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copertinaMonumento a Don Bosco nel " Don Bosco College" di NEWTON (Stati Uniti).Giovani di tutti i paesi trovano in Don Bosco il maestro e la guida che addita lorogl'ideali per un gioioso avvenire.

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Un dolce cal vario d'amore

: l'educazione dei figli

DON BOSCO

L'uno dei due bambini del grazioso quadrotracciato da Don Lemoyne è Giovanni Bosco,il quale forse, senza la callosa mano materna chelo guida come in un incontro con la Madonna,non sarebbe diventato il grande Santo educatore .

S. Tommaso definisce la famiglia « seno spi-rituale» infatti occorre il tepore di quel senoperchè sbocci la persona umana . E quel caloredell'anima, sublimato dalla grazia, ha qualchecosa di sacerdotale e di insostituibile .Pio XII chiama i genitori « sacerdoti della

culla, dell'infanzia e della puerizia dei loro figli»e perciò li ammonisce con ardore apostolico :« Nella formazione cristiana delle piccole animeche il Signore vi affida nel crearle per vivificarei corpi da voi plasmati, vi è riservata unaparte, un magistero di cui non è lecito disin-teressarvi, nel quale nessuno potrà pienamentesostituirvi» . Il Signore che ha fatto balzare dalnulla con una sola parola le galassie e le extra-galassie, il Signore che ha seminato nell'uni-verso un miliardo di miliardi di stelle, noncrea una persona senza la volontà e la col-laborazione dei genitori

. Certo questa collaborazione costa sacrificio perchè implica la im-molazione della propria persona per lo sviluppodi quella del figlio ; ma coraggio : un giorno lacupola di Michelangelo sarà polvere; la DivinaCommedia non sarà più divina e neppure com-media ; invece i figliuoli saranno stelle che bril-leranno per sempre nel cielo di Dio .

« Era bello in sulla sera vedere Mamma Mar-gherita avviarsi verso casa, tenendo sulle spallecon la mano sinistra la zappa ed il sarchiello,conducendo con la destra i suoi due fanciulli, erecitare l'Angelus al suono della campana, chelontana risonava in fondo alle valli » .

L'educazione non può prescindere dal doveredi preparare alla vita, che va intesa non comepiacere ma come missione : la grandezza è sempreaustera e la vita è la realtà più grande ; per ilcristiano poi la Croce non è un ornamento delcollo o della camera . Il nemico più terribile del-l'educazione è perciò la mollezza, che lascia li-beri tutti i capricci del fanciullo e comprometteper sempre la formazione del suo carattere .

Il ragazzo deve dipendere in tutto dai suoigenitori; non c'è che l'obbedienza ad allenarloa questa docile sottomissione . Col tempo il lavoroeducativo sarà reso più facile dalla convinzione e dalla persuasione. Cresce così nell'animo delfigliuolo la virtù dell'obbedienza .

Il linguaggio dell'amoreLa virtù è, a un tempo, attitudine e abitudine,

due cose che hanno bisogno dell'esercizio, il qualescava il solco con una resistenza sempre menofaticosa, fino a mutarsi in gioia . I primi esercizidi musica costano fatica, ma quando le dita deigiovanetto addestrate e scaltrite tradurranno insuoni le note segnate sullo spartito, allora l'animogioirà e benedirà quegli stucchevoli esercizi .

Del resto il comando divino : « Onora il padre e la madre» non si può eludere con la mbretta:esso raggiunge anche gli adolescenti in elicottero e domani li accompagnerà nell'astronave per ivoli interplanetari .L'antico Testamento ammonisce : «Chi rispar-

mia la verga odia suo figlio » ; il nuovo Testamentosupplica : « Padri, non provocate ad ira i vostri .figli » . Come si accordano i due precetti?I figli, essendo armati in quelle cose

elle loro piacciono, col parteciparealle loro inclinazioni infantili, imparano

ad amare quelle cose che natura[~niente loro piacciono poco, quali sono

la disciplina, lo studio, la mortificazione di se stessi; e queste cose im-parano a fare con slancio e amore .

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La causa del male [naturalismo pa-ganeggiante] è una sola : l'educazionepagana che si dà generalmente nellescuole. Formata tutta su classici pa-gani, imbevuta di massime e sentenzepagane, impartita con metodo pagano,oggi che la scuola è tutto, questaeducazione non formerà mai veri cri-stiani. Ho combattuto tutta la miavita contro questa perversa educazioneche guasta la mente e il cuore dellagioventù ; fu sempre il mio idealeriformarla su basi schiettamente cri-stiane " .

DON BOSCO

I'amore: ama e fa ciò che vuoi . Il castigo sceltoe dosato dall'affetto sana e non duole .

« L'autorità paterna e materna che è sulla frontedell'uomo e della donna - dice Pio _X I1 -- saràquasi il riflesso della maestà divina . Se veramentel'amore, materno e paterno, un amore sotto ogniaspetto cristiano e non un più o meno incoscientecompiacimento egoistico, ispira i vostri comandi ,i vostri figli ne saranno tocchi e li seconderannonel profondo dell'anima loro, senza bisogno (limolte parole, perchè il linguaggio dell'amore è piùpotente nel silenzio dell'opera, che vegli accentidel labbro,> .

Ascendere insiemePer educare bene, bisogna essere bene educati,

perchè la vita, si insegna con la vita . Il bam-bino, come si riempie di minutaglie le tasche,così si rimpinza la memoria di immagini cheattinge dal suo ambiente ; e quelle immagini nonsono inoperose ma sviluppano una forza di imi-tazione ; perciò la familiarità è un fattore impor-tantissimo nel processo formativo. Coane puòsussistere una famiglia senza familiarità?

Ma la familiarità punta sulla semplicità deimodi e sull'unità dei cuori, non già sulla sciatteriadel tratto e la volgarità delle relazioni . « Non cistancheremo di raccomandare - scrive il Ba-roni - alle nostre famiglie l'esempio luminoso diDon Bosco . Questo Santo educatore voleva chei suoi collaboratori facessero vita comune coni ragazzi, partecipassero attivamente alle occu-pazioni, agli svaghi, alle iniziative di quelli .Diciamo dunque ai genitori : volete essere sicuridelle amicizie dei vostri figli? Aprite ai loroamici le porte- di casa vostra; volete che non sisbandino fuori di casa? Fate che possano eserci-tare in casa tutta la loro vivacità . Volete sapereche cosa fanno? lntervenite come fratelli maggiorinelle loto iniziative, bandite la musoneria ; anchese il vostro cuore è triste, ringiovanite nellaloro allegria . Insomma cercate di essere i miglioriamici (lei vostri figli » .

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Man mano che il figliuolo cresce, si allontanasempre più dai genitori, perchè diventa semprepiù << persona ", con le sue caratteristiche : quantopiù diventa lui, tanto più si distingue da noie si deve allontanare per crearsi l'ambiente ovemaggiormente possa affermarsi . Quando il bimboè tra le braccia della mamma è dolce peso, dalmomento in cui cammina solo, comincerà, èvero, a pesano sempre di meno, ma sarà anchemeno dolce perchè camminerà sempre più solo ;soprattutto per questo la maternità, è un dolcecalvario d'amore .

« Se il Signore non edifica la sua casa,s'affaticano invano quelli che la edificano . Vanoè per voi levarvi anzigiorno, levatevi dopo ilriposo, o voi che mangiate il pane del dolore» .La persona umana è appunto la casa di Dio equale dimora può essere più bella? Ma essa nonsi innalza leggiadra verso il cielo senza l'aiutodivino, che il Signore in genere concede solo achi lo implora .

Ogni figliuolo ha due padri : il Padre Celeste,che ne ha creata l'anima, ed il padre terreno cheha collaborato con Dio a rivestirla di un organi-smo. La madre come deve insegnare il rispettoper il padre della terra, così deve istallare nelpiccolo cuore l'adorazione per il Padre del cielo .

« Istruzione religiosa ai figli! - dice Pio XII .- L usci primi loro noni dolce uscio della madre la

. questo Consiste il promettente successo dellemadri cristiane, mea anche la loro responsabilità» .Dopo la vestizione chiericale, Mamma Mar-

gherita così parlò al figlio : « Quando sei venutoal mondo ti ho consacrato alla Beata Vergine ;quando hai cominciato i tuoi studi, ti ho racco-mandato la devozione a questa nostra Madre ;ora ti raccomando di essere tutto suo, ama icompagni devoti di Maria e, se diverrai sacerdote,raccomanda e propaga sempre la, devozione diMaria » .

« Nel terminare queste parole - nota DonBosco - mia madre era commossa, : io piangevo» .

L'amore di Dio è soprattutto amore dei nostrifratelli, specie di quelli più poveri e abbandonati,perchè più simili al Crocifisso, primogenito deifigli di Dio . Lo Spirito Santo accese nell'animadi Giovanni Bosco quel grande incendio di ca-rità che ancora brucia nel mondo, mediantel'esempio della mamma sua. « Margherita - nar-rano le _Memorie biografiche - ora l'angelo conso-latore di tutti gli infermi e di tutti i moribondidella borgata e ai suoi fianchi stava sempre Gio-vanni, pronto a qualunque servizio ed assistenza» .Non fa meraviglia che da uno stelo simile

sia sbocciato un fiore di tanta santità : poichéè sempre vero che « ogni uomo si forma sulleginocchia della mamma » .

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Perchè tiri su tant'acqua?

« Voi attingerete con gaudio le acque dalle fontidel Salvatore» (Is ., 12, 3) . Queste parole con lequali il profeta Isaia simbolicamente preannun

ziava, le molteplici e abbondantibenedizionidiDio, che l'ira cristiana avrebbe apportato, spon-tanee ritornano alla Nostra mente, allorchè diamouno sguardo ai cento anni chesono trascorsi (la quando il No-stro predecessore di i . m. Pio IX,ben lieto di assecondare i voti delmondo cattolico, si compiaceva diestendere e rendere obbligatoriaper la Chiesa intera la festa delCuore Sacratissimo di Gesù .Innumerevoli, infatti, sono legrazie celesti che il culto tributaloal Cuore Sacratissimo di Gesù hatrasfuso nelle anime dei fedeli » .

Nel leggere questa: introdu-zione alla recente stupenda Let-tera Enciclica di Sua SantitàPio XII sulla divozione alSacro Cuore, viene spontaneopensare ad un'apparizione del santo giovaneLuigi Colle, figlio degli insigni benefattori contiColle di Tolone, a Don Bosco, il 30 aprile 1882 .Il Santo si trovava a Roma nella sacrestia dellacappella presso la chiesa. del Sacro Cuore incostruzione. Ad un tratto gli apparve Luigi, inun mare di luce, bellissimo e felicissimo, in attodi attingere acqua (la un pozzo .- Perchè - gli chiese Don Bosco - tiri su

tant'acqua?- Attingo per me e per i miei genitori .- Ma perchè in tanta quantità'?- Non comprende? Non vede che è il Sacro

Cuore del Signor Nostro Gesù Cristo? Quantipiù tesori di grazia e di misericordia ne escono,tanti più ve ne rimangono (il . B., XV, 83) .

Il culto dell'amore

Il Santo Padre (,'invita ad attingere abbon-dantemente alle fonti inesauribili di questoCuore divino, ma ci ricorda che l'essenza delladevozione al Cuore di Gesù non sta in devotepratiche esteriori nè nella speranza dei vantaggiche ne derivano . e Il culto del Cuore Sacratiissi» no

di Gesù - dice il Papa - non è in sostanza cheil culto dell'amore che Dio ha per noi in Gesù,ed è insieme la pratica del nostro amore verso Dioe verso gli altri uomini . In altre parole tale cultosi propone l'amore di Dio come oggetto di adora-zione, di ringraziamento e di imitazione e con-

sidera la perfezione del nostro amore per Iddioe per il prossimo come la mèta da raggiungerecon la pratica sempre più generosa del coman-damento nuovo, lasciato dal Divino Maestro agliApostoli quasi in sacra eredità, quando disseloro : " Io vi do il comandamento nuovo : amatevigli uni gli altri come io ho amato voi . . . " » .

Troppo spesso si dà alla parola devozione ilsignificato di « pio sentimento » ;ma, se sfogliamo un dizionario,anche il più moderno, alla, vocedevoto leggiamo : chi è pronto afar sacrificio di se> a Dio, neosserva i precetti e prega assidua-mente . Letteralmente : consa-crato, votato .

Il Santo Padre ha parolemolto chiare su questo punto,quando afferma che i fedeli nondebbono «avere copre principalenoti ('O della loro consacrazione alsere i-, io divino (devozione) alcunvantaggio personale corporale ospirituale temporale o eterno, 'mala bonà'` 'l-sa di Dio, cui procu-rano di rende re ossequio con atti

di amore, di adorazione e di debili- e ioni di grazie» .

Devozione salesiana,La devozione al Sacro Cuore di Gesù può dirsi

devozione salesiana, non solo perchè Don Bosco l'haardentemente praticata e insistentemente racco

mandata, ma anche perchè essa più di ogni altraè fondata sull'amore di Dio e del prossimo inispirito di umiltà e di mansuetudine . S . Francescodi Sales, il dolcissimo Santo, è il prototipo diquesto spirito, attinto con gaudio alle sorgentidel Salvatore . Non per nulla. le rivelazioni delSacro Cuore sono avvenute in nn monasterodella Visitazione da lui fondata .Anche Don Bosco è un santo tutto cuore,

come il dolce Patrono delle sue opere . Tale celo presenta la Chiesa applicando a, lui le parolescritturali : « Dio gli diede u-n cuore largo comele spiagge dell'oceano», . . . a. somiglianza di quellodi Gesù . Essere devoti del Sacro Cuore significaappunto sforzarsi di rendere il nostro cuoresimile al suo . E quanto ci fa chiedere laChiesa. : «Gesù, mite ed u'n'ite di cuore, fa' il.nostro cuore simile al tuo!» .

Ce ne accorgeremo, quando avremo le suestesse predilezioni : i peccatori da salvare e gl'inn ocenti da preservare. Don Bosco, grande ministro

della confessione e grande educatore, ebbe insommo grado queste due predilezioni del Cuoredi Gesù. Per cooperare con lui alla salvezza delleanime dobbiamo attingere alla stessa fonte .

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JACOPINO DEI . CONTE

Ritratto di S . Ignazio di Loyola

" Vorrei che voi foste degni figli di S . Francesco di Sales, comei Gesuiti sono degni figli del valoroso S . Ignazio . Il mondo intiero,e più di tutti i malvagi, che per odio satanico vorrebbero spentoquesto seme santissimo, stupiscono . Le persecuzioni, le stragi piùorrende, non muovono questi magnanimi ... Dove è un gesuita, là èun modello di virtù, un esemplare di santità . . . E quando i malvagicredono di averli spenti, appunto allora si moltiplicano, allora ilfrutto delle anime è maggiore " .

DON BOSCO ai Salesiani il 12 gennaio 1873

Ricorre quest'anno il IV centenario dallamorte di S. Ignazio di Loyola, e per due mo-tivi ci sembra doveroso ricordare ai nostri Coo-peratori questo generoso atleta di Cristo : perl'importanza che Egli e la Famiglia religiosa dalui fondata ebbero nel panorama della Chiesain questi . quattro secoli, e per i vincoli di stretta

amicizia che legarono sempre S. Giovanni Boscoe i Salesiani ai Padri Gesuiti .

S. Ignazio non sognava la vita religiosa .Era un cavaliere e come tale viveva alla cortedei principi e re spagnoli . Gloria, onori e de-lizie mondane erano il suo ideale . Ma la prov-videnziale ferita, che all'assedio di Pamplonalo abbatte e lo costringe all'inazione, gli dànodo di conoscere la vita di altri cavalieri, cheil servizio di un re terreno posposero a quellodel Sovrano celeste . Ed allora avviene la tra-mutazione completa di un'anima, che, nellarapida elevazione alla mistica più alta durantela permanenza sugli aspri picchi di Manresa,depone le aspirazioni del «vecchio uomo» bra-moso di gloria mondana, e si presenta al mondocavaliere rinnovato di Cristo, a null'altro in-tento che a cercarne e propagarne la gloria.

E ce n'era bisogno di gloria di Dio in quel lon-tano 1521, anno della sua conversione, quando

in Germania un frate apostata levava il vessillo

della ribellione e dello spirito individualistico,in nome di una tragica pseudoriforma, cheavrebbe rotto l'unità spirituale d'Europa, sot-tratto alla Chiesa vaste regioni del continente,suscitato un succedersi di secolari lotte deva-statrici e sanguinose, lanciato il grido blasfemo« Sarò la tua morte, o papa! » e preparato ilcampo di cultura dei germi dissolvitori che sisarebbero sviluppati poi nei secoli XIX e XX .

Tutto pareva crollare in quei giorni ed allorasi vide Ignazio correre, come già un tempoFrancesco e Domenico, a sostenere la Chiesaper darle forza ed ardire a intraprendere quellavera Riforma che doveva restaurarla, rinvigo-rirla e, diciamo pure, ringiovanirla.

Fu detto che egli, basco d'origine, «ha sa-

puto attuare l'unione riuscitissima dello spirito realistico riflessivo e tenace dei Baschicon quello idealmente cavalleresco ed ecu-menico della nobiltà castigliana del Cinque-cento ».

La Compagnia che egli fondò, fu davvero lamilizia scelta, al servizio della Chiesa e delPapa, da lui lanciata in prima linea a sorreggerele posizioni vacillanti del cattolicismo, ad incuorare gli incerti, aiutare i deboli, rafforzar

l'esercito cattolico per la ripresa del Regno diDio. «Drappello di arditi - lo chiamò il Fon-datore - sempre all'erta giorno e notte, pronti

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a sventare le sorprese, a sostenere le irruzioni,a sferrare gli attacchi, ad accorrere dov'è mag-giore il bisogno e il rischio più grave» .

P Programma magnifico, attuato mediante leprediche, i catechismi, la frequenza ai Sacra-

menti, i libri in difesa della fede e soprattuttocon i mirabili Esercizi Spirituali, che a tanteanime avrebbero aperto la sorgente della graziae la via alle alte vette della santità . La fonda-zione dei Collegi mise poi la Compagnia diGesù all'avanguardia nell'educazione della gio-ventù e nella diffusione del sapere .

Tale raggio d'azione già così vasto, si allargò,ancor vivo il Fondatore, nel lavoro intenso efruttuoso impegnato nelle Missioni, dove i Figlidi S . Ignazio spesero fatiche e sangue racco-gliendo frutti imperituri di bene, sulle ormedel loro grande S . Francesco Saverio, apostolodell'Oriente e tempra eroica di conquistatoredi anime . Sbarrata la via al Protestantesimo di-lagante, fu in gran parte loro merito se le per-dite subìte dalla Chiesa in Europa, vennero ri-parate dalle conquiste pacifiche delle loro Mis-sioni in altri continenti . In esse i Gesuiti scris-sero pagine immortali non solo nel campo diDio, ma anche in quello della civiltà, fondandocittà, aprendo strade, indicando ai contem-poranei ed ai posteri immemori il modo genialedel come si dovessero civilizzare gli Indi nellemirabili Riduzioni, che purtroppo vennero spaz-zate via dalla tormenta diabolica che si abbattèsull'intiera Compagnia .

Passata la procella, l'Ordine rinato ritornafidente al suo lavoro nel 1814 .

Un anno dopo nasceva Giovannino Bosco . Ilquale, quando per i suoi studi pose stanza

fissa in Chieri, entrò in contatto con i PadriGesuiti . « Tutte le feste - scriveva lui stessoquarant'anni dopo - andavo alla chiesa diS. Antonio, dove i Gesuiti facevano uno stu-pendo catechismo, in cui raccontavano parecchiesempi che tuttora ricordo » .La stima e l'ammirazione per la Compagnia

andò in lui aumentando a mano a mano chestudiava la Storia ecclesiastica e con contattipersonali veniva meglio a conoscere lo spiritoe lo zelo dei Padri Gesuiti . Gli Esercizi Spiri-tuali secondo il metodo di S . Ignazio venivanoda lui praticati ogni anno : se ne fece anzi apo-stolo non solo tra il popolo ma anche fra i suoiragazzi, ai quali tuttora annualmente si pre-dicano . Il primo corso risale al 1847 . Furonopredicati da un candidato agli altari, il vene-rabile Federico Albert e vi presero parte unaventina di giovanetti dell'Oratorio .

Quando un suo giovanetto si faceva Gesuita,Don Bosco ne godeva come se si fosse iscritto

tra i suoi. Del consiglio di Gesuiti, e specialmentedi Padre Franco, si servì per la fondazionedella sua Società, fino al punto di voler presenticome consultori due Padri al io Capitolo Ge-nerale. Parlando poi dei Gesuiti non aveva cheelogi . Una volta- definì la Compagnia di Gesù :l'artiglieria della Chiesa ; altra volta ne parlòcon tale calore da toccare l'enfasi, lui che dalparlare enfatico era alienissimo . « Vorrei -diceva ai suoi Salesiani - che voi foste degnifigli di S . Francesco di Sales, come i Gesuitisono degni figli del valoroso S . Ignazio . Ilmondo intiero e più di tutti i malvagi, che perodio satanico vorrebbero spento questo semesantissimo, stupiscono. Le persecuzioni, le stragipiù orrende non muovono questi magnanimi . . .Là dove è un Gesuita, là, dico, è un modellodi virtù, un esemplare di santità : là si predica,là si confessa, là si annunzia la parola di Dio .E quando i malvagi credono di averli spenti,appunto allora si moltiplicano, allora il fruttodelle anime è maggiore» .

La statua di S . Francesco Saverio nella

Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino

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E alle parole aggiungeva i fatti .E noto che se il XIX e il XX sono i secoli

.ella passione di Cristo, lo sono anche per laCompagnia di Gesù. Perchè gloria tutta specialedi quest'ordine religioso si è questa, che alleprime avvisaglie della lotta contro la Chiesa iGesuiti senz'altro vengono perseguitati ed espulsi,quasi a significare che dove non può stare Gesù,di là pure deve scomparire la sua Compagnia .Ed ancor oggi, in nazioni sia pur civilissime,la Compagnia di Gesù è bandita in forza di unarticolo della Costituzione .

Il furore anticristiano dei nemici di Dio, inItalia, Francia e Spagna, si abbattè sui Gesuitie fu allora che i vincoli di amicizia dei Salesianicon l'Ordine illustre si fecero ancor più strettied indissolubili .

Nel 1848 Don Bosco aiutò a travestirsi iGesuiti, perseguitati in Torino, perché sfug-gissero agli assalti degli empi . Nel 1859 si of-ferse di accoglierli all'Oratorio, quando furonocacciati dalle loro case per una legge iniqua . Enel- 188o, in occasione della loro espulsionedalla Francia, scrisse al Superiore generale, met-tendo a sua disposizione tutte le case salesianeper i Padri in esilio . Al che il padre Bechx ri-spondeva da Fiesole, esaltando la carità delSanto e promettendo che la sua generosità nonsarebbe mai dimenticata .

Tale tradizione di famiglia fu rinnovata dalcompianto Don Ricaldone in occasione della

cacciata dei Gesuiti dalla Spagna. E il Prepo-

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sito generale P . Ledòchowski gliene rese pub-bliche grazie davanti al Papa in occasione dellalettura del decreto del « Tuto » per la canoniz-zazione di Don Bosco . Accennato alla « co-stante e schietta amicizia che il futuro Santodimostrò verso la Compagnia di Gesù e la pro-fonda venerazione che sempre nutrì per i Santidella Compagnia», volle pure « ricordato in mo-do speciale e con profonda riconoscenza quantoi Salesiani e, primo fra tutti il Rev.mo RettorMaggiore, hanno fatto per noi nelle recentitribolazioni della nostra Compagnia nella Spagna,e in particolar modo quanto cordialmente siindustriino di confortare quei Padri e Fratelliche hanno cercato rifugio in Piemonte» .

Quanto riesce edificante e commovente questavicendevole affettuosa amicizia tra la gloriosaCompagnia di Gesù e la giovane Società Sa-lesiana!

Al chiudersi di questo quarto centenario for-muliamo l'augurio che essa, così viva nellecircostanze liete e tristi, ancor più si rinsaldicol passar degli anni, mentre leviamo al Cielola preghiera perchè le due Famiglie religioserestino sempre fedeli al programma loro trac-ciato dai due santi Fondatori: « Andate, e in-cendiate del divino amore il inondo intero,per la maggior gloria di Dio!» -- « Dammi leanime, o Signore, e tienti tutto il resto! » .

cS Ll!íl~Q(~e~(~ (poggia)

S . E . Mons . Paolo Carta, Vescovo di Foggia,insieme con l'Ecc.mo Mons. Orlando, Vescovo diSansevero, inneggia a Don Bosco e a S . MariaMazzarello in occasione della festa della Con-fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ti'24 maggio scorso .Al mattino S. E. Mons. Orlando celebrò laMessa della Comunione generale infervorandocooperatrici, ex allieve, allieve e oratoriane aemularne i mirabili fervori eucaristici .Nel pomeriggio tenne una applauditissima comme-morazione della Santa S . E. Mons. Carta, nostrofervente ex allievo, che si disse lieto di poterdare così un attestato della stia riconoscenzaalla Congregazione Salesiana, di cui si senteparte, per aver trascorso gli anni suoi più bellisotto lo sguardo e il sorriso paterno di Don Bosco .

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La 2a conferenza annuale

Dai piccoli corte dai grandi centri giungononotizie consolanti sulla seconda Conferenza an-nuale, prescritta da Don Bosco per i Cooperatorinell'occasione della festa di Maria Ausiliatrice .Lo zelo dei Dirigenti della Pia Unione nel prepa-rarla e organizzarla è stato coronato da buonsuccesso . « Questa volta ci scrivono da ReggioEmilia - abbiamo la soddisfazione di poteraffermare letteralmente che ogni Cooperatoreera presente . Mai abbiamo avuto lui pubblicocosì numeroso e qualificato. Il merito è dovutoa Mons. Vicario, Direttore della Pia Unione » .

Il teina trattato interessò vivamente tutti . Ilproblema della famiglia e della vita cristianain famiglia è particolarmente sentito oggi chela famiglia è minata (la gravi mali e la sua crisiha forti riflessi nel campo in cui i Salesianie i . loro Cooperatori sono chiamati a lavorare .Mamma Margherita, proposta all'imitazione spe-cialmente in quest'anno centenario della sua santamorte, offrì a tutti nn esempio concreto di quantopossa fare una mamma profondamente cristiana .

Tra i frutti segnaliamo la proposta fatta e ac-colta con entusiasmo in alcuni centri della 'l'oscana di consacrare le famiglie dei Cooperatorie delle Cooperatrici a Maria Ausiliatrice ; e quellanon meno preziosa dei Cooperatori e Coopera-trici di altri centri di stringersi intoro al loroparroco per cooperare con lui ad attuare unprogramma che miri a cristianizzare le famiglie .Dappertutto poi si fecero voti che in ogni

famiglia di cooperatore entri la commoventevita di Marasma Margherita, che Don Lemoynescrisse, diremmo quasi, sotto dettatura di DonBosco e sulla quale il santo Vegliardo, al tramondo dei suoi giorni versò dolcissime lacrime,ripensando ai preziosi insegnamenti ed esempidella sua santa Mamma .

Esercizi spirituali

Agosto è il mese nel quale si svolge il maggiornumero di corsi di Esercizi Spirituali per i Coo-peratori e per le Cooperatrici . Dalle notizie rice-vute finora possiamo affermare che a corsi tenutisiin vara centri nei mesi passati sono stati caratte-rizzati da buona frequenza e coronati da fruttiabbondanti . La nota dominante di quanti hannoespresso le loro impressioni è stata la soddisfazione

c La pagina dei Cooperatori

di aver trovato una serietà temperata da piacevoleatmosfera di serenità e allegria. Ecco ciò che scriveuna delle 93 Cooperatrici che parteciparono alcorso che seguì quello dei Cooperatori a ZafferanaEtnea (Catania) :

Non avremmo mai supposto di trovare tantaletizia, tanta originalità, tanta affettuosa com-rensione . Alcune di noi, avvezze ad altro me-todo più rigoroso di Esercizi Spirituali, siamorimaste in principio quasi scandalizzate . Ma cisiamo subito ricredute e abbiamo riconosciutoquanto sia saggio inquadrare la grave medi-tazione delle verità eterne in una cornice diserena letizia » .

.auguriamo ai nostri Cooperatori, e Cooperatricidi farne la dolce esperienza accogliendo l'invito diDon Bosco, che vuol passare con loro tre giornid'intimità, per aiutarli ai mettere al sicuro l'affaredegli affari : la salvezza eterna dell'anima .

In omaggio alla strenna 1956

Un Cooperatore, Ex allievo dell'Unione di Na-poli, in omaggio alla Strenna del Rettor Maggioresul Catechismo, preoccupato della sorte di tantiragazzi abbandonati a se stessi, è riuscito afondare lui Oratorio festivo nel comune di Pon-ticelli presso Napoli, dove è modesto portalettere .Aiutato dal Parroco, in un cortile adiacente allachiesa parrocchiale, egli riunisce in tre giornidella settimana, compresa la domenica, un numero di 50o ragazzi dai cinque ai quindici anni,divisi in tre gruppi secondo l'età . Nel suo faticosolavoro ha la collaborazione di una decina deimigliori ragazzi dell'Oratorio stesso. Il primofrutto confortante è questo : la partecipazionead un esame di Catechismo di zio ragazzi colirisultati lusinghieri, _3l prime Comunioni e lafrequenza ai Sacramenti, ogni domenica, comenegli Oratori salesiani .

A Lugo di Romagna la Cooperatrice signoraPoggiolini maestra Alfreda in Bucchi, rimastavedova e priva dell'unico figlio Bruno, rapitoledalla morte giovanissimo, santamente rasse-gnata agli imperscrutabili disegni di Dio, hatrasformato il suo palazzo in cenacolo ove ra-duna i giovani, oltre i 16 anni, trattenendoliin onesti divertimenti e procurando loro le-zioni catechistiche e conferenze religioso-sociali .Intende così di spendere bene quanto un giornoavrebbe lasciato in eredità al suo diletto Bruno .

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e il Papa fece rispondere così

Dei molti volumi di letterine che i giovanetti delle case salesiane d'Europa scrissero alPapa pel suo 80° compleanno, due vennero sfogliati e letti subito con paterna

compiacenza : quello dei giovani profughi dall'Ucraina e quello degli alunni dell'IstitutoElvetico di Lugano. * Qui riportiamo la paterna, genialissima lettera che il SommoPontefice fece indirizzare al Direttore della più grande casa salesiana della Svizzera

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SEGRETERIA DI STATODI SUA SANTITÀ

N.365587

Rev.mo Signore,Nel gran concerto dei voti augurali e delle

molteplici espressioni d'affetto con cui la bene-merita Famiglia Salesiana ha solennizzato lerecenti fauste ricorrenze del Santo Padre, levoci argentine - così varie e così sincrone! -degli allievi di codesto Istituto Elvetico hannomosso il cuore della Santità Sua a paternatenerezza .

Essi si sono impegnati -- dai più grandi aipi piccini - in una nobile gara per dire alPadre Comune, con le più accese espressioni,la piena del loro affetto filiale, i sentimenti delloro buon cuore, le preghiere ed i sacrifici cheper Lui han fatti, i « sassolini» che hannomessi nelle scatole per contare i loro fioretti,la loro gratitudine per la canonizzazione diS. Domenico Savio, e - cosa unanime! --la loro afflizione per le sofferenze che al Papaprovengono dalle persecuzioni contro la Chiesa .

Dica, Rev .mo Signore, a codesti bambini ilvivo compiacimento dell'Augusto Pontefice persì commovente gara di amor filiale .

Quanto volentieri il Papa risponderebbe perso-nalmente, e a ciascuno! Ma . . . come si fa? - caro

piccolo Ferriero Della Chiesa, che ne desidererestiuna tutta per te e per la tua Famiglia - come sifa, se anche tanti altri bambini, tanti tanti, e .da ogni parte del mondo, hanno scritto al Papa?Però, il Papa vi ha presenti, tutti, e prega!Prega, caro Brunello Molteni, per la guarigionedel tuo Babbo che da quattro anni è malato,in sanatorio ; prega per te, caro Pier GiorgioDonada, che, da aspirante di Azione Cattolica,aspiri a diventar sacerdote; e anche per te,altro Pier Giorgio Violino, che, da « degno »(lo dici tu!) Presidente della Compagnia delSS.mo Sacramento, vuoi diventar sacerdote sa-lesiano ; prega anche per le, piccolo Ivan Rajover,che sei « ebreo», ma che vorresti « esser cristiano »per poter « dare un bacio » al Papa e poterLovedere almeno una volta nella tua vita .

Per tutti prega, il Papa . E ringrazia! Rin-grazia il piccolo Claudio Alberti che aspetta aidiventar più grande per scrivergli parole piùespressive - ma son già tanto espressive quelleche Gli hai scritte! - E anche te, LucianoPanzer : sicuro! il cuore ti ha detto giusto perchéla tua letterina è piaciuta molto al Papa ; e te,Fabio Locatelli che, per il Papa, hai ascoltatosei Messe, hai fatto sei Comunioni e hai reci-tato sei Rosari .

Il Papa ti ricorda bene, caro Andrea Mazzerio, che un giorno Gli portasti « insieme conaltri otto ragazzi,fiamme tricolori» una bella

Il Presidentedella Repubblica del Cilee la sua Signoravisitano i Salesianidi Punta Arenas

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pianeta; ma . . . questa volta non di « tre parolesoltanto» è stata la «parte tua!» .

E grazie anche a te, piccolo Flavio Filippini,che hai voluto dire il tuo compiacimento per i« bei discorsi che il Papa fa dal Vaticano» . Etu, caro Daniele de Ritis, imiterai la vita deltuo augusto Antenato Pio IX?

Così ricca antologia, Rev.mo Signore, e cosìolezzante florilegio di limpida, ingenua devo-zione hanno spiritualmente portato il Santo Pa-dre in mezzo a codesti dilettissimi figli, compia-

Il maggio erano accolti nel Collegio Don Bosco dal Vescovo Diocesano, dal Sig

. Ispettore e dai Direttori e Direttrici delle case salesiane di Punta Arenas

. Più di 3000 allievi e allieve salesiani della città rendevano omaggio agli il-

lustri ospiti, che esprimevano laloro compiacenza per il bene che si fa ai figli del popolo

. Quindivenivano accompagnati attraversoi padiglioni dei Museo RegionaleMaggiorino Borgatello, dove èesposta una preziosa raccolta perla storia naturale, etnologica, re-ligiosa e civile della regione evan-gelizzata dai primi missionari salesiani . Il Presidente ebbe pure occasione di visitare i primi riu-

sciti esperimenti della Scuola Agro .pecuaria in formazione, mentre

la Signora ammirava i lavori com-piuti dalle alunne della scuolaTecnica delle Figlie di Maria Au-siliatrice. Parole di particolareelogio ebbero per gli EsploratoriDon Bosco e la loro banda .

" Il Papa ti ricorda bene,caro Andrea Mazzario,che un giornoGli portasti, insieme con altriotto ragazzi,una bella pianeta . . . "

cendosi di veder riflesso, nelleinfantili espressioni, il voltodelle loro candide anime .

A tutti, con la Sua gra-titudine, la Sua paternacompiacenza, e per tutti l'in-vocazione a Maria Ausilia-trice e all'angelico S . Do-menico Savio perché codestogiardino d'innocenza non siacontaminato dal male .

In tale fiducia e con questi sentimenti, il Vicario di Gesù Cristo imparte di gran cuore,

alla S. V. Rev.ma, ai suoi Confratelli, ai Cooperatori, ai Benefattori, e a tutti gli

Allievi ed Ex-allievi di co-desto benemerito Istituto Elvetico, come pegnodella Sua particolare benevolenza- e in auspiciodei più abbondanti favori divini, l'implorataBenedizione Apostolica .Profitto dell'incontro per confermarmi con

sensi di distinta stimadella Signoria Vostra Rev.madev.m o nel Signore

ANGELO DELL'ACQUASostituto

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CAPRIGLIO D'ASTI - Si forma il corteo in onore di Mamma Margherita .A destra di chi guarda, la casetta natia della mamma di Don Bosco .

fetegiate le Mamme di due SantiTutta Capriglio d'Asti prese parte alle feste del primo cente -nario della morte della sua grande conterranea Margherita Occhiena,la mamma di San Giovanni Bosco. Dalla sua vecchia casa natìail corteo, al quale aggiunse una nota di festosa devozione la schieradei giovani delle nostre Scuole professionali del Colle Don Bosco,si portò sulla piazza, dove ai bei canti e alle ingenue declama-zioni intrecciate a scelte suonate seguì la commossa rievocazionedella santa Mamma di Don Bosco, fatta dal Rev.mo IspettoreDoti Antonio Toigo . Il signor Parroco, al quale è dovuto il me-rito dell'iniziativa, ora si prepara ad un'altra celebrazione conclu-siva dell'anno centenario, quando la chiesa di Capriglio ospiterà lalapide commemorativa, che sarà offerta dalla Federazione Interna-zionale degli F x allievi salesiani .

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S . E . Mons . Giacomo Cannonero,Vescovo di Asti,e il Rev .mo Don Modesto Bellidodel Capitolo Superiorealla processionein onore di S . Domenico Savioa CERRETO (Asti), patriadella mamma del Santo .

A Cerreto, altro piccolo vil-laggio astigiano, dal 3 al6 maggio fu onorata la mam-ma di un altro Santo, Bri-gida Gaiato, madre di SanDomenico Savio . Veramentela festa fu in onore del figlio,ma assunse proporzioni ecce-zionali appunto perchè Cerreto è la patria della suasanta mamma .Di lei in paese più nessunricordo, tranne la misera ca-setta . Lì mamma Brigida, alta,slanciata, di fini lineamenti- come è nella testimonianzadi una vecchia centenariamorta qualche mese fa aMondonio - aveva apertobottega da sarta, e con la suaperizia toglieva a quegli abi-tanti la noia di scendere avalle per provvedersi di abiti .La festa, organizzata dallozelantissimo Parroco, riuscìsplendida . La sera della vi-gilia, ricevimento della pre-ziosa reliquia, rallegrato dallabanda del Colle Don Bosco eseguito dal suggestivo accom-pagnamento con fiaccole finoalla parrocchia . Il giorno della,festa, Comunione generale di-stribuita dall'Ecc.mo VescovoMons

. Cannonero, Messa cantata con assistenza pontificalee commovente discorso delVescovo ad esaltazione dellaMamma e del Figlio santo .T Nel pomeriggio la processionee un altro paterno discorsodi Sua Eccellenza corona-rono l'indimenticabile gior-nata .

" LA MADRE, CHE EGLI EBBE, SPIEGA IN GRANPARTE IL PADRE CHE EGLI FU PER GLI ALTRI"

S. S . PIO XII parlando di Don Bosco il 31 gennaio 1940

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In Breve

PIANEZZA (Torino) - La do-inenica 10 giugno Sua Eni . il (!arti .Maurilio Fossati benediceva il nuovoOratorio parrocchiale dovuto allozelo del Vicario Don Cossai e delviceparroeo Don Boano, che alnome dell'antico Patrono S . Luigivollero aggiungere quello di S . Gio-vanni Bosco e del suo impareggia-bile allievo S . Domenico Savio. Ilnuovo Oratorio infatti vuole com-piere liti lavoro educativo in pro-fondità, secondo le direttive di DonBosco, non solo nel campo reli-gioso e ricreativo, tra anche inquello operaio con la scuola seraledi avviamento professionale . S. E .Mons. Angrisani illustrò magistral-niente questi concetti nel triduopreparatorio . Onorarono la cerimo-nia con Io presenza e la parola ilVicepresidente alla Camera dei De-putati On . Giuseppe Rapelli, e ilSottosegretario di Stato per la Di-fesa ou. Giovanni Bovetti.• FORA - Al chiudersi del arresedi maggio e quale espressione dellapiù viva riconoscenza alla Vergineper i frutti spirituali del lavoro ditre lustri, i Salesiani di Forlì hannopromosso la solenne incoronazionedi Maria Ausiliatrice . Presente unafolla devota che gremiva ogni an-golo del tempio, S. E. Mons . Ne-!,,riti, Arcivescovo di Ravenna, assi-stito dai Vescovi di l'orli, Bertinoroe Cesena, poneva sui capo della Ver-gine il prezioso diadema, dono deicooperatori e divoti, mentre laSchola cantorum dell'Istituto Sale-siano intonava, P« Exaltata est » diTerribili. Il concerto della banda cit-tadina e uria splendida illuininazionechiudevano la bella giornata .• BOLZANO - Una lolla immensaha assistito, il °1 maggio scorso,nella piazza S . Giovanni Bosco, allaposa della prima pietra dell'erigendoOratorio parrocchiale da dedicarsial Santo. S . E . Mons. Forer, VescovoAusiliare rievocò le ardite gesta diDon Bosco nella fondazione del suoprinio Oratorio di Valdocco e au-gurò stilla nuova impresti, volutadallo zelo del parroco, la benedi-zione del santo Patrono e di MariaAmi si ialrice .• ROMA - A chiusura delle cele-brazioni svoltesi per il XXV dell'isti-tuto «Pio XI», S . E . il sen . GiorgioTapini il 5 maggio u . s . vi inangu-

rava una riuscita Mostra professio-nale illustrante il tema' «Livellodi produzione della Scuola-labora-torio » . Affiancata a questa fu pureallestita una interessante MostraMissionaria salesiana . Popolani edesperti visitarono con loro pienasoddisfazione le dite esposizioni .• COMACCHIO (Ferrara) - IIPresidente della Repubblica in data26 maggio 1956 ha conferito lamedaglia d'oro al valore civile alDirettore dei nostro Oratorio, DotiFrancesco Mariani.

l.a proposta . fatta dai Consigliocomunale a voti unanimi espressi aamezzo schede segrete. adduce comemotivazione « l'eroismo e lo sprezzodella vita per la difesa e protezionedella popolazione colpita dai boin-bardamentl ". Tra le felicitazioni . lapiù cara al cuore di Don Mariani,quella del Santo Padre che, in noitelegramma della Segreteria di Stato,Il vivamente si compiace che da pub-bliche autorità sia conferita la mas-sirna ricompensai al valor civile alSacerdote Francesco Mariani, bene-inerito Direttore Oratorio Salesiano " .• QUITO (Equatore) - L'OratorioSalesiano « Sali Domenico Savio »ha messo a disposizione (lei ragazziabbandonati della capitale dite au-tobus, che a guisa di provviden-ziali e poderose pale meccaniche,girano per le vie della città, e rac-colgono centinaia di giovani e litrasportano all'Oratorio. ove rice-vono l'istruzione religiosa . L'Emi-nentissimo Cardinale Arcivescovodella capitale è stato il primo adappoggiare e finanziare l'iniziativa .• BUENOS AIRES (Argentina) -L'Ispettoria salesiana di BuenosAires ha inviato una circolare al

Sac. GIORGIO SERIF, S .D .B .

PROFILI E RACCONTIRiflessi dello spirito di Don Bosco nel mondoDi questo interessante volume il Comm . Arturo Poesio, Presi-dente della Confederazione mondiale Ex allievi di Don Bosco, scrive :PROFILI E RACCONTI sarà per gli ex allievi una inesauribilesorgente di care, liete, sante e confortatrici memorie ; per i lettoriche non sono ex allievi sarà luminosa rivelazione di interessanti ededificanti aspetti di vita salesiana .Rivolgersi allaFederazione Ex A/lievi - Via Maria Ausiliatrice, 32

Torino

parroci della capitale per comuni-care loro che, allo scopo di presta eefficace collaborazione alla rina-scita spirituale della patria, e conteesegno di riconoscenza alla VergineAusiliatrice per la stia materna pro-tezione nei momenti difficili dellapersecuzione religiosa, destina ilcollegio Leone XIII, nelle sue se-zioni di arti e mestieri, per i giovanibisognosi . Offre quindi un posto gra-tuito per ut giovane povero di ognunadelle centoventi parrocchie .* AVANA (Cuba,) - Per iniziativadei « Padri di Famiglia » del Collegiodelle Figgi e di M . Ausiliatrice di Avana-Vibora, venne eretto sulla pubblicavia un artistico monuniento a MariaAusiliatrice, il pruno che sorgenell'isola di Cuba.. La maestosastatua in marmo di Carrara, giuntadall'Italia, si eleva nello spiazzodell'Aveuida « Maria Auxiliadora, » . edonnina dall'alto piedestallo, circon-dato da utt giardinetto, che gli abi-tanti delle case vicine custodisconogelosamente. L'inaugurazione, svol-tasi con straordinaria solennità,venne fissata sii pellicola, cittemato-gratea e trasmessa per televisione .* MADRAS (india) - Una nuovaScuola i' stata affidata ai Salesiani inMadras MFiapore. tk un fiorente isti-tuto che ospita, circa 7041 ragazzifra interni ed esterni, in maggiorparte anglo-indiani . Esso era primatenuto dal Clero secolare indigeno,ed ora per particolari ragioni estato ceduto ai Figli di Don Bosco,i quali si sono subito conquistatoil cuore dei giovani col « sistemapreventivo », fatto di carità e diamorevolezza, preziosa ereditai delloro Santo Fondatore, che vale peri ragazzi di ogni latitudine.

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Uno dei crucci che provo al pensierodi dover lasciare la patria in cerca dilavoro nell'Australia è quello di do-vermi staccare anche dai miei cari Sa-lesiani che soglio frequentare comecooperatore ogni mese per l'Eserciziodella Buona Morte. Ci sono anche nell'Australia i Salesiani?

In quali centri li potrei trovare?

A. G., MilanoDa trent'anni i Salesiani lavorano nel continentenuovissimo e vi hanno aperto sei case, semprepiù fiorenti . Eccole i nomi delle località : Adelaide,Engadine, Hobart, Melbourne, Oakleigh, Sunbury-Victoria

. Nella capitale dell'Australia sistampa persino una speciale edizione del Bollet-tino Salesiano in lingua inglese . Se poi lei desi-derasse invece continuare a ricevere il BollettinoSalesiano che si stampa nella casa madre di To-rino, non ha che da comunicare il suo nuovo in-dirizzo e le verrà regolarmente spedito in Au-stralia . Giunto colà si metta pur subito in rela-zione con la casa salesiana più vicina alla suaresidenza e farà cosa graditissima anche a queifigli di Don Bosco, che salutano dei loro fratelliin tutti i Cooperatori .

D'accordo con Lei che il troppo stroppi, manella santità non c'è mai niente di troppo, perchèdeve portarci alla perfezione, che è tanto in alto .In fatto poi di modestia non solo Domenico Sa-vio, ma tutti i Santi possono sembrare esagerati .Pare che un'illustrazione divina li abbia preve-nuti, per far loro conoscere la preziosità di talevirtù e i pericoli continui cui essa va incontro,se non viene severissimamente custodita .Lei ha mai pensato ai pericoli non ipotetici cuisi espongono i ragazzi che fanno il bagno in-sieme, senza costumino, come usavano i ragazziuna volta e spesso anche adesso? Si è mai inte-ressato dei discorsi e degli scherzi che vi sifanno, qualora vi si trovi qualche cattivo, chenon manca quasi mai, e non vi sia la debita as-sistenza, che invece manca quasi sempre? Lepare che tutto questo aiuti a conservare la mo-destia o non ne sia piuttosto la tomba?

Nel leggere la vita di Don Bosco mihanno impressionata tanto l'importanzache il Santo dava alla« Benedizione diMaria Ausiliatrice» e i miracoli cheoperava impartendola . Vorrei riceverlaanch'io, ma qui non ci sono i Salesianie io non posso muovermi . Possonomandarmela da Torino?

ANNA FERRETTI, BergamoFino al 1952 i Cooperatori che non potevano av-vicinare un Sacerdote salesiano erano privi dellagrazia di questa miracolosa benedizione . Ma indata 21 ottobre i952 il Rettor Maggiore conce-deva la facoltà di impartire la « Benedizione diMaria Ausiliatrice » anche ai Sacerdoti coopera-tori salesiani, usando la formola che si trovanel Rituale Romano . Perciò Lei, se desiderafruire di questo tesoro salesiano, non ha che dafarne richiesta a qualche sacerdote iscritto tra iCooperatori, il quale sarà ben lieto di divenire,con essa, strumento delle meraviglie della Ma-donna di Don Bosco .

Da pochi mesi sono Cooperatore sa-lesiano, leggo con tanto piacere la stampasalesiana, ma non riesco a farmi un con-cetto chiaro di ciò che intendete perCooperatore e per Coadiutore . Potreiaverne una spiegazione?

ENNIO LEONE, BrindisiI due termini Coadiutore e Cooperatore indicanodue cose ben diverse, ed entrambi hanno assuntonella tradizione salesiana un significato preciso .Cooperatore è il cristiano che, pur vivendo nelmondo, si affianca alla Congregazione Salesiana,per la divulgazione del Regno di Cristo, secondoil metodo e gli insegnamenti di S . Giovanni Bo-sco, formando coi Figli di Don Bosco quasi un« Terz'Ordine » . Coadiutore invece presso di noiindica un vero Religioso, legato alla Congrega-zione Salesiana coi voti di Povertà, Castità eObbedienza ; solo che non aspira a diventare sa-cerdote, ma resta « laico », veste come i laici, ein nulla si distingue all'esterno da loro . Don Bo-sco, nel fondare la sua Congregazione ebbe bi-sogno di sacerdoti per tutte le opere di apostolatosacerdotale, e anche di laici, che egli chiamòappunto Coadiutori, perchè lo dovevano coadiu-vare in tutte le mansioni necessarie per il buonandamento di una casa religiosa . I Coadiutorivivono con i Sacerdoti, hanno gli stessi tratta-menti, godono degli stessi privilegi e, pur nonessendo insigniti dell'Ordine sacerdotale, si dànnoalle opere di apostolato con i Sacerdoti e comeloro. I Salesiani Coadiutori sono quasi 4000 esvolgono un'opera preziosa e insostituibile specienelle tante Scuole professionali e agricole ; male loro attività sono varie e si esplicano in tuttii settori : musica, ginnastica, contabilità . . . Nellemissioni poi sono il braccio destro del missionariocome catechisti, commissionieri, autisti, infer-mieri, architetti .

Sono un ammiratore di S . DomenicoSavio e della sua santità precoce ederoica ; ma penso anche che il troppostroppia e mi pare eccessivo quel suoculto per la modestia, come quandonon accetta di andare a bagnarsi coicompagni o fa loro un predicozzo perchèsi fermano davanti ai baracconi .

NELLO VIORAN, Venezia

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Dialogo coi COOPERATORIE nei baracconi le figure, le parole, i lazzi, i ge-sti non sempre riguardosi non le sembra possanocostituire un vero pericolo per la modestia?Se è così, la premura di S . Domenico Savio, perstare e tener lontano da tali pericoli, non lesembrerà certo di troppo .

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Da Rio Grande il nostro venerato Rettor Mag-giore, dando l'estremo addio alla Terra del

Fuoco, vola su Rio Turbio, nella PatagoniaMeridionale. Fino a qualche tempo fa non viera che un gruppo di casupole ; ora sta sorgendouna bella cittadina, grazie alla ricchezza portatadalle miniere di carbone. Il sogno profetico diDon Bosco trova la sua meravigliosa realizza-zione. La Patagonia, già maledetta da Darwin,sta rivelandosi una terra di grande avvenire, peril progressivo sfruttamento delle inestimabili ric-chezze profetate dal Santo .

Prima di entrare nella città, il Rettor Mag-giore fa una breve visita a Porto Natales, nellaRepubblica del Cile, per dare il conforto dellasua presenza a quei suoi figli e ai 500 giovaniche ne frequentano le scuole . Naturalmente negode anche l'Istituto delle Figlie di Maria Au-siliatrice, fiorente di quasi mille allieve . PortoNatales è una città geograficamente bella, inca-

Don Ziggiotti nel nuovo mondoNella Patagonia dei sogni e dei vaticini

L'Argentina, detta da Don Bosco " sua seconda Patria ", la terra meravigliosa dei suoi sogni e delle suesollecitudini, è in festa . Don Bosco, l'insigne cittadino d'onore, è andato a visitarla nella persona delsuo Successore. Fiori, palme, acclamazioni, musiche, bandiere, salutano la sua presenza . L'Argentinaintende così esprimere la sua gratitudine al Santo per i figli di eccezione che le ha inviato : Cagliero,Costamagna, Fagnano, Vespignani e cento altri apostoli e civilizzatori ; e per le opere da essi create,sorgenti di benedizioni per la Repubblica.Sono ben 4 le Ispettorie salesiane con un totale di 136o Salesiani e novizi ; 88 i collegi per l'insegnamentoprimario e secondario ; 26 le scuole professionali e agricole ; 82 gli oratori festivi ; 40 e più le sezioni diEsploratori ; 55 i centri attivi di Ex-allievi, numerose le associazioni di Padri di Famiglia, i centri diAssistenza Sociale, le residenze universitarie, le case editrici ; innumerevoli i Cooperatori e amici del-l'Opera salesiana, circa un milione le anime affidate alle cure dei Salesiani nelle 47 parrocchie, fiorentidelle più svariate attività cattoliche .Quanti operai dell'intelligenza e dei muscoli, quanti soldati della Croce, della parola, del foro, dellacattedra, della spada, del commercio, della banca, della campagna, ha formato Don Bosco per mezzodei suoi figli, per la grandezza e il progresso della nobile nazione del Plata!Cifre non meno eloquenti dovremmo portare a riguardo delle attività che svolgono le Figlie di MariaAusiliatrice nelle provvidenziali loro istituzioni, che fioriscono nei principali centri della Repubblica .Per questo l'Argentina oggi si sente felice di poter in qualche modo esternare i suoi sentimenti di gra-titudine e di ammirazione al Benefattore incomparabile nella persona del suo Successore .

stonata nei limiti di una baia che la bagna e dellacordigliera che la protegge ; ma le sue casupolele dànno l'aspetto di un umile paesello . Il Suc-cessore di Don Bosco vi è ricevuto come unacara persona di famiglia da lungo tempo de-siderata .

Si avvera la profezia di un SantoDi ritorno a Rio Turbío, vi è accolto dal po-

polo con tutta solennità . Anima della vita spiri-tuale di questa cittadina è il Parroco salesiano,che ha saputo cattivarsi l'affetto e la stima ditutti . Il sovrintendente alle miniere si prodigain mille modi perchè il Successore di Don Bo-sco vi abbia degna accoglienza e possa visitarle .I numerosi tecnici italiani lo circondano cordiali :ciascuno gli parla nell suo dialetto, ciascuno nedesidera una parola . Poi cantano tipiche melodiedelle loro regioni e Don Ziggiotti, che ha le

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braccia imprigionate nelle loro mani, batte iltempo col capo e canta con essi .

Il 25, di buon mattino, celebra per operaie dirigenti. Più tardi nelle miniere si vive un'orastorica : tecnici e capi attendono il Successoredi Don Bosco per fargli visitare e vedere quelloche il santo Fondatore ha previsto in una vi-sione profetica.Anno 1883 . Don Bosco in sogno sale su di

un treno internazionale, che viaggia con ver-tiginosa velocità . Frattanto il Santo vede cosedelle quali non può aver avuto notizia da viag-giatori o da geografi, non essendosi fatta esplo-razione di sorta in quelle estreme latitudini nèa scopo turistico nè con finalità scientifiche . Ar-riva al parallelo 47, passa per il 5o, si ferma

Arrivo di Don Ziggiotti a PUNTA ARENAS .Le Autorità al Te Deum .

al 55 . Attraversa un fiume, ma non distinguese la sua corrente scorra verso il Pacifico ol'Atlantico. Quindi il sognatore e profeta per-corre per varie miglia un suolo tutto in-gombro di depositi di carbon fossile, di tavole,di travi, di legna, di mucchi immensi di metallo,parte greggio, parte lavorato . Lunghe file dineri vagoni merci stanno sui binari . I suoi piedicamminano su ricchezze inimmaginabili .- « Ciòche adesso tu vedi - gli dice la guida - ungiorno sarà realtà » . Don Bosco vuol tornarealla stazione . Ha visto abbastanza . Sale in trenoe parte.

Settantatrè anni dopo: 1956. Una lunga filadi macchine corre sopra il parallelo 52 . Geo-logi, ingegneri, tecnici aprono la marcia . Allasinistra di chi comanda siede Don Bosco,vivo nel suo quinto Successore . Appaiono i nerivagoni carichi di carbone . Don Ziggiottí cam-mina realmente tra i binari della ferrovia . En-tra, scende, sale attraverso i macchinari che la-vano e tritano il vegetale fossilizzato. Uno stratonero di due metri di spessore, duro e sotterraneo,294

si estende attraverso chilometri e chilometri nelleviscere tortuose della terra. Si compie la pro-fezia . Il sogno è già realtà . Don Bosco, non piùin sogno, cammina ancora tra depositi di car-bone. Don Ziggiotti saluta e conversa familiar-mente coi lavoratori. Duemila operai lavoranoper l'avvenire industriale della Patria . Duri gliinizi, aspro il lavoro, precari i mezzi, ostili i pro-nostici . Ma c'è la profezia di un Santo . « Quandosi conosceranno le immense ricchezze che fannopreziosa la Patagonia - ha profetato Don Bosco -questo territorio avrà uno sviluppo di commerciostraordinario . Nelle gole dei monti stan nascostepreziose miniere ; nella catena delle Ande vi sonominiere di piombo, di oro e di cose ancor più pre-ziose dell'oro,> (Mem . Biogr., XVI, pag . 395) .

Perchè la prosperità vatici-nata dal santo Fondatore pie-namente si realizzi, Don Zig-giotti con ampio gesto passa abenedire uffici e dipendenze .Di ottimo augurio è anche lospirito cristiano che anima l'am-ministratore, il quale non è sod-disfatto fin quando il RettorMaggiore non ha benedettoanche la sua famiglia .

Cordialità e buon umoreDa Rio Turbio, il giorno 25,

parte per Rio Gallegos . Gliufficiali dell'aereo, conquistatidall'attrattiva che Don Zig-giotti esercita su di loro, glicombinano in segreto una gra-

dita sorpresa . Modificando la direzione dell'appa-recchio, lo portano sul lago Argentino per farcontemplare a lui e al suo seguito le incantevolibellezze di quella zona andina, ricca di vettesuperbe e di estesi ghiacciai, che scendono comeenormi fiumi fino alle rive del lago . Alle 18,30scende alla base militare di Rio Gallegos, dovetrova a riceverlo autorità, gioventù e popolo .Un corteo di macchine lo accompagna allaCasa salesiana . L'Interventore Federale lo di-chiara ospite di onore, autorizza i Direttoridelle scuole pubbliche a dare vacanza e designail Ministro di Assistenza Sociale a rappresentareil Governo nelle cerimonie ufficiali in silo onore,che la radio diffonde a tutta la città .A cena 230 Cooperatori e le massime Auto-

rità della città patagonica circondano il Rettor Maggiore e sono conquistati dal suo buonumore, e più ancora dall'attrattiva della sua bontàsacerdotale . « In vita mia - dichiara il Mini-stro di Assistenza Sociale - avrò una sola gloria :quella di esser vissuto tre ore in compagnia diun Sacerdote santo r> . E Don Ziggiotti, che da

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tre ore sopporta con pazienza la persecuzione diun fotografo, ribatte pronto: « Sì, di un santoche cento volte al giorno è fotografato con laforchetta alla bocca! . . . » . Applausi e commenti .

Il 26 aprile si rende onore a Dio nella chiesacon Messa e Comunione veramente generale, ealla Patria sulla piazza con un solenne omaggioall'eroe nazionale, Generale San Martin . Il no-stro Don Gonzalez Del Pino pronunzia un di-scorso che conquista le simpatie delle autoritàcivili, delle forze armate e del popolo . Don Zig-giotti scopre una targa, omaggio dei Salesianialla seconda Patria di Don Bosco .

Prima di partire da Rio Gallegos, visita leFiglie di Maria Ausiliatrice, che affiancano l'o-pera dei Salesiani con un moderno Istituto pergiovanette .

Tra le sorgentidell' «oro nero »

Altri tre voli portano il Ret-tor Maggiore a Santa Cruz,San Julian, Puerto Deseado .Sono tre cittadine lungo lacosta atlantica, dove i figli diDon Bosco, mentre attendonoai rispettivi collegi e chiese par-rocchiali, si spingono anchenell'interno del territorio percentinaia di chilometri . Qui leparrocchie hanno estensioni im-mense, sembrano diocesi, ebisogna ricercare le anime di-sperse nella pampa sterminata,proprio come il buon pastoredescritto (la Gesù . L'incontro col Successoredi Don Bosco segna un avvenimento in tutti etre i centri. Autorità e popolo lo ricevono comeun sovrano .

Il 3o aprile l'aereo atterra a- Comodoro Ri-vadavia, capitale del Chubut . All'arrivo deiSalesiani era un povero villaggio di 70o abitanti ;oggi è una città moderna con 40 .000 anime, incontinuo progresso per i ricchi giacimenti pe-troliferi della zona . Dai 5000 pozzi si estrae ilprezioso «oro nero», che viene convogliato conlunghe tubature fino alle raffinerie . Per i figlidi Don Bosco è stato costruito un modernoistituto e un enorme laboratorio di m . 130 dilunghezza, 4o di larghezza e 9 di altezza . Vi sientra in automobile . Ospita allievi di meccanica,elettromeccanica, fonderia e arte del legno . IlMunicipio ci ha donato anche un ampio terrenoin un rione popolare, ove sta sorgendo un Ora-torio festivo ; di cui il Rettor Maggiore benedicela prima pietra tra il giubilo del popolo, che vivede un gran mezzo di redenzione per la gio-ventù povera e abbandonata della zona .

Alla partenza per Trelew Don Ziggiotti,col suo seguito toccano con mano la maternaassistenza di Maria Ausiliatrice . Mentre infattitutti gli aeroporti della Patagonia sono chiusial traffico per il cattivo tempo, solo quello diTrelew annunzia la possibilità di atterraggio .Dopo dieci minuti dalla partenza anche Como-doro sospende i voli, sicchè la sola comitiva delRettor Maggiore può volare e giungere felice-mente a destinazione . Trelew si trova in unazona fertile della vallata del Chubut . Vi ha sedeuna nostra parrocchia con annesso collegio . LeFiglie di Maria Ausiliatrice, qui come in quasitutti i centri dove sono i Salesiani, hanno leloro istituzioni per la gioventù femminile . L'In-terventore Federale del Chubut non solo assiste

RIO GRANDE (Patagonia) - Il signor Don Ziggiotti benedice un busto

marmoreo a Mons . Fagnano, il civilizzatore della Terra del Fuoco .

al ricevimento, ma tiene un discorso, facendo lemassime lodi dell'opera educativa dei figli diDon Bosco. Un nostro allievo canta le bellezzedella Patagonia con l'enfasi di un grande ora-tore e le alunne delle Figlie di Maria Ausilia-trice offrono al signor Don Ziggiotti il fior fioredei prodotti patagónici . A Trelew ha pure laconsolazione di benedire la prima pietra di unanuova scuola salesiana, che verrà intitolata alpiù anziano dei nostri missionari viventi, l'ultra-novantenne Don Giovanni Muzio .

Terre aride e centri turisticiDa Trelew si porta a visitare la nostra chiesa

di Gaiman e quella di Rawson con l'annessocollegio. Quest'ultima è assai bella e spaziosa .A Rawson benedice un originale pilone del-l'Ausiliatrice, racchiusa in una simbolica ruotadi automobile, a indicare la sua protezione sugliautomezzi che percorrono le interminabili stradepatagoniche. Da Rawson si spinge fino al porto

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Il Rettor Maggiore sulle scoglieredi RIO GALLEGOS (Patagonia).

di Madryn, dove sorge una bella chiesa par-rocchiale .

Il 6 maggio riprende a volare. Le nuove mètenon si trovano più sulla costa atlantica, ma lungola cordigliera andina . Ora l'apparecchio vola sulledesolate terre della pampa ; si viaggia pena interegiornate senza trovare anima viva. Ma all'appa-rire dei monti il paesaggio si fa ridente . Per unfelice errore l'aereo invece di dirigersi su San Carlos Bariloche, punta sulla superba vetta del Lanine offre ai viaggiatori la comodità di ammirareper lungo tratto la catena delle Ande con le suebianche nevi, i laghi bizzarri e i boschi rosseg-gianti per l'autunno inoltrato .

San Carlos Bariloche è un centro turisticodi primo ordine . Lo scenario che la incorniciaè affascinante . Il cielo di cobalto, le acque cri-stalline del lago Nahuel Huapi dall'aspetto diun immane polipo, le vette ricoperte di neverecente, i boschi e il magnifico parco nazionaledànno al paesaggio un incanto unico . La città,già ricca di grandi alberghi, ora è impreziositadi una chiesa ampia e artistica, che rispecchiale sue guglie nel lago. I figli di Don Bosco hannoun bel collegio, ma la loro chiesa parrocchiale èmodesta e insufficiente agli sviluppi attuali dellacittà. Hanno pure un oratorio, frequentato daragazzi poveri e molto affezionati . Proprio aquesto Oratorio il Rettor Maggiore si dirige ap-299

pena entrato ín città . Sulla piazza del municipioriceve l'omaggio del popolo . Quindi celebra laMessa festiva nel nuovo sontuoso tempio, fattoinnalzare dal Governo. A San Carlos è pureassai festeggiato dalla numerosa colonia italiana,che è lieta di passare un'ora nei ricordi dellapatria lontana, accanto al Successore di Don Bo-sco. Egli raccomanda loro di far onore all'Ar-gentina e all'Italia vivendo da cristiani e citta-dini esemplari .

Tutto un popolo a banchettoUna seconda tappa andina è a Junin de los

Andes, dove il Rettor Maggiore ha la sorte diincontrare il fratello del servo di Dio ZeffirinoNamuncurà . Un gruppo di autentici indi a ca-vallo con artiglieri, pure a cavallo, lo scortano so-lennemente dall'aeroporto fino al nostro collegio .Il giorno dopo è condotto in auto a San Martinde los Andes, altro centro turistico in unaconca amena, dove sorge una nostra parrocchia .Breve sosta anche a Zapala per salutare il Par-roco salesiano, zelantissimo ma infermo . Egliha saputo edificare una chiesa veramente bellae cattivarsi l'affetto di tutto il popolo di questopiccolo centro ferroviario .

DON BOSCOdal pulpito di Maria Ausiliatrice

nel discorso di congedo ai primi missionepartenti per l'Argentina

(11 novembre 187

Nella stessa sera del 9 maggio eccolo a ChosMalal. L'aereo deve fare ripetuti giri per l'at-terraggio sulla breve e polverosa pista. La vi-sita a Chos Malal segna una pagina di cronacamemoranda . Questo piccolo centro sperdutonella cordigliera andina forma come una solafamiglia attorno all'infaticabile parroco salesianoDon Gardin e ai suoi collaboratori. Tutta lapopolazione accorre all'aeroporto : chi a piedi,chi a cavallo, chi con mezzi di fortuna . Il RettorMaggiore con l'Ispettore Don Carlo Perez eDon Gardin viene fatto salire a cavallo e rive-stito del mantello di gaucho. Poi è messo a capodi un lungo corteo di gente pure a cavallo, tracui donne coi bambini in braccio e autentici indidallo sguardo fiero, ma dal cuore d'oro . Il giornoseguente, dopo la santa Messa e la benedizionealla nuova cappella di S . Domenico Savio, vienepreparato, nel cortile della parrocchia, l'asadoo arrosto, per tutta la popolazione, che rallegra ilRettor Maggiore con caratteristiche danze.

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Quando parte, tutti vogliono nuovamente ac-compagnarlo all'aeroporto : pare non sappianostaccarsi dal rappresentante di Don Bosco .

Nel centro delle conquiste salesianenella Pampa

Da Chos Malal prosegue il viaggio fino aGenerai Roca. In questa zona la pampa cambiaaspetto : diventa fertile e ben coltivata, graziealle abbondanti acque del Rio Negro, che dàfecondità alla terra, trasformata ora io ricchifrutteti, ubertose vigne, verdi prati e lunghi fi-lari di pioppi, posti a riparo delle piantagionicontro la dannosa azione del vento .Qui il Rettor Maggiore prende penoso con-

gedo dall'aereo e dal suo equipaggio, col qualeormai faceva vita di famiglia . Dinanzi al CollegioDomenico Savio gli viene offerto un grandiosoricevimento . Facendo base " Generai Roca ",visita le altre residenze salesiane della zona delRio Negro: Neuquen, Cipolletti, Padre A . Stefenelli . A Neuquen, capitale della provinciaomonima, è onorato dalle massime autorità, men-tre a Cipolletti si rallegra dei progressi della nuovagrande chiesa parrocchiale . A Padre A

. Stefenelli visita il nostro fiorente collegio e le adia-

cenze rurali, benedice la pri-ma pietra del nuovo grandesantuario in onore di MariaAusiliatrice » Patrona dell'AgroArgentino», nella quale si ono-rerà la statua della Madonna,portata dal benemerito missio-nario salesiano Padre A

. Stefenelli, pioniere dell'alta valle delRio Negro .

Da Generai Roca, il RettorMaggiore col piccolo aereo of-fertogli dal Governatore delNeuquen, ritorna sulle costeatlantiche toccando Villa Re-gina, Choele Choel, GeneraiChonesa e finalmente Viedma,sede episcopale di S . E. Mons .Borgatti, salesiano, e centrodelle spedizioni salesiane nellaPampa al tempo delle lotte per

la conquista della Patagonia da parte del GovernoArgentino . Di qui il Card . Cagliero e i più illustrimissionari salesiani presero le mosse per- le loropacifiche conquiste e la conversione delle tribùindie, che ci avrebbero offerto gli olezzanti fioridi Zeffirino Namuncurà e di Laura Vicuna .

A Viedma comincia la sua visita con la bene-dizione del monumento ad Artemide Zatti, ma-gnifica figura di salesiano coadiutore, che tuttivenerano per la carità eroica da lui esercitatacome direttore dell'Ospedale di Viedma . Oltreil collegio salesiano e l'Istituto delle Figlie diMaria Ausiliatrice, sorge in ridente posizioneil noviziato dell'Ispettoria patagonica . La ve-nuta del Rettor Maggiore porta in tutta la cittàe nelle nostre istituzioni un'ondata di vivissimagioia . Anche nella vicina Carmen de Patagonesla popolazione esulta all'arrivo del Successore diDon Bosco, che passa come un trionfatore e la-scia in tutti la grata impressione di superiorebuono, democratico, suscitatore di santi en-tusiasmi.Da Viedma a Bahia Bianca il percorso è

effettuato in automobile . Dopo Carmen vieneStroeder, piccolo centro con popolazione inprevalenza di origine tedesca, affezionatissimaall'opera nostra e feconda di vocazioni .

"Noi diamo principio ad una grande opera . . . Chi sa che non sia questapartenza come un seme da cui abbia a sorgere una grande pianta? Chisa che non sia come un granellino di miglio o di senapa, che a poco apoco vada estendendosi e non sia per fare un gran bene? . . . Io lo spero " .

Una delle realizzazioni di Don Bosco : le Scuole agrarie . Ecco ilRettor Maggiore in visita a una moderna attrezzatura di stalla.

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Una reggiaall'Ausiliatrice nella Patagonia

Finalmente il 16 maggio giunge a Fortin Mer-cedes, cuore dell'Ispettoria, dove si formano legenerazioni salesiane all'ombra del magnificoSantuario dell'Ausiliatrice e accanto alla cappellache raccoglie i resti mortali di Zeffirino Na-muncurà . Oasi di pietà e di pace, centro dipellegrinaggi, Fortin Mercedes offre pure unsaggio della trasformazione di cui è capace laPatagonia sotto la solerte mano dell'uomo . Dalanda selvaggia è divenuta una zona verde,ben coltivata, con campi, boschi, frutteti egiardini .

E questo principalmente per merito del mis-sionario salesiano Don Bonacina, che un mo-numento di bronzo rappresenta col crocifisso alpetto e la vanga in mano .

L'arrivo del Rettor Maggiore suscita un en-tusiasmo incontenibile : Salesiani e Figlie diMaria Ausiliatrice, allievi e allieve, autorità epopolo lo ricevono solennemente dinanzi al San-tuario tutto illuminato, felici di poter finalmentevedere il Successore di Don Bosco . Ed eglitrascorre tre giorni di intimità familiare e hala consolazione di imporre l'abito religioso ainovizi venuti da Viedma .

L'ultima tappa nell'Ispettoria di S . FrancescoSaverio è Bahia Bianca, sede dell'Ispettore efiorente di un collegio con oltre mille allievi,di una scuola professionale, di due istituti delleFiglie di Maria Ausiliatrice, di cui uno con

più di un migliaio di giovanette, di un sana-torio tenuto dalle Suore e del loro noviziato,senza contare i cinque oratori maschili e fem-minili .

Bahia offre al Successore di Don Boscoun'accoglienza veramente grandiosa. Dopo averlo, pre-levato ai margini della città, lo accompagna intrionfo con un corteo di oltre duecento macchinefino alla piazza del municipio, tutto illuminato .Quivi è onorato dalle autorità civili, mentre nellaCattedrale è ricevuto in forma solenne da S . E . ilVescovo e dal Capitolo dei Canonici . Durantela sua permanenza incorona, col Vescovo, unadevota immagine dell'Ausiliatrice, conferisce unospeciale diploma ai genitori dei Salesiani e delleFiglie di Maria Ausiliatrice, presiede una im-ponente assemblea di ex allievi, benedice laprima pietra di una cappella delle Suore e sicongeda dalla Patagonia con un messaggio ra-diofonico, nel quale ringrazia tutti e manifestala sua gioia nell'aver potuto constatare il mirabilesviluppo delle opere salesiane in Argentina inquesto loro ottantesimo anno di vita .

tDato e ricevuto l'ultimo commosso saluto,

spicca il volo per Buenos Aires, dove avrà laconsolazione di assistere alla solennissima in-coronazione di Maria Ausiliatrice .

Dappertutto lo stesso spirito di Don Bosco : musica, molta allegria e . . . grazia di Dio!

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Il 24 maggio u . s. fu senzadubbio uno dei giorni più memo-randi per la Congregazione Sa-lesiana in Argentina .

La sera della vigilia il Rev.moRettor ,Maggiore, reduce dallaPatagonia e Terra del Fuoco,tenne la Conferenza Salesianaad un elettissimo pubblico diCooperatori e Cooperatrici nellaBasilica di Maria Ausiliatricee di San Carlo . Sua Ecc . Mons .Firmino E . Lafitte, Ammini-

stratore Apostolico dell'Archidiocesi, impartì subito dopo laBenedizione Eucaristica, allaquale, quasi preludio della grandegiornata, seguiva la Benedizionedi Maria Ausiliatrice, per manodel Successore di Don Bosco .

_Nella mattinata del 24 fuun succedersi di solennissime ce-lebrazioni, che ebbero inizio con

Appena il Legato Pontificio, Sua Em . il Card . Copello ha incoronato le venerate immagini, il Successoredi Don Bosco pone in mano alla Vergine lo scettro d'ore, simbolo della sua potenza di Regina .

Ausiliatrice incoronata a Buenos Aires

la Messa del Rettor Maggiore,continuarono con quella del Nun-zio di Sua Santità e culmina-rono col grandioso pontificale delVescovo Salesiano Mons. Ro-berto Tavella, durante il qualecantò le glorie di Maria Ausi-liatrice un altro Vescovo sale-siano, S. E. Mons. Giuseppe Borgatti, Vescovo di Viedma .

La cerimonia pomeridiana del-l'Incoronazione si svolse nel va-sto anfiteatro del Parco Cen-tenario ed ebbe l'incanto di unsole radioso . Nell'ampio sce-nario sfarzosamente imbandie-rato, sotto la grande arcata, do-minava la venerata immaginedi Maria Ausiliatrice, benedettapersonalmente da Don Bosco .Le facevano guardia d'onore igranatieri e un vistoso drap-pello di allievi ufficiali navali,

militari e aeronautici. Fin dalleprime ore del pomeriggio le spa-ziose gradinate e la piattaformadell'anfiteatro si affollarono dipubblico devoto, di esploratori diDon Bosco e di schiere giovanili .Una massa di non meno di30.000 persone .

Dietro la statua, settanta fan-ciulli e fanciulle portavanobelle corone di fiori in rappre-

sentanza delle quattro Ispettorie salesiane e delle tre delleFiglie di Maria - Ausiliatrice

nell'Argentina e delle sessantatre case delle due famigliesalesiane nell'ambito dell' Ispettoria di Buenos Aires

. Con essi,bandiere, stendardi, gagliardettisenza numero. Appositi altopar-lanti mantenevano l'entusiasmodella massa, trasmettendo cantie preghiere .

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Una selva di fazzoletti salutòl'arrivo del Rappresentante delPresidente della Repubblica, delNunzio di Sua Santità, deiMinistri, dei diplomatici, del-l'Amministratore Apostolico dell'Archidiocesi di Buenos Aires,dei Vescovi e Prelati.

Preceduto dai paggi dell'inco-ronazione che portavano le co-rone, lo scettro e l'aureola, eccogiungere il Legato papale, SuaEm. il Card. Giacomo LuigiCopello, accompagnato dal Rev .Rettor-Maggiore . La folla li sa-lutò con manifestazioni di en-tusiasmo indescrivibili.

L'inno dell'incoronazione a-perse la cerimonia. Quindi ilCardinal Legato benedisse lecorone, mentre l'ampio parcoecheggiava delle note vibrate delRegina Coeli. Seguì il momentosolenne dell'incoronazione, quandoil Card. Copello impose primaal Bambino Gesù, poi a MariaAusiliatrice le ricche corone d'orotempestate di pietre preziose,preparate unicamente con i donidei divoti della Madonna diDon Bosco . Furono istanti in-

12o J

Nella romana maestà di Legato Pontificio, Sua Em . il Card . Copello imparte la benedizione papaleall'immensa folla che gremisce il vasto anfiteatro del Parco Centenario della capitale Argentina .

dimenticabili . La folla, guidatadagli altoparlanti, era tantopronta a raccogliersi in un reli-gioso silenzio quando l'Em .moCard. Legato pronunziava leformule rituali, come a esploderein incontenibili grida di gioiaquando Stia Eminenza coronavale venerate immagini. Al pub-blico si associarono subito lebande musicali che riempironol'aria di note festive elettrizzan-do le masse giovanili . Tutto uninsieme di commozione e fervoremariano da far esclamare alRettor Maggiore : « Ma questoè un paradiso! » .

Non meno commovente il mo-mento in cui il Successore di DoraBosco pose in mano alla Ver-gine lo scettro d'oro, simbolodella sua potenza di Regina .Subito dopo il pubblico ascol-tava con devoto raccoglimentola formo la di consacrazione aMaria Ausiliatrice, pronunziatadal signor Don Ziggiotti .

Chiuse la solennissima cerimonia la benedizione papale im-

partita dal Cardinal Legato diSua Santità, e il canto dell'InnoNazionale, accompagnato dallabanda della polizia federale .

Compiuta l'incoronazione, unagrandiosa sfilata accompagnò fino

alla Basilica la Vergine incoronata, circondata di angeli escortata da cadetti delle trearmi. Un alato discorso di S . E.Mons. Tavella e la BenedizioneEucaristica chiusero l'indimen-ticabile giornata .

Una corona assai più preziosadi quella d'oro e di gemme ve-niva offerta all'Ausiliatrice tregiorni dopo dagli Ex allievi diDon Bosco . Oltre tremila il27 maggio assistettero nella mae-stosa Basilica alla Messa cele-brata dal Rettor Maggiore, cherivolse loro paterne parole eimpartì la benedizione dell'Au-siliatrice, formulando il fervidoaugurio che fossero - sempre lorola corona più bella di MariaAusiliatrice e di Don Bosco .

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FEDE in cammino

Tra messi mature

Lo Stato del Manipur - quasi gemma inca-stonata tra l'Assam e la Birmania - ci haaccolti con 30 anni di ritardo .

Già nel 1926 Mons. Mathias, aveva fatto varitentativi per la fondazione di una stazione mis-sionaria in questa regione montana

. Ma i pro-testanti purtroppo godevano di una specie dimonopolio religioso-scolastico e ai Cattolici nonfu possibile piantar le tende . Ora, a trent'annidi distanza, la situazione si è capovolta in nostrofavore. La Provvidenza ci ha spalancato portee finestre, e il lavoro fatto dai protestanti Bat-tisti si può quasi considerare come una prepa-razione alla venuta della Chiesa Cattolica .Ora dobbiamo guadagnare il tempo perduto .

Per questo, appena sistematici nell'attualecasetta-capanna nella capitale Imphal, ci siamomessi in cammino . Don Pietro Bianchi, nell'esu-beranza dei suoi 35 anni, dava la scalata ai montiabitati dalla tribù Tangkhul Naga a nord-est,visitando venti villaggi, dove abbiamo già dellecristianità, e alcuni altri centri, come Lamphuie Tushiar, che lo chiamarono per la prima volta :Passò la Pasqua nel grosso centro di Hundung,dove ebbe la gioia di amministrare anche nu-merose prime Comunioni . Vi è in costruzioneuna bella scuola-convitto che ospiterà oltre 200alunni, fra interni ed esterni .

I Chin a congressoIl 19 marzo, festa di San Giuseppe, avevo la

grande gioia di firmare il contratto per la nuovaresidenza missionaria nel cuore della città . Lelunghe pratiche mi avevano fermato nella ca-pitale . La mattina del 20 marzo la nostra nuovajeep mi portava col catechista Giuseppe a 70 km .a sud-est, ai piedi dei monti Chin e Anal . La-sciammo la jeep nel villaggio di Shinton e a piediraggiungemmo Toupokpi, un paese Anal chedesidera conoscere la nostra religione . Passai laserata in lunghe discussioni nella casa ospitaledel capo-villaggio . La mattina celebrai nellaveranda del suo capannone, presenti numerosipagani e protestanti . Dopo Messa passai un'oretta

Note di viaggiodalla nuovaMissione Salesiana delMANIPUR (India)

a distribuire medicine e a curare piaghe e ferite .Per loro noi missionari siamo dei grandi dottori .

Il 21 scendemmo di nuovo a Shinton per pas-sarvi i tre giorni del primo convegno dei Chindel Manipur . Avevano combinato tutto da loroe rimasi veramente soddisfatto del modo concui se la cavarono. Dai villaggi dei monti cir-costanti erano scesi circa 300 cattolici, superando30 e più chilometri per vie impraticabili . Queidi Shinton avevano preparato cori frasche ebambù varie capanne e un capannone centraleche servisse da chiesa, e sala di riunione . Ancheil programma del convegno era stato preparatodagli anziani e tutto funzionò in ordine perfetto :riunioni, istruzioni, gare . Ci furono le gare dicatechismo, di canto e di foot-ball. A conclusionei Cattolici di Khuantal eseguirono una loro ca-ratteristica danza di origine birmana .

Sui monti ChinIl 24 - festa di San Gabriele Arcangelo -

iniziavo il mio viaggio sui monti Chin della ca-tena dei Ledda . Passato a guado il fiume Imphal,raggiungevo il villaggio di Suangoal, che ilcatechista Giuseppe aveva, preparato per il santoBattesimo. I villaggi in questa: zona montanasono composti generalmente di poche capanne .Trovai a Suangoal una quarantina di catecumeniche ricevettero il Battesimo con vivaerano costruiti da soli la cappellina edappreso bene i canti e le preghiere .

- Torna presto, Padre, torna presto!gridavano da lontano . - Man mano

fede . Siavevano

miche si

sale, il panorama acquista in bellezza e incanto .La vegetazione lussureggiante rallegra la vistacon i suoi getti di felci giganti, i suoi alberi infiore, arabescati di orchidee variopinte, di granfasci di liane, di muschi vellutati . Sui rami uccellidai vivaci colori si rincorrono e richiamano felici .Facciamo breve sosta nei due villaggi di

Mualkang e Teijang . Quest'ultimo è un villaggiosorto da poco . Sono venuti dai monti della Bir-mania perchè il Manipur per essi è una veraterra promessa . Vogliono che al ritorno mi fermi

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un giorno con loro e promettono che allora avreitrovato la cappella pronta . Nel pomeriggio rag-giungiamo il paese pagano di Thuínong e chie-diamo un po' di acqua. Ci guardano meravigliati :è la prima volta che un missionario europeodalla barba lunga visita il loro villaggio . Appro-fitto per mostrar loro i bei cartelloni a coloridella vita di Gesù e distribuire un po' di chinino .La malaria purtroppo è molto diffusa su questimonti . Ancora due ore di salita, che si fa sempre

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N I PUR (India) - Dopo il catechismo- don Ravalico ha ancora i cartelloni sotto ilbraccio - anche un pezzettino di dolce indiano .

più difficile perchè il viottolo è tutto cosparsodi sdrucciolevoli foglie di pino, e finalmente altramonto arriviamo a Paikhon .

Come accolgono il missionarioL'ultima volta che mi fermai a Paikhon c'era

una sola famiglia cattolica : ora sono sette contura cappella che essi si sono costruita in unabella radura della foresta,. Ma quanta miseriasii questi monti Chin! Il riso noti cresce su questealture : solo un po' di granturco . Dai tronchi dibanani selvatici estraggono la parte interna, che_usano come loro unico vegetale. La venuta delmissionario è per loro giorno di gran festa .All'entrata del villaggio fanno una specie di arcotrionfale con tronchi di banani e fiori in quan-tità. Là aspettano pazientemente ore ed ore .Quando finalmente vedono arrivare il Padre,dànno un colpo di tamburo e intonano il cantodel benvenuto . Il missionario deve fermarsi aldi qua dell'arco e non vede i fedeli perchè se-

parati da alcuni drappi che chiudono l'entrata .Solo quando il canto è finito (e -i canti Chin sonointerminabili) si tolgono i drappi e il Padrepassa sotto l'arco e stringe la nano a tutti ipresenti, che si sono schierati in fila come peruna parata militare . Essi prendono la mano delmissionario e con profonda riverenza la portanoprima alla fronte e poi alle labbra . Quindi inprocessione si fa l'ingresso nel villaggio .

La fede dei nostri Chin è qualcosa di prodi-gioso . Vedono il sacerdote due o al massimo trevolte all'anno . Eppure si conservano fedeli alleloro pratiche di pietà e la domenica tutti vannonella cappella, mattino e sera, per i canti e lepreghiere . Il catechista funge da parroco : bat-tezza i bambini in pericolo di vita, talvoltaassiste ai matrimoni, recita le preghiere degliagonizzanti . La sua autorità è indiscussa .Il 25 marzo -- Domenica delle Palme volli

compiere la funzione liturgica nella cappella diPaikhon con la processione di rito nella raduracircostante. Avevano appreso il canto Lauda,Jerusalem, Dominum e lo cantarono ripetuta-mente a squarciagola in tutti i toni . Tra icatecumeni che battezzai quella mattina - c'eraanche il figlio del capo-villaggio, un simpaticoragazzo che sapeva le preghiere a perfezione . Dapoco aveva perso il padre ed ora spettava alui l'autorità di capo-villaggio . Lo chiamai Domenico savio .

Grandi fiammate e grandi pipateDopo due ore di aspra salita verso Haika, giun-

gemmo ad un incrocio di vie . I cristiani eranovenuti qui per il ricevimento . Vollero anche cheassaggiassi il loro zu (specie di birra di riso) e liaccontentai, anche perchè sentivo proprio il bi-sogno di un cordiale . Dopo una visita nella cap-pella, ci sedemmo sulla grande stuoia nel piaz-zale di fronte . Avevano tante cose da dirmi .Ed io aveva una caramella per i bambini, ilgrammofono e i cartelloni illustrati per tutti .com'erano contenti e felici! Allora si dimenticala stanchezza e si è contenti di esser missionari .

Il giorno appresso ancora una salita sino alvillaggio di Kholien, che significa monte, perchèè in vetta alla, montagna . Da qui si gode unsuperbo spettacolo . Da una, parte si domina lagrande vallata del fiume, Imphal . dall'altra lacornice stupenda (lei monti e dei colli, clic a varieondate si perdono a vista d'occhio sino allafrontiera birmana. La sera fa freddo sii questimonti. Allora accendono dei grandi fuochi e sipassano le ore accoccolati per terra, mentre lagrande pipa passa di mano in mano, di boccain bocca . I Chin sono grandi fumatori . Non èraro veder una mamma togliersi la sigaretta dibocca e darla al bambino che porta in spalla!

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Da Kholien scendommo nella valle, dove scorreun torrente fresco e limpido . Avevamo dinanzia noi parecchie ore di ascesa e pensammo quindidi rinfrescarci un po' . Si deve camminare durantele ore più calde della giornata - dalle 10 alle 4 e5 del pomeriggio - e anche sii questi monti ilsole indiano si fa sentire e certe salite non sidimenticano più. Così fu questa che, dalla val-letta fresca ci portò a Zandung, sullo schienaledel monte, dopo tre ore di spossante salita .I miei bravi portatori dai garretti d'acciaio micontemplavano con sguardo compassionevole .

-I1 Padre è vecchio - dicevano tra di loro .- E se dovessimo fermarci qui questa not-

te? - chiesi loro .No, no, Padre, ci sono gli orsi in questa

regione!A Zandung, dietro l'arco trionfale, ci atten-

devano contenti i nostri cristiani . Passai la nottein una capanna aperta a tutti i venti, in un lettoche consisteva in una semplice Muoia, tua dormiimagnificamente lo stesso .

Per fortuna il giorno dopo, 28 marzo, dove-vamo portarci a Khuantal, ad un solo chilo-metro di distanza, sulla cima di quest'ultimomonte prima della Birmania . Così potei fermarmipiù a lungo a Zandung e visitare tutte le capannee trattare i loro piccoli problemi . Povera gente,vedono il missionario così di rado!

A colloquio col " Re dei Chin "A Qhuantal mi attendeva Man-za-khup, il

vecchio « Re dei Chin » che avevo conosciuto diteanni prima . Ali venne incontro reggendosi condifficoltà in piedi per l'età avanzata (oltre 80anni) e una, recente malattia . Mi condusse nelsuo capannone e mi fece sedere su una vera sedia,ricoperta di un drappo rosso . Poi volle che bevessidello zu preparato da sua moglie . Ricordava conorgoglio l'ultima visita che gli fece il nostro

Vescovo cinque mesi prima e mi mostrò il crocefisso che portava sul petto, dono del Vescovo .- Dunque cosa aspetti a ricevere il batte-

simo? - gli chiesi . - Ormai quasi tutta la tuatribù si è fatta cristiana ed è tempo che ancheil loro venerando capo ne segna l'esempio, nonti pare?

- Sì, hai ragione, Padre, ci ho pensato sue ho già incominciato a studiare le preghiere . . .una sono vecchio e non riesco ad impararle amemoria . . . Cosa devo fare?- Belle, bene, caro Man-za-khup ; son coli-

tento di sentire questo . La domenica va anchetu in chiesa coli gli altri e cerca di impararealmeno qualche cosa . Così, quando tornerò laprossima volta, riceverai alche tu il Battesimo .

- Sì, sì, Padre, farò come tu dici,.Poi mi parlò (lei suoi tre figli : due capi-villag -

Per i Chin del MANIPUR l'arrivo del missionario ègiorno di gran festa .•

" . . . avevano preparato con frasche e bambù un capan-none che servisse di chiesa e sala di riunione " (pag . 301) .• Ogni villaggio Chin va a gara a provvedere al missio-nario i portatori, che gli dànno la possibilità di distribuiremedicinali, vestiti, latte in polvere, ecc .•

Don Rivalico benedice una capanna .

303

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Man-za-klup, l'ottantenne " Re dei Chin "di Qhuantal, col Crocifisso al collo e le

penne sul capo .

gio a Shinton e Sugunu e il terzo ufficiale a NuovaDelhi, e ricordò i tempi antichi quando eravenuto dalla Birmania, lui, il primo Chin ad en-trare nel Manipur . Ricordò le guerre a cui preseparte e le partite di caccia . Tirò fuori il vecchiofucile e si rizzò diritto in piedi e lanciò il gridodi guerra, come allora : - Sono ancora forte,sai, e ho la vista ancora buona e potrei andarealla caccia e uccidere un grosso cinghiale per te .

Poi si accasciò sullo scannoa ora sonovecchio : son passati tanti anni, tanti . . . - Piùtardi si adornò con delle vecchie penne, che

avevano visto tempi migliori, e volentieri si prestòad esser fotografato . Prima di partire cercò tragl'innumerevoli trofei di caccia che riempivanola sua capanna e mi consegnò due bellissimecorna di cervo .

Anche il capo-villaggio riceve il BattesimoPassai il Venerdì Santo in cammino .

Quella sera, stanchi morti raggiungemmo Gelngai, e il capo-villaggio ci venne incontro con unbel gallo selvatico da lui stesso ucciso nella fo-resta per me . Riposatici alquanto, facemmo laVia Crucis e tutti vi presero parte con granderaccoglimento e fervore . Il mattino dopo, nonpotendo eseguire le funzioni liturgiche, maministrai il Battesimo ad un folto gruppo di

catecumeni, tra cui lo stesso capo-villaggio, chevolle prendere il nome di Francesco . « Domani- mi disse alla fine - ucciderò il maiale piùgrasso e darò da mangiare a tutto il villaggio» .304

L'indomani infatti - Pasqua di Risurrezione --fu giorno di gran festa in Gelngai . Venneroanche i cristiani di Singhen e di nuova Kathuange la chiesetta era tutto un trionfo di fiori e diaddobbi. Dopo Messa ci fu una grande partitadi calcio e a mezzogiorno il pranzo solenne delcapo-villaggio . Fui contento anch'io di assag-giare un po' di carne (gallo selvatico e maiale!)dopo più di una settimana di riso bollito .

Nel pomeriggio ci mettemmo di nuovo in cam-mino per la Messa vespertina nel villaggio diTeijang. La nuova cappella era là ad atten-derci e non so proprio come avessero fatto acostruirsi in dieci giorni la chiesetta. Eranofelici di poter ascoltare per la prima volta nelloro villaggio la S . Messa nel giorno di Pasqua .Passai la notte a Teijang e la mattina ci met-temmo in cammino prestissimo, perchè dovevoandare a celebrare la S . Messa nel villaggio diShinkhamphai, a 6 km. al di là del fiume . Ciattendevano e furono molto contenti : avrebberovoluto che mi fermassi tutta la notte nel loropaese. Ma il mio itinerario non me lo permise,e poi avevo alcuni ammalati piuttosto gravi daportare quel giorno stesso all'ospedale di Sugunu .

Un fatto prodigiosoQuando nel 1954 battezzai il primo gruppo

di catecumeni di Sugunu, c'era tra essi ancheuna giovane donna che da anni non poteva, piùcamminare per una specie di paralisi negli artiinferiori. Appunto dopo il Battesimo la ragazzacominciò a sentirsi meglio e a riacquistare apoco a poco l'uso delle gambe . Ora mi vieneincontro tutta felice : « Vedi, Padre, sono io,Monica, che tu hai battezzato due anni fa . . . Miriconosci? » . Non riuscivo a riconoscerla perchèl'avevo lasciata nel seggiolone molto pallida,mentre ora era piena di vita .

Qui a Sugunu incontrai il primo gruppo dei36 ragazzi e fanciulle che dovrò condurre neinostri Istituti di Colaghat, Naharkatiya e Dibrugarh . La jeep ci porta ora a Purum Tampac.

A Purum vive un'altra tribù: quella dei Cioteh .Gli anziani del villaggio vogliono una scuolamedia e col tempo anche superiore . Ormai tuttisanno che i missionari cattolici s'interessano dellagioventù povera del Manipur e non abbiamo piùrequie perchè ci arrivano da ogni parte richiesteper la cura di qualche orfanello o per l'aperturadi mia scuola . Prometto che, dopo la stagionedelle piogge, studieremo la possibilità di aprireuna scuola anche per i Cioteh .

Combino con essi una escursione nei loro vil-laggi per il prossimo mese e parto per Imphalcon la jeep carica di bambini . . .

Sac. LUIGI RAVALICO,Missionario Sales-inno

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Sotto il manto dell'AUSILIATRICEI dottori non poterono che gridare al miracolo

Trovandomi in condizioni di salute moltoprecarie, decisi di sottopormi ad un accerta-mento radiografico . Quale non fu il dolore mioe dei miei familiari nell'apprendere che eranecessario il mio ricovero in sanatorio!

Col cuore pieno d'amarezza partii affidan-domi al grande Santo Don Bosco, di cui portaimeco un'immagine con reliquia .

In sanatorio mi si cominciarono le cure, mauna pleurite secca impedì il pneumotorace, co-sicchè il male proseguiva inesorabile ed io lot-tavo tra la vita e la morte .

Per due volte i professori mi ordinarono diandare a Napoli per una difficile operazione,ma io rifiutavo sempre e nel medesimo tempopregavo con più insistenza Don Bosco, affinchèmi guarisse senza l'intervento chirurgico . Unadomanda troppo pretenziosa forse, ma il buonPadre non volle deludere le mie speranze . Daallora cominciai a migliorare, tanto che il dot-tore del reparto Tommaso Lo Iacono e la dot-toressa Vazzana, accortisi del mio miglioramento,mi ordinarono una radiografia . Ma quale sor-presa per loro quando videro che il male eraperfettamente scomparso! Non credendo essi aipropri occhi, per altre due volte fui sottopostaa stratigrafia e, riunitisi a consulto il chirurgo,i dottori e lo stesso direttore Nicola Sanguigno,dopo aver osservate tutte le radiografie cheavevano testimoniato il mio male, non poteronoche gridare al miracolo .

Da molto tempo mi trovo a casa, accudiscoalle faccende domestiche e non ho più accusatonessun disturbo .Isnello (Palermo)

SIGISMONDA CACCIA in BONFANTI

Coraggio e fede premiati - Da tre mesiero affetto da bronchiectasia sinistra. Il miostato andava peggiorando sempre più, ancheper la febbre continua e le ricadute frequenti .

La scienza ormai disperava di salvarmi, perchèsenza intervento chirurgico avrei avuto non piùdi un anno di vita, e d'altra parte l'operazionesarebbe stata difficilissima e i medici afferma-vano che io non ero in condizioni da poterlasostenere .

Allora mettemmo tutta la nostra fiducia inM. Ausiliatrice e in San Giovanni Bosco,promettendo un'offerta e la pubblicazione dellagrazia. Messami sulla persona una reliquia diDon Bosco, mi presentai deciso per l'operazione .Grazie al miracoloso intervento di M . A. e delsuo Apostolo, l'operazione andò benissimo edopo quindici giorni ero già dimesso dalla cli-nica.

Ho fatto promessa, e voglio mantenerla, difar sapere a tutti che se sono vivo è per graziadi Dio e per la bontà della Madonna e di DonBosco .Megliadino S . Fidenzio (Padova)

ENZO BALDOIN

Il professore sospese l'operazione - Damolti anni ero sofferente di un male che im-provvisamente si fece sentire così violento dafarmi provare dolori strazianti. Mi consultaicon un professore, che subito mi sottopose adun intervento chirurgico. L'operazione riuscìbene, ma quando cominciai a mangiare qual-cosa, l'intestino non funzionava .

Dopo qualche giorno di gravi sofferenze, conl'addome gonfio e col pericolo di peritonite,il professore decise di operarmi una secondavolta. Mi sentii perduto, ma con tutta la forzadella mia anima e con tanta fede mi rivolsi aMaria Ausiliatrice . La supplicai col pianto nelcuore e mi sentii certo del suo aiuto . La nottepassò insonne e al mattino fui portato nellasala operatoria per l'intervento . In quel mo-mento il miracolo si era verificato . Il profes-sore trovò l'addome in istato quasi normale esospese l'operazione.

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Da quel giorno potei nutrirmi regolarmente• oggi sono completamente guarito . La graziadella Madonna è stata così evidente da susci-tare la sorpresa del professore e dei dottori .Castagnito (Cuneo)

BENEDETTO PENNA

Guarito da paralisi parziale - Colpitoda spasmo di trombosi che mi aveva paralizzatola parte destra rimasta un corpo morto, invocaila potente intercessione di S . Giovanni Bosco,la cui immagine tengo appesa al muro pressoil letto . Dopo una mezz'ora sentii rifluire ilsangue con un forte formicolìo dalla spallafino alla mano stessa, mentre poco dopo, ces-sato il doloroso formicolìo, la mano ripren-deva la sua vitalità .

Dopo le cure prescritte dai medici, quandomi fu permesso di lasciare per qualche ora illetto, ebbi la sorpresa di provare che non mireggevo sulla gamba destra, per il muscolo in-debolito, mentre l'articolazione era libera e na-turale senza che avvertissi alcun dolore, comeè poi sempre stata fino al presente . Nonostantela prolungata straordinaria stagione di nevi egeli, anche la gamba ha migliorato, per cui da

Mons. Giovanni Impallomeni (Messina) pregando S . G . B .fu liberato da una grave nevralgia che gli cava grande tor-mento .Filomena Cuenin (Carrara) riconoscente, ringrazia M . A.•

S. G. B . per grazie ricevute e invia l'obolo promesso .E . M. Venezia (Torino) manda con gioia una piccola offertaa M. A . e a S . G . B . per grazia ricevuta.Giuseppe Giolito (Torino) colpito da gravissima forma diesaurimento e ritirato in clinica in condizioni disperate,riacquistò la completa salute fisica e spirituale per supremagrazia di S . G . Bosco .Anna Maria Marescotti (Novi Ligure - Alessandria), col-pita da una pericolosa infezione a un (lente, si rivolse alsuo protettore S . G . B . e ne fu liberata .Giovannina Barcellona (Mussomeli-Caltanissetta) è rico-noscentissima a M . A . e a S . G . B . per tre grandi grazie :la propria guarigione, quella del marito e quella ancor piùsegnalata di un nipotino da tetano maligno .Maria Ferrara (Torino) nel momento tragico in cui ilbabbo veniva ricoverato d'urgenza all'ospedale, ridotto infin di vita da emorragia interna, si rivolse con fede a S .G .B .•

ne ottenne la guarigione .Marietta Tarabolo (Coggiola Granero-Vercelli) esprime lasua profonda riconoscenza a Maria Ausiliatrice per la gua-rigione di un suo caro nipote .Erminia Mazzucato (Padova) riconoscente ringrazia di cuoreNI . A . e S . G . B . per favori ottenuti con la novena consi-gliata da Don Bosco .I coniugi Barbero (Nizza Monferrato) ringraziano NI . A .per la protezione avuta nella nascita del loro piccolo Altredo e adempiono la promessa inviando offerta .

f306

circa un mese posso celebrare la S. Messa inpiedi, e la mano, che fu interamente paralizzata,mi permette di scrivere e di compiere ogni mo-vimento normale .Vada la mia commossa gratitudine all'in-

clito S .. Giovanni Bosco, che dal Cielo proteggechi a Lui ricorre nei momenti critica della vita .Anagni - Parrocchia di S . Andrea Ap.

Sac. IGINO BALDASSARI, Arciprete

Tangibile aiuto di Don Bosco ad unlavoratore - Per cause non dipendenti dallamia volontà, avevo dovuto lasciare il posto dovelavoravo .Ero molto preoccupato, data la mia età di

63 anni . Inoltre la Ditta che mi aveva licenziatomi rifiutava qualsiasi indennità, perchè secondoil suo punto di vista non mi spettava nulla.

Venni allora dal nostro Santo Giovanni Bosco,come avevo sempre fatto in precedenza, e do-mandai aiuto a Lui, pregandolo fervidamente efacendo il voto di far pubblicare la grazia sulBollettino .

Non lo pregai invano : Don Bosco mi ascoltò•

aiutò in forma tangibile . Per mezzo dei nostriSindacati, non solo ho ottenuto le indennità

S2uS~ S - ';

Z ~ÓZ~ h X bCh 00J000{La famiglia Tina Brambilla (Torino) è riconoscente a M . A.• a S, G . B . per segnalate grazie ricevute e per miglio-rata salute .I coniugi Ribotta (Lusernetta-Torino) rendono vivissimegrazie a M. A ., a S . G . 13 . e a S . D . S . per la straordinariagrazia della guarigione del loro piccolo Renato da un maleche aveva tutti i sintomi della meningite .Anna Reich (Taio-Trento) dichiara che una sua nipote eramalata di polmoni da tre anni . La malattia era grave edifficile la guarigione . Ma con insistenti preghiere a M . A .•

a S. G . B . la ottenne .Giovanna Coppa in Botta (Balzola Monferrato) ringraziaM. A . e S. G . B . per una difficile operazione all'occhio,felicemente superata .A. Giuglardo (Novaretto-Torino) da buon ex allievo sale-siano suole invocare l'aiuto di S . G . B . in ogni sua neces-sità e ne sperimenta sempre la particolare assistenza .Maria Zanet (Vigo di bassa-'1 reato) per intercessione diS. G . B . e con la cooperazione di P . Pio, ebbe da M . A .la grazia di guarire da un grave esaurimento .Maria Ornato (Era-Cuneo) invia offerta per incominciareuna Borsa missionaria in ringraziamento della promozione•

del lavoro ottenuti dalla figlia .Claudia Bariatti (Torino) è riconoscente a M . A . per loscampato pericolo di morte in seguito ad un'iniezionemal praticata, e supplica M . A : e S. G. B . per il buonesito di un'operazione .M. Gorini, cooperatrice salesiana (Cagliari) più e più volteaffidò la precaria salute della mamma ultranovantenne aM . A . e a S . G . B ., e sempre fu esaudita .Concetta Grande (Catanzaro) dichiara che la perseveranteinvocazione a M . A . e a S . G . B . a favore del figlio ma-lato ebbe la sua felice conclusione con la guarigione e ilsuperamento della maturità classica da parte del figlio stesso .Virginia Roffredo (Alice Belcolle-Alessa ndria) rende graziea bl . A . e a S . G . B . che aiutarono tangibilmente la fa-

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che mi spettavano, ma anche gli arretrati chenon mi erano stati pagati prima ; inoltre ho tro-vato lavoro che mi soddisfa sotto ogni puntodi vista . Solo il nostro San Giovanni Boscoha potuto farmi trovare questo posto, dove sonorispettato e ben retribuito .Per dimostrare la mia immensa gratitudine

faccio un'offerta per le Missioni .

Tutti i professori avevano dichiarato can-cro -- Mia madre era affetta da grave male .Tutti i professori che l'avevano visitata ave-vano detto che si trattava di cancro e le avevanofatto applicazioni di radium. Quando l'amma-lata uscì dalla clinica Orestano, il professoredisse chiaramente che sarebbe stato vano spe-rare. Capitatomi tra mano il Bollettino, chericevo puntualmente, mi rivolsi con fede algrande Santo Don Bosco. La mia preghierafu esaudita. Mia madre migliorò ed ora stabene. Compio con gioia la mia promessa diaiutare le Opere Salesiane .Cerda (Palermo) ROSINA CASSETTA D'ANGELO

miglia in un doloroso periodo in cui c eque membri eranomalati .Maestro Giuseppe Beltrami (Mori-Trento) raccomandò aM. A ., a S . G . B . e a Don Rinaldi il figlio che doveva su-bire un difficile esame, e fu esaudito .Maria Schettino nella dolorosa circostanza della malattiadei figlio, sperimentò la bontà di M . A . e dei suoi Servi5. G . B . e S . D . Savio .La Famiglia Francesco Marquis (Ayas-Aosta) avendo unozio in gravi condizioni e dichiarato inguaribile dai medici,invocò M . A . e S . G . B . e ogni difficoltà fu superata .Emma Umile (Parma) colpita da malattia che le procuravasofferenze angosciose e limitava molto la sua attività, nontrovando sollievo nelle cure, si rivolse a M . A. con pro-messa di pubblicare la grazia e ne ebbe subito un notevolemiglioramento .Angela Raffaella Amici degli Elci (Spoleto-Perugia) inviaofferta per le opere di Don Bosco, riconoscente per la tan-gibile protezione avuta .Margherita Drè fu Felice (Maglione-Torino) ottenne unagrazia tanto desiderata da M . A., per intercessione di S .G. B . e di S . M . Mazzarello .Sebastiana Colazzo (Salice Salentino-Lecce) raccomandòa M . A . e a S . G . B . il figlio che doveva subire un diffi-cile esame di concorso e lo vide riuscire non solo bene,ma brillantemente.Rita Scrimadore Capra (Benevagienna-Cuneo) desidera direpubblicamente il suo grazie a M . A . che l'ha guarita dauna grave ulcerazione avvenuta in seguito a flebite .A . Cigna è riconoscente a M . A. e a S . G. B . per averscongiurato un pericoloso atto operatorio .Caterina Arduino ringrazia M . A. e S . G . B. per i moltifavori ottenuti per sè e per i suoi cari nipoti .Giuseppa Valle (Verolengo-Torino) rende note varie graziericevute da VI . A ., S . G . B . e S . D . S . e si raccomandaancora alla loro intercessione .

ottenute per l'intercessione Maria Ausiliatrice eS. Gio-vanni Bosco, di S . Maria Mazzarello, di S . Domenico Savioe di altri Servi di Dio - alcuni hanno anche inviato offerteed elemosine per sante Messe di ringraziamento - i seguenti :Acuto G ., Aghemo D ., Agresto C ., Agosti NI ., Aimone M .,Albanese A ., Albert D ., Allora L ., Almondo G ., Almondo M .,Andenne NI ., Ansaldo M ., Antoniotti C ., Arduino C ., Ar-Ieri V ., Audisio A ., Banchio Vi., Barberis M ., Barbero N .,Bardazzi A ., Barrera S ., Bava F ., Bellis M ., Bellone A ., Be-lotti G ., Beltramo F ., Bertinotti M ., Berruti E ., Bertone A .,Bertazzon V ., Bezzato R ., Bianco G ., Bioglio E ., Bisia L .,Boccardo I ., Boggetto G., Ronaudo M ., Borelli 1, ., BorelloM., Borgonovo L., Boschiago A., Botrighi A ., Bovio A .,Bozzola G ., Bretto A ., Bringo Sor ., Bronzino IVI ., Bronzo L .,Brunero C ., Cagliano A., Cagliero V ., Cairo L ., CalcaterraF ., Calcio G ., Calvi P ., Camoletto P., Canta favi ., Caretto G .,Carlando A ., Camino L., Carosselli I ., Carrera C ., CarrcroF., Castagneri M ., .Cavaglià A ., Cavagnino favi ., Celle Fr .,Ceresole M ., Cerruti G ., Cerutti L ., Chiodi V ., Chiosso G .,Cicotti O ., Cilotto C ., Cirimbelli F ., Corgiolu L ., Costa C .,Costanzia R ., Crema G ., Dall'Orto C ., Damonte P ., DaneoC., Della Ferrera D ., Del Ponte M ., Dente L ., Deste-fanis T ., Diaperia M ., Divignani C ., Druetta G , Ex-allievo .Falco A ., Fattori R ., Ferrari G ., Ferrari V ., Ferrero 'È .,Fioccone E ., Florio A ., Florio F ., Fornari M ., Fornelli C .,Gagero 'I' ., Galetto A ., Gallino M ., Gallo P ., Gamarra favi .,Garavoglia-Bianchi, Garbiglia I ., Garetto G ., Ganglio M .,Garione A ., Gasparini C ., Gasparotto L ., Gedda M ., Ge-mide E ., Giannini M ., Gilardi M ., Gilli NE, Gina S ., Gio-belliua A . e VI ., Giuffrida M ., Givogre A ., Gobetto A ., Go-dio P ., Gonella Nl ., Grassi N ., Grasso E ., Grosso E ., LacquaA., Lanza A ., Lasagna L ., Laura, Lelio T ., Leone R ., Locatelli G ., Lurgo R ., Macchioni favi ., Maffei G ., MaggionA., Manara B ., Maneschi R ., Mariolino, Marocco G ., Martinotti G ., Mascero IVI., Mazza G., Meinardi R., Meotto G.,Merlo R ., Migasso O ., Nliglietta favi ., Mione P ., MisciattiA., Modenese P ., Molino IVI ., Moncalvo Sor ., Monti T.,Monticone VI ., Moro C ., Mulino, Mussano favi ., Navire R .,Niero Brunat C ., Nigra D ., Oberto A ., Ormezzano M.,Orsanigu I ., Orsola R ., Palladino M ., Palma L ., Papetti M .,Parvis favi ., Passera D ., Patrucco A ., Pavan F ., Pcila M .,Pellerano T ., Peponi E ., Perin L ., Perlo F ., Piacentino I .,Piantanida coniugi, Picato V ., Piglia M .o, Piretto L ., l'o-lastro favi ., Porta V ., Porrini I ., Posillipo C ., Pracca A .,Prevosto R ., Principiano C ., .Rappo V ., Ravazza E ., RavottoM., Rigat G ., Rizzone I ., Rocco Z ., Rolando coniugi, Ro-lando C ., Romussi G ., Rona E ., Rossotti S ., SaflìrioSalsa M ., Santanera Sr . A ., Sapetti G ., Sartoris E ., Sassi P .,Schiapparelli R ., Scienza C ., Serafino M ., Serri A ., Sesia T .,Storero M., Tarnagnone G ., . Tonnarelli L ., Torchio G'Precate M ., Truffa M ., Moghetto P ., Ulla N ., Vacca i) .,Vacchetta A ., Vai T ., Valcan B ., Valinotti D ., Valle M .,Vandoni C ., Vaudagna O ., Verra M . G ., Viano C ., Vinai C,,Vindrola G ., Viotti M ., Vottero Sr . M. e Zanotti 1\-1 . e Zol-ferino C .

dt tutti i divoti

Ma i Ausiliatrice e dt S . Giova

Boscole particolari intenzioni delle seguenti persone :

Agosti L ., Aime E ., Alc',ati A ., Alciati F ., Almondo M .,Anluino G., Arleri V ., Barense E ., Bavetta A ., Baricadafavi ., Bausoia R ., Beghelli M ., Belotti G ., Berruti F ., Rerto-lotti Nf ., Bertolotto E ., Biroli . V ., Bisia L ., Bonassi E ., Bo-retlo M ., Bovio A . Bozzola G ., Bronzo L ., Bruno T., Busso-lino NI . T ., Calcaterra F ., Capisiani A., Cappello A ., Car-nino L . . Cerruti G ., Chiobotto G ., Conte E ., Coreggia A .,Crovetti L ., Croce A ., Croce M ., Dall'Amico 'I' ., Divignan M .,Dolando IVI ., Ellena 'I' ., Farina F ., Farina M ., Fascetta C .,Ferrero C ., Fobello E ., Fontana G ., Fumagalli E ., Galli M .,Giacomazzo coniugi, Gianelli Verra A ., Gibello E ., GirandoM., Giva G ., Gorrino G ., Gratone A ., Grossi R ., LanfrancoA ., La Torre R . e S ., Lina e Aldo, Maina ?VI ., Maincro faro .,Malino A ., IVlangoni M ., Manni G ., Marcello C ., Marchi-sio E ., Mattioli M ., Mauro L ., Meinardi R ., Meliga C ., Mi-glio V ., Miravalle, Molgora favi ., Monceili A ., Mussano favi .,Musso NI . L ., Olive fato ., Olivero L ., Ottolia M ., PanieraA., Papetti M ., Penoncelli E ., Perino I ., Poesie A ., Pogo-lotti C ., Porcellana IVI ., Pozzan D . E ., Reale T ., Saglietti L .,Santi G ., Scaglia R ., Sesia 1'I ., Tavella R ., 'l'esco G ., TrainiE ., 'l'urina C ., Una mamma, Valletti E ., Vandoni M ., VezzaA ., Viberti M ., Viotco fam ., Zanda C ., Zanetta P .

t'orino GIUSEPPE RAPELLO

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Per intercessione di S. DOMENICO SAVIOLA MORTE, MA NON PECCATIA Lui non dissero di no - Ero senza casa .

Mio marito, povero pensionato, non era ingrado di affrontare le correnti tariffe di pigione .Perciò m'industriai per aver assegnata una ca-setta al Villaggio dell'Ospitalità Maria SS . Im-macolata .

Quando ci fecero sapere che la casa non cel'avrebbero data in modo assoluto, pregai S . Do-menico Savio come non mai . Poi risolutamentescrissi una lettera includendovi un'immagine delgiovanetto santo. Dicevo : e A me avete ne-gato la casa di cui ho estremo bisogno . Ma hotanta fede in S . Domenico Savio quanta voinon immaginate . Se ne avete il coraggio, ditedi no a questo ragazzo! » .

La casa mi fu data bella, comoda e a modicoprezzo. In ogni stanza ho esposto il quadro diS . Domenico Savio perchè la governi e proteggame e mio marito .Palermo - Piazza S . Chiara

ENZA GRECO, cooperatrice salesianaT

Quando ogni speranza era perduta - Di-chiaro che mio figlio Vito, affetto da occlusioneintestinale acuta, secondaria ad altro interventochirurgico, operato in extremis, ha conseguito laguarigione, quando ormai ogni speranza eraperduta .

L'intercessione di S. Domenico Savio, danoi tutti invocato, ha ottenuto dal Signore lagrazia tanto desiderata .

In fede .Messina, 7-v-1956

Dott. ANTONINO GUERRISI

Guarito da polmonite doppia fulminante- Era giunto un telegramma da Torino : « Partisubito: papà grave e .

Nell'impossibilità di poter partire e in predaal più profondo dolore, pregai S . Domenico

Savio perchè lasciasse il padre all'affetto diundici figli già orfani della mamma .

Passai una settimana di trepida attesa offrendoil sacrificio di non vedere più il mio amatopapà, giacché pensavo di ricevere un altro te-legramma con l'annuncio di morte . Intanto pre-gavo sempre più intensamente il caro Santo .

Quale non fu la mia gioia quando ricevettila notizia che il papà, dopo dieci giorni di febbrealtissima, superiore anche ai quàrant'un gradi,era fuori di pericolo!

Grande fu la meraviglia del dottore, il qualedisse che solo un miracolo aveva potuto farglisuperare una polmonite fulminante doppia, chequasi sempre ha esito fatale .Alessandria d'Egitto, 9 marzo 1956

Suor M. BERTILLA TONONmissionaria delle P.P.M.M. della Nigrizia

Cecilia Corbi-Caso (Capua-Caserta) invocando S . D . S .guarì in forma rapida e sorprendente da una congestionepolmonare .Bandenasca (Torino) da tre mesi soffriva un dolore acutoche non le dava tregua . Diverse cure diedero poco risul-tato . Mentre invece, invocando D . F . Rinaldi e S . D . Sa-vio, ebbe subito un miglioramento che fu progressivo .Amabile Boccardo (Mignanego-Genova) ottenne da S . D . S .di conservare la vista e di superare una forte debolezza .Lo ringrazia anche a nome di persona cara che trovò unlavoro stabile dopo penosa disoccupazione .Emilia Graziani (Lugo-Ravenna) potè superare una crisicardiaca, determinata da pressione arteriosa .Onorina Pizzo (Magliano-Cuneo) preoccupata per il peri-colo di perdere la mamma, minacciata di trombosi, ri-corse a M . A . e a S . D . S . e oggi, alla distanza di unanno, può dichiarare la sua riconoscenza .La famiglia Sebastiano Ambrogio (S . Gillio-Torino) inviaofferta a S . D . S . che ottenne pronta guarigione al loropiccolo Bartolo, del quale i professori non pronosticavanobene.Angelina Compri (S . Lucia della Battaglia-Verona) affidòa S . D . S . il figlio perchè si allontanasse da cattivi amicie con sua grande gioia lo vide lasciarli e associarsi conaltri buoni .Maria Brignolo (Torino) ricoverata d'urgenza all'ospedalein pericolo di vita, si raccomandò a S . D . S . e fu miraco-losamente salva.

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Giordano Morigi (Faenza), trovandosiin difficoltà insolubili, ricorse fiduciosoa D . F . R . e fu prontamente esaudito .Perciò lo ha eletto protettore dellasua famiglia e ne sperimenta tuttorala valida intercessione .Francesca Perotto (Torino) ringraziail Servo di Dio D . F. R . per averleottenuto dalla Madonna la guarigioneda gravi disturbi di stomaco . Attendedal caro Padre altra grazia.Don Giuseppe Borzi (Catania) dichiarache una sua sorella da tempo soffrivadolori indicibili per un calcolo renale .Le cure del medico non erano valsea nulla . Un giorno invocò con fedeD. F . R . e il calcolo si eliminò natu-ralmente .Paola Robazza (Mar del Plata-Argentina) commossa e riconoscente ringraziaD . F. R ., per la cui intercessione potèrisolvere un'importante situazione fi-nanziaria .Giuseppe Cominola (Villafaletto-Cuneo) è grato a D . F. R. per il feliceesito di una operazione subita dallamoglie e per altre grazie ricevute .Giusto Mariani (Vasanello-Viterbo)invia generosa offerta a D . F . R . perchè,applicandone la reliquia, si arrestòimmediatamente una pericolosa effu-sione di sangue che per lui ottantenneavrebbe potuto essere fatale.Maria Piatti (Bergamo) rende vive gra-zie a D . F . R. e testimonia che perla sua potente intercessione ottenneuna grazia segnalata .Giannetta Argiolas ved . Piccian (S .Sperate-Cagliari) doveva subire unintervento chirurgico, ma si racco-mandò a D . F . R . e quando, la mat-tina dell'operazione, la visitarono dinuovo, il male era scomparso .Rita Lenta (Castelletto Stura-Cuneo)aveva il figlio maggiore da quattroanni degente in sanatorio con pochis-simi risultati. Fece una novena a D .F . R . e pochi giorni dopo ricevettela lettera dei professori che lo dichia-ravano in grado di tornare in famiglia .Francesca Dalpozzo (Villanova-Ra-venna) dichiara che dopo la morte deimarito, i figli dovevano dividersi, maera tanto difficile il concordato . Invocòallora con grande fervore D . R . ed oggipuò dire di essere stata esaudita .Domenica Tescari (Este) prossima aentrare nell'aspirantato delle F . M . A .,invocando D . F . R . potè guarire daun'infezione ad una mano, che neavrebbe ritardato l'entrata .

Per l'intercessione del SERVO DI DIO DON FILIPPO RINALDI

«Trovai con emozione e sorpresa che la piaga era chiusa»Sofferente di flebite da molti anni, uscita salva per miracolo da un

primo attacco, non potevo però fare libero uso delle gambe, chè oltreal gonfiore mi si producevano piaghette incurabili . Nell'inverno del '52ne ebbi una che andò rincrudendosi con molto fastidio e dolore ; e pertutto l'anno, fino al febbraio del '53, non potei fare che pochi passi inpiano . In questo tempo l'infiammazione si era estesa a tutta la gamba,tanto che il medico mi aveva ordinato nuove cure e un mese di assoluto ri-poso . L'infiammazione si arrestò, ma la piaga continuava sempre purulenta .

Sul Bollettino Salesiano lessi che una signora era stata guarita dasimile malattia per intercessione di Don Filippo Rinaldi, il che mispinse a ricorrere al Servo di Dio . Ritagliai l'immaginetta ivi stampata,la baciai con devozione e la misi tra le fasce sopra la piaga . La nottefu un continuo spasimo più del solito, tanto da non riuscire più a sop-portare il dolore . Pregai per assopirmi . Quando mi ridestai, nel muoverela gamba, notai che la fascia era asciutta e fuori posto . Guardai e trovaicon emozione e sorpresa che la piaga era chiusa . Restava una mac-chia bianca che permane tuttora .

Da quel giorno -- sono passati tre anni -- ho ripreso il mio lavoroin comunità, disimpegnando un ufficio che richiede movimento e atti-vità contrarie a questo genere di malattie .

Ora Don Rinaldi è il mio protettore e ne ottengo consolazione e conforto .Dal Carmelo di S. Maria Madd. De Pazzi di Careggi in Firenze

Suor MARIA MADDALENA ELETTA DI GESÙ CROCIFISSO

Grazia completaTrovandomi a predicare gli Esercizi Spirituali all'estero, fui colpitoda reiterato e insistente male . Desiderando compiere la mia missione,pregai Don Rinaldi perchè mi sospendesse il male fino al mio ritornoin patria . E siccome, appena tornato, avrei dovuto predicare un altrocorso di Esercizi, precisai il tempo, chiedendo che anche detto corsofosse compreso nel periodo di sospensione . Fui esaudito, e per tutto iltempo del mio soggiorno all'estero non ebbi più a lamentare tale disturbo .Anzi Don Rinaldi fu fedele fino alla fine, poichè solo al termine dellamia missione in patria, il male riprese .Torino

Don EUGENIO VALENTINI

Perseveranza premiataRicoverata all'ospedale per subire un atto chirurgico, in sala operatoriasi scoprirono altre complicazioni in modo che l'operazione si protraevaper un'ora e mezzo . Poco prima un Sacerdote salesiano mi aveva con-segnato un'immagine del Servo di Dio Don Rinaldi con la preghieradella novena ed altra con la reliquia, consigliandomi di chiedere la guari-gione tramite la sua intercessione. Nella dolorosa attesa, prevedendo cosegravi, i miei genitori ripeterono per nove volte consecutive le preghieredella novena a Don Rinaldi e continuarono a pregarlo nei giorni che se-guirono . Con meraviglia di tutti, l'operazione riuscì benissimo .Gorizia

LUISA VANNINI Dirigente Diocesana della G . F. di A. C .309

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invocando altri

SERVI DI DIO

Mi rivolsi con fiducia a Don Andrea Beltrami - Una vertenza che si protraeva da anniinasprendo sempre più gli animi dei contendenti,mi faceva soffrire assai .

Non vedendo prossima una soluzione ed es-sendo incapace a far valere i miei diritti, mirivolsi con fiducia a Don Andrea Beltrami, checonobbi in vita, affidando a Lui la mia ansiae preoccupazione e promettendo un'offerta perle Opere salesiane. La grazia non si fece atten-dere. Come per incanto ogni difficoltà fu appia-nata e la questione risolta .Foglizzo (Torino)

MARIA BARONE

Don Beltrami la esaudisce al termine dellaterza novena - Mi trovavo senza lavoro daalcuni mesi e avevo pregato tanto, ma invano,per ottenere la grazia di una occupazione conve-niente, quando fui consigliata di rivolgermi al-l'intercessione di questo Servo di Dio, che avendotanto sofferto durante la sua vita, si dimostraora molto sensibile alle preghiere di coloro chesoffrono .

Al termine di tre novene consecutive, ottennila grazia desiderata e insieme un favore spiritualemolto importante per l'anima mia .

Unisco una modesta offerta e prego il Signorea voler glorificare anche in terra questo suoServo fedele .Torino

ANNA ROSA

La Suora capo sala ci diede un'imma-gine di Zeffirino - La nostra bambina Cri-stina, di sette mesi di età, era ammalata dimorbillo, con gravi e serie complicazioni . I medicidissero che non avevano speranza di salvarla .Fu allora che la Suora capo sala ci diede

un'immagine di Zeffirino con la preghiera, di-cendoci di recitarla con fede e di collocare l'im-magine in capo al letto . La malatina pareva spi-rare da un momento all'altro ; eppure noi era-vamo convinti che il Servo di Dio ce l'avrebbesalvata . Oggi possiamo attestare con gioia cheZeffirino Namuncurà non ci ha delusi .Comodoro Rivadavia (Argentina)

LIBORIO e LAURA DE I UIEZ

310

Laura Vicuna continua la sua missione -Mi trovavo lontana da casa per motivo di studio,quando mi fu comunicato che uno zio carissimo,vissuto sempre in famiglia, versava in pericolodi morte . Subito mi preoccupai della sua animaperchè era sempre stato lontano dai Sacramenti .Mi rivolsi quindi all'angelica Laura Vicuna per-chè gli ottenesse dalla Madonna ancora qualchemese di vita per riprendere in piena coscienza lapratica cristiana. Contro ogni previsione lo ziomigliorò e visse ancora alcuni mesi, durante iquali ebbi la gioia di aiutarlo spiritualmente edi vederlo fare più volte la S . Comunione convero fervore . Tutti fummo convinti che la pic-cola Laura continua in Cielo la sua missionesalvatrice . Per ragioni evidenti chiedo di firmarecon le sole mie iniziali .Messina

E. V.

La reliquia di Don Augusto Czartoryski -Da più giorni un male alla faccia mi procuravaun dolore che a volte mi prendeva tutta la testa .Nonostante le cure, non riuscivo a liberarmene .Invocai allora l'aiuto divino, interponendo l'in-tercessione del Servo di Dio Don Augusto Czar-toryski, del quale applicai la reliquia sulla partemalata . Il dolore cessò subito e in poco temposcomparve anche il male che mi affliggeva . Rico-noscente invio un'offerta per la sua glorificazione .Ber,amo

ELISA VICINI

G. MAINETTIUN VITTORIOSO • racconto ai giovaniL . I . C . E. - R . BERRUTI E C.

TORINOÈ una nuova vita del nostro Servo di Dio Don AndreaBeltrami ; un vivace dialogo coi giovani, ai qualiè presentata in forma brillante la grande avventuradi questo Eroe di Cristo e di Don Bosco .In tempi in cui è tanto difficile educare la volontàe il carattere dei giovani, questo agile racconto,messo tra le loro mani, potrà essere un ottimo alleatodei nostri Cooperatori - genitori ed educatori -nella non facile arte di formare caratteri volitivi,giovani forti, che sappiano passare incontaminatiin mezzo alla corruzione che spesso contamina gliambienti di studio e di lavoro in cui vivono.

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I nostri morti

Salesiani defuntiSac . GIUSEPPE REYNERI, t a Buenos Aires il 6-vi-i956a 83 anni .La Famiglia salesiana e in particolare le Ispettorie dell'Ame-rica del Sud hanno perduto in Don Reyneri uno di queigrandi figli di Don Bosco che furono degni emuli dellegesta gloriose dei primi eroici missionari salesiani .Nato a Torino nel t873, entrò nell'Oratorio di Valdocconel 1886, due anni prima che morisse il santo Fondatore,il quale un giorno gli predisse la lunga carriera con questeprofetiche parole : « Andrai molto lontano, più lontano dilutti i tuoi compagni» . Già nel i892 infatti partiva per leMissioni dell'Equatore, cominciando la sua preziosa attivitànell'America Latina, che sarebbe durata per ben sessanta-quattro anni .Cacciato dall'Equatore con gli altri missionari cattolici, sirecò a lavorare nel Perù, dove, appena ordinato sacerdote,fu incaricato di fondare una nuova casa salesiana in Lima .Nel 1907, all'età di 34 anni, veniva eletto Ispettore delPerù e della Bolivia, carica che tenne fino al 1920 . Fu suc-cessivamente Ispettore delle Opere Salesiane nel CentroAmerica, poi di nuovo in Perù e Bolivia, e dal 1935 a BuenosAires, dove nel 1943, a causa delle difficoltà di comunica-zioni dovute alla guerra, fu nominato rappresentante delRettor Maggiore per tutta l'America Latina .Tornato Ispettore al termine della guerra, tenne la caricafino al 1950 . Quando finalmente avrebbe avuto diritto adun ben meritato riposo, dedicò le sue ancor fresche energieall'organizzazione della « Casa del Bollettino «, una grandeEditrice Salesiana in Buenos Aires, provvedendola del piùmoderno macchinario e facendone un centro internazio-nale di diffusione della stampa cattolica nell'America dei Sud .Nota caratteristica di Don Reyneri fu sempre il suo amorea Don Bosco, del quale riuscì a ricopiare in sè la mirabilefigura di Apostolo . Ed ecco che, al termine della sua lungacarriera, la Divina Provvidenza, con tratto di squisita ele-ganza e materna finezza, dispose che il sacrificato missio-nario, l'eroico salesiano, il prudente e virtuoso superiore,il genuino rappresentante del Rettor Maggiore non par-tisse da questo mondo senza la benedizione del Successoredi Don Bosco, in visita all'Argentina .La vita santa e operosa di Don Reyneri era conte una ban-diera vittoriosa che meritava l'onore di essere raccoltadalle mani stesse del Rappresentante di Don Bosco in terra .Sac . Aristide Símonetti, t a Genzano di Roma a 77 anni .Sac . Guglielmo Vifias, t a Barcellona-Sarrià (Spagna) a77 anni .Sac . Luigi Bianco Campos, t a Santiago (Cile) a 77 anni .Sac. Tommaso Tasciottí, t a Firenze a 76 anni .Sac. Francesco Torka, t a Cuenca (Equatore) a 76 anni .Sac. Bartolomeo Fassí, t ad Alta Gracia (Argentina) a 75 anni .Sac. Alfredo Paleari, t a Intra (Novara) a 64 anni .Sac. Giovanni Kluha t a Essen-Barbeck (Germania) .Sac . Enrico Kremer, t a J inkerath (Germania) il z-Itl-i956 .Coad . Stillano Benedetti, t a Montevideo (Uruguay) a 8o anni .Cooperatori defuntiS. E . Mons. LUIGI MARTINEZ, Arcivescovo di Messico ePrimate dei Messico .Il Messico salesiano ha perduto in lui un grande amico del-l'Opera di Don Bosco e un insigne Cooperatore .Alla sua benevolenza i Figli di Don Bosco devono la fon-dazione delle Case salesiane di Huipulco, Mexicaltzingo eCoacalco . Fu pure l'oratore obbligato nella festa di S . Gio-vanni Bosco .Ma il suo merito più grande nei riguardi della Famigliasalesiana fu l'aver proclamato, in qualità di Primate e Diret-tore Pontificio Nazionale dell'Azione Cattolica, S . DomenicoSavio Patrono degli Aspiranti dell'Azione Cattolica Messicana .Can. Francesco Chiríco, Decano Penitenziere della Catte-drale di Oria (Brindisi) .Sacerdote austero e umile, amante dello studio e zelante delleanime . Direttore Diocesano dei Cooperatori salesiani fin d ;il1925, amò Don Bosco e le sue Opere, diffondendone lo spi-rito e la devozione .

Maria Rossini, t a Faenza a So anni.Fu tra le prime Cooperatrici di Faenza e continuò durantetutta la sua lunga vita a patrocinare l'Opera salesiana locale .Soleva ricordare con piacere di aver visto e ascoltato 5 . Gio-vanni Bosco quando, nel 1882, andò a visitare la Casa cheda poco aveva fondato in Faenza e parlò nella Chiesa deiServi . Con lei era il fratellino Giuseppe, oggi canonico dellaCattedrale .Nelle sue difficoltà e malattie soleva ricorrere a Maria Ausi-liatrice e a Don Bosco, alla cui tomba prima e altare poi pel-legrinò ripetutamente .Marchesa Alice Malaspína, t a Villafranca Lunigiana(Massa) .Colta, virtuosa, ammirata per stile e forma letteraria, a bril-lante carriera preferì l'ombra del focolare domestico e na-scoste opere di carità cristiana . Devota di S. Giovanni Boscoe di S . Domenico Savio, dopo lunga e penosa malattia - cau-satale dagli orrori dei bombardamenti e dalle privazioni sof-ferte nelle peregrinazioni sui monti durante l'imperversaredella guerra - con ammirabile rassegnazione cristiana e coisanti nomi di Gesù e Maria sulle labbra, esulava da questaterra in età di 86 anni .Carolina Rota, t a Lu Monferrato il 4-IV-ig56 .Si considerava fortunatissima per aver conosciuto e avvici-nato S . Giovanni Bosco . L'educazione esemplarmente cri-a stiana data ai suoi figliuoli le meritò la grazia che di sei . tresi consacrassero al Signore .Eurosia Boettí, t a Morozzo (Cuneo) a So anni .Devotissima di Maria Ausiliatrice e di S . Giovanni Bosco,ne propagò il culto, facendo fabbricare in Borgata Mombri-sone una devota Cappella in loro onore . Lascia nella sorellauna degna continuatrice della sua devozione e bontà .Lucia Manzo, t a Benevagienna (Cuneo) .Maria Ausiliatrice la volle a celebrare la sua festa in Paradiso .Zelatrice umile e infaticabile delle divozioni salesiane, gene-rosa pur nella sua povertà, stava per realizzare la sua consa-crazione totale al Signore tra le Oblate di 5 . Giovanni Bosco,virgulto di bontà e di opere buone germogliato nella grandee feconda Famiglia !ci Cooperatori salesiani .Gentildonna Maria Rotellí Berna, t a Belluno a 57 anni .Cooperatrice e Patronessa delle Opere salesiane, zelò concuore di madre ti bene della gioventù, cooperando generosa-mente all'incremento delle locali istituzioni .Altri Cooperatori defuntiAlimonta Amelia - Ardissone D . Giovanni - Barberis Lucia- Barbero Virginia - Briani Prof . Silvio - Basato Vittorio -Busetto Floro - Carletti Nino - Ceretti Edoardo - CornelliBarbara - Dalbon Beniamino - Di Giorgi Salvatore - DoratoFelice - Ferrari Remigio - Fontana Amabile - Fontanari Se-bastiano - Franceschetti Luigi - Granucci Francesco - laconoAngela - Lorenzini Can . Emilio - Maluta Giulia - MilozzaAnna - Minorello Nicolò - Molinari Maria - Morano Anni-bale - Morelli Onorina - Parolini Antonio - Perotti Maria -Picinali Ruggeri Teresa - Poleeti Agostino - Savia Vincen-zina - Savoia Giovanni - Spinelli Bambina in Ardizio - StrozziMarch. Guendalina - 'l'alamone Angelo - Trisoglio Silvio- 'I'roiano Michele - Valli Noemi - Vegni Fortunato - Vit-lata Luigi .

L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI consede in TORINO, eretto in Ente Morale conDecreto 12 gennaio 1924, n . zz, può legalmentericevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili con-testazioni si consigliano le seguenti formule :Se rattasi d'un Legato : « . . lascio all'Istituto Sale-siano per le Missioni con cede in Torino a titolo dlegato la somma di Lire . . . (oppure) l'immobil :sito in . . . »,Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni so-stanza l'Istituto, la formula potrebbe es,er questa :

. . Annullo ogni mia precedente disposizione testa-mentaria . Nomino mio erede universale l'IstitutoSalesiano per le Missioni con sede in Torino, lasciandoad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo ,,

(Luogo e data)

(Firma per esteso)

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CR CTOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000

Borse da completareBorsa Ausiliatrice Regina, salvaci! e secondo le intenzionidel doti . Panizzi Carlo (Imperia) - io versamento 25 .000 .Borsa Ausiliatrice Regina, esauditemi!, a cura di BonziDelfina-Milesi (Bergamo) - i- v ers . i o .ooo .Borsa Anime sante del Purgatorio, le più abbandonate, acura del canonico Frezza Pasquale (Reggio Calabria) -i° vers . 30 .000 .Borsa Agazzi sorelle educatrici, Ceni Umberto, primo Pre-sidente della Scuola Materna Volongo, in suffragio, a curadi Aldo Cavalli (Cremona) - Rocca Rosalinda 2o00 ; RoccaGiuseppe 1000 ; Bosio Isolina 1000 - Tot . 77 .000 .Borsa Anzini Don Abbondio (q°) . Vangelo unificato - Unaex allieva, a cura di anime riconoscenti - N . N . io .ooo -Tot. z6 .ooo .Borsa A Maria Ausiliatrice perché interceda per i mieidefunti, a cura di Cancian Anna Zaira - Tot, 15 .ooo .Borsa Amadei Don Angelo, nello spirito di Don Bosco .Soc. a Alma n De Domenico e Corsanico - Tot . 30 .000 .Borsa Blatto Giuseppe, a cura di Blatto Mariangela - BlattoClelia 5000 - Tot . 14 .500 .Borsa Bianchi G . B ., a cura della sig .ra Bianchi Tot . 30 .000 .Borsa Boselli Don Giovanni, a cura dei fratelli - Tot . 40 .000 .Borsa Beltrami Don Andrea, a cura di Anfossi prof . MariaTeresa (Torino) - io vers . 20 .000 .Borsa Bolognesi Luigi, a cura di N . N . (Brescia) - 1o vers .25 .000 .Borsa Bertoldo Francesco, in suffragio e ricordo, a cura dellafiglia Milena (Vicenza) - Tot . 45 .000 .Borsa Beltrami Don Andrea, a cura di Maria Romussived. Gatti (Asti) - Tot . 40 .000 .Borsa Conti E ., G . Angelozzi Gariboldi, a cura di Clara A.(Roma) - Io vers . 20 .000 .Borsa Cecchetta Carlo e Lulgia di Lainate (Milano), a curadi S C . T . - i° vers . 30 .000 .Borsa Ciotta avv . Paolo e Carolina, a cura dei figli (Calta-nissetta) - Tot . 35 .000 .Borsa Colleoni Ursina, in suffragio e ricordo, a cura dellamadre Contessa M. Antonietta Colleoni (Roma) - Tot .20 .000Borsa Cuore di Gesù confido in Voi, a cura di LorandiGiulia (Trento)

Bardo Famiglia 5000 - Tot . 35 .ooo .Borsa Corti dott . Linneo e Nina, in suffragio e ricordo, acura della figlia Lidia (Sondrio) - Tot . 20 .000Borsa Chiesa del silenzio e suoi martiri, a ricordo di tuttigli oppressi - Orlando Orazio Lavagetto 2000 ; Carlo Mo-riggia zooo ; Maria Lavagetto 5o0 - Tot . 14 .500 .Borsa Colazzi prof. Don Antonio, in suffragio e ricordo,e cura dell'amico G . M. - Cosner Maria 15 .000 - Tot. i8 .ooo .Borsa Cristo Operaio, a cura di Guidi Giuseppe, riconoscenteper aver trovato lavoro - Castelnuovo Tino is .oooTot . 30 .900 .Borsa Cimatti mons . Vincenzo, a cura di Bnno Giuseppe

Valerio l'eluso ioo0 - Tot. 34 .500 .Borsa Don Bosco proteggi la nostra casa, a cura di GiovanniChiarelli ex allievo e famiglia (Caserta) - io v ers . i o .ooo.

CROCIATA MISSIONARIA

Borsa Del vecchio Enrico, in suffragio e in omaggio a MariaAusiliatrice, a cura di G . Del Vecchio (Como) - NandaValsecchi socio - Tot . io .ooo .Borsa Don Bosco e Don Rinaldi, a cura di Picco Maria -Tot . 31 .400 .Borsa Divina Provvidenza (tza), a cura di Boglione Fran-cesco - 1o vers . 41 .900 .

(continua)

Borse completeBorsa Vergine Addolorata, a cura di Elena- Gaffurio-OttoLni(Roma) - L . 50 .000Borsa Mons . Versiglia e Don Caravario, protomartiri sale-siani, a cura del dott. Mario Laiolo - L . 50 .000.Borsa Refugium peccatorum, implorando la protezione sullafamiglia - L . 50 .000 .Borsa Auxilium Christianorum, ora pro nobis, omaggio perle Missioni - L. 50 .000 .Borsa Gesù, confido in voi, a cura di N . N . - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, a cura dei Pellegrini Belgi -L . 6o .ooo .Borsa San Giovanni Bosco, a cura dei Pellegrini Belgi -L . 6o .ooo .Borsa Gesù, Maria Ausiliatrice, San Giovanni Bosco, S . Ma-ria Mazzarello, S . Domenico Savio, Don Rua, Don Rinaldi,p . g . r. e secondo le intenzioni di Felicita Cottini - L . 50 .000,Borsa Chiesa Carlotta fu Luigi, in suffragio e ricordo -L . 50 .000 .Borsa Drago dottor Pado, in suffragio e ricordo, a cura dellaConsorte nel 25° anno della morte - L . 50 .000 .Borsa Proteggete la mia famiglia, Maria Ausiliatrice e SanGiovanni Bosco, a cura di Vignola Teresa (Belluno) -I .. 50 .000 .Borsa In suffragio dei nostri delunti, a cura dei ConiugiMori Palmiro e Adelaide (Asti) - L . 50 .000 .Borsa In suffragio della sorella Adele, a cura di MariaArezzo fu Giuseppe e sorella (Ragusa) - L . 51 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, San Giovanni Bosco, San Dome-nico Savio, per la guarigione ottenuta, a cura di AngeloLanzanova (Cremona) - L . 5o .000Borsa Sacro Cuore, Maria Ausiliatrice, San Giovanni Bosco,secondo le intenzioni di Michelina Gorini-Melis (Cagliari)- L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco, a favore diun aspirante sacerdote e secondo le intenzioni di CarolinaFait (Trento) - L . 50.000 .Borsa Gallenca Don Domenico, in suffragio e ricordo, acura di Raffaele Gargic (Cagliari) : L . 50 .000 .Borsa Cavara Tarcisio, perchè interceda dall'Ausiliatricesecondo le intenzioni di A ; R . (Bologna) - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco, vegliatecisemprel, a cura di Maria Balossina (Novara) - L . 50 .000 .Borsa Maria Santissima, nostra potente Avvocata pressoil trono dell'Altissimo, prega per noi, a cura di C . M . T . I .(Messina) - L . 50 .000 .Borsa Kopa Don Tommaso, salesiano, a cura di GiuseppeNestini (Genova) - L . 50 .000 .Borsa San Frediano e San Giovanni Bosco (z'"), a cura delcav. Ottone Frediano e Maria S . (Alessandria) - L . 50 .000 .

(continua)

BOLLETTINO SALESIANO Autorizzazione del Tribunale di Torino, in data 16-z-io49 - n. 403 . Con approvazione ecclesiastica .I° AGOSTO 49 .56 ANNO LXXX . N . 15 Dirett . rese . : Sac . Dott . PIETRO ZERBINO, via Maria Ausiliatrice, 32 . Torino 712 - Off . Grafiche SEI

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P('CCINI ATARIO

QUESTI ITALIANI . Volume in-8, pagg. iv-201 con illustrazioni di AlbinoToAagliari . 800

Page 36: (perle ,wsfr c oai a - IL BOLLETTINO SALESIANObiesseonline.sdb.org/1956/195615.pdf · (perle ,wsfr c oai a Ce ... lontana risonava in fondo alle valli » . ... Mamma Mar-gherita così

Mons. EVASIO COLLI Arcivescovo-Vescovo di Parma

Lettere Pastí"&<-ìratìII Cardinale Roncalli, Patriarca di Venezia,così scrive, nella prefazione, del poderosovolume di Mons . Colli : " Ora come lasciareun documento di quella celebrazione si èvoluto preparare un giusto volume, in cui gliatti più importanti ed eloquenti del magistero,_pastorale Parmense di Monsignor Colli ven-gono riuniti e bene composti come pietrepreziose di costruzione, così da risultarne unvero monumento commemorativo, non mutoe freddo, ma sonante ed ammonitore, a pe-rennità di insegnamenti che, opportunissimiper le pacifiche battaglie della verità, dellagiustizia, della pace condotte nei decorsi ventianni, hanno qualche cosa da dire anche perchi resta sul campo del buon lavoro ed oveoccorra per le giovani schiere riservate al-l'apostolato evangelico e cattolico dell'avvenire .

Ed ecco qui il nobile documento, e insiememonumento, di una attività episcopale vera-

emente insigne ed edificante . . .

Queste pagine pertettee penetranti di dottrinae di vita prolungheranno "in aevum ' ladignità di un magistero, che si incide neifasti gloriosi e sacri della Chiesa Parmense " .

1932-1956

raccolte in occasiona del Suo Giubileo Sacerdotalea cura di Mons. P. Tridni

Presentazione di.S. Em. il Cardinale Angelo Giuseppe R.oncalli,

Patriarca di Venezia

Volume in-8, pag. 438L, 1500

ilfiftflfper ordinazioni rivmigersi alle

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