P I A CE · come di consueto presso la Foresteria del Santuario della Madonna della Formigola a...

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2018 - numero 120 Da sempre, da queste colonne, abbiamo lamentato il deficit di rappresentanza politica della Bassa, in generale, e di Manerbio, in particolare. Dal 31 ottobre scorso questo deficit è un ricordo del passato. Il sindaco di Manerbio, Samuele Alghisi, è stato eletto presidente della Provincia di Brescia, sia pure con un risicato margine. Il risultato va valutato con soddisfazione. Certo, il giudizio finale verrà dato tra 5 anni al termine del mandato. Tuttavia, l’elezione di Samuele Alghisi è motivo di orgoglio e di soddisfazione. I suoi propositi, almeno sulla carta, sono pregevoli e degni di attenzione. Ciò che non convince, però, è l’ecumenismo palesato il giorno della sua elezione. Un conto è essere uniti (centrosinistra o centrodestra) per battere cassa per i danni del maltempo alla Regione, altro è ipotizzare il futuro e lo sviluppo dell’ente Provincia. SEGUE A PAGINA 2 Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli “La nuova Pianura”-Via S.Martino,11 Verolanuova (Bs) Iscrizione al Tribunale di Brescia 9/2017 del 22/06/2017 Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Territorio pag 2 Territorio 3 Manerbio - Prima Guerra Mondiale » 4 Manerbio - Prima Guerra Mondiale » 5 Manerbio » 6 Territorio » 7 San Gervasio » 8 Territorio » 9 Orzinuovi » 10 Pontevico » 11 Pontevico - Il nostro dialetto » 12 Pontevico » 13 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 GIOIELLI D’OCCASIONE PER I TUOI REGALI PROMOZIONI STRAORDINARIE PER LE FESTE PER LE PROMOZIONI Visita la vetrina sul nostro sito www.ilpiaceredelloro.it 10% IN PIÙ SU RITIRO ORO 50% IN PIÙ SU RITIRO ARGENTO I L P I A C E R E D E L L O R O PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE, 79 IL PIACERE DELL’ORO PONTEVICO BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/A IL PIACERE DELL’ORO BAGNOLO MELLA Vedasi pagine 4 e 5

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2018 - numero 120

Da sempre, da queste colonne, abbiamo lamentato il deficit di rappresentanza politica della Bassa, in generale, e di Manerbio, in particolare.Dal 31 ottobre scorso questo deficit è un ricordo del passato.Il sindaco di Manerbio, Samuele Alghisi, è stato eletto presidente della Provincia di Brescia, sia pure con un risicato margine.Il risultato va valutato con soddisfazione.Certo, il giudizio finale verrà dato tra 5 anni al termine del mandato.Tuttavia, l’elezione di Samuele Alghisi è motivo di orgoglio e di soddisfazione.I suoi propositi, almeno sulla carta, sono pregevoli e degni di attenzione.Ciò che non convince, però, è l’ecumenismo palesato il giorno della sua elezione.Un conto è essere uniti (centrosinistra o centrodestra) per battere cassa per i danni del maltempo alla Regione, altro è ipotizzare il futuro e lo sviluppo dell’ente Provincia.SEGUE A PAGINA 2

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania Brunelli“La nuova Pianura”-Via S.Martino,11

Verolanuova (Bs)Iscrizione al Tribunale di Brescia 9/2017

del 22/06/2017Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs)

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San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

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Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 11

Pontevico - Il nostro dialetto . . . . .» 12

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 13

Calendario Bresciano . . . . . . . . . . .» 14

Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15

Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 16

GIOIELLID’OCCASIONE

PER I TUOIREGALI

PROMOZIONI STRAORDINARIEPER LE FESTE

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IL PI

ACERE

D

ELL’OR

O

PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE, 79IL PIACERE DELL’ORO PONTEVICO

BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/AIL PIACERE DELL’ORO BAGNOLO MELLA

Vedasi pagine 4 e 5

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Pag . 2 Novembre 2018Territorio

PROSEGUE DALLA PRIMANon solo, le linee programmatiche sono diverse ed è opportuno che lo restino.Ad esempio, non sono sovrapponibili le politiche dell’integrazione, dei servizi sociali, le posizioni sul referendum consultivo per la gestione dell’acqua, sul piano-case e sulle

linee strategiche per l’urbanistica.E’ vero che la politica è l’arte del possibile, della ricerca del consenso più ampio possibile.E’ altrettanto vero, però, che una indistinta marmellata, realizzata con ingredienti eterogenei, è quanto di più deleterio che si possa immaginare.Comunque sia, formuliamo al neo-presidente i nostri più sinceri auguri per il suo operato, fiduciosi delle sue qualità.

La “Novembrata del Cai” è organizzata come di consueto presso la Foresteria del Santuario della Madonna della Formigola a Corticelle Pieve nella giornata di domenica 18 novembre. Sono aperte le iscrizioni versando la quota di anticipo di euro 10. Il costo complessivo è di euro 20 per i soci e euro 25 per i non soci.Le iscrizioni proseguiranno fino ad esaurimento dei posti disponibili

(110 posti) e vengono fatte in sede e si considerano valide solo dopo il versamento dell’anticipo.La sottosezione Cai di Manerbio sta procedendo alla redazione del calendario escursionistico 2019. Ai Soci è chiesto di proporsi come accompagnatori suggerendo qualche escursione. Le eventuali proposte devono pervenire entro il 30 novembre 2018.

Il CAI alla Formigola

Rotary per il TILTL’associazione di promozione sociale Tilt di Manerbio, acronimo di “Tu Loro Tutti” è nata dall’esigenza di due famiglie colpite dall’autismo e dal sogno di costruire per i loro figli e per tanti altri, un futuro lavorativo. L’organizzazione ha sede presso la cascina Pasqua alle porte di Manerbio in via Sitte, 2, ove con evidente passione e Fede Cristiana, gli straordinari attori svolgono numerose attività: dalla coltivazione dell’orto, all’allevamento di galline

ovaiole, alla piccola ristorazione, alla vendita dei loro prodotti, il tutto ovviamente come ausilio economico per il finanziamento del progetto, ma soprattutto come impegno per i ragazzi autistici, sempre assistiti da un educatore professionista e da splendidi volontari. Il Rotary Manerbio si è preso a cuore l’associazione che sostiene ed emoziona, tocca gli animi e sensibilizza certamente ad ascoltare le esigenze di chi nel bisogno sa sperare e costruire.

BARBARIGA, inaugurato il cippo per Nassiriya

Grande festa nel comune di Barbariga per l’inaugurazione del cippo in memoria dei caduti di Nassiriya - organizzata dalla sezione Brig. Giovanni Lai di Manerbio, il 30 settembre alla presenza del comandate provinciale dei carabinieri colonnello Luciano Magrini, del comandante della compagnia capitano Tedros Comitti Bere’, del comandante della stazione di Dello, il capitano del X reggimento dell’esercito di Cremona, una rappresentanza della guardia di finanza di Manerbio, del sindaco di Barbariga Giacomo Uccelli e dei sindaci dei comuni limitrofi ed altre personalità.In sostituzione della nostra medaglia d’oro Giovanni Lai, impossibilitato per motivi di salute si è presentato il figlio, ringraziando l’Associazione Carabinieri di Manerbio per tutte le

iniziative che nell’arco di ogni anno organizza. Al corteo non potevano mancare alcune delle divise storiche della collezione del maresciallo Daniele Trevisani comandante della stazione di Manerbio.Commovente è stato il momento in cui, al suono del silenzio sono stati letti i nomi dei 19 martiri, caduti per salvaguardare la legalità di quel paese ben lontano dall’Italia. Tante le associazioni d’arma che hanno partecipato all’evento e tanta la gente che era presente alla manifestazione, per questo motivo il colonnello Magrini ed il sindaco di Barbariga, hanno voluto esprimere la loro gratitudine a tutte le autorità civili e militari ed alla gente comune, che in un paese così piccolo ci sia stata una manifestazione così grande ed importante.

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Se diventare nonni fosse solo una questione di scelta l’augurio è che ognuno lo diventi. Non c’è divertimento più bello per ogni anziano.

(Anonimo)

MEDICI = A Manerbio in centro restano un paio di medici di base che tengono aperto il loro ambulatorio. Altri che arrivano freschi di nomina si vanno insediando nei pressi del Famila dove si va trasferendo la quasi totalità dei servizi publici e privati. Con grave disagio per le persone anziane.

MATURITA’ = Il capogruppo al Senato, Romeo: “Si deve tornare al voto in decimali che fa media al posto dell’attuale giudizio sintetico. Si può anche essere bravi in tutte le materie ma se non rispetti le regole e le persone a nostro giudizio non sei idoneo a essere promosso”. Nel 2019 (dal 19 giugno): le prove scritte saranno due invece di tre (niente più quizzone) e ci sarà maggiore attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio più alto assegnato al credito scolastico. Inoltre, come già era stato stabilito dal precedente governo, non saranno requisiti di accesso all’esame né la partecipazione alla prova Invalsi né lo svolgimento delle ore di alternanza scuola-lavoro. La Lega vuole ripristinare il voto in condotta in modo da combattere il bullismo.

BABELE = Nell’Unione europea si parlano 24 lingue: bulgaro, croato, ceco, danese, olandese, inglese, estone, finlandese, francese, tedesco, greco, ungherese, irlandese, italiano,

lettone, lituano, maltese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo e svedese. Nel Parlamento europeo, i rappresentanti eletti del popolo hanno anche il diritto di parlare in una qualsiasi delle lingue ufficiali dell’UE che ospita oltre 60 idiomi regionali o minoritari indigeni, compresi basco, catalano, frisone, saami, gallese e yiddish. Come fanno a capirsi? Mah...

CRIPTOVALUTA = A Napoli, nel 2018, il sindaco Luigi De Magistris, dopo aver annunciato in pompa magna la creazione di una propria moneta anti-Euro, che doveva chiamarsi “Napo”, aveva poi dirottato sui Bitcoin, ma anche qui era stato costretto in ritirata: ora ci riprova approvando una delibera che introduce la “criptovaluta“. Viene in mente quando Totò diceva a Peppino De Filippo: “Siamo in ballo, e allora balliamo” nel film “La banda degli onesti”, dove onesti cittadini decidevano di stampare banconote false per risollevare le proprie finanze. Quella era fantasia, ma è accaduto veramente con euro falsi spacciati perfino in Germania.

SEGGIOLINI = Il Senato all’unanimità ha dato il via libera definitivo al provvedimento che rende obbligatori i seggiolini anti-abbandono sulle auto. Dal 1° luglio del 2019 le auto che trasportano bambini di età inferiore ai quattro anni dovranno essere equipaggiate con un dispositivo elettronico ad hoc.

UOVA = Gualtiero Marchesi già nel 1985 ha inventato l’uovo all’uovo: si svuota l’uovo, si cuoce il rosso a vapore con la panna e qualcosa di croccante, si reinfila il rosso nel guscio, che si sarà tenuto intatto. Secondo Mara Nocilla del Gambero Rosso, le migliori uova, sono quelle di Paolo Parisi, vendute a 7,50 euro per mezza dozzina dalle quali nasce un prodotto unico, molto pulito al naso e in bocca, elastico e con una capacità superiore a quella delle altre uova di inglobare l’aria.

STORIA = Un’iscrizione a carboncino venuta alla luce negli scavi di Pompei sposta la data dell’eruzione del Vesuvio che distrusse la città. La scritta è datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre del 79 d.C. (il 17 ottobre) e apre la questione della veridicità della lettera di Plinio il Giovane a Tacito che indicava il 24 agosto come giorno dell’eruzione. E allora perchè agli studenti che sbagliano si registra un quattro in pagella?

SENTENZA = Assolti dal tribunale di Palermo 14 migranti accusati di favorire l’immigrazione clandestina: sono “scafisti per necessità”. I giudici palermitani hanno accolto la tesi degli avvocati della difesa I fatti risalgono al maggio del 2016, quando in un giorno arrivarono otto gommoni con a bordo decine di migranti. Erano stati i profughi a riconoscere gli imputati ma per i giudici gli scafisti avrebbero agito per necessità.

SOTTERFUGI = Secondo quanto riferito dalla polizia, un furgone della Gendarmerie francese ha fatto scendere un gruppo di profughi al confine tra le due nazioni ma in territorio italiano. Da Parigi sono arrivate le scuse da parte del governo francese. Il fatto sarebbe avvenuto nella giornata di venerdì 12 ottobre e la Digos avrebbe inviato il video dell’accaduto alla Procura di Torino. La vicenda ha alzato la tensione tra Italia e Francia sulla vicenda dei migranti. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha lanciato un chiaro monito a Macron: “Non siamo il campo profughi d’Europa. Se qualcuno pensa di farlo, violando le leggi, si sbaglia di grosso. Noi siamo pronti a difendere l’onore e la dignità del nostro Paese in ogni sede. Pretendiamo chiarezza, soprattutto da chi fa la predica ogni giorno e non guarderemo in faccia a nessuno“.

FONDI = Si complica la vicenda che risale agli anni di Bossi leader del Carroccio. I giudici hanno deciso di sequestrare ben 49 milioni di euro, che la Lega dovrà restituire nei prossimi anni. Il partito è riuscito a trovare l’accordo per ridare i soldi a rate di 600mila euro. Il processo nei confronti di Umberto Bossi si dovrebbe concludere il 20 novembre. In quella data si saprà la condanna all’ex leader del Carroccio e soprattutto si potrà capire con più chiarezza il futuro del partito. La Cassazione ha confermato la sentenza di primo grado che non ha ammesso la Lega come parte civile al processo alle singole persone. Il partito non potrà assistere al processo e di conseguenza non avrà la possibilità di difendersi in caso di ulteriori accuse.

METTETEVI COMODI

Territorio

Lettere al direttore

Egregio direttorequando stavo nell’informazione scritta via etere facevo quella cosa che, in gergo, si chiama la “cucina”. Cioè, per esempio, facevo i titoli: i giornalisti e i corrispondenti scrivevano e scrivevano, pigiando sulle macchine da scrivere come tanti oleografici Hemingway, bevendo e bevendo, come tanti leggendari Hemingway, e poi arrivavo io e - zàcchete – passavo il testo, facevo il titolo - che si vedeva anche di più. Poi arrivavano i professori che in luogo delle novanta righe richieste

ne avevano portate duecento, e allora io - zàcchete - tagliavo - e spesso gli faceva anche bene. Ero cattivo? Non so. So che allora sentivo di dovermi difendere dai giornalisti, dal loro repertorio di frasi fatte, da quell’uso meccanico, industriale delle parole, dal fatto che, dopotutto, erano più giovani di me. Forse sbagliavo e avevano ragione loro. Infatti l’hanno avuta.Tanti cari saluti

FRANCESCO PIO

L'informazione di un tempoBravi gli alpini del gruppo di Manerbio, coordinati dal capogruppo Gabrio Scartapacchio che per l'intero periodo della “Seconda” hanno preso in consegna la statua della Madonna del Rosario. Nella serata del sabato hanno intronato la statua lignea col Bambino; si sono fatti carico della Madonna nella processione della domenica; hanno riportato nella sua sede la statua al termine dell'incontro di preghiera del lunedì che ha concluso le funzioni dell'annuale festa della “Seconda”. Ancora una volta le penne nere dalla nostra comunità hanno dimostrato come “Alpinità” ha il significato di: valori, sacrificio, sensibilità, responsabilità e umanità.

Ricordando la Seconda

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Pag . 4 Novembre 2018Manerbio

I protagonisti manerbiesi* = Combattenti manerbiesi** = Combattenti manerbiesi emigrati in altra località al momento della chiamata alle armi***= Combattenti immigrati a Manerbio al momento della chiamata alle armi

I CADUTI

Ernesto Alquati ** 18/10/1915Angelo Ambrogio ** 21/07/1915Luigi Bernardo Ambrosio * 02/09/1915Pietro Ambrosio * 30/10/1915Giovanni Anelli ***01/11/1915Antonio Angeri **26/07/1918Antonio Filippo Ansoldi ** 18/11/1915Paolo Barabaschi ** 21/10/1915Giuseppe Barbariga * 07/07/1916Luigi Barbieri *** 16/06/1916Giulio Bariselli * 22/09/1917Angelo Baroncini * 06/07/1916Costanzo Baroncini * 31/08/1916Felice Baroncini * 09/06/1916Battista Battagliola * 04/09/1917Francesco Battagliola * 08/05/1919Paolo Luigi Battagliola * 04/12/1917Santo Berteni *19/05/1917Battista Bertini * 22/10/1918Giannino Guido Bertoglio *** 07/09/1916Giovanni Bertoglio *** 15/06/1918Alessandro Bertoni ** 26/10/1917Berardo Biazzi * 09/02/1917Giovan Battista Bodini * 24/10/1917Leone Bodini ** 09/01/1919Virginio Brunelli *** 02/11/1916Lorenzo Brusinelli * 19/07/1915Michele Brusinelli *** 20/10/1915Michele Bulgaro ** 10/09/1918Domenico Capelli * 13/10/1916Luigi Capra * 04/11/1915Giuseppe Caprini ** 05/12/1917Bortolo Carlo Carbonini *02/06/1916Domenico Carbonini * 30/07/1918Giovanni Carrera * 18/03/1918Domenico Luigi Casalotti * 01/03/1919Giuseppe Lorenzo Cattaneo ** 07/10/1919Francesco Cavagnini * 22/10/1918Paolo Cavagnini * 16/09/1918Pietro Cestana *** 14/07/1918Andrea Chiari * 18/12/1916Giuseppe Cigolini *** 01/11/1916Egidio Colturi *** 13/5/1917Giovanni Cominelli * 06/02/1918Pietro Cortesi *** 23/01/1918Giacomo Cremaschini *** 18/03/1918Santo Cremaschini *** 18/11/1915Alessandro Croera *** 02/12/1917Stefano Croera * 23/11/1918Bernardo Dagani * 09/09/1917Francesco Davo ** 25/07/1915Giuseppe Decca ** 02/07/1916Francesco Battista Durosini *** 01/04/1916Angelo Facchetti ** 26/05/1917Francesco Farina * 24/09/1916Giuseppe Farina *** 07/11/1917Bortolo Ferrari *** 07/07/1916Giuseppe Filippini * 21/11/1916Giuseppe Filippini *** 15/06/1918Paolo Filippini ** 03/05/1918Paolo Filippini * 27/11/1915Giacomo Finadri * 21/07/1915Giovanni Fogazzi ** 24/08/1917Domenico Forcella * 06/08/1916Luigi Fornasari * 13/03/1918Battista Fredi * 30/07/1919Carlo Fredi *26/05/1917Luigi Funazzi * 07/07/1918Pietro Galuppini *** 05/01/1916Felice Gatti * 24/05/1917Giuseppe Gelmini * 13/03/1918Giuseppe Gennari * 29/06/1916Giuseppe Gentili * 23/01/1918Lorenzo Geravini * 04/08/1916Domenico Gervasi *** 23/07/1916Francesco Girelli * 23/07/1916Ernesto Godizzi *** 12/08/1916Ernesto Gritta * 22/08/1917Giuseppe Gritta * 21/08/1915Lorenzo Gritta *** 24/05/1917Angelo Guindani * 10/06/1915Pietro Giuseppe Guindani * 03/07/1918

Giovan Battista Lazzarini ** 03/01/1920Giovanni Leoncini * 16/08/1915Giovanni Loraschi * 15/11/1915Giacomo Maestri ** 30/10/1918Giovanni Francesco Manenti ** 06/10/1918Luigi Manenti * 02/04/1917Andrea Manera *** 22/07/1915Luigi Martani *** 26/05/1916Luigi Martani * 19/07/1915Pietro Masini * 17/11/1919Battista Merigo *** 18/12/1918Domenico Migliorati * 22/11/1917Giacomo Minotti ** 21/06/1918 Bernardo Giacomo Molteni * 15/12/1918Secondo Mombelli ** 03/11/1916Giuseppe Montini *** 02/10/1918Luigi Morandi ** 10/05/1919Francesco Noci * 11/08/1916Angelo Pari ** 13/03/1919Giovan Battista Pea *** 06/08/1916Giacomo Pegoiani * 26/06/1916Francesco Penna * 22/08/1917Angelo Perotti * 13/10/1916Bortolo Petesi * 04/12/1918Pietro Petesi * 04/09/1917Angelo Pietrobelli *** 11/08/1915Bortolo Pini *** 25/05/1917Angelo Pizzamiglio * 14/10/1916Cesare Pizzamiglio * 22/03/1918Giuseppe Pizzamiglio * 20/08/1917Giuseppe Portesani * 12/10/1916Michele Portesani * 09/12/1918Santo Portesani * 29/09/1918Arnaldo Prandi * 23/06/1916Giuseppe Prandi * 23/10/1918Battista Quinzanini *** 22/10/1918Giuseppe Quinzanini * 29/08/1917Luigi Antonio Redana *** 13/10/1916Giuseppe Redolfi *** 01/11/1916Luigi Regosa * 08/12/1918Pietro Renzi * 08/10/1918Silvestro Renzi * 26/05/1917Gerolamo Rivetti * 21/02/1917Pietro Riviera * 02/10/1915Giovan Battista Sala ** 14/02/1916Pietro Saldi ** 25/10/1917Battista Sartorelli * 24/10/1918Enrico Sartori * 13/04/1919Battista Savio * 27/11/1918Dominatore Scaglia * 21/10/1918Giuseppe Scaglia * 29/03/1917Pietro Scaramuzza * 27/08/1917Pietro Scaramuzza * 28/02/1918Francesco Tira ** 19/08/1917Angelo Tomasoni **Cornelio Tosoni ** 03/09/1917Battista Traversi *** 28/10/1918Battista Traversi ** 07/08/1916Antonio Valsecchi * 14/09/1916Battista Venturini * 06/07/1916Luigi Vezzaro *** 04/07/1915Attilio Zanca *** 01/08/1916Giacomo Zanetti * 14/11/1917Giovanni Zani * 25/07/1915Luigi Zani * 28/10/1917Angelo Zanoni *** 26/05/1917Domenico Zavaglio * 20/04/1918Faustino Ziletti *** 25/07/1917

I REDUCI

Giacomo Abbiatici **Giulio Ambrosio *Giovanni Anelli ***Giuseppe Antonini *Lorenzo Antonini *Battista Anzoni *Giacomo Appiani ***Antonio Aramini ***Paolo Arsotti *Domenico Appiani *Camillo Astori *Giuseppe Avisani **Angelo Baiguera *Giuseppe Baiguera *Giovan Battista Barabaschi **Battista Barbariga *Cesare Barbariga *Faustino Barbariga *Francesco Barbariga *Lorenzo Barbariga *Luigi Barbariga *

Francesco Barbi *Giuseppe Barbi * figlio di BattistaGiuseppe Barbi * figlio di LorenzoGiuseppe Barbi * figlio di LorenzoLorenzo Barbi * figlio di LorenzoLorenzo Barbi * figlio di LuigiFrancesco Barbieri *Paolo Barbieri *Enrico Baroncini *Giuseppe Baroncini *Giuseppe Baroncini *Luigi Baroncini *Oreste Baroncini *Antonio Baronio * Paolo Baronio *Battista Battagliola *Carlo Battagliola *Francesco Battagliola *Giacomo Battagliola *Giuseppe Battagliola * figlio di DomenicoGiuseppe Battagliola * figlio di GiovanniLorenzo Battagliola *Paolo Battagliola *Pietro Battistella *Faustino Bellomi ***Ettore Benazzi *Agostino Berteni *Angelo Berteni * figlio di AngeloAngelo Berteni * figlio di LorenzoGiuseppe Battista Berteni *Santo Berteni *Battista Bertini *Lorenzo Bertini *Giuseppe Bertoglio *Faustino Bertoli *Francesco Bertoli *Camillo Bertoni ***Giovanni Bertoni *Luigi Bertoni *Giuseppe Bertuzzi ***Francesco Bettinardi *Lorenzo Antonio Bettinardi *Pietro Bettinardi *Francesco Biazzi *Battista Paolo Bignetti ***Giovanni Bina ***Alessandro Bodini *Luigi Martino Bolli ***Angelo Bonera *Angelo Carlo Bonera *Giuseppe Bonera * figlio di BortoloGiuseppe Bonera * figlio di PaoloNicola Bonera *Cornelio Bonetta **Giovan Battista Bonetta *Giuseppe Boninsegna *Galliano Bontardelli *Angelo Bosio *Luigi Bosio *Giovan Battista Bossoni ***Giacomo Giuseppe Botta ***Angelo Luigi Brusinelli *Costanzo Brusinelli *Giuseppe Brusinelli *Lorenzo Brusinelli *Battista Buccelli *Angelo Bulgari *Luigi Bulgari *Antonio Bulgaro ***Vincenzo Calvi ***Santo Cantaboni *Faustino Capelli *Giovanni Capelli * Angelo Capra *Faustino Capra *Giuseppe Capra * figlio di CarloGiuseppe Capra * figlio di SantoLuigi Capra *Pietro Capra * figlio di Giovan BattistaPietro Capra *figlio di LorenzoPietro Capra * figlio di LuigiDomenico Caprini *Francesco Caprini *Stefano Caprini *Pietro Capuzzi *Bortolo Carbonini *Giovanni Carlotti *Giuseppe Carlotti *Michele Carlotti *Serafino Carlotti *Antonio Carnevali *

Giuseppe Carnevali *Angelo Carrera *Battista Carrera *Giacomo Carrera *Giovanni Carrera *Lorenzo Carrera *Achille Casalotti * Giuseppe Pietro Casalotti *Isaia Casalotti *Luigi Casalotti *Giacomo Cattaneo ***Angelo Cavagnini *Francesco Cavagnini *Giovanni Cavagnini *Giuseppe Cavagnini *Paolo Cavagnini * figlio di AngeloPaolo Cavagnini * figlio di GiovanniPietro Cavalleri **Luigi Cavalli *Giacomo Cestana ***Gustavo Chiesini ***Bortolo Cigolini ***Giovanni Cirimbelli *Giuseppe Cirimbelli *Luigi Cirimbelli *Giacomo Cò *Pietro Cominelli *Angelo Compagnoni ***Giovan Battista Compagnoni ***Angelo Copini *Arturo Corsi ***Angelo Cosio *Lorenzo Cosio *Battista Cremaschini ***Giovanni Cremaschini ***Giulio Cremaschini ***Pietro Cremaschini *Francesco Crescini *Giovanni Crescini *Enrico Cresti **Lorenzo Croera *Battista Dagani *Bortolo Dagani ***Luigi Dagani *Pietro Dalè *Domenico Dassieni *Giovanni Dassieni *Antonio Della Torre *Attilio Dester *Giovanni Dester *Angelo Di Modugno ***Angelo Donini ***Battista Facchetti *Giuseppe Facchetti *Battista Facchi *Giuseppe Facchinetti * figlio di GiulioGiuseppe Facchinetti ** figlio di FaustinoAngelo Fadani * Alessio Farina *Giovan Battista Farina *Guilio Antonio Farina *Michele Farina ***Pietro Farina ***Angelo Feroldi ***Cesare Ferraboschi *Eugenio Ferraboschi *Angelo Luigi Ferrari ***Battista Ferrari *Emilio Ferrari *Giovanni Luigi Ferrari *Giuseppe Ferrari *Giuseppe Francesco Ferrari *Luigi Ferrari *Vincenzo Ferrari *Giovanni Fezzoli *Luigi Terzo Fiameni *Angelo Filippini *Francesco Filippini *Giuseppe Finadri *Achille Fiorentini *Angelo Fogazzi *Ernesto Fogazzi ***Angelo Forcella ***Vittorio Formenti ***Lorenzo Fornasari *Giovan Battista Franceschetti *Giuseppe Franceschetti *Paolo Franceschetti *Bortolo Fredi *Francesco Fredi * figlio di AngeloFrancesco Fredi * figlio di BattistaAntonio Fregoni *

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Novembre 2018 Pag . 5Manerbio

Giulio Frugoni *Luigi Gaffurri *Luigi Galuppini *Giovanni Gandelli *Angelo Gandini ***Domenico Gandini *Pietro Gandini ***Francesco Gasperini *Giuseppe Gatti **Francesco Gazzoldi *Battista Gazzoli *Angelo Geni *Enrico Ernesto Gennari **Giovanni Gennari *Angelo Gentili * figlio di FrancescoAngelo Gentili * figlio di GiuseppeGiovan Battista Gentili *Lorenzo Gentili *Carlo Gervasi ***Gioacchino Ghedi ***Mario Tommaso Ghisleri ***Giulio Ghizzardi **Angelo Gilberti *Giacomo Gilberti *Lorenzo Gilberti *Giovanni Girelli *Luigi Girelli *Paolo Girelli *Paolo Giulio Girelli *Giovanni Giroldi *Davide Gisoni **Michele Gisoni *Pietro Godizzi ***Alessandro Gogna *Battista Gogna *Enrico Gogna *Ernesto Gogna *Luigi Gogna *Pietro Greiner *Faustino Gritta *Giacomo Gritta *Pietro Guarneri *Bortolo Guastalli *Giuseppe Guastalli *Giovanni Guindani *Egidio Ita **Giuseppe Lavagnini *Alessandro Lenghini ***Francesco Leoncini *Lorenzo Leoncini *Paolo Leoncini *Andrea Luccini ***Francesco Luzzi *Luigi Giovanni Luzzi *Giulio Maccagnola *Faustino Manenti *Francesco Manenti ***Paolo Manenti ***Santo Manenti *Angelo Manera *Giacomo Manera *Luigi Mantelli *Angelo Mantovani *Battista Mantovani *Paolo Mantovani *Severo Manzani ***Battista Marchesini *Martino Marenda *Michele Martani ***Costanzo Martinelli *Giovanni Marzocchi ***Angelo Masini *Giovan Battista Masini *Paolo Masini *Angelo Masotti *

Giovanni Masotti *Tomaso Masotti *Angelo Massetti ***Giuseppe Mauri *Battista Merigo ***Gilberto Merigo *Pietro Micheletti ***Antonio Migliorati *Domenico Migliorati *Giuseppe Migliorati *Giuseppe Minotti *Andrea Mombelli *Luigi Mombelli *Lorenzo Mondolo ***Giacomo Montani *Pietro Montanini *Luigi Montini ***Carlo Mor *Francesco Mor *Ferdinando Morandi *Otello Morandi *Andrea Mosca *Enrico Mosca *Francesco Mosca *Giacomo Mosca *Giovanni Mosca *Giuseppe Mosca *Carlo Mosconi *Alessandro Motta *Giovanni Motta *Giuseppe Motta *Costanzo Noci *Giovanni Noci *Giuseppe Noci *Luigi Oneda *Bortolo Orlandi *Giacomo Orlandi *Angelo Bernardo Osio ***Cesare Paletti *Giovanni Panizzini *Angelo Panzera *Giovanni Panzera *Paolo Panzera *Giacomo Pari *Giulio Pari *Lorenzo Pari *Giovanni Pedrali ***Domenico Pegoiani *Pietro Pelucchi *Carlo Pelucco **Angelo Penna *Francesco Penna *Giacomo Penna *Giuseppe Penna *Luigi Penna *Giuseppe Petini *Domenico Petrali *Faustino Petrali **Giovanni Picozzi *Evaristo Pigoli *Angelo Pilotti *Lorenzo Pilotti *Angelo Pini *Carlo Pini * figlio di GiacomoCarlo Pini * figlio di PietroGiacomo Pini *Giovanni Pini *Lorenzo Pini *Luigi Pini *Pietro Pini *Angelo Piovani *Francesco Cesare Piovani *Luigi Piovani *Vincenzo Piovani *Battista Pizzamiglio *

Enrico Pizzamiglio *Giovanni Pizzamiglio *Giuseppe Pizzamiglio * figlio di Giovan BattistaGiuseppe Pizzamiglio * figlio di PantaleoneAngelo Ponsoni *Carlo Ponsoni *Giovanni Ponsoni *Ambrogio Portesani *Antonio Portesani *Giulio Portesani **Lorenzo Portesani * figlio di AngeloLorenzo Portesani * figlio di LuigiLuigi Santo Portesani *Santo Portesani *Andrea Prandi *Francesco Prandi * figlio di DomenicoFrancesco Prandi * figlio di LuigiPrimo Prandi *Angelo Premoli *Giovanni Premoli *Innocente Prestini ***Antonio Preti *Francesco Preti *Giacomo Preti *Giovanni Antonio Preti *Angelo Pugnetti *Domenico Pugnetti *Faustino Pugnetti *Giacomo Pugnetti *Giuseppe Pugnetti *Angelo Quinzanini *Antonio Rambaldini ***Benvenuto Rambaldini ***Paolo Rampini *Paolo Redana **Andrea Regosa *Luigi Regosa *Vincenzo Regosa *Davide Renzi *Riccardo Renzi *Carlo Rivetti ***Francesco Romani *Giovan Battista Romani *Antonio Ronca *Angelo Ronconi *Ariodante Gasparo Ruggeri *Davide Ruggeri **Ernesto Ruggeri *Giuseppe Ruggeri *Bartolomeo Sacristani ***Giovanni Sala **Angelo Saldi *Giacomo Saldi *Giovanni Saldi *Giovan Battista Saldi *Giuseppe Saldi *Vittorio Saldi *Angelo Saleri *Antonio Salini *Domenico Salini ***Giovanni Salini ***Achille Santini **Giovanni Santini *Angelo Sanzeni *Domenico Sanzeni *Giacomo Sanzeni *Lorenzo Sartorelli *Luigi Sartori *Antonio Savio *Battista Savio *Eugenio Savio *Luigi Savio *Vincenzo Savio *Battista Scaglia *

Battista Scaglia *Francesco Scaglia *Giovanni Scaglia *Giulio Scaglia *Giuseppe Scaglia **Lorenzo Scaglia *Giovanni Scaramuzza *Giulio Scaramuzza *Luigi Giuseppe Scaratti ***Angelo Scartapacchio *Bortolo Scartapacchio *Giuseppe Scartapacchio **Lorenzo Scartapacchio *Francesco Scotuzzi *Andrea Seniga ***Oreste Soleri ***Giacomo Spagnoli *Faustino Spinelli ***Angelo Stabile *Antonio Primo Stabile *Ernesto Taglietti *Giovita Tanfoglio ***Salvatore Tavernini ***Pietro Tenchini *Luigi Terno *Giovan Battista Tinelli * Angelo Tobia *Giuseppe Tobia *Eugenio Torri *Guido Torri *Antonio Trementini *Carlo Trementini *Domenico Trementini *Francesco Trementini *Francesco Trifoglietti *Giuseppe Trifoglietti ***Giacomo Turinelli *Gino Uvetti ***Cesare Vagliani ***Ildebrando Vagliani ***Francesco Valsecchi *Francesco Giuseppe Vanazzi ***Abramo Vanoli ***Giovanni Venturini *Paolo Gaetano Vescia ***Giuseppe Vittorielli *Andrea Viviani *Angelo Viviani *Domenico Viviani **Cesare Viviani *Giacomo Viviani *Guido Viviani * Paolo Viviani *Bortolo Zaila *Domenico Zaila *Antonio Zambelli *Riccardo Achille Zambelli *Gio Batta Zambelli *Matteo Zambotti ***Angelo Zanetti *Giacomo Zanetti *Angelo Zani *Carlo Zani * figlio di DomenicoCarlo Zani * figlio di GiovanniClemente Zani *Angelo Zavaglio *Giuseppe Zavaglio *Giuseppe Zeli ***Lorenzo Ziccheti *Bernardo Ziletti *Giulio Ziletti *Giuseppe Ziletti *Luigi Ziletti *Andrea Zinotti ***Paolo Zinotti ***

In queste due pagine troverete due elenchi. Il primo, in neretto, si ri-ferisce ai caduti con la sola data di morte, mentre il secondo riporta tutti i reduci della guerra. Il primo elen-co, è già stato pubblicato sui prece-denti numeri con il sunto del foglio matricolare di ognuno (per chi volesse consultarlo, vada sul nostro sito www.lapianura.it e veda i numeri del 2018).Il secondo invece è inedito.Pur essendo incredibilmente lungo

e poco "leggibile", abbiamo voluto pubblicarlo integralmente per mo-strare chiaramente la massa di uomi-ni reclutati. Per dovere di cronaca il totale degli uomini mobilitati fu di 650 di cui poi 146 morirono (anche dopo la guerra per i traumi riportati o malattie conseguenti).Il tasso di mortalità è quindi molto elevato, ovvero il 22,46%. Più di uno su cinque non tornarono dal fronte.La popolazione nel 1911 a Manerbio

era pari a 6.080 abitanti, ovvero pos-siamo affermare che la popolazione maschile era di circa 3.000 unità. I reclutati (ovvero coloro che erano in età tra i 17 ed i 33, non erano esentati per servizi di guerra, erano abili, ecc.) rappresentavano la maggior parte del-la forza lavoro presente, ricordiamo che il nostro era un paese sostanzial-mente agricolo e le braccia forti erano indispensabili.Un altro dato interessante sono i co-

gnomi, per la maggior parte rappre-sentano le famiglie storiche del pae-se, tale concentrazione oggi non si riscontra più essendo raddoppiata la popolazione soprattutto grazie all'im-migrazione con il conseguente au-mento della platea dei ceppi familiari.Ed infine se lo strazio delle poesie di Ungaretti non ci è più proprio, speria-mo di poter capire il messaggio delle guerre mondiali ed il valore dell'UE. Arch. Michelangelo Tiefenthaler

della Prima Guerra Mondiale

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Pag . 6 Novembre 2018Manerbio - Il nostro dialetto

Fraternità, oasi di verdeQuarant’anni della “Fraternità Paolo VI” di Manerbio la cui prima pietra fu benedetta nel maggio 77 da Papa Paolo VI. Era l’8 ottobre 1978 “Seconda di ottobre” quando fu inaugurato dal vescovo mons. Luigi Morstabilini il complesso edilizio voluto dal parroco mons. Angelo Zanetti per dare nella zona sud-est del paese una chiesa con i relativi locali per le opere pastorali. Una progettazione semplice, lineare e sobria realizzata utilizzando un prefabbricato completato con finiture che hanno tenuto conto dell’aspetto del raccoglimento e dell’essenziale decoro ove campeggia l’affresco “Cristo e l’Eucaristia con il popolo di Dio” opera di Mario Tambalotti, mentre la stazioni della Via Crucis furono donate da Angelo Pancera che aveva tradotto sulle tele le sofferenze umane del Cristo sacrificatosi per la salvezza degli uomini.La chiesa di forma quadrata può raccogliere in preghiere quattro

centinaia di persone, è fornita di materiale isolante e di riscaldamento ad aria. Attigua si trovano la sacrestia e i locali per le “opere parrocchiali”, un appartamento per il sacerdote o per le religiose, un saloncino per le riunioni, due aule minori per il catechismo e locali per servizi e caldaia. Dal 1994 volontari hanno realizzato un’oasi verde estiva per le famiglie e con spazi per i giochi dei bambini, struttura idonea per i momenti conviviali e di aggregazione. Fin dall’inizio Fraternità Paolo VI fu affidata alle “Missionarie della parrocchia” purtroppo ritiratesi nella loro casa madre in Verolavecchia fondata dalla mai dimenticata Rina Minini. Ora la gestione è affidata a tre suore filippine da anni presenti nella parrocchia.

Nella foto d’archivio un gruppo di Missionarie della parrocchia, con lo sfondo dell’opera di Mario Tambaloti

Teatro dei bambini al teatro civico Memo Bortolozzi di Manerbio. Il primo spettacolo della rassegna ha visto in scena “La storia del califfo cicogna” da un racconto di Wilhelm Hauff, che narra come da una misteriosa boccetta chi pronuncia la parola Mutabor potrà trasformarsi in qualunque animale. L’ingenuo Califfo non crede nella misteriosa boccetta, e così eccolo zampettare in riva a uno stagno con il fedele Visir, tutti e due tramutati in eleganti cicogne.La stagione “teatro per bambini” programma altri appuntamenti, sempre di domenica. L’11 novembre “Il principe Marzapane”, per il quale la perfezione si sa non è di questo mondo. Betta tuttavia è incontentabile e vuole un marito perfetto. Non trovandolo se lo costruisce fatto di mandorle, zucchero e perle candite. Il 25 novembre “La regina di Nevi” liberamente ispirato

alla fiaba di Hans Christian Andersen che dimostra come anche in mezzo ad una tempesta di neve il cuore dei bambini non gela mai.Il 20 gennaio “Pinocchio”, burattino e il suo grillo parlante, la vocina della coscienza che continua a farsi sentire, ogni tanto è un po’ noiosa ma spesso si rivela molto utile. Questo Pinocchio cresce con la voce della propria piccola coscienza. Il 24 febbraio “Alice nel paese delle meraviglie”, romanzo pubblicato per la prima volta nel 1865 dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll. Il racconto è pieno di allusioni a personaggi, poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell’epoca.Gli spettacoli sono allestiti da “Il nodo teatro” di Desenzano.Ingresso posto unico adulti e bambini € 6,50.

Teatro per bambini

L'inglese per i bambiniAlla scuola dell’infanzia Ferrari di Manerbio i laboratori di inglese per bambini dai 3 agli 11 anni. L’iniziativa ogni mercoledì, a partire dal 24 ottobre, con il gruppo della scuola d’infanzia (dalle 16.15 alle

17.15) e il gruppo della scuola primaria (dalle 17.15 alle 18.15). Iscrizioni ai numeri 342.5201967 - 340.3090592 oppure inviare una mail a [email protected].

Arte all'astaSabato 18 novembre dalle ore 21 al Bridge Pub di Manerbio una bella serata in compagnia di amici ed artisti.  La serata sarà accompagnata dalla Band Ninety Seven. Non mancheranno castagne e vin brulé. Potrete vedere gli artisti all’opera

e acquistare le opere all’asta. Ecco i nomi degli artisti che hanno inviato le proprie opere: Giuseppe Baiguera, Stefano Alghisi, Angelo Bussacchini, Vittorio Bustaffa, Geremia Vinattieri, Alessandro Germani.

Arte al Punto Famiglia ACLI

Nella giornata della “Seconda” al Punto famiglia del circolo Acli di via San Martino, molto interesse attorno alla rassegna del gruppo artistico del prof. Martino Pini. Come ogni anno sono stati messe in mostra opera di: Gianfranco Mombelli, Maria Teresa Cantoni, Evi Bracchi, Maria Rosa Ambrosio, Paola Farina e Celestina

Malferri. Tutto nella foto ricordo sullo sfondo di acrilici, acquerello, sanguigne, carboncino, pastello, biro e olio, le tecniche nella quali ogni autore ha dato saggio della propria abilità in ritratti, scene di natura, paesaggi descrivendo per immagini sensazioni e sensibilità.

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Novembre 2018 Pag . 7Territorio

Domenica 11 novembre a Cigole c’è la festa patronale e del ringraziamento. Alle 10 ci sarà la Messa con la presentazione dei doni e dei frutti della terra; al termine della celebrazione la benedizione

dei mezzi agricoli e di lavoro e la sfilata per le vie del paese. Alle 12 il pranzo comunitario in oratorio: le iscrizioni (20 euro) si ricevono fino a mercoledì.

CIGOLE, San Martino

Una giornata particolare quella di domenica 11 novembre al circolo Acli di via San Martino 41. Il presidente Angelo Bertelli, con i responsabili di varie attività, ha organizzato il mercatino del Gas (gruppo di acquisti solidali), le attività del gruppo turistico Acli e la tradizionale castagnata. A partire alle ore 15, nella sede del sodalizio, in casa San Martino (edificio donato con testamento alla parrocchia dalla famiglia Virgilio Zani) i volontari distribuiranno caldarroste e vino brulè mentre a cura dei fornitori saranno predisposti assaggi di prodotti del Gas (del quali si occupa Angelo Fredi) e informazioni sul Gruppo Turistico Acli coordinato da Toni Ferraboschi. Agli ospiti saranno illustrate le attività in corso ed i progetti in itinere tra i quali: la collaborazione con la Caritas parrocchiale; incontri su argomenti attuali; le iniziative per Santa Lucia nella giornata del 9 dicembre; l’inaugurazione (l’8 dicembre) del presepio ogni anno opera artistica del presidente Bertelli che quest’anno ha scelto di narrare la “Natività” illustrando i misteri

gloriosi del Rosario. Recentemente il consiglio direttivo si è riunito con la presenza del parroco, don Alessandro che è stato ampiamente informato delle attività del circolo e delle collaborazioni in ambito parrocchiale, in particolare con l’oratorio San Filippo Neri; è stato un momento durante il quale si sono scambiate idee e progetti utili per la comunità parrocchiale.

MANERBIO, 11 Novembre al circolo ACLI

Tra le iniziative della “Quarta di Cignano” in palazzo Pontoglio, Maddalena Belleri, aiutata nel lavoro di ricerca degli oggetti dal marito Giovanni Montani, dal figlio Massimiliano e dalla nuora Anna. Ha allestito una cucina “vintage” con mobili e arredi dell’epoca e sulla tavola i piatti tipici della civiltà

contadina (panada, minestra di castagne, polenta e salame e poco altro) d’inizio secolo del Novecento. Nonostante il tempo inclemente la sagra ha visto un notevole afflusso di ospiti che si sono complimentati con gli organizzatori per le varie iniziative partecipando anche ai momenti religiosi della festa.

CIGNANO,una cucina d'altri tempi

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Pag . 8 Novembre 2018San Gervasio

Le Associazioni culturali Athena ed Euterpe, presiedute dal Piera Bazzoni e Stefano Aimo, hanno incrementato le propria attività di promozione culturale in campo artistico e musicale dedicandosi all’organizzazione di iniziative ed eventi nel comune di San Gervasio.Dopo aver superato la prima, organizzando l’evento “Street Art Festival” che ha riscosso un successo oltre le aspettative in termini di partecipazione e di apprezzamenti ricevuti, tornano di nuovo in campo insieme per proporre un’altra iniziativa, anche sulla spinta di molti cittadini che hanno spronato ed invitato le associazioni ad organizzare altri eventi. Q u e s t a n u o v a iniziativa, a carattere mus ica l e , è prevista per il 23 dicembre i n occasione d e l l e f e s t i v i t à natalizie ,

attraverso un concerto gospel in centro al paese, all’aperto.Un modo per far entrare la comunità nell’atmosfera del Natale, ravvivare il paese anche attraverso il coinvolgimento diretto delle attività produttive. E’ anche attraverso questi momenti che le associazioni intendono farsi conoscere, dare piena espressione alla loro finalità di promozione artistico-musicale nel proprio territorio, mettere in luce una comunità che possiede tante risorse umane pronte a dare un attivo contributo allo sviluppo culturale e sociale del paese.

L’Avis intercomunale di Manerbio nel corso dei festeggiamenti nell’anno del suo 50esimo anniversario prosegue con delle nuove attività aperte non solo agli avisini ma a tutti i cittadini dei quattro paesi che la compongono, e altresì a persone interessate dei paesi limitrofi. In programma il primo week end del mese prossimo, domenica 2 e lunedì 3 dicembre, il corso per composizione di un centro tavola natalizio, presso la sede dell’associazione stessa a Manerbio (via Palestro 49). Le due giornate saranno un’occasione per poter passare del tempo insieme e per condividere l’atmosfera natalizia alle porte! L’Avis apre così le porte a tutti coloro che vorranno differenziarsi dagli stereotipi commerciali e creare da sé il proprio centrotavola natalizio. Tutto il materiale per crearlo è fornito dall’associazione stessa, e ai partecipanti non resta che portare un paio di forbici per potare piccoli rametti da siepe, tanta fantasia e seguire i consigli e le linee guida della Floral Designer Michela!Le iscrizioni sono già aperte e dovranno essere presentate entro e non oltre il 20 novembre (per

questioni organizzative). Diverse le sessioni pensate per incontrare le diverse esigenze lavorative e familiari, nel pomeriggio della domenica o in più appuntamenti del lunedì (mattino, pomeriggio, sera). Ogni sessione avrà un numero massimo di 8/10 partecipanti, il lunedì pomeriggio alle 17 è stata dedicata anche una sessione per i bambini e gli adolescenti. Per prendere parte a questa iniziativa, avere maggiori informazioni chiamare il 347-5176009 (Marianna) oppure scrivere i propri dati a [email protected]. L’iscrizione prevede la quota di partecipazione di € 20,00 da versare entro il termine indicato sopra. Durante le sessioni una dolce pausa con té caldo e biscotti! Apriamo il cuore al Natale! Non mancate!

Le iniziative per il Natale dell'AVIS intercomunale

Sperduti, Giglio Tigrato e il sinistro ticchettio dell’astuto Coccodrillo che terrorizza Uncino.–

un viaggio verso “l'isola che non c'è”, per vivere tante emozioni con i protagonisti dello spettacolo.

): € 60,00 (+ 5 € tessera associativa)

Accademia dell’Arte e della Musica “Lino Fassoli” San Gervasio Bresciano (Bs)

MINIMO 30 PARTECIPANTI – ISCRIZIONI ENTRO IL 15 NOVEMBRE

Un concerto Gospelper il Natale

PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI: Quota: 20 euro iscrizione associazione + 40 euro al mese

( 1 lezione a settimana da 1 ora)

Tel. 030 9934990 Cell. 327 7715438e mail: [email protected] www.accademialinofassoli.com

Accademia dell’Arte e della Musica “Lino Fassoli” Via Barbara Ferrazzi, 24 San Gervasio B.no

Stefano Aimo

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Novembre 2018 Pag . 9Territorio

BASSANO, lo stage regionale de "Il Dojo Karate"Il pomeriggio di sabato 27 ottobre la palestra di via del Centro Sportivo a Bassano Bresciano è balzata al centro dell’attenzione generale. Grazie all’impegno organizzativo dell’associazione “Il Dojo Karate”, l’impianto pontevichese ha infatti ospitato lo stage regionale della JKS (Japan Karata Shoto) Italia Regioni Unite. Una manifestazione che, prendendo spunto dallo specifico impegno dei sei maestri che hanno portato alla nascita dell’associazione

(tra i quali si pone anche il maestro Paolo Ghizzardi), ha richiamato numerosi partecipanti che hanno raggiunto Pontevico provenienti da diverse regioni d’Italia decisi ad approfondire sempre più la conoscenza del karate. Un programma, quello proposto dal JKS, che segue in modo diretto gli insegnamenti del maestro Kagawa, uno dei più importanti di tutto il Giappone e non solo (come confermano anche i prestigiosi

risultati a livello internazionale conquistati dai suoi karateki). Nel riuscito pomeriggio di Bassano si è parlato in modo particolare di kata e kumite. Nel primo caso le nozioni trasmesse ai karateki presenti hanno riguardato postura, stabilità ed equilibrio, mentre nel secondo sono stati approfonditi l’atteggiamento e la distanza. Il tutto per uno stage che ha pienamente soddisfatto sia i partecipanti che gli organizzatori, ribadendo, nel segno

degli insegnamenti di un’autentica autorità come il maestro Kagawa, che il karate riesce sempre ad essere materia viva di approfondimento e di crescita, ma anche di trasmissione di valori e di amicizia. Sono state proprio queste le fertili linee guida che hanno decretato il successo dell’intenso sabato pomeriggio che il 27 ottobre si è svolto in quel di Bassano Bresciano.

CIGNANO, tornano le celebrazioni della QuartaOgni anno la Regione Lombardia conferisce un riconoscimento ai negozi ed ai locali storici lombardi con l’intento di promuovere e valorizzare la storicità delle attività commerciali con almeno 50 anni di attività. Da quest’anno a fregiarsi del marchio identificativo “negozi storici” ci sarà anche la cartolibreria Tomasini di Cignano. Un centinaio, in tutta la Lombardia, i negozi ai quali è stato riconosciuto questo titolo. Grande soddisfazione naturalmente per i fratelli Tomasini, la proprietaria Carla ed il fratello Alessandro, insegnante, che in tutti i momenti liberi l’aiuta nella gestione. Una bottega di famiglia quella che si affaccia su piazza Vittoria, che è tutt’uno con l’abitazione nella quale i due fratelli sono cresciuti e che occupa l’ala destra dell’antico castello di Cignano. Un’attività che si è tramandata per generazioni sino ad arrivare a papà Enrico ed a mamma

Maria e quindi ai figli Carla ed Alessandro. 125 anni di servizio che la rendono la più antica del Comune offlaghese.Il 13 novembre, in Regione, la cerimonia per la consegna del riconoscimento. Tre le categorie previste: la storica attività, il negozio o locale storico, l’insegna storica e di tradizione. Il negozio cignanese rientra nella seconda di queste categorie per la quale sono richiesti, oltre agli almeno 50 anni di attività, alla conservazione delle stesse merceologia ed insegna, anche una collocazione architettonica di pregio, attrezzature storiche ed elementi di arredo originali e la localizzazione dell’esercizio in un edificio o in un contesto urbano di interesse storico. Caratteristiche che evidentemente l’esercizio commerciale cignanese possiede.Così ”La storica bottega di Cignano”, come viene definita nella

relazione storico-d o c u m e n t a l e che correda la documentazione presentata agli uffici regionali, d’ora in poi con orgoglio potrà portare il titolo di “negozio storico”.In epoca di grandi centri commerciali, di

catene in franchising e del sempre più dilagante e-commerce (l’’insieme delle attività di vendita e acquisto di prodotti effettuato tramite Internet) il termine “bottega”, tanto caro ai nostri nonni, appare quasi anacronistico. Eppure mai come oggi, sebbene proiettati (senza scampo alcuno) verso un futuro sempre più “on line”, sembrano sopravvivere gli estimatori del piccolo negozio di paese, quella “bottega” che per intere generazioni ha rappresentato il porto sicuro nel quale trovare confortante riparo quotidiano alle necessità famigliari: la massaia ansiosa di rimpinguare la propria dispensa, il marito alla ricerca dell’utensile più adatto per aggiustare qualche piccolo guasto e tutti quei bimbi desiderosi di “investire” la loro (allora decisamente magra) paghetta nelle sempre tanto agognate ultime bustine di figurine necessarie a completare l’album preferito … Spesso luoghi in cui trovare …l’introvabile…Il bottegaio infatti, quasi una sorta di genio della lampada, si faceva in

quattro per trovare l’articolo che non aveva e … non si sa per quale magia … riusciva sempre a procurartelo … Erano spazi angusti dove spesso il proprietario era costretto a vere e proprie acrobazie per recuperare l’articolo richiesto che guarda caso si trovava sempre nell’angolo più nascosto dello scaffale più alto … Era il luogo della socializzazione e diciamolo, anche del pettegolezzo. Insomma entrare in una bottega era un po’ come entrare a casa di una persona di famiglia…Difficile ritrovare oggi le sensazioni di un tempo, anche nel piccolo negozio di provincia, obbligato giocoforza a rincorrere (e del resto non potrebbe essere diversamente) la modernità… C’è chi però cerca di resistere e, pur non rinunciando ad un tocco di attualità, ha scelto di restare saldamente ancorato al suo essere “bottega” … al suo essere ”la storica Bottega di Cignano”...

Ste. Bru.

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Pag . 10 Novembre 2018Orzinuovi

Il Fenil di S. Giacomino ed il mistero della sua chiesaIn questi anni abbiamo visitato molte fra le quasi cento cascine del territorio orceano. Poche sono quelle veramente recenti. La maggior parte, anche se a volte la struttura attuale risale a ristrutturazioni avvenute nel 1900, affonda comunque le proprie origini, con documenti precisi, addirittura nel 1400 e 1500. La maggior parte è appartenuta a famiglie facoltose ed a volte anche provviste di titoli nobiliari residenti nella storica Fortezza degli Orzinuovi. Era molto raro però che queste medesime famiglie avessero la loro residenza in questi complessi campestri che erano invece affidati a fattori o massari che ne conducevano l’attività.Alcune sono imponenti, altre lo sono meno, ma tutte hanno accumulato all’interno delle proprie mura secolari una storia che val la pena di investigare e che per molte di esse abbiamo effettivamente investigato.Alcuni anni or sono avevamo raccontato, in sintesi, la storia di uno di questi cascinali che si trova nei pressi della strada che, uscendo dall’abitato di Orzinuovi, conduce verso Roccafranca e Chiari.

A dir la verità, in quel medesimo luogo vi si trovano due cascine o fenili, che a volte si confondono addirittura per il nome che deriva, per entrambi, dalla medesima origine. Si tratta, infatti, dei Fenili S. Giacomo e S. Giacomino.A prima vista, dal nome il primo parrebbe quello originario. I due nomi originano entrambi dalla medesima circostanza, ma per il nostro racconto e per il nostro interesse, quello che risulta più importante è il Fenil S. Giacomino.Intanto, il perchè di questi due nomi? L’unico che nei secoli passati accenni, seppur sinteticamente, a questi cascinali è il ben noto frate domenicano nativo degli Orzinuovi, fra Domenico Codagli, il vero, ed indispensabile per noi, storico di questo territorio. Il nostro buon frate naturalmente non parla dei fenili, ma cita solo una “Chiesa di S. Giacomo d’Ingriani”.Nelle varie Visite dei Vescovi di Brescia, si cita ancora questa chiesa ma con toni non certo elogiativi. Nei riguardi di questo sacro edificio infatti, indicato come annesso ad una cascina, così si parla: “Di questa

chiesetta dedicata in origine ai SS. Apostoli Giacomo e Filippo non esiste che la cappella con uno squallido altar di mattoni”. E ne fa anche un accenno, con qualche particolare in più, l’altro grande storico orceano, don Francesco Perini, definendola “I Morti di S. Giacomo d’Ingriani”.Gli accenni che si sono fatti di questa chiesa raccontavano anche di affreschi andati perduti, è un eufemismo, a metà del 1900.Si poteva pensare che quanto letto si riferisse alla cascina che portava il nome di Fenil di S. Giacomo, ma in

realtà la chiesa, con tutta la ricchezza della sua storia, era ubicata, per noi sorprendentemente, nell’altro cascinale, il Fenil di S. Giacomino.Desiderando verificare di persona quanto letto, e quanto avremmo voluto conoscere, ci eravamo recati presso la cascina di S. Giacomino dove doveva trovarsi la sede di questa storica Chiesa campestre. (segue)

Dario Ghirardi

Una tristezza infinitaTransitavamo lo scorso venerdì nei pressi del cosiddetto parcheggio delle Angioline. Trattandosi di giorno di mercato, era stipato di automobili. Il cielo era decisamente grigio e piovigginava.Ci siamo soffermati davanti a quello che da tempo ormai non rappresenta altro che un parcheggio. Da quando poi è stata eliminata la facciata rivolta verso la strada ed il relativo portone sostituendolo con un anonimo muretto in cemento che in questa mattinata sembrava ancor più grigio del solito, il tutto appare di una tristezza infinita.

Sappiamo tutti come questo medesimo spazio avesse visto per secoli la presenza di un Convento di monache Clarisse e come, con l’arrivo dei Francesi alla fine del 1700, si giungesse alla sua soppressione con la alienazione e vendita dei suoi beni concretizzatisi fra il 1798 ed il 1802. I terreni e il fenil Fontanelle vennero acquistati da privati cittadini orceani. Il complesso conventuale venne invece acquistato nel 1798 da un certo Lorenzo Sala per venire poi rilevato dopo solo pochi anni dal Demanio per adibirlo a Quartier militare e con questo nome appare

in diverse mappe di Orzinuovi del secolo XIX.Ancor prima della metà del 1800, questo vasto spazio venne acquistato dalla famiglia Longhi che ne modificò quasi totalmente la destinazione e dunque l’aspetto: soprattutto fu eliminato qualsiasi ricordo dei chiostri dell’antico Convento.I successivi proprietari furono dapprima il dottor Bonetti e in seguito il signor Giovanni Pavoni.Nel 1885, infine, tutta l’area dell’ex Convento – vasta a quei tempi quasi 6000 mq. - venne acquistata dalla Compagnia di Sant’Angela Merici,

o Suore Angioline, che l’avrebbe utilizzata come orto e frutteto del proprio collegio.La Compagnia delle Figlie di Sant’Orsola (Orsoline) o Figlie di Sant’Angela, comunemente dette Angeline, con la forma orceana di Angioline, era stata eretta in Orzinuovi il 4 novembre 1866. Ad Orzinuovi, dove disponevano di un proprio Istituto, si susseguirono in 80 anni più di 100 Consorelle; erano suore a tutti gli effetti ma mantenevano lo stato laico: vi erano benestanti, maestre sarte, cameriere, domestiche, contadine.Nella scuola si occupavano dell’istruzione, ma soprattutto della formazione morale e cristiana.Durante le processioni ed i funerali guidavano la preghiera e diffondevano la devozione a S. Giuseppe, attendevano alle opere dell’adorazione perpetua del Rosario vivente, del mese di maggio, della Sacra Infanzia, dei chierici poveri. Le consorelle si prestavano per le varie opere della loro parrocchia. All’oratorio maschile si recavano ogni domenica per fare il catechismo ai piccoli fanciulli. Inoltre lavoravano ad istruire i ragazzi e ragazze nelle cascine lontane.

Dario Ghirardi

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Novembre 2018 Pag . 11Pontevico

Per Pontevico il sogno di poter contare (finalmente) su una tangenziale che liberi il centro dalla morsa sempre più opprimente del traffico si sta facendo nuovamente vicino.Dopo l’incontro che si è tenuto a Roma nella sede del Ministero delle Infrastrutture lo scorso giovedì 27 settembre (e al quale hanno partecipato anche il sindaco di Pontevico e quello di Robecco d’Oglio insieme ai rappresentanti di Autovie Padane e di tutti gli enti interessati) la comunità pontevichese è tornata a credere nel raggiungimento di un risultato che viene desiderato vanamente ormai da quasi mezzo secolo.In questo senso sta crescendo l’attesa per il fatidico inizio dei lavori di un ambizioso progetto il cui costo, espropri compresi, dovrebbe aggirarsi intorno ai venti milioni di euro.La nuova tangenziale partirà all’altezza della rotonda che unisce il centro di Pontevico e la frazione Chiesuola e giungerà sino in territorio di Robecco, superando con un viadotto il fiume Oglio.La durata dei lavori, che, salvo la necessità di rispettare i tempi

dei vari adempimenti burocratici, dovrebbero partire entro la fine dell’anno, è prevista in venti mesi. Si sta quindi avvicinando la fine di un vero e proprio incubo per tante famiglie e per le stesse attività che si trovano lungo un’arteria costantemente costretta a fare i conti con il traffico (e con quello pesante in particolare).Il cuore di Pontevico e in particolare via XX settembre potranno così tornare a respirare e verranno finalmente superate tutte le preoccupazioni e le problematiche (salute, smog, sicurezza…) che in questi anni hanno suscitato polemiche e proteste.Una “ripresa” che ha soddisfatto in modo speciale il sindaco pontevichese Roberto Bozzoni, che proprio grazie all’importante viaggio a Roma è riuscito a far ripartire un sogno che sembrava ormai inesorabilmente arenato. “La nostra Amministrazione – è la sintesi del primo cittadino di Pontevico – ci ha sempre creduto e non ha mai smesso di impegnarsi per poter realizzare quella che abbiamo sempre considerato una priorità per la nostra comunità. E’ facile intuire tutti i benefici che la realizzazione

Tangenziale, si attende l'inizio della fase operativa

Sabato 10 novembre alle ore 21 al teatro comunale di Pontevico “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni, allestimento de “Il nodo teatro” di Brescia; regia: Fiorenzo Savoldi. Platea 12€, ridotto U14, 8€; galleria 8€. [email protected] capolavoro di Manzoni, nella riduzione drammaturgica ad opera di Raffaello Malesci, incontra il teatro in uno spettacolo originale e poetico che gli dona ancora più fascino ed emozione. Accompagnati con grazia dalle ingegnose scelte di regia, ci si immerge come mai prima nelle vicende dei due malcapitati innamorati e ci si ritrova faccia a

faccia con tutti gli indimenticabili personaggi manzoniani ormai entrati nell’immaginario collettivo.Si ride allora del pavido Don Abbondio (Giorgio Mosca) e della buffa Perpetua (Isabella Furnari); ci si fa travolgere dall’arroganza di Don Rodrigo (Stefano Maccarinelli) e dal carisma di Frate Cristoforo (Francesco Buffoli); si viene colpiti dalla conversione dell’Innominato (Danilo Furnari) e rallegrati dalla simpatica Agnese (Silvia Pipa); si segue con il fiato sospeso tutte le disavventure del tenace Renzo (Luca Miotto) e della mite Lucia (Elisa Benedetti).

Manzoni a teatro

della tangenziale comporterà per i pontevichesi e il loro territorio. La diminuzione del traffico gioverà alla salute pubblica e dell’ambiente, ci sarà maggiore sicurezza sulle strade, ne trarranno beneficio le attività collocate in centro e, in generale, potremo avere significativi benefici in relazione alla qualità della vita.E’ stato importante riuscire a far ripartire un progetto così ambizioso

e adesso non dobbiamo fermarci sino al giorno in cui questa opera non diventerà una bella realtà. Un risultato, è doveroso sottolinearlo, che rappresenta anche un prezioso frutto dell’unione che abbiamo sancito con Robecco. Un’unione che ha permesso di far giungere la voce dei nostri due Comuni sino a Roma e di ottenere un risultato senza dubbio prezioso per le nostre due comunità”.

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Pag . 12 Novembre 2018Pontevico - Il nostro dialetto

Il Campionato femminile di serie B di pallacanestro ha ormai messo in archivio la prima parte di una stagione che si preannuncia lunga ed impegnativa per le sue protagoniste. Tra queste, grazie alla splendida promozione conquistata al termine dello scorso torneo, c’è anche Pontevico, una matricola che è decisa a proteggere a dovere il posto appena ritrovato: “Abbiamo avuto una partenza piuttosto complicata – ricorda l’allenatore Mario Boninsegna – In avvio abbiamo dovuto fare i conti con le difficoltà proposte dalla nuova categoria. Io stesso non mi aspettavo un inizio così delicato, ma non ne abbiamo fatto drammi. Al contrario, abbiamo continuato a lavorare per cercare di migliorare e di raggiungere il nostro obiettivo”. Un obiettivo che può essere spiegato in poche parole: “Vogliamo arrivare almeno undicesimi – è la sintesi di coach Boninsegna – Sappiamo che quest’anno la salvezza è il nostro traguardo fondamentale. Visto che la sedicesima retrocederà direttamente e che le formazioni dal dodicesimo al quindicesimo posto dovranno disputare i play out, con l’ulteriore discesa in C di due compagini, il nostro intento è quello di evitare queste posizioni e di guadagnare il

diritto a rimanere in serie B. Non sarà facile, i posti “caldi” sono tanti e non ci sono squadre sulle quali poter impostare la nostra corsa. Il nostro è un girone equilibrato e livellato verso l’alto. In effetti ci sono alcune contendenti come San Giorgio di Mantova, Lodi, Basket Femminile Milano e Milano Basket Star che hanno qualcosa in più rispetto alle altre e sono destinate a lottare sino in fondo per il primato. Le altre, con esclusione del Mariano Comense che potrebbe anche rientrare nel gruppetto che correrà in prima fila, si equivalgono e non sarà affatto semplice lasciarsi alle spalle le cinque pericolanti”. Una “missione” che Pontevico sta cercando di realizzare con uno spirito ben preciso: “Il gruppo sta lavorando bene. Lo ha fatto sin dall’inizio della stagione, ma possiamo ancora crescere e migliorare. La stagione è ancora molto lunga e tutta da scrivere. La nostra squadra è unita e compatta e vuole farsi valere nonostante le difficoltà che impone questa serie B. Vedremo di lavorare con volontà e determinazione per fare in modo che alla fine si possa raggiungere il premio desiderato di una salvezza che vogliamo costruire tutti insieme giorno dopo giorno”.

La B femminile sta mostrando le sue insidie

L’ ültim bicèr

Sé mè spür la fantasìadè biìn on bu quartì,no gh’è crisi e no gh’è diètache mè ‘lpòde prüibì.Sé mè spür la fantasìavo a biìn on bu mès lìterdè nostrà a la Mezzarìa!Ma uramai so sentenàreE per bè che la me àgheghò amò pòc de scarafà;rèsta sul ona sperànsa:che ghè sìes sö là on ostèr(mìga ‘l mé perché ‘l mè ànsa!)De biìn on quac bicèrE speròm che ‘l sies sincèr.Se a l’inferno ‘l ghè piö bùBearò chèl de Berzebù.

L’ultimo bicchiere

Se mi prude la fantasiadi berne un buon quartino,non c’è crisi e non c’è dietache me lo possa proibire.Se mi prude la fantasiavado a berne mezzo litrodi nostrano alla Mezzeria!Ma oramai sono centenarioe per ben che mi vadaho ancora poco da scaraffare;resta solo una speranza:che ci sia lassù un oste(mica il mio perché mi avanza!)di berne qualche bicchieree speriamo che sia sincero.Se all’inferno ce n’è di più buonoBerrò quello di belzebù.

Poesia dialettale

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Novembre 2018 Pag . 13Pontevico

Lettere al direttore

Il comitato per il sì all'acqua pubblica Bassa bresciana fa appello a tutti i cittadini e le cittadini residenti in provincia di Brescia per il voto di domenica 18 novembre: "questo referendum" -ricorda il Comitato- "rappresenta un'occasione democratica fondamentale per affermare il principio che l'acqua è un bene comune ed un diritto per tutti e come tale non è giusto che diventi oggetto di lucro da parte dei privati. La privatizzazione di questo bene porterà solo aumenti in bolletta e nessun vantaggio ai cittadini; risultano poco credibili su questo tema le ragioni dei sostenitori del sistema misto che affermano che solo i privati possono permettersi di spendere per le manutenzioni ed il servizio perché i Comuni non hanno i fondi necessari: il servizio infatti risulta interamente coperto dalla tariffa e comunque il privato che investe lo fa in larghissima parte con l'utilizzo di fondi pubblici.

Quindi perché non dovrebbe poterlo fare anche un Comune od un Consorzio di Comuni? "Invitiamo tutti i cittadini ad informarsi a fondo sulla questione, visto che andrà ad incidere direttamente sulle bollette e quindi sull'economia delle famiglie" - dicono dal comitato, lanciando l'appello finale: "informatevi attraverso i banchetti che si svolgeranno in tantissime piazze della bassa bresciana il giorno 11 novembre, e recatevi alle urne il giorno 18 muniti della carta d'identità, presso il seggio elettorale segnato sulla vostra tessera elettorale dalle ore 8 alle 22. Andate a votare, nonostante il maltempo, la pigrizia e le sottese distrazioni che possono invogliare verso altre attività: andate a votare perché è un vostro diritto, non cedibile e non differibile. Votate SI per tornare ad avere una gestione pubblica di un bene prezioso non mercificabile."

L'importanza del voto

Il cammino stagionale della Terza Categoria è entrato decisamente nel vivo e offre l’occasione per saggiare la situazione in casa della Pontevichese. Un’analisi, attenta ed approfondita come sempre, che viene proposta da Roberto Moscarella, l’allenatore che è al quarto anno sulla panchina bluavana: “Direi che, nonostante un calendario impegnativo nelle prime giornate, siamo partiti bene. Per noi era importante vedere come la squadra avrebbe reagito al finale amaro della scorsa stagione. Siamo stati in testa per quasi tutto il Campionato e poi abbiamo visto sfumare in malo modo la promozione ai play off. In un gruppo che, a parte tre inserimenti, è rimasto inalterato proprio perché vogliamo continuare a portare avanti il progetto di crescita graduale che abbiamo iniziato dal mio arrivo, questo avrebbe potuto anche creare qualche conseguenza. Invece siamo ripartiti con lo spirito giusto e siamo pronti a lottare sino in fondo per cercare di realizzare l’obiettivo di raggiungere la Seconda Categoria”. Un obiettivo ambizioso, che fa gola a diverse pretendenti: “Il cammino è ovviamente ancora lungo – prosegue Mister Moscarella – ma penso che le contendenti più accreditate, insieme a noi, siano Real Borgosatollo, Flero e Gottolengo. Ritengo che la vincitrice sia destinata ad uscire da questo quartetto. Rispetto all’anno scorso,

comunque, non ci sono squadre in grado di staccare tutti e fare il vuoto. C’è maggiore equilibrio, anche le formazioni di media classifica sono cresciute e si possono perdere punti su tutti i campi. Da questo punto di vista le cose si sono fatte più complicate”. Ostacoli da tenere sotto controllo che non modificano minimamente i piani della blasonata società di Pontevico: “L’idea è quella di costruire qualcosa di importante puntando su qualità e competenza e portando avanti un disegno basato sulla continuità. Sin da mio arrivo, e per questo devo ringraziare ancora la dirigenza per la grande fiducia che è stata riposta in me. Sin dal mio arrivo ha condiviso pienamente le mie scelte e mi assecondato quando, puntando prima sulla persona che sul giocatore, ho voluto plasmare la base di quella che è poi diventata l’ossatura della nostra squadra. Abbiamo impostato un percorso di crescita graduale, ogni anno abbiamo effettuato un paio di inserimenti nel gruppo, pensando ad innalzare sempre la qualità. Basti pensare che il primo anno siamo arrivati decimi, ma ben presto siamo diventati competitivi e adesso vogliamo perfezionare questo cammino, sempre passo dopo passo e sempre all’insegna della continuità, cercando di coronare il nostro sogno di riportare la Pontevichese ai livelli che le competono”.

Pontevichese calcio,il progetto continua

Il cammino stagionale del Pontevico nel Campionato maschile di pallacanestro di serie D si è messo ben presto in salita. Diversi fattori stanno rendendo la salvezza un obiettivo tutt’altro che agevole per la squadra allenata da Domenico Azzanelli. In effetti la formazione pontevichese si è presentata al via del torneo con un gruppo notevolmente rinnovato e ricco di novità. Tanti giovani da far crescere e un amalgama tutto da costruire, elementi impegnativi ai quali si sono aggiunti, tanto per gradire, anche diversi infortuni. Se a tutto questo aggiungiamo un girone caratterizzato da parecchie aspiranti-grandi e nel quale sono inserite compagini che si sono rafforzate prima di presentarsi ai nastri di partenza (neopromosse comprese), possiamo comprendere il compito assai difficile che il Pontevico si prefigge comunque di portare a termine. “Il nostro obiettivo – conferma coach Azzanelli

– era e rimane la salvezza. Sappiamo che non sarà facile centrarlo, anche perché sono tanti i posti da evitare e le squadre con le quali dovremo misurarci hanno allestito organico competitivi. In ogni caso noi lotteremo sino alla fine e daremo il massimo per migliorare e continuare a crescere, cercando così di riuscire a rimanere al di fuori della zona a

Serie D, il Pontevico è giovane, ma vuole crescere

rischio”. Un intento che obbliga la formazione pontevichese a puntare al nono posto: “In effetti – spiega l’allenatore del quintetto bassaiolo – dovremo riuscire ad evitare non solo le ultime due posizioni che condannano direttamente alla retrocessione, ma anche i posti dal decimo al dodicesimo, che obbligano a disputare i play out con le squadre degli altri gironi, uno spareggio al termine del quale la perdente retrocederà”. Si potrebbe così giungere fino ad un massimo di cinque retrocessioni in una stagione che Pontevico, che lo scorso anno è giunto proprio al nono posto dopo aver disputato i play off nella stagione precedente, non ha iniziato nel migliore dei modi: “Vista la caratura delle prime due avversarie –

prosegue il tecnico pontevichese – era facile prevedere che avremmo potuto perdere i primi due incontri. Forse, si poteva immaginare che avremmo ritrovato prima il giusto passo, ma abbiamo dovuto fare i conti con tanti infortuni che ci hanno costretto a faticare per raggiungere il giusto ritmo. La nostra – termina con ferma voglia di lottare coach Azzanelli – è una squadra giovane, che può e deve crescere. Vogliamo assemblare a dovere il gruppo e riuscire a mettere in mostra il nostro volto migliore. Il nostro obiettivo è la salvezza, vogliamo raggiungerla e lotteremo per riuscirci sino in fondo, senza lasciare nulla di intentato pur di riuscirci. Tutti insieme siamo decisi a centrare questo traguardo”.

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Pag . 14 Novembre 2018

1 GIOVEDÌTUTTI I SANTIA töcc i Sancc sciarpe e guancc.A Ognissanti sciarpe e guanti.

2 VENERDÌCOMMEMORAZIONE DEI DEFUNTISe i mórcc i ve söcc i va viä bagnacc.Se i Morti arrivano asciutti se ne vanno bagnati.

3 SABATOS. MARTINO DI PORRESEl prim mal che se conóss l’è ‘l pianzer o la tóss.Il primo male che si riconosce è il pianto o la tosse.

4 DOMENICAS. CARLO BORROMEOÈcc e bagài bisogna cürài.Vecchi e ragazzi bisogna cucrarli.

5 LUNEDÌS.S. ELISABETTA E ZACCARIASpùsä il fiöl quand te völ, spusä la fiölä quand te pöl.Sposa il figlio quando vuoi, sposa la figlia quando puoi.

6 MARTEDÌS. LEONARDOEl prim tórt l’è de esser poarècc.Il primo torto è di essere poveri.

7 MERCOLEDÌS. ERNESTOL’amur l’è come la tóss no se pól tignìl nascóss.L’amore è come la tosse, non si può nasconderlo.

8 GIOVEDÌS. GOFFREDO DI AMIENSOn véssé ‘l crès ‘n frèssä.Un vizio cresce in fretta.

9 VENERDÌS. ORESTEL’è a bunùrä che ‘l laurà el rent.È di buon’ora che il lavoro rende.

10 SABATOS. LEONE MAGNOPer coionà i visì engrassä a San Martì.Per schernire i vicini concima a San Martino.

11 DOMENICAS. MARTINO DI TOURS

Da San Martì a Nedàl i poarì i sta mal.Da San Martino a Natale i poveri (contadini) stanno male.

12 LUNEDÌS. RENATO

Töcc i volarès en ma el manèster.Tutti vorrebbero in mano il mestolo (vorrebbero comandare).

13 MARTEDÌS. OMOBONOPer Sant’Omobù töcc i strass i tùrna bù.Per Sant’Omobono tutti gli stracci tornano buoni.

14 MERCOLEDÌS. GIOCONDOEl sòn l’è fradèl dè la mort.Il sonno è fratello della morte.

15 GIOVEDÌS. ALBERTO MAGNOTöcc i sa chèl che bòi ‘n de la so pègnatä.Tutti sanno ciò che bolle nella propria pentola.

16 VENERDÌS. MARGHERITA DI SCOZIA‘l pà dèi altèr ‘l ga sèt cröste.Il pane degli altri ha sette croste.

17 SABATOS. ELISABETTA D’UNGHERIAEl vì al saùr, el pà al culùr.Il vino si giudica dal sapore, il pane dal colore.

18 DOMENICAS. FREDIANOVì e ròst fa alegrìä, cöncc e liber fa malinconiä.Vino e arrosto fanno allegria, conti e libri malinconia.

19 LUNEDÌS. FAUSTOGhèbä bassä bèl tèmp la lassä.Nebbia bassa bel tempo lascia.

20 MARTEDÌS. BENIGNOChi zürä e sperzürä poc temp al dürä.Chi giura e spergiura poco tempo dura.

21 MERCOLEDÌPRESENTAZIONE BEATA VERGINE MARIA

CALENDARIO BRESCIANO: NOVEMBRE

Rubriche

Amùr onoràt gnè argògnä gnè pecàt.Amore onorato né vergogna né peccato.

22 GIOVEDÌS. CECILIA

Chi ga del so l’è rèspètàt, ‘l poarèt l’è schiàt.Chi possiede è rispettato, il povero viene evitato.

23 VENERDÌS. CLEMENTEA San Clemènt l’inveren èl bötä ‘n dènt.A San Clemente all’inverno spunta un dente (il freddo comincia a farsi sentire).

24 SABATOS. FLORAChèi che usò fórt j-è chèi chè ga tórt.Quelli che gridano forte sono quelli che hanno torto.

25 DOMENICAS. CATERINA DI ALESSANDRIAA Santa Caterina sàrä le achè ‘n dè la cascinä.A Santa Caterina chiudi le mucche nella stalla.

26 LUNEDÌS. CORRADOPer ogni osèl ‘l so nì l’è bèl.Per ogni uccello il suo nido è bello.

27 MARTEDÌS. VIRGILIOLa nus, l’asen, la campagna, el pultrù no i se möf sènsä bastù.La noce, l’asino, la campagna e il lazzarone non si muovono senza bastone.

28 MERCOLEDÌS. GIACOMO DELLA MARCA

Spifèr de fissürä, spifèr de sepoltürä.Spiffero di fessura, spiffero di sepoltura.

29 GIOVEDÌS. SATURNINOFat migä capo de compagnia, sé nò ta resterà ‘l cönt a l’osteria.Non farti capo di una compagnia, altrimenti ti resterà il conto all’osteria.

30 VENERDÌS. ANDREAEntàt che ‘l gras èl deèntä màghèr ‘l màghèr èl crèpäIntanto che il grasso diventa magro il magro crepa.

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Novembre 2018 Pag . 15Rubriche

"La dieta secondo le intolleranze alimentari" della dottoressa Subacchi

Nutrizionista Biologo Albo Sez. A n° 061604 Diete personalizzate per: INTOLLERANZE & ALLERGIE ALIMENTARI; CELIACHIA – LATTOSIO – NICKEL-SPORTIVI, BAMBINI, GRAVIDANZA Master in

NUTRIZIONE&SPORT, DIETA VEGETARIANA, IMMUNOLOGIALa Dott.a Subacchi riceve a: CREMONA: POLIAMBULATORIO MEDICENTER, VIA GIUSEPPINA N° 21 CEL. 3664759134 CREMA: VIA CASTELLO N° 12 - CEL.3664759134

BRESCIA: POLIAMBULATORIO SANT'ANGELA, VIA ALLEGRI N° 47 CEL. 3664759134 MANERBIO: POLIAMBULATORIO MINERVIUM, VIA VERDI N° 64 TEL. 030/9937552

Buongiorno dottoressa Subacchi, esiste un esame per valutare la

p r e d i -s p o s i -zione al glutine-c e l i a -chia?Grazie Sara

Un segno distintivo della celiachia è l'associazione genetica con HLA-DQ2.5, DQ8 e DQ2.2. La tipizzazione HLA fornisce informazioni sul rischio, la predisposizione a sviluppare la celiachia. Un metodo che consente il rilevamento semplice e rapido di tutti i genotipi di rischio celiaco è particolarmente auspicabile per

lo studio di popolazioni di grandi dimensioni. Queste analisi hanno il solo scopo predittivo e non diagnostico della patologia celiaca che dovrà essere diagnosticata mediante il medico curante con test sierologici specifici e biopsia intestinale.Potrebbe utilizzarla come primo screening per valutare poi in

s e g u i t o quale strada effettuare e seguire.

OSSOBUCO ALLA MILANESE(Lombardia)

L’ossobuco corrisponde ad un ben preciso taglio bovino, lo stinco o “geretto”, meglio se posteriore, tagliato trasversalmente a 4 centimetri d’altezza, grosso modo a metà del muscolo; ne risulterà un taglio di 300-400 grammi, in perfetta proporzione, per così dire, di pieno e vuoto; la precisazione vale per la carne, che qui risulta venata di deliziose gelatine, ma soprattutto per il midollo che l’osso contiene, insostituibile per ottenere la glassatura caratteristica del piatto. La cottura avviene in tegame senza particolari accorgimenti fin quasi alla fine, quando avviene il colpo di scena della “gremolada”, quell’aggiunta di scorza di limone grattugiata, trito di prezzemolo e aglio, tre aromi forti per dare nerbo ad un piatto fin troppo suadente. l’accento più sorprendente, comunque, è quello del limone, che in Lombardia si coltiva solo sul lago di Garda; elemento rococò lo definiscono gli storici della cucina, perché affermatosi nel Settecento durante la dominazione austriaca mentre tutte le spezie forti, simbolo del passato, soccombevano all’avanzata dell’illuminismo. Degno di nota, tra l’altro, è il fatto che a quel tempo il piatto era in bianco; la Lombardia fu a lungo refrattaria all’innovazione del pomodoro e anche quando venne recepita, nell’Ottocento, la quantità applicata alla ricetta fu quasi simbolica. Dulcis in fundo, il commensale procede al rito sfizioso del recupero del midollo: con la punta del coltello o con un apposito cucchiaino bislungo detto ironicamente “l’esattore delle tasse”.

Ingredienti: 4 ossibuchi di vitello, farina bianca, 50 g di burro, un quarto di cipolla, brodo di carne, salsa di pomodoro, 1 limone, 1

spicchio d’aglio, 1 acciuga salata e prezzemolo.

Procedimento: far imbiondire la cipolla nel burro, aggiungere gli ossibuchi leggermente infarinati e rosolarli. Versare poco brodo e una cucchiaiata di salsa di pomodoro, coprire e portare a cottura a fuoco lento. Poco prima di servire, aggiungere la “gremolada”, ossia il trito di scorza di mezzo limone, prezzemolo, aglio e acciuga. Servire con risotto alla milanese.

COTOLETTA ALLA MILANESE(Lombardia)

Una regione dalla tradizione casearia importante come la Lombardia non può che avere una grande cucina di carne: per ogni vacca da latte, per forza di cose, c’è un manzo destinato a finire in pentola. I cuochi lombardi, in particolare, hanno una predilezione per la carne di vitello e la cotoletta impanata alla milanese è il piatto che la sublima in un abbraccio di burro spumeggiante. La prima citazione risale addirittura al 1134: “lombolos cum panitio” si legge nella lista di un banchetto, trovando conferma che il taglio deve essere la parte anteriore della lombata, o carrè che dir si voglia, con tanto d’osso che tiene la carne in banderuola. Alta o battuta è stata una questione a lungo discussa, ma ormai è certo che ogni maltrattamento nuoce alla sua bontà. Detto questo la cotoletta ha ben poco da spartire con la Wiener Schintzel d’asburgica memoria, che è pure impanata, ma di maiale, senza osso e spianata come un’orecchia d’elefante. Tornando ai milanesi c’è da segnalare un altro taglio di lombata a loro prediletto, il nodino (filetto, controfiletto e osso): lo chiamano “rostin negaà” perché lo preparano ad arrosto

Cucina da tutta Italia“morto” rosolato in tegame e poi cotto a fuoco lento, deliziosamente annegato nel vino bianco.

Ingredienti: 4 costolette di vitello, 100 g di burro, 2 uova, pangrattato e 1 limone.

Procedimento: incidere la linea esterna delle costolette, perché non s’inarchino durante la cottura, e appiattirle col batticarne; passarle prima nell’uovo sbattuto e quindi nel pangrattato. Scaldare il burro senza farlo soffriggere e cuocervi le costolette circa otto minuti per parte. Salare solo a questo punto e servirle con spicchi di limone.

CASSOEULA(Lombardia)

Le regioni che vivono più intensamente la cultura del maiale, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, sono custodi di antiche ritualità gastronomiche. Il giorno fatidico per il maiale era santificato con una cena durante la quale si consumavano le parti che non erano destinate al mercato o alla conservazione: pentole pantagrueliche di ossa da spolpare, sotto il segno piccante del rafano;

frattaglie come il fegato, da passare sulla griglia dopo averlo avvolto nell’omento; umilissime delizie come i “ciccioli”, che residuavano dalla lavorazione dello strutto. Il contributo lombardo a questa tradizione viene da un umido di arcaica consistenza, la “cassoeula” che nell’assonanza francese “casseulet” rivela ascendenti celtici. Una casseruola di coccio, dunque, nella quale riunire puntine e tagli altrimenti inutilizzabili (zampetti, orecchie, coda, cotenne) alla verdura invernale per eccellenza, quella verza che il gelo rende più morbida e dolce. Ricorrenza da rispettare, il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, sempre rappresentato con un maialino proprio perché quello era l’ultimo giorno in cui correva il rischio di finire in salami.

Ingredienti: 1 kg di costine di maiale, 6 salamelle, 2 verze, 200 g di cotenna, 3 carote, 2 cipolle, 2 gambi di sedano verde, lardo o pancetta, concentrato di pomodoro e pepe.

Procedimento: in un’ampia casseruola far soffriggere le carote, sedano e cipolla con il grasso e poco concentrato di pomodoro; aggiungere costine, salamelle, cotenne e gli altri ammennicoli, quindi le foglie dei cuori di verza. Cottura a fuoco lento per 3-4 ore con aggiunte di acqua bollente al bisogno. È un piatto in umido ma non deve essere brodoso, da servire con la polenta. In tempi recenti si alleggerisce la ricetta omettendo i tagli meno nobili, sgrassando preventivamente le costine e cuocendo a parte salamelle e verze.

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Pag . 16 Novembre 2018

Ingredienti (per 6 persone):125 g di zucchero, 125 g di burro ammorbidito + il necessario per la tortiera, 125 g di mandorle macinate, cannella, 1-2 chiodi di garofano, noce moscata, 1 limone, sale, 2 uova, 250 g di farina e 400 g di marmellata di lamponi.

Preparazione:Lavorando con la punta delle dita amalgamate in una terrina lo zucchero, il burro e le mandorle macinate.Profumate il composto con un pizzico di cannella, i chiodi di garofano, un po’ di noce moscata e la buccia grattugiata del limone, unite una presa di sale e impastate aggiungendo 1 uovo e la farina versata a pioggia. Raccogliete l’impasto a palla, avvolgetelo in un foglio di pellicola per alimenti e mettetelo sul ripiano più basso del frigorifero per 2 ore.Imburrate una tortiera e foderatela

con 2/3 di pasta rialzando bene i bordi. Stendete sul fondo la marmellata di lamponi e livellatela con una spatolina.Tirate con il mattarello la pasta avanzata e ritagliatevi le strisce, che disporrete sulla marmellata come indicato nella fotografia formando una bella griglia.Battete in pochissima acqua l’uovo rimasto e spennellatelo sulla pasta del bordo e della griglia.Infornate la torta a 180 °C e fatela cuocere per 50 minuti. Servite e gustate la Linzertorte soltanto quando si sarà raffreddata perfettamente.

I nostri consigli: per stendere l’impasto senza difficoltà bisogna rispettare in modo scrupoloso il tempo di riposo indicato. Se la pasta tendesse a colorirsi eccessivamente durante le cottura in forno, coprite la torta con un foglio di carta d’alluminio.

Il nostro dialettoTermini di maggiore uso

Fiutare: ormà - nasà.Focaccia: chisöl.Foderato: födràt.Foglia: föiå.Fondere: culà.Forare: furà.Forbice: furbès.Forchetta: perù.Formaggio: formài.Fornaio: fornér.Forno: furèn.Fragola: maölå.Frastuono: bordèl - casì.Fratello: fradèl.Freddo: frèd.Frequente: spès.Fretta: frèså.Frettoloso: frisùs.Frittella: frétolå.Frodare: sfrüsà.Frutta: frötå.Fumo: föm.Fungo: fòns.Fuoco: föch.Fuori: förå.Furbo: balòs.Furfante: balànder.

G

Gallina: galìnö.Gallo: gal.Gancio: rampì.Gazzarra: casì - caciàrò.Gelato: gelato.Gelo: sél - brèmå.

Genero: sènèr.Gengiva: sinsìå.Gennaio: senér.Gente: sènt.Ghiaccio: giàs.Ghiacciato: sélàt.Ghiaia: gèrå.Giallo: sàld.Giardino: giardì.Ginocchio: sönöcc.Gioco: söch.Giornalaio: giornalér.Giorno: dé.Giovane: sùen.Giovedì: giòedé.Girare - girarsi: pirlà - pirlàs.Giugno: sogn.Giusto: giöst.Giù: só.Goccia: gòså.Gocciolare: gosà.Gomito: gombèt.Gonfiarsi: sgionfàs.Gracile: disimbrì.Gradino: panèl.Granaio - solaio: granér - solér.Grappolo: gratå.Grattare: gratà.Grattugia: gratarölå.Grembiule: bigaröl - scosàl.Gridare: usà - sgosàs.Grondaia: grondå.Grosso: gròs.Grucce: stampèle - fèrle.Guancia: sguànså.Guardare: ardà.

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