Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta...

20
Periodico della Consulta provinciale degli studenti di Bari e B.A.T. La Ministra Azzolina risponde a un giovane scrittore Anno VII n. unico gennaio-giugno 2020 La quarantena dal punto di vista dei ragazzi La quarantena dal punto di vista dei ragazzi La Ministra Azzolina risponde a un giovane scrittore

Transcript of Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta...

Page 1: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

Periodico dellaConsulta provincialedegli studentidi Bari e B.A.T.

La Ministra Azzolina

risponde a un giovane scrittore

Anno VII n. unico

gennaio-giugno 2020

La quarantena dal punto di

vista dei ragazzi

La quarantena dal punto di

vista dei ragazzi

La Ministra Azzolina

risponde a un giovane scrittore

Page 2: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

2

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

EXITPeriodico della Consulta Provinciale

degli Studenti di Bari e B.A.T

Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la PugliaUfficio VII - Ambito Territoriale per la Provincia di Bari

via Re David, 178/F - Bari

ANNO 7- Gennaio-Giugno 2020Autorizz. Tribunale di Bari n. 478/2010 del 17/02/2010

Direttore editorialeGiuseppina Lotito

Capo redattoreMariella Cagnetta

Comitato di redazioneCarmela Ponzone

Antonio RagoMatilda Bruno

Daniele De PalmaMichele Scianatico

e-mail: [email protected]

Progetto grafico a cura

dell’Associazione Italiana Maestri Cattoliciclivo di Monte del Gallo, 48 - 00165 - ROMA

ImpaginazioneMariella Cagnetta

SOMMARIOIn questo numeroMariella Cagnetta .................................... p. 2

EditorialeLa Ministra Azzollina risponde a un giovanescrittore ....................................................... p. 3Lettera aperta alla comunità scolastica... p. 4

dalla Consulta provinciale degli studenti di BARI

1. Siamo studenti gladiatori, cara Ministradella scuola ............................................... p. 72. La quarabtena dal punto di vista deiragazzi ........................................................ p. 83. Qual è il mio posto nel mondo? ......... p. 10

dalla Consulta provinciale degli studenti di B.A.T.

1. Il “precetto” pasquale tra tradizione enovità ........................................................ p. 112. Sessantotto modi per essere se stessi ... p. 123. Il diritto allo studio non è per tutti ........ p. 134. Mens sana in corpore sano .................. p. 145. Campionato nazionale delle lingue .. p. 156. Zone di crisi: come si racconta la guerra .. p. 16

Abbiamo letto su... .. p. 17

Recensioni ................................................ p.19

In questo numeroUn numero di Exit speciale come speciale è il tempo che stiamo vivendo. La forza-ta chiusura delle scuole e di tutte le attività a causa del corona virus ha costrettotutti a... fare di necessità virtù, cercando ogni modo per tenersi in contatto e por-tare avanti il lavoro con impegno. È quanto hanno fatto anche la scuola e i suoiprofessionisti, lavorando insieme, docenti, alunni e genitori, attraverso la didatticaa distanza che, per la stragrande maggioranza dei casi, ha dato buoni frutti. An-che a livello centrale, l’Amministrazione ha portato avanti il proprio gravoso impe-gno, sostenendo le richieste di docenti e alunni. La Lettera della Ministra della Pub-blica Istruzione Lucia Azzolina, indirizzata alla comunità scolastica – pubblicataalle pp. 4-6 di questo numero – rappresenta uno dei modi più diretti di “parlare”alla scuola e intessere quel dialogo necessario per sentirsi in cordata. La Lettera èstata ispirata da un giovane autore pugliese, Francesco Cosimo Andriulo, che si èrivolto direttamente alla Ministra con uno scritto dal titolo “Siamo studenti gladia-tori, cara Ministra della scuola”. Il testo, pubblicato a p. 7, fa riferimento ai raccontidenominati Carmina Viri - Noi studenti gladiatori, pubblicati con lo pseudonimoFulcanelli che rappresentano un esperimento letterario della rivista culturale Scrip-ta Moment e sono frutto di un impegno collettivo da parte di numerosi scrittori.Con piacere e una punta di orgoglio presentiamo in apertura di questo numero larisposta della Ministra al giovane autore di Triggiano (Ba) e, a seguire, la Letteraalla comunità scolastica. In questo numero, inoltre, gli studenti delle due Consultepresentano diversi articoli che affrontano vari argomenti e dimostrano chiaramentela voglia di essere protagonisti del proprio futuro. (M. C.)

Page 3: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

3

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

EDITORIALE

arissimo Francesco Cosimo,in primo luogo intendo rappresentarti la

mia gratitudine per avermi resa destinatariadel tuo splendido componimento, ne ho apprez-zato l’esposizione e, soprattutto, i contenuti.

I tuoi versi, struggenti eppure furenti nel-l’impeto con il quale hai esposto il disagio dellavostra generazione di maturandi, mi hanno sin-ceramente scosso, tanto da indurmi a mettere su-bito nero su bianco un accorato appello rivoltoalla comunità scolastica, adoperando l’espedientedella lettera aperta.

Nella stesura della mia Lettera aperta alla co-munità scolastica (che ti allego alla presente) hovoluto prendere in prestito due delle tue espressioni che più mi hanno colpita, condividendole con tutti i dirigentiscolastici, i docenti e i componenti del personale ATA, nella speranza che anche su di loro sortissero lo stesso effetto.

Sono stati e sono giorni estremamente ardui per il Paese intero, lo sai bene, ma supereremo questeterribili contingenze pensando e agendo come un’unica comunità; l’alleanza educativa di cui ti parlo deveessere trasversale, principiare da Voi discenti, passare per tutte le componenti della scuola-istituzione, docentiin primis, e giungere alle vostre famiglie.

Voi ragazzi, caro Francesco Cosimo, non sarete lasciati soli, non dovrete sostenere da soli il fardello diquesto stravolgimento della quotidianità, scolastica e non; al Vostro fianco, difatti, vi sono già e ancora visaranno i Vostri professori, i quali, credimi, hanno reagito con tempestività alla nuova sfida che si è profilatainaspettata sul nostro orizzonte.

Con questa missiva intendo inoltre rassicurarti, tu e i tuoi compagni di avventura non dovete temerealcuna condanna, alcun pollice verso da parte mia e tantomeno dal Governo; l’esame di Stato, difatti, è incima alla mia agenda, ho approntato qui al Ministero una task force di dirigenti scolastici, docenti edirigenti con le necessarie competenze per consentirmi di effettuare la scelta migliore e assicurare così a tuttii maturandi un ordinato, sereno e selettivo esame di Stato, con prove coerenti con i singoli indirizzi.

A tal fine, ho preso in considerazione una molteplicità di scenari differenti, con modalità di provadiverse che possano adattarsi a varie evoluzioni della situazione epidemiologica in atto nel Paese.

Ti garantisco che tutto Vi sarà comunicato con sufficiente anticipo e, soprattutto, con tutta la dovutachiarezza e, allo stato attuale, posso già anticiparti che i componenti della commissione saranno interni aeccezione del presidente.

Mi accingo a salutarti augurandoti ogni bene e, soprattutto, invitandoti a coltivare il tuo straordinariotalento letterario giacché, in ossequio a un aforisma dalla dubbia paternità. ma dalla indubbia veridicità,“la penna è più forte della spada”.

Un affettuoso saluto on. Lucia AzzolinaViale Trastevere 76/a 00153 ROMA

La Ministra Azzolina risponde a un giovane scrittore

C

Page 4: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

4

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

Lettera aperta alla comunitàscolastica

Page 5: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

5

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

Page 6: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

6

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

Page 7: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

7

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

Ma nell’arena siamo noi, e chi mi spa-venta son quelli nei posti d’onore, laggiù su-gli spalti, che decideranno delle nostre pic-cole, grandi vite.

Che starà pensando il nostro imperato-re, il suo pollice ci salverà o condannerà alla

paura?Io gladiatore urlo

e sobillo il pubblico,che diventi finalmen-te parte dello spetta-colo e non sprechi ilnostro sangue tra di-scorsi astratti e fanta-

siosi, perché negare l’evidenza ci fa cibo perleoni, sconfitti da un esame offline dalla re-altà.

Non basterà la promozione e una meda-glia di latta sui nostri petti glabri, la nostraprova sia a misura di studente e non d’infor-matico demiurgo.

Io gladiatore, soldato della mia cultura,voglio la verità, non questa arena angusta;solo così saremo vincitori, semineremo que-sto campo di battaglia per donare ai nostrisuccessori un giardino di bellezza, non unadiretta webcam senza cuore.

tto milioni di cervelli senza tetto, gio-vani monadi senza più finestre, pseudova-canzieri senza gioia né mare né sole, solo va-catio, vuoto, buco nero, che tutto inghiottenel suo vorace niente.

Solo nella mia stanza, sirene e megafonistrillano incubi in at-tesa della videolezio-ne. Non è scuola mamimesi, idoli virtua-li, ombre di volti ami-ci nella caverna delpensiero.

Dove sono odori,rumori, scherzi, risa e pianti, tra banchi elavagne dipinte di formule di gesso? Quan-to rimpiangiamo quella sveglia la mattina.

Tiriamo avanti grazie ai nostri professo-ri, scudi di quiete nella tempesta che infu-ria, carezze d’amore per noi quasi figli.

Non è questo virus maledetto, che forsenel suo male può insegnare, ma la realtà checi bandisce nel limbo dell’attesa.

Esami? Università? Domande negate diun mondo che ci sottovaluta perché non ma-turi, a stento maturandi, risposte che nessu-no ha ancora proferito.

O

Siamo studenti gladiatori, cara Ministra della scuola

Francesco Cosimo Andriulo V M Licei Cartesio di Triggiano (BA)

dalla Consulta provincialedegli studenti di BARI

Presentiamo il testo che il giovane auto-

re Francesco Cosimo Andriulo ha scrit-

to alla Ministra della Pubblica Istruzio-

ne. La Ministra Azzolina ha affermato di

essersi ispirata al testo di Francesco Co-

simo per la stesura della Lettera aperta al

sistema scolastico italiano.

Page 8: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

8

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

uando a dicembre il Coronavirus si è co-minciato a diffondere nel continente Asiatico eprecisamente tra la popolazione cinese, nessunodi noi in Europa o neanche in America ha valu-tato questa situazione come pericolosa e ha sen-tito minacciata la propria vita e la propria quoti-dianità. Per tutti noi sembrava un evento lonta-no, un evento che non ci appartenesse.

Neanche i politici seduti ai tavoli dell’UnioneEuropea sembravano vedere pericoli imminenti.

Invece, improvvisamente, senza quasi nean-che rendercene conto il panorama internaziona-le è progressivamente cambiato e la vita di cia-scuno di noi si è modifi-cata. Siamo stati costrettia riorganizzare e ripro-grammare in maniera ra-pida e quasi inconsapevo-le tutte le nostre abitudi-ni quotidiane.

Insieme al dott. Fran-cesco Morgese, provere-mo ad analizzare comequesto repentino stravol-gimento ha condizionatonoi ragazzi e le conse-quenziali ricadute che tutto ciò ha avuto sui no-stri comportamenti e sulle nostre emozioni.

PPPPPer tutti noier tutti noier tutti noier tutti noier tutti noi – spiega il dott. Morgese – ladiffusione del virus e, quindi, lo sviluppo della pan-demia può essere vissuta come un trauma, ossiaun evento che rompe il consueto modo di vivere evedere il mondo e che ha un impatto negativosulla persona che lo vive. Questa situazione ha mos-so nella psiche di molti, e anche nei ragazzi, l’emo-

La quarantena dal punto di vista dei ragazziAnalisi con il dott. Franceso Morgese*

Filippo Donatone Istituto “Canudo-Maroni-Galilei” di Gioia del Colle (BA)

spiega il dott. Morgese – se non la provassimo nonriusciremmo a metterci in salvo dai rischi.

In situazioni di normalità, una limitata dosedi paura e allerta, quindi, è fondamentali perpotersi attivare senza perdere di lucidità; in cir-costanze altamente stressanti, come quella chestiamo vivendo – aggiunge – dove la paura peril rischio di ammalarsi e di morire o di esseresanzionati o la precarietà lavorativa spinge cia-scuno di noi a mettere in atto comportamentiestremi come l’ipercontrollo su cosa fare, comee chi punire.

Altre persone, invece, possono reagire met-tendo in atto comportamenti di evitamento, ov-

vero negando il rischio,probabilmente perchéhanno difficoltà ad acce-dere alle proprie emozio-ni e, di conseguenza, tra-sgrediscono (ignorandole indicazioni sanitarie ei restringimenti dettatidai veri decreti).

Questo potrebbe an-che accadere, probabil-mente, a causa di una

percezione alterata dello stato di realtà dovuto acondizioni mediche che non è qui il caso di ap-profondire.

Sicuramente una buona informazione e psi-co-educazione ai comportamenti da adottare,aiutano a riprendere il controllo in maniera sanae costruttiva.

Un fattore protettivo per i ragazzi, i qualinecessitano in qualsiasi situazione di punti di ri-ferimento, sono appunto gli adulti che hanno lafunzione di contenimento e protezione. In que-sto caso, non parliamo solo dei genitori, ma an-che della scuola, intesa come docenti, preside epersonale.

___________________* Psicologo, psicoterapeuta, terapeuta EMDR

zione della paura; emozione primaria, fondamen-tale per la nostra difesa e sopravvivenza. Infatti –

Q

Page 9: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

9

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

La scuola in questa situazio-ne ha avuto un compito e unruolo importantissimi, ovveromantenere, preservare e coltiva-re la relazione educativa e affet-tiva con i propri alunni. Il rap-porto non varia nella sostanza,sono cambiate le modalità. Lemodalità di apprendimentocambiano, le videolezioni sosti-tuiscono le lezioni e il rapportofisico risulta variato. Questo hapermesso di non modificare il si-gnificato psicologico che la scuo-la ha per i ragazzi e, di conse-guenza, la figura di adulto chedeve trasmettere sicurezza nonsubisce alterazioni.

Anche le quotidianità familiare ha vissuto unforte cambiamento. Il rapporto famiglia-adole-scente risulta già di per sé molto complesso, in-dipendentemente da questa situazione, ma la for-zatura della quarantena e la condivisione deglispazi portano a una maggior quantità di tempotrascorsa assieme. In questi casi, un adolescentepotrebbe sentirsi privato della propria intimità epotrebbe percepire una minaccia ai danni dellapropria individualità. È necessario che ciascuncomponente della famiglia ritrovi spazi privatida coltivare e vivere dove potersi riappropriaredella propria dimensione personale.

GGGGGli adolescentili adolescentili adolescentili adolescentili adolescenti lottano continuamente perla loro indipendenza e autonomia. Ai ragazzi sipuò consigliare di sfruttare a proprio vantaggioquesta situazione, dimostrando di avere senso diresponsabilità e di coltivare una propria indivi-dualità.

Un modo per dimostrare la propria matura-zione potrebbe essere contribuire alle faccendedomestiche, collaborare prendendosi cura dei fra-telli più piccoli e magari organizzare momenti dicondivisione piacevole attraverso giochi da tavo-la o altre attività. Per coltivare la propria indivi-dualità si poterebbe continuare a coltivare le pro-prie passioni e i propri interessi.

Famiglia e scuola continuano a condividere,quindi, un ruolo importantissimo, ovvero quel-lo di contenimento psicologico per i ragazzi, an-

cora di più in una condizione di difficoltà comequella che stiamo vivendo.

Anche le relazioni sociali di tipo amicale oamoroso, in questo periodo subiscono un forteimpatto. La tristezza per la loro mancanza e, quin-di, la nostalgia e anche la paura di perderle pos-sono rendere la quotidianità ancora più difficile.

Per non farsi dominare da queste emozioni –suggerisce il dott. Morgese – è necessario cercaredi coltivare le persone a cui teniamo, aiutandocia vicenda e dandoci degli obiettivi comuni sucui lavorare, per esempio scrivere qualcosa insie-me o fare video o lavori manuali da raccogliere,quando c’incontreremo di nuovo, in un’unicaopera.

La tecnologia permette di rimanere in con-tatto con le persone e rivivere i rapporti quoti-diani, con diverse modalità, l’importante, sotto-linea lo psicologo, è di non “affondarci dentro”.Le tecnologie vanno usate, ma non bisogna abu-sarne.

Le tecnologie, infatti, stanno contribuendomolto a superare diversi problemi, svolgono unruolo fondamentale all’interno della società mo-dificata dal virus. Si può pensare che queste ab-biano preso la loro rivincita su un mondo cherisulta scettico nei loro confronti? O avranno ilpotere di modificare le relazioni interpersonali efarci perdere l’autenticità di esse?

In ogni caso sarà interessante analizzare que-sta situazione a mente fredda, quando non use-remo più il futuro per dire #andràtuttobene.

Page 10: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

10

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

Qual è il mio posto nel mondo?

Domenica PapangeloIstituto tecnico tecnologico “Nervi-Galilei” di Altamura (BA)

pesso mi chiedo qualepossa veramente essere il mioposto nel mondo.

Un mondo immenso, pron-to ad aprirti, ma anche a chiu-derti porte in faccia.

Credo che sulle spalle di noigiovani gravi un forte senso dipaura e responsabilità.

Responsabilità di portareavanti quello che è il nostro futu-ro! E paura di non farcela o discegliere un’occupazione in gra-do di non rispecchiare realmentela nostra personalità al 100%.

Ma io più che altro ho paura!

PPPPPaura diaura diaura diaura diaura di ritrovarmi in unmondo troppo industrializzato,con uomini “disumanizzati”.

Ho paura che i ragazzi colcrescere possano disprezzare le

S emozioni che sono ancora leuniche cose in grado di distin-guerci.

Ho paura di ritrovarmi in unmondo ormai “polverizzato”, chenon ci permetterà più di udire ilcinguettio di un passero o lo sfar-fallare di una libellula, che nonci permetterà più d’ascoltare lamelodia dolce e leggera delleonde che, in balia del vento, silasciano trasportare fino a rivadove il nostro sensibile senso in-nato ci permette di toccarle.

Ho paura per l’arte, che ame piace definire “linguaggiodel corpo” e “voce dell’anima”.

Ho paura per il futuro delsapere e della verità che solo neilibri si può trovare.

Col passare del tempo si stacadendo in un’abisso che non

vede né uno spiraglio di luce néuna via di fuga.

Ecco perché ho paura!

VVVVViviamo iniviamo iniviamo iniviamo iniviamo in un’epoca inno-vativa, piena di mille opportu-nità, che ci sta dando tanto ma,allo stesso tempo, ci sta privan-do di molte cose, seppur incon-sapevolmente.

Non disprezzo questo tem-po, più che altro disprezzo ilmodo in cui noi ci stiamo rap-portando ad esso.

E se oggi mi pongo anco-ra così tante domande su cosami piacerebbe fare realmenteda grande, confido molto nel-l’aiuto di Dio e nell’aiuto del-la mia famiglia e spero di tro-vare presto il mio posto nelmondo.

Page 11: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

11

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

dalla Consulta provincialedegli studenti di B.A.T.

Il “precetto” pasquale tra tradizione e novità

Gianluca Losito,

Liceo scientifico statale “R. Nuzzi”, Andria

C ome di consueto, anche quest’anno si ètenuta la classica sfida a sette di calcio tra il Liceoscientifico “Nuzzi” e il Liceo ginnasio “Troya”, idue licei di Andria.

La sfida è conosciuta al grande pubblico come“precetto”, ma pochi sanno che ha assunto que-sto nome proprio dalla celebrazione eucaristicache precede l’incontro in campo e inaugura levacanze pasquali per gli alunni dei due licei.

La gara tra i due istitutiLa gara tra i due istitutiLa gara tra i due istitutiLa gara tra i due istitutiLa gara tra i due istituti ha ori-gine nel secolo scorso: ad oggi,l’evento si è tenuto circa quarantavolte, quasi sempre all’interno del-la cornice dell’Oratorio salesiano diAndria.

Nonostante il match riguardi isoli alunni delle due scuole, ognianno a vedere la partita accorre unagrandissima cornice di pubblico,fino a toccare le duemila unità. Per igiocatori in campo, questo rappre-senta un’ulteriore difficoltà: la pres-sione è sempre altissima, gli spazi sono rimpiccio-liti da una torcida (tifo sportivo particolarmente pit-toresco e chiassoso, tipico del calcio sudamericanon.d.r.) che finisce per invadere sistematicamente ilcampo per via della ristrettezza degli spalti.

Gli “sfottò” si susseguono durante tutta lasettimana precedente la partita e continuanoanche successivamente; la vittoria vale davverotanto, la sconfitta (soprattutto per gli alunni del-

lo Scientifico) rimane un’onta difficile da “lava-re” nel corso degli anni.

I nomi dei protagonisti del “precetto” riman-gono impressi nel corso degli anni; qualunque“veterano” del Classico, oggi, saprebbe recitarela formazione che vinse due volte consecutive,interrompendo un “digiuno” durato venticinqueanni; dall’altro lato, una delle prestazioni iconi-che più famose degli ultimi anni porta la firma

di Leonardo Di Cosmo, che ha do-minato l’unica partita a cui ha par-tecipato nel 2017, siglando una tri-pletta nel 7-1 finale: oggi milita nellaVirtus Entella, società calcistica ap-pena approdata in Serie B.

Viene lecito domandarsi: comemai un talento del genere ha all’at-tivo una sola partecipazione al “pre-cetto”? La spiegazione di questa scel-ta si deve a due diverse filosofie adot-tate dalle scuole in merito alla sceltadei propri atleti in campo, filosofieovviamente influenzate anche da

mere questioni numeriche.L’ampia scelta di giocatori del Liceo scienti-

fico permette di pescare da un roster vastissimoanche tra gli alunni di V liceo; infatti, per unalunno del “Nuzzi” la partecipazione al “precet-to” è la sublimazione di cinque anni, la realizza-zione di un sogno. Dall’altro lato, data la scarsapresenza di studenti maschi, il “Troya” inseriscenella propria formazione giocatori provenienti da

Se pur a distanza diun anno, presentia-mo il testo di uno stu-dente del liceo “Nuz-zi” di Andria che rac-conta una bella espe-rienza pre-pasquale,diventata ormai tradi-zione per gli studentidei licei classico escientifico andriesi,che quest’anno nonsi è potuta ripetere.

Page 12: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

12

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

tutte le classi del liceo, dopo una selezione cheinizia sin dall’inverno.

QQQQQuella appena trascorsauella appena trascorsauella appena trascorsauella appena trascorsauella appena trascorsa è stata un’edizionepiena di novità. Sugli spalti, oltre ai classici stri-scioni, le due scuole hanno abbellito le gradinatedel liceo con alcuni lavori particolari.

Il Classico ha esibito un cartello recante unagrande scritta con il motto della scuola “SuperCarlo Troya”; lo Scientifico ha presentato una sce-nografia spettacolare: un guerriero con indosso

l movimento del “Sessantotto” è il fenomeno socio-culturale – del 1968, appunto – nel qualegrandi moti di massa socialmente eterogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari), formatisispesso per aggregazione spontanea, coinvolsero quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte caricadi contestazione alla corruzione e ai pregiudizi socio-politici. È stato un movimento sociale e poli-tico molto controverso: molti sostengono che abbia portato a un mondo “utopicamente” migliore,altri ritengono che abbia distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale.

La contestazione gioLa contestazione gioLa contestazione gioLa contestazione gioLa contestazione giovvvvvanileanileanileanileanile trovò nella musica un canale di diffusione. Il modello musicale chesi sviluppò in contemporanea alla beat generation fu il rock and roll, un tipo di musica in uso fra lapopolazione bianca che interpretava il senso di protesta e inquietudine dell’epoca. Il rock and roll siproponeva come un veicolo anitradizionalista e anticonformista, che voleva mettere al bando lamusica melodica e sentimentalista al fine di produrre un nuovo sound provocatorio. Con questo ge-nere, quindi, si arrivò a un punto in cui libertà musicale e sessuale si fondevano prepotentemente.Fra i maggiori interpreti ricordiamo i Rolling Stones, Bill Haley, Jim Morrison, Jimi Hendrix, iBeatles ed Elvis Presley. Al movimento della beat generation fece seguito quello degli hippie, parti-colarmente presente durante gli anni della guerra del Vietnam. I maggiori interpreti del pacifismo edella solidarietà tra popoli furono Joan Baez, John Lennon e Bob Dylan e, di quest’ ultimo, bisognanecessariamente citare la sua “Blowin’ in the Wind”.

IIIIIn In In In In Italia, il Stalia, il Stalia, il Stalia, il Stalia, il Sessantottoessantottoessantottoessantottoessantotto, in realtà, arrivò qualche anno più tardi, ma dal punto di vista musi-cale, le prime tracce della ribellione apparvero come fenomeno di massa già dal 1966, quandoFranco Migliacci e Marco Lusini scrissero il testo di “C’era un ragazzo che come me amava i Beatlese i Rolling Stones”, cantata da Gianni Morandi.

Arrivando a essere diffusa in tutto il mondo, la protesta si spense all’inizio degli anni Settan-tasenza aver riportato apparentemente risultati significativi ma, in realtà, essa apportò cambiamentisignificativi e durevoli nella mentalità diffusa, infrangendo e sdegnando definitivamente molti “ta-bù” propri della società dell’epoca.

In sintesi, il Sessantotto si caratterizzò più come la rivolta etico-politica di alcuni giovani contro lasocietà corrotta e conservatrice, piuttosto che come insieme di movimenti politici finalizzati alla realizza-zione di un programma ben definito. Merito del movimento giovanile fu mettere al centro dell’attenzio-ne valori che fino a poco tempo prima erano stati interesse di pochi. Tuttavia, temi come pacifismo,antirazzismo, anticorruzione, diritti delle donne e potere ai più meritevoli, ovvero a gente onesta e noncorrotta, non furono mai accettai pienamente nel dibattito socio-politico, in parte anche per il crescenteprestigio e la fama dei neoconservatori che idealizzavano i valori tipici della società tradizionale.

Sessantotto modi per essere se stessiAlberto De Toma,

5 B, Liceo scientifico statale “L. da Vinci”, Bisceglie (BT)

la maglia del “Nuzzi”, in una mano un pallone enell’altra la maglia del “Troya”, con sullo sfondola città di Troia in fiamme.

Il “precetto” resiste al passare del tempo e,nella sua semplicità, rimane uno degli eventi piùattesi ogni anno da entrambe le scuole: il “Nuz-zi” a recitare sistematicamente il ruolo della fa-vorita di turno e il “Troya” che, pur partendosempre da outsider, cerca di giocarsi le sue cartein sessanta minuti, durante i quali l’ultima cosache conta sono le qualità tecniche.

I

Page 13: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

13

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

Il diritto alla studio non è per tuttiNicola Salvemini,

Istituto tecnico “Cassandro-Fermi-Nervi”, Barletta

a parecchi anni il mio I.T. “Cassandro-Fermi-Nervi” di Barletta, ospita nei tre plessi disua competenza un sempre crescente numero diclassi dell’Istituto “Nicola Garrone”, il quale inmancanza di sufficienti ambienti (atti ospitare ipropri alunni), prima per accordi tra i dirigentie, poi, per concessione dell’Ente provinciale, usu-fruisce delle aule ai tempi non utilizzate del mioistituto.

NNNNNei vei vei vei vei vari anni scolasticiari anni scolasticiari anni scolasticiari anni scolasticiari anni scolastici, dato l’aumento delleiscrizioni e lo sviluppo tecnico-tecnologico dellamia scuola (nuovi laboratori,...), è cresciuto il bi-sogno di spazi necessari alla vita scolastica. Talispazi, corrispondono esattamente a una partedelle aule in passato concesse all’Istituto “Garro-ne”, ma – ahimè – nonostante le ripetute solleci-tazioni, il “Garrone” ha ignorato abbondante-mente la richiesta di restituzione delle aule stes-se, eludendo, persino, la sottoscrizione della le-gittima e legale convenzione un tempo stipulata.

Così, in un batter d’occhio, ci si è ritrovati adover fare lezione nei corridoi del nostro istitutotra il caos generale e il freddo pungente degli am-bienti esterni alle aule, mentre gli alunni del“Garrone” facevano comodamente lezione nellenostre aule.

Scioperi, proteste e richieste non sono servi-te a renderci giustizia; riconosciamo che non c’èlimite alla prepotenza e all’arroganza.

Per spirito di adattamento, la mia scuola èriuscita a tamponare momentaneamente il disa-gio, dislocando le classi in aule sottratte a labora-tori di informatica, topografia, disegno tecnico,oltre a occupare aule del “Cassandro” lontane dadeterminati laboratori professionalizzanti.

SSSSSe è pur ve è pur ve è pur ve è pur ve è pur vererererero cheo cheo cheo cheo che l’Istituto “Garrone” habisogno di spazi, è lecito chiedersi:

- di quanti spazi ha bisogno nonostante ladiminuzione dei suoi iscritti rispetto agli anniprecedenti?

- Per quale ragione la Provincia, Ente prepo-sto alla sicurezza delle scuole superiori della BAT,non riesce a tutelare gli allievi dell’I.T. “Cassan-dro-Fermi-Nervi” nel sacrosanto diritto allo stu-dio, mentre risulta protettiva e accomodante neiconfronti degli allievi del “Garrone”?

- Esistono per caso alunni che hanno più di-ritti di altri?

È stato detto: “ai posteri l’ardua sentenza”,ma io sono pronto ad affermare che noi siamo lagenerazione che vuole attenzione e giustizia.

Ora basta. Facciamoci sentire.

D

Page 14: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

14

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

D. MD. MD. MD. MD. Maria, qual è il tuo rapporaria, qual è il tuo rapporaria, qual è il tuo rapporaria, qual è il tuo rapporaria, qual è il tuo rapporto scuola/to scuola/to scuola/to scuola/to scuola/sporsporsporsporsport e le difficoltà principali che riscontri nelt e le difficoltà principali che riscontri nelt e le difficoltà principali che riscontri nelt e le difficoltà principali che riscontri nelt e le difficoltà principali che riscontri nelconciliarconciliarconciliarconciliarconciliare studio e allenamenti?e studio e allenamenti?e studio e allenamenti?e studio e allenamenti?e studio e allenamenti?

R.R.R.R.R. Quando ci si allena cinque ore al giorno,tutti i giorni compreso il sabato, tra l’altro nonnella propria città non è assolutamente sempliceconciliare studio e allenamento. Io esco di casaalle 14:00 e rientro la sera alle 21:00 poiché alleore di allenamento devo aggiungere il tempo cheimpiego tutti i giorni per andare e tornare daGiovinazzo. Dopo una giornata così impegnati-va è difficile rimanere concentrati nello studioma vi assicuro che quando si è fortemente moti-vati con sacrificio ci si riesce.

D. SD. SD. SD. SD. Se un allenamento/gara doe un allenamento/gara doe un allenamento/gara doe un allenamento/gara doe un allenamento/gara dovvvvvesse anda-esse anda-esse anda-esse anda-esse anda-rrrrre male, il tuo stato de male, il tuo stato de male, il tuo stato de male, il tuo stato de male, il tuo stato d’animo incider’animo incider’animo incider’animo incider’animo inciderebbe sulebbe sulebbe sulebbe sulebbe sulprprprprprofitto scolastico? Come fai a speofitto scolastico? Come fai a speofitto scolastico? Come fai a speofitto scolastico? Come fai a speofitto scolastico? Come fai a spezzarzzarzzarzzarzzare la re la re la re la re la rou-ou-ou-ou-ou-tine e ricaricartine e ricaricartine e ricaricartine e ricaricartine e ricaricare le pile per una nuoe le pile per una nuoe le pile per una nuoe le pile per una nuoe le pile per una nuovvvvva Ga Ga Ga Ga Giorna-iorna-iorna-iorna-iorna-ta scolastica?ta scolastica?ta scolastica?ta scolastica?ta scolastica?

R.R.R.R.R. Anche se sono due impegni diversi sonocollegati e quindi sicuramente un risultato nega-tivo nello sport non aiuta ad affrontare con sere-nità e concentrazione lo studio e viceversa. Leenergie le trovo grazie alla disciplina che lo sportin generale, e questo in particolare, insegna. An-che se duro e faticoso cerco sempre di vincere lastanchezza e soprattutto non mollo mai.

D. DD. DD. DD. DD. Della tua carriera agonistica qual è sta-ella tua carriera agonistica qual è sta-ella tua carriera agonistica qual è sta-ella tua carriera agonistica qual è sta-ella tua carriera agonistica qual è sta-to il tuo miglior traguarto il tuo miglior traguarto il tuo miglior traguarto il tuo miglior traguarto il tuo miglior traguardo? Qdo? Qdo? Qdo? Qdo? Quali emozioniuali emozioniuali emozioniuali emozioniuali emozioniha suscitato in te?ha suscitato in te?ha suscitato in te?ha suscitato in te?ha suscitato in te?

R.R.R.R.R. Il mio miglior traguardo è stato a livellodi squadra; la promozione in A1 é stata un’emo-

Mens sana in corpore sano?

Annarita Boccaforno, Ilenia Sardano, Graziana Regano,

Redazione giornalino scolastisco “Carlo Cafiero Web”, Liceo scientifico, Barletta

U

zione indescrivibile perché per la prima volta nellastoria della ginnastica ritmica una squadra delsud è riuscita in quest’impresa. A livello indivi-duale grande soddisfazione ho avuto nell’essereriuscita a qualificarmi alla finale del Campiona-to nazionale Gold. Altra grande soddisfazionel’ho avuta dai due ultimi tornei internazionali diUdine e Pescara, dove in entrambi sono riuscitaa conquistare la medaglia d’oro.

D. PD. PD. PD. PD. Per una ragazza di soli 14 anni, ler una ragazza di soli 14 anni, ler una ragazza di soli 14 anni, ler una ragazza di soli 14 anni, ler una ragazza di soli 14 anni, l’orga-’orga-’orga-’orga-’orga-nizzazione è molto impornizzazione è molto impornizzazione è molto impornizzazione è molto impornizzazione è molto importante sia in ambitotante sia in ambitotante sia in ambitotante sia in ambitotante sia in ambitosporsporsporsporsportivtivtivtivtivo che scolasticoo che scolasticoo che scolasticoo che scolasticoo che scolastico. P. P. P. P. Pensi che lo sporensi che lo sporensi che lo sporensi che lo sporensi che lo sport siat siat siat siat siariuscito a incrriuscito a incrriuscito a incrriuscito a incrriuscito a incrementarementarementarementarementare questa capacità?e questa capacità?e questa capacità?e questa capacità?e questa capacità?

R.R.R.R.R. Sì, sicuramente lo sport ha miglioratotanto la mia capacità organizzativa in senso ge-nerale rendendomi più autonoma e indipen-dente.

na ricerca dimostra che il 48% dei giovani praticano sport, sia a livello dilettantistico che profes-sionistico. Lo sport è molto importante in fase adolescenziale perché va a migliorare le capacità organizza-tive e il senso di responsabilità. Punto cardine dello sport è l’allenamento; per affinare le nostre abilità ènecessario dedicare una parte della giornata alla pratica sportiva. In questo percorso e in determinatecircostanze, la scuola potrebbe rappresentare un ostacolo.

A tal proposito, abbiamo avuto l’occasione di poter intervistare Maria Dellaquila, studentessa delliceo scientifico sportivo e atleta nazionale di ginnastica ritmica.

Page 15: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

15

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

D. QD. QD. QD. QD. Qual è la prual è la prual è la prual è la prual è la problematica che riscontrioblematica che riscontrioblematica che riscontrioblematica che riscontrioblematica che riscontrimaggiormente in questo permaggiormente in questo permaggiormente in questo permaggiormente in questo permaggiormente in questo percorso?corso?corso?corso?corso?

R.R.R.R.R. La problematica maggiore è quella di al-lenarmi a Giovinazzo e, quindi, come ho giàdetto, alle ore di allenamento giornaliere devoaggiungere il tempo che impiego ad andare etornare da Giovinazzo con il treno. Se potessiallenarmi a Barletta per me sarebbe l’ideale esicuramente affronterei lo studio con maggioreserenità e quindi maggior profitto. Sfortuna-tamente l’assenza di infrastrutture non riguar-da solo la ginnastica ritmica ma anche molti altri

sport come, ad esempio, l’atletica. L’unica strut-tura indoor del centro-sud si trova ad Ancona equesto per gli atleti meridionali rappresenta ungrande limite, soprattutto durante la prepara-zione invernale, precludendo i risultati di ognisingolo atleta nelle competizioni. Ovviamente,non possiamo definire che sia lo sport il fattoreche migliori o no le capacità organizzative ecognitive, ma grazie a questa testimonianza, l’at-tività sportiva è sicuramente vista come un in-centivo per realizzare i nostri obiettivi sportivie scolastici.

Il dirigente scolastico Michelangelo Filannino: “Ottimi i risultati del nostro Liceo, con una rilevantepercentuale di valutazioni positive ed anche eccellenti (tanti i 100/100 raggiunti) dei singoli studenti

n evento riconosciuto dal MIUR nel programma annuale per la valorizzazione delle ec-cellenze scolastiche, il Campionato nazionale delle Lingue, ha visto il Liceo Statale “Carlo Troya”di Andria tra i partecipanti. Si tratta di una competizione formativa nell’ambito dell’insegnamen-to e apprendimento delle lingue straniere rivolta agli studenti iscritti al quinto anno e ai docentidi lingua delle Scuole secondarie di secondo grado dell’intero territorio nazionale.

Vi hanno preso parte gli studenti delle tre classi V dell’Indirizzo linguistico del liceo “CarloTroya” che, nello scorso mese di novembre hanno sostenuto la prova di qualificazione nelle linguestraniere di studio: inglese, francese e spagnolo.

Il test è stato fornito online, attraverso una piattaforma dedicata sviluppata dal CLA (CentroLinguistico d'Ateneo di Urbino) con il materiale messo a disposizione dall’Università “Carlo Bo”di Urbino. Ciascun test, consistente in attività di varia tipologia volte a testare la competenza inogni singola lingua nei suoi aspetti lessicali, idiomatici, strutturali, semantici e comunicativi, inriferimento ai livelli B2/C1 del Quadro Comune di Riferimento Europeo, ha costituito un realeimpegno per i ragazzi.

«Ottimi i risultati del nostro Liceo, con una rilevante percentuale di valutazioni positive edanche eccellenti (tanti i 100/100 raggiunti) dei singoli studenti – ha commentato il dirigentescolastico Michelangelo Filannino –. E, brave fra i bravi, due studentesse della classe V AL, chesono rientrate nelle graduatorie di accesso al Campionato nazionale delle Lingue 2020: RebeccaMoschetta, prima nella graduatoria nazionale di lingua francese, Mirea De Nigris, quindicesimanella graduatoria nazionale di lingua spagnola. Entrambe parteciperanno alla fase conclusiva, cheavrà luogo ad Urbino nel prossimo mese di aprile.

Grande la soddisfazione dei docenti e dei compagni delle due ragazze e dell’intera comunità scolasti-ca del Liceo Troya: tale traguardo è il riconoscimento del lavoro svolto con professionalità e coerenza,sempre teso a cogliere proposte costruttive, alla promozione piena delle potenzialità degli studenti e allaloro valorizzazione. Notevole l’impatto, anche motivazionale, che quest’esperienza sta producendo.

Un grazie sincero a tutti i docenti, a Rebecca e a Mirea l’augurio affettuoso per la felice prose-cuzione del percorso; a tutti gli studenti partecipanti i complimenti della comunità e l’impegno asostenerli nel riconoscere i loro bisogni e nel costruire i loro sogni”.

Campionato nazionale delle LingueDal Liceo “C. Troya” di Andria all’Università di Urbino

U

Page 16: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

16

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

a scrittrice e giornalista di guer-ra Barbara Schiavulli ha incontrato, nelmese di novembre, alcuni studenti an-driesi per offrire un vero e proprio“viaggio” tra esperienze, aneddoti e sto-rie vis-sute in oltre quindici anni dacorrispondente in giro per il mondo.Dal conflitto israelo-palestinese, allaguerra in Afghanistan, fino alle vicen-de belliche in Iran e Iraq, la giornali-sta di guerra tra racconti, storie ed espe-rienze, ha offerto un’occasione unica

agli studenti del Liceo classico “Carlo Troya” di Andria, promotore nel corso dell’intero anno scolasticodi vari appuntamenti di carattere culturale, aperti anche alla cittadinanza.

La giornalistaLa giornalistaLa giornalistaLa giornalistaLa giornalista, inviata per i maggiori quoti-diani italiani, ha accompagnato le narrazioni conun percorso fotografico singolare e allettante, mi-rato a raccontare soprattutto la gente che subisce iconflitti e li vive in prima persona. Un percorso,quindi, che ha attraversato la storia di Medio Orien-te, Africa e centr’Asia degli ultimi quindici anni,territori in cui libertà e diritti non sempre vengo-no garantiti. Ne sanno qualcosa le donne, ancorasoggette ad angherie e sottomissioni, sebbene re-centi tracce di emancipazione sociale facciano bensperare in possibili e importanti cambiamenti.

Una partecipazione attiva quella offerta dai liceali andriesi presenti nell’Auditorium dell’Istituto, tro-vatisi di fronte a una ricca opportunità di confronto, formazione e informazione su vicende e storie,apparentemente lontane che, in realtà, caratterizzano spesso molti ragazzi con i loro medesimi sogni,aspirazioni e speranze. Nella mattinata seguente, la stessa Schiavulli, ha offerto un focus particolarmente

attento sul Venezuela e sulla situazionesociale che il popolo sud-americano sta vi-vendo negli ultimi anni.

LLLLL’esperienza ha’esperienza ha’esperienza ha’esperienza ha’esperienza ha confermato che unruolo importante nell’istruire, racconta-re e appassionare rivestono le varie agen-zie educative, in primis la scuola. L’obiet-tivo deve essere quello di insinuare lo spi-rito critico e marcare l’importanza delgiornalismo, sempre più sottostimatonella società attuale.

Zone di crisi: come si racconta la guerraRiccardo Alicino,

Liceo classico “Carlo Troya”, Andria

L

Page 17: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

17

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

“Questo episodio è una delle espressioni piùdrammatiche – ma non l’unica – del volto di que-sta società; rivela che non solo non esiste più ilrispetto umano, ma che addirittura si arriva a con-siderare un uomo come un giocattolo con il qualefare tutto ciò che istintualmente si presenta allamente.

Quando non sapevano che fare, questi ragazzidicevano: ‘Andiamo a giocare con il pazzo’”. Cosìlo psichiatra Vittorino Andeoli commenta al Sirla fine agghiacciante di Antonio Cosimo Stano,sofferente di disagio psichico e incapace di difen-dersi, morto lo scorso 23 aprile a Manduria (Ta-ranto) dopo essere stato bullizzato, rapinato e pic-chiato in più occasioni da un gruppo di giovani,otto dei quali (sei minori e due maggiorenni) ar-restati a maggio con l’accusa di sequestro di per-sona e tortura. Sono seguiti altri nuovi arresti, tracui otto minori, responsabili anche dell’aggressio-ne per “puro passatempo” di un altro uomo, an-ch’egli con disabilità mentale.

Un film dell’orrore immortalato sugli smar-tphone riprende il branco accanirsi contro Stanoche, indifeso, implorava pietà. “Non c’è rispettoumano, né rispetto per il dolore e la sofferenza –

Dopo le violenze a Manduria.Vittorino Andreoli: “Regressione dellaciviltà verso la barbarie”

di Giovanna Pasqualin Traversa

osserva Andreoli –. E questo è gravissimo perchél’umano, di fronte a chi soffre, non deve necessa-riamente fermarsi a fare il buon samaritano, manon può non avere una reazione di compassione,di pietas. Il problema è che nel nostro paese que-sta pietas sembra regredita”.

PPPPPrrrrrofessorofessorofessorofessorofessore, che sta succedendo?e, che sta succedendo?e, che sta succedendo?e, che sta succedendo?e, che sta succedendo?Questi ragazzi sembrano appartenere a un

momento della storia dell’uomo che è all’iniziodella civiltà. La civiltà nasce come controllo degliistinti e delle pulsioni. È questo lo scopo della ra-gione, dei cosiddetti freni inibitori e del rispettodelle leggi; insomma dei comandamenti sociali.Tutto questo è scomparso e stiamo assistendo asegni – questo non è l’unico – di ciò che non è piùhomo sapiens ma è homo pulsionalis. Siamo difronte a quello che Giambattista Vico chiamava iltempo della barbarie.

Stiamo assistendo a una regressione della ci-viltà verso la barbarie. Non ci sono più freni i-nibitori; non si usa la ragione; a governare sonoistinti e pulsioni: mi piace una donna? La abuso.Abbiamo dimenticato lo sviluppo della nostra ci-viltà: Platone, Roma, il cristianesimo. Che cosac’è di civile o di religioso nel comportamento diquesti ragazzi?

iviamo in una società governata non più dalla ragione ma daistinti e pulsioni, all’interno della quale stanno scomparendo rispettoumano e pietas. A poche ore dall’arresto a Manduria di altri nove ragaz-zi (otto minori) che si aggiungono agli otto arrestati del maggio 2019per le torture che hanno causato la morte di un pensionato disabile, lagiornalista Pasqualin Traversa ha intervistato il celebre neuropsichiatraveronese che ha affermato: “Stiamo assistendo a una regressione dellaciviltà verso la barbarie”. La proponiamo per l’alto valore educativo.

V

_______________Pubblicato mercoledì 26 giugno 2019 su SIR

Page 18: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

18

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20

Come siamo arrivCome siamo arrivCome siamo arrivCome siamo arrivCome siamo arrivati a questo?ati a questo?ati a questo?ati a questo?ati a questo?Anzitutto con l’abbattimento dei principi: i

riferimenti della religione, il rispetto dell’uomo, ilnon fare agli altri quello che non vorresti fosse fat-to a te. Questi principi sono stati trasformati inforza, in potere muscolare, nel “mi piace”. La no-stra è una società del “mi piace” alla quale hannopotentemente contribuito un uso distorto delmondo digitale e dei social network. Oggi l’uomoha messo il cervello in tasca.

Non lo usa più. A dominare sono il “mi pia-ce”, il denaro, i follower. Dopo la caduta dei prin-cipi quella dei ruoli. Parliamo tanto di padri: madove sono? La famiglia non esiste più; al suo po-sto c’è un assembramento empirico di personesenza una struttura che la regga. Inoltre stannomorendo affettività e sentimenti mentre preval-gono le emozioni superficiali.

MMMMMa che soddisfazione si pra che soddisfazione si pra che soddisfazione si pra che soddisfazione si pra che soddisfazione si prooooovvvvva a seviziara a seviziara a seviziara a seviziara a seviziare unae unae unae unae unapersona imbelle, non in grado di difendersi?persona imbelle, non in grado di difendersi?persona imbelle, non in grado di difendersi?persona imbelle, non in grado di difendersi?persona imbelle, non in grado di difendersi?NNNNNon è ceron è ceron è ceron è ceron è certo una prto una prto una prto una prto una prooooovvvvva di coraggio, una sfidaa di coraggio, una sfidaa di coraggio, una sfidaa di coraggio, una sfidaa di coraggio, una sfidatra pari…tra pari…tra pari…tra pari…tra pari…

È un gioco, qualcosa di diverso da ciò che abi-tualmente si fa, ma è soprattutto un modo di sod-disfare la sete di dominio. Nella barbarie, domi-nare è straordinario.

Uccidere dà una sensazione titanica, è la piùperfetta forma di dominio.

Una visione antropologica dice che noi siamoportati al bene, ma c’è anche il male. Ho avuto ilprivilegio di incontrare un paio di volte in privatoPaolo VI e ricordo il tono accorato con cui midiceva: ‘Professore il male c’è, il male c’è…’.

L’uomo deve tendere, e con fatica, al bene, mail male spesso domina.

Cosa cCosa cCosa cCosa cCosa c’è nella testa di questi ragazzi?’è nella testa di questi ragazzi?’è nella testa di questi ragazzi?’è nella testa di questi ragazzi?’è nella testa di questi ragazzi?Nulla, il vuoto assoluto. Non c’è alcuna orga-

nizzazione, alcuna consapevolezza e distinzione trail bene e il male. Paradossalmente, potrebbero fareindifferentemente l’uno o l’altro. Sono semplice-mente guidati dalle pulsioni.

Come invCome invCome invCome invCome invererererertirtirtirtirtire questa re questa re questa re questa re questa rotta? Sotta? Sotta? Sotta? Sotta? Si possono ri possono ri possono ri possono ri possono recu-ecu-ecu-ecu-ecu-perarperarperarperarperare ?e ?e ?e ?e ?

Ora gliela faccio io la domanda: che cosa ecome sta investendo in educazione il nostro Pae-se? L’uomo era, ed è, capace di voler bene, anche

di dare la propria vita per gli altri, ma dopo secolidi evoluzione e di fatica, la società in generale staregredendo, e molto velocemente: questo è il verodramma. La civiltà non è genetica, non è qualcosadi inscritto nel nostro Dna; è un’acquisizione, unapprendimento, riguarda la nostra parte umana.Principi che occorreva e occorre trasmettere; oggistiamo invece rischiando di perdere nell’arco diuna o due generazioni conquiste guadagnate confatica nei secoli e di ritornare alla fase barbarica.Non sto affermando che non esistono più perso-ne buone, ma stiamo assistendo a segni che dimo-strano che siamo in una fase di regressione. Biso-gna rendersene conto e invertirla.

Come?Come?Come?Come?Come?Investendo in educazione, in esempi. Altrimen-

ti non c’è futuro. E questo è compito dello Stato.La Chiesa, da parte sua, ha il grande compito diricordarci che c’è un Dio, di rammentarci il sensodell’uomo. È vero che ha perduto presenza, forzaeducativa e capacità di incidere sulla società, però ètempo di ripartire dai grandi esempi e la Chiesa haun esempio straordinario che si chiama Gesù diNazareth, vero Dio ma anche vero uomo.

Ricominciare a educare nel senso etimologicodi “educere”, tirare fuori il buono per insegnare eaiutare a vivere, come si fa con i bambini. Soprat-tutto con l’esempio. Nel nostro Paese c’è tantagente brava, buona, che ancora rappresenta la ci-viltà. Ma non sono le persone che vanno in tv aurlare o che hanno milioni di follower. Si trovanotra i signori Nessuno, con l’iniziale maiuscola. Èda loro che bisogna ripartire.

Page 19: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

19

n. u

nic

o g

en

na

io-

giu

gn

o 2

02

0

LIBRILorena Cotza, Ilaria SesanaNNNNNon chiamatemi eron chiamatemi eron chiamatemi eron chiamatemi eron chiamatemi eroeoeoeoeoeStorie di donne e uomini “normali” che mettonoa rischio la propria vita per difendere i diritti umaniAltreconomia edizioni, Milano 2019, pp. 128

Hanno deciso dinon tacere, di non re-stare indifferenti, diribellarsi alle violazio-ni dei diritti umani ealla distruzione del-l'ambiente. Hannoscelto di sacrificare lapropria sicurezza, lapropria incolumitàe, in alcuni casi,persino la propriavita, ma senza maidefinirsi “eroi”.

14 storie di ribellione, resistenza e coraggioda tutto il mondo, Italia compresa, in collabora-zione con Front Line Defenders

“Non sono un eroe”. Questa frase ricorre spes-so nelle conversazioni con gli attivisti per i di-ritti umani che Lorena Cotza e Ilaria Sesana han-no raccolto nel libro. Storie a volte dolorose, cheoscillano tra la cronaca e il ritratto personale:uomini e donne “normali” che – in modo non-violento – mettono la propria vita al servizio diuna causa.

I difensori dei diritti umani si possono defi-nire testimoni scomodi, pietre d’inciampo, lot-tatori pacifici: persone che – spesso lontano dairiflettori e in aree remote del pianeta – rischianola vita per proteggere i più deboli, la propria co-munità, le minoranze discriminate, i diritti deilavoratori e dell’ambiente. Si stima che dal 1998– anno in cui fu siglata la Dichiarazione ONUsugli “human rights defenders” – siano stati uc-cisi almeno 3.500 attivisti, 321 nel solo 2018 eun numero indefinito è stato arrestato, detenu-to, torturato.

L’eroe più radicato nell’immaginario collet-tivo è forse quello impegnato nella difesa del-l’ambiente: la salvaguardia delle foreste e dei fiu-mi, le proteste contro miniere inquinanti o i pro-getti di costruzione di grandi dighe, come nelcaso di Geovani, leader e portavoce del popoloKrenak, nel Sud Est del Brasile (in copertina nellibro). C'è poi chi difende i diritti delle mino-ranze – ad esempio i cittadini discriminati per illoro orientamento sessuale – .

A volte la propria professione diventa unamissione: in tutto il mondo i difensori dei dirittiumani continuano a portare avanti il loro pre-zioso lavoro. Rifiutano di tacere, rifiutano l’in-differenza. E ci chiedono di fare altrettanto.

Megan Herbert, Michael E. MannIIIIInsieme per salvnsieme per salvnsieme per salvnsieme per salvnsieme per salvararararare il mondoe il mondoe il mondoe il mondoe il mondoUna storia ispirata al cambiamento climaticoEditore: Terra nuova, Firenze 2019, pp. 56

Come Greta Thunberg – la sedicenne attivi-sta svedese nota in tutto il mondo per il suo im-pegno contro il cambiamento climatico – ancheSofia, la protagonista di questo libro, decide diimpegnarsi in prima persona per sensibilizzare gliadulti sulle tragiche conseguenze del mutamen-to del clima.

Insieme per salva-re il mondo è una sto-ria a lieto fine, maanche un modo effi-cace e profondo perspiegare ai ragazzi lecause e le conse-guenze del riscalda-mento globale, perraccontare che cosa sta succedendoal Pianeta, quali specie sono a rischio di estinzio-ne e quali le popolazioni in pericolo. Un invito aprendere coscienza e a modificare il nostro stiledi vita: la posta in gioco è la salvezza del pianetae di tutti noi.

Page 20: Periodico della Consulta provinciale di Bari e B.A.T. Anno ... · Periodico della Consulta Provinciale degli Studenti di Bari e B.A.T Editore M.I.U.R. - U.S.R. per la Puglia Ufficio

20

n.

un

ico

GE

NN

AIO

- g

iug

no

20

20