Passeggiando con Darwin. I Musei e il Teatro Interattivo · PASSEGGIANDO CON DARWIN. I MUSEI E IL...

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175 PASSEGGIANDO CON DARWIN. I MUSEI E IL TEATRO INTERATTIVO I musei delle scienze e la biodiversità Ferrara, 17-19 novembre 2010 a cura di Stefano Mazzotti e Giancarla Malerba MUSEOLOGIA SCIENTIFICA MEMORIE • N. 9/2013 • 175-180 RIASSUNTO Sembrerebbe impossibile che una visita ad un museo naturalistico possa essere guidata da Sir Charles Darwin in persona. In realtà è quello che è avvenuto a Roma presso il museo civico di Zoologia durante le celebrazioni del Darwin Day 2006, organizzate dai Musei scientifici del Comune di Roma. Con questo lavoro vogliamo presen- tare la nostra esperienza di comunicazione scientifica attraverso l’animazione teatrale itinerante. Sulla base dei materiali della collezione del museo e dei percorsi didattici preesistenti, abbiamo ipotizzato un possibile itinera- rio che accompagnasse il visitatore nello spazio e nel tempo ripercorrendo le tappe fondamentali della teorizza- zione e dello sviluppo dei modelli evolutivi darwiniani. Parole chiave: Darwin day, teatro scientifico, animazione teatrale, didattica museale ABSTRACT Walking with Darwin. Museums and Interactive Theatre. It seem's impossible to be led by a real sir Charles Darwin in a visit to a natural history museum. It is actually what happened in Rome at the Museum of Zoology during the celebrations of Darwin Day 2006, organized by the Musei scientifici office of the City of Rome. With this work we want to present our experience of scientific communication through animation with traveling and interactive theatre. Using the space and the materials of the museum's collection, we hypothesized a possible route that guides the visitor in space and time retracing the steps of the basic theory and the development of Darwinian evolutionary models. Key words: scientific theatre, evolution, Darwin; museum theatre, science-explainer; education; emotion. Passeggiando con Darwin. I Musei e il Teatro Interattivo Gabriele Catanzaro Planetario di Roma, Ass. Momenti di Cultura, Via Rembrant, 15. I-00144 Roma Eur. E-mail: [email protected] Daniele Verri Ass. Momenti di Cultura, Via Camillo Iacobini, 190. I-00139 Roma. E-mail: [email protected] Vincenzo Vomero Musei scientifici della Sovraintendenza comune di Roma, Via Rembrant, 15. I-00144 Roma Eur. E-mail: [email protected] PREMESSA Durante le celebrazioni del Darwin Day 2006 organiz- zate dai Musei scientifici del Comune di Roma con il supporto tecnico dell’associazione culturale Momenti di Cultura sono state proposte numerose attività cultu- rali. Tra convegni, rassegne cinematografiche e spetta- coli teatrali è stato possibile sperimentare differenti commistioni di linguaggi spesso molto distanti tra loro. È stato quindi possibile mettere a confronto musicisti ed esperti, su tematiche evolutive. Un pub- blico molto differenziato, per età e livello culturale, è stato totalmente immerso all’interno di un vero e pro- prio talk-show multimediale, dove alcuni ricercatori e comunicatori della scienza hanno potuto confrontarsi a vari livelli anche sulle nuove frontiere della ricerca. Grazie al contributo del MIUR per il progetto Arte & Scienza: giovani contaminazioni, è stato possibile introdurre nel vasto cartellone dell’edizione 2006 anche il progetto “Passeggiando con Darwin” oggetto di questa pubblicazione. Nel vasto scenario delle esperienze di didattica musea- le si è voluto sperimentare il linguaggio dell’animazio- ne teatrale per raccontare i modelli evolutivi darwinia- ni. È stato messo in scena un vero e proprio spettaco- lo interattivo itinerante nelle sale del Museo civico di Zoologia di Roma. Lo stesso spettacolo è stato poi ria- dattato per una sperimentazione di spettacolo fuori dal museo, in alcune scuole della capitale Quale poteva essere il modo migliore di raccontare le idee, i dubbi e le preoccupazioni di Darwin se non attraverso il suo stesso vissuto. È così che si è pensato di trasformare i visitatori negli spettatori-attori di un vero e proprio viaggio tra le collezioni del museo. E la guida di questo itinerario evolutivo è stato Charles Darwin in persona. Il presupposto alla base di questo progetto è stato quello di voler coinvolgere anche sul piano emotivo il ISSN 1972-6848

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175PASSEGGIANDO CON DARWIN. I MUSEI E IL TEATRO INTERATTIVO

I musei delle scienze e la biodiversitàFerrara, 17-19 novembre 2010

a cura di Stefano Mazzotti e Giancarla Malerba

MUSEOLOGIA SCIENTIFICA MEMORIE • N. 9/2013 • 175-180

RIASSUNTOSembrerebbe impossibile che una visita ad un museo naturalistico possa essere guidata da Sir Charles Darwin inpersona. In realtà è quello che è avvenuto a Roma presso il museo civico di Zoologia durante le celebrazioni delDarwin Day 2006, organizzate dai Musei scientifici del Comune di Roma. Con questo lavoro vogliamo presen-tare la nostra esperienza di comunicazione scientifica attraverso l’animazione teatrale itinerante. Sulla base deimateriali della collezione del museo e dei percorsi didattici preesistenti, abbiamo ipotizzato un possibile itinera-rio che accompagnasse il visitatore nello spazio e nel tempo ripercorrendo le tappe fondamentali della teorizza-zione e dello sviluppo dei modelli evolutivi darwiniani.

Parole chiave:Darwin day, teatro scientifico, animazione teatrale, didattica museale

ABSTRACTWalking with Darwin. Museums and Interactive Theatre.

It seem's impossible to be led by a real sir Charles Darwin in a visit to a natural history museum. It is actually what happened in Romeat the Museum of Zoology during the celebrations of Darwin Day 2006, organized by the Musei scientifici office of the City of Rome.With this work we want to present our experience of scientific communication through animation with traveling and interactive theatre.Using the space and the materials of the museum's collection, we hypothesized a possible route that guides the visitor in space and timeretracing the steps of the basic theory and the development of Darwinian evolutionary models.

Key words: scientific theatre, evolution, Darwin; museum theatre, science-explainer; education; emotion.

Passeggiando con Darwin. I Musei e il Teatro InterattivoGabriele CatanzaroPlanetario di Roma, Ass. Momenti di Cultura, Via Rembrant, 15. I-00144 Roma Eur. E-mail: [email protected]

Daniele VerriAss. Momenti di Cultura, Via Camillo Iacobini, 190. I-00139 Roma. E-mail: [email protected]

Vincenzo Vomero Musei scientifici della Sovraintendenza comune di Roma, Via Rembrant, 15. I-00144 Roma Eur. E-mail: [email protected]

PREMESSA

Durante le celebrazioni del Darwin Day 2006 organiz-zate dai Musei scientifici del Comune di Roma con ilsupporto tecnico dell’associazione culturale Momentidi Cultura sono state proposte numerose attività cultu-rali. Tra convegni, rassegne cinematografiche e spetta-coli teatrali è stato possibile sperimentare differenticommistioni di linguaggi spesso molto distanti traloro. È stato quindi possibile mettere a confrontomusicisti ed esperti, su tematiche evolutive. Un pub-blico molto differenziato, per età e livello culturale, èstato totalmente immerso all’interno di un vero e pro-prio talk-show multimediale, dove alcuni ricercatori ecomunicatori della scienza hanno potuto confrontarsia vari livelli anche sulle nuove frontiere della ricerca. Grazie al contributo del MIUR per il progetto Arte &Scienza: giovani contaminazioni, è stato possibileintrodurre nel vasto cartellone dell’edizione 2006

anche il progetto “Passeggiando con Darwin” oggettodi questa pubblicazione.Nel vasto scenario delle esperienze di didattica musea-le si è voluto sperimentare il linguaggio dell’animazio-ne teatrale per raccontare i modelli evolutivi darwinia-ni. È stato messo in scena un vero e proprio spettaco-lo interattivo itinerante nelle sale del Museo civico diZoologia di Roma. Lo stesso spettacolo è stato poi ria-dattato per una sperimentazione di spettacolo fuori dalmuseo, in alcune scuole della capitaleQuale poteva essere il modo migliore di raccontare leidee, i dubbi e le preoccupazioni di Darwin se nonattraverso il suo stesso vissuto. È così che si è pensatodi trasformare i visitatori negli spettatori-attori di unvero e proprio viaggio tra le collezioni del museo. E laguida di questo itinerario evolutivo è stato CharlesDarwin in persona.Il presupposto alla base di questo progetto è statoquello di voler coinvolgere anche sul piano emotivo il

ISSN 1972-6848

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visitatore per poterlo rendere parte del processo diteorizzazione di Darwin al fine di rendere più lineareil percorso di ideazione e di messa in discussione con-tinua di una teoria scientifica. Questo processo è stato possibile caratterizzando inmaniera dettagliata i personaggi (fig. 1), delineandonemaggiormente gli aspetti emotivi e comportamentali.L’ambientazione temporale della drammatizzazione èstata collocata al ritorno dal viaggio intorno al mondodel naturalista proprio nel momento in cui cominciavaad elaborare i suoi modelli

VISITATORI-ATTORI NELLE SALE DEL MUSEODiverse sono ormai le esperienze teatrali nei musei.Spettacoli nelle sale espositive o esperienze di anima-zione teatrale con alcuni degli esemplari o exhibit inesposizione. In molti di questi casi (esempi) gli spetta-tori vengono coinvolti all’interno dello spettacolo e laloro interazione diventa parte della narrazione. Al fine di poter coinvolgere anche emotivamente gli spet-tatori si è pensato di trasformarli in veri e propri attori.Non tanto coinvolgendoli nella narrazione o utilizzando-li come personaggi del racconto, quanto rendendoli real-mente parte del processo creativo di Darwin stesso.L’esperienza che si è svolta per le edizioni 2006 e 2007del Darwin Day romano nelle sale del Museo Civico diZoologia di Roma, ha avuto come principale fine quel-lo di sperimentare un’animazione teatrale interattiva eitinerante come strumento di racconto e reinterpreta-zione teatrale del museo. Infatti quello che ha avuto

luogo non è stato tanto uno spettacolo nel museoquanto uno spettacolo con il museo. Il museo con lesue collezioni, i suoi percorsi e gli spazi espositivi èstato il vero e proprio baule dal quale Darwin estraevametaforicamente esemplari recuperati durante le sueperegrinazioni in giro per il mondo. Diventavano quin-di le collezioni le vere protagoniste dello spettacolo. Nell’ideazione del percorso e nella stesura del testo siè quindi tenuto conto dei percorsi didattici preesisten-ti ipotizzando di utilizzarli come vere e proprie pagi-ne del diario di viaggio di Darwin.

I PERSONAGGIIn ambienti museali o di comunicazione della scienza, èormai sdoganata la parola “emozione”. Il coinvolgimentoemotivo del visitatore sembra essere uno dei capisaldiattuali dei progetti di educazione scientifica, ed è ampia-mente condiviso anche il fatto che un maggior coinvol-gimento emotivo porti ad una maggior partecipazione alprocesso di condivisione delle conoscenze. A volte que-sta parola viene però impropriamente usata per sostitui-re il termine interazione quasi a nobilitarne la forma.In questo progetto si è voluto sperimentare un coin-volgimento emotivo che portasse lo spettatore a con-dividere non solo l’esperienza in maniera totalmenteimmersiva, ma anche la sfera delle sensazioni, dei pen-sieri, delle decisioni da prendere in corso d’opera, intutto il percorso. Si è venuta così a creare una figurache chiameremo visitatore-attore, in quanto parteintegrale anche dello svolgersi della narrazione. Alfine di raggiungere questo scopo è stata determinantela scelta dei personaggi. L’idea era quella di far guida-re i visitatori-attori tra le sale del museo da una guidadi eccezione quale Sir Charles Darwin in persona. Per coinvolgere appieno gli spettatori si è ritenutonecessario stimolare una sorta di empatia con il perso-naggio. Solo questo avrebbe permesso di provare ildesiderio di procedere nella teorizzazione comune alfine di arrivare insieme a delle conclusioni. Il punto dipartenza fondamentale era conoscere in maniera det-tagliata i differenti aspetti del carattere di Darwin.Il miglior modo per conoscerne il carattere e gli aspet-ti più nascosti della sua personalità è stato quello distudiare in maniera approfondita gli epistolari. È proprio dalle raccolte di lettere, dai toni usati in con-versazioni confidenziali, che è stato possibile risalireagli aspetti più inediti della sua personalità. Solo inquesti contesti è stato possibile scindere la figura delgrande ricercatore da quella dell’uomo. In queste cir-costanze ci si può rendere conto delle manie, dei difet-ti e dei grandi pregi del personaggio. E solo così si èriusciti a scindere il Personaggio dall’essere umano. Dalle lettere, soprattutto negli scambi con le personepiù vicine a lui, risulta l’immagine di un grande osser-vatore sempre attento ai particolari e ai mutamenti diciò che lo circondava. Non solo per quanto riguarda-va la sua ricerca ma anche nell’osservare gli individui

Fig. 1. Ultimi ritocchi al panciotto del dr Darwin

prima della performance.

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che incontrava lungo la sua strada. La figura umanache ne risulta è però quello di un personaggio che nonprediligeva la socializzazione con chiunque. Amavamolto la sua famiglia e le persone più care a lui ma nongradiva particolarmente il disturbo da parte di estraneiche vedeva sempre come possibili competitori. Il prendere coscienza di questi aspetti della personalitàdi Darwin ci hanno fatto riflettere sulla difficoltà dipoter creare un ponte diretto tra il pubblico e il gran-de ricercatore. Un personaggio di questo tipo nondava spazio alla riflessione condivisa su alcuni puntisalienti delle sue deduzioni.È risultato quindi necessario introdurre un personag-gio che potesse essere il ponte tra Darwin e il pubbli-co. Qualcuno che potesse permettere di lasciar intattala personalità dello scienziato con tutti i suoi pregi edifetti ma che potesse essere un vero interprete omediatore dei flussi di pensiero di Darwin stesso. Così è nata l’idea di creare un personaggio fantastico,Arthur, un ipotetico assistente apprendista (fig. 2).Questa figura incarnava l’immagine del curioso, dicolui che vuole scoprire il significato di alcune teorieal tempo strampalate. Ma allo stesso tempo potevaessere la vera voce dei suoi tempi riportando spesso ilsuo “maestro” con i piedi per terra, o semplicementepoteva avere la funzione del “maieuta” che aiutasse ivisitatori ad esprimere e condividere le proprie cono-scenze e curiosità al fine di aiutare Sir Charles a dipa-nare la matassa dei suoi modelli. Arthur è stato l’unicotramite tra passato e presente.Un altro ruolo determinante di questa figura è stato

quello di coinvolgere i visitatori-attori come veri epropri esempi umani delle teorie e delle congetturedarwiniane. Il ricercatore, spesso irritato dal disturboarrecatogli da questi curiosi ha invogliato Arthur amodellizare alcuni processi evolutivi alla base dellateoria della selezione naturale vedendone le immedia-te conseguenze sugli spettatori stessi.L’interazione con il pubblico è stata quindi su due livel-li. Il primo è stato quello di un’interazione fisica vera epropria tra gli individui di ogni singolo gruppo di visi-tatori. Il secondo livello è stato quello emozionale,aspetto caratterizzante di questo progetto. Si è cercatodi caratterizzare a tal punto i personaggi da costringe-re il pubblico a prendere una posizione, a provare deisentimenti di qualsiasi tipo, positivi o negativi, nei con-fronti dei due attori. Si è puntato a suscitare emozioninon incanalate in una certa direzione, ma per gli spet-tatori-attori, è stato uno strumento per mostrare appro-vazione o irritazione, affetto o curiosità. Sentimenti dicondivisione dei dubbi, delle curiosità e spesso anchefastidio verso alcuni atteggiamenti ritenuti più osticisoprattutto per quanto riguarda Darwin.L’elemento determinante è stato quello di avere unafigura vicina alla sensibilità dell’individuo che per laprima volta e con curiosità approccia a determinatiargomenti. Ma non solo. Poter presentare una figurache spesso viene vista come un’icona lontana dallanostra vita quotidiana, come un normale essere umanocon i suoi dubbi, i suoi difetti e come un individuo ingrado di rimettere in discussione le proprie posizioni,ci ha permesso forse di riavvicinare la figura dello

Fig. 2. Il dr Darwin illustra l’evoluzione dei coleotteri al suo fidato valletto alla presenza “invisibile” di un pubblico scolastico.

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scienziato a quella che realmente è eliminandole quel-l’aura ieratica che spesso circonda queste figure.Gli attori sono stati due degli autori di questo artico-lo: Gabriele Catanzaro nel ruolo di Darwin e DanieleVerri nel ruolo di Arthur (fig. 3).

I TESTIVisto il tipo di interazione da parte del pubblico, èstato necessario un lavoro accurato anche nella stesuradei testi e nell’individuazione delle metodologie discrittura da adottare. Si è così deciso di creare un testoche potesse essere recitato a più livelli. Per potergarantire al meglio l’interazione non solo emotiva maanche verbale del pubblico si è scelto di lavorare su untesto che fosse a metà strada tra un canovaccio ed untesto rigoroso e che lasciasse ampio spazio all’intera-zione e all’improvvisazione dei due attori. Questo ha richiesto da parte degli attori una forteattenzione ai comportamenti e alle reazioni degli spet-tatori-attori al fine di coinvolgere anche le loro rispo-ste all’interno del copione che ogni volta assumevaforme differenti.Per quanto riguarda il testo standard di base ci siamoavvalsi dell’aiuto di ottimi conoscitori delle teoriedarwiniane e dei suoi scritti, al fine di poter essere ilpiù fedeli possibili a quelli che potevano essere i suoidubbi, le sue deduzioni, e le rielaborazioni delle sueteorie, per poter rendere partecipi anche gli spettatoridi tutto il processo di elaborazione di un idea, o diun’intuizione casuale.

Proprio questo è stato per noi il secondo punto di forzadi questo progetto. Questo è nato dalla forte convin-zione che un elemento importante in un progetto dieducazione alla scienza sia quello di coinvolgere l’uten-te in quella parte del processo conoscitivo che la mag-gior parte delle volte è celato. Molto spesso si lavorasolo sul voler comunicare i risultati, a volte in formaestremamente ridotta, riduttiva e semplificata. Questosistema di comunicazione porta troppo spesso alla sem-plificazione di una complessità che è tipica del proces-so di ricerca e di scoperta. Questo sistema induce anchea non considerare dogmi le teorie e a non considerarela scienza come un semplice susseguirsi di conoscenzeacquisite, ma un susseguirsi di tentativi, deduzioni,errori, dubbi e risoluzioni che non debbono per forzaportare alla comprensione completa del problema mapossono anche indurre a ricominciare l’analisi ognivolta, rimettendo in dubbio le conoscenze pregresse alfine di avere una miglior comprensione dei meccanismi.Partendo da questo principio è stato così possibilescrivere un testo che comprendesse al suo internoanche stralci delle corrispondenze di Darwin con isuoi colleghi, dove esponeva questi suoi dubbi conti-nui. Logicamente questi testi, presi spesso integral-mente, sono stati decontestualizzati dallo scambio epi-stolare e reintrodotti in un confronto ed in uno scam-bio verbale con il personaggio virtuale del giovaneArthur. Spesso le domande e i quesiti che si ponevaDarwin sono stati riformulati e condivisi con il pubbli-co di spettatori-attori.Fondamentale è stata anche la scelta del periodo nelquale ambientare questo viaggio virtuale con Darwinnelle sale del museo. Si è pensato che la situazionemigliore fosse quella di individuare come collocaretemporalmente l’azione in un lasso di tempo non trop-po distante dal rientro di Darwin dal suo lungo viag-gio intorno al mondo.Si è cercato anche di tenere presente le diverse tipolo-gie di spettatori-attori anche per un leggero riadatta-mento del linguaggio e dei testi. La sperimentazione èstata fatta, infatti, con studenti di diverse classi dalleelementari alle superiori, questo ha previsto anchedelle leggere rielaborazioni anche per un maggiorcoinvolgimento nel percorso narrativo.

IL PERCORSOCome scritto già in precedenza, nella progettazionedello spettacolo di animazione teatrale e nella stesuradel testo, si è dovuto tenere conto degli spazi a dispo-sizione e delle collezioni ed esposizioni presenti nelmuseo civico di Zoologia.Essendo lo scopo del progetto anche quello di valoriz-zare tutti gli ambienti del museo, si è pensato di proget-tare un viaggio che comprendesse tutte le sale espositi-ve, dalle antiche collezioni alle sezioni più moderne.Questo portava però a scontrarsi anche con esposizio-ni e concetti moderni che sicuramente Darwin non

Fig. 3. I due attori in biblioteca.

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poteva conoscere e che avrebbero potuto creare deiproblemi anche nella struttura narrativa.Presso il museo c’è infatti un’ampia sezione dedicataalla genetica, all’embriologia e ai fondali della barrieracorallina, che sembravano cozzare con l’ambientazio-ne e soprattutto con le riflessioni fatte a suo tempo daDarwin prima di elaborare la sua teoria.Con il supporto anche di alcuni colleghi del museo, siè ipotizzato quindi di immaginare che da un certopunto in poi il viaggio di Darwin diventasse quasi un’e-sperienza onirica, dove si è voluto cercare con curaquegli elementi che potessero essere considerati unasorta di precursori delle moderne conoscenze biologi-che e che sembravano a tutti noi calzare perfettamen-te con alcune riflessioni fatte dal grande ricercatoreCosì si è potuto viaggiare anche tra embrioni dna edambienti estremi senza snaturare le riflessioni fatte daDarwin nel corso del tempo.Questo ci ha permesso di creare un sistema anche discrittura riadattabile perfettamente anche in altri con-testi, che ha portato anche ad ulteriori declinazioni diquesto stesso progetto.

L’INTERVISTA A DARWINA conclusione dell’itinerario si è pensato di introdurreun ulteriore elemento di approfondimento.Ragionando infatti sui sistemi comunicativi più utiliz-zati dagli utenti, perlopiù studenti, abbiamo ipotizza-to un finale quasi fantascientifico, introducendo unfattore ulteriore di indagine da parte del pubblico.

Ragionandoci sopra siamo convenuti sul fatto cheun’intervista surreale a Darwin avrebbe potuto permet-tere di approfondire ancora di più alcuni temi solosuperficialmente affrontati durante il viaggio interatti-vo nelle sale del museo.Per fare questo era però necessario coinvolgere un per-sonaggio noto alla maggior parte degli spettatori e chepotesse dargli anche qualche sicurezza sul fatto chenon fosse un attore, al fine di rendere più reale questaintervista impossibile.Per questo siamo riusciti a coinvolgere Piero Angelache si è prestato amichevolmente e con estrema pro-fessionalità a questo strano esperimento (fig. 4).È stato così possibile indagare anche su aspetti piùcomplessi della teoria Darwiniana in questa sorta digioco intervista che ancora una volta ha reso piùprofondo il coinvolgimento emotivo del pubblico,portandolo in una dimensione che potremmo definirequasi fantascientifica, rendendo ancora più evidente lapossibilità di voli su argomenti di attualità scientificache hanno reso evidente la modernità di alcune intui-zioni di qualche secolo fa.Questo si è trasformato poi in un vero e proprio dibat-tito conclusivo che ha ricapitolato e coinvolto tutte leclassi in un’animata discussione.

LE CLASSI E LE CONCLUSIONIIl progetto ha coinvolto 20 classi delle scuole elemen-tari medie e superiori di Roma. È stato così possibilesperimentare questa metodologia comunicativa con

Fig. 4. L’intervista impossibile. Piero Angela intervista il dr Darwin.

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diverse tipologie di pubblici. Ciò ha reso possibileanche un’analisi dettagliata della risposta da parte delledifferenti classi.A conclusione di ogni tour è stato somministrato unquestionario di gradimento per ogni gruppo sui diver-si aspetti del progetto stesso.Dal coinvolgimento emotivo alle conoscenze acquisi-te, dalle metodologie di comunicazione ai tempi discena. È risultato quindi evidente quanto tutti i pubbli-ci abbiano vissuto ed apprezzato questo coinvolgi-mento emotivo a 360° ma soprattutto il fatto che èstato possibile conoscere l’aspetto umano della ricerca. Risulta infatti evidente anche dai risultati che moltissimihanno apprezzato il fatto di poter condividere l’interoprocesso deduttivo e conoscitivo di un personaggio chesono riusciti a conoscere anche dal punto di vista umano.Questo aspetto che per alcuni nostri colleghi, in primaanalisi sembrava deviante e forse anche un po irriverente,ha permesso invece di mediare e veicolare maggiormentealcuni aspetti del percorso di elaborazione della teoria.Sono molti infatti i ragazzi che hanno apprezzato ilfatto di poter dire la loro opinione e di poter sentireDarwin un uomo come loro.Da un punto di vista educativo potremmo aggiungereche tale immedesimazione abbia permesso a molti dipoter far crollare preconcetti e ideologie fuorvianti

circa l’evoluzione, lasciando spazio al coinvolgimentointellettuale ed emotivo che ha permesso anche un pro-cesso di chiarificazione e di messa in discussione diidee distorte spesso trasmesse anche dalla stessa scuola.Dai questionari è stato possibile individuare un fortedesiderio di poter vivere la stessa esperienza anche peraltri argomenti e accompagnati da altri illustri perso-naggi in luoghi differenti della scienza.

ALTRE SPERIMENTAZIONI E SVILUPPI FUTURIVista la forza comunicativa del progetto e la riadatta-bilità dei testi, si è pensato nel secondo anno di speri-mentazione, di portare il museo fuori dalle mura.Il secondo anno è stato infatti possibile portare lo stessospettacolo, o meglio un riadattamento dello stesso, indiverse scuole romane. Questa volta però si è pensato ditrasformare la classe in un vero e proprio studio di Darwin.I due attori hanno fatto irruzione durante l’orario sco-lastico, d’accordo con gli insegnanti, tirando fuori daun baule tutti i materiali necessari a raccontare la sto-ria. In pochi minuti la classe è stata trasformata nellostudio di Darwin e gli studenti sono stati coinvolti nel-l’analisi dei materiali riportati dal lungo viaggio.Questo ha permesso di poter portare parte del museonelle scuole, creando uno stimolo e una forte curiosità,non solo verso l’argomento trattato, ma anche a cono-scere meglio il museo che si trova all’interno della lorocittà e che forse non hanno mai visitato.

CONCLUSIONELo strumento teatrale risulta essere un elemento estre-mamente coinvolgente nella fruizione degli spazimuseali. Molte volte lo spazio museale è utilizzatocome semplice scenografia per spettacoli o viene chia-mato teatro scientifico la semplice animazione incostume in musei o science-center. In questa esperienza abbiamo voluto utilizzare le tec-niche e le dinamiche di uno spettacolo teatrale percreare un livello di interazione immersiva (spaziale,temporale, ambientale ed emotiva) che ci ha portato ariflessioni e discussioni molto animate sul potere dellinguaggio e della scrittura teatrale in un contesto dicomunicazione della scienza. Non si intenda come ilsemplice spettacolo a tema scientifico o che parla discienziati, che poco si differenzia da un normale spet-tacolo teatrale se non nell’argomento. Questa speri-mentazione è stata invece un tentativo di individua-zione di un linguaggio differente che sia trasversalerispetto allo spettacolo teatrale, all’animazione daexplainer scientifico e all’interazione da guida musea-le, e che sia in grado di rendere vivo lo spazio musea-le, lo spettatore, e i singoli elementi delle collezioni ogli exhibit interattivi, come strumenti per trasportarel’utente in un un itinerario che lo porti a percorrereinsieme il processo di scoperta e di conoscenza.

Fig. 5. Gli autori si riposano dopo la

“visita guidata” in museo.