PARTE PRIMA: I CRITERI T RE MODI DI VEDERE LA NATURA 3) DONO DI D IO 1) D IVINIZZATRICE 2) M...
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PARTE PRIMA: I CRITERI
TRE MODI DI VEDERE LA
NATURA
3) DONO DI DIO
1) DIVINIZZATRICE
2) MATRIGNA
Relazione UOMO - MONDO
Relazione UOMO - DIO
RELAZIONE CON IL MONDO COSTITUTIVO DELL’IDENTITÀ
DELL’UOMO
L’UOMO COOPERATOR
E DI DIOSALVEZZA: utilizzando le cose per
creare condivisione e fraternità.
CREAZIONE: custodia responsabile e progresso tecnico.
QUESTIONE ECOLOGICA =
QUESTIONE ANTROPOLOGICA
La desertificazione e l'impoverimento produttivo di alcune aree agricole sono anche frutto dell'impoverimento delle
popolazioni
L'accaparramento delle risorse, specialmente dell'acqua, può provocare gravi conflitti tra
le popolazioni coinvolte.
IL PROGRESSO E LA TECNICA
quello che gli uomini hanno prodotto con il proprio ingegno e la propria forza
potenza di Dio
la creatura razionale Creatore
Le vittorie dell'umanità sono segno della grandezza di Dio e
frutto del suo ineffabile progetto.
IL PROGRESSO E LA TECNICA
+ Potere = + Responsabilità
UOMO MISURA
Gli scienziati devono utilizzare veramente la loro ricerca e le loro capacità tecniche per il
servizio all'umanità
ai principi e valori morali che rispettano e realizzano nella sua pienezza la dignità dell'uomo.
SUBORDINATE
UOMO MISURA
INTERCONNESSIONE: occorre tener conto della natura di ciascun
essere e della sua mutua connessione in un sistema ordinato .
ESEMPIOINGEGNERIA
GENETICA APPLICATA
ALL’AGRICOLTURA
DONOL'uomo non può disporre
arbitrariamente della terra perché non deve dimenticare che la sua capacità di trasformare e, in un certo senso, di
creare il mondo col proprio lavoro si svolge sempre sulla base della
prima originaria donazione delle cose da
parte di Dio.
DELLA PRINCIPIO DESTINAZIONE
UNIVERSALE DEI BENI
DIRITTO ALLA VITA
È NECESSARIO CHE GLI UOMINI USINO DEI BENI PER VIVERE DA
UOMINI
IL FONDAMENTO ULTIMO DEL
DIRITTO ALL’USO DEI BENI
i beni della terra sono stati creati da Dio per essere
sapientemente usati da tutti
DESTINAZIONE
UNIVERSALE DEI BENI
NATURALE: non è un diritto positivo, la società, lo stato o altri diritti non possono attribuirlo, abolirlo o renderlo inefficace.
ORIGINARIO: non derivato da altro come ad esempio il lavoro, o la nazione o la classe.
INDIVIDUALE, PERSONALE: inerisce alla singola persona, è di ogni uomo in quanto persona. Non appartiene alla persona per motivi assistenziali o perché produttiva ed utile alla società.
PRIORITARIO O ANTERIORE: nei confronti di ogni altro diritto perché conseguenza del diritto alla vita.
SUBORDINANTE: tutti gli altri diritti sono subordinati alla destinazione universale dei beni, non devono quindi intralciare, anzi devono facilitarne la realizzazione.
DEI POPOLI: nessun popolo può pretendere di riservare a suo esclusivo uso le ricchezze di cui dispone.
PARTE SECONDA: LA CRISI NEL RAPPORTO UOMO E AMBIENTE
la pretesa di esercitare un dominio incondizionato sulle cose da parte
dell'uomo.
L’ ORIGINE DEI PROBLEMI NEL RAPPORTO UOMO/AMBIENTE
PROCESSO STORICO E CULTURALE L'ambiente “risorsa”
l'ambiente “casa”.
IDEOLOGIA SCIENTISTA E TECNOCRATICA
ECOCENTRISMO
La scienza e la tecnica, con il loro progresso, non eliminano il bisogno di trascendenza e non sono di per sé causa della secolarizzazione esasperata che conduce al nichilismo; mentre avanzano nel loro cammino, esse suscitano domande circa il loro senso e fanno crescere la necessità di rispettare la dimensione trascendente della persona umana e della stessa creazione.
assolutizzare la natura sovrapponendola in dignità alla stessa persona umana. Questa visione si propone di eliminare la differenza ontologica e assiologica tra l'uomo e gli altri esseri viventi, considerando la biosfera come un'unità biotica di valore indifferenziato. Si viene così ad eliminare la superiore responsabilità dell'uomo in favore di una considerazione egualitaristica della “dignità” di tutti gli esseri viventi.
DUE PERICOLI
DISTORSIONE ANTROPOLOGICA
UOMO E NATURA AUTONOMI
ECOLOGIA AMBIENTALE /ECOLOGIA UMANA
CREAZIONE
UOMO ESTRANEO ALLA NATURA
DIMENSIONE TRASCENDENTE
CONSEGUENZA: FUTURO OBLIATO
PARTE TERZA: UNA COMUNE RESPONSABILITÀ
L'AMBIENTE, UN BENE COLLETTIVO
AMBIENTE RISORSA PERSONALE
BENE DI TUTTI GLI UOMINI PRESENTI E FUTURI
L'AMBIENTE, UN BENE COLLETTIVO
BENE DI TUTTI GLI UOMINI PRESENTI E FUTURI
SOLIDARIETÀ UNIVERSALE
Responsabilità delle generazioni presenti nei
confronti di quelle future
DIRITTO INTERNAZIONAL
E ECOLOGICO
Responsabilità dei singoli Stati e della
Comunità internazionale.
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
NON VI È SVILUPPO SENZA RISPETTO DELLA
NATURA
Un'economia rispettosa dell'ambiente non perseguirà unicamente l'obiettivo della
massimizzazione del profitto, perché la protezione
ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e
benefici.
Vedi BC caso pecore
PER LO SVILUPPO DEI POPOLI
l'interscambio commerciale equo, libero da vincoli ingiusti.
favorire la maturazione di una necessaria autonomia scientifica e tecnologica da parte di quegli stessi popoli
promuovere gli interscambi di conoscenze scientifiche e tecnologiche e il trasferimento di tecnologie verso i Paesi in via di sviluppo.