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SALVATORE PUPILLO
NUVOLE
NUVOLE
NUVOLE
4 | NUVOLE
FUORI S’ESTENDE LA TERRA VUOTA FINO ALL’ORIZZONTE, S’APRE IL CIELO DOVE CORRONO LE NUVOLE.
NELLA FORMA CHE IL CASO E IL VENTO DANNO ALLE NUVOLE L’UOMO È GIÀ INTENTO A RICONOSCERE FIGURE:
UN VELIERO, UNA MANO, UN ELEFANTE…
ITALO CALVINO, LE CITTÀ INVISIBILI
Protagonista di questa serie di lavori è un sapiente gioco di contrasti in cui campiture uniformi sono graffiate da un’intensa gestualità. Il lirismo cromatico degli sfondi, modulati da tonalità eteree che generano un ef-fetto di soffice evanescenza, è spezzato da vibranti segni formulati attra-verso un tocco spontaneo ma mai casuale, impulsivo ma meditato. In quella che parrebbe essere una contraddizione, il pennello si lascia condurre dall’istinto ma le sue scie sono oculatamente calibrate, non dis-simili dai disegni tracciati su carta prima di confrontarsi con la tela. Tra-spare così una ricerca ostinata - quasi ossessiva - di un equilibrio indi-spensabile all’armonia del risultato finale. Gli sfondi sono stratificazioni di velature cromatiche che sembrano evo-care una sensazione più che una realtà tangibile, immergendo l’osserva-tore in atmosfere impalpabili simili a dense nuvole vaporose dalla cromia delicata. Tracce filiformi, circolari, puntiformi e lineari si stagliano come impronte pregne di forza su questi fondi rarefatti, costituendo il marchio di fabbrica dell’artista.
Leonora Sofia Marussig
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Anche nelle opere in cui i segni tracciati richiamano la sfera empirica, questi tendono a rifarsi al mondo incorporeo dell’aria e delle luci, sugge-rendo, ad esempio, un’analogia tra la tela e i bagliori del cosmo in “Piane-ti” e in “Cosmico”; tra il dipinto e i lumi riflessi nelle increspature della trama acquatica in “Lampare”.A rendere inconfondibile la cifra stilistica di Salvatore Pupillo è il segno, il particolare che cattura l’attenzione e permette di individuare immedia-tamente la mano dell’artista. La solida coerenza che percorre la sua ricer-ca, indipendentemente dal soggetto dei singoli dipinti, è quindi ravvisa-bile nella reiterazione, sempre diversa e mai seriale, di questo elemento distintivoSe a primo impatto il fascino dell’opera di Salvatore Pupillo deriva dall’elegante tecnica pittorica, in seguito a un’attenta indagine ne emerge anche il profondo significato, confermando la sua raffinatezza non solo sul piano della forma, ma anche su quello del contenuto. Essa è, nel suo essere dominata dagli opposti, specchio dell’eterna dicotomia e delle contraddizioni che albergano nell’intimo della nostra psiche, rendendola oggetto di immediata identificazione da parte di chiunque si accosti alla suasua visione. Così come quando, in un gioco, si scorgono forme cono-sciute nelle nubi che solcano il cielo, similmente nelle nuvole di colore di Salvatore Pupillo si può riconoscere un linguaggio familiare che si fa portavoce degli elementi solo apparentemente inconciliabili del nostro vissuto. Se poi non ci si lascia condizionare dai titoli attribuiti quasi sempre scherzosamente e a posteriori dall’artista, si è esposti alle infinite sugge-stioni che le nuvole sanno evocare, poiché nella loro sagoma indefinita è celata ogni forma possibile.
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Alessandro Cucchi
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DOVE LA LUCE È PIÙ FORTE, L‘OMBRA SI STAGLIERÀ PIÙ NETTA
GOETHE
Salvatore Pupillo, nei suoi modi e nel suo comporre il quadro (che è un riflesso dei suoi modi), rispecchia l’antica idea di purezza e grazia. UnaUna leggerezza che diventa materia a poco a poco, guardare un’opera di Pupillo è come osservare un albero appena nato: fragile, dalla difficile esistenza, semplice. Chi mai direbbe, senza sapere cosa è un albero, che un fuscello diverrà tale? Un essere maestoso e ben radicato in terra, la cui nascita però è legata all’impollinazione, gesto volante e quasi senza peso. La ricerca che Pupillo porta avanti da anni credo voglia indagare il con-cetto di peso, quanto pesa un fantasma? Un refolo d’aria può cambiare una giornata, quindi ha più consistenza il refolo o la giornata? I pesi, se trasportati in determinati campi concettua-li, non seguono gli assiomi del peso fisico. Una cosa minuscola in determinate circostanze pesa più di una monta-gna..
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Lampare, 2014
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Gioco, 2015
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Cosmico, 1993
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Luci, 2017
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Aerostato, 2015
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Pianeti, 2014
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Segnale, 2014
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Fuochi, 2017
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Ombra, 2017
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Sito, 2014
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Senza titolo, 2017
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Parti, 2015
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Profilo, 2014
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Sito, 2011
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Senza titolo, 2011
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Senza titolo, 2015
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Libellula, 2002
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Sospeso, 2014
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Lampare, 2014, cm. 140x120, olio si tela .....................................pag. 09Gioco, 2015, cm. 40x30, olio su tela ...........................................pag. 10Cosmico, 1993, cm. 150x120, olio su tela ...................................pag. 11Luci, 2017, cm. 40x30, olio su tela ..............................................pag. 12Aerostato,2015, cm. 40x30, olio su tela .......................................pag. 13Pianeti, 2014, cm. 135x120, olio su tela .....................................pag. 14SegnalSegnale, 2014, cm. 182x151, olio su tela ....................................pag. 15Fuochi, 2017, cm. 68x52, olio su tela ..........................................pag. 16Ombra, 2017, cm. 50x40, olio su tela .........................................pag. 17Sito, 2014, cm. 130x110, olio su tela ..........................................pag. 18Senza titolo, 2017, cm. 40x30, olio su tela..................................pag. 19Parti, 2015, cm. 62x52, olio su tela .............................................pag. 20Profilo, 2014, cm. 68x52, olio su tela ........................................pag. 21SitSito, 2011, cm. 40x30, acrilico su tela impermeabile ..................pag. 22Senza titolo, 2011, cm. 40x30, acrilico su tela impermeabile ....pag. 23Senza titolo, 2015, cm. 75x75, olio su tela ...................................pag. 24Libellula, 2002, cm. 140x130, acrilico su tela impermeabile .....pag. 25Sospeso, 2014, cm. 150x114, olio su tela .....................................pag. 26
ELENCO DELLE OPERE
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Pupillo è esponente tra i più rappresentativi della pittura italiana della genera-zione affermatasi a partire dagli anni ’80. Un recente libro del MaXXI, Museo Nazionale d’Arte del XXI secolo da poco inaugurato a Roma, lo inserisce tra gli artisti di punta della scena culturale romana degli ultimi 30 anni “Il confine evanescente. Arte italiana 1960-2010”, a cura di G. Guercio e A. Mattirolo, Electa).Pupillo è nato a Roma, dove vive ed opera, nel 1956 . La sua attività comincia nel 1985 con la mostra a Villa Corsini a Roma. Nel 1987 esegue la sua “Perfor-mance/invasione di un rotolo di tela dipinta” in Via del Babuino a Roma, nel 1989 partecipa alla XXXIV Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea alla Gal-leria Civica di Termoli, nello stesso anno è presente alla mostra “Il segno della differenza” alla Galleria Angelus Novus, L’Aquila. Nel 1991 espone al Picasso cafè, Roma, “Accumulatori”, una serie di tele di piccole dimensioni sistemate l’una sull’altra come una colonna introdotta da un testo di Teresa Macrì.Nel 1992 mette in mostra “Proposte” alla galleria dei Banchi Nuovi, a Roma. Il suo lavoro si riallaccia alla corrente informale degli anni quaranta e cinquan-ta, a Fautrier Wols e Vasco Bendini.Nel 1997 è presente alla mostra “Arte a Roma” ex Mattatoio. Partecipa a numerose mostre all’estero: Fiera di Colonia con la Galleria Framart di Napoli, “Misure uniche” presso l’Istituto Italiano di Cultura a Lione, “Il progetto dell’essenza” presso vari Istituti Italiani di Cultura e “L’immagine interiore” a Rabat, Tunisi, Il Cairo, Beirut, Asmara, Lisbona 1998.1998.Nel 1999 con “Pupillo di chi?” espone all’Associazione Culturale Marcello Rumma, Roma accompagnato da un testo di Fabio Sargentini. E’ presente alla collettive presso le Gallerie “La Giulia” a Roma nel 2000. Nel 2002 tiene una personale a Jakarta: “Oltre la forma”, e nel 2003 espone “On paper” presso l’Architettura Arte Moderna a Roma e “Fine novecento” a Palazzo Tiranni Ca-stracane di Cagli, Pesaro. Nel 2007 mostra personale alla Galleria Il Narciso, Roma. Ad Aprile 2010 partecipa ad una doppia personale Pupillo-Pipkin presso il “Centro culturale Borpresso il “Centro culturale Borges” Buenos Aires.
SALVATORE PUPILLO (ROMA 1956)
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In seguito espone a mostre collettive, come quella "Aspetti dell'Arte Astratta nella Raccolta Fiocchi”, Forte Malatesta (AP), nell’ottobre 2010 e “Arte in Scena” galleria Baccina Techne nel 2011. Ad Aprile 2012 presso Bibliothè di Roma espone con Jack Sal in una doppia personale dal titolo “Itinerarium“a cura di Francesco Gallo Mazzeo."A piedi scalzi" collettiva Spazio Brancaleone a cura di R. Gramiccia. 2012."Un mosaico per tornareccio" Tornareccio. 2012."Ludus""Ludus" a cura di F. Gallo Mazzeo Galleria "Arte Profumi" e performance a trastevere (Roma) 2012."A piedi scalzi" . Galleria "La Nuova Pesa" a cura di Roberto Gramiccia. 2012."Sueno De Color" Circolo Italiano di Cultura di Buenos Aires a cura di Massi-mo Scaringella. 2012."Il Sogno Verde" collettiva ad "Agricoltura Nuova" Roma 2012."Io Klimt" . Palazzo dei Consoli , Gubbio. Testo introduttivo del Professor Francecso Gallo Mazzeo Febbraio 2013."Quadratonomade" collettiva Sala Umberto. Roma. 2013."Una selezione di opere da collezioni private milanesi". Dicembre 2014 - gen-naio 2015. Galleria Antonio Battaglia, Milano."Colore". Personale Circolo Ministero Affari Esteri. Gennaio - febbraio 2015. Presentazione catalogo con testo del Professor Francesco Gallo Mazzeo "Murales" Scuola Museo Guicciardini giugno 2016Collettiva Galleria Fidia 2016
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GALLERIA FIDIAVIA ANGELO BRUNETTI 49 - 00186 ROMA
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