Più attività, più occupazione, più professionalità per...
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Ambiente, un settore in crescita:
Più attività, più occupazione, più professionalità per una migliore qualità della vita
Ambiente, un settore in crescita:
Più attività, più occupazione, più professionalità per una migliore qualità della vita
Presentazione del 3° Rapporto Benchmarking: le agenzie ambientali a confronto
Gruppo di coordinamento Progetto Benchmarking:Riccardo GuoloLuca MarchesiGianluca SimonginiAntonio GasbarroneLuigi ArchettiPietro Maria Testaj
Il Sistema di protezione ambientale
funzioni tecnico-scientifiche per la protezione
dell’ambiente
compiti di indirizzo e strategia per l’APAT e per il
Sistema delle AgenzieMATT - Ministero dell‘Ambiente e della Tutela del Territorio
APAT -Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici
ARPA-APPA - Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente
attività di carattere tecnico operativo a favore degli enti
di appartenenza
•è importante l’individuazione di un contesto amministrativo ed operativo omogeneo seppur differenziato •è necessario individuare campi di cooperazione e di collaborazione per creare quella sinergia che deve superare ogni forma di particolarismo
Il sistema a rete, realizzato tra le Agenzie e l’APAT, diventa così una formidabile occasione di raccolta e condivisione della conoscenza, insostituibile per disporre di un quadro informativo
ambientale nazionale ed europeo esauriente
Da dove siamo partitiDa dove siamo partiti
“Conoscere per migliorare: fare benchmarking nella PA”
Gli strumenti di gestione: dal benchmarking alle Certificazioni. L’esperienza del settore ambientale
Il benchmarking come strumento per migliorare la performance degli enti locali. L'esperienza nel settore dei
servizi sociali e dei tributi
Perché un Progetto di BenchmarkingPerché un Progetto di Benchmarking
VantaggiVantaggi
Consente di assimilare creativamente le prassi operative migliori
Consente di migliorare l’orientamento del management alla performance e all’efficienza anche in quelle unità organizzative per le quali non sono misurabili le prestazioni con le tradizionali unità di misura riferibili ai costi o ai ricavi
Dà stimolo e motivazione al personale, riducendo nel management la resistenza al cambiamento
Consente una valutazione oggettiva
Riduce i costi della sperimentazione di nuove procedure
Consente di creare una sorta di data base attivabile internamente ed in stretta aderenza con le realtà dei processi
Origina un processo di apprendimento che si autoalimenta anche nelle aree e nei processi dove non si interviene direttamente
Perché un Progetto di BenchmarkingPerché un Progetto di Benchmarking
SvantaggiSvantaggi
Di carattere conoscitivo: legati alla chiara identificazione del processo
Di ordine metodologico: legati alla definizione di misure di prestazione che sappiano esprimere l’impatto che miglioramenti nelle performance di processo avranno sulla soddisfazione dell’utente
Problemi legati alla struttura organizzativa, che attribuisce risorse ed autorità a responsabili di unità operativa specialistiche e non già responsabili di processi interfunzionali.
Legati alle forze della conservazione che rischiano di vanificare gli sforzi del Benchmarking che potrebbero mettere a rischio consolidati sistemi di potere.
L’ostruzione all’introduzione del cambiamento e dell’innovazione perché spesso generata dall’esterno.
Tempi di implementazioni lunghi
Il Progetto Benchmarking di ONOG:Il Progetto Benchmarking di ONOG:
Cos’è Perchèper valutare i prodotti, servizi e i processi operativi delle organizzazioni che sono riconosciute quali rappresentanti delle prassi migliori allo scopo di conseguire miglioramenti”
• “un processo continuo, sistematico
• un processo di confronto razionale tra organizzazioni
• uno strumento operativo
finalizzato al raggiungimento di performance migliori (attraverso l’introduzione e l’apprendimento delle best practices).
permette al management di avvalersi di informazioni e di conoscenze acquisite durante il confronto e necessarie per ridefinire gli obiettivi, le strategie, i processi interni e le prassi operative.
Il Progetto Benchmarking di ONOG:4 anni di attività di GruppoIl Progetto Benchmarking di ONOG:4 anni di attività di Gruppo
Le fasi del processo di benchmarking
In prima approssimazione il processo di benchmarking può essere descritto attraverso le cinque fasi logiche individuate da Watson (1992)
– Pianificazione ovvero identificazione e misurazione dei fattori critici di successo
– Ricerca delle realtà idonee per il confronto.– Osservazione, monitoraggio delle performance di processo ed
analisi dei gap.– Analisi e individuazione delle cause sottostanti ai gap
di performance.– Adattamento ossia selezione delle best practice e
contestualizzazione nell’ambiente agenziale.– Miglioramento cioè gestione del processo di introduzione delle
nuove prassi
Metodo e strumenti di lavoroMetodo e strumenti di lavoro
• Un comitato operativo costituito dai Direttori Generali delle ARPA
• Un gruppo di coordinamento progetti costituito dai coordinatori delle singole linee di attività
• Un gruppo di lavoro costituito da circa 80 operatori ARPA• 4 linee progettuali coordinate da altrettante ARPA• Un sito internet di riferimento www.onog.it• Un sistema di rilevazione on line (benchmarking on line)• Un area riservata on line dedicata ai referenti del progetto
Le linee di attività del Progetto BenchmarkingLe linee di attività del Progetto Benchmarking
Area Agenzia Coordinatore
• Attività e funzioni• Modelli e Processi
Organizzativi• Sistemi di
Programmazione e controllo
• Igiene e Sicurezza sul lavoro
Riccardo Guolo
Gianluca Simongini Antonio Gasbarrone
Luca Marchesi
Luigi Archetti
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE FUNZIONI, UNA ELABORAZIONE DEI NUMERI ATTIVITA’
1.1. UNA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E UNA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E FUNZIONI DEL SISTEMA AGENZIALEFUNZIONI DEL SISTEMA AGENZIALEle elaborazioni dei dati forniti hanno permesso una conferma delle attività svolte dal Sistema Agenziale, considerazioni sulle aree ambientali di intervento, la definizione delle “attività indice”, una stima degli utenti del sistema agenziale
2.2. UNA ELABORAZIONE DEI NUMERI DI UNA ELABORAZIONE DEI NUMERI DI ATTIVITA’ PER DAR LORO SIGNIFICATIVITA’ATTIVITA’ PER DAR LORO SIGNIFICATIVITA’i numeri raccolti non sono stati utilizzati per evidenziare confronti sui livelli di attività di ciascuna ARPA. Le attività di ciascuna agenzia sono state impiegate come elementi (numerici) di un sistema che certamente ha comportamenti differenziati ma che qui è interessato, evidenziato, analizzato per la sua parte coesa.
Attività e funzioni
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE FUNZIONI
LE AREE AMBIENTALI DI INTERVENTOLE AREE AMBIENTALI DI INTERVENTOdelle 30 attività principali del sistema agenziale, ovvero quelle svolte a diverso titolo da almeno il 70% delle agenzie
CONTROLLI AMBIENTALICONTROLLI AMBIENTALI
AREE DIVERSIFICATEAREE DIVERSIFICATEE DI NUOVA ATTIVAZIONEE DI NUOVA ATTIVAZIONEAREA PRIMARIO E PROTEZIONE CIVILEAREA PRIMARIO E PROTEZIONE CIVILE
AREA AMBIENTE E SALUTEAREA AMBIENTE E SALUTECONTROLLI INTEGRATI
EMISSIONI ATMOSFERICHESCARICHI IDRICI SITI INQUINATI
FANGHI, ALTRI RESIDUI E TERRENI
SPANDIMENTO DI LIQUAMI ZOOTECNICI
METEOROLOGIA E CLIMATOLOGIA
RIFIUTI E DISCARICHE
ACQUE DESTINATE AD USO POTABILE
ACQUE TERMALI E MINERALI
ACQUE DI BALNEAZIONE
ACQUE TECNOLOGICHE E DI PISCINA
ACQUE POTABILIALIMENTI
QUALITA’ DELL’ARIA
CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI
LAGHI E CORPI IDRICI ARTIFICIALI
ACQUE MARINO COSTIERE E DI TRANSIZIONE
CORPI IDRICI SOTTERRANEI
SUOLO
NIR – CAMPI ELETTROMAGNETICI
RADIAZIONI IONIZZANTI – RADIOATTIVITA’
RUMORE
EMERGENZE AMBIENTALI
ANALISI AMBIENTALI
IMPIANTISTICA
VERIFICHE SULL’AMIANTO
COMUNICAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI DI SUPPORTO
BIOMONITORAGGIO
CONTROLLI SU O.G.M. E FITOSANITA’
ECOTOSSICOLOGIA
GESTIONE RETI DI TELEMISURA
MONITORAGGIO POLLINICO
NEVE E VALANGHE OLFATTOMETRIA
MODELLISTICA SU MATRICE
IDROLOGIA E IDROGEOLOGIA
METROLOGIA
PEDOLOGIA
ANALISI DEL RISCHIO
MUTAGENESI AMBIENTALE
ANALISI SU DROGHE E SOSTANZE STUPEFACENTI
4040% 2525%
1919% 16%16%
EVIDENZE: complessità d’azione – allargamento delle attività trasferite all’attivazione – evidenza degli aspetti regolatori – ruolo di certificatori ambientali –evidente impulso al reporting, alla comunicazione, alla diffusione dei dati ambientali
Attività e funzioni
1.
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE FUNZIONI
LE 20 ATTIVITA’ INDICELE 20 ATTIVITA’ INDICEsono le attività che sono istituzionali per tutte le agenzie che le effettuano (sottolineate quelle 4 istituzionali per tutte le agenzie rilevate) e che possono costituire in futuro un riferimento per rilevazioni automatiche di benchmarking di posizionamento e comparativi
CONTROLLI AMBIENTALI INTEGRATI2. EMISSIONI ATMOSFERICHE3. SCARICHI IDRICI4. SITI INQUINATI5. ATTIVITA' LEGATE A RIFIUTI E DISCARICHE6. QUALITA' DELL'ARIA7. CORSI D'ACQUA SUPERFICIALI8. LAGHI E CORPI IDRICI ARTIFICIALI9. ACQUE MARINO COSTIERE E DI TRANSIZIONE10. ACQUE DESTINATE AD USO POTABILE11. ACQUE DI BALNEAZIONE12. ACQUE TECNOLOGICHE E DI PISCINA13. EMERGENZE AMBIENTALI14. ANALISI AMBIENTALI15. IMPIANTISTICA16. COMUNICAZIONE17. SISTEMI INFORMATIVI DI SUPPORTO18. METROLOGIA19. VERIFICHE SULL’AMIANTO20. CONTROLLI SU O.G.M. E FITOSANITA’
Attività e funzioni
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE FUNZIONI
GLI UTENTI DEL SISTEMA AGENZIALEGLI UTENTI DEL SISTEMA AGENZIALEStima delle percentuali di suddivisione delle attività a seconda degli utenti che le utilizzano
APAT,SISTEMA
AGENZIALEE MINISTERI
2%
ALTROALTRO4%4%
PRESTAZIONIPRESTAZIONIA PRIVATIA PRIVATI
7%7%
FORZEFORZEDELL’ORDINEDELL’ORDINE
E MAGISTRATURAE MAGISTRATURA9%9%
COMUNICOMUNI10%10%
PROVINCEPROVINCE21%21%
REGIONIREGIONI22%22%
SANITA’SANITA’25%25%
4%ALTRO
2%APAT, S.A. E MINISTERI
7%PRIVATI
9%MAGISTRATURA e Forze dell’Ordine
10%COMUNI
21%PROVINCE
22%REGIONI
25%SANITA’ (ASL e Dip. Prevenzione)
percentualerichiedente
definizionidefinizioniCLIENTE sceglie il servizio di cui si avvaleUTENTE usa un servizio a disposizioneRICHIEDENTE attiva il processo di controlloDESTINATARIO è notiziato degli esiti del controllo
Attività e funzioni
UNA ELABORAZIONE DEI NUMERI ATTIVITA’
PERCHÈ È SERVITO, E’ STATO SVILUPPATO, IMPLEMENTATO UN METODO PER LA ELABORAZIONE DEI NUMERI?
Per rapportare i numeri al territorioPer rapportare i numeri al territoriosi è cercato di rappresentare il territorio attraverso i DETERMINANTI LA PRESSIONE AMBIENTALE e di rapportare i numeri prodotti da ciascuna agenzia con questi valori. Sono state presi circa 1700 valori organizzati in 85 voci raggruppate in 8 macrosettori: contesto ambientale, infrastrutture, demografia, tenore di vita, consumi e rifiuti, trasporti, settore primario, attività produttive
1. Raccolta dati e
creazione tabella dei
determinanti
1. Raccolta dati e
creazione tabella dei
determinanti
2. Elaborazione di rapporti percentuali sulle voci
2. Elaborazione di rapporti percentuali sulle voci
3. Correlazione tra Attività e Determinanti (creazione indici)
3. Correlazione tra Attività e Determinanti (creazione indici)
4. Creazione degli indicatori
di attività
4. Creazione degli indicatori
di attività
5. Risultati delle
elaborazioni dei dati
5. Risultati delle
elaborazioni dei dati
www.onog.it
0
300
600
900
1.200
1.500
0 400 800 1 .200 1.600
at t ivit à
0 2 0 4
grafici di dispersione
elaborazionistatistiche
Attività e funzioni
UNA ELABORAZIONE DEI NUMERI ATTIVITA’
0
50
100
150
200
250
0,00 100,00 200,00 300,00 400,00 500,00
Indice di pressione ambientale
Nr.
att
ivit
à
Per produrre elementi tecnici descrittivi del Per produrre elementi tecnici descrittivi del comportamento operativo del Sistema Agenzialecomportamento operativo del Sistema Agenzialeassunto il fatto che le attività effettuate rappresentano quanto riesce a produrre ciascuna agenzia in base alle risorse a disposizione, rapportando queste attività ad indici di pressione ambientale (costruiti con i determinanti) sono state calcolate per ciascuna attività delle RETTE DI REGRESSIONE
formula della rettay = 0,281x
COSA RAPPRESENTANO LE RETTE DI REGRESSIONE?Considerato che i punti che compongono la retta rappresentano numeri di attività corrispondenti ad un determinato indice di pressione ambientale, espressi per ciascuna tipologia di attività dal Sistema Agenziale, LE RETTE DI REGRESSIONE RAPPRESENTANO IL LIVELLO DI TUTELA AMBIENTALE ESPRESSO DAL SISTEMA AGENZIALE OGGI, IN BASE ALLE RISORSE DISPONIBILI. Questo potrà essere un elemento di contributo del Sistema Agenziale ad una ipotetica costruzione dei LETA (LIVELLI ESSENZIALI DI TUTELA AMBIENTALE) a livello nazionale, assieme a tutti gli attori operanti nel settore ambientale.
coefficiente di correlazioneR2 = 0,69
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE FUNZIONI, UNA ELABORAZIONE DEI NUMERI ATTIVITA’
Per puro aspetto dimensionale, come sottoPer puro aspetto dimensionale, come sotto--prodotto della prodotto della rilevazione dei dati di attività (2004) si può sintetizzare rilevazione dei dati di attività (2004) si può sintetizzare che il Sistema delle Agenzie per la protezione che il Sistema delle Agenzie per la protezione dell’ambiente effettua:dell’ambiente effettua:
Circa 42.60042.600 controlli ambientalicontrolli ambientali su aziende ed altre fonti di pressione (depuratori, discariche, siti contaminati,…)
Analizzando oltre 300.000300.000 campioni
Per i monitoraggi ambientali sulle matrici “storiche” (aria, acqua, suolo, agenti fisici) effettua quasi 86.00086.000 ispezioni e sopralluoghiispezioni e sopralluoghi con oltre 27.000.00027.000.000 di misuremisure
Inoltre da segnalare quasi 65.00065.000 istruttorie e pareri preventiviistruttorie e pareri preventivi su stazioni radio base, per commissioni VIA, ecc…
Attività e funzioni
Come nasce il SistemaCome nasce il Sistema
• In momenti diversi• Con organizzazioni diverse• Con attività differenziate• Con dotazioni di personale eterogenee
Il Personale
AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaEmilia - RomagnaFriuli Venezia GiuliaLazioLiguriaLombardiaMarcheMolisePiemontePugliaSiciliaToscanaAppa BolzanoAppa TrentoUmbriaValle d’Aosta
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003Veneto
11545
137242
766204
280
790206
102543
271186
450101159
31789
104
291
AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaEmilia -RomagnaFriuli Venezia GiuliaLazioLiguriaLombardiaMarcheMolisePiemontePugliaSiciliaToscanaAppaBolzanoAppaTrentoUmbriaValle d’Aosta
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003Veneto
start-up delle agenzie e dotazioni di personale
la nascita del sistema delle agenzie tra leggi istitutive e avvio operativo
Evoluzione del SistemaEvoluzione del Sistema
• Cresce nel numero e tipo di attività
• Adegua la dotazione di personale in numero e competenze
5514
7822
t0
20057.785 (+ 38%)
5.514
0
200
400
600
800
1000
1200
Abruzz
oBas
ilicata
Calabri
aCam
pania
Emilia R
omag
na
FVG
Lazio
Liguri
aLo
mbardi
aMarc
he
Molise
Piemon
te
Puglia
Sicilia
Tosca
naApp
a Bolz
ano
Appa T
rento
Umbria
Valle d
'Aosta
Veneto
t0 2005
Il Personale
un sistema in crescita
5.812
7.785
11.612
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
Il Personale
L’evoluzione delle categorie contrattualiL’evoluzione delle categorie contrattuali
dirigenti26%
DS4%
D20%
C33%
BS1%
B9%
A7%
dirigenti17%
DS20%
D40%
C13%
BS2%
B7%
A1%
dirigenti16%
DS13%
D44%
C15%
BS3%
B7%
A2%
altre tipologiecontrattuali
2%
.co.co.co10%interinali
2%
comparto a tempoindeterminato
65%
dirigenti a tempodeterminato
1%
comparto a tempodeterminato
6%
dirigenti a tempoindeterminato
14%
Il Personale
Il grado di consolidamento delle AgenzieIl grado di consolidamento delle Agenzie
con personale di ruolo(personale assunto a tempo indeterminato)
con personale effettivo(personale impiegato indipendentemente dalla tipologia contrattuale)
Il Personale
L’età mediaL’età media
comparto a tempoindeterminato
dirigenti a tempoindeterminato 44 46 48 50 52 54 56
30 35 40 45 50 55
• Eredità del passato• Necessità di evitare dispersione
di conoscenze• Opportunità per accogliere nuove
competenze
Il Personale
I Sistemi PeC I Sistemi PeC Grado di consolidamento dello strumento
La 3^ ricerca segna una tappa importantetappa importante.
I Sistemi PeC nelle Arpa/Appa hanno raggiunto un significativo significativo grado di consolidamentogrado di consolidamento.
Buon livello di analiticitàBuon livello di analiticità e completezzacompletezza raggiunto in quasi tutte le Agenzie.
Livelli di assoluta eccellenzaassoluta eccellenza per alcune di esse.
Adesso si tratta di individuare ambiti operativi per il miglioramento dei “punti deboli”, categorizzando/standardizzando le best practices.
Si passa dunque dalla fase della rassegnadalla fase della rassegna delle esperienze in atto, alla fase dell’implementazionealla fase dell’implementazione, mutuando ed applicando sistemi di PeC che ONOG potrà proporre alle Direzioni Generali Arpa/Appa.
I Sistemi P&C
I Sistemi PeCI Sistemi PeCGrado di consolidamento dello strumento
24
4333
39
61
39
81
67 62
0102030405060708090
controllostrategico
controllo digestione
valutazione deidirigenti
valo
e %
200120032004
52 52
1933
48
67
33
48
81 81
33
81
0102030405060708090
programmazionestrategica
programmazionegestionale
misurazioneanalitica (per
CdR)
reportingstrutturato
valo
re % 2001
20032004
I dati mostrano un elevato grado di consolidamento dello strumento di PeC in tutte le sue funzioni. Si
sostanzialmente conclusa fase di start up dello strumento presso le Agenzie.
rpuò dunque considerare
Oggi il Sistema deve riuscire ad implementare pienamente
lo strumento, ricercando le best practices utili per il
miglioramento, alla ricerca delle migliori performances
gestionali.
I Sistemi P&C
I Sistemi PeCI Sistemi PeCAlcuni risultati
Anche grazie allo sviluppo dei Sistemi PeC, oggi il Sistema Agenziale può disporre di informazioniinformazioni, datidati, conoscenzeconoscenze, tecniche tecniche managerialimanageriali di alto livello, esperienze professionaliesperienze professionali mirate e può:
••Rilevare e comunicare dati di carattere ambientaleRilevare e comunicare dati di carattere ambientale (anche grazie allo sviluppo di adeguati Sistemi Informativi Ambientali);
•Ottenere importanti risultati in termini di performances: incrementi di efficienzaincrementi di efficienza (volumi di attività / risorse umane) ededefficaciaefficacia delle azioni sul territorio.
•Elaborare un nuovo modello concettualenuovo modello concettuale perper la definizione dei livelli di attività che le Arpa/Appa devono svolgere sul territorio: i i LETALETA (Livelli Essenziali di Tutela Ambientale) ee disporre dei dati dati necessari alla loro “costruzione”necessari alla loro “costruzione”
I Sistemi P&C
I Sistemi PeCI Sistemi PeCRapporto con le Regioni
ORGANINella programmazione strategicaprogrammazione strategica e nella determinazione degli indirizzi delle attività delle Arpa/Appa, è elevato il grado di coinvolgimentogrado di coinvolgimento delle Regioni. L’intero campione deriva le proprie priorità strategiche e in certi casi programmi operativi dalla Regione nelle sue diverse articolazioni e organismi (Giunta, Consiglio, Assessorati, Comitato Regionale di Indirizzo…)quale organo direttamente e/o operativamente coinvolto nella definizione
STRUMENTIQuesto rapporto diretto con le Regioni si realizza tramite l’applicazione di tipici strumenti di programmazione strategicatipici strumenti di programmazione strategica:- il PRS (Programma Regionale di Sviluppo) - il DPEFR (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) - altri documenti di indirizzo: OOGR (Obiettivi di Governo Regionale), DGR di “priorità strategiche”, “Direttiva Assessoriale” … …
I Sistemi P&C
I Sistemi PeCI Sistemi PeCGrado di “autonomia percepita” nella definizione di
obiettivi e strategie
Basso29%
Alto42%
Medio29%
Basso24%
Medio64%
Alto12%
2003200320042004
Diminuisce il grado di “autonomia percepita”Diminuisce il grado di “autonomia percepita” nei confronti della Regione nell’ambito della definizione di obiettivi e strategie.
Sostanziale convergenza del Sistema verso una visione delle Agenzie come Enti Agenzie come Enti strumentalistrumentali più chepiù che Autorità indipendenti (AAuthorityuthority) secondo il modello
anglosassone.
I Sistemi P&C
I Sistemi PeCI Sistemi PeC
La multireferenzialità
Le Arpa/Appa dialogano con la collettività a più livelli. Questa comunicazione è forte e sentita tanto da determinare l’operato delle Agenzie in un’ottica di servizio che si
deve allineare alle richieste del territorio e della collettività.
La percezione sul livello di comunicazione con gli stakeholder
La Ricerca evidenzia diversi livelli di coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non
I Sistemi P&C
CITTADINI
0% 12%
88%
alto
medio
basso
COMUNI
0%35%
65%
alto
medio
basso
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
0% 6%
94%
alto
medio
basso
PROVINCE
6%
47%
47% alto
medio basso
ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE
0% 6%
94%
altomedio
basso
ASL
0%
35%
65%
altomedio
basso
I prossimi passiAttività e FunzioniAttività e Funzioni
Arrivare ad una condivisione e formalizzazione di alcuni elementi essenziali quali:
• determinanti la Pressione ambientale e loro elaborazioni
• glossario nazionale delle attività
• pieno sfruttamento e razionale sviluppo delle potenzialità del sito
• formalizzazione della rete dei referenti
Questo sviluppo è tracciato pensando all'obiettivo LETA, ovvero fornire al Sistema agenziale strumenti ed opzioni per definire a livello nazionale l'attività finanziata o finanziabile delle Agenzie ambientali
Un sistema che ha visto progredire costantemente il numero degli addetti a fronte di una diversificazione delle funzioni e degli adempimenti in materia ambientale potrebbe/dovrebbe interrogarsi circa un’analisi dei Profili Professionali
Le dotazioni di personale ereditate dal Sistema sanitario (competenze e teste), hanno rappresentato la base per le politiche di sviluppo delle risorse umane, ma adesso bisogna procedere con analisi di tipo Strategia/Struttura
Questo tipo di sviluppo diventerebbe uno degli strumenti in gradQuesto tipo di sviluppo diventerebbe uno degli strumenti in grado di fornire al o di fornire al Sistema elementi utili per convergere verso la definizione dei LSistema elementi utili per convergere verso la definizione dei LETAETA
Il ricorso a forme contrattuali atipiche come strumento per assicurarsi profili specialistici dovrebbe lasciare il posto alla stabilizzazione in pianta organica dei professionisti necessari allo svolgimento dell’attività istituzionali delle ARPA
I prossimi passiLa gestione del personaleLa gestione del personale
L’elevato livello di consolidamento ha evidenziato molte eccellenze ma anche punti di debolezza. Sarà quindi necessario:
•Definire documenti di programmazione e di budget contenenti specifici indicatori utili per la pianificazione, la programmazione ed il controllo degli obiettivi;
•Valutare l’opportunità del passaggio verso la contabilità generale di tipo economico-patrimoniale e verso la contabilità analitica per centri di costo e ricavo;
•Rinforzare le forme di partecipazione della dirigenza al processo di programmazione (bottom-up), di negoziazione del budget, di verifica dei risultati;
Questo tipo di articolazione dei sistemi di programmazione e conQuesto tipo di articolazione dei sistemi di programmazione e controllo trollo diventerebbe funzionale allo sviluppo di un percorso tendente diventerebbe funzionale allo sviluppo di un percorso tendente all’identificazione dei LETAall’identificazione dei LETA
I prossimi passiI Sistemi PeCI Sistemi PeC