PERCORSINove proposte per scoprire eccezionali opere d’arte e fastose atmosfere di antiche dimore tra musei, mostre, palazzi e monumenti

a cura di Maria Flora Giubilei Caterina Olcese Spingardi Giulio Sommariva

in collaborazione conAssociazione Guide Turistiche della LiguriaSezione di Genova

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PERCORSO 1

Musei di Nervi

Galleria d’Arte Moderna via Capolungo 3, Genova Nervi

orario: martedì-domenica 10.00 - 19.00lunedì chiuso

biglietto ! 6info e prenotazioni

tel. 010 3726025 biglietteriagam@comune.genova.it

www.museidigenova.it

Laboratori didattici per bambiniinfo e prenotazioni

tel. 010 3726025 biglietteriagam@comune.genova.it

Storie d’Italia raccontate all’infanzia, un angolo per momenti di libera lettura in Galleria d’Arte Moderna

a cura di ANDERSEN - La rivista dei libri per ragazzi

Wolfsonianavia Serra Gropallo 4

orario: martedì-domenica 10.00 - 19.00 lunedì chiuso

biglietto ! 5info

tel. 010 3231329 biglietteriawolfsoniana@comune.genova.it

www.wolfsoniana.it

Raccolte FrugoneVia Capolungo 9

orario: martedì-venerdì 9.00 -19.00sabato-domenica 10.00 -19.00

lunedì chiusobiglietto ! 4

info tel. 010 322396

raccoltefrugone@comune.genova.itwww.museidigenova.it

Italia unita. Capolavori dell’Ottocento a Genova.Storia, società e costume nelle collezioni ottocentesche della Galleria d’Arte Moderna di Genova e del Museo dell’Accademia Ligustica

mostra a cura di Maria Flora Giubilei e Giulio Sommariva Galleria d’Arte Moderna

Una mostra con più di cento opere per illustrare, iniziando da alcuni protagonisti di casa Savoia di cui la Galleria d’Arte Moderna conserva effi gi e collezioni d’arte, alcuni aspetti del diffi coltoso percorso politico e sociale verso l’Unità. Trova spazio il ruolo educativo che gli artisti assunsero dal credo mazziniano, il loro impegno entusiasta contro la censura per diffondere il concetto di patria e di unità, attraverso il recupero di celebri fi gure della storia antica. Il nucleo più suggestivo riguarda le opere di genere in cui si coglie la società del tempo, le sue contraddizioni negli anni della rivoluzione industriale; e, quindi, l’attenzione per il lavoro e per il mondo femminile, legato al contesto rurale e a quello cittadino, tra umili mansioni ed educazione borghese. Una sezione ampia è riservata alla rappresentazione dell’infanzia, con dipinti, sculture e abiti dell’epoca. Bambini ricchi e bambini poveri cui gli artisti volsero sguardi spesso compiaciuti per i facili spunti

Capolavori d’arte raccontano l’Italia Unita. Dai macchiaioli ai veristi, agli artisti di fi ne secolo

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sabato-domenica 10.00 -19.00lunedì chiuso

biglietto ! 4info

tel. 010 322396raccoltefrugone@comune.genova.it

www.museidigenova.it

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che ne derivavano, per le edulcorate immagini che ne potevano trarre, spesso prive di adesione alla realtà, ma decisamente curiose e piacevoli per le richieste di mercato. In mostra, tra le altre, opere di Petrus Theodor Tetar van Elven, Santo Varni, Luigi Sabatelli, Nicolò Barabino, Gabriele Castagnola, Federico Peschiera, Gerolamo e Domenico Induno, Gaetano Chierici, Egisto Lancerotto, Vincenzo Cabianca, Angelo Dall’Oca Bianca, Giuseppe Pennasilico, Giulio Monteverde, Antonio Varni, Antonio Orazio e Tullio Salvatore Quinzio, Cesare Viazzi, Giovanni Scanzi. Al Museo dell’Accademia Ligustica un’altra sezione della mostra legata alla ricerca sul paesaggio dal vero che gli artisti più aggiornati, come Tammar Luxoro, Ernesto Rayper e Alfredo D’Andrade, Serafín Avendaño e Benedetto Musso proposero al pubblico sulla scorta della frequentazione degli ambiti macchiaioli e piemontesi.

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Italia Unita alla WolfsonianaPrendendo avvio dalla quattro statue dello scultore piemontese Giuseppe Carnevale, raffi guranti Vittorio Emanuele II, Garibaldi, il Conte di Cavour e Mazzini, il simbolico punto di partenza storico - l’Unità d’Italia - del complesso e eterogeneo percorso espositivo del museo, la sezione risorgimentale, intende rimarcare i caratteri culturali e estetici della Mitchell Wolfson Jr. Collection e la fi losofi a che ne ha ispirato la formazione. Se attraverso la presentazione di due chiavarine con stemma sabaudo, databili intorno al 1890, è messa in risalto la focalizzazione sulle arti decorative, cui rimandano anche l’elaborata cornice intagliata del bassorilievo in bronzo con l’effi gie di Vittorio Emanuele II, in prestito dal Museo del Risorgimento di Genova, e la statuina Staffordshire raffi gurante Garibaldi, eroe assai amato in Inghilterra, il carattere storico delle altre opere, relative a personaggi e temi dell’epoca risorgimentale, rivela l’interesse della collezione nel documentare, attraverso immagini e strumenti di comunicazione della propaganda, i processi politici del periodo unitario. L’Italia dona la ferrovia a Genova (1905 c.) di Luigi De Servi e L’ingresso di Giommaria Angioj in Sassari (1877) di Giuseppe Sciuti, fanno riferimento a due peculiari momenti celebrativi della storia locale. Il bozzetto per gli affreschi della Stazione Brignole celebra la costituzione di una unifi cante rete ferroviaria nazionale, mentre lo studio per la decorazione del Palazzo della Provincia di Sassari commemora il famoso patriota e eroe nazionale della Sardegna che guidò i moti rivoluzionari del 1794-96, combattendo contro i privilegi feudali.

Raccolte FrugoneNel contesto delle due affascinanti e ricche collezioni dei fratelli Frugone, si presentano al pubblico due importanti opere, appartenenti al gruppo di dipinti macchiaioli, di Giovanni Fattori e Telemaco Signorini, La pattuglia di cavalleggeri e Artiglieria in Toscana: ispirate a vicende risorgimentali, vissute direttamente dal pittore-artigliere Signorini, i due dipinti raccontano, senza vena di retorica celebrativa e senza traccia di eroismi, momenti particolari di quotidianità militare precedenti e successivi l’Unità d’Italia.

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PERCORSO 2Il Monumento ai Mille di Eugenio Baroni Nel 1910 il Comune di Genova bandì un concorso nazionale per l’erezione di un monumento a poca distanza dallo scoglio di Quarto, segnalato da un cippo, da cui si erano imbarcati i Mille per partecipare alla storica spedizione di Giuseppe Garibaldi, il 5 maggio 1860, a bordo del Piemonte e del Lombardo salpati dal porto di Genova. Vinse la gara lo scultore Eugenio Baroni (Taranto 1880 - Genova 1935) che realizzò il monumento, inaugurato il 5 maggio 1915 alla presenza di Gabriele D’Annunzio. In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità, il monumento e l’area circostante sono stati oggetto di un intervento di restauro e di valorizzazione tra il 2009 e il 2010, con l’inserimento dei nomi di tutti i garibaldini che presero parte all’impresa di unifi cazione. Presso il Museo del Risorgimento di Genova è allestita una sala dedicata alle vicende del Monumento ai Mille con opere d’arte e documenti.

Sulle tracce dei Mille, verso l’Unità d’Italia

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Il Monumento ai Mille di Eugenio Baroni

Piazzale Francesco CrispiQuarto ai Mille

La Stazione Ferroviaria di Quarto ai MillePiazza E. Sivelli

Il Museo Garibaldino di Villa Spinolavia L. Sartorio

Quarto ai Mille ingresso gratuito

orario: martedì-domenica 15.00-18.00, lunedì chiusoinfo e prenotazioni per aperture in altri orari

tel. 010385493

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La Stazione Ferroviaria di Quarto ai MilleNella piccola stazione ferroviaria, Garibaldi coi Mille e la loro spedizione, salpata dal vicino scoglio di Quarto, sono ricordati in un grande pannello di piastrelle di ceramica colorata, realizzato nel 1941 dalla famosa manifattura albisolese di Giuseppe Mazzotti, fi rmato da Tullio d’Albisola e da Romeo Bevilacqua, sulla parete est dell’atrio, oggi trasformato in sede di un uffi cio postale.

Il Museo Garibaldino di Villa SpinolaLa villa che apparteneva a Candido Augusto Vecchi, compagno d’arme di Garibaldi in Sud America, vide i preparativi per la spedizione in Sicilia e ospitò lo stesso Generale la notte prima della partenza dallo scoglio di Quarto. Oggi, in due sale, vi si trova il Museo Garibaldino con armi, divise, oggetti personali e un epistolario dell’eroe dei due Mondi, manoscritti e cimeli dei suoi compagni.

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PERCORSO 3

Museo dell’Accademia LigusticaGenova, Largo Pertini 4

orario: martedì-venerdì 14.40-18.30lunedì, sabato e domenica chiuso

biglietto ! 5info e prenotazioni

tel. 010 560131conservazione@accademialigustica.it

www.accademialigustica.it

Monumento a Giuseppe Garibaldi Genova, Largo Pertini

Banca CARIGEGenova, Via Cassa di Risparmio 10

visita riservata ai gruppi guidati nei giorni e negli orari indicati a p. 46

Banca d’Italia di Genova Genova, Via Dante 4

ingresso gratuitoorario: lunedì - venerdì 8.15 - 13.30; domenica chiusoaperture straordinarie per visite nei sabati 12 marzo

9 aprile, 14 maggio, 11 giugno, 24 settembreore 15-17

Italia unita. Capolavori dell’Ottocento a Genova.Storia, società e costume nelle collezioni ottocentesche della Galleria d’Arte Moderna di Genova e del Museo dell’Accademia Ligustica

mostra a cura di Maria Flora Giubilei e Giulio Sommariva Museo dell’Accademia Ligustica

Negli anni successivi all’unità d’Italia (1864-1867) il Ministero dell’Istruzione Pubblica acquisì ripetutamente opere presentate alle esposizioni della “Società Promotrice per le Belle Arti” genovese per farne dono all’Accademia Ligustica. Giunsero così nelle collezioni opere improntate al gusto romantico e ai generi letterari di impostazione accademica, con soggetti desunti dall’Antico e dal Nuovo Testamento o dalla letteratura romantica, ma anche opere improntate agli studi sul paesaggio dal vero. Lo attestano dipinti quali David e Micol, di Virginio Grana, Il Buon Samaritano di Luigi Sciallero, o Bianca Cappello di Gabriele Castagnola che rappresenta il fi lone della pittura storico-romantica incline ai soggetti a sfondo drammatico-sentimentale e anche opere quali La stalla di Giuseppe Abbati e Il chiostro di San Zeno a Verona di Vincenzo Cabianca.Nell’ambito dell’Accademia Ligustica, a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento, fu avviata un’opposizione all’indirizzo

L’Unità d’Italia: dalla celebrazione uffi ciale alla rivoluzione negli atelier d’arte

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tradizionalista imposto da Giuseppe Isola, pittore storico onorario del re Carlo Alberto, direttore delle Gallerie di Palazzo Rosso e Palazzo Bianco (allora proprietà Brignole-Sale) e della Scuola di Disegno dal Rilievo e dal Nudo presso l’Accademia. Deciso fautore della necessità di una riforma dell’insegnamento accademico, per contro, fu Tammar Luxoro che, nel 1874, ottenne l’istituzione di una “Scuola di paesaggio dal vero”. Insieme con alcuni giovani artisti attivi a Genova come Serafín Avendaño, Alfredo D’Andrade, Ernesto Rayper, Benedetto Musso, Alberto Issel, Luxoro diede vita ad un movimento formato da artisti che si ritrovavano a dipingere en plein air nelle campagne tra Piemonte, Liguria e Toscana.Emblematiche di questo rinnovamento sono le numerose tele di Rayper esposte in Accademia; ma tale orientamento si avverte anche nei dipinti di Carlo Bixio, paesaggista di gusto macchiaiolo, in quelli di Antonio Varni, o nei bozzetti di Giovanni e Tullio Salvatore Quinzio.Fondamentale in questa operazione di rinnovamento delle arti fu l’attività della “Società Promotrice” già ricordata che, attraverso le esposizioni annuali, favorì i contatti con la pittura dei macchiaioli e con le nuove tendenze artistiche e il superamento dei condizionamenti dell’ambito locale.

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Monumento a Giuseppe Garibaldi Il 6 luglio 1882, ad un mese dalla scomparsa dell’eroe, la città di Genova “patria di adozione del condottiero dei Mille”, costituiva un “Comitato Promotore per l’erezione in Genova d’un Monumento al Generale Garibaldi”. Inaugurato nell’ottobre 1893, dopo lunghe vicissitudini, il monumento fu realizzato anche grazie ad una pubblica sottoscrizione che vide un’ampissima partecipazione popolare. Augusto Rivalta vinse il concorso con un bozzetto nel quale l’eroe era ritratto a cavallo, con indosso la divisa garibaldina, il fazzoletto di seta rossa al collo, il celebre berretto tondo ornato dalla greca. Lo scultore, alessandrino di nascita, genovese di formazione e fi orentino d’adozione, volontario e ferito nella II guerra di indipendenza, mescola con capacità l’impronta purista del rigore compositivo con un intenso, dettagliato realismo.

Capolavori dell’Ottocento nella collezione d’arte della Banca CARIGE Una visita alla ricca e articolata collezione bancaria e, in particolare, ad alcune opere del nucelo dell’Ottocento per scoprire le attenzioni di pittori come Nicolò Barabino e Plinio Nomellini nei confronti della cultura d’ispirazione risorgimentale e legate, sia agli apparati decorativi delle dimore genovesi, sia alle realizzazioni per le sale della Biennale di Venezia.

Artisti e dipinti nel salone della Banca d’Italia di Genova Maestoso e monumentale il salone della Banca d’Italia, edifi cio progettato dall’architetto Francesco De Gaetani nel 1915, alla chiusura della stagione risorgimentale: vi si ammirano i dipinti dell’artista genovese Antonio Orazio Quinzio, del pittore romano Giovanni Capranesi e del pittore veronese Gaetano Miolato intesi a celebrare ancora nel Novecento lo spirito dell’Unità d’Italia con articolate iconografi e ispirate alla storia della città, all’amor patrio e alle virtù militari, ai temi del commercio e dell’industria.

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PERCORSO 4

Palazzo Celesia Genova, Via Assarotti 40

visita riservata ai gruppi guidatinei giorni di martedì e giovedì ore 14.30 - 18.00

sabato 5 marzo, 2 aprile, 7 maggio 2011 ore 15.00 - 16.00

Chiesa dell’Immacolata Genova, Via Assarotti

Monumento a Vittorio Emanuele II Genova, Piazza Corvetto

Monumento a Maria Drago Genova, Piazza Corvetto

Monumento a Giuseppe MazziniGenova, Piazzale Mazzini

Monumento a Goffredo Mameli Genova, Via XII Ottobre

Palazzo OrsiniGenova, Via Roma 8

ingresso libero all’appartamentoshowroom Giglio Bagnara Gallery

orario: lunedì 15.30 - 19.30martedì- venerdì 10.00 - 19.30

sabato 10.00 - 13.00/ 15.30 - 19.30

Palazzo Celesia Oggi sede dell’Uffi cio Scolastico Regionale, fu la residenza di Domenico Celesia che commissionò a Nicolò Barabino, tra il 1873 e il 1874, le pitture murali del salone di rappresentanza con un inedito e splendido programma iconografi co ispirato a forti vicende della storia italiana antica per raccontare alcune tappe salienti nel progresso politico e scientifi co dell’Italia ormai unita, dai moti dei Vespri siciliani al processo subito da Galileo Galileo davanti al tribunale dell’Inquisizione.

Dimore altoborghesi e monumenti a Genova nei decenni unitari

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Chiesa dell’ImmacolataCostruita per volere di un gruppo di facoltosi cittadini tra il 1856 e il 1873, in una fase molto delicata della vita religiosa e civile italiana, fu progettata inizialmente dall’architetto Domenico Cervetto e proseguita poi dall’architetto Maurizio Dufour; venne impreziosita dalle opere dei più importanti artisti del tempo, da Santo Varni a Nicolò Barabino, a Cesare Maccari, già attivi nella defi nizione della nuova immagine unitaria dell’Italia.

Monumento a Vittorio Emanuele II Potente traguardo ottico di una delle piazze più belle di Genova, fulcro artistico di uno dei gangli urbani più vitali, fu realizzato in bronzo dallo scultore Francesco Barzaghi (Milano 1839-1892) solo nel 1886, otto anni dopo la morte di uno degli artefi ci dell’Unità italiana.

Monumento a Maria Drago È il monumento dedicato alla memoria della madre di Giuseppe Mazzini e realizzato nel 1956 dallo scultore Giovanni Battista Airaldi (Albenga 1914 - Genova 1998).

Monumento a Giuseppe Mazzini A dieci anni dalla scomparsa di Giuseppe Mazzini, Genova celebrava nel 1882 il suo concittadino con l’opera di Pietro Costa (Celle Ligure 1849 - Roma 1901) scelto dopo un concorso nazionale, e inserito in una suggestiva quinta scenografi a che, sotto la famosa Villetta edifi cata come residenza dell’illuminato marchese Gian Carlo Di Negro, chiude a ponente la piazza Corvetto.

Monumento a Goffredo Mameli Un lineare monumento al celebre compositore dell’inno d’Italia, fi rmato dall’architetto Cesare Fera (Genova 1922-1995) e dall’ingegnere Luciano Grossi Bianchi (Genova 1922), e inaugurato nel 1960 in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia, corona, a levante, piazza Corvetto, nella via che conduce ai giardini dell’Acquasola.

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Palazzo OrsiniOggi ospita, nel piano nobile, lo showroom della Giglio Bagnara Gallery, società fondata a Sestri Ponente nel 1869.Fu la splendida dimora del senatore Tito Orsini, ancora magistralmente conservata nelle sue più importanti decorazioni e arredi d’epoca. Magnifi che e celebri le grandi tele e le pitture murali del pittore genovese Nicolò Barabino realizzate tra il 1876 e il 1887 per esaltare - con un’aggiornata e succosa pittura di storia da salon parigino che sarà da esempio per molti artisti italiani - attraverso originali invenzioni iconografi che fondate sulle fi gure di Archimede, Dante, Galileo Galilei, Cristoforo Colombo, Alessandro Volta, le conquiste dello spirito libero e la forza della scienza nel cammino del progresso umano.

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PERCORSO 5

Stazione Ferroviaria di Piazza Principe Genova, Piazza Acquaverde

Monumento a Cristoforo Colombo Genova, Piazza Acquaverde

Museo di Palazzo Reale Genova, Via Balbi 10

biglietto " 4 (sono previste riduzioni e gratuità)orari: martedì - mercoledì 9.00 - 13.30

giovedì - domenica 9.00 - 19.00, lunedì chiuso

Appartamento dei Principi Ereditarivisitabile dal 6 maggio al 10 luglio 2011 nell’ambito della mostra

“1859 Napoleone III a Genova”orario del Museo di Palazzo Reale

visite guidate su prenotazione - tel. 0102710236-286Info: 0102710236-286, palazzorealegenova@beniculturali.it

Chiesa di San Sisto Genova, Via Prè

Stazione Ferroviaria di Piazza PrincipeNel 1854 per volontà del regno sabaudo, la rete ferroviaria raggiunse Genova: nel 1853 era iniziato il progetto della nuova Stazione ad opera dell’architetto Alessandro Mazzucchetti, portato a compimento nel 1860 con un’impostazione di sapore classico; nel 1900 la stazione vide un ampliamento signifi cativo fi rmato dall’ingegnere Giacomo Radini Tedeschi per assecondare quel potenziamento dei traffi ci commerciali dal Mediterraneo al Nord Europa che si era determinato con l’apertura del Canale di Suez nel 1869. Genova era diventata, da quella data, un porto strategico nell’economia europea. Nel 1904 il soffi tto della sala d’attesa fu affrescato dal pittore Malerba; la stazione fu dotata di una serie di binari passanti, in direzione della seconda stazione ferroviaria cittadina, verso levante, quella di Genova Brignole, inaugurata nel 1905.

Monumento a Cristoforo ColomboIn occasione del Congresso Internazionale degli Scienziati che si tenne a Genova nel 1846, lo scenografo Michele Canzio fu incaricato da Marcello Durazzo, segretario dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, di progettare un monumento a Colombo, ampiamente sostenuto dal re Carlo Alberto. Per alterne vicende di tutti i maggiori scultori italiani coinvolti, l’opera venne inaugurata solo l’anno dopo la proclamazione dell’unità d’Italia, nel 1862.

Una strada ferrata fra Genova e Torino e un Palazzo reale genovese per i Savoia

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Museo di Palazzo Reale-Appartamento dei Principi EreditariL’appartamento, formato da dieci sale, riservato nel secolo XVIII a membri della famiglia Durazzo, fu destinato, nel secolo XIX, dal re Carlo Alberto al fi glio Vittorio Emanuele per le nozze con Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, celebrate a Stupinigi nel 1842. Nelle sale è possibile ammirare tele di artisti quali Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, Vincenzo Camuccini, Luca Cambiaso, Carlo Maratta, Domenico Parodi, ritratti di casa Savoia e molti arredi, suppellettili e tappezzerie risalenti all’allestimento voluto nel 1842 da Carlo Alberto. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia sarà allestita la mostra “1859 Napoleone III a Genova” (6 maggio - 10 luglio), che rievocherà il ricevimento a Palazzo Reale di Napoleone III in occasione del suo sbarco a Genova, avvenuto il 12 maggio 1859. In esposizione opere, provenienti da musei italiani e stranieri e da collezioni private, per raccontare ai cittadini il ruolo svolto da Genova nel Risorgimento e, in particolare, nel sesto decennio dell’Ottocento, attraverso i personaggi e i fatti più signifi cativi. Nelle sale sarà, inoltre, possibile ammirare abiti di manifattura italiana e genovese datati 1870-1890 provenienti dalla collezione tessile della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.

Chiesa di San Sisto La chiesa, restaurata nel 2005, è arricchita dagli interventi di artisti quali Danielli, Peschiera e Canzio che operarono, nella prima metà dell’Ottocento, anche a Palazzo Reale nel rinnovato appartamento detto “ dei Principi Ereditari”. Era la chiesa dei Savoia, i quali potevano assistere alle funzioni religiose da una tribuna direttamente collegata con il palazzo e realizzata a tale scopo da Domenico Tagliafi chi tra il 1829 e il 1830.

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PERCORSO 6

Palazzo dell’Università (già Collegio dei Gesuiti) Genova, Via Balbi 5

Palazzo Balbi Piovera poi Raggio Genova, Via Balbi 6

Ingresso gratuito, orari:lunedì-venerdì 8.00-19.00 per l’accesso alle zone comuni dei palazzi

info tel. 010/20951417 (mattino)

Palazzo dell’Università (già Collegio dei Gesuiti) Luogo signifi cativo per la memoria degli avvenimenti che portarono all’Unità, lo frequentarono, come studenti, numerosi e importanti protagonisti del Risorgimento, tra i quali Goffredo Mameli, autore del testo del “Canto degl’Italiani”, divenuto inno nazionale e, primo fra tutti, Mazzini, che dall’esilio londinese scriveva agli universitari: “Tra voi, tra le mura d’una delle vostre Università, l’Università di Genova, [...] sorse e crebbe nell’animo mio quel pensiero di Patria che fu alito, fi amma, religione della mia vita”. Oggi le loro fi gure sono celebrate nell’antica sede dell’Ateneo genovese da numerose lapidi e busti.

Dalla Repubblica di Genova all’Unità d’Italia: i palazzi dell’Università di Genova e il loro apparato decorativotra celebrazione aristocratica e mito risorgimentale

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Palazzo Balbi Piovera poi RaggioAncora oggi proprietà dei discendenti di Edilio Raggio, imprenditore e uomo politico della prima fase di sviluppo del Regno e fi gura nodale nei festeggiamenti colombiani del 1892, conserva nello scalone principale, accessibile al pubblico, un ciclo di splendide pitture murali realizzate nel 1893 dal pittore antiquario piemontese Cesare Viazzi (1857-1943), recentemente restaurate, che celebrano con aggiornate iconografi e l’Unità d’Italia e le nuove generazioni del 1848-1849.

Giornata di studio - 7 luglio 2011, ore 10 L’Università dedica una giornata di studio, aperta alla partecipazione del pubblico, a Girolamo Serra, storico e Rettore dell’ateneo genovese, e alla sua dimora, il palazzo Serra Rebuffo, oggi sede della Facoltà di Lingue in piazza Santa Sabina.

Palazzo Serra RebuffoIl palazzo è signifi cativamente connesso, attraverso le vicende dei suoi proprietari, alla storia genovese, dall’antica Repubblica aristocratica agli anni della Repubblica Ligure dopo la Rivoluzione francese, all’annessione sabauda e fi no alla nascita dello Stato unitario. In questo edifi cio poco noto, il pittore Carlo Giuseppe Ratti illustrò “opportuni esempi di gloria ligustica”. Lo abitò, appunto, Girolamo Serra, un protagonista delle vicende politiche locali di primo Ottocento, scelto come rappresentante dalla Repubblica di Genova per trattare con Napoleone la resa dello stato e, nel 1814, nominato presidente del Governo Provvisorio della Repubblica.

Nel mese di luglio, ogni venerdì (1,8,15,22,29), alle ore 10, verranno organizzate visite guidate alle sedi di Palazzo Belimbau, di Palazzo Balbi Senarega, di Palazzo Serra

Rebuffo, del Palazzo dell’Università, di Palazzo Balbi Raggio, proponendo un percorso visivo dalle immagini dell’orgoglio civico dei ceti dirigenti dell’antica Repubblica di Genova -

gli affreschi primo seicenteschi di Lazzaro Tavarone con la vicenda di Colombo in Palazzo Belimbau - alla celebrazione

dei fasti dell’oligarchia dominante in Palazzo Balbi Senarega, alla rivisitazione storica del passato repubblicano nelle decorazioni tardo settecentesche di Palazzo Serra, alle memorie risorgimentali del Palazzo dell’Università, alle

allegorie della celebrazione dello stato unitario italiano in Palazzo Balbi Piovera poi Raggio.

info tel. 010/20951417 renato.iannacchino@unige.it

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PERCORSO 7

Monumento a Raffaele Rubattino Genova, Piazza Caricamento

Raffaele RubattinoUn armatore genovese e l’Unità d’Italia

Mostra a Palazzo San Giorgio Genova, Piazza Caricamento

20 novembre 2010 - 30 aprile 2011ingresso gratuito, orario: martedì-sabato, 10.30-18.30

chiuso domenica, lunedì e festiviinfo: tel 010.2412296-2412625

rubattino@porto.genova.it www.raffaelerubattino.it

La sala espositiva è situata al 1° piano. Trattandosi di un edifi cio storico, si segnala che non esistono ascensori né montacarichi

Tommaso SalviniUn attore-patriota nel teatro italiano dell’Ottocento

Mostra a Palazzo Ducale, Loggia degli Abati Genova, Piazza Matteotti

4 marzo - 3 aprile 2011ingresso gratuito, orario: martedì-domenica, 10.00-19.00

lunedì chiusoinfo: segreteria del Museo Biblioteca dell’Attore

tel. 010586681-0105533202 (lunedì 11.00-19.00, martedì-venerdì 9.00-13.00)

segreteria@cmba.itwww.museoattore.it

Monumento a Raffaele Rubattino Opera in bronzo realizzata dallo scultore Augusto Rivalta (Alessandria,1837 - Firenze 1925), per celebrare la fi gura dell’armatore scomparso nel 1881.Inaugurata il 5 giugno 1893 la statua fu realizzata grazie ad una sottoscrizione promossa dal “Comitato pel monumento a Raffaele Rubattino”.Piazza Caricamento fu considerato il sito più adatto sia per “essere essa il centro del commercio”, sia perché, grazie ad una recente risistemazione, offriva una collocazione ampia e spaziosa senza creare intralcio al transito dei carri.

Armatori e imprenditori a Genova nel periodo dell’Unità.

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Raffaele Rubattino. Un armatore genovese e l’Unità d’Italia nel secondo centenario della nascita 1810 - 2010

mostra a cura di Paolo PiccionePalazzo San Giorgio In concomitanza con le celebrazioni per l’Unità d’Italia, si ripropone la storia di un protagonista delle vicende risorgimentali, noto come l’armatore dei piroscafi Lombardo e Piemonte messi a disposizione di Garibaldi per la spedizione dei Mille.Imprenditore fedele ai principi del Risorgimento nazionale, sfruttò le opportunità politiche per promuovere lo sviluppo della navigazione a vapore e i commerci marittimi in un momento storico complesso e in un ambiente economico refrattario alle novità tecniche.Rubattino si affermò tra i protagonisti della prima rivoluzione industriale in Italia, fu presente in tutte le più signifi cative questioni economiche del Regno di Sardegna, dalla fondazione delle industrie Ansaldo alla costituzione della prima compagnia di navigazione transatlantica del Mediterraneo.

Tommaso Salvini. Un attore-patriota nel teatro italiano dell’Ottocento.

mostra a cura di Eugenio BonaccorsiGenova, Palazzo Ducale, Loggia degli Abati

Attraverso i materiali del Museo Biblioteca dell’Attore, si propone una mostra che, delineando un ampio affresco del teatro italiano, è dedicata alla vita e all’attività artistica di Tommaso Salvini (1829-1915), grande attore dell’Ottocento, innovatore della scena e della tecnica recitativa.Primo interprete di vari drammi shakespeariani in Italia, fu protagonista attivo nelle vicende del Risorgimento. Recitò a Genova e in Liguria in varie tournées.

Genovesi e turisti non dimentichino di gustare la brioche “Falstaff” creata dall’antica pasticceria Klainguti (piazza Soziglia) per omaggiare il musicista Giuseppe Verdi durante il suo soggiorno genovese, in Palazzo del Principe, tra il 1874 e il 1901.

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PERCORSO 8

Istituto mazziniano e Museo del Risorgimento Genova, Via Lomellini 11

orario: martedì-venerdì 9.00-19.00sabato 10.00-19.00, domenica e lunedì chiuso

biglietto " 4info: biglietteriarisorgimento@comune.genova.it

tel 010 2465843 www.museidigenova.mazziniano.it

Istituto mazziniano e Museo del Risorgimento Inaugurato il 5 maggio 1915 in Palazzo Bianco, dal 1934 ha sede nella casa natale di Giuseppe Mazzini, il museo conserva ed espone un ricco e variegato patrimonio storico ed artistico a testimonianza della storia del Risorgimento e del movimento operaio e mazziniano fi no alla prima guerra mondiale. Accanto a dipinti, uniformi, armi e documenti è, tra l’altro, conservato il manoscritto originale dell’Inno d’Italia di Goffredo Mameli, che venne cantato per la prima volta a Genova il 10 dicembre 1847, nonché numerose testimonianze relative alla fi gura di Giuseppe Mazzini, tra le quali la chitarra, suonata ancora oggi in occasione di speciali ricorrenze, la pipa e la scacchiera.

Straordinarie storie quotidiane dell’Unità in casa di Giuseppe Mazzini

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Camillo Benso conte di Cavour e Anna Schiaffi no GiustinianiPalazzo Doria Spinola - Via Garibaldi, n. 6 Vi abita la piccola Anna con la famiglia (il padre barone Giuseppe Schiaffi no, console di Francia, e la madre Maddalena Corvetto, fi glia di Luigi) da 1817 fi no al 1827, anno in cui sposa il marchese Giustiniani)Palazzo De Mari - Via San Siro, n. 10 Salotto di Anna Schiaffi no Giustiniani (incontro e inizio storia d’amore con il ventenne Camillo Benso conte di Cavour)Palazzo Lercari Parodi - Via Garibaldi, n. 3 Salvata per due volte dal tentativo di suicidio col veleno dall’amico Lazzaro Rebizzo, segretamente innamorato di lei, il 21 aprile 1841 Anna Schiaffi no, non riuscendo più a sopportare la lontananza da Cavour, si suicida.

Bianca De Simoni, Raffaele Rubattino e Lazzaro Rebizzo Palazzo di piazza della Maddalena 9Nel 1835 i coniugi Lazzaro e Bianca Rebizzo si stabiliscono a Genova, dapprima in piazza della Maddalena dove convivono insieme a Rubattino, al quale Bianca sarà legata sentimentalmente per tutta la vita. Bianca apre il suo salotto culturale. Palazzo Doria Spinola - via Garibaldi 6 Nel 1847 vi si trasferiscono Raffaele Rubattino insieme ai coniugi Lazzaro e Bianca Rebizzo.Palazzo Pallavicini - via XXV aprile 12 (già via Carlo Felice)Vi si trasferiscono da Palazzo Doria di via Garibaldi n. 6 Rubattino e i coniugi Rebizzo.

Jessie White e Alberto MarioPalazzo di via San Bartolomeo degli Armeni, 13/1; carceri di Sant’Andrea , oggi Via Dante 2L‘amore tra la giornalista inglese Jessie White ed il patriota Alberto Mario sbocciò nella casa di San Bartolomeo degli Armeni durante le riunioni segrete del giugno 1857 in preparazione della spedizione di Pisacane. Arrestati e tradotti nelle carceri di Sant’Andrea, annunciarono il loro fi danzamento.

Enrichetta Di Lorenzo e Carlo PisacanePalazzo di via Colombo 4Qui Carlo Pisacane abitò insieme alla compagna Enrichetta Di Lorenzo e alla fi glia Silvia nel 1857 alla vigilia della sfortunata spedizione di Sapri. In precedenza Carlo Pisacane aveva vissuto in via Lavinia in Albaro.

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PERCORSO 9

Cimitero Monumentale di Staglieno Genova, Piazzale Resasco

ingresso libero, orario: lunedì-domenica 7.30 - 17.00

(Pasqua, 7.30-13.00; chiuso 25 aprile, 24 giugno, 15 agosto)info: Direzione Servizi Civici, Corso Torino 11

tel. 0105576874 - 909

Cimitero Monumentale di Staglieno È il più vasto “museo” europeo della scultura en plein air, con circa 7000 monumenti funebri che l’aristocrazia e la borghesia locali innalzarono a imperitura memoria delle proprie gesta di industriali, commercianti, armatori e professionisti. Il Boschetto irregolare conserva le spoglie di Giuseppe Mazzini e di altri eroi del Risorgimento italiano. Carlo Barabino, architetto municipale, siglò il primo progetto del cimitero e a lui seguì Giovanni Battista Resasco. La costruzione fu iniziata nel 1847, alle porte della stagione di moti politici, e le prime sepolture avvennero nel 1851. Teatro di azioni, sentimenti e drammi “pietrifi cati”, Staglieno fu il grande comunicatore dei valori del Risorgimento, unitari e borghesi, sia attraverso la conservazione e la celebrazione della memoria di personalità celebri, sia mediante uno straordinario repertorio di immagini ed epigrafi .

Un Cimitero Monumentale per gli eroi del Risorgimento

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Storie genovesi dell’Unità tra palazzi aristocratici e università.

Visita guidata al Palazzo dell’Università e a Palazzo Balbi Piovera poi Raggio del percorso n. 6 a cura dell’Università degli Studi di Genova, quando: sabato 26 marzo, sabato 30 aprile, sabato 28 maggio, sabato 25 giugno, sabato 24 settembre 2011 orario: ore 16.00 Non occorre prenotazione; appuntamento nell’atrio del Palazzo dell’Università, via Balbi 5.

Patrioti, armatori, imprenditori, musicisti

Visita guidata risorgimentale nel centro storico con ingresso alla mostra su Raffaele Rubattino, come da percorso n. 7, a cura dell’Associazione Guide Turistiche della Liguria - Sezione di Genova.quando: sabato 26 marzo, sabato 30 aprileorario: ore 15.00, appuntamento all’ingresso di Palazzo San Giorgio, piazza Caricamento.

Passione di Patria e Passione d’Amore

Visita guidata ai luoghi del percorso n. 8 a cura dell’Associazione Guide Turistiche della Liguria -

Sezione di Genova.quando: sabato19 marzo, sabato 16 aprile, sabato 21 maggio, sabato 18 giugno, sabato 17 settembre orario: ore 15.00, appuntamento al bookshop dei Musei di Strada Nuova, via Garibaldi.

Un Cimitero Monumentale per gli eroi del Risorgimento

Visite guidate, come da percorso n. 9, nel Cimitero Monumentale di Staglieno a cura della Direzione Servizi Civici - Piazzale Resascoquando: sabato (12 marzo, 9 aprile, 14 maggio, 11 giugno, 9 luglio, 13 agosto, 10 settembre) domenica (13 marzo, 10 aprile, 8 maggio, 12 giugno, 10 luglio, 14 agosto, 11 settembre). orario: ore 9.30 (sabato e domenica): Staglieno e la scultura dell’Ottocento italiano; ore 11.00 (sabato): Il boschetto irregolare e la tomba di Mazziniore 11.00 (domenica): Il cimitero sconosciuto tra imprenditori ed artisti.Non occorre la prenotazione: appuntamento presso la statua della Fede. Le visite si svolgeranno anche in caso di pioggia, pur con eventuali variazioni di itinerario che decise senza preavviso.

VISITE GUIDATEvisite guidateCapolavori d’arte raccontano l’Italia Unita. Dai macchiaioli ai veristi, agli artisti di fi ne secolo

Visita guidata ai luoghi del percorso n. 1, a cura di STartALquando: sabato e domenica (giorno di Pasqua escluso)orario: ore 16.30, appuntamento in Galleria d’Arte Moderna, Via Capolungo 3, Genova Nervi.

Sulle tracce dei Mille, verso l’Unità d’Italia

Visita libera ai luoghi del percorso n. 2.

Quando i tram andavano a cavallo: Piazza De Ferrari cuore della città dell’Ottocento

Visita guidata con ingressi esclusivi a tutti i luoghi del percorso n. 3 a cura dell’Associazione Guide Turistiche della Liguria - Sezione di Genova.quando: sabato 12 marzo, sabato 9 aprile, sabato 14 maggio, sabato 11 giugno, sabato 24 settembre orario: ore 15.00 appuntamento nel portico del Teatro Carlo Felice, Largo Pertini.

Uomini e donne dell’Ottocento: spazi pubblici e spazi privati

Visita guidata con ingressi esclusivi a tutti i luoghi del percorso n. 4 a cura dell’Associazione Guide Turistiche della Liguria - Sezione di Genova.quando: sabato 5 marzo, sabato 2 aprile, sabato 7 maggio orario: ore 15.00, appuntamento all’ingresso di Palazzo Celesia, via Assarotti 40.

Una strada ferrata fra Genova e Torino e un Palazzo Reale genovese per i Savoia

Visita guidata, solo su prenotazione, con ingressi esclusivi a tutti i luoghi del percorso n. 5 a cura del Museo di Palazzo Reale.

Il Palazzo Reale di Genova come fulcro della storia sabauda a Genova e in LiguriaVisite guidate a tema solo su prenotazione: Gli interventi di trasformazione realizzati dalla famiglia Savoia a Palazzo Reale nel secondo piano nobile e nell’Appartamento dei Principi Ereditari.

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Costo del biglietto della visita guidata al percorso 1 inclusi gli ingressi ai musei ! 10.00info e prenotazioni tel. 010 3726025 biglietteriagam@comune.genova.itwww.museidigenova.it

Costo del biglietto della visita guidata ai percorsi 3, 4, 7, 8inclusi gli ingressi ai musei e a tutti i luoghi da visitare ! 10.00info e prenotazioniBookshop Musei di Strada Nuova - Via Garibaldi, 9r tel 010 2759185 biglietteriabookshop@comune.genova.it

Costo del biglietto di ingresso e visita guidata a Palazzo Reale ! 4.00Costo del biglietto della visita guidata al percorso 5 ! 10.00.info e prenotazioni tel. 010 2710236-286 palazzorealegenova@beniculturali.itwww.palazzoreale.it

La visita guidata al percorso 6 è gratuita.info 010 20951417 renato.iannacchino@unige.itwww.unige.it

La visita guidata al percorso 9 è gratuita.info Direzione Servizi Civici, Corso Torino 11tel. 010 5576874 - 909biglietteriagam@comune.genova.itwww.museidigenova.it

foto:Angelo ParodiLuca PastoriniEnrico PieriniFrancesca SaittaDaria Vinco

costi e prenotazioni