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Foto Gigi Romano

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Paginadue

Gentilissima redazione de la Riviera,ancora una volta, e con piacere evidente, inter-vengo sul vostro giornale, contribuendo al prosie-guo di un dibattito pubblico che – qualunque sial’angolo di visuale prescelto – mi appare di gran-de interesse e di assoluto rilievo. Peraltro, lovoglio acclamare sin dall’inizio di queste mierighe, la frequenza dei miei interventi su la Rivie-ra dimostrano in maniera tangibile – oltre che ilpiacere vanitoso di apparire e di farsi leggere – lastima che nutro e l’importanza che riconosco adun giornale, il vostro, divenuto uno strumentoinsostituibile nella formazione dell’opinione pub-blica locridea e un mezzo efficacissimo nellacomunicazione politica. La lettura dell’ultimo numero de la Riviera èstata, dal punto di vista personale e politico, digrande interesse. L’opinione del Prof. Paolo Cata-lano, articolata con consapevole sagacia ed equi-librio, mi offre l’opportunità di chiarire il miopensiero personale e di meglio esplicitare la posi-zione assunta dal mio partito in merito al temadella costituzione di parte civile delle amministra-zioni pubbliche nei processi di mafia.Voglio essere sincero fino in fondo, senza ipocrite“vie di fuga” e senza aggirare le questioni poste.Le righe di Catalano, persona che gode della miastima autentica e che leggo sempre con estremaattenzione, mi appaiono viziate da un pregiudiziodi fondo e da una lettura distorta delle posizioniespresse dal sottoscritto.Il pregiudizio è quello della sinistra stalinista,intellettualmente autoritaria, quella sinistra (vec-chia ed usurata) che impone la sua “lezioncina” ela sua morale, quella sinistra che considera l’inter-locutore che dissente come il nemico da abbatte-re.

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“LA MIA SINISTRA NON HANEMICI DA ABBATTERE”ANTONIO LAROSA

Si è svolto nei giorni scorsi a Firenze unincontro tra i rappresentanti istituziona-li della Locride, i rappresentanti Istitu-zionali e gli Operatori Turistici dellaCittà di Firenze e della Regione Tosca-na. Oggetto dell’incontro la firma di unprotocollo di intesa per progetti di pro-mozione e di scambio culturale e turisti-co. Il Presidente Galluzzo insieme alSindaco di Locri(comune gemellatocon Firenze) sottolineano la necessità diorganizzare sul territorio locrideo unworkshop con la presenza degli opera-tori toscani affinché gli stessi possanoverificare direttamente le reali capacitàricettive e la conseguente formulazionedelle offerte, con relative brochure, chepiù si adeguano alle richieste del merca-to sia per i gruppi che per i singoli. Unincontro importante non fosse altro peril fatto che saranno operatori di un’altraregione a venire nel nostro territorio egiudicarne la validità turistica. Con unacertezza: se scenderanno a mare al Cac-tus e dopo il tramonto passeggerannoper Gerace per 20 giorni, quasi sicura-mente, non avranno malinconia nè diPonte vecchio e neppure di una bellafiorentina.

TURISMO

DAL MONDO

CATTIVI PENSIERI

POLAROID

DALL’ITALIA

LA REPLICA

CHAMPAGNE ddii PPaassqquuaallee VViioollii

TALENTI

I Toscani faranno il bagno al Cactus?

Ennesimo cambio per la squadra diAgazio Loiero, il Governo regionale facinquina. Il presidente della Regione,Agazio Loiero, con proprio decreto, hanominato Domenico Cersosimo vicepresidente della Giunta, e VincenzoSpaziante Assessore alla Sanità. InoltreLoiero ha assegnato la delega al Lavoroed alla formazione professionale aMario Maiolo. In questo girotondo dideleghe c’è però qualcosa che non qua-dra. Passi Cersosimo vice di Loiero, chesembra persona capace e distante della“illogica politica”, ma per una nominacondivisibile ecco subito quella che sem-bra surreale: Spaziante, già nominatocommissario supervisore per la Sanità,ora è anche Assessore, sempre allasanità. Quindi deve controllare e vigila-re sull’operato di se stesso. E il conflittodi interessi? E l’incompatibilità dellacarica? Ma noi calabresi ci siamo o cifacciamo?

Tartufi nelle montagne di ViboValentia in Calabria. Ci crede l'as-sessorato provinciale all'Agricoltu-ra che nei prossimi giorni schiereràquattro unità di esperti tartufariumbri, provenienti da Perugia con icani da cerca. La 'task force', offer-ta gratis dall'Associazione naziona-le Città del tartufo, raggiungeràVibo Valentia per una serie disopralluoghi e per tracciare unamappatura dei siti potenzialmentepiù promettenti. Sono già stateindividuate le aree, tutte entro i

POLITICA

Governo Loiero: esiamo a cinque

CALABRIA

Dopo Pizzo, ancheVibo ha il suo tartufo?

L’avvocato Bruno Calvetta è il nuovo diret-tore amministrativo dell’Istituto Tumori diMilano. Per Bruno Calvetta, serrese di 48anni, il prestigioso incarico giunge dopo ibuoni risultati conseguiti alla guida dell’exAsl n°3 di Rossano. L’Istituto tumori è unastruttura all’avanguardia nel campo dellacura e della ricerca oncologica, che godedel Patrocinio del Presidente della Repub-blica. La scelta di affidarne la direzione aun calabrese è certamente un vanto per laRegione e, ancor più, per Serra San Bruno.

“ La prima volta che vado aletto con un uomo succedequasi sempre che non si faniente. Si preoccupano, siagitano, credono di doverfare i fenomeni.Pensano: “Oddio miraco-

lo, lo sto facendo con l'Ar-curi”, e non si conclude.Ormai lo so, sono rasse-gnata. Per questo concedosempre una seconda chan-che”

Costituisce reato consultare il data base aziendalesenza alcun specifico motivo di lavoro? Cioè solo perdare un'occhiata ai fatti altrui? No, sembrerebbe pro-prio di no. A stabilirlo è stato il Giudice delle Indagi-ni Preliminari presso il Tribunale di Nola, che ha rite-nuto non perseguibile un dipendente dell'Agenziadelle Entrate che potendo accedere per motivi diufficio nel data base dell'Agenzia, è andato a dareuna fugace occhiata ai redditi di Prodi e Signora.

New York. Grazie alla debolezza del dollaro,nel 2007 la città di New York ha accolto 46milioni di turisti, di cui 37 milioni di statuniten-si e 9 milioni di stranieri. È il dato più alto regi-strato dopo l'attentato dell'11 Settemmbre. Il ricavo 28 miliardi di Dollari

Singapore. La ruota panora-mica più alta del mondoaprirà a Marzo dedl 2008.Con un'altezza complessi-va di 165 metri, la flyerWheel supererà la cineseStar of Nanchang. Un girodurerà circa mezz'ora ecosterà venti dollari.

Un sidernese(Salvatore Ferraro - servi-zio pagine 12 e 13 -) in campo per ricor-dare e riabilitare la memoria di GinoGirolimoni, vittima della giustizia. L’Amministrazione comunale ha accoltola proposta di intitolare lo Stadio Comu-nale a Filippo Raciti. Si potrebbe pensa-re alla nobile idea di intitolare una viaanche a Girolimoni?

700 metri di quota sul livello delmare. I cani entreranno in azionesoprattutto nell'altopiano del Poroe nell'entroterra montano. Gli indi-zi ci sono tutti, spiega l'assessoreprovinciale all'Agricoltura, Dome-nico Dominelli: composizione cal-carea dei terreni, flora simbiotica(noccioli, querce, pioppi, faggi,conifere), condizioni meteorologi-che favorevoli, morfologia del ter-ritorio.

LA PROPOSTA

Siderno: dopo Raciti,una via per Girolimoni?

La seconda chance di Manuela Arcuri

Spiava Prodi: assolto per curiosità

Il volto migliore della Calabria

SORICAL: acque sporche!La classifica dei calciatori più duri di sempre pubblicata dal tabloid inglese “Sun”. Romeo Benetti è quarto.

Calciatori cattivi

1) Graeme Souness scozzese ex Sampdoria2) Andoni Goigoechea spagnolo ex Bilbao3) Dave Mackay scozzese ex Tottenham

Hanno privatizzato tutto, anche l'acqua. Purel'ex Governo Prodi, macchiato gravemente discudo crociatismo cronico ha liberalizzato adestra e a manca, nemmeno avesse Lettacome consigliere particolare. Anzi a pensarcibene un Letta nell'ex maggioranza Prodi c'era.Alcuni hanno doni soprannaturali, si inseri-scono ovunque. In Calabria la società chegestisce le acque è laSorical. Qualche giornofa l'amministratore dele-gato di questa società,che è un spa, RaimondoBresson, (uomo guardacaso DS), è finito inmanette per una questio-ne di appalti concessi afavore di società interneal gruppo “Acqualatina”che più o meno è il part-ner principale di Sorical.In pratica facevano tuttoin famiglia, e si sa, se partidal centro e finisci a sini-stra ti rendi conto chesono una grande famiglia.La Regione Calabriadetiene il 53,3% dellequote Sorical, dovrebbequindi controllare abba-stanza agevolmente lasituazione societaria, pernon dire che ha delleresponsabilità in essereevidenti su tutto quelloche succede. Sia Aquala-tina che Sorical, sono dal2002 al centro di vicendegiudiziarie. La prima, peruna questione di smalti-mento rifiuti, la secondaper delle vicende legate alsovrattariffamento dellebollette idriche. Ma adoggi, siamo nel 2008, si è sempre fatto finta dinulla, gli enti sborsavano, i contribuenti pure,e Bresson, la Regione, e quant'altri gestivano.Sono voci, naturalmente, siamo garantisti. Ma

la puzza di bruciato dal 2002 ai giorni nostri sisente sempre più forte. Bresson e tanti altrihanno tirato anche un grosso respiro di sollie-vo quando Luigi De Magistris è stato “defene-strato” dagli uomini di Clemente Mastella,anche perché, si vocifera, che sulla scrivania diDe Magistris ci fosse una voluminosa cartellacontenente proprio documenti poco chiari

legati alla società chegestisce le nostre acque.Ma adesso che la Procu-ra di Catanzaro è piùsnella, ci saranno menopericoli per le società chegovernano il preziososervizio pubblico. Sull'argomento acqua,non deve sfuggire il fattoche le società che con-trollano l'erogazionenella rete idrica e chechiamano l'acqua il loro“prodotto”, non produ-cono proprio un belniente. E' un po' come sedomani lo Stato decides-se di affidare ad unasocietà privata la gestio-ne dell'energia solare.Non è che il sole, comel'acqua, vengano prodottida qualcuno, ci sono ebasta. Però noi paghiamouna società che li gesti-sce. I sindacati, la sinistrae i comunisti, tutta gentevicino al popolo nondicono una parola. Sem-pre che tutta questagente esista ancora. Infine è giusto sottoli-neare come qualche sin-daco, specie della locri-de, abbia più volte solle-

vato il problema Sorical, senza avere perònessuna risposta e nessun cenno.Come sempre le risposte le abbiamo noi con-tribuenti.

La Juve ha pagato un prezzo decisamente troppoalto. Tutti avrebbero voluto fare quello che facevaMoggi: non ci riuscivano. Da qualche tempo aquesta parte qualcuno ci riesce nuovamente. Lamoviola non lascia scampo. Del resto il calcio èsempre stato lo specchio di tutto quello chesuccede in Italia. Craxi, Pantani e Moggi le vittimesacrificali. La lezione non è servita?

Nell’incontro organizzato dalla destra nazionale,promosso da Antonio Ferreri, il politico che impedì, con700 preferenze, all’avvocato Cartolano di esseredeputato. Gioved’sera all’Ymca, tutti i vertici della destrasidernese erano presenti. Nel frattempo a Roma ilgoverno perdeva la fiducia . È tempo di ritiro mentale emuscolare; si cerca la forma giusta per ritornareprotagonisti? Due anni fa, l’ultimo frutto da loroprodotto, prima di cadere, una legge elettoralescellerata (il ”porcellum”) ha fatto dei danni all’Italia.Bisogna almeno essere consapevoli di questo prima distare nuovamente al timone della nave.

Fonte tabloid inglese “SUN”

Nel mondo delle società miste la politicasguazza tra incarichi a

manager furbetti etassazioni sbalorditive

ai contribuenti

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3Controcopertina DOMENICA 27 GENNAIO 2008

E’ stato firmato il protocollo tra la Provinciae i sindaci della locride che dovrebbe permet-tere di portare a compimento il progetto diMetropolitana leggera da Melito a Monaste-race. Un bel passo avanti e un segnale concre-to di cambiamento. Quello della Metropolita-na leggera è un progetto che parte da lonta-no. Infatti già due anni fa un incontro tra ilministro Bianchi e i sindaci della locrideaveva aperto le porte all’idea di portare sullajonica i vagoni della Metro di superficie. Daallora c’è chi non è stato con le mani in manoed ha lavorato, anche in silenzio, alla realizza-zione di questo progetto. I sindaci in primalinea. Oggi questa impresa sempra ancora piùrealizzabile grazie anche ai Fondi Por, all’in-terno dei quali c’è sicuramente lo spazio perla realizzazione di questa opera. Intanto ci sipone di fronte a un progetto poco utopico,infatti è già in funzione il tratto di Metropoli-tana tra Melito e Rosarno, ed è stato già fir-mato un protocollo che permetterà di portarela linea in tutta la Provincia di Catanzaro, riu-scendo a collegare in pratica un’intera Regio-ne. Infatti la previsione e la prospettiva èquella di unificare Lamezia, Reggio Calabria,la locride e il catanzarese, puntando su arrividiretti negli scali aereoportuali. I sindaci della locride dunque protagonisti diquesta iniziativa che ha portato ad una siner-gia tra la locride e la Provincia di ReggioCalabria, e apre la prospettiva di un piano disviluppo concreto. La Metropolitana leggerasi lega infatti a doppio filo con l’idea di unapista ciclabile che unisca i paesi costieri dellaRiviera dei Gelsomini, il cui progetto è giàstato presentato qualche mese fa in una delleassemblee dei sindaci. Inoltre c’è da sottoli-neare come lo studio di fattibilità per la lineadi Metropolitana leggera sia già stato fattodall’ingegnere Gattuso che ha presentato unostudio attento sulla possibilità di realizzazio-ne di quest’opera. Dunque i soldi, grazie ai Por ci sono, gliaccordi e la volontà politica anche. Questonaturalmente potrebbe non bastare ma è ungran bel passo avanti che potrebbe tra qual-che tempo portare i vagoni di un minuettosulle rotaie della ferrovia jonica, che final-mente avrebbe una sua reale utilità.E’ un punto di partenza, è una scelta di pun-tare verso una direzione ben precisa. I risulta-ti dovrebbero arrivare. Un obiettivo comun-que è già stato raggiunto, ed è il fatto che isindaci del territorio hanno lavorato insiemeper il raggiungimento di un risultato. Pocheparole, questa volta, e qualche fatto. Unsegnale che apre uno squarcio di sereno,

Firmato il protocollo per attivare i collegamenti tra Melito e Monasterace

I sindaci della locride puntano tutto su questa grande opera; ma il consigliere regionale Luciano Racco è in netto disaccordo

Metropolitana leggera

Abbiamo contattato Luciano Racco, patron delcentro Commerciale “La Gru” e consigliereRegionale, ora in quota PD. Gli abbiamo chie-sto cosa si aspetta e cosa prospetta per lalocride nel 2008. Questa la sua risposta: Gli individualismi come sempre lasciano il tempoche trovano, e devono essere superati in diversisettori, politica principalmente. Credo che in que-sto dovrà essere tutto il PD a dovere dare prova diessere in grado di risollevare le sorti della politica.E questo risultato passa dal coraggio che metteràin campo Veltroni. Dalla sua capacità decisionalee dalla sua determinazione dipende molto del

futuro di un partito che deve guardare alla gente.Per quel che riguarda la locride non credo che ilsuo futuro sia nelle mani della politica, ma di per-sone capaci di creare le condizioni per lo sviluppo.Sviluppo che non passa certo dal fumo negli occhidi una metropolitana leggera che diventa l’ennesi-ma falsa speranza per i cittadini della locride. Seproprio si doveva puntare su qualcosa questa erala Bovalino-Bagnara. Non credo più a questi mec-canismi che portano gli esponenti della politica, isindaci, a puntare su progetti perdenti come que-sto.

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FORTUNATO CALABRO’

REGGIO CALABRIA

Luciano Racco: molto meglio la Bovalino - Bagnara

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008AttualitàAVVISO AI NAVIGANTI ddii FFrraannccoo CCrriinnòò

Gli anni passano... Ma non ripassano

Siamo all'inizio di un nuovo anno e tantesono le sfide di natura politica e ammini-strativa che ci attendono. Il mio impegnosarà quello di mantenere alta l'attenzionesui problemi dei calabresi, continuerò aparlare chiaro e con il cuore in mano ai cit-tadini, non smetterò mai di essere disponi-bile e di ascoltare le esigenze dei cittadini,e porterò avanti con passione il mio pro-getto di rinnovamento e di sviluppo dellaCalabria con particolare riguardo alla Pro-vincia di Reggio Calabria.Sono orgoglioso e soddisfatto di essere riu-scito a mantenere l'impegno preso lo scor-so anno di far approvare un Piano di con-tributi per la messa in sicurezza degli edifi-ci scolastici nella Provincia di Reggio Cala-bria (finanziamento complessivo di circa14.000.000,00 di euro), in questo settoreera necessario undeciso interventoper garantirestrutture più sicu-re ai nostri ragaz-zi.Mi fa piacere cheLa Riviera è stataattenta a control-lare chi ha mante-nuto gli impegnipresi e che èemerso che sonostato l'unico politico che ha mantenutopienamente l'impegno preso a inizio 2007.Nel 2008 mi farò carico di far finanziarenei comuni della nostra Provincia, unaserie di opere pubbliche che miglioreran-no la vivibilità, la sicurezza e il decorourbano dei nostri piccoli e grandi paesi. E'mia intenzione sostenere la realizzazionedi piazze, strade, reti fognarie, chiese,interventi per limitare il dissesto idrogeo-logico, ecc., si tratterà di interventi la cuicopertura finanziaria sarà assicuratamediante diversi strumenti finanziari elegislativi regionali.Queste opere pubbliche rappresenteran-no, a mio avviso, un serio e concreto con-tributo per lo sviluppo sociale, culturale edeconomico del nostro territorio. In questadirezione sto lavorando, assieme alla miastruttura politica, in sinergia ed in strettacollaborazione con l'Assessore Regionaleai Lavori Pubblici On. Luigi Incarnato econ l'intero dipartimento regionale, colgol'occasione per ringraziare l'Assessore perl'importante lavoro che sta svolgendo perl'intera Calabria e per aver finanziato ilpiano straordinario di messa in sicurezzadegli edifici scolastici.

NEMO PROFETA IN PATRIA

Un sidernese che sulla panchi-na del Siderno si è seduto piùvolte, se ne è andato inosserva-to altrove e continua a otteneremeritati successi . Perchè a Siderno, invece,mister Tonino Figliomeni non èriuscito a ottenere altrettantirisultati prestigiosi.Ricorda in un certo senso Car-letto Mazzone, proprietario disalvezze memorabili per molteprovinciali, ha steccato solonella sua Roma.L’ex regista della reggina, oranei panni di allenatore da 27gare è imbattuto, A Praia - dove proverà a dare delfilo da torcere alla ‘corazzata’

Hintereggio per strapparle quellache in molti considerano unapromozione già certa- può con-tare su tanta stima. Dovesse riuscirci sarebbe unanuova emigrazione, in questocaso, avvenuta molto in fretta.Possibile che a Siderno non siabbia bisogno di lui? A contifatti noi crediamo che si!

E’ stato eletto dal collegio deiconsultori monsignor Corne-lio Femia amministratorediocesano di Locri, in seguitoal trasferimento di monsignorGiancarlo Maria Bregantiniall’arcidiocesi di Campobas-so. "Il Collegio - informa unanota della diocesi di Locri -ha espresso questa indicazio-ne tenendo conto della stimae del rispetto di cui monsi-gnor Femia gode presso tuttoil clero e anche presso i laicidella diocesi. Egli nei suoi

quaranta e più anni di sacer-dozio ministeriale si è distintoper prudenza e dottrina neimolteplici incarichi diocesaniricoperti, non ultimo quellodi vicario giudiziale. All’elet-to, il Collegio dei consultoriha assicurato la preghiera e lapiena collaborazione - prose-gue la nota - e ha augurato unfecondo apostolato in attesache la Santa Sede provveda lanostra Chiesa di un nuovoPastore".

Auguri don Femia

Figliomeni, super lontano da casa

L’INCARICO

Don Cornelio Amministratore diocesano

L’INIZIATIVA

Locri: un carnevaletranquillo?

Identikit dell’omicidio

sostanze. Le multe arriveranno fino a500 euro.

Finalmente, almeno a Locri, un carne-vale in cui poter portare in piazza i bam-bini, con tranquillità, forse. Un esempioper tutti. La palla passerà naturalmentedalle mani delle forze dell’ordine.Avranno il pugno di ferro? Già perchè il Sindaco della Città diLocri, Francesco Macrì, di concerto conl'Assessore all'Ambiente Igiene e Sanità,Leone, in prossimità del periodo delCarnevale, ha disposto un'ordinanzache vieta a chiunque di gettare in luogopubblico e contro passanti, veicoli, vetri-ne di negozi e prospetti di edifici, uova oaltre sostanze imbrattabili che possonorecare danno alle persone, nonché diportare, senza giustificato motivo, estin-tori, bombolette spray contenenti schiu-ma da barba o altre sostanze imbrattabi-li o irritanti, buste ed altri simili recipien-ti utilizzati come contenitori di tali

L'assassino colpisce preferibilmente dilunedì, tra le 18 e le 24, a casa della vitti-ma, in una grande città. E' nove volte sudieci un uomo, in un caso su tre stranie-ro. E' il rapporto Eures-Ansa. Spigolan-do tra le tabelle, si scopre che, anche segli omicidi di mafia sono in calo del14%, il luogo dove si ha la più alta pro-babilità di morire ammazzati sono leprovincie di Napoli e Reggio Calabria.

Solidarietà calabreseNei giorni scorsi, presso il neo centrodi emodialisi, intitolato “Calabria”,perché costruito grazie alla generositàdei calabresi ed allestito presso l'ospe-dale Orotha di Asmara, è stata com-piuta la prima dialisi della storia in Eri-trea. Il paziente è un ragazzino di 11anni; l’intervento terapeutico urgentegli ha salvato la vita. In Eritrea, cosìcome in altre regioni del continenteafricano, l’acqua scarsa esporca creaspesso questo tipo di malattia acuta.

Maria Tripodi, uno dei legali che perconto del comune di Siderno ha decisola non costituzione di parte civile nelprocesso Congiusta, ma pure avvocatodifensore di Tonmmaso Costa, il princi-pale imputato dello stesso processo,aveva messo in dubbio la presuntaincompatibilità dei due ruoli, afferman-do che comunque non avrebbe esitatoun attimo a dimettersi dall’incaricocomunale in caso di costituzione diparte civile. Ora che dopo la riunionedell’associazione dei Sindaci così effet-tivamente è stato deciso, manterrà fedealle sue parole? O il fatto che sia statauna scelta collettiva e non del singoloente per cui lavora sarà bastato a farlecambiare idea?

PROCESSO CONGIUSTA

L’avvocato dei Costa el’associazione dei comuni

Gli anni passano… ma non ripassano: sipossono riprendere valori che hanno signifi-cato tanto e lo spirito che ha primeggiatonegli anni in cui si è fatto il Paese.Non si può fare diversamente se è verocome è vero che i discorsi sulle riforme sonotutti spezzettati e non solo quelli relativialla riforma elettorale.Sessanta anni or sono, sulla Costituzionehanno lavorato tutti i gruppi politici e cultu-rali democratici: non ci sono stati discorsi diparte, non si sono forzate le regole perescludere qualche filone.Oggi i valori socialisti sono ancora attuali,ma se li vogliono prendere e non lasciarli incapo ad un partito che esista e resista comeforza organizzata.Ma questo è un discorso di contesa politica,prima che dei partiti, il sistema ha, però,bisogno di un metodo; di governanti chenon abbiano paura di misurarsi liberamente

e ad armi pari sui progetti di sviluppo; di unpersonale politico pulito, scelto con la prefe-renza, garanzia del contatto con l'eletto.Serve una giustizia giusta e un grado dicomprensione giusto dei cittadini sull'eserci-zio dei poteri dello Stato.Di fronte alle crisi profonde il Governo hausato ogni espediente, Loiero ogni AziendaSanitaria, Minniti ogni codice del ministerodell'Interno, Peppe Bova ogni nomina edogni privilegio.Il fallimento del Centrosinistra è dovuto alfatto che questo un Centrosinistra non è.Gli anni passano … ma non ripassano: sipossono riprendere i valori e lo spirito delCentrosinistra che abbiamo conosciuto neglianni dei successi nazionali ed internazionalidell'Italia, negli anni nei quali nelle Regionimeridionali si vedevano gli sforzi di unaclasse dirigente che pensava al buon gover-no.

40 secondi

Dell'On. Cosimo Cherubino peril 2008 “far finanziare decine diopere pubbliche nell’interaprovincia di Reggio Calabria”

L’IMPEGNO

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II CIRCOLO DIDATTICO Tommaso CampanellaViale Matteotti contrada Riposo 89044 LOCRI (RC)

info: 0964.29100 fax 0964.232109 e-mail [email protected] [email protected]

Vista l’autorizzazione n. AOODGAI/5841 del 21 dicembre 2007, del M.P.I. Dip. Istruz. Dir Aff. Gen. Uff. V, in attuazione alProgramma Operativo Nazionale Competenze per lo sviluppo 2007 – IT 05 1 PO 007 F.S.E., cofinanziato dalFondo Sociale Europeo, questo Istituto Scolastico realizzerà il Piano Integrato d’Istituto:

BANDO SELEZIONE ESPERTI ESTERNIF-1-FSE-2007-154 - APPRENDERE IN ALLEGRIA

n. 3 Moduli di formazione per alunni interni, ognuno di 60 h :1 Modulo : Laboratorio Movimento, ritmo ed armonia per le classi 1^ e 2^2 Modulo : Scientifica.. .mente: l ’orto botanico nel giardino della scuola per le classi 2^ e 3^3 Modulo : Laboratorio teatrale per la scoperta del capitale invisibile:

le relazioni come risorsa per le classi 5^

n.1 modulodi 60 ore di formazione per n. 20 genitori della scuola: Avranno priorità nell’individuazione i corsisti col titolo di studioinferiore, disoccupati, col reddito minore secondo certificato ISEE. Alle corsiste madri, su preventiva richiesta, è assicurato il servi-zio di vigilanza dei figli da parte di assistenti specializzate, presso la sede dell’Istituto.

MODULI ALUNNI

1 Modulo - Esperto Danza e ritmica;

2 ModuloDocente esperto scienze agrarie e forestali, tecniche erboristi-

che, scienze biologiche, ambientali

3 ModuloEsperto in recitazione con laurea DAMS o Accademia o titoli

acquisiti presso Scuole di recitazione

MODULO GENITORI

Neuropsichiatra infantile o psicologo dell’età evolutivaPsicologo con specializzazione nella comunicazione e nelle dina-miche di gruppoPediatra Docente esperto in diritto di famiglia o del lavoroPedagogista

Ministero della Pubblica IstruzioneDirezione Generale

Relazioni InternazionaliUfficio V

UNIONE EUROPEAFondo Sociale Europeo

B-4-FSE-2007-148 - MODULO FORMAZIONE DOCENTI h 30METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE PER LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA- Esperto nel campo della psicopedagogia- Esperto nella didattica individualizzata e personalizzata, del recupero difficoltà di apprendimento, in particolare lingua italiana e matematica conLaurea Pedagogia, Scienze della formazione

Gli esperti dei moduli F 1 e B 4 saranno individuati secondo i seguenti requisiti riferiti sempre allo specifico modulo:

Titolo di studio: Laurea o diploma specifico (in base al voto)Servizio svolto nel campo di formazione richiesto, contratti di collaborazione, ricerche……(p.2).Esperienze pregresse in progetti di formazione (p.3)Esperienza in progetti comunitari misura 3.1 (p.10)Esperienze pregresse di insegnamento con alunni o adulti (p.5)Relatore nei corsi di aggiornamento nell’ambito specifico dei moduli (p.1)

Addetti servizio baby-parking - Laurea o Diploma attinente le scienze della formazione (in base al voto)- Genitori formati con il Progetto “Genitori in formazione “ – Mis, 14.2 FSE – 1999/2000 o delle Mis. 3.1 a.s. 2002/03, 2006/07 (p.10)- Esperienze educative in progetti con i bambini (p.3)- Esperienza di assistenza bambini in Progetti comunitari. (p.10)- Gli addetti saranno individuati prioritariamente fra i genitori del Circolo Didattico

Per l’attuazione del corso possono presentare domanda, corredata da un dettagliato curriculum vitae europeo autocertificato, coloro che sono in pos-sesso dei suddetti requisiti e non appartenenti all’amministrazione scolastica. Le domande, in carta semplice, dovranno essere presentate presso la segreteria dell’Istituto entro e non oltre le ore 12,30 del giorno 8.02.2008.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO ( Dott.ssa Agata ALAFACI)

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Copertina

Se 40 mesi sono pochi peravere diritto alla verità sull’o-micidio del proprio figlio… Questa la denuncia ferma e

determinata di mammacoraggio Liliana. Lei, che, da

quel maledetto 17 settembre di quat-tro anni fa, non ha smesso un attimo di inseguire laverità, di denunciare, di parlare e collaborare con lamagistratura. No, non può certo accettare l’archivia-zione del caso. Già, perché è questa l’attuale situa-zione del processo, che avrebbe dovuto punire l’o-micida o gli omicidi del giovane Massimiliano, truci-dato nell’androne di casa sua in un tardo pomerig-gio qualunque di fine estate. Una morte crudele, diun ragazzo di Locri con sogni e speranze per il futu-ro come ogni altro suo coetaneo trentenne. Unafine dolorosa, giunta dopo sei giorni di atroci soffe-renze in seguito all’avvelenamento da piombo per iproiettili ad esplosione ritardata, che lo ferirono di

ritorno da una partita di calcetto con il fratello. Mas-similiano, forse sarò di parte, ma io l’ho conosciutoda piccolino, era un amico di famiglia come i suoifratelli ed i genitori. Un ragazzo per bene, che lavo-rava nel volontariato, che si era inventato un lavorotra le mille difficoltà, che ben conoscono quantidecidono di investire nella Locride la propria esi-stenza. È crudele, dopo quasi quattro di anni batta-glia all’ultimo respiro, che portarono circa dieci mesior sono a disseppellire addirittura il cadavere percompiere quelle perizie balistiche negate nell’imme-diatezza del fatto, scoprire che tutto è stato inutile oquasi, che ora si riparte da zero. Che ogni possibilecapo di accusa contro gli indagati è nullo perché nonsuffragato da rilevanti prove. È come dire scusate seabbiamo scherzato; scusate se ci avete creduto, maanche questo caso, come le decine di morti dellaLocride sarà uno dei tanti delitti finiti sul “Chi l’havisto della Calabria”. Un morto di nulla. Un mortoper l’incultura mafiosa; quella stessa incultura, chefa la differenza del nostro sottosviluppo rispetto aquello di ogni altra area del mondo. Contro tutto ciò

mamma Liliana non si è fermata un attimo, non si èfatta assorbire dal facile dolore che poteva ben giu-stificare la sua resa di fronte all’ingiustizia della vita.No, lei sin dal primo minuto ha deciso di combatte-re, di schierarsi tra quelli che parlano, di divenire ilsimbolo della riscossa, spesso tutta la femminile delnostro territorio. Ha affrontato il periodo del casoFortugno in prima fila con i giovani di Locri, ha gio-cato un ruolo predominante nel Comitato della vit-time di Mafia, quindi, si è schierata affianco ai geni-tori di Gianluca Congiusta durante le marce e lerichieste di giustizia. Un esempio di educatrice sinoin fondo, che sceglie di incatenarsi davanti al tribu-nale di Locri, che dovrebbe darle delle risposte, mache gliele nega ancora una volta. E lo fa nel suo gior-no di libertà dal lavoro, perché lei sa, in quanto mae-stra e educatrice, che prima viene il dovere e chesolo rispettando il proprio compito si può dare l’e-sempio. Lei ora lotta anche in nome della vita e lo fasuffragata finalmente dalla certezza che non lonta-no c’è un bimbo che vive grazie all’amore del suoMassimiliano. Un bimbo che ha diritto di vivere inuna Locride migliore con certezze e solidità, chesolo la lotta dei grandi potranno garantire. “La mianon vuole essere una protesta bensì una commemo-razione ulteriore, e una battaglia, per la giustizia eper la verità”, afferma decisa davanti alle telecame-re regionali ed ai media la piccola grande mammaLiliana, ricordando che l’archiviazione dell’indagineè datata addirittura 11 ottobre 2007 e lei ne è venu-ta a conoscenza solo pochi giorni fa grazie ai giorna-li. Un’archiviazione avvenuta per mancanza di ele-menti di responsabilità, perché secondo alcune testi-monianze tra le 20 e le 20,30 del 17 settembre del2004, l’unico indagato per l’omicidio di Carbone sisarebbe trovato a decine di chilometri dal luogo deldelitto. Un’archiviazione che fa scalpore, perchémancano altri indagati e di fatto ora tutto potrebbecadere nel buio. Un’archiviazione così indigeribileche anche media nazionali come il programma “Chil’ha visto” si sono appassionati al caso e per tre gior-ni hanno sondato carte, testimoni e tutto quantopotesse essere utile a riaprire il caso di quello checomunque resta un delitto, se non di mafia comun-que maturato in ambienti mafiosi. Tantissime leattestazioni di solidarietà arrivate nella ultime ore aLiliana Esposito in Carbone, a tutti Lei dice grazie:“Ai privati, alle associazioni antimafia, alle tante per-sone, ai loro volti e alle loro parole giunte anche damolto lontano per sostenere le mie richieste. GrazieAlla solidarietà della Prefettura, degli Ufficiali di Poli-zia e Carabinieri, grazie per i caffè i tè, i biscotti allamarmellata i succhi di pesca portati a me col silenziosorridente di militari in divisa e i borghese. Grazie allacagnetta bionda, che per un poco anch’essa mi hadato attenzione tra la folla affettuosa. Grazie alla pro-fessionalità umana cortese dei giornalisti. Grazie allafamiglia Con giusta, ai ragazzi della CooperativaMistya, agli artisti de La Gurfata, a Demetrio Costan-tino, alla Casa della Legalità, ad Ammazzatecitutti, aFormiche.net.... a Tutti”. Attestazioni, sempre piùsegno, che se pur nella Locride di mafia si muore,non per questo può morire anche il ricordo e lavoglia di giustizia di quanti restano.

Omicidio Carbone si riparte da zero. Archiviate le accuse contro gli indagati

Mamma Liliana si incatena dinuovo davanti al tribunale di Locri

ALESSANDRA TUZZA

Un morto di nulla. Un mortoper l’incultura mafiosa; quella

stessa incultura, che fa ladifferenza del nostro

sottosviluppo rispetto a quellodi ogni altra area del mondo

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008

Se Vico si convinse che la storia ciclicamente ritorna, noi dovrem-mo convincerci del fatto che ne siamo continuamente vittime,della storia e dei cicli. Il Medioevo, oltre ai danni ecclesiastici, ciregalò le corporazioni. Anche il fascismo, quello di “quando c'eralui”, reinventò le corporazioni. Oggi, in pieno 2008 e nel belmezzo della seconda Repubblica, tornano le corporazioni. Indu-striali, preti, politici, medici, farmacisti, ma soprattutto giudici emagistrati. Tutte categorie a volte legate da un denominatorecomune: la massoneria. Ma questa è un'altra storia.Hanno inaugurato l’anno giudiziario, a reggio Calabria, come inItalia. Hanno detto di essere sotto attacco. Sotto pressione. Mesi fa una trasmissione televisiva, “W l'Italia”, sputtanò via etereil Tribunale di Locri. Esempio che vale per l'80% dei fori calabre-si. Passato il santo, passata la festa. Nessuna reazione. Anzi aguardare oggi il caso Carbone la giustizia pare tingersi di unacaratteristica sempre più torbida: l'ingiustizia. Negli Sati Unitid'America grazie al test del DNA si è stabilito che 3 condannati amorte su 10 sono innocenti. Qualcuno si è salvato, per altri, giàabrustoliti, pazienza. Anche in Italia, e in Calabria, si fa “spalluc-cia”. Pazienza. Intanto la vera “casta”, quella dei giudici e dellamagistratura soffia venti caldi, o freddi, a piacimento. Non cadenessuna testa. Forleo e De Magistris a parte. Ma chi comanda alTribunale di locri. Chi ha la responsabilità di quello che RiccardoIacona ha mostrato in digitale per tutti? Nessuna risposta. Oppu-re la colpa è sempre di chi sta più in alto. ma chi sta più in alto?Si parla in Italia di sprechi della politica, di collusioni e concussio-ni. Di tutto questo si occupa la magistratura. Nei tribunali si discu-tono cause di omicidi e truffe, ai danni dello Stato, della poveragente, vittima dei corsi e ricorsi della storia. I togati restano al loroposto, intoccabili. Chi controlla chi? Al Consiglio di Stato ci sono

419 persone che costano 70 milioni di euro l'anno: il Presidenteha un lordo di 220 mila euro, l'ultimo dei consiglieri quasi 65 mila.La Corte dei Conti ha a ruolo quasi 550 consiglieri. L' Avvocatu-ra dello Stato ha 780 dipendenti che costano 100 milioni di eurol'anno. Un avvocato generale può arrivare ai 200 mila euro annui,il procuratore di prima nomina a 60 mila. Poi si arriva alla CorteCostituzionale dove è meglio non parlare di cifre. I giudici chegodono del privilegio Costituzionale viaggiano alla media dei 250mila euro l'anno, hanno quasi sempre l'automobile con autista evari segretariucci tutti pagati da noi. Le pensioni per i giudici costi-tuzionali superano i 15 mila euro mesili. Poi ci sono i giudici di cas-ssazione e via scendendo e discorrendo. Nessuno qui parla disprechi. E' questa la vera casta. E soprattutto con tutti questi sol-dini in ballo nessuna testa cade, anche se al Tribunale di Locri trainsabbiamenti e rinvii la giustizia è tra le più lente d'Europa. E leresponsabilità? E qui la politica c'entra poco, forse nulla. Credo.Intanto la signora Carbone non ha un perché suo figlio è statobrutalmente assassinato. O forse lei lo ha, chiaro, ma non c'ètempo per Massimiliano. Non ci sono prove, dicono loro. Nessuncolpevole, il caso è chiuso. La “casta” ha altro a cui pensare. Con-trolla la regolarità degli appalti. A volte interviene a volte no.Controlla se un politico fa bene o fa male, ma a volte interviene ea volte no. Controlla, giudica senza essere giudicata. Allora ladomanda è sempre la stessa: chi controlla chi? Chi controlla laregolarità dei concorsi in magistratura? I magistrati stessi. E chipaga quando un giudice sbaglia a condannare? Noi, grazie allalegge voluta da Vassalli e Craxi che mette a carico della colletti-vità l'eventuale errore per colpa grave del singolo. Siamo propriosicuri che oggi, in Italia, il primo problema sia la politica?

Pasquale Violi

Massimiliano Carbone è stato ucciso per mano di ignoti, così èstato deciso. Questo verdetto è scaturito dal decreto di archiviazio-ne riguardante l'omicidio del giovane imprenditore locrese avve-nuto il 24 settembre 2004, l'ultimo atto di una vicenda che da oltretre anni si trascina avanti tra accuse, sospetti e minacce, con tantidubbi e poche certezze, con più vittime, ma ora pure nessun col-pevole. Tutto qui allora? No, certo. Adesso ognuno andrà avanti a modosuo, si rafforzeranno tesi e ragioni, subentreranno altri elementima probabilmente non si arriverà mai a una soluzione. Quindidov'è la novità? Effettivamente è la trama nota di un film già vistoe neanche bello, ma la sentenza, non c'è dubbio, offre diversi spun-ti di analisi, a partire dal fattore che ha determinato la decisionedel giudice, ovvero la mancanza di riscontri alle dichiarazioni dellamadre della vittima, la signora Liliana Carbone. Proprio lei giàsubito dopo l'agguato mortale teso al figlio, ha indicato generalità,identità e precise responsabilità dell'autore del delitto, individuan-do pure le ragioni all'origine del fatto. La difesa ha invece punta-to sull'alibi, per di più preciso e circostanziato, dell'imputato e laparola di uno contro quella dell'altro da sola non basta. Ed è quiallora che è intervenuta la legge - non la giustizia, chiamarla cosìsembra pleonastico - per dirimere il caso e, nello stesso tempo,scontentare chiunque. Da qualunque lato si osservino le cose,appare evidente che un verdetto che si poggia sulla mancanza diprove è una sconfitta per tutti. Chi è convinto della colpa di qual-cuno, nell'assoluzione in questi casi riscontra addirittura il princi-pio della proprie idee, se non addirittura qualcosa che le rafforza:una sentenza così motivata esclude la responsabilità ma non ildubbio, pertanto può prevalere il concetto per cui il colpevole siaeffettivamente tale ma non si sappia come provarlo. D'altrondenemmeno la campana degli innocentisti può però esultare e rite-nersi pienamente soddisfatta, perchè se è vero che non c'è la con-danna, restano le ombre e le perplessità, e comunque sia non tuttigli aspetti risultano chiariti e spiegati. Non è un atto di accusa, nonpuò esserlo perchè sarebbe pretestuoso pretendere di esseredepositari di verità che si ignorano o emettere condanne che noncompetono, ma a prescindere da chi ha tolto la vita al figlio, per lasignora Liliana Carbone si tratta dell'ennesimo colpo al cuore.Dalla processo era lecito attendersi perlomeno un po' di chiarez-za, non molto più. Alla fine non si è giunti neanche questo, è sol-tanto saltata fuori una sentenza “formale”, certo non si è ricavatoun verdetto sostanziale. Lo stallo permane, così come l'agonia diuna madre alla quale resta poco a cui appigliarsi per lenire il dolo-re e intanto si appella a “Chi l'ha visto?”. Chi o che cosa? Magariun pizzico di buon senso, forse però è chiedere troppo.

Angelo Letizia

La “casta” non risponde a nessuno

Una sentenza che non convince

DI ILARIO AMMENDOLIA

Sono stato giudice popolare. Ricordo ancora la voce delvecchio usciere nel momento in cui si entrava in aula , irri-gidendosi gridava “ La Corte!”. Tutti in piedi ! Un rito cheimitava, alla lontana, l'ingresso del re nelle sale di Versail-les , soltanto che invece degli stucchi eravamo circondatidalle parete scrostate del tribunale di Locri.Anche in quella mattina di primavera siamo entrati con lanostra fascia tricolore al petto. Lo vidi con i ferrettoni aipolsi tra un manipolo di carabinieri che lo scortavano. Erapiccolo, insignificante, il volto bruciato dal sole, le rugheprofonde , le mani callose , le gambe inarcate. Forse per laprima volta in vita sua si sentiva al centro della scena e,smarrito, si guardava intorno. Noi eravamo in quella sala,squallida, tutti per Lui. I magistrati per giudicarlo, i carabi-nieri per la scorta, gli avvocati per “difenderlo”., il pubbli-co per assistere al processo. Persino un cancelliere con ilcompito di scrivere le cose che lo riguardavano.Lo aiutarono ad alzarsi in piedi e lui sembrava ancora piùpiccolo tra i due gendarmi rimasti al suo fianco. Era in car-cere da due anni e mezzo . L'accusa grave: omicidio.Ad accusarlo, né intercettazioni, né testimoni, né partecivile, soltanto un rapporto della stazione dei carabinieridella stazione d'un paese vicino al suo. Aspettammo, persette udienze , che qualcuno ci illustrasse uno straccio diprova: inutilmente ! Durante il dibattimento la moglievenne arrestata in aula per reticenza. In verità sapeva par-lare solo il dialetto e quindi non avrebbe, comunque, potu-to rispondere alle domande del pubblico ministero...Primache i carabinieri la portassero via , rivolse ai figli le racco-mandazioni per le galline, i maiali, l'orto. Finalmente laparola passò al P.M., ma l'accusa non venne! Non avevauno straccio di prova. Chiese l'assoluzione. Dopo due emezzo di carcere chiese l'assoluzione per l'imputato nonper qualcosa di nuovo emersa durante il dibattimento masemplicemente perché non disponeva d'uno straccio diprova. Poi fu il turno della difesa, l'avvocato si rivolgeva anoi col nome di eccellentissima corte, ad al presidente coltitolo di vostro onore ! Lui non aveva nome, al massimo uncognome appena appeso ad un insignificante articolodeterminativo. Fu assolto. Assolto con una decisone pro-posta e recepita in meno di mezz'ora, dopo oltre mille gior-ni di carcere. In verità, credo che l'abbino dimenticato incarcere per trenta mesi e se ne ricordarono soltanto il gior-no del processo. Lo immaginai uscire dal portone del car-cere e svanire per sempre tra le nostre vallate . Più che unomicida mi sembrava un dannato della terra uscito dallapenna dei grandi scrittori dell'ottocento.Quanto ho raccontato è assolutamente vero e verificabile.Il volto di questo uomo mi ritorna, quasi ossessivamente,in mente, soprattutto in questi giorni. Mi provoca un po' diangoscia ma anche un senso di colpa che è difficile darimuovere. Rivedo il suo volto triste, rassegnato, impoten-te nel mentre i carabinieri portavano via sua moglie conl'accusa di reticenza (peraltro assolta). Lui sconfortato laguarda allontanarsi e piega la testa verso terra.Rivedo il suo volto triste, quando all'indomani del più chediscutibile arresto della moglie, l'on. Mastella dice convolto corrugato “..la democrazia è in pericolo… a questopunto sono preoccupato…preoccupato per il popolo ita-liano..”Potremmo persino umanamente e civilmente dichiaracisolidali col Lei…Eccellenza, ma lasci stare il popolo !Lo lasci stare in nome della storia che ho appena tentatodi raccontare, ma soprattutto per rispetto alle tantissimepersone senza volto e senza nome che sono passate per lecarceri italiani . Una folla di innocenti per cui nessunopagherà mai. Solo che di costoro nessuno se ne accorge,non fanno notizia né al momento dell'arresto, né quandolasciano la prigione, né quando in carcere muoiono inno-centi. Storie di lacrime, di sofferenze, di ingiustizie di cui lavarie caste, che si contendono il potere, nemmeno se neaccorgono.Un consiglio Eccellenza…la prossima volta non legga iversi di Neruda in senato, sono fuori luogo, ma si ricordiquelli più semplici di Lorenzo Stecchetti “..dinanzi a tantodramma ebbi vergogna..”

In nome delpopolo italiano

A "la Riviera", che tanto mi dà voce e forza, questemie inedite dichiarazioni:Se avessi saputo dell'avvenuta archiviazione diindagini sull'assassinio di mio figlio MassimilianoCarbone già a Natale mi sarei incatenata Al Cimi-tero di Locri perchè, se questa ricorrenza si passa infamiglia (come mi disse un Maresciallo bonario),sarei dovuta rimanere su quella soglia, accanto aquel cancello che divide i miei affetti, l'uno, unGrande Uomo sotto una pietra, e l'altro, teneracreatura, chi lo sa dove. La mia anima ha messo inpreventivo sette paia di scarpe di ferro, che sonopronta a consumare nel mio cammino di ricerca diVerità e di Giustizia. Certo non arriverò neppure adassottigliarne un solo ma almeno, come dice EmilyDickinson, avrò provato la consapevolezza del desi-derio e l'ebbrezza d'averci provato. Camminerò suquesto nuovo Ponte di San Giacomo, in bilico sulquale ho raggiunto Massimiliano, e lì Lui mi hateso le mani, ancora mi ha chiesto aiuto.Non mi giudicate, devo avere la Verità in Memoriadi Massimiliano, mio Figlio, un Papà, sempre gio-vane.Sempre giovane tra noi.

Mamma Liliana

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008La polemica

Caro Direttore,Le chiedo spazio per esprimere il mio pensiero in meri-

to ad alcune affermazioni fatte dal secondo cittadino diSiderno, nell'articolo “Religione e Scienza”, apparso sulSuo giornale Domenica 20 Gennaio 2008 e al quale vor-rei rispondere.

Caro prof. Barranca premetto, sottolineandolo conforza, che sarebbe stato bello ed interessante avere SuaSantità nell'Ateneo romano per una lectio magistri. Eaffermo questo nella duplice veste di cristiano e studioso.

Vorrei farLe notare che nella Sua lettera parla di “…ungruppetto di 67 piccoli professori…”, “Questi 67 professo-rini, dei quali l'opinione pubblica non conosce i percorsidi carriera e le produzioni accademiche (cioè dei perfettisconosciuti)”…, “Essi, quasi tutti, ahinoi, docenti dimatematica e fisica….”.

Evidentemente, poco o nulla Le è noto del mondo delleDiscipline Sperimentali in generale e della Fisica in parti-colare. Non conosco tutti i “67” ma mi aspetto che ciascu-no di essi abbia, e molte volte, comunicato al mondo (eribadisco al mondo) ciò che il mondo non conosceva,attraverso riviste quali Physical Review, Physics Letters,European Physical Journal, Nuclear Physics, Journal ofthe Physical Society of Japan, Yadernaia Fizika, Journalof Phisics, Progress of Theoretical Physics,……… e tantealtre. Mi consta che tra i “67” figurino nomi quali Cini,Parisi, Maiani. Il primo, fisico teorico, prof. Emerito del-l'Ateneo romano e il secondo insigne esperto di Strutturadella Materia. Sono entrambi autori di molte decine diarticoli, ciascuno dei quali è una new discovery, pubblica-ti nelle piu' prestigiose riviste internazionali. Nel mondoscientifico vengono considerati dei maestri. Del terzo, ilprof. Maiani, Le dico soltanto che è il presidente del CNR(Centro Nazionale delle Ricerche) e che in passato lo èstato dell'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).Istituzione scientifica, quest'ultima, che tutto il mondo ciinvidia e la cui efficienza è inimmaginabile per il cittadinomedio della nostra Italia.

Ribadisco la mia diversità da questi autorevolissimiscienziati relativamente a questioni ideologiche, etiche,religiose, ma rispetto le loro idee. Sono diverse dalle mie, eleggendoLa direi dalle nostre, ma sono sempre idee. Laprego, comunque, di non ironizzare sulla loro capacitàscientifica; oltretutto non ha gli strumenti per esprimere ungiudizio. E poi, il mondo scientifico, che questi strumentipossiede, un giudizio estremamente positivo lo ha giàespresso. Come avrà capito sono parte del mondo scien-tifico. Uno dei tanti, ma sempre pochi. Uno che per circaun centinaio di volte ha comunicato, sempre al mondo,new discoveries. Uno che ha organizzato Congressi Inter-nazionali e che ha contribuito al conferimento della Lau-rea honoris causa a fisici di chiara fama. Uno responsa-bile di esperimenti che si conducono in Laboratori Inter-nazionali. Uno come tanti. I tre di cui sopra non sonocome tanti: sono maestri. Così è fatto il mondo della Fisi-ca.

È poi logico che il cittadino non conosca la produzionescientifica degli studiosi italiani. Nel mio caso dovrei par-lare di temi di ricerca quali: processi di fusione, di fissioneveloce e di quasi-fissione nei nuclei superpesanti, di residuidi evaporazione nucleare, di radiazione di bremsstrah-lung, di nuclei esotici. Il cittadino medio non capirebbe.

Manifesti, quindi, liberamente il Suo pensiero sull'eticadi questi scienziati (perché tali sono) ma non esprimapareri sulla loro capacità scientifica. Con il dovutoriguardo alla Sua persona e alla funzione pubblica chericopre, cordiali saluti

Giovanni Fazio

Altro che professorini...Scienziati e “cattivi maestri”

Religione e scienza: Caridi controreplica a Fazio

Caro Direttore,il professor Barranca, vicesindaco di Siderno,non ha certo inteso ironizzare sulle capacitàscientifiche dei 67 firmatari della lettera control'invito al Papa all'inaugurazione dell'annoaccademico de «La Sapienza», ci mancherebbealtro! Egli ha usato una congrua espressionedel filosofo Buttiglione: «i 67 piccoli professo-ri» («piccoli» sotto il profilo del comportamen-to, moralmente sconveniente per degli inse-gnanti universitari, secondo il parere unanimedei maggiori opinionisti di diversa tendenza,non certo sotto il profilo strettamente cattedra-tico o della ricerca o delle nuove scoperte, lenew discoveries comunicate «sempre almondo»…). Il professore universitario Buttiglione, per chinon lo sapesse, ha rapporti con alcune tra le piùautorevoli istituzioni culturali internazionali, dialtissimo livello. Perciò si può permettere, aragion veduta, un siffatto giudizio, che il profes-sor Barranca, nella sua dignità di insegnante discuola media, ha fatto proprio, senza ironia.In particolare, i tre professori (Cini, Parisi eMaiani) citati dal professor Fazio hanno butta-to alle ortiche tutto il patrimonio di autorevo-lezza scientifica accumulato in lunghi anni distudio e saranno sfortunatamente ricordati dai«cittadini medi» (cioè dal «mondo», ribadisco:dal «mondo») per il loro atto di oscurantismo,contro la libertà di parola e contro la buonaeducazione, non certo per le loro teorie scienti-fiche che comunque dovranno, come la storiaci insegna, affrontare altre verifiche nel futuro.Poiché, come ha spiegato il filofoso laico Gian-ni Vattimo su «La Stampa» del 20 gennaioscorso, «le dimostrazioni scientifiche sono sem-pre relative a un sistema di premesse e di scel-te metodologiche che le legano profondamen-te all'epoca e alle società che le formulano e leaccettano, salvo rivederle e modificarle con ilmutare del tempo. La verità delle scienze èlegata a criteri storico-culturali che possonoanche essere discussi e cambiati in nome dialtre ragioni storiche, etiche e politiche». Giorgio Parisi è un fisico teorico che ha sotto-scritto la lettera in cui si definisce «incongruoevento» la annunciata lectio magistralis delPapa, che poi è stata letta, in sua assenza forza-ta, ed applaudita coram populo. Parisi avrebbefatto meglio ad usare il suo tempo per comuni-care, e quindi per far capire con linguaggioaccessibile, che ne so, gli aspetti misteriosi ecomplessi della scienza computazionale, di cuiè esperto, anche agli umili insegnanti di scuolamedia che non hanno gli strumenti per espri-mere un giudizio sulle capacità degli scienziati. Tutti dobbiamo subire le conseguenze (in ter-mini utilitaristici o in termini vitali) delle appli-cazioni delle loro scoperte che ormai pretendo-no di decidere sui vari aspetti della vita umanaesponendo il nostro futuro a pericoli di «disu-manizzazione». Per questo, vogliamo capire, ne

abbiamo il diritto (compreso quello di rifiutarele loro proposizioni). È noto, peraltro, che molti tra i professorischierati contro il Papa sono di matrice mate-rialista e sono fortemente condizionati dal pre-teso messianismo del positivismo scientifico,ultimo rifugio dopo il fallimento della loroideologia politica, come dimostra la parabolaesistenziale di Marcello Cini, già autore di unlibro intitolato argutamente «Dialoghi di uncattivo maestro», in cui lo scienziato rimpiangeil crollo del comunismo, riflettendo la sua crisidi intellettuale di sinistra radicale che inveronon ebbe disturbi dall'estremismo studentesconé minacce dal terrorismo che uccise a «LaSapienza» il cattolico professor Bachelet. L'an-ziano Cini ha perso una occasione propizia perrenderci davvero partecipi della sua esperienzadi fisico, l'unica nella quale potrebbe definirsibuon maestro.Secondo il professor Fazio «è logico che il citta-dino non conosca la produzione scientificadegli studiosi italiani», perché i temi sono com-plessi (fusioni, fissioni, radiazioni: quelle cherappresentano nell'immaginario delle personecomuni l'incubo dell'era nucleare) e dunque «ilcittadino medio non capirebbe». Non è propriocosì, professor Fazio, visto che sin dalle scuolemedie, e persino negli Istituti d'Arte, i ragazzi(«cittadini medi») studiano la fisica e la mate-matica, quali materie fondamentali. Essere«maestri» in queste discipline, vuol dire sapercomunicarle, altrimenti il sapere scientifico(che non sempre è Conoscenza e Verità, nelsenso propriamente filosofico; nella storia con-temporanea è stato anche complice volontariodi menzogne, di annientamenti e di esperimen-ti disumani) rimane chiuso nei laboratori, sot-tratto quindi alla comprensione dei «cittadinimedi», che poi sono «il mondo» (e ribadisco:«il mondo»), quelli che magari guardano«Quark» alla tv e conoscono e comprendonopiù Piero Angela che Cini o Maiani! Lo scienziato Antonino Zichichi, pioniere nellafisica nucleare (più di quarant'anni fa dimostròl'esistenza dell'antimateria nucleare), è il mag-giore divulgatore italiano nel campo della fisicadelle particelle elementari. Egli ritiene che nonbasta il rigore logico matematico per capirecome è fatto l'Universo subnucleare e che amolte domande dell'uomo non si possano tro-vare risposte nei laboratori della scienza, ma inun atto di fede nella grandezza del Creatore, dacui promana la stessa intelligenza scientifica.Zichichi unisce nel suo ragionamento Natura,Ragione e Dio, senza contrasti, guarda un po',e non credo che sia meno dotato di Cini, Parisie Maiani (il quale Maiani, detto per inciso, nonè ancora presidente del Consiglio Nazionaledelle Ricerche: la sua nomina è stata sospesa inParlamento, dopo la firma di quella lettera,perché non si è visto mai che ad officiare neltempio della scienza sia mandato uno che rifiu-

ta il metodo del dialogo). Ci dà fastidio la concezione elitaria di certi fisi-ci e matematici, superbi (si è osservata nellatrasmissione tv «Porta a Porta» l'aria di suffi-cienza di Cini o di un Odifreddi verso l'interlo-cutore «umanista» Buttiglione che non lapensa come loro) e, credo, intimamente indif-ferenti alle sorti dell'uomo-individuo in nomedi una malintesa missione universale dellascienza «pura». Certo, essi vantano importantipubblicazioni nelle migliori riviste diffuse esclu-sivamente nella comunità scientifica interna-zionale; peccato che queste siano del tutto pre-cluse ai «cittadini medi», che già fanno fatica acapire la ricetta del medico. È questa concezio-ne antidemocratica che fa precipitare le quota-zioni di molti scienziati nella considerazionedella gente comune, che giustamente nonvuole dare loro carta bianca, non vuole accetta-re acriticamente tutte le loro affermazioni, anzivuole vincolarli agli obblighi etici sui quali sifonda la convivenza delle diversità nelle demo-crazie. Come giudicare poi il disprezzo verso i «cittadi-ni medi» che traspare, ad esempio, nelle affer-mazioni di Carlo Bernardini, già docente dimetodi matematici al Dipartimento di Fisicadella Facoltà di Scienze de La Sapienza? Ber-nardini è uno dei firmatari della lettera al Ret-tore per chiedergli di annullare l'invito al Papaa parlare. Benedetto XVI, che fu a lungodocente nelle università ed è il teologo piùprofondo del nostro tempo, secondo Bernardi-ni non può essere ritenuto un «collega profes-sore»: «Collega di chi? Non abbiamo cattedredi teologia, per buoni motivi». Quali motivi,vorremmo sapere dal professor Bernardini? Lafilosofia può reggersi senza la teologia? Tom-maso d'Aquino è studiato anche a «La Sapien-za», cattedra di Filosofia morale, ma lo scien-ziato finge di non saperlo. Infine, sulla manifestazione di solidarietàpopolare al Papa, l'acuto Bernardini aggiunge:«Tutta questa gente a San Pietro avrebbe potu-to dedicare la domenica di sole a una passeg-giata in bicicletta. Disgraziatamente in Italia l'e-lettorato cattolico resta numeroso» («Corrieredella Sera», del 21 gennaio). Ora, nell'avverbio usato da Bernardini, «disgra-ziatamente», è riassunto tutto il suo intelletto. Ilprofessor Barranca non avrà gli strumenti peresprimere un giudizio sulla capacità scientificadi un simile «maestro», ma per giudicare tuttala miseria del suo pensiero, questo sì!Il professore Barranca, al momento fuori sede,m'incarica di ringraziare il professore Fazio peril garbato riguardo alla sua persona e alla suafunzione pubblica, e gli contraccambia i cordia-li saluti, auspicando che le «comuni idee» sianoveramente testimoniate e praticate, senza rive-renza né indulgenza verso l'intolleranza che siammanta di scienza.

Francesco D. Caridi

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Attualità

Presso il salone del Consorzio delleTerme Antonimia - Locri si è riunital'Assemblea per eleggere gli Organiprevisti dallo Statuto. E' bene ricorda-re che il Consorzio, dopo varie vicissi-tudini, era commissariato dal Prefettoda circa un anno, in questo anno dicommissariamento bisogna dare attoalla dott.ssa Nicolo' di aver svolto uninteressante ruolo principalmente perla composizione del nuovo Statuto. LeTerme del Consorzio di Antonimia-Locri oltre ad avere una tradizione,non di anni ma di secoli, non hanno adoggi ottenuto per variegati motiviquello sviluppo necessario che glicompete. Diversi ostacoli hanno limitato la cre-scita anche a livello comprensoriale,mentre per le proprietà terapeutichemeritano riconoscimenti nazionali.Dopo ampio dibattito è stato elettodall'Assemblea Presidente del Con-sorzio il dott.Franco Mammoliti. InConsiglio d'Amministrazione ancheGiuseppe Pelle, Lorenzo Delfino, Pie-rino Aversa. Il dott.Mammoliti, primadella conclusione dei lavori, ha trac-ciato brevemente la linea che intendeportare avanti : “discontinuità con leprecedenti amministrazioni, coinvol-gimento gestionale dei Comuni delComprensorio, esclusione di progettifaraonici se prima non vengono risoltii problemi indispensabili per far fun-

L’INCARICO

Mammoliti alla guida delleTerme di Antonimina

La mancata erogazione da parte del-l’amministradella provinciale dellaquota del contributo economicoannuale alla Pro Loco di Gioiosa Mari-na, ha suscitato la rabbiosa reazionedel presidente dell’ente locale Gian-carlo Gennaro. La decisione vienevista come una mortificazione del lavo-ro e degli sforzi di tutti coloro che siimpegnano per offrire un volto miglio-re del proprio paese. Quello del presi-dente Gennaro è un vero e propriogrido di allarme, che sottolinea cometutte le promesse e le premesse fattedai dirigenti competenti si siano rileva-te aria fritta. Lo stop ai fondi si rivele-rebbe una colpo duro da assorbire, chemetterebbe a serio rischio lo svolgi-mento delle iniziative del vasto pro-gramma 2008. Giancarlo Gennarochiede pertanto che venfa rigettata larisposta della Provincia: “Non si posso-no umiliare - sostiene Gennaro -appuntamenti che da anni rappresen-tano parte integrante dell’attività dellanostra Pro Loco, come ‘Voci e Dintor-ni’, la sagra del pesce azzurro e il festi-val della birra, vanificando l’impegnodi tante persone. Invito pertanto iresonsabili a riflettere seriamente e acambiare idea”.

zionare la struttura, piena collabora-zione tra gli organi amministrativi eorgani politici”.

GIOIOSA MARINA

Pro Loco e Provincia ai ferri corti

Gioiosa: Mazza apre al dialogoIl futuro di Gioiosa Ionica è cosìimportante per la comunità da nonpotersi fare condizionare dai giochiperversi della politica fatta di immo-bilismo stereotipato, di tentativi mal-destri per creare divisioni, incom-prensioni e conflittualità tra idee eduomini. La lista civica “Unità e Par-tecipazione”, di cui mi onoro di esse-re il candidato a sindaco, ha sempreposto come obiettivo principale l'in-teresse del paese, superando barrie-re politiche e personali, per creareun movimento trasversale a tutti ipartiti politici di ispirazione ideologi-ca sia di destra che di sinistra, aggre-gando intelligenze ed uomini dibuona volontà che, per affrontare lagrave e preoccupante situazione delcomune, hanno manifestato -conaltruismo- la propria disponibilità adimpegnarsi, con le proprie capacità ele proprie competenze, per affronta-re i problemi del paese e porre lebasi per rilanciare la speranza dei cit-tadini.Le porte della lista civica “Unità ePartecipazione” sono state e rimar-ranno aperte ai contributi che saran-no offerti da singole personalità,purché desiderose di avvicinarsi edinteressarsi della vita politica gioio-

sana, senza pregiudizi o vincolo dipartito, quali soggetti portatori divalori, di idee riformatrici, di unmodo nuovo di fare politica, capacedi superare la logica del porsi controqualcuno, aggregando le personeimpegnate nel sociale, al solo fine ditutelare e rilanciare Gioiosa.Dopo la caduta libera dei partitipolitici, riconducibili alla precedenteamministrazione di centro-sinistra -contraddistintisi per incapacità digestione e rissosità interna-, chehanno determinato una vera e pro-pria paralisi amministrativa congravi ed irreparabili danni per il

paese, è necessario riflettere sullaurgenza di creare un nuovo e coesogoverno della cosa pubblica.Purtroppo oggi, quegli stessi perso-naggi palesi od occulti, causa deldegrado, tentano -come i camaleon-ti- di cambiare la propria pelle rime-scolando le carte, cercando così dicarpire la buona fede dei cittadini.Il nostro programma ed il costruen-do progetto sono la base della dialet-tica della lista, per cui non ci puòessere spazio per personalismi, vetio, peggio ancora, per strumentaliz-zazioni di qualsiasi tipo.Gli uomini di destra o di sinistra pos-sono tranquillamente trovare terre-no fertile per esprimere le proprieidee ed apportare il proprio contri-buto, senza sentirsi condizionati daideologie e logiche di rappresentan-za o di potere.Siamo certi che, per rinnovare lapolitica, bisogna superare -soprattut-to a livello locale- le logiche dei par-ticolarismi, impegnandosi esclusiva-mente ad ascoltare e risolvere le esi-genze quotidiane dei cittadini,affrontando seriamente un progettodi sviluppo ed ingenerando fiducia esperanza per un futuro migliore.

Mario Mazza

Dopo il trasferimento di monsignoreGian Carlo Maria Bregantini alladiocesi di Campobasso-Bojano, nonessendo ancora pervenutada parte della Santa Sedenessuna nomina di ammi-nistratore apostolico, cosìcome vuole il diritto cano-nico , si è riunito il Collegiodei consultori della Dioce-si di Locri-Gerace per pro-cedere alla nomina del-l'amministratore diocesa-no di Locri. Con voto unanime èstato eletto monsignor CornelioFemia. ”Il Collegio - informa una

nota della diocesi di Locri - haespresso questa indicazione tenendoconto della stima e del rispetto di cui

monsignor Femia godepresso tutto il clero e anchepresso i laici della diocesi.Egli nei suoi quaranta e piùanni di sacerdozio ministe-riale si è distinto per pru-denza e dottrina nei molte-plici incarichi diocesaniricoperti, non ultimo quellodi vicario giudiziale. All'e-

letto, il Collegio dei consultori haassicurato la preghiera e la piena col-laborazione - prosegue la nota - e ha

augurato un fecondo apostolato inattesa che la Santa Sede provveda lanostra Chiesa di un nuovo Pastore”.”Dell'avvenuta elezione è stata infor-mata la Congregazione per i vescovi,la Nunziatura Apostolica in Italia, laConferenza Episcopale Italiana, laConferenza Episcopale Calabra, lasede metropolitana di Reggio Cala-bria”. ”Esprimo la mia gratitudine alcollegio dei consultori - ha dettomons. Femia - che ha scelto il mionome per questo compito, consape-vole che l'eredità lasciata da monsi-gnor Giancarlo Maria Bregantini è digrande rilievo e di grande onere. Alui rinnovo il grazie a nome dellaDiocesi, con i sensi del mio affetto”.”Intendo agire nella gestione ordina-ria dell'amministrazione diocesananello stile della collegialità coi con-sultori e con l'aiuto dei collaboratori.Nulla deve andare disperso dell'ere-dità impegnativa ed esaltante chemonsignor Bregantini ci ha lasciato”.Rivolgo un saluto affettuoso a tuttala diocesi (sacerdoti, diaconi, religio-si, religiose e popolo di Dio), rassicu-rando tutti che cercherò di esprime-re al meglio delle mie forze e qualità,l'impegno di servizio in favore diognuno, con l'aiuto di Dio e la com-prensione di tutti”. Grande soddisfazione è stata espres-sa anche dal vicesindaco della città diSiderno, prof.Domenico Barranca,che è nipote acquisito di Don Corne-lio, il quale, unendosi agli auguri del-l'intero collegio dei consultori, hainteso ribadire tutto il suo compiaci-mento per l'importante incarico chemonsignor Cornelio Femia ha rice-vuto con la sicurezza che egli assol-verà pienamente a tutte le incomben-ze derivanti dal nuovo mandato.

TAZEBAO ddii EErrccoollee MMaaccrrìì

Locri – Siderno è una città lineare e sottile che con Marina di Gioio-sa è lunga 20 chilometri e larga 2300 metri, stretta tra un mareprofondo e piccoli borghi (o frazioni) dove stanno la fatica, il sudoree due tre soppressate che potrebbero tranquillamente andare a cenacon il migliore culatello. Potenzialmente è un striscia da cinquantamila abitanti. Posizionata al centro della Locride, la sua parte a sud (Locri) è voca-ta per i servizi: il terziario, pur se “poco avanzato” è quello che campale famiglie. Siderno è il baricentro commerciale: la sua vocazione èeconomico-finaziaria. I turisti, invece, sia quelli dei territori limitroficome quelli che ci raggiungono ad agosto hanno invece scelto Mari-na di Gioiosa.Istituto Alberghiero, Ragioneria e Istituto per il Turismo possonosfornare occupati, ma hanno bisogno di interlocutori. I tre sindacifino a questo momento hanno abbassato lo sguardo. Una “trascuran-za”, senza remissione di peccatiRimanendo nel settore turismo, che da più di trent’anni i nostri giap-ponesi della giungla considerano la soluzione più adatta affinché que-sto territorio abbia una prospettiva (New York che conosce la sua piùgrande crisi economica dal dopo guerra, non ha mai avuto tanti turi-sti come nell’ultimo anno), anche Roccella, Caulonia e altri paesi, purse “in do minore” hanno le carte in regola per avviare piccoli proces-si di sviluppo turistico. E poi c’è la più bella di tutte e mi riferisco aGerace: visitarla dal pomeriggio a sera in una giornata con pocovento è una meraviglia. Bisogna comunque non confondere per sto-ria d’amore una “sveltina”. Gerace è una toccata e fuga a cinque stel-le. È la sua natura. Non può partire né dal borgo gioiello e né dagliscavi di Locri una svolta duratura: il posto più dinamico è a valle,dove c’è il mare. La cittadina del sindaco Galluzzo completa il “qua-dro locride” con un tocco di altissimo livello: una pennellata d’auto-re.Ma c’è una cappa da spazzare via ad ogni costo e con ogni mezzo. E

sono i “tamarri” che stanno a questo territorio come i topi all’urbenapoletana: venticinque tamarri per ogni abitante civilizzato Ecco il dato sconcertante a cui bisogna far fronte e subito.La mia proposta, e mi rivolgo alle istituzioni, è quella di inserire unanuova figura di assessore: il Tamarro Risolutore, un ibrido tra unCapò Tribù ed un giustiziere della notte; una figura di zoticone dirazza pura, preferibilmente dal capello ramato, dall’assetto offensivoe dal baricentro basso, in grado, se dotato di licenza straordinaria,d’impedire, per esempio, ai tanti zulù scemi-ndranghitisti-arricchiti dirompere le palle mentre si assiste alle proiezioni al cinema. Questi“imbecilli d’onore” schiamazzano, tirano patatine, mandano di conti-nuo sms, entrano a spettacolo iniziato e si siedono con loro comodoquando vogliono. Ai giocatori di morra dovrebbe imporre di chiudere col loro scaccia-pensieri prima di mezzanotte; ad alcuni automobilisti di non raggiun-gere i propri paesi attraverso la pista ciclabile.L’altro pomeriggio, nel centro di Siderno, si è andati oltre: un sogget-to con una Grande Punto ha raggiunto, guidando su un marciapiedelungo 15 metri, il bancomat del Banco di Napoli e solo perchè l’altez-za dello sportello glielo vietava, non ha ritirato le banconote diretta-mente dalla macchina. Essendo ormai più che altro metafisica la nostra fiducia nello stato,non ci resta che sperare nei Tamarri Risolutori pregandoli di organiz-zare un meeting che demandi ai loro colleghi d’ogni comune il com-pito di liberarci da certi “affiliati” che se fanno male a noi, non fannocerto bene a loro. Ed allora, quando il tamarro supera ogni immagi-nazione, non si prospettano che due soluzioni: o “il consiglio di stato”lo elimina con procedura d’urgenza, oppure finirà con ritrovarselosulla gobba come ministro. E il ministro, ovviamente, sarà quello con la Grande Punto che, par-tendo dalla gavetta, ossia da capo branco, subentrerà al TamarroRisolutore in carica: ringhia di più!

Alla grande città Locride serve il “Tamarro Risolutore”

SIDERNO

L’augurio di Mimmo Barranca a Don Cornelio Femia

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Attualità

Salvatore Ferraro e i “Presi per caso” for Gino Girolimoni. E'questa l'ultima originale iniziativa della band musicale galeot-ta, già altre volte riuscita dimostrazione di come carcere, musi-ca e sociale possano incrociarsi e dare vita a qualcosa di vali-do e utile, oltrepassando pregiudizi, ipocrisie e luoghi comunidel nostro tempo. Ma andiamo con ordine: chi era Gino Giro-limoni? Cosa ha fatto? Di che si sta parlando? Per l'opinionepubblica dell'epoca, siamo a metà degli anni venti, e per qual-cuno anche adesso, è stato il Mostro di Roma, l'uomo chenella capitale ha violentato e ucciso crudelmente nell'arco dipoco tempo tre bambine: Rosina Pelli, Elsa Berni e ArmandaLeonardi. In realtà le sue responsabilità non vennero mai pro-vate, anzi si dimostrò il contrario, individuando in modo piùche attendibile il vero autore di quei crimini efferati, RalphLyonel Brydges, un pastore della chiesa anglicana Holy Chur-ch di Roma, già fermato e accusato in precedenza di atti dilibidine violenta nei confronti di una bambina. Sospettatoanche dei delitti di Roma, venne prosciolto in quanto "cono-sciuto favorevolmente dal console inglese". Ma serviva un col-pevole, era tutta Roma a pretenderlo e il regime a imporlo,perchè Mussolini premeva, c'era da ricucire lo strappo colVaticano oltremodo contrariato dal coinvolgimento di unuomo di chiesa nella vicenda. Nel maggio 1927 si decise allo-ra di arrestare Gino Girolimoni, di anni 38, mediatore, che dasubito si dichiarò innocente. L'8 marzo 1928 venne assoltodalla Corte d'Appello di Roma per non aver commesso i fatti.Nell'aprile 1928 il reverendo Brydges fu formalmente imputa-to degli omicidi delle bambine, ma dopo qualche mese pro-sciolto per insufficienza di prove e rilasciato. Girolimoni morìin miseria e in solitudine nel dicembre del 1961. Da colpevo-le, seppur libero e innocente.A quasi 80 anni di distanza, la storia di Girolimoni torna d'at-tualità e finisce al centro dell'interesse di chi in parte, e conmodalità più o meno simili, si è trovato a rivivere sulla propriapelle la stessa infelice esperienza: Salvatore Ferraro, ClaudioBracci, Marco Nasini, Stefano Bracci e Nando Giuseppetti, opiù semplicemente, i Presi per Caso. Tutti ex detenuti, adeccezione di Nasini che è incensurato, in carcere hanno scon-tato la loro “pena”, ma soprattutto incrociandosi, mischiandole loro storie e la passione per la musica, hanno reso costrut-tivo e, per quanto possibile, dilettevole il “soggiorno” dietro lesbarre, durante il quale è nato un legame che la libertà riac-quistata ha poi rinvigorito e consolidato. Salvatore Ferraro,leader e compositore sidernese del gruppo, condannato aquattro anni e due mesi per favoreggiamento nel caso MartaRusso, è ora impegnato in una serie di progetti a sfondo socia-

le nei quali trovano spazio concerti, spettacoli e altre manife-stazioni che coinvolgono e intrattengono i detenuti di Rebib-bia, in più sostiene al fianco di Daniele Capezzone l'attività diDecidere.net, un'associazione che si occupa di proposte giuri-diche. In questo contesto, si inserisce l'interesse e l'impegnopersonale e della band per Gino Girolimoni. Di lui in passatosi erano già occupati con un paio di libri pure Enzo Catania eMassimo Polidoro, Nino Manfredi invece lo aveva portato sulgrande schermo con un film di Damiano Damiani, nessunoperò è mai riuscito a rivalutare appieno la sua figura, resti-tuendole fino in fondo la giusta considerazione. Per molti ècontinuato ad essere solo uno spietato assassino, l'equivalen-te di chi molesta e uccide bambini, un mostro. La stortura èuna stridente deformazione della realtà che non è sfuggita aiPresi per Caso, i quali hanno voluto contribuire a modo loro,a tempo di musica e con l'incisività delle parole di una canzo-ne, all'opera di recupero del buon nome e della memoria diuna persona perbene: “Lettera aperta a favore del concittadi-no Girolimoni” è il titolo del cd presentato lo scorso venerdìalla stampa a Roma al quale i Presi per Caso hanno affidatoquesta missione di doverosa rivalutazione e ricostruzione

“storica”. Attraverso duebrani (Lettera aperta eGirolimoni, scaricabili gra-tuitamente sul sitowww.presipercsao.it, ndr)appositamente scritti da Sal-vatore Ferraro, Letteracan-zone - così la band preferi-sce identificare l'album -ripercorre la vicenda di uninnocente che non è unasemplice gaffe giudiziaria,ma il dramma esistenziale diun uomo marchiato irrime-diabilmente come repellen-te criminale. A Gino Giroli-

moni fu precluso ogni tentativo di ritorno ad una vita norma-le, compreso il rigetto della richiesta del cambio di cognome,ora è tempo che gli si restituisca dignità e decoro. Letteracan-zone è sopratutto il desiderio di una verità negata, un appello“musicale” alla sensibilizzazione dei media in questa come inaltre occasioni, affinché il nome di un uomo senza macchianon diventi più sinonimo di carnefice e assassino.

Angelo Letizia

I Presi per Caso“cantano” l’innocenza di Gino Girolimoni

“E’ stata depositata presso la cancelleria della Sezioned’Accusa della nostra Corte d’Appello la sentenza dellaSezione di Accusa che chiude l’istruttoria a carico di GinoGirolimoni. La sentenza - dopo le richieste del P.M. comm.Mariangeli che già a suo tempo pubblicammo - assolve ilGirolimoni per i reati a lui attribuiti per non aver commes

Cosa chiedono i

Presi perCaso

“Gino Girolimoni fu accusatodello stupro e dell’omicidio di trebambine a Roma. In seguitoassolto con formula piena pernon aver commesso il fatto, pertutti continuò a essere il Mostrodi Roma

L’iniziativa a cui il Corriere della SeraMagazine, la Repubblica, il Messaggero ealtre importanti testate hanno dato spazioe risalto, fa ritornare d’attualità uno di casipiù controvesi e discussi della croncagiudiziaria italiana

I Presi per Caso

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008

Premetto che il barbaro assassinio di Gianluca mi ha addolorato mol-tissimo perché lo conoscevo, ero suo cliente e ci salutavamo quasi tuttii giorni essendo il suo negozio vicino alla mia abitazione; ricordo il suosorriso aperto e quel cellulare sempre appoggiato al suo orecchio. Eraun giovane imprenditore che avrebbe avuto successo se il suo futuronon fosse stato stroncato da mano assassina.La città ha manifestato e continua a farlo solidarietà alla famiglia e noncessa di ricordarlo attraverso atti ed iniziative che sono in vista di tutti.La decisione dell'Amministrazione, in seguito alla richiesta di costitu-zione di parte civile, è stata condivisa dal mio Partito il quale si assumele sue responsabilità. Molti non sanno che questo argomento è statooggetto di valutazioni e dibattiti all'interno della maggioranza che sonoandati avanti per quattro giorni; che oltre alle valutazioni di caratteregiuridico si sono tenuti i n debiti conto le opinioni raccolte nella citta-dinanza che in larghissima parte è stata contraria alla costituzione diparte civile; che la stessa minoranza al Consiglio Comunale non ha rite-nuto di intraprendere iniziative di parere contrario segno questo cheanche la stessa è stata attraversata da forti perplessità sulla gestione delcaso.Abbiamo inoltre assistito a dichiarazioni apparse sulla stampa locale dirispettabili opinionisti di sinistra che si sono espressi per la non costitu-zione di parte civile del nostro Comune.Posso affermare che una larghissima maggioranza della nostra comu-nità ha condiviso la sofferta decisione presa dall'Amministrazione.Ma al di là dei consensi, credo che, da persone responsabili, coloro iquali sono deputati dal popolo all'amministrazione di una città, sonotenuti ad assolvere i loro doveri dentro i limiti del loro mandato che èquello di assicurare i servizi, promuovere iniziative per il miglioramen-ti della vivibilità, lo sviluppo urbanistico, l'assistenza, l'ambiente, l'istru-zione e creare le condizioni per favorire l'occupazione e le iniziativeeconomiche.La lotta alla criminalità non è una Associazione, né unMovimento, e poi abbiamo avuto recenti esempi nel nostro territorioche le manifestazioni, le conferenze ed i proclami hanno lasciato iltempo che hanno trovato e spesso sono diventati strumenti elettorali edi speculazione politica, malgrado le buone intenzioni. Un magistratodella nostra terra in una recente trasmissione televisiva ha ribadito chela lotta alla criminalità si fa attraverso leggi adatte, il potenziamentodegli organi giudiziari e delle forze dell'ordine.Ci vogliono fatti concreti e non manifestazioni di piazza. Si tratta didare un segnale, l'Amministrazione di Siderno ha inteso darlo aderen-do aderendo alla decisione presa dall'Associazione dei Sindaci di costi-tuirsi parte civile a nome di tutto il territorio, ma si tratta di dare unsegnale e niente altro, il problema resta.Piu' che critiche sono state delle aggressioni. Un poco per vendetta, unpoco per strumentalizzazione politica essendo Siderno amministratada una coalizione di centro-destra, c'è qualcuno che non ha digerito losmacco subito in occasione della difesa dell'ospedale conclusasi inmodo vantaggioso, c'è qualcuno che riteneva di destabilizzare alcuneoersone che si vanno affermando nel territorio grazie alla competenzaed all'impegno e che stanno acquistando sempre piu' stima e credibi-lità, i motivi sono ben chiari, ci sono poi altri che intendono usare stru-menti demografici per rivalutare ideologie obsolete e massimalisteormai al tramonto. Quale migliore occasione.Qual è il ruolo del suo Partito nell'Amministrazione comunale e comesono i rapporti con gli altri Partiti del centro-destra?L'UDC, attraverso i suoi rappresentanti, Catalano e Gerace, collaboraattivamente alla conduzione amministrativa ottimamente diretta dalSindaco Figliomeni. I rapporti politici con gli altri partiti del centro-destra sono improntati alla lealtà avendo in comune un interesse unicosul nostro territorio: mantenere ed aumentare i consensi politici per ilcentro-destra a Siderno.Coerenti con i nostri valiri cristiani e democratici, che ci inducono allamoderazione ed al risoetto delle altrui ideologie senza condividerle,siamo anche aperti al dialogo con tutte le formazioni politiche dellaCittà quando l'interesse comune viene messo in discussione,ma reag-giamo con fermezza ogni qualvolta si verificano azioni di bassa politi-ca e rigurgiti estremisti che danneggianola nostra comunità e frenanoil suo ordinato sviluppo.

Enzo Brullo

so il fatto.”Da La Tribuna 10 Marzo 1928 (unico articolo pubbli-cato trafiletto in quinta pagina)

La band dei Presi Per Caso (capitanata dal siderneseSalvatore Ferraro autore, altresì, dei testi e delle musi-che) torna a far parlare di sé con l’uscita di un nuovo cde un’iniziativa che tocca il delicato e attualissimo temadei rapporti fra giustizia e informazione. Lo fanno,riportando in auge uno storico caso della cronaca giu-diziaria: il caso Girolimoni. Vicenda sconcertante di“mostrificazione” di un cittadino innocente sbattuto inprima pagina con la terribile accusa di pedofilia e assas-sinio e poi completamente scagionato, dopo appena 10mesi, dalla magistratura e dalla polizia. Persona che,però, non recuperò mai la sua dignità in quanto il mar-chio indelebile di mostro scaricatogli addosso dalla spa-ventosa campagna mediatica che dovette subire, locostrinse all’isolamento, alla perdita di tutti i suo averi,in pratica alla morte civile. Con due efficacissime can-zoni (Girolimoni e Lettera aperta a favore del concitta-dino Girolimoni, entrambi scaricabili gratuitamentedal sito ufficiale della band: www.presipercaso.it e dallapagina myspace appositamente creata per l’evento:www.myspace.com/presipercasogirolimoniinnocente) iPresi Per Caso chiedono, a distanza di 80 anni dalla suaassoluzione (che avvenne l’8 Marzo del 1928), una ria-bilitazione completa di Girolimoni. Lo chiedono alleistituzioni, alla stampa, alla società civile che all’epocafurono latitanti e determinarono il perpetuarsi dell’in-

giustizia ai danni del povero Gino (il cui cognomedivenne sinonimo di pedofilo). Non un articolo di chia-rimento, niente di niente fu fatto per informare l’opi-nione pubblica del fatto che il “mostro di Roma” (cosìvenne soprannominato Girolimoni) era innocente.“Chiediamo un gesto significativo” spiega SalvatoreFerraro “qualcosa legato alla memoria, come l’intitola-zione di una piazza, una via, una targa, qualsiasi cosache possa restituire a questo povero uomo, anche damorto, un minimo di giustizia”. Con ogni probabilità, iPresi Per Caso si rivolgeranno direttamente al sindacoWalter Veltroni ( a cui hanno già consegnato una copiadel cd) “ma anche i sindaci di tutta Italia dovrebberofare un gesto significativo in tal senso”. Martedì 29Gennaio, la seconda parte di questa iniziativa: al Traf-fic, storico locale live di Roma, il meglio dell’under-ground romano assieme ai Presi Per caso riempirannodi note e accordi una serata davvero speciale, per ricor-dare Girolimoni, la sua storia, la sua innocenza.(G.T.)

“Nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura si sono svoltiieri mattina i funerali di Gino Girolimoni, deceduto dome-nica scorsa all’età di 72 anni (presenti, solo 4 personen.d.r.). Il Girolimoni fu accusato nel 1927 di aver seviziatosette bambine, ma alla fine venne riconosciuto innocente.Al termine delle esequie, la sua salma è stata trasportata aldeposito del cimitero del Verano, in attesa che il comuneprovveda alla sua sistemazione.”Da Paese Sera, 27 Novembre 1961

Il “no” iniziale alla costituzione di parte civile per il processoCongiusta ha creato un “caso”. Si è aperto un dibattito tra societàcivile e istituzioni. Il nostro giornale, oltre ad avere seguito da vicino lavicenda, ha aperto verso un nuovo punto di vista. La crescita di una società passa anche dal dialogo e dal confronto dipiù opinioni. Siamo lieti oggi di ospitare una di queste

Enzo Brullo sul “caso Congiusta”

Gino Girolimoni

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Inchiesta / I reparti ai “raggi X”

Nel parlare della Radiologia dell'AziendaSanitaria n. 9 dovrei andare prima ditutto nel plesso ospedaliero di Locri, manon lo faccio, perché nonostante abbianoposto la radiologia sidernese in uno statodi subordinanza a quella di Locri, per mecittadino, sono due reparti distinti e sepa-rati, sia per funzionamento, che per orga-nizzazione. Il primario si dice sia unosolo, e sta nella struttura di Locri, doveprossimamente mi recherò.Ma parliamo di Siderno. Come sempre, equesto è innegabile, entrare qui rende l'i-dea di come, strutturalmente, dovrebbeessere un ospedale. C'è calma, rispettodei ruoli e la sensazione e che tutto sia adisposizione del paziente e non dei medi-ci, per quel poco di tutto che resta.La Radiologia sta al piano terra, unreparto pulito, e con spazi adeguati. Non ci sono infermieri, non ci sono por-tantini, non c'è praticamente personaleparamedico. Ci sono 3 medici e 7 tecnici,di cui due con un contratto part time. Questo vuol dire che tutto quello cherigurada l'attività di trasporto del pazien-te, pulizia del paziente, medicazioni evarie tocca farlo o ai medici o ai tecniciarmati di buona volontà. Vorrei capire come in un reparto ospeda-liero si possa pensare di fare a meno degliinfermieri. Chi di dovere dovrebbe darerisposte, e non a me, ma almeno ai medi-ci e ai loro pazienti.Questa è una situazione che naturalmen-te si consuma da anni, le colpe si devonocercare molto lontano. Addirittura nel2004 questo reparto è stato retto dal solodottore Vincenzo Mollica, che ha tenutoduro e garantito un servizio adeguato pertutti. Il giusto riconoscimento per l'impe-gno e la dedizione è stato che la Radiolo-gia di Siderno da struttura complessa èdiventata struttura semplice. Complimen-ti a chi ha adoperato le scelte. Anche per-ché questa situazione pare si sia determi-nata a fronte di un'ottica di risparmio. Ilrisparmio assolutamente non esiste, senon per lo stipendio di un primario chenon è riconosciuto alla struttura siderne-se. Come se in tutti gli altri reparti i pri-mari siano una condizione fondamentale.Ne mancano 17. Comunque si va avantiugualmente. I tre medici che operano aRadiologia servono naturalmenta tanto ipazienti esterni quanto quelli interni.Lo scorso anno sono passate per questoreparto quasi 5.000 persone, che hannoportato tra interni ed esterni a circa15.000 prestazioni. Di queste circa 4.000sono ambulatoriali. Sempre in questoreparto si fanno ecografie e soprattuttourografie. I dottori, che sono Vincenzo

PASQUALE VIOLI

Viaggionella Sanità

Siderno: una radi

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008

Mollica, il dottore Certomà e il dottoreSevero, garantiscono anche la reperibi-lità notturna, ma presso il plesso ospeda-liero di Locri. Passiamo alla strumenta-zione, che pare sia più che adeguata aiservizi svolti, con un Trocostratigrafo conbraccio mobile che serve ai pazientibarellati, che qui a Siderno quasi non cisono più. Certo come in altri repartianche qui da anni non si mette mano alportafoglio per aggiornare le macchine eper garantire maggiore efficienza. Ma èun male comune e ormai ci si è fatto ilcallo. Rimane l'amaro in bocca, per unreparto che ancora non sa quale sarà ilsuo destino e che comunque riesce a for-nire prestazioni di buon livello. Bastipensare che all'inizio del 2008 le presta-zioni già fornite sono il triplo di quelledegli altri anni. Questo vuol dire chesiamo di fronte ad una Unità Operativache non solo funziona, ma lo fa bene. Aquesto punto a stabilire il futuro dellaradiologia sidernese sarà la politicaregionale, e questo non fa stare tranquil-li, che ha abbozzato un Piano Sanitarioin cui l'Ospedale di Siderno non si capi-sce bene che fine farà. Sono stati previsti dei posti per acuti, equesto oltre alla Medicina Generale pre-suppone anche un laboratorio analisi e laradiologia. Certo adesso a Locri arriva la Tac, e que-sto è un bene per tutti i cittadini, sempreche ci sia qualcuno in grado di farla fun-zionare. Ma questo è anche un aspetto

che potrebbe dare alla radiologia diSiderno un ruolo importante nell'ambitodelle prestazioni non urgenti di pazientiesterni, e, come già detto, funzionare adovere per le prestazioni interne unavolta stabilito con certezza il ruolo diquesta struttura. Fino ad oggi tutti quelliche hanno fatto sacrifici per mandareavanti il reparto non si sentono adeguata-mente riconosciuti come validi operatoridall'Azienda che con la scusa di tagli perrisparmiare in bilancio hanno declassatola radiologia. La domanda a questo puntoè d'obbligo: coloro che fino ad oggi hannofatto straordinari, non goduto di ferie,svolto anche il lavoro di infermieri e por-tantini affinchè la Radiologia di Sidernopotesse restare in vita e garantire un ser-vizio di buona efficienza ai pazienti, unavolta trasferiti a Locri, accetteranno difare turni massacranti, straordinari nonpagati e lavori che a loro non spettano?Credo proprio di no. E questa è una miapersonale sensazione. Sensazione che miè data dall'insofferenza che ho riscontra-to in tanti bravi e preparati professionistiche hanno perso la voglia e la passionenel dovere lavorare in condizioni sempredifficili e di precarietà. Quello dellaRadiologia, come quello dell'Anestesia èun problema legato a scelte poco condivi-sibili che non sono andate tutte nella stes-sa direzione. Non c'è stata uniformità neldeclassare questo reparto, come quello dianalisi, e creare invece due reparti di chi-rurgia a Locri. Qui prodest?

ologia col fiato sul colloSTRUTSTRUTTURATURA

Nel reparto di Radiologia di Sidernolavorano 3 medici e 7tecnici, di cui 2 con uncontratto part-time.

Non ci sono infermieri

LALAVOROVORO

Lo scorso anno questoreparto ha trattato

quasi 5.000 persone, fornendo circa 15.000

prestazioni in totale, siainterne che esterne

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Attualità

Sta riscuotendo successo l'iniziativa intrapresadall'Istituto Alberghiero di Locri “Dea Persefo-ne” di ampliare l'accoglienza di visita al proprioIstituto con una lezione di legalità a PalazzoNieddu e al Museo delle Arti nelle mansardedello stesso palazzo. Gli studenti del compren-sorio, accompagnati dai propri docenti e diri-genti, stanno visitando le strutture che accolgo-no la scuola e acquisiscono “de-visu” l'offertaformativa proposta dai diversi Corsi che sonoattivi all'Istituto locrese.Ad accogliere studenti, dirigenti e docenti,sono le Hostess e gli Stuart seguiti dalla Prof.ssaLarosa, alla quale compete anche il compito diillustrare l'indirizzo di Operatore Turistico eRicevimento, che negli ultimi anni si è dotato diun aggiornato programma di gestione alber-ghiera di Front Office, Back Office e relativainformatizzazione gestionale. Il percorso gui-dato, nell'atrio di Palazzo Nieddu diventa unalezione concreta di riflessione sulla violenza espregio alle Istituzioni profanate con l'episodiodrammatico dell'uccisione dell'On. Franco For-tugno vicepresidente della Giunta Calabrese .Nelle sale dell'ultimo piano del palazzo gli stu-denti ricevono illustrazioni delle opere d'artecontemporanee, espressione di creatività e ditestimonianza di una cultura che inneggia allavita e al nutrimento dello spirito. L'accoglienzasi completa con una visita ai laboratori benattrezzati dell'Alberghiero, ove gli studenti deidiversi Corsi illustrano anche operativamente ilaboratori di bar, sala , cucina, lingua, informa-tica, agroalimentare e di reception. Si tratta diun pacchetto completo per l'allievo che intendeacquisire una formazione spendibile sul pianodi un turismo di qualità, ove l'accoglienza del-l'ospite e la presentazione delle peculiarità cul-turali, artistiche ed enogastronomiche, diventa-no elementi di sicura attrattiva. L'Istituto “DeaPersefone” organizza anche Corsi Serali peradulti garantendo percorsi flessibili in rapportoall'esigenze dei corsisti . La preside MariaMacrì ha inteso ampliare in tal modo il proce-dimento di semplice illustrazione degli indirizzidell'Istituto che dirige e ha esteso il tradiziona-le Orientamento in un Progetto in cui lo stu-dente può avere concretamente una conoscen-za non solo di quanto potrà studiare ma ancorpiù stimolare la capacità di scelta in rapportoalla spendibilità del titolo di studio e allo svi-luppo delle potenzialità individuali e del terri-torio.

Considerato che si rende non procrastinabile la messa a regi-me dell'intero impianto di depurazione ubicato nel territoriodel Comune di Siderno tramite la realizzazione delle condot-te di collettamento dei liquami provenienti da tutti i comunifruitori dell'impianto, nonché la definitiva dismissione delvecchio impianto di Siderno;Visto i ripetuti solleciti dell'Ufficio del Commissario per l'E-mergenza Ambientale rivolto al Responsabile dell'APQ -ciclo integrato delle acque della Regione Calabria e alResponsabile dell'ATO 5 di Reggio Calabria ad attivarsi,ognuno per le rispettive competenze, per il trasferimento dellenecessarie risorse (1.530.000,00) inserite in APQ e erronea-mente trasferite, presumibil-mente per mero errore mate-riale, all'ATO 5 di ReggioCalabria, per come si evincedalla D.G.R. n. 185 del29.03.2007 pubblicata sulB.U.R.C. n. 5 del 02.05.2007avente per oggetto “Accordo diProgramma Quadro tuteladelle acque e gestione integratadelle risorse idriche”, stipulatoin data 28.06.2006. Prendia-mo atto e esprimiamo soddisfazione per l'iniziativa intrepre-sa dall'Ufficio del Commissario per l'Emergenza Ambienta-le, ribadendo quanto detto in altre occasioni, che: tali risorsefinanziarie, sommate alla quota parte messa a disposizionedalla Siderno Ambiente S.p.A. per un intervento complessi-vo di circa 3.000.000,00, sono assolutamente indispensabiliper il completamento delle previste opere di collettamento alfine di evitare gravissimi danni ambientali a quella parte diterritori della Locride a più alta densità abitativa.Certi delle Vostra sensibilità sulle problematiche ambientali econvinti che un azione forte sui temi della depurazione vafatta prima della prossima estate, cogliamo l'occasione perporgere cordiali saluti.

FFOOTTOO NNOOTTIIZZIIAA

AL “DEA PERSEFONE” DI LOCRI ACCOGLIENZA E LEGALITA'

DIVENTANO PANE QUOTIDIANO

A Grotteria scoppiail caso “Naniglio” Il coordinamento comunale di Forza Italia diGrotteria ha inoltrato una missiva ufficiale, afirma del coordinatore dottor Domenico Lupis,indirizzata all'avvocato Giuseppe Morabito, Presi-dente dell'Amministrazione Provinciale di ReggioCalabria, nonché alla dottoressa Maria GraziaNicolò, Commissario Prefettizio per il Comune diGioiosa Jonica, nonché, per conoscenza, al Prefet-to di Reggio Calabria ed al Comandante la Stazio-ne dei Carabinieri di Gioiosa Jonica, a mezzodella quale intima l'emanazione dei necessari edurgenti provvedimenti di riapertura al traffico delvecchio tratto stradale limitrofo alla località“Naniglio”, fino a quando non verranno realizza-te le opere di collegamento diretto dei Comuni diGrotteria e di San Giovanni di Gerace alla SGC,unitamente alle opere di messa in sicurezza delnuovo tratto stradale, in agro del Comune diGioiosa Jonica, palesando l'eventualità di metterein atto clamorose proteste. Come noto, con ordi-nanza dell'Amministrazione Provinciale, a firma,sembra, dell'Ing. CUZZOLA, è stato chiuso altransito veicolare il tratto della SP05 che percorrei pressi della località “Il Naniglio”, con conse-guente deviazione e canalizzazione obbligatoria ditutto il traffico verso un'arteria di nuova costruzio-ne, che porta nel centro della cittadina di GioiosaJonica. Le drammatiche conseguenze di tale scel-ta ed il relativo disagio che tale spoglio provocanella popolazione residente dei Comuni di Grot-teria e di San Giovanni di Gerace sono del tuttoevidenti, basti pensare che per raggiungere lelocalità di Marina di Gioiosa Jonica o di Siderno,a causa di ciò, si deve obbligatoriamente scendereda Grotteria, o da S. Giovanni di Gerace, salire aGioiosa Jonica, incanalarsi nel traffico urbano, epoi ridiscendere verso Marina di Gioiosa Jonica, overso lo svincolo della SGC, con conseguentegrave pericolo perpetrato a danno dei superioridiritti di sicurezza, salute ed ordine pubblico, lad-dove si pensi che, chiudendo il Pronto Soccorso diSiderno ed accorpandolo a quello di Locri, si è giàdi per sé allontanata ulteriormente dai centricoinvolti l'importante struttura sanitaria di emer-genza.

lR

BOVALINO

Zappavigna: un sindaco senza risultati?

parametri per il recupero dei soldi che fannotorto al principio di equità. Qual è la frase”magica” a cui ricorre per coprire le sueresponsabilità?“Ho ricevuto un'eredità pesantissima”.Fosse così, ma non lo è, a tre anni dal suoinsediamento l'Amministrazione Zappavi-gna avrebbe dovuto operare le correzioni:ad esempio, anche il Commissario Tecnicodella Nazionale che ha vinto i Mondiali dicalcio, Marcello Lippi, soltanto da un annoaveva preso in cura la squadra da Trapattonie, come si è visto, è riuscito a raggiungerel'obiettivo prefissato del successo.Il Sindaco sostiene, poi, che si appalterannonel 2008 le seguenti opere pubbliche: il Cen-tro Polifunzionale, l'ammodernamento diCorso Umberto, la scuola materna S. Elena,il secondo lotto della ristrutturazione delCastello Medioevale e della chiesa delloZopardo, il Centro della cultura Mario LaCava, il completamento del campo sportivo,l'acquedotto rurale Prato-Petrara, la ristrut-turazione di Palazzo Stranges.Forse anche questa è un'eredità non gradi-ta? Sono tutti finanziamenti ottenuti dal-l'Amministrazione precedente, con la colla-borazione proficua dei SOCIALISTI, maquesto non lo dice…Alla fine del suo mandato, che ha conquista-to con una larga messe di voti, vedremo irisultati prodotti!

Gianni Chinè

Il sindaco Zappavigna non ci convince con lesue iniziative:un altro condono per la spaz-zatura, una verifica incompleta delle utenze,

EVENTI

Anche Gerace ha ilsuo carnevaleSi terrà durante tutto il pomeriggio di dome-nica 3 febbraio la manifestazione dedicata alCarnevale organizzata dal Comune di Gera-ce e dalla Consulta Giovanile della città. Unpomeriggio all'insegna dell'allegria che siaprirà con la diretta di Radio Peterpan e lapartecipazione di comici di grido.I festeggiamenti prevedono una vera e pro-pria passerella, che, organizzata nella cen-trale Piazza del Tocco avverrà su un palcoappositamente studiato su immagine dellesfilate di moda.Il concorso premierà la maschera più bella equella più originale del Carnevale 2008 dellaCittà dello Sparviero. “Un modo per portare un tocco di magica esana allegria nel paese - sottolinea uno degliorganizzatori principali, l'assessore alle poli-tiche giovanili Rudi Lizzi - per festeggiareinsieme ai bimbi ed ai giovani uno deimomenti più spensierati dell'anno e fargodere, ai cittadini della città e quanti vor-ranno vivere in un'atmosfera fuori dal tempoil loro Carnevale, nello splendido salotto dipiazza del Tocco, che si rivela unico anche ininverno.

Impianto di depurazione:i collettori per completare

Liliana Frascà,l’assessore regionaledella Locride, mentresvolge la suafunzione pubblica inseno al palazzo dellagiunta.Sulla sua scrivaniatanti appunti...

L’ALI incontra la BCCContinua positivamente la serie di incontri bilaterali tra i vari settori sul territorio

Nella sede sociale di Siderno, si è tenuto unincontro che ha visto impegnato il direttoregenerale della BCC di Cittanova dott. Car-melo Carbone e i delegati al settore banca-rio della “ALI” Lombardo, Lionetti, Pedul-là, Archinà, Albanese, Vumbaca e D'Ago-stino. Sul tavolo delle trattative l'accesso alcredito, strumenti finanziari, condizioni,aspettative. Dopo i saluti, ha introdotto ilavori il presidente Marcello Attisano, che èentrato subito nei problemi evidenziando:“C'è bisogno, per quanto possibile, di unamaggiore attenzione da parte delle banche,pochi punti di riferimento, ma chiari, chepossano dare slancio allo sviluppo, alla cre-scita economica e al consolidamento dellafragile e piccola imprenditoria locridea.” Hacontinuato poi il vice presidente, RoccoLombardo, responsabile del settore banca-rio sottolineando i punti che a suo parerefrenano lo sviluppo delle imprese, con lanecessità urgente, della cancellazione dellacommissione massimo scoperto, ai costigenerali, per finire ai tassi applicati, che unavolta concordati non possono poi esseremodificati unilateralmente. Interessante

l’intervento di Giuseppe Vumbaca che haposto l’accento su “una collaborazione cre-ditizia “locale”. Innanzitutto perché il frut-to del l’ operato, il denaro, è il risultato fina-le di tanti sacrifici che compongono il lavo-ro degli imprenditori. Quindi sarebbe beneche lo si gestisse e lo si reinvestisse nelnostro territorio. Ha concluso i lavori ildirettore generale della Banca di CreditoCooperativo di Cittanova dott. CarmeloCarbone, che ha lodato l'iniziativa dell'Asso-ciazione, ringraziando per l'invito che lorende particolarmente soddisfatto perchéavviene da imprenditori che sostengono,sotto il profilo economico, un territorio noncerto facile e che ha mille difficoltà.

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Lettere/Opinioni

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Perché uso il termine pregiudizio? Perché l’accusadi stalinismo mi pare francamente sproporzionata(e anche anacronistica) rispetto all’opinione (daconsiderare come tale) manifestata dal sottoscrittosu la Riviera di due settimane fa. Perché esprimereuna critica pubblica nei confronti di un giornalenon è prepotenza, non è sopruso, non è moralismo:più semplicemente, dal mio punto di vista, è pensa-re la democrazia come un grande discorso pubbli-co, in cui tutte le agenzie formative e culturali (fracui, ovviamente, la stampa) sono soggette a critichee a rilievi. Perché il partito che rappresento, contutto il portato della sua cultura politica e del suoagire quotidiano, ha elaborato da tempo la condan-na di ogni forma di autoritarismo politico ed intel-lettuale, fuoriuscendo dalla logica schmittiana del-l’amico/nemico. Mi perdonerà Paolo Catalano, emi perdoneranno i lettori che avranno la pazienzadi seguire queste riflessioni, ma il mio (il nostro)approccio alla politica è di grande laicità, è unapproccio libertario che rifiuta, per sé ancor primache per gli altri, qualunque forma di integralismo,preferendo il dubbio alla certezza assoluta, l’etero-dossia ai dogmi ortodossi. La lettura distorta è quella relativa alla posizioneassunta sulla vicenda Congiusta e della mancatacostituzione di parte civile del Comune di Siderno.Dispiace profondamente, è evidente il deficit dicomunicazione scontato, che la percezione dellanostra proposta politica si sia limitata, quasi esauri-ta, alla situazione (pur significativa) di Siderno e alprocesso (simbolicamente importante) relativoall’omicidio Congiusta. Noi abbiamo criticato(come molte altre forze della politica e della societàcivile) la decisione della Giunta Figliomeni, consi-derandola una scelta politicamente sbagliata e nonuna decisione vincolata da motivazioni tecnico-giu-ridiche. Quella scelta, l’abbiamo criticata anchecome incoerente rispetto a quanto solennementesottoscritto al Palazzo del Consiglio Regionale aReggio Calabria, non più tardi dello scorso 13Marzo e dinanzi alla platea di tutti gli amministra-tori calabresi, con il cd. “Patto per la legalità e laSicurezza”, documento in cui nel dispositivo finaleal punto 3 si legge che i firmatari (ovvero tutti gliamministratori calabresi, e quindi anche il Sindacodi Siderno) “si impegnano solennemente dinanziall’intera comunità calabrese a (…) dare corso allacostituzione in giudizio quale parte civile in tutti i pro-cessi di mafia e sino al terzo grado di giurisdizione,senza la possibilità di pervenire ad accordi transattivigiudiziali o stragiudiziali ”.La mia (la nostra) è stata, quindi, una contestazio-ne motivata e non estemporanea, una contestazio-ne che – peraltro – la scelta dei Sindaci della Locri-de (anch’essa eventualmente criticabile, nellalibertà e nell’autonomia di ognuno) ha confermatonella sua non infondatezza. E qui ci siamo fermati,evitando speculazioni politiche di bassa lega, rifiu-tando la logica dell’attacco frontale ad un comunee ad un’amministrazione locale della quale – e quimi attirerò le antipatie di più di un compagno dipartito – riconosco, anche se da posizione chiara-mente avversa, il quotidiano lavoro amministrativo.E anche il Sindaco Figliomeni, mai “aggredito” inmaniera “stalinista” dal sottoscritto o da organidirettivi del mio partito, non avrà difficoltà a rico-noscere lo spirito di apertura e di collaborazione,fuori da sterili logiche di cieca contrapposizione,che mi ha guidato nella mia esperienza di Assesso-re provinciale alla Cultura. Ancora, mi preoccupa il fatto che – anche durantela nostra assemblea pubblica del 16 Gennaioall’Ymca di Siderno – quasi nessuno abbia conside-rato nella sua interezza gli emendamenti presenta-ti allo Statuto della Provincia (l’oggetto reale dellanostra proposta), inerenti la costituzione di partecivile nei processi di mafia (oltre che per reati dirazzismo e xenofobia) ma anche una miglioregestione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta e unamigliore valorizzazione delle esperienze organizza-te della società civile disposte a gestire i beni sottrat-ti ai mafiosi. Eppure, abbiamo preso spunto dalledenunce della Direzione Distrettuale Antimafia diReggio Calabria, quelle stesse denunce che hannosancito l’inadeguatezza e le criticità dei comunidella nostra provincia in merito all’acquisizione ealla gestione dei beni mafiosi confiscati. Catalano pone, su la Riviera di domenica scorsa,alcune domande retoriche cui non ho difficoltà arispondere. Perché è vero, è assolutamente vero,ciò che egli sostiene, ovvero che le istituzioni localidovrebbero distinguersi per la qualità dell’ammini-strazione e dei servizi resi alla cittadinanza, chedovrebbero dimostrare sobrietà e spirito di servizio,che la Regione Calabria (dalla cui Giunta proprioil mio partito ha preso le distanze) non può monda-re la propria immagine con la semplice costituzio-ne di parte civile nel processo Congiusta, che lasanità pubblica è in una condizione indecente e

perciò stesso intollerabile, che i fondi europeidovrebbero essere gestiti in maniera completamen-te diversa dall’andazzo degli ultimi anni e decenni,che le istituzioni dovrebbero qualificarsi nel dare aicittadini migliori strade, migliori ferrovie, miglioriscuole: ma perché queste cose dovrebbero essere inqualche modo alternative e/o incompatibili con lacostituzione di parte civile nei processi di mafia onella gestione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta?Non potrebbero, al contrario, essere un “di più”,qualcosa di aggiuntivo e di complementare? Sap-piamo bene che questi strumenti non bastano nellalotta alla ‘ndrangheta, e che spesso sono soltanto“specchietti per le allodole” usati da chi vuolnascondere i propri fallimenti o magari le propriecollusioni: eppure, ci chiediamo, la situazionesarebbe migliore se anche la costituzione di partecivile o la gestione dei beni confiscati non fosseroutilizzati con intelligenza dalla politica? Ribadendoquanto già scritto, “forse la ‘ndrangheta sarebbemeno incisiva se la politica rinunciasse anche alle suedeterminazioni simboliche, all’impronta culturale deisuoi messaggi, alla scelta di contrastare con le sue deli-berazioni amministrative lo strapotere mafioso?”.A me pare, sono in pieno accordo con Paolo Cata-lano, che da più parti (di varia estrazione) si siasovradimensionata la proposta di costituzione diparte civile, caricandola di valori forzatamente rap-presentati in maniera manichea (o di qua o di là, obianco o nero, o con la parte civile o con la mafia).Noi abbiamo sostenuto (e sosteniamo) l’opportu-nità di utilizzare lo strumento (e non il fine) dellaparte civile, ma non ne abbiamo fatto (e non ne fac-ciamo) una vertenza ideologica su cui eventual-mente dividersi o scontrarsi: ci piace discutere,apertamente e liberamente, come abbiamo fatto aSiderno lo scorso 16 Gennaio, apprezzando (pur

non condividendo) anche le posizioni di chi ritienenon giusto l’automatismo della costituzione diparte civile (bisogna dare alla politica la discrezio-nalità e la responsabilità delle proprie scelte, casoper caso). In conclusione, un ringraziamento aPaolo Catalano per le parole di stima espresse neimiei confronti, parole che so essere autentiche enon di circostanza, parole che mi piace ricambiaresenza esitazione alcuna. E una certezza finale: nelcontrasto attivo alla ‘ndrangheta non vi è la misurarisolutiva, la soluzione unica, ma vi è un lento e con-tinuo lavoro, un processo fatto sviluppo reale, dimisure repressive, di cambiamento di culture. Suquesto, io credo, non è saggio né produttivo divide-re le forze sane della società calabrese, non è lungi-mirante costruire grandi contrapposizioni ideologi-che: sono certo che anche Paolo Catalano e laRiviera siano pienamente d’accordo, e con questacertezza chiudo qui qualunque ipotesi di polemicao di contrasto.Cordialmente.

P.S.: devo all’amico e compagno Ercole Macrì unpaio di risposte veloci, senza alcun intento pole-mico e nella stima di sempre. In primo luogo, l’assicurazione che RifondazioneComunista mantiene tutto intatto il suo assolutogarantismo, nella comune convinzione che uninnocente fuori è molto meglio che cento colpevo-li dentro. Apprezzo lo slancio autenticamentedemocratico di Macrì, e lo sostengo anche; purtuttavia, non mi è chiaro il perché la costituzionedi parte civile di un Comune sarebbe incompati-bile con il garantismo di un moderno stato didiritto: forse sarebbe viziato il processo? Forse sirafforzerebbe in maniera smisurata l’impiantoaccusatorio ledendo l’equilibrio del procedimento

giudiziario? Mi sembra oggettivamente eccessivo,e comunque non tale da intaccare così violente-mente le garanzie offerte dal nostro ordinamentodemocratico.In secondo luogo, la smentita di eventuali “auto-proclamati reggenti di Rifondazione in terra siderne-se”. A Siderno – sia pure fra mille difficoltà e mol-teplici lacune – vi è un circolo del PRC regolar-mente costituito, con un gruppo di tesserati e conuna sua (anche se stentata) fisiologia interna: miauguro, di cuore e di testa, che Ercole Macrìvoglia recedere dal suo intendimento, e vogliacontinuare a far parte di quel circolo e di questopartito.

Antonio Larosa

LLaa ffeessttaa ddeeii vviiggiillii

[email protected] * FAX0964 383549 * SMS 3939936217@I vostri contribuiti a:

Camera dei deputati: Antonio Ferreri c’èEEmmeerrggeennzzaa rriiffiiuuttii

LA DEMOCRAZIA È UN GRANDE DISCORSO PUBBLICO

<<La nostra attività di monitoraggio conti-nua. Registriamo giorno e notte il continuoingresso nell'inceneritore di decine e deci-ne tra grossi e piccoli camion carichi dispazzatura da tutta la Calabria e dallaPiana, camion con rimorchio da Reggio,Siderno, Lamezia, Crotone, Rossano,Cosenza a cui si aggiunge l'altro incessan-te via vai dall'inceneritore alla discarica.Continuiamo ad essere preoccupati per lanatura dei rifiuti che dovrebbero arrivare daNapoli. Qualsiasi sia la loro destinazione,discarica o termodistruttore, continuiamo achiederci come e chi dovrebbe accertarese ad arrivare saranno i rifiuti che vediamoin questi giorni nelle strade campane oppu-re le famigerate ecoballe stoccate a milionie che nessuno ha il coraggio di toccare.Chiediamo solidarietà e collaborazione atutte le realtà che sono scese in piazza il 22dicembre, chiediamo che dimostrino agliabitanti della Piana che stanno con loro enon con i poteri forti o con quelle multina-zionali che depredano le loro risorse! >>

Giovedì all'Ymca di Siderno i vertici delNuovo Movimento Sociale Italiano- destraNazionale hanno ufficializzato la candida-tura al Camera dei Deputati di AntonioFerreri. Al centro del tavolo dei relatori, ilvicepresidente nazionale del partito Aure-lio Timpani. Si è discusso di Sviluppo elegalità. Tutto il centrodestra sidernese erapresente. A fine incontro Antonio Ferreriha rilasciato le seguenti dichiarazioni: <<alla mia locride servono uomini nuovi, figu-re di calabresi doc che abbiamo il coraggiodi dire quello che pensano. Il letargo dellacomunità civile deve finire. La nuova lo habisogna di un popolo che la controlli inmodo costruttivo. Non capisco quei paesitipo Polonia e Irlanda che partendo da zerohanno conosciuto un incremento dell'occu-pazione e della capacità imprenditorialeenorme. Bisogna imitare questi popoli checome noi hanno sofferto al fine di offrireuna prospettiva migliore alle nuove genera-

zioni. Per esempio una cosa su cui puntereiè il sistema scolastico. E' necessario che glialunni siano guidati da nuove competenze eda gente preparata. E' da qui che può final-mente partire una rinascita, specie a livellodi senso civico, con una prerogativa primadi tutto: il rispetto del bene comune! >>

In quel di Gioia Tauronella ricorrenza di SanSebastiano i vigili urbani diSiderno, Locri e Marina diGioiosa hanno fatto visitaai loro colleghi della Piana.Foto di gruppo per nuovesinergie.L’unione fa la forzaA loro va il nostro augurio

Il Movimento per la difesa del Territorio continua la sua

battaglia in Calabria

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008La risposta

Stimatissima Redazione Mi chiamo Manglaviti Giovanni classe 1943 - orfa-no di guerra e mi permetto di sottoporre allaVostra cortese attenzione la presente nota conpreghiera di farmi conoscere, qualora la ritengameritevole, la sua qualificata e personale opinione.Mio padre, Manglaviti Francesco classe 1917,dopo aver assolto agli obblighi di leva, ritornò alsuo paese riprendendo il proprio lavoro di mulat-tiere e nell'estate del 1942 convolò a nozze con miamadre Vigilante Giulia.Subito dopo il matrimonio fù richiamato alle armie mandato a servire la Patria nei Balcani, nel corpodella Regia Aeronautica. Dopo l'8 settembre, datafatidica per molti italiani, fu fatto prigioniero daitedeschi in terra di Croazia e portato in Germaniain uno dei tanti campi di concentramento e adibi-to ai lavori forzati, nutrito a pane e acqua.Dopo una brevissima corrispondenza epistolarecon mia madre non si ebbero più sue notizie.Alla fine della guerra, nei registri dello stato civiledel suo paese di residenza, risultò essere dispersoin guerra. Nei miei ricordi di infanzia mi aggrappaialla parola “disperso” sognando infinite volte ilsuo ritorno. Terminata l'età evolutiva mi diedi dafare perché volevo sapere, conoscere, dove, come,quando il perché del suo non ritorno.Nel mio continuo chiedermi “perché” ebbi l'op-portunità di sapere che nel paese “tal dei tali” viabitava un anziano signore (reduce di guerra) cheaveva condiviso con mio padre le sofferenze vissu-te nei campi di concentramento.Letteralmente mi precipitai in quel paese perconoscerlo e parlarci e di fatto fu loquace infor-

mandomi di tanti particolari della vita che si con-duceva in quel campo e anche di quel giorno in cuila miniera di carbone dove lavoravano crollò e…Per me fu la fine delle mie speranze di poter ungiorno conoscerlo, abbracciarlo e chiamarlo.Da quel giorno, ritrovare i resti mortali di miopadre e poterli riportare in Italia è divenuto il mioimpegno. Diversi furono i miei viaggi a Romapresso gli uffici del Commissariato Generale Ono-ranze Caduti in Guerra, sito se non ricordo malein Largo De Gasperi.Li ebbi conferma che la salma di mio padre ripo-sava nel cimitero italiano di Francoforte.Alla mia richiesta di far esumare la salma e quindifargli fare ritorno in Patria mi fu detto che la leggedel 1951 stabiliva che le salme definitivamente col-locate nei sacrari militari non potevano essere piùrimosse ( la richiesta di esumazione poteva essereaccolta solo prima dell'entrata in vigore dellalegge, ma chi mai è stato informato? Mia madre disicuro non ricevette notizie dell'imminente tumu-lazione, ne tanto meno l'anagrafe del paese doverisiedeva al momento della chiamata alle armi ).Al commissariato Generale mi fu detto che i con-giunti dei caduti ( coniuge, genitori, figli, fratelli esorelle ) possono fruire una volta l'anno delle age-volazioni ferroviarie con riduzione del 40 % dalpaese di residenza al confine italiano.Sottolineo che abito in calabria.Solo nel 1997 io, con i miei due figli Francesco eGiulia potei economicamente prenotare il viaggioandata e ritorno in aereo con destinazione Fran-coforte - Germania.La mia rabbia, per non poterlo portare in Patria, si

placò nel momento in cui ebbi visione di comeerano sistemate le circa 5000 salme contenute inquel cimitero ( ordine, pulizia, prati inglesi benrasati ). Dopo qualche anno la mia rabbia riespo-se in modo enorme esattamente quando nel 1999ebbi a leggere che il sig. D'Alema, con massimodisprezzo della memoria dei caduti in guerra,modificò la legge del 1951 dandomi la possibilitàdel rimpatrio della salma di mio padre a condizio-ne che avvenisse solo ed esclusivamente a miespese senza alcun aggravio per lo Stato Italiano.Non era meglio che la legge del 1951 rimanesseancora vigente?Così legiferando ho io sulla coscienza di figlio ilrimorso per non poterlo riportare in Patria .Il sig. D'Alema ha fatto esattamente quel che fecePonzio Pilato.Ignora però che se ricopre una carica così impor-tante politicamente lo deve anche a quei soldatiitaliani che hanno dato la propria vita per tenerealto l'onore della Patria e liberarla dalla dittatura.Se per il sig. D'Alema questa legge è figlia dellademocrazia io dico che “ si stava meglio quando sistava peggio”. Un grazie sentito porgo a questaredazione per aver avuto la pazienza di leggermi esoprattutto grazie se vorrà o potrà dare un seguitoa questo mio sfogo informando l'opinione pubbli-ca composta certamente da tanti figli di caduti inguerra che forse ignorano quanto alto sia ildisprezzo della memoria del proprio genitore daparte di certi politici a cui spetterebbe l'alto Onoredi difenderla.

Con rispettosa osservanzaMANGLAVITI GIOVANNI

“Ce l’ho con D’Alema”

Spintoni, parolacce (ma si usa ancoraquesto vocabolo?), sputi. Un affannarsiconvulso di pacieri sudati che stentano atenere a bada i contendenti ed evitarne ilcontatto fisico. E la scena di tale spettaco-lo non è lo stadio, non una trattoria diinfimo ordine frequentata da avvinazzatiincalliti, non Portapalazzo ormai regno di“protettori”, contrabbandieri e distribu-tori di morte. Ci ricorda “Brutti, sporchi ecattivi”, un celebre film di una quarantinadi anni fa (magistrale l'interpretazione diNino Manfredi), ma l'ambientazione nonè una baraccopoli lurida della periferiaromana, come nella finzione, è il Senatodella Repubblica Italiana.Lo spettacolo è stato sconcertante e inde-cente, né, ritengo, è stato da meno quellodi qualche ora dopo, con un senatore,particolarmente esaltato, rubicondo epaonazzo in viso, che, dopo l'annuncioufficiale della caduta della maggioranza,ha inondato i colleghi vicini, le suppellet-tili e il pavimento di moquette deglispruzzi da una bottiglia di spumante (ochampagne, non so).C'è in questi episodi, il secondo menograve, sicuramente, ma testimone di unapremeditazione allo sberleffo crasso e dibasso livello, c'è, dicevo, l'indice dellalevatura etica e morale dei nostri rappre-sentati, delle persone che abbiamo elettoperché legiferino per noi e nell'interessedella collettività. Viene da pensare: macosa c'è da aspettarsi da costoro?Il governo è caduto, siamo dunque in“crisi”. Ma la crisi peggiore, quella chedovrebbe maggiormente farci riflettere emaggiormente farci preoccupare è lo sca-dimento morale della nostra classe politi-ca. Generalizzo necessariamente ma soche non deve essere fatto un unico fasciodi tutte le erbe. Non sarebbe giusto neiconfronti di coloro, pochi in verità, che,ancora oggi, intendono la politica non unmestiere ma un servizio alla comunità. Dirisse alle Camere ne abbiamo viste tante,in tutti i tempi, ma mi pare che oggi, piùche mai, nei confronti di discutibili esube-ranze non ci sia più “rossore”, non ci siscusi più per gli eccessi, non si facciaammenda per gli errori commessi. Tuttosembra “normale”, come se avvenisseall'osteria, per l'appunto, in un quartiereparticolare, o allo stadio, per quanto ese-crabile dovrebbe essere anche in questiluoghi, o sul set di una fiction.E invece c'è uno stacco netto tra personeparticolari, che hanno cioè ricevuto unadelega particolare, e la funzione chedevono assolvere, uno fossato, pare incol-mabile, che li separa nettamente da quel-la che dovrebbe essere la loro nobile mis-sione.Non sono degni di essa. Né, tanto meno,della stragrande maggioranza degli Italia-ni che sono stati chiamati a rappresenta-re.

di Filippo Todaro

Brutti, sporchie cattivi

Caro Ercole,ho scoperto grazie a la Riviera della scorsa settimana chedopo la novità introdotta da Loiero in Calabria dei sotto-segretari regionali si è arrivati adesso alla nascita su basefiduciaria di sub o vice assessori comprensoriali nel setto-re del Turismo. Così sembrerebbe leggendo quanto riportato in una inter-vista da voi pubblicata (a pag. 9, NdR), nel corso dellaquale un signore investito della nuova ancorché informa-le carica indica chiaramente gli ambiti in cui si troverà adagire, assieme al titolare della delega politica regionale,ovvero, limitatamente alla Locride, di “turismo e infra-strutture turistiche, alberghi e B&B, ecc”.Per qualcuno come me che ha più e più volte manifestatoscetticismo sul futuro turistico del nostro comprensorio esulla sua tanto conclamata ma mai dimostrata “vocazioneturistica” questa iniziativa organizzativa appare, diciamocosì, bizzarra e penso con amarezza che si continua imper-territi ad andare nelle direzioni sbagliate.Constato che continuiamo a procedere a vista, parliamo aruota libera, discettiamo su argomenti sui quali abbiamoassai scarse competenze, ci nutriamo di luoghi comuni.Però non posso che arrendermi con rammarico dinanzi aqueste situazioni. Stigmatizzarle so che lascia il tempo chetrova e certamente non ho alcun potere per imprimerecorrettivi e spingere verso logiche produttive.Detto questo vengo al fatto che mi riguarda da vicino.Nel pezzo preso in esame a un certo punto l'intervistatri-ce chiede al “promoter dell'area”: “Ci proponga unanovità”. La risposta che ottiene suona esattamente così:“Tra le idee innovative che mi sento di proporre vi è unascuola di archeologia marina… Un progetto su cui si stagià lavorando ed è attualmente abbracciato dall'assessora-to presieduto da Pasquale Tripodi.”Ora è ben vero che questo potrà pur essere un “progettoinnovativo” ma l'intervistato non può attribuirsene lapaternità né tanto meno esso può essere abbracciato dachicchessia. Per il semplice motivo che il progetto di una“Scuola di Archeologia subacquea” da far nascere nellaLocride è una mia creatura, mi appartiene, con tutte letutele di legge che in questi casi possono essere richiama-te.

Per cui non può invocarsi la buona fede dell'essere perve-nuti in via autonoma a una stessa proposta. Perché questamia idea progettuale, corredata di indicazioni concrete, ivicompresa la sua localizzazione nella Locride (Riace Mari-na per l'esattezza) è stata presentata ufficialmente all'As-sessorato regionale al Turismo nel marzo del 2006.Un quotidiano regionale, sotto il titolo “Il gioco a perde-re del turismo in Calabria” pubblicò nel maggio 2007 unmio ampio articolo all'interno del quale mi dilungavo conricchezza di dettagli a descrivere come ritenevo andasserealizzata questa Scuola e i passi che avevo compiuto, inspecie presso la Soprintendenza reggina per verificarecondivisione del progetto e appoggio scientifico allo stes-so ricevendo risposte addirittura entusiastiche in proposi-to.Questo mio articolo, ricorderai, venne da te ripubblicatosu la Riviera mi pare il 20 maggio dello scorso anno e sottoil titolo “Locride: lo sviluppo che non c'è, quello turisticoancor meno” nella tua presentazione affermavi: Nei gior-ni scorsi un quotidiano regionale ha pubblicato un artico-lo di Franco Guglielmelli che evidenzia come nella nostraregione, dove si continua a parlare di turismo quale risor-sa fondamentale per lo sviluppo, poi non si intervengaoperativamente in alcuni settori specifici che consentireb-bero di tradurre almeno in parte quelle “aspettative” inrealtà.Riproduciamo questo articolo perché riferimenti, esempie proposte in esso contenuti riguardano assai da vicinoproprio la Locride, luogo dove troppo frequentemente, enella permanente assenza di riscontri obiettivi, tra Con-tratti di Programma e Distretti turistico-culturali, ci si osti-na ad affermare che sarà proprio il turismo il volano acce-leratore per la crescita economica del comprensorio, con-tinuando ad alimentare illusioni.Dunque questa mia proposta di far nascere una Scuola diArcheologia subacquea nella Locride non può essere pas-sata inosservata. Verificherò adesso con l'Assessore Tripo-di in cosa consiste l'abbraccio di questo progetto e se dav-vero in Assessorato si sta già lavorando attorno a esso. Titerrò al corrente.

Grazie per l'ospitalità. Franco Guglielmelli

Caro Francoti ringrazio di avermi segnalato col tuo solito garbo questo fatto. Mi scrivi dell'approppriazione di una tua idea progettuale. Dato che conosco il signore investito della carica di vice asses-sore della locride nel settore del turismo, sono certo che da parte sua non ci sia stata alcuna intenzionalità: Giorgio Impe-ritura non è persona scorretta. Ricordo pure che per primo hai evidenziato che la locride doveva dotarsi con urgenza di un “progetto di sviluppo” al finedi un'autentica crescita economica di questo comprensorio.In tempi recenti, a proposito di appropriazioni, quella tua definizione “Progetto di Sviluppo della Locride” è stata utiliz-zata a destra e a manca: nessuno ha sentito il dovere di citare chi per primo aveva avvertito quanto tale iniziativa fosseimmediatamente necessaria. In questa direzione, le pagine del nostro settimanale parlano chiaro. Conosco il tuo valore, la tua professionalità e l'indubbio rigore morale che ti contraddistingue. Aspetti che mi bastano eavanzano per capire le ragioni della tua lettera. Viviamo quotidianamente in una regione dove la mediocrità, inarrestabile, rafforza chi non produce risultati, in unaCalabria dove l'apparire senza essere è uno dei nostri peggiori difetti. Ahimé anche l'Italia, in quest'ultimi tempi, non è unesempio da imitare: ce ne dà pronta conferma la maggior parte dei cittadini italiani nel momento in cui tra Prodi - PadoaSchioppa e Berlusconi- Tremonti opta per quest'ultimo duo: è un dramma!

Con la consueta stimaErcole Macrì

[email protected]

Franco Guglielmelli

A Cesare quel che è di Cesare

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21Sport DOMENICA 27 GENNAIO 2008RESPONSABILE ANTONIO TASSONE

angolo RitortoL’

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Definire tremenda la settimana che si èappena conclusa rende molto più facile iltentativo di spiegare il momentaccio che laclasse arbirtale sta vivendo, per l’ennesimavolta nel campionato italiano, dove ci saràsempre qualche presidente pronto alamentarsi e a denunciare presunti, mamai provati, complotti ai danni della pro-pria squadra. In effetti la scorsa giornata dicampionato ci ha mostrato degli orroriarbitrali (scritto volutamente con la o) nonindifferenti, come ad esempio il tuffo diMutu sabato sera, dove mancavano solo lepalettine della giuria coi voti per tecnica estile, e poi il rumeno avrebbe potuto com-petere in uno sport che col calcio ha pocoa che vedere. Tutti daccordo quindi a rile-vare il pesante errore di Tagliavento che hapenalizzato effettivamente i granata facen-do perdere alla squadra di Cairo due puntiimportantissimi, ma ad errore riconosciutoparlare di complotto ha di per se quell’alo-ne di teatralità che in Italia dovremmo ini-ziare ad evitare. Novellino sabato sera eGhirardi - Di Carlo domenica, al terminedel posticipo Inter-Parma che ha suscitatoaltrettante polemiche, hanno dato vita aun teatrino che trovo esagerato anche con-siderando la loro condizione di parti lese.Non sarebbe piu corretto cercare una solu-zione se gli errori arbitrali si rivelano sem-pre più frequenti? A mio parere il nuovodesignatore arbitrale Collina sta operandonella direzione giusta, sta proponendovolti nuovi, li sta responsabilizzando e stafacendo si che queste nuove giacchettenere possano andare arbitrare a San Siroo all’Olimpico con la dovuta tranquillitàche un arbitro di calcio deve avere. Colli-na, che è stato per anni il massimo espo-nente della classe arbitrale mondiale, staoperando in prospettiva futura, rivoluzio-nando quello che era il ruolo del designa-tore, non più solo impettito e autoritarioorgano di potere, ma ora anche pianifica-tore e allenatore dei giovani arbitri a cui haesperienza da vendere. Il designatore via-reggino non cambierà quindi strategia,continuerà nel suo lavoro di formazionedelle nuove giacchette nere con la volontàdi portare altri dieci volti nuovi entro fineanno. E lunedì molto probabilmente par-lerà ad allenatori, presidenti e giocatoriagli Oscar del Calcio dell’Associazione cal-ciatori, portando con se i suoi tre miglioriallievi cercando di spiegare agli addetti ailavori, a quei presidenti e allenatori checon troppa facilità vedono complotti dietroogni angolo, che la sua ricetta per risolve-re il problema è quella vincente.

Arbitri allo sbando, maCollina ha la ricetta giusta

La Reggina arriva allatrasferta di Bergamocon una certezza. Adiciassette punti si staproprio bene, si stasicuramente moltomeglio di prima, per-chè a diciassette puntipuoi andare a giocarti

la partita senza il patena d’animo di chideve per forza portare a casa punti. Certo,tornare da Bergamo con un risultato posi-tivo resta comunque importantissimo, maoggi, a quart’ultimo posto conquistato, sigiocherà la partita con maggiore tranquil-lità, con la consapevolezza di poter farbene. La Reggina che va a Bergamo è unaReggina profondamente concentrata almercato, con molte trattative da portareavanti, e questo secondo mister Ulivierirappresenta purtroppo un fattore negati-vo. Si deve comunque tenere alta la guar-dia e la squadra dovrà scendere in campoconcentrata solo sulla partita da giocare.

Oggi torna disponibile Vigiani, assentesette giorni fa contro il Cagliari, Uliviericol recupero dell’esterno dovrà fare ameno di uno tra lo stesso Vigiani, Missiro-li, che ha ormai ha guadagnato un posto datitolare, e il nuovo acquisto Brienza.Cascione anch’esso recuperato sostituiràprobabilmente lo squalificato Cozza. Inattacco invece mancherà sicuramenteAmoruso infortunato, e il tecnico toscanodovrà decidere se schierare un unicapunta, con Ceravolo e Stuani in ballottag-gio, o affincargli Brienza perdendo unuomo a centrocampo. Per quanto riguardagli avversari, il valore dell’Atalanta di DelNeri non si discute, ha fatto benissimo finora, ma con la partita di mercoledì (doveha battuto il Milan) nelle gambe, potrebbeapparire più stanca e concedere di conse-guenza qualcosa in più ai calabresi. Bellanotizia in casa Reggina è che finalmente insettimana si è rivisto in campo l’islandeseHalfredsson, fuori da due mesi e ormaiprossimo al ritorno in campo.

Reggina: con l’Atalanta pertrovare continuitàIn Lombardia con un pizzico di tranquillità in più, sperandodi trovare gli orobici con ancora il Milan nelle gambe

Riprende dal dif-ficile terrenodel Friuli ilcammino del-l’Inter chepunta decisa-mente alla con-quista del suosecondo scu-

detto consecutivo. Udine rappresen-ta un banco di prova importante perla compagine di Mancini per testarele reali potenzialità dei nerazzurri,anche se quello che abbiamo vistofin qui non può che far presagirebene. Sette giorni fa i cugini rosso-neri riuscirono a imporsi proprio suquesto campo, anche se in pienorecupero. L’Udinese, forse un pò asorpresa, occupa però meritatamen-te il quinto posto, e ormai tenterà digiocarsi tutte le carte per tentarel’ingresso alla Champions League eoggi, anche considerando lo stopdella settimana scorsa, darà sicura-mente battaglia agli uomini di Man-cini. A sperare in un passo falso del-l’Inter sono in molti. Sicuramente cispera la Roma, seconda in classificae più concreta inseguitrice dei neraz-

zurri, ma ci spera anche la Juventusche sarà la protagonista del postici-po serale contro il Livorno. Juventusin piena emergenza difesa, Buffon èbloccato dal mal di schiena, Zebinae Chiellini anch’essi indisponibilihanno costretto la dirigenza juventi-na a richiamare Boumsong nono-stante il calciatore fosse già statoceduto al Lione. I bianconeri hannoaffrontato la squadra di Mancinimercoledì in Coppa Italia, alla finene è venuto fuori un rocambolesco2-2 che ha contribuito a inasprire itoni e la voglia di superarsi delle duesquadre, rivali di sempre. Un even-tuale stop dell’Inter non dispiace-rebbe neanche al Milan, anche se irossoneri non puntano allo scudetto,stanno cercando di fare meglio pos-sibile per rientrare almeno tra leprime quattro. Con un Pato messosotto accusa alla prima prova opaca irossoneri cercheranno tre punti nel-l’incontro casalingo contro il Genoache si presenta a San Siro con unBorriello, guarda caso di proprietàMilan, in splendida forma e arieteprincipe dei rossoblù. Riconfermatoin casa rossonera il tridente delle

meraviglie KaRoPa che ha riaccesol’entusiasmo dei tifosi della primasquadraDi Milano. Derby toscanoper la Fiorentina di Prandelli ospite

al Castellani di Empoli, dove avrà difronte una squadra in crisi, bisogno-sissima di punti per tirarsi fuori dallazona retrocessione.

Udinese - Inter è il match clou Milan 3 punti per cancellare BergamoI nerazzurri tenteranno di imitare i cugini vittoriosi sette giorni fa al Friuli,mentre il Milan spera di ritrovare Pato per proseguire la rincorsa al quarto posto

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Sport&Scommesse

CAMPILE GARE DIOGGI 17° TURNO And. 23-12-07 h.15

NAT SERIE AQUOTE STRIKE

1X2 FINALE1,65 3,25 5,50

1,45 3,60 7,00

1,80 3,00 4,85

2,85 2,90 2,50

2,10 2,90 3,65

3,50 2,90 2,10

1,27 4,80 10,00

2,35 2,85 3,15

4,45 3,20 1,75

4,25 3,15 1,85

SAMPDORIA - SIENA 1-0 (giocata ieri)

ROMA - PALERMO (giocata ieri)

TALANTA - REGGINA

CAGLIARI - NAPOLI

CATANIA - PARMA

EMPOLI - FIORENTINA

MILAN - GENOA

TORINO - LAZIO

UDINESE - INTER

LIVORNO - JUVENTUS (h. 20,30)

AtalantaRadovanovic C (Partizan Bel-grado) Paolucci A (Udinese)

Paredes C (Sporting) CalaiòA (Napoli)

CagliariStorari P (Levante) Jeda A(Rimini)

Pià A (Treviso) De Zerbi C(Napoli) Bega D (Genoa) Mat-teini C (Parma)

CataniaPecorino D (Nocerina)Alvarez D (Estudiantes)

Pià A (Treviso)

EmpoliBudel C (Cagliari) Lodi C(Frosinone)

FiorentinaCacia A (Piacenza) PapaWaigo A (Genoa)

Diego C (Werder B.) Felipe D(Udinese) Drenthe D (Real) Zac-cardo D (Palermo)

GenoaCriscito D (Juve) Ben Dje-mia A (Pergocrema) Van-den Borre D (Fiorentina)

Paro C (Juve) Barusso C (Roma)Foggia C (Cagliari)

InterManiche C (Atl.Madrid) Cigarini C (Parma) Sergio

Aguero C (Atl.Madrid) SissokoC (Liverpool)

JuventusAmauri A (Palermo)Mellberg D(Aston Villa) Sergio Aguero C(Atl.Madrid)

LazioBianchi A (ManchesterC.) Boumsong D (Juve) Caracciolo A

(Samp) Pellissier A (Chievo)Cardaccio C (N.Montevideo)

LivornoSidny D (Nauticos) Pit C (Roma) Antonini

C (Empoli) Coco D(Svincolato)

MilanPato A (I.Porto Alegre) Frey P (Fiorentina) Sergio Ramos

D (Real) Sagnol D (Bayern)Emre C (Newcastle)

NapoliMannini C (Brescia) Foggia C (Cagliari) Obinna A

(Chievo) Modesto D (Reggina)Esposito A (Roma)

PalermoBalzaretti D (Fiorentina) Foggia C (Cagliari) Aroni-

ca D (Reggina) Amelia P(Livorno)

ParmaDa Luz A (Treviso) Luca-relli A (Shacktar)

RegginaCirillo D (Levante) Stuani A(Danubio) Brienza A (Palermo)

Pazienza C (Fiorentina) Pisano DCaracciolo A (Samp) Zigler D(Samp) Coppola C (Genoa)

RomaMutu A (Fiorentina) Vigiani C(Reggina) G.Silva C (Arsenal)Elmander A (Tolosa)

SampVigiani C (Reggina) Pinardi C(Modena) Cribari D (Lazio)Biava D (Palermo)

SienaPorta A (River Plate) DiNapoli A (Salernitana) Gusmao C(Cruzeiro) Riganò A (Levante)

TorinoAcquafresca A (Cagliari) DianaD (Palermo) Caracciolo A(Samp)

UdineseModesto D (Reggina)

SQUSQUADREADRE ARRIVIARRIVI TRTRAATTTTAATIVETIVE

E’ la Lazio la nuova squadra diRolando Bianchi. L’ ex attaccantedella Reggina ha scelto di tornare inItalia dopo un esperienza di soli seimesi al Manchester City, esperienzache si è rivelata infrottuosa sia per ilcalciatore che fin ora era stato usatocol contagocce, sia per la secondasquadra di Manchester che avevainvestito sul talento bergamascoben tredici milioni di euro. Il ritornodi Bianchi in Italia era diventatanegli ultimi giorni più che una voce,sia Lazio (che alla fine l’ha spunta-ta) sia il Torino avevano deciso dipuntare dritti sul calciatore, autoredi 19 reti nello scorso campionato,ma alla fine a pesare sulla sceltadella destinazione della punta pareci sia addirittura l’interesse delMilan. Sembrerebbe infatti che irossoneri siano disposti a pagare i

dodici milioni di euro del riscattoper assicurasi la punta seguita alungo l’estate scorsa. In questi ultimigiorni chi potrebbe assestare qual-che altro colpo l’Inter che finora hapreso il solo Maniche, ma sta facen-do la guerraalla Juventusper due gio-catori chep i a c c i o n omolto ai bian-coneri. Ilprimo è ilmaliano delLiverpool Sis-soko, i bian-coneri aveva-no adocchia-to per primi il forte centrocampista,ma il giocatore piace molto a Man-cini e le due squadre stanno giocan-dosi le proprie carte per cercare ditrovare per prime l’accordo con ireds, anche se i bianconeri per orasono favoriti. Il secondo è SergioAguero detto “El Kun” fantasistaargentino in forza all’AtleticoMadrid. La Juve ha individuato inAguero il naturale sostituto di AlexDel Piero, il club di Moratti inveceha puntato il calciatore argentinovista l’impossibilità di arrivareaMessi. All’Atletico Madrid l’ar-gentino è arrivato la scorsa estateper dodici milioni di euro, e per ora

ha ancora una clausola rescissioriaaccessibile. Le due squadre sareb-bero disposte a pagare volentieri itrentasei milioni di euro che servo-no per portarlo in Italia. Giornidecisivi anche per la Reggina del

presidenteFoti, chedopo gliacquisti diS t u a n i ,Cirillo eB r i e n z aha intavo-l a t onumerosetrattativeper rende-re la Reg-

gina ancora più competitiva. Obiet-tivi, un terzino sinistro, un centro-campista e una punta. Il difensore difascia è stato individuato in Pisanudel Palermo, visto che i sicilianihanno annunciato nella serata digiovedì l’acquisto del viola Balzaret-ti, Pisano alla Reggina sarà il natura-le sostituto del partente Modesto,richiesto da Udinese e Napoli. Peril centrocampo potrebbe arrivareManuel Coppola del Genoa, ormaiin rotta col tecnico Gasperini, quasifatta anche per la punta dorianaCaracciolo, che approderebbe allaReggina con la formula del prestitocon diritto di riscatto.

Baronio C (Lazio) AmorusoA (Reggina)

INTERROMAJUVENTUSFIORENTINAUDINESESAMPDORIA ATALANTAGENOAPALERMOMILAN**NAPOLICATANIALIVORNO*LAZIOPARMATORINOSIENAREGGINA*EMPOLICAGLIARI* UNA PARTITA IN MENO** DUE PARTITE IN MENO

4942373432282525252424222119181717171610

SERIE ACLASSIFICA

Rolando Bianchi sceglie la Lazio,ma c’è lo zampino del Milan

Atalanta-Reggina X (3,00)Catania-Parma 1 (2,10)

Empoli-Fiorentina 2 (2,10)Livorno-Juventus X (3,15)

Importo Scommesso E 5,00Possibile Vincita E 208,40

La scommessa de “la Riviera”

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Sporteccellenza-promozione

IIll ppuunnttooNessuno sembra poter fermare la corsadell’Hinterreggio che, dopo aver battutocon sofferenza la Gallicese (Rachid pergli ospiti Scudieri e Calabrese per i locali)ha mantenuto fermo il vantaggio sulPraia che ha battuto il Belvedere con goldi Forte (2) e Carotenuto. Mercoledì aLamezia andrà in scena la finale di Cop-pia Italia proprio tra queste due forma-zioni. Questo pomeriggio spazio a dellesfide molto delicate. Intanto il Siderno,che dopo aver ottenuto tre pareggi nelleultime sei gare riceverà al “Filippo Raci-ti” il quotato Scalea. Una gara che ilSiderno dovrà vincere per cercare diagguantare una posizione di classifica piùtranquilla. La Bovalinese, dal canto suo,dopo i tre pareggi interni consecutivi, saràchiamata a giocare una partita moltoaccorta sul campo del Bagaladi. Manche-ranno alcuni uomini, ma l’impresa si puòfare.

CLASSIFICA43363329252424222221191818181514

27-01-2008 19° turno h.14,30 Hinterreggio-Gallicese 2-1

Praia-Belvedere 3-2Corigliano-Acri

C.Vaticano-RossaneseBagaladi-Bovalinese

Paolana-CutroSiderno-Scalea

Taurianovese-Sambiase

OGGI IN CAMPO

PROSSIMO TURNO

03-02-2008 19° turno h.14,30 Gallicese-Cutro sab

Hinterreggio-O.Bagaladi sabBelvedere-Siderno

Bovalinese-CoriglianoAcri-Praia

Rossanese-Taurianovese Sambiase-PaolanaScalea-C.Vaticano

14 reti: Calabrese (Hinterreggio)11 reti: Carotenuto (Praia), Scudieri(Hinterreggio)9 reti: Longo Fabio (Scalea) 8 reti: El Aoudi (Corigliano)

MARCATORI

Eccellenza

HINTERREGGIO *PRAIA *ROSSANESESCALEATAURIANOVESEGALLICESE*SAMBIASEACRICUTROCORIGLIANOBOVALINESEBELVEDERE (-1)*SIDERNOO.BAGALADIPAOLANAC.VATICANOUNA GARA IN PIU’

Il 2008 per il Locri non porta bene . Dopo la pausa festiva,i primi tre incontri del girone di ritorno hanno segnato unafrenata quasi brusca. Due soli punti in tre partite di cui duein casa, sono poca cosa per una squadra che , abbandona-ta l’idea di primato vuole centrare i play off. Gli alibi cisono. Infortuni più o meno gravi, vedi quello pesante diVoci e del fuori quota Sulla e quelli incredibili dei due por-tieri Scordino e Alvaro che hanno costretto Telli,ex portie-re, a schierarsi tra i pali sabatoscorso. Ciò non giustifica peròche la squadra in linea genera-le ha avuto un calo evidenterispetto all’”andata” sia sulpiano fisico che su quello tecni-co e mentale . Ora è tempo dichiudere la” parentesi” negati-va e riprendersi con rinnovatovigore. Il presidente Monteleo-ne ci ha annunciato qualcheprovvedimento, deciso ad una-nimità, come quello dell’esclu-sione dalla rosa della squadradi Cesaro per motivi disciplinari. L’Eufemiese non faràsconti sul piano agonistico e muscolare . Schirripa e gli altridevono affrontare la partita sopratutto con la mentalitàgiusta di una compagine che può essere inferiore a nessu-no. Si è certi che, se l’undici guidati da mister Telli sarà inbuona salute sul piano psicologico soprattutto, con un piz-zico di buona sorte potrebbe riuscire a portare a casa unrisultato positivo . Sia Scordino che Alvaro si sono rimessidal malanno influenzale. Ci sarà il recupero di Sulla , Lucàe Iacono.

fra.bar.

IINNTTEERRLLOOCCRRIIDDEE

LOCRI NON DEMORDERE

Nel giorno in cui su ogni campo calabrese sarà osservatoun minuto di raccoglimento, nel primo anniversario dellamorte di Ermanno Licursi, la Lega Nazionale Dilettanticompie un altro passo verso il fair play, per un calcio sanoe passionale, libero da qualsiasi esasperazione. Anche neicampionati dilettantistici, per tutte le competizioni ufficia-li, è stato introdotto il cosidet-to “terzo tempo”, a far datadal 2 febbraio 2008. Dall’Ec-cellenza alla Terza categoria,fino alla Juniores, in tutte leregioni d’Italia ci sarannomilioni di strette di mano chevogliono essere uno strumen-to forte in grado di stemperaregli eccessi a cui purtroppo ilcalcio alle volte ci ha abituato.“Tale iniziativa – ha dichiaratoCarlo Tavecchio presidenteLND -, è finalizzata alla valo-rizzazione della lealtà sportivaed ad un ulteriore sviluppo del senso etico nel calcio, sonoconvinto sarà seguita da tutto il nostro movimento”. Ilcerimoniale prevede la facoltà di eseguire, alle fine di ogniincontro, tra gli ufficiali di gara e i componenti delle squa-dre una stretta di mano e un saluto al pubblico prima dirientrare negli spogliatoi. La LND, ispirata alla maggioresensibilizzazione dello spirito di lealtà e convinta del ruolosociale educativo dello sport, ha ribadito, in linea con levigente normativa federale che l’inosservanza non com-porterà comunque l’applicazione di sanzioni disciplinari acarico delle eventuali società inadempienti e dei loro tes-serati.

AL VIA IL TERZO TEMPO

Pubblico delle grandi occasioni, domenica scorsa adArdore, a far da degna cornice al big match della terzagiornata di ritorno del campionato di Eccellenza, disputa-ta sul comunale di Ardore per l’indisponibilità del rettan-golo di gioco dello stadio comunale “Lollò Cartisano”diBovalino. Il pareggio, così come sottolineato a fine garadai presidenti delle due compagini Giovanni Ferrigno eFrancesco Pellicanò, ha rispecchiato l’andamento dellagara: un primo tempo di chiara marca ospite, durante laquale i reggini hanno eviden-ziato qualità ed organizzazionee classe superiori, realizzando ilmomentaneo vantaggio ed ilsecondo tempo che ha visto gliamaranto di mister Panarellorimboccarsi le maniche e contanto orgoglio e determinazio-ne mettere alle corde la capoli-sta e riacciuffare l’agognatopareggio. Oggi pomeriggiodelicatissima sfida nella vallatadel Tuccio, dove gli amarantobovalinesi andranno a spareg-giare coontro il Bagaladi dimister Carella, reduce dalla sconfitta di Praia. Un matchche la Bovalinese affonterà in emergenza a causa del pro-trarsi delle squalifiche di qualche giocatore. Panarellospera i poter recuperare Carrà.

AT

BOVALINESE A BAGALADI SIDERNO - SCALEA: SEVERISSIMO ESAME SALVEZZANella sede sportiva di via Fiume abbiamo incontrato il direttore sportivo Figlio-meni. “La squadra si sta allenando con grande responsabilità e impegno, visto l’’importanza dello scontro casalingo contro lo Scalea. Unico obiettivo i tre puntiper iniziare la scalata della classifica, puntando alla salvezza diretta senza passareper la roulette dei “ play out” . Tutti presenti agli allenamenti insieme a capitanCarabetta che rientra dopo due mesi di stop causa frattura al braccio. Le ultimenovità della squadra riguardano l’ arrivo di un attaccante italo-argentino classe 89,Jurgiolone, proveniente dalla “primavera del Verona”. La società ha tutta labuona volontà per tesserarlo viste le sue grandi qualità. “Da qui in poi si può apri-re per il Siderno un campionato nuovo che potrebbe portare a grandi soddisfazio-ni”. Il Direttore, inoltre, ricorda il progetto di valorizzazione dei giovani. A talproposito occorre segnalare l’ottima prestazione nella partita di Rossano dei gio-catori Fragomeni e Tassone classe 90, quest’ultimo autore della rete del pareggio.La linea verde adottata dalla società, da qualche anno a questa parte e senz’altroquella da seguire, in quanto il campionato d’eccellenza si fa sempre più oneroso.

G.B.

Dopo la comunicazione ufficiale dell’eso-nero dell’allenatore Carlo Alia, il CentroSportivo Interlocride, rende noto le suefuture intenzioni e i progetti imminenti.Dopo il “terremoto esonero”, è venuta amancare la disponibilità degli atleti procu-rando un enorme dispiacere alla società chesi è ritrovata con i progetti smantellati e adover affidare l’incarico ad altri. In questigiorni molte società sportive e la stessaFederazione hanno manifestato la loro soli-darietà all’Interlocride e i complimenti peraver adottato una decisione ferma e altret-tanto coraggiosa, facendo valere prima ditutto la buona condotta e poi il risultato incampo, pur consapevoli delle conseguenze.Ora – chiosa Romeo- ci rimettiamo in mar-cia e affidiamo il nostro obiettivo, la salvez-za in C1, ad un allenatore che ha immedia-tamente sposato la nostra causa, CamilloFiorenza, cui va il nostro grazie per l’impe-gno e la disponibilità. Stesso ringraziamen-to alla rosa a disposizione di Fiorenza

Ufficio Stampa

HINTERREGGIO CAPOLISTA Dopo 19 partite di campionato l’HinterReggio èl’unica formazione dilettantistica calabrese imbat-tuta. Ma come dice il presidente della capolista Pel-licanò, ancora è presto per i verdetti finali. Il Praia,infatti, almeno sulla potrebbe recuperare terrenoma sino a questo momento l’undici di ToninoFigliomeni non ha sfruttato le possibilità di rosic-chiare terreno alla prima della classe. Poi Pelli-canò, ospite della trasmissione televisiva in onda suun’emittente provinciale ha continuato: “noi le par-tite le affrontiamo con piglio giusto, perché siamoconsapevoli che non ci sono partite facili. Massimorispetto per gli avversari e piena consapevolezzadei nostri mezzi. Comunque, se continuiamo suquesta strada penso abbiamo ottime possibilità percentrare i nostri ambiziosi obiettivi stagionali. Ieril’Hinterreggio ha giocato a Croce Valanidi il senti-to derby contro la Gallicese di Piero Armenise vin-cendo per 2-1.

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Sport

IIll ppuunnttooE’ indubbiamente il campionato più bello ed interessante degli ultimi diecianni. A contenderselo, saranno ottosquadre, attualmente racchiuse nellospazio di pochissimi punti. La vittoria didomenica scorsa, sofferta, ma per que-sta ragione ancora più bella contro l’Eu-femiese, ha restituito la prima posizioneal Roccella di Achille Giannitti e Gaeta-no Mazzone. Ma, ironia della sorte, perquesto pomeriggio è previsto il derbycontro i cugini del Marina di Gioiosa.Sarà una gara importante per ambeduele formazioni. Il Roccella non potrà per-mettersi passi falsi e per l’occasionerecupererà anche il forte centrocampi-sta Calabrese. Il Marina di Gioiosa,dalla sua parte, ha rimediato ben 6sconfitte nelle ultime sette gare. Fuori isecondi, allora, e vinca.... il migliore.

CLASSIFICA33313130302727262524202020191716

19 giornata 27-01-08 h.14,30Africo-Reggiosud 1-0

Bagnarese-Lazzaro 3-2Bocale-N.Gioiese 2-0

Eufemiese-LocriM.Gioiosa-Roccella

Melicucchese-Melitese Palmese-Guardavalle Serrese-Guardavalle

OGGI IN CAMPO

PROSSIMO TURNO

20 giornata 03-01-08 h.14,30Bocale-Serrese sab

Brancaleone-Bagnarese sabMelitese-Africo sab

N.Gioiese-Reggiosud sabLocri-M.di Gioiosa sab

Lazzaro-Eufemiese Guardavalle-Melicucchese

Roccella-Palmese

11 gol: G.Galletta (Brancaleone),10 gol: Megna (Melicucchese)8 gol: Rossi (Africo), Musumeci(Bagnarese),Raschella (GioiosaM)

MARCATORI

Promozione

ROCCELLAPALMESEN.GIOIESE*BRANCALEONEBOCALE*EUFEMIESELOCRIMELITESEREGGIOSUD*AFRICO*M.GIOIOSASERRESEBAGNARESE*GUARDAVALLELAZZARO*MELICUCCHESE (-2)

GGLLII AANNTTIICCIIPPII

Dopo due giorni di temperature estive, è ripresa lapreparazione a Roccella, martedì sotto la pioggia. Idirigenti del sodalizio jonico, di concerto con i tec-nici hanno deciso, considerate le pessime condizio-ni del terreno di gioco di preservarlo fino alla parti-tella in famiglia di Giovedi, andando a calcare la“residenza estiva” di Pirgo, secondo campo delRoccella, dove tradizionalmente si effettua la pre-parazione precampionato. Una scelta obbligata manon dolorosa considerato il momento delicato delRoccella, in cui occorre distrarsi ed allontanarsidalle pressioni dei tifosi durante la settimana. Unasquadra sostengono i tifosi che alterna sfide positi-ve ad altre decisamente opinabili. I più sostengonodell'esistenza di “due” squadre, un Roccella in ver-sione esterna, morbido ed abbordabile ed un altroin versione casalinga attento e combattivo, come hasottolineato a fine gara anche mister Carmelo DeLeo dell'Eufemiese.Occorre un'unica sem-bianza da qui alla fineper vincere questotorneo. La squadrache si è abituati avedere al “Viale degliUlivi”. Da Giovedì, ètornano a splendere ilsole ed anche il muni-cipale era già riuscitoa “tirare il fiato” dopol'ultima pratica degliallievi Lunedì scorso.Forse tra tutte quantele trasferte quella par-ticolarmente temuta èproprio quella con i“cugini” di Marina diGioiosa. Quasi unastracittadina che spes-so è sfuggita ad ognipronostico. La diffe-renza tra le due c'è, anche se non abnorme. Moltogiovane e duttile la formazione di mister Silvano,esperta e corroborata quella di mister Mazzone, ungruppo formato sette anni fa e che si trascina dallapromozione in questo torneo. Se per quanto con-cerne il M.Gioiosa rientrano due pedine importan-ti quali Raschellà e Lombardo nel Roccella tornamezza squadra, vale a dire Calabrese, che notoria-mente è la fonte del gioco amaranto. Non sonoannunciate sorprese nella formazione roccellese,sarà quella di domenica scorsa con l'innesto di Cala-brese al posto di Libro D. Non fa certo pre-tattichemister Mazzone che considera questa gara alla stes-sa stregua delle altre in relazione proprio all'obiet-tivo nitido della vittoria finale che non ammettediscriminazione alcuna con qualsiasi avversaria.

Pino Gagliano

ROCCELLA, ALTA TENSIONE

MARINA DI GIOIOSA: ADESSO SOTTO CON IL DERBYAncora sotto choc il Marina di Gioiosa per l'immeritatasconfitta subita domenica scorsa negli ultimi cinque minu-ti di gara al Bosco-Lombardo di Monasterace al cospettodel Guardavalle, 1 a o il risultato, un vero spareggio perevitare la lotteria dei play out..Adesso la situazione di clas-sifica è tornata deficitaria con i ragazzi giallorossi alquint'ultimo posto a pari merito con la Serrese. Occorre,come detto più volte, un inversione di tendenza, che portiil team caro ai due stimati presidenti Aquino e Tavernese,a fare il salto di qualità che gli consenta di uscire fuori dalbaratro infuocato della zona salvezza. L'avversario di oggi,ovvero il Roccella capolista, è di quelli che fanno paura,ma è un derby e si spera nella carica particolare che avran-no i ragazzi di mister Silvano davanti al loro appassionatopubblico, che non smetterà mai di sostenere la propriacompagine, specie ora che ne ha più bisogno. Tornerannoa disposizione, Lombardo e Raschellà, che hanno sconta-

to la giornata di squalifica. Intanto in settimana la Com-missione disciplinare ha preso inesame i due ricorsi presentati dallasocietà in relazione alle quattro gior-nate comminate dal Giudice sportivoa Commisso ed Andrianò Domeni-co, confermando le quattro per Com-misso, mentre ad Andrianò è stataridotta la squalifica, da quattro a tregiornate di stop. Entrambi torneran-no di conseguenza disponibili dallasesta giornata, il prossimo 10 feb-braio, quando sul proprio terreno laformazione cara al factotum Benitoospiterà il Calcio Lazzaro, in una partita che già da ora sipreannuncia decisiva per la salvezza.

G.B.

Negli anticipi di promozione a preva-lere è stato il fattore campo. Le tregare hanno registrato altrettante vit-torie dei padroni di casa. Così il Boca-le ridimensiona le ambizioni dellaNuova Gioiese battendo i viola perdue reti a zero. A segno sono andatiper il team di Campolo, prima Nuce-ra e poi Thomas Catalano. Bocale chesale in classifica e si piazza dietro legrandi. Vince anche la Bagnarese lospareggio con il Lazzaro. Gol diAssumma, pareggio della Bagnaresesu rigore con Andrea Leonardis e sulfinire di tempo gol di Criaco. Nellaripresa la veemente reazione dei loca-li sfociava nel pareggio di Tony Musu-meci e poi nel vantaggio finale sempredi Leonardis. L’Africo, infine, ottienetre punti d’oro battendo in casa ilReggio Sud. Gol ad inizio gara diMaviglia, blindato poi con sicurezzadagli africesi.

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Sport prima categoria

Vince la capolista Cittanovese che sul suo campobatte il Capo Sud per 2-0. In gol sono andati Spanòe Giovinazzo. Ma la sorpresa della giornata arriva daMotta Sam Giovanni dove il Natile continua la suacorsa inarrestabile battendo i padroni di casa sul fini-re con l’ennesima prodezza di bomber Frammartino.Cade, invece, il San Fili nel derby esterno di SanGiorgio Morgeto. Gara durissima, con una espulsio-ne per parte e gol iniziale di bomber Arevole. Ades-so il San Fili, che non perde-va da quindici gare consecu-tive, sarà chiamato all’im-presa nel derby contro lacapolista Cittanova. Il Bian-co fa suo il derby contro ilMammola che si ferma dopotre risultati utili consecutivi.Gol di Martinez, pareggio diGalluzzo su punizione equindi fuochi d’artificiobianchesi prima con Luveràe poi con il marocchinoLahal. Il gol del mammolesePazzano non è servito ad evi-tare la sconfitta. Vince a sorpresa anche il Polistenache dopo l’avvento di Peppe Giancotta in panchinaha ottenuto tre vittorie e un pareggio collocandosi inuna posizione di classifica insperata sino a qualchesettimana fa. Gol dell’ultraquarantenne Totò Musu-meci che, partito sul filo del fuorigico, ha battuto ilportiere della Bovese. L’Antonimina, gol di Pelle eCasagrande, batte il Mileto. Oggi tocca al Gioiosa.

TTIIRROO CCOONN LL’’ AARRCCOO

NATILESE SUGLI SCUDI

La sconfitta che non ti aspetti, soprattutto nei nume-ri, quella partita dal Bivongi sul terreno di gioco delPentone. Che la gara non sarebbe stata tra le piùfacili lo si sapeva, ma nessuno prevedeva di uscirnecon le ossa rotte. Stavolta male Gallo e compagni,che pur guidati da un ottimo Zannino, autore dell'u-nica rete dei bivongesi, hanno patito la veemenzadegli attacchi locali. Di conseguenza per i biancaz-zurri è venuta la seconda sconfitta. Le rivali di cam-pionato Gimigliano ed EuroGirifalco hanno invece otte-nuti i tre punti. Entrambe incasa, rispettivamente conSporting Davoli e SantaCaterina . Se l'Euro Girifal-co è ancora distante in clas-sifica (meno sei), lo stessonon si può dire del Gimiglia-no, ormai a solo due puntidalla vetta. Nel prossimoturno, oggi, il Bivongiaffronterà al DomenicoMurdolo, il Real SantaMarina, fanalino di coda,mentre per il Gimigliano c'è l'ostacolo non indiffe-rente rappresentato dalla trasferta a Squillace controil forte Pasquale Maida, che a sua volta è impegna-to nella difficile lotta per conquistare i playoff e nonvorrà lasciare punti alla rivale di giornata . Insommaper i ragazzi cari al patron Fuda c'è la possibilità con-creta di rifarsi dal ko subito contro il Pentone eallungare nuovamente in classifica.

Gigi Baldari

BIVONGI: che mazzata!

Si interrompe a Bianco la serie positiva del Mammo-la . Finisce 3- 2 il derby che i locali si aggiudicanorilanciandosi nelle zone play off battendo un voliti-vo Mammola che anche ieri ha disputato una buonagara confermando il suo stato di salute. Il Biancoieri ha subito incominciato a macinare gioco con ilMammola che però ha risposto con diverse buoneopportunità mettendo quasi sempre in apprensione idifensori di mister Frascà. Il presidente Pino Nevedopo la sconfitta di misuradi ieri è rimasto soddisfattodella prova dei suoi ragazziche si sono impegnati finoalla fine per evitare la scon-fitta, lo stesso conferma: “ilnostro principale obbiettivoe la salvezza e credo chesiamo sulla strada giusta, loabbiamo dimostrato ancheieri. Contro una grande deltorneo, il Bianco, siamo statitroppo sfortunati. Ma sonoconvinto che già da prossi-mo impegno casalingo riu-sciremo ad ottenere punti che serviranno alla nostrasquadra per tirarsi fuori definitivamente dalla zonapericolosa in un campionato che continua ha riserva-re tante sorprese.

Nicodemo Barillaro

MAMMOLA KO A BIANCO

IIll ppuunnttooSarà un campionato di prima catego-ria molto bello. Una parte finale arro-ventata dalle decisioni arbitrali chepotrebbero influire notevolmente sul-l’esito del torneo. Anche il Bianco diSilvio Frascà e del presidente Caronesembra essersi incanalato sui giustibinari ragion per cui è bene inserire lasquadra jonica tra le pretendenti allavittoria finale. Ma gli anticipi di ierilasciano poco spazio alla fantasia. IlNatile è sicuramente la squadra delmomento. L’undici di mister Amato sitrova infatti ad un solo punto dallaCittanovese e domenica prossima ilcalendario proporrà due sfide impor-tantissime. Natile-Bianco e San FiliPolistena- Cittanovese. Sarà, quindi,la giornata della svolta, che potrebbedare indicazioni importanti sul futurodel torneo.

CITTANOVESE*NATILE*BIANCO*S.FILI*SANGIORGESE*CAPO SUD*ANTONIMINA*CATONAGIOIOSA J.MOTTA SG*BOVESE*MAMMOLA*DIAVOLI T.*MILETO (-2)*LIMBADI (-3)MARINA DI NICOTERA* UNA PARTITA IN PIÙ

CLASSIFICA41403736312323221919191915141212

27-01-2008 18° turno h.14,30Antonimina-Mileto 2-1Bianco-Mammola 3-2

Bovese-Diavoli Taur. 0-1 Cittanovese-Capo Sud 2-0

Motta Sg- Natile 0-1Sangiorgese-Rione San Fili 1-0Gioiosa J.-Marina di Nicotera

Limbadi- Catona

OGGI IN CAMPO

PROSSIMO TURNO

03-02-2008 19° turno h.14,30Catona-Motta Sg sab

Mammola-Antonimina sabNatile-Bianco sab

Capo Sud-Gioiosa J.Diavoli T.-Limbadi M.Nicotera-BoveseMileto-Sangiorgese

San Fili-Cittanovese

10 gol: Paolo Pelle (Antonimina), Scordi-no (Bianco), Valotta (Mileto)9 gol: Cuiuli (N.Limbadi)8 gol: Giovinazzo (Cittanovese), Marti-no (Rione San Fili)

MARCATORI

Prima Categoria

MONASTERACE CONCENTRATO SUL MONTEPAONESi sapeva che la partita di San Gregorio fosse difficile, oltretutto affronta-ta da un Monasterace in formazione largamente rimaneggiata, ma non sipensava che la squadra di mister Regolo uscisse con le ossa rotte dal terre-no di gioco. Adesso occorrerà fare bottino pieno nel match casalingo dioggi contro il temibilissimo Montepaone reduce dal buon pareggio casalin-go contro il Badolato, che verrà al Bosco-Lombardo per cercare il colpac-cio. I ragazzi cari al presidente Fortunato Ussia sono avvisati, occorreràtenere alta la concentrazione e concedere il meno possibile ai rivali catan-zaresi. Importante il rientro dello squalificato Spanò che dovrebbe daremaggior peso alla mediana apparsa in evidente difficoltà a San Gregorio.Intanto il giudice sportivo ha fermato per una giornata Diaco. Ancoraassenti,Taverniti, pubalgia, e Marino, che in settimana sarà visitato da unospecialista. Tutti e tre fuori quota.

G.B.

Prosegue con successo, la partecipazione dellaASD Millenium Arco Club Siderno alle gare delcalendario interregionale, valide per le qualificazio-ni ai campionati italiani, le selezioni per la coppadelle regioni e al titolo di Campione Regionale.Domenica 20 gennaio 2008 presso la palestra poli-valente di Gallina Reggio Calabria si è svolte la xvedizione del trofeo Arco Reggio, organizzata dallaASD Sirio Club. La competizione ha visto il debut-to di una giovane e promettente atleta Sidernase,Deborah Fimognari, che già alla sua prima espe-rienza sui campi di gara è riuscita a conquistare ilgradino piu' alto del podio nella categoria JunioresFemminile. Grande soddisfazione, naturalmenteda parte del suo istruttore e da tutti gli atleti dellaMillenium Arco Club che hanno partecipato allagara e condiviso con Deborah la gioia della suaprima vittoria. Per quanto riguarda i risultati positi-vi degli atleti della società Sidernase segnaliamoanche il primo posto di Muià G(classe Senior fem.Ol.) Questi risultati confermeranno la convinzioneche l'allenamento e l'impegno nello sport dannosicuramente grande soddisfazione a chi lo pratica ea chi lo insegna. Il Tiro con l'Arco si può impararenella nostra palestra delle scuole elementari diDonasi tutti i lunedì e i mercoledì dalle ore 18.30alle ore 20.00. Per info: 328-4628595, Mimmo- mil-leniumarco club.

GIOIOSA JONICA: SI DIMETTE CATALANO La sconfitta di sabato a Polistena contro i DiavoliTaurianova, ex fanalino di coda, ha complicato ipiani salvezza. Domenico Catalano, da tre stagioniallenatore dell’U.S. Gioiosa insieme a FiorelloScali, ha presentato le sue dimissioni alla societàla quale, nel frattempo, aveva deciso di reintegra-re i quattro giocatori che due settimane fa eranostati messi fuori rosa. “Siamo dispiaciuti per ladecisione del mister” – ha dichiarato il PresidenteRossi – “ma non abbiamo potuto non accettare lesue motivazioni. Ci tengo però a dire che lasocietà non ha mai chiesto a Catalano di lasciare ilsuo posto, abbiamo sempre avuto fiducia nel suooperato. La squadra resta in mano a Fiorello Scalinella speranza che questo “momento no” finisca ilpiù presto possibile e che la sfortuna smetta diperseguitarci. Catalano se ne va, rientrano Alì,Ierinò R., Logozzo S. e Tavernese.

tratto da www.forzagioiosa.it

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Sport

Quando si parla di calcio aGioiosa Jonica, un nomeche mette tutti d’accordo etrova unanimi consensi èquello di Rocco Loccisa-no. Giocatore amato e

apprezzato in paese per ladedizione mostrata negli

anni ai colori biancorossi primada calciatore e dopo da allenatore e dirigente,e ancor più per le giocate di gran classe e inumeri d’alta scuola che esibiva in campo,Rocco Loccisano fin dall’inizio ha legato il suonome ad alcuni dei migliori traguardi sportividella compagine gioiosana:”A Gioiosa Jonicaho esordito giovanissimo nel 1975, in SecondaCategoria, e la mia prima stagione in squadra èsubito coincisa con la vittoria del campionato.Pur conquistata con la squadra del mio paese, laPrima Categoria l’anno successivo però la dispu-tai con un’altra maglia: dal Gioiosa infatti pas-sai al Locri ma anche lì non dovetti attenderemolto per vincere, in virtù del fatto che con cal-ciatori del calibro di Sollazzo, Arona, Stivala econ in panchina un tecnico della caratura e delcarisma di Michele Voros non fu difficile centra-re al primo colpo la seconda promozione conse-cutiva”. La partenza lanciata di Rocco Loccisa-no non sfuggì all’attenzione di tecnici e osser-vatori regionali, che così si guadagnò ben pre-sto la loro considerazione e con essa il creditonecessario per la prima convocazione in unarappresentativa, quella degli Allievi: “Era il1977, il raduno si svolse a Ischia e per la primavolta entrai in contatto con la realtà delle selezio-ni di categoria. Quella fu la giusta anticameraper le successive chiamate, la prima a Montella,in provincia di Avellino, nella rappresentativa diPrima Categoria, e poi, in rapida successione,nella rappresentativa di Promozione. Fu propriocon questa squadra che poi riuscimmo a portarein Calabria per la prima volta nella storia sporti-va della nostra terra il Trofeo Barassi (la compe-tizione nazionale riservata alle rappresentativeregionali che prendeva il nome di uno deiprimi presidenti della FIGC, Ottorino Barassi,passato alla storia per aver salvato la Coppadel Mondo, allora Rimet, vinta nel ’34 e nel ‘38dall’Italia, portandola via da una banca diRoma dentro una scatola di scarpe e quindisottraendola alle razzie naziste)”. I successiraccolti in serie e le belle prestazioni, comin-ciarono a creare molto interesse intorno a lui,tanto che molte squadre si fecero avanti persondare il terreno in vista di un possibile tra-sferimento. Ad arrivare per prima fu l’EmilioMorrone di Cosenza, che anticipando la con-correnza si portò il giocatore a casa: “Con icosentini approdai tra i semi-professionisti, alfianco di calciatori di assoluto livello che di lì apoco sarebbero divenuti protagonisti in squadreblasonate come Reggina e Sampdoria, parlo diD’Astoli, Reggiani e Battista Missiroli, papà delSimone Missiroli attualmente in forza alla Reggi-na. Furono però due stagioni dall’andamentocontrastante: la prima ottima, la seconda invececontrassegnata da alcune nette incomprensionicon il tecnico Busetta. Nel frattempo sfortunata-mente non andarono a buon fine alcune trattati-ve che erano state avviate con Avellino e NuovaIgea, fatto sta che in parte i rapporti deterioraticon il mister, in parte un pizzico di delusione peril mancato passaggio a squadre di categoriasuperiore, mi indussero a cambiare aria al termi-ne del secondo anno. Abbandonata l’esperien-za cosentina, Rocco Loccisano fece ritorno aGioiosa, questa volta però a Marina: “Con igiallorossi, ho vissuto probabilmente alcuni deimiei anni migliori da calciatore. La prima sta-gione è stata fra le più belle mai disputate a livel-lo personale e i 14 gol messi a segno ne sono unachiara conferma. Ricordo con molto piacerepure il campionato con Tonino Russo in pan-china, ma in generale tutti i cinque anni di Pro-mozione a Marina di Gioiosa sono da conside-rarsi più che positivi sia per i risultati conseguitisia per gli ottimi rapporti intessuti con i compa-gni, gli allenatori e la dirigenza”. Concluso ilfavorevole soggiorno a Gioiosa Marina, RoccoLoccisano fece ritorno a casa, per quello cherappresentò l’epilogo di una carriera durataquasi 15 anni: “Concludere nel Gioiosa Jonicami sembrò il degno finale di una storia che pro-prio lì aveva preso forma per poi evolversi. A 29ero già ‘sazio’, gli stimoli cominciavano a veniremeno, da giocatore ritenevo pertanto di aver giàdato il meglio ma notando il forte fascino checontinuava a esercitare il calcio su di me, miconcentrai su un nuova prospettiva, la panchi-na”. Fu allora che partecipò al corso di allena-tore svolto a Polistena, guadagnandosi ilpatentino che lo abilitò come allenatore diTerza Categoria: “Come già era successo da cal-ciatore, anche il cammino di allenatore ebbecome punto di partenza Gioiosa Jonica. Esordiidirettamente in Promozione e dopo qualche

anno di assestamento, il lavoro svolto concostanza e dedizione dalla squadra nel ’93cominciò a dare i primi frutti. In quella stagionefummo protagonisti per quasi tre quarti di uncampionato durante il quale la vittoria per uno azero in trasferta allo stadio ‘Ceravolo’ di Catan-zaro contro il Pontegrande costituì il momentopiù esaltante. Chiusa la parentesi gioiosana, fupoi il turno del Cinquefrondi, la seconda e per ilmomento ultima squadra da me allenata”. Daun po’ di tempo infatti a tenere impegnatoRocco Loccissano è un nuovo doppio incarico:“I copresidenti Aquino e Carbone hanno fatto ditutto per avermi con lora a Marina di Gioiosa ealla fine ho ceduto alle lusinghe accettando ilruolo di Direttore Sportivo e di allenatore del-l’Under 18 pensato per me. La scelta fino almomento si è rivelata azzeccata e specie dallaJuniores stanno ora giungendo ottimi risultaticon il primo posto occupato a pieno merito incampionato. Ad accrescere la soddisfazione èpoi l’inserimento nella rosa della prima squadradi molti ragazzi della Juniores: il loro buon con-tributo è una delle ragioni del buon campionatodi Promozione fin qui disputato”. Queste ultime considerazioni sono estrema-mente significative perchè palesano un aspet-to comunque evidente: sarà la passione maivenuta meno, sarà il brillante lavoro portatoavanti con i giovani del Gioiosa Marina, ma aRocco Loccisano piace sopratutto allenare, lapriorità resta la panchina. L’allenamento, lacorsa, la tattica viaggiano in corsia preferenzia-le, non ha alcuna difficoltà ad ammetterlo:“Dovessi scegliere, non avrei dubbi: come uomo

di sport sono nato sul campo ed è li che quandosarà il momento giusto vorrò chiudere la miacarriera. Al momento penso a fare bene a Mari-na di Gioiosa in questa duplice e insolita doppiaveste, ma se qualcuno mi proponesse un ritornoa tempo pieno in panchina e le condizioni fosse-ro favorevoli, di fronte a un progetto serio e con-creto non mi tirerei indietro, anzi accetterei senzaesitazioni”. Più chiaro di così... Intanto iltempo a disposizione sta scadendo, c’è peròancora spazio per i saluti e allora Rocco Loc-cisano ne approfitta per ricordare alcuni“nomi” importanti della sua vita di calciatore eno: “Una persona che ha avuto un ruolo cardi-ne nella mio percorso sportivo è certamente Vin-cenzo Logozzo, fino a qualche anno fa presiden-te dell’AIAC (Associazione Italiana AllenatoriCalcio) calabrese: quando ero poco più che unragazzino, è stato lui a darmi per primo l’oppor-tunità di debuttare in Prima Categoria nel Gioio-sa Jonica, intravedendo in me le qualità necessa-rie per una buona carriera. Calcio a parte, collo-co la mia famiglia al di sopra di tutto; salutoquindi mia moglie e con lei Giuseppe e Mario, imie due figli, anche loro appasionati di calcio: ilprimo, oltre a studiare e giocare a Padova nellasquadra universitaria del CUS, si interessa digiornalismo, collaborando con il quotidianoCalabria Ora, ed è, tra l’altro, l’ideatore del sito‘forzagioiosa.it’; Mario, il più piccolo dei due,gioca invece in Prima Categoria nel GioiosaJonica, la stessa squadra che oltre trenta anni fami ha accolto e adottato nel mondo del calcio.Visto come è andata a me può essere davvero unsegnale beneaugurante”.

ANGELO LETIZIA

Rocco Loccisano,il “polivalente” del calcio

Applauditocalciatore, stimato

allenatore eimpeccabile

dirigente. Ruolidiversi ma un solo

comunedenominatore:il calcio come

passione

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33Cultura DOMENICA 27 GENNAIO 2008

Il grande inganno: la cultura antimafia nelle scuole

Dopo il successo di "Fratelli di sangue", NicolaGratteri e il giornalista italo-americano AntonioNicaso nel nuovo saggio pongono l'attenzione sullamafia calabrese, riproponendo l'idea chiave chel'ndrangheta non e' ne' isolata ne' isolabile ma e'presente in maniera onnicomprensiva e pervasiva

“Ripartire dalla strage di Duisburg per svelare qualisegreti si nascondono dietro l'ndrangheta. E' questol'obiettivo che Nicola Gratteri, attualmente sostitu-to procuratore presso la Direzione DistrettualeAntimafia di Reggio Calabria e Antonio Nicaso,giornalista italo-americano tra i massimi studiosi diorganizzazioni criminali internazionali, perseguononel saggio "Il gran-de inganno. I falsivalori della 'ndran-gheta", pubblicatodalla casa editricePellegrini in uscitain questi giorni.Dopo il successo di"Fratelli di sangue"scritto da NicolaGratteri e AntonioNicaso e pubblicatodalla Pellegrini, idue autori nelnuovo saggio pon-gono l'attenzione sulla mafia calabrese riproponen-do l'idea chiave che l'ndrangheta non e' ne' isolatane' isolabile ma e' presente in maniera onnicom-prensiva e pervasiva. Aiutati in questo anche dall'e-sperienza del prof. Michele Borrelli, ordinario di

pedagogia generale nell'Università della CalabriaIl libro, oltre a ripercorrere in maniera capillare lastoria e la struttura della 'ndrangheta, ne ricercaanche il sostrato ideologico e culturale utilizzando,in particolare, una chiave di lettura letteraria offer-ta dai brani degli autori calabresi che, nelle loroopere, si sono occupati della 'ndrangheta.È importante continuare a parlare di questo feno-meno. È importante parlare di 'ndrangheta, soprat-tutto nelle scuole, per combattere contro la menta-lità mafiosa, che poi è qualunque ideologia dispo-sta a svendere la dignità dell'uomo per soldi o favo-ri. Fare conoscere alle nuove generazioni conattenzione questo fenomeno è un passo educativofondamentale. Il volume propone anche un'accurata filmografiadel fenomeno criminoso e, insieme, una serie dirilevanti testi didattici curati da Michele Borrelliche lo rendono molto appropriato per la scuoladove l'educazione alla legalita' e' prioritaria e inelu-dibile.La lotta alla mafia deve essere combattuta non solosul piano economico e politico-istituzionale, maanche su quello educativo.Riappropriarsi della dignità di uomini e cittadinilontani dalla filosofia e dalla mentalità mafiosa, è ilpasso fondamentale da compiere per ricostruire

una società basata sulla legalità e sul senso di giusti-zia. Conoscere i problemi e la realtà di un fenome-no come la 'ndrangheta è la prima condizione perpoterlo capire e affrontare.Nel libro di Nicaso e Gratteri c'è la storia del nostroterritorio raccontata sia dal punto di vista di chi halottato in prima linea contro i poteri della 'ndran-

gheta, sia dal puntovista di chi è statoprotagonista diquesta organizza-zione. Ci sonointercettazioni ,testimonianze edichiarazioni dipentiti. C'è la rico-struzione dellaramificazione ditutte quelle fami-glie che da ReggioCalabria alla locri-de hanno imposto

il loro potere legato al malaffare e ai traffici illeciti. Un libro da seguire, da leggere, da studiare per ren-dersi conto di cosa si parla e di cosa e come fare acontrastare il male oscuro della 'ndrangheta.

Natalina Misogano

Al libro ha collaboratoMichele Borrelli,

ordinario di pedagogiagenerale all’Università

della Calabria

Il volune offre ancheun’accurata filmografia

del fenomenocriminoso e una serie dirilevanti testi didattici

Antonio Nicaso Nicola Gratteri Michele Borrelli

Apprezzato giornalistae scrittore.Vive tra il

Canada e l'Italia, ed èun attento studioso del

fenomeno mafioso alivello internazionale.Ha pubblicato diversilibri sulla criminalita'

organizzata, tra cui "Io e la mafia: la verita'

di Giulio Andreotti","Bloodlines",

"Global Mafia" e"Deadly Silence" e

“Fratelli di sangue”.

Sostituto Procuratore alla DDA di

Reggio Calabria.E' in assoluto uno degli

uomini che hanno lottatoin prima linea contro la

'ndrangheta e che conoscono questo

fenomeno meglio dichiunque altro.

Ha condotto brillantioperazioni che hanno

portato all'arresto di migliaia di

pericolosi criminali.

Michele BorrelliOrdinario di Pedagogia

generale presso l'Univer-sità degli Studi dellaCalabria. ll lavoro di

ricerca di Borrelli inte-ressa principalmente i

seguenti ambiti: la fon-dazione epistemologica

della pedagogia e lariflessività teoretico-pedagogica; storico-

pedagogica; pedagogico-didattica; pedagogico-

sistematica.

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Ricordi

“Non voglio comme-

morare MimmoSalerno, lo ha fattoegregiamente Fran-cesco Caridi, vogliosolo rendere testi-

monianza di unastagione indimentica-

bile vissuta con lui:quella dei sogni, delle uto-

pie, delle speranze. Noi siamo un Paesesenza modelli positivi, non riusciamo aricordare, eppure con Mimmo se ne èandato un pezzo di paese fra i migliori,vorrei che lo ricordassimo quando l'emo-zione sarà passata. Ma volevo ricordarmi ericordare l'ora in cui ci sforzavamo di guar-dare avanti verso l'ignoto, verso il giornoche avanzava consumando le ombre, gliattimi che riassumono una vita, le tantevoglie, quando ci si sente cavalieri pronti araccogliere il fazzoletto ricamato dellacastellana irraggiungibile. L'alba del cuorequando, malgrado tutto - venivamo da unaguerra disastrosa - pensavamo di avere l'u-niverso a portata di mano in attesa di esse-re conquistato. Ricordo una frase diCechov: “Troveremo la pace. Sentiremogli angeli, vedremo il cielo scintillante didiamanti.”. Noi eravamo in attesa di vede-re il cielo scintillante di diamanti. Erava-mo in cerca di un posto dove andare, nonMimmo però che il suo posto l'aveva tro-vato, era stipato nel suo cuore. Nellosquallore di allora lui però vedeva il suodestino. Aveva chiaro cosa avrebbe fatonella vita. Lui sarebbe stato il numero uno,non che gli importasse di questo, solo cheera destinato, per le sue qualità a diventar-lo.” Era il nostro cielo azzurro, il nostrogiorno di sole”. Un tempo abbiamo vissu-to in un paese che non c'è più, era unpaese che ci apparteneva e noi appartene-vamo a lui. Mimmo era la parte migliore diquesto paese, sapeva essere pragmaticosenza che ciò si avvilisse o lo avvilisse per-ché sapeva trarre dalle cose il sogno nasco-sto. Ma eravamo ragazzi che la vita avevasegnato, anime vaganti in cerca di uno spi-raglio di luce. Si andava allora a Taorminacome se si andasse nel paradiso perduto oa Soverato a ballare, o semplicemente alcinema, tutte le sante sere altrimenti nonsi sapeva cosa fare. Il lungo camminare inun paese che si stava risvegliando dopo labrutta avventura della guerra, gli scherziinnocenti che ora farebbero sorridere inostri nipoti. Era l'alba di un nuovo giornoe noi questo l'avvertivamo, era impilato

nel nostro cuore, in un posto speciale, sen-tivamo un alito di vento che portava cosenuove e nuove speranze a cui ci aggrappa-vamo disperatamente. Eppure i nostripensieri erano quelli gioiosi della gioventùdi quando si ha tutta la vita davanti e sipensa che prima o poi verrà il nostro turnoe tutto sarà lastricato di petali di rose. Ilnostro era un vivere pieno di speranze eintanto ci contentavamo di vivere, di esser-ci. Ci arrivavano le novità musicali e intan-to registravamo in presa diretta quelle delcinema e si andava fino a Badolato a vede-re la nuova musa destinata a cambiare lavita di tutti noi: la televisione. Fuggivamo igrandi problemi, per quelli c'era tempo edallora non ci appassionava neppure la poli-tica, seppure registravamo gli entusiasmidi chi vedeva appena dietro l'angoloopportunità nuove che avrebbe portato lademocrazia e la Repubblica appena nata.Mimmo era pronto più di quanto non lofossimo noi, per disegnare il suo avvenire,lui aveva il senso dell'armonia, del gusto,

l'ha detto bene Francesco Caridi, avevaclasse e così fece la cosa che aveva avutosempre in mente, mise su il negozio cheaveva sempre sognato. Ricordo quantiripensamenti per il nome da dare alla suacreatura. Alla fine trovò quello più giusto.Ricordo che da allora Mimmo Salernodiventò sinonimo di eleganza, di buongusto, di accostamenti, fra un capo e l'al-tro, perfetti. E lui visse il suo negozio come una secon-da pelle, una seconda casa. E lo trovavianche la domenica, anche i giorni festivinel suo negozio che era diventato nel frat-tempo, da Reggio Calabria a Catanzaro, ilpunto moda più famoso per qualità e buongusto. Poi seppe trovare una moglie che loseguì in questa sua passione senza che ciòpesasse, almeno apparentemente, all'unoo all'altra. I tempi della scuola erano ormailontani, si viveva un'altra stagione dovetante illusioni si erano dimostrate fallaci,ma Mimmo seppe seguire la sua stradacon sobrietà e con amore per quello che

Non voglio solocommemorare Mimmo,

volevo ricordarmi ericordare l'ora in cui ci

sforzavamo di guardareavanti verso l'ignoto,verso il giorno che

avanzava consumandole ombre, gli attimi cheriassumono una vita

Mimmo aveva chiarocosa avrebbe fatto nella

vita. Era la parte miglioredi questo paese, sapevaessere pragmatico senzache ciò si avvilisse o loavvilisse perché sapeva

sempre trarre da ogni cosail sogno nascosto

Io Ricordo…PAOLO CATALANO

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008

angosce esistenziali, la nostra continuagiaculatoria piagnona verso i nostri mali dicui ci piace parlarne fino allo sfinimentoma che non trova nessuno, o pochi, dispo-sti ad adoperarsi per dare il piccolo contri-buto che ognuno può dare per superarla.La meschinità quotidiana - ho letto daqualche parte - è più universale e più fortedella morte e della vita, Mimmo ci ha inse-gnato a non essere meschini a volare altoanche se ciò porta alla solitudine, ma inverità Mimmo non fu mai solo, la suafamiglia si arricchì di figli adorabili chehanno compreso la linea del padre ed ebbeamici nuovi e sempre selezionati e concre-ti. Continuò a vivere il proprio tempo conuna vena di malinconia che bisognavaindovinare tanto l'uomo era discreto. MaMimmo aveva anche un'altra dote scono-sciuta dalle nostri parti, aveva il dono del-l'ironia lieve ammiccante ammorbidita daun sorriso appena accennato che gli illumi-nava però il viso. Ora siamo rimasti più soli e anche se non

ci frequentavamo più come prima, erarimasto un sentimento forte, era come seci si portasse nel cuore un sentimento diappartenenza, suo tramite, ad un mondogentile e moderno. Mi viene in mentequella melodia, di Gino Paoli, “Eravamoquattro amici al bar” ora non lo siamo più,non perché non ci abbiamo più creduto,ma perché qualcuno, come Mimmo, èandato via prima, ancora nel pieno dellasua vitalità. Ci resta così il ricordo, glianeddoti, i fatti di quando la vita era pienadi speranze, quella vita è piena di Mimmoe sempre lo sarà, ora è come se la perditadi Mimmo possa aprire “un varco nell'oriz-zonte, un tramite impossibile, vorrebbeescogitare un segnale - studiato per l'al-dilà, anche se si dovesse dubitare di ognialdilà”. Ma noi abbiamo speranza e cre-diamo nell'uomo che portava una pesantecroce e che risaliva il Golgota fra le urla dichi non capiva, in quel segno siamo sicuriche un giorno ci ritroveremo fuori dallasofferenza.

faceva. Quella sua passione per il lavoroaccendeva riverberi incantati, bagliori dicome si sarebbe dovuto essere per affron-tare e vincere la “questione meridionale”,bisognava “bastarsi”, individuare puntifermi, e caparbiamente, cercarli, senzafare schiamazzi, senza gridare o gesticola-re, trovando nelle proprie qualità il mezzosicuro, la leva per sollevare il mondo.Odiava la volgarità e la pacchianeria manon lo diceva e cercava di sopportarla.Anche per suo merito Siderno divennequalcosa di diverso nel panorama della“Locride”, un punto di eccellenza permisura, classe, buon gusto, anche se ciòrappresentava solo una piccola isola, chenon tutti avvertivano nella sua limpidaopportunità per il paese. In fondo Mimmo faceva semplicementequalcosa in cui credeva. Mi chiedo semprese quel punto di vista fosse diventato unaconquista di tutta la società in cui viviamo:sarebbe stata questa la strada giusta persuperare i nostri mille ritardi, le nostre

Lui era pronto più diquanto non lo fossimo noi

per disegnare il suoavvenire. Aveva il sensodell'armonia, del gusto.Aveva classe e così fecela cosa che voleva di più,mise su il negozio cheaveva sempre sognato

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008L’ accademismo in Calabria

IX PUNTATAROCCO RITORTO

PALMI – Comune con19.207 abitanti nel 2001,anno dell’ultimo censimentodella popolazione italiana, econ un territorio di 31,84Kmq., sito su un ripiano delmonte Sant’Elia, alle foci deltorrente Petrace.

Di questa cittadina nonsi hanno notizie storicheanteriori al sec. XIV, comefa sapere lo storico GustavoValente il quale, nel secondovolume della sua citataopera, pag. 700, scrisse:“Palmi, o Palme com’è statachiamata fino ai primi dell’ot-tocento, sorse in zona abitatagià nell’età del bronzo e delferro, come attestano alcuniritrovamenti di utensili edarmi fatti presso il vecchioponte sul Petrace. Si sa cheebbe vita dai profughi di Tau-rianum distrutta dai saraceninel X secolo. Tuttavia le primenotizie certe risalgono al XIVsecolo. Assalita e danneggiatadal corsaro Dragut nel 1549,venne riedificata e rafforzatacon mura ad opera di CarloSpinelli, per gratitudine versoil quale, per qualche tempo venne chia-mata Carlopoli”). Quanto a testimo-nianze del passato, conserva, aggiun-ge il Valente, “Resti di fortificazionicinquecentesche, e, nei pressi, ben con-servata, la Torre detta delle Pietre Nere,del sistema difensivo di don Pedro diToledo”.

Palmi, fu terra natale d’illustri stu-diosi e artisti, alcuni di fama interna-zionale, come il musicista e Accade-mico d’Italia, Francesco Cilea e loscrittore Leonida Repaci, ai qualiaggiungiamo alcuni altri della schiera,cioè. il latinista Pasquale RaimondoSaffioti; il giurista Francesco Arcà; lostorico Antonio De Salvo; il poetaArmando Zangari; il musicista NicolaAntonio Manfroci; lo storico AntonioDe Salvo.

Il messinese Giovanni AlfonsoBorrelli, nel 1673, si allontanò dallasua città natale dove stava per inizia-re una guerra, rifugiandosi a Palmidove, in casa del marchese di Arena,Andrea Concublet, fondò un’Accade-mia di cui non si conosce il nome, conil compito di trattare letteratura escienze naturali. “Oltre al Concublet eal Borrelli, facevano parte di tale Acca-demia Simone Rao, il Vescovo di Patti,Domenico Scutano di Otranto, GiovanBattista Abate di Catanzaro, Massi-miano Poeta, ed un certo Siciliano”(Gabriele Turchi, Op. cit., n. 5 – 6 –1964, pag. 27).

POLISTENA – Comune con11.634 abitanti nel 2001, anno dell’ul-timo censimento della popolazioneitaliana, e con un territorio di 11,70Kmq., sita all’interno della Piana diGioia Tauro, a poca distanza da SanGiogo Morgeto, di cui fu casale, pro-priamente, tra la pianura Sciarapota-mo e il torrente Vocale, bacino delMesima, a ovest del monte Crocco.

Le sue origini si attribuiscono aiBizantini. Godette dei favori dell’Im-peratore Federico II. Infeudata aiCaracciolo di Gerace, dal 1458 al

1501 fu dei Correali, passando, poi, aiMilano, da questi ai Cardona e daquesti ai Milano d’Aragona sotto iquali, nel 1569, divenne marchesato etale rimase fino all’eversione della

feudalità (1806).Dei polistenesi che diedero lustro

alla loro terra natale, ricordiamo, pertutti, il poeta Giovanni Battista; ilfilosofo e matematico Giuseppe Grio;

il musico Michele Valensise;lo scienziato Michele Milano;lo storico Girolamo Marafio-ti; il teologo DomenicoMaria Valensise; il poeta egiornalista Arturo Borgese;lo scrittore sacro SaveerioRodinò.

Nell’anno 1873, dopo ilterribile terremoto che scon-volse buona parte della Cala-bria meridionale, il marchesedi San Giorgio, GiovanniMilano d’Aragona, fondò aPolistena l’”Accademia deiPlacidi”, che ebbe per emble-ma uno strumento musicale,la lira, e un ramo di lauro,poggiato su ruderi di fabbri-cati distrutti e la leggenda:“Terremotus inter ruinas placi-da accademia surgit an.1783”. L’Accademia non ebbelunga vita.

Gabriele Turchi, Op. cit.,n. 5 – 6 – 1964, pag. 27),annota che “Dalle poesie delbarone GianfrancescoRodinò, stampate in Napolinel 1844, si rileva che in Poli-stena tra il 1842 e il 1843 vi fuun’Accademia, non sono pre-

cisati, però, l’autore, l’origine e ilnome”.

OPPIDO MAMERTINA – Comu-ne con 5.555 abitanti nel 2001, annodell’ultimo censimento della popola-zione italiana, sito alle falde Norddell’Aspromonte. Le sue origini risa-lirebbero all’età del ferro.

Si presume che, al tempo in cui isaraceni invasero la Calabria, vale adire nel secolo IX o X, si trovasse inlocalità vicina all’attuale, dove, grup-pi di profughi affluiti dalle marine,avrebbero edificato l’agglomeratourbano distrutto dal disastroso terre-moto del febbraio 1783, il cui epicen-tro fu localizzato a circa sessantaleghe da Oppido.

Conquistato da Ruggero il Nor-manno nel 1056. “Dai tempi di ReCorrado fino ai primi del quattrocento– scrive Gustavo Valente, Op. cit.,pag. 684 – appartenne ad una famigliad’Oppido, dalla quale potette, forse,prendere nome”, passando, poi, dafeudatario a feudatario, fino ad arri-vare egli Spinelli che la tennero finoall’eversione della feudalità (1806).

Diedero lustro al loro paese nata-le, numerosi oppidesi. Si riportano,per tutti: lo storico CrisostomoPalumbo; lo scrittore e pubblicistaFilomeno Malarbì; il letterato Dome-nico Antonio Malarbì; lo storico earcheologo Francesco Zerbi; lo scul-tore e poeta Antonio Albano; il geo-logo e patriota Marcello Grillo; lapoetessa Evelina Zerbi; lo scrittoreFrancesco Joculano.

Nel 1714, il dottissimo vescovoMons. Giuseppe Perrimezzi, prove-niente dalla Chiesa di Scalea, vi fondòl’”Accademia Maria degli Infecondi”,patrona della cittadina. Questa Acca-demia si riuniva settimanalmente nelpalazzo vescovile e trattava poesia,eloquenza e letteratura. A seguito deltrasferimento del fondatore a Roma,l’Accademia chiuse i battenti.

(continua)

Le accademie Calabresi

LLLL eeee oooonnnn iiii dddd aaaa RRRReeee pppp aaaa cccc iiii FFFFrrrr aaaannnn cccceeeessss ccccoooo CCCC iiii llll eeee aaaa

Continua il viaggio tra i paesi in cui è fioritala cultura calabrese: questa volta è il turnodi Palmi, Polistena e Oppido Mamertina

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Eurokom

SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee::SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee:: 800 678 910 11800 678 910 11

IINNDDIIRRIIZZIINNDDIIRRIIZZZZOO ZZOO Tutti i bandi sono disponibili sul sito dell’Unione Europea e della Commissione

Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int - www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possibile contattare i nostri

uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”

info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa IonicaTel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022

email associazioneeurokom@tiscali. itwww.eurokomonline.it

“ C“ CALABRIA & Europa”ALABRIA & Europa”

Riparte Debate EuropeNon vedete l’ora di dire la vostra alla Commissio-ne sulle politiche ambientali ed energetiche? Vole-te farci sapere come vedete il futuro dell’Europa ovolete esprimere la vostra opinione sul dialogointerculturale?I commissari Stavros Dimas, Andris Piebalgs eMargot Wallström, insieme ad altri rappresentan-ti della Commissione, risponderanno on-line allevostre domande e ai vostri commenti in occasionedi un dibattito per il lancio del nuovo forum. Bastacollegarsi tra le 15.00 e le 17.00 CET del 29 gen-naio. Potete creare il vostro nome utente fin dalmattino.http://europa.eu/debateeurope/index_it.htm

L’energia sostenibile è un fattore chiave per lo sviluppo locale. Questoil messaggio centrale che Danuta Hübner, commissario responsabileper la politica regionale, ha espresso in una conferenza sull’energia aBari. La conferenza, organizzata per sostenere la politica di svilupporegionale dell’Italia per il periodo 2007-2013, è intitolata “Energiasostenibile, competitiva e sicura”. All’evento hanno partecipatoanche i presidenti delle regioni meridionali dell’Italia. Il piano inten-de accrescere la quota delle fonti rinnovabili in relazione al consumoenergetico delle Regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basili-cata. Gli stanziamenti che il Fondo europeo di sviluppo regionale haconcesso all’Italia per la promozione delle fonti energetiche rinnovabi-li e dell’efficienza energetica sono i più grandi stanziati nell’UE perl’attuale periodo di finanziamento e ammontano a 1,85 miliardi dieuro. Anticipando la sua visita, il commissario Danuta Hübner haindicato il fatto che la Commissione, il 23 gennaio, abbia adotta-to il pacchetto di misure “Energia e cambiamento climatico” e haribadito l’importanza del coinvolgimento degli attori locali perpromuovere l’uso delle energie sostenibili”: La promozione delleenergie sostenibili e dei settori produttivi interessati sono un elemen-to essenziale per la politica di coesione. Plaudo al modo in cui l’Ita-lia intende impegnarsi nell’efficace realizzazione di progetti basatisulle energie rinnovabili. Essi saranno un fattore importante dello svi-luppo economico locale”. L’Italia ha elaborato uno specifico pro-gramma multiregionale intitolato: “Energia rinnovabile ed effi-cienza energetica” che la Commissione ha adottato il 20 dicem-

bre. Il programma consentirà di sviluppare iniziative innovative insettori quali:risorse geotermiche ad alta temperaturasviluppo di edifici a scarso fabbisogno energeticonuovi processi basati sulla biomassa proveniente da componentilocali.Il programma promuoverà trasporti pubblici sostenibili e preve-de anche degli interventi che interessano le piccole isole e gliambienti naturali al fine di combinare lo sviluppo delle energierinnovabili con una maggiore protezione dell’ambiente locale.L’Italia e l’energia: l’Italia è lo Stato membro che ha stanziato,per l’attuale periodo di finanziamento 2007-2013, l’importo mag-giore per promuovere le energie sostenibili. Il Fondo europeo disviluppo regionale (FESR) ha accantonato uno stanziamento di1,85 miliardi di euro, dei quali 1,45 miliardi saranno destinati alleregioni dell’obiettivo Convergenza (regioni in ritardo di svilup-po): Campania, Puglia Calabria, Sicilia e Basilicata. Oggi L’Italia importa più dell’85% del suo fabbisogno energetico,la quota più grande nell’UE 15, con una spesa pari a quasi il 4%del PIL italiano. Questo è il motivo per cui è essenziale che l’Ita-lia sviluppi una strategia energetica sostenibile e per tale ragionel’Italia si è impegnata a ridurre le emissioni di gas a effetto serranell’esecuzione di tutti i programmi sostenuti dall’UE, applican-do un approccio di “pratiche ottimali”. Anche la Francia, ilRegno Unito e Malta stanno procedendo su questo binario.

Lo afferma il commissario Hübner in una conferenza nell’Italia meridionale

L’Energia sostenibile è elemento essenziale per lo sviluppo locale

Dal Ministero degli Esteri 696 occasioni di tiro-cini presso le sedi diplomatiche all’esteroPrima edizione 2008 per il programma di tiroci-nio Ministero degli Esteri – Fondazione CRUI.696 posti a Roma e nelle sedi di tutto il mondo.Prendono così il via le iscrizioni al PrimoBando MAE – Fondazione CRUI per il 2008,grazie al quale 696 giovani universitari avran-no la possibilità di svolgere un periodo di tiro-cinio presso le sedi MAE di tutto il mondo: 213saranno impiegati presso le Ambasciate italianeall’estero, 161 nei Consolati, 124 negli Istituti di

Cultura, 2 nelle Rappresentanze Diplomatiche,56 nelle Rappresentanze Permanenti presso leorganizzazioni internazionali e 140 negli ufficidi Roma. Tra gli stagisti che dovranno prenota-re un volo internazionale 304 avranno comedestinazione l’Europa, 59 il Centro e il SudAmerica, 49 l’Asia, 60 l’America del Nord, 51l’Africa, 22 il Medio Oriente e 9 l’Australia.Il Bando, che resterà aperto fino al 5 febbraio,è rivolto ai laureati di primo livello e ai laurea-ti e laureandi di specialistica e di vecchio ordi-namento delle 66 Università che aderiscono al

programma. Queste avranno il compito dicurare la fase di preselezione, alla quale seguiràuna valutazione da parte del Ministero degliEsteri e della Fondazione CRUI.Il periodo di lavoro e formazione avrà unadurata di 3 mesi, prorogabili fino a 4, con inizioprevisto per il 5 maggio. I profili richiesti sonodiversi: per tutti l’obiettivo è quello di acquisireuna conoscenza diretta con il mondo del lavoroed in particolare delle attività del Ministerodegli Esteri e delle dinamiche della diplomaziainternazionale. E’ da sottolineare che il Bando

si rivolge non solo agli universitari dei corsi dilaurea di stampo giuridico, economico ed uma-nistico ma offre occasioni anche ai giovani pro-venienti da diverse facoltà scientifiche. Il succes-so dei tirocini MAE – Fondazione CRUI ètestimoniato dai numeri delle edizioni prece-denti: dal 2001 ad oggi, infatti, 5726 giovani uni-versitari e neo-laureati hanno già avuto la possi-bilità di mettere a frutto la propria formazionecon uno stage presso le sedi nazionali ed esteredel MAE. Info e Bando al sitohttp://www.crui.it/crui/tirocini1/index.htm

BBaannddii ee AAvvvviissii iinn ssccaaddeennzzaa::

In primo pianoL’Italia e la politica di coesione: fatti essenzialiSituazione attuale: il Quadro strategico nazionale di riferimen-to (QSNR) dell’Italia è stato adottato nel luglio 2007 ed orasono stati adottati 27 dei 28 programmi operativi (PO). Quellorimanente, Cultura e turismo, verrà adottato in breve.Risorse UE per la politica di coesione in Italia nel periodo 2007-2013: 28,7 miliardi di euro (a prezzi correnti). Ripartizione: 21,6miliardi di euro per la Convergenza, 6,3 miliardi di euro per laCompetitività, 0,8 miliardi di euro per la Cooperazione territo-riale. Accantonamenti per occupazione e crescita (agenda diLisbona): 72,1%. Per ulteriori informazioni sulla politica regio-nale si rinvia al sito web:http://ec.europa.eu/regional_policy/index_fr.htm

Programmazione dello sviluppo rurale 2007-2013: approvata una nuova serie di programmiIl comitato per lo sviluppo rurale (composto di rappresentanti dei 27 Stati membri) si è pronunciato a favore di unaserie di programmi di sviluppo rurale presentati dalla Danimarca, dalla Scozia, dalla Francia (Guadalupa) e dal-l’Italia (Valle d’Aosta, Puglia, Sicilia e Basilicata) per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013. Si trat-ta di programmi intesi a sostenere le infrastrutture, creare nuove fonti di reddito per le regioni rurali, promuovere lacrescita e combattere la disoccupazione. La Commissione procederà all’adozione formale di questi programmi nelleprossime settimane. “L’adozione di questi programmi di sviluppo rurale è vitale per il futuro delle zone rura-li. Questi fondi contribuiscono non solo alla diversificazione del settore agricolo, ma sono destinati anche afinanziare importanti progetti ambientali e a creare lavoro in settori diversi dall’agricoltura” ha dichiaratoMariann Fischer Boel, Commissaria europea per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.

ContestoNell’ambito della radicale riforma della Politica agricola comune (PAC) avviata nel 2003 anche la poli-tica di sviluppo rurale è stata oggetto di revisione. La Commissione, dopo aver condotto un’analisiapprofondita della politica di sviluppo rurale comprendente una “valutazione di impatto estesa” della futu-ra politica dello sviluppo rurale, aveva presentato una proposta nel luglio 2004. Il Consiglio ha adottatonel settembre 2005 le disposizioni relative ad una nuova politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013[2], ispirata ai principi della continuità e del cambiamento. La nuova normativa continua ad offrireuna serie di misure per le quali gli Stati membri possono ottenere finanziamenti comunitari nell’ambito diprogrammi integrati di sviluppo rurale. Cambia però la maniera in cui sono elaborati i programmi, conun accento più forte sui contenuti strategici e sullo sviluppo sostenibile delle aree rurali. Per la futura poli-tica dello sviluppo rurale sono stati perciò definiti i tre settori centrali di intervento seguenti (i cosiddetti assi):miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, sostegno alla gestione del territorio e almiglioramento dell’ambiente, miglioramento della qualità di vita e promozione della diversificazione delleattività economiche. Info. http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

Programmi approvati In milioni di Û

Paese o regione Partecipazione pubblica totale

Partecipazione del FEASR[1]

Danimarca

Scozia

Francia:Guadalupa

2 133,2 676,3

191,9 138,1

830,3 444,7

Italia (4 Regioni): Valle d’AostaPugliaSicilia

Basilicata

118,61 480,62 106,3

648,1

52,2851,3

1 211,1372,6

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AUSCHWITZ AUSCHWITZ

Francesco GucciniFrancesco Guccini

« Son morto con altri cento, sonmorto che ero bambino, passato peril camino e adesso sono nel vento »

27 GENNAIO 1945 Il campo di sterminio di Auschwitz

viene liberato dall'Armata rossa

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Zona Cesarini

L'Associazione studi giuridici sull'immigrazione sirivolge al governo per sollecitare un interventoimmediato sul problema dell'accesso ai servizisanitari dei cittadini comunitari. In una lettera l'as-sociazione chiede "parità di trattamento dei citta-dini comunitari rispetto agli extracomunitari".Nel 2008 romeni e bulgari non potranno più curar-si con la tessera Stp (Straniero temporaneamentepresente". Dopo l'ingresso dei due paesi nell'Unio-ne europea l'efficacia del tesserino, riservato agliextracomunitari che non possiedono un permessodi soggiorno, era stato proprogato per tutto il2007, ma ora i cittadini comunitari non potrannopiù usare questo documento.Con l'ingresso diRomania e Bulgaria sono infatti cambiate le con-dizioni per il soggiorno dei cittadini provenienti daquesti paesi e anche quelle per usufruire dei servi-zi sanitari. Non potere più accedere ai servizi conla tessera Stp è un problema per i molti neocomu-nitari che si trovano in una situazione di indigenza.Una difficoltà segnalata in questi giorni non solodall’Asgi, ma da molte associazioni e da diverseRegioni.Nella lettera l’Asgi chiede siano prese in conside-razione le categorie di cittadini comunitari chenon possono iscriversi al Servizio sanitario nazio-

nale. Fra le a rischio ci sono, ad esempio, donneincinte o puerpere, le vittime di tratta o gravesfruttamento. Per loro la legge garantisce solo leprestazioni urgenti. “La situazione attuale sta pro-ducendo conseguenze molto gravi in termini ditutela della salute individuale, in particolare percoloro che necessitano di cure essenziali (anche acarattere continuativo), benche' non strettamenteurgenti – denuncia l’Asgi - ; le donne che necessi-tano di prestazioni relative alla tutela della gravi-danza e della maternita' o all'interruzione di gravi-danza. A questo proposito si segnala un rilevanterischio di aumento del ricorso ad aborti clandesti-ni da parte delle donne che non dispongono dellerisorse necessarie. Penalizzati anche i minori, siaalla nascita (per la mancata tutela della maternita'di cui sopra) sia successivamente. Si rileva inoltrecome il mancato accesso all'assistenza sanitariaimplichi conseguenze negative anche a livello ditutela della salute pubblica (si pensi ad esempioalle vaccinazioni e alla profilassi e cura dellemalattie infettive)".L’Asgi rivolge inoltre un appello a tutte le associa-zioni che si occupano di immigrazione di aderireall’appello entro lunedì 14 gennaio, inviando laloro adesione alla segreteria: [email protected].

Cure ai neocomunitari, l’Asgichiede l’intervento del governo

ALESSANDRA TUZZA Un anno scolastico iniziato con grandi sod-disfazioni quello del II Circolo TommasoCampanella di Locri, diretto dalla prof.Agata Alafaci, che, accogliendoci nel lumi-noso ufficio di presidenza del plesso Scarfò,inizia a descrivere soddisfatta la vittoria deisuoi ragazzi, segnalatisi come finalisti delconcorso la “Pace si fa a Scuola” dal 3 al 5ottobre ad Assisi.“Un concorso per cui i nostri scolari – scan-disce- si sono segnalati ed hanno partecipatoattivamente alla marcia per la Pace ad Assi-si del 4 ottobre scorso. Un concorso promos-so dall’USR dell’Umbria a livello nazionaleper cui sono state individuate due scuole perregione, noi e il IV° Circolo di Crotone. Inloco erano presenti istituti superiori di Igrado e altre scuole medie e circoli didatticida tutta Italia. Siamo stati ospitati in unoostello con i ragazzi. Nella cittadella france-scana abbiamo vissuto momenti importanticon il ministro Fioroni”.Non è l’unica esperienza positiva, vero? No, dal 20 al 25 ottobre siamo stati finalistia Marsala di un concorso studiato per lescuole. Siamo rientrati tra i sei circoli didat-tici delle regioni Obiettivo uno. Per meritar-si il premio i bimbi hanno prodotto un corto-metraggio, che ha garantito la vittoria dellanostra scuola. I ragazzi una volta a Marsalahanno potuto partecipare ai laboratori delgioco e della creatività, lavorando la pastamarturana e il legno o ancora la ceramicavisite e al video festival. Come avevate preparato i bambini?

I ragazzi uscivano già da un percorso che tra-mite il PON li aveva preparati a questi lavo-ri manuali. “Raccontaci il tuo PON” è stataun’esperienza emozionante, che ha portato igiovanissimi di Locri a produrre un videopromozionale del territorio in cui hannovalorizzato gli scavi di Locri, che sono statidescritti insieme ai beni naturalistici, nonchéalla necessità di creare nuove e ferrate risor-se umane per il progresso della Locride. Ilvideo ha ancora esemplificato come sarebbenecessario comportarsi per essere cittadinieuropei. Ora i nostri ragazzi stanno per rice-vere i premi ottenuti, che saranno distribuitidurante una cerimonia pubblica nei prossimigiorni.Qual’è l’offerta di qualità che proponete? Come scuola continuiamo a impegnarci conla finalità di formare l’uomo e il cittadino inmaniera integrale. A questo fine stiamo perfar decollare diverse offerte formative. Tra letante il progetto Pon “Apprendere in alle-gria” caratterizzato da i diversi step per iragazzi dalle prime alle quinte classi e com-pletato da un apposito modulo di formazio-

ne per i genitori con un’attenzione particola-re alla formazione alla genitorialità consape-vole. Il percorso prevede punte di attenzionesul diritto di famiglia e ai servizi garantiti sulterritorio alla coppia, quindi il corso di for-mazione per i docenti per affrontare le diffi-coltà di apprendimento. Presto partirannoanche gli altri progetti previsti dall’Offertaformativa di Istituto dall’educazione allosport, alla psicomotricità, al gioco teatrale.Gli esiti formativi che riusciamo a raggiun-gere possono essere considerati ottimali.Stiamo per partire inoltre con un altro pro-getto studiato insieme all’Associazione Civi-tas Solis con la scuola media Maresca e illiceo Classico Oliveti per lo sviluppo dellecompetenze relazionali con l’utilizzo delmetodo cooperativo. La scuola cerca di leg-gere i bisogni formativi del territorio pun-tando a mantenere i contatti con enti e isti-tuzioni che lo caratterizzano. Si tenta di for-nire agli alunni una formazione ideale perdivenire cittadini della comunità, capaci diapprezzarla, amarla e di dare il proprio con-tributo allo sviluppo.

E per gli adulti?Si è da poco partecipato ai nuovi corsi Ponprevisti dalla nuova programmazione per ilsettore con l’approvazione di un percorsoper la formazione del personale sull’obietti-vo B6 sulle competenze informatiche. Quin-di sono previsti percorsi di formazione per icorsisti adulti delle aree svantaggiate conl’intento di farli rientrare nel circuito dellaformazione. In quest’ambito ci sono statifinanziati tre progetti, uno di formazioneturistica in inglese, uno di informatica di Ilivello ed un ultimo sulla conoscenza dellaLocride con il sito web. Si è inoltre realizza-to un progetto della misura 6.1 con un per-corso di inglese per i cittadini europei voltoa garantire agli adulti l’uso della lingua delcommercio per eccellenza nella vita quoti-diana e nel mondo del lavoro. Ritiene che le scuole siano riuscite in questianni ad anticipando gli Enti locali nella pro-duzione di percorsi virtuosi di sviluppo?Si. Penso di poter affermare che nel mondodella scuola si è stati capaci di spendere benei fondi strutturali previsti dalla vecchia pro-grammazione per l’obiettivo uno. Si sonoottenuti risultati formativi riscontrabili sianegli alunni che negli adulti. Si sono speri-mentati percorsi innovativi, ci si è messi ingioco affiancando le normali attività currico-lari con le progettualità. Un meccanismoche l’istituzione scolastica ha subito accolto.Ritengo che i Piano Operativi NazionaleFSE siano stati una risorsa che ha garantitodei risultati ottimali all’universo formativodelle aree meno sviluppate.

Un anno all’insegna del successo quello del II° circolo di Locri

I “piccoli” vincitori di diversi concorsinazionali alfieri della Locride positiva

“Raccontaci il tuo PON” èstata un’esperienza emozio-nante, che ha portato i giova-nissimi di Locri a produrre unvideo promozionale del terri-torio in cui hanno valorizzatogli scavi di Locri

Il percorso prevede punte dicontrazione sul diritto di fami-glia e un’attenzione ai servizigarantiti sul territorio alla cop-pia, quindi il corso per affron-tare le difficoltà di apprendi-mento.

I Blu Band gruppo musicale annuncia la suaformazione per la stagione 2008. Il gruppoguidato dal giovane cantante di GioiosaAntonio Marchione vedrà anche la parteci-pazione della giovane cantante siderneseElisa Abbagnale. Gli altri componenti sonoil cantante Ollio Nicola e la giovanissimacantante Lorenza Rosati. Naturalmente cisarà la collaborazione di Manuela Papan-drea. I Blu Band annunciano la 2^ edizionedi Miss per una notte che vedrà la partecipa-zione di ragazze della piana e della locride. Per partecipare a questo evento

Il 2008 dei Blu Band

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41L’ altra Cultura DOMENICA 27 GENNAIO 2008

Ci sono uomini chesegnano il corso dellastoria di un paese, cisono uomini che par-tendo da piccoli cen-tri, hanno segnato ilcorso della cultura edella politica non solo

di una nazione. Francesco Misiano, diArdore, è stato uno di questi.Francesco Misiano nacque ad Ardorenel 1884, Nei primi anni del 1900 si tra-sferì a Napoli dove da impiegato delleferrovie dello stato aderì al PartitoSocialista Italiano.Nel 1915 fuggì dall'Italia per non doverprendere parte alla guerra, e venne con-dannato in contumacia per diserzione.Per evitare di scontare la pena fuggì aZurigo, dove entrò in contatto con altridisertori italiani, tra i quali il suo amicoBruno Misefari l' "Anarchico di Cala-bria". A Zurigo divenne collaboratoredel Partito Socialista e fu direttore delsettimanale L'Avvenire del Lavoratore. In Italia riuscì anche a farsi eleggerecome deputato alla Camera.Nel 1919 raggiunse Fiume, dove cercò disollevare la popolazione contro D'An-nunzio. Come reazione, il poeta-coman-dante emise un ordine di cattura "vivo omorto". Ma l'intensa vita politica diMisiano, si intreccia con quella dell'uo-mo creativo, in fermento culturale.Nel 1924 il S.O.I.-film affidò a Misianoil compito di fondare a Mosca una casadi produzione cinematografica, cheprese il nome di Mezrabpom, dellaquale diventò presidente. Proprio con laMezrabpom, Misiano iniziò la sua car-riera di produttore cinematografico. LaMezrabpom realizzò, a partire daglianni venti, 160 opere di finzione e 240documentari. I titoli più noti furono "La

Madre", La fine di San Pietroburgo eTempeste sull'Asia (titolo originale:Potomok Cinciz-Chana) di VsevolodPudovkin, "Aelita" di Jakov Aleksandro-vi_ Protazanov, Il cammino verso la vitadi Nikolaj Ekk, . Misiano fu distributorein Germania de "La corazzataPotemkin" di Ejzen_tejn. Con Hitler alpotere, nel 1933 accolse nella Mezrap-bom registi, sceneggiatori ed intellettua-li in fuga dal nazismo. Stroncato da unagrave malattia, Misiano morì 16 agosto1936 a soli 52 anni.Siamo di fronte alla storia di un grandeuomo, che riusci a influenzare pensieri eazioni in un perido in cui si fece la sto-ria di un' Europa in trasformazione. Ardore ha ricordato il mese scorso il suoillustre cittadino con la prima edizionedel “Premio Internazionale alla produ-zione cinematografica Francesco Misia-no”. Un atto dovuto che l'amministra-zione guidata da Giuseppe Campisi haportato avanti con estremo interesse. Per ricordare Misiano e per renderevivo il ricordo di un ardorese “speciale”,l'Assessore alla Cultura del Comune diArdore Ferdinando Marzano, ha propo-sto per il prossimo 26 giugno, giornodella nascita di Misiano, l'affissione diuna targa sul muro della sua abitazione.Marzano ha sottolineato come << lafigura di Francesco Misiano dovrebbeessere materia di studio nelle scuole,perché le nuove generazioni possanoriappropriarsi dei valori e degli insegna-menti che un uomo come lui ha lascia-to>>.Quella di Francesco Misiano è una figu-ra di primaria importanza nel contestostorico politico e culturale italiano, figu-ra che deve essere rivalutata e ricordatanon solo da Ardore ma dall'intero terri-torio calabrese.

Francesco Misiano, l’uomo che sfidò D’Annunzio e inventò il cinema Soviet

L’Assessore alla cultura del comune di Ardore, Ferdinando

Marzano, propone una targa in ricordo di un cittadino

ardorese che ha segnato il corsodella storia politica e culturale

ARDORE RICORDA IL SUO ILLUSTRE CITTADINO

diFortunato Calabrò

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42

DOMENICA 27 GENNAIO 2008L’ altra Cultura

CINEMA NUOVO SIDERNO

CINEMA GOLDEN ROCCELLA

NUOVO CINEMA VITTORIA

ore 16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00

0964 - 85409

ore 18,00 - 20.00 - 22.00

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AANDIAMOALCCINEMA VVIINNCCII IILL CCIINNEEMMAAOgni settimana in palio due biglietti per i

cinema della locride. Inviandoci un e-mail a “[email protected]” e rispondendo al quesito proposto sul

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Sadal Italia e Microsoft stannoorganizzando l’Evento “Inno-vazione nelle PMI Calabresi”.Sadal Italia S.r.l. in collabora-zione con Microsoft sta orga-nizzando l’incontro “Innova-zione nelle PMI Calabresi”.L’evento si terrà il 12 febbraio2008 – ore 09:00 / 15:00 pressol’Auditorium Center Gross,Bovalino (Reggio Calabria).L’incontro pensato e voluto daSalvatore Panaia - Ammini-stratore della Società attiva nelsettoreinformatico con sede aRoccella Jonica (RC) - è’un’opportunità informativaunica per le aziende che hannonecessità di strutturare percompetere.La tecnologia ha raggiuntolivelli altissimi nel settoreinformatico sempre in conti-nua evoluzione. Diversi glistrumenti e le risorse per orga-nizzare e gestire un’impresaaperta alla crescita futura.Uno sviluppo possibile parten-do soprattutto dalla conoscen-za di diverse soluzioni stru-mentali ed economiche dispo-nibili nel mercato attuale, maspesso sconosciute all’impren-ditore.Obiettivo dell’incontro è porrel’attenzione su strutture, tec-nologie, possibilità finanziarie,strumenti innovativi ed all’a-vanguardia atti ad organizzareed a garantire una miglioreproduttività all’interno di ogniAzienda.Perché solo l’Impresa al passocon i tempi è in grado disopravvivere nello spregiudi-cato e competitivo

mercato attualee futuro.Da qui, la sceltadei seguentiargomenti:• Le soluzioniMicrosoft permigliorare laproduttività e lacrescita delleaziende;• La soluzioneper la BusinessIntelligence• I servizi diMicrosoft Finan-cing;• Le opportunitàdi “Innovazione e Finanziamen-ti Microsoft”;E poi si parlerà anche di:• Gestione Documentale;• Soluzioni Pay for Page;• Archiviazione elettronica esostitutiva dei documenti;• Software gestionale;

• Innovazionedei modelli diofferta.Oltre a Micro-soft, hanno ade-rito all’iniziativaanche altri part-ner Sadal Italia.Infatti, sarannopresenti Artel( W o l t e r sKluwer Italia),SMS Enginee-ring, Innovazio-ne e Finanzia-menti Micro-soft, un Consu-lente esterno

con intervento su “Innovazio-ne nelle PMI”.L’iniziativa è stata accolta coninteresse e partecipazioneanche da Confindustria Reg-gio Calabria, ConfindustriaVibo Valentia, AssociazioneLocride Impresa (ALI).

Samsung i450 più che essere untelefono cellulare è una centrale diapplicazioni multimediali, infattisupporta molteplici formati audioe video. A questo punto possiamodire che mancano solamente ilDivX e DVD... Ma andiamo conordine. Samsung i450 è un telefonocellulare dal design slide di dimen-sioni 113 x 59 x 11.8 millimetri per95 grammi. Il display a cristalliliquidi TFT è di dimensioni320x240 punti e supporta 256.000colori. Con esso si possono visua-lizzare le immagini e i video raccol-ti con la fotocamera a 2 Mpx dirisoluzione (1600x1200) con flashintegrato. Il telefono dispone inol-tre di una fotocamera secondariaper le videochiamate a risoluzioneVGA. i450 dispone di rubricaavanzata con photocall e di memo-ria interna della bellezza di 1 GBampliabile con schede di memoriamicroSD. Il supporto di rete utiliz-zato è HSDPA che consente lacomunicazione dati alla velocità di

3.6 Mbps; i450 dispone di connetti-vità Usb 2.0, mini-Usb e Bluetooth2.0. Con sistema operativo Sym-bian 9.2 e browser Wap 2.0, iltelefono supporta inoltre i formatiFlash e dispone di organizer e didocument viewer.Il Samsung SGH-i450 è un nuovoterminale coreano HSDPA daldesign a scorrimento, nato per sup-portare le più avanzate funzione dasmart-phone.Il telefono racchiude in uno spes-sore ridotto ottime funzionalitàper le connessioni ed il divertimen-to multimediale.La velocità di trasmissione rag-giungibile con la tecnologiaHSDPA è simile all'attuale trasmis-sione ADSL su rete fissa.

A cura di Giuseppe Ritorto

La tecnologia Microsoft per le aziende calabresi

EEXXTTRRAACCUULLTT

Anno: 1986Regia: Neri ParentiCast: Paolo Villaggio, Liu Bosisio, GigiReder, Plinio Fernando, Eva Lena, LucMerenda, Jimmy il Fenomeno.

«Dalla Creazione alla Giudea del tempodi Gesù Cristo, dai tornei medievali allecrociate, dal secolo di Robin Hood allarivoluzione francese, e poi ancora alla

breccia di PortaPia e alla Primaguerra mon-diale, per finirecon una partitadi calcio tra Ita-lia e Scozia,Fantozzi è voltaa volta treme-bondo e nudoAdamo, goffocavaliere...».Uno spaccatomitico delgenio fantoz-ziano. Strepitoso.

SUPERFANTOZZI

Vincent Gallo, l’attore di Buffalo, saràprotagonista nel prossimo film di Dario

Argento. Nella storia del cinema un altroVincent Gallo ha fatto sorridere e pensa-re, non come attore ma come personag-

gio. Di che film parliamo?

La risposta per la scorsa settimanaera: HENRY & JUNE

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AFebbraio un convegno

promosso dalla“Microsoft” e dalla

“Sadal Italia” prospetterà nuove

soluzioni per le imprese

LENTI A CONTATTO “SUPER VISTA” INTEL: IN ARRIVO 16 PROCESSORIAlcuni ricercatori del-l'Università di Washing-ton hanno realizzatouna tecnologia che, tra-mite una lente a contat-to adeguatamente "far-cita" con circuiti elet-tronici di controllo eminuscoli LED, per-mette la visualizzazioned'immagini e informa-zioni di varia natura

direttamente sull'oc-chio. In questo modo,la lente a contatto sitrasforma in una sortadi "schermo bionico".Al momento le speri-mentazioni sono stateeffettuate su soggettianimali (conigli) mapresto sarà avviata lasperimentazione susoggetti umani.

ntel Corporation haannunciato 16 prodotti,tra cui i primi processo-ri a 45 nanometri (nm)destinati ai notebookbasati su tecnologia diprocessore Intel® Cen-trino®.Tutti i nuovi chip inclu-dono la nuova formuladei transistor e il pro-cesso di produzione a

45 nm, che offrono unaumento della velocitàdei PC, una riduzionedei requisiti energetici,una durata miglioratadella batteria, il pienorispetto per l’ambientee formati ridotti permodelli di computer daldesign più accattivantee compatto e senzadubbio all’avanguardia.

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con Will Smith

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008L’ altra Cultura

the hole

E’ fuor di dubbio che “I’m not there” (titolo che si ispiraal brano trovato nelle Basement Tapes Sessions registratea Woodstock con la Band nel ‘67) di Todd Haynes sullavita di Bob Dylan sia stata una delle operazioni cinemato-grafiche più riuscite dell’anno. Uno stile molto particola-re, molto personale il suo che ha già caratterizzato “VelvetGoldmine”, il lungometraggio che l’ha reso famoso. Unmodo di raccontare il personaggio che prosegue in mododiscontinuo e non lineare scomponendo la sua psicologiain vari archetipi. E in questo film sono ben sei ed è attra-verso le vicende di ognuno di essi che è focalizzata la vitadell’artista. La colonna sonora del film, a dire la veritàuscita sul mercato discografico con un’operazione dimarketing molto strana e cioè pubblicata dopo il film enon contemporaneamente alla pellicola, rappresenta unavalidissima occasione per ripassare l’enorme patrimoniomusicale che Dylan continua a lasciare in eredità alla sto-ria della musica. Un doppio album con 34 pezzi più omeno noti ma tutti indispensabili. Si parte con una buo-nissima versione di “Allalong the watchtower”, conla splendida voce di EddieVedder qui magistralmen-te accompagnato dallasuperband Million DollarBashers (Lee Ranaldo eSteve Shelley dei SonicYouth, Nels Cline, TomVerlaine, Tony Garnier eJoe Henry) che ritrovere-mo poi in diversi brani; siprosegue poi con l’ispirataversione dei Sonic Youthdel brano che da il titolo alfilm. Nella prima parte di questa soundtrack meritano unamenzione certamente Cat Power con la sua fedele “StuckInside The Mobile With The Memphis Blues Again” eJohn Doe che non lascia indifferenti mentre si immergenelle note di “Pressing Sign”. Lasciano il segno anche iLos Lobos che riempiono di umori messicani “Billy”, manon si possono non citare il sempre bravo Jeff Tweedy, chesi occupa di “Simple Twist Of Fate”, il vocione di MarkLanegan che trasporta in profondità “Man In the LongBlack Coat” e lo splendido settantenne Willie Nelson, quiaccompagnato dai Calexico, che riempie di struggimentotex-mex la bellissima “Senor (Tales of yankee power)”.Nella seconda parte lasciano segni indelebili CharlotteGainsbourg con, ancora una volta, i Calexico nella dolcis-sima “Just like a woman”, la giostrina kitsch di “Ring thembells” elaborata da Sufjan Stevens, i Black Keys con“Wicked messenger”, la “Cold irons bound” di Tom Ver-laine e soprattutto l’ugola angelicata di Antony (credete-mi, farebbe commuovere anche il più spietato dei serialkiller) e la sua “Knockin’ on heaven’s door”. A chiudere iltutto la voce di Mr. Zimmerman in persona con la versio-ne originale di “I’m not there”. Un disco che si mantienesu livelli interpretativi eccelsi sino alla fine grazie anchealla produzione di Joe Henry che svolge un ottimo lavoro;ma del resto, se sono le canzoni di uno dei geni della musi-ca contemporanea, il compito non poteva che esserglifacilissimo.

Voto: 8/10Fabio Noce

“I’m not there”, Hollywood celebra Bob DylanIl titolo con cui scrivo di questo libro è quello

di semplice caporedattore di un settimanaledi provincia, niente di più, ma lo spirito concui oggi batto queste poche righe è quello diun ragazzo felice perché sa che nonostantetutto c'è chi nella vita va avanti, e allora tuttoha più senso, anche per me. Di solito quando si recensisce un libro sitende ad analizzare, oltre che l'argomento ola storia trattata, anche lo stile o l'originalitàdella scrittura. Bene, in questo libro, lo stile e l'originalitàstanno già nell'idea e nel “soggetto”, la scor-revolezza dello scrivere diventa naturale, siaperché chi getta inchiostro sul foglio sentesuo il mondo che racconta, sia perché, chi èintervenuto nel dire la sua, è riconducibile apersone che hanno dimostrato un palesetalento nell'affrontare la vita. “Intervista col disabile” , per un mero costu-me retorico, dovrei dire che è un libro inte-ressante. Ma spogliato di patetici e ipocritiidealismi sull'argomento la cosa che rimane èun libro semplice e a tratti divertente. Atten-to e spesso riflessivo. In poche parole unbuon lavoro. Tende a dare l'idea di quelli chesono i vizi e le virtù di persone che vivonosituazioni difficili ma che sono persone asso-lutamente “normali”, con pregi e difetti, conmomenti di sconforto e altri di profondoottimismo.Oltre alla presentazione di Candido Can-navò, che si è dimostrato disponibile e atten-to, “Intervista col disabile” vive di interventidi livello come quelli di Franco Di Mare,Angelo Vescovi e Aldo Grasso solo per citar-ne alcuni, per arrivare al cuore del libro chevede nell'intervista a Luca Pancalli, vicepresi-dente del Coni, uno dei suoi momenti miglio-ri. Il resto è uno sguardo attento sulle difficoltàdi vivere la disabilità, sulle possibilità dimigliorare le condizioni di relazione conl'ambiente, e con gli altri, dei portatori di han-dicap, sul significato degli strumenti che quo-tidianamente aiutano e sostengono questepersone. Mi ha riempito di gioia leggere ogni singolapagina di questo libro, e non sto a spiegarvi ilperché, e mi è difficile trovare punti debolinel lavoro degli autori, e credo non perchéne sono emotivamente coinvolto ma piùsemplicemente perché è un libro confeziona-to bene. “Intervista col disabile” è scritto a due mani,e a due teste, una quella di Minnie Luongo,giornalista e scrittrice particolarmente atten-ta al mondo della salute e dell'assistenza,un'altra quella di Antonio Malafarina, disabi-le, di corpo ma non di mente, di gambe manon di “cuore”, che ha imparato a conosceretutti gli aspetti di un problema sociale e oggicollabora con il gruppo Headnet dell'IstitutoNeurologico Besta di Milano.C'è un aspetto di questo lavoro che rientra, amio parere, nel percorso di educazione civicae sociale di ognuno di noi. E' un viaggio senzavittimismo e senza voglia di moralizzare il let-tore. Pone l'attenzione sulla quotidianetà di

un problema e sulle varie soluzioni che ognipersona ha trovato e può trovare per rende-re meno pesante quella che diviene, giocoforza, una condizione “normale”, una secon-da nascita. Diventa cosi, per chi legge, la scoperta di unpunto di vista completamente nuovo, interes-sante. C'è negli autori una sensibilità e unavoglia di credere anche nel cambiamento dialcune situazioni, che possono dipenderedalla volontà della società politica e civile.Non c'è accanimento, non c'è accusa, ma spe-ranza. Posso aggiungere poco, se non il con-siglio di leggere questo libro, non per com-prare un nuovo “mucchio” di carta daaggiungere alla libreria, ma per il gusto ed ilpiacere di capire qualcosa in più di un univer-so non tanto lontano da noi. Mi si consenta infine, anche se può risultarepoco professionale, di chiudere ringraziandoAntonio Malafarina, un uomo, che per il solofatto di essere riuscito a scalare la sua perso-nalissima montagna mi ha dato una grandelezione di vita che porterò sempre con me.

Pasquale Violi

Intervista col disabile: vademecumtra cime e crepacci della disabilità

Un giallo appassionante che tienecol fiato sospeso dall'inizio alla fine

Ruben - anziano militante comunista -muore a Firenze, la città in cui, per sfug-gire alle persecuzioni fasciste, si era rifu-giato con la figlioletta Rosa. Nel piccolopaese della Calabria in cui era nato ecresciuto, l'uomo - medico generoso estimato - aveva lasciato i compagni dilotta politica, i genitori, e il ricordo lace-rante e dolce della moglie Vera, miste-riosamente scomparsa in un giorno difesta. Dall'indagine sull'oscura sparizio-ne di sua madre, Rosa curiosa e sensibi-le archeologa - decide di ricominciare atessere i fili indolenziti della propriaanima, ancora aggrappata alla figuraeroica del padre, unico approdo di unavita sradicata fin dall'infanzia. E gettan-do luce sulla sorte materna, Rosa guada-gnerà tutto il calore e la complessità diuna terra antica che mai aveva abbando-nato davvero.

Titolo: Ciao VeraAutore: Davino Imma

Editore: IrideGenere: letteratura italiana

Pagine: 202Pubblicazione: 2007

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Blob

LL’’aannnniivveerrssaarriioo"40°Anniversario

di Gaetano eImmacolata,

Auguri affettuosidai figli Natalina,

Emilia, Gisella,Giuseppe,Patrizia erispettivefamiglie"

000077 JJaammss GGiiaannccaarrlloo iinn mmiissssiioonneePiù Sean Connery

che Roger Moore;Lo spionaggio

sovietico prima diquello americano: latecnica di Lorenzo,l’estroso barista del

Tentazioni e il menùdi Cosimo è già nel

suo micro chip

IL TONY WHITE SHOWIl grande Tony, salutaaffettuasamente tutti i

lettori de “la Riviera” ein particolar modo il

suo grande amicoAntonio Tallura attore

di indiscussa fama

Era il reincontrastato

di donne ebella vità

ultimamentela pensionedistrugge ungrande mito

Sidernese

Ritorna aSiderno il

nostro amicoCosimo dopo

un lungoviaggio per il

mondo ,uomo di

grande fascinoe sex appeal

LA COPPIA CHE SCOPPIA

Tra i due chi sarà all’antica? sicuramente nonconta l’età tra i due uno si diletta fra libri eopere d’arte, l’altro fra amici e “mangiate”

De Girolamo dalpallone alla forchetta...

Il Miky Rourke della Locride La Locride di Balle Steros

El Pellaro e lu Topu.La redazione

ringrazia il neopaparazzo Domenicoper questi funamboliciscatti che ci dona ogni

settimana:Un consiglio ai lettori:

fate attenzione èsempre dietro l’angolo

“Forza Inter siamo sempre i primi”parola di Jacopo sfegatato tifoso

THEHOLLYWOOD

MAN

IL PIBED’ARGENTO

Il tutto fare del Cinema Nuovodi Siderno in un momento di pausa o di rilessione?

Anche se la Juve ha sostitutoIbrahimovic con Molinaro, lui ci credeancora. La speranza per il prossimoanno è non scambiare Buffon con

Coosimo, l’attuale portiere del Siderno

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DOMENICA 27 GENNAIO 2008Gossip

Registrazione Tribunale di Locri(RC) n. 1 del 19/06/1998

R.O.C. n°11602 del 02/11/98

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Questo periodico èassociato all’Unione

Stampa Periodica Italiana

IN SALITA IN DISCESA

Cersosimoche si prende la vicepresidenza

della Regione Calabria. Unapersona lontana dalle logichepolitiche e finalmente capace

Walter Veltroniche pensava di farla franca e

invece rischia la crisi interna al PD.Ha dato speranza ai piccoli partiti:

sono spacciati

La Luna vi annunciala dieta del dì donandovi

nuovo vigore e sensibilità, laserata porta alla conoscenza

di persone mercuriali da saperascoltare!

Ariete

Una Luna amica e ladieta del dì, Mercurio e

Nettuno ispirano versi fanta-siosi e l’indole venusiana

illumina d’eleganza e d’artela serata!

Bilancia

La Luna e la dietadel dì, Mercurio al

Medio Cielo vuole impegno,Venere attende la serata

d’amore, non fate confu-sione scegliete a dovere!

Toro

La Luna dal MedioCielo vuole la dieta del

dì con le ispirazioni person-ali, ma Marte Urano sol-

lecitano in voi forti emozionied i mutamenti premono!

Scorpione

La Luna è nel segnocon la dieta del dì, con

nuovi bagagli creativi cheispirati, donati da Venere,possono avere il successo

che meritano

Leone

Mercurio fa pensarecollegando le pretese,

generando nuovi progetti espettacolari sogni tutti a portatadi mano, la dieta di Luna è da

fare!

Acquario

Regole assimilate chesapete gestire al meglio

nel dì assieme alla dieta dellaLuna ed in compagnia di chi

vi conosce e sa allietarvi laserata!

Vergine

La dieta di Lunamette chiarezza sulle

cose da affrontare nuove evecchie, meglio se meditateper poter dare ed avere, la

giusta equità!

Pesci

Mercurio e Nettunofantasticano ma Saturno

vi fa restare coi piedi per terra,Venere opposta intriga la sera-

ta, ma la dieta di Luna è dafare!

Gemelli

La Luna in buonaspetto annuncia la

sua dieta disponendovi apossibilità di scelta su set-

tori ambiti, le proiezionisono una vostra specialità!

Sagittario

La Luna governa ilsegno ed esige la dieta

del dì per darvi luce su certipunti non chiari, la serata

vuole altre energie e Venerene è la musa!

Cancro

Giove dilata le fasidando ottimismo e gioia,

ciò che è a misura va creatocon l’intelletto e la Luna, la

dieta del dì va fatta in duecon amore!

Capricorno

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Nonostante abbia dichiarato di esse-re contro la monogamia sembra chealla fine anche Scarlett Johanssonabbia ceduto. Secondo voci che sifanno ogni ora più insistenti l'attricesta per convolare a nozze con RyanReynolds. La musa di Woody Allen el'attore fanno coppia fissa da oltrenove mesi e ora, secondo la stampad'Oltreoceano, starebbero proget-tando il matrimonio.in molti sosten-gono che Ryan abbia lasciato la suaex storica, la cantante canadese Ala-nis Morisette proprio per la bionda esexy ScarlettL'attore avrebbe letteralmente persola testa per l'attricedi Match Point.Ma, nel caso la notizia venisse con-fermata, anche Reynolds deterereb-be un primato: far cambiare idea allaJohansson, single incallita e contra-ria alla monogamia. Non resta cheaspettare

Fuori programmabollente per glispettatori della tvfrancese, che assi-stevano a un'inter-vista della bellaEva Mendes. L'at-trice latina, inFrancia per pro-muovere il film"Live!", non si èaccorta che la scol-latura del suo abitosi spostava perico-losamente versodestra, offrendo unpanorama daOscar. Ignara, alladomanda 'quanticredi ti guardinonegli occhi quandoti parlano', la Men-des ha risposto:"Questa sera,immagino pochi".

Aida:"Vogliosposare Matteo"

Anna Valle, cinemae maternità

"Non vedo l'ora di sposareMatteo". Aida Yespica sor-

prende tutti e, dalle pagine delsettimanale Tu , mette fine allecontinue voci di tira-molla con

il fidanzato, il giocatore dellaRoma Matteo Ferrari. La sou-

brette del Bagaglino parla diun rapporto "ogni giorno più

bello" e aggiunge: "Oltre adessere una persona dolce egenerosa, è proprio l'uomo

ideale da sposare. Certo,siamo ancora giovani,

ma il nostro rapporto si sta consolidando".

Anna Valle accanto a Sergio Castellitto venerdìnel film tv di Canale 5 Fuga per la libertà. "Hoscelto di recitare in questo film principalmente peril mio ruolo, quello di Virginia: una donna forte ecoraggiosa che rappresenta l'unica presenza fem-minile nella storia. E poi volevo assolutamentefare un film con Castellitto, un attore che apprez-zo e da cui c'e' molto da imparare".

Mendes, problemial guardaroba!

Altro che curve mozzafiato eseno abbondante, per sedur-re in camera da letto PamelaAnderson usa... i tacchi aspillo. La ex bagnina, formo-sa, sexy e attraente, ha rac-contato di voler essere sem-pre glamour e di non poterfare a meno dei suoi stiletti,nemmeno a letto. Chissà se isuoi fan sono d'accordooppure dei tacchi alti fareb-bero pure a meno...

Pamela a letto coi tacchi a spillo

Reynolds - Johanssonsposi?