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OSSERVATORIO TURISTICO
DELLA REGIONE PUGLIA
Risultati e tendenze tra 2006 e 2008
SOMMARIO
Premessa .........................................................................................................................................2
1. 2007: I RISULTATI DEL TURISMO IN PUGLIA ....................................................................3
2. I NUMERI DEL TURISMO .....................................................................................................7
3. I COMPORTAMENTI DELLA DOMANDA .............................................................................9
3.1 Gli italiani ...............................................................................................................................9
3.2 Gli stranieri...........................................................................................................................16
4. L’ATTRATTIVITA’ DEI PRODOTTI TURISTICI ...................................................................21
5. I PRIMI RISULTATI DEL 2008.............................................................................................24
Indagine: Osservatorio turistico della Regione Puglia Forum regionale del turismo 2008
Periodo di riferimento: 2007 e I° trimestre 2008 Pagina 2 di 24
Premessa
Nell’ambito dell’Osservatorio Turistico della Regione Puglia, nel corso del 2007 sono state effettuate
le seguenti indagini
• Indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche e sui segmenti di prodotto – I°,
II°, III° e IV° trimestre 2007,
• Le vacanze degli italiani – I° e II° semestre 2007,
• Indagine sul turismo organizzato europeo e statunitense – 2007.
Nel 2008 è stata realizzata l’“Indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche e sui segmenti
di prodotto – I° trimestre 2008.
Al fine di fornire una lettura unitaria dei risultati emersi durante l’anno appena trascorso, Impresa
Turismo Puglia parte dagli aspetti congiunturali per mettere in luce le dinamiche evolutive del turismo
nella regione.
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Periodo di riferimento: 2007 e I° trimestre 2008 Pagina 3 di 24
1. 2007: I RISULTATI DEL TURISMO IN PUGLIA
Sin dall’analisi dell’occupazione registrata nelle strutture ricettive nel corso 2007, si compone il
quadro di una regione che è in netta ascesa come destinazione turistica, che ha avviato un processo
di destagionalizzazione e che inizia a mostrare alcuni segnali caratteristici delle destinazioni turistiche
più mature.
Al di la del picco di presenze che si registra ad agosto, quando le strutture vendono oltre il 70% dei
posti letto, l’occupazione complessiva è sostenuta proprio dai primi mesi dell’anno, quando,
verosimilmente grazie al contributo del movimento di affari, supera un quarto dei posti letto (circa ¼
dei posti letto venduti a gennaio, il 26,5% a febbraio ed il 28,5% a marzo).
Il periodo debole, quindi, è ormai limitato agli ultimi tre mesi, che registrano un andamento
discendente da ottobre (circa il 20%) fino a dicembre (intorno al 9%).
Nonostante il persistere di una concentrazione del volume dei flussi in determinati spazi temporali, il
confronto con i risultati dello scorso anno, fa emergere evidenti segnali di superamento di questa
tendenza.
Occupazione delle camere in Puglia
confronto 2006 - 2007
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
2006 2007
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Periodo di riferimento: 2007 e I° trimestre 2008 Pagina 4 di 24
In particolare si nota la crescita dell’occupazione fuori stagione. Questa tendenza è più evidente
nei mesi invernali (+ 10% sia a gennaio che febbraio, + 6% a marzo), ma i buoni risultati ottenuti a
luglio e agosto si spalmano anche nel mese di settembre (quando già da due anni, ad esempio,
l’occupazione si attesta intorno al 36%).
Accanto a questo, è evidente il notevole incremento rispetto al 2006: in ben sei mesi (gennaio,
febbraio, marzo, maggio, giugno e settembre) le presenze del 2007 hanno superato quelle del 2006.
Si tratta, pertanto, di una destagionalizzazione che investe tutti i mesi dell’anno, riuscendo ad
aumentare i tassi di occupazione proprio nel primo trimestre, che si caratterizzava, invece, come il
periodo di minor movimento turistico.
L’analisi di dettaglio permette di leggere tutta l’importanza di questo cambiamento e, almeno in parte,
di ricondurlo a precise motivazioni.
In primo luogo sembra emergere una maggiore diversificazione dei prodotti turistici. La
destagionalizzazione, infatti, poggia sulle città e sulle aree dell’entroterra e pertanto non si configura
come un semplice prolungamento della stagione balenare. Le mete d’arte e di affari, infatti, riescono
addirittura a superare nettamente i risultati di occupazione ottenuti nel 2006 (superiori di circa il +4%
tra ottobre e dicembre, oltre + 10% durante le festività e + 23% a settembre) e l’’entroterra è tra il 5%
ed il 15% superiore alla media della regione. Ciò permette, finalmente, di superare quella dipendenza
dalla stagionalità climatica che aveva caratterizzato le dinamiche turistiche pugliesi negli anni
precedenti.
L’intermediazione rappresenta un canale di commercializzazione sempre più importante per le
imprese pugliesi. La possibilità degli intermediari di sostenere sensibilmente il tasso di occupazione
è ormai ampiamente documentata, sia a livello regionale che nazionale.
Negli ultimi anni i trend emersi hanno evidenziato che l’adozione sistematica dei canali
dell’intermediazione ha evidenti effetti positivi sui tassi di occupazione1: le strutture ricettive che
1 Nel semestre gennaio – giugno 2007, la differenza tra i risultati conseguiti, sia in termini di occupazione definitiva (tra aprile e
giugno), sia in termini di prenotazioni per i mesi estivi, è eclatante: commercializzare una parte dei posti letto attraverso accordi
con T.O. ed agenzie, permette di vendere il doppio rispetto alla gestione esclusivamente diretta. 1 Fonte: Dossier turistico
economico della Regione Puglia/ Fonte: Osservatorio turistico della Regione Puglia – luglio 2007.
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utilizzano l’intermediazione dei tour operators realizzano tassi di occupazione mediamente superiori,
con scarti che diventano maggiormente significativi proprio nei periodi di bassa stagione2.
In Puglia, gli intermediari di viaggio sono stati utilizzati da quasi la metà delle imprese turistiche nel
primo trimestre del 2007 e dal 41% nel secondo. Nella seconda parte dell’anno le imprese fanno
meno affidamento alla commercializzazione intermediata, ma mentre nei mesi estivi la prevalenza di
turismo italiano e il naturale picco delle vacanze in questo periodo sostengono l’occupazione, tra
ottobre e dicembre, come già evidenziato, il movimento turistico diminuisce sensibilmente.
Ricorso all'intermediazione delle strutture ricettive in Puglia
anno 2007
0% 20% 40% 60% 80% 100%
IV trimestre
III trimestre
II trimestre
I trimestre
Strutture che ricorrono al circuito dell'intermediazione Strutture che non ricorrono al circuito dell'intermediazione
2 Fonte: Osservatorio sul turismo, IS.NA.R.T – Unioncamere, “Indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche e sui
segmenti di prodotto”, Anni vari
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Una ulteriore componente è legata alla presenza del movimento business che caratterizza
fortemente la Puglia: nel primo trimestre 2007, ad esempio, la quota di clientela per affari presente
nelle strutture ricettive pugliesi è stata del 38,5%, rispetto al 27,3% della media in Italia.
Tipologia della clientela in Puglia confronto anno 2006/2007 per trimestre
anno periodo Leisure Business Totale
I trimestre 79,9 20,1 100,0
II trimestre 87,5 12,5 100,0
III trimestre 90,2 9,8 100,0 2006
IV trimestre 53,7 46,3 100,0
I trimestre 61,5 38,5 100,0
II trimestre 75,7 24,3 100,0
III trimestre 90,7 9,3 100,0 2007
IV trimestre 59,5 40,6 100,0
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2. I NUMERI DEL TURISMO
Nel corso del 2007 la Puglia è stata meta di oltre 4,96 milioni di partenze da parte dei soli
turisti italiani, che hanno generato una spesa che sfiora 3,2 miliardi di €. Di questi 3,33 milioni di
partenze (il 67% del totale) fanno riferimento alla vacanza principale.
Con tali volumi di turismo la Puglia diventa la prima regione turistica del sud, seconda soltanto alla
Sicilia, (superando nettamente la Campania rispetto al 2006), e la quarta destinazione di vacanze in
Italia, dopo la Toscana e l’Emilia Romagna, due regioni turistiche per eccellenza.
Regioni di destinazione delle vacanze principali degli italiani anno 2007
208.971 445.912
624.432 879.118
1.102.179 1.196.641 1.225.352
1.491.914 2.190.778 2.198.502
2.388.273 2.598.901
2.741.455 2.874.210
3.022.737 3.086.337
3.334.144 3.769.919
3.864.167 4.703.500
0 800.000 1.600.000 2.400.000 3.200.000 4.000.000 4.800.000 5.600.000 Molise
Basilicata Valle D’Aosta
Friuli Venezia Giulia Umbria
Piemonte Marche
Abruzzo Lombardia
Calabria Campania
Liguria Trentino Alto Adige
Veneto Sardegna
Lazio Puglia
Emilia Romagna Sicilia
Toscana
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Nel 2007 sono partiti verso la Puglia… …che hanno speso
4.968.049 turisti italiani 3.197 milioni di €
1.017 mila turisti stranieri 506 milioni di €
Ai turisti di provenienza nazionale, nel 20073 si aggiungono 1.017 mila viaggiatori stranieri, che
hanno generato una spesa di 506 milioni di €. Complessivamente, gli arrivi, le presenze e la spesa
originati dall’estero registrano una variazione negativa, legata soprattutto al turismo di vacanza, che
nell’estate 2007 ha subito i contraccolpi sui mercati internazionali dovuti all’emergenza incendi.
Viaggiatori stranieri: numero di viaggiatori a destinazione per provincia visitata anni 2003-2007 valori in migliaia
Provincia visitata 2003 2004 2005 2006
Gennaio-Novembre 2006
Gennaio-Novembre 2007
Bari 440 438 379 401 381 438
Brindisi 157 145 130 122 118 90
Foggia 189 171 140 165 164 148
Lecce 281 262 252 353 336 259
Taranto 54 50 57 55 53 54
Puglia 1.121 1.067 958 1.096 1.051 989
Nord-Ovest 26.455 22.363 22.269 26.018 23.961 25.790
Nord-Est 30.072 25.522 24.007 26.012 24.586 25.824
Centro 14.674 15.024 16.355 17.942 17.140 18.339
Sud E Isole 6.264 6.742 6.363 7.236 6.991 6.989
Totale 78.457 75.050 74.776 83.679 78.729 83.647
Viaggiatori stranieri: spesa per provincia visitata anni 2003-2007 importi in milioni di euro
Provincia visitata 2003 2004 2005 2006
Gennaio-Novembre 2006
Gennaio-Novembre 2007
Bari 172 192 155 216 206 182
Brindisi 54 55 63 78 75 45
Foggia 111 111 83 118 117 84
Lecce 171 155 195 252 236 156
Taranto 22 30 35 34 34 35
Puglia 530 544 531 698 669 502
Nord-Ovest 6.628 6.855 6.727 7.526 7.057 7.669
Nord-Est 9.459 9.420 8.635 8.423 8.120 7.871
Centro 7.595 7.661 8.605 9.172 8.785 9.201
Sud E Isole 3.702 3.940 3.804 4.485 4.345 4.105
Totale 27.622 28.665 28.453 30.368 29.046 29.693
3 Fonte: UIC, “Numero di viaggiatori a destinazione per provincia visitata”, gennaio – dicembre 2007.
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3. I COMPORTAMENTI DELLA DOMANDA
La ripartizione delle provenienze tra Italia ed estero evidenzia come la Puglia sia ancora una meta
prevalente per il turismo domestico, che nel 2007 ha rappresentato il 79,5% della clientela delle
strutture ricettive.
3.1 Gli italiani
Sul fronte delle provenienze si può parlare ormai di bacini consolidati, anche in termini di
importanza che le singole aree rivestono per il turismo pugliese:
• circa un quarto (il 26%) della clientela proviene dalla regione stessa, muovendosi all’interno
dei confini di residenza,
• la Lombardia si conferma il primo bacino al di fuori della regione, seguito da Lazio e
Campania.
Qualche novità si registra su alcune regioni del centro (Emilia Romagna e Toscana) e del nord
(Veneto) che cominciano a manifestare un interesse verso la Puglia, sebbene ancora con quote
marginali, che si attestano intorno al 5 – 6%.
Provenienza dei vacanzieri italiani in Puglia Confronto 2006-2007
2006 2007
Piemonte/Valle D'Aosta 2,7 4,2
Lombardia 15,5 17,7
Trentino Alto Adige 1,8 1,3
Veneto 4,3 4,8
Friuli Venezia Giulia 0,0 0,5
Liguria 2,8 1,7
Emilia Romagna 5,3 6,8
Toscana 5,9 5,3
Umbria 1,6 1,6
Marche 1,6 2,2
Lazio 8,1 9,6
Abruzzo/Molise 4,1 2,7
Campania 11,3 9,8
Puglia 24,6 26,0
Basilicata/Calabria 3,9 2,9
Sicilia 5,6 2,7
Sardegna 1,0 0,4
Totale 100,0 100,0
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Un cambiamento significativo si nota, invece, nelle variabili comportamentali, ossia: le
motivazioni per cui la Puglia viene scelta come meta di vacanza, le attività e gli interessi che i turisti
sperimentano sul territorio e i canali che influenzano la scelta della destinazione.
Tradizionalmente, la Puglia si è caratterizzata per l’incidenza che le variabili non turistiche, quali le
relazioni sociali, la presenza della seconda casa, la vicinanza al luogo di residenza hanno avuto sui
processi decisionali e di scelta della destinazione di vacanza.
Si tratta sempre di fattori importanti, ma come già osservato nel corso delle diverse indagini svolte nel
corso dell’anno la Puglia dimostra di aver acquisito sempre più l’immagine di vera e propria meta
turistica, tanto che l’ospitalità di amici e parenti (24,7%), la presenza dei legami familiari (15,5%) e il
possesso della seconda casa, complessivamente rappresentano il 54,4% delle motivazioni espresse,
con un calo evidente rispetto al 2005, quando si attestavano sul 62,2%.
Oggi, nel 2007, ciò che più di ogni altra ragione spinge a scegliere la Puglia come meta di
vacanza sono le sue risorse naturali, che da sole, rappresentano il 35% delle motivazioni. I turisti
italiani, inoltre, riconoscono alla Puglia il fascino di una destinazione ancora da scoprire (11,6%), che
fa nascere la volontà di vedere un posto mai visto e che, probabilmente, si lega proprio alla bellezza
del paesaggio.
Ma il dato più significativo risiede nell’emergere di motivazioni la cui assenza metteva in luce un gap
evidente tra le possibilità che il territorio aveva in nuce, e la loro percezione da parte della domanda
turistica, che vedeva nella Puglia prevalentemente uno scenario paesaggisticamente bello dove
coltivare le proprie relazioni familiari e sociali.
Si tratta di dati che vanno letti in chiave di tendenza in quanto non coinvolgono ancora flussi di
turismo particolarmente elevati, e dei quali, pertanto, sarà utile seguire le dinamiche nei prossimi
mesi. Ciò nonostante, essi permettono di individuare delle precise nicchie di turismo che vanno
stimolate combinando la costruzione del prodotto e la sua promo - commercializzazione.
In particolare, sono emersi come ragione di scelta della Puglia per la propria vacanza principale:
• la ricchezza del patrimonio artistico e culturale, che, al contrario ha sempre rivelato una
bassissima capacità di attrattiva,
• la gastronomia, già presente come attività sul territorio, ma con scarso peso sulle scelte di
vacanza,
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• la presenza di servizi per i bambini (+ 3,6% rispetto al 2006),
• lo sport,
• le tradizioni e la cultura della popolazione locale, sia come interesse specifico ma anche
trainate dagli eventi, legati alla cultura ma ancora di più al folclore e alle tradizioni locali.
Si tratta di un balzo in avanti davvero significativo che, evidentemente, trova le sue premesse in un
lavoro mirato e costante che ha coinvolto l’offerta, migliorandone l’organizzazione ed arricchendo i
servizi, ma anche la sua comunicazione e la sua accessibilità.
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Motivazione della vacanza principale in Puglia Confronto 2006-2007
2006 2007
Bellezze naturali del luogo 37,3 34,6
Ho i parenti/amici che mi ospitano 19,8 24,7
Posto ideale per riposarsi 3,7 17,2
Rivedere amici/parenti 9,2 15,5
Abbiamo la casa in quella località 14,1 14,2
Il desiderio di vedere un posto mai visto 8,1 11,6
Prezzi convenienti 4,3 11,5
Per la vicinanza 5,2 10,9
Per i divertimenti che offre 3,1 6,4
Ricchezza del patrimonio artistico/monumentale 0,7 4,8
Interessi enogastronomici 1,3 4,7
Posto adatto per bambini piccoli 0,9 4,5
Partecipare ad eventi folcloristici e della cultura locale 0,0 4,4
Decisione altrui 6,2 3,7
Religione/pellegrinaggio 5,1 3,4
Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 1,5 3,4
Siamo clienti abituali di una struttura ricettiva di quella località 1,6 3,2
Eventi culturali 0,4 3,2
Posto ideale per praticare un particolare sport 0,0 1,9
Cure/ benessere (terme, beauty farm….) 0,0 1,5
Per il gusto dell'avventura 0,4 1,3
Studio 0,0 1,3
Shopping 0,0 1,1
Assistere a eventi sportivi 0,4 1,0
Destinazione esclusiva 0,0 0,8
Altro 0,0 1,8
A conferma di quanto detto, si nota che a questo cambiamento nell’immaginario fa certamente
riscontro una crescita dell’offerta, che offre sempre più occasioni per esercitare i propri interessi e
quindi valorizzare anche economicamente il soggiorno.
Se nel 2006 e anche nel 2005, la visita alle bellezze naturali e paesaggistiche era praticamente
l’unica attività veramente diffusa tra i turisti, nel 2007 quella in Puglia si è configurata come una
vacanza attiva, nella quale la natura con le sue bellezze fa da sfondo ad uno spettro ampio di
interessi e di attività cui i turisti dedicano il loro tempo:
• la ricerca delle specialità gastronomiche, che poi spinge i turisti ad acquistare i prodotti
tipici e dell’artigianato locale molto più che in passato,
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• lo shopping (che nel 2005 e nel 2006 rappresentava il 6%) e che coinvolge ora più del 21%
dei turisti,
• la partecipazioni agli eventi espressione delle tradizioni popolari, seguiti dal 19% dei turisti
italiani presenti,
• la scoperta delle ricchezze architettoniche, archeologiche e storiche e, sebbene meno
diffusa, la visita ai musei e alle mostre,
• la pratica di attività sportive,
• la partecipazione agli spettacoli musicali, teatrali e cinematografici che animano il territorio.
I riflessi di questo cambiamento sono evidenti anche nell’analisi dei fattori in grado di influenzare la
scelta.
Se, appena nel 2005, il web aveva ampi margini di crescita nell’influenzare le decisioni dei turisti, la
presenza di una fonte di riferimento istituzionale in grado di offrire una informazione organica,
ha radicalmente modificato la situazione.
Nel 2007, infatti, Internet:
• è il fattore più rilevante dopo l’esperienza diretta o il consiglio della propria rete di
conoscenti, e attraverso le informazioni sempre più disponibili e le offerte promosse dagli
operatori, è stato determinante nella scelta della destinazione in quasi il 14% dei casi,
rispetto al 3,9% di appena due anni prima,
• è la seconda modalità di organizzazione del soggiorno, dopo il contatto diretto della
struttura ricettiva, ed ha raddoppiato il suo peso, passando dall’8,8% nel 2006 al 15,4% nel
2007.
Gli operatori dell’intermediazione, al contrario, non sembrano in grado di orientare le decisioni dei
turisti, restando limitati ad un 5,8%. Questo dato trova conferma nel fatto che tra le modalità di
organizzazione appena l’8% degli italiani che hanno trascorso una vacanza in Puglia nel 2007 lo
hanno fatto insieme all’agenzia di viaggio.
Se si considera la maggiore propensione delle strutture ricettive a commercializzare la propria offerta
anche avvalendosi di TO e agenzie di viaggio e soprattutto la forte incidenza che questa prassi ha
evidenziato sui risultati di occupazione, sarebbe forse necessaria una verifica del grado di
coinvolgimento e di motivazione di questi operatori, nonché una diversificazione delle proposte
veicolate attraverso di essi.
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Sempre in tema di organizzazione della vacanza, le novità sulle scelte ricettive riguardano una
maggiore propensione all’utilizzo dei B&B e delle strutture agrituristiche. Al vertice delle preferenze
restano gli alberghi, a 3 e 4 stelle, ma sempre dopo l’ospitalità di amici e parenti.
Attività svolte durante la vacanza principale in Puglia Confronto 2006-2007
2006 2007
Ho visitato le bellezze naturalistiche del luogo 38,4 58,3
Ho degustato i prodotti enogastronomici locali 12,5 32,8
Ho fatto shopping 6,3 21,4
Ho visitato i monumenti e siti di interesse archeologico 18,6 19,0
Ho acquistato prodotti tipici dell'artigianato locale 4,6 17,9
Ho partecipato a eventi folcloristici e della cultura locale 0,4 16,0
Ho praticato attività sportiva 17,0 14,5
Ho assistito a spettacoli musicali 4,6 14,4
Ho visitato mostre e musei 8,8 9,4
Ho visitato fiere e manifestazioni espositive 0,8 6,0
Ho assistito a spettacoli teatrali e cinematografici 2,2 5,5
Ho assistito a spettacoli sportivi 0,4 1,9
Mi sono rilassato/riposato 24,2 0,0
Altro 2,5 19,0
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Principali canali d'influenza della vacanza principale in Puglia Confronto 2006-2007
2006 2007
C'ero gia' stato/esperienza personale 35,8 37,7
Consiglio/Racconti di amici/parenti/familiari 35,5 25,7
Informazioni su Internet 6,3 8,6
Offerte su Internet 3,1 5,0
Non ho scelto io/hanno deciso altri 1,7 4,8
Cataloghi/Depliant di agenzie di viaggi 1,5 4,1
Attrazioni / eventi culturali 0,9 4,0
Guide turistiche 1,6 3,8
Eventi religiosi 1,0 2,9
Attrazioni / eventi musicali 0,4 2,4
Attrazioni / eventi sportivi 0,0 2,3
Consiglio dell'agenzia di viaggio 3,9 1,7
Pubblicità sulla stampa 1,8 1,4
Articoli/redazionali su periodici/Quotidiani 1,0 1,4
Libri/Testi (non di turismo) 0,0 1,4
Consiglio di enti/uffici turistici presso cui mi sono recato 0,0 1,2
Mostre/Convegni/Fiere 0,0 1,2
Richiesto dai figli fino a 14 anni 1,1 1,0
Pubblicità in TV 1,2 1,0
Modalità di organizzazione della vacanza degli italiani in Puglia Confronto 2006-2007
2006 2007
No, nessuna prenotazione 45,2 47,2
Contattando direttamente la struttura ricettiva 20,6 19,9
Contattando direttamente la società di trasporto 2,7 0,8
Tramite internet 8,8 15,4
L’agenzia di viaggi, scegliendo una proposta su un catalogo di un tour operator 8,6 5,2
L’agenzia viaggi che però non ha utilizzato proposte da catalogo 4,9 2,8
La parrocchia 1,2 0,3
La scuola 0,0 0,4
Il CRAL aziendale 0,9 0,3
Circoli/associazioni culturali 1,2 0,7
Circoli sportivi/associazioni sportive 0,5 0,9
Agenzia immobiliare 0,9 0,6
Tramite il Comune 0,3 0,3
Privati che mi hanno affittato l’appartamento 4,3 4,0
Altro 0,0 1,3
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Tipologia d'alloggio della vacanza principale in Puglia Confronto 2006-2007
2006 2007
Totale Hotel 17,7 18,5
Hotel 1 stella 0,0 2,3
Hotel 2 stelle 8,6 7,3
Hotel 3 stelle 56,3 58,5
Hotel 4 stelle 28,2 28,7
Hotel 5 stelle 6,9 3,2
Totale Campeggio 9,4 8,9
Roulotte/Camper 50,2 29,0
Tenda 26,8 35,8
Bungalow/Appartamenti/Maxicaravan 23,0 35,3
Appartamento residence in affitto 21,2 18,1
Seconda casa 14,9 15,7
Ospite in casa di amici/parenti 22,5 24,1
Bed&Breakfast 0,7 4,8
Villaggio turistico 11,8 8,8
Agriturismo 1,5 3,4
Altre tipologie ricettive4 0,7 3,8
3.2 Gli stranieri
Gli ultimi dati ufficiali disponibili5 permettono di aggiornare il quadro del turismo straniero nella
regione Puglia e di raffrontarlo con quello a livello nazionale.
Nel 2006, secondo la U.I.C., in Puglia si è diretto l’ 1,3% dei viaggiatori stranieri che hanno varcato i
confini nazionali. La quota delle presenze sulla media nazionale sale, invece, al 3,6%, evidenziando,
diversamente, rispetto al altre regioni, una affluenza di natura tutt’altro che escursionistica.
Nel 20076, i viaggiatori stranieri che si sono diretti in Puglia sono stati 1.017mila, la grande
maggioranza per trascorrervi una vacanza (637 mila, pari al 63%).
4 Barca a vela/yatch/altre imbarcazioni, Istituti religiosi, Ostello, College/famiglia, Colonia. 5 Fonte U.I.C. 2007, ISTAT 2007.
6 Fonte: UIC, “numero di viaggiatori a destinazione per provincia visitata”, gennaio – dicembre 2007.
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Periodo di riferimento: 2007 e I° trimestre 2008 Pagina 17 di 24
Sintetizzando ed aggiornando quanto già rilevato in un rapporto ad hoc7, il trend manifestatosi negli
ultimi anni (dal 2001 al 2006)8, mette in evidenza che:
i flussi stranieri verso la Puglia sono in crescita.
• sia in termini di arrivi (quasi 378mila nel 2006 rispetto ai 266mila del 2001);
• sia in termini di pernottamenti, che passano dagli oltre 1.363mila del 2001 agli oltre
1.497mila del 2006);
il mercato principale è quello tedesco.
• la Germania rappresenta il 22% degli arrivi stranieri nella regione nel 2006, in ripresa
rispetto alla frenata registrata tra il 2003 ed il 2005 (quando rappresentavano il 19,7%);
i turisti provengono da 13 mercati differenti.
• Sebbene, naturalmente, con quote molto diversificate, ma questo sembra confermare il
ruolo di ponte del Mediterraneo della regione.
Alcuni mercati sono particolarmente promettenti:
• la Francia, in crescita tanto da diventare (con il 9%) il secondo mercato in termini di arrivi
nel 2006, superando il Regno Unito,
• il Giappone. È il terzo mercato (8,1%); anche in questo caso, gli arrivi crescono
notevolmente (+44,6% tra 2003 e 2006) e l’incremento è diretto in particolare verso la
Puglia (in Italia il Giappone continua a crescere ma a ritmi decisamente più contenuti);
• il Regno Unito, con il 6,8% del totale arrivi stranieri in Puglia, è quello che ha registrato
l’aumento più rilevante tra il 2003 (quando rappresentava il 5,3%) ed il 2005, e soprattutto
questo incremento è concentrato proprio nella Regione;
Tra gli altri mercati si segnalano:
• gli Stati Uniti, che rappresentano il quarto mercato con il 7,7% degli arrivi ed una
variazione 2006 – 2003 di oltre il +50% (nel 2006 si sono registrate 75.755 mila presenze,
rispetto alle 60.791 del 2005). L’importanza di questo mercato per la Puglia è rafforzata
7 “Indagine sul turismo organizzato europeo e statunitense”, settembre 2007.
8 Fonte: elaborazioni IS.NA.R.T. su dati ISTAT.
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Periodo di riferimento: 2007 e I° trimestre 2008 Pagina 18 di 24
dall’elevato livello di interesse degli Stati Uniti verso l’Italia e verso quei prodotti (come la
cultura e l’enogastronomia) che trovano nella Puglia una meta estremamente competitiva
rispetto alle regioni più conosciute.
La Puglia sui mercati dell’intermediazione internazionale
In rapporto alle altre regioni di punta del turismo italiano, la Puglia ha una presenza ancora
limitata sui circuiti dell’intermediazione, sia europea che statunitense. Ciò nonostante l’interesse
degli operatori si rivela in crescita e, soprattutto, appare coerente con uno dei principali obiettivi
delle politiche turistiche della regione: la diversificazione dal prodotto balneare.
Nel 2007 le destinazioni pugliesi sono state vendute dagli intermediari europei per una quota pari
all’1,6% del totale dei pacchetti turistici venduti verso l’Italia. Mediamente, è stata venduta dal 25,9%
degli operatori europei.
I mercati esteri che hanno commercializzato maggiormente le destinazioni della regione Puglia sono
stati la Germania (35,8%), la Russia (33,3%) e i Paesi dell’Est (32,5%).
Rispetto ai mercati si segnala una specializzazione su uno o due prodotti, generalmente città d’arte
e mare. Fanno parte di questo gruppo l’Austria, la Svizzera, i Paesi dell’Est, il Belgio, la Norvegia, la
Finlandia e la Svezia. Fa eccezione la Francia che alle città d’arte abbina l’agriturismo,
coerentemente alle preferenze di vacanza dei turisti francesi.
La Germania, il Regno Unito e l’Olanda, puntano, al contrario, sulla diversificazione delle
proposte, che vanno dall’agriturismo all’enogastronomia, dallo sport agli itinerari.
Per gli Stati Uniti, la Puglia si colloca al decimo posto tra le regioni più vendute dai T.O., con il
2% sul totale dei viaggi venduti verso l’Italia, dimostrando una maggiore attrattività verso il mercato
oltreoceano. Nel 2007, infatti, il 30,2% dei T.O. statunitensi che tratta l’Italia ha commercializzato le
mete della Puglia, una quota significativa, e superiore a quella europea.
Le previsioni espresse per il prossimo anno, confermano sostanzialmente la posizione della regione
e l’interesse verso i suoi prodotti turistici da parte degli operatori internazionali.
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La presenza della Puglia nelle proposte degli intermediari di viaggio aumenterà lievemente: il
27,7%9 dei tour operators europei che venderanno l’Italia e il 32,6% dei tour operators statunitensi
che commercializzerà l’Italia nel 2008 venderà anche le mete della Puglia, in leggero aumento
rispetto alla quota del 30,2% del 2007.
Le regioni più vendute dai T.O. nel 2007 Europa – Usa
Europa Usa
Toscana 22,3 29,8
Lazio 13,5 15,2
Veneto 12,9 12,8
Lombardia 8,5 8,1
Sicilia 6,5 5,4
Trentino A.A. 6,0 0,9
Campania 4,5 8,1
Emilia Romagna 4,5 0,7
Umbria 4,0 5,4
Piemonte 3,3 4,3
Liguria 3,1 4,9
Sardegna 3,0 0,1
Valle D'aosta 2,4 0,9
Puglia 1,6 2,0
Marche 1,4 0,9
Calabria 1,3 0,1
Friuli V.G. 0,9 -
Abruzzo 0,4 0,7
Molise 0,1 -
9 Rispetto al 25,9% del 2007.
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La Puglia sui mercati dell’organizzazione internazionale
Quota di T.O che
hanno venduto la Puglia Prodotti venduti
Quota di prodotto venduto
Austria 21,4 Città d’arte 100,0
Mare 66,7
Francia 9,1 Città d’arte 66,7 Agriturismo 33,3
Germania 35,8 Città d’arte 72,4
Mare 24,1
Itinerari 10,3 Agriturismo e enogastronomia 6,9
Regno Unito 25,7 Mare 55,6
Città d’arte 44,4
Sport, agriturismo, enogastronomia 11,1
Russia 33,3 Città d’arte 100,0 Mare 50,0
Svizzera 28,6 Mare 83,3
Olanda 26,3 Città d’arte 60,0
Agriturismo, enogastronomia, itinerari 20,0
Belgio 14,3 Città d’arte 100,0
Paesi Scandinavi 19,5 Città d’arte 62,5
USA 30,2 Città d'arte 57,7
Enogastronomia 23,1
Agriturismo 19,2
Mare 19,2 Sport 11,5
Itinerari 11,5
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4. L’ATTRATTIVITA’ DEI PRODOTTI TURISTICI
I risultati di occupazione espressi dalle strutture ricettive nel corso di tutto il 2007 evidenziano che le
città sono le destinazioni verso cui si convoglia il movimento maggiore, tanto da non scendere
mai al di sotto della metà dei posti letto venduti.
Sono i mercati stranieri a manifestare un interesse particolare per questo prodotto. Nelle città, infatti,
più del 24% della clientela delle strutture ricettive è composta da stranieri, che, invece, in media
rappresentano il 20,5%.
Questo interesse riguarda anche il mercato del turismo organizzato. Nel 2007 le città d’arte sono
state in assoluto il prodotto turistico più venduto verso la Puglia dai tour operator sia europei
che statunitensi. Gli operatori di questi mercati potrebbero, dunque, essere alla ricerca di mete
alternative da proporre ai loro clienti, trovando nella Puglia una destinazione da scoprire e con una
offerta estremamente ricca.
In Europa le città hanno superato notevolmente la metà dei pacchetti venduti verso la Puglia (57,8%).
Si tratta di un dato significativo, soprattutto considerando che, proprio per la Germania e la Russia le
città d’arte sono in assoluto il prodotto più venduto verso l’Italia e che quindi, gli operatori di questi
mercati potrebbero essere alla ricerca di mete alternative da proporre ai loro clienti.
Per gli operatori statunitensi i pacchetti verso le destinazioni culturali rappresentano il 57,7% del
totale dei viaggi venduti verso la Puglia.
Ovviamente questi dati vanno letti ed utilizzati nel confronto con le azioni che le istituzioni locali
hanno avviato sui singoli mercati stranieri, a sostegno della diversificazione dell’offerta e dei servizi,
della comunicazione e della promo – commercializzazione.
Per gli italiani la Puglia è una meta ambita prevalentemente per il suo mare. Il 78,4% dei turisti
nazionali hanno scelto proprio le destinazioni balneari per trascorrere la loro vacanza, in lievissima
flessione rispetto al 2006 (quando erano l’80,6%). Si tratta, naturalmente, di destinazioni che
subiscono la stagionalità dei mesi autunnali ed invernali (da ottobre a marzo l’occupazione è al di
sotto del 25%).
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Per il mercato dell’intermediazione le destinazioni balneari sono al secondo posto e rappresentano
il 32,5% dei pacchetti venduti verso la Puglia. Svizzera, Austria e Regno Unito sono i Paesi più
interessati, insieme all’Ungheria ed alla Polonia, dove tutti gli operatori hanno dichiarato di
commercializzare le destinazioni balneari. Meno interessanti per gli Stati Uniti (19,2%).
Tra le altre destinazioni - prodotto le potenzialità maggiori sembrano legate alle zone dell’entroterra,
in particolare verso il mercato italiano, per il quale rappresentano la seconda tipologia di meta. Le
presenze degli stranieri sono più limitate (solo il 15% della clientela degli esercizi ricettivi che si
trovano in queste zone è straniera, il 5,5% in meno che nella media), ma i grandi buyers
internazionali cominciano a manifestare interesse proprio per l’agriturismo (che in termini di prodotto
venduto verso la Puglia ha rappresentato il 7,2% in Europa e il 19,2% negli Stati Uniti) e
l’enogastronomia (6% in Europa, 23,1% negli Stati Uniti), ma anche verso gli itinerari a visitazione
guidata e lo sport.
.
Gen
naio
Febb
raio
Mar
zo
April
e
Mag
gio
Giu
gno
Lugl
io
Agos
to
Sette
mbr
e
Otto
bre
Nov
embr
e
Dic
embr
e
città
montagna
terme
mare
campagna
Puglia
% occupazione/prenotazioni
fino al 25% fino al 75%
fino al 50% fino al 100%
Provenienza della clientela nelle strutture ricettive per prodotto in Puglia media 2007
italiani stranieri Totale
città 75,6 24,4 100,0
montagna 75,1 24,9 100,0 terme 70,9 29,1 100,0 mare 77,6 22,4 100,0 campagna 85,0 15,0 100,0
Puglia 79,5 20,5 100,0
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Provenienza della clientela nelle strutture ricettive per prodotto anno 2007
PRODOTTO CITTA' italiani stranieri Totale
I trimestre 76,6 23,4 100,0
II trimestre 72,4 27,6 100,0 III trimestre 75,0 25,0 100,0 IV trimestre 78,5 21,5 100,0
PRODOTTO MONTAGNA italiani stranieri Totale
I trimestre 90,0 10,0 100,0
II trimestre 46,3 53,8 100,0 III trimestre 88,7 11,3 100,0 IV trimestre 75,5 24,5 100,0
PRODOTTO TERME italiani stranieri Totale
I trimestre 66,7 33,3 100,0
II trimestre 78,3 21,7 100,0 III trimestre 86,0 14,0 100,0 IV trimestre 52,5 47,5 100,0
PRODOTTO MARE italiani stranieri Totale
I trimestre 79,0 21,0 100,0
II trimestre 75,3 24,7 100,0 III trimestre 85,3 14,7 100,0 IV trimestre 70,8 29,2 100,0
PRODOTTO NATURA italiani stranieri Totale
I trimestre 86,3 13,7 100,0
II trimestre 85,3 14,7 100,0 III trimestre 84,5 15,5 100,0
IV trimestre 83,7 16,3 100,0
Tipologia della vacanza dei turisti italiani in Puglia
Confronto 2006-2007
2006 2007
Al mare 80,6 78,4
In campagna/collina 8,1 9,5
In montagna 1,2 1,5
In città d’arte/altre città 10,1 9,3
In località termale 0,0 0,7
Altro 0,0 0,6
Totale 100,0 100,0
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5. I PRIMI RISULTATI DEL 2008
Nel 2008, tra gennaio e marzo, il movimento turistico in Puglia è garantito dal segmento business,
che rappresenta ben il 35% della clientela complessiva che ha pernottato nelle strutture ricettive della
regione.
Grazie ai flussi legati agli affari, in questi tre mesi mediamente l’occupazione si attesta intorno al
20%, ma in occasione del primo periodo vacanziero, legato a pasqua, gli alberghi riescono a vendere
quasi la metà dei posti letto (47,7%).
Ad una prima lettura sembrerebbe un risultato inferiore a quello dello stesso periodo dello scorso
anno, ma in realtà l’analisi in dettaglio rileva:
• una sostanziale tenuta del comparto alberghiero tra dicembre 2007 e marzo 2008,
mentre l’ospitalità extra alberghiera non riesce a tenere il passo, oscillando tra l’8% circa di
gennaio e febbraio e il 13% di marzo e sfiorando il 23% a Pasqua;
• un aumento dei flussi nelle città compreso tra +6% e +8% rispetto a gennaio e marzo
2007. Il calo si è registrato nelle aree balneari e montane, mentre l’occupazione nelle zone
di campagna resta sostanzialmente invariata.
Sebbene si tratti di un arco di tempo limitato e di un periodo caratterizzato da un turismo ben
specifico (il business), è un segnale che appare importante monitorare. Sembrano emergere, infatti,
alcune situazioni di punta in grado di convogliare i flussi turistici anche nella bassa stagione. Questo
fenomeno da un lato, traina la tendenza positiva a livello regionale, dall’altro fa emergere una crescita
a macchia di leopardo, diseguale tra territori e tipologie di imprese.
Per i prossimi mesi di maggio e giugno le imprese ricettive pugliesi registrano già tra il 25% e il 30%
di camere prenotate.