Originale storia sul falso

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PROGETTO per Organizzazione e gestione degli eventi culturali. Prof. Philippe Daverio Università IULM ORIGINALE STORIA SUL FALSO, Fondazione Louis Vuitton. APRILE 2012 di Marta Zielinska 1004217 Giovanni Messina 1004318

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Il progetto per il corso di Organizzazione e gestione degli eventi culturali con il Prof. Philippe Daverio all'Università IULM. Il compito era quello di ideare un evento culturale di nostro interesse. Gli autori di questo documento hanno pensato ad una mostra d'arte, meno usuale e più esperenziale, che abbia come tema il fenomeno del falso nell'arte....

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PROGETTOper

Organizzazione e gestione degli eventi culturali. Prof. Philippe Daverio

Università IULM

ORIGINALE STORIA SUL FALSO, Fondazione Louis Vuitton.

APRILE 2012

di

Marta Zielinska 1004217Giovanni Messina 1004318

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CHI SIAMO

Louis Vuitton, da decenni alla guida dell'industria del fashion, ha negli ultimi anni concentrato i propri sforzi per sostenere iniziative culturali ed artistiche di rilievo e notevole caratura. Fondere il bello artistico con il bello trascinato direttamente su passerelle e vetrine è un passo decisivo per rafforzare la corporate image. In questo senso emblematica è la nascita della Fondazione Louis Vuitton che riceverà degna accoglienza, a Parigi, nella sede ad hoc progettata dall'archistar Frank Gehry. L’inaugurazione dello spazio è prevista per il 2012, ma è stato già possibile avere qualche anticipazione in occasione della mostra “Louis Vuitton: passion for creation”, che si è tenuta dal 22 maggio al 9 agosto 2009 a Hong Kong, come omaggio al continente asiatico, da sempre bacino dei principali buyer della griffe. E’ stato infatti esposto il modello in vetro del progetto per la sede della fondazione, presentato peraltro alla mostra dedicata all’architetto alla Triennale di Milano, e proiettata una lunga video-intervista a Gehry. Inoltre, tra i capolavori in mostra si potevano apprezzare i bauli nati dalla collaborazione del fondatore Louis Vuitton con grandi artisti contemporanei – come Takashi Murakami e Richard Prince – e le opere della collezione di Louis Vuitton, che annoverano, tra gli altri, i nomi di Gilbert & George e Jean-Michel Basquiat.

Un legame fashion - arte contemporanea suggellato ancora una volta a settembre del 2009 con la pubblicazione edita da Rizzoli New York “Louis Vuitton: Art, Fashion and Architecture”, che esemplifica ulteriormente l’impegno assunto negli anni dalla maison nei confronti dell'arte contemporanea. Un legame dunque che si fa sempre più stretto e di cui la mostra della quale siamo orgogliosi promotori è esempio importante.

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MOSTRA IN BREVE

Come sarà in seguito più approfonditamente spiegato, la mostra prevede cinque spazi espositivi, ciascuno dedicato ad approfondire, tramite esempi di opere originali e false, un aspetto o, meglio, un'accezione della pratica del falso.

Per rendere più personalizzabile la visita è previsto l'utilizzo di palmari , con contenuti audio e video assolutamente interattivi e conformabili sulle richieste del singolo visitatore.

Alla sala dedicata al grande Impressionista inglese W.Turner ed al contraffattore del '900 Hebborn, seguirà quella dedicata al Maestro olandese Veermer ed al falsario Van Meegeren , quella dedicata a Renoir ed ai maestri copisti dediti alla pratica del falso d'autore e quella riservata ad un singolare quadro che vede la Dama del Pollaiolo accanto alla Vergine botticelliana con i due capolavori originali di fronte. Infine nell'ultima sala saranno esposte, l'una accanto alle altre un inchiostro di Bruegel il vecchio e alcune versioni di copisti, in questa sala il visitatore agirà...

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CONTESTO

La nostra mostra si inserisce in un sistema di manifestazioni elaborate sul concetto di falso artistico, che testimoniano l'interesse scientifico verso questo argomento spesso lontano dalle logiche espositive. Alcune che riteniamo opportuno segnalare sono: The art of crime - fakes, forgeries and the law nel Victoria and Albert Museum, ancora in corso, organizzata dalla polizia metropolitana specializzata in arte, sulle opere e le tecniche di un grande falsario inglese, Shaun Greenhalgh; un'altro esempio fulgido è rappresentato dall'esposizione, anch'essa in essere, di due copie di un lavoro di Anthony van Dyck al museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, in queso caso al fruitore della mostra vengono spiegati, con contenuti ad hoc, i risultati delle ricerche scientifiche sulle tele, per stabilire quale fosse l'originale. Infine anche l'Italia si è dimostrata abbastanza sensibile al tema e ciò è testimoniato da una mostra organizzata nel 2004/05 dal titolo FALSI D'AUTORE. Icilio Federico Joni e la cultura del falso tra Otto e Novecento, la prima grande rassegna tesa ad illustrare una fase molto importante della cultura figurativa senese e, più in generale, il fenomeno della falsificazione d’arte antica che attraversò l’Europa tra diciannovesimo e ventesimo secolo.

Su questa scia si sistema la nostra iniziativa ma c'è del nuovo!

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MISSION

La fondazione Louis Vuitton pone come obiettivi imprescindibili della mostra:

• far luce sulle diverse tipologie di falso artistico, spesso confuse, ed a cavallo tra legale ed illegale

• insegnare, spingere alla ricerca ed al dibattito•stupire, divertire, emozionare, coinvolgere

La quantità di opere esposte, la loro qualità superba e l'organizzazione della mostra più come esperienza olistica che come carrellata accademica di capolavori garantiranno il raggiungimento degli obiettivi.

Il falso dunque, un fenomeno che attanaglia le case di moda come l'arte; un fenomeno la cui pratica si perde negli anni e che di certo ha un enorme appeal sui fruitori.

Tenendo lontani dall'esposizione riferimenti all'industria della moda, si ci concentra sulla pratica del falso, declinata nei modi più diversi, nell'arte figurata. Vogliamo che la mostra sia un laboratorio del pensiero, uno spazio dove si impari, ci si renda conto, si raffronti e ci si confronti il tutto condito da una spruzzata di provocazione, da un lieve irriverente ammiccamento alla statuaria dottrina dei dotti che nei secoli tanto hanno discusso, hanno sconfessato o si son lasciati gabbare da falsi.

Vogliamo che il fruitore si metta in gioco in prima persona, esperisca, sperimenti, sbatta la testa sulle opere esposte, apprezzi lo splendore delle tele originali, e si turbi per l'eccellente fattura delle copie. Vogliamo dunque che rimanga qualcosa al di là del solito monito contro la contraffazione, che sia dunque un'esperienza che arricchisca e che faccia rendere conto anche delle differenze presenti anche dentro al mondo del falso.

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TARGET

Il target al quale la mostra si rivolge è molto ampio, essa è una straordinaria occasione per ammirare straordinari capolavori e per imparare qualcosa di nuovo. E’ un’avventura che tutti possono vivere. E' al contempo un parco divertimenti per i più piccoli, un libro aperto per i più grandi o un banco di prova, per gli esperti ed i critici, che avranno la possibilità di studiare dal vivo le opere e di apprezzarne analogie e differenze.

La Fondazione Louis Vuitton vuole dunque approcciare ad un bacino di utenza quanto più vasto e differentemente motivato possibile, e vuole garantire a tutti, conformemente ad i suoi valori, un'esperienza significativa, divertente o critica, senz'altro unica.

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LOCATION

La location sarà la splendida sede parigina della Fondazione Louis Vuitton, progettata da Gehry, che sarà consegnata nel 2012 e verrà inaugurata pochi mesi prima dell'inaugurazione della mostra. Per questa occasione Louis Vuitton si è profusa in ogni sforzo, ci celebriamo e ci auguriamo nuove sfide.

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SALE in DETTAGLIO

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HEBBORN, IL FALSARIO.

L'arte e la mimesi. Due concetti intimamente legati nella prassi sin dai graffiti preistorici e teorizzati da Platone parecchi secoli dopo. Imitazione dunque. E se non fosse la natura ad esser imitata ma anche le opere già prodotte? Ecco il presupposto di pensiero che, a quanto scrive nel suo testo L'arte del Falsario, soggiace all'attività scaltra, misteriosa e fors'anco spregiudicata di Eric Hebborn, uno dei maggiori falsari del secolo scorso.

La biografia di Hebborn è sintetizzabile in poche battute, nato negli anni ’30 da madre zingara, dalla mano eccellente – studierà difatti alla Royal Academy-, accanto alla produzione di opere proprie si specializzerà nella riproduzione di opere altrui, insomma diventerà uno dei falsari più noti (e temuti) del ‘900. Morirà a Roma col cranio sfasciato da un ignoto. Spinto da grande rispetto per gli artisti e gran disprezzo per i mercanti dell'arte, fu esperto copiatore di Corot, Mantegna, Van Dyck, Bruegel, Piranesi. Le sue opere inondarono il mercato dell'arte passando spesso per capolavori originali, finendo quindi in Musei e collezioni. Non è un caso se nel 1984, dopo la sua confessione, il mondo dell'arte sarà scosso da ondate di scandalo, indignazione e, probabilmente preoccupazione.

La sala dedicata ad Hebborn sarà sublimata dalla presenza del capolavoro La valorosa Téméraire, un olio su tela (91x122cm) dipinto da Joseph Mallord William Turner nel 1838 e conservato usualmente alla National Gallery di Londra.

Insieme alla tela originale sarà esposta anche la copia dell'Hebborn conservata presso il Museo del falso di Salerno. Le due opere saranno sistemate l'una di fronte all'altra, appese a pareti dallo sfondo leggermente scuro. La sala sarà ben illuminata ma con omogeneità, senza luci che puntino verso un punto preciso, cosicchè si possa godere della luce che promana dalle tele.

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La valorosa Téméraire Joseph Mallord William Turner, olio su tela, 1838, (91x122cm)National Gallery, Londra

La copia fatta da Eric HebbornMuseo del Falso di Salerno

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MEEGEREN, IL CONTRAFFATTORE.

Dalle fedelissime ed illegalissime opere di Hebborn nella seconda stanza si viene condotti in un'atmosfera diversa! Alle pareti non più due opere apparentemente uguali bensì quatto tutte diverse ed apparentemente della stessa mano.

Protagonista, nel bene e nel male, è il maestro olandese del 1600 Jan Vermeer, di cui il Cristo a casa di Marta e Maria, uno splendido olio su tela mostra tutta la sua silenziosa eloquenza.

Cambia parete sembra non cambiare artista, ma il soggetto è simile e la mano ben diversa. Si starà godendo del Cristo con i Discepoli di Emmaus (1937) usualmente conservato al Boymans Museum, Rotterdam. Non stiamo ammirando ,come si ebbe a pensare, un Vermeer ancora non maturo ma Hans van Meegeren, un falsario olandese del 1900 che morì prematuramente dopo averla fatta in barba ai nazisti, riempiendo di falsi la pinacoteca dei gerarchi, al sistema giuridico olandese, che postolo sotto processo per favoreggiamento al regime lo dovette condannare solo per contraffazione dopo la sua confessione e, chiaramente, a critici ed esperti d'arte! Col suo compenetrarsi così profondamente nello stile di Vermeer (e di molti altri) si permise di arricchire la produzione dei suoi ispiratori con quadri dallo stile identico ma dai soggetti diversi, contrariamente all'opera di Hebborn, del quale aveva tuttavia la medesima maestria nel rintracciare o ricreare i materiali adatti alla falsificazione. Un altro geniale ed abile spregiudicato che come ebbe modo di affermare aveva nel portafogli gran parte degli scrupoli...

Ma non è ancora ultimata la stanza, e nemmeno l'opera di Vermeer. Non solo di scene sacre la stanza si riempie! Il maestro si impegnò anche nella rappresentazione di paesaggi e scene di vita quotidiana, dove il soggetto si perde fra la ricerca delle forme e l'equilibrio dei colori. Ecco che infatti l’atmosfera profana e borghese del dipinto ”Il bicchiere di vino” riempirà la stanza colla sua luce calda.Poi, in punta di piedi, entra un copista britannico di nome Leo Stevenson affascinato del maestro olandese e spinto a copiarlo dall'ansia di comprenderlo (o, così almeno afferma).

L'opera è Uomo e donna in un interno un olio su tela (73,5x63,5cm). Va comunque precisato che il britannico operi nella legalità. Caso ha voluto che Stevenson si dichiari in aperta competizione con van Meegeren, per cui eccoli nell'arena, Gesù Marta e Maria ed i tanti visitatori saranno arbitri in questa sala.

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Cristo a casa di Marta e Maria. Jan Vermeer van Delft, olio su tela, 1654-6, (160x142cm)National Gallery of Scotland, Edinburgo.

Christ at Emmaus. Il falso di Meegeren, 1937. Boymans Museum, Rotterdam

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Il bicchiere di vino (Gentiluomo e ragazza che beve) Vermeer (65 x 77 cm) Staatliche Museen di Berlino

Uomo e donna in un interno Leo Stevenson, un olio su tela (73,5x63,5cm) Fine Art Services, London

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GLI ASSECONDATORI DEL MERCATO.

La terza sala custodirà due capolavori indiscussi dell'arte italiana insieme ad una chicca che, in qualche modo, li accosterà. Il visitatore infatti potrà ammirare in tutta la loro delicatezza il Ritratto di fanciulla di Botticelli (1494, conservato presso Palazzo Pitti di Firenze) insieme al Profilo di donna del Pollaiolo (icona della casa museo Poldi Pezzoli di Milano).

Ma si potrà vederle unite in una sola opera: Il ritratto di due signore di un anonimo falsario del primo Novecento che, rispondendo probabilmente al gusto del mercato, ha arditamente immesso i due celebri profili in una sola cornice!

Abominio? Estro? Bizzarria? o, semplicemente, marketing?

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Portrait of a Lady Antonio Pollaiuolo, olio su tela Portrait of a Lady Sandro Botticelli, 1494, Museo Pezzoli, Milano (61x40cm), tempera su tavola Palazzo Pitti, Firenze

Portrait of two ladies Falsario ignoto da rintracciare contattando Burlington Fine Arts Club in London

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FALSI D’AUTORE.

La quarta sala dà testimonianza ad un fenomeno ancora attualissimo sul quale gravano grandi interessi, economici soprattutto. Stiamo parlando dei falsi d'autore. Se finora abbiamo infatti analizzato, rapportandoli ad i superbi modelli originali, contraffattori e falsari, operanti dunque (ad eccezione di Stevenson) nell'illecito, si vuole dare scena a coloro i quali copiano, secondo i gusti del mercato e le proprie attitudini, opere altrui corredandole di certificato di non autenticità e seguendo i parametri che le leggi impongono a riguardo. Insomma copisti onesti.

Il mercato delle copie d'artista è molto fiorente e questo svela l'abilità pittorica di chi queste opere realizza. Un esempio internazionale di copisti è rappresentato dai fratelli Mikhail, Eugeni e Semjon Posin, russi trapiantati in Germania, che nel loro studio berlinese, il Kunstsalon Posin appunto, copiano abilmente opere degli artisti che oggi la domanda sembra apprezzare di più, ad esempio Van Gogh, Renoir, Monet, Gaugain.

Nella sala, e certo il pubblico ne sarà attratto, esporremo insieme ad una copia di Eugeni Posin il capolavoro di Renoir Bal du moulin de la Galette, un olio su tela del 1876, (131×175cm) conservato presso il Musée d'Orsay a Parigi.

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Pierre-Auguste Renoir, (131×175cm)Musée d'Orsay a Parigi

il falso d’autore di Eugeni PosinKunstsalon Posin, Berlino

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STANZA SPECIALE - CONCORSO.

La quinta stanza rappresenta il clou della mostra. Dopo essere stato guidato in un itinerario didattico ed emozionale attraverso le meraviglie delle opere originali e l'eccelsa fattura di falsi e copie d'ogni sorta, dopo esser stato sensibilizzato, reso più consapevole, il visitatore entra nell'ultima sala ben armato di curiosità e pronto ad agire, a mettersi in gioco più del solito. Non rimarrà deluso.

Lo attenderanno infatti, dentro teche di vetro, uno splendido inchiostro di Bruegel il Vecchio "The painter and the patron" (1565) delle dimensioni di 25x21cm conservato all'Albertina di Vienna e ben cinque copie, due delle quali di anonime, conservate a Londra, l'una alla Vincent Korde collection l'altra al British Museum, una dell'Hebborn, la quarta di Jacques Severy (Berna, Eberhard Kornfeld collection) e l'ultima del miniaturista Hoefnagel (Vienna, Christian Nebehay). Ancora una volta un originale, e tanti tipi diversi di copie, quelle fraudolente, quelle di citazione, quelle di artisti copisti. Ma torniamo al visitatore!

La luce risalterà il contenuto delle teche, facendo notare solo quando si ci avvicina delle urne disposte sotto ciascuna opera. E' il momento della resa dei conti, il visitatore scruterà con occhio attento ogni figura, ogni tratto, sintetizzerà in un istante cio che ha visto e imparato fino a qualche attimo prima con quello che si accorge di sapere già, il suo gusto col suo istinto; poi prenderà la sferetta che una gentile hostess all'ingresso gli aveva consegnato, con all'interno i suoi dati, e la depositerà dentro l'urna sopra la quale ritiene esserci l'opera originale. Uscirà con in bocca la soddisfazione di esser stato messo almeno nelle condizioni di potersi esprimere, di potersi confrontare con ciò che gli si poneva davanti.

Uscirà arricchito, coinvolto, attivo.

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Il pittore e l’esperto Bruegel il Vecchio , 1565, 250x21cmAlbertina, Vienna

AnonimoVincent Korde Collection, Londra

Il pittore e l’esperto, AnonimoBritish Museum

Il pittore e l’esperto , Eric Hebborn, 1995Museo del falso, Salerno

Il pittore e l’esperto , Georg HoefnagelChristian Nebehai, Vienna

Il pittore e l’esperto , Jacques SeveryEbernhard Kornfel Collection, Bern

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STUDIO D’ARTISTA.

Copie? Arte? Tecnica? Artisti? Domande tutte legittime. La risposta non può che stare nell'esperienza. Eccoci dunque in uno spazio che molto ci siamo impegnati per ottenere, un piccolo atelier, una bottega dentro la mostra, una fonte di energia umana, creatrice dentro le sale.

Robert Stipczyński, noto copista italo-polacco verrà in questo studio solo quando ispirato, quando interiormente disposto e colla vena artistica ben fertile. Chi avrà la fortuna di incontrarlo durante la visita, potrà senza problemi fargli delle domande, parlargli o anche chiedere di dipingere un opera per il proprio salotto. Ma attenzione! La sua copia di Mona Lisa è stata battuta recentemente per 47 mila euro. Alcuni storici dell'arte e restauratori sono convinti che la sua copia assomigli all'opera uscita dalle mani di Leonardo molto più della medesima (al Louvre) sottoposta a numerosi lavori di conservazione. Se Leonardo vedesse i suoi lavori oggi, difficilmente li riconoscerebbe - dice l'artista e continua scherzando: La madre mi ha dato come secondo nome proprio quello di Leonardo, ma non lo uso per non essere considerato un falsificatore o megalomane. E' proprio lui l'autore delle quattro copie delle opere di Raffaello appese nella sua casa-museo di Urbino e delle altre numerose opere ospitate nelle case delle piu grandi celebrità.

Seppur con discontinuità dell'impegno, Stipczyński dipingerà entro la fine della mostra una copia di un'opera originale esposta, che sarà il premio, per il fortunato estratto durante la cerimonia di chiusura, per il piccolo grande gioco proposto nell'ultima sala. La possibilità in ogni caso di ammirare, intervistare, scambiare anche solo due chiacchiere con un pittore e copista mentre crea crediamo sia un'esperienza formativa unica che non possiamo sottrarre ai visitatori.

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EVENTI COLLATERALI

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INAUGURAZIONE.

Per quanto concerne il momento dell'inaugurazione, si è pensato di organizzare un evento abbastanza mondano e con ingresso esclusivamente con invito, che possa raccogliere all'interno della neonata nuova sede della fondazione, ove la mostra sarà allestita, autorità pubbliche, intellettuali, critici d'arte, jet set della moda e dello spettacolo, rappresentanti di grandi aziende ed ovviamente giornalisti accreditati.

Pensiamo sia necessario dare un gran impatto mediatico alla mostra per la quale la Fondazione Louis Vuitton si è così intensamente impegnata. Vogliamo che si sviluppi interesse, e che l'opinione pubblica sia incuriosita e trainata da questa esposizione così importante, così nuova.

L'evento avrà i suoi momenti salienti nell'incontro coll'artista Robert Stipczyński che in quell'occasione svelerà quale sarà l'opera, premio del concorso, che intenderà imitare e nell'opportunità di visitare la mostra colla spiegazione di un famoso esperto del falso in arte, Andre Schoeller, uno dei curatori artistici della mostra. La serata che vedrà attivo il

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servizio bar del museo continuerà nello stile glam e mondano che speriamo riusciremo ad ottenere.

CONFERENZE.

Nell'organizzare l'esposizione non ci si è certo limitati ad allestire le opere! Uno degli obiettivi imprescindibili che ci siam posti di raggiunger è quello di informare, di istruire, di far in modo che si dibatta, che si ci crei un'opinione. Oltre alla didatticità intrinseca alla mostra abbiamo previsto una serie di tavole rotonde dalle modalità abbastanza informali, che vedranno la partecipazione di personalità esperte e competenti della materia; queste saranno ovviamente aperte a tutti gli interessati, o semplicemente incuriositi alla materia.

Gli eventi avranno frequenza settimanale e si terranno ogni venerdì, a partire dalla seconda settimana della mostra durante tutto il periodo dell'esposizione.

Il programma degli incontri:

6 aprile: Copista: semplice imitatore o anche artista?

13 aprile: Fare una copia d'autore: un business? Comprarla: un investimento?

20 aprile: Alla scoperta delle tecniche: leggendo Hebborn.

27 aprile: La difficile lotta al commercio illegale di opere d'arte.

Ci riserviamo il diritto a portare al sudetto programma ulteriori modifiche.

Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 19:00. Gli ospiti saranno invitati a fermarsi nel ristorante del museo per la cena.

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KidLAB.

Trasmettere il nostro pensiero ai protagonisti del futuro è un elemento fondamentale del nostro progetto. Vogliamo avvicinarci a questo specifico target attraverso una serie di laboratori in cui ragazzi potranno mettersi nei panni dei falsari.

Lo scopo del laboratorio è soprattutto quello di sensibilizzare i più piccoli al tema del falso e di fargli comprendere il vero valore di un opera artistica. I laboratori tenuti da esperti di arte, preparati al lavoro con i ragazzi, si terranno: • dal lunedì al venerdì: per i gruppi organizzati dalle scuole, previa

prenotazione. • il sabato e la domenica: dalle 10:30 - 13:30 per le famiglie

La fascia d'età indicata sono dai 6 fino ai 14 anni. Perciò nel caso dei gruppi organizzati, ci impegniamo ad adattare il nostro programma all'età dei partecipanti (anche diversa dalla fascia indicata).

Durante l'esperienza laboratoriale, i ragazzi, osservando il lavoro del nostro artista, la spiegazione dell'esperto e la visione di materiale audio-video dovrebbero imparare a: • capire le differenze tra le varie tipologie di falsari • riconoscere le motivazioni dei falsari per copiare le opere degli altri • sapere qualche tecnica di riconoscimento di un falso rispetto ad

un’opera originale • riconoscere il valore che porta in se un’opera artistica • conoscere le tecniche e le fasi di lavoro di copia di un dipinto

In alcuni pomeriggi (oppure per i gruppi a richiesta) sarà possibile la visione e la discussione di un film a tema:

• Il falsario di Stefan Ruzowitzky• Vinci di Jan Machulski

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La parte più sperimentale del kidLAB sarà la produzione, ovviamente da parte dei partecipanti, di copie di un'opera artistica scelta da loro, sotto lo sguardo critico ed attento del nostro esperto. A disposizione avranno varie tipologie di supporto per il dipinto (legno, tela, carta), ampia gamma di colori, matite e tutto il necessario.

Dopo aver firmato la copie, queste saranno esposte sulle pareti della sala di laboratorio. Alla fine della mostra, ci sarà un'asta in cui i migliori quadri, scelti dal nostro artista, saranno venduti. La base d'asta sarà: 1 euro. I soldi raccolti dalle vendite, insieme al 5% delle entrare degli ingressi andranno all’UNICEF per finanziare progetti di diffusione dell’istruzione in zone depresse.

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EVENTO FINALE.

Una mostra a così alto impatto, come quella che abbiamo progettato, necessitava di una chiusura che la esaltasse definitivamente. Si è infatti pensato ad un doppio evento nella medesima serata. Per l'evento conclusivo, non ci saranno più inviti ristretti, smoking, e giornalisti accreditati, sarà invece un'occasione, per tutti coloro che lo vogliano, di ritornare nella splendida location della fondazione.

L’evento avrà un primo momento di picco quando verrà estratto a sorte, fra tutti quelli che avevano superato la prova nella quinta sala, il vincitore del falso d'autore dipinto in live painting da Stipczyński, ma non si esaurirà di certo tutto lì! Sotto la sapiente regia di Spencer Tunick, artista noto per istallazioni viventi con centinaia di nudi, si organizzerà, debitamente vestiti, una installazione vivente che riprodurrà un'opera esposta a scelta del regista. Un modo insomma, per poter dire, quella mostra l'ho vissuta fino all'ultimo.

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GESTIONE E SERVIZI COLLATERALI

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Durata dell'evento: 1 mese

La data prevista dell'inaugurazione è il venerdì 30 marzo 2012, la mostra sarà aperta al pubblico a partire dal sabato 31 marzo 2012 fino alla chiusura dell'evento finale di domenica 29 aprile.

Orari di apertura:

vista la breve durata, la mostra sarà aperta ogni giorno con i seguenti orari:

Lun - Giov: dalle 9 fino alle 19 Ven - Dom: dalle 9 alle 22

Ultime entrate saranno concesse mezz'ora prima della chiusura

Ingresso:

L'organizzazione a fronte della indiscutibile qualità dell'offerta proposta ha ritenuto opportuno istituire il pagamento del biglietto d'ingresso.

Ecco motivata la frase di Gandhi Non c'è ammirazione senza sacrificio stampata sui biglietti di ingresso. Ma il sacrificio non è poi così doloroso: ecco infatti le tariffe:

10 euro: biglietto normale5 euro: biglietto scontato (studenti, ISIC, Euro >26, over 60)gratuito: per i bambini meno di 4 anni

Sconto del 15% ai gruppi di 20 persone o più.

Laboratori e conferenze: un valido biglietto d'ingresso alla mostra (anche convalidato prima).

Il prezzo d'ingresso include l'uso del palmare.

Inoltre durante la mostra saranno organizzati tour con guide: ogni giorno alle 15.00 in francese ed alle 16.00 in inglese.

Ogni visita guidata avrà una durata di 45 minuti circa.

A richiesta sarà inoltre possibile organizzare, a pagamento, una visita guidata con orari flessibili.

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Il catalogo della mostra

Si darà alle stampe un catalogo dalla forma e dalla consultabilità particolari. Difatti, come ne vuole illustrare l'immagine sulla copertina di questo documento, il catalogo sarà diviso in due parti: quello a sinistra ricoperto da cuoio firmato Louis Vuitton con il titolo pitturato a mano dagli artigiani della famosa casa di moda, conterrà al suo interno tutte le opere originali della mostra legate, rispecchiando in questo modo l'unicità e non reperibilità di un’opera artistica; i contraffattori dei sudetti artisti e tutte le informazioni legate al loro lavoro occuperanno invece la parte destra del catalogo, che verrà rilegato a mo’di libro fotocopiato, a spirale.

Un messaggio d'impatto sin dalla prima vista.

Alla cura scientifica del contenuto hanno collaborato diversi studiosi d’arte, critici ed esperti del mercato dell’arte, ciò rende davvero prezioso ed unico il testo.

Servizio bar

Anche il bar del museo sarà simbolo di eccellenza e vanto durante la mostra. L'offerta, sempre di altissima qualità e pensata ad ogni tipo di cliente, esclusivamente per l'aprile del 2012 si arrichirà di alcune specialità: una ricca scelta di caffè provenienti dal tutto il mondo ben si sposerà colle favolose ed originali torte, ideate dal noto chef Roland Mesnier, presente all'inaugurazione della mostra dove ci svelerà i segreti delle sue nuove ricette pensate ad hoc per quest'occasione.

Durante la mostra, il bar ospiterà anche un evento di degustazione vini, in cui gli ospiti di nuovo prenderanno parte ad un gioco alla scoperta della vera qualità Dopo aver ascoltato la descrizione di ogni vino che assaggeranno nell'arco della serata, da quelli prestigiosissimi ai vini delle parte basse degli scaffali del supermercato, dovranno scoprire da quale bottiglia, sprovvista di etichetta, proviene il vino messo ogni volta nel bicchiere.

La partecipazione è aperta a tutti. E' vivamente raccomandata la prenotazione, dato il numero di posti limitato.

Il costo di partecipazione, inclusa la consumazione e il ricco buffet, sarà di 35 euro a persona.

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STRUTTURA FINANZIARIA

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Ripartizione Entrate - Uscite:

INVESTIMENTI AMMORTIZZABILI prev. in euro Note

Acquisto di beni e attrezzature durevoli PC, palmari

Acquisto, costruzione, ristrutturazione di beni immobili

arredi, ottimizzazione struttura per l’allestimento

Altri costi ammortizzabili spese di comunicazione

TOTALE INVESTIMENTI AMMORTIZZABILI

GESTIONE ORDINARIA

Personale retribuzioni personale tecnico, amministrativo ed ausiliario

Gestione corrente utenze, eventi, conferenze stampa

Acquisto di materiale cataloghi, materiale per laboratori, eventi e conferenze, premi, materiali per ottimizzazione della struttura per l'allestimento

Assistenza tecnica, consulenza, altra prestazione professionale

prestazioni di terzi relativi a comitato scientifico, redazione catalogo, esperti di settore, personale artistico, personale di allestimento e di fundraising

Altri costi di gestione ordinaria oneri assicurativi, trasporto

TOTALE GESTIONE ORDINARIA

TOTALETOTALETOTALE

Contributi di diritto pubblico

Sponsorizzazioni Sponsor principale: Louis VuittonCo-sponsor: Apple per il materiale informatico, Accor per il ticketing, ristorazione e hotellerie

Autofinanziamento

Entrate Proprie biglietteria, visite guidate, vendite catalogo,

Contributi

Somme a debito

TOTALE

Per accrescere il prestigio e la fama della mostra, vogliamo richiedere il patrocinio delle amministrazioni locali ed enti internazionali.

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RITORNO D'IMMAGINE

Come si accennava in principio, il tema della mostra non è stato scelto casualmente. La contraffazione è un fenomeno sociale ed economico che quotidianamente mortifica il talento ed abbassa la qualità. Louis Vuitton proprio per il suo status di icona è fra i brand più bersagliati dal fenomeno. Consapevole di ciò, la Fondazione Louis Vuitton è orgogliosa di aver creato una mostra così complessa ed articolata, che crea una preziosa occasione di accrescimento della cultura collettiva da un canto ma che induce riflessioni più generali dall’altro.

La fondazione si è dunque grandemente esposta in questa impresa titanica ed auspica che la qualità e la bontà della manifestazione si possano riflettere sulla reputazione del marchio, per stimolarlo ad impegnarsi sempre più intensamente nel patrocinare iniziative culturali e sociali di rilievo, ed insieme spera di aver aiutato, in modo diverso dal consueto, l’opinione pubblica a costruire un’idea più solida su un fenomeno così stringentemente attuale.

ORIGINALE STORIA SUL FALSO, Fondazione Louis Vuitton.

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ORIGINALE STORIA SUL FALSO, Fondazione Louis Vuitton.