Parte il progetto “ISTANTANEA 048”nella Conferenza stampa di fine anno tenuta a Palazzo Lascaris...

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Più nati, meno morti, totale 5385 castelnovesi

2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2015 3IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2015

Notizie in breve

Lo studio dell’incidenza dei tumori in Bassa Valle ScriviaTerritorio

Parte il progetto “ISTANTANEA 048” sui tumori in Bassa Valle ScriviaPresentato ai sindaci alla presenza del direttore generale Marforio

Un progetto che sarà un’autentica innovazione, per le mo-dalità e il coinvolgimento di tutti i Comuni del nostro territorio. Il progetto

è stato presentato prima di Natale a palazzo Centurione nell’ambito un incontro uffi-ciale tra tutti i sindaci della Bassa Valle Scrivia, la dr.ssa Pacquola, il direttore gene-rale Asl Al, dr. Marforio, il responsabile del servizio di Epidemiologia dell’Asl, dr. Demicheli insieme a uno dei suoi collaboratori, dr. Raba-gliati. In questa importante iniziativa sarà coinvolta an-che l’associazione “Franca Cassola Pasquali” che da quindici anni sostiene numerosi progetti sul nostro territorio per la ricerca medica. Da questo mese decollerà lo studio che fotograferà la reale situazione della Bassa Valle Scrivia in ter-

mini di incidenza, frequenze e anomalie per quanto riguarda le principali forme di neoplasia. Tutti i Comuni hanno aderito

con entusiasmo e grande responsabilità a questo im-portante investimento nella ricerca sostenendo un costo che sarà pari ad un euro per abitante. Durante l’anno di ricerca il dr. Rabagliati pre-parerà il testo completo con le fasi di raccolta dati, meto-do da utilizzare, valutazioni statistiche e risultati che verranno poi comunicati or-ganizzando un convegno per rendere noti tutti i risultati raggiunti. Come ha illustra-to la dr.ssa Pacquola, “la ef-

fettiva conoscenza della reale situazione oncologica dei cittadini ci consentirà di programmare interventi efficaci in collaborazio-ne con altri soggetti ed istituzioni”.

L’ufficio demografico ha chiuso le statistiche relative al 2014. Pubblichiamo un confronto degli ultimi 5 anni sui movimenti anagrafici e migratori. La popolazione al 31 dicembre è di 5385 unità suddivisa in 2638 maschi e 2747 femmine con un incremento rispetto lo scorso anno di 32 persone.

È pronto il ricorso al TAR per l’ospedaleUn’altra dichiarazione fuori luogo del presidente Chiamparinonella Conferenza stampa di fine anno tenuta a Palazzo LascarisDopo la risposta beffarda, affidata a un componente della sua segreteria, alla lettera inviata dai sindaci tortonesi, arriva un’altra dichiarazione del Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che lascia stupiti per i toni. «Una pubblica amministrazione in lite non fa accordi: chi vorrà ricorrere al Tar è legittimato a farlo, ma poi bisognerà aspettare di vedere cosa dicono i giudici. C’è un rapporto inversamente proporzionale tra le probabilità di aggiustamento e la modalità dei ricorsi. Noi siamo abituati a ragionare con le amministrazioni locali dal punto di vista politico, ma davanti al Tar non si discute, davanti al Tar ci si difende, à la guerre comme à la guerre». La dichiarazione rilasciata nell’ambito della conferenza stampa di fine anno è chiaramente riferita a Gianluca Bardone e ai colleghi sindaci del tortonese oltre a quello di Asti e Acqui Terme che hanno scelto la via del Ricorso al Tar contro il Piano sanitario. Il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, però non ci sta: «Parole come “localismo” e “guerra” non sono comprensibili e stento a credere che siano state pronunciate. Risposte come “decisionismo” e “guerra anche noi” farebbero solo la gioia di chi semplifica questioni complesse e noi non le daremo».«Da un mese – conclude Bardone – chiedo alla Giunta Regionale di rendere note le motivazioni della scelta che ci riguarda e se saranno in grado di smentire le nostre ragioni le accetteremo. Se sceglie di spiegarle al Tar sarà perché lo ha voluto, non certo perché l’abbiamo voluto noi. Il nostro rispetto istituzionale è fuori discussione, ed altrettanto rispetto chiediamo, per quei cittadini piemontesi dei quali siamo chiamati a prenderci cura».

Una mostra per celebrare i 70 anni dalla LiberazioneIl prossimo 25 aprile ricorrerà il 70° anniver-sario della Liberazione. Per celebrare adeguatamente la ricorrenza e sulla scia dell’interesse suscitato dalla mo-stra dedicata ai 200 anni anni di vita dell’isti-tuzione dei Carabinieri, abbiamo pensato di ricorrere alla collaborazione dei castelnovesi (oltre che degli abitanti dei paesi circostan-ti) nel tentativo di raccontare le vicende e i personaggi che in quei momenti hanno se-gnato la nostra storia. Per questo si invitano tutti coloro che possiedono documenti o oggetti relativi a famigliari che hanno avuto importanti esperienze dirette di quella fase storica, fra il 1943 e il 1945, di mettersi in contatto con la segreteria del Comune o di-rettamente con il sindaco Pierangelo Luise.

Inquinamento elettromagnetico

Buon 2015 da Vodafone: eccoun’altra antenna, vicina alla scuolaA Vodafone non interessa il regolamento comunale. Ha trovato un privato che consente l’installazione di un’antenna per la quale dichiara una potenza di 20 watt. Ma chiede una trifase che consentirà di arrivare a 9000 W

La tecnica è sempre la solita. Depositare un’istanza per una nuova antenna qualche giorno prima di Natale. Così che i giorni possano trascorrere e gli uffici, deputati al controllo

della pratica, rincorrere professionisti e consulenti. Vodafone deposita la domanda (una delle tante probabilmente sul territo-rio piemontese), ritiene che Castelnuovo Scrivia sia in provincia di Torino (fa il copia incolla di tante istanze) e avvisa subito, scrivendolo addirittura in grassetto che “gli impianti di telecomunicazione e le opere accessorie per la funzionalità di detti impianti, sempre-ché siano esercitati dallo Stato o dai concessionari, per i concessio-nari, per i servizi concessi ad uso pubblico, hanno carattere di pubblica utilità”. Manca però un particolare: che l’antenna è posi-zionata a 15 me-tri dalla scuola e l e m e n t a r e . Che è ritenuto dalla legge un luogo sensibi-le o, meglio, ‘ r e c e t t o r e sensibile’. Se ne fa cenno in una nota ma gli zelanti ingegneri della Vodafone non hanno prodotto nessuna relazione di valutazione. Va da sé che a 15 metri da un edificio che ospita 300 bambini e un parco giochi al suo interno non va bene: la speranza, perché come è noto sono molte le battaglie perse dai comuni in Italia, è che l’Arpa faccia il suo dovere di ve-rifica e rassicuri sulla portata effettiva dell’antenna. Il manufatto è previsto sopra il tetto di una casa privata: quella di via Roma al civico 9 di proprietà di Andrea Bruno. Che, pro-babilmente, per la servitù che andrà a costituirsi, riceverà un indennizzo. L’Ufficio Tecnico con la consulenza dell’ing. Ezio Geloni ha iniziato a esaminare la pratica. E ha già inoltrato alla Vodafone una serie di quesiti ai fini del chiarimento istruttorio. In particolare si evince che non sono stati evidenziati i volumi di rispetto con rappresentazione in 2D e 3D – sovrapposti agli

edifici – in relazione al calcolo del valore efficace di campo elet-trico e, come anticipato, non è stata presa in considerazione la valutazione dei luoghi sensibili.L’impianto, come dichiarato nella relazione tecnica, sarà equipag-giato di tre stazioni UMTS900, UMTS2100, e LTE1800 al fine si fornire servizi a tutto il paese. E questo fa sorgere un altro dubbio. Tutti noi abbiamo un telefonino in tasca e ci fa piacere che “prenda”

dappertutto. Ma che al centro del paese, venga posizio-nata un’antenna sicuramente di potenzialità

importanti a 15 metri dalla scuola e posto che Vodafone funziona già

bene, ci sembra un’assurdità. La convenienza per Voda-

fone è che quella zona è perfettamente al

centro del servizio come si evidenzia

nella cartina che pubblichiamo. Il dubbio sor-ge appunto sulle poten-zialità: la di-chiarazione parla di 20 Watt. Per far funzio-nare l’an-tenna con i vari trasmet-

titori, Voda-fone chiede un

al lacciamento trifase che ha

una potenzialità di 9000 Watt. Anche

un bambino capirebbe che una volta installata

qualcosa potrebbe cambiare. Senza che ovviamente nessuno se

ne accorga. L’ultima nota riguarda “l’eleganza” della Vo-

dafone che senza curarsi della pubblica amministra-zione chiede a un privato di mettere un trasmettitore sulla propria abitazione, non dà nessuna importanza al luogo sensibile e procede spedita pochi giorni prima del Natale. C’è un regolamento che con-sente alle aziende di telefonia di installare i propri impianti in luo-ghi dedicati. Perché non confrontarsi con il Comune per risolvere eventuali problemi? Chiaro che su questa vicenda l’Ufficio Tecnico porrà la massima attenzione attivando tutti gli strumenti (in verità pochi) che la legge gli consente.

2010 2011 2012 2013 2014Nati 33 45 41 41 53Morti 69 70 70 74 72Immigrati 167 179 149 159 180Emigrati 172 161 150 163 131

BUON 2015ai nostri lettori, collaboratori, tipografi e distributo-ri. Il mensile COMUNE accompagna questo augu-rio con l’immagine più opportuna e bella: quella di un neonato che affronta il suo primo anno di vita.

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Scriviamo queste poche righe riguardo alla squadra di calcio CA-STELNOVESE-CASTELNUOVO per dovere di informazione ver-so quello sparuto numero di sportivi che, malgrado tutto, si inte-

ressa ancora delle “vicende pallonare” locali.E pensare che un tempo era un vero piacere, per chi scriveva e per chi leggeva, disquisire di “Castel”, società all’avanguardia, squadra ai vertici delle classifiche, pubblico impareggiabile, entusiasmo a tutti i livelli!Si obbietta che restare ancorati ai tempi passati porta solo malinconia: è vero, ma parlare di quelli attuali, ben che vada, suscita disperazione.Le vicende del sodalizio bianconero sono sempre state abbastanza alter-ne: a momenti magici seguivano periodi grigi, ma da troppo il grigio è predominante, e nel recente volge decisamente al nero, specie da quan-do è avvenuta la “fusione” delle due società locali, fusione che avrebbe dovuto produrre un salto di qualità e che invece si è rivelata infausta sotto tutti i punti di vista, a cominciare dalla denominazione per finire al settore giovanile.Ma andiamo con ordine, esaminando i fatti.Cominciamo dal nuovo assetto societario: sulla carta era prevedibile un incremento del numero di appassionati dirigenti, e auspicabile un mag-gior apporto finanziario, ma tutto è rimasto sulla carta.Lo sparuto gruppetto di addetti ai lavori rimasto ha tentato di allestire una squadra decorosa, ma il progetto, risultati alla mano, è miseramen-te naufragato.Risultato: la neo Castelnovese-Castelnuovo lo scorso campionato è re-trocessa dalla prima categoria in seconda, e non è andata a buon fine la domanda di ripescaggio, che sarebbe invece stata accolta se fosse rima-sta la vecchia originale denominazione, con il riconoscimento dei meriti sportivi pregressi e dell’anzianità di affiliazione (circa un settantennio).Nonostante il modesto livello tecnico delle formazioni avversarie, il cal-vario non è finito neppure in seconda: al termine del girone di andata i bianconeri si trovano al terzultimo posto, in piena zona retrocessione (eventualmente sarebbe l’ultima, perchè in terza non è contemplata dal regolamento) con soli 10 punti raggranellati in 14 partite.Proviamo a ricercare le cause di questa pesante situazione.Chiunque mastichi un minimo di calcio sa benissimo che la costruzio-ne di una squadra non può prescindere da una spina dorsale di ruoli: un portiere affidabile, un difensore centrale che dia sicurezza al reparto

arretrato, un centro-campista che organizzi un minimo di gioco, una punta, possibilmente di peso, che giochi nei pressi dell’area di rigo-re avversaria e che ogni tanto, meglio se ogni poco, butti la palla den-tro.Chi ha progettato ed al-lestito l’undici bianco-nero ha evidentemente presentato una squadra “invertebrata”.Un appunto anche per l’allenatore: se è certamente difficile migliorare il livello tecnico di giocatori a disposizione, almeno sulla condizione atle-tica del gruppo si può e si deve fare meglio: abbiamo assistito ad alcune partite interne della Castel e sempre gli avversari di turno correvano di più e quindi arrivavano sempre primi sul pallone, indipendentemente dalle doti tecniche.E’ opportuno provvedere, anche perchè sembra che il “cambio di mar-cia”, che caldamente auspichiamo, sia l’unico modo per uscire dalle at-tuali sabbie mobili.L’ultima riflessione riguarda il tanto celebrato settore giovanile: grosso impegno seguire e gestire le numerose formazioni che svariano dai pri-mi calci alla juniores, con risultati spesso apprezzabili riguardo ai cam-pionati di competenza.Crediamo però che oltre a favorire e a sviluppare la pratica dello sport nei giovani, intenzione lodevolissima, lo scopo dovrebbe consistere an-che nel formare qualche bravo giocatore che al termine delle giovanili possa indossare con maggior profitto la maglia della prima squadra.

6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2015 7IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2015

Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scriviavia Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it

sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura �nanziaria-assicurativa.i nostri �dati intermediari assicurativi:

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Persone Incontri /di Elda Lanza

Bibliofilie musiciQuando penso a un topo di biblio-

teca, non roditore ma uno che i libri li conosce e non soltanto dal dor-so, uno che ha dimestichezza con le tendenze, le voglie e il dialetto della gente del paese, io penso ad Alber-to Balduzzi. Dai primi giorni della mia avventura in biblioteca, con un altro gruppo di amici - che un giorno varrà la pena di nominare e ringraziare uno per uno - compagno delle mostre in castello, delle presentazioni itineranti e delle opere liriche in sala Pessini, delle gite, delle occasioni d’incontro. A lui devo anche la conoscenza, diventata amicizia, con Eros Zanella.Eros Zanella, cinquantacinque anni portati come un ragazzino, ispettore di sicurezza sul lavoro presso l’Asl di Alessandria, suona la chitarra, passio-ne esercitata con il padre diplomato in clarinetto al Frescobaldi di Ferrara. Poi, esagerando, Eros si perfeziona in chitarra al conservatorio di Piacenza, studia e si specializza in mandola e in contrabbasso, strumenti che diffi-cilmente si esibiscono da soli. Nasce quindi e si rafforza nella passione con-divisa il gruppo castelnovese Scrivia’s Tornado, che suona Blues Rock dia-lettale di zona. Oltre a Eros ricordiamo Maurizio Lavezzari, Antonello Mussio e Guglielmo Spinetti per le musiche originali, e Rino Mastarone e Sergio Bellomo per i testi. Con un progetto ambizioso per l’Expo 2015: un per-corso itinerante in zona con blues rock originali e vari testi in dialetto. Sono sicura, è una promessa, che li ascolteremo in Sala Pessini nel prossi-mo aprile quando uscirà il mio quarto romanzo giallo, un appuntamento che è ormai una consuetudine e per il qua-le io sarò soltanto l’occasione.Infatti anche durante la presentazione in sala “Gennaro Pessini” dell’ultimo dei miei romanzi ambientato a Napoli, nello scorso ottobre, Eros alla chitarra, al basso e alla mandola, con Sergio Bellomo alla chitarra e Andrea Barbino alle percussioni, ci ha regalato straor-dinari brani napoletani, noti e meno noti, nell’eccezionale e applauditissi-ma interpretazione degli esecutori.Grazie, Eros: alla prossima.

I presepi castelnovesi

- In alto, il presepe della scuola materna;- 26 dicembre una grande folla affluisce

all’ingresso del presepe;- Duilio ed Elisa nella rappresentazione della

capanna;- Il vescovo di Tortona accanto a Franco

Apollaro, coordinatore dei volontari.

Tradizione

Servizi Funebri Alessandria S.p.A.

Via Garibaldi, 54Castelnuovo Scrivia (AL)

Tel. 0131 856201Fax 0131 825539

email: [email protected]

Molti i presepi allestiti in vari luo-ghi di Castelnuovo, ad esem-pio nelle Case di riposo o nella

Chiesa parrocchiale ove l’allestimento dei fratelli Basiglio e collaboratori si ar-ricchisce sempre più di anno in anno. Simpatico e originale anche il presepe della Scuola materna ove i pastori han-no le sembianze dei piccoli alunni.Ovviamente il non plus ultra è rappre-sentato dal Presepe vivente giunto alla sua 19° edizione, da quando don Bruno

ideò alcune scene di vita di un tempo utilizzando sug-gestivi androni, case antiche e passi carrai individuati nelle vie del centro storico. Ora, dopo la piazza Vittorio Veneto e il cortile del “Don Orione”, tutto è concentrato nell’ampio spazio fra la ca-nonica e l’oratorio. Un lavoro di preparazione di due mesi da parte di una quindicina di volontari e poi, alla fine, di un centinaio di comparse. Animali, lavori di un tempo, ben tre suggestive cascate, un laghetto con tanto di ruscello a fare da sfondo alla capanna della Natività. Un villaggio ormai di grande impatto che ha attirato migliaia di visita-tori nei sei giorni di apertu-ra; e non è riuscito a farne a meno neppure il neo vescovo, il francescano Vittorio Viola, che, con la sua ormai rico-nosciuta semplicità e dispo-nibilità, ha voluto visitarlo scambiando sorrisi e parole con le comparse. Da rimarca-re che nel pomeriggio del 28 dicembre il suo obiettivo pri-

mario era costituito dalla visita delle due case di riposo ove, esauriti rapidamente i convenevoli, ha visitato tutte le stanze, fermandosi accanto a tutti (proprio tut-ti) i ricoverati, soprattutto a quelli con maggiori difficoltà.

Sportivamente /di Carluccio Torti

MacchieBianco-NERE

Pubblichiamo una foto d’altri tempi (1955/56) per nostalgici, quando il Beppe Spinola era un campo temuto da tutti, e non terra di facile conquista. Quando gli sportivi accorrevano in massa a sostenere la squadra ed erano ripagati da tante vittorie. Quando i “derbies” si giocavano con il Derthona, la Vogherese, il Casteggio...

Una “CASTELNOVESE” d’antanUna formazione che ha partecipato al campionato di promozione lombarda 1955/56.In piedi Viganò, Villa, Girardengo, Arezzi, Cadenini, Voglino, Lavezzari (Virginio ad Palma) l’allenatore Forotti, il dr. CarpignanoAccosciati: il factotum Giovanni Dax, Percivalle, Moré, Morini, Bonicelli, Torriani, Daglio.

La fusione delle società, i pessimi risultati, la costruzione di una squadra imperfetta. Ora il mercato di gennaio

ANZIANI AL MARE A FEBBRAIOSi svolgerà dal 4 al 18 febbraio il consueto soggiorno marino presso l’Hotel Adler di Alassio. Gli interessati possono rivolgersi all’ufficio segreteria per qualsiasi informazione e per la prenotazione. Le camere singole sono limitate.

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Tutela artistica / di Antonello Brunetti

Tornano a PalazzoCenturionele statue restaurate

È terminato il restauro delle quattro statue che si trovavano negli angoli dei terrazzi di Palazzo Centurione, verso via Garibaldi.Una sorpresa stupenda.

Pericolanti, coperte da una pesante patina di sporco, attaccate da muschi e licheni, con alcune cadute di materiale, sono state restaurate da Francesca Re-goli rivelando i loro aspetti originari.Statue in marmo purissimo e non in pietra come si pensava, risalenti al Sette-cento (all’epoca in cui Castelnuovo era feudo dei Marini) e raffiguranti le Quat-tro stagioni.

La primavera con le rose presenti anche sul capo.L’estate con le spighe di grano e un falcetto.

L’autunno con frutta e grappoli d’uva.L’inverno con legnetti e un piccolo braciere tenuto in mano.

Sistemate su piedistalli marmorei, sono state collocate nel corridoio del Mu-nicipio, che da oggi si chiamerà “La galleria delle stagioni” ove sono già state collocate nel 1986 i busti di due illustri castelnovesi e sindaci: Vittore Luraghi e Paolino Costa. Di lì, le statue protette dalle intemperie e dal vandalismo, po-tranno vedere attraverso i finestroni i due terrazzi, loro sede primitiva.

Le “Quattro stagioni” originariamente collocatesui terrazzi della sede municipale

Nel corridoio centrale- Le statue restaurate sono state posizionate nel corridoio centrale di Palazzo Centurione.- A destra Andrea e Antonio collocano la prima statua (oltre due quintali) sul basamento in marmo.- Due statue prima del restauro coperte da una patina di sporco.

Esposizione in castelloSi è conclusa la rassegna di artisti che hanno espo-sto nel Castello Podestarile nell’ambito del 5° memorial “Emilio Ghibaudi” che è diventato ormai un appunta-mento fisso nelle feste natalizie. Gli artisti, coordinati da Pietro Ghibaudi figlio del compianto Emilio e organizza-tore dell’evento, sono stati Andrea Campanella, Cristina Rossi, Giovanni Salomone, Ionel Constantin, Massimo Merenda, Nicolò Maimone, Piero Castagnaro, Roberta Cremonti, Sabina Acerbi, Silvio Canobbio, Stefania De Siato e la musicista Tecla Trovamala. La manifestazio-ne, patrocinata dai vari enti, gode della collaborazione dell’Associazione Prometeo del dr. Massimo Milani per la prevenzione delle malattie cardiologiche e la diffusio-ne presso le strutture sportive dei defibrillatori.