Petrarca

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Francesco Petrarca Arezzo 1304 – Arquà 1374

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Francesco Petrarca

Arezzo 1304 – Arquà 1374

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Le opere in Italiano

Il Canzoniere: in latino il titolo è Rerumvulgarium fragmenta. E’ la storia dellavita interiore del poeta. La maggiorparte dei componimenti è di argomentoamoroso, altre sono di argomentomorale, civile e religioso.

I Trionfi: un poemetto diviso in seicapitoli in cui vuole rappresentare in chiave allegorica la vita umana, dalla lotta contro le passioni alla consapevolezza della fugacità delle coseterrene

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Struttura del Canzoniere

Comprende 366 componimenti:317 sonetti29 canzoni9 sestine7 ballate4 madrigali

Queste forme influenzeranno la storia della poesia occidentale e saranno per secoli – fino a Leopardi – le forme canonichedella poesia italiana.

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Perché è importante il Canzoniere

E’ il primo libro di poesie moderno. E’ la narrazione artificiale delproprio io che vuole rimanereimmortale. Inventa una grande storia d’amore– quella per Laura – e intorno a questa costruisce un libro che è il lavoro di tutta la sua vita, checontinuamente modifica. E’ tutto artificiale, nel senso che la poesia di Petrarca è pura menzognaovvero una falsificazione dellapropria biografia che è pura operaletteraria. Anche in questo senso Petrarca èmoderno rispetto ai suoicontemporanei.

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Solo e pensoso per li deserti campiIl sonetto 35 delcanzoniere. Uno dei primi composti e uno dei più celebri.Il soggetto d’amore èsolitario: disdegna la compagnia altrui. Si proietta nel paesaggioche deve essereincontaminato, senza altrapresenza umana.Il paesaggio è specchiodell’anima, ogni fiume o selva viene trasformatodall’immaginario del poeta.La parola ‘aspro’ lo collegaalle rime petrose di Dante.

Solo et pensoso i piú deserti campivo mesurando a passi tardi et lenti,et gli occhi porto per fuggire intentiove vestigio human l'arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampidal manifesto accorger de le genti,perché negli atti d'alegrezza spentidi fuor si legge com'io dentro avampi:

Sì ch'io mi credo ormai che monti et piaggeet fiumi et selve sappian di che tempresia la mia vita, che'é celata altrui.

Ma pur sí aspre vie né sí selvaggecercar non so ch' Amor non venga sempreragionando con meco, et io co'llui.