Parole come semi

20
PAROLE COME SEMI Momenti e sapori di un percorso nella lingua italiana

description

Momenti di un percorso di apprendimento della lingua italiana Moments of the Bazaar Project training Parole come semi.. immagini pensieri colori che raccontano i momenti del cammino fatto insieme al nostro gruppo di allieve, durante il percorso di apprendimento della lingua italiana organizzato dal progetto Bazaar (www.bazaarproject.eu). Il nostro approccio è stato caratterizzato dalla prossimità e dalla condivisione, valori che speriamo emergano dal testo.

Transcript of Parole come semi

Page 1: Parole come semi

PAROLE COME SEMIMomenti e sapori

di un percorso nella lingua italiana

Page 2: Parole come semi

2

Questo libricino è uno dei risultati realizzati nell’ambito del progetto Bazaar, finanziato nel 2012 dal sotto programma

Grundtvig del Programma LLP della Commissione Europea, per la durata di due anni.

Il progetto comprendeva un partenariato italianoformato da Comune di Perugia e Cooperativa Borgorete

e un partenariato europeo di cui hanno fatto partel’Università di Cukurova in Turchia e quattro organizzazioni

esperte nell’'insegnamento ad adulticon sede in Bulgaria, Portogallo, Germania e Gran Bretagna.

I contenuti di questo libricino sono stati realizzatidalle partecipanti al progetto Bazaar di Perugia.

Page 3: Parole come semi

3

Celò Kabab 10 Couscous 11 Limoni sotto sale 12 Succo di melagrana 13 Tè verde con la menta 14

Pollo arrosto con spezie marocchine 15

Insalata tradizionale marocchina 16 Pane tradizionale marocchino 17

I l progetto 4

Introduzione 2 Indice 3

I l percorso Bazaar 5 Mangiando ricordo 8 Le Ricette 9

Ringraziamenti 19

INDICE

Page 4: Parole come semi

4

Ispirato all’idea di mercato come luogo metaforico e reale dove avviene lo scambio, Bazaar è stato volto a promuovere l’apprendimento linguistico per l’integrazione di uomini e donne adulti e migranti.

L’insegnamento e l’apprendimento della lingua, così come lo scambio di competenze, sono avvenute in un contesto quotidiano e informale, incoraggiate in una prospettiva di comunità e di educazione fra pari.

I risultati delle diverse esperienze hanno posto in evidenza come una pratica fortemente localizzata e tagliata sulle esigenze del territorio può in realtà dare suggerimenti generali per la futura educazione degli adulti.

Apprendenti adulti, insegnanti e coach volontari sono stati gli attori chiave di questo processo.

Bazaar è stato un tentativo di reinventare la didattica dell’educazione degli adulti per promuovere percorsi di apprendimento più flessibili, creativi e diversificati con una prospettiva all’insegnamento e all’apprendimento dal basso verso l’alto; conciliando il sistema di gestione dell’apprendimento centralizzato (corsi strutturati, obiettivi predeterminati) con un approccio più flessibile e adeguato all’ambiente di apprendimento personale.

Page 5: Parole come semi

5

Il nostro percorso inizia al mercato di Ponte Felcino il 10 Ottobre 2013.Ci siamo incontrate al mercato davanti ad una tazza di tè e un quaderno dove scrivere le ricette.

Al mercato è cominciata la nostra relazione, basata sulla fiducia. Questa, la fiducia, è infatti

l’ingrediente principale.

Poi, poiché aveva cominciato a far freddo, ci siamo trasferite nella sala della “torre” del Bosco Didattico dove ci siamo incontrate ogni giovedì

mattina a partire dalle 9:30.

Abbiamo deciso insieme alle nostre insegnanti di che cosa volevamo parlare durante i nostri incontri: cucina, scuola, salute, la città in cui viviamo.

Per poter comunicare con gli insegnanti, con il medicoe anche con altre donne.

I l percorso BazaarMomenti ricordati in parole

Page 6: Parole come semi

6

“Per me la cosa più difficile è parlare, capisco quando gli altri parlano ma quando parlo io non mi ricordo le parole. I verbi e i tempi sono difficili”

Aziza vuole imparare l’italiano per amore, perché per lei la nostra lingua è come un canto.

Vuole impararlo per conoscerci, per fare nuove amicizie e per aiutare i suoi figli.

Seguire i bisogni e i desideri delle nostre allieve è stata la chiave disuccesso del nostro progetto. Andare loro incontro nei tempi, nei luoghi e soprattutto nei contenuti. All’inizio abbiamo disegnato la “mappa dei

nostri interessi”.

Page 7: Parole come semi

7

Mani che scrivono in una lingua straniera, in una terra “straniera”.Compongono frasi, scoprono significati, costruiscono un pezzo del proprio futuro. Un’azione così scontata per molti diventa per alcuni un mezzo di

crescita personale ed educativa, il simbolo del proprio progresso, del rimettersi in gioco: perché di imparare non si può smettere mai.

Questo è quello che abbiamo fatto noi del Progetto Bazaarpartendo dal territorio, dalla comunità, dalle piazze e dai mercati

per poi, soltanto poi, arrivare in aula.

Dietro un’origine si nasconde una storia, prende forma il ramificarsi di un’identità. In una parola, una traccia dell’essere che permette di distinguere un individuo, un gruppo, una cultura da un altro, apparentemente uguale. L’identità è la punta di un iceberg che annoda una serie di fili che rinviano

a una trama collettiva che non è sempre facile dipanare. Ci piacerebbe che ogni essere umano, indipendentemente dalla sua cultura d’appartenenza o dal colore della sua pelle, dalla sua età o dal suo sesso, possa essere in grado di reperire una parola che lo aiuti a recuperare la differenza che caratterizza l’unicità della sua esistenza, a soggettivare la

sua storia, nel rispetto di sé stesso e degli altri.

Il nostro percorso si è concluso con una gita al centro storico di Perugia e con la promessa che ne faremo nuovamente una al mese tutte insieme!

Page 8: Parole come semi

8

Mangiando ricordo...Scrivendo una ricetta imparo

Le abitudini alimentari sono state paragonate alle lingue materneperché entrambe sono le prime basi culturali a essere acquisite e perciò (fortunatamente) le più difficili da perdere.

Questa piccola raccolta di ricette è nata direttamente dall’importante esperienza di un gruppo di donne marocchine coinvolte nel nostro progetto, partito dal cuore di Ponte Felcino (Pg).

Grazie allo scambio di sapori e saperi culinari abbiamo cercato di ampliare il bagaglio lessicale delle partecipanti e rendere l'apprendimento dell’italiano più divertente ed efficace.

Il cibo è denso di significati, nutrirsi del cibo di culture diverse, significa introiettare un po' del mondo degli altri, tentare di capirlo, di comprenderlo ed apprezzarlo.

La cultura gastronomica è fatta di incontri e di scambi. Ogni piatto è frutto della sintesi e della rielaborazione di tecniche, prodotti e gusti di culture diverse che si sono incontrate e miscelate armonicamente nel corso del tempo.

Page 9: Parole come semi

9

LE RICETTE

Page 10: Parole come semi

10

Celò Kabab (Kubide' persiano)

CuriositàQuesto piatto è il simbolo della cucina iranianaed è presente in quasi tutte le feste iraniane di gioia o di lutto.

Fase 1 - Preparazione degli ingredienti Tagliate la carne di agnello a pezzetti e infilatela negli spiedini

Fase 2 - Cottura In una pentola mettete l'acqua, quando bolle inserire il riso, quando è cotto scolate il riso. Mettete il riso in una pentola con un po' d'olio, aggiungete lo zafferano sciolto in un po' d'acqua calda.Cuocere gli spiedini alla brace.Mettere nel piatto il riso e 2 spiedini.Buon Appetito!

Ingredienti• 2 bicchieri di riso• Mezzo kg. di carne di agnello• Zafferano• Sale e olio d'oliva q.b. (quanto basta)

Una mattina eravamo al mercato, due signore si sono avvicinate al nostro gazebo, abbiamo cominciato a parlare di piatti tradizionali: italiani e marocchini.

Altre tre signore marocchine si sono avvicinate unendosi alla conversazione.Poi sono arrivate tre signore Iraniane che ci hanno scritto questa ricetta...

Preparazione

Page 11: Parole come semi

11

CuriositàIl couscous è il piatto più popolare in Marocco e nel Nord Africa, ma è

ormai diffuso in tutto il mondo. Oggi, infatti, il couscous è l’ambasciatore culinario del Nord Africa e dell’arte culinaria marocchina.

PreparazioneDopo aver portato l’acqua ad ebollizione con il sale, versate il cous cous a pioggia e mescolatelo con l’olio extra vergine d’oliva. Livellate dunque con il dorso di un cucchiaio e lasciate riposare il tutto a fuoco spento per un paio di minuti. Nel frattempo, tagliate finemente la cipolla, tagliate a fette le carote, le zucche e il pomodoro. Tagliate il pollo a cubetti. Preparate il soffritto con il sedano, la carota, la cipolla e una volta dorati gli aromi, incorporate il pollo, le zucchine e i peperoni tagliati a cubetti. Fate rosolare tutti gli ingredienti ed aggiungete in ultimo il cous cous. Una volta ben amalgamato, il consiglio è di farriposare ulteriormente in frigorifero per almeno un’ora.

Ingredienti • 1 litro di acqua • 1 Kg. di Couscous • Carne di pollo • Carote • Zucca gialla e verde • Pomodori • Cipolla • Prezzemolo, zafferano, zenzero • Olio d'oliva, sale pepe q.b.

Il couscous di Hasna e Najema

Parliamo di cucina e impariamo a cucinare il cous cous. Seguendo gli spunti del me-todo narrativo favoriamo il racconto personale, il nostro filo conduttore è il tema dei profumi e dei sapori. Impariamo a scrivere una ricetta e raccontiamo un po’ di noi.

Hasna ci ha invitate a pranzo a casa sua e ha preparato il cous cous.Quando siamo arrivate c’erano Aziza, Chefia, Najima e il loro bambini e bambine.

Hasna portava un bellissimo vestito rosso. Il couscous era meraviglioso.Che bella giornata!

Page 12: Parole come semi

12

CuriositàI limoni sotto sale sono un ingredientetipico della cucina marocchina e vengono usati per insaporire tajine e zuppe.I limoni cosi` trattati si possono usare in ogni ricetta salata che preveda l’uso della scorza, il sale ne conserva infatti intatto l’aroma.

PreparazioneTagliate i limoni in 4, mettete il sale dentro il limone, aggiungete l’olio e mettete i limoni dentro un barattolo di vetro finché è pieno. Lasciate il barattolo al buio per due settimane.

Ingredienti• Limoni• Sale• Olio extravergine di oliva

Limoni sotto sale di Hasna e Aziza

Parlando con le nostre ragazze delle tante ricette marocchine, abbiamo scoperto che i limoni sotto sale sono molto utilizzati per insaporire tanti piatti della loro cucina, Aziza li utilizza come condimento sia nei piatti a base di verdure, sia negli arrosti o semplice-

mente per condire l’insalata...Facili da preparare e gustosi da assaporare.

Page 13: Parole come semi

13

CuriositàIl melograno è originario dell’Africa settentrionale e del Caucaso, ma oggi è largamente diffuso anche nel Nord America e in tutto il mediterraneo.Il succo di melagrana ha diverse proprietà e benefici, come per esempio un’azione antiossidante.

PreparazioneMettere nel frullatore le carote a pezzi,i chicchi delle melagrane, lo zucchero di canna ed infine il succo di arancia.

Frullare tutti gli ingredientie passare il succo con un passino

(come nella figura)

Ingredienti• 2 Melagrane• Carote cotte• Zucchero di canna• 1 litro di succo di arancia

Il Succo di Melagrana di Aziza

Scrivendo insieme la ricetta del succo di melagrana,abbiamo scoperto non solo un momento di socializzazione,

ma un’occasione per tracciare una mappa di bisogni e talvolta di urgenze verbali. Sono questi i progetti che contribuiscono a rendere un paese più civile e illuminato.

Page 14: Parole come semi

14

CuriositàLa tradizionale cerimonia del tè marocchina è considerata l'espressione più raffinata dell'ospitalità. Il tè utilizzato è il tè verde cinese.Dopo pochi minuti di infusione, il padrone di casa agita l’infuso, per passarlo in un bicchiere e poi di nuovo nella teiera; lo assaggia,aggiungendo qualche foglia di più o un pò di zucchero se necessario.Poi alza la teiera in alto e versa il tè nei bicchieri, che offrirà agli ospiti su un vassoio d’argento finemente inciso.

PreparazioneMettere a bollire l'acqua e sciacquare i semi del tè verde con l'acqua bollente. Mettere poi i semi

nella teiera con un pò di zucchero. Mettere la teiera sul fuoco, quando l'acqua bolle spegnere il fuoco e aggiungere le foglie di menta.

Attendere qualche minuto.Ora il tè è pronto!!!!!

Ingredienti• Semi di tè verde• Foglie di menta fresche• Zucchero

Tè verde con la menta di Aziza e Khaddouj

Il tè verde è una presenza costante della vita: lo si beve per sopportare il caldo,per avere energie, lo si offre agli ospiti…ogni momento è buono per un tè verde.Nella casa di una famiglia non possono mancare la teiera e i bicchierini colorati

e tutti sanno versare con eleganza e precisione il tè.

Page 15: Parole come semi

15

CuriositàQuesto piatto è tipico del Marocco, soprattutto dalle parti di Beni Mellal

PreparazioneA questo composto aggiungete un pollo intero e tenetelo a marinare un’intera notte.Riscaldate il forno e cuocete ad una temperatura di 200°C per 30 minuti. N.B. Prima di tirare fuori il pollo dal forno, aggiungete una noce di burro.

IngredientiMettere in una ciotola i seguenti ingredienti:• Succo di limone• Sale• Curcuma• Pepe• Aglio• Olio• Paprika (poca)• Prezzemolo tritato

Il pollo arrosto con spezie marocchine di Alija

Condividere una ricetta diventa il modo per conoscersi, per aprirsi e confrontarsi,ma soprattutto un punto di partenza per parlare l’italiano senza timore di sbagliare.

Page 16: Parole come semi

16

PreparazioneMescolate insieme tutti gli ingredienti e condite quanto basta.

CuriositàA piacere è possibile cuocere brevemente a vapore delle carote tagliate a rondelle, prima di mescolarle ed aggiungerle agli altri ingredienti dell’insalata.

Ingredienti• 4 Pomodori tagliati a dadini• 1 Cipolla tagliata a dadini• 2 Cucchiai di olio di oliva• Un ciuffo di prezzemolo sminuzzato• Un pizzico di sale e pepe• Aceto o succo di limone• Cumino

Insalata tradizionale marocchinaRicetta elaborata con la collaborazione di tutte le ragazze del gruppo

Destreggiarsi tra i banchi della verdura, cercando ingredienti freschi e genuini,scoprendo le vocali presenti in un pomodoro e le consonanti di un cespo d’insalata,

ecco una fresca ricetta da preparare con l’arrivo della bella stagione.

Page 17: Parole come semi

17

CuriositàIn alcune regioni del Marocco, nell’impasto del pane,si aggiunge un cucchiaio di olio, semi di finocchio e di papavero.

PreparazioneCon un po’ di olio sulle mani lavorate l’impasto dandogli una forma sferica e lasciatelo riposare per tre minuti.Schiacciate l’impasto fino ad ottenere una forma tonda e uno spessore simile a quello di una focaccia, lasciate riposare altri 15 min.Adagiate l’impasto in una teglia anti-aderente e cuocete in forno ad una temperatura di 220° per circa 20 min.

Ingredienti• 2 Kg. di farina bianca• 500 Gr. di farina integrale • 2 Panetti di lievito di birra• Un pizzico di sale• Un pizzico di zucchero• Acqua tiepida

• Lasciare riposare in una ciotola coperta da un panno per ca. 45 minuti (in estate possono bastare 30 minuti)

Pane tradizionale marocchinoRicetta elaborata con la collaborazione di tutte le ragazze del gruppo

Quest’ultima ricetta è stata motivo di grandi discussioni tra le ragazze che, provenendo da regioni diverse del Marocco,

avevano ognuna una propria opinione sulla versione originale.Grazie a questo “acceso dibattito” abbiamo ricavato una stesura ancora più completa.

Page 18: Parole come semi

18

Informazioni dettagliate sul progetto sono visibili nel sito, dal quale è possibile scaricare risorse quali:materiali didattici, video e rapporti dettagliati sull’esperienza.

www.bazaarproject.eu

Page 19: Parole come semi

19

Si ringraziano:

Naima, Souad, Karima, Yassmine, Kafia, Aziza, Khaddouj, Hasna, Dounia, Najema,

Fatiah, Saiida, Ghizlane, Alija, Ibtisame tutte le altre partecipanti.

Associazione BinariaAssociazione LinguaLiberaTutti

per il supporto dato alla didattica e al progetto tutto.

Assessorato competente per averci concesso di utilizzare la sala della Torre del Molino della Catasta.

Consorzio ABNe nello specifico

Fausto Spilla e Alessandro Marchesiniper la loro disponibilità.

Page 20: Parole come semi

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea.L’ autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilitàsull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

Se io facessi il fornaio, vorrei cuocere il panecosì grande da sfamare tutta, tutta la gente

che non ha da mangiare.

Un pane più grande del sole, dorato, profumato come le viole.Un pane così verrebbero a mangiarlo dall'’India e dal Chili

i poveri, i bambini, i vecchietti e gli uccellini.

Sarà una data da studiare a memoria: un giorno senza fame!Il più bel giorno di tutta la storia.

" Il pane" di Gianni Rodari

With the support of the Grundtvig Programme of the European Union