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Ci sono luoghi difficili da raccontare. Terri- tori magici, ricchi di storia, di cultura e di passione. Ci sono luoghi, come la Sardegna, che invitano a ripensare all’idea stessa di viaggio. L’isola si ridefinisce, si mescola, si mostra, si nasconde ad ogni nuovo sguar- do di ogni nuovo osservatore. Per questo difficile raccontarla, perche ad ognuno sug- gerisce un’emozione diversa. Qui non esis- tono le mezze misure, tutto netto, senza zone d’ombra o inutili orpelli. Un’isola forte come il suo vino piu antico e piu rappresentativo, il Cannonau. In questa bottiglia custodito l’antico sapere di una tradizione viticola che affonda le radici nella preistoria. Segreti tramandati da millenni, pronti a svelarsi al primo assaggio di questo vino difficile da raccontare, impossibile da dimenticare.

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Ci sono luoghi difficili da raccontare. Terri-tori magici, ricchi di storia, di cultura e di passione. Ci sono luoghi, come la Sardegna, che invitano a ripensare all’idea stessa di viaggio. L’isola si ridefinisce, si mescola, si mostra, si nasconde ad ogni nuovo sguar-do di ogni nuovo osservatore. Per questo difficile raccontarla, perche ad ognuno sug-gerisce un’emozione diversa. Qui non esis-tono le mezze misure, tutto netto, senza zone d’ombra o inutili orpelli. Un’isola forte come il suo vino piu antico e piu rappresentativo, il Cannonau. In questa bottiglia custodito l’antico sapere di una tradizione viticola che affonda le radici nella preistoria. Segreti tramandati da millenni, pronti a svelarsi al primo assaggio di questo vino difficile da raccontare, impossibile da dimenticare.

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Chi siamo

About us

a 131 è la strada che unisce i due estremi dell’isola di

Sardegna.

Da sud verso nord, nel breve volgere di un viaggiodi poche ore attraverso una natura ancora incontaminata, si svela una terra che è quasi un continente.Ogni luogo ha la sua anima, una per-sonalità talmente forte ed originale che obbliga a rimettere in discus-sione quanto finora appreso, sia su qui luoghi che sulle genti che in quei luoghi vivono.

L

a 131 è la strada che unisce i due estremi dell’isola di

Sardegna.

Da sud verso nord, nel breve volgere di un viaggiodi poche ore attraverso una natura ancora incontaminata, si svela una terra che è quasi un continente.Ogni luogo ha la sua anima, una per-sonalità talmente forte ed originale che obbliga a rimettere in discus-sione quanto finora appreso, sia su qui luoghi che sulle genti che in quei luoghi vivono.

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Mistica 131a 131 è la strada che unisce i due estremi dell’isola di Sardegna.

Da sud verso nord, nel breve volgere di un viaggiodi poche ore attraverso una natura ancora incontaminata, si svela una terra che è quasi un continente.

Ogni luogo ha la sua anima, una personalità talmente forte ed origi-nale che obbliga a rimettere in discussione quanto finora appreso, sia su qui luoghi che sulle genti che in quei luoghi vivono.

La Sardegna è una terra di suggestioni quasi magiche, di tradizioni millenarie, di riti ancestrali che mescolano il sacro e il profano.

Respirarla e viverla è un’esperienza quasi mistica. Assaporarla attraverso i suoi vini, linfa vitale che scorre nelle vene della Terra Madre, il modo più semplice per esserne parte.

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Mistic 131

a 131 è la strada che unisce i due estremi dell’isola di Sardegna.

Da sud verso nord, nel breve volgere di un viaggiodi poche ore attraverso una natura ancora incontami-nata, si svela una terra che è quasi un continente.Ogni luogo ha la sua anima, una personalità talmente forte ed originale che obbliga a rimettere in discussione quanto finora appreso, sia su qui luoghi che sulle genti che in quei luoghi vivono. La Sardegna è una terra di suggestioni quasi magiche, di tradizioni millenarie, di riti ancestrali che mescolano il sacro e il profano.

Respirarla e viverla è un’esperienza quasi mistica. Assaporarla attraverso i suoi vini, linfa vitale che scorre nelle vene della Terra Madre, il modo più semplice per esserne parte.

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accontano i libri di storia che un Re ebbe l’idea di favorire il commercio e lo scambio culturale dei due estremi dell’isola di

Sardegna.

Un’idea capace di permettere spostamenti più rapidi e unire, non solo idealmente, le popolazioni sarde dei due estremi dell’isola.

Quel Re si chiamava Carlo Felice di Savoia. Oggi, la sua idea si chiama 131 Carlo Felice, Strada Reale.

Percorre la 131 significa attraversare territori ancora selvaggi e campi coltivati fin da tempi antichissimi.

Ogni chilometro di quella strada, ogni zolla di terreno dissodata e resa produttiva, ci ricorda che la nobiltànon è l’esclusivo appannaggio di un Re, ma si puòconquistare, ogni giorno, attraverso il lavoro e lacondivisione dei suoi frutti.

RNobile 131

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accontano i libri di storia che un Re ebbe l’idea di favorire il commercio e lo scambio culturale dei due estremi dell’isola di Sardegna.

Un’idea capace di permettere spostamenti più rapidi e unire, non solo idealmente, le popo-lazioni sarde dei due estremi dell’isola.

Quel Re si chiamava Carlo Felice di Savoia. Oggi, la sua idea si chiama 131 Carlo Felice, Strada Reale. Percorre la 131 significa attraversare territori ancora selvaggi e campi coltivati fin da tempi antichissimi. Ogni chilometro di quella strada, ogni zolla di terreno dissodata e resa produttiva, ci ricorda che la nobiltà non è l’esclusivo appannaggio di un Re, ma si puòconquistare, ogni giorno, attraverso il lavoro e la condivisione dei suoi frutti.

RNobile 131

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Magica 131a questa strada, che attraversa territori di ineguagliabile bellezza, si dipartono, come rami di uno stesso albero, le strade del vino della Sardegna.

Strade che attraversano distese di macchia mediterranea, che lasciano il posto a vigneti, a boschi, prati e ancora vigneti e ancora macchia mediterranea. Sono strade che racco-ntano storie di sviluppo della tradizione, di affinamento del gusto, di ricerca della qual-ità. Ed ecco allora apparire al nostro sguardo vigneti coltivati con uve di Vermentino, di Cannonau, di Bovale. Boschi di querce, prati di asfodelo e macchia mediterranea.

Ed ancora vigneti di Malvasia, di Vernaccia, di Nuragus. Senza soste, senza spezzare mai quell’atmosfera di magia e di mistero che avvolge tutto ciò che i nostri sensi sono pronti a percepire.Buon viaggio 131.

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Magic 131a questa strada, che attraversa territori di ineguagliabile bellezza, si dipartono, come rami di uno stesso albero, le strade del vino

della Sardegna.

Strade che attraversano distese di macchia mediterranea, che lasciano il posto a vigneti, a boschi, prati e ancora vigneti e ancora macchia mediterranea. Sono strade che raccontano storie di sviluppo della tradizione, di affinamento del gusto, di ricerca della qualità. Ed ecco allora apparire al nostro sguardo vigneti coltivati con uve di Vermen-tino, di Cannonau, di Bovale. Boschi di querce, prati di asfodelo e macchia mediterranea.

Ed ancora vigneti di Malvasia, di Vernaccia, di Nuragus. Senza soste, senza spezzare mai quell’atmosfera di magia e di mistero che avvolge tutto ciò che i nostri sensi sono pronti a percepire.Buon viaggio 131.

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131 IGT cannonau

VITIGNOCannonau 100%.

ZONA DI PRODUZIONE Marmilla.

CLIMATemperato-caldo, con inverni miti ed estati calde con basse precipitazioni.

TERRENOArgilloso con presenza di calcare.

ALLEVAMENTO DELLE VITI,DENSITÀ PER ETTARO 5.000 ceppi circa, cordone speronato (potatura a guyot).

RESA UVA/ETTARO80 quintali.

VENDEMMIAManuale in cassetta, metà-fine settembre.

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VINIFICAZIONEDiraspa-pigiatura, fermentazione in acciaio a temperatura di 25° C e macerazione per 7 giorni, pressatura soffice.

MATURAZIONEIn barriques di 2°/3° passaggio e acciaio per 5 mesi.

COLORERosso rubino con riflessi arancio.

PROFUMOFrutti rossi e spezie.

SAPOREBuona freschezza acida e fine tannicità, sapore elegante.

ABBINAMENTI GASTRONOMICIVino di grande adattabilità a tutti i piatti, da antipasti saporiti a primi piatti, carni bianche e rosse sia in umido che alla brace. Ideale per accompagnare formaggi semistagionati.

TEMPERATURA DI SERVIZIO15-16° C, si consiglia di decantare o servire in ampibicchieri.

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VITIGNOCannonau 100%.

ZONA DI PRODUZIONE Marmilla.

CLIMATemperato-caldo, con inverni miti ed estati calde con basse precipitazioni.

TERRENOArgilloso con presenza di calcare.

ALLEVAMENTO DELLE VITI,DENSITÀ PER ETTARO 5.000 ceppi circa, cordone speronato (potatura a guyot).

RESA UVA/ETTARO80 quintali.

VENDEMMIAManuale in cassetta, metà-fine settembre.

VITIGNOCannonau 100%.

ZONA DI PRODUZIONE Marmilla.

CLIMATemperato-caldo, con inverni miti ed estati calde con basse precipitazioni.

TERRENOArgilloso con presenza di calcare.

ALLEVAMENTO DELLE VITI,DENSITÀ PER ETTARO 5.000 ceppi circa, cordone speronato (potatura a guyot).

RESA UVA/ETTARO80 quintali.

VENDEMMIAManuale in cassetta, metà-fine settembre.

131 IGT cannonau

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VINIFICAZIONEDiraspa-pigiatura, fermentazione in acciaio a temperatura di 25° C e macerazione per 7 giorni, pressatura soffice.

MATURAZIONEIn barriques di 2°/3° passaggio e acciaio per 5 mesi.

COLORERosso rubino con riflessi arancio.

PROFUMOFrutti rossi e spezie.

SAPOREBuona freschezza acida e fine tannicità, sapore elegante.

ABBINAMENTI GASTRONOMICIVino di grande adattabilità a tutti i piatti, da antipasti saporiti a primi piatti, carni bianche e rosse sia in umido che alla brace. Ideale per accompagnare formaggi semistagionati.

TEMPERATURA DI SERVIZIO15-16° C, si consiglia di decantare o servire in ampibicchieri.

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Ci sono luoghi difficili da raccontare. Terri-tori magici, ricchi di storia, di cultura e di passione. Ci sono luoghi, come la Sardegna, che invitano a ripensare all’idea stessa di viaggio. L’isola si ridefinisce, si mescola, si mostra, si nasconde ad ogni nuovo sguar-do di ogni nuovo osservatore. Per questo difficile raccontarla, perche ad ognuno sug-gerisce un’emozione diversa. Qui non esis-tono le mezze misure, tutto netto, senza zone d’ombra o inutili orpelli. Un’isola forte come il suo vino piu antico e piu rappresentativo, il Cannonau. In questa bottiglia custodito l’antico sapere di una tradizione viticola che affonda le radici nella preistoria. Segreti tramandati da millenni, pronti a svelarsi al primo assaggio di questo vino difficile da raccontare, impossibile da dimenticare.