Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche 201113... · gallina dalle uova...
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Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche
CORSO PON codice C-1-FSE-2011-1152
IPSSAR “Sandro Pertini” BRINDISI
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Prof.ssa Severina Carnevale
Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche
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BENVENUTI
Studiare ti risulta difficile?
È un problema di contenuti o piuttosto
della difficoltà di esprimere idee e concetti durante una interrogazione o per iscritto su un foglio bianco?
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..o, al contrario, esplodi di creatività e vorresti eccellere a scuola?
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Cogli questa occasione per pensare, leggere e scrivere … con successo!
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Studiare…
La prima domanda da porsi è “cosa significa “ studiare”?
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Meditare… riflettere
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Porsi delle domande…
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concentrarsi
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ideare
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dare forma ai propri pensieri
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questione di metodo…
Non ci crederai ma ci sono trucchi formidabili per diventare ricchi di idee ed essere abili a scuola e non solo …
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Per cominciare…
Liberiamoci da alcune cattive abitudini o pensieri
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1. Pensare che quanto si studia non serve e non interessa 2. Pensare che l’importante è perdere meno tempo possibile con lo studio della materia 3. Dare poca importanza al proprio benessere psicofisico 4. Non pianificare i propri tempi di studio pensando al tanto tempo a disposizione 5. Ritenere superflue le strategie di studio e di memoria 6. Studiare in presenza di fonti di distrazione 8. Continuare a studiare anche se la mente ormai è da un’altra parte
Pensieri negativi circa lo studio
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Ti sei ritrovato con qualcuna di queste “cattive abitudini”?
Se così fosse è il momento di pensare positivo e ritrovare la concentrazione per meditare,riflettere, ragionare e creare!
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Le abilità verbali la chiave dello studio
Nella didattica della lingua si sottolinea l’importanza di sviluppare e verificare in chi sta apprendendo una lingua quattro diverse abilità verbali: “il parlare, in senso stretto, cioè usare le parole con la voce, lo scrivere, l’ascoltare (e capire) le parole dette da altri e il leggere (e capire) le parole scritte” (De Mauro 1998)
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Il vantaggio del corso PON
Il corso sarà incentrato sui fattori di maggiore criticità nello studio:
l’ascolto e la vostra capacità di attenzione per la comprensione e la relazione partecipata al dialogo educativo
la lettura e la comprensione di vari generi testuali (narrativo, scientifico, vocazionale)
la verbalizzazione degli argomenti di lettura/studio (interrogazione!)
la scrittura come abilità di elaborazione sintetica dei contenuti della della lettura e della tua invenzione
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Impariamo a pensare…
quando ascoltiamo
( percepisci idee, vocaboli, storie)
mentre leggiamo
(percepisci idee, vocaboli, storie)
quando scriviamo
avremo idee, useremo vocaboli e racconteremo storie!
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L’ASCOLTO
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Il fattore ascolto
È noto che si ascolta solo ciò che si vuol sentire, così come si osserva solo ciò che vuol vedere. Siete dei buoni ascoltatori ed osservatori?
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Fattori di disturbo
La vostra attenzione potrebbe essere “disturbata”.
Ecco i principali fattori di disturbo che intervengono ad ostacolare un buon ascolto …
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Il non essere veramente interessati …
Pregiudizio, che vi fa sentire solo parte di ciò che viene detto e vi consente di trarre le vostre conclusioni prima che colui che parla abbia terminato.
Mancata sintonizzazione con chi parla . Dipende dalla differente velocità tra chi parla e chi ascolta. È stato misurato che chi ascolta lo fa intorno al 25 per cento della velocità di chi parla.
Non prendere appunti Sognare ad occhi aperti Incapacità di interpretare, valutare ed associare fatti
ed idee già acquisite nella vostra memoria. Non fare domande pertinenti
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Valuta il tuo ascolto
QUANDO SEGUI UNA LEZIONE …
rispondi con:
Normalmente
Qualche volta
Raramente
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1. Ti prepari fisicamente sedendo di fronte a chi parla assicurandoti di sentirlo bene?
2. Osservi chi parla , oltre che ascoltarlo? 3. Decidi dall'apparenza e dal modo di parlare se quello
che dirà sarà valido oppure no? 4. Da ciò che ascolti, cerchi di estrarre idee e sentimenti
di colui che parla? 5. Mantieni la tua attenzione su ciò che sta dicendo? 6. Interrompi immediatamente se senti qualcosa che
riteni errato? 7. Prima di rispondere a una domanda, sei sicuro di
aver considerato il punto di vista dell'altra persona? 8. Cerchi comunque di avere l'ultima parola?
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Tipi di ascoltatore
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durante l‘ascolto…
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Tecniche di ascolto
Possiamo distinguere diversi tipi di ascolto:
ASCOLTO PASSIVO
E’ un tipo di ascolto inefficace, si riscontra quando si odono parole ed esse entrano in un orecchio ed escono dall’altro
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Quello che ti dico ti entra da un orecchio.. ..e ti esce dall'altro
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ASCOLTO SELETTIVO
L’ascolto più comune: si riscontra quando si sente solo quello che si vuole sentire, ossia si filtra il messaggio
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ASCOLTO ATTIVO/RIFLESSIVO
E’ un metodo per migliorare la capacità di ascolto…
L’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato.
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Le tappe dell’ascolto attivo
1. Ascoltare il contenuto, e se non fosse comprensibile fare domande per chiedere chiarimenti.
2. Capire le finalità cioè capire perché sta dicendo qualcosa.
3. Valutare la comunicazione non verbale,cioè come viene detto qualcosa: il linguaggio del corpo, il tono di voce
4. Controllare la propria comunicazione non verbale e i propri filtri, avere consapevolezza dei messaggi che si sta inviando con lo sguardo, la postura etc
5. Ascoltare con partecipazione e senza giudicare
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Filtri emotivi e mentali
I rapporti con le persone con le quali comunichiamo: meno ci piace una persona più sarà difficile ascoltarla Più vi piace una persona più è difficile ascoltarla attivamente e obiettivamente. I rapporti personali, le opinioni positive o negative influenzano la comunicazione
.
La situazione personale attuale, ciò che ci accade nella nostra vita privata influenza il nostro modo di vedere il mondo e le nostre emozioni
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Ostacoli
Di tipo fisico qualcosa che vi può bloccare dal vedere l’interlocutore (sedere in fondo alla classe, il portare occhiali scuri…);
Il rumore e il movimento;
Gli ostacoli mentali (paura, preoccupazione, noia, sogni ad occhi aperti…)
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Suggerimenti
Ascoltare l’intero messaggio sia la parte verbale sia quella non verbale per ottenere il massimo dalla comprensione (parole, tono di voce, movimenti del corpo…)
Controllate il vostro ambiente interno ed esterno (filtri e rumori o posizione nello spazio…)
Essere motivati,
Utilizzare l’ascolto attivo e riflessivo
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Il piacere dell’ascolto
È quello di seguire con l’atteggiamento
positivo e curioso del bambino che ascolta una fiaba…
Riscopriamolo …
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Attività
Comprensione del testo:
"Il fagiolo magico“
a) Ascolta con attenzione
b) Ascolta ancora una volta leggendo il testo:
c) Visualizza il testo
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Giacomino vive con la madre in una fattoria. La povertà è di casa: possiedono soltanto una mucca da cui ricavano il latte. Un giorno la madre manda Giacomino a venderla e lui la cede in cambio di cinque fagioli magici. Una volta tornato a casa, la madre lo rimprovera aspramente, getta i fagioli dalla finestra e lo manda a letto senza cena. Durante la notte i fagioli germogliano e l'indomani mattina Giacomino trova un albero altissimo, che arriva fino alle nuvole. Vi si arrampica e, una volta in cima, si trova davanti ad un castello dove abitano un gigante molto ricco e sua moglie. Giacomino s'introduce nel castello e ruba del denaro. Vi ritorna qualche tempo dopo e vede che il gigante possiede una gallina dalle uova d'oro: riesce a rubare anche quella. I guai arrivano quando Giacomino cerca di rubare al gigante un'arpa dal suono melodioso: appena la prende in mano, questa inizia ad urlare ed il gigante rincorre Giacomino, che scappa scendendo dall'albero dei fagioli magici. Riesce a raggiungere la terra e riesce ad impedire al gigante di raggiungerlo tagliando l'albero magico con un'ascia. Con la gallina dalle uova d'oro e con l'arpa magica Giacomino e sua madre non sono ormai più poveri.
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c) Ora nascondi il testo e rispondi alle domande scegliendo l'alternativa corretta
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1- La madre di Giacomino vende la mucca in cambio
di cinque fagioli magici. Vero non si sa falso 2- I fagioli si trasformano durante la notte in un
albero che arriva fino alle nuvole. Vero non si sa falso 3- Giacomino non entra nel castello del gigante.
Vero non si sa falso 4- La madre punisce Giacomino per aver rubato la
gallina dalle uova d'oro. Vero non si sa falso 5- Giacomino e la madre sono sempre più poveri.
Vero non si sa falso
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N° di risposte esatte: ? / 5
Esercizio interattivo su
www,oneworld italiano.it
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Attività PON
Abilità integrate ascolto/ parlato
(tecniche di verbalizzazione)
Abilità integrate ascolto/scrittura
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L’audio-ascolto
Segui con attenzione tg o video?
Verifichiamo insieme…
http://learn-italian.blogspot.com/
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LA PROFEZIA DEI MAYA SECONDO ZIO PAPERONE
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Il parlato
non solo interrogazione…
Dialogo
Racconto
ESPOSIZIONE ARGOMENTATA
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Il dialogo
finalità Caratteristiche tecnica
Scambio di idee e informazioni, tra
due interlocutori, in relazione ad
un dato tema
scambio continuo in un
atteggiamento di reale ascolto da parte dei due interlocutori,.
- La quantità di informazioni
scambiate devono essere adeguate
allo scopo, ne troppe ne troppo
poche.
- Le informazioni riportate devono
essere attinenti al tema trattato.
E’ buona norma attendere che il
proprio interlocutore abbia
ultimato di esprimere il proprio
pensiero prima di intervenire.
- E’ necessario esprimersi in modo
chiaro, in modo di consentire al
nostro interlocutore la
comprensione di quanto detto.
- Si cerchi di sviluppare i nodi
centrali del discorso, tralasciando i
particolari non pertinenti.
- Si ricordi, inoltre, che tono della
voce, gesti, espressioni del volto,
rendono maggiormente efficace
quanto detto
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Il racconto
finalità Caratteristiche tecnica Informare in merito ad azioni,
avvenimenti (reali o immaginari),
modi di essere di persone ed
oggetti
Se si racconta un fatto o un
avvenimento è fondamentale
rispettare il preciso ordine in il fatto o avvenimento si è svolto.
- Se si descrive una persona o un oggetto, è importante usare un lessico appropriato
Si identificano i momenti salienti,
le caratteristiche essenziali, le
vicende più significative
- Se si tratta di un avvenimento
possiamo organizzare il racconto
in tre momenti:
· Inizio
· Corpo centrale
· Conclusione
- L’esposizione deve essere
adeguata, sia come struttura della
frase (struttura sintattica), sia come
lessico al tema da trattare.
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L’esposizione argomentata
finalità Caratteristiche tecnica Questa forma viene usata quando
si devono mostrare le nostre
conoscenze in merito ad un
particolare argomento (come nelle
interrogazioni)
- L’esposizione deve essere organica e chiara.
- Il lessico deve essere appropriato,
in particolare nelle relazioni di
argomento scientifico il lessico
deve essere preciso
Alla base di una adeguata
esposizione vi è la conoscenza
dell’argomento, è impossibile
parlare di qualcosa che non si
conosce. Per tale motivo è
indispensabile uno studio adeguato
se si vuole esporre bene un
argomento.
- E’ necessario prepararsi uno
schema da seguire per
l’esposizione. Se, ad esempio,
devo parlare di un fenomeno
naturale, dovrò innanzitutto
descrivere il fenomeno, quindi
elencare le cause, gli effetti,
eventuali argomenti di supporto, la
conclusione
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Esercizi
Inventa un dialogo (almeno 5 battute a persona) avente per oggetto un programma televisivo. Le
opinioni dei due interlocutori in merito al programma sono opposte
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Leggi più volte il racconto che ti propone l’insegnante e quindi preparati ad esporlo alla classe
(l’esposizione dovrà durare circa 5 minuti), ricordati di:
Focalizzare i punti salienti
Rispettare l’ordine narrativo (inizio, corpo centrale, conclusione
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Dopo aver studiato il testo di carattere scientifico proposto dall’insegnante, esponi l’argomento alla
classe (l’esposizione dovrà durare circa 10 minuti).
Alcuni consigli per la preparazione:
Leggi con attenzione almeno 2-3 volte
Fissa i punti più significativi
Esponi in base ad uno schema preciso (puoi aiutarti seguendo i capoversi del testo)
Adopera un lessico tecnico appropriato
Puoi ampliare-integrare le tue conoscenze sull’argomento con la lettura di altri test
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LA LETTURA
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Quale lettura ?
La lettura orientativa (in inglese skimming) è un processo di lettura molto veloce che consiste nel cercare visivamente all'interno di una pagina gli indizi che aiutino a farsi un'idea sommaria dei contenuti.
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la lettura esplorativa
La LETTURA ESPLORATIVA (scanning) serve per individuare informazioni. Si effettua un’ispezione veloce alternata ad ispezioni più accurate del testo.
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1° STEP
fase della PRELETTURA INDIZIALE
Occhio a…
TITOLO principale o SOTTOTITOLI dei vari paragrafi
IMMAGINI e DIDASCALIE
PAROLE IN GRASSETTO o CORSIVO
ALTRI SEGNALI
Porsi delle domande su ciò che i suddetti elementi vogliano comunicare per farsi così un primo orientamento sull’argomento e formulare ipotesi.
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2° STEP
fase della LETTURA GLOBALE
Si inizia a lavorare sul testo operando una prima lettura ESPLORATIVA o GLOBALE durante la quale si può:
valutare l’attinenza con le previsioni
valutare il livello di difficoltà del materiale
farsi un’idea generale dell’argomento
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3° STEP
fase della LETTURA ANALITICA
Una successiva lettura farà porre l’attenzione su:
PAROLE-CHIAVE già evidenziate nel testo o da rilevare
TERMINI NON NOTI dei quali ricavare il significato dal contesto, dal vocabolario o farsi dare la spiegazione
Questi elementi permettono il passaggio da una comprensione globale ad una comprensione analitica del contenuto del testo.
La comprensione va sempre tenuta sotto controllo, ad esempio interrogando il testo con domande attinenti
Che cosa, chi, quando, dove, come, perché?
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Alleniamoci
http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/
http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/
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4° STEP
fase dello SMONTAGGIO DEL TESTO
Operare una DIVISIONE IN SEQUENZE del testo per riuscire meglio a:
SOTTOLINEARE o evidenziare le informazioni utili
TITOLARE ogni sequenza in base alle informazioni che contiene
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5° STEP
fase ORGANIZZATIVA
utile per la verbalizzazione (interrogazione!)
In questa fase occorre ORGANIZZARE quanto rilevato nel testo attraverso strategie, schematizzazioni e annotazioni
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Il riassunto Il riassunto è da considerare una delle tecniche più complesse della scrittura
controllata. Dato un testo orale o scritto di partenza, l'allievo deve produrre un testo orale o scritto che ne riprenda i nuclei informativi essenziali e li disponga secondo una coerenza che può essere temporale, causale, ecc.
Il riassunto può essere di dimensione libera o prefissata. Per esercitare il processo di
gerarchizzazione delle informazioni si possono fare "riassunti a catena": una prima versione senza indicazioni di dimensioni, poi un riassunto in 200 parole, poi in 150, in
100, in 50 e così via fino a scoprire i limiti della riassumibilità.
Questa tecnica richiede la comprensione dei nuclei informativi, la loro gerarchizzazione, la scelta di tipo di sequenza da usare per organizzare i nuclei informativi e, infine, la stesura di un testo. La serie di operazioni richieste dal riassunto spiega per quale esso sia da considerare una delle tecniche più complesse e, allo stesso tempo, più efficaci nel coinvolgere la globalità dei processi cognitivo-linguistici.
Il computer può offrire un notevole contributo in quanto permette di evidenziare sezioni di testo (individuazione dei nuclei informativi), di spostarle (gerarchizzazione sequenziazione), di espandere sotto forma di periodo o paragrafo gli spunti selezionati e riordinati, di ridurre via via il testo - attività che possono essere svolte in piccoli gruppi e controllate dall'insegnante passando tra le postazioni. Questa tecnica non è utilizzabile a fini di verifica.
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La Scrittura
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a.Fase di prescrittura
Chi scrive pianifica (sotto forma di scalette, schemi, ecc.) il proprio scritto individuandone le qualità e raccogliendo idee e dati utili alla fase di stesura.
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b. Fase di stesura
E’ la fase intermedia, in cui le idee e i dati, raccolti e organizzati nella fase precedente,assumono una dimensione lineare.
Questa fase di elaborazione è la più delicata e complessa: i concetti attivati con la fase di pre-scrittura devono essere tradotti in linguaggio, in stringhe lineari di testo.
Durante questa fase lo scrivente è impegnato nelle scelte delle forme linguistiche più consone al contesto, al
genere testuale, al destinatario e allo scopo. Tali scelte richiedono la padronanza della competenza
linguistica attiva e quindi un attento controllo dell'ortografia, della grammatica, della sintassi, della punteggiatura, del lessico, nonché della coerenza e della coesione del testo.
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c. Fase di revisione
Le operazioni della consistono nella verifica complessiva : in particolare, della coerenza semantica e della coesione grammaticale !!!
Esamina l'intero testo, saltando di parte in parte per valutarne la congruenza e, nel caso vengano individuate delle lacune, provvedi a colmarle, ritornando così alla fase iniziale del processo di scrittura.
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Per scrivere bene…
ideazione
organizzazione
sviluppo
revisione
controllo
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Per studiare con metodo… SCHEMI AIUTO!
Gli schemi sono d’aiuto in tutti i momenti dello studio:
all’inizio … per ricordare le conoscenze
durante … per sistemare nuove informazioni
alla fine … per rielaborare le informazioni, ripassare.
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Come schematizzare?
I criteri fondamentali sono:
fare schemi sintetici (es. parole-chiave)
organizzarli logicamente (raggruppare concetti simili, collegare concetti tra loro)
organizzarli spazialmente (usare frecce, blocchi, mettere in primo piano le informazioni più importanti …)
non fare schemi troppo complessi (diventano meno chiari)
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Dove schematizzare?
Si può usare:
un quaderno riservato solo per gli schemi
il quaderno della disciplina interessata
gli spazi bianchi del libro, ad esempio il margine laterale o in fondo al testo
anche i post-it da incollare sulla pagina di studio
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Perché schematizzare?
Gli schemi aiutano:
la sintesi e l’organizzazione dei concetti
l’attenzione (a pensare in modo più concentrato)
la memoria (visiva/associativa)
la creatività (stimolano a creare modi diversi di rappresentare la realtà)
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I TIPI DI SCHEMI PIU’ UTILI SONO:
LO SCHEMA A TABELLA I dati vengono incasellati ed “etichettati” in vari modi LO SCHEMA A SCALETTA le idee centrali vengono messe in ordine progressivo
magari numerandole LO SCHEMA AD ALBERO si visualizzare la gerarchia, cioè l’ordine dei concetti. LO SCHEMA A MAPPA Dal concetto-base o idea centrale si agganciano
parole/concetti
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ABILITA’ DI STUDIO
Ascolto Parlato Lettura Scrittura
…….
…….
…….
……..
……..
……..
………
………
………
………
……..
…….
Lo schema a tabella
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Lo schema a scaletta
1. Il metodo di studio
2. Le abilità linguistiche
3. Le strategie di studio
4. L’organizzazione dello studio
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Lo schema ad albero
••
abilità di studio
↓
Ascolto
∕ \
ascolto attivo ↓ ascolto passivo
Lettura
∕ \
lettura globale ↓ lettura selettiva
Scrittura
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Lo schema a mappa
Metodo di
studio
Autostima
Atteggiamento
attivo
Comprensione
facilitata
Più efficace
memorizzazione
Risparmio
di tempo
Risultati
positivi
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Le informazioni organizzate in schemi, mappe etc…,
vanno ricompattate rielaborando e ripetendo quanto si è compreso, sequenza per sequenza, pagina per pagina.
Questa operazione va fatta più volte, meglio se ad alta voce, per FISSARE nella memoria le informazioni/ contenuti per ricordarli a distanza di tempo.
Nell’esposizione di quanto studiato, gli schemi possono essere utilizzati da supporto alla memorizzazione per riuscire a collegare logicamente i contenuti.
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metodo e strategie
per pensare, leggere e scrivere con successo
… ed ancora
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apprendimento laboratoriale
risorse e buone prassi on line per l’autoapprendimento !