PER SOSTENERE IL FUTURO, COME RIDURRE GLI SPRECHI … · Una dieta a base di carne comporta un...

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Il salone della Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare Claudia Sorlini Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari Università degli studi di Milano Cosa abbiamo nel piatto: Tecnologie, Ambiente, Educazione, Sicurezza PER SOSTENERE IL FUTURO, COME RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI OTALL

Transcript of PER SOSTENERE IL FUTURO, COME RIDURRE GLI SPRECHI … · Una dieta a base di carne comporta un...

Il salone della Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare

Claudia SorliniFacoltà di Scienze Agrarie e Alimentari

Università degli studi di Milano

Cosa abbiamo nel piatto: Tecnologie, Ambiente,Educazione, Sicurezza

PER SOSTENERE IL FUTURO, COME

RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI

OTALL

I numeri della fame nel mondo

Negli ultimi 40 anni la popolazione che non ha cibo sufficiente

è diminuita in %,ma èaumentata

il numero assoluto

Nature, No. 466

Mappa della fame nel mondo 2012

PERDITE E SPRECO DI ALIMENTI NEL

MONDO

- il 10% della produzione agricola mondiale si perde a causa dell’attacco alle piante da parte di funghi patogeni (senza contare le altre cause)

- Mediamente il 30-40% dei prodotti ortofrutticoli si perde nel percorso dal campo al consumatore viene buttato come rifiuto sia nei PVS che nei paesi sviluppati. Nei PVS caldi questa percentuale arriva al 50%.

PERDITE E SCARTI NELLE DIVERSE

REGIONI DEL MONDO

Le perdite di cibo

Complessivamente si spreca una quota pari a 1/3 della produzione mondiale di cibo sufficiente per nutrire ogni anno metà della popolazione mondiale (3,5 miliardi)

Nei Paesi sviluppati la quota maggiore si perde come spreco: la si ritrova nei rifiuti domestici e urbani (mense, ristoranti ecc.)

Nei paesi in via di sviluppo la percentuale più alta si perde nell’azienda agricola e durante il processodi trasformazione, trasporto, distribuzione

Perdite scarti e sprechi

Le perdite avvengono durante la coltivazione (agenti patogeni, parassiti,

stress abiotici), la raccolta, i primi trattamenti.

Gli sprechi avvengono

durante

- Lavorazione industriale

- Distribuzione

- Consumo domestico, mense ecc.

Ogni anno si ritiene che si perda in Europa 1,3 miliardi di t di cibo , 1/3 dell’intera produzione

Sprechi dissennati...

Scarti dei frutti che non hanno

le dimensioni regolamentari

e privi di un’estetica perfetta

Eliminazione dei pesci da parte

dei pescherecci che cercano gamberi

Aziende di produzione di tramezzini che buttano le croste del pane

Supermercati che ordinano in eccesso per mostrare sempre pieni gli scaffali

Perdite di alimenti in Europa

89 milioni di tonnellate cioè 180 Kg/pc (in testa l’Olanda con 579 in fondo la Grecia con 44Kg sotto la media l’Italia con 149 Kg)

Più precisamente lo spreco è così ripartito:

- 39% produzione e trasformazione

- 5% vendita all’ingrosso

- 14% ristorazione

- 42% consumo domestico

Le scelte internazionali per contrastare la carenza di alimenti

Per decenni le strategie delle istituzioni internazionali si sono concentrate sull’incremento la produzione di alimenti attraverso un’agricoltura più efficiente (la green revolution) che peraltro ha consentito di ottenere risultati straordinari.

Le politiche seguite

I 50 anni della green revolution hanno consentito di ottenere grandi risultati in termini di crescita della produzione agraria, soprattutto per quanto riguarda in cereali che sono alla base dell’

alimentazione delle

popolazioni del mondo

Mentre la popolazione

raddoppiava,

la produzione di cereali

triplicava

Le preoccupazioni per il futuro

La crescita annuale della produzione agricola:

- 2,4 nel decennio 2000-2010

- 1,7 le previsioni per il 2010-2020 (OCSE-FAO)

La produzione agricola sarà sufficiente per la popolazione mondiale?

Si profila lo spettro dei “limiti dello sviluppo”

Da qui la necessità di ridurre gli sprechi

LE STRATEGIE PER RIDURRE GLI SPRECHI

RIDURRE IL CONSUMO DI CARNEIl 40% dei cereali prodotti nel mondo va adalimentare gli allevamenti zootecnici

Competizione tra le popolazioni che si nutrono di cereali e gli allevamenti

Da 7 a 15 Kg di

proteine

vegetali per produrre

1 Kg di proteine in bovini

(per i volatili solo 2,5kg)

Modificare le abitudini alimentari

Il costo energetico dei prodotti che arrivano da lontano è enormemente piùelevato di quello dei prodotti che arrivano da breve distanza

Science, No. 327, 2010

Ridurre il consumo di risorse

lungo tutta la filiera alimentare

SPRECO ALIMENTARE E SPRECO ENERGETICO

Lo spreco di cibo in Italia comporta un consumo del 3% del consumo energetico totale

Dovuto sia alla produzione di alimento che va buttato, sia al suo smaltimento

una percentuale che equivale al consumo di 1,6 milioni di abitanti

CONTENERE IL CONSUMO ENERGETICO

- Attraverso la realizzazione di filiere corte (i trasporti incidono pesantemente sul consumo energetico)

- Attraverso pratiche di risparmio nella filiera di trasformazione

- Attraverso l’uso di energie rinnovabili

Il consumo di acqua

Una dieta a base di carne comporta un consumo energetico di 3.600 litri di acqua

Vegetariana di 2.300

La dieta mediterranea comporta un minor consumo di acqua.

Grande quantità di acqua viene usata per l’agricoltura

Acqua dolce del pianeta

Solo il 3% dell’acqua del pianeta è dolce, ma solo circa l’1 % è disponibile. Gli impieghi

- 70% agricoltura

- 22% industria

- 8 % uso domestico

Un abitante su 7 non dispone neppure della quantitàminima di acqua (fissata dall’ONU) .

- Quasi 800 milioni di persone bevono acqua non sanificata

- 1,2 miliardi vivono in aree cin scarsità di acque.

Industria e grande distribuzione

Un maggior impegno dell’industria alimentare nell’attuazione di politiche di sostenibilitàambientale

Riduzione di imballaggi non necessari

Grande distribuzione: commercializzazione di confezioni di piccole dimensioni adatte anche ai single.

Nei PVS sviluppare tecnologie per la conservazione degli alimenti

FrigoriferiStabilimenti per la pastorizzazione e liofilizzazioneAttrezzature per l’essiccamentoInfrastrutture ad hoc per il trasportoSostanze chimiche che inibiscono la germogliazionePackagingStrade, mercati e negozi attrezzati ecc.

Sostenere lo sviluppo delle nuove tendenze...

Vendita diretta (Km zero) Fattorie didattiche

Agriturismo

Agricoltura biologica in Lombardia(dati DG agricoltura di 2010)

1.221 aziende biologiche (+ 5,2% rispetto al 2009).

il 34% gestito da donne

Agricoltura biologica

Per molti agricoltori non è una opzione, ma una scelta obbligata, per la scarsa accessibilità ai prodotti agrochimici , causa scarsità e costi.

Allora lavorare per:

- la fertilizzazione organica (compost)

- e la selezione di sementi resistenti agli stress biotici e abiotici

La “HIDDEN UNDERNUTRITION”

Circa un miliardo di persone soffre la fame,

e almeno altri 2 miliardi soffrono la c.d. “hidden undernutrition”, un termine che indica la malnutrizione causata da carenza di micronutrienti pur in presenza di quantità sufficiente di macronutrienti che soddisfano il fabbisogno calorico (Zao and Shevry, 2011).

I vantaggi dell’agricoltura biologica

Per combattere la hidden undernutrition:

Più sostanza secca e minerali (Fe, Mg)

Più antiossidanti (fenoli e acido salicilico)

Più acidi grassi polinsaturi nei prodotti di origine animale.

Nessun pesticida (94-100% prodotti)

Meno nitrati

Economia domestica

Modalità di conservazione dei cibi

Lettura delle etichette

Consumo di prodotti stagionali

Ridurre i consumi di carne

prodotti locali

Prodotti biologici

Educazione alimentareEducazione alimentare

L’educazione alimentare

Per una sana alimentazione e per evitare che la denutrizione

si trasformi in un’altra forma di malnutrizione che porta a

sovrappeso e obesità

1 miliardo di denutriti 36 milioni di morti/a

148 milioni di bambini

sottopeso

1 miliardo di obesi e sovrappeso

29 milioni / di morti 155 milioni di bambini sovrappeso

OBESITA’ E SOVRAPPESO

Obesità: si sviluppa in misura

più significativa nei paesi e/o

nelle classi sociali che passano

da una condizione di povertà

ad una di relativo benessere,

anche a seguito della modificazione

delle abitudini alimentari.

E’ comunque un problema

per tutti i paesi. L’obesità è’considerata dall’OMS una epidemia globale

GRAZIE PER L’ATTENZIONE