pacciamatura

3
VITA IN CAMPAGNA 7-8/2007 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE 53 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE L’adozione della pacciamatura (di paglia, di teli in polietilene e di mate- riale biodebradabile (come amido di mais) consente di controllare le erbe in- festanti senza dover ricorrere al diserbo chimico, ma non solo. Con questa tec- nica agronomica, infatti, è possibile prevenire l’insorgenza di alcune malat- tie fungine, come i marciumi, e impedi- re il ciclo di sviluppo di alcuni insetti parassiti (come ad esempio la mosca del sedano). PER PREVENIRE I MARCIUMI DEL FRUTTO È MOLTO EFFICACE LA PACCIAMATURA DI PAGLIA La copertura del terreno con la pa- glia, soprattutto tra le file (mentre sulla fila si può anche usare il telo in polieti- lene o in amido di mais), è molto utile in particolare su colture come melone, an- guria e zucca perché evita ai frutti di cre- scere a contatto con eventuale acqua sta- gnante e subire infezioni di funghi che provocano marciumi. La presenza di acqua e/o di elevata umidità, sommata alle alte temperature estive, favorisce infatti gli attacchi pa- rassitari da parte di funghi come Pythim ultimum (agente della malattia della pi- tiosi dei frutti, vedi la foto n. 4 qui in basso) e Rhizoctonia solani (agente del- la malattia della rizottoniosi) che posso- no penetrare nelle piante anche nella zo- na di contatto tra frutto e terreno. Soprattutto d’estate, quando le piog- ge sono di notevole intensità (tempora- li), l’azione battente delle gocce d’ac- qua tende a modificare la superficie del terreno, formando una crosta imper- meabile che impedisce lo sgrondo del- l’acqua in eccesso e la fa ristagnare in piccole pozzanghere nelle quali può ca- pitare che siano parzialmente immersi i frutti. La presenza di un adeguato strato di paglia evita dunque la formazione di crosta superficiale e di sacche d’acqua e tiene sollevato il frutto dal terreno. Inoltre, quando piove, la paglia limita la diffusione di schizzi d’acqua misti a ter- ra che potrebbero imbrattare la vegetazio- Con la pacciamatura è possibile contenere alcuni funghi e insetti parassiti La pacciamatura (con paglia, polietilene o materiale biodegradabile) delle piante da orto non è utile solo per il controllo delle erbe infestanti, ma offre interessanti opportunità, a seconda del materiale utilizzato, anche nel contenimento di alcuni marciumi provocati da funghi e insetti parassiti Su pomodoro da salsa la paglia (1) evita il contatto dei frutti col terreno bagnato, li- mitando le infezioni del fungo parassita Rhizoctonia solani. Inoltre, quando piove, la paglia limita la diffusione di schizzi d’acqua misti a terra che potrebbero imbrat- tare la vegetazione (2) e fungere da veicolo di molti funghi o batteri eventualmente sopravvissuti nei residui delle colture precedenti 1 2 Soprattutto d’estate, dopo i temporali, il terreno tende a destrutturarsi, formando una crosta superficiale che impedisce lo sgrondo dell’acqua in eccesso, la quale, di con- seguenza, ristagna in piccole pozzanghere su cui può capitare che poggino i frutti; su melone, anguria, zucca la paglia (3) evita il contatto dei frutti col terreno bagnato, li- mitando le infezioni da Pythium ultimum (4): nella foto un melone colpito 3 4 La pacciamatura (in questo caso è stata usata la paglia) può essere un efficace strumento di contenimento degli attacchi di alcuni funghi parassiti delle colture orticole

Transcript of pacciamatura

Page 1: pacciamatura

VITA IN CAMPAGNA 7-8/2007 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE 53

AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE

L’adozione della pacciamatura (di paglia, di teli in polietilene e di mate-riale biodebradabile (come amido di mais) consente di controllare le erbe in-festanti senza dover ricorrere al diserbo chimico, ma non solo. Con questa tec-nica agronomica, infatti, è possibile prevenire l’insorgenza di alcune malat-tie fungine, come i marciumi, e impedi-re il ciclo di sviluppo di alcuni insetti parassiti (come ad esempio la mosca del sedano).

PER PREVENIRE I MARCIUMI DEL FRUTTO È MOLTO EFFICACE

LA PACCIAMATURA DI PAGLIA

La copertura del terreno con la pa-glia, soprattutto tra le fi le (mentre sulla fi la si può anche usare il telo in polieti-lene o in amido di mais), è molto utile in particolare su colture come melone, an-guria e zucca perché evita ai frutti di cre-scere a contatto con eventuale acqua sta-gnante e subire infezioni di funghi che provocano marciumi.

La presenza di acqua e/o di elevata umidità, sommata alle alte temperature estive, favorisce infatti gli attacchi pa-rassitari da parte di funghi come Pythim ultimum (agente della malattia della pi-tiosi dei frutti, vedi la foto n. 4 qui in basso) e Rhizoctonia solani (agente del-la malattia della rizottoniosi) che posso-no penetrare nelle piante anche nella zo-na di contatto tra frutto e terreno.

Soprattutto d’estate, quando le piog-ge sono di notevole intensità (tempora-li), l’azione battente delle gocce d’ac-qua tende a modifi care la superfi cie del terreno, formando una crosta imper-meabile che impedisce lo sgrondo del-l’acqua in eccesso e la fa ristagnare in piccole pozzanghere nelle quali può ca-pitare che siano parzialmente immersi i frutti.

La presenza di un adeguato strato di paglia evita dunque la formazione di crosta superfi ciale e di sacche d’acqua e tiene sollevato il frutto dal terreno.

Inoltre, quando piove, la paglia limita la diffusione di schizzi d’acqua misti a ter-ra che potrebbero imbrattare la vegetazio-

Con la pacciamatura è possibile contenerealcuni funghi e insetti parassiti

La pacciamatura (con paglia, polietilene o materiale biodegradabile) delle piante da orto non è utilesolo per il controllo delle erbe infestanti, ma offre interessanti opportunità, a seconda del materiale

utilizzato, anche nel contenimento di alcuni marciumi provocati da funghi e insetti parassiti

Su pomodoro da salsa la paglia (1) evita il contatto dei frutti col terreno bagnato, li-mitando le infezioni del fungo parassita Rhizoctonia solani. Inoltre, quando piove, la paglia limita la diffusione di schizzi d’acqua misti a terra che potrebbero imbrat-tare la vegetazione (2) e fungere da veicolo di molti funghi o batteri eventualmente sopravvissuti nei residui delle colture precedenti

1 2

Soprattutto d’estate, dopo i temporali, il terreno tende a destrutturarsi, formando una crosta superfi ciale che impedisce lo sgrondo dell’acqua in eccesso, la quale, di con-seguenza, ristagna in piccole pozzanghere su cui può capitare che poggino i frutti; su melone, anguria, zucca la paglia (3) evita il contatto dei frutti col terreno bagnato, li-mitando le infezioni da Pythium ultimum (4): nella foto un melone colpito

3 4

La pacciamatura (in questo caso è stata usata la paglia) può essere un effi cace strumento di contenimento degli attacchi di alcuni funghi parassiti delle colture orticole

Page 2: pacciamatura

54 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE VITA IN CAMPAGNA 7-8/2007

Ecco perché la pacciamatura ostacola lo sviluppo della mosca del sedano

La femmina adulta depone un uovo inserendolo nella foglia; dall’uovo nasce una larva, priva di zampe, che vive all’interno della foglia nutrendosi dei suoi tessuti e scavando delle gallerie (ben visibili dall’esterno); raggiunta la matu-rità, la larva esce dalla foglia e si lascia cadere sulla superfi cie del terreno (ed è qui che esplica la sua azione il telo pacciamante, vedi foto 1 e 2 qui sotto) per poi interrarsi a pochi centimetri di profondità; qui si impupa e si trasforma in adulto alato, che poi sfarfalla dal terreno chiudendo così il ciclo di sviluppo. L’insetto sverna nel terreno allo stadio di pupa e in un anno compie 4-5 genera-zioni, da aprile a ottobre. Le popolazioni più consistenti di adulti si riscontrano nel periodo estivo-autunnale, in corrispondenza del quale l’insetto può compie-re più generazioni sulla stessa pianta, causando gravi danni.

ne e veicolare le spore di molti funghi o batteri parassiti, eventualmente sopravvis-suti nei residui delle colture precedenti.

LA PACCIAMATURA CON I TELIOSTACOLA IL CICLO

DI SVILUPPO DI ALCUNI INSETTI

Con i teli in polietilene o in materiale biodegradabile (amido di mais) è possibi-le contrastare la mosca del sedano (Phi-lophylla heraclei), un dittero che procura danni a sedano, prezzemolo e carota (vedi quanto detto nel riquadro qui sopra), so-prattutto a spese delle foglie, e molto co-mune negli orti.

La pacciamatura fatta con teli rappre-senta un ostacolo insormontabile per le larve mature nella fase in cui si lasciano cadere dalle foglie e cercano d’interrarsi, perché, non avendo zampe, hanno limitate capacità di movimento. Finiscono così per morire di fame, oppure vengono predate da uccelli, ragni e altri nemici naturali, mentre cercano un varco verso il terreno. Con questo accorgimento si impedisce, dunque, lo sviluppo di più generazioni sulla stessa pianta.

Purtroppo, con lo stesso meccani-smo, la pacciamatura fatta con

teli impedisce il completamento del ci-clo di sviluppo di Aphidoletes aphidi-myza, un importante insetto utile per l’orto e il frutteto che allo stadio di larva si nutre di afi di (vedi il suo ciclo di svi-luppo qui a lato).

Sulle colture orticole interessate da at-tacchi di afi di e presenza di Aphidoletes aphidimyza – come, per esempio, melo-ne, anguria, zucchino, zucca, melanzana, peperone, pomodoro – occorre quindi fa-re attenzione al tipo di pacciamatura che si usa per non ostacolare la crescita delle popolazioni di questo insetto utile. Su zucchino, melanzana, peperone e pomo-doro è meglio usare la paglia sulla fi la; su zucca, melone e anguria (che sono specie dallo sviluppo strisciante) si può anche usare il telo sulla fi la, ma non tra le fi le, dove è meglio lasciare il suolo nudo op-pure usare la paglia.

In tutti i casi è sempre molto utile la-sciare crescere, ai margini delle coltiva-zioni o tra le fi le, alcuni esemplari di er-

A-Le femmine adulte della mosca del sedano depongono le uova nelle foglie. B-Dall’uovo nasce una larva che si nutre scavando delle gallerie all’interno della fogliaA B

1-Senza pacciamatura con telo le piante possono subire molti danni perché la mosca del sedano può compiere più cicli a carico della stessa pianta. 2-In pre-senza di teli pacciamanti i danni si riducono signifi cativamente

1 2

La pacciamatura con teli può ostacolare anche un insetto utile contro gli afi di: l’Aphidoletes aphimyza

Ciclo di sviluppo. Le femmine adulte (A) depongono le uova (B) sulla superfi cie delle foglie in cui ci sono le colonie di afi di; dalle uova nascono larve prive di zampe (C) che si muovono strisciando tra gli afi di (vedi foto in basso a destra), predandoli; una volta raggiunta la maturità, le larve si lasciano cadere sulla superfi cie del suolo per interrearsi, impuparsi (D) e quindi trasformarsi in adulti alati. La pacciamatura, perciò, può essere un ostacolo se viene fatta con teli. La larva (mm 5) di Aphidoletes aphidi-

myza-a, è un predatore di afi di-b (mm 2)

b

a

b

A

B

C

D

Page 3: pacciamatura

VITA IN CAMPAGNA 7-8/2007 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE 55

be spontanee (quelle che abbiamo chia-mato «malerbe utili» nel n. 5/2006, a pag. 53) che, infestandosi spontanea-mente di afi di, permettono comunque a una parte della popolazione di Aphidole-tes aphidimyza presente di mantenersi indipendentemente dalla resenza di teli pacciamati nelle piante coltivate.

PREGI E DIFETTI DELLE DIVERSE PACCIAMATURE

Paglia. Va usata preferibilmente pa-glia di cereali autunno-vernini (per esempio frumento, orzo, segale, farro) o di riso. La paglia va stesa sul terreno la-vorato e bene affi nato in quantità tale da impedire alla luce del sole di colpire la superfi cie del suolo (in genere può ba-stare uno strato di 10 cm). In caso di for-ti venti la paglia non viene spostata per-ché basta una pioggia o una irrigazione per compattarla.

Pregi: contiene le infezioni dei frutti da funghi e non ostacola il ci-

clo dell’insetto utile Aphidoletes aphidi-myza (vedi foto nel riquadro in basso di paina precedente), molto apprezzato perché predatore di afi di. D’estate man-tiene mite la temperatura del terreno con grande benefi cio per la produttività del-le piante. Permette di utilizzare al me-glio l’acqua piovana consentendone l’in-fi ltrazione nel suolo.

Difetti: non è effi cace nel contene-re lo sviluppo della mosca del se-

dano. A fi ne inverno rallenta il riscalda-mento del terreno e quindi ritarda un po’ la crescita delle colture.

Teli in polietilene e teli di materia-le biodegradabile (amido di mais). Vanno usati preferibilmente teli dello spessore di 0,05 mm per il polietilene e dello spessore di 0,015 mm per l’amido di mais.

Pregi: sono effi caci nel contenere lo sviluppo delle popolazioni della

mosca del sedano. A fi ne inverno acce-lerano il riscaldamento del terreno e quindi la raccolta precoce delle colture primaverili (come lattuga, pomodoro, zucchino, ecc.).

Difetti: ostacolano il ciclo di svi-luppo dell’insetto utile Aphidoletes

aphidimyza. D’estate riscaldano troppo il terreno e abbassano la produttività delle piante; inoltre non permettono l’in-fi ltrazione dell’acqua piovana.

Luca Conte