PASSIONE ASCOLI · Bricofer ha festeggiato da poco 41 anni: quali sono state le chiavi del...

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    “Carissimi,per questo primo numero del magazine dell’Ascoli Calcio non posso non rivolgere il mio pensiero ai nostri Tifosi: il mio augurio è di potervi rivedere al più presto al Del Duca per tornare a gioire, soffrire, sognare, discutere ed esaltarci per i nostri colori. Per il Picchio! Sarà un momento di importanza epocale perché significherà, finalmente, la fine della pandemia e la rinascita per tutti noi.L’altro pensiero è rivolto ai nostri sponsor e sostenitori. Stiamo attraversando un periodo difficile e drammatico da un punto di vista sanitario e le limitazioni sociali fanno apprezzare ancor più il valore dello Sport, del calcio in particolare, come fattore di integrazione sociale e di condivisione. Proprio questi fattori fanno sì, grazie alla impressionante dimensione mediatica del calcio, che quest’ultimo rappresenti un veicolo di sicuro successo per le aziende, che se ne avvalgono al fine di diffondere la propria immagine, il proprio brand e i propri prodotti/servizi ad un numero vastissimo di persone.”

    Carlo NeriPresidente Ascoli Calcio

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    PREFAZIONE N° 1 | NOVEMBRE 2020

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    “La mission del marketing Ascoli Calcio nei prossimi mesi sarà quella di mettere il Tifoso ed i Partner al centro di tutto.Il Tifoso in particolare dovrà vivere l’esperienza Ascoli al 100% attraverso l’evento gara, gli eventi con la squadra, l’attività digital e le info giornaliere sul mondo Ascoli.Introdurremo due nuove applicazioni digital che consentiranno al Tifoso di avere news, statistiche e curiosità sulla nostra squadra e daranno ai Partner del Club l’opportunità di effettuare iniziative di co-marketing e presentazioni mirate dei loro prodotti.Esports sarà il progetto che invece garantirà di vivere con PlayStation ed Xbox il campionato dell’Ascoli ed effettuare tornei on line, che susciteranno interesse fra le nuove generazioni e i nuovi fan.Il Magazine consentirà di far conoscere il dietro le quinte della Società, dei giocatori e dei nostri Partner, che ringraziamo per la partecipazione dimostrata in un momento di difficoltà mondiale.Siamo orgogliosi di avere Tifosi e Partner così vicini al Club!!!Forza Ascoli!”

    “In occasione di una partita al Del Duca di qualche anno fa, lessi in curva un particolare striscione di grande effetto: “Asculo furor omnis erupit”, “tutta la furia venne fuori ad Ascoli” ... L’altissima attenzione e l’amore viscerale per l’Ascoli Calcio 1898 da parte dei Tifosi è stato, infatti, da sempre, motivo d’orgoglio per la città. Ogni abitante si riconosce tanto nella squadra, così come nel proprio Sestiere.L’intera comunità picena risponde a caratteristiche più profonde, che non riguardano solo l’aspetto sportivo, ma appartengono, piuttosto, ad una matrice tradizionale e storica ben radicata nel territorio.Giusto, quindi, offrire l’idea di un Magazine dove news, Calciatori, Sponsor e tutti gli attori, che ruotano intorno all’universo bianconero, possano essere più facilmente conosciuti e riconosciuti dai nostri Supporter. L’augurio è quindi che con questo strumento ci possiate conoscere meglio e, attraverso esso, sentirci in qualche modo più vicini a tutti voi. Forza Ascoli!!!”

    Piero Ducci

    Domenico Verdone

    Direttore Generale

    Area Marketing

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    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

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    rMASSIMO PULCINELLIil mio rapporto con papà Aldo, gli inizi e la Bricofer.Non mi sento ancora di dire “ce l’ho fatta”.

    BRICOFER: dalla bottega di ferramenta di papà Aldo all’apertura di 120 punti vendita in tutta Italia. Come è maturata inizialmente l’idea e come si è sviluppata fino a diventare BRICOFER?

    La storia del nostro Gruppo inizia nel 1979, quando mio padre Aldo decide di aprire un piccolo negozio di ferramenta a Roma. La nuova esperienza, spinta da una grande passione, inizia ben presto a dare i primi risultati e a coinvolgere tutta la nostra famiglia. Nel 1984 torno dal servizio di leva ed inizio l’attività di piccolo ingrosso di Ferramenta, cominciando a fornire piccoli negozi a Roma e provincia.

    Di Valeria Lolli

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    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

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    Nel 1987, per andare incontro alle crescenti richieste del settore, abbiamo deciso di dar vita ad un gruppo d’acquisto, composto da dettaglianti, che, in poco tempo, riesce a spuntare condizioni estremamente vantaggiose presso i fornitori. La svolta decisiva giunge nel 1989, quando si intravedono le grandi possibilità offerte dal franchising: è nata così una nuova realtà, che si è imposta rapidamente sul mercato. Una formula di successo, che, dal 1999, ci ha consentito di affermarci come il più grande network 100% italiano del fai da te. Ad oggi il nostro gruppo vanta 120 punti vendita in tutta Italia.

    Massimo Pulcinelli e papà Aldo: che rapporto avete?Mio padre mi ha insegnato a non arrendermi e ad osare per raggiungere i miei obiettivi. Ho ripreso da lui l’energia, la carica e la tenacia. Abbiamo un rapporto di stima, affetto e riconoscenza reciproca.

    è stato da sempre il mio punto di riferimento, mi ha concesso l’opportunità di sbagliare sin dai miei 15 anni, offrendomi la possibilità di farmi una grande esperienza concreta, con la quale mi sono formato e sono cresciuto. Mi ha insegnato, oltre all’educazione, tanti valori importanti nella vita, sicuramente il valore della famiglia, l’importanza del lavoro e poi, non ultimi, l’umiltà e la capacità di assumersi le responsabilità. Tutto questo ha alimentato la mia innata ambizione e la volontà di dare opportunità di lavoro a tante persone e famiglie, attualmente circa 1.500.

    Quali erano le ambizioni e i sogni di Massimo a vent’anni?Ho sempre sognato in grande con un forte desiderio di raggiungere le mete prefissate. La determinazione, la speranza, la costanza e l’impegno hanno fatto tutto il resto.

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    All’inizio era entusiasta di lavorare nell’azienda di famiglia o è stato un atto dovuto?Ho avuto la fortuna di avere accanto la mia famiglia, in grado di trasmettermi forti valori di impegno e dedizione al lavoro. Tutta la famiglia è sempre stata innamorata e appassionata, caratteristiche che mi hanno coinvolto in maniera del tutto naturale e tutti insieme abbiamo iniziato questa attività che poi ci ha fatto sognare.

    Perché il simbolo dell’elefante? Nella simbologia l’elefante rappresenta la forza, l’onore, l’intelligenza e la pazienza. Tutte caratteristiche che ci auguriamo siano la costante delle nostre giornate lavorative e progettuali.

    Quando ha iniziato a lavorare in Bricofer qual è stata la sua più grande intuizione e, se c’è stato, un errore che ha commesso per inesperienza?La prima grande intuizione è stata quella di indirizzare le nostre strategie verso la formula del franchising. Da quel momento le evoluzioni repentine degli eventi hanno portato l’azienda a sperimentare numerose altre intuizioni e forti cambiamenti e rinnovamenti. Il ciclo naturale degli eventi porta ogni azienda a domandarsi se l’intuizione avuta è ancora valida e al passo con i tempi. Più che di errore mi piace parlare di evoluzione.

    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

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    Quando ha pensato “Sì, ce l’ho fatta!”?Siamo un Gruppo ambizioso che si è sempre prefissato obiettivi importanti e traguardi prestigiosi. Sicuramente la copertura dell’intero territorio nazionale è stato un importante risultato, ma non mi sento ancora di dire “ce l’ho fatta”: ogni nuovo traguardo porta con sé una nuova sfida.

    Bricofer ha festeggiato da poco 41 anni: quali sono state le chiavi del successo?L’azione è quella che conta. Seguono la capacità di trarre una lezione da ogni errore e non smettere mai di migliorarsi nell’attenzione ai clienti e ai servizi a loro offerti, oltre che coinvolgere e motivare i propri collaboratori.

    Come il Covid-19 sta cambiando le abitudini dei consumatori e in particolare il target di riferimento di Bricofer? Sta cambiando la strategia del Gruppo? Se sì, come?Si sono incrementate le vendite on line e anche i più scettici hanno iniziato a dare fiducia all’universo e-commerce, un settore che non ha conosciuto l’impatto col Covid 19, anzi, ne ha tratto vantaggio. Non a caso, durante il periodo del lockdown, abbiamo potenziato il nostro e-commerce e ampliato il servizio degli ordini telefonici con consegna gratuita in 24 h; da non dimenticare il drive-in per il ritiro della merce in sicurezza. Sulla base delle evoluzioni che stiamo vivendo, il Gruppo crede fortemente nell’integrazione tra on line e off line, per questo non smettiamo mai di dare un volto nuovo ai nostri punti vendita. L’ultimo punto vendita multi-categoria, aperto a Perugia, ne è la prova. Pensati per essere un riferimento anche per le famiglie, i negozi Bricofer multi categoria offriranno in un’unica soluzione tutti i prodotti, che avrebbero richiesto successivi acquisti in diversi negozi.Vogliamo rendere sempre più performante l’esperienza di acquisto e rispondere agli stravolgimenti del periodo in termini di aspettative, assistenza e convenienza.

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    www.ascolicalcio1898.it

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    Quali sono le tre qualità che ritiene indispensabili per lavorare in Bricofer?Passione, lealtà, professionalità sono i valori che definiscono il Gruppo Bricofer. Valori forti, concreti in cui tutto il Gruppo si riconosce.

    Massimo Pulcinelli e l’Ascoli: come è nata l’idea di acquistare una società di calcio?La scelta di investire in una società di calcio è legata a due passioni: quella per il calcio e quella per le sfide. Quando mi si è presentata la possibilità di acquistare l’Ascoli, ho colto subito l’opportunità di iniziare una nuova avventura, che sapevo avrebbe portato con sé duro lavoro, ma anche grandi soddisfazioni. E sicuramente le origini marchigiane hanno fatto la differenza.

    I suoi figli porteranno avanti l’azienda di Famiglia?I miei figli sono liberi di seguire le loro ambizioni e se lavorare nell’azienda di famiglia rientrerà nelle loro aspettative ne sarò più che contento.

    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

    Punto vendita storico

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    Quanto costa mantenere un Club di Serie B ai tempi del Coronavirus?Una squadra è un grosso investimento di tempo e risorse, con o senza il Coronavirus. Il mercato calcistico, come d’altronde gran parte dei settori in Italia, sta vivendo una fase di grossa difficoltà legata alla pandemia. Sono fiducioso che la situazione evolverà in meglio.

    Lei è un uomo di successo: le sue decisioni sono frutto del suo intuito imprenditoriale o in generale ama consultare i propri famigliari e collaboratori?Lavoro in un Gruppo esclusivo, speciale, con dei collaboratori legati insieme non soltanto dall’entusiasmo per i traguardi che abbiamo raggiunto, ma anche da una grande passione. Ritengo che il confronto sia sempre costruttivo ed un valido supporto per l’intuito imprenditoriale e la continua crescita personale. Decido sempre insieme ai miei collaboratori.

    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

    www.ascolicalcio1898.it

    Punto vendita Pesaro

    Punto vendita Senigallia

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    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020IN

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    GERBOALBERTO

    Alberto Gerbo ha da poco compiuto 31 anni, ha festeggiato con la fidanzata Marta nell’appartamento di Ascoli, ligi alle restrizioni legate al Covid, un virus infido con cui la coppia ha già dovuto fare i conti in agosto e adesso anche i genitori di Alberto stanno combattendo la stessa battaglia: “Dopo il lockdown vissuto a Crotone e la vittoria del campionato diciamo che mi sono fatto prendere un po’ dall’entusiasmo e ho organizzato qualche giorno di vacanza con un mio compagno di squadra e le fidanzate.

    Siamo stati attenti, non abbiamo frequentato locali o discoteche, ma, nonostante questo, quando sono tornato a casa ho avuto un po’ di febbre. Abbiamo fatto il tampone e sia io che Marta siamo risultati positivi. I primi giorni sono stato male, febbre, dolori muscolari e articolari, mal di testa. Il problema è stato dopo, non riuscivo a negativizzarmi nonostante stessi bene, quindi in pratica sono stato indisponibile per un mese. Ora purtroppo i miei genitori lo hanno preso, ci sentiamo telefonicamente, mi raccontano i sintomi che hanno e sono gli stessi miei”. Per Alberto, nato a Valenza, ma cresciuto ad Avigliana, in Val di Susa, la terra dei tajarin e della bagna cauda, mamma Lorella e papà Roberto, pensionato e suo primo tifoso, sono sempre stati due punti di riferimento. Ma nel suo cuore è nonno Isidoro, mancato cinque anni fa, ad occupare un posto speciale.

    di Valeria Lolli

    Ph: Agenzia Foto Spot di Emidio Vena

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    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

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    NONNO ISIDORO – “Quando ho iniziato a giocare nel settore giovanile del Torino erano i miei genitori o nonno Isidoro a fare la spola dalla scuola agli allenamenti. Sono sempre stato legatissimo a mio nonno, caratterialmente sono molto simile a lui per allegria, per l’essere estroverso e scherzoso, molto socievole. Abitava a Torino con nonna Laura, ma dal lunedì al venerdì veniva ad Avigliana, i miei genitori lavoravano e quindi lui stava con me e mio fratello Gianluca, più grande di due anni, e ci preparava da mangiare. Dormivamo nella mia camera e questo ci ha legati ulteriormente, non mi dava consigli di calcio, ma di vita. Mia nonna è mancata lo scorso anno, era del ’23, di origini valdostane, tipa dura, una che si è fatta da sé. Era di Gaby, in Valle D’Aosta: partita dal niente, a 18 anni è andata a fare la cameriera in Svizzera, aveva messo da parte un po’ di soldi, con cui ha aperto un bar in centro a Torino. Fu il primo bar ad avere la TV e per questo era molto frequentato”.

    Ph: Gerbo

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    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

    Dalla Val di Susa alle stelle, in tutti i sensi: terminai la scuola a Milano, in Corso Buenos Aires; il primo anno in Primavera vincemmo la Viareggio Cup; Mister Mancini mi convocò in prima squadra per una gara di Coppa Italia contro la Reggina e un’altra con la Juve in Campionato. L’anno seguente feci il ritiro con l’Inter di Mourinho: una tournée ad Amsterdam e Monaco, c’erano Ibra, Materazzi, Balotelli, Figo, Vieira e tanti altri campioni. In quel periodo facevo fatica a rendermi conto dell’esperienza che stavo vivendo, una realtà incredibile. Me ne accorsi successivamente, quando iniziai ad andare in prestito in squadre di Serie B”.

    DALLA VAL DI SUSA ALL’INTER DI ‘MOU’ – “Sono andato a scuola ad Avigliana fino al quarto superiore, giocavo nelle giovanili del Torino e poi un anno nel Giaveno del Presidente Giaia Cota.

    Era una squadra di Dilettanti e la scelta di crescere un anno lì mi ha aiutato molto: avevo 17 anni e il Mister, Licio Russo, mi fece giocare 32 partite, in cui misi a segno due gol. Un ottimo inizio per un giovanissimo, tanto che fu proprio in una di queste gare che gli osservatori dell’Inter mi notarono e mi portarono a Milano.

    Ph: Gerbo

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    IL SOGNO E IL RIMPIANTO – “Il calcio è sempre stato la mia passione, da bambino sognavo di diventare un calciatore professionista. Adesso a 31 anni il mio sogno è esordire in A, ci sono andato vicino con la promozione dell’anno scorso e chissà che non succeda in futuro. A inizio carriera tanti infortuni mi hanno frenato molto, forse avrei voluto averne meno per giocarmela in modo diverso, ma non mi posso lamentare”.

    GERBO, L’UOMO DELLE PROMOZIONI – Col Latina ha ottenuto la prima promozione storica in Serie B e ha vinto la Coppa Italia, stessi traguardi li ha raggiunti col Foggia. Col Crotone, club in cui si è trasferito in prestito a gennaio 2020 proprio dall’Ascoli, ha conquistato la promozione in Serie A.

    “Dal punto di vista emotivo la promozione più importante è stata quella dalla C alla B col Foggia. Se penso invece al traguardo sportivo dico la promozione in Serie A col Crotone”.

    Ph: Gerbo

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    LA LAUREA IN SCIENZE MOTORIE– dedicata ai genitori Lorella e Roberto

    TEMPO LIBERO: “Fino a poco tempo fa mi dedicavo allo studio. Dopo la laurea ho iniziato a pensare anche a quando appenderò le scarpette al chiodo. Mi piacerebbe restare nel calcio, non so ancora se nel ruolo di allenatore o in quello di preparatore atletico. Per il momento vorrei seguire un corso di reformer pilates, una nuova tecnica che mi incuriosisce molto”.

    I GOL CON E CONTRO L’ ASCOLI – “Il primo gol in bianconero è stato in casa col Livorno, lo scorso anno: un bel tiro dal limite dell’area di contro balzo. Due anni fa con la maglia del Foggia ho segnato il gol vittoria sull’Ascoli, quello del 3-2, al termine di una partita molto tirata e bella”.

    COMPAGNI DI SQUADRA – “Ho un ottimo rapporto con tutti, conosco da più tempo Chiricò, con cui ho condiviso le esperienze di Latina e Foggia, Leali e Kragl. Con quest’ultimo ci frequentiamo spesso fuori dal campo, siamo sempre insieme”.

    INTERVISTA

    Ph: Gerbo

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    I TIFOSI BIANCONERI – “Quando lo scorso anno l’Ascoli mi ha cercato ho ripensato a quando l’avevo affrontato da avversario, la tifoseria e lo stadio mi sono sempre piaciuti, ero molto attratto dal tifo bianconero e da come era seguita la squadra. In questo periodo, in cui non è possibile avere i tifosi allo stadio, credo che il calcio perda moltissimo. Il calcio dà e trasmette emozioni, è un dare-ricevere. E tutto questo ora viene a mancare”.

    INTERVISTA N° 1 | NOVEMBRE 2020

    SCHERZI DA SPOGLIATOIO – “Mi piace molto fare scherzi nello spogliatoio: lo scorso anno in una trasferta io e Troiano abbiamo fatto un’intervista doppia di cultura generale a Scamacca e Ardemagni. Chi ha vinto? Hanno perso entrambi. Un’altra volta abbiamo fatto fare a Di Francesco il gioco della monetina: con un dito reggevo una monetina attaccata al muro, dopo qualche secondo la lasciavo cadere e Di Francesco doveva bloccarla con la testa per non farla cadere a terra… sai che testate nel muro?! L’ultimo scherzo l’ho fatto al magazziniere, Gaetano: mi sono nascosto nella cesta dei panni sporchi e sono uscito all’improvviso”.

    IL MESSAGGIO AI TIFOSI – “Qui ad Ascoli c’è tutto per fare bene, Ascoli è una bellissima città, non a caso vivo in centro, c’è un centro sportivo bello e funzionale, insomma ci sono tutte le componenti per fare bene e per star bene, mi auguro che riusciamo a trasformare tutto questo in qualcosa di bello”.

    Ph: Agenzia Foto Spot di Emidio Vena

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    CARD N° 1 | NOVEMBRE 2020

    PASSIONEASCOLI

    BLACK- Personalizzata del valore di 100€- Sconti 10% presso lo store ed esercizi consenzioanti- 1 biglietto omaggio- Gadget- Foto squadra autografata- Contenuti esclusivi

    PLATINUM- Personalizzata del valore di 500€- Sconti 20% presso lo store ed esercizi convenzionati- 2 biglietti omaggio- Gadget- Foto squadra autografata- Contenuti esclusivi- Incontro on calciatore/Mister*

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    LO STORE N° 1 | NOVEMBRE 2020

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    PROSSIMI MATCH N° 1 | NOVEMBRE 2020

    PROSSIMIMATCH

    ASCOLI

    VENEZIA

    PISA

    ASCOLI

    VIRTUS ENTELLA

    ASCOLI

    ASCOLI

    PESCARA

    22/11/20 15:00

    28/11/20 14:00

    8/12/20 17:00

    4/12/20 21:00

    Ph: Agenzia Foto Spot di Emidio Vena

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    GALLERY N° 1 | NOVEMBRE 2020

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  • grafica Yuma comunicazione