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"Orneore Metelli"Antonio da Sangallo" Difficoltà di Apprendimento Difficoltà di Apprendimento nella nella Scuola Media Superiore Scuola Media Superiore Attivazione di Piani Didattici Personalizzati

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"Orneore Metelli” "Antonio da Sangallo"

Difficoltà di Apprendimento nellaDifficoltà di Apprendimento nellaScuola Media SuperioreScuola Media Superiore

Attivazione di Piani Didattici Personalizzati

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Le difficoltà di apprendimento nel percorso scolastico di un alunno, prese in considerazione da normativa specifica, possono essere ricondotte a tre categorie ben definite e distinte dalla legislazione corrente.

Alunno con Disabilità Motoria-Prassica,

Psicofisica e Sensoriale

(A.D.A.)(Legge 104/92)

Alunno con Disturbo specifico dell’apprendiment

o (D.S.A.) Disgrafia

DisortografiaDislessia

Discalculia

Alunno con disturbo da deficit dell’attenzione e

iperattività (DDAI)

(ADHD)

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Gli alunni sui quali si può attivare un progetto di studi personalizzato, in tutti e tre i casi, devono essere iscritti al plesso scolastico con opportuna e specifica certificazione

degli Enti Competenti.

Mentre per gli alunni con Certificazione di disabilità (L. 104/92) il D.S. richiede l’assegnazione di un docente specializzato per la classe di inserimento dell’allievo, ciò

non è possibile e previsto negli altri due casi (DSA e ADHD).

Gli alunni sui quali si può attivare un progetto di studi personalizzato, in tutti e tre i casi, devono essere iscritti al plesso scolastico con opportuna e specifica certificazione

degli Enti Competenti.

Mentre per gli alunni con Certificazione di disabilità (L. 104/92) il D.S. richiede l’assegnazione di un docente specializzato per la classe di inserimento dell’allievo, ciò

non è possibile e previsto negli altri due casi (DSA e ADHD).

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Quali sono i disturbi specifici di apprendimento scolastico

I Disturbi Specifici di apprendimento segnalabili in quanto tali, avvengono soltanto per bambini o

ragazzi con quoziente di intelligenza nella norma; i DSA sono generalmente considerati non inseribili

nel quadro delle certificazioni di handicap di cui alla Legge 104/92.

Qualsiasi sia l’eziologia dei Disturbi Specifici di Apprendimento, la scuola deve focalizzare la propria

attenzione sulle conseguenze che essi apportano nella vita dei ragazzi che ne sono affetti.

Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale, le difficoltà connesse ai DSA si

riverberano prioritariamente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle competenze ma, quando non

sono adeguatamente riconosciute, considerate e trattate in ambito scolastico, causano anche ricadute

sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità, della stima di sé, delle relazioni con i pari d’età.

Pertanto, questo problema (o fragilità) comporta per ciascuna persona conseguenze più o meno

rilevanti in relazione alle condizioni di contesto, come del resto per ogni altra situazione umana.

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Le diverse tipologie di disturbo

dell’apprendimento• Dislessia• Disgrafia • Disortografia • Discalculia• Disturbo

misto

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Definizioni degli organismi ICD-10 DMS-IV

L’ICD-10 (Classificazione Internazionale delle malattie, OMS,1992) e

il DMS-IV (Manuale diagnostico a statistico dei disturbi mentali, APA; 1995)

sono concordi nel fornire la definizione di Disturbo Specifico di Apprendimento.

L’ICD-10

“Questi sono disturbi nei quali le modalità normali di acquisizione delle capacità in questione sono alterate

già nelle prime fasi di sviluppo.

Essi non sono semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere e non sono

dovuti a una malattia cerebrale acquisita.

Piuttosto si ritiene che i disturbi derivino da anomalie nell’elaborazione cognitiva legate in larga misura a

qualche tipo di disfunzione biologica. Come per la maggior parte degli altri disturbi dello sviluppo, queste

condizioni sono marcatamente più frequenti nei maschi.”

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DMS-IV:

“i disturbi dell’apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal bambino in test

standardizzati, somministrati individualmente, su lettura, calcolo o espressione scritta risultano

significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione e al livello d’intelligenza.

Essi interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana

che richiedono capacità di lettura, di calcolo e di scrittura.”

I disturbi specifici dell’apprendimento scolastico I D.S.A. sono quindi un gruppo eterogeneo di disturbi

che si manifestano solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura e il

calcolo.

La loro caratteristica principale è quindi la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di

abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

DMS-IV:

“i disturbi dell’apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal bambino in test

standardizzati, somministrati individualmente, su lettura, calcolo o espressione scritta risultano

significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione e al livello d’intelligenza.

Essi interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana

che richiedono capacità di lettura, di calcolo e di scrittura.”

I disturbi specifici dell’apprendimento scolastico I D.S.A. sono quindi un gruppo eterogeneo di disturbi

che si manifestano solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura e il

calcolo.

La loro caratteristica principale è quindi la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di

abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

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Caratteristiche generali dei D.S.A. Compromissione significativa e persistente della funzione interessata

Capacità intellettive nella norma

Assenza di deficit sensoriali

Assenza di danno neurologico

Assenza di disturbi relazionali (primari)

Presenza di normali opportunità educative

Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi

Prevalenza accentuata nei maschi

Consistente associazione tra i diversi DSA

Eterogeneità dei quadri funzionali

Eterogeneità dei profili di sviluppo

Associazione con disturbi psicopatologici

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Dislessia

La dislessia è la difficoltà a leggere in modo corretto e fluente.

Si riconoscono due tipi di dislessia:

- la dislessia evolutiva: si manifesta nell’età scolare, in particolare nei primi anni, in cui si inizia

l’apprendimento scolastico; le caratteristiche della dislessia possono variare in relazione ai

cambiamenti legati alla crescita del bambino; è di natura genetica e congenita.

-la dislessia acquisita: si manifesta prevalentemente negli adulti; si manifesta a seguito di lesioni che

provocano una difficoltà nella normale abilità di lettura o negli aspetti ad essa collegati ( Non rientra

nella casistica scolastica ).

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Definizione della Orton Dyslexia Society, (1997):

La Dislessia Evolutiva è un disturbo specifico su base linguistica, di origine costituzionale, caratterizzato

da difficoltà nella decodifica di parole singole, spesso inattese in rapporto alla età, alle abilità cognitive

e scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a una menomazione

sensoriale. Essa si manifesta con gradi variabili di difficoltà in differenti forme di abilità linguistica.

Definizione della International Dyslexia Association, (2003).

La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine

neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o

fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente

derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in

rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica.

Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una

ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza

generale.

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Disgrafia

La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura.

Definizione DSM-IV e ICD-10:

“…la caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione e’ una

marcata compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria.

La diagnosi viene fatta solo se questa compromissione interferisce in modo significativo

con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana ….. I bambini più

grandi possono mostrare difficoltà nelle componenti motorie dell’assemblaggio di puzzles,

nel modellismo, nel giocare a palla, nello scrivere in stampatello o nella calligrafia.

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DisortografiaLa disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il

linguaggio parlato nel linguaggio scritto.

LI distrubo de la compenza ortogravica, cioe la tifficcoltà ne trasvormare

il lincuagio palato ne lincuaggio scrito.

Si manifesta con evidenti errori ortografici, scambio di posto delle lettere o di consonanti dello stesso

gruppo, notevole difficoltà con le doppie, elisioni e troncamenti della parola.

DiscalculiaE’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri.

Definizione dal DSM-IV: “La caratteristica principale del Disturbo del Calcolo e’ una capacità di calcolo

(misurata con test standardizzati ) che si situa sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base

all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza, e a un’istruzione

adeguata all’età.

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Il Disturbo del Calcolo interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o

con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo. “Nel disturbo del

Calcolo possono essere compromesse diverse capacità incluse le capacità “linguistiche”

(per es., comprendere o nominare i termini, le operazioni, o i concetti matematici, e

decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacità “percettive” (per es.,

riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi),

capacità “attentive” (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di

aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali) e capacità “matematiche” (per es.,

seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti, e imparare tabelline)”.

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Definizione dall’ICD-10: Le difficoltà aritmetiche sono varie, tra esse sono incluse: un’incapacità a

comprendere i concetti alla base di particolari operazioni aritmetiche; una mancanza di

comprensione di termini o dei segni matematici; il mancato riconoscimento dei simboli numerici; la

difficoltà di adattare le manipolazioni aritmetiche standard; la difficoltà nel comprendere quali

numeri sono pertinenti al problema aritmetico che si sta considerando; la difficoltà ad allineare

correttamente i numeri o ad inserire decimali o simboli durante i calcoli; la difettosa organizzazione

spaziale dei calcoli aritmetici; l’incapacità ad apprendere in modo soddisfacente tabelle di vario

tipo.

DISCALCULIA: DISTURBO SPECIFICO NELL’APPRENDIMENTO DEL CALCOLO E DEL SISTEMA DEI NUMERI

LINGUAGGIO MATEMATICO COME LA LINGUA ITALIANA:

ALFABETO, PAROLE, SEGNI, REGOLE

- 10 cifre contro 21 lettere, ma complessa è la loro combinazione che si basa sul valore posizionale;

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- per molti bambini non c’è differenza tra

15 e 51 oppure 316 e 631;

probabilmente c’è una

difficoltà di orientamento spaziale e organizzazione sequenziale9 viene confuso con il 6

il 21 con il 12il 3 viene scritto al contrario così come altri numeri

- esistono numeri che hanno una leggera somiglianza1 e 7 3 e 8 3 e 5

confondere queste cifre significa non attribuirle alla stessa quantità

- di solito è presente la capacità di numerare in senso progressivo (0, 1, 2 , 3, 4,…),

ma non numerare in senso regressivo (6, 5, 4, 3, 2, 1, 0)

- difficoltà a memorizzare la tavola pitagorica, quindi difficoltà ad eseguire moltiplicazioni e divisioni.

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COSA SI AUTOMATIZZA IN MATEMATICA?

• Avevo €. 168, vidi un paio di scarpe che costava €. 73, e lo comprai.

Quanti soldi mi restarono?

Problem solving:168 – 73

168-73=

-------------

Lettura dei numeri

Calcoli a Mente

Fatti Aritmetici

Algoritmo delle procedure

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COSA SI AUTOMATIZZA IN MATEMATICA?

• Il Problem Solving? NO

SI• La parte “esecutiva”

• Il calcolo a mente (tabelline)

• Il calcolo scritto (procedure)

• Procedure: selezionare il giusto algoritmo e memorizzare i passaggi per compiere le operazioni, l’incolonnamento, i prestiti, i riporti.• Fatti aritmetici: Eseguire un buon numero di operazioni semplici in modo automatico; alle tabelline per es. si accede con la memoria e senza ricorrere al calcolo.• Segni: Capire l’uso dei simboli + - x :, attribuire al segno le corrette procedure di calcolo (sommare seappare +, moltiplicare se appare x…)

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• La transcodifica (lettura – scrittura dei numeri)

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• L’enumerazione avanti e indietro

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Disturbo MistoE’ la combinazione di due o più disturbi nello stesso soggetto (casi frequenti)

la dificolà a La disfia e la discalculia 56-98+)7=?

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A.D.H.D.Disturbo di concentrazione o meglio

disturbo dell’attenzione

• Fattore scatenante è un difetto evolutivo dei circuiti cerebrali che stanno alla base dell’inibizione e dell’autocontrollo ( causa genetica )

• Incapacità a posticipare le gratificazioni immediate in vista di un successivo e maggiore vantaggio

• Incapacità di reagire agli stimoli ambientali attraverso scelte adeguate• Mancanza di controllo rende i soggetti ADHD

Disattenti Iperattivi Impulsivi

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Gli inevitabili fallimenti favoriscono

lo sviluppo di tratti oppositivi e provocatori

con conseguenti comportamenti devianti.

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Aumentare la

capacità di

attenzione facendo

pause frequenti e

cambiando spesso

argomento di studio

Creare una routine

Non sostituirsi mai a loro ma aiutarli ad organizzarsi

Mostrarsi incoraggianti e ottimisti sulle loro

capacità limitando i rimproveri

Agire

sull’autostima Essere molto

chiari

nel dare le istruzioni

Usare schemi riassuntivi e scalette in

caso di più compiti iniziare dal più difficile

Suggerire una serie

di trucchi per

imparare ad

imparare

Favorire esperienze positive di socializzazione

Diversificazione degli obiettivi comportamentali ed adattativi rispetto a quelli di apprendimento

Come aiutarli

Evitare troppe informazioni alla volta

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Individuare una possibile presenza di DSA - ADHD

Segnalare per approfondimenti

diagnostici

Inserire nel POF attività didattiche di

approfondimento e formazione sui DSA -ADHD

creare un percorso didattico personalizzato per l’alunno

con DSA - ADHD

utilizzare misure dispensative e

strumenti compensativi

Stabilire un patto di collaborativo con la famiglia

Alunni DSA e ADHD :

Misure dispensative e strumenti

compensativi nell’attuazione della programmazione curriculare

Scuola: cosa fare?

Conoscere le difficoltà di un

alunno DSA - ADHD

Piano Didattico

PersonalizzatoCompilazione a cura del Consiglio di Classe

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Scuola: cosa fare?

La figura dell’insegnante è particolarmente rilevante poiché è la prima persona che riconosce se

l'alunno incontra difficoltà nel percorso scolastico: quando un insegnante sospetta la possibile

presenza di DSA o ADHD deve segnalarla, per un approfondimento diagnostico.

In attesa della diagnosi la scuola deve informarsi, inserendo nel POF attività didattiche o di

formazione, che coinvolgano tutto il corpo docenti del consiglio di classe.

Per aiutare l'alunno con DSA o ADHD, l’insegnate dovrebbe: creare uno spazio favorevole

all’apprendimento; creare un percorso didattico personalizzato, individuare metodologie didattiche

adeguate e flessibili per i suoi bisogni, utilizzare strumenti compensativi, prevedere anche le misure

dispensative ed organizzare l'attività didattica secondo metodologie e strategie che non ostacolano il

processo di apprendimento. Collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti

a casa, le modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei

compiti …).

L’insegnate non deve limitarsi al solo uso degli strumenti compensativi (non modificano le

caratteristiche tipiche dell’alunno con difficoltà di apprendimento).

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Successo scolastico e strategie didattiche.

Suggerimenti operativi.

( “tratto da Circ. 1425/09 USR E.R.” )

Oltre alle nuove tecnologie, soprattutto informatiche, (che potremmo in linea generale assegnare al

settore degli “strumenti compensativi”), le scuole devono predisporre adattamenti nella

presentazione dei contenuti di studio e nella restituzione degli apprendimenti.

Quando gli insegnanti affrontano il tema degli “strumenti compensativi e dispensativi” previsti dalle

note ministeriali (integralmente riportate nell’allegato tecnico*), deve porsi con chiarezza il tema del

diritto di ciascuno ad avere ciò che gli serve per dare il meglio di sé, a fronte del diritto/dovere di

ciascuno di dare il meglio di sé, e deve porre lo stesso tema anche agli altri allievi affinché i supporti

forniti non vengano considerati come una “indebita facilitazione” o un’ingiustizia.* A disposizione per la consultazione

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La scuola deve dare risposte, incontrare gli specifici bisogni

degli allievi, promuoverne in ogni caso la competenza e lo

sviluppo personale.

E parallelamente richiedere ad ogni allievo impegno,

volontà, sacrificio e desiderio di riuscita.

La scuola deve dare risposte, incontrare gli specifici bisogni

degli allievi, promuoverne in ogni caso la competenza e lo

sviluppo personale.

E parallelamente richiedere ad ogni allievo impegno,

volontà, sacrificio e desiderio di riuscita.

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Occorre quindi ribadire in modo preciso e senza possibili

fraintendimenti, che in presenza di alunni con DSA o

ADHD, come per qualunque altro alunno, la scuola ha il

dovere, sostanziale e formale, di intervenire individuando

gli strumenti e le modalità più opportune per favorirne il

successo scolastico.

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In questi termini vale ricordare alle famiglie che non tutto ciò che comporta difficoltà per

un ragazzo con DSA o ADHD può essere collegato ai disturbi, che non tutto può essere

spiegato e ricondotto ad essi. E che occorre essere molto vigilanti a non ricomprendere

sotto l’ombrello della difficoltà anche aspetti non ad essa imputabili.

La redazione del piano didattico personalizzato (o comunque lo si voglia chiamare) è atto dovuto per le scuole in

presenza di un alunno con segnalazione specialistica.In questo senso non varrebbe appellarsi alla mancanza di normativa specifica, in quanto sono ampiamente sufficienti le norme generali

vigenti.

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Il piano didattico personalizzato deve essere consegnato alle famiglie all’inizio di ogni anno

scolastico, anche per consentire l’attivazione di indispensabili sinergie tra l’azione della

scuola, l’azione della famiglia, l’azione dell’allievo, per potersi applicare a obiettivi comuni

e condivisi e secondo modalità integrate, evitare fraintendimenti, dispersione di forze,

contraddittorietà, improvvisazione. I piani didattici personalizzati devono essere consultati

dai docenti che vengono chiamati a sostituire i titolari delle classi, al fine di evitare

“fratture” nella continuità dell’intervento didattico.

I piani didattici personalizzati devono valersi anche della partecipazione diretta dell’allievo,

ovviamente in età adeguata, per consentirgli di sviluppare piena consapevolezza delle

proprie peculiari modalità di “funzionamento” e per renderlo parte attiva nel processo di

apprendimento e nel percorso di crescita individuale.

Ai Dirigenti Scolastici e agli Organi Collegiali spetta il compito di assicurare l’ottemperanza

piena e fattiva a questi impegni.

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Normativa di riferimento specifica:

1.* Nota MIUR 4099/A/4 del 5.10.04: Iniziative relative alla Dislessia (strumenti compensativi-dispensativi)

2. *Nota MIUR n. 26/A/4 del 5.01.04: Iniziative relative alla Dislessia (utilizzo strumenti compensativi-dispensativi anche in presenza di diagnosi)

3. Nota MIUR n.1787 del 1.03.05: Esami di Stato 2004-05

4. *Nota MIUR n.4798 del 27.07.05: coinvolgimento della famiglia

5. OM n°26 dei 15.03.2007" Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento …. Anno scolastico 06/07

6. CM n° 28 del 15.03.2007 " Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l'anno scolastico 2006-2007'

7. *C.M. n.4674 del 10 Maggio 2007: Disturbi di apprendimento: indicazioni operative

8. D.M. 31/07/2007 Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo dell'istruzione.

9. *Legge 169/2008 conversione DL 137/08 Art. 3 co. 5 sulla valutazione dei DSA

10. *C.M. n 5744 – 28.05.2009: A.S. 08 – 09 Esami di Stato per alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento DSA.

11.* D. P. R. N. 122 del 22/6/09: Art. 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

12* Circ. Miur Prot. 6013 del 04.12.09 Problematiche collegate alla presenza nelle classi di alunni affetti da sindrome ADHD

13* Circ. Miur Prot. 4089 del 15.06.10 - ADHD

14* Circ. Miur Prot. 5713 del 20.09.10 Soluzioni psicopedagogiche per alunni con adhd e dsa

15.* LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 - Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico

Normativa di riferimento generale: *Legge 517/77 art.2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi Legge 59/9: autonomia didattica DPR 275/99 art. 4: autonomia didattica *Legge 53/03: personalizzazione del percorso scolastico *Nota MIUR 4274/09: Linee Guida per l’integrazione degli alunni con disabilita (M. Gelmini)

Normativ

a

di

riferim

ent

o

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Misure dispensative e strumenti compensativi

nell’attuazione della programmazione curriculare

Piano Didattico PersonalizzatoCompilazione a cura del Consiglio di Classe

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Per coloro che vogliono approfondire su “DSA e ADHD”, le biblioteche dell’ITG e dell’ISA sono

fornite di materiale consultabile.

Rivolgersi:per l’I.T.G.

alla Prof.ssa Crescentini Maria Antonietta

e per l’I.S.A.ai prof.ri Giombini Marco e Luciani Fabrizio.