Parrocchia di S. ANNA - Paparotti - Udine L’ARPAL’ARPA · L’ARPAL’ARPA Bollettino...

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L’ARPA L’ARPA Bollettino parrocchiale n° 11 - anno quinto PASQUA 2010 Parrocchia di S. ANNA - Paparotti - Udine Pasqua: la madre di tutte le feste È scontata la risposta che i bambini danno ogni qualvolta si chiede loro: “Qual è la festa più im- portante dell'anno?”. Rispondono in coro: “Il Natale”. È una risposta che cozza con il contenuto del tito- lo. Chi ha ragione? I bambini non hanno ragione, ma hanno delle ra- gioni per sostenere quello che dicono. Non possono, infatti, restare indifferenti alla sug- gestione della ritualità natalizia fatta di luci per le strade, di aggregazioni famigliari, di immersioni fiabesche nei supermercati, di incantevoli alberi addobbati, di cori e recite scolastiche, di babbi na- tale, di presepi.... Tutte queste cose inevitabilmente fanno passare per grande quella festa, cioè il Natale, che le cau- sa. Ma, servendomi di un’espressione che Gesù ha usato per parlare del matrimonio, all'inizio non era così. Per quanto riguarda, appunto, le feste, all’inizio c’era la Pasqua non il Natale. È evidente che il Vangelo parla della nascita di Gesù e ne parla con una particolare suggestione avvolgendo questa nascita di luce, di cori angeli- ci, di presenze umili, ma capaci di stupirsi come quelle dei pastori e di visite altolocate come quelle dei magi. Ma, evidentemente, se ha parlato in questi termini di quella nascita è stato autorizzato a ciò da quello che era successo a quel Bambino in occasione del- la sua tragica morte. Cos’era successo? Che il passaggio drammatico dalla vita alla morte è stato seguito da un altro passaggio: quello dalla morte alla Vita. Ed è così che la prima celebrazione della fede cri- stiana, la prima festa, la ragione fondante di ogni festa è stato proprio questo ‘Passaggio’. Il termine Pasqua, infatti, è un modo più tecnico di esprimere l’idea di passaggio del ‘Passaggio’ per eccellenza. La cosa, per i primi che ne sono stati testimoni, ha lasciato un segno tale che non hanno atteso tra- scorresse un anno per commemorare quel fatto. Praticamente da subito, si sono dedicati a rievo- carlo, ogni settimana addirittura e precisamente in quello stesso giorno della settimana in cui il tutto era accaduto ed erano venuti a conoscerlo. Quel giorno era il primo della settimana ebraica. In seguito esso ha preso il nome di domenica. A questo punto ci troviamo di fronte a due celebra- zioni: quella della Pasqua e quella della domenica. La prima ha generato l'altra, la seconda comme- mora la prima. Cinquantadue domeniche costituiscono una robu- sta struttura festivo - commemorativa. Ritmano per il cristiano il tempo dell’anno confor- me la saggia scadenza settimanale: lavoro – ripo- so; attenzione alle cose della nostra storia – atten- zione a Dio; cura delle vita terrena e sguardo oltre il tempo a quella Realtà che porta a compimento tutte le cose rimaste qui in sospeso. Se la Chiesa non desse il giusto valore a questa in- telaiatura domenicale tutto si affloscerebbe come una ragnatela a cui è stato tranciato il filo che la sostiene. Nella speranza che anche voi la aiutate a conser- varla, Buona Pasqua. don Pierpaolo Tenerezze di primavera per affrontare la fatica del vivere. Auguro coraggio a chi ne ha bisogno.

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L’ARPAL’ARPABollettino parrocchiale n° 11 - anno quinto PASQUA 2010

Parrocchia di S. ANNA - Paparotti - Udine

Pasqua: la madre di tutte le festeÈ scontata la risposta che i bambini danno ogni qualvolta si chiede loro: “Qual è la festa più im-portante dell'anno?”.Rispondono in coro: “Il Natale”.È una risposta che cozza con il contenuto del tito-lo. Chi ha ragione?I bambini non hanno ragione, ma hanno delle ra-gioni per sostenere quello che dicono.Non possono, infatti, restare indifferenti alla sug-gestione della ritualità natalizia fatta di luci per le strade, di aggregazioni famigliari, di immersioni fiabesche nei supermercati, di incantevoli alberi addobbati, di cori e recite scolastiche, di babbi na-tale, di presepi....Tutte queste cose inevitabilmente fanno passare per grande quella festa, cioè il Natale, che le cau-sa.Ma, servendomi di un’espressione che Gesù ha usato per parlare del matrimonio, all'inizio non era così.Per quanto riguarda, appunto, le feste, all’inizio c’era la Pasqua non il Natale.È evidente che il Vangelo parla della nascita di Gesù e ne parla con una particolare suggestione avvolgendo questa nascita di luce, di cori angeli-ci, di presenze umili, ma capaci di stupirsi come quelle dei pastori e di visite altolocate come quelle dei magi.Ma, evidentemente, se ha parlato in questi termini di quella nascita è stato autorizzato a ciò da quello che era successo a quel Bambino in occasione del-la sua tragica morte.Cos’era successo?Che il passaggio drammatico dalla vita alla morte è stato seguito da un altro passaggio: quello dalla morte alla Vita.Ed è così che la prima celebrazione della fede cri-stiana, la prima festa, la ragione fondante di ogni festa è stato proprio questo ‘Passaggio’.Il termine Pasqua, infatti, è un modo più tecnico di esprimere l’idea di passaggio del ‘Passaggio’ per eccellenza.La cosa, per i primi che ne sono stati testimoni, ha

lasciato un segno tale che non hanno atteso tra-scorresse un anno per commemorare quel fatto.Praticamente da subito, si sono dedicati a rievo-carlo, ogni settimana addirittura e precisamente in quello stesso giorno della settimana in cui il tutto era accaduto ed erano venuti a conoscerlo.Quel giorno era il primo della settimana ebraica. In seguito esso ha preso il nome di domenica.A questo punto ci troviamo di fronte a due celebra-zioni: quella della Pasqua e quella della domenica. La prima ha generato l'altra, la seconda comme-mora la prima.Cinquantadue domeniche costituiscono una robu-sta struttura festivo - commemorativa.Ritmano per il cristiano il tempo dell’anno confor-me la saggia scadenza settimanale: lavoro – ripo-so; attenzione alle cose della nostra storia – atten-zione a Dio; cura delle vita terrena e sguardo oltre il tempo a quella Realtà che porta a compimento tutte le cose rimaste qui in sospeso.Se la Chiesa non desse il giusto valore a questa in-telaiatura domenicale tutto si affloscerebbe come una ragnatela a cui è stato tranciato il filo che la sostiene.Nella speranza che anche voi la aiutate a conser-varla,

Buona Pasqua.

don Pierpaolo

Tenerezze di primavera per affrontare la fatica del vivere. Auguro coraggio a chi ne ha bisogno.

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L’ARPAL’ARPA

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28 marzo – DOMENICA DELLE PALME

29 marzo – LUNEDÌ SANTO

1 aprile – GIOVEDÌ SANTO 3 aprile – SABATO SANTO

2 aprile – VENERDÌ SANTO

4 aprile – PASQUA DI RISURREZIONE

5 aprile – LUNEDÌ DELL’ANGELO

ORARI DELLE CELEBRAZIONI

ore 9.00: s. Messa.ore 11.30: s. Messa e benedizione dell’ulivo.

Da qualche anno l’ulivo viene trasformato nei rametti che riceveranno la benedizio-ne, dai bambini della I^ Comunione aiutati dai loro genitori.Questa tradizione completa quella del pre-sepio, sempre affidata al gruppo di I^ Co-munione dell’anno.

ore 19.00: confessione comunitaria (aCussignacco) con la riflessione di mons. Nicolino Borgo.

ore 20.30: s. Messa in Coena Domini.È la celebrazione eucaristica dove con par-ticolare forza viene valorizzato dall’esem-pio di Cristo l’atteggiamento di servizio che dovrebbe impregnare tutta la nostra vita, anche quella professionale.Ovviamente sono invitati tutti. Ma un particolare richiamo ad essere presenti a questa messa vorrei che lo sentissero tutti coloro che nella società hanno scelto libe-ramente ruoli di gratuito servizio: Dona-tori di sangue – membri della Protezione civile, operatori sociali nello sport e nelle associazioni, coloro che seguono anziani nelle case di riposo ed ovviamente tutti gli operatori pastorali.La presenza a questa messa sarebbe un

gradito riconoscimento da parte loro della relazione presente fra ciò che hanno scelto di dare e la fede che li anima.

ore 15.00: commemorazione della morte di Cristo (a Cussignacco).Stando ai dati storici, più esattamente la morte di Cristo è stata collocata il 7 aprile dell’anno 30.L’ora corrisponde senz’altro alle tre del pomeriggio, che nel computo romano era indicata come l’ora nona dal momento che le sei del mattino per essi era l’ora prima.

ore 20.30: Via Crucis.

ore 20.30: veglia pasquale.La parola ‘veglia’ lascia intendere quello che effettivamente noi non eseguiamo, cioè una liturgia nella notte.I fratelli ortodossi la iniziano alle ore 22 e la prolungano fino alle tre del mattino!Cerchiamo di non meritarci il rimprovero di Gesù agli apostoli nell’orto del Getze-mani: “ Non avete potuto vegliare neppure un’ora con me?”.

ore 9.00: s. Messa.ore 11.30: s. Messa solenne, e sarà partecipata

con il canto della comunità significativa-mente rappresentata.

ore 9.00: s. Messa

Il 4 febbraio 2010 è stato varato il nuovo Consiglio pastorale parrocchiale, che resterà in carica fino al 2015.Questa operazione che si compie ogni cinque anni (ma come sono passati presto questi dieci e sono al terzo consiglio pastorale della carriera!) dovrebbe, quindi, essere accompagnata da elementi di straordinarietà.In realtà essa è avvenuta nell’atmosfera più tranquilla, tanto tranquilla da sembrare indifferente. Invitati a partecipare alla designazione dei nuovi mem-bri oltre seicentocinquanta famiglie, solo una trentina hanno risposto.Mi sembra una nascita come quella di Betlemme: fuo-ri dell’abitato (simbolo di distacco dall’avvenimento).Io mi auguro che le circostanze di questa nascita non im-

Rinnovati i Consigli in parrocchiapediscano alla creatura nata il ‘successo’ che è stato rico-nosciuto (anche se con non poco sacrificio) a Colui che a Betlemme è nato così alla chetichella in una grotta.Ecco i nuovi consiglieri: Boem Marco, Bravo Chiara, Bulfoni Graziella, Ceschia Fabrizio, Como Gennaro (segretario), D’Agaro Laura, David Luciano, Dega-no Rosalba, De Tullio Chiara, Fantini Maria Grazia, Indri Silvio, Martina Elena, Menosso Giuseppe (di-rettore), Passon Alessandra, Polano Conti Maria.Fra costoro sono membri del nuovo Consiglio per gli affari economici: Como Gennaro, David Luciano, Menosso Giuseppe. Completa il consiglio Zuiani Pierino, contabile della parrocchia.Un grazie al consiglio uscente.Un augurio ai nuovi consigli.

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L’ARPAL’ARPA

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SE SIETE D’ACCORDO, INVITO ALLORA CHI PUÒ A VENIRE IN PRO-CESSIONE E CHI NON PUÒ AD ILLUMINAR-LA.

COSÌ LA VIA CRUCIS, MEDITATA LUNGO LA STRADA, GRAZIE ALL’AFFETTUOSA E DE-VOTA ILLUMINAZIONE DI CHI È IN CASA ATTRA-VERSERÀ UNA VIA LU-CIS UNA STRADA, CIOÈ, DI LUCE.

IL GIORNO:VENERDÌ 2 APRILE 2010 ALLE ORE 20.30.

IL PERCORSO:PARTENZA DALLA CHIESA PARROCCHIA-LE - V. SPEZZOTTI - V. PELLIS - V. PIRONA - V. CORGNALI - V. MOLI-NI - V. PAPAROTTI - V. ROGGIA DI PALMA - V. CORGNALI - V. SPEZ-ZOTTI.

Questo percorso, scelto lo scorso anno, ha il pregio di avvolgere tutta la parrocchia, anche se ci rendiamo conto che non attraversa tutte le vie. Ne esclude due, limitan-dosi a lambirle.

Ma se c’è fede, anche il semplice lambire fa miraco-li. Pensiamo alla donna con perdite di sangue che si è ac-contentata di lambire il man-tello di Gesù.

È desiderio mio e del con-siglio che resti immutato. Del resto è tradizione, nella

stragrande maggioranza dei paesi e proposito di proces-sioni, di ripetere ogni anno lo stesso tragitto.

Quale scopo ci prefiggia-mo? Di creare una tradizio-ne e di invogliare le famiglie che si trovano lungo il per-corso ...... ad attendere con gioia il suo annuale passaggio...... di parlarne ai loro bambi-ni ...... di conservare di anno in anno (perchè possono dura-re molto) i lumini anti-vento che la loro fede vorrà siste-mare sui balconi.

Potrebbero essere pro-prio del tipo di quelli che portiamo nei cimiteri, dove la morte dei nostri cari viene misteriosamente trasfigurata dalla morte di Cristo.

Se tutto ciò sarà condivi-so, eviteremo che la proces-sione oltre che dal buio (che puo’ essere un elemento sim-bolico per un verso, d’attra-zione per l’altro soprattutto per i bambini) sia avvolta anche dall’indifferenza.

Ed è proprio questa che ho sentito attraversando case e vie con le ‘saracine-sche’ chiuse nella maggio-ranza dei casi.

Forse di fronte al pericolo del divieto dell’esposizione dei crocefissi ci siamo schie-rati a loro favore.

Partecipare a questa processione e collaborare a crearle la scenografia che si merita, è una maniera di riconfermare, attivamente, la nostra stima al crocefis-so.

Forse la morte di Cristo meriterebbe un miglior ʻfuneraleʼ.Cosa ne dite?

“Se il chicco ca-duto in terra non muore, non porta frutto” (Gv. 12,24)

Scenografia di-dattico – liturgica di qualche anno fa.

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L’ARPAL’ARPA

Bollettino parrocchiale della parrocchia di S. Anna - Quadrimestrale / Registrato al Tribunale di Udine al N. 21/06 il 12.05.2006Editore - Parrocchia di S. Anna - Paparotti / Direttore responsabile: Fuccaro Grazia

Tipografia Bassi snc - via Baldasseria Bassa, 108 - 33100 Udine

ANAGRAFE PARROCCHIALE

Saldo inizialeOfferte in chiesaCandele votiveOfferte per serviziOfferte per giornatee collette imperateEntrate per attività pastoraliContributi da enti pubblici(chiesa/sala parrocchiale)Affitto e redditi da immobiliInteressi sul C/C e rivalutazioni fondo comune (+/-)VarieEntrate correnti

TOTALE ENTRATE

Imposte, tasse, assicurazioni,interessi passiviCandele, ostie, vino,arredi, libri, fioriLuce, riscaldamento,postali, gas, eccBollettino, ricreatorio,stampa, attività varieIst. Diocesano sostent. CleroManutenzione ordinariafabbricati e attrezzatureContributo attività diocesaneUscite varieRimborso mutuo e prestiti

USCITE CORRENTI

99.599,00 10.323,871.407,80

10.751,30

2.581,20700,00

51.585,482.525,00

154,25248,13

80.277,03

179.876,03

4.262,08

2.910,57

7.289,28

957,46669,00

4.625,71390

7.968,8115.190,96

44.263,87

PATRIMONIO (*)(*) di cui:In cassaSaldo sul c/cFondi comuni

ENTRATE € USCITE €BILANCIO AL 31-12-2009

135.612,16

305,8659.306,9975.999,31

È stato il Concilio di Trento (1545-1563) che ha imposto a tutte le parrocchie di tenere i registri dei battez-zati, cresimati, dei matrimoni e dei defunti.La decisione oltre che a contribuire ad una migliore organizzazione pastorale, si è dimostrata utile anche per la società civile soprattutto per la parte più povera di essa.Se non altro è uscita dall’anonimato conservando memoria pubblica di sé.Il più vecchio di questi registri a Cussignacco è del 1595.I registri di S. Anna in Paparotti iniziano dal 1977.

Quest’anno sono stati registrati i battesimi di ...De Bellis Andrea - Dal Soglio Kevin - Putelli Daniel - Di Giacomo Sara - Lippoli Mathias Vincenzo - Somaschini Stella - Coccolo Ilaria - Vogrig Sabrina - Okochi Jesse.

Sono stati registrati i matrimoni di ...Emebo Prince Sony con Okonkwo Schorlastica Njideka - Di Giacomo Alessandro con Campo Dall’Or-to Elena.

Sono stati registrati i nomi dei seguenti parrocchiani defunti ...Cigolotti Damiano di anni 49, Samez Giorgio di anni 50, Bartuccio Francesco di anni 77, Scifo Rosario di anni 78, Verettone Rosa di anni 88, Di Chiano Damiano, Matetich Giovanni Pietro di anni 74, Gava Dorina di anni 80, Bombardi Armando di anni 65, Milocco Bruno di anni 83, Rossi Laura di anni 100.