Perché i calci nei Testicoli fanno così male? · DELL'INDICE GLICEMICO:Prevede cibi a basso...

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Anno VI Numero 1223 Venerdì 10 Novembre 2017 S. Leone Magno AVVISO Ordine 1. Ordine: Campagna Vaccinazione contro influenza 2. Caduceo d’Oro 2017 e Giuramento di Galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Che cosa sono le piaghe da decubito? 4. Voglia di dieta, 8 regimi a confronto Prevenzione e Salute 5. “Tiroide, la dieta scorretta aumenta il rischio di noduli”, vero o falso? 6. Perché i calci nei Testicoli fanno così male? 7. Quale cura per il mal di schiena? 8. Sangue dal naso frequente? Occhio alla pressione. Meteo Napoli Giovedì 10 Novembre Nuvoloso Minima: 11° C Massima: 17 °C Umidità: Mattina = 68% Pomeriggio = 70% “Tiroide, la DIETA SCORRETTA aumenta il Rischio di Noduli”, Vero o Falso? Falso. Solo se nella dieta di ogni giorno si consumassero quasi esclusivamente brassicacee, cioè cavoli, broccoli, cavolfiori, verze e cavolini, potrebbe verificarsi un aumento del rischio di noduli alla tiroide Ad essere prevalentemente interessate dal nodulo tiroideo, una delle patologie più frequenti a carico della tiroide, sono le donne. Si tratta tuttavia di una patologia benigna che si manifesta con difficoltà alla deglutizione o un senso di costrizione al collo, oppure il nodulo è chiaramente visibile a livello del collo; questo, insieme a sintomi quali sensazione di oppressione sulla trachea o esofago, difficoltà a respirare, dovrebbero indurre il paziente a rivolgersi al medico. L’ecografia è in grado di escludere o meno la presenza di un nodulo, valutandone le dimensioni, mentre non sempre è indicato l’intervento chirurgico.” (Salute, Humanitas) Perché i calci nei Testicoli fanno così male? Che tempismo! Un calcio"nelle parti basse" fa così male perché i testicoli sono ricchissimi di terminazioni nervose, che per di più non sono protette da uno spesso strato di derma, come accade invece, per es., alla punta delle dita. La densità delle terminazioni nervose nelle due aree è simile, ma battere le punta delle dita su un tavolo non fa altrettanto male. Se particolarmente forti, i traumi dei testicoli possono provocare anche nausea e vomito e in seguito possono comparire lividi. In questi casi bisogna andare al pronto soccorso. Incidenti: Per via della loro posizione, i testicoli sono soggetti abbastanza spesso a incidenti, che si verificano con una frequenza maggiore fra i 15 e i 40 anni (una delle cause più frequenti è la caduta dalla moto). I traumi gravi possono compromettere la fertilità, ma fortunatamente sono una minoranza. SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……… E' gghjuta 'a pazziella mman' 'e ccriature FALSO

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Anno VI – Numero 1223 Venerdì 10 Novembre 2017 – S. Leone Magno

AVVISO Ordine

1. Ordine: Campagna

Vaccinazione contro influenza

2. Caduceo d’Oro 2017 e

Giuramento di Galeno

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 3. Che cosa sono le piaghe

da decubito?

4. Voglia di dieta, 8 regimi a

confronto

Prevenzione e Salute

5. “Tiroide, la dieta scorretta

aumenta il rischio di

noduli”, vero o falso?

6. Perché i calci nei Testicoli

fanno così male?

7. Quale cura per il mal di

schiena?

8. Sangue dal naso

frequente? Occhio alla

pressione.

Meteo Napoli

Giovedì 10 Novembre

Nuvoloso

Minima: 11° C Massima: 17 °C Umidità: Mattina = 68%

Pomeriggio = 70%

“Tiroide, la DIETA SCORRETTA aumenta il Rischio di Noduli”, Vero o Falso?

“Falso. Solo se nella dieta di ogni giorno si consumassero quasi esclusivamente brassicacee, cioè cavoli, broccoli, cavolfiori, verze e cavolini, potrebbe verificarsi un aumento del rischio di noduli alla tiroide

Ad essere prevalentemente interessate dal nodulo tiroideo, una delle patologie più frequenti a carico della tiroide, sono le donne. Si

tratta tuttavia di una patologia benigna che si manifesta con difficoltà alla deglutizione o un senso di costrizione al collo, oppure il nodulo è chiaramente visibile a livello del collo; questo, insieme a sintomi quali sensazione di oppressione sulla trachea o esofago, difficoltà a respirare, dovrebbero indurre il paziente a rivolgersi al medico. L’ecografia è in grado di escludere o meno la presenza di un nodulo, valutandone le dimensioni, mentre non sempre è indicato l’intervento chirurgico.” (Salute, Humanitas)

Perché i calci nei Testicoli fanno così male?

Che tempismo!

Un calcio"nelle parti basse" fa così male perché i testicoli sono ricchissimi di terminazioni nervose, che per di più non sono protette da uno spesso strato di derma, come accade invece, per es., alla punta delle dita. La densità delle terminazioni nervose nelle due aree è simile, ma battere le punta delle dita su un tavolo non fa altrettanto male. Se particolarmente forti, i traumi dei testicoli possono provocare anche nausea e vomito e in seguito possono comparire lividi. In questi casi bisogna andare al pronto soccorso. Incidenti: Per via della loro posizione, i testicoli sono soggetti abbastanza spesso a incidenti, che si verificano con una frequenza maggiore fra i 15 e i 40 anni (una delle cause più frequenti è la caduta dalla moto). I traumi gravi possono compromettere la fertilità, ma fortunatamente sono una minoranza.

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Proverbio di oggi……… E' gghjuta 'a pazziella mman' 'e ccriature

FALSO

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1223

PREVENZIONE E SALUTE

QUALE CURA PER IL MAL DI SCHIENA?

Oggi le proposte sono numerosissime, ma non tutte hanno fondamento scientifico. E quelle davvero valide vanno scelte in base alle esigenze del caso

Se c’è da curare un mal di schiena, un dolore alla cervicale, o una spalla, le possibilità di trattamento paiono infinite: Terapia Manuale, Esercizio Fisico, Tecarterapia, Ultrasuoni, Osteopatia, Idrochinesiterapia,

solo per citare alcune fra le più note.

Domanda cui è difficile rispondere: ci hanno provato gli esperti italiani riuniti di recente al San Raffaele di Milano, cercando di fare il punto su quale dovrebbe essere il percorso di cura.

Il 30% delle assenze lavorative dipende dalla lombalgia

La necessità di chiarezza deriva dalla diffusione dei problemi muscolo-scheletrici che richiedono un intervento: il mal di schiena, per esempio, prima o poi colpisce l’80% della popolazione. Spesso si tratta di persone giovani, fra i 30 e i 45 anni, nella fascia d’età più produttiva: bloccarsi per un dolore che non passa è perciò un costo economico non indifferente, tanto che si stima che il 30% delle assenze lavorative dipenda proprio dalla lombalgia. Una buona fisioterapia aiuta quando il problema diventa cronico e in alcuni casi anche in fase acuta, ma «Se poniamo che le proposte terapeutiche per combattere il mal di schiena siano dieci: due o tre non servono affatto; tre o quattro vanno per la maggiore, ma non hanno conferme scientifiche; altre tre o quattro funzionano ed esistono effettivamente prove della loro efficacia.

A oggi però non sappiamo dire esattamente quale delle tecniche “approvate” sia superiore alle altre». : Un bel caos, come riconoscere a quale categoria appartiene il metodo che ci viene proposto? «Il paziente non può valutare da solo se un approccio sia valido o

meno, l’unica strada è affidarsi a un professionista con una formazione adeguata. Purtroppo capita spesso di ritrovarsi in una sorta di “gioco dell’oca” in cui si passa dal medico di base al neuroradiologo, poi si rimbalza dall’osteopata, quindi dal fisioterapista: un percorso accidentato che fa perdere mesi in cui la qualità di vita cala, con il rischio che il problema diventi più serio e comporti alterazioni permanenti. Chi visita un paziente con mal di schiena per la prima volta dovrebbe valutare: dov’è il dolore, quali limitazioni ci siano al movimento, alla forza, alla coordinazione; considerare l’età, il tipo di lavoro svolto, la postura; capire se ci sono controindicazioni all’esercizio fisico o sia opportuno intervenire con un intervento

chirurgico. L’essenziale è poi capire come occuparsi del singolo caso: le linee guida per indirizzare a un tipo di

trattamento o all’altro esistono, purtroppo spesso sono ancora poco condivise fra professionisti».

MA QUALI FUNZIONANO DAVVERO?

COME ORIENTARSI

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1223

L’unica altra arma a disposizione dei pazienti può essere quella di chiedere quali siano le prove scientifiche a supporto dell’efficacia della terapia proposta. «La ricerca in riabilitazione muscolo-scheletrica è una cenerentola, ma gli studi esistono e aumentano continuamente di numero: il fisioterapista dal canto suo può, e deve, scegliere fra metodi con un razionale scientifico che siano passati al vaglio della sperimentazione clinica, senza irrigidirsi a favore dell’uno o l’altro ma cercandone il minimo comune denominatore. Magari utilizzando nello stesso paziente tecniche diverse non in conflitto fra loro, come possono essere la terapia manuale e l’esercizio terapeutico», conclude Gatti.

Il mal di schiena qualche volta può essere spia di una malattia reumatica. È il caso delle spondiliti, o spondiloartriti. In questo caso le articolazioni non soffrono per cause meccaniche o traumatiche, bensì per una infiammazione cronica, in genere su base autoimmunitaria. Il dolore in queste patologie è persistente e si accompagna a una marcatissima rigidità mattutina, che dura alcune ore, mentre migliora nel corso della giornata. Le spondiloartriti colpiscono di preferenza, anche se non esclusivamente, i maschi fra i 20 e i 40 anni. Spesso vengono riconosciute dopo molti anni mentre è importante che siano diagnosticate in tempo per importante che siano diagnosticate per tempo in modo da evitare un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale. Per distinguerle da altri mal di schiena, oltre che dei sintomi, ci si avvale di esami radiologici ed esami del sangue. La terapia si avvale di antinfiammatori a forti dosi per togliere il dolore e permettere una ginnastica specifica. Nei restanti casi oggi ci sono farmaci biologici efficaci. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE

CHE COSA SONO LE PIAGHE DA DECUBITO?

Le piaghe o ulcere da decubito sono lesioni che si possono formare nelle parti del corpo sottoposte a compressione prolungata, fatto che provoca disturbi nella circolazione del sangue e quindi una progressiva alterazione del tessuto.

Altre cause possono essere lo sfregamento continuo su lenzuola ruvide, la macerazione della pelle dovuta a sudorazione abbondante o a perdita di urina o feci, lo stato di anemia o diabete, la malnutrizione, alcune malattie circolatorie. I soggetti più colpiti sono quelli costretti a letto o all’immobilità, come gli anziani o gli ammalati. I luoghi del dolore. Le zone più esposte sono la parte inferiore della schiena e le natiche, i talloni, i malleoli. Inizialmente si presentano arrossamento e dolore della pelle, successivamente si accumulano liquidi con comparsa di vesciche prima e di ferite vere e proprie poi. Per prevenire o contrastare la formazione di piaghe è bene cambiare almeno ogni due ore la posizione dell’infermo e mantenere la pelle pulita e idratata. Le lenzuola devono essere morbide e ben distese, vanno evitati i materiali impermeabili, come la gomma, che non lasciano traspirare. (Salute, Ansa)

IL CASO PARTICOLARE DI UNA FORTE RIGIDITÀ AL MATTINO CHE DURA ORE

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SCIENZA E SALUTE

VOGLIA DI DIETA, 8 REGIMI A CONFRONTO Cosa 'offrono', quanto durano, quale risultato assicurano giorno per giorno: ecco un confronto interattivo tra otto delle più diffuse diete per perdere peso FAST:Prevede 2 giorni alla settimana consecutivi di quasi digiuno, per un totale di 500 cal. per

le donne e 600 per gli uomini divisi tra pranzo e cena. Negli altri giorni si mangia regolarmente I PASTI: COLAZIONE:100g. di yogurt scremato,30g. di rice e 110g. di mirtillo fresco PRANZO: Si può saltare il pranzo,si fanno solo due pasti al giorno SPUNTINO: Si può saltare la merenda CENA: Petto di pollo (140g.) saltato con verdure e 1 mandarancio

DUNKAN: E' una dieta a tappe: nella prima si segue un regime iperproteico, in seguito

limitata introduzione di verdure e frutta in alcuni giorni e sole proteine in altri. La fase 3 prevede l'introduzione di altri elementi. I PASTI: COLAZIONE : 1 caffè con aspartame, 1 o 2 yogurt magri, 1 uovo alla coque PRANZO: Uova sode con maionese, hamburger alla tartara, 2 yogurt SPUNTINO: 1 yogurt /100g. di formaggio fresco magri /1 fetta di tacchino CENA: Gamberetti con maionese, pollo alla diavola, 1 yogurt

DISSOCIATA: Prevede regole di associazione dissociazione degli alimenti per questioni di

acidità/alcalinità all'interno della stessa giornata. E' vietato accoppiare carboidrati e proteine, si sconsiglia la frutta o il dessert a fine pasto I PASTI: COLAZIONE : Un bicchiere di latte scremato o uno yogurt magro e cereali a scelta PRANZO: Una porzione di carboidrati (pasta o riso 80 g.) e verdure cotte o crude SPUNTINO: Una spremuta, un frutto o un centrifugato di verdure CENA: Una porzione di proteine (carne, pesce o uova) e verdure cotte o crude

ATKINS: Limita in modo drastico i carboidrati complessi (pane, pasta, riso, patate ecc.) e

semplici (zuccheri, frutta,dolci), che non devono superare mai i 90g. / die complessivamente. Si possono invece mangiare proteine a volontà. I PASTI: COLAZIONE : Un caffè. un panino (40g.) 30g.di formaggio Emmental PRANZO: 2 fette di roast beef (100g.), insalata SPUNTINO: 1 bicchiere di latte magro e una tazza di tè CENA: Trancio di pesce alla griglia (200g.) finocchi in insalata

A ZONA: Prevede percentuali molto alte di proteine. L'obiettivo è la riduzione della

stimolazione insulinica, restringendo la quota di carboidrati. L'introito calorico complessivo si compone di carboidrati (40%) proteine (30%) grassi (30%) I PASTI: COLAZIONE : Latte, 1 fettina di pane integrale con bresaola, 1 kiwi e 9 mandorle PRANZO: Salmone (140g.) con insalata, 1 pomodoro con olio evo e 1 mela SPUNTINO: Yogurt magro (200 cc) o caciotta (40g.) o 1 kiwi CENA: Petto di pollo (90g.), spinaci (120g.) 6 asparagi con olio evo, vino

WEIGHT WATCHERS:Dieta ipocalorica bilanciata che ha il suo punto di forza negli

incontri settimanali con un gruppo di persone a dieta per condividere successi e insuccessi. Banditi alcolici e, bevande dolci e gassate I PASTI: COLAZIONE : 1 cappuccino, 4 biscotti secchi, 1 kiwi, un té o caffè PRANZO: 100 g. di ravioli ricotta spinaci, 180 g. di pesce azzurro alla griglia, 1 patata lessa, fragole al limone SPUNTINO: 1 frutto o 1 yogurt magro CENA: 1 confez. di fiocchi di latte, zucchine alla griglia, 1 cucchiaino olio evo, limone, panino 60g. integrale

DELL'INDICE GLICEMICO:Prevede cibi a basso indice glicemico, sconsiglia alcuni abbinamenti

(proteine, animali / farinacei, lipidi /glucidi), frutta lontana dai pasti e cereali integrali. Proteine e lipidi consentiti a volontà. I PASTI: COLAZIONE : Tè verde con 3 fette biscottate e marmellata. Un frutto PRANZO: Melanzane alla parmigiana (con verdure grigliate, salsa di pomodoro, formaggio) SPUNTINO: 4 noci (opzionali) CENA: 100 g. di risotto ai quattro formaggi (con 100 g. di riso integrale)

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1223

PREVENZIONE E SALUTE

SANGUE dal NASO FREQUENTE? OCCHIO alla PRESSIONE

Ma il fenomeno può essere legato anche a riniti o a troppo sole. In nove casi su dieci basta tamponare con ghiaccio

Il «sangue dal naso» (Epistassi) in più di 9 casi su 10 si risolve in pochi minuti senza strascichi, ma per alcuni può essere così intenso o frequente da richiedere l'intervento dei medici.

Che cosa fare in questi casi? Quali i trattamenti più adeguati?

Alla domanda hanno cercato di rispondere due diversi studi Usa, che indicano anche i rimedi per il problema quando è lieve. Una prima ricerca, pubblicata su Otolaryngology - Head and Neck Surgery, ha preso in esame 147 pazienti arrivati dall'otorinolaringoiatra per epistassi fra il 2005 e il 2011: tutti erano casi abbastanza complessi, non risolti con il "fai da te" casalingo. Gli autori hanno cercato di capire gli effetti a breve e lungo termine dell'intervento scelto dal medico, ad esempio se e come veniva risolto il problema o se vi fossero conseguenze sul numero di recidive.

NO AI TAMPONI DI GARZE - un primo dato certo è la poca opportunità di piazzare nel naso tamponi

di garze assorbenti: in quasi 2 casi su 3 non funzionano e per di più favoriscono le ricadute. Il motivo è che il tampone aderisce ai coaguli di sangue e basta toglierlo per veder spesso ricominciare daccapo il sanguinamento. Efficaci invece la cauterizzazione (con agenti chimici o una piccola corrente elettrica) dei vasi che si sono lesionati, così come la loro embolizzazione o il "legamento". Misure però "estreme" queste due ultime, come conferma l'analisi condotta su oltre 57mila pazienti.

TAMPONARE COL GHIACCIO - In un paziente su due, il medico opta per la cauterizzazione dei vasi

coinvolti, mentre nel 38% anche il medico non fa molto di più di quello che potremmo fare noi a casa: evitare che il sangue venga inghiottito, facendo stare la persona con la testa dritta o piegata in

avanti (mai testa all'indietro, perché il sangue continua a uscire e si finisce per deglutirlo), comprimere le narici tenendole fra pollice e indice per qualche minuto, applicare un po' di ghiaccio

alla radice del naso per favorire il blocco del sanguinamento grazie alla vasocostrizione da freddo Questi - sottolineano le due esperte - sono i rimedi che risolvono la maggioranza degli episodi: per fortuna, infatti, l'epistassi di solito non è grave né richiede particolari accorgimenti. Bisogna, però, chiedere aiuto se dopo 20-30 minuti il sangue non accenna a fermarsi.

CAUTERIZZAZIONE - E proprio queste sono le situazioni, assieme ai casi in cui gli episodi diventano

molto frequenti, in cui la cauterizzazione è più indicata: è un metodo semplice e senza grossi effetti collaterali per risolvere il problema se è quantitativamente consistente o ricorrente. Quando non è così, bisogna più che altro stare calmi e armarsi di pazienza, senza farsi impressionare:

nei bambini spesso e volentieri l'epistassi dipende dalla cattiva abitudine di mettere le dita nel naso provocando piccoli traumi;

negli adulti può essere dovuta a banali riniti o anche alla vasodilatazione indotta dal troppo sole «I nostri dati indicano, tuttavia, che alcuni adulti sono più a rischio di epistassi. L'ipertensione, infatti, può facilitare il sanguinamento dal naso, così come le malattie della coagulazione; un aumento della probabilità si vede anche in pazienti con malattie cardiache, come la fibrillazione atriale, perché sono in cura con anticoagulanti, oppure in chi segue una terapia a base di antinfiammatori non steroidei, perché anche questi farmaci rendono il sangue meno capace di coagulare bene e le piccole emorragie quindi si bloccano con più difficoltà da sole».

MISURARE LA PRESSIONE - Il consiglio da seguire se il sangue dal naso diventa una consuetudine? Prima ancora di cauterizzare i vasi, provarsi la pressione: se è alta, curarsi farà spesso scomparire i sanguinamenti oltre a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, come infarti o ictus. (Salute, Corriere)

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ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA ANTINFLUENZALE 2017

L’Ordine in collaborazione con Federfarma ha predisposto una locandina informativa che riporta le raccomandazioni ed i consigli per prevenire l’influenza 2017-2018.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Le locandine saranno distribuite

nei prossimi giorni a tutte le farmacie di Napoli e Provincia.

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ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla

PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO

Domenica 17 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare– NA

Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso. Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento sulle:

CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE Di seguito il link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordinenuovo/images/pdffiles/regolamento-contributi-volontari-manifestazione-2017.pdf

nel Panel le

aziende che lo SCORSO ANNO

hanno contribuito, con patrocinio volontario, alla realizzazione dell’evento.

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