Pasqua, festa dI vIta e dI sPeranza · Pasqua, festa dI vIta e dI sPeranza Emanuele Bucci Una...

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nelle immagini del fondo fotografico Carletti l’unItà d’ItalIa Giovanni Di Gati ancora un rinvio del tar del lazio stallo al MerCato Federica Ragno Per il caos in via Igea soPralluogo CoMMIssIone ll.PP. Gustavo Credazzi Vogliamo ricordare i 150 anni della storia dell’unità d’Italia. È anche una felice occasione che ci induce a far- lo: la pubblicazione della fotografia che ritrae l’accam- pamento delle truppe prima della battaglia di Porto Pia - tratta dal Fondo fotografico di Alessandro Carletti, padre del nostro collega e collaboratore, Stefano Carletti. Ed è una delle tante immagini che hanno arricchito il numero speciale del mensile L’Europeo, di marzo, de- Cresce la pressione della gente, ma anche l’attenzio- ne delle autorità per il “problema via Igea”. Sì perché quella che era un’ampia e tranquilla strada di collega- mento tra le vie Camilluccia e Trionfale sul dorsale di Monte Mario, è diventata da anni un vero e proprio problema. È spesso intasata con pesanti ripercussioni sul traffico dei quartieri vicini. E, soprattutto con grave perdita di tempo per gli automobilisti. Sul banco degli “Ancora un rinvio. Nessuna decisione, quindi, del TAR del Lazio, sul ricorso presentato dalla Cooperati- va del Mercato Trionfale contro il Comune di Roma e la società Nuovo Mercato Andrea Doria. Per lo sciope- ro degli avvocati non si è tenuta l’udienza e tutto è sta- to rinviato a data da destinarsi”. Così Adriano Crocetti, presidente della Cooperativa del Mercato Trionfale, ha commentato l’ultimo passaggio della situazione di for- dIrItto-dovere dI InforMare Angelo Di Gati L’informazione sta dando i primi, attesi, risultati. Per il traffico caotico in Via Igea si sono finalmente mosse le Istituzioni. Come si può leggere in altre parti del giornale il Comando dei Vigili Urbani di Via del Falco ha inviato delle proposte al competente Dipartimento del Comune e il 28 marzo scorso una Commissione del Municipio XVII ha effettuato un so- pralluogo. Quindi si attendono i provvedimenti per disciplinare la circolazione e che dovrebbero ri- guardare anche lo spostamento di qualche fermata delle linee del- l’ATAC per evitare intasamenti e so- ste prolungate. Queste notizie ci of- frono l’occasione per sottolineare l’importanza dell’informazione sce- vra da ricatti, da vincoli o lacciuoli. Sul caos in Via Igea abbiamo ripetu- tamente richiamato l’attenzione del- le Istituzioni, come è nostro diritto- dovere. E quando, in una sera del febbraio scorso, i Vigili Urbani han- no elevato numerosissime contrav- venzioni ad altrettanti automobilisti editoriale anno XII - n. 2 - Marzo-aprIle 2011 Dopo la lettura, riciclami! Il palio dei rioni “booM” dI PoetI Francesco Lucioli PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI QUARTIERI TRIONFALE, BALDUINA, PRATI, DELLA VITTORIA, FLAMINIO, CASSIA Distribuzione gratuitaRisuonano stornelli nella sala gremi- ta dell’Istituto Don Orione. C’è fer- mento, attesa, curiosità per un evento tanto speciale. La serata di premiazione del 1° Palio dei rioni, il concorso di poesie in romanesco organizzato dal- l’Associazione Culturale IGEA, ha atti- rato grande attenzione e un vasto ed eterogeneo pubblico. Ma perché? Che cosa spinge così tante persone a parte- cipare all’evento promosso dagli amici di IGEA con il patrocinio del Centro romanesco Trilussa e del XX Munici- pio? Un doppio interesse, un doppio amore: quello per la poesia e quello per Roma. Ce ne accorgiamo quando il mu- sicista Enzo Baiocco, fedele custode dell’anima romana, intona serenate e canzoni malinconiche, testi di Aldo Fa- brizi e Fiorenzo Fiorentini, che il pub- blico canta insieme a lui. E ce ne accor- giamo quando i poeti premiati recitano i loro versi, versi d’amore, di dolore, di satira e di rabbia, accolti da applausi fragorosi ed entusiasmo generale. La serata di premiazione, condotta con ironia e bravura da Luisa Mariani, diventa così una vera e propria festa, Pubblicità Continua a pagina 2 Farmacia eredi ceci dei massimi Piazza Monte Gaudio, 25 Tel.-Fax 06.3071279 Tel. 06.3054839 [email protected] Pasqua, festa dI vIta e dI sPeranza Emanuele Bucci Una distesa d’acqua si apre davanti a un popolo di schiavi che fugge verso la li- bertà. Un uomo ucciso da una società che non lo capiva rinasce come portatore di una nuova speranza. Raramente una festa può contare su immagini tanto cariche di storia, di forza, di vita. Perché Pasqua, intesa nel suo significato di “passag- gio”, è un concetto che trascende ogni singola esperienza. Indica il bisogno, con- naturato ad ogni essere umano, di aprirsi un varco da una condizione infelice a una diversa, migliore. Ma ora, accanto ai memorabili passaggi evocati dalla ricor- renza imminente, c’è l’erede di quelle immagini. Un uomo deluso, smarrito. Un uomo che non riesce neanche a stracciare la carta di un uovo di cioccolato. Sa che dentro c’è il suo mondo, un mondo dove nessun passaggio è più concesso. Quello di un giovane che vorrebbe divenire adulto con un lavoro dignitoso. Di una nazio- ne che vorrebbe liberarsi dal giogo sanguinario di un tiranno. Dei tanti che vor- rebbero avere la possibilità, concessa solo a pochi, di sottrarsi alla fame, alla mi- seria, alla guerra. Di un uomo che, ovunque si trovi, cerca invano di dare un senso alla sua esistenza. Il piccolo uomo di oggi guarda con rammarico a questi passag- gi negati, senza scartare il suo uovo di Pasqua. Non si accorge che il vero uovo è intorno a lui. È il guscio di un mondo malato che, con un impegno nuovo e con- creto, quel piccolo uomo potrebbe iniziare a rompere. Questo sarebbe il primo passaggio possibile, irrinunciabile per il compimento di tutti gli altri. Questo, dunque, è il miglior augurio per una festa che porta il nome di Pasqua. Fatevi stra- da verso una nuova vita. Uscite dal guscio. Auguri a tutti! Farmacia eredi ceci dei massimi Piazza Monte Gaudio, 25 Tel.-Fax 06.3071279 Tel. 06.3054839 [email protected] Continua a pagina 2 Continua a pagina 5 Continua a pagina 2 Manca la “bretella” – IMbottIglIatI a vIta Luca Prestagiovanni Per tre chilometri imbottigliati in via Concesio ogni mattina per uscire da Valle Muricana. Traffico in tilt a Prima Porta. Storia di una strada mancata nella perife- ria del XX Municipio che ha reso insoste- nibile la viabilità del quartiere. La lottiz- zazione di Valle Muricana infatti prevede- va, accanto alla forte espansione edilizia Continua a pagina 12 Continua a pagina 9 VENDONSI-AFFITTANSI BOX da 12 mt a 39 mt soppalcabili anche affittati con rendita In vIa MontessorI 18 angolo via trionfale Per informazioni: 335.8280109 06.3010082

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nelle immagini del fondo fotografico Carlettil’unItà d’ItalIa

Giovanni Di Gati

ancora un rinvio del tar del laziostallo al MerCato

Federica Ragno

Per il caos in via IgeasoPralluogo CoMMIssIone ll.PP.

Gustavo Credazzi

Vogliamo ricordare i 150 anni della storia dell’unitàd’Italia. È anche una felice occasione che ci induce a far-lo: la pubblicazione della fotografia che ritrae l’accam-pamento delle truppe prima della battaglia di Porto Pia -tratta dal Fondo fotografico di Alessandro Carletti, padredel nostro collega e collaboratore, Stefano Carletti.

Ed è una delle tante immagini che hanno arricchito ilnumero speciale del mensile L’Europeo, di marzo, de-

Cresce la pressione della gente, ma anche l’attenzio-ne delle autorità per il “problema via Igea”. Sì perchéquella che era un’ampia e tranquilla strada di collega-mento tra le vie Camilluccia e Trionfale sul dorsale diMonte Mario, è diventata da anni un vero e proprioproblema. È spesso intasata con pesanti ripercussionisul traffico dei quartieri vicini. E, soprattutto con graveperdita di tempo per gli automobilisti. Sul banco degli

“Ancora un rinvio. Nessuna decisione, quindi, delTAR del Lazio, sul ricorso presentato dalla Cooperati-va del Mercato Trionfale contro il Comune di Roma ela società Nuovo Mercato Andrea Doria. Per lo sciope-ro degli avvocati non si è tenuta l’udienza e tutto è sta-to rinviato a data da destinarsi”. Così Adriano Crocetti,presidente della Cooperativa del Mercato Trionfale, hacommentato l’ultimo passaggio della situazione di for-

dIrItto-doveredI InforMare

Angelo Di Gati

L’informazione sta dando i primi,attesi, risultati. Per il traffico caoticoin Via Igea si sono finalmente mossele Istituzioni. Come si può leggere inaltre parti del giornale il Comandodei Vigili Urbani di Via del Falco hainviato delle proposte al competenteDipartimento del Comune e il 28marzo scorso una Commissione delMunicipio XVII ha effettuato un so-pralluogo. Quindi si attendono iprovvedimenti per disciplinare lacircolazione e che dovrebbero ri-guardare anche lo spostamento diqualche fermata delle linee del-l’ATAC per evitare intasamenti e so-ste prolungate. Queste notizie ci of-frono l’occasione per sottolinearel’importanza dell’informazione sce-vra da ricatti, da vincoli o lacciuoli.Sul caos in Via Igea abbiamo ripetu-tamente richiamato l’attenzione del-le Istituzioni, come è nostro diritto-dovere. E quando, in una sera delfebbraio scorso, i Vigili Urbani han-no elevato numerosissime contrav-venzioni ad altrettanti automobilisti

editoriale

anno XII - n. 2 - Marzo-aprIle 2011Dopo la lettura, riciclami!

Il palio dei rioni

“booM” dI PoetIFrancesco Lucioli

PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI QUARTIERI TRIONFALE, BALDUINA, PRATI, DELLA VITTORIA, FLAMINIO, CASSIA •Distribuzione gratuita•

Risuonano stornelli nella sala gremi-ta dell’Istituto Don Orione. C’è fer-mento, attesa, curiosità per un eventotanto speciale. La serata di premiazionedel 1° Palio dei rioni, il concorso dipoesie in romanesco organizzato dal-l’Associazione Culturale IGEA, ha atti-rato grande attenzione e un vasto edeterogeneo pubblico. Ma perché? Checosa spinge così tante persone a parte-cipare all’evento promosso dagli amicidi IGEA con il patrocinio del Centroromanesco Trilussa e del XX Munici-pio? Un doppio interesse, un doppioamore: quello per la poesia e quello perRoma. Ce ne accorgiamo quando il mu-sicista Enzo Baiocco, fedele custodedell’anima romana, intona serenate ecanzoni malinconiche, testi di Aldo Fa-brizi e Fiorenzo Fiorentini, che il pub-blico canta insieme a lui. E ce ne accor-giamo quando i poeti premiati recitanoi loro versi, versi d’amore, di dolore, disatira e di rabbia, accolti da applausifragorosi ed entusiasmo generale.

La serata di premiazione, condottacon ironia e bravura da Luisa Mariani,diventa così una vera e propria festa,

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Fa r m ac i aeredi cecidei massimi

Piazza Monte Gaudio, 25Tel.-Fax 06.3071279

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Pasqua, festa dI vIta e dI sPeranzaEmanuele Bucci

Una distesa d’acqua si apre davanti a un popolo di schiavi che fugge verso la li-bertà. Un uomo ucciso da una società che non lo capiva rinasce come portatore diuna nuova speranza. Raramente una festa può contare su immagini tanto carichedi storia, di forza, di vita. Perché Pasqua, intesa nel suo significato di “passag-gio”, è un concetto che trascende ogni singola esperienza. Indica il bisogno, con-naturato ad ogni essere umano, di aprirsi un varco da una condizione infelice auna diversa, migliore. Ma ora, accanto ai memorabili passaggi evocati dalla ricor-renza imminente, c’è l’erede di quelle immagini. Un uomo deluso, smarrito. Unuomo che non riesce neanche a stracciare la carta di un uovo di cioccolato. Sa chedentro c’è il suo mondo, un mondo dove nessun passaggio è più concesso. Quellodi un giovane che vorrebbe divenire adulto con un lavoro dignitoso. Di una nazio-ne che vorrebbe liberarsi dal giogo sanguinario di un tiranno. Dei tanti che vor-rebbero avere la possibilità, concessa solo a pochi, di sottrarsi alla fame, alla mi-seria, alla guerra. Di un uomo che, ovunque si trovi, cerca invano di dare un sensoalla sua esistenza. Il piccolo uomo di oggi guarda con rammarico a questi passag-gi negati, senza scartare il suo uovo di Pasqua. Non si accorge che il vero uovo èintorno a lui. È il guscio di un mondo malato che, con un impegno nuovo e con-creto, quel piccolo uomo potrebbe iniziare a rompere. Questo sarebbe il primopassaggio possibile, irrinunciabile per il compimento di tutti gli altri. Questo,dunque, è il miglior augurio per una festa che porta il nome di Pasqua. Fatevi stra-da verso una nuova vita. Uscite dal guscio. Auguri a tutti!

Fa r m ac i aeredi cecidei massimi

Piazza Monte Gaudio, 25Tel.-Fax 06.3071279

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Manca la “bretella” – IMbottIglIatI a vItaLuca Prestagiovanni

Per tre chilometri imbottigliati in viaConcesio ogni mattina per uscire da ValleMuricana. Traffico in tilt a Prima Porta.Storia di una strada mancata nella perife-ria del XX Municipio che ha reso insoste-

nibile la viabilità del quartiere. La lottiz-zazione di Valle Muricana infatti prevede-va, accanto alla forte espansione edilizia

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VENDONSI-AFFITTANSI BOXda 12 mt a 39 mt soppalcabili

anche affittati con rendita

In vIa MontessorI 18angolo via trionfale

Per informazioni:  335.8280109 06.3010082

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indisciplinati è scattata nei nostriconfronti la gratuita “accusa” di es-sere stati i “ mandatari delle punizio-ni.” La denuncia del perenne caosdel traffico (anche causa di notevoleinquinamento) è una esigenza pri-maria dell’informazione che, sem-pre, deve essere basata su notiziecerte, verificate, e libere da intenzio-ni, palesi o nascoste, di vendette o ri-torsioni. Comprendiamo benissimole esigenze delle attività commercia-li della zona che non hanno, però, al-cun diritto di prevaricazione sugliutenti della strada e sulla salute degliabitanti. Si deve trovare – e si trove-rà- una giusta soluzione a condizio-ne che ci siano comprensione e di-sponibilità da parte di tutti. L’infor-mazione in primis deve essere senzacondizionamenti, avendo comeobiettivo il bene comune, evitandosciocchi pifferai e atteggiamenti damosche cocchiere.

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editoriale

dalla pagina 1

dalla prima pagina

l’unItà d’ItalIa Giovanni Di Gati

dicato alla storia dell’unità del nostroPaese raccontata anche attraverso le nu-merose fotografie del Fondo Carletti chevanta una collezione privata di oltrecentomila esemplari: stampe fotografi-che, negativi su pellicola, lastre di vetrosu vario formato, fotografie stereoscopi-che e dagherrotipi. Il fondo è gestitodallo studio fotografico Autuori - Car-letti e da Dario Tucci per l’opera di digi-talizzazione.

Una rara foto dell’assedio delle truppe regie a Roma.

L’accampamento militare realizzatodi fronte a villa Torlonia,

lungo la via Nomentana

te disagio che gli operatori del mercatosono costretti a subire. Motivo del ricor-so la mancata applicazione delle conven-zioni che i commercianti avevano stipu-lato. “Abbiamo firmato un contratto dueanni fa – prosegue Crocetti - e ora ci tro-viamo a pagare un canone mensile chenon copre le reali spese”. L’accordo, trale altre cose, infatti, prevedeva come co-sto di occupazione del suolo 55 centesi-mi al metro quadro. Cifra invece salita a

ben 62 centesimi al metro quadro. Nonsolo. Il Comune ha richiesto il pagamen-to della tassa di smaltimento rifiuti che,negli accordi sottoscritti e mai applicati,era inserita nel canone mensile che ognioperatore già paga. Risultato? “I com-mercianti sono tutti morosi – prosegueCrocetti- e stanno arrivando a tutti le no-tifiche dell’iscrizione al ruolo”. Ma iproblemi non sono finiti qui: un solo vi-gilante per la sicurezza interna, in altomare anche l’asilo nido e la bibliotecaGiordano Bruno che già da tempo avreb-bero dovuto far parte del complesso delMercato Trionfale. L’asilo nido avrebbedovuto ospitare 69 bambini e sarebbestato un aiuto importante per i cittadini,visto che nel municipio XVII vi so-no 200 bambini in lista d´attesa. Il nodosta nella delibera aggiuntiva che il Con-siglio Comunale deve ancora varare eche è necessaria per l’apertura di tali ser-vizi. Un vero peccato per un mercato cheda qualche mese è aperto anche due po-meriggi a settimana fino alle ore 19 (ilmartedì e il venerdì) e che consente laspesa on line con consegna a domiciliogratuita per gli over 70 e i disabili.

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l’ingresso del negozio in viale Medaglie d’oro

È nata beatrICe In Casa Perotta

La casa dei coniugi Manuela e LuigiPerotta è stata allieta dalla nascita dellaterzagenita beatrice. Ai felici genitorivivissimi auguri e complimenti. Allaneonata Beatrice, venuta a far compa-gnia alle sorelline Elena ed Emma, gliauspici di una lunga serena vita.

Casa Simoniello-Menta è stataallietata dalla nascita del primogenitoLuca. Alla felice mamma FedericaMenta vivissimi auguri e complimenti;al papà Nicola detto Nico rallegramen-ti. Al piccolo Luca gli auspici di unalunga, serena prospera vita.

Felicità anche in casa Siciliani –Marinucci per la nascita di Diletta ve-nuta a far compagnia al primogenitoEdoardo. Ai genitori Flavia Marinuccie Massimiliano Siciliani auguri vivissi-mi. Alla neonata Diletta serena e lungavita!

dalla prima pagina

stallo al MerCato Federico RagnoroMa-lazIo

senza ColorIDaniele Di Fede

Non si affrontano solo due volte acampionato in quell’anfiteatro là sotto,ai piedi di Monte Mario. Il campo di gio-co di romanisti e laziali è qualcosa di piùgrande dell’Olimpico. È Roma. E la par-tita sconfina oltre il 90’. Sono religioniche si pizzicano, si stuzzicano, si ali-mentano orgogliose della loro diversità.Accade ovunque. Parafrasando Feuer-bach, un uomo è ciò che tifa. Romanistie laziali non fanno eccezione. Borone,invadente, rumoroso e fiero del propriorumore, il tifoso giallorosso sa di esseremaggioranza e se ne vanta. Quello bian-coceleste è fiero dell’opposto. Di esserestoricamente minoranza. Dalla nascita eovunque, a scuola e sul lavoro. La Sud ela Nord sono due rette parallele che nonsi incontrano mai. Anzi, quasi mai. Ac-cade per Paparelli, Re Cecconi, Di Bar-tolomei, Gabriele Sandri. E quando ac-cade, quella che piange i suoi figli è unaRoma senza colori.

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La Pasqua è sempre stata festeggiatacome il momento del ritorno della lucedopo l’equinozio di primavera e della ri-nascita della vita. Anticamente rappre-sentava una settimana di feste (sabbat)chiamata Ostara in onore della dea Odi-nista Eostre che in Grecia si chiamavaEstia, mentre nel mondo romano Vesta.Le loro sacerdotesse custodivano un fuo-co che non doveva mai spegnersi. Que-ste erano le dee della casa, del focolare,della abbondanza dei raccolti, della ferti-lità dei corpi e dei campi e a loro eranosacre le lepri per la capacità di riprodur-si. La Pasqua ebraica è la commemora-zione della fuga dall’Egitto. Gli ebrei,per essere pronti a fuggire, mangiaronoin piedi e con il bastone in mano l’agnel-lo arrostito, le erbe amare ed il pane az-zimo. Per i cristiani la Pasqua rappresen-ta, invece, la resurrezione di Cristo chesi festeggia con nuova vita e abbuffate dicibo dopo 40 giorni di dieta successivi alperiodo carnascialesco. Si scambianodoni di usanze millenarie come ad esem-pio la lepre trasformata in coniglio el’uovo, simbolo di nascita primordiale.

A Roma, dove le etnie sono numerose,la tradizione locale si è mischiata alle al-tre ed è così che accanto alla torta Pa-squalina di Civitavecchia, tipica sulla ta-vola dei quiriti, figurano dolci arabeg-gianti, la cassata siciliana, la pastiera na-poletana, la torta dolce o al formaggioumbra e la colomba di Pavia.

La tavola è ricca di salami di tutti i tipida mangiare con le uova sode ed altresquisitezze. La colazione del mattino siconfonde con il pranzo e poi il pranzo siaccorpa con la cena. Ecco, il menù tipi-co: dopo l’infinita portata di antipasti,cappelletti in brodo di agnello e spalla dibue, fettuccine alla papalina, agnellobrodettato e alla romana, animelle, broc-coli fritti e alla romana, carciofi fritti esformato di carciofi, funghi alla trasteve-rina, piselli e prosciutto, peperoni arro-stiti, misto di formaggi, frutta anche eso-tica, zuppa inglese alla romana. Il tutto

annaffiato dai classici vini dei Castellidal bianco al rosso al dolcetto. Il lunedìche chiamiamo Pasquetta è un giorno de-dicato a gite fuori porta. L’usanza è diriempire cesti e borse di viveri (mai gliavanzi), di portare palloni, cerchietti,

tamburelli, giochi vari da fare all’apertoe via, partire con qualunque mezzo perraggiungere la campagna e passare lagiornata all’aperto in continuo movi-mento a salutare le prime giornate di so-le e di aria buona. Buona Pasqua.

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(se vi perdete la copia andate sul sito)

foro ItalICosenza ostelloL’ostello della gioventù al Foro Italico

ha chiuso. La struttura di accoglienza abasso costo, diffusa invece negli altriPaesi europei e nel mondo, è stata sfrat-tata dal CONI, al termine dell’infelicetrattativa riservata tra l’Ente sportivo el’Associazione Italiana Alberghi per laGioventù che sembra attanagliata da unapesante crisi finanziaria.

La struttura situata alla fine della pi-scina scoperta e proprio di fronte alla Pa-lazzina della Scherma, ora in fase di ri-strutturazione dopo che per anni era stataadibita a “aula bunker”, era stata proget-tata dall’architetto Enrico del Debbio co-me foresteria. Trasformata in ostello peranni ha ospitato ragazzi provenienti daogni angolo del Mondo. Ma, come haprecisato il vicesindaco Cutrufo, Romanon rimarrà certo priva di un ostello del-la gioventù, perché quello del Foro Itali-co non era l’unico nella Capitale. In città– ha proseguito Cutrufo – ci sono altre 8strutture simili con una capienza com-plessiva di quasi 600 posti-letto. Dalcanto suo il Coni ha garantito che l’edifi-cio che ospitava l’Ostello della Gioventùmanterrà la sua destinazione d’uso e saràriorganizzato per migliorare l’ospitalitàrivolta ai giovani. “Se vogliamo che i ra-gazzi vengano a Roma, dobbiamo punta-re – ha concluso Cutrufo - sull’acco-glienza, ma con una strategia diversa:ecco perché abbiamo creato il progettodella Città dei Giovani a Ostia.”

Il Caos dei Cartelloni Pubblicitari

Protestano I MunICIPIdI Centro- sInIstra

(adg) Cartelloni pubblicitari fuori controllo. Violazione dell’ambiente e del decorourbano. E’ questa la denuncia dei Municipi amministrati dalle forze politiche di cen-tro – sinistra che contestano al Comune non solo l’inefficienza del Piano Regolatoreper gli Impianti Pubblicitari (P.R.P.I.), ma anche la delibera (37/2009) che ne con-sente l’installazione con una semplice autodenuncia e il pagamento della tassa pub-blicitaria, senza considerare i cartelloni abusivi che spuntano come funghi anche nel-l’arco di una notte. Il Piano Regolatore per gli impianti viene contestato soprattuttoper due fondamentali motivi: la confusione delle disposizioni per la divisione dellacittà in zone e la poca chiarezza dei provvedimenti per gli impianti fuori norma e peril pregresso in genere. Infatti i cartelloni abusivi, nonostante le sanzioni della PoliziaMunicipale (120 nello scorso anno solamente nel territorio del Municipio XVII), nonsono stati tolti. E il caos – sostengono le amministrazioni Municipali di centro- si-nistra- continua e l’abusivismo impera. Per fermare il degrado e l’offesa al decorodella città le suddette amministrazioni propongono una grande consultazione popo-lare e il conferimento di funzioni decisionali ( e non solo pareri non vincolanti) aiMunicipi che sono i veri protagonisti del governo di Roma.

Tipico piatto d’arrosto misto

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4 www.igeanews.it4 www.igeanews.itDAL MUNICIPIO XVII

Chi la dura la vince. Dopo oltre 4 anni dibattaglie che hanno visto il comitato dei cit-tadini del XVII municipio scendere in cam-po, finalmente si è deciso di aprire al con-fronto sulla riqualificazione di piazza Bain-sizza e dell’adiacente deposito Atac. La par-tecipazione dei cittadini alle scelte dell’am-ministrazione pubblica diventa realtà. Maallora quale sarà la sua destinazione?

Facciamo un passo indietro. Tutto ebbeinizio con il programma di radicale tra-sformazione edilizia, elaborato tra il 2005e il 2006 dall’Assessorato all’Urbanistica.Nel 2007 il Comune bandisce un concorsopubblico, il cui progetto vincitore, vienefin da subito ostacolato dalla viva opposi-zione dei cittadini. Nel mirino della prote-sta, la prevista costruzione di più edifici

che avrebbero ospitato centinaia di appar-tamenti, residenze temporanee, studi pro-fessionali, uffici privati, ateliers e negoziper 16.000 mq, oltre ad impianti sportiviprivati per 2.000 mq. ed infine uffici pub-blici per 3.000 mq. Dunque un impattoambientale ed urbanistico insostenibile,comportando l’arrivo di nuove persone adintasare un territorio residenziale già satu-rato dalle numerose attività terziarie. Perquesto l’idea di un parco pubblico apertoper l’intero quartiere Delle Vittorie, po-trebbe essere l’unica alternativa possibileper Il comitato cittadino, con impiantisportivi, asili nido e parcheggi sotterraneia rotazione. È quanto riferisce il prof. Lui-gi Candia, presidente del Comitato DelleVittorie, portavoce della cittadinanza lo-

cale: “Vogliamo che si potenzino le inizia-tive sanitarie, ricreative e culturali del ter-ritorio. E poi un giardino, centri per bam-bini ed anziani”. Inoltre si rivendica laconservazione a fini sociali degli edificipreesistenti e l’ampliamento dell’attualeCentro per disagiati mentali, nell’attesache il giardino ATER sia liberato dal can-tiere della Metropolitana C. Infine la siste-mazione definitiva di Piazza Bainsizza,devastata e lasciata abbandonata a se stes-sa dopo la costruzione del parcheggio diVia Oslavia. Insomma la strada è ancoralunga, ma i cittadini del quartiere DelleVittorie non mollano.

le assoCIazIonI

ChIedono una sede

Le Associazioni di volontariato del Mu-nicipio XVII si sono riunite ed hanno pro-posto un protocollo di intesa per ottenereuna Sede comune per incontri e per svol-gere le rispettive attività. Inoltre è statosottoscritto l’impegno per la formazionedi un Comitato operativo di coordinamen-to. L’Associazione Igea, ha espresso pienadisponibilità alle attività prospettate e asottoscrivere il protocollo comune tra leAssociazioni che operano nel territorio delMunicipio XVII.

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Dal primo gennaio il comune di Roma,non avendo fondi, ha passato la manuten-zione di ponti, cavalcavia, sottopassaggipedonali, viadotti e gallerie ai municipiche dovranno inoltre assicurarne la sorve-glianza e il pronto intervento.

L’assegnazione di questa nuova compe-tenza ha fatto insorgere i minisindaci chelamentano la scarsità degli stanziamenticomunali necessari ad assolvere i compitia cui sono preposti, ai quali se ne aggiun-gerebbe così uno nuovo che non potrebbeessere adempiuto.

Una situazione degna del teatro dell’as-surdo che avrà come conseguenza l’ab-bandono dei ponti, di fatto privi dei neces-sari interventi di manutenzione e dunquelasciati al degrado.

Il solito rimpallo di responsabilità,undejà vu endemico del nostro ex Belpaese.Se il comune non ha fondi tantomeno lihanno le ex circoscrizioni già in difficoltàper i tagli presenti nell’ultimo bilancio co-munale e che quotidianamente fanno iconti con i pochi euro a disposizione.

La foto denuncia chiaramente la situazione di degrado in cui versa piazza Bainsizza.

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imputati le soste, non quelle regolari, male doppie e perfino triple. Per non parla-re dei camion che devono scaricare lamerce o di quelli che si fermano per ven-dere i loro prodotti. Ma, finalmente qual-cosa si sta muovendo per sciogliere ilnodo, anzi l’ingorgo continuo.

Dopo l’intervento della polizia muni-cipale nel febbraio scorso che ha elevatonumerose contravvenzioni, ha fatto se-guito un sopralluogo della CommissioneLavori Pubblici del Municipio XVII cheha incontrato una delegazione di abitan-ti, per fare il punto sulla situazione ecomprendere meglio i problemi della zo-na.

Grazie a questa visita i commissari –due di maggioranza e due di opposizio-ne, accompagnati dal presidente delConsiglio Barbera – hanno potuto con-statare, oltre al massiccio traffico di autoe bus di linea, anche le criticità da noi

denunciate. E sono state individuate an-che alcune ipotesi di soluzione quali lasistemazione delle fermate dei bus e deitaxi e possibili vie alternative per la cir-colazione. Si è poi riconosciuta l’esigen-za del collegamento bus con PiazzaleClodio e quella di discutere tutta la ma-teria con i colleghi del XIX Municipio.

Da sempre la nostra associazione si èfatta interprete del disagio della genteintervenendo con proteste e proposte in-dirizzate alle autorità territoriali e citta-dine sui problemi del traffico e in parti-colare sul nodo di via Igea. Anni fa ab-biamo persino organizzato un Convegnocon la partecipazione di tecnici del setto-re, amministratori locali e cittadini, nes-suna soluzione è stata ancora trovata.

Dopo le segnalazioni della stampa e lenumerose lettere dei privati ai Municipi eal Comune di Roma, il 17° Gruppo dellaPolizia Municipale ha istituito un servizio

periodico di viabilità per contrastare il fe-nomeno delle soste irregolari in via Igeaed ha proposto al dipartimento competen-te di spostare i 9 stalli di sosta dei taxi e diarretrare la fermata del bus. Un nostro let-tore, Enzo Mancuso, visto che la situazio-ne non sembra migliorata – anche se lapresenza operativa della Polizia Munici-

pale si è notata – ha lanciato una sempliceproposta che potrebbe essere il classicouovo di Colombo: fare due corsie da Piaz-za Walter Rossi a Via Trionfale per facili-tare il traffico diretto a Monte Mario alto elasciare una corsia più stretta in senso in-verso.

www.igeanews.it 5www.igeanews.it 5DAL MUNICIPIO XIX

In ricordo di

gIovannI MalatestaGustavo Credazzi

L’architetto Giovanni Malatesta cheda 44 anni viveva nel nostro Quartiere,nella bella casa di Via della Camillucciache aveva progettato e costruito all’al-tezza della salita di Via De Amicis, ci halasciato. Aveva 87 anni. Era iscrittoAll’Associazione Igea e aveva, nel setto-re del traffico, avanzato delle proposteper avviare a soluzione la annosa que-stione di Via Igea. Amava la musica e in60 anni di professione aveva progettato ecostruito non pochi importanti edifici so-prattutto nella zona di Prati- Della Vitto-ria. Ma Giovanni Malatesta va ricordatoanche per il suo impegno politico, in etàgiovanile, di avversione al fascismo.Tramite due zii materni aveva incontratopersonaggi del PSI e del PCI tra i quali

Sandro Pertini ed Enrico Berlinguer.Spinto dalla passione politica si espose agravi rischi tanto da essere aggreditodalla banda Pollastrini quando davanti alLiceo Federico Cesi, in Prati, volevaconvincere gli studenti a scioperare con-tro l’occupazione nazi-fascista. Assistet-te durante la colluttazione al ferimentodi un giovane, Massimo Gizzi, che muo-re dopo pochi giorni. Portato al Commis-sariato con altri giovani viene rilasciatodopo pochi giorni. Rischiando di esserearrestato e finire alle fosse Ardeatine. Unpersonaggio, Giovanni Malatesta, la cuimemoria rimarrà viva nel solo tra i fami-liari, ai quali vanno le condoglianze del-la Associazione Igea, ma tra quanti lohanno conosciuto.

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Per evitare il caos di traffico in via Igea perennemente intasata

un soPralluogo della CoMMIssIone l.P. Gustavo Credazzi

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66 www.igeanews.itDAL MUNICIPIO XIX

oPerazIone rIqualIfICazIone

nuovo Centro Per glI anzIanI

una nuova proposta a Primavalle

la Cultura dI notteSilvia De Paola

Palestra gremita al Bracelli Club divia Mattia Battistini per la conclusionedel primo corso di autodifesa indetto dalMunicipio XIX in collaborazione conl’Associazione Gentes e gli istruttori delKu Tsu Do, coordinati dal maestro Ales-sandro Strivieri. Un corso, completamen-te gratuito, rivolto esclusivamente alledonne del quartiere. Il Presidente delMunicipio, Alfredo Milioni, consegnan-

do i diplomi si è vivamente congratulatocon le ragazze che si sono sottoposte alladura disciplina del Ku Ju Tsu Do, per es-sere in grado di difendersi in caso diun’improvvisa aggressione. Il corso diautodifesa, come hanno precisato il Pre-sidente del Consiglio Municipale, Massi-miliano Pirandola e la consigliera Butta-razzi, verrà ripetuto sempre gratuitamen-te sino all’inizio della prossima estate.

Si chiama “Bella di notte” la nuova estimolante iniziativa promossa dalla Bi-blioteca Franco Basaglia di Primavalle,che ha deciso di aprire al pubblico in ora-rio serale (19-22) tutti i martedì fino alprossimo dicembre. Un’occasione questaper offrire al pubblico di tutte le etàun’ampia gamma di proposte d’intratte-nimento tra cui concerti, presentazioni dilibri e la possibilità di usufruire di tutti iservizi della Biblioteca. Oltre all’emero-teca, alla consultazione del catalogo delleBiblioteche di Roma e di internet, ver-ranno messe a disposizione la sala ragaz-zi per varie attività culturali e il servizioFront Office (iscrizioni, prestito, rientrodi libri, dvd, cd musicali). La struttura of-fre, inoltre, un laboratorio linguistico,

una sala conferenze e una sala esposizio-ne per mostre, 10 postazioni internet euna postazione multimediale per ipove-denti con sintesi vocale e programma divideoingrandimento. Sono anche a di-sposizione 30.000 volumi, 6.000 per ra-gazzi e 300 in lingua (italiano per stra-nieri, inglese, francese, spagnolo, tede-sco, russo). Infine il pubblico può con-sultare 8 quotidiani e 67 periodici (57 peradulti e 10 per ragazzi) e 50 audiocasset-te. Sono in programma nuovi appunta-menti, tra cui serate di musica pop-rock,corsi di lingua e altre iniziative che sipossono conoscere attraverso il sito fran-cobasaglia@biblioteca diroma.it o diret-tamente presso la sede della Bibliotecastessa, in via Federico Borromeo, 67.

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Corso autodIfesa

Novità sulla Mobilità. Sembra unoscioglilingua invece è uno degli inter-venti previsti dal XIX municipio. I resi-denti potranno usufruire di nuove pensi-line alle fermate dell’autobus. Le opera-zioni di riqualificazione urbana interes-seranno Torrevecchia, Boccea, MonteMario e Selva Candida. Grazie ad un at-tento monitoraggio del territorio da partedei consiglieri Paolo Egizi, Gianuario

Marotta e Massimiliano Pirandola, sonostati individuati i punti focali dove è ne-cessaria una priorità d’intervento. “Lepensiline rappresentano una sicurezzaper gli utenti auspichiamo – ha dettoMassimiliano Pirandola, presidente delconsiglio del XIX municipio - di farneistallare il maggior numero possibile”.Sul prossimo numero la mappa completadei punti d’interesse.

Arriva il nuovo centro anziani. Il bi-lancio partecipato offre i suoi frutti allacomunità. Il XIX municipio accoglie lerichieste del cittadino, dunque, si trattadi un passo avanti verso le politiche so-ciali. È previsto un nuovo punto d’in-contro intergenerazionale. Il progetto ègià stato presentato presso la Parocchiadi San Cirpiano in Largo Millesimo. Ilnuovo centro pensato per gli anziani manon solo verrà costruito con i fondi del

bilancio partecipato. Infatti, l’ammini-strazione guidata dal presidente AlfredoMilioni, ha recepito la proposta civicapresentata dal dottor Luigi Sassi per lacreazione di un luogo intergenerazionaleda costruire in via Monte Bruno. In que-sto modo sarà offerto un nuovo punto diritrovo per tutte le età. Dove i “nonni”potranno passare del tempo con i giovanie sicuramente si verranno a creare deireciproci scambi di saggezza.

arredo urbanolotta

alle sCrItte

Lotta alle scritte vandaliche. Tutti icittadini che vogliono segnalare graffitisu edifici di proprietà municipale posso-no contattare il numero 06-69619202 -Presidenza del Municipio. Il servizio hagià rimosso in tempi record un’ingiurio-sa scritta comparsa davanti al complessoSanta Maria della pietà.

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www.igeanews.it 7www.igeanews.it 7

In attesa della beatificazione, si può incontrare Giovanni Paolo II sulla Cassia nelMuseo del Papa. Cinque piani della Casa Polacca, sede dell’Istituto della documen-tazione sul pontificato di Wojtyla, ospitano i doni ricevuti dal Pontefice. Oltre 12mi-la regalati fino al 2005. “Altri sono continuati ad arrivare dal Vaticano dopo la suamorte”, spiega la responsabile, Helena Kupiszewka. Non manca nulla. Quadri, lam-pade, arazzi. Un copricapo pellerossa, il bozzetto di una chiesa di fiammiferi, sci.Un’armatura cavalleresca del Seicento donata da Jaruzelski. Della guerra tra Russiae Giappone un pezzo di legno con un esame di coscienza. Dal lager di Guzen arrivaun rosario con grani di pietra.

Il Museo dI WojtylaEmanuela Micucci

DAL MUNICIPIO XIX

“qurami” annulla le attese

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Basta alle lunghe attese in fila dietrouno sportello. Soprattutto basta ai “fur-betti” che riescono a scavalcare chi èprima di loro. Un giovane ingegnere in-formatico della Balduina ha creato Qu-rami, un software che permetterà a tuttigli utenti, in modo gratuito, di prenotareda pc o dal telefonino il proprio posto incoda. Una vera e propria rivoluzione perchi è costretto a mettersi in fila e atten-dere, perdendo tempo utile, l’arrivo delsuo turno. Come funziona? Basta digita-re un numero, collegarsi con il sito, chie-

dere una prenotazione per tale giorno etale ora. Poi, attraverso la confermastampata, uno si presenta allo sportellodell’ufficio richiesto, con un minimod’anticipo sull’orario prenotato. Da apri-le Qurami è stato attivato presso le uni-versità Roma Tre e Luiss Guido Carli.Presto il servizio sarà una realtà ancheper gli uffici della pubblica amministra-zione, della sanità, studi medici, insom-ma dove possa agevolare la fluidità dellefile. “Qurami – ha detto Roberto Macinaideatore del progetto - nasce con l’obiet-

tivo di offrire un’alternativa ad un pro-blema comune a tutti noi, io stesso hoprovato cosa significa perdere tempo trasegreterie studenti e uffici pubblici.Questo, unito alla mia passione per latecnologia e l’innovazione, mi ha porta-to a dare i natali a questo progetto. Speroche possa migliorare la quotidianamentela vita a molte persone. Questa è la miaidea d’innovazione!” Qurami è svilup-pato e seguito da un team di giovaniesperti nel settore. www.qurami.com

lezIonI dI PoPPataPer le gIovanI MaMMe

Allattamento al seno? No problem. L’asso-ciazione Gentes risponde a tutte le domandedelle neo mamme. Un corso pensato proprioper mettere in relazione una professionistaesperta sul tema con le signore che hannodubbi e domande. Dunque consigli e metodiper un allattamento sicuro e corretto. L’ap-puntamento è presso il padiglione 30 del com-plesso Santa Maria della Pietà. Per partecipa-re basta recarsi sul luogo e sottoscrivere ilmodulo d’iscrizione, le lezioni si terranno ilmartedì ed il giovedì. Sul posto è possibileavere ulteriori informazioni a riguardo.

rIsPosta attendesI

Il nostro lettore, Bruno Spagocci, ci hainviato una lettera per protestare controil quotidiano Il Messaggero che ad oltreun anno gli deve una risposta. Nell’apri-le dello scorso anno- ci scrive il Sig.Spagocci- è stata inviata una lettera algiornale di Via del Tritone per chiederelumi in merito alla applicazione dellacircolare ministeriale 124/2006 del Mi-nistero del Lavoro relativa alla eventualerivalutazione della pensione. Dopo unanno ancora….silenzio, ma il nostro let-tore confida di ricevere prima o poi unarisposta. Lo speriamo pure noi.

luCe dI gIornobuIo dI notte

Eugenio Maria Laviola

I nostri lettori ci hanno segnalato dueparticolari anomalie per quanto riguardal’illuminazione stradale: il buio totale inmolte strade o, viceversa, l’accensionediurna di alcuni lampioni. Per rispondereai loro interrogativi ci siamo rivolti adun funzionario dell’Acea, il dottor Gior-gio Signore, capo ufficio stampa.

L’azienda è sempre vigile e pronta adintervenire per soddisfare le esigenzedella città per fornire soprattutto un ser-vizio altamente qualitativo e per le ripa-razioni di guasti improvvisi, investendoconsistentemente in ogni settore.

Ci sono giunte numerose segnalazio-ni di strade al buio.

Con dei lavori di ammodernamento èstato sostituito un cavo di alimentazionedi una cabina elettrica nella zona di via-le Mazzini. Questo ha determinato alcu-ne interruzioni nell’illuminazione pub-blica, ma ogni anomalia è stata elimina-ta dal mese scorso.

lampade led. sono migliori dellealtre?

Avrà notato piazzale Clodio che dinotte sembra illuminata dal sole. Le

lampade LED garantiscono una mag-giore luminosità, rispetto alle lampadinedi una volta, soprattutto hanno una du-rata di vita superiori, con dei consumisensibilmente inferiori al sistema delpassato. Questo tipo di illuminazione èstato installato appunto a piazzale Clo-dio, piazza Mazzini, piazza Bainsizza,via Oslavia, via Monte Zebio, circonval-lazione Trionfale, piazza Igea. Entro il2013 tutta la città avrà lo stesso sistemadi illuminazione.

spesso si notano lampioni accesi inpieno giorno. non è uno spreco?

Può sembrare, ma ci sono diversi mo-tivi. Recentemente, ad esempio, in piaz-za Maresciallo Giardino un lampione èrimasto acceso, notte e giorno perchéuna ditta impegnata nella realizzazionedi un parcheggio interrato ha richiestoun allaccio temporaneo e questo si fa at-traverso i lampioni, oppure alcuni lam-pioni rimangono accesi di giorno per ilmonitoraggio sulla sicurezza, infine sipuò verificare un disguido tecnico e puòscattare l’interruttore che controllal’orologio a tempo.

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Cerchiamo di capire il segreto delgrande successo – che ha avuto il primoconcorso di poesia “romanesca”, il Paliodei Rioni, organizzato dalla nostra asso-ciazione. “ Igea” che già in passato ave-va promosso iniziative culturali incen-trate sulla declamazione di poesie, que-sta volta ha puntato sul rapportopoesia/linguaggio/territorio, da cui è na-to il Palio con lo scopo di promuovere lacultura, il linguaggio, la città.

Ed eccoli i motivi del successo: in-nanzi tutto l’exploit di Elio Pandolfigrande attore, romano di adozione e illu-stre abitante dei nostri quartieri – che è

stato nostro gradito ospite anche in pre-cedenti occasioni e che ha offerto unsaggio della sua maestria facendo ap-prezzare al numeroso pubblico la sem-plicità, l’arguzia e l’immediatezza dellalingua di Pascarella, Belli e Trilussa.Epoi la sentita partecipazione del notogiornalista Nuccio Fava, che ha presie-duto con prestigio la giuria dando un to-no di serietà e importanza al Palio, per lacui riuscita è stato però decisivo anche ilpieno e felice coinvolgimento del presi-dente del Centro Trilussa, Gianni Sala-ris, del maestro Paolo Fidenzoni – en-trambi artisti impegnati e attenti membri

della giuria – e del direttore dello storicogiornale romanesco Il Rugantino.

La forte atmosfera di “festa dellapoesia” è tuttavia derivata soprattuttodalla presenza in sala di numerosi poetiromaneschi, molti dei quali partecipantial concorso, tra le cui opere non è statoaffatto facile scegliere le più meritevolidi premio.

Oltre ai poeti, l’altro vincitore delPalio è stato il dialetto, la nostra linguaromanesca. Che non è né morta comequalcuno crede, né relegato nelle borgatee nei quartieri di periferia. Certo la Lin-gua italiana ha ormai vinto la sua batta-

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La conduttrice della manifestazione LuisaMariani e il Presidente dell’AssociazioneIGEA, Angelo Di Gati, danno inizio allacerimonia per la premiazione dei vincitoridel “Palio dei Rioni”

L’attore Elio Pandolfi che ha allietato lamanifestazione regalando momenti di pu-ro divertimento

Il giornalista Ferruccio Ferrari Pocoleridell’Associazione IGEA premia il poetaNicola Zitelli

Nereo Mugnai dell’Associazione IGEAconsegna la Targa ricordo all’attore ElioPandolfi

Giuseppe Taccini dell’Associazione Igeaconsegna al giornalista Nuccio Fava laTarga ricordo

La poetessa Tilde Richelmy declama undivertente sonetto. Accanto Nuccio Fava,Luisa Mariani e l’attore Lorenzo Richel-my

Il giovane attore Lorenzo Richelmy leggele motivazioni dei premi

Gustavo Credazzi dell’Associazione Igeapremia con una targa il poeta dialettaleGiuseppe Bernasconi

Gabriella Lavorgna, mentre declama unafavola del padre

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glia, ha unificato il paese, lo ha tratto dalsuo stato di minorità localistica, grazieall’opera della scuola e - direi soprattut-to - della televisione che con la sua lin-gua piana e senza accenti o inflessioniparticolari, ha “fatto gli italiani”: ne haunificato la parlata, la vulgata, la lingua!

Ma è altrettanto vero che dialetto elingua non si contrappongono, ma sonotra loro strettamente legati. “Il primo è lalinfa che alimenta l’albero della lingua”,ha detto di recente Camilleri, grandeesperto di linguaggio e di commistionilessicali. E in effetti a Roma, per esem-pio, il dialetto è utilizzato non solo dai“romani de Roma” - le persone nate nel-la città o che ci abitano da sempre – maanche dai nuovi cittadini, da gente difuori che ama e riconosce nel dialettouna forza espressiva particolare e popo-lare. Perché il dialetto rappresenta anco-ra una delle massime forme di apparte-nenza, ad una comunità, ad una città, adun Paese.

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organizzata «un po’ pe’ ride, un po’ pe’pensà» – come ricorda Angelo Di Gati,il presidente dell’Associazione IGEA,citando il poeta dialettale Paolo Fiden-zoni –, la manifestazione si pone incontinuità con la serata di poesia orga-nizzata nel 2004: anche allora ospitegeneroso era stato Elio Pandolfi, che inoccasione della serata di premiazionedel Palio dei rioni ha regalato letture,interpretazioni e momenti di puro di-vertimento, tra inediti di Trilussa e ri-cordi di artisti intramontabili come An-na Magnani e Totò. Tanti sono però gliamici che hanno impreziosito la serata:dal giovane attore Lorenzo Richelmy,che ha letto le motivazioni dei premi, aLillo Bruccoleri, editore della storicarivista dialettale «Rugantino», allapoetessa romana d’adozione GabriellaLavargna; senza dimenticare la giuria:il presidente Nuccio Fava, presidentedei giornalisti europei, la poetessa eamica di IGEA Tilde Richelmy, che harecitato un suo divertente sonetto, ilpoeta dialettale Paolo Fidenzoni, cheha interpretato alcuni dei suoi compo-nimenti, il socio di IGEA Gustavo Cre-dazzi e il presidente del Centro Trilus-sa, Giovanni Solaris.

Tanti amici hanno partecipato allaserata, tanti ne hanno permesso la rea-lizzazione, dai membri del direttivodell’Associazione ai responsabili del-l’Istituto Don Orione ai soci sostenitori

di IGEA, l’Ingegner Giovanni Tosi e ilDottor Giampiero Paolini, che hannogenerosamente contribuito alla buonariuscita della manifestazione. E poi cisono loro, i poeti, i veri protagonistidel Palio. L’attività della giuria, perammissione del suo presidente, non èstata facile, così tante le opere perve-nute, così alta la qualità. Ma come intutte le competizioni che si rispettino,si sono dovute fare delle scelte. Primadi rivelare i nomi dei vincitori, i giuratihanno però voluto conferire una men-zione speciale alla memoria al poetaEnrico Morelli, di cui è stata letta la fa-vola in poesia intitolata “Er cocciuto”.Quindi, finalmente, i nomi dei poetipremiati. Al terzo posto Nicola Zitelliper la poesia “De giugno nel ’49”, incui l’autore, senza cadere nella retori-ca, riesce a coinvolgere il lettore neicruenti avvenimenti della RepubblicaRomana, lasciando però uno spiragliodi speranza per un futuro di pace. A se-guire, vincitore del secondo premio conil componimento intitolato “La Madon-nella”, si è classificato Giuseppe Ber-nasconi, che ha riconosciuto nel salutoalla Madonnella, gesto tipico della reli-giosità popolare romana, un’occasioneper interrogarsi e riflettere. Il primopremio è stato invece attribuito ad unapoetessa, Marisa Rodi, che con il ritmoe la musicalità della sua “Er mejo qua-dro” ha saputo offrire al lettore il pia-cere di un tramonto romano luminoso eintenso, ricco di colore e di suggestio-ne, ma al tempo stesso fugace come unsoffio di vento.

E così il 1° Palio dei rioni ha dimo-strato, con la straordinaria ricchezzadei testi premiati, testi che spazianodalla novella al ritratto, dal ricordo sto-rico al pittura di paesaggio, come lapoesia in vernacolo non costituisca una“figlia minore” della letteratura, bensìun modo ancora vivo, genuino e schiet-to per raccontare eschietto per raccon-tare e raccontarsi, per far ridere e far ri-flettere, commuovere ed innamorare.

Paola Ceccarani, dell’Associazione Igea,premia il Presidente dell’AssociazioneTrilussa Gianni Solaris

Paolo Fidenzoni presenta Lillo Bruccolerieditore della Rivista “Rugantino”

Elio Pandolfi è stato più volte chiamatoalla ribalta

Il musicista Enzo Baiocco, fedele custodedell’anima romana.

La poetessa Marisa Lodi che ha vinto il“Palio dei Rioni” premiata dal Presidentedell’Associazione Igea Angelo Di Gati

Francesco Lucioli dell’Associazione Igeapremia il dottor Giampiero Paolini spon-sor della manifestazione

Il poeta Paolo Fidenzoni mentre declamauna sua poesia in romanesco

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L’Assemblea Capitolina ha avviato unaprocedura di “valorizzazione degli immo-bili militari” inseriti nel protocollo di inte-sa stipulato a giugno tra il Comune di Ro-ma e il Ministero della Difésa. Il protocol-lo prevede la cessione al Comune di Romadi quindici immobili - tra cui anche il “no-stro” Forte Trionfale - per una superficiecomplessiva di 82 ettari di una stima eco-nomica dì 2,5 miliardi di euro e la succes-siva costituzione di un fondo immobiliareper la loro alienazione che darà al Campi-doglio la teorica possibilità di incassarequalcosa come 600 milioni di euro con-cordati con il Governo, di cui larga parteandranno a sanare il debito della gestionecommissariale del Comune di Roma. Nel-la sostanza con l’approvazione della deli-bera si spera di cedere al privato migliorofferente strutture di enorme importanzastorica ed architettonica con la giustifica-zione della necessità, da parte dell’ammi-nistrazione comunale, di fare cassa. Il pro-blema nasce proprio qui. Il caso che piùinteressa e di cui, in passato abbiamo trat-tato anche su queste pagine riguarda la va-lorizzazione e l’utilizzo del Forte Trionfa-le. Si tratta di una struttura della secondametà dell’800 di grande pregio e perfetta-mente conservata per la quale la deliberastabilisce che solo una quota minima dioltre 10 ettari viene riservata alle esigenzedei territori: impossibile dire quanto dìquesta minima titolarità pubblica sarà

convertita in case popolari, servizi socialie culturali, verde pubblico, spazi museali.Sembra, infatti, superfluo sottolineare ilrischio concreto di ritrovarci sotto casanuove strutture commerciali (centri com-merciali, banche, uffici) e speculative(edilizia privata) al posto di quei servizipubblici o di pubblica utilità che i cittadinidel quartiere di Sant’Onofrio - e del muni-cipio XIX tutto - chiedono da anni alleamministrazioni capitoline. Le scelte ope-rate negli ultimi anni non fanno ben spera-re. La crisi si affronta ormai con la sola lo-gica del profìtto con la svendita di tuttociò che può essere usato come oggetto discambio con la rendita immobiliare e con isignori del mattone. Di fronte a questi pre-supposti, non ci resta altro che mobilitarciper operare la vera “valorizzazione” degliimmobili dismessi attraverso un reale pro-cesso di partecipazione che coinvolga tuttii cittadini (peraltro già previsto in delibe-ra) affinché venga adottata una loro desti-nazione pubblica o di pubblica utilità. IlForte Trionfale - così come tutte le areeinteressate dalla delibera - ci offre l’op-portunità di dotare la zona di un riferimen-to identificattivo dì tutto il quartiere, dovepoter usufruire di servizi i sociali e cultu-rali quali teatro, cinema, sala concerti, bi-blioteca, asili nido, verde pubblico, ad unonuovo accogliente centro anziani, vista lafatiscenza e le piccole dimensioni dell’at-tuale.

SANT’ONOFRIO INFORMA ASSOCIAZIONE SANT’ONOFRIO – ONLUS (Coordinamento delle Associazioni per il Pineto)

Via Nicola Fornelli 2 – 00135 Roma e-mail: [email protected] fiscale n. 97218190581 – tel. 333-8018686 (lun-ven 16-18)

forte trIonfale: quale futuro?Nico Simoniello

a Monte Ciocci

un’antenna dI troPPo

Dall’alto del belvedere si vede in tuttala sua imponenza la cupola di San Pietro esotto la città storica di Roma immersa nelverde. È stato la scenario del film “Bruttisporchi e cattivi” e anche il ciack finale di“Roma città aperta”. Stiamo parlando del-l’area di Monte Ciocci, una collina di pro-prietà demaniale affacciata sulla città ecollocata nel territorio del XIX Munici-pio. La toponomastica storica assegna aquesto colle il nome di Monte della Cretain quanto sede anticamente di cave perl’estrazione dell’argilla. In questa area ilComune di Roma con delibera del Consi-glio di Giugno 2007 sta realizzando unimportante area verde a servizio degliabitanti dei tre quartieri circostanti (Bal-duina, Trionfale e Valle Aurelia). Al ter-mine dei lavori (già in fase avanzata) i 22ettari di verde saranno destinati a Parcourbano, per la frequentazione dei cittadi-ni, e collegheranno il Parco del Pinetocon il Parco di Monte Mario in modo dacostituire uno straordinario corridoio ver-de da nord a sud.

In questa area unitamente ad un anticafortificazione del campo trincerato realiz-zato a fine 800 vi è un’antenna di trasmis-sioni ad onde medie della Soc. Rai Way eun’antica garitta militare a controllodell’antenna.

Inizialmente nell’ambito del progettopreliminare del parco si era ipotizzato lo

spostamento dell’antenna in altro sito in-dividuando un’apposita area situata nellevicinanze del Comune di Blera. Tale solu-zione è stata poi temporaneamente conge-lata per l’opposizione esercitata dai resi-denti del Comune su cui l’antenna dovevaessere spostata determinando il fatto chela struttura rimanesse dove è sempre sta-ta.

Il ripetitore si trova in una zona forte-mente urbanizzata e vicino ad altre strut-ture similari come quelle di via Cadlolo edella Città del Vaticano con conseguentecontinua esposizione dei residenti a note-voli campi elettromagnetici. Appare in-congruente e contraddittoria, e certamen-te mal si concilia, la presenza di unastruttura simile in un’area che sta per es-sere adibita a parco pubblico frequentatoda numerosi cittadini e nelle cui vicinan-ze è stato realizzata un’area gioco perbambini. Inoltre l’antenna rappresenta unelemento di disturbo al decoro di un’areapaesaggisticamente imponente.

Chiediamo infine agli Enti preposti diattivarsi presso chi di competenza affin-ché si trovi una sistemazione all’antennadi Monte Ciocci o si proceda alla sua di-smissione se tecnicamente superata e diconseguenza inutile per garantire ai citta-dini che frequenteranno il Parco Urbanodi Monte Ciocci un ambiente privo di in-quinamento di qualsiasi genere.

si avvisano tutti i soci/amici/co-noscenti dell’associazione san-t’onofrio – onlus che lunedi 18aprile alle ore 18.30 presso la sedesociale di via fornelli 2 si terràl’assemblea annuale dei soci a cuitutti siete caldamente invitati apartecipare. In detta assemblea siprocederà, come da statuto, al rin-novo del Consiglio direttivo che re-sterà in carica il prossimo biennio.

Page 11: Pasqua, festa dI vIta e dI sPeranza · Pasqua, festa dI vIta e dI sPeranza Emanuele Bucci Una distesa d’acqua si apre davanti a un popolo di schiavi che fugge verso la li-bertà.

Scommettere su se stesso, è stato unpo’ il suo credo. Così quando decise dinon seguire le orme dei fratelli, tutti in-tellettuali, ma di “voler imparare un me-stiere”; così con lo sport quando tutti ti-ravano calci ad un pallone e lui invece aremare sul Tevere; così quando pensò dimettere a frutto l’arte che aveva appreso,ed aprì una tipografia. Così anche nellascelta del lavoro da fare: solo opere d’ar-te, volumi d’autore. Una scommessa,quest’ultima che si perpetua ormai dacinquant’anni, ogni giorno, con la stessapassione di quando era apprendista, conla stessa meticolosità che ha tramandatoa due dei suoi tre figli che l’hanno volutoseguire, anche loro forse per scommessa,in tipografia.

Era appunto, il 1961, quando Pier Ma-rino Colucci decise di mettersi in pro-

prio. Dodicesimo di tredici figli, classe1928, famiglia romana ma l’infanzia tra-scorsa a Treviso, carattere ribelle fin dagiovanissimo, terminati gli studi, pensòdi “fare l’apprendista in una tipografia”invece di cercare un lavoro di concetto,il cosiddetto “posto sicuro”, magari inun Ministero. Non iniziò quindi da gio-vanissimo, ma a 20 anni cominciò a la-vorare in una tipografia “La Quadrara”,partendo dal gradino più basso. Primacome “metti piombo”, poi come “com-positore” iniziando a salire la scala ge-rarchica cercando però di conciliare il la-voro con la passione per lo sport. Dopovenne anche la famiglia.

“Andavo in tipografia dalle 7 alle12,30 e riattaccavo nel pomeriggio alle15,30. Nella pausa pranzo mi dedicavoallo sport, sul Tevere, andando in barca

avanti e indietro ma-cinando chilometri suchilometri”. Ed anchenel campo sportivo,per quell’immancabi-le scommessa con sestesso, riuscì a vince-re diversi campionatiitaliani a livello pro-fessionistico. Ancoraoggi Pier Marino fre-quenta il circolo ca-nottieri Tirrenia To-daro, una seconda fa-miglia considerando

che può vantare amicizie da oltre 60 an-ni.

Dopo diversi anni di “gavetta” nel1961 fece il grande passo: “Mi ero spo-sato con Vanda - racconta Pier Marino -e decisi di rischiare”. Nacque così la Ti-pograf, nel quartiere Trieste, per la pre-cisione a Via Acherusio. Quella fu la se-de fino al 1992.

“Ricordo ancora la prima macchinache comprai, la Heidelberg Mulinello,chiamata così perché il suo movimentosembrava quello tipico del mulino”. Tan-ti i clienti, dalle più famose case editricialle aziende più importanti. Tante opered’arte con dietro il suo nome. Il 1993 se-gnò un’altra grande tappa. La Tipograf sitrasferì a Via Costantino Morin in Prati,la sede attuale.

Oggi l’azienda conta 15 dipendenticirca. Il capitano Pier Marino “allena”una squadra unita e affiatata di cui fannoparte due dei suoi tre figli. Luca, che se-gue le orme del papà e che ha iniziatopulendo le “rotative” per guadagnarsi lapaghetta e Simona, che si occupa del-l’area amministrativa. E ancora, colonneimportanti di una macchina organizzati-

va perfetta sono Marco Greggi, il proto,ovvero colui che si occupa del rapportocon i clienti, e la fotocompositrice Lore-tana Alivernini. Il tutto coadiuvato damacchinisti e tecnici di provata levatura.

Negli anni, è cambiato tutto nei meto-di di lavorazione: “Dal piombo alla pel-licola - spiega Colucci - è stata una bene-dizione per la pulizia e la salute. Con lenuove tecnologie, oggi è tutto più sem-plice e veloce e rapido. Forse la parte piùdifficile è far capire al cliente quanto siaimportante la cura di un lavoro. Invece,spesso ci chiedono solo la rapidità nel-l’esecuzione”.

Pier Marino è un uomo solare, orgo-glioso della sua tipografia, la sua creatu-ra come ama definirla. Una “creatura”che quest’anno, proprio a maggio, fe-steggia il suo primo mezzo secolo di atti-vità. Un traguardo raggiunto sicuramen-te per scommessa. Pier Marino è felice,perché è circondato dall’affetto della suafamiglia, di una moglie inseparabilecompagna di vita da più di 55 anni, deitre figli e di quattro nipoti, e coltiva undesiderio: “Sogno di vedere la terza ge-nerazione alla guida della Tipograf”.

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Pier Marino Colucci ne ha fatto il suo credo

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Il fondatore della tIpografia pier Marino Colucci

Colucci insiemealla consorte

e ai nipoti

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privata con 80.000 metri cubi residenzialie 20.000 non residenziali, la realizzazionedi una serie di opere pubbliche. Tra cui,parcheggi e un viadotto di collegamentotra via Concesio e via Flaminia in direzio-ne del cimitero, all’altezza della stazionedi Montebello. “Nel 2003 – spiega il con-sigliere municipale Giorgio Mori – ilCampidoglio tolse il viadotto dal progetto,cercammo di farlo reinserire a carico diComune e Regione”. Un parere obbligato-rio, ma non vincolante (delibera n.14 del19.3.2003). Così, la ditta costruttrice, cheaveva ottenuto l’edificabilità della zonacome compensazione per progetti mancatia Tor Marancia, non realizzò il collega-

mento viario. Nella vallata sono arrivatecolate di cemento per 100mila metri cubi,la popolazione supera i 10mila abitanti evia Concesio continua ad essere l’unicastrada di deflusso del traffico. “L’8 marzoscorso – prosegue Mori – il XX Municipioha ribadito con un emendamento l’esigen-za di realizzare contestualmente alle operedi edilizia privata quelle pubbliche”. E icittadini in una petizione chiedono al sin-daco Gianni Alemanno e alla governatricedel Lazio Renata Polverini, “anche attra-verso finanziamenti pubblici integrativi”,il viadotto indispensabile prima dell’avviodella nuova lottizzazione.

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una MaPPa fotografICaPer ChIedere ControllI

Andrea Avigni

dopo 25 anni di degrado

due nuove sCuolePer la gIustInIana

Emanuela Micucci

È l’Associazione Vigna Stelluti, anco-ra una volta, a farsi portavoce di una Ro-ma bella, verde e vivibile, a misura d’uo-mo. La Presidente Giovanna MarcheseBellaroto ha inviato alle autorità Capito-line e al Municipio XX i risultati diun’indagine fotografica condotta tra viaFlaminia, corso di Francia, piazza deiGiuochi Delfici, via dell’Alpinismo epiazza Stefano Jacini. Il materiale sareb-be la prova di un’incontrollata geografiapubblicitaria che, travalicando i confinidelle normali esigenze comunicative, of-

fenderebbe il territorio. Sono già statiavviati, da chi di dovere, i controlli delleaffissioni a ridosso degli spazi verdi, deicartelloni all’interno dei giardini, perprocedere, nel caso, a una loro rimozio-ne. Si tratta di piccoli passi nel tentativodi difendere il decoro e le architetture, dimigliorare l’ambiente e i panorami urba-ni, di mantenere viva e vivibile la capita-le in ogni suo scorcio. Solo così, il citta-dino potrà rispecchiarsi nella propria cit-tà, essere orgoglioso di essa, riconoscer-la e sentirsi di nuovo a casa.

Alla Giustiniana apriranno due nuovescuole. La primaria “Case e Campi” saràinaugurata a settembre. Mentre si aspettalo stanziamento dei fondi da parte delCampidoglio per il via ai lavori di costru-zione della media che sostituirà gli attualiplessi fatiscenti de “La Giustiniana” di viaRocco Santoliquido e via Giglio. “Tre mi-lioni di euro da deliberare in sede di bilan-cio comunale e – spiega il consigliere mu-nicipale Marco Petrelli – assegnare al XXMunicipio per realizzare una scuola stan-dard che risolva la grave situazione diemergenza edilizia dell’istituto”. Infiltra-zioni d’acqua sul pavimento, crepe sulsoffitto, finestre bloccate, servizi igienicimal funzionanti e non collegati alla fogna-tura pubblica, aule sottodimensionate. Di-sattesa la normativa sulle barriere architet-toniche. Tre strutture in amianto confinatoaccanto alla scuola Giglio. Per l’educazio-ne fisica nessuna palestra interna all’isti-tuto e alunni costretti a raggiungere a pie-di sulla Trionfale una palestra privata concosti a carico delle famiglie. Una situazio-ne “provvisoria” che si trascina da 35 an-

ni. Il provvisorio è diventato la norma.Tanto che genitori, docenti dell’istituto e icittadini del quartiere a novembre si sonoriuniti per chiedere “una scuola normale”e stendere “una roadmap per arrivare allanuova struttura”. E i primi risultati si co-minciano a vedere. Il 7 marzo il XX Mu-nicipio approva all’unanimità un risolu-zione con cui si impegna alla costruzionedella scuola media. E poco dopo arriva ilprimo passo del Campidoglio che si impe-gna ad interventi di urgenza nei plessi sco-lastici. “Non dovranno però essere la solu-zione del problema che – sottolineano gliAmici della Giustiniana – si concretizzeràsolo se si realizzerà la nuova scuola al po-sto degli attuali due plessi”. Intanto unamozione del consigliere comunale Gilber-to Casciani impegna l’Assemblea di Ro-ma Capitale a trovare i fondi necessari.“La scuola alla Giustiniana è una priorità– dichiara Marco Perina, Assessore muni-cipale alla Scuola -: è inutile spendere sol-di per la manutenzione straordinaria e or-dinaria. Ci vuole il coraggio di abbattere ericostruire gli edifici degradati”.

InsIeMe Per Il gIaPPone Un concerto per il Giappone al Museo Crocetti sulla Cassia. La manifestazione è

stata programmata per condividere con i numerosi cittadini giapponesi che vivono aRoma un momento tanto drammatico e difficile della loro esistenza. Gli organizzato-ri della serata di beneficenza hanno scelto la musica come linguaggio universale peressere maggiormente accanto ad una popolazione piena di dignità che non ha avutotimore ad affrontare la radioattività per cercare di salvare l’ecosistema mondiale. Vi-vamente applaudito il quartetto composto da H. Ishiguro, flauto traverso, A. Arma-tys, violoncello, G. Borrelli, viola, A. Makika, pianoforte e Saria Convertino, fisar-monica. All’esibizione musicale hanno partecipato i senatori Cursi e Augello, il sot-tosegretario Francesco Petrocchi, il vice Presidente del Consiglio Provinciale Pe-trocchi, il consigliere comunale Rocca e i consiglieri Municipali Erbaggi, Costantinie Mori.

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È tutto una questione di logica. Per tro-vare un’alternativa al vivere quotidianobasta cambiarla. È la scommessa lanciatada 5 trentenni della Giustiniana nel fon-dare una nuova associazione di promo-zione sociale all’interno del parco di Ve-io. “Cambiologica”, appunto. L’obiettivodi questo gruppo di volontari è propriocercare un cambiamento nel modo di agi-re e di pensare, recuperando valori che sivanno via via perdendo. “Riempire le pa-role”, è l’invito che rivolgono ai cittadi-ni. Ma Cambiologica non è solo un insie-me di belle parole, è un impegno concre-to in iniziative che liberano dai condizio-namenti imposti dalla società. “Vorrem-mo creare una comunità che permetta al-le persone di sostenersi a vicenda – spie-gano - Iniziando da quello che si mangiae si consuma”. Così hanno deciso di par-tire da un uliveto quasi abbandonato ac-canto alla sede dell’associazione ed inuna settimana raccolgono le olive rica-vando 69 litri d’olio. Realizzano, inoltre,cesti natalizi con prodotti biologici a kmzero. Nasce, così, il Gas, gruppo d’acqui-sto solidale, del quartiere. Da settembresi avvieranno laboratori di artigianato,arte, agricoltura, seminari, corsi di cucinae autosufficienza alimentare, rappresen-tazioni. Tutto con un occhio di riguardo

per la valorizzazione e la tutela del parcodi Veio. In programma una trasferta inLiguria per la “Festa del sole”, un festi-val musicale vicino Genova. Giovanilontani dagli stereotipi dei ragazzi prividi ideali, poco intraprendenti e disimpe-gnati, ma al contrario, pronti a dare con-cretezza al proprio desiderio di cambia-mento, mettendosi in gioco per promuo-vere stili di vita alternativi, solidali, equied ecologici. Con uno sguardo sul mondoe sul passato. “Dal 17 marzo 2011 per unanno intero terrò una rubrica sul nostrosito – ricorda Francesco Annarumi, Pre-sidente dell’Associazione – con protago-nisti persone e fatti che hanno fatto qual-cosa che, a prescindere dal giudizio cheognuno può avere, ha cambiato la storiadella nostra terra, mescolando eventimondiali a fatti nazionali ed individuali”.Cambiando logica, perché “ognuno, conle sue esperienze formato singolo, contri-buisce poi a creare il presente di tutti”. Eper far “cambiare logica” a tante altrepersone si utilizzano le nuove tecnologiegrazie al sito internet www.cambiologi-ca.it e alla pagina Facebook dell’associa-zione. Mentre chi ha poca dimestichezzacon social network e web può recarsi di-rettamente nella sede di Cambiologica invia Veientana 380/d.

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Per iniziativa del Parroco e Direttoredel Centro Don Orione don GiovanniCarollo alla Mater Dei è stata organizza-ta la festa dei nonni. Una significativacerimonia che ha visto prima la celebra-zione della S. Messa e poi un incontroconviviale.

Al termine della cerimonia religiosaGianni La Malfa ha letto la “preghieradei nonni” scritta da Papa BenedettoXVI e attraverso la quale si sottolinea -tra l’altro - la funzione degli anziani “pi-lastri e custodi dei nobili ideali della fa-miglia, maestri di sapienza tesori viventidi solide tradizioni religiose”. Tutto si èconcluso con una simpatica e auguraleriunione conviviale. (nelle foto un mo-mento dell’incontro conviviale.)

LUTTO

È morto l’ingegnere Francesco Ciardinoto e apprezzato costruttore romano.Aveva 87 anni. Laureatosi alla giova-nissima età di 20 anni, si deve all’In-gegnere Ciardi la costruzione, neglianni 60, del Villaggio Olimpico. È sta-to autore della costruzione di altri ,numerosi e importanti edifici romani.Inoltre ha operato anche in Sud- Afri-ca. Lascia cinque figli. A tutti le con-doglianze dell’Associazione IGEA.

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Nove anni dopo “Le correzioni” esce ilnuovo attesissimo romanzo di JonathanFranzen e subito Time si affretta a definir-lo “epocale”; romanzo dedicato ad una fa-miglia, i Berglund, di cui si narra dai tem-pi dell’università all’età di mezzo. Waltere Patty con i loro figli lasciano il classicosobborgo cittadino per trasferirsi nel quar-tiere centrale un tempo malfamato e oggirecuperato all’uso borghese, ma il villinovittoriano monofamiliare dove scelgonodi vivere mantiene lo stato di isolamentoin cui si trovavano in periferia e consente,proteggendoli dall’esterno, un più veloceavvitamento della crisi dei rapporti. Lastoria della coppia e dei suoi figli si dilatain un affresco ampio e vitale della societàamericana degli anni zero, in una rifles-sione profonda sul senso della parola li-bertà “se sono libero di scegliere, alloracome devo vivere?”, su quanto questa li-bertà ci costa, sul limite al quale può esse-re spinta senza virare in sopraffazione sul-l’altro, sul matrimonio che tiene unite duepersone, sulla politica che tiene uniti tuttiin una società di massa sempre più a ri-schio per la sovrappopolazione ed il con-sumo frenetico delle risorse. Temi di asso-luta attualità sostenuti da una scrittura sar-castica e brillante, modernissima, che non

nasconde però l’ambizione dell’autore didare al testo il lungo respiro, la visionestorica, il fascino del racconto del granderomanzo classico ottocentesco./PC)

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Alan Bennet è un notissimo commedio-grafo e umorista inglese, ma in questa suastoria l’umorismo resta in sottofondo nelladescrizione precisa dei caratteri e dellemanie dei protagonisti- che sono i membridella sua famiglia. Ritratto franco di padremadre zii nonni luoghi attraverso il qualel’autore ha sentito il bisogno di parlare disé. Non c’è famiglia che non nasconda se-greti, malattie, cose non dette. Man manoche ci si inoltra nella media e poi nell’etàavanzata si sente impellente il bisogno discoprire il perché di determinati accadi-menti ed allora si va alla ricerca del comecose e fatti si sono svolti, del perché unamalattia è iniziata e del comportamentodei singoli che ne è derivato. Manie, fragi-lità, schizofrenia e poi – non sempre, maspesso – anche Alzheimer. Si pensa e sicrede che il malato di Alzheimer non sirenda conto del suo stato e che non soffra,ma ciò che certamente è vero è che i fami-gliari che si occupano intensamente di luisono sottoposti ad un carico psicologico

davvero insostenibile, il quale finisce conl’influire sul loro stesso stato di salute.Sofferenza, leggerezza, ironia in questoracconto-verità, fatti descritti senza indul-genza alcuna. Resoconto spietato? No, do-lente e partecipato. (TR)

rItratto dI gruPPoCon assenzadi Luis Sepùlvedaed. Guanda

Dopo quattordici anni di esilio, di vaga-bondaggi dal Nord al Sud del mondo l’au-tore ritorna nel Cile appena uscito dalladittatura. Partendo da una fotografia cheritrae alcuni ragazzi sorridenti Sepùlveda,seguendo le tracce dei loro destini perso-nali, tratteggia il destino del suo paese col-legando tra loro vicende del loro e del suovissuto recente ed altre lontane nel tempo.Magia della realtà, tormenti, gioie, incon-tri strani, peripezie, esaltazione di eroismi,ritratti acuti, spesso ironici ma anche be-nevoli di amici e conoscenti, anche l’in-contro con un vecchio che vive solo in unacapanna nella foresta amazzonica e chelegge romanzi d’amore.

I suoi personaggi sono teneri e fragili ele vicende narrate in questo romanzo sonopervase di purezza ed eticità. (TR)

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Dalla A alla Z: un dizionario della modama non solo. Perché chi potrebbe negareche dietro la frivola apparenza degli usinel vestire scorra il grande fiume della

storia con i suoi sconvolgimenti sociali, imutamenti nelle relazioni umane, i primae i dopo e il variare dello spirito del tem-po? E così, scrivendo lievemente di Dior,di fashion system, di minimalismo e disneakers l’autrice racconta di noi, di comeeravamo, di come, ahimè, siamo, di comevorremmo ( dovremmo? ) essere, solleci-tando ricordi in chi ne ha l’età e indicandorimedi a chi vorrebbe progredire. Semprecon mano ferma e un tono scintillante e ar-guto, poiché l’argomento è leggero ma lacompetenza solidissima e la tentazione disuggerire per accenni un certo ritornoall’ordine trapela ostinatamente da un ca-pitolo all’altro, pur nella consapevolezzache resterà purtroppo inascoltato. (PC)

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Il PerIodICo IgeaContinuiamo la pubblicazione delle foto delle edicoledove si trova il nostro giornale. In questo numero l’edi-cola ADRIANI in via Mario Fani. A tutti i titolari delleedicole e dei locali dov’è reperibile la nostra pubblica-zione va il nostro ringraziamento per la collaborazione.Auguri di Buona Pasqua!

Periodico di Informazione e CulturaMarzo-Aprile 2011

editrice – associazione [email protected]

direttore responsabileAngelo Di Gati

CaporedattoreFerruccio Ferrari Pocoleri

CaposervizioGustavo Credazzi

redazione – amministrazioneVia dei Giornalisti, 52Tel.06.35454285 – [email protected]à@igeanews.com

hanno collaborato: Francesco Amoroso, Emanuele Bucci,Paola Ceccarani, Giovanni Di Gati,Silvia De Paola, Eugenia Favaro,Francesco Lucioli, Federica Ragno,Eugenio Maria Laviola, Fabio FerrariPocoleri, Arianna Nanni, EmanuelaMicucci, Luca Prestagiovanni, TildeRichelmy.

stampatipograf stamperia edizioni d’arteVia Costantino Morin, 26/A00195 Roma - Tel. [email protected]

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