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Motta Visconti, 4 giugno 2003 Il grillo parlante mottese Pag. 1 Periodico d’informazione a cura della Lista Civica - Per il Nostro Paese - Centro – Sinistra @: [email protected] http://digilander.libero.it/listacivicapinp I l G r i l l o P a r l a n t e m o t t e s e Anno I n° 3 giugno ’03 Direttore Responsabile Laura Cazzola Questo numero è stato scritto da: Massimo Aliprandini, Guglielmo Belloni, Carlo Bianchi, Pietro Boccalatte, Bianca Bonfanti, Carlo Bonomi, Daniele Casarini, Laura Cazzola, Cristiana Fusi, Giuseppe Gandini, Dante Gilardi, Marisa Marinelli, Pierantonio Negri, Maria Teresa Patti, Giovanni Possi, Alberto Quaroni, Gianni Radici, Maria Sada, Gianni Schiavon, Ferruccio Torriani, Roberto Zanolin Redazione e sede legale: Via Don Casarico, 34 - Motta Visconti MI Registrazione: Tribunale di Pavia n° 578 del 28.01.2003 Stampa: Litografia Abbiatense snc. Via Ticino 49/51 - Abbiategrasso Distribuito gratuitamente Sommario: A.A.A. Centro Estivo Comunale offresi……. solo per benestanti Pag. 1 La critica e le idee: parchi giochi Pag. 3 Agevolazioni TARSU oscurate: dime nticanza o furberia? Pag. 4 DEPURATORE: una continua presa per i fondelli ……………… Pag. 5 DEPURATORE: cucù i fanghi “morti” non ci sono più………… Pag. 7 Immagini mottesi: scegliamo quella preferita Pag. 8 Servizio di Polizia Municipalizzata in convenzione: no, grazie! Pag. 9 Nuove discipline sportive mottesi: la gimkana Pag. 10 Incivili…….. grandi e piccoli Pag. 11 Padre Nostro: un altro mondo è possibile! Pag. 12 Un’addizionale che sottrae…………. Pag. 13 Sui referendum del 15 e 16 giugno Pag. 14 A.A.A. CENTRO ESTIVO COMUNALE OFFRESI……. SOLO PER POCHI INTIMI SE BENESTANTI ( Astenersi ed arrangiarsi tutti gli altri) Per il secondo anno consecutivo l'Amministrazione Comunale organizzerà il Centro Estivo Diurno, ad integrazione di quello organizzato dalla Parrocchia, cioè il famoso "MOTTA CITY". L'iniziativa del comune è rivolta a bambini e ragazzi in età scolare (elementari e medie). Meno male! penseranno tante famiglie, e tireranno un sospiro di sollievo quei genitori che, lavorando entrambi, ogni anno si ritrovano con il problema di dove lasciare i propri figli, (perché non tutti hanno nonni, zii e parenti vari disponibili e smaniosi di curare i nipotini) e non tutti possono permettersi una baby-sitter privata. Per cui, benvenuto Centro Estivo! L'anno scorso è stato organizzato bene: gite, piscina, giochi e attività di laboratorio, si sono proprio divertiti i bambini …….peccato che il tutto fosse svolto nel triste edificio scolastico delle elementari. Il solito edificio dove i bambini stanno rinchiusi per tutto l'inverno, in aule troppo piccole e troppo calde (ma purtroppo questo è quanto disponiamo, penserà qualcuno: ma ci pare una magra consolazione…) Comunque l'esperienza (struttura a parte) è stata positiva, ad un costo veramente basso ed alla portata di tutti, solo 8 Euro alla settimana più la mensa. (segue ˚) Con i servizi offerti dalla Casa delle Libertà, l’unica cosa che si sviluppa a Motta è il PENDOLARISMO INFANTILE verso: Scuola Materna Besate, Casorate, Binasco Parchi giochi Bubbiano, Casorate, Trivolzio, Bereguardo Centri estivi Besate, Binasco, Casorate

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Motta Visconti, 4 giugno 2003

Il grillo parlante mottese

Pag. 1

Periodico d’informazione a cura della

Lista Civica - Per il Nostro Paese - Centro – Sinistra @: [email protected] http://digilander.libero.it/listacivicapinp

Il Grillo Parlante mottese Anno I n° 3

giugno ’03 Direttore Responsabile

Laura Cazzola Questo numero è stato scritto da:

Massimo Aliprandini, Guglielmo Belloni, Carlo Bianchi, Pietro Boccalatte, Bianca Bonfanti, Carlo Bonomi, Daniele Casarini, Laura Cazzola, Cristiana Fusi, Giuseppe Gandini, Dante Gilardi, Marisa Marinelli,

Pierantonio Negri, Maria Teresa Patti, Giovanni Possi, Alberto Quaroni,

Gianni Radici, Maria Sada, Gianni Schiavon, Ferruccio Torriani,

Roberto Zanolin

Redazione e sede legale: Via Don Casarico, 34 - Motta Visconti MI Registrazione: Tribunale di Pavia n° 578 del 28.01.2003 Stampa: Litografia Abbiatense snc. Via Ticino 49/51 - Abbiategrasso

Distribuito gratuitamente

Sommario:

A.A.A. Centro Estivo Comunale offresi……. solo per benestanti Pag. 1 La critica e le idee: parchi giochi Pag. 3 Agevolazioni TARSU oscurate: dimenticanza o furberia? Pag. 4 DEPURATORE: una continua presa per i fondelli ……………… Pag. 5 DEPURATORE: cucù i fanghi “morti” non ci sono più………… Pag. 7 Immagini mottesi: scegliamo quella preferita Pag. 8 Servizio di Polizia Municipalizzata in convenzione: no, grazie! Pag. 9 Nuove discipline sportive mottesi: la gimkana Pag. 10 Incivili…….. grandi e piccoli Pag. 11 Padre Nostro: un altro mondo è possibile! Pag. 12 Un’addizionale che sottrae…………. Pag. 13 Sui referendum del 15 e 16 giugno Pag. 14

A.A.A. CENTRO ESTIVO COMUNALE OFFRESI…….

SOLO PER POCHI INTIMI SE BENESTANTI ( Astenersi ed arrangiarsi tutti gli altri)

Per il secondo anno consecutivo l'Amministrazione Comunale organizzerà il Centro Estivo Diurno, ad integrazione di quello organizzato dalla Parrocchia, cioè il famoso "MOTTA CITY". L'iniziativa del comune è rivolta a bambini e ragazzi in età scolare (elementari e medie). Meno male! penseranno tante famiglie, e tireranno un sospiro di sollievo quei genitori che, lavorando entrambi, ogni anno si ritrovano con il problema di dove lasciare i propri figli, (perché non tutti hanno nonni, zii e parenti vari disponibili e smaniosi di curare i nipotini) e non tutti possono permettersi una baby-sitter privata. Per cui, benvenuto Centro Estivo! L'anno scorso è stato organizzato bene: gite, piscina, giochi e attività di laboratorio, si sono proprio divertiti i bambini …….peccato che il tutto fosse svolto nel triste edificio scolastico delle elementari. Il solito edificio dove i bambini stanno rinchiusi per tutto l'inverno, in aule troppo piccole e troppo calde (ma purtroppo questo è quanto disponiamo, penserà qualcuno: ma ci pare una magra consolazione…) Comunque l'esperienza (struttura a parte) è stata positiva, ad un costo veramente basso ed alla portata di tutti, solo 8 Euro alla settimana più la mensa. (segue Ê)

Con i servizi offerti dalla Casa delle Libertà, l’unica cosa che si sviluppa a Motta è il PENDOLARISMO INFANTILE verso:

• Scuola Materna ð Besate, Casorate, Binasco • Parchi giochi ð Bubbiano, Casorate, Trivolzio,

Bereguardo • Centri estivi ð Besate, Binasco, Casorate

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E quest’anno? Ecco le novità e, purtroppo, i guai… Il costo: per quest'anno la quota di frequenza sarà di 47 € alla settimana ESCLUSA LA MENSA, che verrà conteggiata a parte. Certo, la quota, per coloro che presenteranno la dichiarazione ISEE sarà ridefinita secondo i criteri di reddito, per cui qualcuno riuscirà a pagare qualcosa meno. La sproporzione di prezzo, rispetto all'anno scorso, è veramente incredibile!! Come mai tanta differenza? La risposta che l'Amministrazione comunale ha dato su un aumento così importante, è che lo scorso anno l'iniziativa era ancora in via sperimentale. D'accordo, ma cosa giustifica una tale differenza di costi? Considerando che le strutture sono le stesse, il programma è simile e che la Cooperativa che gestiva il servizio non è cambiata, sarebbe interessante capire dove sta il problema. Qualche maligno, collega il fatto che l’anno scorso eravamo in campagna elettorale ma, dubbi di questo genere a parte, è realisticamente poco comprensibile un aumento di quasi 40 euro a settimana. Un'altra cosa, a nostro avviso senza senso, è il numero di alunni che potranno partecipare al Centro Estivo: non meno di 15 (altrimenti non conviene) e non più di 40 (altrimenti sono troppi !). Forse le nostre strutture, come si diceva prima, sono inadeguate a contenere più persone? Ma allora? Durante l’anno scolastico? Considerando che ci sono almeno 440 alunni fra elementari e medie, qualcosa non quadra ed il fissare in 40, il numero massimo degli iscritti è, a nostro avviso semplicemente ridicolo. A questo punto ci sorge spontanea una domanda: non sarebbe stato meglio, se l'Amministrazione avesse fatto un progetto con la Parrocchia per cercare un'iniziativa comune e fornire così al cittadino un servizio in strutture più adatte e, allo stesso tempo, sicuramente con un risparmio per le famiglie? Che senso ha mandare i nostri figli per 3/4 settimane all'Oratorio per il "Motta City" e per le restanti 3/4 settimane mandarli al Centro Estivo

Comunale, senza che tra le due iniziative vi sia coerenza e continuità? La nostra sensazione è che a Motta, tutto sia sempre più difficile che altrove, che non si riesca mai a sedersi intorno ad un tavolo e progettare i servizi in modo di darli al meglio (in termini di costi e di qualità) ai cittadini. Se come tutti concordano, l’Oratorio dispone di ragazzi volontari qualificati da corsi formazione, non sarebbe bastato accordarsi e affiancare il personale della cooperativa a questi, risparmiando così in modo sensibile sul costo del personale? Se la struttura è un luogo triste ed angusto, non si poteva utilizzarla solo in alcuni momenti della giornata ed utilizzare gli spazi dell’Oratorio in altri? Non stiamo parlando di fantascienza, perché altri Paesi vicino a noi, sono anni che praticano questa strada con ottimi risultati; un esempio su tutti Besate che, in collaborazione con la Parrocchia, organizza il centro estivo con una tariffa massima di Euro 23 settimanali COMPRESA LA MENSA. Purtroppo molti dei nostri concittadini, invece di andare a protestare in Comune, pretendendo di avere questo servizio ad una cifra equa, preferiscono portare i loro figli a Besate, e questo non è certo un bene per Motta. Questa Amministrazione, come al solito, sottovaluta i bisogni della gente. Ancora una volta dobbiamo constatare, quanto segnalato in mille altre occasioni. Allo sviluppo di questo paese, non si fa mai corrispondere uno sviluppo, anche minimo, dei servizi necessari alla gente. L’amministrazione della Casa delle Libertà, per l’ennesima volta, non vuole ascoltare le richieste semplici che arrivano dai cittadini. Con questo modo di operare, la Casa delle Libertà finge di offrire un servizio ai cittadini, ma in effetti non li mette in condizione di usufruirne. Certo è che il risultato che si continua ad ottenere, soprattutto nella pessima gestione dei servizi scolastici e per l’infanzia, è la fuga dei nostri piccoli utenti verso altre strutture ed altri paesi. La coscienza, però, è a posto: il servizio è stato proposto, se il cittadino non ne approfitta……..peggio per lui.

☺☺☺☺☺☺☺☺

Ecco di seguito la comparazione coi Centri Estivi dei paesi a noi vicini.

Rette settimanali

MOTTA Comunale

BINASCO Comunale

LACCHIARELLA Comunale

BESATE Parrocchia/Comune

CASORATE 1° Parrocchia/Comune

RETTA MASSIMA RESIDENTI

€ 47,00 senza mensa

€ 45,45 mensa

compresa

€ 43,00 mensa

compresa

€ 23 mensa

compresa

€ 8 + € 10 (iscrizione) senza mensa

RETTA MASSIMA NON RESIDENTI

€ 56,24 senza mensa

€ 52,00 mensa

compresa

€ 50,20 mensa

compresa

€ 31 mensa

compresa

Non vengono citate differenze di costo

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LA CRITICA e LE IDEE ……

Ad ogni nostra critica, la maggioranza della Casa delle Libertà, cerca con ogni mezzo di affibbiarci l’etichetta di “disfattisti” e di “bastian contrari”. Noi, caparbi ed imperterriti, con il Grillo Parlante, rendiamo pubblico il nostro operato, i nostri interventi e le nostre proposte. Confidando nel sereno giudizio dei mottesi, dal quale non possiamo prescindere, cerchiamo di fare del nostro meglio, nel rispetto del mandato accordatoci.

CRITICA Per esempio, a Motta vi sono pochi ed inadeguati parchi giochi per bambini. Principalmente in estate, ma anche durante tutto l’anno, il problema si ripropone puntuale ed irrisolto. A nostro parere, i parchi gioco sono, un importante luogo di aggregazione, di conoscenza reciproca, sia per i bambini che per gli adulti. Da sempre le mamme e le nonne s’incontrano e si conoscono e fanno amicizia, grazie al ritrovarsi ai giardinetti, all’oratorio…. I parchetti di San Rocchino e di via Matteotti sono poco attrezzati e neanche troppo spaziosi, mentre il Parco Bonomi di via Segni è molto spazioso ma per nulla attrezzato. Ovviamente i bimbi vengono portati presso i primi due. Quando c’è il pienone –durante le belle giornate capita spesso- la lotta per la conquista dello “strumento di gioco”, diventa una battaglia che si trascina tra spinte, pianti ed urla ai quali, le nonne e le mamme cercano con fatica di porre rimedio. (segue Ê)

Casorate: ora in ristrutturazione per l’installazione di altri giochi, di un chiosco bar e di una pista ciclabile!!

Trivolzio

Bereguardo

Motta Visconti: San Rocchino

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IDEA! Si prenda l’area di via Segni che è molto spaziosa ma sempre deserta, si faccia una bella recinzione di protezione e tutela, la si fornisca di attrezzature adeguate e, oplà, i giochi sono fatti……….. sperando che, nel frattempo, chi commette idiozie come quelle in mostra nella foto a destra, comprenda che sarebbe molto più civile rispettare le cose pubbliche!!

☺☺☺☺☺☺☺☺

DIMENTICANZE VOLUTE O CASUALI? Agevolazioni TARSU ‘oscurate’

n altra pagina del GRILLO ci compiacciamo del fatto che, finalmente, l’Amministrazione comunale abbia deciso di

‘avvisare’ gli incivili che sporcano le strade del paese, sulle sanzioni a cui vanno incontro se colti sul fatto.

i farebbe piacere, ma più che altro riteniamo sia un dovere che l’amministrazione comunale, informi correttamente i

cittadini che hanno diritto ad ottenere gli sconti previsti dal nuovo regolamento TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani): ad esempio i nuclei familiari a basso reddito o le persone sole. Nonostante sia stato approvato a dicembre e poi modificato in termini ancora più favorevoli per il cittadino, anche grazie alle nostre proposte, il diritto di chiedere agevolazioni da parte di alcune categorie di persone, non ha trovato nessuno spazio sull’ultimo numero della rivista del Comune in cui parlava ampiamente di questa tassa.

ogliamo assolutamente sperare che sia stata una dimenticanza non voluta e non che la Giunta Comunale,

con la scusa che la legge non ammette ignoranza, abbia volutamente evitato di informare i cittadini per risparmiare quattro soldi.

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C

V

Motta Visconti: Parco Bonomi in via Segni, privo di attrezzature e sempre vuoto!

Motta Visconti - San Rocchino - I soliti idioti hanno incendiato l'altalena e la corda.

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DEPURATORE: UNA CONTINUA PRESA PER I FONDELLI ……… ed i mottesi pagano!!!!!!!!

orniamo a parlarvi dello scandalo del depuratore mottese, per approfondire alcuni temi e sviscerare le

nostre sensazioni circa questa continua presa per i fondelli che l’Assessore De Giuli e la Casa delle Libertà sfacciatamente propinano ai mottesi. Con la nostra interrogazione: 1. si chiedevano notizie sulle condizioni dell’impianto,

sull’efficienza in generale, sulle opere murarie, sulla recinzione, sul funzionamento dei macchinari.

2. si chiedeva in quale data era stato effettuato l’ultimo smaltimento dei fanghi e la quantità conferita nelle apposite discariche nel 2001 e nel 2002.

3. si chiedevano notizie in merito alle manutenzioni ordinarie e sulla manutenzione straordinaria.

n sostanza l’assessore De Giuli non ha fornito una risposta precisa sullo stato dell’arte dell’impianto. E’ saltato di pari passo alla qualità dell’effluente depurato, sostenendo che è risultato sempre nelle norme ad

eccezione del parametro dell’azoto ammoniacale e dell’azoto nitrico, sostenendo che ciò è dovuto, nel primo caso, ai sovraccarichi idraulici cui è sottoposto l’impianto e, per il secondo, alla mancata rimozione dell’azoto nitrico. Se n’è ben guardato di fornire informazioni sulle cause di ciò, che pure sono così evidenti che anche un “non addetto ai lavori” può accertarsene con una semplice visita all’impianto. Infatti è palesemente vero che il depuratore mottese è “CLINICAMENTE MORTO” da anni, che la saracinesca che controlla l’afflusso delle acque reflue è quasi sempre completamente chiusa, che perciò nell’impianto non entra quasi nulla e che anche per questa poca “roba”, parlare di depurazione sarebbe una vera e propria esagerazione. I casi possono essere due: o l’assessore non ha mai “visitato” l’impianto (neppure dopo la nostra interrogazione), oppure nega scientemente l’evidenza. E lo fa anche in maniera un po’ maldestra, riferendo che i “numerosi interventi suggeriti dalla ditta che ha in gestione l’impianto, non sono stati realizzati poiché ricompresi negli interventi da realizzare con l’appalto dei lavori di ampliamento del depuratore.” Nulla ha riferito sulla tempistica e sulle ragioni di questo gravissimo ritardo: da anni è stato presentato un progetto e si è ottenuto il finanziamento ed i mottesi da anni pagano gli interessi passivi di questo mutuo. Quando avverrà l’appalto dei lavori?

n merito al secondo punto, ha risposto che l’ultimo smaltimento fanghi è avvenuto nel novembre 2002 e che la quantità conferita negli anni 2001 e 2002 è stata rispettivamente di q.li 19,5 e di q.li 20.

Anche su questo argomento nessun commento, solo risposte che sorprendono anzitutto per la loro superficialità e sfacciataggine: ma come, assessore, nel 1991 si conferivano 80/90 q.li al mese e lei non si sorprende delle cifre fornite, non si pone interrogativi su cosa va dicendo??? Se lo stato dell’impianto è quello evidenziato dalle fotografie e dai documenti da noi forniti all’Amministrazione Comunale ed al Vice Presidente del Parco Ticino, è fin troppo evidente che questo impianto non produce fanghi perché è “CLINICAMENTE MORTO” da anni, e questo ne è la prova più eclatante. E poi, signor assessore, non vorremmo essere scortesi, ma con quali strumenti si movimentano i fanghi in questo benedetto impianto: con i decrepiti macchinari esistenti in luogo o con la paletta e secchiello? Se ci trovassimo in una commedia di Dario Fo, potremmo dire che si trattava solo di conferimento virtuale, che esiste solo sulla carta…. Se invece fossimo Totò, potremmo dirle: ma ci faccia il piacere!!!

erzo punto: l’assessore De Giuli ha risposto che “le stesse (manutenzioni ordinarie) vengono effettuate periodicamente dalla ditta che gestisce l’impianto con la quale è stato stipulato contratto di affidamento

della gestione tecnica ed operativa dell’impianto di depurazione per il periodo dal 01.01.2002 al 31.12.2002, prorogato fino al 30.06.2003” e che il contratto di rinnovo è in corso di stipula. Perché siamo convinti che questo scandalo sia una presa per i fondelli? Sentite questa e ve ne renderete conto. L’assessore dice che nel contratto è precisato che “La gestione sarà a totale carico dell’Impresa Appaltatrice che dovrà quotidianamente effettuare i sopralluoghi all’impianto per le verifiche ed i controlli previsti nel capitolato. La manutenzione ordinaria si intende a carico dell’Impresa Appaltatrice in quanto compresa e compensata nell’importo contrattuale. Qualora durante il corso della

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foto del 31 maggio 2003

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gestione si dovesse verificare la necessità di riparazioni e sostituzioni di componenti dell’impianto, l’impresa Appaltatrice è tenuta a provvedervi, previa comunicazione scritta all’Ente Appaltante”. Assessore, questo non deve dirlo a noi! Noi sappiamo che trattasi di regole che ogni contratto di gestione prevede e siamo perfettamente consci che anche nei contratti precedenti erano previste. Ma la domanda che ci sorge spontanea è questa: sono stati rispettati questi obblighi? Dallo stato delle cose, diremmo di no. E allora cosa significa questo sbandierarci in faccia il contratto? Di chi è la colpa di simile stato di degrado dell’impianto? Chi dovrebbe vigilare e pretendere il rispetto del contratto? Perché nulla di questo è stato riferito al Consiglio Comunale? Chi le dà il diritto di prendere per i fondelli noi ed i mottesi tutti??

’assessore De Giuli ha inoltre risposto che l’ultimo intervento di manutenzione straordinaria effettuato è stato disposto con un atto amministrativo dell’11/6/2001 che approvava il preventivo per la sostituzione

del polipreparatore automatico con una spesa complessiva pari a Lit. 26.400.000 e che con altro atto del 28.03.2003 è stato approvato il preventivo pervenuto al protocollo il 10.02.2003 per la fornitura di una coclea di sollevamento, la cui fornitura ed installazione comporterà un costo di € 11,384,80. Trattandosi di impianto “CLINICAMENTE MORTO” da anni, che tra l’altro, solamente per fingere di funzionare, ci costa la bellezza di quasi 100.000.00 di vecchie lire all’anno, è evidente che questi interventi di “respirazione bocca a bocca” non producono effetti risolutivi: a cosa sarebbe servito il primo intervento se nel 2001 ed anche nel successivo anno, la quantità dei fanghi asportati era insignificante? Perché la determinazione di acquistare una coclea (necessaria per la movimentazione dei fanghi) è scattata solamente dopo la presentazione della nostra interrogazione del 4.2.3003?? (e si noti bene, al 4 giugno 2003, di questa coclea, all’impianto non vi è ancora traccia!) A cosa serve questo far finta di riportare in vita un impianto “CLINICAMENTE MORTO” da anni??? Servirebbero interventi strutturali urgenti e non il “fumo negli occhi”. I mottesi pagano da anni anche gli interessi sul mutuo acceso per il potenziamento dell’impianto, cosa s’aspetta a fare quello che si dovrebbe? Quante leggi vengono da anni quotidianamente ed impunemente violate in questo luogo: leggi sulla sicurezza, leggi ambientali, spreco dei soldi dei cittadini, norme contrattuali, ecc., senza che nessuno intervenga??? Gli organi competenti per il controllo del rispetto di tale normativa, cosa fanno?

E di questo sfacelo, cosa ci dice assessore??

(canale di scarico del depuratore affondato!)

……e di questo?

(strada principale per il depuratore da anni in questo

stato!)

Siamo coscienti che anche altri paesi e pure grandi metropoli (vedi Milano) concorrono pesantemente ad inquinare il territorio, ma per rivendicare il diritto

di chiedere a questi di non farlo più, dobbiamo pretendere con forza che i nostri amministratori facciano il loro dovere!!!!!

L

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31.5.2003: CUCÙ, I FANGHI “MORTI” NON CI SONO PIÚ

31.5.2003 L'impianto non è ANCORA in

sicurezza ed è pericolosamente accessibile a tutti!!

31.5.2003: I mezzi a disposizione sono sempre inutilizzabili! Della nuova coclea

nemmeno l’ombra!

31.5.2003: e però: Cucù, i fanghi non ci sono

più!

31.5.2003: In compenso a pelo d'acqua

galleggia molta plastica ed altro materiale: segno che la griglia a monte è ancora

inefficiente!

31.5.2003: Cucù, anche quì i fanghi non ci

sono più!

31.5.2003: Nel container non ci sono! Del resto

da anni questo non riceve fanghi! E pensare che ne paghiamo anche l’affitto!

31.5.2003: Anche nei letti di essicamento non

ci sono (nel frattempo sono cresciute le erbacce)………..

31.5.2003: ……….forse questa "canna" dell'acqua saprà dove sono andati a finire i fanghi?

31.5.2003: O forse ne saprà qualcosa di più il "canalino" che porta le acque depurate (si fa per dire) direttamente in Ticino? MISTERO!!

Certamente qualcosa ne saprà questa “bocca”

d’acqua potabile che, 24 ore su 24, provvede a

“lavare” il canale di scarico del depuratore e

ad alterare i valori del depurato.

Assessore, questo è “proibitissimo” dalle

norme sulla depurazione delle acque!!!

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IMMAGINI MOTTESI Votate la vostra preferita o foto n. 1 o foto n. 2

ed inviate copia della presente pagina agli amministratori della Casa delle Libertà

Foto n. 1 – Spesso, nei boschi D’la Maiœn nei pressi del

Grillo Verde, decine di camion,

rovesciano questa specie

di blob nauseante.

La foto mostra

ciò che non sono riusciti a sotterrare per

tempo.

Purtroppo la puzza non

viene bene in fotografia.

Foto n. 2 - Gita scolastica nel Parco.

(Con la segreta speranza che a

nessuno venga in mente di spiegare agli

scolari il contenuto dell'acqua dell'invaso “creato” per i natanti al Guado della Signora e, nemmeno, di portarli a visitare i pioppeti di cui alla foto sopra -distanti

100 mt.-, oppure il Depuratore (a 500 mt.

in linea d’aria)

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SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALIZZATA CONVENZIONE IN FORMA ASSOCIATA CON BEREGUARDO, TROVO E TRIVOLZIO

- I PERCHE' DEL NOSTRO NO - La sera del 19 maggio scorso è stata portata in discussione, in Consiglio Comunale, la proposta di sottoscrivere una convenzione coi comuni di Bereguardo, Trovo e Trivolzio, per svolgere il servizio di polizia municipale in forma associata. Utilizzando una legge regionale che finanzia parzialmente i progetti di unione di più comuni, per aumentare il controllo e la prevenzione sul proprio territorio, l’amministrazione della Casa delle Libertà di Motta ha optato di consorziarsi con i nostri vicini pavesi, ottenendo così (per numero di abitanti e per numero di addetti utilizzati) il rispetto dei parametri richiesti dal Pirellone. Il progetto che è stato votato dalla sola maggioranza (contrari insieme a noi anche Bertolazzi e Maggi) prevede una spesa complessiva di 139.000 euro, da suddividersi tra i comuni consorziati in base al rispettivo numero di abitanti, e che dovrebbe ricevere il finanziamento regionale pari, al massimo, al 70% del costo del progetto. In soldoni significa che, ammesso e non concesso che la regione rispetti il tetto massimo di finanziamento, a noi mottesi restano sul ‘gobbone’ circa 33.000 euro. La contestazione a questo progetto non nasce solo, o quanto meno non solo, per la cifra che si andrà a spendere ma, anche e soprattutto, proprio sul progetto stesso, sulla sua realizzabilità, sulla sua concreta attuabilità e sull’ipotetica utilità che ne deriverebbe per il nostro paese. Ma andiamo per ordine. • Bereguardo, Trovo e Trivolzio hanno un unico vigile, per ciascun comune, adibito anche a mansioni

diverse (per esempio guidare lo scuolabus) che ne limitano la disponibilità di tempo. Il territorio dei quattro comuni uniti per questo servizio, risulta poi estesissimo.

• La convenzione durerà tre anni, pur con la possibilità di essere disdetta anticipatamente e, diversamente dagli anni passati, non sarà limitata ai mesi estivi ma dovrà funzionare tutto l’anno.

• Prevede che i 7 vigili (4 di Motta più i 3 dei nostri vicini) garantiscano tre turni di pattuglia giornalieri (mattina, pomeriggio e sera fino all’una di notte) estate ed inverno, con due vigili per pattuglia.

• Prevede anche, però, il mantenimento di tutti quei servizi di polizia municipale e giudiziaria che devono essere svolti in ogni singolo paese (il rispetto del codice della strada, il controllo nei cantieri edilizi, il controllo del commercio ambulante e non, la sicurezza delle scuole) e, al contempo, la presenza fissa di un vigile alla centrale operativa radio di Motta, che deve garantire il coordinamento del lavoro, la segnalazione di incidenti, e così via.

• Facendo quattro conti semplici, semplici, la prima cosa che salta all’occhio è che: o Motta Visconti ‘presta’ i suoi vigili agli altri tre paesi o La vastità del territorio è tale che la presenza della pattuglia di turno, sia sul nostro territorio

comunale, sia su quello degli altri comuni sarà, in termini di tempo, minima e aleatoria perché i chilometri da percorrere sono tantissimi e su un sistema viario dei più difficoltosi, d’inverno soprattutto, sono ancora più problematici gli spostamenti.

o Sei vigili di pattuglia, più uno fisso alla stazione radio, più i normali servizi da mantenere in essere nei singoli paesi, significano turni di lavoro stressanti e che, non essendo limitati al solo periodo estivo, finiranno per demotivare il personale. Hanno ben voglia gli Assessori a rispondere che non vedono quale problema ci sia a lavorare 8 o 10 ore al giorno… Forse, il problema non esiste per chi sta seduto in ufficio a controllare gli altri che lavorano, ma non crediamo che sia proprio così per chi sta fuori di pattuglia.

o Altra perplessità riguarda il fine turno delle pattuglie all’una di notte (d’altro canto non sarebbe possibile fare altrimenti). Crediamo che chiunque conosca un minimo le problematiche della vita notturna sa che: § I ladri, certamente, vengono a rubare dopo l’una di notte e non quando la gente è

verosimilmente ancora in giro e sveglia § La prevenzione degli incidenti stradali, riferita soprattutto ai giovani e nelle ore notturne,

va attuata all’uscita dalle discoteche (le quattro, le cinque, le sei della mattina) più che nell’orario in cui i ragazzi vanno a ballare e quindi, sicuramente, dopo l’una di notte.

Oltre a queste considerazioni di ordine operativo, qualche pensiero anche sulla cifra che si va a spendere (e ricordiamoci che quando si parla di finanziamento della regione, si parla sempre di soldi nostri, perché ‘pantalone’ siamo sempre e solo noi!). Escludendo le cifre previste per retribuire circa 1.700 ore di straordinari, riteniamo in particolare di dover contestare alcune delle voci relative agli ‘acquisti’, che la nostra amministrazione vuole fare. • Una nuova auto super attrezzata, che diventa un ufficio viaggiante • Una moto per raggiungere le rive del Ticino, non considerando, evidentemente, sufficienti gli

scooter già in nostro possesso

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• Impianto di rilevamento satellitare: ci pare eccessivo ritenere necessario verificare tramite satellite dov’è la pattuglia di turno

• Giubbotti antiproiettile, pistole, spray e bastone per la difesa, manette, tute operative. Dobbiamo essere corretti: non ci piace proprio la militarizzazione dei vigili. Siamo sempre convinti che sia il caso di investire su Polizia e Carabinieri, piuttosto che creare un nuovo corpo armato.

Unici investimenti condivisibili: l’autovelox e l’etilometro. Questi, se utilizzati con costanza ed in modo intelligente, possono davvero consentire ai ragazzi di arrivare a casa sani e salvi la domenica mattina. In conclusione: la convenzione, a nostro parere, non serve a nulla. Non certo ad un maggior controllo del nostro territorio ma, al contrario a cedere i nostri vigili ad altri, perdendo di vista la nostra realtà; non certo ad evitare i furti e le stragi del sabato sera; non certo ad avvicinare il vigile alla cittadinanza, con un’azione preventiva e non vessatoria. Serve solo a portare a casa soldi per creare una polizia ‘autonoma’ dalle altre forze dell’ordine, come è scritto nel progetto stesso, armata e attrezzata di strumenti in parte assolutamente inutili, in parte esagerati, in parte odiosi. Non è questo il servizio che vorremmo dai nostri vigili ma, al contrario, auspichiamo una presenza discreta, serena, capillare, corredata da una conoscenza minuziosa della nostra realtà ed ad una funzione educativa e di prevenzione che non necessita certo di altre pistole e giubbetti antiproiettile. Vorremmo degli amici per strada, non dei rambo stressati. P.S.: Nell’arco di appena 10 gg. (dal Consiglio comunale del 19/5 alla Giunta del 28/5), il preventivo di spesa per le ore di straordinario dei vigili è stranamente diminuito di 13.000 €. Hanno già rivisto il monte ore di presenza sul territorio! Questa la dice lunga sulla superficialità e leggerezza con la quale vengono affrontati i problemi dai nostri Amministratori.

NUOVE DISCIPLINE SPORTIVE A MOTTA VISCONTI: la gimkana

Via Borgomaneri: Immagini di ordinario caos: 6 automezzi su 9 sono in parcheggio vietato!!

….ancora via Borgomaneri qualche giorno dopo: due macchine su quattro in sosta vietata!!!

Ed è quasi sempre così!!!

Via Soriani, ben quattro automezzi in sosta vietata sotto il

cartello di divieto!!!

Via Pizzo: tranne la vettura indicata dalla freccia, le altre

sono tutte in sosta vietata sotto il cartello di divieto

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INCIVILI……. grandi e piccoli

Incivili grandi - 4 maggio 2003 - Via Greppi, a 10 metri dall'ingresso dell'Oratorio maschile

Incivili grandi - 4 maggio 2003 - Piazzale Del Maino, a 50 metri dall'ingresso del Cimitero

e finalmente l'Amministrazione Comunale decide di

attivare controlli…. era ora!!!!!

Ci sono incivili piccoli (nel senso di ragazzi), i quali, dopo che l'Amministrazione aveva finalmente ripulito i muri della nostra casa pubblica (la scuola media), hanno subito fatto uso del proprio intelligente spirito sportivo! (vedi sopraÈ)…..

….. e ci sono incivili grandi (nel senso di adulti) che, dopo aver ripulito a modo la propria casa privata, imbiancandola, pensano bene di lordare il suolo pubblico nonostante esista un servizio Ecocentro........

ï Côst ad Pitu – 17.5 -

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Questa versione del Padre Nostro è stata proposta in occasione degli esercizi spirituali 2003.

Semplicemente, ci è piaciuta e abbiamo voluto riproporla a tutti. Il messaggio contenuto in questa preghiera è grandioso e siamo convinti che unisca tutti coloro che,

credenti e non, credono che un altro mondo sia possibile. PADRE NOSTRO Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome sia santificato da tutti gli uomini e le donne, da tutti i vecchi e i bambini, e che nessuno debba mai disprezzare il tuo nome per i mali e le violenze che altri uomini gli procurano venga il tuo regno, come regno di verità e di giustizia, di amore e di pace e che ne godano soprattutto coloro che più si sentono esclusi e abbandonati Sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra e così nella nostra vita e dovunque le tue creature vivono, lottano e sperano soprattutto lì dove si prendono le decisioni che si ripercuotono sulla vita di altre persone Dacci oggi il nostro pane quotidiano e a noi davvero il pane soltanto e non tante altre cose di cui siamo tanto sazi e ingombri da non accorgerci di chi non ha nemmeno il pane; mentre ai tanti poveri, ai tanti derubati e impoveriti, ai tanti deturpati nel volto e nel cuore dalla miseria dona pane, medicine, istruzione e una casa Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori insegnaci a perdonare e comprendere, a non usare due pesi e due misure per i peccati nostri e degli altri e insegna ai popoli più ricchi a condonare a quelli poveri il debito che li strangola, a superare l’offensivo divario, tra i prezzi delle loro materie prime e quelli del nostro commercio. E non ci indurre in tentazione soprattutto donaci la forza di conoscere il male e chiamarlo per nome, di resistere a tutto ciò che cancella sul nostro volto e nel nostro cuore la tua immagine che è Amore. Ma liberaci dal male: da ogni male, da ogni peccato, da ogni impurità, da ogni egoismo, da ogni struttura di peccato, da ogni strumento di morte, da ogni logica che ci rende non-fratelli, non-tuoi figli; liberaci per il Figlio che hai mandato a noi come agnello mansueto a dare la vita e che un giorno tornerà perché Tu sia tutto in tutti. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli!

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UN’ADDIZIONALE CHE SOTTRAE O meglio, che toglie soldi dalle tasche dei mottesi

Abbiamo ricevuto dal Sig. Roberto Locatelli una lettera riguardante l’addizionale comunale Irpef. Sarebbe stato nostro dovere pubblicarla integralmente, ma considerando che detta lettera è già stata pubblicata dai giornali locali (Provincia Pavese, Punto di vista e Secolo XXI), d’accordo con l’autore, abbiamo deciso di soprassedere. Cogliamo comunque l’occasione per un breve commento. L’addizionale comunale è stata introdotta nel ’99 dalla Giunta Bertolazzi. Occorre dire che nello stesso periodo, la Giunta Comunale, si aumentò fino al massimo, le proprie indennità di carica. A suo tempo contestammo questa imposta proprio perché la ritenevamo ingiusta e, soprattutto, perché era un prelievo generalizzato solo per far cassa: confluiva nel calderone indistinto delle entrate, senza una precisa

finalizzazione. Non si prevedeva nessuna opera o servizio aggiuntivo legato a questo tributo, come del resto era richiesto dalla norma che l’istituiva. Come non concordare con le parole del sig. Locatelli:”.. si colpisce il più debole , il lavoratore dipendente, il pensionato, i salvadanai dai quali attingere sempre e comunque?” Questo tributo si incassa con una facilità estrema: niente calcoli, niente odiosi bollettini da compilare e pagare, ma la comoda e indolore “sottrazione” direttamente dalla busta paga o dalla pensione. Un’operazione quasi subdola che difficilmente rende cosciente il cittadino sul chi è l’autore del prelievo e delle finalità per cui è stato fatto. Ci si accorge di averla pagata solo quando è già successo. Ha ben ragione il sig. Locatelli ad interrogare l’Amministrazione comunale sui mancati riscontri nei servizi . Dove sono? Chi li ha visti? Così pure quando si evidenziano gli sprechi che hanno contraddistinto la passata amministrazione del Polo e quella attuale della Casa delle Libertà. E, a proposito di sperperi , vorremmo ricordare ai cittadini mottesi (si veda anche l’articolo sul depuratore) gli interessi su mutui accesi e mai utilizzati per la fognatura e il depuratore ( progetti che restano ben custoditi nei cassetti ): nei cinque anni passati con le efficienti Amministrazioni del Centro-Destra, fanno 650 milionidi lire buttate al vento! Ne sia certo il Sig. Locatelli, anche di tutto questo non si troverà la benché minima informazione sul bollettino comunale. Ci chiediamo: a chi dovremmo addebitare la responsabilità di tali sperperi del denaro pubblico, se non ai Sindaci e agli Assessori che hanno mal governato questo paese, in questi ultimi cinque anni, se non (e qui sta la beffa) agli stessi politici-amministratori che hanno introdotto l’addizionale Irpef? Gli stessi che costano alle casse comunali, quindi alle tasche dei mottesi, 145 milioni annui di vecchie lire per le loro indennità di carica, e come riscontro sociale ci restituiscono un paese che non funziona, inadeguato in ogni suo servizio alle esigenze della popolazione. Neanche di tutto questo si troverà traccia nel bollettino comunale (che tanto per cambiare paghiamo con le nostre tasse), se non nella pudica e ben camuffata formulazione del Bilancio “Organi Istituzionali”. Perché non chiedere un atto di coraggio alla nostra “cara” Sindaco Vecchio e ai nostri “cari” assessori Favento, De Giuli, De Giovanni e Arsoni, un semplice atto di giustizia spicciola, vale a dire la “devolution” di parte delle loro indennità per un “opera” comunale? Sarebbe un atto minimo per rifondere i cittadini mottesi delle centinaia di milioni sperperati e una cura benefica per le loro coscienze. Esiste migliore dimostrazione di credibilità politica ? Noi pensiamo di no. Grazie Sig. Locatelli, della lettera e dell’occasione dataci per questo commento.

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15 e 16 GIUGNO: SI VOTA PER I REFERENDUM

prossimi 15 e 16 giugno si terranno le votazioni per rispondere a due quesiti

referendari. Il primo riguarda l’estensione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, anche a coloro che lavorano in aziende con meno di quindici dipendenti. Il secondo riguarda invece l’abrogazione di una norma del 1933 che obbliga i proprietari di terreni a rilasciare il passaggio di elettrodotti dell’energia elettrica, sulla loro proprietà. Su questi referendum c’è un forte silenzio da parte dei mezzi d’informazione e questo, a nostro parere, è un fatto molto grave. Sui quesiti referendari si può concordare o meno, si può aver deciso di votare SI o di votare NO ma, come per ogni consultazione elettorale è fondamentale esprimersi ed esercitare il diritto/dovere di ogni cittadino. Solo con la partecipazione al voto si è parte attiva, all’interno di una società civile e democratica.

ul primo referendum, quello che chiede l’estensione dell’art. 18 a tutti i lavoratori, anche

all’interno del nostro gruppo politico, esistono posizioni differenti.

i sentiamo comunque di invitare i cittadini ad informarsi in modo di poter esprimere la propria scelta, favorevole o contraria, a questo referendum.

er quanto riguarda invece il secondo referendum per l’abrogazione dell’elettrodotto coattivo, la LISTA CIVICA – PER IL NOSTRO PAESE – CENTRO – SINISTRA ha dato la sua adesione ed il suo sostegno

al comitato promotore lombardo.

’obiettivo di questo referendum è di restituire ai cittadini ed agli enti locali, un potere contrattuale nei confronti delle società che trasportano energia elettrica.

La servitù (obbligo di passaggio) era giustificabile nel 1933, quando realmente l’interesse collettivo era quello di portare l’energia elettrica in tutto il territorio. Ora, mantenere questa normativa significa prevaricare sia il diritto del cittadino, sia il potere dei comuni a pianificare il territorio, a favore degli interessi economici delle aziende elettriche.

seguito della liberalizzazione dell’energia elettrica che porterà alla costruzione di centinaia di nuove centrali, senza i cambiamenti che vogliamo introdurre col referendum, assisteremmo ad

un proliferare di elettrodotti. Questi aspetti sono particolarmente importanti in Lombardia laddove già esistono numerose linee dell’alta tensione che creano problemi a causa della notevole densità abitativa e che, a fronte della richiesta di realizzazione di 32 nuove centrali elettriche, porterebbero ad una situazione insostenibile.

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☺☺☺☺☺☺☺ Avviso

GIOVEDÍ 12 GIUGNO Presso la Sala Consiliare del Comune di Motta Visconti

INCONTRO per conoscere i motivi del

SÍ AL REFERENDUM CONTRO L’ELETTRODOTTO COATTIVO

Intervengono: SIMONA COLZANI, Res. Ambiente in Regione (PRC) ENZA CUCCHI, Responsabile CONACEM Lombardia

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