Pari opportunità delle persone con disabilità

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Contesto e fatti Pari opportunità delle persone con disabilità

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Contesto e fatti

Pari opportunità delle persone

con disabilità

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Indice

Pietre miliari del cammino verso le pari opportunità 7

Dal modello medicalizzato al modello sociale 8

Settori in cui le leggi sulle pari opportunità sono efficaci 12

Sette domande ad Andreas Rieder 18

L’UFPD si presenta 23

Altre organizzazioni che promuovono le pari opportunità 27

Il cammino verso le pari opportunità: a che punto siamo? 31

Le basi legali/Elenco di link 36

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Prefazione

Promuovere le pari opportunità paga sempre

Care lettrici e cari lettori,

ancora oggi le persone disabili devono affrontare diffi-coltà che potrebbero essere evitate. La Costituzione fe-derale e la legge sui disabili impongono l’abbattimento degli ostacoli inutili. Le discriminazioni di cui i portatori di handicap sono vittime non riguardano unicamente le barriere architettoniche, ma anche il contatto diretto e personale con la clientela, i trasporti pubblici, la parte-cipazione a manifestazioni o l’occupazione. La proble-matica delle pari opportunità interessa praticamente tutti gli aspetti della vita privata e sociale come l’allog-gio, la scuola, il lavoro, la famiglia, il tempo libero, l’impegno politico – per citarne solo alcuni.

Spesso si tende a dimenticare che un ambiente privo di ostacoli torna a vantaggio, oltre che dei cosiddetti «disabili», anche di numerose altre persone tra cui anziani, donne incinte e bambini.

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Dal 2004, l’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità ha il compito di attuare la legge sui disabili, promuovendo la parità dei portatori di handicap e adoperandosi per l’eliminazione di qualsiasi discriminazione di diritto o di fatto nei loro confronti.

Con questo opuscolo desideriamo mostrarvi a che punto si trova la Svizzera nel cammino verso le pari opportunità. A tale scopo abbiamo raccolto alcune informazioni importanti sull’argomento.

Non ci resta che ringraziarvi per l’impegno che dedicate alla nostra causa e augurarvi buona lettura.

Andreas Rieder Responsabile dell’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità UFPD

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Lorenz KühniResponsabile sviluppo del personale e diversity management, Ufficio federale delle assicurazioni sociali

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Reto GranelliCliente delle offerte per il tempo libero di insieme

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Il lungo cammino verso le pari opportunità

Le pietre miliari

1981: Anno internazionale delle persone disabiliL’Assemblea generale delle Nazioni Unite proclama il 1981 «Anno internazionale delle persone disabili» all’insegna del motto «completa partecipazione e uguaglianza».

1° gennaio 2000: la Costituzione federale pone le basi delle pari opportunitàL’articolo 8 capoverso 2 della nuova Costituzione fede-rale (Cost.) recita: «Nessuno può essere discriminato, in particolare a causa (…) di menomazioni fisiche, mentali o psichiche».

1° gennaio 2004: entra in vigore la legge sui disabiliLa legge sui disabili (LDis) sancisce un divieto di discriminazione tra l’altro nei settori delle costruzioni accessibili al pubblico, dei trasporti pubblici, della formazione e del perfezionamento.

3 maggio 2008: entra in vigore la ConvenzioneONU sui diritti delle persone con disabilitàLa Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità concretizza i diritti umani generali dei portatori di handicap.

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Dal modello medicalizzato al modello sociale

Pari opportunità: stessi diritti, nessuna disparità

Nel quotidiano, i portatori di handicap si trovano spesso dinanzi a ostacoli che rendono loro difficile, se non addirittura impossibile, partecipare alla vita so-ciale. Basti pensare ai gradini all’ingresso di numerosi edifici, ai timori dei datori di lavoro ad assumere una persona disabile o ai siti Internet inaccessibili ai dispositivi di lettura degli ipovedenti. La politica delle pari opportunità è finalizzata ad abbattere questi ostacoli o perlomeno a ridurli.

L’obiettivo è quello di dare a tutti le medesime possibi-lità. Questa interpretazione delle pari opportunità si basa su una definizione sociale della disabilità che identifica l’elemento «ostacolante» nell’ambiente. Nel modello medicalizzato, rimasto a lungo predominante, la disabilità è invece considerata una caratteristica pret-tamente individuale. Dal cambiamento di paradigma, ossia dall’abbandono del modello medicalizzato a favore del modello sociale della disabilità, dipende la futura impostazione dei provvedimenti per l’attuazione delle pari opportunità.

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Promuovere il cambiamento anche attraverso l’introduzione di normeLe leggi sulle pari opportunità non soltanto introdu-cono nuove norme, ma danno nel contempo inizio a un processo di mutamento sociale. Comportamenti e strutture che sembravano cristallizzati vengono rimessi in discussione. In questo modo, molti ostacoli possono essere evitati ancor prima che insorgano e non devono essere rimossi a posteriori con un grande dispendio di risorse.

In Svizzera si cerca di realizzare le pari opportunità per le persone con disabilità attraverso varie norme giuridi-che. Tra queste, un ruolo fondamentale spetta al di-vieto di discriminazione sancito dalla Costituzione federale, che, tra l’altro, conferisce al legislatore il mandato di prevedere provvedimenti per eliminare gli svantaggi esistenti, e alla legge sui disabili (LDis), che disciplina singoli settori come i trasporti pubblici o le costruzioni accessibili al pubblico (cfr. pag. 7).

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Regina BühlmannDanzatrice di BewegGrund, la compagnia di danza per persone con e senza disabilità

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Più qualità di vitaNegli ultimi anni, alcuni progressi in campo

architettonico sono stati indubbiamente fatti. Tutta-via, in qualità di sportiva, non posso fare a meno di notare che, soprattutto nelle piscine coperte, gli ostacoli – ad esempio all’ingresso, negli spogliatoi o per entrare nelle vasche – non sono stati eliminati. Eppure per me, già qualche piccola miglioria significherebbe una qualità di vita migliore!

Ursina GreuterVincitrice di sei medaglie paralimpiche

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Settori in cui le leggi sulle pari opportunità sono efficaci

L’attuale legislazione svizzera, segnatamente la LDis in vigore dall’inizio del 2004, risulta efficace in diversi settori importanti:

CostruzioniIn questo settore, le disposizioni sulle pari opportunità devono garantire che, nel limite del possibile, le per-sone disabili possano visitare un museo o recarsi in un ristorante senza l’aiuto di terzi. Per questo motivo, l’accesso senza ostacoli alle costruzioni pubbliche costituisce un punto fondamentale della LDis. In gene-rale, molte barriere architettoniche possono essere eliminate con un dispendio di risorse relativamente contenuto.

MobilitàNella nostra società, la mobilità costituisce un’esigenza prioritaria anche per le persone disabili. Inevitabile, quindi, che il buon accesso ai trasporti pubblici occupi un posto di rilievo nella LDis. L’uso autonomo di molti mezzi di trasporto come treni, autobus, battelli o aerei

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deve essere reso possibile, o perlomeno agevolato, da disposizioni di legge concepite appositamente per i portatori di handicap. Ancora oggi, i gradini all’entrata di questi mezzi rappresentano un ostacolo spesso in-sormontabile per le persone con difficoltà motorie, per non parlare della frequente mancanza di segnali ottici o acustici destinati ai passeggeri ipovedenti o audiolesi. Con ogni probabilità, è proprio nel settore dei trasporti pubblici che la LDis ha consentito di compiere i progressi più significativi verso un ambiente non ostacolante.

ScuolaPer i disabili come per i normodotati, la consapevolezza delle pari opportunità inizia a scuola. Il modo più sem-plice perché ciò si verifichi consiste nel creare classi miste, ossia composte di bambini disabili e non disabili che affrontano insieme il percorso di apprendimento (scuola integrativa). Oggi si assiste al moltiplicarsi di forme di insegnamento e modelli scolastici che consen-tono l’apprendimento collettivo. A questo proposito, l’introduzione della Nuova perequazione finanziaria permette di elaborare progetti innovativi per una scolarizzazione integrativa.

Formazione e perfezionamentoIn un periodo in cui dai dipendenti si esige un appren-dimento permanente, la formazione e il perfeziona-mento rivestono un’importanza notevole. Spesso,

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tuttavia, le offerte in tal senso non tengono sufficiente-mente conto delle esigenze delle persone disabili desiderose di apprendere e aggiornarsi. Per quanto riguarda le offerte di perfezionamento pubbliche, la LDis prescrive l’obbligo di adattarle alle esigenze dei portatori di handicap e di eliminare gli svantaggi che ne precludono loro l’accesso.

LavoroÈ sul mercato del lavoro che le pari opportunità incon-trano gli ostacoli più difficili da superare. Da un lato, le persone disabili si trovano spesso dinanzi a timori e pregiudizi (p.es. durante la procedura di reclutamento per un posto di lavoro), dall’altro, invece, devono sovente fare i conti con le barriere architettoniche presenti nei locali del datore di lavoro. L’integrazione professionale dei portatori di handicap compete in primo luogo all’AI, ma la legge federale sull’assicura-zione invalidità (LAI) è orientata più al modello medica-lizzato che non al modello sociale della disabilità.

La LDis obbliga la Confederazione in quanto datore di lavoro a garantire alle persone disabili pari opportunità e a eliminare gli ostacoli che si frappongono alla realiz-zazione di tale obiettivo. Inoltre, l’articolo 17 LDis conferisce al Consiglio federale la facoltà di svolgere o sostenere progetti pilota volti a favorire l’integrazione professionale dei disabili. Il potenziale delle disposi-zioni sulle pari opportunità è lungi dall’essere

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pienamente utilizzato e dovrebbe essere sfruttato maggiormente anche dai datori di lavoro al di fuori dell’Amministrazione federale.

Internet / ComunicazioneI siti Internet di Confederazione, Cantoni e Comuni devono essere facilmente accessibili ai disabili. Ad esempio, tutti i documenti in formato PDF devono poter essere letti dai dispositivi di lettura utilizzati dagli ipovedenti. La prevista attuazione della strategia di governo elettronico e la progressiva estensione del voto elettronico (cfr. pag. 32) produrranno notevoli miglioramenti nella partecipazione democratica da parte dei portatori di handicap. Non vanno inoltre dimenticati i numerosi progressi compiuti negli altri ambiti della comunicazione come la radio e la televi-sione. Al momento, per i privati non sussiste ancora l’obbligo di rendere le proprie offerte Internet conformi alle esigenze dei disabili. Per maggiori informazioni sull’argomento si rimanda al sito www.access-for-all.ch.

CulturaSempre più musei propongono offerte e modalità che tengono conto delle esigenze specifiche dei visitatori disabili, mentre per quanto riguarda gli adeguamenti architettonici la situazione non è ancora ottimale. Anche l’Unione dei teatri svizzeri si sta muovendo per rendere le sale accessibili a visitatori e artisti disabili. Purtroppo, la partecipazione attiva o passiva alle atti-

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vità culturali da parte dei portatori di handicap non è ancora la norma.

SportSu iniziativa dell’UFPD, le associazioni sportive, le orga-nizzazioni sportive dei disabili e le autorità collaborano intensamente per abbattere i numerosi ostacoli che impediscono ai portatori di handicap di avvicinarsi al mondo dello sport. In aggiunta alle misure di carattere architettonico, si tratta di far conoscere e rendere accessibili le offerte sportive affinché le persone disabili possano scegliere uno sport che faccia al caso loro e, nel limite del possibile, lo possano praticare insieme ad atleti normodotati.

Promozione di progettiOltre alla tutela dalle discriminazioni, la LDis prevede anche la concessione di aiuti finanziari per l’attuazione di progetti concreti volti a promuovere le pari opportu-nità. L’UFPD, cui compete l’attività di supporto in questo ambito, deve seguire i progetti selezionati dal Dipartimento federale dell’interno DFI e diffondere gli esempi di buona pratica per incentivare l’avvio di altre iniziative analoghe.

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Ines ZgraggenDanzatrice di BewegGrund, la compagnia di danza per persone con e senza disabilità

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Andreas RiederResponsabile UFPD

Sette domande ad Andreas Rieder

«L’incontro è mille volte più efficace delle migliori leggi»

Signor Rieder, a cinque anni dall’entrata in vigore della legge sui di-sabili e dall’istituzione dell’UFPD,qual è il bilancio di questi due strumenti e a che punto sono lepari opportunità?Andreas Rieder: La legge ha prodotto miglioramenti tangibili soprattutto nell’abbattimento delle barriere archi-tettoniche e nei trasporti pubblici. Le at-tività svolte dal nostro ufficio contribui-scono a dare visibilità alle pari opportunità dei disabili anche laddove questo principio non può essere semplicemente imposto con una legge. Negli ultimi cinque anni sono cambiate molte cose, ma fintanto che laconvivenza tra persone con e senza disabilità non diventerà la norma, le pari opportunità rimarranno al punto di partenza.

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Qual è stata la soddisfazione più grande e quale la delusione più cocente da quando lavora per l’UFPD?È difficile menzionare singoli episodi. La più grande soddisfazione è l’opportunità datami dall’attività che svolgo di poter collaborare con persone interessanti alla realizzazione di progetti avvincenti. La delusione più cocente, dover constatare quanto il cammino per attuare una richiesta di per sé ovvia sia a volte lungo e difficile.

Quali sono i Suoi desideri per il futuro e quali obiettivi concreti si prefigge?Mi auguro che le occasioni di incontro tra persone disabili e non disabili diventino sempre più numerose: ai fini delle pari opportunità, infatti, l’incontro è mille volte più efficace delle migliori leggi. Un mio obiettivo concreto è di riuscire a coinvolgere maggiormente nella realizzazione di progetti sulle pari opportunità anche organizzazioni che sinora non si sono impegnate specificamente in questo ambito.

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Come descrive il Suo lavoro?Molto variato. Le pari opportunità sono un tema trasversale, per cui ogni giorno sono confrontato con problemi nuovi che richiedono un approccio diverso.

Le capita spesso di entrare in contatto con i diretti interessati, oppure il Suo è più un lavoro giuridico d’ufficio e quindi lontano dalla realtà concreta?Il settore delle pari opportunità è molto più concreto di quanto immaginassi inizialmente. Naturalmente una parte delle mie mansioni consiste in attività giuridiche da svolgere in ufficio. Tuttavia, durante l’attuazione delle pari opportunità è fondamentale mantenere il contatto con i diretti interessati e soprattutto con le organizzazioni dei disabili.

Quali tempi richiede il processo di pari opportunità dei disabili?Tempi molto lunghi.

Più lunghi di quelli richiesti dal processo di pariopportunità delle donne?Difficile dirlo. Temo tuttavia che le cose procedano più a rilento, in quanto l’integrazione istituzionale e le strutture dimostratesi essenziali per la parità dei sessi sono meno presenti nel campo delle pari opportunità dei disabili.

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Daniela ZurmühleDanzatrice di BewegGrund, la compagnia di danza per persone con e senza disabilità

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Il team UFPD nella primavera del 2010Davanti, da sinistra a destra: Carlos Kenedy, Selina Lusser-Lutz, Mirjam Gasser Dietro, da sinistra a destra: Rolf Schuler, Andreas Rieder, Simone Stirnimann

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Chi siamo?

L’UFPD si presenta

Integrato nel DFI, l’Ufficio federale per le pari oppor-tunità delle persone con disabilità è il servizio della Confederazione cui è affidato il compito di promuo-vere le pari opportunità e di eliminare le discrimina-zioni nei confronti dei disabili. Attualmente il team dell’UFPD è composto di sette persone. L’Ufficio è stato istituto nel 2004 sulla base della LDis.

Le nostre attivitàAttuazione: in qualità di servizio federale specializzato ci occupiamo di questioni politiche riguardanti le pari opportunità dei disabili, esprimiamo un parere su pro-getti legislativi e misure previste dalla Confederazione e realizziamo programmi e progetti.

Informazione: mediante corsi, incontri e pubblicazioni contribuiamo a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle pari opportunità delle persone disabili.

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Consulenza: sosteniamo i servizi governativi e non governativi nell’applicazione del diritto sulle pari opportunità dei disabili, mettiamo a disposizione il nostro know-how e la nostra esperienza e proponiamo misure appropriate.

Finanziamento: la Confederazione può concedere aiuti finanziari a programmi e progetti che favoriscono l’integrazione delle persone disabili; da parte nostra valutiamo e seguiamo i progetti prescelti.

Collaborazione: poiché le pari opportunità sono un tema che concerne tutti e che va ben oltre il nostro set-tore di attività, collaboriamo con altri servizi specializzati del settore pubblico e privato e con le organizzazioni dei disabili. Il nostro lavoro è completato in particolare dal centro «Égalité Handicap» della Conferenza delle orga-nizzazioni dell’aiuto privato alle persone handicappate DOK che presta consulenza giuridica a persone discrimi-nate a causa della loro disabilità (cfr. pagg. 27-29).

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Mirjam GasserStudentessa, Università di Ginevra

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Reto Granelli

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Altre organizzazioni che promuovono le pari opportunitàÉgalité HandicapServizio specializzato che si adopera per l’eliminazione delle disparità di trattamento e per la realizzazione delle pari opportunità dei disabili. Égalité Handicap risponde alle domande dei portatori di handicap e di tutti gli interessati su questioni relative al divieto di discriminazione e al diritto in materia di pari oppor-tunità, e offre consulenza legale alle vittime di svan-taggi dovuti alla loro disabilità.

Marktgasse 313011 BernaTel. 031 398 50 34www.egalite-handicap.ch

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Centro svizzero per la costruzione adatta agli andicappati Centro che promuove un modo di costruire conforme alle esigenze dei disabili. A tale scopo, elabora norme e pubblica direttive, schede informative ecc., promuove lo scambio di esperienze e sviluppa strategie volte a favorire l’accettazione di un approccio costruttivo rispettoso delle esigenze dei portatori di handicap.

Kernstrasse 578004 ZurigoTel. 044 299 97 97www.hindernisfrei-bauen.ch

Ufficio svizzero disabili e trasporti pubblici (Fachstelle Behinderte und öffentlicher Verkehr, BöV)Questo ufficio è da anni il partner ufficiale di autorità, FFS e altre imprese di trasporto su questioni legate al trasporto di disabili su mezzi pubblici.

Froburgstr. 44601 OltenTel. 062 206 88 40www.boev.ch

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Organizzazioni dei disabili Anche i numerosi gruppi di autoaiuto e le organizza-zioni dei disabili svolgono un ruolo di primo piano nella promozione delle pari opportunità dei portatori di han-dicap. Basti citare a titolo esemplificativo la Conferenza delle organizzazioni dell’aiuto privato alle persone han-dicappate DOK che riunisce tutte le principali organiz-zazioni private impegnate nell’autoaiuto e nell’aiuto ai disabili. Oltre a coordinare la tutela degli interessi dei suoi membri a livello nazionale negli ambiti della poli-tica sociale e della politica delle pari opportunità, la DOK funge da interfaccia per lo scambio di informazioni tra le diverse organizzazioni dei disabili, nonché da punto di riferimento per i media e da organo consultivo per le autorità politiche. Per attuare il mandato costituzionale delle pari opportunità delle persone disabili la DOK gestisce il servizio specializzato «Égalité Handicap».

Segreteria DOKBürglistr. 118002 Zurigo Tel. 044 201 58 62www.integrationhandicap.ch/index/menuid/13

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Congratulazioni!Mi congratulo con l’UFPD per i suoi primi cin-

que anni di attività e ringrazio di cuore tutti i membri del team per il loro instancabile impegno nel promuovere le pari opportunità dei disabili in Svizzera. Il cammino è tracciato e l’UFPD lo sta percorrendo con grande determinazione e coerenza. Nessuno meglio di questo team sa quanta strada resti da fare per avvicinarci all’obiettivo. Auguro all’UFPD tanta creatività e tenacia, ma anche grandi soddisfazioni nell’assolvere questo importante compito.

Dr. Aiha ZempPsicoterapeuta, già responsabile della «Fachstelle für Behin-derung und Sexualität – gegen sexualisierte Gewalt», Basilea

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Il cammino verso le pari opportunità

A che punto siamo?

Grazie all’introduzione di nuove leggi (Cost., LDis, nuova LAI, cfr. pag. 7) sono già stati conseguiti alcuni miglioramenti di rilievo. Ciò nonostante, alle pari opportunità delle persone disabili non viene ancora attribuita l’attenzione che meritano. Il cammino verso questo obiettivo è lungo, ragione per cui Confedera-zione, servizi specializzati, organizzazioni dei disabili e diretti interessati sono chiamati a dar prova di grande perseveranza nel continuare a riaffermare i diritti dei portatori di handicap.

Le prescrizioni di legge disciplinano principalmente:

— l’accesso a costruzioni e impianti— l’accesso a servizi (p.es. comunicazione)— la formazione— i trasporti pubblici— il lavoro

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In questi ambiti, il bilancio dei risultati ottenuti negli ultimi anni grazie alle prescrizioni di legge sulle pari opportunità dei disabili è in chiaroscuro. «La delu-sione più cocente è dover constatare quanto il cammino per attuare una richiesta di per sé scontata sia a volte lungo e difficile», dichiara il responsabile dell’UFPD Andreas Rieder (cfr. intervista pag. 18). I cambiamenti che saltano maggiormente all’occhio (anche dei profani) sono le trasformazioni architettoni-che come la costruzione di rampe e l’installazione di ascensori. Poiché quasi tutti i Cantoni si erano dati da fare ancor prima dell’entrata in vigore della LDis, la legge federale ha rafforzato tale evoluzione positiva.

Il voto elettronico, uno strumento con un grande potenzialeNel settore della comunicazione, una serie di studi sull’accessibilità indica che i siti Internet della Confede-razione sono facilmente consultabili. Lo stesso vale per aziende come La Posta, Credit Suisse e Migros. Per quanto riguarda la partecipazione priva di ostacoli ai processi democratici da parte delle persone disabili, e in particolare degli ipovedenti, il voto elettronico – nel pieno rispetto della segretezza del voto – offre un potenziale ragguardevole. Su questo fronte, notevoli progressi sono già stati compiuti anche grazie ai progetti pilota condotti in singoli Cantoni.

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L’UFPD ha ravvisato un ritardo da colmare nel settore della formazione e segnatamente nelle scuole elemen-tari. Occorre in particolare scostarsi da un approccio esclusivo focalizzato sui deficit delle persone disabili per privilegiare un orientamento più integrativo. Nel settore in questione, infatti, nonostante le diverse sentenze emesse al riguardo dai tribunali, sussistono ancora troppo spesso incertezze su come far fronte alle esigenze individuali dei disabili.

Realizzazione a tappe nei trasporti pubbliciNel settore dei trasporti pubblici, la LDis ha rafforzato l’evoluzione positiva delineatasi già prima della sua entrata in vigore. Le prescrizioni dettagliate e vincolanti per un sistema di trasporti pubblici accessibile a tutti consentono soluzioni sostenibili nella pratica. La realiz-zazione di una rete primaria priva di ostacoli entro la fine del 2013 è sulla buona strada, anche se sul fronte dei trasporti in tram e in autobus si dovranno intensificare gli sforzi per riuscire a rispettare i termini stabiliti. Poi-ché i lunghi tempi di realizzazione penalizzano gli at-tuali utenti disabili, è opportuno non rimandare ecces-sivamente l’attuazione delle misure di adeguamento.

Nel settore dell’occupazione, l’UFPD stila un bilancio negativo: nel mondo del lavoro gli strumenti legali a favore dei dipendenti federali disabili non hanno sortito gli effetti sperati. Per migliorare l’integrazione professionale occorrono pertanto incentivi concreti e

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misure accompagnatorie per superiori e dipendenti. Anche l’auspicato effetto emblematico della LDis sui Cantoni si è manifestato solo limitatamente, ad esempio attraverso l’adozione di disposizioni del diritto del personale. Per di più, i rapporti di lavoro retti dal diritto privato esulano dal campo di applicazione della LDis.

Un rapporto completo sugli sviluppi e le prospettive in relazione alle pari opportunità delle persone disabili nel periodo 2004 – 2009 può essere consultato all’indirizzo www.edi.admin.ch/ebgb ➝ Offerta ➝ Pubblicazioni oppure ordinato all’UFPD.

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Ines Zgraggen

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Elenco di link

Le basi legali

La LDis sancisce una serie di diritti concreti che le per-sone disabili e le relative organizzazioni possono riven-dicare, ad esempio nel caso in cui un portatore di han-dicap sia vittima di una discriminazione perché non può accedere a un edificio, salire su un mezzo di trasporto pubblico o usufruire di un servizio come una persona normodotata. Poiché nella LDis la descrizione di tali di-ritti è molto generica, si è resa necessaria una loro con-cretizzazione in due ordinanze: l’ordinanza concernente la concezione di una rete di trasporti pubblici conforme alle esigenze dei disabili (OTDis) disciplina esclusiva-mente il settore dei trasporti pubblici, mentre l’ordi-nanza sui disabili (ODis) contempla disposizioni inerenti a diversi ambiti, in particolare:

— le costruzioni: al riguardo, l’ODis spiega cosa intende la LDis per «costruzioni accessibili al pubblico», «im-mobili d’abitazione» ed «edifici con posti di lavoro»;

— i servizi: a questo proposito l’ODis cita esempi di servizi ai quali, conformemente alla LDis, i disabili devono poter accedere senza ostacoli;

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— le condizioni per la concessione di aiuti finanziari a progetti relativi alle pari opportunità delle persone disabili;

— le organizzazioni di aiuto ai disabili alle quali la LDis conferisce il diritto di ricorso.

Link Costituzione federale (Cost.)www.admin.ch/ch/i/rs/101/index.html

Link LDiswww.admin.ch/ch/i/rs/151_3/index.html

Link ODiswww.admin.ch/ch/i/rs/151_31/index.html

Link OTDiswww.admin.ch/ch/i/rs/151_34/index.html

Link ORTDis (requisiti tecnici)www.bav.admin.ch/mobile/01244/01259/index.html?lang=it

Link Convenzione ONUwww.edi.admin.ch/ebgb ➝ Pari opportunità ➝ Il diritto delle pari opportunità ➝ Internazionale

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Un principio indiscutibileL’insieme dei dipendenti della Posta riflette

la pluralità della società svizzera. Per questo motivo le persone disabili sono chiaramente parte integrante della nostra cultura aziendale.

Jürg BucherDirettore generale della Posta Svizzera

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Sigla editoriale

Redazione: UFPD / Klarkom, Berna (Urs Frieden)Impaginazione: Centro dei media elettronici CEM 2011, Copyright UFPD

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UFPD

Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità 3003 Berna

Tel. +41 (0)31 322 82 36Fax +41 (0)31 322 44 [email protected]/ebgb