Operazione 4XTutti // Mira's Flower Project // Report

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OPERAZIONE 4XTUTTI Mira’s Flor PROJECT report

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About the project Il progetto Operazione 4xTUTTI, Mira’s Flower Project, coinvolge in prima persona le ragazze promotrici dell’idea, Martina, Nadin, Debora e Melissa, ed è rivolto principalmente ai giovani, che hanno un ruolo attivo e partecipativo, ma anche a tutti gli abitanti e alle realtà del quartiere di Mirafiori Nord. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare gli adolescenti alle tematiche ambientali, attraverso azioni semplici e divertenti. Il tutto attraverso processi inclusivi e partecipativi, che portano alla riscoperta del saper fare e dell’autocostruzione come mezzo di autosufficienza ed indipendenza. L’iniziativa è stata sopportata dalla collaborazione di esperti artigiani, ambientalisti e naturalisti. ed è ospitata dalla Circoscrizione2, e si svolge principalmente nel Centro di Protagonismo Giovanile “L’isola che non c’è” di via Edoardo Rubino, 24, Torino (Italy). more info on: http://www.officinesistemiche.it/mirasflower

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OPERAZIONE 4XTUTTI

Mira’s Flower PROJECT

report

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Il progetto si inserisce in un percorso di accompagnamento promosso dal Piano Adolescenti, Comune di Torino e realizzato con i fondi della L. 285/97 Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza

con il supporto di:

in collaborazione con:Artenne ArtenneCaffetteria Algomas, Cascina RoccafrancaCasa nel Parco Cascina RoccafrancaPolito DesignWorkshop, Politecnico di TorinoProgetto BifronteProgetto fa bene., promosso dall'associazione culturale Plug, la cooperativa Liberitutti e il Comitato promotore S-NODI, con il contributo di Compagnia di San PaoloLaura GrandinOsteria Zucchero e Sale, Cascina RoccafrancaPaolo Grillo, Sartoria Grillo TorinoRete Solare per L’AutocostruzioneTechLab ChieriUmo - Design Studio

Realizzazione editoriale reportcontenuti e progetto grafico: Officine Sistemichereport fotografico: Progetto Bifronte // Officine Sistemiche

progetto a cura di:

OFFICINE SISTEMICHE | Associazione di promozione sociale e culturaleOfficine Sistemiche è un luogo di contaminazione, collaborazione e condivisione, dove la curiosità e lo stupore della ricerca si fondono al quotidiano. Qui il design è concepito nella sua complessità ed interezza, è prodotto, servizio, comunicazione, ma soprattutto è responsabilità e consapevolezza. Un design pensato sui sistemi aperti, capace di generare reti e sistemi legati ai valori e alle risorse del territorio e che vede nella collaborazione e nella condivisione le chiavi per un cambiamento.www.officinesistemiche.it | [email protected]

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ABOUTthe project“Cosa vogliono gli adolescenti? Cosa li fa sognare? Cosa manca per loro nel luogo in cui vivono?” La Città di Torino se lo è chiesto e lo ha domandato direttamente a loro. La risposta è stata positiva: 184 tra ragazze e ragazzi, suddivisi in gruppi, hanno presentato le proprie idee, 6 delle quali rese concrete dalle Associazioni che hanno fatto domanda. Tra le proposte pervenute, Officine Sistemiche ha vinto la possibilità di realizzare l’idea progetto legata al tema della sostenibilità ambientale, Vivi e sostieni il tuo ambiente, proponendo l'iniziativa Operazione 4xTUTTI.

M PROJECT

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OPERAZIONE

4XTUTTIMira’s Flower

PROJECTIl progetto Operazione 4xTUTTI coinvolge in prima persona le ragazze promotrici dell’idea, Martina, Nadin, Debora e Melissa, ed è rivolto principalmente ai giovani, che hanno un ruolo attivo e partecipativo, ma anche a tutti gli abitanti e alle realtà del quartiere di Mirafiori Nord. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare gli adolescenti alle tematiche ambientali, attraverso azioni semplici e divertenti:> la cargo bike, che le ragazze usano per raccogliere le risorse, è il primo mezzo di comunicazione del progetto, che veicola l'iniziativa sul territorio e sensibilizza i giovani alla mobilità sostenibile;> le aree verdi urbane sono esplorate e capite, diventando fonte di fiori ed erbe spontanee edibili;> gli scarti della cucina si trasformano in tinture naturali e colorano stoffe; > i cascami di tessuto si trasformano in particolari fogli di carta.Il tutto attraverso processi inclusivi e partecipativi, che portano alla riscoperta del saper fare e dell'autocostruzione come mezzo di autosufficienza ed indipendenza. L'iniziativa è stata sopportata dalla collaborazione di esperti artigiani, ambientalisti e naturalisti. L’iniziativa è ospitata dalla Circoscrizione 2, e si svolge principalmente nel Centro di Protagonismo Giovanile “L’isola che non c’è” di via Edoardo Rubino, 24.

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Diario di BORDOIl progetto comprende circa 6 mesi di attività, da Ottobre 2014 a Maggio 2015, periodo che ha visto (e vedrà ancora) le ragazze impegnate in un processo diviso in due parti: la prima fase di formazione ed una seconda fase divulgativa.

Durante i primi mesi del progetto si sono svolti i laboratori basati sul recupero e sulla valorizzazione degli scarti quotidiani, quelli che ciascuno di noi produce in casa e sulla loro successiva lavorazione e trasformazione. Le Mira’s Flower, nome scelto dalle ragazze per identificarsi come promotrici del progetto, dopo un iniziale scetticismo, si sono appassionate e sono diventate le portatrici di buone pratiche, in cui caffè, verdure e foglie sono i loro primi alleati.

>> Online on:www.officinesistemiche.it/MIRASFLOWER

>> Blog:www.officinesistemiche.it/blog/category/made-in-officine/mira

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#01

LABORATORIOCarta di Stoffain collaborazione con Sartoria Grillo Torino

tutor: Officine SistemicheA piccoli passi, con operazioni semplici, siparte! Il laboratorio "Carta di Stoffa" aprele porte alle attività di formazione. Gli ingredienti sono facili da reperire e piacevoli da manipolare: cascami di stoffa, amido di riso e acqua. La stoffa utilizzata proviene dagli scarti di un laboratorio sartoriale torinese, Sartoria Grillo Torino, il quale, oltre a fornire i cascami di tessuto, ha collaborato attivamente in altri fasi del progetto.Un mix di amido di riso ed acqua conferisce alla stoffa malleabilità, rendendola capace di prender forma e, una volta asciutta, di acquisire resistenza e rigidità. Il tessuto si trasforma così in una specie di carta con cui confezionare segnalibri, contenitori, decori, bigliettini ed altro ancora.A solo un mese dall'inizio del laboratorio, Martina, Nadin, Melissa e Debora si sono confrontate con il primo evento: Mira que barato, organizzato dall'associazione Rete Solare per l'Autocostruzione, ed ospitato dalla Casa nel Parco. Le ragazze, durante il mercatino natalizio senza moneta, hanno messo in atto e compreso le dinamiche dello scambio e del dono, barattando piccoli decori e gestendo autonomamente il laboratorio "Carta di Stoffa". Il workshop, coordinato dalle ragazze, si è svolto in due sessioni ed ha coinvolto grandi e piccini del quartiere.

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"Abbiamo imparato a trasformare un pezzo di stoffa in una maglia, a colorarla con i colori alimentari e naturali, a coltivare funghi con foglie e caffè esausto, a riconoscere i parchi intorno a noi e riconoscere le piante e le erbe commestibili e molto altro ancora. Realizzare questo progetto mi ha aperto gli occhi sull'utilità di cose che avrei ritenuto inutili. Sono molto soddisfatta del nostro lavoro."

Nadin

" In questo percorso ci hanno aiutato 3 designer, ci hanno aiutano a realizzare il nostro

progetto e per noi sono stati tre pilastri molto importanti. Grazie a loro, è cambiato il nostro modo di

vedere il quartiere." Martina

"Grazie a questo progetto il nostro quartiere è un po' più carino. Mi è piaciuto vedere come un ambiente può cambiare da piccole cose, scoprire cose che non avrei mai pensato di conoscere su dove viviamo e su cosa ci circonda ogni giorno."

Debora

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#02

LABORATORIOdi SARTORIA

Un ago nel pagliaiotutor: Paolo Grillo, Sartoria Grillo TorinoRecuperare, rammendare, ridare vita ad un capo dismesso, valorizzare ritagli di tessuto: queste le parole chiave del laboratorio di sartoria "Un ago nel pagliaio", basato sulla trasmissione delle pratiche base del cucito.

Da Ottobre fino alla fine di Aprile, le ragazze si sono, infatti, dovute confrontare con ago e filo. Ad accompagnarle alla scoperta di questo mondo fatto di tessuti, punti, cartamodelli, spilli e misure, è il sarto Paolo Grillo, della Sartoria Grillo Torino.Le cuciture a mano hanno costituito la prima sfida: protagonisti il punto catenella e il punto mosca.La seconda parte, riguardava i cartamodelli: partendo da un vestito già esistente, le ragazze hanno visto come ricavarne il cartamodello e creare un nuovo pezzo. Ingredienti fondamentali matita, carta, forbici, ago, filo.

Solo durante le ultime lezioni, hanno fatto la loro comparsa la macchina da cucire e la famosa taglia e cuci. Diventando strumenti fondamentali per la confezione di magliette su misura. In questa fase, la sartoria si è avvicinata al laboratorio di colori naturali, trasformando il tessuto tinto con gli scarti alimentari della cucina in T-shirt.

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#03

LABORATORIOdi COLORI NATURALI

Made in Kitchenin collaborazione con Osteria Zucchero e Sale, Cascina Roccafranca

tutor: Officine SistemicheLa strada da percorrere è ancora lunga, dal laboratorio sartoriale si passa in cucina, dove gli scarti di cottura diventano colori naturali.Complice, infatti, dell'iniziativa "Made in Kitchen" il ristorante Zucchero e Sale di Cascina Roccafranca.Silvio, lo Chef, ha selezionato gli elementi base: l’acqua di cottura dei broccoli, il liquido denso della peperonata, le bucce delle cipolle e tanti altri scarti alimentari della cucina. Alle ragazze, invece, è spettato il compito di sperimentare le tecniche Shibori: un metodo antico di tintura su tessuto utilizzato in oriente.La tecnica prevede di fare nodi e strozzature del tessuto per distribuire il colore in modo non uniforme, così da ottenere sfumature e macchie chiaroscuro.

In pochi appuntamenti, le ragazze hanno imparato a trattare i tessuti prima della tintura, a preparare i colori con gli avanzi della cucina e a tingere stoffe e capi di abbigliamento.

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#04WORKSHOPDesignWorkshop Week Polito

Do it TogetherIl laboratorio di auto-costruzione urbana nasce come risposta concreta alla richiesta da parte delle ragazze di progettare un posacenere per evitare di sporcare la zona antistante il centro. Officine Sistemiche ha risposto a questa richiesta ampliando la fase di analisi e progettazione attraverso l'unione di più competenze: i designer di Umo - studio Design, Simone Primiero e Federico Martorana, i tecnici del Techlab di Chieri e gli studenti del Corso di Laurea di Design e Comunicazione visiva del Politecnico di Torino. La combinazione di queste competenze fa nascere il workshop “Do it Together!”: un’esperienza di autocostruzione e di progettazione partecipata. I partecipanti al workshop si sono immersi per una settimana nel CPG, Centro di Protagonismo Giovanile, ed insieme ad alcuni degli adolescenti che frequentano quotidianamente il centro, si sono trovati a trasformare gli spazi. In particolar modo, gli interventi hanno riguardato le due aree esterne al centro, poco fruibili e fruiti.Le regole del gioco erano poche: ascoltare, co-progettare, costruire, assemblare, produrre in modo autonomo, e soprattutto divertirsi. I partecipanti si sono, infatti, tirarati su le maniche e riappropriati delle proprie capacità manuali, trasformando per una settimana il centro in un vero e proprio makerspace. Il laboratorio si è inserito nella settimana di workshop formativi del Corso di Studi in Design e Comunicazione Visiva del Politecnico di Torino.

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Tutor: umo – design studio www.studioumo.com / [email protected]

Supporto tecnico: TechLab Chieri www.techlab.tl

Curatela e Coordinamento: Officine Sistemiche

Il workshop si svolge nell’ambito dell’iniziativa POLITO DESIGNWORKSHOP del Politecnico di Torino in collaborazione con: > Città di Torino- Settore Piano Adolescenti> Città di Torino- Circoscrizione 2> Corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva, Politecnico di Torino

>> Blog:www.officinesistemiche.it/blog/category/made-in-officine/do-it-together

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#05

LABORATORIOdi AUTOPRODUZIONE ALIMENTARE

FattiFungo!in collaborazione con Algomas Caffetteria, Cascina Roccafranca

tutor : Officine SistemicheIl progetto "FattiFungo!" si presta molto bene a spiegare quante risorse siano ancora presenti in tutto ciò che ogni giorno gettiamo via. Il fondo del caffè, infatti, è il primo ingrediente utile per far partire il laboratorio, insieme a foglie secche, micelio e...tanta pazienza.

Il laboratorio inizia con una grande sorpresa: la cargo-bike, che finalmente aggiustata, torna subito utile al reperimento delle risorse, in particolare i fondi di caffè forniti dalla Caffetteria Algomas di Cascina Roccafranca. Nel CPG, Centro di Protagonismo Giovanile “L’Isola che non c’è”, sono stati preparati i sacchetti e trasportati poi nella cantina di Cascina Giaione, Circoscrizione 2.

A distanza di diverse settimana, dopo il processo di crescita, sono spuntati finalmente i tanto attesi Pleurotus.

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#06

LABORATORIOERBE SPONTANEE

Fi-Orto Urbanotutor: Laura Grandin"Fi-Orto Urbano" è un percorso di riscoperta del quotidiano, che insegna a guardare con un'altra prospettiva le risorse che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: le aree verdi urbane. Giardini e aiuole nascondono infatti un'interessante ecosistema, ricco di fiori ed erbe spontanee commestibili. Durante le diverse uscite sul campo, le ragazze di Mira's Flower Project, hanno familiarizzato con la fauna e la flora locale e accompagnate dalla naturalista Laura Grandin, hanno imparato a riconoscere le diverse piante commestibili presenti nel quartiere. Il progetto ha previsto anche un breve monitoraggio del decorso delle presenze naturali del territorio, attraverso la costruzione e il posizionamento di piccole trappole. La diversità degli insetti nel terreno rappresenta, infatti, un aspetto significativo per la sanità ambientale ed la biodiversità dell'area presa in analisi.

tutor: Officine SistemicheLa restituzione al quartiere delle informazioni raccolte ha previsto la costruzione di pannelli comunicativi, installati nelle diverse aree urbane: enormi forchette in legno si ergono nei prati, a simboleggiare la riscoperta di tradizioni alimentari dimenticate.

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#07 CONTEST DI STREET ART

Street art in Mirafiori NordIl contest di graffiti “ StreetArt in Mirafiori Nord” prevede di individuare la street art come vettore espressivo dei giovani e degli adolescenti del quartiere, oltre che come mezzo di valorizzazione delle risorse del territorio. La Call si è conclusa il 27 Aprile. Attualmente la “giuria di quartiere", composta dalle ragazze del progetto Mira’s Flower Project e da cittadini coinvolti a diverso titolo dall’iniziativa, stanno selezionando le proposte pervenute. L'opera vincitrice verrà realizzata sul marciapiede prospiciente il CPG, Centro di Protagonismo Giovanile, "L'Isola che non c'è".

#08 RECUPERO ECCEDENZE ALIMENTARIin collaborazione con Progetto fa bene., promosso dall'associazione culturale Plug, la cooperativa Liberitutti e il Comitato promotore S-NODI, con il contributo di Compagnia di San Paolo

tutor: Francesca Morea, Alessia LongoL'iniziativa, sviluppata grazie al supporto del progetto fa bene. ( www.fabene.org ), è composta di due momenti: il primo, più teorico, incentrato sull'educazione alimentare e sulla consapevolezza dello spreco; il secondo prevede una parte di recupero delle eccedenze alimentari del mercato e la loro valorizzazione. La frutta invenduta si trasformerà in succhi di frutta. Durante la giornata di chiusura del progetto, le ragazze promuoveranno l'iniziativa e diffonderanno le buona pratiche nel quartiere, tramite assaggi e degustazioni.

Operazioni 4xTutti sta lavorando per costruire e mettere insieme una rete di attori già operanti sul territorio o già attivi sul recupero delle eccedenze alimentari per trasformare il mercato locale, in un luogo di incontro e scambio di risorse e saperi. Le eccedenze alimentari del mercato tornano così ad essere risorsa.

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SARTORIA GRILLO TORINO ..la mia professione è fare il sarto, non il fashion designer ma il sarto,

questo è quello che ho cercato di trasmettere in questo progetto. L'idea di un mestiere antico che nel tempo si è evoluto fino a mutare anche il nome, ma a

alle ragazze ho voluto insegnare ad usare ago e filo e tanta pazienza. Hanno

UMO DESIGN STUDIO"La partecipazione al workshop nel ruolo di tutor è stata affascinante per il tema trattato e il poco tempo a disposizione. L'entusiasmo degli studenti nel lavorare su una tematica reale, in un quartiere periferico e con ragazzi adolescenti ha fatto sì che i risultati fossero adatti al contesto e alle problematiche rilevate. L'esperienza è stata molto positiva e personalmente formativa grazie alla sinergia che si è creata tra tutti i partecipanti e al coinvolgimento delle persone che vivono quotidianamente il centro."Simone Primiero e Federico Martorana

TECHLAB CHIERI"Un esempio di successo di collaborazioni sinergiche tra progettisti, tecnici e studenti. Manufatti sistemici, interattivi e sostenibili conditi da intense e memora-

bili relazioni umane!"Paolo Cavagnolo

"

"LAURA GRANDIN

"Per raccontar di piante ed animali in un quartiere urbano c'è stato bisogno non solo di impegno e ricerca, ma del coinvolgimento e della passione dell'intero gruppo di lavoro"

Laura Grandin

PROGETTO BIFRONTE"...È stato appassionante catturare nelle nostre immagini l'entusiasmo dei responsabili e dei partecipanti al progetto. Vedere i giovani così coinvolti in un percorso educativo e formativo tanto articolato come quello proposto da Officine Sistemiche ci ha dato la possibilità di frequentare una realtà concreta fatta di idee, passione e soprattutto lavoro pratico... Enrico De Santis e Alessandro Salvatore

accettato di mettersi in gioco di imparare qualcosa non perché costrette da un voto o da un premio ma dalla consapevolezza di apprendere qualcosa che poteva essergli utile. Il piacere di ''bucarsi le dita'' e di vedere, dopo qualche sacrificio e molte risate, cosa potevano fare con un ago e del filo.

Ora che tutto è terminato bisognerebbe capire chi ha insegnato cosa a chi... Grazie infinite."Paolo Grillo

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Associazione di promozione sociale e culturale

via Legnano 13, 10128 Torino

[email protected]@officinesistemiche.itwww.officinesistemiche.itwww.officinesistemiche.it

C.F. 97765740010