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PERSONAL MEMORY MUSEUM Il progetto, nella sua fase sperimentale, è stato realizzato da Katia Baraldi (curatrice) e AnnaMaria Tina (artista) in collaborazione con Memo, Comune di Modena e la Galleria Civica di Modena ed ha coinvolto gli studenti della III M del liceo psico-pedagogico di Modena nelle ore della professoressa Silvia Benuzzi. “Personal memory museum” è un percorso didattico indirizzato agli studenti degli istituti superiori. La finalità del progetto è quella di avvicinare gli studenti all’istituzione museale, in particolare al museo d’arte contemporanea, stimolando la curiosità e il senso critico che il contatto diretto con l’opera d’arte contemporanea favorisce. L’intero percorso nasce dalla riflessione sull’atto del collezionare e conservare oggetti, azione comune a tutte le culture e a tutte le età, stimolo originario per l’avvio delle collezioni private e, di seguito, dei musei. Gli obiettivi che il progetto si è proposto sono stati: - presentare l’arte come strumento di conoscenza e critica della società contemporanea; - indirizzare lo studente verso l’espressione creativa della propria individualità; - creare nello studente connessioni tra le nozioni apprese dalle diverse discipline scolastiche; - stimolare le capacità relazionali degli studenti attraverso la trasmissione di esperienze personali rappresentate all’interno del proprio “personal memory museum” - utilizzare in maniera creativa oggetti già posseduti dallo studente scoprendo ed evidenziandone il carattere simbolico ed affettivo. L’intero percorso è stato improntato ai criteri della peer education, attraverso un passaggio circolare sia delle informazioni di tipo nozionistico che delle opinioni critiche.

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PERSONAL MEMORY MUSEUM

Il progetto, nella sua fase sperimentale, è stato realizzato da Katia Baraldi (curatrice) e

AnnaMaria Tina (artista) in collaborazione con Memo, Comune di Modena e la Galleria

Civica di Modena ed ha coinvolto gli studenti della III M del liceo psico-pedagogico di

Modena nelle ore della professoressa Silvia Benuzzi.

“Personal memory museum” è un percorso didattico indirizzato agli studenti degli istituti superiori.

La finalità del progetto è quella di avvicinare gli studenti all’istituzione museale, in particolare al

museo d’arte contemporanea, stimolando la curiosità e il senso critico che il contatto diretto con

l’opera d’arte contemporanea favorisce.

L’intero percorso nasce dalla riflessione sull’atto del collezionare e conservare oggetti, azione

comune a tutte le culture e a tutte le età, stimolo originario per l’avvio delle collezioni private e, di

seguito, dei musei.

Gli obiettivi che il progetto si è proposto sono stati:

- presentare l’arte come strumento di conoscenza e critica della società contemporanea;

- indirizzare lo studente verso l’espressione creativa della propria individualità;

- creare nello studente connessioni tra le nozioni apprese dalle diverse discipline scolastiche;

- stimolare le capacità relazionali degli studenti attraverso la trasmissione di esperienze personali

rappresentate all’interno del proprio “personal memory museum”

- utilizzare in maniera creativa oggetti già posseduti dallo studente scoprendo ed evidenziandone il

carattere simbolico ed affettivo.

L’intero percorso è stato improntato ai criteri della peer education, attraverso un passaggio circolare

sia delle informazioni di tipo nozionistico che delle opinioni critiche.

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ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO

Primo giorno di laboratorio (4 ore)

Percorso didattico da effettuare in classe:

Introduzione storico-sociale sulla storia del museo e sua evoluzione.

Focalizzazione sul Museo d’Arte Contemporanea, breve presentazione Galleria Civica di

Modena e della mostra presente al momento della visita.

L’Oggetto: la sua funzione, simbolizzazione e significato all’interno di una collezione.

Presentazione di alcuni musei d’artista realizzati dal Novecento ad oggi

• Marcel Duchamp : “Boite en valise”, 1934

• Ben Vautier : “L’armoire”

• H. Distel “ Schubladenmuseum”, 1972, documenta 5

• Maciunas “Fluxus cabinet”

• Oldenburg “Mouse Museum”, 1956-1977

• Umoca di Cai Guo Qiang per arte all’arte nel 2001

• Progetto THE SOUL (or, Much Trouble in the Transportation of Souls) di Anselm

Franke / Hila Peleg a Manifesta 7 (2008)

• Chiara Pergola “Museo dell’Ohm” (2009 ad oggi)

Percorso didattico da effettuare in Galleria:

Visita alla mostra presentata dalla Galleria Civica di Modena e discussione sulle tematiche,

e il catalogo della mostra

Rientro in classe

Scelta degli studenti delle tematiche su cui realizzare i musei personali

Secondo giorno di laboratorio (4 ore)

Percorso didattico da effettuare e completare in classe:

Allestimento dei “Personal Memory Museum”

Analisi-discussione sulla coerenza degli oggetti selezionati in relazione alla tematica scelta.

(Metodologia per la scelta dell’oggetto: rendere visibile l’invisibile, rappresentare concetti,

avere la doppia qualità di elemento individuale e collettivo, oggetti come segni significanti)

Presentazione da parte del partecipante al laboratorio del proprio museo personale attivando un

interscambio sulla base dei principi della peer education.

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LO SPAZIO DEL SACRO

Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini corso Canalgrande, Modena 5 dicembre 2010 - 6 marzo 2011

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Comunicato Stampa n. 1

La Galleria Civica di Modena inaugura sabato 4 dicembre 2010 alle 18.00 alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande a Modena, la mostra Lo spazio del sacro.

Organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la collettiva presenta opere provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private italiane e straniere di alcuni fra gli artisti della scena contemporanea internazionale che hanno maggiormente

riflettuto sul tema del sacro: Adel Abdessemed, Giovanni Anselmo, Kader Attia, Paolo Cavinato, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Josep Ginestar, Anish Kapoor, Richard Long, Roberto Paci Dalò, Jaume Plensa, Wael Shawky. Ogni opera occuperà in completa solitudine un ambiente della Galleria, da una parte accentuando il

rapporto diretto, esclusivo, intimo che ciascuna di esse instaura con lo spettatore, dall’altra amplificando la propria capacità di entrare in relazione con gli spazi architettonici. L’idea fondante della mostra risente molto delle parole di Mircea Eliade a sul fatto che il sacro, nell’arte

contemporanea, “è divenuto irriconoscibile; si è camuffato in forme, propositi e significati che sono apparentemente ‘profani’. Il sacro non è scontato, com’era per esempio nell’arte del Medioevo. Non si riconosce immediatamente e facilmente, perché non è più espresso attraverso il convenzionale

linguaggio religioso”. Se queste sono le premesse teoriche relativamente all’arte contemporanea, i saggi di Michele Emmer, Vito Mancuso, Vincenzo Pace e Vincenzo Vitiello guideranno i lettori del catalogo verso una più ampia comprensione dei limiti, dei significati e delle possibilità che la parola

sacro ancora conserva ai nostri giorni. “Non di rado – si legge nel testo in catalogo del curatore della mostra Marco Pierini – l’opera d’arte definisce con la sua mera presenza uno spazio di riguardo, inviolabile, sacro nell’accezione che rimanda direttamente all’etimologia della parola: circoscritto, ristretto, separato. La distanza che essa

delimita – quand’anche non abbia a che vedere con una dimensione trascendente, o comunque ‘superiore’ – può essere sia puramente spaziale, fisica, sia temporale, sia culturale. In ogni caso, tuttavia, questa distanza rimarrà invariabilmente a segnare una straordinarietà, un’eccezionalità, una

dimensione non ordinaria né quotidiana. Ma tale dimensione non è, contrariamente alle apparenze,

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avulsa dalla vita perché, anzi, alla sua forza attrattiva è quasi impossibile resistere, che sia fondata

sull’incanto e la fascinazione oppure sul timore e l’inquietudine dell’ignoto. Limite e soglia, confine e passaggio, lo spazio sacro si costituisce sempre come rapporto – quando esclusivo e privato, quando collettivo e condiviso – tra mondi diversi e come invito per chi guardi a lasciarsi trasportare, ad affidarsi all’opera e sperimentare una sorta di estraniamento contemplativo o di empatetica immedesimazione”.

Con Lo spazio del sacro riaprirà al pubblico la Palazzina dei Giardini, a conclusione del secondo stralcio dei restauri curato dal Settore Lavori Pubblici del Comune di Modena che ha interessato gli

interni dell’edificio, con il rinnovo degli impianti elettrici e termici alimentati a energia geotermica e che si concluderà con il recupero pittorico dei decori della cupola.

Mostra Lo spazio del sacro

Sedi Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103 e Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande

Inaugurazione sabato 4 dicembre ore 18,00 Periodo 5 dicembre 2010-6 marzo 2011

A cura di Marco Pierini Organizzazione e Produzione

Galleria Civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Orari

martedì - venerdì 10.30 - 13.00; 15.00 - 18.00 sabato domenica e festivi 10.30 – 19.00 lunedì chiuso

25 e 26 dicembre 2010, 1 gennaio 2011, 15.00-19.00 Ingresso gratuito

Catalogo Silvana Editoriale con testi di Michele Emmer, Vito Mancuso, Vincenzo Pace, Vincenzo Vitiello, Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini

Preview per la stampa giovedì 2 dicembre 2010 ore 11,30

Ufficio Stampa Clp, Milano, tel. +39 02 433403, [email protected] immagini e comunicati scaricabili dal sito www.clponline.it

Ufficio Stampa Galleria Civica di Modena, Cristiana Minelli tel. +39 059 2032883, [email protected] immagini e comunicati scaricabili dal sito www.galleriacivicadimodena.it

Informazioni Galleria Civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it

Museo Associato AMACI

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Richard Long, Arizona Circe, 1987

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Chen Zhen, Chain of Nirvana, 1997

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Jaume Pensa, Jerusalem, 2006

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LABORATORIO “PERSONAL MEMORY MUSEUM” DI K. BARALDI E A. M. TINA

MUSEI REALIZZATI DALLA III M LICEO PSICO-PEDAGOGICO SIGONIO

Febbraio-marzo 2011

MUSEO: UN MONDO D’AMORE MUSEO: LA MUSICA COME RIFLESSIONE

di Alessandro Amore di Nicolino Martino

MUSEO: LE PERSONE DELLA MIA VITA MUSEO: MUSICA

di Valentina Farricella di Cocò (Francesca Cucuzza)

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MUSEO: HOPE MUSEO: INEVITABILI DELUSIONI

di Sara Nannini di Cuzzi Adelaide

MUSEO: SEA MUSEO: LE EMOZIONI DEL LIBRO

di A. di Sea (Anna Tarozzi) di Cecilia Turco

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MUSEO: LA FESTA DI IMBOLC MUSEO: IL TEMPO DELLA NOSTRA VITA

di Alex il Bardo (Alex Cavani) di Elena Bellei

MUSEO: LETTURA E MUSICA MUSEO: IL RESTO

di Eleonora Bignardi di Azzurra Cannizzaro

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MUSEO: DELLE EMOZIONI MUSICALI MUSEO: LA MIA FAMIGLIA

di Paolo Petrone di Musso Marin Rebecca Fiorella

MUSEO: MARYLIN MONROE MUSEO: I RICORDI

di Erica Della Mura di Eleonora Lepore

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MUSEO: FATICABILE FIDUCIA MUSEO: I MIEI SEDICI ANNI

di Martina Calia di Eleonora Lustrissimi

MUSEO: ORO BLU MUSEO: IO

di Alice Sacchi di Daniela Marin

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MOMENTI Di LABORATORIO IN CLASSE

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PRIMO PIANO SU ALCUNI DEI MUSEI REALIZZATI

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BIBLIOGRAFIA

Bourdieu P., L'amore dell'arte: le leggi della diffusione culturale : i musei d'arte europei e il loro

pubblico, Guaraldi, Rimini, 1972.

Cataldo L., Paraventi M. Il Museo oggi, Linee guida per una museologia contemporanea, Hoepli

Editore, Milano, 2007.

Chiodi S., Le funzioni del museo. Arte, museo, pubblico, nella contemporaneità, Le lettere, 2009.

De Socio P., Piva C., Il museo come scuola. Didattica e patrimonio culturale, Carocci, Roma, 2005

Di Lieto A., Bricolo F., Allestire nel museo. Trenta mostre a Castelvecchio, Marsilio, 2009.

Di Valerio F., Paticchia V., (a cura di), Un futuro per il passato. Memoria e museo nel terzo

millennio, Clueb, Bologna, 2000.

Ferrari F., Lo spazio critico. Note per una decostruzione dell’istituzione museale, Luca Sassella

Editore, 2004.

Fiore F., Museo e cultura dei luoghi, Gurini Scientifica, 2010.

Hooper-Greenhill E., I Musei e la formazione del sapere, le radici storiche, le pratiche del presente,

Il Saggiatore, Milano, 2005.

Marani Pietro C., Pavoni R., Musei. Trasformazioni di un’istituzione dall’età moderna al

contemporaneo, Marsilio, 2006.

Marini Clarelli M. Vittoria, Che cos’è un museo, Carocci, 2005.

Monaci S., Il futuro nel museo. Come i nuovi media cambiano l’esperienza del pubblico, Guerini e

associati, 2005.

Polveroni A. This is contemporary! Come cambiano i musei d’arte contemporanea, Franco Angeli,

Milano, 2007.

Perin A., Cose da museo. Avvertenze per il visitatore curioso, Elèuthera, 2007.

Piva A., Il museo. La coscienza lucida dell’ambiguità, Lybra Immagine, 2005.

Riccini R., (a cura di), Come imparare dalle cose-la cultura materiale nei musei, Clueb, Bologna,

2003.

Schubert K., Museo. Storia di un’idea. Dalla rivoluzione francese ad oggi., Il Saggiatore, 2004.

Spadaro M. A., Museo per tutti. Esperienze di didattica museale, Kalòs, novembre 2010.

Tomea Gavazzoli M.L., Manuale di Museologia, R.C.S. Libri S-p.A., Milano, 2003

Vercelloni V., Cronologia del museo, Jaca Book, Milano, 2007.

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Zuliani S., Il museo all’opera.Trasformazioni e prospettive del museo d’arte contemporanea, Bruno

Mondadori, 2007.

Zuliani S., Effetto Museo. Arte, critica, educazione. Pearson Paravia Bruno Mondadori, Milano,

2009.

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KATIA BARALDI cv

Katia Baraldi vive e lavora a Bologna.

e-mail: [email protected]

tel. : +39 348 66 17 509

FORMAZIONE

2006

- master in Storia e Storiografia Multimediale, Università degli Studi di Roma TRE.

2002

- laurea in Storia Moderna, Università degli Studi di Bologna.

Borse di studio

2006

- Casa di Produzione Cinematografica Loups Garoux, progetto di Master “Matilde di Canossa: una

donna di Potere e di Cultura“.

2000

- Società Italiana delle Storiche. Scuola estiva di Storia e Cultura delle Donne “Annarita

Buttafuoco”. Tema del corso: “Metamorfosi del Corpo”.

Premi

Tra i quattro vincitori, con il progetto Il gioco dell’Oca della prima edizione del Concorso per

giovani curatori e critici d’arte A cura di..., promosso e realizzato dall’Ufficio Giovani d’Arte del

Comune di Modena su tutto il territorio regionale. A cura di... rientra nell’Accordo di Programma

triennale GECO – Giovani Evoluti e Consapevoli, che vede come partner il Dipartimento della

Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato Cultura, Sport e Progetto

Giovani della Regione Emilia-Romagna, gli Enti locali che collaborano all'interno del GA/ER -

Coordinamento Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna e la collaborazione dell'Ufficio Promozione

Giovani Artisti del Comune di Bologna. Una Commissione costituita da Angela Vettese, Direttrice

della Galleria Civica di Modena e da Roberto Daolio, Critico d'Arte e Docente dell'Accademia di

Belle Arti di Bologna, ha selezionato tra i 20 concorrenti emiliano-romagnoli quattro curatori di

Modena, Reggio Emilia e Bologna.

FORMAZIONE EXTRAUNIVERSITARIA

Corso “CURATORI DI MOSTRE ED EVENTI D’ARTE” organizzato dalla Galleria A+A di

Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia (Assessorato alle Politiche Giovanili e Centro

Pace) e con l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Workshop

2009

- “Il Tempo della Notte”, di Emilio Fantin, Istituzione Parco Laguna, Galleria Contemporaneo,

Mestre (VE).

- “Seminari GAP-Giovani per l’Arte Pubblica”, promosso dal GAI Bologna con il sostegno

dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

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ESPERIENZE LAVORATIVE

2008 – ad oggi

- collaborazione con l’artista Emilo Fantin.

- collaborazione come curatrice e organizzatrice di eventi presso lo spazio Fragilecontinuo di

Bologna.

2008

- assistente dell’artista /curatrice Annalisa Cattani.

- collaborazione a progetto con l’Ufficio Stampa Culturalia, Bologna.

- collaborazione come e-content manager per la prima edizione del progetto artistico Deja-vu, a

cura di Lelio Aiello.

2006 al 2007

- stage presso la Galleria d’Arte neon>campobase, Bologna.

24/05/2006 -16/07/2006

- collaborazione con la Galleria Civica di Modena in occasione della Mostra “Interdipendenze” di

Piero Gilardi: guide e assistenza ai visitatori nella sezione multimediale.

PROGETTI REALIZZATI

2011

curatela Il filo di Arianna, personale di Arianna Fantin, Fragilecontinuo, ArtefieraOFF 2011.

2010

- “kebab” personale di Carlo Steiner, Fragilecontinuo, Bologna, Italia.

- curatrice con Alessandro Castiglioni del progetto “Transition: A private matter”, per il progetto

itinerante Roaming di Ermanno Cristini, Praga, Repubblica Ceca.

http://www.roaming-art.it/eventi/visualizza/transition-private-matter

- curatela di “ECLECTIC GUITAR SOLO” Paesaggio sonoro di musica concreta del musicista

Filippo Giuffrè, Fragilecontinuo, Bologna, Italia.

- curatrice di “Playlist : people, évents, roots”, neon>campobase, Bologna, Italia.

-curatrice di Elettro drop track di Guido Affini, Fragilecontino, Bologna, ArtefieraOff 2010.

2009

- presentazione del progetto “Ragnatele laboratorio di design creativo per i giovani, incubatore di

idee e comitato/osservatorio sulla contemporaneità,” con Emanuele De Donno, dell’Associazione

viaindustriae.it

- Il gioco dell’oca, evento di arte pubblica a Modena. Progetto che rientra tra i quattro vincitori

della prima edizione del Concorso per giovani curatori e critici d’arte A cura di...’Ufficio

Giovani d’Arte del Comune di Modena, GECO – Giovani Evoluti e Consapevoli, Dipartimento

della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato Cultura, Sport e Progetto

Giovani della Regione Emilia-Romagna, gli GA/ER -Ufficio Promozione Giovani Artisti del

Comune di Bologna. Il gioco dell’Oca rappresenta il terzo progetto, in ordine di tempo ad essere

realizzato.

- curatrice del progetto io che sono sempre altri, all’interno della prima edizione del Festival No-

profit di Arte Contemporanea “NOPasswd N°0, no profit, no instituzionale Festival di Arte

Contemporanea di Genova”.

- curatela di Dissolvimento – Sconfinamento tra arte e design. Incontro con Flavio Favelli (artista),

Paolo Bertocchi (artista), Davide Ferri (curatore e critico d’arte), promosso dal Laboratorio

FRAGILECONTINUO.

2008

- curatela della mostra Realtà Contemporanea, ScalaMata Gallery, all’interno della Seconda

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edizione del Progetto ACCADE in collaborazione con la Regione Veneto( seconda edizione).

- curatela della collettiva LightFluxus , ScalaMata Gallery, Venezia

- fondatrice dell’Associazione culturale ATTIVARTE, Venezia, ideatrice e promotrice del Progetto

ACCADE seconda edizione.

2007

- curatela Let the Body PLAY !, JARACH GALLERY, Venezia, Progetto ACCADE promozione

di giovani curatori e giovani artisti sul territorio veneziano in collaborazione con la Regione

Veneto).

PUBBLICAZIONI

2011

- catalogo A cura di… GAI di Modena, Assessorato Politiche Giovanili, Cumune di Modena,

GECO, Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato

Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna, 2011

- recensione mostra “Annamaria Tina”, Segno n. 234, p.67.

2010

recensione Daniela Mnazolli, Casabianca catalogo online

- NoPassword catalogo fanzine, Genova

2008

- Mutazione contemporanea, 21 curatori, 53 giovani talenti, 15 eventi espositivi, Un itinerario

attraverso le gallerie di Venezia e Mestre, Associazione culturale no-profit Attivarte.

- Ri.Creazione. 1° biennale per giovani artisti emergenti dedicata all’Arte del Riciclo, Assessorato

alla Cultura, Comune di Castelfranco Emilia, (MO).

2007

- Uno stato di eccezione, catalogo Progetto ACCADE, Venezia, (non firmato).

CONFERENZE/TAVOLE ROTONDE

2009

- Numero Uno incontro a Bologna, incontro per analizzare la situazione politica e culturale delle

istituzioni d’arte italiane e degli spazi no profit in Italia. Estratto : http://www.undo.net/

- Il Falso Oreste. Un tentativo di turbolenza sulla calma piatta italiana, curato dal Gap, Giovani per

l’Arte Pubblica, GAI di Bologna, Assessorato alle Politiche Giovanili di Bologna, Bologne.

2007

- SubLimina. Sconfinamenti tra percorso espositivo e dialogo, a cura di Annalisa Cattani e

Massimo Marchetti, Rocca di Bentivoglio, Bazzano (BO).

Katia Baraldi

Bologna, il 11/02/2011

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ANNAMARIA TINA cv

AnnaMaria Tina vive a Bologna.

e-mail: [email protected]

tel. : +39 348 92 63 778

FORMAZIONE

2004

laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna con tesi in teoria e pratica dei mass media: ”Il

percorso artistico di Giovanni Lindo Ferretti tra unità e frammentazione”.

Workshop

2009

-“ Laboratorio sull’abolizione dell’autocensura nelle pratiche artistiche”, visiting professor

Cesare Pietroiusti, galleria Franco Soffiantino, Torino.

2008

- “Giovani per l’Arte Pubblica, laboratorio permanente attivo, (GAP”) a cura di Gino Gianuizzi,

visiting professor Beatrice Catanzaro e Lucio Nardi, spazio GAP, Bologna.

- (selezionata per) Kim Jones, artista residente, Viafarini, Milano

2004

-"Arte pubblica" visiting professor Alberto Garutti, stazione ferroviaria, Bologna.

2005 al 2007

collabora a Orfeo Hotel contemporary art project di Elisa Laraia, progetto di scambio identitario a

Bologna, costituendo il Magische Zaubereien Project insieme a Mona Lisa Tina.

MOSTRE PERSONALI

2010

My favourite game, a cura di Lino Baldini, Placentia arte, Piacenza.

2009

Surprise party. Omaggio al progetto Container, con Mona Lisa Tina, evento di public art al

Quartiere S. Donato, Bologna, a cura di Gino Gianuizzi e Mili Romano, in collab. con

Neon>campobase, Gai giovani artisti italiani e Ufficio Cultura del Quartiere S. Donato.

2008

Controlled mental space, Crac centro ricerca arte contemporanea, Cremona, a cura di Dino Ferruzzi

e Gianna Paola Macchiavelli, in collab. con AMACI, giornata del contemporaneo, IV edizione.

2004

Magische Zaubereien, Sesto Senso, Bologna, a cura di Stefano Questioli.

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MOSTRE COLLETTIVE

2010

Do not try this at home, a cura di Viviana Checchia e Anna Santomauro, Step 09 Art fair, Museo

delle scienze Leonardo da Vinci, Milano.

Casabianca, a cura di Anteo Radovan, Casabianca, Zola Predosa, Bologna.

1h art, a cura di Viviana Checchia e Anna Santomauro, C/off, Festival arte Contemporanea, Faenza,

italy.

Roaming. Transition. A private matter, a cura di Katia Baraldi e Alessandro Castiglioni,

Visehradskà 26, Praga.

1h art ON FIRE, a cura di Viviana Checchia e Anna Santomauro, neon>campobase, arte fiera OFF,

Bologna.

2009

1h art ON FIRE, a cura di Anna Santomauro e Viviana Checchia, TINA B, The Prague

Contemporary Art Festival, Parkhotel Prague, Praga.

1h art ON FIRE, a cura di Viviana Checchia e Anna Santomauro, stEP 09, East End Studios,

Milano, 1 edizione.

Daimon 3. La comunicazione invisibile, Museo del Carcere Le Nuove, Torino,

a cura di Luca Andriolo, Michele Bramante, Gian Alberto Farinella, Elisabetta Tolosano,

1h ART, on-line, a cura di Viviana Checchia e Anna Santomauro, partnership neon>campobase

(Bologna), Sabot Gallery (Cluj-Napoca), Stanica (Zilina).

Except, sala Silentium, Vicolo Bolognetti, Bologna, a cura di Limen, in collab. con

neon>campobase e c/o careof DOCVA.

2007

Daimon 2, Museo della Città, Collegno (To), a cura di Paradigma, in collab. con comune di Torino,

regione Piemonte.

Art for art’s shake, OUT going views, palazzo Zambeccari, Bologna, a cura di Dede Auregli, Arte

fiera OFF.

2006

Veriditas multiforme, Spazio Gianni Testoni la 2000+45, Bologna, a cura di Maurizio Osti.

Art for art’s shake. 12 artiste per 12 stanze, palazzo Dondini, Bologna, a cura di Isabella Falbo.

Water project, in Orfeo Hotel contemporary art project, Bologna, a cura di Isabella Falbo.

2005

Stanze aperte, centro storico di Altidona, a cura di Nazareno Luciani.

2004

La stazione, stazione ferroviaria di Bologna, a cura di Roberto Daolio e Mili Romano.

EVENTI

2007

Karyatis, La pillola arte contemporanea, Bologna, a cura di La pillola

2006,

Fluidus ignis, Orfeo Hotel contemporary art project, Bologna, a cura di Elisa Laraia

2005

Senza spine, Villa Serena, Bologna, a cura di Isabella Falbo e BOART

Page 27: PERSONAL MEMORY MUSEUM - sigonio.edu.it · Modena nelle ore della professoressa Silvia Benuzzi. ... dei significati e delle possibilità che la parola sacro ancora conserva ai nostri

ARCHIVI

Urban Center Bologna, in “Percorsi emotivi”, progetto della Fondazione Istituto Gramsci

Emilia-Romagna, piazza Maggiore, 1, Bologna.

Careof DOCVA, via Procaccini, 4, Milano

CRAC, via X1 febbraio, 80, Cremona.

Fondazione March, via Armistizio, 49, Padova.

BIBLIOGRAFIA

2009

Daimon 3, catalogo della mostra, a cura di Associazione Paradigma, Torino

2007,

Daimon 2, catalogo della mostra, a cura di Associazione Paradigma, Torino

2007,

Art for art's shake 07, catalogo della mostra, a cura di Comunicattive, Orfeo hotel contemporary art

project, Agenzia 04, Bologna.

2005,

Accademia in Stazione, catalogo della mostra, a cura di Mili Romano e Roberto Daolio, Bologna.

Sesto Senso, catalogo mostre 03/04, 04/05, a cura di Stefano Questioli, Elia Greggio, Michela Boni,

SATE, Ferrara 2005.

Altidona 2005, Stanze Aperte, catalogo della mostra, a cura di Silvia Piolo, Grottammare .

RECENSIONI

2011

Katia Baraldi, “Annamaria Tina”, Segno n. 234, p.67.

2010

Chiara Pilati, “Artisti in prestito”, La Repubblica Bologna, 12 gennaio 2010, p. XI

2008

Vascellocremona, "Dalla guerra fredda la performance di Anna Maria Tina al liceo Munari"

Emanuela Genesio, “Anna Maria Tina” in Arteatro contaminazioni, Exibart on line

2004

Stefano Questioli. “Stazione arte”, Exibart on paper n.17, p. 41.