PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE CHIESA MADRE … Liturgiche/DOCUMENTI E CALENDARIO... ·...

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PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE CHIESA MADRE Arcipretura di San Cataldo DOMENICA DI PASQUA RISURREZIONE DEL SIGNORE VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA C H I E S A M A D R E, 31 MARZO 2018

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PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE

CHIESA MADRE Arcipretura di San Cataldo

DOMENICA DI PASQUA

RISURREZIONE DEL SIGNORE

VEGLIA PASQUALE

NELLA NOTTE SANTA

C H I E S A M A D R E, 31 MARZO 2018

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PREPARIAMOCI ALLA CELEBRAZIONE

Per antichissima tradizione questa è «la notte di veglia in onore del

Signore» (Es12,42), definita «la veglia madre di tutte le veglie» (s.

Agostino). In questa notte il Signore «è passato» per salvare e liberare

il suo popolo oppresso dalla schiavitù; in questa notte Cristo «è

passato» alla vita vincendo la grande nemica dell’uomo, la morte.

Vegliare è un atteggiamento permanente della Chiesa che, pur

consapevole della presenza viva del suo Signore, ne attende la venuta

definitiva, quando la Pasqua si compirà nelle nozze eterne con lo

Sposo e nel convito della vita (cf Ap 19,7-9).

«Rivivremo la Pasqua del Signore...»

La successione dei simboli di cui è intessuta la Veglia esprime

bene il senso della risurrezione di Cristo per la vita dell’uomo e

del mondo.

— Liturgia della luce: il mondo della tenebra è attraversato

dalla Luce, il Cristo risorto, in cui Dio ha realizzato in modo

definitivo il suo progetto di salvezza. Ecco perché si innalza

il «canto nuovo» (il preconio, il gloria, l’alleluia), come rendimento

di grazie per una vita di luce.

— Liturgia della Parola: le letture dell’Antico Testamento

sono un compendio della storia della salvezza. Nella

consapevolezza che la Pasqua di Cristo tutto adempie e

ricapitola, la Chiesa medita ciò che Dio ha operato nella storia.

— Liturgia Battesimale: il popolo chiamato da Dio a libertà,

deve passare attraverso un’acqua che distrugge e rigenera. Come

Israele nel Mar Rosso, anche Gesù è passato attraverso il mare

della morte e ne è uscito vittorioso.

— Liturgia Eucaristica: il popolo rigenerato nel battesimo per

la potenza dello Spirito Santo, è ammesso al convito pasquale.

Partecipando al corpo e al sangue del Signore, la Chiesa offre se

stessa in sacrificio spirituale per essere sempre più inserita nella

pasqua di Cristo. Egli rimane per sempre con i suoi nei segni del

suo donami perché essi imparino a passare ogni giorno da morte

a vita nella carità (cfr. Oraz. dopo la Comunione).

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PARTE PRIMA

SOLENNE INIZIO DELLA VEGLIA O «LUCERNARIO» Il Celebrante: Nel nome del Padre e del Figlio

e dello Spirito Santo.

R. Amen. Il Celebrante:

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,

l’amore di Dio Padre,

e la comunione dello Spirito Santo

sia con tutti voi.

R. E con il tuo spirito. Il Celebrante:

Fratelli e sorelle,

in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore

passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta la terra,

chiama i suoi figli a vegliare in preghiera. Rivivremo la Pasqua

del Signore nell’ascolto della Parola e nella partecipazione ai

Sacramenti, Cristo risorto confermerà in noi la speranza di

partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio

Padre. Benedice il fuoco nuovo.

Preghiamo.

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio

ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria,

benedici questo fuoco nuovo,

fa’ che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo,

e ci guidino, rinnovati nello spirito,

alla festa dello splendore eterno.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen. Al nuovo fuoco si accende il cero pasquale. Si prepara il cero. Il Celebrante incide sul cero una croce, la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, Alfa e Omega, e le cifre dell’anno corrente, dicendo:

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1. Il Cristo ieri e oggi

2. Principio e Fine

3. Alfa

4. e Omega.

5. A lui appartengono il tempo

6. e i secoli.

7. A lui la gloria e il potere

8. per tutti i secoli in eterno. Amen.

Il Celebrante infigge nel cero, in forma di croce, cinque grani di incenso:

1. Per mezzo delle sue sante piaghe

2. gloriose

3. ci protegga

4. e ci custodisca

5. il Cristo Signore. Amen.

Il Celebrante accende il cero.

La luce del Cristo che risorge glorioso

disperda le tenebre del cuore e dello spirito.

Inizia la processione verso l’altare: precede il diacono che porta il cero pasquale; seguono il celebrante, i ministri e i fedeli.

Processione

All’ingresso della chiesa il diacono, tenendo il cero pasquale elevato, canta:

Cristo, luce del mondo.

Rendiamo grazie a Dio

Viene accesa la candela del celebrante e quelle dei fedeli. Per tre volte il

diacono canterà: “Cristo, luce del mondo”. Quando il diacono ha cantato per la

terza volta “Cristo, luce del mondo”, si accendono le luci della chiesa. Il celebrante incensa il cero pasquale poi si reca all’altare e lo venera e poi si reca alla sede.

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ANNUNZIO PASQUALE (Musica: M. Frisina)

I fedeli ascoltano il solenne annunzio della Pasqua stando in piedi, con la candela accesa. Il cantore:

Esulti il coro egli angeli, esulti l'assemblea celeste:

un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.

Gioisca la terra inondata da così grande splendore;

la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo.

Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore,

e questo tempio tutto risuoni

per le acclamazioni del popolo in festa.

Il Signore sia con voi.

R/. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.

R/. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

R/. E' cosa buona e giusta.

E' veramente cosa buona e giusta

esprimere con il canto l'esultanza dello spirito,

e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente,

e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.

Egli ha pagato per noi all'eterno Padre il debito di Adamo,

e con il sangue sparso per la nostra salvezza

ha cancellato la condanna della colpa antica.

Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello,

che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.

Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,

dalla schiavitù dell'Egitto,

e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso.

Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato

con lo splendore della colonna di fuoco.

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Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo

dall'oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,

li consacra all'amore del Padre

e li unisce nella comunione dei santi.

Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte,

risorge vincitore dal sepolcro.

O immensità del tuo amore per noi!

O inestimabile segno di bontà:

per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!

Davvero era necessario il peccato di Adamo,

che è stato distrutto con la morte del Cristo.

Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!

Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,

lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori,

la gioia agli afflitti.

O notte veramente gloriosa,

che ricongiunge la terra al cielo e l'uomo al suo creatore!

In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode,

che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri,

nella solenne liturgia del cero,

frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.

Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero,

offerto in onore del tuo nome

per illuminare l'oscurità di questa notte,

risplenda di luce che mai si spegne.

Salga a te come profumo soave,

si confonda con le stelle del cielo.

Lo trovi acceso la stella del mattino,

questa stella che non conosce tramonto:

Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti

fa risplendere sugli uomini la sua luce serena

e vive e regna nei secoli dei secoli.

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Il coro e l’assemblea:

PARTE SECONDA

LITURGIA DELLA PAROLA

Il Celebrante: Fratelli carissimi,

dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo ora in devoto

raccoglimento la Parola di Dio. Meditiamo come nell'antica

alleanza Dio salvò il suo popolo e, nella pienezza dei tempi, ha

inviato il suo Figlio per la nostra redenzione. Preghiamo perché

Dio nostro Padre conduca a compimento quest'opera di salvezza

incominciata con la Pasqua.

PRIMA LETTURA Gen 1,1.26-31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

Dal libro della Genesi

In principio Dio creò il cielo e la terra. Dio disse: «Facciamo

l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini

sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti

gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E

Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò:

maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro:

«Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela,

dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni

essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do

ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero

fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli

animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che

strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni

erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco,

era cosa molto buona.

Parola di Dio.

R. Rendiamo grazie a Dio.

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Salmo 103 Inno alla bontà e all’amore di Dio.

R. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

1. Benedici il Signore, anima mia!

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

Sei rivestito di maestà e di splendore,

avvolto di luce come di un manto. R.

2. Egli fondò la terra sulle sue basi:

non potrà mai vacillare.

Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste;

al di sopra dei monti stavano le acque. R.

3. Tu mandi nelle valli acque sorgive

perché scorrano tra i monti.

In alto abitano gli uccelli del cielo

e cantano tra le fronde. R.

4. Dalle tue dimore tu irrighi i monti,

e con il frutto delle tue opere si sazia la terra.

Tu fai crescere l’erba per il bestiame

e le piante che l’uomo coltiva

per trarre cibo dalla terra. R.

5. Quante sono le tue opere, Signore!

Le hai fatte tutte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature.

Benedici il Signore, anima mia. R.

Il Celebrante: Preghiamo.

O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine

e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti,

fa’ che resistiamo con la forza dello spirito

alle seduzioni del peccato,

per giungere alla gioia eterna.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

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SECONDA LETTURA Gen 22,1-2.9.10-13.15-18 Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.

Dal libro della Genesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse:

«Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il

tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo

in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Così arrivarono

al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare,

collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per

immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e

gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo

disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente!

Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo

unigenito». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete,

impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere

l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. L’angelo del

Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse:

«Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto

questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti

colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua

discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul

lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei

nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni

della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Parola di Dio.

R. Rendiamo grazie a Dio.

Salmo 15 Fiducia oltre la morte.

R. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

1. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

nelle tue mani è la mia vita.

Io pongo sempre davanti a me il Signore,

sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.

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2. Per questo gioisce il mio cuore

ed esulta la mia anima;

anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,

né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.

3. Mi indicherai il sentiero della vita,

gioia piena alla tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra. R. Il Celebrante: Preghiamo.

O Dio, Padre dei credenti,

che estendendo a tutti gli uomini il dono dell’adozione filiale,

moltiplichi in tutta la terra i tuoi figli,

e nel sacramento pasquale del Battesimo

adempi la promessa fatta ad Abramo

di renderlo padre di tutte le nazioni,

concedi al tuo popolo di rispondere degnamente

alla grazia della tua chiamata.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

TERZA LETTURA Es 14,15- 15,1 Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare.

Dal libro dell’Esodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me?

Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il

bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti

entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli

Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria

sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri.

Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò

la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».

L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò

posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal

davanti passò dietro. Andò a porsi tra l’accampamento degli

Egiziani e quello d’Israele. La nube era tenebrosa per gli uni,

mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono

avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Allora Mosè stese la

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mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il

mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si

divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le

acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li

inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi

cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. Ma alla veglia

del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno

sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote

dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli

Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore

combatte per loro contro gli Egiziani!». Il Signore disse a Mosè:

«Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui

loro carri e i loro cavalieri». Mosè stese la mano sul mare e il

mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli

Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse

così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri

e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel

mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli

Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare,

mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. In

quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e

Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la

mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e

il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.

Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e

dissero:

Salmo Es 15, 1-7a.17-18 Cantico di Mosè.

Cantiamo al Signore,

stupenda è la sua vittoria.

Signore è il suo nome.

Alleluja.

Cantiamo al Signore,

stupenda è la sua vittoria.

Signore è il suo nome.

Alleluja.

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1. Voglio cantare in onore del Signore

perché ha trionfato, alleluja.

Ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

Mia forza e mio canto è il Signore,

il mio Salvatore è il Dio di mio padre

ed io lo voglio esaltare. R.

2. Dio è prode in guerra, si chiama Signore.

Travolse nel mare gli eserciti,

i carri d'Egitto sommerse nel Mar Rosso,

abissi profondi li coprono.

La tua destra, Signore, si è innalzata,

la tua potenza è terribile. R.

3. Si accumularon le acque al suo soffio

s'alzarono le onde come un argine.

Si raggelaron gli abissi in fondo al mare.

Chi è come te, o Signore?

Guidasti con forza il popolo redento

e lo conducesti verso Sion. R. Il Celebrante: Preghiamo.

O Dio, tu hai rivelato nella luce della nuova alleanza

il significato degli antichi prodigi:

il Mar Rosso è l’immagine del fonte battesimale

e il popolo liberato dalla schiavitù

è un simbolo del popolo cristiano.

Concedi che tutti gli uomini, mediante la fede,

siano fatti partecipi del privilegio del popolo eletto,

e rigenerati dal dono del tuo Spirito.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Durante il canto dell’inno si suonano le campane.

GLORIA (TAIZÈ)

Il Celebrante:

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Il Coro e l’Assemblea:

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Colletta

Il Celebrante: Preghiamo.

O Dio, che illumini questa santissima notte

con la gloria della risurrezione del Signore,

ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione,

perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima,

siano sempre fedeli al tuo servizio.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,

e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.

Epistola Rm 6, 3-11 Cristo risorto dai morti non muore più.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo

Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del

battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte

affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della

gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita

nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza

della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua

risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato

crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di

peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è

morto, è liberato dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo,

crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto

dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.

Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora

invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al

peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio.

R. Rendiamo grazie a Dio.

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Salmo 117 Rendimento di grazie.

R. Alleluia, alleluia, alleluia.

1. Rendete grazie al Signore perché è buono,

perché il suo amore è per sempre.

Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre». R.

2. La destra del Signore si è innalzata,

la destra del Signore ha fatto prodezze.

Non morirò, ma resterò in vita

e annuncerò le opere del Signore. R.

3. La pietra scartata dai costruttori

è divenuta la pietra d’angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:

una meraviglia ai nostri occhi. R.

Canto al Vangelo Il Diacono porta solennemente il libro dei Vangeli all’ambone.

Il coro e l’assemblea: (L. Mariano)

Alleluja, alleluja, alleluja. (2v)

Io sono la luce, del mondo, dice il Signore:

“Chi viene a me avrà la luce della vita”.

Alleluja, alleluja, alleluja. (2v)

Mc 16,1-7 Gesù Nazareno, il Crocifisso, è risorto.

Il Diacono:

Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

Dal Vangelo secondo Marco.

R. Gloria a te, o Signore.

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e

Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon

mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al

levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la

pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo,

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osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse

molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto

sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli

disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il

crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano

posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi precede

in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"».

Parola del Signore.

R. Lode a te, o Cristo.

Omelia. Silenzio per la riflessione personale.

PARTE TERZA

LITURGIA BATTESIMALE

Il Celebrante:

Fratelli carissimi,

invochiamo la benedizione di Dio Padre onnipotente su questo

fonte battesimale, perché tutti quelli che nel Battesimo saranno

rigenerati in Cristo, siano accolti nella famiglia di Dio.

Litanie dei Santi

Signore, pietà. Signore, pietà.

Cristo, pietà. Cristo, pietà.

Signore, pietà. Signore, pietà.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.

San Michele, prega per noi.

Santi Angeli di Dio, pregate per noi.

San Giovanni Battista, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Santi Pietro e Paolo, pregate per noi.

Sant'Andrea prega per noi.

San Giovanni, prega per noi.

Santi Apostoli ed evangelisti, pregate per noi.

Santa Maria Maddalena, prega per noi.

Santi discepoli del Signore, pregate per noi.

Santo Stefano, prega per noi.

Sant'Ignazio d'Antiochia, prega per noi.

San Lorenzo, prega per noi.

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Sante Perpetua e Felicita, pregate per noi.

Sant'Agnese, prega per noi.

Santi martiri di Cristo, pregate per noi.

San Gregorio, prega per noi.

Sant'Agostino, prega per noi.

Sant'Atanasio prega per noi.

San Basilio, prega per noi.

San Martino, prega per noi.

Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi.

San Benedetto, prega per noi.

San Francesco, prega per noi.

San Domenico, prega per noi.

San Francesco Saverio, prega per noi.

San Giovanni Maria Vianney, prega per noi.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Santa Teresa d'Avila, prega per noi.

San Cataldo, prega per noi.

San Giovanni XXIII, prega per noi.

San Giovanni Paolo II, prega per noi.

Santi e Sante di Dio, pregate per noi.

Nella tua misericordia, salvaci, Signore.

Da ogni male, salvaci, Signore.

Da ogni peccato, salvaci, Signore.

Dalla morte eterna, salvaci, Signore.

Per la tua incarnazione, salvaci, Signore.

Per la tua morte e risurrezione, salvaci, Signore.

Per il dono dello Spirito Santo, salvaci, Signore.

Noi peccatori, ti preghiamo, ascoltaci Signore.

Benedici e santifica con la grazia del tuo Spirito

questo fonte battesimale da cui nascono i tuoi figli, ascoltaci Signore.

Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica

Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica.

Benedizione dell’acqua battesimale

A O Dio,

per mezzo dei segni sacramentali,

tu operi con invisibile potenza

le meraviglie della salvezza;

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e in molti modi, attraverso i tempi,

hai preparato l'acqua, tua creatura,

ad essere segno del Battesimo.

B Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque

perché contenessero in germe la forza di santificare;

e anche nel diluvio hai prefigurato il battesimo,

perché, oggi come allora,

l'acqua segnasse la fine del peccato

e l'inizio della vita nuova.

Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo,

facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso,

perché fossero immagine

del futuro popolo dei battezzati.

Infine, nella pienezza dei tempi,

il tuo Figlio, battezzato da Giovanni

nell'acqua del Giordano,

fu consacrato dallo Spirito Santo;

innalzato sulla croce,

egli versò dal suo fianco sangue e acqua,

e dopo la sua risurrezione comandò ai discepoli:

«Andate, annunziate il Vangelo a tutti i popoli,

e battezzateli nel nome del Padre e del Figlio

e dello Spirito Santo».

A Ora, Padre, *

guarda con amore la tua Chiesa *

e fa scaturire per lei *

la sorgente del Battesimo. **

B Infondi in quest'acqua, per opera dello Spirito Santo,

la grazia del tuo unico Figlio, *

perché con il sacramento del Battesimo

l'uomo, fatto a tua immagine,

sia lavato dalla macchia del peccato, *

e dall'acqua e dallo Spirito Santo

rinasca come nuova creatura. **

Il Celebrante immerge il Cero pasquale per tre volte nell’acqua del fonte battesimale, dicendo:

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A Discenda, *

Padre, in quest'acqua, *

per opera del tuo Figlio, *

la potenza dello Spirito Santo. **

Tenendo il Cero pasquale nell’acqua, prosegue:

B Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, *

sepolti insieme con Cristo nella morte *

con lui risorgano alla vita immortale. *

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Si accendono le candele dei fedeli.

Rinnovazione delle promesse battesimali

Fratelli e sorelle carissimi,

per mezzo del battesimo siamo divenuti partecipi del mistero

pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella

morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora, al termine del

cammino penitenziale della Quaresima, rinnoviamo le promesse

del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a

satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente

Dio nella santa Chiesa cattolica.

Rinunziate al peccato,

per vivere nella libertà dei figli di Dio?

R. Rinunzio.

Rinunziate alle seduzioni del male,

per non lasciarvi dominare dal peccato?

R. Rinunzio.

Rinunziate a satana,

origine e causa di ogni peccato?

R. Rinunzio.

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Credete in Dio, Padre onnipotente,

creatore del cielo e della terra?

Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,

che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto,

è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?

R. Credo, credo, amen!

Credete nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica,

la comunione dei santi,

la remissione dei peccati,

la risurrezione della carne e la vita eterna?

R. Credo, credo, amen! Il Celebrante: Dio onnipotente,

Padre del nostro Signore Gesù Cristo,

che ci ha liberati dal peccato

e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo,

ci custodisca con la sua grazia

in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.

R. Amen. Il Celebrante asperge l’assemblea con l’acqua benedetta e dice:

Antifona:

Ecco l’acqua,

che sgorga dal tempio santo di Dio, alleluia;

e a quanti giungerà quest’acqua

porterà salvezza

ed essi canteranno: alleluia, alleluia.

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♫ SPIRITO DEL DIO VIVENTE (J. Godard- RnS)

Spirito del Dio vivente

accresci in noi l’amore.

Pace, gioia, forza

nella tua dolce presenza. (2v)

Fonte d’acqua viva purifica i cuori,

sole della vita ravviva la tua fiamma.

Preghiera universale

o dei fedeli

Il Celebrante:

Fratelli e sorelle carissimi,

in questa veglia che celebra

il cuore della nostra fede,

lieti nella risurrezione di Cristo, diciamo:

Signore, nostra vita, ascoltaci. Il Lettore:

1. Perché la vittoria di Cristo sulla morte apra alla speranza i cuori di

quanti vivono nelle tenebre del dolore, del dubbio e della paura.

Preghiamo.

2. Perché la Chiesa sia in ogni parte di questo mondo segno luminoso

della presenza del suo Sposo che morendo ha distrutto la morte e

risorgendo ha ridonato a noi la vita. Preghiamo.

3. Per quanti in questa santa notte stanno ricevendo il Battesimo. Trovino

nelle comunità cristiane chi li aiuti a crescere sempre più nella fede e

nella pratica della carità. Preghiamo.

4. Perché la luce del Signore Risorto illumini ciascuno di noi,

specialmente quando la vita è segnata dalla croce. Preghiamo.

Il Celebrante:

Signore Gesù Cristo

luce che illumina il mondo,

ascolta la preghiera della tua Chiesa

che vive della tua Pasqua

e donale ciò di cui ha più bisogno.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R. Amen.

22

PARTE QUARTA LITURGIA EUCARISTICA

Vengono portati all’altare le offerte per il Santo Sacrificio.

Canto di offertorio

♫ CON QUESTO PANE, CON QUESTO VINO (S. Mobilio – RnS)

1. In questo pane noi riceviamo il vero corpo

del Salvatore che si fa cibo per tutti noi.

Con questo pane, con questo vino

Gesù Signore dimora in mezzo a noi.

È la salvezza offerta ad ogni uomo.

2. In questo vino noi riceviamo il vero sangue

dell'alleanza che è bevanda per tutti noi. R. Il Celebrante:

Pregate, fratelli e sorelle,

perché questa nostra famiglia,

radunata nel nome di Cristo,

possa offrire il sacrificio

gradito a Dio Padre onnipotente.

R. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio

a lode e gloria del suo nome,

per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

Sulle offerte

Il Celebrante:

Accogli, Signore,

le preghiere e le offerte del tuo popolo,

perché questo santo mistero,

gioioso inizio della celebrazione pasquale,

ci ottenga la forza per giungere alla vita eterna.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

23

PREGHIERA EUCARISTICA

Prefazio Cristo Agnello pasquale

Il Celebrante:

Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.

R. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

R. E cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta,

nostro dovere e fonte di salvezza, *

proclamare sempre la tua gloria, o Signore, *

e soprattutto esaltarti in questa notte *

nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. **

È lui il vero Agnello

che ha tolto i peccati del mondo, *

è lui che morendo ha distrutto la morte *

e risorgendo ha ridato a noi la vita.

Per questo mistero, *

nella pienezza della gioia pasquale, *

l'umanità esulta su tutta la terra, *

e con l'assemblea degli angeli e dei santi

canta l'inno della tua gloria: **

♫ SANTO (M. Frisina)

Santo, Santo, Santo Il Signore Dio dell’universo

I cieli e la terra sono pieni, della tua gloria

Osanna, in excelsis, Osanna, in excelsis.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Osanna, in excelsis, Osanna, in excelsis.

24

PREGHIERA EUCARISTICA III

CP Padre veramente santo,

a te la lode da ogni creatura.

Per mezzo di Gesù Cristo,

tuo Figlio e nostro Signore,

nella potenza dello Spirito Santo

fai vivere e santifichi l’universo,

e continui a radunare intorno a te un popolo,

che da un confine all’altro della terra

offra al tuo nome il sacrificio perfetto.

CC Ora ti preghiamo umilmente:

manda il tuo Spirito

a santificare i doni che ti offriamo,

perché diventino il corpo e il sangue

di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,

che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

Nella notte in cui fu tradito,

egli prese il pane,

ti rese grazie con la preghiera di benedizione,

lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:

QUESTO È IL MIO CORPO

OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Dopo la cena, allo stesso modo,

prese il calice,

ti rese grazie con la preghiera di benedizione,

lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:

QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE

PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,

VERSATO PER VOI E PER TUTTI

IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

25

Il Celebrante: Mistero della fede.

Il coro e l’assemblea:

Il Celebrante:

CC Celebrando il memoriale del tuo Figlio,

morto per la nostra salvezza,

gloriosamente risorto e asceso al cielo,

nell’attesa della sua venuta

ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie

questo sacrificio vivo e santo.

Guarda con amore

e riconosci nell’offerta della tua Chiesa,

la vittima immolata per la nostra redenzione;

e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio,

dona la pienezza dello Spirito Santo

perché diventiamo in Cristo

un solo corpo e un solo spirito.

1C Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito,

perché possiamo ottenere il regno promesso

insieme con i tuoi eletti:

con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,

con i tuoi santi apostoli,

i gloriosi martiri,

san Giuseppe

e tutti i santi,

nostri intercessori presso di te.

26

2C Per questo sacrificio di riconciliazione

dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero.

Conferma nella fede e nell’amore

la tua Chiesa pellegrina sulla terra:

il tuo servo e nostro Papa Francesco,

il nostro Vescovo Mario, il collegio episcopale,

tutto il clero

e il popolo che tu hai redento.

Ascolta la preghiera di questa famiglia,

che hai convocato alla tua presenza †

nella notte gloriosa

della risurrezione del Cristo Signore

nel suo vero corpo.

Ricongiungi a te, Padre misericordioso,

tutti i tuoi figli ovunque dispersi.

Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti

e tutti i giusti che, in pace con te,

hanno lasciato questo mondo;

concedi anche a noi di ritrovarci insieme

a godere per sempre della tua gloria,

in Cristo, nostro Signore,

per mezzo del quale tu, o Dio,

doni al mondo ogni bene.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo,

a te, Dio, Padre onnipotente,

nell'unita dello Spirito Santo,

ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli.

Il Coro e l’Assemblea:

27

RITI DI COMUNIONE

Il Celebrante:

Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia,

segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna,

preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato: Il coro e l’assemblea:

Padre nostro, che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Il Celebrante:

Liberaci, o Signore, da tutti i mali,

concedi la pace ai nostri giorni;

e con l'aiuto della tua misericordia,

vivremo sempre liberi dal peccato

e sicuri da ogni turbamento,

nell'attesa che si compia la beata speranza,

e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo. Il coro e l’assemblea:

Il Celebrante:

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:

"Vi lascio la pace, vi do la mia pace",

non guardare ai nostri peccati,

ma alla fede della tua Chiesa,

e donale unita e pace secondo la tua volontà.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R. Amen.

28

Il Celebrante:

La pace del Signore sia sempre con voi.

R. E con il tuo spirito. Il Diacono:

Nello spirito del Cristo risorto

datevi un segno di pace.

I presenti si scambiano un segno di pace. Il Celebrante spezza l’Ostia consacrata.

♫ AGNELLO DI DIO (Gen Verde – Messa della Concordia)

Agnello di Dio,

tu che togli i peccati del mondo:

abbi pietà di noi.

Agnello di Dio,

tu che togli i peccati del mondo:

abbi pietà di noi.

Agnello di Dio,

tu che togli i peccati del mondo:

dona a noi la pace, dona a noi la pace. Il Celebrante:

Beati gli invitati alla Cena del Signore.

Ecco l'Agnello di Dio,

che toglie i peccati del mondo. Il Celebrante e l’assemblea:

O Signore, non sono degno

di partecipare alla tua mensa:

ma di' soltanto una parola

e io sarò salvato.

29

♫ RIMANI CON NOI (A. D’Acquisto - RnS)

1. Noi ti abbiamo incontrato

mentre il giorno si spegneva,

ti sei fatto pellegrino insieme a noi,

hai effuso una luce sull'incredulità

che copriva i nostri occhi e il nostro cuore.

2. Con la tua parola

hai svelato a noi il mistero

dell'eterno amore fatto uomo in te,

una nuova speranza

hai messo dentro il cuor,

una fiamma che mai più si spegnerà.

Rimani con noi Signore Gesù

il giorno già volge al tramonto.

Rimani con noi Signore Gesù

la sera è vicina, rimani con noi. (2v)

3. Alla mensa con noi

prendi il pane tra le mani,

ti riveli agli occhi dell'umanità,

dietro il velo dei segni riconosciamo te,

il Signore della vita, il Salvatore.

4. Noi ti abbiamo incontrato,

questa vita hai trasformato,

il tuo amore è rifiorito dentro noi,

con la gioia nel cuore annunzieremo che

la salvezza noi abbiamo solo in te. R.

Rimani con noi.

Con noi.

♫ VERO CIBO (RnS)

1. Vero cibo è il tuo corpo e bevanda il sangue tuo,

se mangiamo questo pane sempre in noi dimorerai.

Tu sei il pane degli angeli cibo d’immortalità.

Tu sei il pane dell’amore sacramento di pietà.

30

Pane sei disceso a noi dal cielo,

pane che ha in se ogni dolcezza.

Pane della vita vieni ancora in noi,

e saremo uniti per l’eternità.

Dacci sempre questo pane.

Dacci sempre questo pane.

2. Pane che dai vita al mondo dona forza e santità,

ci sostieni nel cammino ti adoriamo in verità.

O Signore non siam degni di venire alla tua mensa,

di soltanto una parola la salvezza ci darai.

3. Dacci sempre questo.

Tu sei il pane degli angeli cibo d’immortalità.

Tu sei il pane dell’amore sacramento di bontà.

Silenzio per la preghiera personale.

RITI DI CONCLUSIONE

Dopo la comunione

Il Celebrante:

Preghiamo.

Infondi in noi, o Padre,

lo Spirito della tua carità,

perché nutriti con i sacramenti pasquali

viviamo concordi nel vincolo del tuo amore.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen. Il Celebrante:

Il Signore sia con voi.

R .E con il tuo spirito. Il Diacono:

Inchinatevi per la benedizione. Il Celebrante:

In questa santa notte di Pasqua,

vi benedica Dio onnipotente

e vi custodisca da ogni male.

R. Amen.

31

Dio, che nella risurrezione del suo Figlio

ha rinnovato l’umanità intera,

vi renda partecipi della sua vita immortale.

R. Amen.

Voi che dopo i giorni della passione,

celebrate con gioia la risurrezione del Signore,

possiate giungere alla grande festa della Pasqua eterna.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,

Padre e Figlio e Spirito Santo,

discenda su voi e con voi rimanga sempre.

R. Amen. Il Diacono:

Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto.

Alleluia, alleluia.

R. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

Antifona mariana pasquale

♫ REGINA CAELI (Gregoriano)

Regina caeli, laetare, alleluia:

quia quem meruisti portare, alleluia,

resurrexit, sicut dixit, alleluia.

Ora pro nobis Deum, alleluia.

32

♫ E’ IL GIORNO DEL SIGNORE (A. Parisi)

Oggi il Cristo ha vinto la morte,

dona ai credenti la vita immortale,

attorno alla mensa raduna i fratelli,

li manda nel mondo a donare la pace.

Giorno di gioia, giorno d’amore,

giorno di speranza per la vita d’ogni uomo

è il giorno del Signore.

1. Un nuovo sole il buio squarciava,

la tomba vuota Maria guardava;

un volto ignoto aveva il custode,

l’amata Voce destò il suo cuore.

«Per sempre Cristo è risorto da morte!»

con fede viva noi oggi diciamo;

riuniti attorno all’altare t’accogliamo:

per ogni uomo sei luce nella notte. R.

2. Sepolti i sogni insieme al Messia

i due di Lui parlavano per via;

riaccese i cuori l’Amico ascoltato,

s’apriron gli occhi al Pane spezzato.

«Signore, resta con noi, la sera!»

con fede viva noi oggi diciamo;

riuniti attorno all’altare t’accogliamo:

Parola e Pane, presenza tua vera. R.

3. Le porte chiuse, i cuori impauriti,

sole e speranza morivano uniti;

donò lo Spirito, fonte di pace,

coraggio e gioia divennero brace.

«L’abbiamo visto: il Signore è vivente!»

con fede viva noi oggi diciamo;

riuniti attorno all’altare t’accogliamo:

Vangelo e amore ti rendono presente. R.

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IN COPERTINA

RISURREZIONE DI CRISTO

Frammento da un corale di Alessandro VI

1492-1503, British Library, Londra

A PAGINA 31

RISURREZIONE DI CRISTO

Miniatura di Girolamo da Cremona

1473 da un Corale

Libreria Piccolomini, Duomo di Siena

A PAGINA 34

RISURREZIONE DI CRISTO

Francesco Boneri

1619-1620

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CELEBRAZIONI LITURGICHE IN CHIESA MADRE

Finito di stampare in proprio, il 20 marzo 2018