Percorsi Abilitanti Speciali Classe A016 Costruzioni...
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01
Esigenze, requisiti e prestazioni
Percorsi Abilitanti Speciali
Classe A016
Costruzioni, Tecnologia delle costruzioni e Disegno Tecnico
pro
f. A
dolf
o F
. L.
Bara
tta
Roma, 28 febbraio 2014
02
Qualità
La misura della qualità indica,
invece, una misura delle
caratteristiche o delle proprietà
di una entità (un prodotto, un
processo, un progetto) in
confronto a quanto ci si attende
da tale entità, per un
determinato impiego.
Essendo la regola d’arte
un’espressione di un sapere
lungamente sperimentato e
condiviso da tutti gli operatori, la
stessa soluzione a regola d’arte
dovrebbe garantire una soluzione
di qualità. La Web usability consente di valutare la qualità di un
sito web.
Architettura
Comunicazione
Funzionalità
Contenuti
Gestione
Accessibilità
Usabilità
Visibilità
La moderna gestione della qualità parte dalla definizione data da Joseph M. Juran (Braila RO
1904-New York 2008) ovvero “idoneità all’uso”.
Altre definizioni interessanti sono quelle di Henry Lake Gilmore “è il grado in cui un prodotto
specifico soddisfa i bisogni di uno specifico consumatore” (1974) e Philip B. Crosby “conformità a
specifici requisiti” (1979).
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Qualità in architettura
Qualificazione prestazionale
Costruttivo
Progettuale
Produttivo
Efficienza del processo
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Qualificazione prestazionale
Prestazioni acustiche
Resistenza all’azione sismica
Comportamento al fuoco
Qualità ambiente
Prestazioni termiche
Sono generalmente aumentati i livelli di
comfort attesi, in particolare quelli
dell’involucro edilizio.
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Efficienza del processo progettuale. Integrazione di conoscenze
Architettonico Strutturale Impiantistico Esecuzione
Progettazione integrata-lineare
Architettonico
Strutturale
Impiantistico
Esecuzione
Progettazione integrale-circolare
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1. Programmazione 2. Progetto 3. Gara 4. Costruzione
Efficienza del processo progettuale. Integrazione di conoscenze
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Efficienza del processo costruttivo
Scarsa sicurezza
Prodotti e sistemi scadenti
Richieste di minori costi
Ridotti tempi di esecuzione
Manodopera non qualificata
“… i ponteggi sembrano più circhi con
funamboli sull’asse d’equilibrio che impalcature
dove cammina la vita di un uomo …” [Guidelli,
G. “Sicurezza e rischio in cantiere”, Il Resto del
Carlino, 16.02.2008].
In Italia, ogni anno si verificano circa 120.000
infortuni nei cantieri, di cui 30.000 con danni
permanenti e circa 1.250 mortali (le cosiddette
“morti bianche”) [Fonte: ISTAT 2007].
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Santiago Calatrava, Ponte della costituzione, Venezia (I) 2008
Ponte ad arco con una campata di 81 m, largo 6 m alla base e 9 m al centro con un’altezza di 10
m nel punto più alto.
La struttura è in acciaio, i pavimenti e i parapetti sono in vetro e pietra d’Istria e trachite grigia
di Montemerlo, con corrimano in bronzo.
Calatrava, S. Ponte della costituzione, Venezia 2008.
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Santiago Calatrava, Ponte della costituzione, Venezia (I) 2008
Consulenze
- 67.000 euro
- 92.000 euro
n. 6 varianti progettuali
- Fondazioni
- Accessibilità disabili
- “Prova in bianco”
- Monitoraggio
+1.043.603 €
per ovovia
Costo effettivo
11.276.794 €
Tempi effettivi
2.150 giorni ca.
475.000 euro
Progetto esecutivo
Costo preventivato
6.720.237 €
Tempi preventivati
456 giorni
Parcella professionale
Fonte: “Bello ma costoso, ecco il Quarto Ponte”, Edilizia e Territorio, 10-15 settembre 2007.
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Santiago Calatrava, Ponte della costituzione, Venezia (I) 2008
“I gravissimi errori caratterizzanti sia la fase progettuale, sia quella esecutiva, sia quella
relativa allo stesso bando di gara, errori rappresentativi di una radicale incapacità [...] di
comprendere la complessità tecnica di un’opera così ambiziosa, errori ripetutisi in una sorta di
clonazione esponenziale, hanno dilatato i tempi di realizzazione e i costi dell’opera”.
Carlo Nordio, Procuratore aggiunto
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Santiago Calatrava, Ponte della costituzione, Venezia (I) 2008
Lastre di vetro vs lastre di metallo. Ponte pedonale vs ponte carrabile.
Ovovia vs barriere architettoniche. Funzionalità vs manutenzione.
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Teoria esigenziale prestazionale
Dal secondo dopoguerra si è assistito a mutamenti tali che hanno reso necessari nuovi strumenti
in grado di valutare l’attitudine all’uso di prodotti e procedimenti.
La necessità di disporre di un criterio di giudizio univoco, lasciando liberi di variare la natura
morfologica e tecnologica dei singoli componenti, ha portato al superamento della tradizionale
normativa morfologica-descrittiva per passare a quella esigenziale-prestazionale.
L’attitudine all’uso di prodotti e procedimenti suppone la soddisfazione di esigenze e/o la
definizione di prestazioni: l’applicazione di questo principio sostituisce la regola d’arte con la
regola di qualità.
Da Andreuccio da Perugia ad oggi gli standard igienici sono sensibilmente cambiati.
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Teoria esigenziale prestazionale
Capitolato
descrittivo morfologico Capitolato
prestazionale
La regola della qualità consente la diffusione di soluzioni innovative: inoltre, rispetto al passato,
non si deve dimenticare che ogni nodo tecnologico consente numerose e differenti soluzioni.
Siccome “costruire è risolvere un problema” (Blachère, G. Saper costruire, Hoepli editore,
Milano 1971) è fondamentale dimostrare e giustificare razionalmente tutte le soluzioni
funzionali adottate.
I capitolati, che nascono con Bernard Forest de Bélidor (La science de l’ingénieurs dans la
conduite des travaux de fortification et d’architecture civile, 1729), sono quei documenti
tecnici (afferenti alla progettazione di livello esecutivo) in cui sono definite le norme tecniche,
comportamentali ed economiche che regolano il rapporto tra committente e costruttore.
Il documento contiene il dettaglio delle opere, delle modalità realizzative delle stesse, e dei
materiali che verranno utilizzati o comunque i requisiti reputati sufficienti per la corretta
esecuzione.
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Teoria esigenziale prestazionale
Jacopo Barozzi da Vignola (Vignola 1507-Roma
1573), architetto e teorico manierista,
pubblica nel 1562 il trattato Regola delli
cinque ordini d’architettura, che ebbe larga
diffusione in tutta Europa fino all’Ottocento.
Il trattato presenta solo descrizioni grafiche.
Leon Battista Alberti (Genova 1404-Roma
1472), architetto e teorico umanista, scrive
nel 1450 il De re aedificatoria: i dieci volumi
in latino furono pubblicati solo nel 1485.
Il trattato fissa i concetti con le parole e
senza immagini.
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Teoria esigenziale prestazionale
Carmassi, M.
Residenze a San Michele in
Borgo, Pisa (I) 1987-1998
Gehry, F.
DG Bank, Berlino (D) 1995-
2001
Con l’approccio esigenziale la soluzione tecnica non è più l’espressione di un corretto operare
desunto dalla tradizione, ma di prestazioni controllabili, misurabili e in grado di garantire il
soddisfacimento delle esigenze dell’uomo.
I paradigmi dell’approccio esigenziale sono:
1. partire, nell’impostazione del
problema, dalle esigenze da
soddisfare;
2. dimostrare che la soluzione
adottata è corretta;
3. validare ogni soluzione che
soddisfa le esigenze;
4. dimostrare che ogni problema
progettuale può essere
progressivamente scomposto in
sottoproblemi elementari.
Con tale approccio il
soddisfacimento delle esigenze è
assolutamente indipendente dalla
forma e dal materiale adottato e
indica piuttosto cosa e come
ottenerlo.
Blachère, G. Saper costruire, Hoepli editore, Milano 1971.
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Teoria esigenziale prestazionale
Sistema esigenziale
Molinari, C. Elementi di cultura tecnologica, Maggioli editore, Rimini 1996.
Per utente si intende chiunque sia
interessato alle prestazioni di un edificio.
Esigenze
Requisiti
Prestazioni
Riferite
all’utenza
Specifiche di
prestazione
Metodi di verifica
Riferite a unità
ambientali o a
elementi tecnici
L’applicazione della teoria esigenziale ha
due conseguenze importanti:
1. la metodologia esigenziale,
contrariamente a quella tradizionale
basata sulla ripetizione di soluzioni
sperimentate, non frena l’innovazione:
anche materiali e tecniche innovative
possono garantire il soddisfacimento
delle esigenze individuate;
2. la qualità di una soluzione è basata su
valori numerici controllabili (specifiche
di prestazione). La metodologia
esigenziale rende possibile la
quantificazione della qualità intesa
come “la totalità delle prestazioni di un
prodotto o di un servizio che concorrono
alla sua capacità di soddisfare esigenze
specificate o implicite” (Organizzazione
Internazionale Standardizzazione).
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Esigenza e requisito
L’esigenza è ciò che in una data realtà territoriale, in un dato contesto ambientale e socio-
culturale e in un dato periodo storico, è richiesto o ritenuto utile per il conseguimento di un
benessere materiale o morale per singoli individui, per gruppi di individui o per l’intera società.
Le esigenze si dividono in:
Gli standard che soddisfano le esigenze si
modificano con il passare del tempo.
Un requisito è la richiesta di un comportamento
rivolta a un determinato elemento edilizio (sia
esso uno spazio, un materiale o un componente)
di possedere caratteristiche di funzionamento
tali da soddisfare determinate esigenze (bisogni,
necessità) in condizioni d’uso prefissate e in
presenza di determinati fattori esterni.
- quantificabili e non quantificabili (in molte civiltà, ad esempio, le esigenze simboliche,
rappresentative e religiose sono più influenti di quelle oggettivabili);
- individuali e collettive.
Il concetto di esigenza è strettamente legata al concetto di benessere: se l’uomo vivesse in una
condizione di completo benessere potrebbe non avvertire nessuna esigenza mentre, viceversa,
nel momento in cui la condizione di benessere viene a mancare si avverte l’esigenza di
ristabilire tale benessere.
Requisito
ambientale
Requisito
tecnologico
Spazi
Elementi
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Requisito
- un indice di valutazione dell’isolamento acustico di 47 dB
per valori dedotti da prove di laboratorio;
- un indice di valutazione dell’isolamento acustico di 42 dB
per valori dedotti da prove in opera.
Sviluppando quanto indicato dal Regolamento Edilizio Tipo
Regionale (L.R. 33/90) dell’Emilia Romagna, al punto
R.C.5.1.1. “Requisiti acustici passivi delle partizioni e delle
chiusure”, lo stesso Comune di Bologna richiede che le pareti
di separazione tra singole unità abitative siano realizzate con
mattoni semipieni UNI dello spessore di almeno cm 28,0,
compreso l'intonaco su entrambe le facce, o comunque con
una muratura di peso superiore a 400,0 kg/m2.
Il Regolamento Edilizio del Comune di Bologna modificato ed integrato il 24 luglio 2000, all’art.
45 “Requisiti richiesti per la funzione abitativa”, per le pareti di separazione richiede in
alternativa:
Requisito
ambientale
Requisito
tecnologico
Comfort acustico
in camera da letto
Isolamento acustico parete di
separazione
Parete a cassetta di
separazione.
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Classi di esigenze
La norma UNI 8050 stabilisce le classi esigenziali di seguito indicate.
Sicurezza
Insieme delle condizioni relative all’incolumità degli utenti nonché alla difesa e prevenzione
di danni dipendenti da fattori accidentali nell’uso del sistema edilizio.
Benessere
Insieme delle condizioni relative a stati del sistema edilizio adeguati alla vita, alla salute e
allo svolgimento della vita degli utenti.
Fruibilità
Insieme delle condizioni relative all’attitudine di un sistema edilizio ad essere
adeguatamente usato dagli utenti nello svolgimento delle attività.
Aspetto
Insieme delle condizioni relative alla fruizione percettiva del sistema edilizio da parte degli
utenti.
Gestione
Insieme delle condizioni relative all’economia di esercizio del sistema edilizio.
Integrabilità
Insieme delle condizioni relative all’attitudine delle unità e degli elementi del sistema
edilizio a connettersi funzionalmente tra di loro.
Salvaguardia dell’ambiente
Insieme delle condizioni relative al mantenimento e miglioramento degli stati dei
sovrasistemi di cui il sistema edilizio è parte.
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Classi di requisiti
La norma UNI 8050 stabilisce le classi di requisiti di seguito indicate.
Sicurezza
Stabilità; Protezione dal fuoco; protezione normale di utenza (cadute, agevole percorribilità,
ecc.); protezione dalle intrusioni ovvero tenuta; protezione da azioni (attacchi biologici,
stabilità chimica; ecc.)
Benessere
Termico e igrometrico; acustico; visivo; olfattivo;
tattile
Fruibilità
Adattabilità degli spazi
Aspetto
Aspetto degli spazi; aspetto degli elementi
tecnici
Gestione
Economica; pulibilità e manutenibilità;
funzionamento
Integrabilità
Integrabilità degli elementi tecnici
Salvaguardia dell’ambiente
Salute dell’uomo; salvaguardia dell’ambiente
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Prestazione, specifica di prestazione e metodi di verifica
La prestazione è il comportamento caratteristico di
un determinato elemento edilizio all’atto
dell’impiego.
La specifica di prestazione è la parametrizzazione
qualitativa e quantitativa di un requisito:
attraverso la specifica è possibile “misurare” il
requisito congruente.
I metodi di verifica sono l’insieme di regole
necessarie a valutare il comportamento
prestazionale di un elemento, attraverso procedure
Augusto Romano Burelli
Il progetto e l’assedio delle tecniche
unificate di calcolo e prove sperimentali standardizzate in opera e/o in laboratorio.
I metodi di verifica descrivono:
- i principi delle prove;
- i dati, le attrezzature e le procedure necessarie;
- i criteri di lettura e interpretazione dei risultati delle prove.
I controlli possono essere fatti a priori (verifica di idoneità all’uso del prodotto) e/o a posteriori
(verifica del rispetto delle prestazioni definite nel progetto): i controlli a priori vengono fatti su
campioni, provini o parti simulate mentre i controlli a posteriori vengono fatti su parti reali.
Quando il parametro mediante il quale è espressa una prestazione non è misurabile, il metodo di
verifica consiste nell’espressione di criteri di giudizio.
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Prestazione, specifica di prestazione e metodi di verifica
Le verifiche normalizzate di affidabilità sono una garanzia per gli utenti finali.
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Elementi cardine della teoria esigenziale
Specifiche di
prestazione
Requisiti
Esigenze
Struttura della
richiesta di
qualità riferita ai
diversi
componenti del
sistema edilizio
Prestazioni
Qualità
effettivamente
offerta dai diversi
componenti del
sistema edilizio
Metodi di
verifica
“Ciò che l’uomo crea la natura non
può creare. La natura non
costruisce una casa, la natura non
costruisce una locomotiva, la natura
non crea un campo da gioco. Tutto
ciò scaturisce da un desiderio di
esprimere”.
Louis Kahn
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Teoria dei sistemi
Edgar Morin (Parigi 1921) definisce sistema “ogni insieme di relazioni tra costituenti che formano
il tutto”: più tardi la norma UNI 7867 lo descrive come “un insieme di parti legate da condizioni
di relazione”
La teoria generale dei sistemi, che è un’area di studi interdisciplinari che si occupa delle
proprietà di un sistema della sua interezza, rileva che ogni fenomeno può essere scomposto
nelle sue parti costitutive in riferimento alla totalità.
Il sistema o organismo architettonico è inteso come “un insieme di entità connesse tra loro in
modo organizzato” (Ciribini, G. Tecnologia e progetto: argomenti di cultura tecnologica della
progettazione, Celid 1995): un approccio sistemico deve quindi consentire il controllo del tutto
attraverso le sue componenti e viceversa, nonché delle interrelazioni che si stabiliscono tra le
parti.
La definizione “organismo”, solitamente
utilizzata per gli esseri viventi, testimonia
la complessità di un sistema architettonico.
Sempre la norma UNI 7867 stabilisce che “il
sistema edilizio deve soddisfare, nelle sue
parti e nel suo insieme, le esigenze
dell’utente finale, intese come
esplicitazioni di bisogni mediati attraverso i
vincoli che l’ambiente naturale e culturale
pone all’ambiente costruito”.
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Sistema tecnologico
Strutture
Chiusure
Partizioni interne
Partizioni esterne
Attrezzature interne ed esterne
Norma UNI 0051/80
Impianti di forniture servizi
Impianti di sicurezza
L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) ha definito (UNI 7867) l’organismo architettonico
come sistema edilizio ovvero come il “sovra-sistema dei sistemi ambientali e tecnologico, cioè
l’insieme strutturato di unità abitali (elementi spaziali) e di unità tecnologiche (elementi
tecnici) corrispondenti”.
Il sistema edilizio è stato quindi scomposto in sub-sistema ambientale, ovvero gli spazi (unità ed
elementi ambientali) e le loro caratteristiche tipologiche, distributive, ecc., e sub-sistema
tecnologico, ovvero gli elementi fisici che si articolano in divisioni materiali e funzionali (unità
tecnologiche ed elementi tecnici).
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Sistema tecnologico
Sistema
tecnologico Unità tecnologica
Classi di elementi
tecnologici
Strutture
Fondazione
Elevazione
Contenimento
Dirette, indirette
Verticali, orizzontali
Vert., orizz., inclinate, spaziali
Chiusure
Verticale
Orizzontale inferiore
Orizz. spazi aperti
Pareti esterne, infissi
Solai controterra, infissi
Solai su spazi esterni
Superiore Coperture, infissi esterni orizz.
Partizioni esterne
Verticale
Orizzontale
Inclinata
Elementi di protezione, separazione
Balconi, logge, passerelle
Scale, rampe
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Sistema tecnologico
Sistema
tecnologico Unità tecnologica
Classi di elementi
tecnologici
Partizioni interne
Verticale
Orizzontale
Inclinata
Pareti, infissi , elementi di
protezione
Solai, soppalchi, infissi
Scale, rampe
Blocco servizi
Arredo domestico
Blocchi servizi
Pareti contenitori Attrezzature
interne ed esterne
Impianto elettrico
Impianto di
climatizzazione
Alimentazioni, gruppi termici, reti,
centrali
Alimentazioni, gruppi termici, reti,
centrali Impianti di
fornitura servizi
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Struttura
Funzione principale: sostenere i carichi del sistema edilizio e collegare staticamente le sue
parti.
Funzioni secondarie: la partizione interna e/o chiusura esterna dell’organismo edilizio.
Requisiti
Sicurezza: protezione e garanzia dell’incolumità degli utenti. Resistenza alle azioni meccaniche
dovute (peso proprio, sovraccarichi statici e dinamici), azioni meccaniche dipendenti (sisma,
spostamenti terreno), sollecitazioni da urti, azione del fuoco, azioni chimico fisiche.
Benessere: benessere igrometrico, acustico, igienico, psicologico.
Fruibilità: consentire un equilibrato rapporto tra i condizionamenti di tipo statico e produttivo e
le esigenze ambientali e tipologiche degli spazi abitativi (agibilità, flessibilità, assenza di
ingombri).
Aspetto: fondamentale importanza nella composizione generale dell’edificio e della sua capacità
di inserirsi nell’ambiente.
Integrabilità: sia tra gli elementi che la compongono che con gli altri sottosistemi:integrazione
dimensionale,impiantistica, stabilità morfologica.
Gestione: durata e manutenzione, parte della costruzione concepita per durare più a lungo,
meno soggetta a manutenzione, l’ultima ad essere demolita, importante il mantenimento
dell’integrità.
Struttura di elevazione
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