Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”,...

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Perché Good One? Sicuramente vi starete chie- dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere- mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi della redazione, han- no potuto visitare una delle più belle città d’Europa: Londra. Questo viaggio ha sicuramente arricchito il nostro patrimonio culturale, sia per quanto riguarda la conoscenza di una realtà a noi vicina, sia per l’appro- fondimento della lingua in- glese. Naturalmente siamo entrati in stretto contatto con i ragazzi del posto e questo ci ha portato a notare un particolare intercalare, per l’appunto: “Good one!”. Ci siamo chiesti così, cosa significasse questa espres- sione e ci è stato risposto che tali parole vengono uti- lizzate per fare del sarcasmo. Ora cerchiamo di farvi capi- re meglio: nel momento in cui qualcuno fa una battuta sciocca, che provoca però riso, sarcasticamente si ten- de a dare dell’ “intelligente” a quella persona. Non vo- gliamo pero’ identificare il nostro lavoro con qualcosa di banale o stupido, abbiamo intenzione di risultare sarca- stici, pungenti, ironici, in modo da far affiorare ogni questione, anche la più deli- cata, analizzandola con gli occhi di ragazzi che senza paura cercano, con intelli- genza, di esprimere le pro- prie opinioni. Detto questo vi auguriamo buona lettura e buon diverti- mento, nella speranza di far scattare in voi quei meccani- smi di cui è dotato il nostro cervello e che tanto serve a fare di una persona ordina- ria, una straordinaria: PEN- SARE, RAGIONARE , CRITICARE. Sara e Clarissa Numero 1 - dicembre 2012 Sommario: Attualità 2 Lex 4 Spazio scienza 5 Sport 6 Intrattenimento 7 Divertitempo 8 La proposta di creare un giornale della scuola è stata subito accolta con gioia ed entusiasmo, ma anche con una certa apprensione per- ché il lavoro di una giovane redazione, alla sua prima esperienza, è veramente tanto. Chi siamo? Siamo 20 alunni del Liceo Scientifico di Morcone, tutti ben motivati e contenti perché, anche se lavoriamo un po’ di più, lo facciamo con entusiasmo ed allegria. Entusiasmo ed alle- gria che vogliamo comuni- care anche a voi tutti. In questi primo numero abbiamo già dato al giornale il taglio che riteniamo possa essere quello definitivo, ma abbiamo intenzione di far partecipare chiunque voglia darci un apporto costrutti- vo , anzi vogliamo creare un apposito spazio, che è “ L’angolo dei lettori”, per accogliere le istanze che potrete inviarci via mail al sito che troverete all’ultima pagina. Il progetto prevede l’uscita di tre o quattro numeri nel corso di quest’anno scolasti- co, tutti in versione online , ma scaricabili, per la cui elaborazione ci siamo av- valsi anche della competen- ze acquisite nell’ambito dei progetti PON – ECDL - TRINITY. Vi ringraziamo per l’attenzione che ci state prestando sperando di non deludervi. Chi siamo?

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Perché Good One?

Sicuramente vi starete chie-

dendo perché “Good One”,

bene…ora ve lo spieghere-

mo! Nel corso dell’anno

scolastico 2012-2013, alcuni

ragazzi della redazione, han-

no potuto visitare una delle

più belle città d’Europa:

Londra. Questo viaggio ha

sicuramente arricchito il

nostro patrimonio culturale,

sia per quanto riguarda la

conoscenza di una realtà a

noi vicina, sia per l’appro-

fondimento della lingua in-

glese. Naturalmente siamo

entrati in stretto contatto

con i ragazzi del posto e

questo ci ha portato a notare

un particolare intercalare,

per l’appunto: “Good one!”.

Ci siamo chiesti così, cosa

significasse questa espres-

sione e ci è stato risposto

che tali parole vengono uti-

lizzate per fare del sarcasmo.

Ora cerchiamo di farvi capi-

re meglio: nel momento in

cui qualcuno fa una battuta

sciocca, che provoca però

riso, sarcasticamente si ten-

de a dare dell’ “intelligente”

a quella persona. Non vo-

gliamo pero’ identificare il

nostro lavoro con qualcosa

di banale o stupido, abbiamo

intenzione di risultare sarca-

stici, pungenti, ironici, in

modo da far affiorare ogni

questione, anche la più deli-

cata, analizzandola con gli

occhi di ragazzi che senza

paura cercano, con intelli-

genza, di esprimere le pro-

prie opinioni.

Detto questo vi auguriamo

buona lettura e buon diverti-

mento, nella speranza di far

scattare in voi quei meccani-

smi di cui è dotato il nostro

cervello e che tanto serve a

fare di una persona ordina-

ria, una straordinaria: PEN-

SARE, RAGIONARE ,

CRITICARE.

Sara e Clarissa

Numero 1 - dicembre 2012

Sommario:

Attualità 2

Lex 4

Spazio scienza 5

Sport 6

Intrattenimento 7

Divertitempo 8

La proposta di creare un

giornale della scuola è stata

subito accolta con gioia ed

entusiasmo, ma anche con

una certa apprensione per-

ché il lavoro di una giovane

redazione, alla sua prima

esperienza, è veramente

tanto.

Chi siamo? Siamo 20 alunni

del Liceo Scientifico di

Morcone, tutti ben motivati

e contenti perché, anche se

lavoriamo un po’ di più, lo

facciamo con entusiasmo ed

allegria. Entusiasmo ed alle-

gria che vogliamo comuni-

care anche a voi tutti.

In questi primo numero

abbiamo già dato al giornale

il taglio che riteniamo possa

essere quello definitivo, ma

abbiamo intenzione di far

partecipare chiunque voglia

darci un apporto costrutti-

vo , anzi vogliamo creare

un apposito spazio, che è “

L’angolo dei lettori”, per

accogliere le istanze che

potrete inviarci via mail al

sito che troverete all’ultima

pagina.

Il progetto prevede l’uscita

di tre o quattro numeri nel

corso di quest’anno scolasti-

co, tutti in versione online ,

ma scaricabili, per la cui

elaborazione ci siamo av-

valsi anche della competen-

ze acquisite nell’ambito dei progetti PON – ECDL -

TRINITY.

Vi ringraziamo per l’attenzione

che ci state prestando sperando

di non deludervi.

Chi siamo?

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Airport 9.00 am. The air is unusually

hot. A few guys get off visibly tired

after a trip in a tight space of few

square metres. Nevertheless, as

soon as their heads

enter the plane sliding

door, an adrenaline

stream runs through

their veins. Later on

they are again at the

airport, but this time

they’ve just arrived in

London. The excitement

is so high, the curiosity

is so perceptible as to be

a l m o s t p a l p a b l e .

Students now are

hungry, they are waiting for a buffet. At the

L e m y S c h o o l

sandwiches disappear quickly. The time is spent having a

first look at the district where we

will stay. It’s already time to meet our new families. When the doorbell

rings everybody thinks: <Is it my

“adoptive” family?> And one by one students enter their one-week

new homes. The first night isn’t

easy: a new house, unknown people,

information about the family to gather, a foreign language and.....

the food! The next day the students

are ready to attend lessons at some

local schools to learn the English educational model and to study.

They discover that the English don’t

know nothing about Italy, only “Ciao bella” (pronounced with one

L). British children are friendly and

a real fun. They consider Italians as “aliens” who have come to the Earth

to be investigated. Schools are bigger

than Italian schools. If you don’t want to lose your way, you need a

satellite navigation system. Someone

go in a theatre at Drama’s lesson, other one draw the Coca

Cola’s packaging at

Business’ lesson. In the afternoons students are

surrounded by London’s

sites, in its landscapes half iden by fog., but at the

same time so eloquent.

Buildings overtop high in their old dresses, symbols

of the modern City. They

are intense moments lived lightly with the awareness

of being part of the stream

of life flowing throught London. After seven days

time to say goodbye has

arrived. After the greetings with the host family and the Lemy School,

with their teacher Maria Della Penna

and the secretary Luigia Piccaluga, students come back to Morcone with

the wish to return under the Big Ben

next year.

Back to London

Pagina 2

“An

adrenaline

stream runs

through

their veins”

Le borse colano a picco,

lo spread si alza e la

pressione fiscale distrug-

ge il piccolo.

le per arginare gli effetti della

c r i s i ” .

“ Confermo quanto ha già dichiara-

to il vicesindaco – dice il parroco

don Nicola Gagliarde - La Chiesa

con la Caritas parrocchiale dona

sostegno a decine di famiglie con

contributi non consistenti, ma

sufficienti per il pagamento di

bollette e di piccoli lavori di manu-

tenzione nelle abitazioni.”

Queste, invece, le risposte di altri

intervistati di cui omettiamo l’i-

dentità per ovvi motivi:

“L’economia vive una fase di stal-

lo. Circola sempre meno denaro e

la cosa mette in difficoltà le attivi-

tà commerciali in quanto, a causa

della perdita di molti posti di lavo-

ro e dell’aumento eccessivo delle

tasse, negli ultimi anni è diminuito

drasticamente il potere d’acquisto

della moneta” ( A. T. commercian-

te) “In paesi piccoli come il nostro

la crisi si sente maggiormente.

Lavoro e soldi scarseggiano, di

conseguenza le persone non spen-

dono e i commercianti ne risentono

in particolar modo. (A.D.)

“Il commercio ne risente molto,

soprattutto quello dei libri, in quan-

to questi ultimi non sono un bene

di prima necessità come può esser-

lo il cibo o la sanità. Le librerie

inoltre, sono svantaggiate anche nei

Anche il nostro Paese sta vivendo

una periodo di crisi economica,

che si sta protraendo già da molti

mesi e che sta incidendo negati-

vamente sull’economia della

nazione. Ritenete che anche il

nostro territorio stia vivendo gli

effetti di tale crisi? Questa la domanda che abbiamo

posto ad alcune persone che secon-

do noi possono fornirci una giusta

lettura della situazione. Il Parroco,

il Vicesindaco,i commercianti, una

mamma, un’operaia ci sono sem-

brate le persone più adatte a darci

una risposta. Ecco le loro testimo-

nianze.

Il vicesindaco, dot.ssa Ester D’Af-

flitto, afferma: “ Senz’altro la situa-

zione è molto cambiata ed il Comu-

ne cerca di intervenire per dare un

sostegno economico alle famiglie

meno agiate con il progetto

“Sussidio”. Tale progetto si avvale

di fondi che dovrebbero arrivare

mensilmente, ma questo non avvie-

ne con continuità. Inoltre, in colla-

borazione con l’associazione

“Mani Tese”, si cerca di dare aiuto

ad altre famiglie.” Devo anche

aggiungere che nell’ultimo periodo

anche la Chiesa, offre aiuti di vario

genere ai disagiati tramite la Cari-

tas, così ,con questa sinergia di

interventi, si cerca di fare il possibi-

periodi di festa, come quello natali-

zio, poiché i libri non sono un

regalo frequente.” (M. M. commer-

ciante)

“Purtroppo questo è un periodo

molto, molto difficile. Le persone

anziane , che percepiscono una

piccola pensione, rinunciano anche

a comprare qualche farmaco che

non è prescrivibile, poiché non

hanno soldi per pagarlo. Non hanno,

insomma , i soldi per curarsi !

( C.P., farmacista)

“ Lavoro da quattro anni in una ditta

dove sono stata pagata sempre pun-

tualmente, anche se più volte sono

andata in Cassa integrazione. Ora

non percepisco lo stipendio da 3

mesi. Ho comprato una macchina a

rate e questo mese non potrò pagar-

la. Spero di avere parte dei miei

soldi prima di Natale, altrimenti non

so come potrò andare avanti, perché

anche mio marito ha un lavoro

precario.” ( M. C, , operaia)

Non ci vuole molto per concludere

che la crisi economica incide pesan-

temente sulla nostre realtà economi-

che.

Mara

Angelantonella

Claudia

Andrea

Luigi

L’intervista

Attualità

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“Non siamo cinici ed opportuni-

sti, non siamo un insieme di

Stati bianchi o neri, siamo gli

Stati Uniti d’America”.

Tale pensiero è la sintesi della

visione politica emersa nei di-

scorsi di Barack Obama, primo

presidente afroamericano nella

storia degli Stati Uniti.

Da ciò potete facilmente evince-

re la grande importanza del per-

sonaggio citato che, dopo la

prima nomina nelle elezioni di

quattro anni fa, è stato riconfer-

mato presidente il 6 novembre

2012.

Risulta, dunque, vittorioso dal

testa a testa con il candidato Mitt

Romney, smentendo qualsiasi

incertezza riguardo l’impossibi-

lità di un secondo risultato posi-

tivo.

A convincere il popolo america-

no, oltre al giudizio positivo sul

suo operato nei precedenti anni

di governo ,e malgrado la grave

crisi economica in cui si dibat-

tono anche gli USA, è stato il

suo avvincente programma

elettorale. Obama si dimostra

favorevole ad introdurre tasse

per i ricchi, difendendo quindi

la classe media, e inoltre, soli-

dale nei confronti dei matrimoni

gay. A ciò si aggiunge il piano

per introdurre investimenti volti

alla creazione di infrastrutture e

alla salvaguardia del settore

educativo. Un’ulteriore confer-

ma ai cittadini è stato il

“discorso della vittoria”, in cui

ha esordito con il seguente mot-

to:”Il meglio per gli Stati Uniti

deve ancora venire”. A cui ha

poi aggiunto:”Siamo una fami-

glia e continueremo ad andare

avanti come una nazione unita”.

Al termine del discorso si è

congratulato, per la combattuta

campagna elettorale, con Mitt

Romney.

Dunque, si pone al comando

dell’America un presidente che

matura una visione innovativa,

diretta a contrastare i pregiudizi

che, in passato, hanno caratte-

rizzato la storia americana.

Obama si rende promotore di

una nuova concezione del sin-

golo cittadino, il quale è com-

pletamente integrato e partecipe

dello Stato di cui fa parte, indi-

pendentemente dall’essere bian-

co o nero, gay o etero, povero o

ricco, da ciò che si vuole essere

e da ciò che si è.

“Siamo più grandi della somma

delle nostre individualità. Sia-

mo e saremo per sempre gli

Stati Uniti d’America” ha con-

cluso e il mondo intero ha con-

diviso le sue posizioni.

Michela

Federica

Obama e Romney

Noi giovani e il futuro

i professori a dirsi soddisfatti

del senso di responsabilità che

gli alunni, uniti alle proprie

famiglie, hanno mostrato di

avere, evitando cortei violenti

e manifestando in modo sere-

no e civile.

Non possiamo però discono-

scere che, giunti agli ultimi

anni di scuola, noi studenti

iniziamo a vedere avvicinarsi

la scelta per il futuro e di con-

seguenza a provare sensazioni

di incertezza e quasi “paura”

nel pensare a ciò che ci atten-

de.

Anche le decisioni per quanto

riguarda l’università da intra-

prendere sono diventate pro-

blematiche. Non si sceglie più

in base a ciò che piace, ma a

ciò che offre una maggiore

sicurezza lavorativa. Spesso ci

si ritrova ad essere troppo

ambiziosi, scegliendo facoltà

che non rispecchiano le pro-

prie capacità, con la conse-

guenza di non riuscire a porta-

re a termine gli studi.

Riteniamo quindi ingiusto che

proprio nella nostra Repubbli-

ca, fondata sul lavoro, sia

questo l’aspetto che viene me-

no.

Secondo il nostro parere il

settore culturale deve essere

tenuto fuori dalla crisi che

l’Italia sta vivendo, poiché,

come afferma H. Brougham,

”La cultura rende un popolo

facile da guidare, ma difficile

da trascinare; facile da gover-

nare, ma impossibile a ridursi

in schiavitù.”

Gilda

Michela

Tagli al personale, manifesta-

zioni di piazza, aggressioni

agli studenti, mancanza di

certezze per il futuro…questo

è ciò che oggi offre la scuola.

Negli ultimi tempi tutti abbia-

mo assistito, anche se indiret-

tamente, attraverso i vari mez-

zi di comunicazione, a ciò che

sta movimentando le città ita-

liane, ovvero vari cortei orga-

nizzati da docenti e alunni per

esprimere il loro disappunto

riguardo i tagli effettuati ai

fondi scolastici. Ciò ha dan-

neggiato la regolare partecipa-

zione alle attività curriculari,

oltre ad aver già privato del

posto di lavoro gran parte del

personale.

Anche nella nostra piccola

realtà abbiamo riscontrato

delle analogie con quanto ac-

caduto.

Attualmente la nostra scuola

non è stata influenzata da tali

avvenimenti, infatti molti stu-

denti del nostro Liceo sono

estranei a ciò che sta accaden-

do perché non riescono ad

immedesimarsi in quella real-

tà. Ciò ha portato il Dirigente e

Numero 1 - dicembre

“Riteniamo

quindi

ingiusto che

proprio nella

nostra

Repubblica,

fondata sul

lavoro, sia

questo

l’aspetto che

viene meno”

Obama, presidente degli

Stati Uniti per la seconda

volta dopo una battaglia

politica contro Romney.

Il futuro vola via come bolle di sapo-

ne

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Page 4: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

“Non siamo cinici ed opportuni-

sti, non siamo un insieme di

Stati bianchi o neri, siamo gli

Stati Uniti d’America”.

Tale pensiero è la sintesi della

visione politica emersa nei di-

scorsi di Barack Obama, primo

presidente afroamericano nella

storia degli Stati Uniti.

Da ciò potete facilmente evince-

re la grande importanza del per-

sonaggio citato che, dopo la

prima nomina nelle elezioni di

quattro anni fa, è stato riconfer-

mato presidente il 6 novembre

2012.

Risulta, dunque, vittorioso dal

testa a testa con il candidato Mitt

Romney, smentendo qualsiasi

incertezza riguardo l’impossibi-

lità di un secondo risultato posi-

tivo.

A convincere il popolo america-

no, oltre al giudizio positivo sul

suo operato nei precedenti anni

di governo ,e malgrado la grave

crisi economica in cui si dibat-

tono anche gli USA, è stato il

suo avvincente programma

elettorale. Obama si dimostra

favorevole ad introdurre tasse

per i ricchi, difendendo quindi

la classe media, e inoltre, soli-

dale nei confronti dei matrimoni

gay. A ciò si aggiunge il piano

per introdurre investimenti volti

alla creazione di infrastrutture e

alla salvaguardia del settore

educativo. Un’ulteriore confer-

ma ai cittadini è stato il

“discorso della vittoria”, in cui

ha esordito con il seguente mot-

to:”Il meglio per gli Stati Uniti

deve ancora venire”. A cui ha

poi aggiunto:”Siamo una fami-

glia e continueremo ad andare

avanti come una nazione unita”.

Al termine del discorso si è

congratulato, per la combattuta

campagna elettorale, con Mitt

Romney.

Dunque, si pone al comando

dell’America un presidente che

matura una visione innovativa,

diretta a contrastare i pregiudizi

che, in passato, hanno caratte-

rizzato la storia americana.

Obama si rende promotore di

una nuova concezione del sin-

golo cittadino, il quale è com-

pletamente integrato e partecipe

dello Stato di cui fa parte, indi-

pendentemente dall’essere bian-

co o nero, gay o etero, povero o

ricco, da ciò che si vuole essere

e da ciò che si è.

“Siamo più grandi della somma

delle nostre individualità. Sia-

mo e saremo per sempre gli

Stati Uniti d’America” ha con-

cluso e il mondo intero ha con-

diviso le sue posizioni.

Michela

Federica

Obama e Romney

Noi giovani e il futuro

i professori a dirsi soddisfatti

del senso di responsabilità che

gli alunni, uniti alle proprie

famiglie, hanno mostrato di

avere, evitando cortei violenti

e manifestando in modo sere-

no e civile.

Non possiamo però discono-

scere che, giunti agli ultimi

anni di scuola, noi studenti

iniziamo a vedere avvicinarsi

la scelta per il futuro e di con-

seguenza a provare sensazioni

di incertezza e quasi “paura”

nel pensare a ciò che ci atten-

de.

Anche le decisioni per quanto

riguarda l’università da intra-

prendere sono diventate pro-

blematiche. Non si sceglie più

in base a ciò che piace, ma a

ciò che offre una maggiore

sicurezza lavorativa. Spesso ci

si ritrova ad essere troppo

ambiziosi, scegliendo facoltà

che non rispecchiano le pro-

prie capacità, con la conse-

guenza di non riuscire a porta-

re a termine gli studi.

Riteniamo quindi ingiusto che

proprio nella nostra Repubbli-

ca, fondata sul lavoro, sia

questo l’aspetto che viene me-

no.

Secondo il nostro parere il

settore culturale deve essere

tenuto fuori dalla crisi che

l’Italia sta vivendo, poiché,

come afferma H. Brougham,

”La cultura rende un popolo

facile da guidare, ma difficile

da trascinare; facile da gover-

nare, ma impossibile a ridursi

in schiavitù.”

Gilda

Michela

Tagli al personale, manifesta-

zioni di piazza, aggressioni

agli studenti, mancanza di

certezze per il futuro…questo

è ciò che oggi offre la scuola.

Negli ultimi tempi tutti abbia-

mo assistito, anche se indiret-

tamente, attraverso i vari mez-

zi di comunicazione, a ciò che

sta movimentando le città ita-

liane, ovvero vari cortei orga-

nizzati da docenti e alunni per

esprimere il loro disappunto

riguardo i tagli effettuati ai

fondi scolastici. Ciò ha dan-

neggiato la regolare partecipa-

zione alle attività curriculari,

oltre ad aver già privato del

posto di lavoro gran parte del

personale.

Anche nella nostra piccola

realtà abbiamo riscontrato

delle analogie con quanto ac-

caduto.

Attualmente la nostra scuola

non è stata influenzata da tali

avvenimenti, infatti molti stu-

denti del nostro Liceo sono

estranei a ciò che sta accaden-

do perché non riescono ad

immedesimarsi in quella real-

tà. Ciò ha portato il Dirigente e

Numero 1 - dicembre

“Riteniamo

quindi

ingiusto che

proprio nella

nostra

Repubblica,

fondata sul

lavoro, sia

questo

l’aspetto che

viene meno”

Obama, presidente degli

Stati Uniti per la seconda

volta dopo una battaglia

politica contro Romney.

Il futuro vola via come bolle di sapo-

ne

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Page 5: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

LEX è lo spazio in cui in-

tendiamo esaminare temi

civili e sociali a noi molto

vicini che analizzeremo alla

luce dei valori cui si ispira la

nostra Costituzione e ciò al

fine di divenire cittadini più

consapevoli. Ci è sembrato

giusto cominciare esaminan-

do la comunità scolastica

che è il luogo in cui trascor-

riamo un buon numero di

anni della nostra vita e dove

ci prepariamo ad affrontare

al meglio tutto ciò che av-

viene fuori dalle mura dell’-

edificio scolastico.

La scuola non può essere

lasciata da sola nell’espleta-

mento delle sue funzioni

formali, ma ha bisogno del

supporto della famiglia di

ciascun ragazzo e soprattutto

del ragazzo stesso. Per tal

motivo nel 1974 sono stati

introdotti gli Organi colle-

giali , con il preciso obietti-

vo di allargare la partecipa-

zione di genitori , alunni e

anche del personale non

docente. La partecipazione

dei genitori, che purtroppo

in alcuni casi è molto scarsa,

deve limitarsi esclusivamen-

te alla sfera educativa e non

può ‘’invadere’’ quella di-

dattica che è riservata ai

docenti. Ciò premesso pas-

siamo alla presentazione di

ciascun organo collegiale in

particolar modo di quelli che

interessano scuola seconda-

ria esaminandone le funzio-

ni.

Il Consiglio di classe è com-

posto da tutti i docenti della

classe , 2 genitori eletti dai

genitori degli studenti della

classe e 2 studenti eletti da-

gli studenti della classe. Il

Consiglio di classe è presie-

duto dal Dirigente scolastico

e si riunisce fondamental-

mente per migliorare i rap-

porti tra docenti, genitori e

alunni , individuare eventua-

li strategie di recupero e

adottare provvedimenti di-

sciplinari. Se invece bisogna

discutere delle valutazioni

periodiche e/o finali degli

alunni, il Consiglio si riuni-

sce con i soli docenti.

Il Collegio dei docenti, inve-

ce, è formato dal corpo do-

centi ed è presieduto dal

Dirigente scolastico. In par-

ticolare, il Collegio dei do-

centi cura la programmazio-

ne educativa, valuta periodi-

camente l’andamento didat-

tico per verificarne l’effica-

cia rispetto agli obiettivi

programmati, prende deci-

sioni riguardo ai libri didat-

tici da utilizzare, attua le

iniziative per il sostegno di

alunni diversamente abili,

Il Consiglio di istituto,in

genere, è composto da 8

rappresentanti dei docenti, 4

rappresentanti dei genitori,

4 rappresentanti degli stu-

denti e 2 rappresentanti del

personale non docente ed è

presieduto da uno dei rap-

presentanti dei genitori. Il

Consiglio dura per circa 3

anni scolastici e delibera

sulle seguenti materie: ap-

provazione del bilancio

preventivo e del conto con-

suntivo; acquisto o eventua-

le rinnovo delle attrezzature

tecno-scientifiche e sussidi

didattici; criteri per la pro-

grammazione e l’attuazione

delle attività scolastiche,

interscolastiche ed extrasco-

lastiche e per la partecipa-

zione dell’istituto a even-

tuali attività culturali, spor-

tive e ricreative di interesse

prettamente educativo.

Cristina

Antonella

Antonietta

Gli organi collegiali

Pagina 4

“Lo statuto

degli studenti

e delle

studentesse

fissa i diritti e

i doveri di

studenti e

studentesse”

Redazione

Una classe dopo la

riunione

Lex

La redazione Giornalisti:

Mara Tanzillo

Claudia Luciani

Angelantonella Garofalo

Cristina Di Fiore

Antonietta Mobilia

Antonella Mannello

Maria R. Iacobelli

Luigi Bollella

Andrea Lombardi

Nicola Santucci

Michela Iorio

Federica Gentile

Sara Di Fiore

Clarissa Baldini

Gilda Cusano

Daniele Mercurio

Giovanni Palladino

Dario Lombardi

Andrea G. Albini

Adele Lombardi

I grafici:

Cristian Barone

Maria R. Iacobelli

Docente coordinatore:

Prof.ssa Lucia De Tata

Si ringrazia per la collabora-

zione l’amico Antonio Zeoli

Potete inviare le vostre opi-

nioni o i vostri articoli all’e-

mail [email protected].

Non vediamo l’ora di ascol-

tarvi!

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Marte, quarto pianeta del

sistema solare dopo Mercu-

rio Venere e Terra, nono-

stante presenti basse tempe-

rature rispetto a quelle della

Terra comprese cioè tra

i -140 e 20 °C e un’atmosfe-

ra rarefatta, è considerato

il pianeta che più

somiglia alla Terra per via

delle sue caratteristiche

affini a quelle del nostro

pianeta. Ora vi starete

chiedendo: E’ una semplice

coincidenza? Oppure si

nasconde dell’altro nell’affa-

scinante pianeta

rosso, di cui la scienza ha

finora ignorato l’esistenza?

La risposta a questa doman-

da ci è stata data dalla sonda

Curiosity che avrebbe effet-

tuato una scoperta di grande

portata storica, osservando

su Marte la presenza di alcu-

ne molecole organiche, cioè

particelle che rappresentano

forme di vita.

Tale scoperta ha attirato

l’attenzione e l’interesse di

diversi scienziati: alcuni si

sono mostrati prudenti e

hanno affermato che tali

molecole,composti a base di

carbonio, non provano di per

sé la presenza di vita, ma al

tempo stesso rappresentano

ciò da cui essa può aver ini-

zio; alla Nasa che ha letteral-

mente smentito la scoperta di

materiale organico si è con-

trapposta invece l’esultanza

degli ufologi. Molti sono i

dubbi, le fantasie, gli interro-

gativi: ci si sta interessando

a qualcosa che forse esi-

ste...o che non è mai esistito

ed è il solo frutto della nostra

immaginazione.

Adele

Vita su Marte?

Red Bull mette le ali?

za già precedentemente cita-

ta con l’aiuto di un pallone

riempito d’elio, spesso solo

20 micron, e una capsula

pressurizzata, contenente

tutte le attrezzature delle

quali Felix si è servito per

prepararsi al salto, e le stru-

mentazioni scientifiche per

la registrazione di tutti i dati

di volo.

Una volta arrivato alla quota

di lancio, il base jumper ha

depressurizzato la cabina, ha

effettuato gli ultimi controlli

e si è lanciato nel vuoto.

Alle 20.08 (ora italiana) do-

po più di due ore e 25 minuti

di ascesa, Felix ha lasciato la

capsula e si è lanciato nel

vuoto. In 35", con un'accele-

razione pazzesca, ha rag-

giunto la velocità del suono.

Per qualche secondo lo si è

visto roteare, come se fosse

fuori controllo. Poi ha ritro-

vato la posizione di caduta,

cosiddetta posizione a

"delta" fino all'apertura del

super paracadute che gli ha

poi consentito di portare la

velocità a 200 km/h, fino

alla fase finale ed il ritorno

al suolo, quasi 7 minuti do-

po. Grazie al suo team di

esperti e allo sponsor ufficia-

le “Red Bull”, al suo corag-

gio e perché no, alla sua paz-

zia e imprudenza, un uomo,

Felix è riuscito in questa

fantastica impresa. Ma sarà

proprio vero che Red Bull

mette le ali?

Sara

Clarissa

Non è Superman, né uno dei

Fantastici 4. E’ un uomo. Un

uomo come tanti, con i suoi

limiti e le sue paure. Eppure

ce l’ha fatta! Da una distanza

di ben 39.045 m è riuscito a

superare una barriera fisica:

la velocità del suono che,

come sappiamo, nell’aria è

di 331,4 m/s. Il suo nome è

Felix Baumgartner, classe

1969, già noto per i suoi

trascorsi nell’ambito del

paracadutismo.

Il 14 ottobre alle ore 16.30

abbiamo assistito alla sua

fantastica impresa: attrezzato

di una speciale tuta che lo ha

protetto da temperature che

andavano dai 40°C del de-

serto(dove è partito) ai -32°C

(temperatura trovata al mo-

mento del lancio) e che gli

ha fornito ossigeno attraver-

so il casco e che è stata pres-

surizzata a 3,5 libbre (1,58

kg) per pollice quadrato, più

o meno la pressione atmosfe-

rica che si può trovare a 1-

0.600 metri,è salito all’altez-

Numero 1 - dicembre

“Si

nasconde

dell’altro

nell’affascinante

pianeta

rosso, di cui la

scienza ha

finora ignorato

l’esistenza?”

Marte, il pianeta rosso

Felix Baumgartener si lancia dallo

spazio per superare il recor del mon-

do di volo in caduta libera.

Pagina 5

Scienza

Page 7: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

Marte, quarto pianeta del

sistema solare dopo Mercu-

rio Venere e Terra, nono-

stante presenti basse tempe-

rature rispetto a quelle della

Terra comprese cioè tra

i -140 e 20 °C e un’atmosfe-

ra rarefatta, è considerato

il pianeta che più

somiglia alla Terra per via

delle sue caratteristiche

affini a quelle del nostro

pianeta. Ora vi starete

chiedendo: E’ una semplice

coincidenza? Oppure si

nasconde dell’altro nell’affa-

scinante pianeta

rosso, di cui la scienza ha

finora ignorato l’esistenza?

La risposta a questa doman-

da ci è stata data dalla sonda

Curiosity che avrebbe effet-

tuato una scoperta di grande

portata storica, osservando

su Marte la presenza di alcu-

ne molecole organiche, cioè

particelle che rappresentano

forme di vita.

Tale scoperta ha attirato

l’attenzione e l’interesse di

diversi scienziati: alcuni si

sono mostrati prudenti e

hanno affermato che tali

molecole,composti a base di

carbonio, non provano di per

sé la presenza di vita, ma al

tempo stesso rappresentano

ciò da cui essa può aver ini-

zio; alla Nasa che ha letteral-

mente smentito la scoperta di

materiale organico si è con-

trapposta invece l’esultanza

degli ufologi. Molti sono i

dubbi, le fantasie, gli interro-

gativi: ci si sta interessando

a qualcosa che forse esi-

ste...o che non è mai esistito

ed è il solo frutto della nostra

immaginazione.

Adele

Vita su Marte?

Red Bull mette le ali?

za già precedentemente cita-

ta con l’aiuto di un pallone

riempito d’elio, spesso solo

20 micron, e una capsula

pressurizzata, contenente

tutte le attrezzature delle

quali Felix si è servito per

prepararsi al salto, e le stru-

mentazioni scientifiche per

la registrazione di tutti i dati

di volo.

Una volta arrivato alla quota

di lancio, il base jumper ha

depressurizzato la cabina, ha

effettuato gli ultimi controlli

e si è lanciato nel vuoto.

Alle 20.08 (ora italiana) do-

po più di due ore e 25 minuti

di ascesa, Felix ha lasciato la

capsula e si è lanciato nel

vuoto. In 35", con un'accele-

razione pazzesca, ha rag-

giunto la velocità del suono.

Per qualche secondo lo si è

visto roteare, come se fosse

fuori controllo. Poi ha ritro-

vato la posizione di caduta,

cosiddetta posizione a

"delta" fino all'apertura del

super paracadute che gli ha

poi consentito di portare la

velocità a 200 km/h, fino

alla fase finale ed il ritorno

al suolo, quasi 7 minuti do-

po. Grazie al suo team di

esperti e allo sponsor ufficia-

le “Red Bull”, al suo corag-

gio e perché no, alla sua paz-

zia e imprudenza, un uomo,

Felix è riuscito in questa

fantastica impresa. Ma sarà

proprio vero che Red Bull

mette le ali?

Sara

Clarissa

Non è Superman, né uno dei

Fantastici 4. E’ un uomo. Un

uomo come tanti, con i suoi

limiti e le sue paure. Eppure

ce l’ha fatta! Da una distanza

di ben 39.045 m è riuscito a

superare una barriera fisica:

la velocità del suono che,

come sappiamo, nell’aria è

di 331,4 m/s. Il suo nome è

Felix Baumgartner, classe

1969, già noto per i suoi

trascorsi nell’ambito del

paracadutismo.

Il 14 ottobre alle ore 16.30

abbiamo assistito alla sua

fantastica impresa: attrezzato

di una speciale tuta che lo ha

protetto da temperature che

andavano dai 40°C del de-

serto(dove è partito) ai -32°C

(temperatura trovata al mo-

mento del lancio) e che gli

ha fornito ossigeno attraver-

so il casco e che è stata pres-

surizzata a 3,5 libbre (1,58

kg) per pollice quadrato, più

o meno la pressione atmosfe-

rica che si può trovare a 1-

0.600 metri,è salito all’altez-

Numero 1 - dicembre

“Si

nasconde

dell’altro

nell’affascinante

pianeta

rosso, di cui la

scienza ha

finora ignorato

l’esistenza?”

Marte, il pianeta rosso

Felix Baumgartener si lancia dallo

spazio per superare il recor del mon-

do di volo in caduta libera.

Pagina 5

Scienza

Page 8: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

Il tempo passa per tutti. Già

è proprio vero ! Neanche

leggende del calibro di Mi-

chael Schumacher e Massi-

miliano ‘Max’ Biaggi sono

esenti da questa legge che

prima o poi porta al capoli-

nea le carriere di tutti gli

sportivi. Il 2012 rimarrà per

molti appassionati di sport

una data da ricordare perché

segna il definitivo ritiro di

due campioni assoluti dei

motori che hanno emoziona-

to i tifosi delle due e quattro

ruote per molti anni. Michael

Schumacher si ritira a 43

anni, dopo aver vinto 7 titoli

mondiali e aver stabilito

innumerevoli record che lo

hanno consacrato come il

pilota di Formula 1 più vin-

cente di tutti i tempi. Per

molti il vero ritiro di Micha-

el resta quello del 2006,anno

in cui ha appeso il casco al

chiodo per la prima volta,ma

anche se la sua seconda vita

agonistica è stata avara di

soddisfazioni,il solo corag-

gio di rimettersi in gioco a

quarant’anni dimostra la

stoffa di un campione senza

eguali. Ora il casco al chiodo

lo ha appeso per davvero,e

siamo sicuri che tutti i suoi

tifosi e i numerosi appassio-

nati di Formula 1 nel mondo

lo ricorderanno più per le

sue numerose vittorie in Be-

netton e Ferrari che per i

suoi ultimi tre anni deludenti

in Mercedes.

Diverso,invece, il finale di

carriera del ‘corsaro’ che

chiude con la vittoria del

titolo Superbike,il suo se-

condo nella categoria,che si

va ad aggiungere ai quattro

titoli mondiali conquistati

nel motomondiale classe

250,che fanno di lui il pilota

più vincente della categoria

del motomondiale 250-

5,insieme al britannico Phil

Read. Max inoltre sarà ricor-

dato anche per essere stato il

secondo pilota a vincere un

titolo mondiale sia con le

moto prototipo, sia con le

derivate di serie,impresa

riuscita precedentemente

solo allo statunitense Jhon

Kocinski. Ora anche per lui

è arrivato il momento di

appendere il casco al chiodo,

all’età di 41 anni non si può

pretendere più di andare

avanti ed è meglio lasciare lo

sport con un immagine vin-

cente come ha fatto Max.

D’altronde il tempo passa

per tutti, anche per le leg-

gende. Purtroppo!

Daniele

Giovanni

Andrea Gianmario Dario

tutti gli altri sette amici che aveva-

no partecipato alla sperimentazione

mi chiesero di giocare anche per il campionato di serie A. Io avevo

scelto i partecipanti non tra gli

appassionati di giochi, ma tra gli appassionati di calcio che in Italia

sono la maggioranza. E quando

tutti, nessuno escluso, mi chiesero di continuare a giocare, capii che

c'era sotto qualcosa di buono.

Così nell'88 facemmo il primo campionato, poi un secondo e subi-

to dopo, nel '90, uscì il primo Libro

(Serie A – Il gioco più bello del mondo dopo il calcio)’. Alla do-

manda “ Come traccerebbe il profi-

lo del fantacalcista ideale” , Riccar-do Albini risponde così: ‘Ma siamo

tutti noi, di base tutti gli appassio-

nati di calcio, non importa l'età. Nella nostra lega siamo alla venti-

quattresima stagione consecutiva e

nonostante non siamo più ragazzini, almeno anagraficamente, grazie al

gioco ed alle sue fasi associative

(penso all'asta) riusciamo a mante-nere intatto quello spirito goliardico

e sportivo che ci lega da tanti anni.

Io gioco quasi costantemente con il 3-5-2 ed ho puntato forte sul centro-

campo. In attacco, come ti dicevo,

ho El Sharawy, Denis, Insigne,

Sicuramente questa è la domanda

che si sono posti migliaia di appas-

sionati nel mondo,ma a cui nessuno almeno fino ad oggi sapeva dare

risposta. Ora finalmente l’uo-

mo ,che ha intuito questo fantastico gioco entrato a far parte della cultu-

ra italiana ,si rivela in un intervista

per ‘Fantagazzetta’ raccontandoci i segreti del successo di questa sua

geniale invenzione. Ecco un estratto

della sua intervista: ‘Era sin dall'84-/85 che pensavo a come implemen-

tare il gioco senza utilizzare dati

statistici che, un po' per la natura del calcio, un po' per la scarsa di-

sponibilità (parliamo di metà anni

'80) sarebbero stati un ostacolo. Nel 1988 avevo un regolamento e così,

insieme ad alcuni amici, abbiamo

d ec i s o d i f a r e la p r i ma “sperimentazione” in occasione dei

Campionati Europei. L'Europeo fu

un'ottima scelta per il test, perché aveva una durata molto breve.

Parliamoci chiaro, se avessi cercato

di coinvolgere degli amici in un gioco allora sconosciuto della dura-

ta di nove mesi probabilmente

nessuno ci sarebbe stato. Invece con gli Europei, il tutto si riduceva a un

paio di settimane e quindi anche il

test era fattibile. Dopo gli Europei

Pellissier, Pabon e Muriel.In classi-

fica sono felicemente primo (ride).’

Infine chiude con una considerazio-ne tra il rapporto tra il Fantacalcio e

il calcio reale: ‘Diciamo che esulto

sotto il tavolo e mi auguro che poi il Milan vinca lo stesso. La mia fede è

rossonera e quest'anno vado a nozze

perché ho fortemente voluto e com-prato El Shaarawy, ma questo non

mi ha certo impedito di schierare

I n s i g n e i n N a p o l i -Milan.Sicuramente il Fantacalcista

ne sa di calcio molto più degli altri

perché è tenuto a conoscere anche giocatori minori che prima non

avrebbe neanche notato.’ Grazie a

questa intervista, finalmente ne sappiamo di più su un uomo a cui

tutti gli Italiani sono grati per aver

creato uno dei loro passatempi preferiti.

Daniele Giovanni

Andrea Gianmario

Dario

Il ritiro di due Leggende

Chi ha inventato il Fantacalcio?

Pagina 6

“Era sin

dall'84/85 che

pensavo a come

implementare il

gioco senza

utilizzare dati

statistici”

sport

Il “corsaro” Max Biaggi con

la sua moto

Page 9: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

Psy che canta Gangnam

Style

Domenica, 11 novembre

2012 a Francoforte, si sono

tenuti gli MTV Europe

Music Awards, che hanno

visto la premiazione di quel-

li che sono considerati dal

grande pubblico i più grandi

e coinvolgenti fenomeni

canori del momento. Al ti-

mone dell’evento Heidi

Klum, bellissima e affasci-

nante modella tedesca che ha

gestito al meglio lo straordi-

nario spettacolo. Molti erano

gli artisti di grande capacità

a concorrere, ma non sempre

si premia la bravura. Taylor

Swift, si è aggiudicata la

vittoria di ben tre categorie:

Best Live (ci chiediamo co-

me abbia fatto contro Green

Day, Muse, Lady Gaga ,

Best Look e Best Female).

Evidentemente quest’anno

tornano di moda gli stivali e

la voce stridula. Justin Bie-

ber, conquista la vittoria di

due premi (Best Male e Best

Pop) e ultimi, ma non meno

importanti, i ragazzi della

boyband anglo-irlandese più

famosa del momento, ovvero

gli One Direction che hanno

ottenuto due premi (Best

New e Biggest Fan). Non ci

soffermiamo sulla discussio-

ne di questi premi per non

scatenare una lotta tra adole-

scenti. Non poteva mancare,

inoltre il fenomenale Psy che

con la canzone che ha spo-

polato sul web, Gangnam

Style, vince “Best Video”.

Durante la serata alcuni arti-

sti hanno intrattenuto il pub-

blico con le loro performan-

ce: Taylor Swift, con il suo

nuovo singolo ‘’ We are

never ever getting back toge-

ther’’, Psy, con Gangnam

Style, i Muse con Madness

accompagnati da una straor-

dinaria scenografia in 3D

degna di rappresentare il loro

sperimentalismo musicale e,

infine, il rapper Pitbull con il

suo singolo International

Love. Come ci aspettavamo,

l’evento è stato a dir poco

magnifico; gli artisti , pre-

miati e non, hanno reso la

serata un vero e proprio

successo. Molto simpatici

sono stati Justin Bieber e

gli One Direction, che pur

non essendo stati presenti

alla cerimonia, hanno rin-

graziato i loro fan attraver-

so dei video messaggi mol-

to divertenti, apprezzati

dall’intero pubblico. Voi

invece cosa ne pensate? Sod-

disfatti o delusi?

Antonella

Cristina

Antonietta

Grevi petali di lacrime rosse

Solcano un corpo immobile

Sospiri sospesi

Nelle orecchie il vuoto.

Gli occhi sbarrati ricordano:

Mani callose

Che penetrano la pelle

Fino a lasciare

Indelebili macchie.

La strada sola.

Nessuno che possa soccorrere

Una gentile anima spezzata.

La luna accarezza quel corpo

Freddo

Calorosamente,

ma non da sollievo.

Rimane solo uno spirito

Sporco. Maria Rosaria

Numero 1 - dicembre 2012

Young Lines

È uno spazio riservato a

tutti i giovani autori che

vogliono pubblicare

loro lavori in versi o in

prosa.

Pagina 7

MTV Europe music award

Grevi petali rossi

intrattenimento

Page 10: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

Psy che canta Gangnam

Style

Domenica, 11 novembre

2012 a Francoforte, si sono

tenuti gli MTV Europe

Music Awards, che hanno

visto la premiazione di quel-

li che sono considerati dal

grande pubblico i più grandi

e coinvolgenti fenomeni

canori del momento. Al ti-

mone dell’evento Heidi

Klum, bellissima e affasci-

nante modella tedesca che ha

gestito al meglio lo straordi-

nario spettacolo. Molti erano

gli artisti di grande capacità

a concorrere, ma non sempre

si premia la bravura. Taylor

Swift, si è aggiudicata la

vittoria di ben tre categorie:

Best Live (ci chiediamo co-

me abbia fatto contro Green

Day, Muse, Lady Gaga ,

Best Look e Best Female).

Evidentemente quest’anno

tornano di moda gli stivali e

la voce stridula. Justin Bie-

ber, conquista la vittoria di

due premi (Best Male e Best

Pop) e ultimi, ma non meno

importanti, i ragazzi della

boyband anglo-irlandese più

famosa del momento, ovvero

gli One Direction che hanno

ottenuto due premi (Best

New e Biggest Fan). Non ci

soffermiamo sulla discussio-

ne di questi premi per non

scatenare una lotta tra adole-

scenti. Non poteva mancare,

inoltre il fenomenale Psy che

con la canzone che ha spo-

polato sul web, Gangnam

Style, vince “Best Video”.

Durante la serata alcuni arti-

sti hanno intrattenuto il pub-

blico con le loro performan-

ce: Taylor Swift, con il suo

nuovo singolo ‘’ We are

never ever getting back toge-

ther’’, Psy, con Gangnam

Style, i Muse con Madness

accompagnati da una straor-

dinaria scenografia in 3D

degna di rappresentare il loro

sperimentalismo musicale e,

infine, il rapper Pitbull con il

suo singolo International

Love. Come ci aspettavamo,

l’evento è stato a dir poco

magnifico; gli artisti , pre-

miati e non, hanno reso la

serata un vero e proprio

successo. Molto simpatici

sono stati Justin Bieber e

gli One Direction, che pur

non essendo stati presenti

alla cerimonia, hanno rin-

graziato i loro fan attraver-

so dei video messaggi mol-

to divertenti, apprezzati

dall’intero pubblico. Voi

invece cosa ne pensate? Sod-

disfatti o delusi?

Antonella

Cristina

Antonietta

Grevi petali di lacrime rosse

Solcano un corpo immobile

Sospiri sospesi

Nelle orecchie il vuoto.

Gli occhi sbarrati ricordano:

Mani callose

Che penetrano la pelle

Fino a lasciare

Indelebili macchie.

La strada sola.

Nessuno che possa soccorrere

Una gentile anima spezzata.

La luna accarezza quel corpo

Freddo

Calorosamente,

ma non da sollievo.

Rimane solo uno spirito

Sporco. Maria Rosaria

Numero 1 - dicembre 2012

Young Lines

È uno spazio riservato a

tutti i giovani autori che

vogliono pubblicare

loro lavori in versi o in

prosa.

Pagina 7

MTV Europe music award

Grevi petali rossi

intrattenimento

Page 11: Perché Good One?...Perché Good One? Sicuramente vi starete chie-dendo perché “Good One”, bene…ora ve lo spieghere-mo! Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, alcuni ragazzi

Divertitempo

Pagina 8

¹ ² ³

⁴ ⁴ ⁴ ⁴

¹⁴

¹¹

¹² ¹³

Orizzontali

4. Gli anni di sedici lustri - 8. Spara o abbassa la bandierina - 9.

Presidente ucciso a teatro - 10. Logo dell’America settentrionale

- 11. Gradazioni di voce - 12. Ai lati della via - 13. La fine di

mozzo

Verticali

1. Presa direttamente alla fonte - 2. Gli appestatori de “I promessi

sposi” - 3. Ricco di carne o di polpa - 4. Capitale della Norvegia -

5. Il contrario di poco - 6. Mistero nascosto - 7. Costituiscono

una tenda

Enigmistica

Vignette Nicola