emozioni, che vengono in questo modo rielaborate attraverso il corpo

e il movimento.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura

condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura

di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo,

anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e

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all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nel-

la danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

Terzo campo di esperienza: «Immagini, suoni, colori»

Linguaggi, creatività, espressione.

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta que-

sta propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a di-

sposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare e contagia-

re la creatività. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo

che li circonda e aiutarli a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della

produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. Lo sforzo di esplora-

re i materiali, di interpretare e creare sono atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze

artistiche e che possono estendersi e appassionare ad altri apprendimenti. La musica è un linguaggio

universale, carico di emozioni e ricco di tradizioni culturali: i bambini attraverso i linguaggi musicali,

sviluppano le proprie capacità cognitive e relazionali, imparano a percepire, ascoltare, ricreare e di-

scriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. La scuola può aiutare a fami-

liarizzare con esperienze della multimedialità, favorendo un contatto attivo con i “media” e la ricerca

della loro possibilità espressiva e creativa.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo con-

sente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative;

utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse

per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e ogget-

ti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni per-

cepiti e riprodurli.

Quarto campo di esperienza: «I discorsi e le parole»

I discorsi e le parole.

I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mon-

do, a conversare, dialogare e riflettere sulla lingua. Attraverso la conoscenza della lingua materna e di

altre lingue consolidano l’identità personale e culturale e si aprono verso altre culture. I bambini si

presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze dif-

ferenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimo-

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lante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, con-

frontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. La scuola

dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana,

rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una va-

rietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua

nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, raccon-

ta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pro-

nuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare,

prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui

significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che uti-

lizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i

significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per proget-

tare attività e per definire regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si mi-

sura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incon-

trando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

Quinto campo di esperienza: «La conoscenza del mondo»

Attraverso le attività didattiche del quinto campo di esperienza i bambini sono stimolati a col-

tivare i propri interessi e le proprie motivazioni, con continuità e concretezza. Essi imparano così a

contare oggetti e immagini, a valutare le quantità, a raggruppare, a ricostruire successioni di fatti, ad

adoperare lo schema investigativo del «chi, che cosa, quando, come e perché» per risolvere i problemi.

Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno

proposti nella scuola primaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli or-

ganismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a

trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succe-

dono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime

attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la neces-

saria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Si avviano quindi verso un per-

corso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e

l’uso di simboli per rappresentare significati.

Oggetti, fenomeni, viventi.

I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività

concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e

delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il loro movimento e quello degli oggetti, ne colgono la

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durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di

contemporaneità. Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinano i propri gesti, individua-

no qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in

varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro e-

ventuali trasformazioni.

Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi na-

scosti e la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul

suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti ar-

tificiali, possono suggerire un “modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà dei

modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti che avvengono nel loro

corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni dell’ambiente naturale.

Linguaggi, creatività, espressione.

La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno;

ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fonda-

mentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del toglie-

re e dell’aggiungere. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare

con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed

eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata, scoprendo concetti geometrici

come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme geometriche tridimensionali, ricono-

scendo le forme geometriche e individuandone le proprietà. Operano e giocano con materiali struttu-

rati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta

e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei

loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri, sia con quelle necessarie per eseguire le

prime misurazioni di lunghezza, pesi e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, de-

stra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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c) Valutazione, certificazione delle competenze

La valutazione è uno strumento essenziale per verificare la validità e l’adeguatezza del proces-

so educativo. Essa permette al bambino di rendersi conto delle proprie conquiste, fornendo agli inse-

gnanti e ai genitori possibilità di informazioni e confronto.

La valutazione prevede:

− un’analisi della situazione iniziale del bambino (attraverso un’ osservazione continua e si-

stematica);

− un’analisi in itinere dei momenti interni alle varie sequenze didattiche (attraverso schede

didattiche, disegni liberi, verbalizzazioni, drammatizzazioni, ecc…);

− un’analisi dei bilanci finali (verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativo-

didattica, del significato globale dell’esperienza scolastica in relazione sia all’attività svolta

sia ai livelli di apprendimento, alle competenze e al grado di maturità raggiunti dai bambi-

ni).

Nello specifico le nostre scuole utilizzano per ciascun bambino:

− una scheda di osservazione per la valutazione iniziale, differenziata per età, che individua il

livello iniziale di sviluppo cognitivo, affettivo e sociale;

− una scheda di osservazione per la valutazione finale, al termine di ogni anno, che certifica

lo sviluppo delle competenze nei cinque campi di esperienza.

d) Incontri tra scuola e famiglie

La scuola cerca di instaurare con i genitori dei bambini un clima positivo caratterizzato da di-

sponibilità, apertura, rispetto e chiarezza, in modo da promuovere e sostenere un rapporto costante di

dialogo e collaborazione. In particolare, le insegnanti, consapevoli della necessaria compartecipazione

degli alunni e dei genitori al processo educativo, si impegnano a garantire un’adeguata informazione

circa il percorso di insegnamento-apprendimento effettuato ed i risultati conseguiti.

A questo riguardo, sono a disposizione cinque canali: le assemblee di inizio anno scolastico, i

colloqui negli orari stabiliti, il telefono, la posta elettronica, il sito internet.

1. Assemblee di inizio anno scolastico

Entro il primo mese dell’anno scolastico, gli insegnanti presenteranno l’attività educativa -

didattica ai genitori degli alunni in assemblee distinte (sezione primavera e sezioni ordinarie) nei loca-

li della scuola. Durante queste assemblee verranno scelti i genitori rappresentanti di sezione.

In tali assemblee saranno fornite tutte le precisazioni necessarie per il buon andamento

dell’anno scolastico.

Qualora opportuno, sarà consegnata agli alunni una circolare informativa.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

23

2. I colloqui negli orari stabiliti

Colloqui con i docenti

I colloqui personali con le insegnanti hanno cadenza quadrimestrale: a novembre e aprile

Per gli allievi che presentano particolari problemi nel corso dell’anno scolastico, si ricorre alla

convocazione dei genitori tramite comunicazione verbale o scritta direttamente da parte dei docenti

interessati o da parte del Direttore. Analogamente i genitori possono prenotare un colloquio con

l’insegnante. È cura della Scuola organizzare gli incontri in modo tale da garantire la riservatezza e il

rispetto di tutte le parti interessate.

Colloqui con il Direttore

L’ufficio del Direttore si trova nella sede centrale di corso Dante 52. Il Direttore riceve su ap-

puntamento.

3. Il telefono

I recapiti telefonici sono: 0171 692227 Andrea Fiore, C.so Dante, 52 /Via Mons. Bologna

0171 692713 Sacra Famiglia, C.so Soleri, 2

4. La posta elettronica

Ogni insegnante è dotato di una casella e-mail personale: sarà così possibile comunicare diret-

tamente con ciascuno in modo sufficientemente rapido e discreto.

5. Il sito internet

All’indirizzo www.istitutofiore.it viene progressivamente implementato un sito internet in-

formativo e interattivo.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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11. La Scuola Primaria

a) Organizzazione del curricolo

La Scuola primaria offre un percorso didattico per i bambini dai 6 agli 11 anni.

L’offerta formativa – che inizia nel mese di settembre e si conclude con il mese di giugno – è or-

ganizzata dal lunedì al venerdì secondo quattro articolazioni: il «tempo normale», con tre pomeriggi; il

«tempo esteso» e il «tempo prolungato», con quattro pomeriggi; il «tempo pieno» con cinque pomerig-

gi. È possibile anche scegliere il preingresso a partire dalle ore 7.30, la pausa pranzo nei giorni senza

lezioni pomeridiane e il posticipo dalle ore 16.15 alle ore 17.30. All’atto dell’iscrizione la famiglia sce-

glie l’articolazione preferita.

Tempo normale Primaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15

pausa pranzo assistita 12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

Lezione 14.15

16.15 14.15

16.15 14.15

16.15

ore di lezione ore della pausa pranzo

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

4h 15m 4h 15m 27h 15m 6

La soluzione «tempo normale» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì con due pome-

riggi liberi. In particolare il «tempo normale» comprende:

• l’orario obbligatorio (27 ore e 15 minuti di lezione settimanali) suddiviso tra le diverse

discipline, affidate in alcune classi ad una maestra prevalente coadiuvata da una secon-

da docente e dall’insegnante specialista di inglese;

• l’assistenza delle docenti di classe durante la pausa pranzo dalle 12.15 alle 14.15 nel

corso della settimana;

• uscite didattiche sul territorio.

Tempo esteso Primaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00 12.15

8.00 12.15

8.00 12.15

8.00 12.15

8.00 12.15

pausa pranzo assistita 12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

Lezione 14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

ore di lezione ore della pausa pranzo

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

4h 15m 29h 15m

8

La soluzione «tempo esteso» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì con un pomerig-

gio libero, il venerdì, che permette di potenziare l’area linguistica, l’area matematica e l'area espressi-

va, con ampliamenti dell’offerta formativa. In particolare il «tempo esteso» comprende:

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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• l’orario obbligatorio (27 ore e 15 minuti di lezione settimanali) suddiviso tra le diverse

discipline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, inglese, musica, arte e imma-

gine, religione cattolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; a-

rea matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate in o-

gni classe ad una maestra prevalente coadiuvata da una seconda docente (solo nelle

classi quarta e quinte) e dall’insegnante specialista di inglese.

• A partire dalla classe prima dell'anno scolastico 2013/2014 un’ insegnante usa l'inglese

come lingua veicolare per l’insegnamento di alcune discipline (CLIL).

• l’orario opzionale di 2 ore di lezione settimanali, il giovedì pomeriggio dalle 14.15 alle

16.15, con laboratori di potenziamento nell’area linguistica (italiano, inglese e avvia-

mento al francese), nell’area matematica e nell’area espressiva (musica);

• l’assistenza delle insegnanti di classe durante la pausa pranzo dalle 12.15 alle 14.15 nel

corso della settimana;

• uscite didattiche sul territorio.

Tempo prolungato Primaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15

pausa pranzo assistita 12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

Lezione 14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

ore di lezione ore della pausa pranzo

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

4h 15m 6h 15m 2

29h 15m

8

La soluzione «tempo prolungato» offre un percorso completo con un pomeriggio libero, il gio-

vedì, che permette di rafforzare l’area linguistica e l’area matematica, con attività di recupero o di ap-

profondimento. In particolare il «tempo prolungato» comprende:

• l’orario obbligatorio (27 ore e 15 minuti di lezione settimanali) suddiviso tra le diverse disci-pline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, inglese, musica, arte e immagine, religione cattolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; area matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate in ogni classe ad un’ insegnan-te prevalente coadiuvata da una seconda docente (solo classi quarta e quinte) e dall’insegnante specialista di inglese;

• l’orario opzionale di 2 ore di lezione settimanali, il venerdì pomeriggio dalle 14.15 alle

16.15, con attività di compiti assistiti;

• l’assistenza delle docenti di classe durante la pausa pranzo dalle 12.15 alle 14.15 nel

corso della settimana;

• uscite didattiche sul territorio.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Tempo pieno Primaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15 8.00

12.15

pausa pranzo assistita 12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

12.15 14.15

Lezione 14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

14.15 16.15

ore di lezione ore della pausa pranzo

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

6h 15m 2

31h 15m

10

La soluzione «tempo pieno» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì che permette di

potenziare e rafforzare l’area linguistica, l’area matematica e l'area espressiva. In particolare il «tempo

pieno» comprende:

• l’orario obbligatorio (27 ore e 15 minuti di lezione settimanali) suddiviso tra le diverse

discipline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, inglese, musica, arte e imma-

gine, religione cattolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; a-

rea matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate in o-

gni classe ad un’ insegnante prevalente coadiuvata da una seconda docente (classi

quarta e quinte) e dall’insegnante specialista di inglese;

• l’orario opzionale di 4 ore di lezione settimanali:

o il giovedì pomeriggio dalle 14.15 alle 16.15 con laboratori di potenziamento

nell’area linguistica (italiano, inglese e avviamento francese), nell’area matema-

tica e nell’area espressiva (musica);

o il venerdì pomeriggio dalle 14.15 alle 16.15 con attività di compiti assistiti;

• l’assistenza delle insegnanti di classe durante la pausa pranzo dalle 12.15 alle 14.15 dal

lunedì al venerdì;

• uscite didattiche sul territorio.

b) Materiale richiesto

Il materiale didattico necessario per lo svolgimento delle attività è quello consigliato dai docen-

ti di riferimento, tenendo conto dei bisogni degli alunni e delle metodologie utilizzate da ogni inse-

gnante.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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12. La Scuola Secondaria di primo grado

a) Organizzazione del curricolo

La Scuola secondaria di primo grado offre un percorso didattico per i ragazzi dagli 11 ai 14 an-

ni (nati negli anni 2001, 2000 e 1999).

L’offerta formativa – che inizia nella seconda decade di settembre e si conclude nella prima de-

cade di giugno – è organizzata dal lunedì al venerdì secondo quattro articolazioni: il «tempo normale»,

con due pomeriggi (lunedì e mercoledì); il «tempo esteso», con tre pomeriggi (lunedì, mercoledì e gio-

vedì); il «tempo prolungato», con tre pomeriggi (lunedì, martedì e mercoledì); il «tempo pieno» con

quattro pomeriggi (lunedì, martedì, mercoledì e giovedì). È possibile anche scegliere il preingresso a

partire dalle ore 7.30, la pausa pranzo nei giorni senza lezioni pomeridiane e il posticipo fino alle ore

17,30. All’atto dell’iscrizione la famiglia sceglie l’articolazione preferita.

Tempo normale Secondaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00

pausa pranzo assistita 13.00 14.00

13.00 14.00

Lezione 14.00

17.00 14.00

16.00

ore di lezione ore della pausa pranzo

8h 1h

5h 7h 1h

5h 5h 30h 2h

La soluzione «tempo normale» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì con tre pome-

riggi liberi. In particolare il «tempo normale» comprende:

• l’orario obbligatorio (30 ore di lezione settimanali ripartite in 30 unità orarie settimanali di 60 minuti) suddiviso tra le diverse discipline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, ingle-se [con lettorato di insegnante madrelingua], francese, musica, arte e immagine, religione cat-tolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; area matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate ad insegnanti specialisti;

• l’assistenza durante la pausa pranzo dalle 13 alle 14 nei giorni di lunedì e mercoledì affidata ad alcuni docenti;

• uscite didattiche sul territorio;

• attività sportive in orario curricolare.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Tempo esteso Secondaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00

pausa pranzo assistita 13.00 14.00

13.00 14.00

13.00 14.00

Lezione 14.00 17.00

14.00 16.00

14.00 16.30

ore di lezione ore della pausa pranzo

8h 1h

5h 7h 1h

7h 30m 1h

5h 32h 30m

3h

La soluzione «tempo esteso» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì con due pome-

riggi liberi che permette di potenziare l’area linguistica, l’area matematica e l'area espressiva, con am-

pliamenti dell’offerta formativa. In particolare il «tempo esteso» comprende:

• l’orario obbligatorio (30 ore di lezione settimanali ripartite in 30 unità orarie settimanali di 60 minuti) suddiviso tra le diverse discipline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, ingle-se [con lettorato di insegnante madrelingua], francese, musica, arte e immagine, religione cat-tolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; area matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate ad insegnanti specialisti;

• l’orario opzionale di 2 ore e 30 minuti di lezione settimanali il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 16.30 con laboratori di potenziamento nell’area linguistica (avviamento al latino, spagnolo), nell’area matematica (logica e memorizzazione) e nell'area espressiva (coro, chitarra, labora-torio artistico) e studio assistito, affidati agli insegnanti specialisti dell’orario normale, con e-ventuali interventi di specialisti esterni;

• l’assistenza durante la pausa pranzo dalle 13 alle 14 nei giorni di lunedì e mercoledì affidata ad alcuni docenti;

• uscite didattiche sul territorio;

• attività sportive in orario curricolare.

Tempo prolungato Secondaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00 8.00

13.00

pausa pranzo assistita 13.00 14.00

13.00 14.00

13.00 14.00

Lezione 14.00

17.00 14.00

16.30 14.00

16.00

ore di lezione ore della pausa pranzo

8h 1h

7h 30m 1h

7h 1h

5h

5h 32h 30m 3h

La soluzione «tempo prolungato» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì con due

pomeriggi liberi che permette di rafforzare l’area linguistica e l’area matematica, con attività di studio

assistito e di recupero. In particolare il «tempo esteso» comprende:

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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• l’orario obbligatorio (30 ore di lezione settimanali ripartite in 30 unità orarie settimanali di 60 minuti) suddiviso tra le diverse discipline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, ingle-se [con lettorato di insegnante madrelingua], francese, musica, arte e immagine, religione cat-tolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; area matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate ad insegnanti specialisti;

• l’orario opzionale di 2 ore 30 minuti di lezione settimanali il martedì pomeriggio dalle 14 alle 16.30 con attività di studio assistito e di recupero, in particolare nell’area linguistica e nell’area matematica, affidate agli insegnanti specialisti del tempo normale;

• l’assistenza durante la pausa pranzo dalle 13 alle 14 nei giorni di lunedì e mercoledì affidata ad alcuni docenti;

• uscite didattiche sul territorio;

• attività sportive in orario curricolare.

Tempo pieno Secondaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Lezione 8.00 13.00

8.00 13.00

8.00 13.00

8.00 13.00

8.00 13.00

pausa pranzo assistita 13.00 14.00

13.00 14.00

13.00 14.00

13.00 14.00

Lezione 14.00

17.00 14.00

16.30 14.00

16.00 14.00

16.30

ore di lezione ore della pausa pranzo

8h 1h

7h 30m 1h

7h 1h

7h 30m 1h

5h 35h 4h

La soluzione «tempo pieno» offre un percorso completo dal lunedì al venerdì che permette di

potenziare e rafforzare l’area linguistica, l’area matematica e l’area espressiva, con ampliamenti

dell’offerta formativa e attività di studio assistito e di recupero. In particolare il «tempo pieno» com-

prende:

• l’orario obbligatorio (30 ore di lezione settimanali ripartite in 30 unità orarie settimanali di 60 minuti) suddiviso tra le diverse discipline (area linguistico-artistico-espressiva: italiano, ingle-se [con lettorato di insegnante madrelingua], francese, musica, arte e immagine, religione cat-tolica, educazione fisica; area storico-geografica: storia, geografia; area matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze, tecnologia) affidate ad insegnanti specialisti;

• l’orario opzionale di 5 ore di lezione settimanali il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 16.30: il giovedì con laboratori di potenziamento nell’area linguistica (latino, spagnolo), nell’area matematica (logica e memorizzazione) e nell'area espressiva (coro, chitarra, labora-torio artistico), affidati agli insegnanti specialisti dell’orario normale, con eventuali interventi di specialisti esterni; il martedì con attività di studio assistito e di recupero in particolare nell’area linguistica e nell’area matematica affidate agli insegnanti specialisti del tempo norma-le;

• l’assistenza durante la pausa pranzo dalle 13 alle 14 nei giorni di lunedì e mercoledì affidata ad alcuni docenti;

• uscite didattiche sul territorio;

• attività sportive in orario curricolare.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

30

b) Orario delle discipline del tempo normale

Con delibera del 2 settembre 2014 il Collegio dei docenti ha optato per l'introduzione di un

modello di orario per il tempo normale articolato in 30 unità da 60 minuti.

Sulla base delle indicazioni dell’ordinamento vigente (DPR 89/2009) è stato fissato il nu-

mero di unità destinato a ciascuna disciplina:

Discipline settimanale annuale

Italiano, Storia, Geografia 9 297

Attività di approfondimento in materie letterarie 1 33

Matematica, Scienze 6 198

Tecnologia 2 66

Inglese 3 99

Seconda lingua comunitaria 2 66

Arte e Immagine 2 66

Educazione Fisica 2 66

Musica 2 66

Religione Cattolica 1 33

c) Materiale richiesto

Il materiale didattico necessario per lo svolgimento delle attività è quello consigliato dai docen-

ti di ciascuna disciplina, tenendo conto dei bisogni dei ragazzi e delle metodologie utilizzate da ogni in-

segnante. A titolo esemplificativo, elenchiamo qui il materiale di più diffuso utilizzo

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

31

13. Lo sviluppo delle competenze nel curricolo verticale del primo

ciclo di istruzione (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1°

grado)

La scuola del primo ciclo

Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Rico-

pre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale

si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad ap-

prendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare

le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale fi-

nalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura

l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la

dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento

della qualità del sistema di istruzione.

In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli

alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la

pratica consapevole della cittadinanza.

Il senso dell’esperienza educativa

Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un

ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, rico-

noscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costru-

ire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento,

fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per proget-

tare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisive della vi-

ta, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitarietà e progressiva articolazione discipli-

nare, intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi mediante esperienze didattiche non ripie-

gate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere

alla prova le proprie capacità.

La scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, diven-

tano consapevoli che il proprio corpo è un bene di cui prendersi cura, trovano stimoli per sviluppare il

pensiero analitico e critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero originale, si con-

frontano per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della realtà, riflettendo

sul senso e le conseguenze delle proprie scelte. Favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per impara-

re a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per porsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove i-

noltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a

termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli

atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare situa-

zioni di studio e di vita dove sviluppare atteggiamenti positivi ed imparare a collaborare con altri.

Segue con attenzione le diverse condizioni nelle quali si sviluppa l’identità di genere, che nella preado-

lescenza ha la sua stagione cruciale.

Crea favorevoli condizioni di ascolto e di espressione tra coetanei e guida i ragazzi nella comprensione

critica dei messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme.

Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non epi-

sodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La con-

sapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rin-

novato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano corni-

ci di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualità comune nel rispetto dei diversi ruoli.

L’alfabetizzazione culturale di base

Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso

l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte

allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media.

Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetiz-

zata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie disci-

pline.

All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e inter-

culturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue

dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della pro-

pria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale

rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e

di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti

costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensio-

ni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si

pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di

esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e criti-

co. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello

europeo.

La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in si-

tuazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno

le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.

Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla re-

altà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale,

quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Le di-

scipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi in-

terpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplo-

rati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di

cerniera fra discipline.

Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle di-

scipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere

sempre meglio integrato e padroneggiato.

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promo-

zione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena

realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della conviven-

za civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse conti-

nuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i

contributi che ciascuna disciplina può offrire.

Cittadinanza e Costituzione

È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, poten-

ziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di

apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di

cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di

un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono

la condizione per praticare la convivenza civile.

Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo

sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consa-

pevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento

continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgi-

mento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del

giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle

decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.

Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel pro-

prio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così

a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di

ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di con-

tribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione (articolo

8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio

della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una prima cono-

scenza di come sono organizzate la nostra società (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli

55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita

della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise.

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Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui

esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in cia-

scun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È at-

traverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costrui-

scono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per

negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti.

La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua

scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del

pensiero e per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità.

È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al con-

tempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di appren-

dimento e di confronto libero e pluralistico.

L’ambiente di apprendimento

Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a pro-

muovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.

A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, al-

cuni principi metodologici che contraddistinguono un’efficace azione formativa senza pretesa di esausti-

vità.

L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma

anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze,

la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità.

Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da in-

tendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene

lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la

partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni

e culture.

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di

apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla

scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si pre-

senta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà op-

portunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso a

quello che va imparando.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disugua-

glianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli

di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi.

La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli

allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, ai fini di una piena

integrazione, devono acquisire sia un adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunica-

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re e avviare i processi di apprendimento, sia una sempre più sicura padronanza linguistica e culturale per

proseguire nel proprio itinerario di istruzione. Tra loro vi sono alunni giunti da poco in Italia (immigrati “di

prima generazione”) e alunni nati in Italia (immigrati “di seconda generazione”). Questi alunni richiedono

interventi differenziati che non devono investire il solo insegnamento della lingua italiana ma la progetta-

zione didattica complessiva della scuola e quindi dei docenti di tutte le discipline. L’integrazione degli alun-

ni con disabilità nelle scuole comuni, inoltre, anche se è da tempo un fatto culturalmente e normativamente

acquisito e consolidato, richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste

dall’autonomia e le opportunità offerte dalle tecnologie.

Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In

questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare

problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate

piste d’indagine, a cercare soluzioni originali.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimen-

sione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di intera-

zione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo,

all’apprendimento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro

con alunni di classi e di età diverse. A questo scopo risulta molto efficace l’utilizzo delle nuove tecnologie

che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze, ad esempio attraverso ri-

cerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”.

Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori com-

messi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte

competenze necessarie a rendere l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di svi-

luppare autonomia nello studio. Occorre che l’alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del

suo sapere e di un suo metodo di studio, sia sollecitato a riflettere su come e quanto impara, sia incorag-

giato a esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Ogni alunno

va posto nelle condizioni di capire il compito assegnato e i traguardi da raggiungere, riconoscere le diffi-

coltà e stimare le proprie abilità, imparando così a riflettere sui propri risultati, valutare i progressi com-

piuti, riconoscere i limiti e le sfide da affrontare, rendersi conto degli esiti delle proprie azioni e trarne

considerazioni per migliorare.

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che

meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare atti-

vità vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasio-

ni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

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Profilo dello studente

La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che

cura la centralità della persona che apprende, assegna alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia

di ogni alunno. Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e

ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo.

Al tempo stesso la scuola italiana ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che

avvengono fuori dalle sue mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e

attraverso nuovi media, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e

creativi.

La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e se-

condaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in

carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capa-

ce di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante.

Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di inse-

gnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termi-

ne del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce

l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio

personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affron-

tare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed e-

sprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza

per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni

culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e cultu-

rali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora

con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi

di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato

alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lin-

gua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in

una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti

della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il pos-

sesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi

certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che

non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed in-

terpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricer-

care e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessi-

tano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e

di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo

autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la

necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali parte-

cipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, espo-

sizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarie-

tà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quan-

do si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed

artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli im-

previsti.

Si riporta di seguito la definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Par-

lamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)).

La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,

sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, com-

prensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano

linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita

domestica e tempo libero.

La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste

per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità

quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia ine-

vitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta

ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo

ambiente e delle sue esigenze ed interessi.

La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risol-

vere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle compe-

tenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su

quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la di-

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sponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione

(formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce

alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per

spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che

siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione

di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La

competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determina-

ti dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnolo-

gie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità

di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperi-

re, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e par-

tecipare a reti collaborative tramite Internet.

Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio ap-

prendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello indivi-

duale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di ap-

prendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sor-

montare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione,

l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle oppor-

tunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto

hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità

in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la

fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.

Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e

riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo effi-

cace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversifica-

te, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli

strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture

sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le

idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capa-

cità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli indivi-

dui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di la-

voro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si of-

frono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno colo-

ro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la con-

sapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.

Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee,

esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti del-

lo spettacolo, la letteratura e le arti visive.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze negli otto anni

Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,

vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle disci-

pline.

Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche

da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.

Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze atte-

se e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché

ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le

scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per

consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.

Il concetto di competenza va definito tenendo conto delle articolazioni di una società complessa, in

cui risulta centrale il tema dello sviluppo della persona e delle sue risorse. La competenza trascende,

quindi, il mondo della scuola per toccare i diversi aspetti del vivere civile, dove la formazione è centra-

ta sulla risorsa individuo che si rapporta con le risorse naturali, relazionali, affettive e sociali.

In questo contesto appare essenziale la messa a punto di competenze durature e flessibili in-

sieme che prendono avvio e, gradualmente, si consolidano a fronte di saperi che hanno una loro speci-

ficità e un loro repertorio informativo disciplinare, ma anche una valenza formativa interdisciplinare.

Le competenze, e quindi i curricoli, devono essere costruiti all’interno di un sistema formativo

integrato, nel rispetto delle tre aree fondamentali (linguistico-artistico-espressiva, storico geografica,

matematico-scientifico-tecnologica) e in modo che siano in grado di realizzare un costante rapporto

tra i saperi e la vita quotidiana.

L’elenco dei traguardi per lo sviluppo delle competenze tiene conto degli orientamenti europei,

ma anche dei contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. La formulazione che segue è

frutto della sperimentazione didattica del biennio precedente e rielaborata in verticale secondo le

Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo (C.M. n°31, 18 aprile 2012)

a. Italiano

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti;

− ascolta e comprende semplici e brevi testi;

− legge brevi testi sia a voce alta sia con lettura silenziosa;

− produce frasi semplici legate ad esperienze personali;

− svolge attività guidate di riflessione linguistica.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− ascolta e comprende semplici e brevi testi individuandone il senso globale;

− legge brevi testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura per l’infanzia con tono di

voce espressivo;

− produce semplici e brevi testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre;

− svolge attività esplicite di riflessione linguistica.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− nella comunicazione utilizza un registro il più possibile adeguato alla situazione;

− ascolta e comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali allo studio;

− legge testi di vario genere: a voce alta, con tono espressivo, con lettura silenziosa;

− produce e rielabora testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre;

− svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive.

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi chiari, formulati

in un registro il più possibile adeguato alla situazione, rispettando il turno;

− utilizza strategie funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato;

− si avvia alla sintesi in funzione anche dell’esposizione orale e acquisisce un primo nucleo di

terminologia specifica;

− legge testi letterari di vario genere, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura

silenziosa utilizzando strategie di lettura funzionali agli scopi e formula su di essi semplici giu-

dizi personali;

− produce, rielabora, manipola, completa testi legati alle diverse occasioni di scrittura (abilità

funzionali allo studio, informazioni utili su un dato argomento per l’esposizione orale, memo-

rizzazione …) che la scuola offre;

− svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− partecipa a scambi comunicativi con alunni e docenti attraverso messaggi articolati e chiari,

formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione;

− ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le infor-

mazioni principali e lo scopo;

− utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche

dell’esposizione orale; acquisisce una terminologia adeguata;

− legge testi letterari di vario genere, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura

silenziosa, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali;

− produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipo-

landoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge

mostrando di saper cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica nella varietà di si-

tuazioni in cui la lingua si usa.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti, facendo emergere le proprie idee in

modo semplice e chiaro;

− comprende testi orali − scritti in vista di scopi funzionali, di intrattenimento o di studio – indi-

viduandone il senso globale e le informazioni principali;

− legge testi di vario genere appartenenti alla letteratura per l’adolescenza sia a voce alta sia con

lettura silenziosa, in vista di scopi di intrattenimento e di studio;

− produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, in particolare relativi

ad esperienze personali e sa modificare racconti smontandoli, ampliandoli, riorganizzandoli e

utilizzando diversi punti di vista per narrare un avvenimento;

− attraverso l’analisi grammaticale, ha un’idea precisa della natura e della funzione delle singole

parole.

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi chiari e pertinen-

ti;

− comprende ed interpreta in forma guidata testi orali e scritti di vario tipo, individuandone il

senso globale e quello analitico;

− legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura per l’adolescenza con tono di

voce espressivo e in modo corretto, utilizzando tecniche differenziate di lettura silenziosa dei

testi;

− produce testi – di invenzione, per lo studio, per comunicare – legati alle diverse occasioni di

scrittura che la scuola offre, individuando gli elementi ricorrenti in un modello testuale;

− attraverso l’analisi logica, riconosce le principali caratteristiche linguistiche e comunicative e

analizza le funzioni logiche della frase semplice;

− si serve dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche…).

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con

testi orali e scritti e cercando di rispettare le idee altrui;

− comprende in forma autonoma testi scritti di diverso tipo in vista di scopi funzionali e di studio;

ascolta e capisce messaggi orali di tipologie differenti intuendone aspetti espliciti ed impliciti;

− legge con interesse testi letterari di vario tipo, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia

con lettura silenziosa e autonoma, cominciando a manifestare gusti personali per quanto ri-

guarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni ed insegnanti;

legge anche quotidiani ed ascolta telegiornali, confrontandosi con le opinioni che esprimono;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

42

− produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre e li rielabora manipo-

landoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli;

− applica abilità funzionali allo studio, estrapolando dai testi informazioni su un argomento utili

per l’esposizione orale e la memorizzazione, informazioni che sa riorganizzare in appunti,

schemi, tabelle, testi di sintesi;

− svolge attività esplicite di riflessione linguistica e utilizza le conoscenze metalinguistiche per

migliorare la comunicazione orale e scritta, adoperando anche codici diversi dalla parola, come

la fotografia, il cinema, il teatro, i linguaggi multimediali...

b. Inglese

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− riconosce e comprende il significato globale di messaggi orali elementari;

− svolge semplici compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante in modo

ripetuto;

− comprende parole e semplici espressioni di uso frequente, relative alla stretta cerchia familiare

e alla vita di classe;

− riconosce e comprende singole parole scritte di uso frequente e abbinate ad immagini;

− partecipa ai giochi proposti dall’insegnante e comunica in modo comprensibile parole e brevi

frasi memorizzate in scambi comunicativi semplici e di routine.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− riconosce e riproduce in forma orale e scritta semplici parole ed espressioni di uso frequente

relative alla vita di classe e all’ambito familiare;

− svolge semplici compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera;

− comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari;

− riconosce se ha capito o meno parole e semplici e frasi scritte;

− collabora con i compagni nella realizzazione di attività a piccolo gruppo, dimostrando interesse

e fiducia verso l’altro;

− sa applicare semplici strutture comunicative nei giochi proposti e monitorati dall’insegnante

− riproduce in forma scritta semplici parole di uso quotidiano già incontrate in precedenza.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− stabilisce relazioni tra elementi basilari linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla

lingua materna e alla lingua straniera;

− svolge le attività di classe secondo le indicazioni date a voce in lingua straniera dall’insegnante

e chiede eventuali spiegazioni;

− comprende frasi ed espressioni di uso frequente più articolate, relative alla vita di classe e ad

ambiti familiari;

− riconosce se ha capito o meno semplici frasi scritte e orali e chiede eventuali spiegazioni;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività in coppia, dimostrando in-

teresse e fiducia verso l’altro;

− interagisce nel gioco e comunica con semplici espressioni e frasi memorizzate in scambi comu-

nicativi semplici e di routine;

− comunica per scritto mediante parole, semplici frasi ed espressioni di uso quotidiano.

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− riconosce se ha capito messaggi verbali orali, chiede spiegazioni, svolge le attività di classe se-

condo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce semplici relazioni tra e-

lementi linguistico comunicativi appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera con

maggiore frequenza;

− sa scrivere semplici e chiari messaggi, questionari, brevi descrizioni, cartoline, lettere con lessi-

co e strutture noti su argomenti familiari e sulla base di un modello dato.

− riconosce se ha capito semplici testi scritti;

− svolge i compiti leggendo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante e chiede even-

tuali spiegazioni;

− sa leggere e comprendere frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari ed

esegue istruzioni e procedure d’esercizi scritti e attività pratiche;

− collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività in coppia e a piccoli gruppi,

dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lin-

gua materna e dalla lingua straniera con atteggiamento positivo;

− interagisce in brevi scambi dialogici guidati, monitorati dall’insegnante e stimolati anche con

supporti visivi;

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− riconosce se ha capito messaggi verbali orali di vari ambiti tematici, chiede spiegazioni, svolge i

compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante e dai supporti multime-

diali, stabilisce relazioni tra elementi linguistico comunicativi appartenenti alla lingua materna

e alla lingua straniera;

− riconosce se ha capito alcune tipologie testuali;

− svolge i compiti leggendo le indicazioni date in lingua straniera e chiede eventuali spiegazioni;

− legge e comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative a ambiti tematici affrontati in

precedenza ed esegue istruzioni e procedure d’esercizi scritti e attività pratiche;

− collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività in coppia, a piccoli gruppi e

collettive, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate

dalla lingua materna e dalla lingua straniera dimostrando curiosità e interesse;

− interagisce in scambi dialogici su ambiti tematici monitorati dall’insegnante e stimolati anche

con supporti audio-visivi;

− sa riprodurre messaggi di vari ambiti tematici, quali brevi descrizioni, cartoline, lettere con les-

sico e strutture noti su argomenti familiari sulla base di un modello dato.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− sa distinguere e riprodurre i principali suoni ed intonazioni della lingua straniera;

− sa riconoscere e utilizzare strutture grammaticali di base;

− comprende e produce semplici messaggi orali di carattere quotidiano contenenti lessico e strut-

ture noti;

− descrive in termini semplici l’ambiente circostante ed esprime bisogni immediati;

− legge testi brevi con strutture e lessico studiati;

− interagisce in semplici scambi dialogici usando brevi frasi per parlare di sé e degli altri, dei pro-

pri hobby, del luogo dove si vive, della famiglia;

− scrive brevi testi su argomenti familiari e quotidiani all’interno di tipologie testuali semplici e

già esercitate.

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− discrimina e riproduce i suoni caratterizzanti la lingua;

− comunica in maniera più precisa in situazioni semplici e di routine che richiedono scambi di in-

formazioni su argomenti familiari quali gli acquisti, il cibo, la routine quotidiana, le indicazioni

stradali;

− comprende brevi testi scritti e orali ricavandone le informazioni fondamentali;

− scrive e produce semplici descrizioni e brevi testi su argomenti noti all’interno di tipologie te-

stuali esercitate con discreta autonomia;

− sa riconoscere e riprodurre strutture grammaticali più articolate che consentono l’utilizzo di

tempi verbali diversi.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− ascolta dialoghi, ne comprende il significato globale e alcuni dettagli (personaggi, le intenzioni

dei parlanti, i differenti registri linguistici…) e comprende messaggi sempre più diversificati,

provenienti da fonti diverse (audio-cassette, video-cassette, cd-rom, radio);

− riconosce e isola strutture note in un contesto nuovo;

− comprende globalmente il significato di brevi testi di vario tipo quali slogans, cartoline, ricette,

interviste, cronache…;

− collega in modo logico gli enunciati;

− legge con pronuncia ed intonazione corretta parole, frasi e testi;

− espone in forma comprensibile e adeguata al contesto quanto letto e ascoltato;

− scrive un testo coerente e coeso relativo ad argomenti di interesse personale, utilizzando una

grafia corretta e rispettando le strutture presentate;

− si sa esprimere correttamente dal punto di vista sintattico, ortografico e grammaticale.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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c. Francese

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− sa distinguere e riprodurre i principali suoni ed intonazioni della lingua straniera;

− sa riconoscere e utilizzare strutture grammaticali di base;

− comprende e produce semplici messaggi orali di carattere quotidiano contenenti lessico e strut-

ture noti;

− descrive in termini semplici l’ambiente circostante ed esprime bisogni immediati;

− legge testi brevi con strutture e lessico studiati;

− interagisce in semplici scambi dialogici usando brevi frasi per parlare di sé e degli altri, dei pro-

pri hobby, del luogo dove si vive, della famiglia;

− scrive brevi testi su argomenti familiari e quotidiani all’interno di tipologie testuali semplici e

già esercitate.

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− discrimina e riproduce i suoni caratterizzanti la lingua;

− comunica in maniera più precisa in situazioni semplici e di routine che richiedono scambi di in-

formazioni su argomenti familiari quali gli acquisti, il cibo, la routine quotidiana, le indicazioni

stradali;

− comprende brevi testi scritti e orali ricavandone le informazioni fondamentali;

− scrive e produce semplici descrizioni e brevi testi su argomenti noti all’interno di tipologie te-

stuali esercitate con discreta autonomia;

− sa riconoscere e riprodurre strutture grammaticali più articolate che consentono l’utilizzo di

tempi verbali diversi.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− ascolta dialoghi, ne comprende il significato globale e alcuni dettagli (personaggi, le intenzioni

dei parlanti, i differenti registri linguistici…) e comprende messaggi sempre più diversificati,

provenienti da fonti diverse (audio-cassette, video-cassette, cd-rom, radio);

− riconosce e isola strutture note in un contesto nuovo;

− comprende globalmente il significato di brevi testi di vario tipo quali slogans, cartoline, ricette,

interviste, cronache…;

− collega in modo logico gli enunciati;

− legge con pronuncia ed intonazione corretta parole, frasi e testi;

− espone in forma comprensibile e adeguata al contesto quanto letto e ascoltato;

− scrive un testo coerente e coeso relativo ad argomenti di interesse personale, utilizzando una

grafia corretta e rispettando le strutture presentate;

− si sa esprimere correttamente dal punto di vista sintattico, ortografico e grammaticale.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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d. Musica

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− esplora eventi sonori dal vivo o registrati;

− gestisce le possibilità sonore della voce, del corpo, di oggetti sonori e strumenti musicali;

− esegue con la voce e con il corpo semplici sequenze ritmiche;

− esegue in gruppo semplici brani vocali e strumentali;

− riconosce la fonte di un evento sonoro e distingue sonorità naturali e artificiali;

− ascolta semplici brani musicali.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− esplora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale, in riferimento alla loro fonte e

in base ai parametri del suono;

− gestisce le possibilità sonore della voce, del corpo, di oggetti sonori e strumenti musicali ,

imparando ad ascoltare se stessi e gli altri;

− esegue con la voce, con il corpo , con gli strumenti combinazioni timbriche e melodiche;

− esegue in gruppo semplici brani vocali e strumentali cercando di rispettare i parametri del

suono;

− riconosce, in un brano musicale, i parametri del suono;

− ascolta semplici brani musicali di diverso genere.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− esplora e classifica eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale in particolare dal

punto di vista ritmico, e in riferimento alla loro fonte;

− gestisce diverse possibilità espressive della voce, del corpo, di oggetti sonori e strumenti

musicali, imparando ad ascoltare se stessi e gli altri;

− articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari e le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti;

− esegue in gruppo semplici brani vocali e strumentali appartenenti a generi e culture diffe-

renti;

− riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi

utilizzare nelle proprie prassi esecutive;

− ascolta e interpreta brani musicali di vario genere.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L'alunno:

− esplora, elabora e classifica eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale in partico-

lare dal punto di vista ritmico, e in riferimento alla loro fonte;

− gestisce diverse possibilità espressive della voce, del corpo, di oggetti sonori e strumenti

musicali, imparando ad ascoltare se stessi e gli altri e fa uso di forme di notazione analogi-

che o codificate;

− articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari e le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti e le trasforma in brevi forme rappresentative;

− esegue, da solo e in gruppo, brani vocali e strumentali appartenenti a generi e culture dif-

ferenti con l’utilizzo di strumenti didattici;

− riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale e il valore funzionale di

ciò che si fruisce;

− ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in rife-

rimento alla loro fonte;

− gestisce diverse possibilità espressive della voce, (scansione temporale, intonazione, e in-

tensità adeguata) di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso

e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate;

− articola ed esegue con la voce, il corpo e gli strumenti combinazioni timbriche, ritmiche e

melodiche, applicando schemi elementari, compresi quelli della tecnologia informatica e le

trasforma in brevi forme rappresentative;

− esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e cul-

ture differenti con l’utilizzo di strumenti didattici, anche in modo creativo;

− riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica;

− ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− riconosce alcuni elementi linguistici essenziali e costitutivi di un brano musicale elementa-

re e li sa utilizzare anche nelle sue prassi esecutive;

− sa analizzare alcuni aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali,

adottando codici rappresentativi diversi;

− fa uso di notazione intuitiva e letterale in modo funzionale alla lettura, all’apprendimento e

alla riproduzione di semplici brani musicali;

− gestisce alcune possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali e le

utilizza partecipando in modo guidato alla realizzazione di esperienze musicali, attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali di generi e culture differenti;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− integra con altri saperi e altre pratiche artistiche (piccole coreografie, rappresentazioni

grafiche, ritmica motoria) le proprie esperienze musicali;

− riesce, guidato con esempio, a realizzare, anche attraverso modalità di improvvisazione o

partecipando a processi di elaborazione collettiva, semplici messaggi musicali, utilizzando

forme di notazione (letterale – intuitiva).

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− sa analizzare alcuni aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali

facendo uso di un lessico appropriato (anche se non del tutto convenzionale) adottando

codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta;

− fa uso di alcuni sistemi di notazione (notazione letterale, tradizionale e intuitiva) funzionali

alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali di facile esecuzione

(senza alterazioni e cellule ritmiche complesse);

− è in grado, se guidato, di realizzare, anche attraverso modalità di improvvisazione o parte-

cipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali che fanno parte del suo

vissuto musicale;

− partecipa, con una certa autonomia, alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a culture e generi

differenti;

− orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nella ricerca di realizzare musical-

mente ciò che fa parte del suo vissuto musicale;

− valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, integra con altri saperi e altre prati-

che artistiche le proprie esperienze musicali.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali fa-

cendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in

interazione musiche di tradizione orale e scritta;

− fa uso di alcuni sistemi di notazione (notazione tradizionale e intuitiva) funzionali alla let-

tura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali con strutture e prassi esecuti-

ve anche complesse;

− è in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità di improvvisazione o parteci-

pando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali;

− partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e

l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a culture e generi differenti;

− valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, integra con altri saperi e altre prati-

che artistiche le proprie esperienze musicali;

− sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di

comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in re-

lazione al contesto storico-culturale.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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e. Arte e immagine

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− conosce gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale;

− legge semplici immagini;

− produce immagini e manipola materiali di vario tipo in modo guidato.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare e descrivere

delle immagini semplici;

− legge e individua gli aspetti essenziali di semplici immagini;

− utilizza, con l’aiuto dell’insegnante, le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre im-

magini attraverso semplici tecniche e manipola materiali di vario tipo per scoprirne le po-

tenzialità espressive.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare e descrivere

immagini statiche (quali fotografie, manifesti, quadri…);

− legge e interpreta, con l’aiuto dell’insegnante, gli aspetti essenziali di alcune immagini;

− utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre in modo creativo le immagini at-

traverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi…).

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L'alunno:

− utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e

leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte…);

− legge e interpreta, in modo più consapevole, gli aspetti essenziali di alcune opere d’arte;

− utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per rielaborare e produrre in modo creativo le

immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-

espressivi, pittorici…);

− conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e

leggere immagini statiche e messaggi in movimento;

− legge in modo adeguato e apprezza gli aspetti formali di alcune opere d’arte e di alcuni og-

getti di artigianato provenienti da altri Paesi diversi dal proprio;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

50

− utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le

immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-

espressivi, pittorici, ma anche audiovisivi e multimediali);

− conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto

pratiche di rispetto civico.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− osserva, legge e comprende i messaggi visivi con le nozioni del linguaggio visuale acquisite;

− utilizza immagini di diverso tipo, individua e classifica i simboli utilizzati nel campo

dell’arte e della pubblicità;

− inventa e produce messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi;

− legge le tipologie principali dei beni artistico-culturali presenti nel territorio.

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− adotta alcuni dei codici dei linguaggio visivo per dare chiarezza alla comunicazione e per

esprimere concretamente la propria capacità creativa;

− analizza opere d’arte di epoche storiche diverse attraverso l’impiego dei seguenti criteri di

lettura: superfici, textures, volumi, cromatismo, regole della composizione;

− utilizza, con maggior consapevolezza, nei propri elaborati, le regole della rappresentazione

prospettica dello spazio;

− riconosce i beni – culturali presenti nel territorio e li rispetta.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− legge ed interpreta i contenuti di messaggi visivi rapportati ai contesti in cui sono stati

prodotti;

− inventa e produce messaggi visivi in modo sempre più consapevole e personale e, con le

conoscenze artistiche del passato e del presente, crea collegamenti interdisciplinari;

− elabora manifesti, immagini, loghi, slogan in collaborazione con le proposte territoriali, ap-

plicando le conoscenze acquisite;

− individua le stratificazioni operate dall’uomo sui beni culturali e guarda con occhio consa-

pevole anche l’arredo urbano, creando semplici progetti personali.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

51

f. Religione cattolica

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− considera sé e il mondo come dono di Dio;

− coglie a livello emotivo, in modo particolare attraverso i segni e i simboli, che la nascita di

Gesù è un evento particolare ed importante;

− conosce la vita di Gesù da fanciullo;

− coglie a livello emotivo, in modo particolare attraverso i segni e i simboli, che la Pasqua è

un evento particolare ed importante;

− riconosce la Chiesa come luogo in cui i cristiani si ritrovano per celebrare la loro fede.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− comprende la creazione come dono del Creatore da custodire con cura e responsabilità;

− coglie, dall’ascolto del testo evangelico, i fatti principali della nascita di Gesù;

− conosce i principali fatti e luoghi della vita di Gesù;

− coglie, dall’ascolto del testo evangelico, i fatti principali della Pasqua cristiana;

− riconosce la Chiesa come famiglia di Dio che fa memoria di Gesù e del suo messaggio.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− comprende l’origine del mondo e dell’uomo secondo il racconto della Bibbia e lo confronta

con quello della scienza;

− coglie, dall’ascolto della narrazione evangelica, il significato religioso della nascita di Gesù;

− conosce la storia del popolo ebraico attraverso alcune figure significative e, in modo più

approfondito, l’insegnamento e le opere di Gesù che rivelano il grande amore di Dio Padre

per l’uomo;

− coglie, dall’ascolto della narrazione evangelica, il significato religioso della Pasqua cristiana

e la confronta con quella ebraica.

− comprende che, con la festa cristiana di Pentecoste, ha inizio il cammino della Chiesa sotto

la guida dello Spirito Santo.

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− comprende che, di fronte al dono della creazione e ai grandi perché della vita, l’uomo si po-

ne alla ricerca di un senso;

− coglie, dall’ascolto dei brani biblici e dal confronto in classe, che, con la nascita di Gesù, si

realizza l’attesa messianica contenuta nelle profezie;

− conosce la situazione sociale, politica, religiosa in Palestina ai tempi di Gesù e comprende

che Gesù, attraverso le parabole e i miracoli, si rivela come il Salvatore del mondo;

− coglie, dall’ascolto dei brani biblici e dal confronto in classe, che con la Pasqua di Gesù si

realizza la Salvezza;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

52

− conosce le caratteristiche della vita nelle prime comunità cristiane e le confronta con quel-

le di oggi.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− comprende la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e sa confrontarle con

quelle delle principali religioni;

− coglie, dalla presentazione e dalla riflessione sui testi biblici, il significato autentico della

nascita di Gesù, compimento della storia della Salvezza;

− sa identificare i tratti fondamentali della figura di Gesù e comprende che la Salvezza porta-

ta da Gesù cambia la vita dell’uomo e lo rende capace di scelte autentiche e responsabili;

− coglie, dalla presentazione e dalla riflessione sui testi biblici, il significato autentico della

Pasqua di Gesù, compimento della Redenzione;

− conosce, nei tratti essenziali, la storia, l’organizzazione e la missione della Chiesa nel mon-

do.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− sa utilizzare agevolmente la Bibbia, conoscendone la composizione;

− ricostruisce le tappe della storia di Israele e della prima comunità cristiana e la composi-

zione della Bibbia.

− evidenzia gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica delle altre religioni, in

particolare dell’Ebraismo;

− individua il messaggio centrale di alcuni testi biblici, utilizzando informazioni storico-

letterarie e seguendo metodi diversi di lettura;

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− ricostruisce le tappe della storia di Israele e della prima comunità cristiana;

− riconosce le caratteristiche della salvezza attuata da Gesù in rapporto ai bisogni e alle atte-

se dell’uomo, con riferimento particolare alle lettere di Paolo e alla vita delle prime comu-

nità cristiane;

− documenta come le parole e le opere di Gesù abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di cari-

tà e di riconciliazione nella storia dell’Europa e del mondo;

− individua caratteristiche e responsabilità di ministeri, stati di vita ed istituzioni ecclesiali.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− individua nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un pro-

prio progetto di vita;

− descrive l’insegnamento cristiano sui rapporti interpersonali, l’affettività e la sessualità;

− confronta spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− rintraccia nei documenti della Chiesa gli atteggiamenti che favoriscono l’incontro, il con-

fronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione;

− motiva le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi;

− confronta criticamente comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cri-

stiana;

− individua l’originalità della speranza cristiana rispetto alla proposta di altre visioni religio-

se.

g. Educazione fisica

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’osservazione dei propri movimenti;

− acquisisce padronanza dei propri movimenti;

− utilizza il linguaggio corporeo per comunicare ;

− comprende il valore delle regole attraverso diverse esperienze ludiche;

− conosce gli spazi scolastici normalmente frequentati;

− conosce alcuni aspetti relativi al proprio benessere fisico.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo;

− acquisisce la padronanza degli schemi motori di base;

− utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare;

− comprende il valore delle regole e l’importanza di rispettarle attraverso semplici giochi co-

operativi;

− sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molte-

plici discipline sportive;

− si muove nell’ambiente di vita e di scuola con una certa autonomia;

− riconosce alcuni principi essenziali relativi al proprio benessere fisico.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione e l’osservazione del proprio cor-

po;

− acquisisce la padronanza degli schemi motori e posturali di base;

− utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati

d’animo;

− sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare alcune

discipline sportive, comprendendo all’interno delle varie occasioni di gioco il valore delle

regole e l’ importanza di rispettarle;

− si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza ;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− riconosce alcuni principi essenziali relativi al proprio benessere fisico legati alla cura del

proprio corpo.

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− acquisisce la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare a semplici va-

riabili spaziali e temporali;

− utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati

d’animo, anche attraverso le esperienze ritmico-musicali;

− sperimenta una pluralità d’esperienze che permettono di conoscere e apprezzare moltepli-

ci discipline sportive;

− comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle;

− si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e

per gli altri ;

− riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere fisico legati a un corretto

regime alimentare.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− acquisisce la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili

spaziali e temporali;

− utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati

d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali;

− sperimenta una pluralità di esperienze, che permettono di conoscere e apprezzare molte-

plici discipline sportive, e diverse gestualità tecniche;

− comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle, consapevole che la correttezza e il rispetto reciproco sono a-

spetti fondamentali nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva;

− si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per

gli altri;

− riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura

del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− utilizza efficacemente le proprie capacità motorie in condizioni facili di esecuzione (accop-

piamento e combinazione dei movimenti, differenziazione, equilibrio, ritmo);

− attraverso la scelta e l’adattamento motorio – schemi motori di base – gestisce consape-

volmente il proprio corpo in diverse situazioni motorie;

− riesce a relazionarsi positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le espe-

rienze pregresse e le caratteristiche personali;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− ai fini della sicurezza sa utilizzare in modo responsabile spazi, attrezzature sia individual-

mente che in gruppo;

− conosce, in forma generale, il sistema scheletrico e le diverse articolazioni

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− sa utilizzare in modo consapevole piani di lavoro razionali per lo sviluppo della propria

motricità;

− riesce a modulare e distribuire carichi di lavoro secondo i giusti parametri fisiologici e ri-

spettando le pause di recupero;

− gestisce in modo consapevole abilità specifiche riferite a situazioni tecniche e tattiche negli

sport individuali e di squadra;

− comincia a conoscere le tecniche per svolgere funzioni di giuria e arbitraggio;

− riconosce l’importanza di un corretto rapporto tra esercizio fisico, alimentazione e benes-

sere.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− riesce a prevedere e ad intuire correttamente l’andamento e il risultato di un’azione moto-

ria;

− risolve in forma originale e creativa, in base alle proprie capacità, un determinato problema

motorio e sportivo;

− attraverso l’applicazione dei principi metodologici dell’allenamento l’alunno comprende

l’importanza dell’allenamento motorio-sportivo al fine di mantenere un buon stato di salu-

te;

− possiede le basi per ipotizzare un proprio programma di allenamento;

− rispetta le regole, i compagni, il gioco di squadra svolgendo un ruolo attivo e utilizzando al

meglio le proprie abilità tecniche e tattiche;

− conosce i regolamenti dei principali sport di squadra ed è in grado di arbitrare una partita

degli sport praticati;

− stabilisce corretti rapporti interpersonali e mette in atto comportamenti operativi e orga-

nizzativi all’interno del gruppo;

− conosce le regole civili e mette in atto comportamenti funzionali alla sicurezza nei vari am-

bienti, compreso quello stradale;

− conosce i benefici dell’attività fisica per l’organismo, le malattie provocate dalla mancanza

di movimento fisico e l’importanza di effettuare attività fisica in modo graduale e costan-

tante.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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h. Storia

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− conosce elementi significativi del passato del proprio ambiente di vita riconoscendone la

scansione temporale;

− usa una semplice linea del tempo per individuare successioni, contemporaneità e durata.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− conosce elementi significativi del passato degli ambienti di vita e usa la linea del tempo,

giornaliera, mensile o annuale;

− riconosce le tracce storiche presenti nella storia personale;

− racconta in forma semplice i fatti relativi al proprio vissuto.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− conosce gli elementi significativi del passato e degli ambienti di vita e utilizza la linea del

tempo per collocare un fatto;

− riconosce gli aspetti fondamentali della preistoria e della storia antica;

− racconta in forma semplice i fatti studiati.

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L'alunno:

− conosce elementi significativi del passato degli ambienti di vita e usa la linea del tempo,

per collocare un fatto o un periodo storico;

− riconosce le tracce storiche e gli aspetti fondamentali delle antiche civiltà comprendendone

l’importanza socio-culturale;

− espone i fatti studiati e produce semplici testi storici, con l’aiuto dell’insegnante e dei sus-

sidi didattici in uso;

− usa carte geo-storiche e sussidi didattici;

− organizza le proprie conoscenze in funzione del proprio metodo di studio.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− conosce elementi significativi del passato degli ambienti di vita e usa la linea del tempo, per

collocare fatti o periodi storici ponendoli in relazione tra loro;

− riconosce gli aspetti fondamentali delle società greca e romana, sapendo operare confronti;

− organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie;

− espone i fatti studiati e produce in modo autonomo testi storici guidati;

− usa carte geo-storiche e sussidi didattici;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− organizza le proprie conoscenze in funzione del proprio metodo di studio.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− è in grado di riflettere sui momenti fondamentali della storia europea dalle prime forme di

insediamento e di potere alla formazione della civiltà medievale;

− riflette sui processi significativi della storia europea antica e medievale;

− valuta ed apprezza gli aspetti del patrimonio culturale, italiano, europeo e dell'umanità;

− espone le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti;

− utilizza gli atlanti storici, individuando l’espansione territoriale delle varie civiltà e crea pa-

ragoni con la contemporanea società europea;

− usa le conoscenze storiche e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, com-

prendendo opinioni e culture diverse e capire i problemi fondamentali del mondo contem-

poraneo in applicazione dell’ Educazione alla cittadinanza;

− ricerca un personale metodo di studio tramite la comprensione dei rapporti “cau-

sa/effetto” sui testi storici, fonti di vario genere, organizzate in argomentazioni orali.

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− riflette sui processi significativi della storia europea moderna;

− riconosce le soluzioni che gli uomini e le società hanno dato nel tempo ai loro problemi,

ponendole a confronto;

− riconosce la funzione delle norme che stanno alla base della vita sociale e il rapporto tra li-

bertà individuale ed esigenze della comunità;

− comincia ad orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà

geografiche e storiche diverse, utilizzando metodi specifici;

− comprende, da un lato, le caratteristiche specifiche della civiltà europea e, dall’altro, le so-

miglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo;

− è consapevole del fatto che la conoscenza della storia della comunità umana è un patrimo-

nio fondamentale di ogni cittadino, utile per valutare meglio il presente e progettare il futu-

ro contribuendo all’evoluzione della società ;

− elabora un personale metodo di studio.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− considera le soluzioni che gli uomini e le società hanno dato nel tempo ai loro problemi e sa

valutarle criticamente;

− conosce i momenti fondamentali della storia europea moderna e contemporanea;

− si sa orientare consapevolmente nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi

fra realtà geografiche e storiche differenti;

− riflette in modo critico ed autonomo sul fatto che la conoscenza della storia della comunità

umana sia una risorsa per valutare meglio l’attualità ed il progresso della società;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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− utilizza un personale metodo di studio, esponendo le conoscenze storiche acquisite, ope-

rando collegamenti ed argomentando le proprie riflessioni.

i. Geografia

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− riconosce e si orienta nello spazio vissuto;

− si orienta in semplici percorsi;

− conosce gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (montagna, collina, pianura, mare).

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− riconosce e si orienta nello spazio vissuto, utilizzando riferimenti topologici;

− utilizza il linguaggio della geograficità per realizzare semplici percorsi;

− individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti i diversi paesaggi differenziando

gli elementi fisici e antropici.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− si orienta, con l’aiuto dell’insegnante, nello spazio circostante e sulle carte geografiche, uti-

lizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche;

− utilizza, con l’aiuto dell’insegnante, il linguaggio della geograficità per interpretare carte

geografiche;

− individua, conosce e descrive lo spazio geografico come sistema territoriale, costituito da

elementi fisici e antropici, individuando gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di mon-

tagna, collina, pianura, costieri, vulcanici…) con particolare attenzione a quelli italiani;

− ricava semplici informazioni geografiche da una pluralità di fonti.

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L'alunno:

− si orienta, con l’aiuto di sussidi didattici, nello spazio circostante e sulle carte geografiche,

utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche;

− utilizza, con l’aiuto di sussidi didattici, il linguaggio della geograficità per interpretare carte

geografiche;

− individua, conosce e descrive lo spazio geografico come sistema territoriale, costituito da

elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza, indivi-

duando gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri,

vulcanici…) con particolare attenzione a quelli italiani;

− ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotogra-

fiche).

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− si orienta, in modo autonomo, nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando

riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche;

− utilizza il linguaggio della geografia per interpretare carte geografiche;

− individua, conosce, descrive e localizza i principali “oggetti” geografici fisici e antropici

dell’Italia legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza;

− ricava ed elabora informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satelli-

tari, fotografiche, artistico-letterarie…).

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− osserva e legge sistemi territoriali vicini;

− si orienta facendo ricorso a mappe mentali che implementa attingendo all’esperienza per-

sonale;

− utilizza opportunamente con l’aiuto dell’insegnante semplici linguaggi e concetti geografici

(paesaggio, ambiente, clima…), carte geografiche, fotografie e grafici per comunicare effi-

cacemente informazioni sull’ambiente che lo circonda;

− individua e localizza i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi …) e antropici

(città, porti e aeroporti, infrastrutture) dell’Europa;

− si apre al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali;

− sviluppa comportamenti di rispetto dell’ambiente.

Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani in modo adeguato;

− si orienta e agisce concretamente facendo ricorso a mappe mentali che implementa attin-

gendo all’esperienza personale;

− utilizza opportunamente con l’aiuto dell’insegnante e in modo autonomo alcuni linguaggi e

concetti geografici (ubicazione, localizzazione …), carte geografiche, fotografie, grafici e

immagini dallo spazio per comunicare efficacemente informazioni sull’ambiente;

− individua, localizza e conosce i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi …) e

antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture) dell’Europa;

− si apre al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e

socio-culturali;

− sviluppa comportamenti di rispetto dell’ambiente analizzando i possibili effetti delle deci-

sioni e delle azioni dell’uomo.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani in modo adeguato e consapevo-

le, attuando confronti;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

60

− si orienta e agisce concretamente, facendo ricorso a mappe mentali che implementa attin-

gendo all’esperienza personale e al bagaglio di conoscenze;

− utilizza opportunamente in modo autonomo linguaggi e concetti geografici (globalizzazio-

ne …), carte geografiche, fotografie, grafici, immagini dallo spazio e dati statistici per co-

municare efficacemente informazioni sull’ambiente in cui vive;

− individua, localizza e conosce i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi …) e

antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture) del Mondo;

− si apre al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e

socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi;

− sviluppa comportamenti di rispetto dell’ambiente analizzando e valutando i possibili effetti

delle decisioni e delle azioni dell’uomo.

j. Matematica

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali entro il 20;

− riesce a risolvere facili problemi con l’ addizione e la sottrazione;

− sa eseguire e rappresentare percorsi e sa riconoscere le principali figure geometriche pia-

ne;

− sa costruire semplici ragionamenti.

Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali entro il 100 in-

troducendo il valore posizionale delle cifre;

− riesce a risolvere facili problemi con l’ addizione, la sottrazione e la moltiplicazione;

− sa descrivere e classificare semplici figure e linee in base a caratteristiche geometriche;

− è in grado di utilizzare semplici rappresentazioni di dati adeguate e le sa usare per ricavare

informazioni.

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con numeri naturali entro il 1000 rico-

noscendo il valore posizionale delle cifre;

− risolve problemi con le quattro operazioni individuando le parole chiave;

− riconosce, descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche;

− percepisce forme, relazioni e strutture che si trovano nella realtà, utilizzando semplici

strumenti di misura;

− legge semplici relazioni e ricava dati con diagrammi, schemi e tabelle.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e decimali conso-

lidando il valore delle cifre;

− riesce a risolvere problemi con più operazioni mantenendo il controllo sul processo risolu-

tivo;

− individua, descrive e classifica in modo autonomo figure in base a caratteristiche geometri-

che che possono apparire diverse a seconda dei punti di vista;

− percepisce e rappresenta forme, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geome-

trico;

− riesce a risolvere problemi con più operazioni mantenendo il controllo sul processo risolu-

tivo;

− misura grandezze che si trovano nella realtà, utilizzando i più comuni e convenzionali

strumenti di misura;

− legge e rappresenta relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L' alunno:

− si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i grandi numeri naturali e decimali;

− affronta i problemi mantenendo un certo controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risul-

tati e spiegando a parole il procedimento seguito;

− ricerca, descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli

concreti di vario tipo;

− riconosce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono sta-

te create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti sia per il disegno geometrico che

per il calcolo della misura;

− legge e rappresenta relazioni e dati con diagrammi, schede e tabelle;

− sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte espe-

rienze in contesti significativi, che gli fanno intuire come gli strumenti matematici che im-

parano siano utili per operare nella realtà.

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− attraverso esperienze in contesti significativi – ovvero di vita reale – comprende come gli

strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà, in par-

ticolare, apprende l’uso delle quattro operazioni in vari contesti quotidiani;

− percepisce, descrive e rappresenta forme semplici, relazioni dirette e strutture che si tro-

vano in natura o create dall’uomo, in particolare, apprende il significato e il valore delle u-

nità di misura;

− valuta le informazioni che ha su una situazione problematica distinguendo quelle utili dalle

inutili;

− riconosce e risolve problemi di vario genere (che richiedono l’uso delle quattro operazioni

e delle frazioni) analizzando la situazione e traducendola in termini matematici.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− individua, descrive e rappresenta forme relativamente complesse sul piano scegliendo e u-

tilizzando gli strumenti geometrici e di calcolo più adatti;

− grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione dei modelli co-

struiti con i compagni, sa argomentare le conoscenze teoriche acquisite;

− sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro-esempi adeguati e argomentan-

do attraverso concatenazioni di affermazioni;

− accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione

corretta;

− valuta le informazioni che ha sulle situazioni problematiche, riconoscendone la coerenza

interna.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− capisce come gli strumenti matematici siano utili in molte situazioni per operare nella real-

tà e li applica con padronanza in contesti diversi;

− percepisce, descrive e rappresenta in modo autonomo forme complesse sul piano e nello

spazio scegliendo e utilizzando gli strumenti geometrici e di calcolo adatti ;

− raggiunge un grado di criticità tale da confrontarsi con gli altri, riconoscendo le conseguen-

ze logiche di una corretta argomentazione;

− risolve problemi di vario genere in modo critico e autonomo, analizzando la situazione e

traducendola in termini matematici;

− spiega in forma scritta e orale il procedimento di un problema mantenendo il controllo sul

processo logico-risolutivo;

− usa correttamente i connettivi logici e i quantificatori nel linguaggio naturale, nonché le e-

spressioni «possibile», «probabile», «certo», «impossibile».

k. Scienze

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− conosce l’esistenza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e analisi dati, sia in situazio-

ni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio;

− sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni facendo riferimento alla realtà;

− ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie vi-

venti che interagiscono tra loro, in un contesto inorganico non “slegato”;

− identifica gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco; conosce i principali problemi legati

all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con

curiosità e interesse con l’aiuto dell’ insegnante;

− conosce l’uso di strumenti matematici o informatici in contesti diversi.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− usa tecniche di sperimentazione, di raccolta e analisi dati, sia in situazioni di osservazione e

monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio;

− sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matemati-

che di fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana;

− ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie vi-

venti che interagiscono tra loro; sa inserire i viventi nei cicli biogeochimici;

− ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata fra permanenza e cambia-

menti;

− identifica gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco; conosce i principali problemi legati

all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con

curiosità e interesse e ad approfondire le tematiche affrontate;

− utilizza, con l’aiuto dell’ insegnante, in contesti diversi, strumenti matematici o informatici.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L' alunno:

− ha una certa padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e analisi dati, sia in si-

tuazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio;

− sviluppa schematizzazioni e modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche di fatti

e fenomeni, applicandoli ed estrapolandoli dalla vita quotidiana;

− ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie vi-

venti che interagiscono tra loro, rispettando i vincoli che regolano la struttura del mondo

inorganico;

− ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata fra permanenza e cambia-

mento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti;

− identifica gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco; conosce i principali problemi legati

all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con

curiosità e interesse approfondendo le tematiche affrontate e ipotizzando soluzioni ed evo-

luzioni;

− utilizza consapevolmente e in modo autonomo, in contesti diversi strumenti matematici o

informatici.

l. Tecnologia

Alla fine del primo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− esplora il mondo fatto dall’uomo, individua ed elenca le funzioni principali di un oggetto;

− inizia a conoscere semplici tecnologie ed elementari linguaggi multimediali;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del secondo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− usa oggetti e strumenti in base alle loro specifiche funzioni;

− utilizza strumenti informatici in situazione di gioco e per la produzione grafica di semplici

elaborati;

Alla fine del terzo anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− rileva le trasformazioni di utensili e li inquadra nelle tappe più significative della storia del-

la umanità, osservando oggetti del passato;

− usa le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per potenziare le proprie capacità comu-

nicative;

Alla fine del quarto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− realizza semplici oggetti cooperando con i compagni, valuta il tipo di materiali in funzione

dell’impiego;

− è in grado di usare le nuove tecnologie e linguaggi multimediali cooperando con gli altri per

sviluppare il proprio lavoro in più discipline ;

Alla fine del quinto anno della Scuola Primaria

L’alunno:

− realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compa-

gni, valuta il tipo di materiali in funzione dell’impiego ed esamina la relazione che inter-

corre tra il loro utilizzo e l’impatto con l’ambiente;

− utilizza strumenti informatici e di comunicazione per sviluppare il proprio lavoro in più di-

scipline, per presentarne i risultati e per potenziare le proprie capacità comunicative;

Alla fine del primo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− realizza un semplice manufatto descritto a livello grafico, dimostrando di possedere capa-

cità logiche, organizzative e abilità manuali;

− utilizza gli elementi basilari del linguaggio del disegno, con particolare riferimento alla

simbologia della linea e alla riproduzione in scala;

− utilizza adeguatamente i dati per ricavare informazioni in situazioni significative, facendo

scelte consapevoli e traendo le debite conclusioni;

− affronta situazioni problematiche ipotizzando soluzioni operative;

− osserva e analizza la realtà, riconosce le proprietà degli oggetti, classificandoli;

− usa le nuove tecnologie ed i linguaggi multimediali a supporto del proprio lavoro.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Alla fine del secondo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− rappresenta graficamente in scala solidi geometrici e oggetti semplici di uso comune, uti-

lizzando il metodo delle proiezioni ortogonali;

− realizza un semplice progetto, coordinando risorse materiali e organizzative per raggiun-

gere uno scopo;

− sviluppa atteggiamenti di curiosità e attenzione riguardo al territorio, imparando a cono-

scerlo anche attraverso strumenti tecnici appropriati;

− prende coscienza dell’ambiente domestico in cui vive e dell’utilizzo consapevole e corretto

dell’impiantistica domestica;

− coglie i contesti e i processi di produzione che portano alla realizzazione di un bene;

− usa le nuove tecnologie ed i linguaggi multimediali per ricercare informazioni, selezionan-

dole e sintetizzandole.

Alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno:

− esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici e di oggetti di uso comune,

utilizzando il metodo delle proiezioni ortogonali e assonometriche;

− riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici rela-

zioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali;

− riflette sui problemi legati alla produzione di energia, sviluppando senso critico in relazio-

ne all’uso e alla distribuzione mondiale delle fonti esauribili e rinnovabili e dimostrando

sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e moda-

lità di produzione;

− utilizza adeguate risorse materiali, informative ed organizzative per la progettazione e la

realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale;

− utilizza comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica

e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compa-

gni;

− conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado

di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializza-

zione;

− usa le nuove tecnologie ed i linguaggi multimediali per supportare la ricerca di dati, avan-

zare ipotesi e vagliarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del proprio lavoro;

− si pone criticamente di fronte ad un problema, esprime correttamente il proprio punto di

vista, organizza in modo sequenziale la propria comunicazione scritta e orale e trae con-

clusioni significative.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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14. Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo

di istruzione

Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché

la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche inter-

medie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti

dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere,

regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente

funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento con-

tinuo.

Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri

e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone

con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

La valutazione è sempre personale: deve cioè adattarsi ad ogni alunno, considerandone le po-

tenzialità, i limiti e gli eventuali disturbi dell’apprendimento. In questo senso l’oggettività della valuta-

zione nasce dall’utilizzo dei medesimi criteri per ciascun alunno, e non dal confronto tra le valutazioni

dei diversi alunni.

La valutazione riguarda l'alunno nella sua globalità ed è basata su criteri di oggettività, gradua-

lità e sistematicità. Tiene conto della situazione di partenza, dei progressi ottenuti e delle competenze

sviluppate.

Ciascun alunno deve dimostrare di aver acquisito:

o le conoscenze e le abilità previste in ciascuna disciplina per poter affrontare agevolmente

l’anno successivo;

o le competenze specifiche al termine del terzo e del quinto anno della Scuola primaria e del

terzo anno della Scuola secondaria di primo grado.

Nel corso dell’attività didattica si effettuano osservazioni sistematiche relative a conoscenze,

abilità e competenze raggiunte dall’alunno, per giungere ad una valutazione che rispecchi il grado di

maturazione globale del soggetto, non solo dal punto di vista dell’apprendimento, ma anche per quan-

to riguarda il comportamento.

La valutazione non si ferma ai risultati scolastici degli alunni, ma riguarda i processi. Le tecni-

che di valutazione vengono quindi via via correlate all’azione didattica, adeguate allo sviluppo del cur-

ricolo e utilizzate per perfezionare il processo di formazione della persona, attraverso dei criteri valu-

tativi chiari e condivisi. La valutazione, in tal modo, precede, accompagna e segue i percorsi curricola-

ri: attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle con-

dotte a termine.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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a) Osservazioni iniziali

Per rilevare la situazione iniziale di ciascun alunno, si parte dalle indicazioni fornite dai do-

centi dell’anno precedente (dai docenti della Scuola dell’Infanzia per gli alunni del primo

anno della Scuola primaria e dai docenti della Scuola primaria per gli alunni che passano al-

la Scuola secondaria di primo grado) e dall’autovalutazione dell’alunno stesso, rilevata in

modo diverso e progressivo a seconda dell’età e della classe. Quindi i docenti arricchiscono

le informazioni iniziali con osservazioni mirate, supportate anche da specifici test di in-

gresso.

b) Osservazioni e valutazioni sistematiche in itinere sull’apprendimento

È compito dei docenti osservare e valutare il processo di apprendimento di ciascun alunno nel

corso dell’intero anno scolastico, suddiviso ai fini della valutazione in due quadrimestrali periodi (il

primo quadrimestre va da settembre a gennaio; il secondo quadrimestre va da febbraio a giugno).

A tale riguardo, le osservazioni sistematiche avvengono con due strumenti di verifica:

o le «prove oggettive», articolate diversamente di anno in anno secondo le discipline;

o le «osservazioni non oggettive», intese come osservazioni di ogni singolo percorso espe-

rienziale.

Le rilevazioni delle «prove oggettive» sono costanti per tutte le discipline in entrambi i qua-

drimestri e comportano l’attribuzione di un «voto». Nel rispetto dei criteri di sistematicità, gradualità e

oggettività, ciascun docente ne sceglie di volta in volta tempi e modalità.

L’articolazione precisa delle «prove oggettive» e i loro criteri specifici di valutazione vengono

stabiliti ogni anno dall'insegnante prevalente per ogni classe della scuola primaria e condivisi

all’interno dei Consigli di Classe nella scuola secondaria.

La rilevazione delle «osservazioni non oggettive» viene fatta da ciascun docente in itinere sulla

base dei seguenti indicatori:

o l’attenzione, l’interesse, gli interventi appropriati;

o l’autonomia nell’organizzazione delle attività;

o la produzione dei lavori a scuola ed a casa;

o cura del materiale e rispetto per ogni disciplina.

Relativamente alle specifiche prove e osservazioni – sia oggettive che non oggettive – i docenti

documentano i risultati sul registro elettronico, consultabile anche dai genitori, utilizzando i seguenti

voti:

o 10/10

o 9/10

o 8/10

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o 7/10

o 6/10

Per valutare gli eventuali risultati intermedi sarà possibile, qualora lo si ritenga necessario, uti-

lizzare, esclusivamente, i seguenti voti:

o 9,5/10

o 8,5/10

o 7,5/10

o 6,5/10

In caso il risultato della prova risulti non sufficiente, i docenti comunicano all’alunno tale esito

evidenziandone con cura le motivazioni. Il risultato non sufficiente corrisponde al voto 5/10. Nella scuo-

la secondaria di primo grado il risultato non sufficiente può corrispondere anche al voto al voto 4/10

nel caso la prova non abbia alcun elemento positivo o non sia sta svolta per nulla. Per valutare gli e-

ventuali risultati intermedi, nell’ambito dell’insufficienza, sarà possibile utilizzare anche i voti 4,5/10

e 5,5/10.

I docenti comunicano volta per volta i risultati ai genitori tramite il diario, il registro elettroni-

co, i colloqui, la scheda di valutazione al termine di ciascun quadrimestre e, nella Scuola secondaria di

primo grado, eventualmente con una lettera a metà di ciascun quadrimestre, secondo quanto stabilito

per ogni classe dal relativo Consiglio. Inoltre, l’insegnante prevalente della Scuola primaria e

l’insegnante tutor della Scuola secondaria di primo grado si incaricano di contattare personalmente i

genitori degli alunni la cui situazione scolastica si presenti particolarmente grave e con insufficienze di

profitto.

c) Osservazioni e valutazioni sistematiche in itinere sul comportamento

Nel percorso di istruzione, insieme all’apprendimento viene valutato anche il comportamento.

La valutazione sintetica viene attribuita a metà ed al termine dell'anno, sulla schede di valutazione in-

termedia e finale. Nella Scuola secondaria di primo grado può essere attribuita anche a metà di ciascun

quadrimestre, secondo quanto stabilito per ogni classe dai rispettivi Consigli. Tali valutazioni si basano

sulle osservazioni e sulle azioni messe in campo giorno dopo giorno durante l'attività didattica.

Le osservazioni sul comportamento tengono conto dei seguenti indicatori:

1. la collaborazione attiva e pertinente nelle attività scolastiche;

2. il rispetto del ruolo degli insegnanti e degli altri operatori della scuola;

3. la sensibilità ai richiami e il senso di responsabilità;

4. il rispetto dei compagni;

5. il rispetto degli ambienti e del materiale scolastico proprio o altrui;

6. il rispetto delle regole scolastiche previste dal Regolamento di Istituto (puntualità, abbi-

gliamento, non utilizzo di cellulari e altri supporti elettronici…) così come vengono precisa-

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te in ogni classe dall’insegnante prevalente nella Scuola primaria e dall’insegnante tutor

nella Scuola secondaria di primo grado.

I docenti promuovono un comportamento adeguato ed un senso civico negli alunni nella vita

scolastica, con azioni positive di proposta, valorizzando le potenzialità di ciascuno. In caso di gravi i-

nadempienze intervengono segnalando la situazione alla famiglia, individuando strategie preventive

ed eventualmente suggerendo al Direttore specifiche sanzioni, secondo quanto previsto dal Regola-

mento di Istituto, senza tuttavia che prevalga l’aspetto semplicemente repressivo o punitivo.

d) Valutazioni sintetiche finali

1 - Valutazione delle discipline

Al termine di ogni quadrimestre, la situazione finale di ciascun alunno, in tutte le discipline,

viene rilevata dai singoli docenti attraverso la formulazione di un voto sintetico, ratificato negli scruti-

ni presieduti dal Direttore, a cui partecipano tutti i docenti interessati. Collegialmente, su proposta

dell’insegnante prevalente nella Scuola primaria e dell’insegnante tutor nella Scuola secondaria di

primo grado, viene definito il voto sul comportamento e il giudizio analitico globale (intermedio o fina-

le) che testimoni il livello di apprendimento raggiunto dall'alunno con la conseguente ammissione o

non ammissione all’anno successivo (o all’esame di stato conclusivo).

I voti sintetici per ciascuna disciplina vengono formulati considerando i voti delle prove ogget-

tive e delle osservazioni non oggettive, diversamente ponderati nella Scuola secondaria di primo gra-

do, senza tuttavia rimanere vincolati alla semplice media matematica. La formulazioni dei voti sintetici

avviene in riferimento a cinque livelli:

o 10/10: piena competenza dell’appreso (capacità di trasferire l’appreso in situazioni nuove)

con autonomia di lavoro;

o 9/10: competenza appropriata dell’appreso (capacità di trasferire l’appreso nella maggior

parte delle situazioni nuove) con autonomia di lavoro;

o 8/10: buon possesso dell’appreso con adeguata autonomia di lavoro;

o 7/10: adeguato possesso dell’appreso con parziale autonomia di lavoro;

o 6/10: sufficiente possesso dell’appreso con l’aiuto dell’insegnante;

Nella Scuola primaria, alla fine del primo quadrimestre e alla fine dell’anno, nel caso in cui un

alunno non abbia raggiunto, in parte o del tutto, gli obiettivi minimi, i docenti formulano per tali disci-

pline il voto sintetico 5/10, con adeguata illustrazione delle lacune nel giudizio analitico globale.

Nella Scuola secondaria di primo grado, alla fine del primo quadrimestre nel caso in cui un a-

lunno non abbia raggiunto, in parte o del tutto, gli obiettivi minimi, i docenti formulano per tali disci-

pline i voti 5/10 (obiettivi minimi in parte non raggiunti) o 4/10 (obiettivi minimi non raggiunti), con

adeguata illustrazione delle lacune nel giudizio analitico globale; alla fine dell’anno quando un alunno

viene ammesso alla classe successiva o all’esame conclusivo senza aver raggiunto, in parte o del tutto,

gli obiettivi minimi in qualche disciplina, i docenti devono comunque formulare per tali discipline il

voto sintetico 6/10, con adeguata illustrazione delle lacune nel giudizio analitico globale; se però

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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l’alunno non viene ammesso alla classe successiva o all’esame conclusivo – secondo quando previsto

sotto al punto f) – i docenti formulano per tali discipline i voti 5/10 (obiettivi minimi in parte non rag-

giunti) o 4/10 (obiettivi minimi non raggiunti).

La valutazione sul comportamento nella Scuola primaria viene formulata con riferimento a 3

livelli, rispetto ai 5 indicatori di osservazione sul comportamento elencati sopra al punto c):

o comportamento RESPONSABILE: tutti gli indicatori di osservazione sul comportamento

sono sostanzialmente positivi;

o comportamento CORRETTO: il primo indicatore di osservazione sul comportamento non

è positivo, mentre degli altri 4 indicatori almeno 3 sono positivi;

o comportamento NON SEMPRE CORRETTO: 3 o più indicatori di osservazione sul com-

portamento sono negativi.

In caso di gravi inadempienze, dopo un dialogo con l’alunno e i suoi genitori, si può segnalare la

difficoltà con l’espressione «comportamento non adeguato».

2 - Valutazione del comportamento

La valutazione sul comportamento nella Scuola secondaria di primo grado viene formulata con

riferimento a 5 livelli, rispetto ai 5 indicatori di osservazione sul comportamento elencati sopra al pun-

to c):

o 10/10: l’alunno ha sempre tenuto comportamenti adeguati alle diverse situazioni della vita

scolastica, dimostrando piena consapevolezza delle norme che regolano la civile conviven-

za, senso di responsabilità e adeguata maturità;

o 9/10: l’alunno ha tenuto un comportamento corretto, accogliendo positivamente le indica-

zioni degli insegnanti;

o 8/10: l’alunno è positivamente inserito nella vita scolastica, pur necessitando, talvolta, di

richiami su specifici comportamenti;

o 7/10: l’alunno, pur in assenza di gravi infrazioni disciplinari, ha tuttavia assunto compor-

tamenti non funzionali al regolare svolgimento delle lezioni e non adeguati alla vita scola-

stica;

o 6/10: l’alunno spesso ha assunto comportamenti scorretti che hanno determinato

l’applicazione di ripetute sanzioni disciplinari.

In caso di inadempienze, dopo un dialogo con l’alunno e con la famiglia, i docenti possono for-

mulare il voto 5/10, che corrisponde a comportamenti gravemente scorretti, lesivi della dignità e del

rispetto della persona, oppure concretamente pericolosi per l’incolumità degli altri e già sanzionati con

provvedimenti disciplinari, tra i quali la sospensione; inoltre l’alunno non ha dimostrato concreti mi-

glioramenti, tali da far rilevare un’apprezzabile crescita sul piano personale.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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3 - Valutazione di Religione Cattolica

Visto quanto disposto dal DPR 122/09 (art. 4 comma 3), la valutazione sull'Insegnamento della

Religione Cattolica viene formulata con un giudizio, articolato su cinque livelli:

o OTTIMO;

o PIU’ CHE BUONO;

o BUONO;

o SUFFICIENTE;

o NON SUFFICIENTE.

4 - Valutazione delle attività funzionali integrative

La valutazione sulle attività opzionali e integrative del tempo esteso viene formulata con rife-

rimento a cinque livelli di partecipazione:

o partecipazione OTTIMA;

o partecipazione PIU’ CHE BUONA;

o partecipazione BUONA;

o partecipazione SUFFICIENTE;

o partecipazione NON ADEGUATA.

e) Certificazione delle competenze al termine della Scuola Primaria

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle cono-scenze e delle abilità;propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostran-do di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Profilo delle competenze Competenze

chiave Discipline coinvolte

Livello

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le pro-prie esperienze e di adottare un registro linguistico appro-priato alle diverse situazioni.

Comunica-zione nella madrelin-gua o lingua di istru-zione.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

È in grado di esprimersi a livello elementare in lin-gua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunica-zione nelle lingue straniere.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifi-co-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a proble-mi reali.

Competenza matematica e compe-tenze di base in scien-za e tecnologia.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descri-ve e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e pro-duzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevo-lezza ed espressione culturale.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove infor-mazioni.

Imparare ad imparare.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprende-re se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Consapevo-lezza ed espressione culturale.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevo-lezza ed espressione culturale.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

..

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di i-niziativa e imprendi-torialità.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Si impegna per portare a compimento il lavoro ini-ziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competen-ze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relati-

vamente a:

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f) Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle cono-scenze e delle abilità;propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostran-do di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e

abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Profilo delle competenze Competenze

chiave Discipline

coinvolte Livello

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un re-gistro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunica-zione nella madrelin-gua o lingua di istru-zione.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici si-tuazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunica-zione nelle lingue straniere.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero lo-gico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situa-zioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni com-plesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Competenza matematica e compe-tenze di base in scien-za e tecnologia.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Usa con consapevolezza le tecnologie della comu-nicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Competenze digitali.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espres-sione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevo-lezza ed espressione culturale.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad imparare.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Utilizza gli strumenti di conoscenza per compren-dere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i si-stemi simbolici e culturali della società.

Consapevo-lezza ed espressione culturale.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

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In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevo-lezza ed espressione culturale.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si as-sume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevi-sti.

Spirito di i-niziativa e imprendi-torialità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competen-ze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le fun-zioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non for-mali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni ri-tuali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, ma-nifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le di-scipline, con partico-lare riferimento a:

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relati-vamente a:

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g) Non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo di istru-

zione

h) La valutazione è per «pro-muovere»: l’alunno viene valutato per essere «mosso in avanti» nel suo

percorso di istruzione. In questo contesto deve essere ben ponderata la decisione di non ammettere un

alunno alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione: una scelta possibile,

utilizzata dai docenti come mezzo di crescita, e nell’auspicio di una percezione positiva anche da parte

dell’alunno e della famiglia.

i) Nella Scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità insieme al Direttore, pos-

sono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica

motivazione (cfr L. 169/08, art. 3.1bis), nel rispetto dei periodi didattici previsti dall’ordinamento vigente

(monoennio, primo biennio, secondo biennio; L. 53/03; D.Lvo 59/04), fatte salve eventuali eccezioni. Per

decisione autonoma dell’Istituto, questa scelta deve coinvolgere positivamente i genitori dell’alunno,

salvo in caso i docenti possano dimostrare che non c’è da parte loro alcuna volontà di collaborazione con

la scuola.

j) Nella Scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva o all’esame conclu-

sivo del primo ciclo di istruzione, gli studenti che hanno ottenuto – con decisione assunta, ove necessario

a maggioranza, dal Consiglio di classe presieduto dal Direttore – un voto non inferiore a sei decimi in

ciascuna disciplina e nel comportamento (cfr L. 169/08, art. 3.3) e che hanno frequentato almeno tre

quarti dell’orario annuale personalizzato, eccetto deroghe opportunamente deliberate (D.Lvo 59/04, art.

11.1; DPR 122/09, art. 10), nel rispetto dei periodi didattici previsti dall’ordinamento vigente (biennio e

monoennio; L. 53/03; D.Lvo 59/04), fatte salve eventuali eccezioni. Per decisione autonoma dell’Istituto,

la scelta di non ammettere l'alunno alla classe successiva o all'esame conclusivo a seguito di quanto pre-

visto sopra può essere assunta dal Consiglio di classe presieduto dal Direttore in via ordinaria soltanto

all’unanimità; inoltre questa scelta deve coinvolgere la famiglia, la quale, si auspica, abbia collaborato

positivamente con la scuola nel percorso di crescita e realizzazione dell’alunno.

h) Esame conclusivo del primo ciclo di istruzione

A seguito del giudizio di ammissione, formulato al termine del terzo anno della Scuola seconda-

ria di primo grado, gli alunni affrontano l’Esame di Stato, regolato dalle disposizioni nazionali. Il Consiglio

di Classe esamina la situazione di ciascun alunno e decide l’ammissione o la non ammissione all’esame in

base a:

- frequenza scolastica; - voto di comportamento e voto per ciascuna disciplina; - valutazione dell’intero percorso triennale, livello di maturazione raggiunto. Gli alunni ammessi sul documento di valutazione non devono riportare voti inferiori ai 6/10. Le valutazioni di ciascuna disciplina e del comportamento, confluiscono in un giudizio di idone-

ità espresso in decimi, che non è soltanto frutto di media aritmetica: è un valore assegnato dal C.d.C. in relazione al cammino realizzato nel triennio dall’alunno ed ai criteri deliberati dal consiglio stesso secon-do l’art. 11 del Decreto Legislativo n. 59 e l’articolo 3 del Regolamento sulla valutazione (D. M. n. 122 del 22.06.2009).

Il voto conclusivo dell’Esame di Stato è invece il risultato della media aritmetica dei seguenti

elementi: a) giudizio di idoneità; b) valutazioni degli scritti (Italiano – Inglese – Francese – Matematica – Prova INVALSI); c) voto del colloquio orale.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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15. Incontri tra scuola e famiglie nel primo ciclo di istruzione

Un costante e costruttivo rapporto scuola-famiglia è elemento indispensabile e fondamentale

per una buona e proficua riuscita del processo educativo e didattico.

La famiglia, in assoluto prima agenzia educativa, trova infatti un valido aiuto nella scuola, so-

prattutto quando questa è scelta precisamente perché si collabori con i genitori nell’educazione globa-

le dei figli. Il rapporto scuola-famiglia si basa, pertanto, fondamentalmente sulla fiducia reciproca e

sulla reciproca collaborazione relativamente ad un progetto educativo condiviso, che si attua in mille

piccoli, ma sempre importanti, aspetti della quotidianità scolastica.

Punto di partenza la condivisione: se non si condividono il quadro di riferimento, le linee fon-

damentali e il metodo educativo tra famiglia e scuola, si rischia di creare insicurezza e confusione nel

bambino o nel ragazzo ancora in età evolutiva.

La collaborazione, poi, inizia con la comunicazione che, come tutti sanno, ha due poli: tra

l’emittente e il ricevente il flusso deve sempre avere un’andata e un ritorno.

A questo riguardo, sono a disposizione cinque canali: le assemblee di inizio anno scolastico, la

circolare settimanale, i colloqui negli orari stabiliti, la posta elettronica, il sito internet. Utilizzando cor-

rettamente questi canali si potrà ridurre l’uso delle telefonate, con vantaggio per tutti.

1. Assemblee di inizio anno scolastico

Nelle prime due settimane dell’anno scolastico, gli insegnanti presenteranno l’attività educati-

va-didattica ai genitori degli alunni in assemblee distinte per classe, nei locali della scuola. Durante

queste assemblee verranno scelti i genitori rappresentanti di classe.

In tali assemblee saranno fornite tutte le precisazioni necessarie per il buon andamento

dell’anno scolastico.

2. Le circolari

Periodicamente vengono effettuate comunicazioni agli alunni ed alle famiglie tramite circolare.

3. Contatti

Recapiti telefonici

0171 692227 Andrea Fiore, Corso Dante, 52

0171 692713 Sacra Famiglia, Corso Soleri, 2

Posta elettronica

Ogni docente è dotato di una casella e-mail personale: sarà così possibile comunicare diretta-

mente con ciascuno in modo rapido.

Anche con il Direttore è possibile comunicare via posta elettronica: [email protected]

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Il sito internet

All’indirizzo www.istitutofiore.it viene progressivamente implementato un sito internet infor-

mativo e interattivo. A partire dall'anno scolastico 2008/2009 i genitori della scuola primaria e secon-

daria di primo grado possono verificare in tempo reale le valutazioni inserite dagli insegnanti sul regi-

stro elettronico.

4. I colloqui negli orari stabiliti

Colloqui con i docenti

I colloqui generali con gli insegnanti hanno cadenza bimestrale: a novembre e aprile con la par-

tecipazione di tutti i docenti; a gennaio e giugno con la partecipazione dei soli docenti prevalenti/tutor.

I docenti della Scuola secondaria di primo grado nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, feb-

braio, marzo, aprile, maggio sono a disposizione anche settimanalmente, prenotando il colloquio in

portineria.

Per gli allievi che evidenziano particolari difficoltà nel corso dell'anno scolastico, si ricorre alla

convocazione dei genitori tramite comunicazione verbale o scritta direttamente da parte dei docenti

interessati o da parte del Direttore.

È cura della Scuola organizzare gli incontri in modo tale da garantire la riservatezza e il rispet-

to di tutte le parti interessate.

Colloqui con il Direttore

L’ufficio del Direttore si trova nella sede centrale di corso Dante 52. Il Direttore riceve su ap-

puntamento.

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16. Attività integrative nel primo ciclo di istruzione

a. Recupero e potenziamento

Le periodiche verifiche dei percorsi didattico-educativi nel primo ciclo di istruzione, realizzate

nell’ambito dei Consigli di Interclasse della scuola primaria e dei Consigli di Classe della scuola secon-

daria di primo grado, possono portare alla luce eventuali casi di alunni con difficoltà di apprendimen-

to.

Per sostenere questi alunni verranno attivati percorsi di recupero in orario scolastico ed extra-

scolastico sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria.

Tali percorsi:

o vengono deliberati nell’ambito dei consigli di interclasse/classe, sulla base delle valuta-

zioni del periodo precedente;

o hanno una durata variabile, distribuite con cadenza settimanale in orario scolastico ed

extrascolastico;

o prevedono la partecipazione di un numero di alunni non superiore a 4 nella scuola

primaria e non superiore a 6 nella scuola secondaria;

o vengono costantemente verificati nell’ambito dei consigli di Interclasse/Classe o duran-

te le riunioni periodiche dei team docenti.

Compatibilmente con le risorse disponibili, vengono attivate analoghe iniziative per quegli a-

lunni che dimostrano prestazioni scolastiche positive e che quindi necessitano di attività di potenzia-

mento ed approfondimento.

Le attività di recupero e potenziamento possono essere sviluppate anche nell’ambito del nor-

male orario scolastico per classi parallele suddivise secondo i gruppi di livello, sulla base delle indica-

zioni dei Consigli di Interclasse/Classe.

b. Sostegno

Gli interventi educativo-didattici rivolti agli alunni disabili vengono strutturati dal gruppo dei

docenti di sostegno e approvati dai Consigli di Interclasse/Classe, in collaborazione con la famiglia, con

la scuola di provenienza dell’alunno e con i servizi socio educativi territoriali o gli specialisti che già

hanno in cura gli alunni.

Tali interventi vengono delineati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) di ciascuno alunno

disabile che contiene:

o l’anamnesi personale, famigliare e scolastica, la diagnosi funzionale, la socializzazione e

l’intervento educativo-didattico;

o la programmazione educativo-didattica annuale;

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Nel corso dell’anno scolastico, i docenti di sostegno elaborano delle relazioni di presentazione

del processo di apprendimento e di socializzazione dell’alunno disabile, in riferimento alle indicazione

ICF.

I docenti, rispettando il grado di disabilità evidenziato, progettano il processo d’integrazione in

forma individualizzata, diversificata o semplificata, puntando sullo sviluppo delle potenzialità

nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni interpersonali e nella socializzazione.

Per raggiungere tale scopo le attività proposte, sempre a carattere inclusivo, vengono organiz-

zate con modalità differenti:

o attività al di fuori della classe, per permettere all’alunno, in un rapporto più stretto con

l’insegnante di sostegno, di migliorare, consolidare e potenziare le proprie abilità;

o attività con il coinvolgimento di tutta la classe o per lo meno attività di gruppo o piccolo

gruppo, per incoraggiare l’alunno a diventare più sicuro e disinvolto nei suoi rapporti in-

terpersonali, e, di conseguenza, sentirsi più integrato e motivato a partecipare alla vita sco-

lastica e ad apprendere;

o attività laboratoriali e progetti svolti anche esternamente all’Istituto scolastico finalizzati

allo sviluppo e al potenziamento dell’autonomia personale.

c. Continuità

Nell’ambito delle iniziative di continuità educativa, si riserva un’attenzione particolare al rac-

cordo tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria e tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di

primo grado.

Tra i diversi ordini di scuola il raccordo viene garantito dagli incontri periodici tra gli insegnan-

ti delle classi di passaggio, finalizzati a:

o raccogliere elementi conoscitivi sullo sviluppo del processo di apprendimento e di socializ-

zazione degli alunni;

o scambiare elementi di conoscenza sulle esigenze dei singoli alunni e su eventuali percorsi

formativi individualizzati;

o programmare iniziative comuni di continuità didattica;

o concordare interventi didattici da realizzare nella fase iniziale del nuovo anno scolastico,

affinché il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e dalla Scuola Primaria

alla Scuola Secondaria di primo grado non costituisca un fattore di disagio per gli alunni.

Per quanto riguarda la Scuola Secondaria di primo grado, una particolare attenzione va rivolta

all’orientamento in vista del passaggio al successivo grado di istruzione.

Orientare è stata sempre un’operazione difficile. Orientare oggi, nel quadro dei mutamenti re-

pentini, dei rapidi cambiamenti dell’assetto socio-economico-culturale della società in cui viviamo, è

ancora più difficile e più carico di conseguenze. Proprio in tale situazione la valenza formativa

dell’orientamento ha assunto un valore fondamentale.

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È convincimento di tutti i docenti che uno dei principali compiti della scuola sia quello di pro-

muovere e garantire negli allievi conoscenze ed abilità che siano non solo significative per ciascun a-

lunno che apprende (sia dal punto di vista cognitivo sia da quello affettivo/motivazionale) ma che

permettano di raggiungere anche l’acquisizione di un metodo di lavoro sistematico, tale da consentire

un lineare proseguimento degli studi o un eventuale inserimento nel mondo del lavoro. E ciò si può re-

alizzare solo attraverso il concreto e quotidiano lavoro che gli insegnanti svolgono con regolarità nel

corso di tutto il triennio.

Per gli alunni delle classi terze, opportunamente integrato nell’itinerario di lavoro didattico, ri-

sulta comunque utile l’inserimento di attività di orientamento scolastico-professionale, in vista della

scelta al termine del primo ciclo di istruzione. A tale scopo vengono offerti:

o informazioni sugli itinerari di istruzione e di formazione professionale successivi alla terza

secondaria di primo grado;

o incontri, rivolti anche ai genitori degli alunni, dove docenti e dirigenti delle diverse scuole

secondarie di secondo grado e di formazione professionale, presenti sul territorio, illustra-

no le caratteristiche e le opportunità offerte da ciascuna scuola;

o somministrazione di questionari e test psicoattitudinali – con relativi colloqui individuali –

allo scopo di rilevare più chiaramente le attitudini e gli interessi di ciascun alunno.

Infine, al termine del primo trimestre, in vista delle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo

grado o ai percorsi di formazione professionale, il Consiglio di classe comunica ai genitori di ciascun

alunno un parere orientativo sulla scelta.

d. Educazioni trasversali

Educazione alla cittadinanza e alla legalità

Educare alla cittadinanza è costruire il senso di legalità e sviluppare un’etica della responsabili-

tà per giungere gradualmente a prendersi cura di sè, degli altri, dell’ambiente e a favorire forme di co-

operazione e di solidarietà.

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura:

o di far conoscere e rispettare i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana;

o di promuovere momenti di confronto e di dialogo relativi a questa tematica.

Educare alla legalità è sviluppare la consapevolezza di valori quali la libertà, la solidarietà, la

dignità della persona, il rispetto delle regole della convivenza civile per poterli costantemente perse-

guire e diffondere.

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura:

o di vigilare sui rapporti che si instaurano all’interno del gruppo classe, perché attraverso le

esperienze relazionali vissute a scuola, i bambini e i ragazzi possano confrontarsi e venga-

no indotti a riflettere sui valori dell’amicizia, della collaborazione, del dialogo e della tolle-

ranza;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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o di promuovere attività che, di fronte al dilagare della violenza e del razzismo, abbiano lo

scopo di far maturare negli alunni quel senso di autonomia di giudizio che li porti a ricono-

scere nella violenza un valore negativo da disconoscere e a rafforzare i valori di democrazia

e solidarietà;

o di organizzare incontri con le istituzioni civili locali (Sindaco, Consiglio comunale, Presi-

dente della Provincia, Consiglio provinciale…).

Educazione alla salute

Educare alla salute è ricercare una situazione di “equilibrio dinamico” fra l’individuo, nei suoi

aspetti fisico e psichico-relazionale, e l’ambiente, naturale e sociale, con cui l’individuo stesso è in rela-

zione e interdipendenza. Tale situazione dovrebbe permettere al soggetto di pervenire ad una espe-

rienza di benessere.

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura:

o di creare “situazioni-esperienza” di benessere, favorendo un clima di lavoro sereno;

o di affrontare il complesso problema della salute, attuando un discorso di educazione, di

prevenzione e di promozione al riguardo.

Educazione alimentare

Educare ad una corretta alimentazione è far comprendere l’importanza di seguire una dieta a-

limentare genuina, equilibrata e adeguata alle proprie esigenze fisiche. Essa, correlata ad una giusta

attività fisica e ad un equilibrato riposo, contribuisce a definire un modo di vivere più armonico

dell’individuo con l’ambiente che lo circonda.

Tale educazione è oggi più che mai necessaria per poter prevenire, nel limite del possibile:

o malattie dovute in parte all’influenza di una malsana alimentazione (osteoporosi, diabete,

obesità, cardiopatie, ischemia cardiaca, cirrosi...);

o disturbi alimentari provocati dalla pubblicità e dalle ricorrenti mode alimentari (anoressia,

bulimia...).

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura di far riflettere

gli alunni:

o sulla necessità di analizzare le proprie abitudini alimentari, per riuscire a darne una valu-

tazione e ad individuare eventuali comportamenti atti a modificarle;

o sulla necessità di percepire l’organismo come sistema complesso di relazioni: seguire il

percorso che dagli alimenti porta i nutrimenti al corpo umano;

o sulla necessità di riscoprire le proprie tradizioni alimentari, per arrivare alle abitudini ali-

mentari degli altri Paesi e riflettere su come culture diverse portino anche a scelte alimen-

tari diverse.

In questo ambito, un’iniziativa particolare – proposta a tutte le classi del primo ciclo

d’istruzione – sono le “settimane della frutta” durante le quali gli alunni sono invitati a portare un frut-

to per la merenda del mattino.

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Educazione ambientale

Educare ad un rapporto corretto con l’ambiente circostante è far comprendere l’importanza di

conoscerlo, rispettarlo, salvaguardarlo al fine di migliorare le condizioni per lo sviluppo di ogni forma

di vita.

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura:

o di diffondere l’informazione intorno ai problemi ambientali, poiché la conoscenza e la com-

prensione dei problemi sono alla base di qualsiasi azione;

o di avvicinare i bambini e i ragazzi all’oggetto dei loro studi portandoli sul campo o propo-

nendo dei laboratori in classe;

o di attivare modalità di informazione e di collaborazione con gli enti locali presenti sul terri-

torio;

o di aiutare gli alunni a curare in primo luogo l’ambiente scolastico, custodendone l’ordine e

la pulizia.

Educazione stradale

Educare alla sicurezza stradale è aiutare a conoscere tutto quanto serve per diventare dei bravi

utenti della strada e dare la possibilità di circolare nel rispetto delle norme giuridiche che il Codice del-

la strada stabilisce. L’educazione alla sicurezza stradale costituisce quindi uno strumento fondamenta-

le per lo sviluppo del comportamento individuale e di gruppo nel tempo e nello spazio.

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura:

o di far riflettere gli alunni sui comportamenti corretti da mantenere in qualità di pedone, ci-

clista, passeggero di veicoli privati o pubblici;

o di attivare modalità di informazione e di collaborazione con gli enti locali presenti sul terri-

torio;

o di accompagnare i ragazzi dell’ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado al con-

seguimento del patentino per la guida dei ciclomotori.

Educazione all’affettività

Educare all’affettività è affinare in ciascun alunno la percezione di sé e del proprio ruolo nella

classe, attivando forme relazionali positive con i compagni e con gli adulti, ed esercitando modalità so-

cialmente efficaci e moralmente buone di espressione delle proprie emozioni e della propria affettività.

Nella scuola, i docenti, per porre in atto questo tipo di educazione, avranno cura:

o di riflettere sui rapporti interpersonali all’interno del gruppo classe, evidenziando atteg-

giamenti positivi e mirando alla correzione di quelli più problematici;

o di favorire il dialogo e il confronto sulla forma più adeguata, dal punto di vista morale e so-

ciale, per esprimere la propria emotività ed affettività;

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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o di avvalersi del supporto di esperti per una corretta informazione medica e scientifica al ri-

guardo.

e. Attività sportive integrative

Nell’ambito dei progetti delle attività formative e culturali che la scuola promuove per tutti i

suoi alunni, entrano a pieno titolo le attività sportive che si intendono organizzare ed attuare nell’anno

scolastico durante le ore curricolari di scienze motorie e sportive.

A tal fine, gli insegnanti di scienze motorie e sportive della scuola intendono sviluppare anche

attività sportive con l’intervento di enti e specialisti esterni alla scuola, da attuarsi in ambiente scola-

stico o naturale. Le attività che si andranno a realizzare avranno come fondamento il coinvolgimento

di tutti gli alunni della scuola senza alcuna distinzione di merito. La partecipazione a tali attività non è

facoltativa e la non partecipazione dovrà riportare motivi validi o certificazioni mediche.

f. Visite guidate e viaggi di istruzione

I Consigli di Interclasse/Classe in osservanza delle disposizioni di legge, delle indicazioni del

Collegio dei Docenti e della deliberazione del Consiglio di Istituto, possono proporre viaggi di istruzio-

ne e visite guidate come esperienze che costituiscono parte integrante della programmazione annuale

della classe.

I viaggi sono un’opportunità per.

o consolidare e approfondire, attraverso l’osservazione e l’esperienza diretta, i contenuti di-

dattici, culturali ed educativi affrontati in classe, il consolidamento o l’approfondimento

culturale di quanto appreso nell’attività didattica;

o favorire lo sviluppo emotivo, affettivo, relazionale degli alunni della socializzazione, dei

rapporti interpersonali.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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17. Percorsi formativi per docenti ed educatori

a. Per i docenti delle Scuole dell’infanzia:

Corso FISM della Provincia di Cuneo

b. Per i docenti della Scuola primaria:

l’insegnamento della Religione Cattolica.

c. Per i docenti delle Scuole infanzia, primaria e secondaria:

Formazione sui bisogni educativi speciali (BES e DSA)

d. Per i docenti di lingua inglese delle Scuole infanzia, primaria e secondaria:

Corso attivato in rete: “English in town”.

e. Per i docenti delle Scuole infanzia, primaria e secondaria:

Corso attivato in rete “Filosofia: il valore del dialogo con i ra-

gazzi in una didattica interattiva – mediata”.

f. Per i docenti delle Scuole infanzia, primaria e secondaria:

Partecipazione individuale ad iniziative di formazione e pro-

poste formative esterne attivate da Enti e Associazioni professionali.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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17. Costi e agevolazioni

Infanzia Sezioni primavera

«Orario breve» ore 8.30/14

«Orario pieno» ore 8.30/16.30

«Orario prolungato» (solo SF) ore 8.30/17.30

Quota di iscrizione (da versare entro il 31 gennaio pre-cedente l’inizio dell’anno scolastico o comunque all’atto dell’iscrizione)

100,00 100,00 100,00

Canone annuale scuola 3060,00 3360,00 3660,00

Pagamento ordinario quota trimestrale (da versare l’ultimo giorno dei mesi di settembre, dicembre, marzo e giugno)

765,00 4 trimestri

840,00 4 trimestri

915,00 4 trimestri

Pagamento dilazionato quota mensile (da versare l’ultimo giorno di ogni mese per 12 mensilità, da settem-bre ad agosto)

255,00 12 mensilità

280,00 12 mensilità

305,00 12 mensilità

Canone annuale

preingresso dalle ore 8 (opzionale) quota unica (da versare l’ultimo giorno del me-se di settembre)

150,00

Agevolazioni

Riduzioni Gli alunni fratelli – iscritti in qualsiasi scuola dell’Istituto – pagano una sola quo-ta di iscrizione; inoltre la quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuo-la» del fratello minore è ridotta del 10% La quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» degli alunni figli

dei dipendenti è ridotta del 10% Borse di studio «Insieme per educare»

All’atto di iscrizione è possibile richiedere una borsa di studio. A seconda dei fondi raccolti per tale scopo, l’Istituto elargirà borse di studio sulla base del reddi-to familiare certificato con l’indicatore ISEE. Il Consiglio di Amministrazione è

comunque disponibile a valutare ogni singolo caso.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Infanzia Sezioni ordinarie

«Orario breve» ore 8.30/14

«Orario pieno» ore 8.30/16.30

«Orario prolungato» (solo SF) ore 8.30/17.30

Quota di iscrizione (da versare entro il 31 gennaio pre-cedente l’inizio dell’anno scolastico o comunque all’atto dell’iscrizione)

100,00 100,00 100,00

Canone annuale scuola 1740,00 1980,00 2280,00

Pagamento ordinario quota trimestrale (da versare l’ultimo giorno dei mesi di settembre, dicembre, marzo e giugno)

435,00 4 trimestri

495,00 4 trimestri

570,00 4 trimestri

Pagamento dilazionato quota mensile (da versare l’ultimo giorno di ogni mese per 12 mensilità, da settem-bre ad agosto)

145,00 12 mensilità

165,00 12 mensilità

190,00 12 mensilità

Canone annuale

preingresso dalle ore 7.30 (opzionale) quota unica (da versare l’ultimo giorno del me-se di settembre)

200,00

Agevolazioni Riduzioni Gli alunni fratelli – iscritti in qualsiasi scuola dell’Istituto – pagano una sola quo-

ta di iscrizione; inoltre la quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuo-la» del fratello minore è ridotta del 10% La quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» degli alunni figli

dei dipendenti è ridotta del 10% Gli alunni del primo anno provenienti dalle sezioni primavera delle scuole dell’infanzia dell’Istituto non pagano la quota di iscrizione.

Borse di studio «Insieme per educare»

All’atto di iscrizione è possibile richiedere una borsa di studio. A seconda dei fondi raccolti per tale scopo, l’Istituto elargirà borse di studio sulla base del reddi-to familiare certificato con l’indicatore ISEE. Il Consiglio di Amministrazione è

comunque disponibile a valutare ogni singolo caso.

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

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Primaria corso ordinario (classe quinta)

«Tempo normale» lunedì, martedì e mercoledì ore 8.00/16.15 giovedì e venerdì ore 8.00/12.15

«Tempo esteso» lunedì, martedì, mercoledì e giovedì ore 8.00/16.15 venerdì ore 8.00/12.15

«Tempo prolungato» lunedì, martedì, mercoledì e venerdì ore 8.00/16.15 giovedì ore 8.00/12.15

«Tempo pieno» ore 8.00/16.15

Quota di iscrizione (da versare entro il 31 gennaio precedente l’inizio dell’anno scolastico o comunque all’atto dell’iscrizione)

200,00 200,00 200,00 200,00

Canone annuale scuola 2220,00 2520,00 2520,00 2760,00

Pagamento ordinario quota trimestrale (da versare l’ultimo giorno dei mesi di settembre, dicembre, marzo e giugno)

555,00 4 trimestri

630,00 4 trimestri

630,00 4 trimestri

690,00 4 trimestri

Pagamento dilazionato quota mensile (da versare l’ultimo giorno di ogni mese per 12 mensilità, da settembre ad agosto)

185,00 12 mensilità

210,00 12 mensilità

210,00 12 mensilità

230,00 12 mensilità

Canone preingresso

ore 7.30 (opzionale)

150,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Canone

posticipo dalle ore 16.15

alle ore 17.30 (opzionale)

300,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Supplemento per

assistenza mensa in un giorno settimanale senza lezioni pomeridiane

(opzionale)

100,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Agevolazioni Riduzioni Gli alunni fratelli – iscritti in qualsiasi scuola dell’Istituto – pagano una sola quota di i-

scrizione; inoltre la quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» del fratello minore è ridotta del 10% Gli alunni del primo anno provenienti dalle scuole dell’infanzia dell’Istituto non pagano la quota di iscrizione. La quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» degli alunni figli dei di-

pendenti è ridotta del 10%

Borse di studio «Insieme per educare»

All’atto di iscrizione è possibile richiedere una borsa di studio. A seconda dei fondi raccolti per tale scopo, l’Istituto elargirà borse di studio sulla base del reddito fami-liare certificato con l’indicatore ISEE. Il Consiglio di Amministrazione è comunque disponibile a valutare ogni singolo caso.

Assegni di studio «Regione Piemonte»

All’emanazione del bando da parte della Regione Piemonte è possibile richiedere un assegno di studio che verrà elargito terminato l’anno scolastico in cui si è fatta la domanda; gli assegni di studio vengono stanziati sulla base del reddito familiare cer-tificato con l’indicatore ISEE. Per maggiori informazioni visitate il sito www.regione.piemonte.it/istruz

Page 88: Piano dell’offerta formativa 2015/2018 · Il 1° settembre 2008 nell'ambito della Scuola dell'Infanzia viene aperta la sezione primavera per i bambini tra 24 e 36 mesi. Dal 1°

Piano dell’offerta formativa 2015/2016

88

Primaria Opzione bilingue (solo classe prima)

«Tempo normale» lunedì, martedì e mercoledì ore 8.00/16.15 giovedì e venerdì ore 8.00/12.15

«Tempo esteso» lunedì, martedì, mercoledì e giovedì ore 8.00/16.15 venerdì ore 8.00/12.15

«Tempo prolungato» lunedì, martedì, mercoledì e venerdì ore 8.00/16.15 giovedì ore 8.00/12.15

«Tempo pieno» ore 8.00/16.15

Quota di iscrizione (da versare entro il 31 gennaio precedente l’inizio dell’anno scolastico o comunque all’atto dell’iscrizione)

200,00 200,00 200,00 200,00

Canone annuale scuola 2400,00 2700,00 2700,00 2940,00

Pagamento ordinario quota trimestrale (da versare l’ultimo giorno dei mesi di settembre, dicembre, marzo e giugno)

600,00 4 trimestri

675,00 4 trimestri

675,00 4 trimestri

735,00 4 trimestri

Pagamento dilazionato quota mensile (da versare l’ultimo giorno di ogni mese per 12 mensilità, da settembre ad agosto)

200,00 12 mensilità

225,00 12 mensilità

225,00 12 mensilità

245,00 12 mensilità

Canone preingresso

ore 7.30 (opzionale)

150,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Canone

posticipo dalle ore 16.15

alle ore 17.30 (opzionale)

300,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Supplemento per

assistenza mensa in un giorno settimanale senza lezioni pomeridiane

(opzionale)

100,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Agevolazioni Riduzioni Gli alunni fratelli – iscritti in qualsiasi scuola dell’Istituto – pagano una sola quota di i-

scrizione; inoltre la quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» del fratello minore è ridotta del 10% Gli alunni del primo anno provenienti dalle scuole dell’infanzia dell’Istituto non pagano la quota di iscrizione. La quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» degli alunni figli dei di-

pendenti è ridotta del 10%

Borse di studio «Insieme per educare»

All’atto di iscrizione è possibile richiedere una borsa di studio. A seconda dei fondi raccolti per tale scopo, l’Istituto elargirà borse di studio sulla base del reddito fami-liare certificato con l’indicatore ISEE. Il Consiglio di Amministrazione è comunque disponibile a valutare ogni singolo caso.

Assegni di studio «Regione Piemonte»

All’emanazione del bando da parte della Regione Piemonte è possibile richiedere un assegno di studio che verrà elargito terminato l’anno scolastico in cui si è fatta la domanda; gli assegni di studio vengono stanziati sulla base del reddito familiare cer-tificato con l’indicatore ISEE. Per maggiori informazioni visitate il sito www.regione.piemonte.it/istruz

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Piano dell’offerta formativa 2015/2016

89

Secondaria

«Tempo normale»

lunedì e mercoledì ore 8.00/16.30 martedì, giovedì e venerdì ore 8.00/13.00

«Tempo esteso» lunedì, mercoledì e giovedì ore 8.00/16.30 martedì e venerdì ore 8.00/13.00

«Tempo prolungato» lunedì, martedì, mer-coledì e venerdì ore 8.00/16.30 giovedì ore 8.00/13.00

«Tempo pieno» ore 8.00/16.30

Quota di iscrizione (da versare entro il 31 gennaio precedente l’inizio dell’anno scolastico o comunque all’atto dell’iscrizione)

200,00 200,00 200,00 200,00

Canone annuale scuola 3120,00 3420,00 3660,00 3900,00

Pagamento ordinario quota trimestrale (da versare l’ultimo giorno dei mesi di settembre, dicembre, marzo e giugno)

780,00 4 trimestri

855,00 4 trimestri

915,00 4 trimestri

975,00 4 trimestri

Pagamento dilazionato quota mensile (da versare l’ultimo giorno di ogni mese per 12 mensilità, da settembre ad agosto)

260,00 12 mensilità

285,00 12 mensilità

305,00 12 mensilità

325,00 12 mensilità

Canone

preingresso ore 7.30 (opzionale)

150,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Canone posticipo

dalle ore 16.30 alle ore 17.30 (opzionale)

300,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Supplemento per assistenza mensa in un giorno settimanale senza lezioni pomeridiane

(opzionale)

100,00 (quota unica annuale da versare l’ultimo giorno del mese di settembre)

Agevolazioni Riduzioni Gli alunni fratelli – iscritti in qualsiasi scuola dell’Istituto – pagano una sola quota di i-

scrizione; inoltre la quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» del fratello minore è ridotta del 10% Gli alunni del primo anno provenienti dalla scuola primaria dell’Istituto non pagano la quota di iscrizione. La quota trimestrale (o mensile) del «canone annuale scuola» degli alunni figli dei di-

pendenti è ridotta del 10%

Borse di studio «Insieme per educare»

All’atto di iscrizione è possibile richiedere una borsa di studio. A seconda dei fondi raccolti per tale scopo, l’Istituto elargirà borse di studio sulla base del reddito fami-liare certificato con l’indicatore ISEE. Il Consiglio di Amministrazione è comunque

disponibile a valutare ogni singolo caso.

Assegni di studio «Regione Piemonte»

All’emanazione del bando da parte della Regione Piemonte è possibile richiedere un assegno di studio che verrà elargito terminato l’anno scolastico in cui si è fatta la domanda; gli assegni di studio vengono stanziati sulla base del reddito familiare cer-tificato con l’indicatore ISEE. Per maggiori informazioni visitate il sito www.regione.piemonte.it/istruz