Paradisi terrestri MAURITIUS - Acqua & Sapone 57... · 2014-11-20 · ci. Tra Royal Street e Jummah...

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57 Paradisi terrestri MAURITIUS Viaggio in uno dei pochi luoghi del mondo rimasti incontaminati, che ha tante storie da raccontare. Impariamo a conoscerla! L’isola dei vostri sogni MOZZAFIATO Una veduta aerea della spiaggia su cui si affaccia il Trou aux Biches, l’hotel di lusso situato sulla costa Nord dell’isola.

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Paradisi terrestri

MAURITIUSViaggio in uno dei pochi

luoghi del mondo rimasti incontaminati, che ha

tante storie da raccontare. Impariamo a conoscerla!

L’isola dei vostri sogni

MOZZAFIATOUna veduta aerea della spiaggia su cui si affaccia il

Trou aux Biches, l’hotel di lusso

situato sulla costa Nord dell’isola.

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V ista dall’alto sembra la tavo-lozza di un pittore: le spiag-ge di sabbia bianca, il ma-

re blu, le coltivazioni di canna da zucchero verde chiaro punteggiate da banani e altre piante di un co-lore verde più scuro. Il risultato è quest’isola vulcanica dell’Oceano Indiano, considerata, a ragione, uno degli ultimi paradisi terre-stri. Un luogo fatto di mare e na-tura dove i confi ni dell’uno spesso si confondono in quelli dell’altro. È un errore, infatti, insistere nei luo-ghi comuni che Mauritius sia tutta in quei 330 chilometri di spiagge citati da guide e tour operator.

Oltre al mare c’è di più. C’è un entroterra da conoscere e da vi-vere. Mauritius, con l’isola abita-ta di Rodrigues, circa 560 km a nord-est, e alcuni isolotti coralli-ni come Cargados Carajos e Aga-lega, fa parte delle Mascarene.

La capitale Port Louis sorge sulla costa nord-

ovest dell’isola, protetta dalla picco-la catena montuosa dei monti Mo-ka. Fu costruita in questa posizione strategica, intorno a un porto pro-tetto e aperto all’attività commer-ciale dell’Oceano Indiano. Da vede-

re: la Cittadella, detta anche Fort Adelaide, una vera e propria roc-ca fortifi cata, posta sulle alture a nord del Campo di Marte. Un tem-po roccaforte per l’appostamento e il controllo di eventuali disordini all’interno della città. Ora sede di concerti e diversi spettacoli artisti-ci. Tra Royal Street e Jummah Mo-sque Street, si staglia la Moschea Jummah, la principale dell’isola.

I colonnati interni, i pavimenti in marmo e le terrazze, costruiti con materiali provenienti dall’India, valgono la sosta. Bellissima anche la porta d’ingresso, in tek scolpito, con un arco decorato e incisioni in rame. Due sono le cattedrali i della città: quella cattolica di Saint Lou-is, e quella anglicana di St. James, in Poudrière Street. La prima ven-

ne più volte ricostruita. Alla sua si-nistra si trova il palazzo episcopale, in stile coloniale ottocentesco e un bellissimo giardino. La cattedrale di St. James sorge su una polve-riera, trasformata dagli inglesi in luogo di culto nel 1812 e consacrata solo nel 1850. Da non perdere la vi-sita alla pagoda cinese che sorge ai piedi della collina Signal. Bello da vedere è anche il mercato Centrale fra Farquhar Street e Queen Street che con le sue coloratissime banca-relle offre un’atmosfera allegra e una gran varietà di prodotti.

Oltre ai tradizionali souvenir di artigianato malgasci, si posso-no ammirare cataste variopinte di frutta e verdura e trovare i tipici rimedi della medicina ayurvedica proposti dagli erboristi, consistenti in foglie di diverse piante con cui vengono preparate infusioni. Al Museo di Storia Naturale è esposta la perfetta riproduzione di un dodo, uccello estintosi nel 1681 e divenuto un simbolo della necessità di salva-guardare l’ecosistema. È la princi-pale attrattiva di questa interes-sante collezione che vanta nume-rosi esemplari di specie scomparse a causa dell’uomo, come il piccione

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MADAGASCARMAURITIUS

Oceano India

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STILI DIVERSIIn questa foto, il tempio indù di Port Louis. A destra, la chiesa di Cap Malheureux.

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olandese delle Seychelles, lo storno crestato di Bourbon e il pappagal-lo del Madagascar e una ricchis-sima rassegna di animali marini. Infine, soprattutto se siete appas-sionati di filatelia, fate un salto al Museo Postale (ingresso gratuito) che vanta un’impressionante col-lezione di francobolli di Mauritius, fra cui alcune copie dei celeberrimi “Post office”, che, emessi nel 1847, vennero immediatamente ritirati per un errore di dicitura e sono fra i più ambiti dai collezionisti.

La costa NordSi caratterizza per la bellezza

delle spiagge bianche, circondate e protette dalla barriera corallina,

piccolo paradiso per il turista in cerca di riposo e tranquillità. Per chi, invece, cerca un clima più mon-dano, ci sono innumerevoli locali che si susseguono lungo il litorale e che hanno fatto guadagnare al-la regione la fama di Saint Tropez mauriziana. A completare le bel-lezze del nord i bellissimi giardini di Pamplemousses, famosi in tut-to l’Oceano Indiano fin dal ’700.

Il parco, creato nel 1735 dal go-vernatore Mahé de La Bourdon-nais, ebbe da allora fortune alterne, fino al 1849, anno in cui un orticol-tore inglese, James Duncan, lo rile-vò piantandovi un gran numero di palme, tuttora visibili. All’ingresso si fronteggiano una bellissima can-cellata in ferro battuto e la chiesa

più antica dell’isola, San France-sco, costruita nel 1756. All’interno più di 500 specie, alcune rare, come la Talipot palm che germoglia solo dopo 50 anni con un’infiorescen-za composta da tantissimi piccoli fiori, per una lunghezza di circa 5 metri, destinata ad appassire dopo poco tempo. Le principali attratti-ve sono le gigantesche ninfee della specie Victoria Regia, originarie dell’Amazzonia, una pianta di Fi-cus Religiosa di 200 anni, nume-rosi esemplari di bambù dorato, di alberi della gomma e, per Natale, un albero con foglie a forma di cro-cifissi. Aromi e profumi di zenze-ro, cannella, noce moscata, canfora e sandalo riempiono l’aria di note

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A lezione di cucina con i suggerimenti di Nonna Shanti Maurice

Premiata come Best Initiative in Clients Experience, la Grandma’s Kitchen di Shanti Maurice permette di vivere ai bambini ospiti del resort un’esperienza dal

sapore famigliare e di tornare a casa con un souvenir davvero inedito: una nonna in più! Il boutique hotel di Nira Resorts nell’Oceano Indiano, organizza una giornata intera da passare con la nonna di un membro del proprio staff. Mentre i grandi si occupano della ricerca degli ingredienti al mercato, i piccoli possono divertirsi con i pronipoti della nonna mauriziana e giocare tutti insieme a preparare parte della cena, prima di sedersi a tavola per un vero e proprio pasto in famiglia, con tanto di racconto delle storie e leggende tradizionali dell’isola che nessuno sa raccontare meglio delle nonne. Il prezzo della cena è fisso ed è di 25 euro, cinque dei quali saranno devoluti alla fondazione Grandma’s Shanti Home, che si occupa sia di assistere, tra gli abitanti dell’isola di Mauritius, gli anziani in difficoltà, sia di aiutare i bambini portatori di handicap. Per saperne di più si può visitare il sito: www.shantimaurice.com.

sport e tanta natura in un contesto paradisiaco, lambito da un mare che più azzurro non si puòA sinistra, una delle spiagge più belle dove c’è il Dinarobin Hotel e, a destra, la piscina del The Residence sulla costa Est.

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fragranti ed esotiche. Spostandosi verso est da Grand Baie, si incon-tra il villaggio di Pereybère e subi-to dopo Cap Malheureux, il punto più a nord dell’isola. Questa spiag-gia, ora, è meta di molti giovani.

Nelle vicinanze, a Goodlands, si trova Historic Marine, la famosa fabbrica di modellini di navi, me-ta di collezionisti da tutto il mon-do. Al largo della costa, si staglia il profilo di quattro piccole isole: Coin de Mire, il cui nome deri-va dalla sua rassomiglianza con l’angolo di mira di un cannone; Ile Plate, sede di un faro e di un piccolo cimitero del secolo scorso.

Sapori d’OrienteFu occupata per la prima vol-

ta dagli olandesi verso la fine del XVI secolo. Ora, a latere dei vil-laggi di pescatori e alla coltivazio-ne di canna da zucchero, è nato un turismo d’élite, favorito dall’iso-lamento e dalla tranquillità delle meravigliose spiagge. La barriera corallina forma lagune dai colo-ri spettacolari su cui si affaccia-no gli splendidi hotel e resort per cui questa costa è famosa. Da visi-

tare il Centre de Flacq, una delle principali città della costa, sede di un noto mercato. Di grande fasci-no i suoi grandi palazzi ottocente-schi, in particolare il Tribunale Di-strettuale, monumento nazionale.

Pochi passi e si arriva a Poste de Flacq, con la sua spiaggia, il casinò e la possibilità di visitare uno dei più famosi templi indù. La Punta del Diavolo è il promontorio da cui è possibile ammirare l’intera costa che parte da Trou d’Eau Douce per arrivare a Vieux Grand Port, tra i più antichi insediamenti creoli, ri-salente al ’600, è famosa per le sue coltivazione di canna da zucchero.

Verso SudCaratterizzata dal profilo del-

le coltivazioni di canna da zuc-chero e delle enormi piantagioni, spesso aperte alla visita del pub-blico. All’interno il territorio è

costellato di laghi, fiumi, torren-ti, cascate e bacini idrici. La bar-riera corallina in questo punto si assottiglia e quindi la costa è più frastagliata che al nord, con un aspetto più aspro e selvaggio.

Le Morne L’incredibile mole di Le Morne

Brabant, uno sperone roccioso alto 556 metri che dà il nome all’inte-ra penisola, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2008, è uno degli angoli più incantevoli dell’isola.

Quest’area vanta spiagge da car-tolina e alcuni hotel tra i più chic di Mauritius. Qui si possono fare escursioni e kitesurf. Lungo la co-sta occidentale, caratterizzata dai rilievi montuosi di Moka e della Chaîne de Grand Port, il territorio è attraversato da fiumi e i dislivelli che creano imponenti salti d’acqua, come le cascate del Tamarin.

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come in un bel sogno La spiaggia di Belle Mare è tra le

perle di questo paradiso e, a detta di molti, tra le migliori dell’isola.

location romantiche

A destra, la piscina esterna

dello Shanti Maurice, situato sulla costa Sud

dell’isola.