Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche 201113... · gallina dalle uova...

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Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche CORSO PON codice C-1-FSE-2011-1152 IPSSAR “Sandro Pertini” BRINDISI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA Prof.ssa Severina Carnevale Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche

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Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche

CORSO PON codice C-1-FSE-2011-1152

IPSSAR “Sandro Pertini” BRINDISI

SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Prof.ssa Severina Carnevale

Percorso laboratoriale di sviluppo delle abilità linguistiche

BENVENUTI

Studiare ti risulta difficile?

È un problema di contenuti o piuttosto

della difficoltà di esprimere idee e concetti durante una interrogazione o per iscritto su un foglio bianco?

..o, al contrario, esplodi di creatività e vorresti eccellere a scuola?

Cogli questa occasione per pensare, leggere e scrivere … con successo!

Studiare…

La prima domanda da porsi è “cosa significa “ studiare”?

Meditare… riflettere

Porsi delle domande…

concentrarsi

ideare

dare forma ai propri pensieri

questione di metodo…

Non ci crederai ma ci sono trucchi formidabili per diventare ricchi di idee ed essere abili a scuola e non solo …

Per cominciare…

Liberiamoci da alcune cattive abitudini o pensieri

1. Pensare che quanto si studia non serve e non interessa 2. Pensare che l’importante è perdere meno tempo possibile con lo studio della materia 3. Dare poca importanza al proprio benessere psicofisico 4. Non pianificare i propri tempi di studio pensando al tanto tempo a disposizione 5. Ritenere superflue le strategie di studio e di memoria 6. Studiare in presenza di fonti di distrazione 8. Continuare a studiare anche se la mente ormai è da un’altra parte

Pensieri negativi circa lo studio

Ti sei ritrovato con qualcuna di queste “cattive abitudini”?

Se così fosse è il momento di pensare positivo e ritrovare la concentrazione per meditare,riflettere, ragionare e creare!

Le abilità verbali la chiave dello studio

Nella didattica della lingua si sottolinea l’importanza di sviluppare e verificare in chi sta apprendendo una lingua quattro diverse abilità verbali: “il parlare, in senso stretto, cioè usare le parole con la voce, lo scrivere, l’ascoltare (e capire) le parole dette da altri e il leggere (e capire) le parole scritte” (De Mauro 1998)

Il vantaggio del corso PON

Il corso sarà incentrato sui fattori di maggiore criticità nello studio:

l’ascolto e la vostra capacità di attenzione per la comprensione e la relazione partecipata al dialogo educativo

la lettura e la comprensione di vari generi testuali (narrativo, scientifico, vocazionale)

la verbalizzazione degli argomenti di lettura/studio (interrogazione!)

la scrittura come abilità di elaborazione sintetica dei contenuti della della lettura e della tua invenzione

Impariamo a pensare…

quando ascoltiamo

( percepisci idee, vocaboli, storie)

mentre leggiamo

(percepisci idee, vocaboli, storie)

quando scriviamo

avremo idee, useremo vocaboli e racconteremo storie!

L’ASCOLTO

Il fattore ascolto

È noto che si ascolta solo ciò che si vuol sentire, così come si osserva solo ciò che vuol vedere. Siete dei buoni ascoltatori ed osservatori?

Fattori di disturbo

La vostra attenzione potrebbe essere “disturbata”.

Ecco i principali fattori di disturbo che intervengono ad ostacolare un buon ascolto …

Il non essere veramente interessati …

Pregiudizio, che vi fa sentire solo parte di ciò che viene detto e vi consente di trarre le vostre conclusioni prima che colui che parla abbia terminato.

Mancata sintonizzazione con chi parla . Dipende dalla differente velocità tra chi parla e chi ascolta. È stato misurato che chi ascolta lo fa intorno al 25 per cento della velocità di chi parla.

Non prendere appunti Sognare ad occhi aperti Incapacità di interpretare, valutare ed associare fatti

ed idee già acquisite nella vostra memoria. Non fare domande pertinenti

Valuta il tuo ascolto

QUANDO SEGUI UNA LEZIONE …

rispondi con:

Normalmente

Qualche volta

Raramente

1. Ti prepari fisicamente sedendo di fronte a chi parla assicurandoti di sentirlo bene?

2. Osservi chi parla , oltre che ascoltarlo? 3. Decidi dall'apparenza e dal modo di parlare se quello

che dirà sarà valido oppure no? 4. Da ciò che ascolti, cerchi di estrarre idee e sentimenti

di colui che parla? 5. Mantieni la tua attenzione su ciò che sta dicendo? 6. Interrompi immediatamente se senti qualcosa che

riteni errato? 7. Prima di rispondere a una domanda, sei sicuro di

aver considerato il punto di vista dell'altra persona? 8. Cerchi comunque di avere l'ultima parola?

Tipi di ascoltatore

durante l‘ascolto…

Tecniche di ascolto

Possiamo distinguere diversi tipi di ascolto:

ASCOLTO PASSIVO

E’ un tipo di ascolto inefficace, si riscontra quando si odono parole ed esse entrano in un orecchio ed escono dall’altro

Quello che ti dico ti entra da un orecchio.. ..e ti esce dall'altro

ASCOLTO SELETTIVO

L’ascolto più comune: si riscontra quando si sente solo quello che si vuole sentire, ossia si filtra il messaggio

ASCOLTO ATTIVO/RIFLESSIVO

E’ un metodo per migliorare la capacità di ascolto…

L’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato.

Le tappe dell’ascolto attivo

1. Ascoltare il contenuto, e se non fosse comprensibile fare domande per chiedere chiarimenti.

2. Capire le finalità cioè capire perché sta dicendo qualcosa.

3. Valutare la comunicazione non verbale,cioè come viene detto qualcosa: il linguaggio del corpo, il tono di voce

4. Controllare la propria comunicazione non verbale e i propri filtri, avere consapevolezza dei messaggi che si sta inviando con lo sguardo, la postura etc

5. Ascoltare con partecipazione e senza giudicare

Filtri emotivi e mentali

I rapporti con le persone con le quali comunichiamo: meno ci piace una persona più sarà difficile ascoltarla Più vi piace una persona più è difficile ascoltarla attivamente e obiettivamente. I rapporti personali, le opinioni positive o negative influenzano la comunicazione

.

La situazione personale attuale, ciò che ci accade nella nostra vita privata influenza il nostro modo di vedere il mondo e le nostre emozioni

Ostacoli

Di tipo fisico qualcosa che vi può bloccare dal vedere l’interlocutore (sedere in fondo alla classe, il portare occhiali scuri…);

Il rumore e il movimento;

Gli ostacoli mentali (paura, preoccupazione, noia, sogni ad occhi aperti…)

Suggerimenti

Ascoltare l’intero messaggio sia la parte verbale sia quella non verbale per ottenere il massimo dalla comprensione (parole, tono di voce, movimenti del corpo…)

Controllate il vostro ambiente interno ed esterno (filtri e rumori o posizione nello spazio…)

Essere motivati,

Utilizzare l’ascolto attivo e riflessivo

Il piacere dell’ascolto

È quello di seguire con l’atteggiamento

positivo e curioso del bambino che ascolta una fiaba…

Riscopriamolo …

Attività

Comprensione del testo:

"Il fagiolo magico“

a) Ascolta con attenzione

b) Ascolta ancora una volta leggendo il testo:

c) Visualizza il testo

Giacomino vive con la madre in una fattoria. La povertà è di casa: possiedono soltanto una mucca da cui ricavano il latte. Un giorno la madre manda Giacomino a venderla e lui la cede in cambio di cinque fagioli magici. Una volta tornato a casa, la madre lo rimprovera aspramente, getta i fagioli dalla finestra e lo manda a letto senza cena. Durante la notte i fagioli germogliano e l'indomani mattina Giacomino trova un albero altissimo, che arriva fino alle nuvole. Vi si arrampica e, una volta in cima, si trova davanti ad un castello dove abitano un gigante molto ricco e sua moglie. Giacomino s'introduce nel castello e ruba del denaro. Vi ritorna qualche tempo dopo e vede che il gigante possiede una gallina dalle uova d'oro: riesce a rubare anche quella. I guai arrivano quando Giacomino cerca di rubare al gigante un'arpa dal suono melodioso: appena la prende in mano, questa inizia ad urlare ed il gigante rincorre Giacomino, che scappa scendendo dall'albero dei fagioli magici. Riesce a raggiungere la terra e riesce ad impedire al gigante di raggiungerlo tagliando l'albero magico con un'ascia. Con la gallina dalle uova d'oro e con l'arpa magica Giacomino e sua madre non sono ormai più poveri.

c) Ora nascondi il testo e rispondi alle domande scegliendo l'alternativa corretta

1- La madre di Giacomino vende la mucca in cambio

di cinque fagioli magici. Vero non si sa falso 2- I fagioli si trasformano durante la notte in un

albero che arriva fino alle nuvole. Vero non si sa falso 3- Giacomino non entra nel castello del gigante.

Vero non si sa falso 4- La madre punisce Giacomino per aver rubato la

gallina dalle uova d'oro. Vero non si sa falso 5- Giacomino e la madre sono sempre più poveri.

Vero non si sa falso

N° di risposte esatte: ? / 5

Esercizio interattivo su

www,oneworld italiano.it

Attività PON

Abilità integrate ascolto/ parlato

(tecniche di verbalizzazione)

Abilità integrate ascolto/scrittura

L’audio-ascolto

Segui con attenzione tg o video?

Verifichiamo insieme…

http://learn-italian.blogspot.com/

LA PROFEZIA DEI MAYA SECONDO ZIO PAPERONE

Il parlato

non solo interrogazione…

Dialogo

Racconto

ESPOSIZIONE ARGOMENTATA

Il dialogo

finalità Caratteristiche tecnica

Scambio di idee e informazioni, tra

due interlocutori, in relazione ad

un dato tema

scambio continuo in un

atteggiamento di reale ascolto da parte dei due interlocutori,.

- La quantità di informazioni

scambiate devono essere adeguate

allo scopo, ne troppe ne troppo

poche.

- Le informazioni riportate devono

essere attinenti al tema trattato.

E’ buona norma attendere che il

proprio interlocutore abbia

ultimato di esprimere il proprio

pensiero prima di intervenire.

- E’ necessario esprimersi in modo

chiaro, in modo di consentire al

nostro interlocutore la

comprensione di quanto detto.

- Si cerchi di sviluppare i nodi

centrali del discorso, tralasciando i

particolari non pertinenti.

- Si ricordi, inoltre, che tono della

voce, gesti, espressioni del volto,

rendono maggiormente efficace

quanto detto

Il racconto

finalità Caratteristiche tecnica Informare in merito ad azioni,

avvenimenti (reali o immaginari),

modi di essere di persone ed

oggetti

Se si racconta un fatto o un

avvenimento è fondamentale

rispettare il preciso ordine in il fatto o avvenimento si è svolto.

- Se si descrive una persona o un oggetto, è importante usare un lessico appropriato

Si identificano i momenti salienti,

le caratteristiche essenziali, le

vicende più significative

- Se si tratta di un avvenimento

possiamo organizzare il racconto

in tre momenti:

· Inizio

· Corpo centrale

· Conclusione

- L’esposizione deve essere

adeguata, sia come struttura della

frase (struttura sintattica), sia come

lessico al tema da trattare.

L’esposizione argomentata

finalità Caratteristiche tecnica Questa forma viene usata quando

si devono mostrare le nostre

conoscenze in merito ad un

particolare argomento (come nelle

interrogazioni)

- L’esposizione deve essere

organica e chiara.

- Il lessico deve essere appropriato,

in particolare nelle relazioni di

argomento scientifico il lessico

deve essere preciso

Alla base di una adeguata

esposizione vi è la conoscenza

dell’argomento, è impossibile

parlare di qualcosa che non si

conosce. Per tale motivo è

indispensabile uno studio adeguato

se si vuole esporre bene un

argomento.

- E’ necessario prepararsi uno

schema da seguire per

l’esposizione. Se, ad esempio,

devo parlare di un fenomeno

naturale, dovrò innanzitutto

descrivere il fenomeno, quindi

elencare le cause, gli effetti,

eventuali argomenti di supporto, la

conclusione

Esercizi

Inventa un dialogo (almeno 5 battute a persona) avente per oggetto un programma televisivo. Le

opinioni dei due interlocutori in merito al programma sono opposte

Leggi più volte il racconto che ti propone l’insegnante e quindi preparati ad esporlo alla classe

(l’esposizione dovrà durare circa 5 minuti), ricordati di:

Focalizzare i punti salienti

Rispettare l’ordine narrativo (inizio, corpo centrale, conclusione

Dopo aver studiato il testo di carattere scientifico proposto dall’insegnante, esponi l’argomento alla

classe (l’esposizione dovrà durare circa 10 minuti).

Alcuni consigli per la preparazione:

Leggi con attenzione almeno 2-3 volte

Fissa i punti più significativi

Esponi in base ad uno schema preciso (puoi aiutarti seguendo i capoversi del testo)

Adopera un lessico tecnico appropriato

Puoi ampliare-integrare le tue conoscenze sull’argomento con la lettura di altri test

LA LETTURA

Quale lettura ?

La lettura orientativa (in inglese skimming) è un processo di lettura molto veloce che consiste nel cercare visivamente all'interno di una pagina gli indizi che aiutino a farsi un'idea sommaria dei contenuti.

la lettura esplorativa

La LETTURA ESPLORATIVA (scanning) serve per individuare informazioni. Si effettua un’ispezione veloce alternata ad ispezioni più accurate del testo.

1° STEP

fase della PRELETTURA INDIZIALE

Occhio a…

TITOLO principale o SOTTOTITOLI dei vari paragrafi

IMMAGINI e DIDASCALIE

PAROLE IN GRASSETTO o CORSIVO

ALTRI SEGNALI

Porsi delle domande su ciò che i suddetti elementi vogliano comunicare per farsi così un primo orientamento sull’argomento e formulare ipotesi.

2° STEP

fase della LETTURA GLOBALE

Si inizia a lavorare sul testo operando una prima lettura

ESPLORATIVA o GLOBALE durante la quale si può:

valutare l’attinenza con le previsioni

valutare il livello di difficoltà del materiale

farsi un’idea generale dell’argomento

3° STEP

fase della LETTURA ANALITICA

Una successiva lettura farà porre l’attenzione su:

PAROLE-CHIAVE già evidenziate nel testo o da rilevare

TERMINI NON NOTI dei quali ricavare il significato dal contesto, dal vocabolario o farsi dare la spiegazione

Questi elementi permettono il passaggio da una comprensione globale ad una comprensione analitica del contenuto del testo.

La comprensione va sempre tenuta sotto controllo, ad esempio interrogando il testo con domande attinenti

Che cosa, chi, quando, dove, come, perché?

Alleniamoci

http://online.scuola.zanichelli.it/quartaprova/test-per-allenarsi-alla-prova-invalsi-di-italiano-nella-scuola-secondaria-di-primo-grado/

4° STEP

fase dello SMONTAGGIO DEL TESTO

Operare una DIVISIONE IN SEQUENZE del testo per riuscire meglio a:

SOTTOLINEARE o evidenziare le informazioni utili

TITOLARE ogni sequenza in base alle informazioni che contiene

5° STEP

fase ORGANIZZATIVA

utile per la verbalizzazione (interrogazione!)

In questa fase occorre ORGANIZZARE quanto rilevato nel testo attraverso strategie, schematizzazioni e annotazioni

Il riassunto Il riassunto è da considerare una delle tecniche più complesse della scrittura

controllata. Dato un testo orale o scritto di partenza, l'allievo deve produrre un testo orale o scritto che ne riprenda i nuclei informativi essenziali e li disponga secondo una coerenza che può essere temporale, causale, ecc.

Il riassunto può essere di dimensione libera o prefissata. Per esercitare il processo di

gerarchizzazione delle informazioni si possono fare "riassunti a catena": una prima versione senza indicazioni di dimensioni, poi un riassunto in 200 parole, poi in 150, in

100, in 50 e così via fino a scoprire i limiti della riassumibilità.

Questa tecnica richiede la comprensione dei nuclei informativi, la loro gerarchizzazione, la scelta di tipo di sequenza da usare per organizzare i nuclei informativi e, infine, la stesura di un testo. La serie di operazioni richieste dal riassunto spiega per quale esso sia da considerare una delle tecniche più complesse e, allo stesso tempo, più efficaci nel coinvolgere la globalità dei processi cognitivo-linguistici.

Il computer può offrire un notevole contributo in quanto permette di evidenziare sezioni di testo (individuazione dei nuclei informativi), di spostarle (gerarchizzazione sequenziazione), di espandere sotto forma di periodo o paragrafo gli spunti selezionati e riordinati, di ridurre via via il testo - attività che possono essere svolte in piccoli gruppi e controllate dall'insegnante passando tra le postazioni. Questa tecnica non è utilizzabile a fini di verifica.

La Scrittura

a.Fase di prescrittura

Chi scrive pianifica (sotto forma di scalette, schemi, ecc.) il proprio scritto individuandone le qualità e raccogliendo idee e dati utili alla fase di stesura.

b. Fase di stesura

E’ la fase intermedia, in cui le idee e i dati, raccolti e organizzati nella fase precedente,assumono una dimensione lineare.

Questa fase di elaborazione è la più delicata e complessa: i concetti attivati con la fase di pre-scrittura devono essere tradotti in linguaggio, in stringhe lineari di testo.

Durante questa fase lo scrivente è impegnato nelle scelte delle forme linguistiche più consone al contesto, al

genere testuale, al destinatario e allo scopo. Tali scelte richiedono la padronanza della competenza

linguistica attiva e quindi un attento controllo dell'ortografia, della grammatica, della sintassi, della punteggiatura, del lessico, nonché della coerenza e della coesione del testo.

c. Fase di revisione

Le operazioni della consistono nella verifica complessiva : in particolare, della coerenza semantica e della coesione grammaticale !!!

Esamina l'intero testo, saltando di parte in parte per valutarne la congruenza e, nel caso vengano individuate delle lacune, provvedi a colmarle, ritornando così alla fase iniziale del processo di scrittura.

Per scrivere bene…

ideazione

organizzazione

sviluppo

revisione

controllo

Per studiare con metodo… SCHEMI AIUTO!

Gli schemi sono d’aiuto in tutti i momenti dello studio:

all’inizio … per ricordare le conoscenze

durante … per sistemare nuove informazioni

alla fine … per rielaborare le informazioni, ripassare.

Come schematizzare?

I criteri fondamentali sono:

fare schemi sintetici (es. parole-chiave)

organizzarli logicamente (raggruppare concetti simili, collegare concetti tra loro)

organizzarli spazialmente (usare frecce, blocchi, mettere in primo piano le informazioni più importanti …)

non fare schemi troppo complessi (diventano meno chiari)

Dove schematizzare?

Si può usare:

un quaderno riservato solo per gli schemi

il quaderno della disciplina interessata

gli spazi bianchi del libro, ad esempio il margine laterale o in fondo al testo

anche i post-it da incollare sulla pagina di studio

Perché schematizzare?

Gli schemi aiutano:

la sintesi e l’organizzazione dei concetti

l’attenzione (a pensare in modo più concentrato)

la memoria (visiva/associativa)

la creatività (stimolano a creare modi diversi di rappresentare la realtà)

I TIPI DI SCHEMI PIU’ UTILI SONO:

LO SCHEMA A TABELLA I dati vengono incasellati ed “etichettati” in vari modi LO SCHEMA A SCALETTA le idee centrali vengono messe in ordine progressivo

magari numerandole LO SCHEMA AD ALBERO si visualizzare la gerarchia, cioè l’ordine dei concetti. LO SCHEMA A MAPPA Dal concetto-base o idea centrale si agganciano

parole/concetti

ABILITA’ DI STUDIO

Ascolto Parlato Lettura Scrittura

…….

…….

…….

……..

……..

……..

………

………

………

………

……..

…….

Lo schema a tabella

Lo schema a scaletta

1. Il metodo di studio

2. Le abilità linguistiche

3. Le strategie di studio

4. L’organizzazione dello studio

Lo schema ad albero

••

abilità di studio

Ascolto

∕ \

ascolto attivo ↓ ascolto passivo

Lettura

∕ \

lettura globale ↓ lettura selettiva

Scrittura

Lo schema a mappa

Metodo di

studio

Autostima

Atteggiamento

attivo

Comprensione

facilitata

Più efficace

memorizzazione

Risparmio

di tempo

Risultati

positivi

Le informazioni organizzate in schemi, mappe etc…,

vanno ricompattate rielaborando e ripetendo quanto si è compreso, sequenza per sequenza, pagina per pagina.

Questa operazione va fatta più volte, meglio se ad alta voce, per FISSARE nella memoria le informazioni/ contenuti per ricordarli a distanza di tempo.

Nell’esposizione di quanto studiato, gli schemi possono essere utilizzati da supporto alla memorizzazione per riuscire a collegare logicamente i contenuti.

metodo e strategie

per pensare, leggere e scrivere con successo

… ed ancora

apprendimento laboratoriale

risorse e buone prassi on line per l’autoapprendimento !