«La Regione non sceglie e se ne lava le mani» La Regione non sceglie e se ne lava le...

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«La Regione non sceglie e se ne lava le mani» Il Comitato No Aeroporto spiega come la giunta demandi ad Adf la responsabilità della scelta L'ampliamento previsto per l' aeroporto di nodirezionale che creerà un impatto devastan- Peretola prevede la creazione di una pista mo- te sui comuni della Piana Fiorentina. MONICA BIANCONI Nelle ore in cui Me- tropoli è in stampa a Prato si sta svol- gendo un consiglio aperto proprio perperdiscutere del- l'ampliamento dell'aeropor- to di Peretola come contenu- to nel Pit. Al consiglio, il sindaco di Prato Roberto Cennihainvi- tato tutti i sindaci della Piana e l'intera città si è mobilitata già da giorni per partecipare e scendere inpiazza perriba- dire il proprio no all'amplia- mento dello scalo fiorentino. Già due settimane Cenni insieme aiprimi cittadini del- la Piana e al presidente della provincia di Prato, Luciano Gestri, avevano ribadito lalo- ro posizione contraria, stabi- lendo di comune accordo, di affidare ad un'istituo terzo la valutazione di impatto am- bientale e sanitaria, autofi- nanziandosi. In tutto ciò torna a monta- re la rabbia, inparticolarmo- do da parte del Comitato No Aeroporto che si fa sentire con forza attraverso il suo portavoce Paolo Paoli. «Premesso che il Comita- to, per Statuto, - spiega Paoli - è contrario a qualsiasiipote- si di potenziamento dell'ae- roporto di Peretola; che è fa- vorevole adunmiglioramen- to dei collegamenti su rotaia con Pisa, unico ed esclusivo aeroporto internazionale del- la Toscana, e con le altre Cit- tà toscane; che ritiene "folle" la scelta della pista parallela all'A11,anche seconvergen- te, ipotesiche nel 1987,25 an- ni fa, fu deciso di non perse- guire e che nel 2011 è tornata d' attualità p ervolont à del G o - vernatore e della sua Giunta sulla base di previsioni futu- re di aumento di passeggeri, smentite quotidianamente dallarealtà che segnauna di- minuzione anche per l'anno 2012». Il Comitato apre nuo- vi interrogati sulla situazio- ne soprattutto riguardo a chi alla fine dovrà assumersi la responsabilità di prendere una scelta che di fatto ancora ilPitnonhafatto, dalmomen- to che apparentemente l'uni- ca cosa certa è l'intenzione daparte della Regione di am- pliare lo scalo fiorentino. «Lavariante al Pit - preci- sa Paoli - approvata in questi giorni dalla Giunta regionale contiene, nella parte ineren- te il suddetto aeroporto, tre o quattro ipotesi di potenzia- mento, allungamento dell'at- tuale pista, pista obliqua, pi- sta parallela all' A11 conver- gente. Quindi il Consiglio re- gionale si appresterà ad ap- provare o meno una Varian- te che contiene più ipotesi di ampliamento. Peril Comita- to che rappresento continua Paoli - ciò corrisponde ad un "lavarsenelemani" delegan- do a privati, la società Adf, la decisione finale sul tipo dipi- sta da adottare, quando tutti sappiamo che la medesima s ociet à e l' Enac vogliono la pi - sta parallela convergente monodirezionale. Alloraper- ché impegnare il Consiglio regionale a deliberare sul nulla? La risposta è di facile intuizione, perché così facen- do scaricano su altri la re- sponsabilità di una decisio- ne che sui cittadini della Pia- na avrà serie ripercussioni dal punto di vista ambienta- le». Il Comitato richiede che le forze politiche, Comune, Province, Comuni della Pia- na, si impegnino affinché la Società Adf, che ad oggi non hapresentato alcunpiano in- dustriale, producaunproget- to di fattibilità di ampliamen- to con pista parallela conver- gente, meglio sebidireziona- le, con le aree di rispetto ae- reoportuali, spostamento delfosso reale e tutto le opere annesse. «Inoltre, - conclude Paoli - richiediamo che tale progetto sia presentato in Consiglioregionale e suque- sto sia commissionata la Vis ad un ente terzo non dipen- dente anche indirettamente dalla Regione, per esempio un'università italiana o stra- niera e che soltanto in pre- senza di ciò il consiglio regio- nale sia chiamato a delibera- re ed ad effettuare una scelta compiuta».

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«La Regione non scegliee se ne lava le mani»Il Comitato No Aeroporto spiega come la giuntademandi ad Adf la responsabilità della scelta

L'ampliamento previsto per l'aeroporto di nodirezionale che creerà un impatto devastan-Peretola prevede la creazione di una pista mo- te sui comuni della Piana Fiorentina.

MONICA BIANCONI

Nelle ore in cui Me-tropoli è in stampaa Prato si sta svol-

gendo un consiglio apertoproprio perperdiscutere del-l'ampliamento dell'aeropor-to di Peretola come contenu-to nel Pit.

Al consiglio, il sindaco diPrato Roberto Cennihainvi-tato tutti i sindaci della Pianae l'intera città si è mobilitatagià da giorni per parteciparee scendere inpiazza perriba-dire il proprio no all'amplia-mento dello scalo fiorentino.

Già due settimane Cenniinsieme aiprimi cittadini del-la Piana e al presidente dellaprovincia di Prato, LucianoGestri, avevano ribadito lalo-ro posizione contraria, stabi-lendo di comune accordo, diaffidare ad un'istituo terzo lavalutazione di impatto am-bientale e sanitaria, autofi-nanziandosi.

In tutto ciò torna a monta-re la rabbia, inparticolarmo-do da parte del Comitato NoAeroporto che si fa sentirecon forza attraverso il suoportavoce Paolo Paoli.

«Premesso che il Comita-to, per Statuto, - spiega Paoli- è contrario a qualsiasiipote-si di potenziamento dell'ae-roporto di Peretola; che è fa-vorevole adunmiglioramen-to dei collegamenti su rotaiacon Pisa, unico ed esclusivoaeroporto internazionale del-la Toscana, e con le altre Cit-tà toscane; che ritiene "folle"la scelta della pista parallelaall'A11,anche seconvergen-

te, ipotesiche nel 1987,25 an-ni fa, fu deciso di non perse-guire e che nel 2011 è tornatad' attualità p ervolont à del G o -vernatore e della sua Giuntasulla base di previsioni futu-re di aumento di passeggeri,smentite quotidianamentedallarealtà che segnauna di-minuzione anche per l'anno2012». Il Comitato apre nuo-vi interrogati sulla situazio-ne soprattutto riguardo a chialla fine dovrà assumersi laresponsabilità di prendereuna scelta che di fatto ancorailPitnonhafatto, dalmomen-to che apparentemente l'uni-ca cosa certa è l'intenzionedaparte della Regione di am-pliare lo scalo fiorentino.

«Lavariante al Pit - preci-sa Paoli - approvata in questigiorni dalla Giunta regionalecontiene, nella parte ineren-te il suddetto aeroporto, tre oquattro ipotesi di potenzia-mento, allungamento dell'at-tuale pista, pista obliqua, pi-sta parallela all' A11 conver-gente. Quindi il Consiglio re-gionale si appresterà ad ap-provare o meno una Varian-te che contiene più ipotesi diampliamento. Peril Comita-to che rappresento continuaPaoli - ciò corrisponde ad un"lavarsenelemani" delegan-do a privati, la società Adf, ladecisione finale sul tipo dipi-sta da adottare, quando tuttisappiamo che la medesimas ociet à e l' Enac vogliono la pi -sta parallela convergentemonodirezionale. Alloraper-ché impegnare il Consiglio

regionale a deliberare sulnulla? La risposta è di facileintuizione, perché così facen-do scaricano su altri la re-sponsabilità di una decisio-ne che sui cittadini della Pia-na avrà serie ripercussionidal punto di vista ambienta-le». Il Comitato richiede chele forze politiche, Comune,Province, Comuni della Pia-na, si impegnino affinché laSocietà Adf, che ad oggi nonhapresentato alcunpiano in-dustriale, producaunproget-to di fattibilità di ampliamen-to con pista parallela conver-gente, meglio sebidireziona-le, con le aree di rispetto ae-reoportuali, spostamentodelfosso reale e tutto le opereannesse. «Inoltre, - concludePaoli - richiediamo che taleprogetto sia presentato inConsiglioregionale e suque-sto sia commissionata la Visad un ente terzo non dipen-dente anche indirettamentedalla Regione, per esempioun'università italiana o stra-niera e che soltanto in pre-senza di ciò il consiglio regio-nale sia chiamato a delibera-re ed ad effettuare una sceltacompiuta».

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PORTAVOCE Paolo Paoli