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Passi di danza raccontati nell’oro Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma In collaborazione con la CNA e con la partecipazione di Arro, Fiog e le altre associazioni di settore Tempio di Adriano Piazza di Pietra - Roma 23 novembre - 9 dicembre 2005

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Passididanzaraccontatinell’oro

Camera di Commercio IndustriaArtigianato e Agricoltura di Roma

In collaborazione con la CNAe con la partecipazione di Arro, Fiog

e le altre associazioni di settore

Tempio di Adriano Piazza di Pietra - Roma23 novembre - 9 dicembre 2005

Coordinamento Generale Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma

Segreteria organizzativa Ufficio Promozioni

Coordinamento Artistico

Coordinamento per la CNA

Curatore della mostra e del catalogo

Consulenza per la danza

Testi

Progetto grafico e impaginazione

Fotografia

Fotolito e stampa

Progetto architettonico e cura della mostra

Allestimento grafico mostra

Realizzazioni strutture

Ufficio Stampa Camera di CommercioIndustria Artigianato e Agricoltura di Roma

Video

Pierluigi FedericiAngela Nicosia

Roberta Antonelli

Fausto Maria Franchi

Maria Paola Marta

Lucia Sabatini Scalmati

Francesca Falcone

Francesca Falcone Lucia Sabatini Scalmati

Patrizia Veroli

Ideo Srl - Roma

Antonio IdiniFrancesca Tecardi

Grafica Giorgetti Srl - Roma

Massimo Domenicucci

Pubblicità In

Fedeli Eventi Srl

Giorgia MirkosMassimo Piagnani

Filippo Vinardi

Le produzioni orafe rappresentano la punta di diamante dell'artigianato arti-stico. È in queste creazioni, che la sapienza di una tradizione antica si perpe-tua e si rinnova, trovando la sua espressione più compiuta nell'alto livellodella manifattura e nella raffinata cura del dettaglio. Caratteristiche che ren-dono ogni pezzo unico e inconfondibile, veicolo privilegiato dei più autenti-ci valori del “Made in Italy”.

Le imprese artigiane orafe rappresentano, dunque, una preziosa componen-te dell'artigianato capitolino. Un patrimonio di competenze ed intelligenzeche è indispensabile supportare e promuovere, presso il grande pubblico,con strumenti mirati ed efficaci.Fra questi spicca, senza dubbio, la mostra Desideri Preziosi, giunta alla tredi-cesima edizione. Una manifestazione che negli anni ha registrato un crescen-te apprezzamento, affermandosi come importante vetrina di promozione eluogo di stimolo culturale e progettuale per la crescita dell'oreficeria capito-lina.

La Camera di Commercio considera quest'appuntamento un punto fermonel panorama delle sue iniziative a sostegno di un sistema imprenditorialeche attraverso la creatività proietta la tradizione nel futuro.

Andrea MondelloPresidente della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Roma

Desideri Preziosi: “Passi di Danza raccontati nell'oro”La manifestazione si articola in quattro settori:

Vetrina dei desideriEvento principe

Il gioiello come la danza è un mezzo primario di comunicazione.Il balletto, sviluppatosi dalla genesi del salto sentito come necessità interiore di una elevazione verso il divino, rac-conta storie di uomini, di amori, di miti, di dei. È una grande bellissima fiaba, pantomima della condizione umana.Se si riflette sull'etimologia della parola pantomima - dal greco panto, tutto, e mimo, attore - si ha più chiaro ilsignificato simbolico della pantomima, rappresentazione scenica muta in cui l'azione è affidata unicamente algesto; gesto astratto, quindi, che evidenzia il movimento e si esprime a mezzo di una tecnica rigorosa i cui cano-ni sono scritti in tavole atavicheCoglier il mito, il ritmo che sottostà ad ogni passo di danza, leggere la bellezza delle immagini, capirne il messag-gio culturale è il viaggio, obbligato ma attraente, che l'orafo percorre in un mondo dove sensibilità, armonia epurezza si fondono in un codice ricco di ispirazione per l'arte orafa

Espositori

ACCHIONI RICCARDO ALFONSIVITTORIO ALFONSI ALTERNATIVESANSUINI 1860 PALAZZO MASSIMOFRANCESCO ANTONELLIPIERPAOLO ARDIGÒ CREAZIONE GIOIELLIAUREA AETAS VALLICELLA ARTIGIANATO ORAFOARTE ORAFA BELFIORE ARTE ORAFA DI LICCIARDELLO LORENZO ANGELO BALDINIBECCACECE GIOIELLIBROCANI SRL IL CALEIDOSCOPIO DI SILVIA SINISIFABIO CAPPELLI IL CARATO DI EMANUELA DI NICOLA MASSIMO CINTI ORAFO CLÒCLAUDIO COSTANZI CREAZIONI IN ORO CESARINIEPIFANIO ALBERTO ERCOLIFANUELE DAL 1905FARELLA CREAZIONI FIORETTI GIOIELLI DI MARCELLO FIORETTIFORLENZA dal 1960FAUSTO MARIA FRANCHI GENTILESCHI FABIO GHALIB ROBERTO GIANSANTI GIOIELLIGIÒLELLI G.M. di GIORGIO GALENO GIOIELLERIA ORAFA FERIOZZIGORI GIOIELLILA GRANDE OFFICINAJOCALIS LABORATORIO DI OREFICERIA DI VINCENZO VILLANILABORATORIO ORAFO PAOLO DE PIERI

GIOVANNI BATTISTA BRUNO DI BELMONTE LABORO DI ROBERTO MATTEI LITAS SRL LOEPP E NAGAILUCIANI CARLO CREATIONISABELLA MAGGIORANI MARCOAURELIO GIOIELLIELIO MARESCI "GIOIELLI"ANGELO MARZOLIMILÙMARCO MINELLI BARBARA MORANOTITO LIVIO NEGRIOCCHIUZZI OPIFICIO ORAFO MIRRA OPUS AUREUM DI BRUNO RINALDI ORAFI DI MASSIMO CERETTIORAFI SACCARES ORO DI CLAUDIO BIDOLI L'ORO DI CASPOLIOROGEMMA DI FEDRIZZI GEMMA ORO OFFICINA SRL RESEDA ORRÙPALLESCHI ARTIGIANI ORAFIALESSANDRA PALLOTTI PANDORALA PEPITA DI FULVIA VICINI CRISTIANA PERALIPIERO POMPILI ORAFO SCULTOREPUCCI GIOELLI D'ARTE CORRADO SACCHI GISELDA SALVOSANT'ORO CREAZIONI AFM TASSONE LABORATORIO ORAFOUBALDO TENTI LUIGI - LUCA VICHIRICCARDO ZANNETTI

Oscar dei desideriConcorso libero

Il fare scultura, la progettazione, lamodellazione, il suono degli attrezzisono ritmi armonici, evocano equilibridi corpi sospesi, accordi di movimenti.L'opera è una scrittura polifonica chia-ve di lettura per cripti pensieri.L'Oscar dei Desideri è un concorsolibero, senza vincoli di età o di pro-fessione, certi che la pluralità d'e-spressione non può che aumentarel'interesse e la dialettica verso il fareartistico, fine ultimo e idea cardine diDesideri Preziosi.I concorrenti realizzano una sculturaeseguita in qualsivoglia materiale, sucui è inclusa, necessariamente unaparte in argento, in forma iconica oaniconica, atta ad essere donataall'ospite d'onore dell'edizione diDesideri Preziosi 2006.Al primo classificato andrà un pre-mio in gettoni d'oro.

Partecipanti

F.ANTONELLO e M. G. QUERCIAGABRIELA F. BOVEANTONELLA CASPOLI SIMONA CECCARELLISILVIA CERRONIFRANCESCA DI GIAMBERARDINOPIERGIORGIO ERMINICLAUDIA FALCONI FABIANA FUSCOFRANCESCA GABRIELLIVIVIANA INNOCENZISAMANTHA IOVENITTIMICHAELA LITONI SESTILIO LOMBARDOCARLO LUCIANI ROBERTO MATTEIFABRIZIO NEGRIMARCO AURELIO OLIVETTIRESEDA ORRÙGABRIEL MIRANDA REINOSOMAURIZIO SACCHETTIGIUSEPPINA SANTOROGIORGIA STELLAFULVIA VICINIFRANCESCA ZARATTI

Età dei desideriConcorso riservato ai giovani orafi

Tema: braccialeTitolo: “Liberipassididanza”

Si chiede ai concorrenti di ricercarenel segno, nella bellezza di un gestoche vince la legge di gravità, nellanecessità dell'uomo di manifestare ipropri sentimenti nei passi di danza ilmotivo primo per l'ideazione delbracciale “Liberipassididanza” (invitoalla riflessione sulla leggerezza delmovimento). Il balletto racconta sto-rie di uomini, di amori, di dei di miste-ri; è una grande bellissima fiaba, pan-tomima della condizione umana.Requisiti per l'ammissione e moda-lità di partecipazione.Al concorso sono ammessi studen-ti, apprendisti e operai orafi, entro il32mo anno di età, previa docu-mentazione della loro qualifica epresentati da una ditta regolarmen-te iscritta la quale garantisce l'im-pegno professionale e ne ha pun-zonato l'elaborato.Ai vincitori sono riservati i seguen-ti premi:Medaglia d'oro,d'argento e di bronzo,della CCIAA ai primi tre classificati.Buono per acquisto libri del setto-re, al 1° classificato.

Partecipanti

EMANUELA BIDOLIMARIA LETIZIA BRANCAGIANFRANCA CASCINOSILVIA CERRONI ROBERTA CORSIEMANUELA DI NICOLA FEDERICA FERROJURIY GATTAFEDERICA LEONE MICHAELA LITONILUANA PAPPAGALLOSARA SAMMARTINOGIUSEPPINA SANTOROGIORGIA STELLATIZIANO PUCCIFULVIA VICINI SIMONE VILLANTI

Scuola dei DesideriConcorso riservato alle scuole del settore

Tema: braccialeTitolo: “Liberipassididanza”

Si chiede ai concorrenti di ricercarenella ideazione del bracciale “Liberipassididanza” (invito alla riflessionesulla leggerezza del movimento) diricercare nella bellezza di un gestoche vince la legge di gravità, la valen-za di liberi segni, espressione delleproprie emozioni. Il balletto raccon-ta storie di uomini, di amori, di deidi misteri; è una grande bellissimafiaba, pantomima della condizioneumana.Il Concorso si articola in due setto-ri: Disegni e Manufatti, a loro voltasuddivisi in:sezione giovani: età, entro i 20 anni sezione adulti: età, oltre i 20 anni.Ai vincitori sono riservati i seguen-ti premi:a) Premio alle scuoleTarga d'argento alla scuola che rispon-derà alla seguente motivazione:“per aver portato gli alunni ad unalto e omogeneo livello di apprendi-mento”.b) Premio agli alunniMedaglia di bronzo e un buono peracquisto libri del settore al primoclassificato per ognuna delle quat-tro sezioni.

Partecipanti

ACCADEMIA DEL GIOIELLO ACCADEMIA DI COSTUME E MODAIST. EUROPEO DI DESIGNIST. ST.D'ARTE DI CIVITAVECCHIAIST. ST. D'ARTE P. MERCURI DI MARINOIST. ST. D'ARTE DI TIVOLISC.DELL'ARTE DELLA MEDAGLIA - IPZSSC. DI OREFICERIA INTERNO 7

Giuria

Una selezionata giuria, insindacabile, composta da orafi, artisti, giornalisti, storici dell'arte e/o amanti dell'arte orafa,controlla e verifica con estrema attenzione gli elaborati partecipanti ai vari concorsi editi da Desideri Preziosi:

L'Età dei Desideri, concorso riservato ai giovani orafi;L'Oscar dei Desideri, concorso libero per una piccola scultura.La Scuola dei Desideri, concorso riservato alle scuole del settore;

Membri della giuria

Giuliano Ansuini, gioielliere e socio ARROClaudio Crescentini, critico d'arteManuela Crescentini, docente Liceo Artistico Statale “Giorgio De Chirico”, RomaEmy Fabbri, stilista, membro della Federmoda CNAFrancesca Falcone, docente Accademia Nazionale di Danza, RomaPierluigi Federici, dirigente Area Attività Promozionali CCIAA, RomaAlessandro Mirra, orafoLucia Odescalchi, orafa e socia AGC, Associazione Gioiello ContemporaneoAlberta Parissi, Presidente Confesercenti Provinciale di RomaAldo Vitali, esperto della Christie's settore argenteria e membro del Nobil Collegio S. Eligio di RomaGian Paolo Zuccarello, stilista

Incontro dibattito sul tema: Il gioiello contemporaneoDomenica 27 novembre 2005- ore 10,30 - Sala del Tempio di Adriano - Piazza di Pietra, Roma

La mostra Desideri Preziosi, promuovendo incontri e dibattiti relativi all'artigianato artistico del settore orafo, dàvoce alle riflessioni e alle istanze di tutti coloro che si impegnano e lavorano sulle problematiche relative alla diffu-sione del Gioiello Contemporaneo nelle scuole, e in particolare negli Istituti d’Arte, per comprendere e valorizza-re le radici del mestiere, favorendo così la cultura del Gioiello Contemporaneo.

Si introdurranno i seguenti punti:

Quale tipo d'istruzione impartiscono le scuole private o pubbliche in Italia e all'estero?Quali aspetti positivi provenienti dalla struttura dell'istruzione estera possono fondersi nella cultura italiana?Si potrebbe analizzare un percorso culturale e fattivo attraverso il quale divulgare il Gioiello Contemporaneo?Quale ruolo hanno o potrebbero assumere i musei o le istituzioni in Italia nel proporre il gioiello come forma d'arte?Quale tipo di sbocco commerciale ha o può avere l'artigianato artistico?

Coordinatore:

Giulia Macrì, giornalista - direttore della rivista Argento!

Relatori:

Gabriele De Vecchi, designer - arch. Prof. al Politecnico di MilanoMaurizio Donati, Prof. Istituto Statale d’Arte Roma IAnna Fiorelli, direttrice IED MODALAB di RomaFausto Maria Franchi, orafo-artista - direttore artistico di Desideri PreziosiAndrea Lombardo, socio fondatore dell'AGC, Associazione Gioiello ContemporaneoAntonia Lauretta, arch. dirigente tecnico presso la Direzione Generale Ufficio Scolastico Regionale per il LazioTereza Seabra, gallerista - promotrice del dipartimento d'oreficeria dell'Accademia AR.CO di Lisbona

Inaugurazione22 novembre 2005

Cerimonia di premiazione dei concorsiEtà dei DesideriScuola dei DesideriOscar dei Desideri

Consegna del premio Oscar dei Desiderial ballerino Fethon Miozzi

nato a Roma da madre greca e padre italiano, si è diplomato nel 1990 all'Accademia di Danza di Roma ed inseguito ad una borsa di studio del Ministero degli Esteri ha coronato i suoi studi presso l'Accademia Vaganovadi S. Pietroburgo.Unico italiano ad entrare nel corpo di ballo del Teatro Marijinsky, dopo una brillante carriera oggi ricopre ruoli di primo ballerino accanto a sua moglie Irina Badajeva.Nel 1993 ha vinto il premio L. Massine (Stella Nascente della Danza) in Italia.Nel 1997 gli è stato riconosciuto il premio “Danza Sì” per le sue doti fisiche ed interpretative; nel 1998 è statoil vincitore del premio “Danza e Danza” quale migliore ballerino italiano nel mondo.È stato allievo dei più grandi ballerini del firmamento russo della danza:K. Seergheev, N. Dudinskaia,V. Semionov, M. Daukaev, ,T. Fesenko, L. Kovaliova, N. Pavlova, M.VazhievFethon Miozzi è caratterizzato da grande espressività e da notevoli doti fisiche ed interpretative.Si contraddistingue per la sua maniera prettamente classica, per le sue bellissime linee, per il salto leggero e perla facilità nello sfidare qualsiasi passaggio tecnico.La Critica internazionale lo definisce come “il più bel talento della sua generazione”.

MotivazioneHa il dono di unire nelle sue interpretazioni, spesso in coppia con la sua partner nella vita come nell'arte, IrinaBadajeva, una inconfondibile eleganza di linee e una rara sapienza espressiva. Se nella danza la sua figura si stagliaguizzante nell'aria, nella vita di ogni giorno se ne apprezza il carattere generoso e disponibile: connubio quantomai raro in un artista e in un uomo.

Interventi di danzaGli allievi dell'Accademia Nazionale di Danza diretta da Margherita Parrilla, movimento coreografico di BrunellaVidau, effettueranno diverse entrate interpretando, fra il pubblico e la platea, alcune figure di danza.

Quale segreto è custodito nellaposa della ballerina sospesa sullapunta di un piede con l'altra gambasollevata e proiettata indietro conla sferzante energia di una freccia?Per quale arcano mistero la forzasprigionata da questo disegno nel-l'aria sembra svaporare nella curvamorbida delle braccia, nella lineadelle mani protese in avanti, nellatesta inclinata indietro, nello sguar-do eloquente? Quale messaggio ècontenuto in questo atteggiamentodel corpo, che sprigiona ad untempo delicatezza e tenacità?

Nel corpo della ballerina e del balle-rino sono iscritti anni di storia delmovimento, di tecniche sedimentateper giungere a complesse posture, apassaggi fluidi a lungo sperimentati -che si rivelano ancora più intricatidella posa conclusiva - a gesti parlan-ti mille lingue. Nel salto verso l'alto ilcorpo del ballerino si ferma per unattimo immobile nell'aria: egli dà l'im-pressione di aver vinto per alcunisecondi la forza di gravità, poi ridi-scende, ancora rimbalzando felino ealternando tensioni e rilassamenti,contrazioni e distensioni.

Quel corpo può raccontare una otante storie, può esprimere un'ideao un sentimento, ma può comuni-care anche il semplice fatto di esi-stere, di voler essere lì in quel pre-ciso istante. Il suo gesto effimerosvanisce nell'attimo stesso in cuiviene alla luce. Si può forse tentaredi fissarlo con la parola, con la scrit-tura o con la trascrizione del movi-mento. Sin dalle prime codificazionidella danza sono stati esploratimolti modi di scrittura del movi-mento attraverso sistemi elaboratidi segni, tutti mezzi attraverso cui lacreazione coreutica poteva acquisi-re il diritto di esistere, rendersi cosìtrasmissibile e, chissà, forse anche

durevole nel tempo.Veniva così rico-nosciuto alla danza lo statuto di discipli-na artistica, al pari delle altre arti sorel-le. Trascrivere la danza con sistemi dinotazione - sia personali, sia codificati -è ancor oggi un mezzo utilizzato daldanzatore, dal coreografo, dall'inse-gnante o dallo storico ogni qualvolta sivoglia analizzare nel dettaglio il movi-mento, procedere alla sua costruzionee decostruzione, individuarne le suecomponenti ritmico-dinamiche e spa-zio-temporali.

Nel suo anelito a collegarsi trasver-salmente alle altre discipline, ladanza non poté fare a meno di sug-gere dalle altre arti i fluidi più vitali.Lo studio dei più bei dipinti diRaffaello, Guido Reni, Correggio eAnnibale Carracci, per fare soloalcuni esempi, conferiva agli atteg-giamenti dei ballerini contrasti eproporzioni, nitidezza di contorni eprecisione di linee.

La scultura, si pensi alle creazioni diAntonio Canova, rivelava le leggidell'equilibrio, la leggerezza e lamorbidezza dei volumi. Categoriecome armonia, grazia e bellezza,appartenenti alle discipline artisti-che, divennero così proprie delladanza. La conoscenza della musicaconsentiva di regolare nel tempo igesti della danza, di giocare con laverve dei passi o di conferirvi unaforma più o meno dilatata nellospazio. Le scienze anatomiche rive-larono al ballerino le conoscenzedel corpo, consentendogli di dispie-garne al massimo le potenzialità. Lageometria fornì le leggi che regola-vano le forme nello spazio, sugge-rendo le norme del disegno com-positivo. Lo studio delle poesie,delle tragedie e delle commedieoffrì al compositore di balli (il termi-ne di coreografo, almeno sino aiprimi dell'Ottocento, aveva il signifi-

cato di colui che scrive la danza)tutta la gamma dei sentimentiumani. Per dare una giustificazioneespressiva alla danza il ballerinoincorporò nel suo movimento igesti che provenivano non solo dal-l'uso quotidiano, ma anche dalle piùsofisticate tecniche dell'attore e delcantante d'opera. Sentimenti comecollera, amore, vergogna, ecc. siiscrissero nel gesto danzante delballerino, o meglio del pantomimo,le cui tecniche espressive andaronosempre più affinandosi sino a distin-guersi nettamente da quelle dicolui il quale faceva sfoggio esclusi-vamente di una esibizione virtuosi-stica fine a se stessa. La danza pote-va finalmente mettersi alla streguadelle altre arti dello spettacolo. Ilboom delle danze di sala, vera epropria dansomanie d'inizioOttocento, creò un pubblico diappassionati e di intenditori; il colo-re delle danze nazionali, con la loroesuberante briosità, liberarono icorpi dei danzatori dalle regoletalora soffocanti della disciplinaaccademica, conferendo loro unnuovo afflato espressivo. Potevacosì dispiegarsi sulle scene il giocodella seduzione femminile, che sirivelava attraverso sguardi intensi,movimenti più ampi delle braccia eun uso più articolato di tutto ilcorpo nello spazio.

Ma vi fu chi, per contrasto, esaltò laqualità tutta spirituale della danza:fra tutte primeggiò Maria Taglioni,che della danza appunto fece ilproprio tempio e la propria pre-ghiera. Con questa grande danza-trice italiana il movimento coreicoesaltò al massimo grado la compo-nente espressiva di celare, dietrouna apparente calma e una morbi-dezza evanescente, gli enormi sfor-zi di una tecnica, che aveva acquisi-to con il tempo connotazioni sem-

pre più complesse. Lei stessa siesercitava ogni giorno per sei ore(solo alla sbarra effettuava con legambe ben 648 movimenti!).Tuttavia Maria Taglioni, che alladanza aveva conferito una tra leespressioni più poetiche, non fusola in questa grande impresa.Senza le tante ore di dedizione alladea Tersicore, che portarono alcu-ne ballerine addirittura alla morteper consunzione, la danza femmini-le non avrebbe trionfato e non sisarebbe avuta in scena un'invenzio-ne spettacolare come l'elevazionesulla “punta”, vera e propria con-quista della ballerina ai primidell'Ottocento.Le prime scarpette, “discendenti”delle calzature con i lacci, che lamoda neoclassica “à la grecque”aveva lanciato, erano molto flessibi-li poiché erano fatte di pelle morbi-da e non erano dotate di alcunrinforzo, come quelle che più tardifurono create. Sostenersi in equili-brio sulla punta di un piede, peruna durata che sarebbe aumentataproporzionalmente alla resistenza ealla forza della ballerina, fu il primotraguardo di questa tecnica prodi-giosa. A poco a poco la ballerinaimparò a girare sulla punta, turbi-nando in pirouettes, ricamando coni piedi una minuta quanto sfavillan-te serie di intrecci (batterie), effet-tuando su quelle punte, affilatecome pennini, un luccichio di picco-li ed intricati salti. Il ballerino inizial-mente sembrò soccombere al pro-rompere di un tale fenomeno spet-tacolare, che sembrava appagare unpubblico tipicamente maschile, unpubblico fatto anche di abonnés -come quello soprattutto dell'Opéradi Parigi - che aveva accesso alle salepresso cui si esercitavano le lorobeniamine, di cui erano gli appassio-nati sostenitori. Ridotto a semplicepiedistallo della partner, in pas de

deux che ne esaltavano tutta la per-sonalità artistica, il ballerino persecredibilità. Quando non si emarginòdalle scene, si ridusse talora a scim-miottare la ballerina, acquisendomovimenti sempre più effeminati.

A questo panorama, che riflette inparticolare la realtà del balletto aParigi nella seconda metàdell'Ottocento, fa eccezione ladanza in Italia, le cui travagliatevicende risorgimentali avevanopiuttosto esaltato il ruolo eroicodel ballerino. In questo paese lasapienza didattica di molti maestri -tra cui emerse Carlo Blasis chediresse l'Imperial Regia Accademia

di Ballo della Scala dal 1837 al 1850assieme alla moglie AnnunciataRamaccini, maestra di mimo, - fecefiorire una incredibile messe ditalenti, che si fece onore nei teatriitaliani, europei e d'oltre oceano.Furono questi i ballerini - discenden-ti degli insegnamenti di Blasis - cheimportarono nella Russia zaristadella seconda metà dell'Ottocentola grande sapienza virtuosistica e iltalento di mimi della danza italiana.Senza il contributo straordinario diquesti artisti, la danza in Russia nonavrebbe potuto dischiudere il suoscrigno prezioso di gioielli, le cuigemme ancora oggi mandanobagliori sfavillanti di luci e di colori.

Corpi di danza e danza dei corpi tra luci e colori: brevi note di un sognodi Francesca Falcone

Immagine in basso: Maria Taglioni nel balletto “La Sylphide”, Opéra, Paris, 1832 (da Parmenia Migel, “Great Ballet Prints of the Romantic Era”, Dover, New York 1981),

Il gioiello come la danza è unmezzo primario di comunicazione;esprimersi con il proprio corpo èuna semplice ma educata reazioneliberatrice agli eventi del mondocome lo è il deporre sul metallosegni e gesti con tecniche che sonoprotesi dei nostri movimenti, delnostro desiderio di espressione.Fin dalle più lontane origini l'uomo hamanifestato con il corpo le passioniumane; la danza esprime la paura, ilsenso dell'invisibile, del sacro; graziealla bellezza e alla perfezione dellefigure assunte ad una mistica ritualità,rappresenta l'essenza della comunica-zione, il principio di un dialogo tra ilterreno e il divino.

Dalla conquista cosciente dello spa-zio che circonda il corpo, dalla bellez-za di un gesto che vince la legge digravità, dalla necessità dell'uomo dimanifestare i sentimenti più profondi- preghiera, gioia, angoscia - nasce ilmovimento, nasce la danza. Si espri-me con gesti precisi, rituali, studiatiper esorcizzare paure e tabù, per l'i-niziazione a culti misterici.Il balletto, sviluppatosi dalla genesidel salto sentito come necessitàinteriore di un elevazione verso ildivino, racconta storie di uomini, diamori, di miti, di dei. è una grandebellissima fiaba, pantomima dellacondizione umana.

Se si riflette sull'etimologia dellaparola pantomima - dal grecopanto, tutto, e mimo, attore - si hapiù chiaro il significato simbolicodella pantomima, rappresentazionescenica muta in cui l'azione è affida-ta unicamente al gesto; gestoastratto, quindi, che evidenzia ilmovimento e si esprime a mezzodi una tecnica rigorosa i cui canonisono scritti in tavole ataviche.Tecnica come lettura e mezzo discrittura indispensabile per la tra-

scrizione corretta della poesia e dellirismo cripte in ogni strutturaespressiva.La danza come elevazione dellatecnica a puro mezzo espressivorimanda al processo speculativodel fare gioiello.Deporre segni ancestrali sul metal-lo aureo, scrivere sensazioni mne-moniche, trasferire stati d'animo -emozioni, desideri, angosce - evo-care il mondo musicale in istanzeestetiche significa accresce di valen-ze “altre” il gioiello, spostandone ilvalore da un mero oggetto d'uso aun artefatto le cui sfaccettature si

perdono nei mille rivoli del pensie-ro, evidenziandone così sia il ritmosia la poesia.Non si possono ignorare le molte-plici suggestioni che legano stretta-mente l'opera del fare gioielli conl'arte della danza sia nelle ricercheformali sia nelle valenze simboliche.Il gioiello è un universo emblemati-co che si manifesta in differentilivelli di lettura.Un'immediata lettura riguarda ilmetallo e il valore simbolico dell'o-ro e delle pietre preziose; l'oro,irrelativo rispetto allo spazio e altempo reali per la preziosità e la

spiritualità della materia, assume unforte valore simbolico comunican-do un messaggio universale, men-tre le pietre preziose, esaltazionedella natura, sono il frutto inconta-minato di quel giardino dell'Eden lacui visione quieta l'animo ma neevidenzia anche il fascino della tra-sgressione, una trasgressione chediventa comunicazione donandoall'uomo mille domande.

Il ritmo della danza è ritmo dell'oro,ritmo di colpi di martello, di model-lazione, di invenzioni di forma, diimmagini; sono ritmi di una scritturapolifonica che uniscono il gioiello alladanza e ci introducono in un'ulterio-re chiave di lettura.

La brocca dorata manufatto dell'ar-te sassanide (fig. n.1) del VI sec d.C.conservata al museo di Tehran, è unvasellame di lusso fatto per esaltarela vita, “nasconde in mezzo al foglia-me suonatori e saltimbanchi, mentrequattro danzatrici accendono desi-deri sotto i pampini.”

L'argentiere ha usato il metallo percomunicare ritmi e danze, per tra-smettere desideri e fantasie espres-se da danzatrici il cui corpo si elevasulle punte delle scarpette da ballo.Bellissimi esempi si hanno nell'ope-ra di Giacomo Balla in cui il movi-mento, perno della sua ricerca, sienuclea in cinque sculture filiformidel 1921-22, raffiguranti altrettantipassi di danza Pas de deux, Duo,Ecarté, Serpentinentanz, Feuertanz.

Leggerezza, movimento, ritmo, ele-ganza tutto racchiuso in un filo con-torto come la forza della danza èracchiusa in un corpo in tensione.La danza folclorica e popolare è piùvolte riprodotta in gioielli. Un bell'e-sempio lo si ha nella collana in oro,mosaici romani e turchesi - decen-nio 1830-40 - dove scene di vitacampestre e danza popolare cam-peggiano in cornici di filigrana.

Con l'avvento della fotografia, nel-l'arte, la studio sul movimento si fapiù rispondente all'indagine scienti-

fica mentre nei gioielli il Liberty nefissa l'eleganza e la sensualità .Un bellissimo esempio lo si ha nell'o-pera di René Lalique. Il pendente“Ballerine”, del 1901,museo CalousteGulbenkian di Lisbona, raffigurantedue danzatrici armoniosamente lega-te in un passo di danza, realizzato inavorio, cristallo, coperto da uno smal-to opalino e oro, ne è un preziosoesempio. Due corpi coinvolti in unmovimento sinuoso comunicano ildesiderio di un amore sbocciante inun fiore rigoglioso.

Sempre di Lalique è il pendente“Ninfa”, ca.1900-02 (fig. n. 2),museo Calouste Gulbenkian, inavorio, vetro, oro, smalto, brillanti ezaffiri che, pur non rappresentandouna danzatrice, esprime l'elevazio-ne sinuosa e metamorfica dellabella figura femminile in perfettaarmonia con l'ambiente che la cir-conda, un micro cosmo di foglie, dirami e d'insetti.La prima spilla a forma di ballerinafu realizzata da Van Cleef andArpels nel 1945.L'immagine della ballerina diventaben presto un simbolo, segno dellacasa Van Cleef and Arpels, che laserializza e la impiega in ciondoli,spille, portacipria ecc. Fu una novitàche venne adottata ampiamente,un successo mondiale rimanendodi moda, con le sue esili gambe e lebraccia avvolgenti il vuoto del desi-derio, per circa vent'anni.

Saper cogliere il mito, il ritmo chesottostà ad ogni passo di danza,amare la bellezza delle immagini,comprenderne la valenza culturaleè il messaggio che l'orafo trasmet-te al metallo con l'alfabeto del fareper sintetizzare, nella visione plasti-ca e coloristica del gioiello, fuse inun codice ricco d'ispirazione perl'arte orafa, musica, poesia e danza.

Gioiello come comunicazione, danza come comunicazionedi Lucia Sabatini Scalmati

Foto a sinistra: manufatto dell’arte sassanide. Foto in basso: René Lalique, Ninfa, pendenteMuseo di Tehran. Museo Calouste Gulbenkian

In una delle sue magiche scatole,lignee costruzioni dal cui coperchiodi vetro è possibile vedere assem-blati minuti oggetti che, come nelleWunderkammern secentesche,suggeriscono, per via di associazio-ni e analogie, uno sguardo sulmondo e sulla storia dove il priva-to si fa poesia, il surrealista america-no Joseph Cornell raccolse nel1940 una collana di cristalli di roccae dei cubetti, anch'essi di cristallo, edenominò questa sua operaTaglioni's Jewel Casket (Lo scrignodi Taglioni).La leggendaria Maria Taglioni, il cuinome è rimasto legato più di ognialtro al romanticismo ballettistico,un'epoca durante la quale l'usodelle punte permise alla ballerina disuggerire quel senso di leggerezzae di volo che costituiscono da sem-pre uno dei sogni dell'essereumano, esibiva spesso sulla scena ineffetti una collana di tre fili di perle,cui accostava altri gioielli, che ren-devano i suoi costumi particolar-mente preziosi. Il pregio delle gioieche indossava, unito alla nobiltà delsuo portamento, quale ce lo conse-gnano le litografie che la ritraggo-no, ancora oggi ammaliano losguardo.

Nato nelle corti quattrocentesche,il balletto è stato a lungo passatem-po di re e regine: arte in cui erad'obbligo sfoggiare costumi chesimboleggiassero col loro sfarzo ilprivilegio assolutista del potere.

Quando, nel Settecento, si diffuseroin Europa i teatri pubblici, a danza-re non furono più sovrani e corti-giani, ma professionisti appassionatidel loro mestiere, pronti a vivereuna vita di continui spostamenti,spesso di fame, e più raramente diglorie, ma quasi sempre condanna-ta ad una vecchiaia di stenti. In

quanto donna che esponeva il pro-prio corpo allo sguardo degli estra-nei, la ballerina fu spesso investita,particolarmente nell'Ottocento, diuno stigma di immoralità. Ciòanche quando sulla scena le si tri-butavano omaggi e onori: nei bou-quets di fiori che venivano lanciatiai suoi piedi erano arrotolati spes-so fogli di carta o seta su cui eranostate stampate poesie, e potevaaccadere che tra gli steli si nascon-desse una scatolina contenente unanello o una spilla.

Nell'800 alla donna era riconosciu-to uno statuto sociale secondario.In teatro ella era rappresentatacome una dea: colle alucce di garzaappuntate sul costume, coi costumidi tessuti leggeri su cui eranoappuntati fiori e nastri, cogli orna-menti di cui era adorna, la ballerinaera al centro di sguardi che la ido-leggiavano. Ma era un apprezza-mento, legato a un immaginarioche idealizzava la donna come unabambola o una fata, fiore tra i fiori,gioiello tra i gioielli. La donna realeera in verità concepita come privadi desideri e diritti.

Fin per tutto l'Ottocento, le lucinon si spegnevano in sala durantela rappresentazione e per di più isistemi di illuminazione non con-sentivano una luce forte e direzio-nata, come accade oggi. I teatri, luo-ghi deputati a produrre quelle fin-zioni di cui l'umanità ha mostratoda sempre il bisogno per rifletteree comprendere il senso della pro-pria vita, erano fiere della vanitàanche per il pubblico delle dame, lecui toilette e i cui gioielli potevanoessere scrutati coi binocoli anchedurante lo spettacolo, e che eranostimolate a contendere alle balleri-ne la palma della bellezza. Si va ateatro per credere a ciò che si

vede, con quella fede che nessunadottrina laica ha potuto o volutocontrastare: e dunque i gioielli sce-nici hanno potuto essere vistosimolto al di là del buon gusto(diversamente, come notarli, adistanza?), pietre e perle hannopotuto mostrare una caratura pro-digiosa (coerente, del resto, collepatrie favolose di tanti personaggi),oro e argento non sono stati chepatine con cui ben più vili materiesono state ricoperte.

Nel 900 il teatro ha combattutoaffinché gli venisse riconosciutouno statuto pari a quello di artiritenute maggiori, come pittura escultura: ed una delle armi è stataquella della raffinatezza delle scenee dei costumi. In questo senso iBalletti Russi lanciati da Diaghilev aParigi nel 1909 hanno costituito unesempio tanto imitato quanto mairaggiunto. Il “prodigio” della luceelettrica si è poi unito alla diffusio-ne dell'idea wagneriana di unascena concepita come visione (edunque illuminata, all'interno di unasala mantenuta invece nell'oscu-rità). Il teatro, e soprattutto il ballet-to, è diventato il luogo in cui ilsogno si rivela proprio e soprattut-to con lo scintillìo, il luccicare, con ilminuto lampeggiare delle capiglia-ture e degli abiti, dei polsi e perfinodei piedi. Chi può dimenticare ilgesto voluttuoso con cui uno deimaggiori ballerini del Novecento, ilrusso Vaslav Nijinskij, si è fatto foto-grafare nei panni dello Schiavod'oro del balletto Shéhérazade? Glicopre parte del petto una fasciaricamata e tempestata di pietrecolorate, che fili di perle colleganoai calzoni orientaleggianti.

Dopo il pittore Bakst, che ideò quelcostume con cui anche l'uomomostrava finalmente di potere

essere guardato in teatro come unoggetto erotico, molti artisti si sonocimentati nell'immaginare abiti pre-ziosi: basti pensare ad Erté, alle suereti di perle, ai suoi panneggi di pie-truzze sfaccettate, alle sue catte-drali di gocce di cristallo dentro cui,con una inversione di ruoli e fun-zionalità decorative, è il corpo delladonna ad essere incastonato. Ilmusic-hall, del resto, per cui Ertélavorava, ha potuto proporsi ancorpiù dei teatri di tradizione, comeluogo dell'eccesso, di uno sfarzoche rischia, nella sovrabbondanza,di farsi caricaturale, o invece, nellararefazione, di annullarsi nel servireil prodigio delle forme corporee.

Uno dei costumi più clamorosi diJoséphine Baker era una trama dipietre luccicanti che le mantenevascoperti i seni, il ventre, i fianchi, edappena appena copriva il pube diquella donna stupenda.

A celebrazione di un'epoca in cui laprotezione imperiale ha consentitoal balletto di raggiungere fastistraordinari e ai suoi divi glorie nonperiture, il coreografo GeorgeBalanchine, che si era formato nellaRussia zarista ed aveva assistito aquei trionfi, ideò a New York nel1967 un balletto dal titolo Jewels:dopo Emeralds e Rubies, la terzaparte, Diamonds, era danzata all'in-terno di una scena candida dallasua musa del momento, SuzanneFarrell, il corpetto del cui tutu eratempestato di gemme. PerBalanchine e per il suo amicogioielliere,Van Cleef & Arpels, il dia-mante era infatti la pietra più pre-ziosa.

Vuole la leggenda che in una nottedi luna del 1835, mentre la carroz-za che riportava Maria Taglioni acasa dal teatro, trottava sulla strada

innevata, un mendicante le si faces-se incontro. La grande ballerinafece distendere sulla neve una pelledi leopardo, scese dalla carrozza edanzò per quell'unico spettatoresotto il cielo tempestato di stelle.Sembra che, in ricordo di quellanotte, da allora ella amasse con-

servare nel suo scrigno di gioielli uncubetto di cristallo. È questa storiache l'artista Cornell ha voluto tra-scrivere e inserire nella sua “scatolamagica” del 1940. Il chiarore dellaneve, il lampo pulsante delle stelleed una danza sui suoni della notte:un sogno prezioso.

Sogni preziosi per la danzadi Patrizia Veroli

Immagine in basso: Maria Taglioni nella “Bayadère” (1831). Litografia di Lane (da Chalon).Courtesy Debra and Madison Sowell Collection, Provo, Utah.

Non arrivo a strapparmi dal ricordo quelle parvenze,quelle musiche, quei gesti che esprimevano, senza parole,un eccellente tipo di linguaggio muto.

(Shakespeare, "La Tempesta")

Nel palazzo di Re Florestano si festeggia il battesimo della neonataAurora.Tra le invitate sei fate, accompagnate da sei cavalieri, rendo-no omaggio alla principessina con doni e benedizioni. Carabosse,una perfida fata, pur non invitata, si presenta ugualmente e, vendi-cativa, getta sulla neonata una tremenda maledizione: un giorno ellasi pungerà con un fuso e morirà. “No, non morrà, ma cadrà lunga-mente addormentata, sino a quando non sarà destata da un baciodi un Principe”, così dicendo la buona Fata dei Lillà allontana il nefa-sto sortilegio di Carabosse, riportando serenità nella corte sgo-menta.

Dopo sedici anni si festeggia a palazzo il compleanno di Aurora.Alcune fanciulle danzano nell'attesa della festeggiata, altre in un can-tuccio lavorano a maglia, inconsapevoli del divieto di tenere a cortequalsiasi fuso o ferro da calza. Il maestro cerimoniere Catalabuttesequestra gli oggetti e tenta di farli sparire. Arrivano il Re la Reginae quattro principi, che aspirano alla mano di Aurora. Le fanciullerischiano per un momento di finire punite dietro le sbarre di unaprigione, poi vengono tutte perdonate. Iniziano le danze, appare laPrincipessa raggiante che danza con i quattro principi. La festa è alculmine quando giunge una vecchia dietro le cui spoglie si nascon-de Carabosse. Ella offre ad Aurora un oggetto a lei sconosciuto, unfuso appunto, con il quale ella si punge. La Fata dei Lillà sopraggiun-ge e, mantenendo la promessa, fa cadere addormentata tutta lacorte.A protezione del palazzo si erge, come per incanto, un'impe-netrabile foresta.

Sono passati molti anni. Il principe Florimondo si aggira con il suoseguito nella foresta. Gli appare la Fata dei Lillà che gli narra la sto-ria della Bella Addormentata. Questa appare in visione al principeche, colpito da tanta bellezza, prega la Fata dei Lillà di condurlo làdove ella giace in sonno. Chinatosi su di lei la bacia, destandola eponendo così fine all'incantesimo.

Al Palazzo Reale si festeggiano le nozze della Principessa Auroracon il principe Florimondo con molte danze, a cui partecipano per-sonaggi tratti da altre favole sino all'apoteosi finale.

Prologo

Atto I

Atto II

Atto III

Labellaaddormentatanelboscocoreografia di Marius Petipa;musica di Piotr Ilych Ciaikovski;prima rappresentazione a Pietroburgo,Teatro Marijnskj, 3 (15) gennaio 1890

AcchioniDesigner e realizzazione Daniele e Franco Acchioni

Tipologiaciondolo

Arte Orafa BelfioreDesigner e realizzazione

Stefano Belfiore

Tipologiamicro scultura

Tecnicamodellazione in cera,

varie da banchetto, smalto a fuoco

Metalloargento, titolo 925°/°°

Pietrenon presente

Misure e pesocm 7,3 x 2,8; gr 73,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietrediamanti taglio brillante,perle, granato

Misure e peso cm 5,5 x 3,5; gr 19,00

Passi di danza raccontati nell'oro 2120 La bella addormentata nel bosco

Fabio CappelliDesigner e realizzazione Fabio Cappelli

Tipologiaanello

Fioretti Gioielli di Marcello FiorettiDesigner e realizzazione

Marcello Fioretti

Tipologiacollana

Tecnicalastra traforata

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietreperle

Misure e pesogr 31,0

Tecnica sbalzo, traforo, varie da banchetto

Metallo argento, titolo 925°/°°

Pietrediamante taglio brillante

Misure e peso cm 3,5 x 3,0; gr 10,2

Passi di danza raccontati nell'oro 2322 La bella addormentata nel bosco

GentileschiDesigner e realizzazione Sabina Gentileschi

Tipologiafermaglio per capelli

GiòlelliDesigner e realizzazione

Stella Giorgia

Tipologiabracciale

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metalloargento, titolo 925°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 6,8 x15,8; gr 130,5

Tecnica modellazione in cera, microfusione

Metallo oro, titolo 750°/°°, ebano

Pietrediamanti taglio brillante, perla

Misure e peso cm 18,5 x 1,0; gr 16,0

Passi di danza raccontati nell'oro 2524 La bella addormentata nel bosco

Elio Maresci “Gioielli”Designer e realizzazione Elio Maresci

Tipologiatagliacarte

PandoraDesigner e realizzazione

Giuseppe Lucarini

Tipologiapendente

Tecnicatecnica mista a banchetto

Metallooro

Pietrequarzo, corindoni

Misure e pesocm 7,3 x 1,6; gr 23,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione,trafori e intaglio a mano

Metallo argento, titolo 925°/°°

Pietrerubini

Misure e peso cm 27,0 x 4,0; gr 140,0

Passi di danza raccontati nell'oro 2726 La bella addormentata nel bosco

DonChisciottecoreografia di Marius Petipa;musica di Ludvig Minkus;prima rappresentazione a Mosca,Teatro Bolshoi, 14 (26) dicembre 1869

Addormentatosi mentre legge uno dei sui libri, Don Chisciottesogna l'eroina da lui più amata: Dulcinea. Sul più bello è svegliato dalsuo fedele servitore, Sancho Panza, che si precipita nella stanzainseguito da una donna, a cui ha rubato un pollo. Don Chisciotte,non ancora del tutto ridestatosi dalla sua visione, sogna di essereun cavaliere, che domina i suoi avversari con colpi di spada.

Kitri, la figlia dell'oste, è stata promessa in sposa a un vecchio e riccogentiluomo, Gamache, che ella tuttavia non ama. Il suo cuore appar-tiene invece ad un giovane barbiere, Basilio che incontra furtivamen-te. Viene scoperta dal padre, Lorenzo, che pretende che ella danzicon Gamache. Nel corso di una seguidilla, danzata da tutti i convenu-ti, irrompe Don Chisciotte seguito da Sancho Panza, che viene alungo schernito. Alla visione di Kitri, Don Chisciotte crede di scorge-re in lei Dulcinea. Ma Kitri, dopo aver fatto ingelosire tutti, fugge inse-guita da Lorenzo, da Basilio, da Gamache e da Don Chisciotte.

Kitri e Basilio si rifugiano in una taverna, accolti dai loro amici. Nelfrattempo giungono gli inseguitori tra cui Lorenzo che impone aKitri le nozze con Gamache. Basilio, disperato, finge di suicidarsi e,sul punto di morte, chiede di potersi unire in matrimonio con la suabella. Don Chisciotte, impietositosi, intercede con il padre di lei. Mala burla viene subito svelata tra lo sdegno degli astanti. Dopo unaserie di schermaglie, il padre di lei le concede il perdono e accon-sente alle nozze con Basilio.

Alcuni attori e zingari decidono di prendersi burla di DonChisciotte. Il loro capo si traveste da re e accoglie con tutti gli onoriil cavaliere preparando una festa incentrata su uno spettacolo dimarionette. Don Chisciotte crede di vedere in uno dei burattiniDulcinea.Tentando di salvare la sua amata dalle grinfie di un delin-quente, Don Chisciotte si scaglia a colpi di spada contro il teatrodei burattini riducendolo in mille pezzi. Crede di vedere negli zin-gari, nel frattempo saliti sui mulini a vento, dei giganti. Nel tentati-vo di colpirli, rimane impigliato nelle pale di un mulino, finendo poia terra, soccorso da Sancio Panza.

Ancora tramortito dalla caduta, Don Chisciotte riposa sdraiato inuna radura. Qui sogna di stare con Dulcinea in un giardino fatatodominato da Driadi e Amorini. Viene svegliato dall'arrivo di unDuca, che lo invita nel suo castello.

Viene organizzata un ulteriore beffa ai danni di Don Chisciotte, checrede sempre di scorgere in Kitri, Dulcinea, la donna dei suo sogni.Cercando ancora una volta di strapparla al suo avversario e avvedu-tosi di essere invece di fronte a Basilio, Don Chisciotte si allontanainconsolabile, sempre alla ricerca di Dulcinea e di nuove avventure.

Lo studio di Don Chisciotte

Atto ILa piazza del mercato

di Barcellona

Atto II Scena primaUna Taverna

Scena secondaUn accampamento

di zingari vicino ai mulini a vento

Scena terza

Atto IIINel castello

del Duca di Barcellona

Pierpaolo Ardigò Creazione GioielliDesigner e realizzazione Pierpaolo Ardigò

Tipologiaciondolo

Aurea Aetas Vallicella Artigianato OrafoDesigner e realizzazione

Paolo Cogoni, Laura Nicoletti

Tipologiacollarino

Tecnicavarie da banchetto

Metallooro bianco, giallo

Pietrediamanti taglio brillante

Misure e pesocm 37,0; gr 87,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione

Metallo oro, titolo 750°/°°, bronzo

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 8,0 x 3,5

Passi di danza raccontati nell'oro 3130 Don Chisciotte

ClòDesigner e realizzazione Claudia Falconi

Tipologiapendente

Fausto Maria FranchiDesigner e realizzazione

Fausto Maria Franchi

Tipologiascultura

Tecnicavarie da banchetto, smalto a fuoco

Metalloargento, titolo 999,9°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 40,0 x 28,0 - h 35,0; gr 590,0

Tecnica modellazione in cera , microfusione

Metallo oro, argento

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 7,5 x 5,0; gr. 15,7

Passi di danza raccontati nell'oro 3332 Don Chisciotte

La Pepita di Fulvia ViciniDesigner e realizzazione Fulvia Vicini

Tipologiaanello

Laboratorio Orafo Paolo De PieriDesigner e realizzazione

Cinzia Torcolacci

Tipologiaciondolo

Tecnicavarie da banchetto

Metallooro, titolo 750°/°°,

argento, titolo 925°/°°

Pietrediamanti taglio brillante, ammonite

Misure e pesogr 19,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione,incisione

Metallo oro giallo, argento

Pietrezirconi

Misure e peso cm 5,0 x 4,10 - h 3,0; gr 23,0

Passi di danza raccontati nell'oro 3534 Don Chisciotte

Barbara MoranoDesigner e realizzazione Barbara Morano

Tipologiaorecchini

Reseda OrrùDesigner e realizzazione

Reseda Orrù

Tipologiacollana

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metallooro bianco, giallo

Pietreonice, madreperla,

diamante taglio brillante

Misure e pesocm. 8,0 x 6,0; gr 44,0

Tecnica modellazione in cera,microfusione

Metallo oro, argento

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 8,0 x 2,8; gr 10,9

Passi di danza raccontati nell'oro 3736 Don Chisciotte

Excelsiorcoreografia di Luigi Manzotti;musica di Romualdo Marenco;prima rappresentazione a Milano,Teatro alla Scala, 11 gennaio 1881

Nella Spagna al momento dell'Inquisizione il Genio delle tenebretiene incatenata la Luce. Ma la catena che tiene prigioniera la belladonna si spezza e subito dal suo corpo si irradia una luce accecan-te. Una ben diversa scena si apre allora agli spettatori sul regno deiGenii, che con le loro opere civilizzano l'umanità.In un grazioso villaggio sulle rive del fiume Weser il battelliereValentino è tornato vincitore da una regata e festeggia con i suoiamici e con la fidanzata.Da lontano sopraggiunge una strana imbarcazione: è il battello avapore, la nuova invenzione di Denis Papin. Il battello viene demo-lito dalla folla scatenata, incitata dal Genio del male, che vede inquella invenzione una minaccia per il loro lavoro. La Luce accorrein soccorso di Papin che stava per annegare tra i resti dell'imbarca-zione. Ella lo consola mostrandogli in lontananza un battello a vapo-re che naviga veloce nell'Oceano: è l'opera di Fulton ispirata all'in-venzione di Papin. L'Oscurantismo è vinto dal Progresso.Nel laboratorio di Alessandro Volta a Como, lo scienziato è preoc-cupato poiché non riesce a dare una svolta alle sue ricerche.L'oscurantismo in un angolo sogghigna felice. Ma all'improvviso l'in-ventore italiano riesce a trovare qualcosa che gli procura una scin-tilla. La luce trionfante mostra allora a Volta gli effetti della elettri-cità: diversi telegrafisti irrompono nel cortile di un telegrafo aWashington. L'oscurantismo, maledicendo tutti, si allontana mentrela Luce ancora una volta esulta.

Una carovana composta da donne e bambini viene sorpresa da unatempesta di sabbia nel deserto. È il tremendo Simun.L'oscurantismo gioisce a tanta forza nefasta sprigionata dalla natu-ra. Sopraggiunge la luce che mostra ai viandanti un punto illumina-to in lontananza. La scena di desolazione fa posto ad un quadro diserenità e prosperità. Il Canale di Suez, un altro trionfo delProgresso, appare alla vista. Nella zona circostante uomini e donnedanzano gioiosi, guidati dalla Luce trionfatrice.Un'altra scena si profila agli occhi degli spettatori. Siamo in prossi-mità del tunnel del Moncenisio e, finalmente, l'ultimo tratto chesepara i minatori italiani da quelli francesi, crolla sotto il colpo di unadetonazione. I minatori dei due paesi si abbracciano e danzano sottolo sguardo sereno della Luce. L'Oscurantismo assiste impotente atutte le opere della sua acerrima nemica: tutti i popoli della terrasono fraternamente uniti. La terra allora si spalanca ed inghiottel'Oscurantismo. Un apoteosi finale nella quale sono uniti la Scienza,il Progresso, la Fraternità e l'Amore, chiude il gran ballo.

Parte prima

Parte seconda

Ansuini 1860 Palazzo MassimoDesigner e realizzazione Giuliano Ansuini

Tipologiaciondolo

Massimo Cinti OrafoDesigner e realizzazione

Massimo Cinti

Tipologiaciondolo - spilla

Tecnicasbalzo, traforo, varie da banchetto

Metallooro bianco, giallo, titolo 750°/°°

Pietrepietre semipreziose, zaffiro,

diamante taglio brillante

Misure e pesocm 4,0 x 3,5; gr 11,6

Tecnica lavorazione a mano

Metallo oro 750°/°°

Pietretormalina

Misure e peso cm 5,0 x 5,0; gr 24,0

Passi di danza raccontati nell'oro 4140 Excelsior

Forlenza dal 1960Designer e realizzazione Michele Forlenza

Tipologiaanello

Gori GioielliDesigner e realizzazione

Angelo Gori

Tipologiaspilla-ciondolo

Tecnicalavorazione a mano

Metallooro bianco, giallo, titolo 750°/°°

Pietrecorindoni, tormaline,

diamanti taglio brillante

Misure e pesocm 6,2 x 4,3; gr 35,7

Tecnica lavorazione a filo, varie da banchetto,rodio nero

Metallo oro bianco, titolo 750°/°°

Pietreonici, diamante taglio brillante

Misure e peso cm 2,5 x 1,8; gr 16,2

Passi di danza raccontati nell'oro 4342 Excelsior

Litas SrlDesigner e realizzazione Luana Pappagallo

Tipologiaciondolo

MarcoAurelio GioielliDesigner e realizzazione

Marco Aurelio Olivetti

Tipologiacollana

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metalloargento, titolo 925°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 7,0 x 4,0; gr 43,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione

Metallo oro rosso, bianco

Pietreacqua marina, zircone arancio

Misure e peso cm 4,5 x 1,5; gr 9,0

Passi di danza raccontati nell'oro 4544 Excelsior

MilùDesigner e realizzazione Luigi Middei

Tipologiaanello

Orafi SaccaresDesigner e realizzazione

Claudio Saccares

Tipologiaspilla

Tecnicalavorazione a mano

Metallooro giallo, argento

Pietrerubellite, tormalina, opale, zoesite

Misure e pesocm 6,0 x 5,0; gr 31,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione,varie da banchetto

Metallo oro

Pietretormalina, diamanti taglio brillante,ebano

Misure e peso cm 1,0 x 2,1 - h 3,9; gr 26,1

Passi di danza raccontati nell'oro 4746 Excelsior

GiselleJean Coralli e Jules Perrot;musica di Adolphe Adam;prima rappresentazione a Parigi,Opéra, 28 giugno 1841

Giselle ama, ricambiata, Loys, che ella crede un semplice contadino.In realtà, sotto il travestimento di Loys, si cela il Duca Albrechtfidanzato di Bathilde, una ragazza di nobile lignaggio, che egli è pron-to a sposare. Lo scudiero Wilfried cerca senza successo di dissua-dere Albrecht dal corteggiare Giselle.Anche Hilarion, il guardiacaccia, è innamorato di Giselle. Invano eglitenta di aprire gli occhi della fanciulla. Oltre a Loys, Giselle ha ancheun'altro grande amore: la danza. Una passione pericolosa per il suopiccolo cuore ammalato. Per questo motivo la madre di lei, Berthe,le sta sempre accanto, cercando di proteggerla dal troppo danzare.Ella racconta la leggenda delle Villi, fanciulle a cui piaceva tanto dan-zare, morte a causa del tradimento dei loro promessi sposi ecostrette a vagare nei boschi alla ricerca di viandanti che fanno bal-lare sino allo sfinimento. Il suono di un corno annuncia l'arrivo di uncorteo di caccia. Loys non nasconde la propria inquietudine.Hilarion, insospettito, ne spia le mosse. Arriva il corteo guidato dalPrincipe di Curlandia, padre di Bathilde. I contadini danzano inonore degli ospiti. Bathilde si intrattiene amabilmente con Giselle:l'una confessa all'altra le gioie del primo amore. Quando Hilarionrichiama i cacciatori, Bathilde scorgendo Loys, gli si fa incontro pre-sentandolo a tutti quale suo futuro sposo. Giselle, sentendosi tradi-ta, impazzisce e muore tra le braccia della madre e lo sguardo com-mosso degli astanti.

Hilarion, tormentato dai rimorsi, vaga di notte nella foresta.Avverteattorno a sé strane presenze e, in preda al terrore, fugge. ArrivaMirtha, la regina delle Villi che chiama le compagne a raccolta eaccoglie Giselle nel loro mondo. Le Villi si lanciano poi all'insegui-mento di Hilarion e lo fanno danzare sino alla morte.Nel frattem-po Albrecht, in preda alla disperazione, è raccolto in preghiera sullatomba di Giselle. Ella improvvisamente gli si fa accanto, commossada tanto pentimento. Le Villi nel frattempo avanzano, avendo scor-to in Albrecht, una loro futura vittima. Ma Giselle si fa scudo con ilcorpo. Con tutte le sue forze scongiura Mirtha di risparmiarlo, madi fronte al suo rifiuto danza con lui sostenendolo e incoraggiando-lo, fino a quando le prime luci dell'alba non fanno allontanare le Villi.I due amanti si danno l'addio: l'amore di Giselle ha salvato Albrecht,ma egli rimarrà solo per sempre

Atto I

Atto II

Riccardo AlfonsiDesigner e realizzazione Riccardo Alfonsi

Tipologiapendente

Il Carato di Emanuela Di NicolaDesigner e realizzazione

Emanuela Di Nicola

Tipologiabracciale

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metalloargento

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 6,6 x 5,8; gr 39,0

Tecnica lavorazione a mano di lastre e fili

Metallo oro bianco e giallo, titolo 750°/°°

Pietrerubini, diamanti taglio brillanti

Misure e peso cm 7,8 x 2,4; gr 25,3

Passi di danza raccontati nell'oro 5150 Giselle

La Grande OfficinaDesigner e realizzazione Daniela Ronchetti, Giancarlo Genco

Tipologiaanello

Carlo Luciani CreationDesigner e realizzazione

Carlo Luciani

Tipologiabracciale

Tecnicavarie da banchetto,

lastra sbalzata e stozzata

Metallooro, argento

Pietrediamante taglio brillante,

zaffiri, rubini, acquamarine

Misure e pesocm 18,0 x 6,7; gr 65,5

Tecnica varie da banchetto,fusione in seppia

Metallo oro rosso, oro bianco

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 2,5; gr 16,20

Passi di danza raccontati nell'oro 5352 Giselle

Oro Officina SrlDesigner e realizzazione Luigi Lucioli

Tipologiaciondolo

Alessandra PallottiDesigner e realizzazione

Alessandra Pallotti

Tipologiaspilla-pendente

Tecnicavarie da banchetto

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietrerubini, zaffiri, smeraldi, acquamarina,diamanti taglio brillante, microperle

Misure e pesocm 5,0 x 4,0; gr 23,0

Tecnica modellazione in cera,microfusione

Metallo oro 750°/°°

Pietretopazio, ametista, peridoto

Misure e peso cm 6,0 x 5,0; gr 18,1

Passi di danza raccontati nell'oro 5554 Giselle

Pucci Gioielli d’ArteDesigner e realizzazione Alberto Pucci

Tipologiacollana

AFM Tassone Laboratorio OrafoDesigner e realizzazione

Francesca Di Giambernardino

Tipologiaorecchini

Tecnicamodellazione in cera,

microfusione

Metallooro

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 2,5 x 1,0; gr 24,0

Tecnica modellazione in cera,microfusione

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietrezaffiri, rubini, smeraldi

Misure e peso cm 40,0; gr 47,5

Passi di danza raccontati nell'oro 5756 Giselle

Illagodeicignicoreografia di Marius Petipa;musica di di Piotr Ilych Ciaikovski;prima rappresentazione a Pietroburgo,Teatro Marijnskj, 15 gennaio 1895

È il giorno della maggiore età del principe Siegfried.A palazzo è stataorganizzata una grande festa. Il suo precettore lo introduce agli ospi-ti. La regina madre rimprovera amorevolmente il figlio per non avereancora scelto una moglie. Per questo ha invitato alla festa molteragazze nobili provenienti dai diversi paesi.Terminati i festeggiamenti,Siegfried, rimasto solo, è in preda ad uno strano turbamento.

Siegfried va a caccia con gli amici nelle vicinanze di un lago. Unostormo di cigni viene preso di mira dai cacciatori. Il principe si accin-ge a colpirne uno con la balestra, ma questo si trasforma in unasplendida ragazza. Odette, questo è il nome della ragazza-cigno,confida a Siegfried di essere in realtà una principessa che un geniodel male, Rothbart, ha trasformato, assieme ad altre ragazze in cigni.L'incantesimo verrà spezzato solo se un giovane le giurerà eternoamore. Confessandole il proprio amore, Siegfried promette di ritor-nare da lei per liberarla. Appare all'alba Rothbart, che trasforma lefanciulle nuovamente in cigni.

Nella sala da ballo del castello hanno luogo ancora dei festeggia-menti. Entrano la regina madre e Siegfried, seguiti da sei fanciulleaspiranti alla mano del bel principe. Egli tuttavia sembra distrattosino a quando non giunge il barone Rothbart con sua figlia Odile,le cui sembianze ricordano straordinariamente quelle di Odette.Siegfried, soggiogato dalla bellezza della ragazza, la chiede in sposa.Rothbart allora accusa Siegfried di essere uno spergiuro e Siegfried,sconvolto dal dolore, fugge verso il lago.

Le fanciulle sulla riva del lago sono raccolte attorno ad Odette,condannata, per un triste destino, a morire. Sopraggiunge Siegfriedche la implora di perdonare il suo tradimento. Sommersi dalleacque agitate del lago i due amanti muoiono, ma i loro spiriti siinnalzano sulle acque, come per magia tornate calme.

Atto I

Atto II

Atto III

Atto IV

Angelo BaldiniDesigner e realizzazione Angelo Baldini

Tipologiaciondolo

Brocani SrlDesigner e realizzazione

Massimiliano Brocani

Tipologiaanello

Tecnicavarie da banchetto

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietreopale tagliato su disegno

Misure e pesomm 27,0 x 40,0; gr 20,8

Tecnica modellazione in cera,microfusione, incisione, smalti

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietreagata, madreperla,tagliate su disegno

Misure e peso cm 10,0 x 9,0; gr 99,0

Passi di danza raccontati nell'oro 6160 Il lago dei cigni

Alberto ErcoliDesigner e realizzazione Alberto Ercoli

Tipologiapendente

Farella CreazioniDesigner e realizzazione

Vincenzo Farella

Tipologiaciondolo

Tecnicalavorazione a mano

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietrequarzo, diamanti taglio brillante,

corallo, rubino

Misure e pesocm 10,0 x 7,0; gr 60,5

Tecnica mista

Metallo oro rosa, nero, giallo, bianco

Pietrediamanti taglio brillante bianchi, neri

Misure e peso cm 8,0; gr 24,0

Passi di danza raccontati nell'oro 6362 Il lago dei cigni

Fabio GhalibDesigner e realizzazione Fabio Ghalib

Tipologiabracciale

Roberto Giansanti GioielliDesigner e realizzazione

Roberto Giansanti

Tipologiaciondolo

Tecnicavarie da banchetto, assemblaggio

e traforo, smalti a fuoco

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietrediamanti taglio brillante,

zaffiri, rubini

Misure e pesocm 5,5 x 3,0; gr 42,1

Tecnica sbalzo, varie da banchetto

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietrezaffiri

Misure e peso cm 3,5 x 1,8; gr 76,6

Passi di danza raccontati nell'oro 6564 Il lago dei cigni

Gioielleria Orafa FeriozziDesigner e realizzazione Giovanni Feriozzi

Tipologiaspilla

Cristiana PeraliDesigner e realizzazione

Cristiana Perali

Tipologiaciondolo

Tecnicasbalzo, cesello, varie da banchetto,

rodio nero

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 2,5 x 10,2 - h 0,5; gr 29,8

Tecnica lastra sbalzata e incisa

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietreperidoti, ametiste, rubini,zaffiro, quarzi

Misure e peso cm 3,5 x 5,0; gr 15,0

Passi di danza raccontati nell'oro 6766 Il lago dei cigni

NapolioilPescatoreelasuaSposa

coreografia di August Bournonville;musica di Holger Simon Paulli,Edvard Helsted, Niels Wilhelm Gade,Christian Lumbye;prima rappresentazione a Copenaghen,Teatro Reale Danese, 29 marzo 1842

Il molo di Santa Lucia all'imbrunire è affollato di gente.Veronica arri-va con sua figlia Teresina, che è corteggiata sia da Giacomo che daPeppo. Ma ella è tutta presa da Gennaro, che sta ancora pescandonella baia. Al suo arrivo scoppiano alcune discussioni, poichéVeronica è molto restia a cedergli Teresina. Alla fine tuttaviaVeronica non si oppone. Nel frattempo i due rivali tramano controGennaro montando la diceria che egli sia in combutta con il diavo-lo. Alcune coppie di giovani danzano un vivace ballabile.Teresina eGennaro si allontanano poi in barca per una passeggiata al chiaro diluna. Scoppia improvvisamente una tempesta. Gennaro viene trova-to privo di sensi sulla spiaggia e Teresina risulta dispersa in mare.Quando rinviene Gennaro è tanto disperato da volersi gettare inmare ma l'immagine della Madonna lo fa ritornare in sé. Egli si rac-coglie in preghiera fino a quando non giunge un monaco che glidona un medaglione della Madonna e, dopo averlo benedetto, loinvita a cercare Teresina.

Teresina non è annegata ma è stata trascinata a riva nella GrottaAzzurra. Quando si sveglia, la fanciulla tenta di trovare una via d'u-scita ma si imbatte in Golfo, il re del mare che, invaghitosi di lei, latrasforma in una naiade, una ninfa delle acque.Nel frattempo Gennaro, alla ricerca della sua bella, entra nella grot-ta con la sua barca. Teresina non lo riconosce, anzi tenta di farlorimanere in quel mondo acquatico. Ma appena Teresina vede ilmedaglione della Madonna sul petto dell'amato, si ricorda del suopassato e insieme riescono a convincere Golfo a lasciarli andare,dopo che questi ha fatto loro dono di un antico tesoro.

Il popolo napoletano si reca in pellegrinaggio al Santuario diMontevergine e si raccoglie intorno all'immagine della Madonna.Ancora una volta Giacomo e Peppe fanno credere alla gente cheGennaro stia complottando con il diavolo, specialmente dopo il mira-colo del ritrovamento di Teresina e del tesoro.Teresina allora chiamail monaco che, benedicendoli, li porta ad un chiarimento. Rappacificatie felici, Gennaro e Teresina si uniscono agli altri nei festeggiamenti, cheterminano in un tripudio di danze e di tarantelle.

Atto I

Atto II

Atto III

Vittorio AlfonsiDesigner e realizzazione Vittorio Alfonsi

Tipologiaciondolo

Arte Orafa di Lorenzo LicciardelloDesigner e realizzazione

Massimo Licciardello

Tipologiaspilla

Tecnicacesello, sbalzo, traforo

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesomm 40,5 x 32,7; gr 37,0

Tecnica costruzione di gioielleria e successivo assemblaggioMetallo oro giallo, bianco

Pietremadreperla, diamanti taglio brillante

Misure e peso cm 8,5 x 7,0; gr 45,5

Passi di danza raccontati nell'oro 7170 Napoli o il Pescatore e la sua Sposa

Beccacece GioielliDesigner e realizzazione Fabrizio Beccacece

Tipologiacentrale per collana

Claudio CostanziDesigner e realizzazione

Claudio Costanzi

Tipologiaanello

Tecnicamodellazione in cera,

microfusione, rifiniture a mano

Metallooro

Pietrediamanti taglio brillante,

perla australiana

Misure e pesocm 3,3 x 2,1; gr 21,1

Tecnica lavorazione a mano

Metallo argento, titolo 925°/°°

Pietregiada

Misure e peso cm 11,0 x 10,0; gr 26,0

Passi di danza raccontati nell'oro 7372 Napoli o il Pescatore e la sua Sposa

Francesco AntonelliDesigner e realizzazione Francesco Antonelli

Tipologiacollana

Il Caleidoscopio di Silvia SinisiDesigner e realizzazione

Silvia Sinisi

Tipologiaanello

Tecnicavarie da banchetto

Metallooro bianco, giallo, titolo 750°/°°

Pietresemipreziose, perla,

diamanti taglio brillante

Misure e pesocm 3,3 x 2,9 - h 4,4; gr 13,5

Tecnica varie da banchetto

Metallo alluminio, rame verniciati

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 14,0 x 27,0; gr 88,4

Passi di danza raccontati nell'oro 7574 Napoli o il Pescatore e la sua Sposa

Loepp e NagaiDesigner e realizzazione David Richard Loepp e Yutaka Nagai

Tipologiaciondolo

Orafi di Massimo CerettiDesigner e realizzazione

Massimo Ceretti e Roberto Antonacci

Tipologiacollana

Tecnicagranulazione in oro puro

Metallooro, titolo 750°/°°- 950°/°°- 999°/°°

Pietrelapislazzuli

Misure e pesocm 21,0 x 13,0; gr 43,1

Tecnica granulazione, ferro battuto

Metallo oro, titolo 916°/°°, ferro damascato

Pietrenon presenti

Misure e peso gr 21,0

Passi di danza raccontati nell'oro 7776 Napoli o il Pescatore e la sua Sposa

RomeoeGiulietta

viene indicata come prima rappresentazione quella che si tenne al Teatro Kirov di Leningrado,coreografia di Leonid Lavrovski,musica di Serghei Prokofiev,11 gennaio 1940

In una piazza di Verona Romeo Montecchio,accompagnato dai fedeli Mercuzioe Benvolio, si diverte con alcune zingare. Arrivano i Capuleti, avversi aiMontecchi, capeggiati dal baldanzoso Tebaldo. Scoppia una rissa tra i membri ei sostenitori delle due famiglie. Il Principe di Verona pone fine alla contesa.

Giulietta gioca con la nutrice ma viene interrotta dai genitori, che lapresentano a Paride, un nobile ricco che l'ha chiesta in matrimonio.

Arrivano gli ospiti per il ballo in casa Capuleti. Vi entrano ancheRomeo, Mercuzio e Benvolio, mascherati.

Romeo e i suoi amici sopraggiungono nel pieno della festa. Il giovaneMontecchio rimane incantato dalla bella Giulietta.Tebaldo, che lo rico-nosce, tenta di allontanarlo, ma interviene Capuleto che gli dà il ben-venuto nel suo palazzo.

Gli ospiti si allontanano e Capuleto dissuade Tebaldo dall'inseguire Romeo.

Giulietta non riesce a dormire e si affaccia al suo balcone. Romeo le appa-re improvvisamente. I due giovani si confessano reciprocamente l'amore.

Romeo non fa che pensare a Giulietta quando gli viene recapitata unalettera in cui ella acconsente alle nozze.

In segreto gli amanti sono uniti in matrimonio da frate Lorenzo, chespera che la loro unione porrà fine alle contese tra le due famiglie.

Nella piazza c'è molta allegria che viene interrotta da Tebaldo cheassale Mercurio, uccidendolo. Romeo allora vendica la morte dell'ami-co e viene esiliato.

Romeo ha trascorso la notte con la sua bella e all'alba deve partire.Nel momento in cui si allontana, sopraggiungono i genitori di Giuliettacon Paride. Giulietta si rifiuta di sposarlo. I genitori, indignati, minaccia-no di diseredarla. Giulietta si reca da Frate Lorenzo.

Giulietta invoca l'aiuto del frate. Egli le consegna una fiala di sonniferoche la farà sprofondare in un sonno simile alla morte. I genitori allorala seppelliranno nella cappella di famiglia dove sarà raggiunta daRomeo, nel frattempo avvisato.

Giulietta acconsente a sposare Paride,ma il mattino seguente quando i geni-tori entrano con lui, la trovano riversa sul letto, apparentemente senza vita

Romeo, che non ha ricevuto il messaggio del frate Lorenzo, avendo sapu-to della morte di Giulietta, si precipita alla sua tomba. Uccide Paride chevegliava il corpo di Giulietta. Credendo morta la sua amata, beve una fialadi veleno. Ma Giulietta si risveglia, trova morto Romeo e si trafigge.

Atto I Scena prima

La piazza di un mercato

Scena secondaAnticamera in casa Capuleti

Scena terzaEsterno di casa Capuleti

Scena QuartaLa sala da ballo

Scena quinta

Scena sestaBalcone di Giulietta

II AttoScena prima

Scena secondaLa cappella

Scena terzaLa piazza del mercato

III AttoScena prima

La stanza da letto

Scena secondaLa cappella

Scena terzaLa stanza da letto

Scena quartaLa cripta

della famiglia Capuleti

Centro Oro di Claudio BidoliDesigner e realizzazione Claudio Bidoli

Tipologiaanello

EpifanioDesigner e realizzazione

Rocco Epifanio

Tipologiapendente

Tecnicavarie da banchetto

Metallooro bianco, giallo

Pietrecorallo fossile, perla

Misure e pesocm 16,0 x 7,0; gr 64,0

Tecnica canna trafilata a mano

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietreambra

Misure e peso cm 9,0; gr 10,2

Passi di danza raccontati nell'oro 8180 Romeo e Giulietta

G.M. di Giorgio GalenoDesigner e realizzazione Giorgio GalenoElisabetta Cesaretti

Tipologiaciondolo

Giovanni Battista Bruno di BelmonteDesigner e realizzazione

Giovanni Battista Bruno di Belmonte

Tipologiabracciale

Tecnicalavorazione a mano,

quadrello ispirato al ferro battuto

Metallooro giallo, titolo 750°/°°

Pietrediamanti taglio brillante,

zaffiri, corindoni

Misure e pesocm 20,0 x 5,0; gr 74,2

Tecnica varie da banchetto

Metallo argento, titolo 925 °/°°

Pietrequarzo, iolite

Misure e peso cm 7,0 x 7,0; gr 13,3

Passi di danza raccontati nell'oro 8382 Romeo e Giulietta

Laboro di Roberto MatteiDesigner e realizzazione Roberto Mattei

Tipologiacollier

L’oro di CaspoliDesigner e realizzazione

Antonella Caspoli

Tipologiacollier

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metallooro rosso, titolo 750°/°°,

argento titolo 999,9°/°° e 925°/°°

Pietreperla bianca e grigia

Misure e pesocm 25,0 x 13,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione

Metallo oro giallo, bianco, verde,argento, ferro dolce ossidato

Pietrevetro

Misure e peso cm 25,0 x 15,0 - h 3 cm

Passi di danza raccontati nell'oro 8584 Romeo e Giulietta

Angelo MarzoliDesigner e realizzazione Angelo Marzoli

Tipologiaspilla

Orogemma di Gemma FedrizziDesigner e realizzazione

Gemma Fedrizzi

Tipologiacollana

Tecnica

modellazione in cera, microfusione

Metalloargento, oro

Pietre

perle

Misure e pesogr 27,0

Tecnica lavorazione a mano

Metallo oro bianco, giallo, titolo 750°/°°

Pietrecorniola

Misure e peso cm 6,5 x 3,7; gr 10,0

Passi di danza raccontati nell'oro 8786 Romeo e Giulietta

Piero Pompili Orafo ScultoreDesigner e realizzazione Piero Pompili

Tipologiaciondolo

Sant’Oro CreazioniDesigner e realizzazione

Giusy Santoro

Tipologiacollana

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metallooro, titolo 750°/°°°

argento, titolo 925°/°°°

Pietre

ametista, acquamarina

Misure e pesogr. 47,85

Tecnica sbalzo, varie da banchetto

Metallo argento, titolo 925°/°°

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 14,0 x 4,0; gr 22,0

Passi di danza raccontati nell'oro 8988 Romeo e Giulietta

LaSylphide

musica di Jen Schneitzhoeffer,prima rappresentazione a Parigi, Opéra 12 marzo 1832, con la famosa figlia di Filippo, Maria Taglioni, tuttavia quella ancora oggi rappresentata è con la coreografia di August Bournonville,musica di Herman S. Loevenskjold;prima rappresentazione a Copenaghen,Teatro Reale Danese, 28 novembre 1836

È l'alba del giorno in cui verranno celebrate le nozze tra due gio-vani contadini scozzesi: James ed Effie. Il futuro sposo dorme su unapoltrona. Gli è accanto inginocchiata una Silfide che entra nei suoisogni, gli gira intorno amorevole e poi lo sveglia con un bacio. Jamesè ancora intontito dal sonno. Giungono nel frattempo i vicini guida-ti da Gurn, anch'egli innamorato di Effie. Incominciano i preparativiper la festa delle nozze. Effie raggiunge il fidanzato e chiede spiega-zioni del suo turbamento. James, allontanando dalla sua mente ipropri sogni, la rassicura. Entrano le amiche di Effie con i doni delmatrimonio. Dopo un'allegra danza si fa avanti Madge, la fattucchie-ra del paese, che dopo essere stata malmenata da James, che vedenel suo comportamento i segni di un oscuro presagio, predice alleragazze il futuro. Sulla mano di Effie è scritto che ella non sposeràJames, bensì Gurn. Dopo uno scompiglio generale James rimanesolo, assorto nei suoi pensieri. Entra la bella Silfide dalla finestra.Con una danza piena di seduzione convince James a seguirla fuoritra i boschi verdeggianti. Alla fine James cede, rinunciando così alproprio matrimonio con Effie. Arrivano gli ospiti che brindano inonore degli sposi: James è sparito nel nulla. Effie, disperata, si gettapiangendo tra le braccia della zia.

È notte. La strega Madge, offesa per gli insulti ricevuti da James, pre-para la sua vendetta. Cuoce in un gran calderone un intruglio den-tro cui verserà una sciarpa avvelenata. Nasconde lo scialle in unatasca e si allontana alla ricerca di James. Questi vaga con la sua bellanel bosco, inseguendola, senza tuttavia mai riuscire a toccarla. LaSilfide gli mostra il suo regno popolato di fiori, di alberi e di uccel-lini. Gioca con una farfalla e porge delle fragole a un James inebria-to da tanta paradisiaca serenità. Entrano altre silfidi che danzano,allettando oltremodo la vista di James. Quando le silfidi sparisconodalla scena, giunge Gurn, che trova il berretto di James e si imbattein Madge. Spaventato dall'incontro, viene successivamente rassicu-rato dalla vecchia. Arrivano Effie e la zia. Madge rivela l'amore diGurn per Effie. La ragazza, sebbene agli inizi riluttante, lo segue,acconsentendo alle nozze. Sopraggiunge James, deluso da un altrotentativo di afferrare la Silfide e questa volta Madge finge di aiutar-lo. Gli porge la sciarpa avvelenata con la quale James potrà final-mente catturare la sua bella. Arriva la Silfide, che scorge il velo e sene innamora.Allora James le intima di inginocchiarsi, poi le cinge piùvolte il velo attorno alle braccia, riuscendo finalmente a stringerla asé. Ma la Silfide, a cui sono nel frattempo cadute le ali, ha perso isuoi poteri e muore, tra le braccia delle sue compagne che, accor-se nel frattempo, la portano lontano in corteo.James crolla a terra disperato mentre in lontananza si intravede lascena del festeggiamento del matrimonio tra Effie e Gurn. Cala ilsipario su James esanime, sovrastato dal ghigno beffardo di Madge.

Atto I

Atto II

Creazioni in oro CesariniDesigner e realizzazione Andrea Cesarini

Tipologiaciondolo

Fanuele dal 1905Designer e realizzazione

L’esagono

Tipologiaciondolo

Tecnica

modellazione in cera, microfusione

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietre

diamanti, taglio brillante

Misure e pesocm 6,0 x 4,0; gr 14,0

Tecnica lavorazione a mano

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietrediamanti taglio brillante, perla

Misure e peso mm 20,0 x 20,0; gr 20,4

Passi di danza raccontati nell'oro 9392 La Sylphide

Jocalis di C. Fusaro e A. AcciaccarelliDesigner e realizzazione Alessandro Acciaccarelli

Tipologiaspilla

Isabella MaggioraniDesigner e realizzazione

Federica Ferro

Tipologiaspilla

Tecnica

lastra traforata, varie da banchetto

Metallooro giallo, bianco

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 10,5 x 6,5; gr 15,0

Tecnica lavorazione a mano

Metallo oro

Pietrerubini

Misure e peso cm 8,0 x 3,5; gr 24,4

Passi di danza raccontati nell'oro 9594 La Sylphide

Marco MinelliDesigner e realizzazione Marco Minelli

Tipologiabracciale

Opus Aureum di Bruno RinaldiDesigner e realizzazione

Bruno Rinaldi

Tipologiaorecchini

Tecnicamodellazione in cera, microfusione

Metallooro, titolo 750°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 6,2 x 1,4; gr 11,0

Tecnica mista

Metallo vetro, pallina da ping pong

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 14,0 x 8,0; gr 293,0

Passi di danza raccontati nell'oro 9796 La Sylphide

Luigi - Luca VichiDesigner e realizzazione Luigi - Luca Vichi

Tipologiaciondolo

Riccardo ZannettiDesigner e realizzazione

Riccardo Zannetti

Tipologiaorologio

Tecnicalavorazione a mano

Metalloacciaio, argento; cinturino in squalo

Pietrenon presenti

Misure e pesomm 42,5 x 11,5

Tecnica cesello, incisione, varie da banchetto

Metallo oro giallo, rosa

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 6,7 x 6,0; gr 26,0

Passi di danza raccontati nell'oro 9998 La Sylphide

LoSchiaccianocicoreografia di Lev Ivanov;musica di Piotr Ilych Ciaikovski,prima rappresentazione a Pietroburgo,Teatro Marijinskj, 18 dicembre 1892

È la sera della vigilia di Natale. Nella casa del borgomastro i figliClara e Fritz stanno adornando un abete che campeggia nella sala.Arrivano gli invitati, tra cui molti bambini. Uno strano personaggioabbigliato di nero e con una benda su un occhio, Drosselmeyer, haportato con sé molti doni per i fanciulli. Organizza persino un diver-tente teatro dei burattini. Al momento della consegna dei regali,Clara riceve uno Schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz in unmoto di gelosia butta a terra, rompendolo. Drosselmeyer rassicurala piccola, provvedendo a riparare il balocco. La festa culmina tra igiochi dei bambini e una bella danza del nonno. Gli ospiti vanno viae Clara, in preda alla felicità, si addormenta abbracciata al suoSchiaccianoci.In sogno tutto incomincia a crescere: la stanza, l'albero, i giocattoli!Lo Schiaccianoci mette in fuga un esercito di topi e subito dopo sitrasforma in un bel principe. Egli prende per mano Clara e la con-duce con sé nel suo regno.Trainati da una slitta, in mezzo a boschiincantati, inizia il viaggio di Clara. Fiocchi di neve danzano spumeg-gianti attorno a loro.

La Fata Confetto dà il benvenuto ai due giovani. Inizia una grandefesta alla quale prendono parte diversi personaggi provenienti dallefiabe. Alla fine una danza dei fiori chiude questa sorta di parata. LaFata Confetto (o Clara, a seconda delle versioni) danza con il prin-cipe. All'apoteosi finale il bel sogno svanisce e Clara si sveglia con ilsuo Schiaccianoci tra le braccia.

Atto I

Atto II

AlternativesDesigner e realizzazione Rita Marcangelo

Tipologiaspilla

Laboratorio di Oreficeria di Vincenzo VillaniDesigner e realizzazione

Susanna Ongaro

Tipologiagirocollo

Tecnicalavorazione a mano

Metallooro

Pietre

non presenti

Misure e pesogr 60,0

Tecnica traforo, tecnica mista

Metallo argento, seta, acrilici

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 12,0 x 12,0; gr 15,0

Passi di danza raccontati nell'oro 103102 Lo Schiaccianoci

Tito Livio NegriDesigner e realizzazione Tito Livio Negri

Tipologiacollana

OcchiuzziDesigner e realizzazione

Giovanni Occhiuzzi

Tipologiaanello

Tecnicavarie da banchetto

Metalloargento, oro

Pietre

ametista

Misure e pesomm 40,0 x 20,0 - h 30; gr 18,6

Tecnica varie da banchetto

Metallo oro, argento, alluminio

Pietrediamante taglio brillante,zaffiri, lapislazzuli

Misure e peso cm 9,0; gr 82,1

Passi di danza raccontati nell'oro 105104 Lo Schiaccianoci

Opificio Orafo MirraDesigner e realizzazione Alessandro Mirra

Tipologiaorecchini

Palleschi Artigiani OrafiDesigner e realizzazione

Fabio Palleschi

Tipologiaanello

Tecnicatuboring, nodi tradizionali

Metalloargento, oro

Pietreturchesi, lapislazzuli, perle

Misure e pesocm 5,0 x 5,0; gr 10,7

Tecnica lavorazione a lastra traforata a mano

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietrediamanti taglio brillante

Misure e peso mm 14,0 x 14,0; gr 6,3

Passi di danza raccontati nell'oro 107106 Lo Schiaccianoci

Corrado SacchiDesigner e realizzazione Corrado Sacchi

Tipologiacollana

Giselda Salvo GioielleriaDesigner e realizzazione

Andrea Mastrolorenzi

Tipologiaciondolo

Tecnica

lavorazione a mano su lastra d'argento

Metalloargento, titolo 925°/°°

Pietrenon presenti

Misure e pesocm 4,5 x 4,5 ; gr 16,0

Tecnica modellazione in cera, microfusione

Metallo oro, titolo 750°/°°

Pietrecristallo di rocca, onice

Misure e peso cm 5,5 x 5,5; gr 35,0

Passi di danza raccontati nell'oro 109108 Lo Schiaccianoci

Ubaldo TentiDesigner e realizzazione Ubaldo Tenti

Tipologiaciondolo

Tecnica varie da banchetto

Metallo oro, titolo 750°/°°, noce

Pietrenon presenti

Misure e peso cm 4,5 x 2,7 - h 1,2; gr 11,5

110 Lo Schiaccianoci

La danza è una poesia muta;la poesia è una danza parlata.

(Simonide)

Tempio di AdrianoMostra Desideri Preziosi 2005 - Passi di danza raccontati nell’oroProgetto architettonico: Massimo Domenicucci

A Vetrine orafi ed argentieri “Vetrine dei desideri”B Età dei desideriC Oscar dei desideriD Scuola dei desideri

1 Esibizioni artistiche2 Struttura sospesa3 Cataloghi4 Video

Simbolo dell'esposizione un grande nastro rosso, lucido, circolare, dinamico, sospeso, percorso ideale a partiredalla pedana ovale dedicata alle esibizioni, per terminare la sua evoluzione al livello superiore dedicato all' “Oscardei Desideri”.

In tondo, come danzassero, nove “diaframmi traslucidi", uno per ogni balletto, ospitano le vetrine con le opererealizzate per la mostra.Le loro pareti riflettenti sono utilizzate per l'esposizione di testi ed immagini dedicati alla danza. Giovani orafi,scuole pubbliche e private, occupano specifici settori, alternandosi a realizzazioni grafiche su varie superfici - videoproiezioni - installazioni sonore.

La bella addormentata nel boscoAcchioniVia Borgo Garibaldi, 3100041 ALBANO LAZIALE (RM)Tel. Fax [email protected] - www.riflessidonna.it

Arte Orafa BelfioreVia Servilio IV, 10 B - 00178 ROMATel. Fax [email protected] - www.stefanobelfiore.it

Fabio CappelliViale degli Ammiragli, 112 - 00136 ROMATel. Fax [email protected]

Fioretti Gioielli di Marcello FiorettiVia Tenuta del Cavaliere, 100012 GUIDONIA (RM)Tel. 06.60501120 - Fax [email protected] - www.fiorettigioielli.it

GentileschiVia Baccina 38, B/C - 00184 ROMATel. Fax [email protected] - www.gentileschi.net

GiòlelliVia Mameli, 1 - 00058 S. MARINELLA (RM)Tel. Fax [email protected] - www.giolelli.it

Elio Maresci GioielliVia Niso, 48 - 00181 ROMATel. Fax 06.7820790

PandoraVia dell'Orso, 83 -84 - 00186 ROMATel. Fax [email protected] www.pandoragioielli.com

Don ChisciottePierpaolo Ardigò Creazione GioielliVia Arno, 2 b - 00198 ROMA Tel. Fax 06.8540611 [email protected]

Aurea Aetas VallicellaVicolo del Governo Vecchio n. 53 00186 ROMA Tel. Fax [email protected]

ClòVia dell'Orso 73 - 00186 ROMA Tel. [email protected] - www.clo.cc

Fausto Maria FranchiVia del Clementino, 98/100 - 00186 ROMATel 06.6871558 - Fax 06.6832988 [email protected] - www.fmfranchi.com

La Pepita di Fulvia Vicini Via IV novembre 4 00043 CIAMPINO (RM) Tel. Fax [email protected]

Laboratorio Orafo Paolo De Pieri Via Ettore Romagnoli 48 - 50 00137 ROMA Tel. Fax 06.86801423

Barbara Morano Via delle Costellazioni 305 00144 ROMA Tel. Fax [email protected] - www.bmgioielli.it

Reseda Orrù Via Furio n. 14 - 00049 Velletri (RM) Tel. Fax [email protected] - www.reseda.it

ExcelsiorAnsuini 1860 Palazzo MassimoCorso Vittorio Emanuele, 15100186 ROMATel 06.68806909 - Fax [email protected] - www.ansuini.it

Massimo Cinti OrafoVia Stimigliano, 4 - 00199 ROMATel 06.86218932 - Fax [email protected]

Forlenza dal 1960Via Tagliamento, 79 - 00198 ROMATel 06.8557985 - Fax [email protected]

Gori GiòielliVia Cavour, 6700048 NETTUNOTel. Fax [email protected]

Litas SrlVia Rocca Priora, 27/31 00179 ROMATel. Fax 06.78346127

MarcoAurelio GioielliVia del Pellegrino, 48 - 00186 ROMATel. Fax [email protected]

MilùVia Corso Vittorio Emanuele, 2500040 NEMI (RM)Tel [email protected]

Orafi SaccaresVia Garigliano, 13 - 00198 ROMATel 06.8417082

GiselleRiccardo Alfonsi Via Vittoria, 80 - 00187 ROMA Tel. Fax 06.69380447 [email protected] www.riccardoalfonsi.it

Il Carato di Emanuela Di Nicola Via Baldassarre Longhena, 60/62 00163 ROMA Tel. Fax 06.66156311 [email protected]

La Grande Officina Via dei Sabelli, 165 b - 00185 ROMA Tel 06 4450348

Carlo Luciani Creation Via S. Arcangelo di Romagna, 35/D 00127 ROMA Tel. Fax 06.52372456

Oro Officina SrlVia degli Olmetti, 36 - 00060 FORMELLO (RM)Tel. Fax [email protected] - www.oro-officina.com

Alessandra Pallotti Via Menotti Garibaldi 72 - 00049 Velletri (RM)Tel 06.9638059

Pucci Gioielli d’Arte Via del Boschetto, 135 - 00184 ROMA Tel. Fax 06 4742794

AFM Tassone Laboratorio Orafo Via Camilla, 45 - 00181 ROMA Tel 06.9375375 - Cell. [email protected] www.francyeilsole.com

Il lago dei cigniAngelo BaldiniVia San Pantaleo Campano, 26 - b00148 ROMATel. Fax [email protected]

Brocani SrlVia Borgognona, 26 - 00187 ROMATel. Fax [email protected] - www.brocani.com

Alberto ErcoliVia dei Bergamaschi, 57 - 00186 ROMATel. Fax 06.6784889

Farella CreazioniVia di Casalotti, 158 - 00166 ROMATel. Fax 06.61550318

Fabio GhalibVia di Pietra, 86 - 00186 ROMATel 06.6789753 - Fax [email protected]

Roberto Giansanti GioielliPiazza Cuba, 12 - 00198 ROMATel. Fax 06.8413863

Gioielleria Orafa FeriozziVia delle Vergini, 17/17b 00187 ROMATel. Fax 06.679843

Cristiana PeraliVia dei Banchi Vecchi, 60 - 00186 ROMATel. Fax 06.68802907

Napoli o il Pescatore e la sua SposaVittorio Alfonsi Via Cesare Pascarella, 57 00153 ROMA Tel. Fax 06.5882018

Arte Orafa di Lorenzo LicciardelloVia dei Serpenti, 31 - 00184 ROMA Tel. Fax [email protected] www.arteorafa-licciardello.it

Beccacece GioielliPiazza del Parlamento, 35 - 00186 ROMA Tel 06.6873647

Claudio Costanzi Via Torino, 7 - 00184 ROMA Tel 06.4884416

Francesco Antonelli Via Conca D'Oro, 100 - 00141 ROMA Tel. Fax 06.87186117 [email protected] - www.afgold.it

Il Caleidoscopio di Silvia Sinisi Via Luca della Robbia , 1 - 00153 ROMA Tel 06.5744923 - Fax 06.4466410

Loepp e Nagai Via dei Barbieri, 24 - 00186 ROMA Tel. Fax [email protected]

Orafi di Massimo Ceretti Via Santa Apollaria, 11 00139 ZAGAROLO (RM) Tel. Fax 06.9525438 [email protected]

Romeo e GiuliettaCentro Oro di Claudio Bidoli Via Col di Lana,41 - 00043 CIAMPINO (RM)Tel 06.79321569 - Fax [email protected] - www.centroro.it

EpifanioVia Piè di Marmo 35 - 00186 ROMATel. Fax [email protected] www.epifaniorocco.it

G.M. di Giorgio GalenoVia Ancona, 31 - 00198 ROMATel. Fax [email protected]

Giovanni Battista Bruno di Belmonte Via Famagosta, 16 - 00192 ROMATel. Fax [email protected]

Laboro di Roberto MatteiViale dell'Unione, 8000012 GUIDONIA (RM)Tel. Fax [email protected]

L’Oro di CaspoliVia Giuseppe Calandrelli, 4500039 ZAGAROLO (RM)Tel. Fax [email protected]

Angelo MarzoliVia del Corso, 315 - 00186 ROMATel 06.6789457 - Fax 06.6784955

Orogemma di Gemma Fedrizzi Via della Rotonda, 11/A - 00186 ROMATel. Fax 06.6893094

Piero Pompili Orafo ScultoreV.le Massimo D'Azeglio, 900047 MARINO (RM)Tel 06.9387800

Sant’Oro CreazioniVia dè Delfini, 22 - 00186 ROMATel [email protected]

La Sylphide Creazioni in Oro CesariniVia Buonarroti, 29 - 00185 ROMATel. Fax 06.4467344

Fanuele dal 1905Via Appia Nuova, 31 - 00183 ROMATel. Fax [email protected] - www.fanuele.it

JocalisVia Veronica Gambara, 6F - 00137 ROMATel. Fax [email protected] - www.jocalis.com

Isabella MaggioraniVia Claudio Monteverdi, 16b 00198 ROMATel. Fax 06.85351470

Marco MinelliVia Leopardi, 30 - 00185 ROMATel [email protected] www.marcominelli.com

Opus Aurem di Bruno RinaldiVia Alberese, 36 - 00149 ROMATel. Fax [email protected] www.opusaureum.com

Luigi - Luca VichiVia San Paolo alla Regola, 36b00186 ROMATel. Fax [email protected]

Riccardo ZannettiVia Monte d'Oro, 19 00186 ROMATel 06.6876651 - Fax [email protected] www.zannettiwatches.com

Lo SchiaccianociAlernatives Via D'Ascanio, 19 - 00186 ROMA Tel. Fax [email protected] - www.alternatives.it

Laboratorio di Oreficeriadi Vincenzo Villani Via del Governo Vecchio, 78 00186 ROMA Tel. Fax 06.6874349

Tito Livio Negri Via Campo Marzio, 36 - 00186 ROMA Tel. Fax [email protected] - www.titonegri.it

OcchiuzziVia Mantova, 6 - 00198 ROMA Tel. Fax 06.8415431 [email protected] - www.occhiuzzi.it

Opificio Orafo Mirra Via Mario de' Fiori, 21 00187 ROMA Tel 06.6790647 - Fax 06.7804997

Palleschi Artigiani Orafi Via Renato Simoni, 79/81 00157 ROMA Tel. Fax 06.4510674

Corrado SacchiVia Palombella, 39/40 - 00186 ROMA Tel 06.6869223 - Fax [email protected] - www.sacchigioielli.it

Giselda Salvo GioielleriaVia Mastrogiorgio, 76 00153 ROMA Tel. Fax [email protected]

Ubaldo Tenti Via Roma, 7 - 00047 MARINO (RM) Tel 06.93668149

Vetrina dei Desideri XIII Mostra di Argentieri e Orafi romani

2004 “Gioiello, Sogno Poetico”Oscar dei Desideri assegnato a Vito Riviello, poeta concorso, “Al suo bel collo, candido, gentile”

2003 “Adriano nella Roma di Yourcenar”Oscar dei Desideri assegnato a Dacia Maraini, scrittriceconcorso, ciondolo, “Adriano e Yourcenar uniti in un unico sentiero”

2002 “Il volto del gioiello”Oscar dei Desideri assegnato a Laura Biagiotti, stilistaconcorso, “Una collana per la Gioconda”

2001 “Odissea nel... gioiello”Oscar dei Desideri assegnato a Marilena Mosco, direttrice del Museo degli Argenti di palazzo Pitticoncorso, “Un anello verso al futuro”

2000 “Omaggio a Benvenuto Cellini nel cinquecentesimo anniversario della nascita”Oscar dei Desideri assegnato a On. Giovanna Melandri, ministro dei Beni Culturaliconcorso, orecchini, “Omaggio alla saliera di Benvenuto Cellini”

1999 “L'aria, l'acqua, il cielo, la terra . . . e gli orafi romani”Oscar dei Desideri assegnato a Fulco Pratese, presidente del WWFconcorso, “I quattro elementi della natura cinti in una fibbia”

1998 “Roma in un gioiello”Oscar dei Desideri assegnato a On. Francesco Rutelli, sindaco di Romaconcorso, “Roma in un bracciale”

1997 “Il gioiello canta la Divina Commedia”Oscar dei Desideri assegnato a On.Walter Veltroni, ministro dei Beni Culturaliconcorso, “Una spilla canta la Divina Commedia”

1996 “Gioielli in fiaba”concorso, “Una fiaba come pettorale”

1995 “Un omaggio a Fellini”concorso, “Un ciondolo secondo Fellini”

1994 “Immaginifico berniniano”concorso, “Una spilla nell'immaginifico berniniano”

1993 “Alle soglie del 2000”concorso, “Un bracciale alle soglie del 2000”

Desideri Preziosi regesto Desideri Preziosi 2004Progetto architettonico: Massimo Domenicucci