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Oggetto: Azienda Servizi Integrati SpA - Approvazione dello “schema regolatorio” relativo all’applicazione del nuovo metodo tariffario (MTI) ai sensi della Deliberazione n.643/2013 dell’AEEGSI, Programma degli Interventi (PdI) 2014-2018, Relazione di accompagnamento per la definizione della tariffa del SII , conseguenti valori tariffari per gli anni 2014-2015 e Piano Economico Finanziario 2014-2018. Deliberazione del Comitato Istituzionale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea d’Ambito. N.Registro int. 7 E’ richiesta l’Immediata Eseguibilità: SI X NO Atto che comporta impegno di spesa: SI NO X Allegati a corredo dell’atto N. 3 Deliberazione n. 7 di verbale della seduta del 13/05/2014 Protocollo Generale N. 445/14 IL COMITATO ISTITUZIONALE Pier Francesco Ghetti Albino Luise Maurizio Salvagno Conferma I.E.: SI X NO IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO

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Oggetto: Azienda Servizi Integrati SpA - Approvazione dello

“schema regolatorio” relativo all’applicazione del nuovo metodo

tariffario (MTI) ai sensi della Deliberazione n.643/2013

dell’AEEGSI, Programma degli Interventi (PdI) 2014-2018,

Relazione di accompagnamento per la definizione della tariffa del

SII , conseguenti valori tariffari per gli anni 2014-2015 e Piano

Economico Finanziario 2014-2018. Deliberazione del Comitato

Istituzionale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea

d’Ambito.

N.Registro int. 7

E’ richiesta l’Immediata Eseguibilità: SI X NO

Atto che comporta impegno di spesa: SI NO X

Allegati a corredo dell’atto N. 3

Deliberazione n. 7 di verbale

della seduta del 13/05/2014

Protocollo Generale N. 445/14

IL COMITATO ISTITUZIONALE

Pier Francesco Ghetti

Albino Luise

Maurizio Salvagno

Conferma I.E.: SI X NO

IL PRESIDENTE

IL SEGRETARIO

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Consiglio di Bacino “LAGUNA DI VENEZIA”

Prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014

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OGGETTO: Azienda Servizi Integrati SpA - Approvazione dello “schema regolatorio” relativo

all’applicazione del nuovo metodo tariffario (MTI) ai sensi della Deliberazione n.643/2013 dell’AEEGSI,

Programma degli Interventi (PdI) 2014-2018, Relazione di accompagnamento per la definizione della

tariffa del SII , conseguenti valori tariffari per gli anni 2014-2015 e Piano Economico Finanziario 2014-

2018. Deliberazione del Comitato Istituzionale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea d’Ambito.

VISTO l'atto del 17.12.2012 con il quale il Segretario del Comune di Venezia, in qualità di Ufficiale

rogante, dichiara istituito il Consiglio di Bacino “Laguna di Venezia” così come attestato dalla registrazione

della Convenzione sottoscritta dagli enti locali facenti parte dell'Ambito "Laguna di Venezia", Repertorio n.

130831 del 17.12.2012 e registrata il 21.12.2012 agli Atti Pubblici con il n. 1367, successivamente modificata

e sottoscritta in data 27.02.2014, n. di repertorio 130934, registrata il 04.03.2014 agli Atti Pubblici con il n.

272 a seguito dell‟istanza di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale ai sensi della deliberazione della

Giunta Regionale n. 856 del 04.06.2013 ;

VISTE in particolare le seguenti parti della citata Convenzione:

- art 9, comma 2, lettera i), ai sensi del quale è competenza dell‟Assemblea d‟Ambito l‟approvazione

del bilancio consuntivo;

- art. 12, comma 2, lettera d), ai sensi del quale è competenza del Comitato Istituzionale l‟adozione

dell‟atto da sottoporre all‟approvazione dell‟Assemblea nella materia di cui all‟art. 9, comma 2, lettera

i) (predisposizione del piano tariffario e relativi aggiornamenti);

- art. 17, ai sensi del quale per quanto non disciplinato nella Convenzione, si fa rinvio alle norme

previste dalla vigente legislazione per i Comuni;

IL COMITATO ISTITUZIONALE

DELIBERA

- di approvare il sottostante testo che costituisce la proposta di deliberazione da sottoporre

all‟approvazione dell‟Assemblea d‟Ambito:

VISTE le seguenti disposizioni di legge:

Decreto Legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”, parte terza che all‟art. 147 prevede che

i servizi idrici siano organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni in

attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, all‟art. 149 individua nel Piano economico Finanziario

uno dei documenti che costituiscono il contenuto del Piano di Ambito e che all‟art. 154 prevede e norma

la tariffa del servizio idrico integrato;

Decreto Legge n. 201/2011, art. 21, commi 13 e 19 che ha trasferito all‟Autorità per l‟Energia Elettrica

e il Gas (AEEG) “le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici”, tra le quali vi sono quelle,

previste dall‟art. 10, comma 14, lett. d) ed e) del Decreto Legge n.70/2011, di predisporre “il metodo

tariffario per la determinazione, con riguardo a ciascuna delle quote in cui tale corrispettivo si articola

della tariffa del servizio idrico integrato(…)” e di “approva[re] le tariffe predisposte dalle autorità

competenti”;

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Decreto Legge n. 179/2012, come convertito dalla Legge n. 221/2012, recante “Ulteriori misure urgenti

per la crescita del Paese”, che con l‟articolo 34, comma 29 modifica il comma 4 dell'articolo 154 del

D.lgs. n. 152/2006: "Il soggetto competente, al fine della redazione del piano economico-finanziario di

cui all'articolo 149, comma 1, lettera d), predispone la tariffa di base, nell'osservanza del metodo

tariffario di cui all'articolo 10, comma 14, lettera d), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70,

convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, e la trasmette per l'approvazione

all’Autorità per l'energia elettrica e il gas";

Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri del 20.07.2012 che specifica che l‟AEEG “predispone e

rivede periodicamente il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico

integrato (…), vigilando sull‟applicazione delle tariffe ed “approva le tariffe del servizio idrico

integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono compresi i servizi di captazione e

adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, proposte dal soggetto

competente sulla base del piano di ambito di cui all'art. 149 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n.

152, impartendo, a pena d'inefficacia prescrizioni. In caso di inadempienza, o su istanza delle

amministrazioni e delle parti interessate, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas intima l'osservanza

degli obblighi entro trenta giorni decorsi i quali, fatto salvo l'eventuale esercizio del

poteresanzionatorio, provvede in ogni caso alla determinazione in via provvisoria delle tariffe sulla

base delle informazioni disponibili, comunque in un'ottica di tutela degli utenti.”;

DATO ATTO che, in adempimento alla normativa sopra citata, l‟Autorità per L‟Energia Elettrica e il Gas e

il Sistema Idrico:

con Deliberazione 347/2012/R/IDR, come integrata e modificata dalle deliberazioni 412/2012/R/IDR e

485/2012/R/IDR, ha provveduto alla definizione dei contenuti minimi informativi e delle procedure di

raccolta dati in materia di servizio idrico integrato;

con Deliberazione 585/2012/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione del Metodo tariffario transitorio

(MTT) per la determinazione delle tariffe 2012 e 2013;

con Deliberazione 73/2013/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione delle linee guida per la verifica

dell‟aggiornamento del piano economico finanziario del piano d‟ambito e modifiche alla deliberazione

dell‟Autorità per l‟Energia Elettrica ed il Gas 585/2012/R/IDR”;

con deliberazione 271/2013/R/IDR ha esplicitato alcuni chiarimenti procedurali in ordine alla disciplina

tariffaria del servizio idrico stabilendo che ai fini dell‟approvazione da parte dell‟Autorità delle

predisposizioni tariffarie degli Enti d‟Ambito e dei soggetti competenti o comunque elaborate, ai sensi

delle Deliberazioni 585/2012/R/IDR e 88/2012/R/IDR, queste debbono essere corredate dell‟atto

deliberativo di approvazione da parte dell‟organo competente, nonché dei piani economico finanziari e

programmi degli interventi, coerentemente elaborati ed adottati, per ciascuna singola gestione;

con Deliberazione 643/2013/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione del Metodo Tariffario Idrico

(MTI) e delle disposizioni di completamento per la predisposizione delle tariffe degli anni 2014 e 2015;

con Determinazione 2/2014/R/IDR la Direzione Sistemi Idrici dell‟AEEGSI ha approvato la definizione

delle procedure di raccolta dati ai fini della determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato per

gli anni 2014 e 2015 ai sensi della Deliberazione 643/2013/R/IDR;

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con Determinazione 3/2013/R/IDR la Direzione Sistemi Idrici dell‟AEEGSI ha approvato gli allegati

n.1 e n.2 relativi rispettivamente allo schema degli interventi e alla relazione di accompagnamento

prevista al comma 5.3, lettera d), punto III, della Deliberazione 643//2013/R/IDR;

VISTA la Legge Regionale n.17/2012, “Disposizioni in materia di risorse idriche” che recepisce quanto

disposto dalla normativa nazionale e attribuisce le funzioni svolte dalle Autorità d‟Ambito del Servizio Idrico

Integrato ai nuovi Enti denominati Consigli di Bacino;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale prot n. 1006 del 5/06/2012 con la quale viene approvato lo

schema di Convenzione per la cooperazione degli enti locali appartenenti a ciascun ambito territoriale ottimale

del servizio idrico integrato e viene stabilito il procedimento da seguire per la sua approvazione da parte della

Conferenza d‟Ambito e di ogni singolo comune;

VISTA la Deliberazione prot. n. 606/1 di verbale del 26.07.2012 con la quale la Conferenza d‟Ambito

"Laguna di Venezia" ha approvato il sopra citato schema di Convenzione;

VISTO l'atto del 17.12.2012 con il quale il Segretario del Comune di Venezia, in qualità di Ufficiale

rogante, dichiara istituito il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia così come attestato dalla registrazione della

Convenzione sottoscritta dagli enti locali facenti parte dell'Ambito "Laguna di Venezia", Repertorio n. 130831

del 17.12.2012 e registrata il 21.12.2012 agli Atti Pubblici con il n. 1367;

VISTI i seguenti atti dell‟Autorità d‟Ambito Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia”:

Deliberazione prot. n. 866 del 31.12.2003 con la quale l‟Assemblea d‟Ambito ha approvato il Piano

d‟Ambito dell‟Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia", Piano d‟Ambito mai

aggiornato nei termini previsti dall‟art. 149, comma 1 del D.lgs. 152/2006 ed in particolare

relativamente al piano economico finanziario;

Deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 515 del 22.12.2003 di approvazione dello schema di

Convenzione per la regolazione dello svolgimento del Servizio Idrico Integrato dell‟Autorità d'Ambito

Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia" nel periodo di Salvaguardia, prot. n. 730 del 28.07.2004 di

approvazione degli allegati alla convenzione, prot. n. 285 del 28.02.07 di successive modifiche alla

convenzione e prot. n. 1064/IX di proroga della scadenza dei termini della stessa;

Deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 335/II di verbale del 11.03.2009 avente per oggetto

“Affidamento del Servizio Idrico Integrato. Ulteriore proroga scadenza termini Convenzione di

Salvaguardia.” che differisce la durata della salvaguardia del Servizio Idrico Integrato sino al

01.06.2009 alle medesime condizioni già sottoscritte dalle parti;

Deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 646/X di verbale del 29.05.2009 avente per oggetto

“Affidamento „in house‟ del Servizio Idrico Integrato” che ha stabilito:

di confermare che è affidata a VERITAS S.p.A. la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’AATO

“Laguna di Venezia” senza soluzione di continuità con l’affidamento in essere;

di confermare l’assegnazione a VERITAS S.p.A. della realizzazione del Piano d’Ambito,

approvato in data 31.12.2003 con deliberazione dell’Assemblea d’Ambito prot. n. 866 del

31.12.2003, e tutta la documentazione conseguente;

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di confermare che la durata dell’affidamento è stabilita sino al 31.12.2018, salva scadenza di

durata successiva disposta da questa Assemblea ovvero dalla legge;

di confermare che l’affidamento a VERITAS S.p.A. è regolato dalla Convenzione di Salvaguardia

in essere, sino all’approvazione della nuova Convenzione prevista dalla Deliberazione

dell’Assemblea d’Ambito prot. .n. 806 /VI di verbale del 30/07/2008;

deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 805/V di verbale del 30.07.2008; prot. n. 336/III di

verbale del 11.03.2009; prot. n. 470/V di verbale del 03.05.2010; prot. n. 1174/XIII di verbale del

22.11.2010; prot. n. 1257/XX di verbale del 22.12.2011 con le quali sono stati approvati il piano degli

interventi e il piano tariffario degli esercizi 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012;

PREMESSO CHE:

con deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 382/III di verbale del 14.03.2006 avente per

oggetto “Organizzazione del Servizio Idrico Integrato. Scelta della forma di gestione” si è stabilito che

la forma di gestione del servizio idrico integrato sia quella prevista dall‟articolo 113 del D. Lvo 267 del

2000, comma 5 lettera c), anche in relazione a quanto prevede il successivo comma 15 bis, secondo

periodo del citato Decreto;

con deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 806/VI di verbale del 30.07.2008 e prot. n. 646/X

del 29.05.2009 aventi per oggetto “Affidamento in house del Servizio Idrico Integrato” è stata affidata e

confermata fino al 31.12.2018 in base all‟art. 113, comma 5, lettera c) del D.Lgs. 267/2000, la gestione

del Servizio Idrico Integrato dell‟ATO Laguna di Venezia alla società VERITAS S.p.A.;

DATO atto che:

all‟esito di apposita istanza di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale, la Giunta Regionale,

con deliberazione n. 856 del 04.06.2013 avente per oggetto: “ Approvazione della proposta di

variazione degli Ambiti Territoriali Ottimali “Laguna di Venezia” e “Veneto Orientale”. Inclusione dei

Comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di

Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto e Zenson di Piave nell’Ambito Territoriale Ottimale

“Laguna di Venezia”, ha approvato, ai sensi dell‟art. 2 comma 2 della Legge Regionale n. 17 del

27.04.2012, la variazione degli Ambiti Territoriali Ottimali nonché gli elenchi dei Comuni di cui

all‟allegato A della sopra citata Legge Regionale, includendo pertanto nell‟Ambito Territoriale Ottimale

“Laguna di Venezia” gli 11 Comuni richiamati nell‟oggetto della citata deliberazione;

il percorso amministrativo di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale si è concluso a seguito

della sottoscrizione della “Convenzione per la cooperazione tra gli enti locali partecipanti compresi

nell‟ambito territoriale ottimale del Servizio Idrico Integrato “Laguna di Venezia”da parte di tutti e 36

Comuni appartenenti all‟ambito così come individuati nell‟allegato A alla Legge Regionale n. 17 del

27.04.2012 rideterminato per effetto della citata deliberazione di Giunta Regionale n. 856 del

04.06.2013;

a seguito dell‟allargamento dell‟ambito territoriale ottimale si è reso necessario provvedere

all‟affidamento del Servizio Idrico Integrato negli 11 Comuni (d‟ora in poi Comuni del basso Piave) che

sono stati inclusi per effetto della citata deliberazione di Giunta Regionale n. 856 del 04.06.2013 fino al

31.21.2018;

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con Deliberazione del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia Prot. n. 295/III di verbale del 25/03/2014

è stato affidato il Servizio Idrico Integrato nel territorio dei 11 Comuni del Basso Piave alla società

Azienda Servizi Integrati (A.S.I.) S.p.A con durata dal 1.04.2014 al 31.12.2018;

VISTE, in particolare, le seguenti disposizioni previste dalla Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR, art.

5:

“- 5.1 La tariffa è predisposta dagli Enti d’Ambito o dagli altri soggetti all’uopo competenti, come definiti

nell’Allegato A alla presente deliberazione, sulla base della metodologia di cui al precedente

Articolo 4 e dei dati già inviati nell’ambito del procedimento di raccolta dati disposto dalla

deliberazione 347/2012/R/IDR, come aggiornati ai sensi del successivo comma 5.2. A tal fine gli

Enti d’Ambito o gli altri soggetti competenti preposti validano le informazioni fornite dai gestori e le

integrano o le modificano secondo criteri funzionali al riconoscimento dei costi efficienti di

investimento e di esercizio.

- 5.2 La determinazione delle tariffe per l’anno 2014 si basa sui dati raccolti ai sensi della precedente

regolazione tariffaria transitoria, aggiornati con i dati di bilancio relativi all’anno 2012 o, in

mancanza, all’ultimo bilancio disponibile, trasmessi nelle modalità previste. Analogamente, per la

determinazione delle tariffe per l’anno 2015, i dati utilizzati saranno aggiornati con i dati di bilancio

relativi all’anno 2013 o, in mancanza, all’ultimo bilancio disponibile.

- 5.3 Entro il 31 marzo 2014, l’Ente d’Ambito o altro soggetto competente:

a) definisce gli obiettivi e, acquisita la proposta del gestore riguardo agli interventi necessari

al relativo conseguimento, redige il programma degli interventi (PdI) di cui al comma 4.2;

b) predispone la tariffa per gli anni 2014 e 2015 nell'osservanza del metodo di cui all’Allegato

A alla presente deliberazione;

c) redige coerentemente - ed adotta con proprio atto deliberativo di approvazione - il piano

economico finanziario (fino al termine dell’affidamento) che garantisca, ai sensi dell’art.

149, comma 4, del d.lgs.152/06, “il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e,

in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione,

anche in relazione agli investimenti programmati”;

d) ai fini dell’approvazione da parte dell’Autorità, trasmette lo schema regolatorio di cui

all’articolo 4, inviando:

i. il programma degli interventi, come disciplinato al comma 4.2;

ii. il piano economico-finanziario, che esplicita il vincolo ai ricavi del gestore e

il moltiplicatore tariffario teta (ϑ) che ciascun gestore dovrà applicare in

ciascun ambito tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015, secondo

quanto previsto al comma 4.2;

iii. una relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata;

iv. l’atto o gli atti deliberativi di predisposizione tariffaria ovvero di

approvazione dell’aggiornamento del piano economico-finanziario;

v. l’aggiornamento, ai sensi del precedente comma 5.2, dei dati necessari

richiesti. “

DATO ATTO che, in applicazione della normativa citata, compete al Consiglio di Bacino Laguna di

Venezia predisporre la tariffa del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e 2015 sulla base della metodologia

prevista dalla Deliberazione 643/2013/R/IDR dell‟AEEGSI e dei dati inviati dai Gestori;

VISTE le riunioni intercorse con ASI S.p.A, volte:

alla discussione ed all‟approfondimento delle questioni legate all‟aggiornamento tariffario 2014-

2015;

alla raccolta di dati tecnici ed economici necessari per la determinazione delle tariffe 2014-2015;

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alla verifica della validità delle informazioni e dei dati disponibili ai sensi della Deliberazione n.

347/2012/R/IDR;

all‟aggiornamento dei dati sopracitati nel rispetto delle disposizioni di cui alla Deliberazione n.

643/2013/R/IDR;

alla condivisione delle risultanze finali dell‟aggiornamento del Piano degli Interventi 2014-2018;

VISTA la note prot. n 7476 del 29.04.2014 (ns. prot. 419/2014) di ASI S.p.A. con la quale il Gestore ha

inviato al Consiglio di Bacino Laguna di Venezia formale istanza di aggiornamento tariffario per gli anni 2014

e 2015;

CONSIDERATO che il Gestore, in attesa di approvare il bilancio relativo all‟anno 2013, ha trasmesso dei

dati parziali per l‟anno 2013, per cui la determinazione dei conguagli maturati nell‟anno 2013 e del

moltiplicatore tariffario 2015 sono stati effettuati sulla base di stime;

VISTA la proposta di “schema regolatorio” redatta ai sensi dell‟art. 4 della Deliberazione

643/2013/R/IDR dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, formata dai seguenti documenti allegati al

presente provvedimento:

Allegato 1 – “Piano degli Investimenti 2014-2018 Gestore ASI SpA” predisposti sulla base della

proposte dei Gestori e seguendo le disposizioni stabilite dall‟AEEGSI con Deliberazione

643/2013/R/IDR e Determinazione 3/2014/R/IDR - DSID ;

Allegato 2 – “Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA” redatto secondo

gli schemi allegati alla della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR;

Allegato 3 – “Relazione d‟Accompagnamento alla predisposizione della tariffa per gli anni 2014 e

15 ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Gestore ASI SpA”;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO;

L’ASSEMBLEA D’AMBITO

su conforme proposta del Comitato Istituzionale prot. n. ___/_ di verbale del 13.05.2014

DELIBERA

1. Di prendere atto della documentazione trasmessa dal Gestore ASI SpA redatta ai sensi di quanto

previsto dalla Deliberazione AEEGSI n. 643/2013 e secondo gli standard indicati nelle

Determinazioni AEEGSI n. 2/2014 e n.3/2014;

2. Di approvare lo “schema regolatorio” del servizio idrico integrato per il Gestore ASI Spa dell‟ATO

del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia costituito dai seguenti documenti allegati al presente

provvedimento:

Allegato 1 – “Programma degli interventi 2014-2018 Gestore ASI SpA”;

Allegato 2 – “Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA”;

Allegato 3 – “Relazione d‟Accompagnamento alla predisposizione della tariffa per gli anni 2014

e 2015 ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Gestore ASI SpA”;

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Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014

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3. Di approvare di conseguenza per gli anni 2014 e 2015 i seguenti valori:

ASI S.p.A 2014 2015

Vincolo al Ricavo del Gestore (VRG) € 24.690.335 € 26.528.151

Fondo Nuovi Investimenti (FoNI) € 2.625.348 € 2.925.562

Moltiplicatore tariffario ϑ 1,149 1,232

Incremento annuale del moltiplicatore tariffario ϑ 1,080 1,072

Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All A del MTI) 1,090 1,090

4. Di riservarsi di ridefinire il moltiplicatore tariffario per l‟anno 2015 a seguito della trasmissione da

parte di ASI SpA dei dati consuntivi relativi all‟annualità 2013, nonché di eventuali nuovi coefficienti

di calcolo disposti da AEEGSI;

5. Di disporre la trasmissione della presente deliberazione e della documentazione suddetta all' Autorità

per l'Energia Elettrica e il Gas e ad ASI SpA;

Parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ex art. 49, D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267

IL DIRETTORE

Dott. Nicola Nardin

Si attesta la conformità alla normativa vigente, allo Statuto e ai Regolamenti

IL DIRETTORE

Dott. Nicola Nardin

La suestesa proposta di deliberazione viene approvata con voti unanimi legalmente espressi.

Su proposta del Direttore, con apposita votazione unanime, il presente provvedimento viene dichiarato

immediatamente eseguibile per motivi di urgenza, ai sensi dell‟art. 134 comma 4 D.Lgs. 267/2000.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO

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Azienda Servizi Integrati Spa

Proposta di tariffa MTI

anni 2014-2015

Programma degli Interventi

29 aprile 2014

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Programma degli Interventi

1

1. Caratteristiche del territorio e obiettivi generali della pianificazione

Quadro normativo di riferimento regionale

La Regione Veneto con la L.R. 5/98 ha suddiviso il proprio territorio in 8 Ambiti Territoriali Ottimali,

tra cui l’ATO “Veneto Orientale”, costituito da 104 Comuni appartenenti alle province di Treviso

(88 Comuni), Venezia (12), Belluno (3) e Vicenza (1).

L’ATO Veneto Orientale, con le determinazioni assunte nella seduta del 26.05.2005, oltre ad

individuare nell’in house providing la modalità di affidamento del S.I.I., ha a sua volta suddiviso in

due sub-ambiti il proprio territorio:

• Destra Piave, (54 Comuni)

• Sinistra Piave, (50 Comuni)

Figura 1: Territorio ATO "Veneto Orientale" suddiviso nei due sub ambiti: Destra Piave (affidato ad ATS

Srl), Sinistra Piave (affidato a Piave Servizi Scrl)

Nel territorio denominato “Sinistra Piave”, l’ATO ha disposto l’affidamento trentennale del servizio

idrico integrato a favore di Piave Servizi S.c.r.l., società consortile capogruppo della holding

contrattuale della quale fanno parte le società operative A.S.I. S.p.A., SILE PIAVE S.p.A. e S.I.S.P.

S.r.l..

Piave Servizi S.c.r.l., controllata interamente da tutti i Comuni dell’ambito territoriale della sinistra

Piave, ha funzioni di direzione e coordinamento unitari delle società operative del gruppo per

conto degli enti locali Soci contraenti.

Destra Piave ATS Srl Sinistra Piave

Piave Servizi Scrl

SISP Srl

ASI Spa

Sile Piave Spa

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Programma degli Interventi

2

Piave Servizi S.c.r.l.Piave Servizi S.c.r.l.

Comuni “Veneto Orientale Sinistra Piave”Comuni “Veneto Orientale Sinistra Piave”

ASI SpAASI SpA Sile Piave SpASile Piave SpA SISP SrlSISP Srl

11 Comuni11 Comuni 9 Comuni9 Comuni 30 Comuni30 Comuni

Attività di direzione, indirizzo e coordinamento

Attività di direzione, indirizzo e coordinamento

50 Comuni50 Comuni

AATO Veneto OrientaleAATO Veneto Orientale

Affidamento in house del SII

Affidamento in house del SII

Figura 1: Gruppo contrattuale Piave Servizi

Piave Servizi S.c.r.l. esercita l’affidamento tramite le società operative A.S.I. S.p.A., SILE PIAVE

S.p.A. e S.I.S.P. S.r.l., ciascuna nell’area di territorio rappresentata dai Comuni Soci delle società

medesime.

L’affidamento del SII è regolato da una apposita convenzione stipulata tra la Piave Servizi S.c.r.l. e

l’Autorità d’Ambito Territoriale Veneto Orientale in data 29/05/2008. Le tre società operative ASI

S.p.A., SISP S.r.l. e SILE PIAVE S.p.A. hanno sottoscritto in proprio la convenzione medesima al fine

di assicurare l’osservanza delle obbligazioni assunte dalla società capogruppo Piave Servizi S.c.r.l.

riguardanti la gestione operativa del Servizio Idrico Integrato.

La convenzione di affidamento prevede un periodo transitorio, che recentemente è stato

prorogato dall’ATO fino a novembre 2014, nel corso del quale ciascuna società operativa, sempre

sotto la direzione ed il coordinamento di Piave Servizi S.c.r.l., effettua il servizio, e realizza gli

investimenti in maniera autonoma ed indipendente nel territorio gestito. Nel corso di suddetto

periodo, inoltre, ciascuna società applica una propria articolazione tariffaria.

A seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 856 del 4.6.2013, i Comuni Soci di ASI SpA sono

entrati a far parte dell’Ambito Ottimale Laguna di Venezia. Il Consiglio di Bacino ha, pertanto,

affidato la gestione del SII negli 11 Comuni di riferimento ad ASI SpA per il periodo 1/4/2014-

31/12/2018.

A integrazione dei suddetti riferimenti normativi specifici sull’affidamento del S.I.I., si richiamano

le principali norme regionali di settore che integrano quelle nazionali e comunitarie:

- L.R. n. 17 del 27 aprile 2012 “Disposizioni in materia di risorse idriche”. Istituzione dei Consigli

di Bacino in sostituzione delle AATO e abrogazione della L.R. 27 marzo 1998, n. 5.

- D.G.R. n. 3856 del 15 dicembre 2009 “Individuazione degli agglomerati. Direttiva 91/271/CEE,

D. Lgs. 152/2006 e Piano di Tutela delle Acque”.

- D.G.R. 18/10/2005, n. 3111 “Diagnosi di vulnerabilità e progettazione di un sistema integrato

di urgenza e sicurezza del sistema idrico dell’A.A.T.O. Laguna di Venezia”

- D.G.R. 29/12/2004, n. 4458 “Competenze dell’A.A.T.O. per quanto riguarda la tipologia delle

opere, la programmazione, la progettazione esecutiva ed affidamento per esecuzione dei

lavori”

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Programma degli Interventi

3

- D.G.R. n. 4453 del 29 dicembre 2004 "Piano di Tutela delle Acque. Misure per il

raggiungimento degli obiettivi di qualita dei corpi idrici significativi"

- Circolare 9 agosto 2002, n. 12 "Norme di Attuazione del Piano Regionale di Risanamento delle

Acque. Testo coordinato con la normativa statale e regionale vigente in materia di tutela delle

acque dall'inquinamento"

- D.G.R. 16/06/2000, n. 1688 “Articolo 14, L.R. 27 marzo 1988, n.5, Modello strutturale degli

acquedotti del Veneto. Approvazione”

- Circolare n. 18 del 13.08. 1999 "Primi indirizzi operativi del D.lgs. 11.05.1999, n. 152 recante

"Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva

91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE

relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da

fonti agricole"

- D.G.R. 12/02/1999, n. 3888 “Convenzione tipo e disciplinare relativo ai rapporti tra A.A.T.O. e

Gestori dei Servizi Idrici Integrati”

- L.R. 27 marzo 1998, n. 5 "Disposizioni in materia di risorse idriche, istituzione del servizio idrico

integrato ed individuazione degli ambiti territoriali ottimali, in attuazione della legge 5 gennaio

1994, n. 36". Questa legge, relativa all’Istituzione dei Servizi Idrici Integrati, consente alla

Regione Veneto di dare pratica attuazione a livello regionale dei principi della L 36/94.

Vengono a riguardo individuati gli ambiti territoriali ottimali, disciplinate le forme ed i modi di

cooperazione tra Comuni e Province nonché i rapporti tra gli enti locali e i soggetti gestori dei

servizi pubblici di captazione, distribuzione ed erogazione di acqua ad usi civili, di fognatura e

di depurazione e rigenerazione delle acque reflue; vengono dettati inoltre i criteri per il

razionale utilizzo delle risorse idriche. La Legge e stata abrogata con l’emanazione della L.R. n.

17 del 27 aprile 2012.

- P.C.R. n. 962 del 1 settembre 1989 "Piano Regionale di Risanamento delle Acque"

- L.R. n. 33 del 16 aprile 1985 "Norme per la tutela dell'ambiente"

Si richiama, inoltre, una serie di norme nazionali che intendono tutelare la specificità di Venezia e

della sua laguna, e che costituiscono la “Legge Speciale per Venezia”:

- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 30 luglio 1999

“Limiti agli scarichi industriali e civili che recapitano nella laguna di Venezia e nei corpi idrici del

suo bacino scolante, ai sensi del punto 5 del decreto interministeriale 23 aprile 1998 recante

requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della

laguna di Venezia”

- Decreto del Ministro dell’ambiente 26 maggio 1999 “Individuazione delle tecnologie da

applicare agli impianti industriali ai sensi del punto 6 del decreto interministeriale 23 aprile

1998 recante requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per

la tutela della laguna di Venezia”

- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 9 febbraio

1999 “Carichi massimi ammissibili complessivi di inquinanti nella laguna di Venezia”

- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 16 dicembre

1998 “Integrazioni al decreto 23 aprile 1998 recante requisiti di qualità delle acque e

caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della laguna di Venezia e relativa

proroga dei termini”

- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il ministro dei lavori pubblici 23 aprile 1998

“Requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela

della laguna di Venezia”

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Programma degli Interventi

4

- Decreto-legge 29 marzo 1995, n. 96 “Interventi urgenti per il risanamento e l’adeguamento dei

sistemi di smaltimento delle acque usate e degli impianti igienico-sanitari nei centri storici e

nelle isole dei comuni di Venezia e di Chioggia”

- Decreto del Presidente della Repubblica 20 settembre 1973, n. 962 “Tutela della citta di

Venezia e del suo territorio dagli inquinamenti delle acque”

- Legge 16 aprile 1973, n. 171 “Interventi per la salvaguardia di Venezia”

Obiettivi generali della pianificazione

Si riportano di seguito gli obiettivi generali perseguiti dalla normativa regionale sul servizio idrico

integrato, coerenti con la normativa comunitaria e nazionale, con richiamo ai principali strumenti

adottati.

Il Piano di Tutela delle Acque (previsto dall’art. 121 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) costituisce lo

strumento con cui le Regioni tendono al raggiungimento e al mantenimento degli obiettivi di

qualità ambientale, esaminando i singoli corpi idrici regionali. Una prima stesura del Piano di

Tutela delle Acque è stata adottata con deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 4453

del 29/12/2004, integrata da deliberazioni successive.

La versione definitiva del Piano è entrata in vigore con Deliberazione della Giunta Regionale n. 842

del 15 maggio 2012 “Piano di Tutela delle Acque, D.C.R. n. 107 del 5/11/2009, modifica e

approvazione del testo integrato delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle

Acque (DGR n. 141/CR del 13/12/2011)”.

Con tale Piano la Regione Veneto individua gli strumenti per la protezione e la conservazione della

risorsa idrica, in applicazione del Decreto Legislativo n.152/2006 e in conformità agli obiettivi e alle

priorità d’intervento formulati dalle Autorità di Bacino.

Il Piano definisce gli interventi di protezione e risanamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei

e l’uso sostenibile dell’acqua, individuando le misure integrate di tutela qualitativa e quantitativa

della risorsa idrica, che garantiscono anche la naturale autodepurazione dei corpi idrici e la loro

capacita di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.

Il documento “Indirizzi di Piano”, che costituisce una parte del Piano di Tutela delle Acque,

contiene l’individuazione degli obiettivi di qualità e le azioni previste per raggiungerli: la

designazione delle aree sensibili, delle zone vulnerabili da nitrati e da prodotti fitosanitari, delle

zone soggette a degrado del suolo e desertificazione; le misure relative agli scarichi; le misure in

materia di riqualificazione fluviale.

Le Norme Tecniche di Attuazione del medesimo Piano, invece, contengono la disciplina delle aree

richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento (aree sensibili,

zone vulnerabili, aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano), la disciplina degli

scarichi, la disciplina per la tutela quantitativa delle risorse idriche.

Il Piano Direttore 2000 (DCR 01.03.2000, n.24) costituisce il più recente strumento di

programmazione della Regione Veneto per gli interventi di prevenzione dell’inquinamento e il

risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella laguna di

Venezia. Con questo documento vengono fissati gli obiettivi di disinquinamento, individuate le

linee guida e le strategie operative relativamente agli interventi nei settori civile ed urbano diffuso,

industriale, agro-zootecnico e del territorio, anche a riguardo all’abbattimento delle emissioni

gassose, alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti inquinati.

La finalità del Piano Direttore 2000 e quello di ridurre i carichi inquinanti complessivamente

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Programma degli Interventi

5

sversati in laguna a livelli tali da assicurare stabilmente alla Laguna di Venezia le caratteristiche di

mesotrofia che le sono proprie.

Il Piano Regionale di Risanamento delle Acque, approvato dalla Regione del Veneto nel 1989,

rappresenta lo strumento principale per quanto riguarda la pianificazione degli interventi di tutela

delle acque, di differenziazione e ottimizzazione dei gradi di protezione del territorio, di

prevenzione dei rischi da inquinamento, di individuazione delle strutture tecnico-amministrative

deputate alla gestione del disinquinamento.

Il P.R.R.A. si pone quali obiettivi il miglioramento dell’ecosistema idrico interno alla regione

e all’alto Adriatico e il raggiungimento del massimo grado di protezione delle risorse idriche,

compatibili con lo stato di fatto infrastrutturale e con le previsioni di sviluppo.

Le strategie che il P.R.R.A. prevede di utilizzare per il raggiungimento dell’ottimale grado di

protezione dell’ambiente idrico, sono riconducibili all’individuazione di zone omogenee

caratterizzate da diversi indici di protezione dall’inquinamento in funzione della vulnerabilità dei

corpi idrici. Tali zone sono il risultato della intersezione tra le aree tributarie principali e le fasce

omogenee.

Il Piano articola la depurazione in diversi livelli di trattamento, per classi di potenzialità degli

impianti di depurazione e per zone territoriali omogenee, richiedendo depurazioni maggiori per

aree a vulnerabilità piu elevata.

Il Piano inoltre individua e vincola gli schemi principali delle reti fognarie precisando il bacino

servito, l’ubicazione degli impianti di potenzialità superiore a 5.000 A.E. ed il corpo ricettore.

La scelta di privilegiare gli impianti consortili e stata dettata dalla maggiore affidabilità degli

impianti di depurazione di media – grande dimensione che possono utilizzare tecnologie più

affidabili rispetto ad impianti di piccole dimensioni, sparsi nel territorio, a servizio dei singoli

comuni, che risultano essere oltre che scarsamente affidabili anche di difficile ed onerosa

gestione.

Il Piano prevede, pertanto, limiti di accettabilità per gli scarichi dei depuratori pubblici,

differenziati per zona e per potenzialità, via via piu severi con l’aumentare della vulnerabilità del

territorio e della protezione delle risorse idriche; sono riservati perciò limiti

di accettabilità più restrittivi per scarichi ricadenti nella fascia della ricarica degli acquiferi, nel

bacino scolante della Laguna di Venezia e recapitanti nei corsi d’acqua destinati alla

potabilizzazione (Po, Adige, Bacchiglione, Sile, Livenza).

La Giunta Regionale del Veneto, con deliberazione n. 1688 del 16.6.2000, ha approvato il Modello

Strutturale degli Acquedotti del Veneto (M.O.S.A.V.), previsto dall’art. 14 della suddetta L.R.

5/1998, al fine di coordinare le azioni delle otto Autorità d’ambito istituite con la legge medesima.

Tale elaborato, adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83 CR del 07.09.1999, ha

acquisito i pareri favorevoli della VII Commissione consiliare regionale, delle Autorità di Bacino

nazionali dei fiumi dell’Alto Adriatico, del fiume Adige e del fiume Po, e del Magistrato alle Acque.

Tale elaborato, successivamente adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83 CR del

07.09.1999, consiste nell’individuazione degli schemi di massima delle principali strutture

acquedottistiche della regione, nonché delle fonti da salvaguardare per risorse idriche per uso

potabile.

Il dettato della legge in questione offre la grande occasione di razionalizzare i sistemi idrosanitari

(acquedotti e depurazioni) veneti con chiari obiettivi di funzionalità e di economia, ma anche di

sicurezza dei relativi servizi. L’obiettivo finale è quello di garantire ai cittadini la piena e sicura

disponibilità di un prodotto indispensabile quale l’acqua potabile, nonché il suo riutilizzo dopo

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l’uso. Per raggiungere efficacemente tale obiettivo occorre una gestione unitaria degli acquedotti,

delle fognature e degli impianti di depurazione corrispettivi, considerandoli momenti successivi di

un unico percorso di uso dell’acqua, percorso chiamato appunto “ciclo integrato dell’acqua”.

Il MOSAV intende innanzitutto rimuovere gli inconvenienti causati dall’eccessiva frammentazione

delle strutture acquedottistiche attuali, mediante l’accorpamento massiccio dei piccoli e medi

acquedotti, onde ricavare consistenti effetti di economia di scala e di risorsa, nonché di

funzionalità.

Si tende quindi all’interconnessione delle grandi e medie condotte di adduzione esistenti, per

ottenere un sistema acquedottistico veneto di tipo reticolare, capace di eliminare i rischi funzionali

delle condotte e i rischi di fallanze delle fonti, migliorando sensibilmente l’affidabilità del servizio.

Caratteristiche del territorio e dell’infrastruttura

Quanto segue illustra le peculiarità di A.S.I. Spa, dove e come opera, quali sono i caratteri salienti

della società e le prospettive future.

L’Azienda Servizi Integrati S.p.A. di San Donà di Piave - VE (ex Consorzio per l’Acquedotto del Basso

Piave) è stata fondata nei primi anni Trenta per la gestione consortile del servizio di acquedotto e

la realizzazione delle opere ad esso collegate in una zona scarsamente fornita.

Nel corso degli anni il Consorzio, nato in una realtà prettamente agricola, ha provveduto alla

realizzazione delle opere di acquedotto in tutto il bacino dei comuni consorziati ed alla loro

gestione.

L’attuale conformazione dei Comuni soci - costituita dai comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto,

Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di

Mosto, Zenson di Piave - è frutto della loro progressiva adesione alla municipalizzata completatasi

nella seconda metà degli anni ’70 con l’ingresso del comune di Zenson di Piave.

L’Azienda si trova ora ad operare in un territorio densamente abitato nel quale si sono avuti

profondi cambiamenti con caratteristiche territoriali ed economiche differenziate (industrie nei

Comuni dell’entroterra e turismo nelle località balneari di Jesolo, Caorle ed Eraclea).

Il Consorzio, in base a quanto previsto dall’art.60 della Legge 08/06/1990 n.142, si trasforma nel

1995 in Azienda Speciale Consortile, andando così ad assumere una propria personalità giuridica

ed una maggiore autonomia imprenditoriale.

Nel 1998 è iniziato il percorso di accorpamento in un unico soggetto di riferimento del Ciclo

Integrato delle Acque (rif. Legge Galli n. 36/94), percorso conclusosi dopo circa tre anni con

l’acquisizione della gestione del servizio di fognatura e depurazione di tutti i comuni serviti da

acquedotto.

Successivamente, dal 1° Maggio 2002, l'Azienda si trasforma, secondo i dettami dell’art. 115 D.Lgs.

267/2000 integrato e modificato dall’art. 35 della Legge n. 448/2001, da Azienda Speciale in

Società per Azioni, cambiando la propria ragione sociale in Azienda Servizi Integrati S.p.A. (A.S.I.

S.p.A.), per dar vita a concrete prospettive di sviluppo, in linea con le più moderne tendenze

economiche del settore, ponendosi per una maggiore apertura ed integrazione nei mercati delle

Public Utilities e per un servizio sempre più qualificato alla clientela.

Per quanto riguarda il settore del servizio idrico integrato l'Azienda Servizi Integrati S.p.A., con le

aziende "Servizi Idrici Sinistra Piave S.r.l." con sede a Codognè (TV) e "Azienda Servizi Pubblici Sile-

Piave S.p.A.", con sede a Roncade (TV), faceva parte di un gruppo contrattuale la cui capogruppo

"Piave Servizi Scrl" operava sulla base di un contratto di affidamento sottoscritto con l’AATO

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Veneto Orientale. Tale contratto, che aveva durata trentennale (dal 2008 al 2037), è stato firmato

anche da ASI Spa unitamente alle altre due società operative.

Dal 01/04/2014 l’Azienda è entrata a far parte del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, cessando

la funzione di Società operativa di Piave Servizi scrl e ottenendo l’affidamento diretto in qualità di

gestore del SII; l’altra società che opera attualmente nel Consiglio di bacino suddetto è la società

Veritas SpA di Venezia.

Nel 2001 l’Azienda ha conseguito l’importante traguardo della Certificazione del proprio Sistema di

Qualità Aziendale secondo la norma UNI EN ISO 9001.

ASI SpA nel corso degli anni ha mantenuto e sviluppato ulteriormente il Sistema di Qualità

Aziendale, conseguendo la certificazione UNI EN ISO 9001:2008.

L’Azienda, possiede un moderno laboratorio di analisi accreditato ai sensi della norma UNI CEI EN

ISO/IEC 17025:2005 e ai documenti prescrittivi ACCREDIA (N° Accr. 506). Il sistema qualità in

oggetto, introducendo specifiche procedure ad assicurazione e valutazione di qualità delle attività

analitiche svolte, integra quello di carattere gestionale più generale, realizzato dall’Azienda Servizi

Integrati S.p.A. ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008. Inoltre gran parte della progettazione e

direzione lavori delle opere di competenza è svolta attraverso una Sezione interna denominata

Nuove Opere, che svolge l’attività secondo le procedure previste dal Sistema di Qualità.

Da dicembre 2011 A.S.I. S.p.A. ha ottenuto anche la certificazione secondo la norma UNI EN ISO

14001:2004 per le attività di: "Progettazione opere, captazione, potabilizzazione ed adduzione

dell'acqua erogata nei comuni di: Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile

di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto, Zenson di Piave".

L’azienda ha adottato anche un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) allo scopo di raggiungere un

miglioramento delle performance ambientali, rispettando i principi fondamentali di gestione,

ossia: impegno e politica dell'ambiente, pianificazione degli aspetti ambientali, attuazione e

funzionamento, misurazione e valutazione, revisione e miglioramento. In data 4 luglio 2012 è stata

ottenuta la convalida della dichiarazione ambientale rispetto ai requisiti del Regolamento EMAS

per la sede legale ed il sito di Torre Caligo da parte dell'Ente di Certificazione IMQ, con

Registrazione da parte del Comitato per l'Ecolabel e per l'Ecoaudit.

Attualmente l’Azienda fornisce acqua potabile ad un territorio di circa 132.000 abitanti residenti a

cui si aggiungono circa 100.000 abitanti fluttuanti derivanti dal flusso turistico. . Il servizio è reso a

più di 63.000 utenze tra domestiche, commerciali, industriali, agricole, turistiche, ecc. per un

totale di circa 20 milioni di mc. di acqua consegnata. L’azienda provvede successivamente al

collettamento ed al trattamento di circa 14 milioni di metri cubi di acque reflue urbane che, dopo

un’adeguata depurazione, vengono restituite all’ambiente.

Il complesso sistema di captazione e produzione di acqua potabile ed il sistema di distribuzione

all’utenza è costituito, oltre che da una rete idrica di circa 1.700 km, da quattro punti di

approvvigionamento, dei quali due sono campi pozzi e due impianti di captazione di acque

superficiali.

I campi pozzi sono situati in Comuni al di fuori del comprensorio servito, nelle località di Candelù in

comune di Maserada sul Piave e Roncadelle in comune di Ormelle; essi prelevano acqua dalla falda

artesiana, a diverse profondità, per inviarla alla distribuzione di una parte dei comuni serviti,

attraverso due acquedotti, uno derivato dall’impianto Candelù, a destra del Piave, ed uno derivato

dall’impianto Roncadelle, a Sinistra del Piave. Tali sistemi sono collegati per l’interscambio con gli

altri due della zona litoranea denominati Acquedotto del Sile (derivato dall’impianto di

potabilizzazione di “Torre Caligo” a Jesolo ) e Acquedotto del Livenza ( derivato dall’impianto di

potabilizzazione “Boccafossa” di Torre di Mosto).

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I due impianti di potabilizzazione hanno la loro ragione nel soddisfacimento delle richieste estive

di utenza delle zone turistiche di Caorle e Jesolo, tanto che uno di questi è a funzionamento

stagionale.

Infatti durante il periodo estivo (maggio-settembre) viene avviato l’impianto di produzione del

Livenza mentre quello del Sile a Jesolo aumenta considerevolmente la sua produzione.

Quest’ultimo impianto è dotato, in particolare, di un innovativo sistema di trattamento delle

acque che agisce tramite un bacino artificiale detto “bacino di lagunaggio” nel quale fluisce a

gravità l’acqua del Sile prima di essere prelevata per le successive fasi di potabilizzazione. Tale

bacino avente estensione di circa 40.000 m2 per un volume di riempimento di 230.500 mc,

costituisce una riserva per i casi di emergenza legati a fenomeni di inquinamento del Sile e

soprattutto costituisce un primo trattamento dell’acqua prelevata grazie a fenomeni

microbiologici che si instaurano.

L’acqua prelevata dai pozzi è comunque una parte consistente della produzione, pari a circa il 60 %

della produzione annua.

Il sistema della rete idrica è completamente interconnesso e ciò permette di garantire lo scambio

tra i 4 punti di approvvigionamento, in modo da garantire sempre un servizio minimo, anche in

caso di eventi eccezionali che riducano temporaneamente la funzionalità di uno di questi. Infatti in

caso di mancata produzione di acqua di pozzo, il sistema idrico complessivo può essere

configurato in modo da sostituire la stessa, almeno in parte, con l’acqua prodotta dagli impianti di

potabilizzazione. Tutti gli impianti di produzione e pompaggio che insistono sulla rete idrica

potabile, inoltre, sono telecontrollati a distanza da un centro di supervisione automatizzato.

Tale sistema è stato sviluppato al fine di visualizzare/controllare le condizioni di funzionamento

delle varie unità di produzione e pompaggio.

Esso gestisce i diversi segnali di stato realizzati (presenza tensione, allagamenti, funzionamento

pompe ecc.) e monitora le variabili di processo disponibili (portate, pressioni, livello, parametri

chimico-fisici) controllandone i limiti di allarme impostati e provvedendo ad emettere e registrare

opportune segnalazioni; tutti i dati acquisiti vengono infine raccolti in un database di gestione. Il

controllo qualitativo dell’acqua potabile viene effettuato dal laboratorio interno.

Il sistema fognario gestito dall’Azienda è costituito essenzialmente dai singoli sistemi fognari

comunali, non collegati tra loro, diversamente da quanto accade per la rete idrica. L’acquisizione

di ASI SpA delle fognature dai rispettivi Comuni è avvenuta tra il 1998 ed 2002. L’azienda si

occupa, inoltre, della gestione e dello sviluppo degli impianti di depurazione deputati al

trattamento delle acque reflue ad essi convogliati prima di essere restituite all’ambiente. ASI S.p.a.

sta sperimentando, in particolare, l’abbandono dell’uso del cloro in depurazione per favorire

l’impiego di una tecnologia innovativa che favorisce il raggiungimento di obiettivi di qualità

ambientale.

Di seguito vengono riportate tabelle e grafici sintetici sulle strutture aziendali.

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Fonti di approvvigionamento

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Infrastrutture reti idriche

Infrastrutture impianti depurazione

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2. Criticità nell’erogazione del SII

Di seguito si descrivono e si analizzano le criticità del SII nel territorio di competenza di A.S.I. SpA,

costituito da quello degli 11 Comuni azionisti (Caorle, Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo,

Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto in Provincia di Venezia,

Cessalto, Zenson di Piave in Provincia di Treviso), suddividendole per aree tematiche e sotto-aree

identificate da apposito codice e precisa localizzazione.

L’analisi fa riferimento al periodo temporale 2014-2017 nel quale è previsto di intervenire con il

Programma degli Interventi per risolvere le criticità medesime; una parte degli interventi previsti è

precisamente individuata e deriva dalla programmazione prevista dal Piano d’Ambito di origine

(arco temporale 2008-2037) nel quale sono previsti gran parte degli interventi necessari nel lungo

periodo per i territori interessati (vedi allegato alla presente). Tutte le considerazioni di seguito

riportate fanno riferimento alla situazione esistente a fine anno 2013.

A. Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione)

A1 Assenza di infrastrutture di acquedotto:

non risultano criticità relative alle infrastrutture della rete acquedottistica principale; infatti il

territorio del SII è completamente servito dal punto di vista della captazione ed adduzione

mediante n. 4 punti di prelievo (n. 2 da campi pozzo a nord – Candelù di Maserada sul Piave TV

e Roncadelle di Ormelle TV - e n. 2 da fiume mediante impianti di potabilizzazione a sud –

Fiume Sile a Jesolo VE e Fiume Livenza a Boccafossa di Torre di Mosto VE). I punti di prelievo

suddetti sono collegati agli impianti di accumulo e pompaggio mediante adduttrici di vari

diametri, estese complessivamente circa 60 km, che consentono il trasferimento a “bassa”

pressione dei volumi di produzione ai diversi punti di accumulo e distribuzioni dislocati sul

territorio. In particolare gli impianti di potabilizzazione da fiume, a forte variazione produttiva,

consentono di far fronte alle elevate variazioni di richiesta idrica, peculiari del litorale a forte

vocazione turistica (Jesolo, Eraclea, Caorle).

A2 Alto tasso di interruzioni impreviste di fornitura:

la captazione e l’adduzione possono subire interruzioni che dipendono principalmente da

rotture delle adduttrici, senza però, dati i tempestivi interventi di riparazione effettuati,

trovare un effetto sensibile sul servizio finale; il sistema idrico è infatti organizzato in modo che

gli accumuli di acqua, per interruzioni di breve periodo, e l’elevata interconnessione delle reti

di distribuzione possono garantire la continuità del servizio, senza ripercussioni sull’utenza.

Problematiche derivanti da possibile inquinamento delle fonti di approvvigionamento non

risultano critiche: la qualità dei pozzi risulta stabile mentre fenomeni di inquinamento dei fiumi

vengono superati con la sospensione temporanea dell’attingimento, sospensione possibile

grazie agli accumuli in distribuzione ed alla riserva costituita dal bacino di lagunaggio gestito

presso l’impianto di Torre Caligo a Jesolo. Relativamente alle rotture delle adduttrici il

problema è legato alla vetustà delle stesse. Il PDI prevede pertanto interventi di risoluzione di

parte delle criticità mediante rifacimento di un tratto di condotta adduttrice in sx Piave (da

Ponte di Piave TV a Noventa di Piave VE); successivi interventi dovranno completare la

sostituzione di tali adduttrici, anche in dx Piave, mentre per quanto riguarda le captazioni è

previsto di realizzare nuovi pozzi per potenziare i punti di prelievo da falda al fine di dare

sostegno alla produzione da fiume (razionalizzazione della produzione nel periodo invernale,

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sostegno nel periodo estivo di massima produzione) fornendo nel contempo una maggior

copertura dal rischio di inquinamento dei fiumi e/o rischio siccità.

A3 Bassa pressione:

non vi sono criticità di tale specie per quanto riguarda captazione e adduzione; la diminuzione

della prevalenza dei pozzi, che sono a risalienza naturale, riscontrata in passato in

corrispondenza a particolari periodi siccitosi, non ha finora mai comportato riduzioni di

produzione e conseguenti abbassamenti delle pressioni di gestione delle reti; in particolare la

riduzione della prevalenza dei pozzi è stata mitigata con la costruzione dei nuovi impianti di

pompaggio con adeguate quote di prelievo dell’acqua. La costruzione di nuovi pozzi, riportata

nel precedente punto A2, consentirà di ridurre eventuali criticità future.

A4 Vetustà delle reti e degli impianti:

gli impianti e le reti hanno tassi di vetustà diversi. In particolare gli impianti di rilancio dei

campi pozzi, come anzidetto, sono stati realizzati circa 20 anni fa ed essendo relativamente

recenti non hanno necessità di grandi interventi di manutenzione, mentre gli impianti di

potabilizzazione sono costituiti da diverse sezioni con vetustà progressive. Pertanto questi

ultimi hanno necessità di manutenzioni straordinarie annuali, soprattutto alle strutture dei

fabbricati. Nel PDI è prevista una quota annuale dedicata in parte anche a tali interventi, che

annualmente vengono dettagliati nel budget aziendale insieme con quelli relativi a tutte le

manutenzioni straordinarie dell’anno. Si rileva inoltre, anche se non compresi nel piano di

intervento poiché programmabili a medio termine, la necessità di effettuare una

manutenzione straordinaria dell’opera di presa dell’impianto di potabilizzazione di Boccafossa,

al fine di evitare il continuo accumulo di sedimenti, ed alle opere idrauliche/carpenterie del

decantatore 1 del potabilizzatore di Jesolo. Una attenzione particolare invece deve essere

posta alla vetustà delle condotte adduttrici, specialmente quelle provenienti dai campi pozzo

precedentemente citati. La sostituzione delle condotte è estremamente importante per

evitare possibili disagi all’utenza, che si potrebbero verificare a seguito del progressivo

deterioramento delle adduttrici, per limitare perdite d’acqua diffuse e puntuali (rotture),

particolarmente frequenti per l’adduttrice di sinistra Piave, con ricaduta sui costi di gestione e

di intervento per riparazione. Il PDI prevede come precedentemente detto la sostituzione del

tratto sud della condotta adduttrice sx Piave proveniente dai pozzi di Roncadelle per circa 10

km;

A5 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità.

B. Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione)

B1 Vetustà delle reti e degli impianti:

le reti servite sono state realizzate a partire dal 1932 circa, anno in cui venne realizzata la

condotta adduttrice dx Piave dal Consorzio per l’Acquedotto del Basso Piave (dal quale ha

originato ASI SpA), realizzando la rete distributrice principale che venne completata nel 1951

con il Comune di Caorle. Successivamente, anche con l’ingresso nel Consorzio di alcuni nuovi

Comuni (Fossalta di Piave, Cessalto e Zenson di Piave) venne completata la rete distributrice

che allo stato attuale è costituita da circa km 1.640. La vita media delle condotte aziendali e di

circa 45 anni, e pertanto è evidente che necessiti di una consistente opera di manutenzione

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straordinaria al fine di ridurre le perdite d’acqua e i costi di gestione. Tali criticità dovranno

essere risolte con interventi continui di sostituzione delle condotte più vetuste, e il PDI

prevede sia un importo da precisare nel budget annuale, sia interventi specifici per le condotte

più importanti, come per esempio il progetto di Rinnovo e potenziamento della condotta

S.Donà - Ponte Triangolo 2° stralcio, che è in corso di realizzazione nei Comuni di San Donà di

Piave, Eraclea e Torre di Mosto (circa 8,7 km). Altro intervento previsto dal Piano è da

realizzarsi a Caorle per sostituzione di circa km 2 di condotta obsoleta.

Per quanto riguarda gli impianti di accumulo e pompaggio molti di questi sono stati

ammodernati a partire dal 1990 sostituendo le apparecchiature elettromeccaniche ormai

obsolete con sistemi moderni a giri variabili e gli edifici sono stati e continuano ad essere

manutenuti con interventi straordinari annuali; non vi sono pertanto criticità rilevanti, salvo la

necessità di realizzare in futuro nuovi impianti per potenziamento di alcuni pompaggi esistenti

in alcuni casi non ancora aggiornati. Alcuni di questi (es.: Ceggia) potranno essere realizzati a

medio termine, mentre altri sono previsti già da PdL (progetto esecutivo per impianto Caorle,

progetto preliminare in corso per impianto Dune di Jesolo).

B2 Qualità dell’acqua non conforme agli usi umani:

non risultano attualmente criticità di tale fattispecie; il monitoraggio continuo della qualità

dell’acqua prodotta presso i campi pozzi ed il controllo di processo effettuato per gli impianti

di potabilizzazione da superficie, comprendente l’analisi di tutte le possibili interferenze

derivante da trattamenti (reagenti, materiali, processi) garantiscono il mantenimento degli

standard qualitativi di riferimento.

B3 Restrizioni all’uso:

non risultano attualmente criticità di tale fattispecie sia per gli aspetti qualitativi, che non

hanno mai determinato richieste di deroghe, né per gli aspetti quantitativi, che anche in

periodi siccitosi, non hanno richiesto riduzioni delle pressioni di erogazione.

B4 Alto livello di perdite e presenza di perdite occulte:

il livello di perdite che viene registrato mediante misurazioni nei punti di produzione, negli

impianti di accumulo e pompaggio e all’utenza, verificando accuratamente il bilancio idrico

complessivo, risulta attestarsi intorno al 25% medio sull’intero comprensorio servito.

Sicuramente è un dato di criticità da tenere sotto controllo e d’altra parte sarà sicuramente

migliorato mediante la sostituzione della condotta adduttrice sx Piave, che è sede di una parte

consistente delle perdite occulte. Si valuta infatti che le perdite in adduzione siano circa il 6%,

mentre in distribuzione circa 16%. La rimanente parte del 3% è dovuto a perdite diverse

(lavaggi condotte, scarichi per riparazioni, rotture, ecc.). L’Azienda comunque fa il

monitoraggio continuo delle perdite delle condotte effettuando annualmente una campagna

di ricerca perdite su circa 350 km di rete, utilizzando personale aziendale che è dotato di

adeguata strumentazione (correlatore e altri strumenti di indagine basati sulla propagazione

del rumore/vibrazioni e analisi degli spettri di frequenza).

B5 Alto livello di interruzioni impreviste della fornitura:

il livello di interruzioni impreviste dipende essenzialmente dalle rotture delle condotte vetuste,

e quindi è risolvibile con la progressiva sostituzione delle stesse. Al precedente punto B1 sono

stati riportati gli interventi previsti dal piano che coprono le zone a criticità più elevata in

relazione a rotture delle condotte a tasso di accadimento più elevato. Il livello di interruzione

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medio comunque non può essere considerato alto in quanto il numero di ore di interruzione

del servizio (sia per imprevisti che programmate) per ogni chilometro di rete in un anno è circa

pari a uno.

B6 Bassa pressione:

i valori di pressione in distribuzione garantiscono generalmente i 25 m c.a. e non si rilevano

aree di particolare criticità. Nelle aree del territorio in cui esistono fabbricati superiori a tre

piani, le amministrazioni comunali prescrivono l’uso di impianto autoclave per garantire in ogni

caso l’utenza.

B7 Mancato raggiungimento della dotazione minima garantita:

tutte le utenze usufruiscono della dotazione minima garantita, che, con le flessibilità di

approvvigionamento e di adduzione, viene assicurata su macrozona anche in caso di rotture su

adduttrici o guasti ad impianti di distribuzione.

B8 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità.

C. Criticità del servizio di fognatura

C1 Assenza del Servizio:

tutti gli undici comuni di competenza aziendale sono dotati di reti (miste o separate) e impianti

fognari di depurazione. Facendo riferimento alla totalità delle utenze idriche allacciate

(63.231), mediamente le utenze che risultano essere allacciate a fognatura è di circa 85%

(depurate circa 84%); in realtà, data la conformazione del territorio servito dalla rete idrica

comprendente vaste aree agricole, molte utenze isolate difficilmente sono raggiungibili dalla

rete fognaria senza dover affrontare costi elevati rispetto ai risultati raggiunti. In realtà le

utenze che effettivamente si potranno allacciare sono molto limitate, e quindi si può

concludere che non vi sono aree consistenti non servite, considerati i costi di allacciamento

sostenibili in un’analisi costi-benefici. Nel PDI è previsto un intervento in una zona non servita

del Comune di Zenson di Piave (fognatura nera in Via Rossini, Vivaldi, S.Antonio e Premuda), in

uno dei comuni che ha il più basso rapporto tra utenze fognarie servite e utenze idriche (pari a

circa 48%). Il comune in questione è dotato di reti separate;

C2 Vetustà delle reti e degli impianti:

tutte le reti fognarie hanno consistenti necessità di manutenzione straordinaria per evidente

vetustà delle condotte (in molti casi però non è nota l’epoca di costruzione), così come gli

impianti di sollevamento fognario. Naturalmente nei Comuni dove esistono reti fognarie miste

gli interventi consistono nella realizzazione di nuove reti fognarie nere, lasciando le miste ad

uso acque meteoriche. Nel PDI è previsto un intervento di separazione delle reti a Fossalta di

Piave con un primo stralcio della rete del Bacino Est che prevede di realizzare una parte di rete

nera mantenendo anche la mista esistente fino alla realizzazione del 2° stralcio dell’opera.

Altre manutenzioni straordinarie sono eseguite su vari tratti di rete mediante il budget

annuale;

C3 Alto tasso di fuoriuscite:

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non si ha riscontro di fuoriuscite natura accidentale di reflui fognari, fatti salvi i casi di sfioro

delle acque provenienti da reti fognarie miste in caso di eventi di pioggia intensi.

C4 Alta frequenza di allagamenti:

in generale le reti fognarie esistenti sono sottodimensionate in riferimento agli eventi di

pioggia più recenti, poiché sono state dimensionate con tempi di ritorno attualmente

insufficienti (es: 6 anni a Jesolo). Quindi i fenomeni di allagamento sono ricorrenti, seppure

non altamente frequenti in zone specifiche. Inoltre piccoli interventi di manutenzione eseguiti

negli anni passati hanno in parte risolto tali problematiche che in molti casi non si sono

ripresentate. Nel caso specifico del Comune di Fossalta inoltre il progetto citato

precedentemente Bacino Est che prevede il mantenimento temporaneo di una fognatura mista

porta ad un miglioramento anche del volume d’invaso per contrastare gli allagamenti.

C5 Altre criticità:

diversi interventi previsti dal precedente P.A., e in parte già realizzati in alcune frazioni di

Comuni (es. nel 2013 Ottava Presa di Caorle, Isiata di San Donà di Piave), prevedono di

collegare le frazioni dotate di impianti minori di trattamento al depuratore principale del

capoluogo. Nell’effettuare tali collegamenti il progetto di norma prevede di dotare la frazione

di una adeguata rete fognaria nera a gravità (dove esiste solo la mista), alla quale gli utenti

esistenti dovranno poi collegarsi entro un anno dalla conclusione dei lavori. Nel PDI sono

inseriti tre progetti di questa tipologia, con cadenze temporali diverse. Il primo per collegare la

frazione di S.Giorgio di Caorle al depuratore del capoluogo attraverso la rete recentemente

realizzata a Ottava Presa di Caorle. Tali opere prevedono, data la collocazione delle frazioni

stesse in territori perlopiù agricoli, anche di realizzare collegamenti fognari in pressione dotati

di impianti di pompaggio. Gli altri due progetti simili riguardano il Comune di San Donà di Piave

con collegamento della frazione Palazzetto al capoluogo tramite le opere realizzate di recente

nella frazione Isiata, mentre la frazione Passarella che è localizzata in dx Piave, diversamente

dal depuratore comunale, sarà collegata al depuratore del Comune di Musile di Piave tramite

la rete recentemente realizzata a Chiesanuova (anch’essa in comune di San Donà di Piave ma

in dx Piave).

D. Criticità del servizio di depurazione

D1 Assenza di trattamenti depurativi:

non vi sono località sprovviste di depuratori, salvo alcuni agglomerati ove non è conveniente

portare il servizio per motivi di economicità come precedentemente detto.

D2 Vetustà degli impianti di depurazione:

gli impianti esistenti hanno necessità di manutenzioni annue costanti sia nella parte edilizia che

in quella elettromeccanica, sia per mantenere/migliorare gli attuali standard di funzionamento

sia per adeguarsi a limiti tabellari più restrittivi; tali manutenzioni straordinarie vengono

dettagliate nel budget annuale e trovano riscontro nell’apposita voce generale del PDI.

Interventi più consistenti e previsti nel PDI riguardano l’up-grading degli impianti di Fossalta di

Piave, Ceggia, Cessalto e Torre di Mosto al fine di consentire il rispetto dei limiti tabellari nella

fase transitoria di medio/lungo termine che precede la loro dismissione.

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D3 Scarichi fuori norma:

nonostante quanto espresso al punto D2, la garanzia di conformità dello scarico viene

comunque garantita da continui controlli di processo ed up-grading gestionale.

D4 Altre criticità:

data l’incidenza delle reti fognarie di tipo misto e/o la persistenza di pretrattamenti all’utenza,

per buona parte dei depuratori resta la criticità della divergenza tra carichi idraulici ed

inquinanti all’ingresso degli impianti di depurazione. Le ricadute sul processo vengono arginate

ed affrontate con piccoli up-grade gestionali e con quanto riportato ai precedenti punti D2 e

D3.

Nel PDI è previsto di realizzare il potenziamento dell’impianto di depurazione di San Donà di

Piave da 45.000 AE a 62.500 AE al fine di recepire i reflui provenienti dal Comune di Noventa di

Piave, il cui collegamento è già stato predisposto con recente appalto. Appena il depuratore

sarà potenziato potrà essere disattivato il depuratore di Noventa di Piave che verrà

trasformato in un semplice impianto di pompaggio verso la rete di San Donà di Piave.

E. Criticità dell’impatto con l’ambiente

E1 Difficoltà di smaltimento dei fanghi di potabilizzazione:

allo stato attuale non sussistono criticità; i fanghi prodotti presso gli impianti di

potabilizzazione vengono recuperati con appalti annuali che consentono di ripristinare la

capacità ricettiva dei letti di essiccamento gestiti.

E2 Difficoltà di smaltimento dei fanghi di depurazione:

non si rilevano particolari criticità: l’entità e caratteristiche degli insediamenti industriali nel

territorio e una disciplina pesata delle relative immissioni in pubblica fognatura consentono di

recuperare/riciclare tutti i fanghi prodotti.

E3 Elevato consumo di energia elettrica:

non si rilevano criticità particolari; per l’area potabile sono installati inverter atti a modulare il

consumo energetico in base alla richiesta idrica in tutti gli impianti; la stessa cosa effettuata

nell’area depurazione sulle utenze più energivore ha consentito significative riduzioni dei

consumi

E4 Presenza di subsidenza, stress delle fonti, difficoltà di mantenimento del “flusso

ecologico” e in genere di pressioni sui corpi idrici di ricezione e di prelievo:

non si rilevano particolari criticità fatta eccezione per la gestione delle pressioni sui corpi idrici

ricettori dovute alla classificazione di tutto il territorio di competenza in “area sensibile” che

ricade direttamente su impianti di depurazione originariamente non progettati in tal senso.

E5 Altre criticità:

al momento non si rilevano altre criticità.

F. Criticità del servizio di misura

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F1 Non totale copertura dei misuratori funzionanti di impianto:

il sistema idrico potabile è dotato presso tutti gli impianti di produzione e pompaggio di

strumenti di misura per le portate immesse in rete (strumenti per la misura di pressione e

livelli utili alla gestione del servizio sono egualmente diffusi) e gli output sono gestiti dal

sistema di telecontrollo aziendale; anche in area depurazione i principali impianti dispongono

di idonei sistemi di misura dei principali flussi di portata, per i settori ancora scoperti è già

prevista l’implementazione di sistemi di misura nel PDI allegato.

F2 Non totale copertura dei misuratori funzionanti di utenza:

non sono presenti criticità e tutte le utenze sono dotate di sistema di misura dei consumi,

anche con misuratori combinati che rilevano i piccoli consumi su utenze di valore rilevante

F3 Alta vetustà misuratori di impianto:

sebbene in alcuni casi i sistemi di misura abbiano età considerevole, lo stato di funzionamento,

verificato costantemente, non presenta criticità particolari.

F4 Alta vetustà misuratori di utenza

Criticità: allo stato attuale ci sono circa 30.000 contatori installati che hanno più di 10 anni, in

particolare 18.000 contatori con un indice di vetustà pari a 15 anni e nr. 12.000 contatori con

un indice di vetustà tra i 10 e 15 anni.

Attualmente, in diretta amministrazione, si provvede alla sostituzione di circa nr. 3.000

contatori vetusti all’anno; è in programma l’implementazione delle sostituzioni fino a circa nr.

5/6.000 contatori per anno in modo da raggiungere la vetustà massima del parco contatori di

10 anni, in linea con le disposizioni del D.M. 30 ottobre 2013 n. 155 riguardante gli strumenti di

misura, tra cui i “contatori dell’acqua”.

F5 Basso tasso di misura effettiva dei misuratori:

non ci sono delle particolari criticità. Il personale incaricato, infatti, effettua le letture di tutti i

contatori presenti nel territorio seguendo un piano di letture/ fatturazione aziendale

segnalando eventuali anomalie di funzionamento (incidenza minima). Il passaggio del letturista

presso le utenze domestiche, e le piccole attività, avviene due volte all’anno, mentre per le

utenze con grossi consumi, definite per semplicità grandi utenze (industrie e attività

alberghiere e di ristorazione) il passaggio avviene dalle 4 alle 5 volte all’anno. Dopo la lettura

effettiva si emette fattura.

Sulle rilevazione dei misuratori sono in previsioni due progetti:

- progetto di tele lettura che coinvolgerà, secondo un piano annuale, le Grandi utenze dei

principali comuni, per avere sempre sotto controllo, con un collegamento internet, i consumi

registrati dal contatore;

- progetto mappatura contatori che permetterà di individuare correttamente la posizione dei

contatori all’interno del territorio, attraverso coordinate e note in tabelle.

F6 Assenza servizio di autolettura:

criticità non presente, il servizio di lettura è affidato a personale incaricato, qualora il

personale non riesca ad effettuare la lettura, a causa dell’assenza del cliente e/o inacessibilità

al contatore, viene rilasciata una cartolina sulla quale l’interessato riporta la lettura corrente

del contatore. La lettura deve essere comunicata al gestore attraverso una delle seguenti

modalità: cartolina,fax, mail, nr verde.

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F7 Bassa affidabilità dei dati raccolti tramite lettura e/o autolettura:

Criticità non presente, le letture comunicate dagli utenti sono attendibili; qualora ci siano dei

palesi errori l’ufficio, che effettua l’inserimento delle letture, prende contatto con l’utente per

una verifica dell’attendibilità del dato rilevato. Per i casi più problematici può essere inviato sul

posto il personale incaricato.

F8 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità

G. Criticità nei servizi al consumatore

G1 Inadeguatezza del sistema di fatturazione:

Non ci sono criticità rilevanti anche se è in previsione lo sviluppo di un nuovo gestionale

integrato che permetterà di elaborare le fatture con più semplicità adattando velocemente i

documenti alle nuove e molteplici richieste della normativa vigente.

G2 Inadeguatezza del sistema di assistenza clienti:

non ci sono criticità. A disposizione delle 63.800 utenze c’è un centralino e un numero verde

oltre agli sportelli aperti al mattino e al pomeriggio dal lunedì al giovedì (venerdì solo al

mattino) presso la sede centrale di San Donà di Piave e due sportelli aperti al mattino, a giorni

alterni, presso gli uffici esterni di Caorle e Jesolo. In seguito ad un sondaggio, sulla

soddisfazione degli utenti, eseguito da una società esterna, a fine 2012, su un campione di 650

interviste è emerso, infatti, che la professionalità e la competenza del personale al telefono e

del personale agli sportelli è molto alta e raggiunge un indice di gradimento, in una scala da 0 a

100, pari a 93.

G3 Bassa performance nella continuità del servizio:

non presenta criticità, in seguito al sondaggio sopra richiamato, il campione, di clienti

intervistati, ha apprezzato la continuità e la regolarità del servizio intese come assenza di

interruzione raggiungendo un punteggio di soddisfazione, in una scala da 0 a 100, di 98,4.

G4 Qualità del servizio inferiore agli standard individuati dalla carta dei servizi:

non presenta criticità, indice di soddisfazione sempre molto elevato degli utenti comprovato

dal sondaggio sopra richiamato.

G5 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità.

3. Parametri di performance del SII

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Nel documento allegato Piano degli Interventi 2014-2017 sono riportati, per ciascun intervento

previsto per risolvere e criticità elencate al precedente capitolo 2, gli indicatori utilizzati per

descrivere la qualità dell’intervento ed il suo obiettivo di miglioramento. In alcuni casi i parametri

sono stati valutati come giudizio generale su livello di servizio svolto, in conseguenza del fatto che

la criticità è legata essenzialmente alla vetustà degli impianti. In altri casi, dove si realizzano servizi

prima non esistenti (o parzialmente esistenti nel caso di reti fognarie miste), si è valutato l’indice

tramite l’incidenza percentuale delle nuove utenze servite da rete fognaria nera rispetto alle

utenze idriche complessive (che rappresentano sostanzialmente il 100% di utenze servite), oppure

l’estesa della nuova rete nera separata rispetto alla rete mista esistente.

4. Livelli di servizio

I livelli di servizio attuali si possono desumere da indagini di customer satisfaction, iniziate a

partire dall’anno 2002 e proseguite poi nel 2005, 2009 e 2012; gli indici generali ricavati da tali

indagini mostrano un buon livello di soddisfazione tramite gli indici sintetico e generale,

comunque sopra gli standard del territorio; naturalmente altri indicatori derivano da rilevazioni

interne (es. tempistica, n.ro di segnalazioni/interventi di vario tipo, ecc.).

Si deve inoltre far presente che le misurazioni sia di customer satisfaction che di rilevazione

interna di dati sopra citate, sono relative all’intero territorio gestito, mentre il PdI, a causa della

sua limitazione al periodo 2014-2017, fa riferimento solo ad una parte delle criticità che

dovrebbero essere risolte, e che sono contenute complessivamente nell’originario Piano d’Ambito

che aveva l’orizzonte dell’anno 2037. Quest’ultimo pertanto contiene un elenco esaustivo di tutte

le criticità del territorio servito; ovviamente quelle del PdI sono quelle ritenute più impellenti e

comunque derivanti da una priorità già analizzata nel suddetto Piano d’Ambito.

I dati interni sono rilevati mediante registrazione prevalentemente digitali con l’uso di diversi

applicativi, anche appositamente predisposti dagli uffici tecnici aziendali; è in corso comunque una

revisione del sistema informativo aziendale che permetterà di omogeneizzare le modalità di

accesso ai data-base, eliminando possibili ridondanze dei sistema e con l’obbiettivo di ottenere

una maggior efficienza e velocità di gestione di tutta la documentazione aziendale.

5. Livelli di servizio Obiettivo – Obiettivi specifici

Nel PdI 2014-2017 sono elencati nel dettaglio tutti gli interventi specifici ed i relativi obiettivi di

miglioramento, che ovviamente devono conseguire dalle opere previste; pertanto dove la criticità

è conseguente alla vetustà degli impianti, l’obbiettivo previsto è indicato nella maggior parte dei

casi come “ottimo” in quanto la sostituzione dell’impianto (perlopiù reti idriche soggette a

frequenti riparazioni) permetterà di evitare sospensioni temporanee di erogazione e perdite

d’acqua a causa di rotture accidentali. Infatti il servizio attuale è notevolmente orientato al pronto

intervento di riparazione per limitare i disagi all’utenza, ma dopo la sostituzione degli impianti

vetusti la clientela non subisce più alcun disagio per molti anni, e quindi il servizio da “sufficiente”

diventa “ottimo”. In alcuni casi il miglioramento è stato limitato a “buono” in quanto, nel caso dei

depuratori, data la complessità delle strutture e l’evolvere della normativa, restano sempre dei

margini di miglioramento dell’impianto. Per quanto riguarda le altre tipologie di indici è chiaro che

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Azienda Servizi Integrati S.p.A.

Programma degli Interventi

20

si è fatto riferimento alle nuove utenze allacciabili e/o ai km di rete fognaria nera che sarà

separata da quella mista.

6. Strategie di intervento

Le strategie di intervento sono mirate in primo luogo a sostituire le reti vetuste, ad adeguare gli

impianti di depurazione minori ad uno standard minimo, in attesa di collettare tali impianti a quelli

di dimensioni maggiori, ad estendere il servizio fognario effettuando la separazione delle reti;

molto spesso in alcuni progetti questi obbiettivi vengono portati avanti parallelamente. Infatti,

così come già fatto per esempio in diverse frazioni già interessate dai lavori (frazioni Ottava Presa

di Caorle, Isiata e Chiesanuova di San Donà di Piave, Caposile di Musile di Piave ecc), anche per

alcuni progetti compresi nel PdI (frazioni S.Giorgio di Caorle, Passarella e Palazzetto di San Donà di

Piave) gli interventi prevedono la separazione delle reti, la dismissione dell’impianto/i di

trattamento esistente e relativo collettamento dei reflui ai depuratori maggiori, e inoltre

rifacimento delle reti idriche nelle zone interessate dall’intervento. Si comprende pertanto che un

intervento di tale tipo è effettivamente un miglioramento consistente del SII integrato nel suo

aspetto generale.

7. Cronoprogramma degli interventi

Il PdI 2014-2017 contiene gli elementi di base dei lavori da eseguire considerando solo le opere

che entreranno in ammortamento entro il 2017 (il 2018, anno in cui scade la gestione, non è stato

indicato perché non vi sono opere che entrano in ammortamento entro tale anno, ma solo

successivamente); nel Piano sono indicati, oltre agli anni di completamento dei lavori, gli importi

delle opere e la quota che è a carico del SII; la differenza consiste nei finanziamenti Regionali già

assegnati. Si evidenzia che normalmente l’assegnazione di un finanziamento alla realizzazione di

un’opera, ne aumenta la priorità in quanto è necessario realizzare i lavori entro la scadenza di 5

anni dalla data di assegnazione, per poter usufruire del contributo.

Il Piano inoltre prevede alcuni importi destinati alla manutenzione straordinaria annuale degli

impianti/reti/servizi, interventi che vengono di solito dettagliati con la stesura del budget annuale

e che sono rivolti agli obiettivi già precedentemente richiamati, nonché a interventi urgenti e

imprevisti. Una quota è inoltre destinata all’ammodernamento delle apparecchiature e strutture

di servizio (strumentazione, parco macchine, attrezzature, manutenzione straordinaria sedi

operative, hardware ecc.)

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SERVIZIOCriti

cità

Criticità AEEG (vedi

art. 7.1 dell' all. A

643/2013)

Indicatore UdM

Livello attuale

(fine 2013 o

miglior stima)

Livello

obiettivo

fine

affidament

o

SPECIFICARE gli investimenti da

allocare - obiettivo prevalenteComune/Agglomerato Descrizione intervento

Importo totale di

investimento Importo in tariffa

Anno di

ammortamento

Approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) A4Vetustà delle reti e

degli impiantistato delle reti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE OTTIMAmanutenzioni straordinarie,

potenziamento tubazioni

Sistema acquedotto

Sinistra Piave

Sostituzione adduttrice principale da Salgareda a Torre

di Mosto. Km 30 di tubazione in ghisa sferoidale DN800 -

1° STRALCIO: SALGAREDA-NOVENTA 9,9 Km

7.700.000 7.700.000 2.017

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato delle reti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONA manutenzioni straordinarieN. 11 COMUNI DI

COMPETENZAMANUTENZIONI STRAORDINARIE ANNUALI 4.847.400 4.847.400

2014,2015,

2016,2017

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato delle reti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE OTTIMAmanutenzioni straordinarie,

potenziamento tubazioni

San Donà di Piave (VE),

Eraclea (VE), Torre di

Mosto (VE)

Rinnovo e potenziamento della condotta adduttrice S.

Donà - Ponte Triangolo 2.930.207 2.930.207 2.014

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE OTTIMA potenziamento serbatoi Noventa di Piave (VE)Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio

di Calnova nel comune di Noventa di Piave 700.000 700.000 2.015

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

BUONA OTTIMA

potenziamento opere

elettromeccaniche

dell'impianto

Jesolo (VE)Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio

di Dune di Jesolo - 2° STRALCIO 500.000 386.874 2.015

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato delle reti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE OTTIMAmanutenzioni straordinarie,

potenziamento tubazioniCaorle (VE)

Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio

di Altanea del comune di Caorle - 2° STRALCIO 889.500 183.339 2.016

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

BUONA OTTIMA potenziamento serbatoi Caorle (VE)Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio

di Altanea del comune di Caorle - 3° STRALCIO 708.400 708.400 2.016

B1Vetustà delle reti e

degli impiantistato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

BUONA OTTIMA

potenziamento serbatoi e opere

elettromeccaniche

dell'impianto

Caorle (VE)Costruzione del nuovo impianto di accumulo e

pompaggio di Caorle 1.350.000 1.350.000 2.015

C1 Assenza del servizio estensione fognatura

% utenza

servita

/utenza totale

48% 51% estensioni di rete Zenson di Piave (TV)

Realizzazione di rete fognaria nera in Via Rossini e tratto

di via Vivaldi con posa di km 0,5 di tubazione in gravità

in ghisa DN200

211.101 211.101 2.015

C1 Assenza del servizio estensione fognatura

% utenza

servita

/utenza totale

51% 56% estensioni di rete Zenson di Piave (TV)Realizzazione di rete fognaria nera in Via S. Antonio e

Via Premuda: Km 1,3 DN 250 e Km 0,2 DN 200 750.000 750.000 2.015

C2Vetustà delle reti e

degli impianti

stato delle reti e

sollevamenti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

insufficiente ottima manutenzioni straordinarieN. 11 COMUNI DI

COMPETENZAMANUTENZIONI STRAORDINARIE ANNUALI 1.009.000 1.009.000

2014,2015,

2016,2017

C4Alta frequenza di

allagamentiottimizzazione reti

Km reti

critiche/ Km

totali

44% 37%

separazione reti,

potenziamento sistema

smaltimento acque meteoriche

Fossalta di Piave (VE)

Interventi di sistemazione e adeguamento della rete

fognaria del Bacino Est del Capoluogo di Fossalta di

Piave - 1° Stralcio

1.150.000 427.000 2.015

C5 Altre criticità separazione delle reti

Km reti

separate / Km

totali

10% 12%

nuova rete nera e collettori di

collegamento ai depuratori

maggiori

San Donà di Piave (VE)

Collegamento rete fognaria nera delle frazioni di

Palazzetto, Isiata e Fossà al depuratore di San Donà di

Piave - 3° STRALCIO: PALAZZETTO - ISIATA

1.055.200 1.055.200 2.015

C5 Altre criticità separazione delle reti

Km reti

separate / Km

totali

10% 13%

nuova rete nera e collettori di

collegamento ai depuratori

maggiori

Musile di Piave (VE)

Collegamento rete fognaria nera della frazione di

Passarella alla rete di Chiesanuova con collettamento al

depuratore di Musile di Piave. Km 1 tubazione a gravità

in ghisa DN300 e completamento della separazione rete

fognaria

3.466.845 3.466.845 2.017

C5 Altre criticità separazione delle reti

Km reti

separate / Km

totali

72% 78%

nuova rete nera e collettori di

collegamento ai depuratori

maggiori

Caorle (VE)

Rete fognaria di collettamento dei reflui della frazione di

S. Giorgio di Livenza alla rete fognaria di Ottava Presa

che deve essere già collegata all'impianto di

depurazione di Caorle.

2.466.168 1.666.168 2.015

C5 Altre criticità

potenziamento linea a

seguito di separazione

delle reti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

insufficiente ottimamanutenzioni straordinarie e

potenzimenEraclea (VE)

Potenziamento del collettore fognario di collegamento

dell'area PIP di Eraclea al depuratore di Eraclea Mare. 702.024 702.024 2.016

D2Vetustà degli impianti

di depurazionestato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento

dell'impiantoCessalto (TV)

Adeguamento e potenziamento dell’impianto di

depurazione di Cessalto per conformarlo ai limiti

previsti dal D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con

San Donà

450.000 292.500 2.016

D2Vetustà degli impianti

di depurazionestato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento

dell'impiantoFossalta di Piave (VE)

Adeguamento ed ampliamento dell'impianto di

depurazione di Fossalta di Piave ai limiti del D.Lgs.

152/99 in attesa del collegamento con l'impianto di

Musile 2° stralcio

415.000 124.000 2.016

D2Vetustà degli impianti

di depurazionestato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento

dell'impiantoCeggia (VE)

Adeguamento dell’impianto di depurazione di Ceggia ai

limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con

San Donà

650.000 200.000 2.016

D2Vetustà degli impianti

di depurazionestato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento

dell'impiantoTorre di Mosto (VE)

Adeguamento e ampliamento dell’impianto di

depurazione di Torre di Mosto per conformarlo ai limiti

del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San

Donà

1.000.000 305.000 2.016

D2Vetustà degli impianti

di depurazionestato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONAmantenimento in efficienza

degli impianti

N. 11 COMUNI DI

COMPETENZAMANUTENZIONI STRAORDINARIE ANNUALI 1.939.000 1.939.000

2014,2015,

2016,2017

D4 Altre criticità stato degli impianti

conserv.

Insufficiente,

sufficiente,

buona, ottima

SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento

dell'impiantoSan Donà di Piave (VE)

Adeguamento ed ampliamento fino alla potenzialità di

62.500 a.e. dell’impianto di depurazione di San Donà 4.000.000 1.333.000 2.016

G1 lettura contatori letture effettive annuen.

letture/anno135026

investimenti dedicati a tale

scopo

N. 11 COMUNI DI

COMPETENZA

G2 bollettazione bollette annuen.

bollette/anno 140.482

investimenti dedicati a tale

scopo

N. 11 COMUNI DI

COMPETENZA

G3 call center presenza call center

utenti serviti

da call

center/utenti

totali

63.868 nuovo call center o

implementazione del servizio

N. 11 COMUNI DI

COMPETENZA

G4

rapporti con l'utenza

ed ottimizzazione del

servizio

ottimizzazione del

servizio e dei rapporti

con l'utenza - rispetto

carta e reg. SII

progetti

specifici

investimenti dedicati a tale

scopo; inclusi investimenti

connessi con sedi, database e

gestioni utenze; mantenimento

organizzazione del servizio

(beni strumentali e di impresa

non allocabili in altre voci)

N. 11 COMUNI DI

COMPETENZAADEGUAMENTO SERVIZI GENERALI 204.600 204.600

2014,2015,

2016,2017

TOTALE 39.094.445 32.491.658

Fornitura acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione)

Fognatura

Depurazione

Al consumatore

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Spesa annua degli investimenti Piano d’Ambito Periodo 2012-2037

(esclusi allacciamenti)

Investimenti di piano Importo Anno

Aliquota media tecnica 3.744.742 2012

Aliquota media tecnica 4.328.778 2013

Aliquota media tecnica 3.656.229 2014

Aliquota media tecnica 9.647.654 2015

Aliquota media tecnica 11.155.898 2016

Aliquota media tecnica 12.820.435 2017

Aliquota media tecnica 13.721.028 2018

Aliquota media tecnica 8.103.637 2019

Aliquota media tecnica 8.846.075 2020

Aliquota media tecnica 15.081.333 2021

Aliquota media tecnica 8.111.397 2022

Aliquota media tecnica 17.050.465 2023

Aliquota media tecnica 10.854.705 2024

Aliquota media tecnica 3.382.720 2025

Aliquota media tecnica 11.718.297 2026

Aliquota media tecnica 6.474.082 2027

Aliquota media tecnica 6.053.176 2028

Aliquota media tecnica 4.250.000 2029

Aliquota media tecnica 5.192.090 2030

Aliquota media tecnica 3.303.928 2031

Aliquota media tecnica 2.354.911 2032

Aliquota media tecnica 6.250.000 2033

Aliquota media tecnica 3.902.213 2034

Aliquota media tecnica 1.962.298 2035

Aliquota media tecnica 2.567.433 2036

Aliquota media tecnica 960.000 2037

Totale 185.493.523

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CODICESERVIZIO

[Acquedotto, Fognatura, Depurazione, altro]

TITOLO  categorie AEEG COMUNE

IMPORTO INTERVENTO

[€]

FINANZ. A FONDO PERDUTO

[€]LIC 31/12/2013

cap. invest. annotot. Capitale investito

contrib. maturati nell'anno

tot. Contrib. Maturati

importo a cespite

cap. invest. annotot. Capitale investito

contrib. maturati nell'anno

tot. Contrib. Maturati

importo a cespite cap. invest. annotot. Capitale investito

contrib. maturati nell'anno

tot. Contrib. Maturati

importo a cespite

cap. invest. annotot. Capitale investito

contrib. maturati nell'anno

tot. Contrib. Maturati

importo a cespite

cap. invest. annotot. Capitale investito

contrib. maturati nell'anno

tot. Contrib. Maturati

importo a cespite

27033 N.I. 28 FOGNATURA Collegamento rete fognaria nera delle frazioni di Palazzetto, Isiata e Fossà al depuratore di San Donà di Piave ‐ 3° STRALCIO: PALAZZETTO ‐ ISIATA

Condutture e opere idrauliche fisse

SAN DONA' DI PIAVE € 1.055.200 € 10.878                                419.322            430.200              110.219                                 625.000           944.981                                   944.981 

260944001 FOGNATURA Realizzazione di rete fognaria nera in Via Rossini e tratto di via Vivaldi con posa di km 0,5 di tubazione in gravità in ghisa DN200

Condutture e opere idrauliche fisse

ZENSON DI PIAVE € 211.101 € 8.729                                115.315            124.044              124.044                                    87.057             87.057                                     87.057 

26094NI 30 FOGNATURA Realizzazione di rete fognaria nera in Via S. Antonio e Via Premuda: Km 1,3 DN 250 e Km 0,2 DN 200 Condutture e opere idrauliche fisse

ZENSON DI PIAVE € 750.000 € 0                                350.000            350.000                                 400.000           750.000                                   750.000 

270334004 FOGNATURACollegamento rete fognaria nera della frazione di Passarella alla rete di Chiesanuova con collettamento al depuratore di Musile di Piave. Km  1 tubazione a gravità in ghisa DN300 e completamento della separazione rete fognaria

Condutture e opere idrauliche fisse

SAN DONA' DI PIAVE € 3.466.845 € 0                                   15.000              15.000                                    35.000             50.000                              1.000.000          1.050.000                 350.000                              2.416.845          3.116.845              3.116.845 

27013 N.I. 18 FOGNATURA Potenziamento del collettore fognario di collegamento dell'area PIP di Eraclea al depuratore di Eraclea Mare. Condutture e opere idrauliche fisse

ERACLEA € 702.024 € 0                                   10.000              10.000                                    10.000             20.000                                 682.024              702.024                 702.024 

270254004 FOGNATURA Realizzazione della rete fognaria nera nelle zone non servite del Capoluogo. Km 7,2 tubazione a gravità in gres DN250 e realizzazione N. 2 impianti di sollevamento. ‐ 1° STRALCIO

Condutture e opere idrauliche fisse

MUSILE DI PIAVE € 1.800.000 € 0                      ‐                        ‐                                      10.000                10.000                                    10.000               20.000                                  800.000            820.000 

270254004 FOGNATURA Realizzazione della rete fognaria nera nelle zone non servite del Capoluogo. Km 7,2 tubazione a gravità in gres DN250 e realizzazione N. 2 impianti di sollevamento. ‐  2° STRALCIO

Condutture e opere idrauliche fisse

MUSILE DI PIAVE € 1.679.546 € 0                      ‐                        ‐                                      10.000                10.000                                    10.000               20.000                                  700.000            720.000 

270134002 FOGNATURACollettamento dei reflui della frazione di Cà Turcata all'impianto di depurazione di Eraclea Mare. Km 1,4 di tubazionein pressione ghisa DN100; km 2,7 di tubazione in pressione in ghisa DN200, realizzazione N. 2 impianti di sollevamento. Completamento della separazione della rete fognaria ‐ CA' TURCATA ‐ PONTE CREPALDO

Condutture e opere idrauliche fisse

ERACLEA € 2.088.426 € 0                      ‐                        ‐                                      10.000                10.000                                    10.000               20.000                              2.068.426         2.088.426                                2.088.426 

27005 N.I. 15 FOGNATURA Rete fognaria di collettamento dei reflui della frazione di S. Giorgio di Livenza alla rete fognaria di Ottava Presa che deve essere già collegata all'impianto di depurazione di Caorle.

Condutture e opere idrauliche fisse

CAORLE € 2.466.168 € 800.000 € 38.550                                   11.450              50.000                                750.000                      750.000              106.911                              1.616.168        1.616.168                50.000                      743.089                                2.359.257                        ‐   

260154301 DEPURAZIONE Adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Cessalto per conformarlo ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San Donà 

Impianti di trattamento

CESSALTO € 450.000 € 157.500 € 1.063                                   13.937              15.000                                           ‐                                   ‐                                      15.000             30.000                                 262.500              292.500               157.500                      157.500                 450.000 

270154301 DEPURAZIONE Adeguamento ed ampliamento dell'impianto di depurazione di Fossalta di Piave ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con l'impianto di Musile 2° stralcio

Impianti di trattamento

FOSSALTA DI PIAVE € 415.000 € 291.000 € 2.034                                   17.966              20.000                                 ‐                                              ‐               20.000                                 104.000              124.000               291.000                      291.000                 415.000 

270074301 DEPURAZIONE Adeguamento  dell’impianto di depurazione di Ceggia ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San Donà 

Impianti di trattamento

CEGGIA € 650.000 € 450.000 € 332                                   14.668              15.000                                 ‐                                      15.000             30.000                                 170.000              200.000               450.000                      450.000                 650.000 

270414301 DEPURAZIONE Adeguamento e ampliamento dell’impianto di depurazione di Torre di Mosto per conformarlo ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San Donà

Impianti di trattamento

TORRE DI MOSTO € 1.000.000 € 695.000 € 681                                   19.319              20.000                                 ‐                                      25.000             45.000                                 260.000              305.000               695.000                      695.000             1.000.000 

270194301 DEPURAZIONE Adeguamento dell’impianto di depurazione di Jesolo per renderlo conforme ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/99 ‐ 1° STRALCIO

Impianti di trattamento

JESOLO € 2.000.000 € 0                      ‐                                   ‐                                      30.000             30.000                                    50.000                80.000                                 ‐                                    100.000             180.000                              1.000.000         1.180.000 

270254301 DEPURAZIONE Adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Musile (17.000 AE) Impianti di t tt t

MUSILE DI PIAVE € 1.500.000 € 0                      ‐                                   ‐                                      20.000             20.000                                    50.000                70.000                                 ‐                                    100.000             170.000                              1.000.000         1.170.000 

270134301 DEPURAZIONE Adeguamento  dell’impianto di depurazione di Eraclea per conformarlo ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con Caorle

Impianti di trattamento

ERACLEA € 600.000 € 0                      ‐                                   ‐                        ‐                                      20.000                20.000                                 ‐                                      20.000               40.000                                  400.000            440.000 

270334301 DEPURAZIONE Adeguamento ed ampliamento fino alla potenzialità di 62.500 a.e. dell’impianto di depurazione di San Donà  Impianti di trattamento

SAN DONA' DI PIAVE € 4.000.000 € 2.667.000 € 101.742                                           ‐              101.742                                648.258                      648.258                                 981.258        1.083.000           2.018.742                  2.667.000                                 250.000          1.333.000                   2.667.000             4.000.000 

270334002 ACQUEDOTTO Rinnovo e potenziamento della condotta adduttrice S. Donà ‐ Ponte TriangoloCondutture e opere idrauliche fisse

SAN DONA' DI PIAVE ‐ ERACLEA ‐ CAORLE

€ 2.593.735 € 818.614                             1.775.121        2.593.735           2.593.735                                            ‐                        ‐                           ‐                          ‐   

27005 N.I. 2 ACQUEDOTTO Costruzione del nuovo impianto di accumulo e pompaggio di CaorleImpianti di sollevamento e pompaggio

CAORLE € 1.350.000 € 30.427                                509.573            540.000                                 810.000        1.350.000                                1.350.000                        ‐   

260404201 ACQUEDOTTO Terebrazione di 12 nuovi pozzi ad una profondità media di 150 m per una capacità di portata complessiva di 315 l/s ‐ 1° STRALCIO: N. 2 pozzi

Condutture e opere idrauliche fisse

MASERADA DI PIAVE € 960.000 € 0                      ‐                                   ‐                        ‐                                      10.000                10.000                                 ‐                                      10.000               20.000                                  940.000            960.000                                   960.000 

270154001 ACQUEDOTTOSostituzione adduttrice principale da S. Biagio di Callalta a Musile di Piave. Km 11 di tubazione in ghisa sferoidale DN800 (4° STRALCIO CANDELU')

Condutture e opere idrauliche fisse

S. BIAGIO DI CALLALTA, ZENSON DI PIAVE, FOSSALTA DI PIAVE, MUSILE DI PIAVE

€ 8.470.000 € 0                      ‐                                      20.000             20.000                                    25.000                45.000                                    25.000               70.000                                             ‐                70.000 

27027 N.I. 9 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Calnova nel comune di Noventa di Piave Serbatoi NOVENTA DI PIAVE € 700.000 € 3.397                                   46.603              50.000                                650.000          700.000                                  700.000 

27019 N.I. 6 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Dune di Jesolo ‐ 2° STRALCIOImpianti di sollevamento e 

JESOLO € 500.000 € 113.126 € 0                                   30.000              30.000                                 356.874           386.874              113.126                      113.126                                   500.000                        ‐   

260584001 ACQUEDOTTO Sostituzione adduttrice principale di collegamento del campo pozzi di Roncadelle e la rete in comune di Ponte di Piave. Km 7 di condotta in ghisa sferoidale DN800

Condutture e opere idrauliche fisse

PONTE DI PIAVE, ORMELLE

€ 5.390.000 € 0                                   30.000              30.000                                 ‐               30.000                30.000                                 ‐                                1.000.000          1.030.000                              4.360.000         5.390.000                                5.390.000 

27005 N.I. 1 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Altanea del comune di Caorle ‐ 2° STRALCIOImpianti di sollevamento e pompaggio

CAORLE € 889.500 € 706.161 € 0                                   10.000              10.000                                    10.000             20.000                                 163.339              183.339               706.161                      706.161                 889.500 

27005 N.I. 1 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Altanea del comune di Caorle ‐ 3° STRALCIOImpianti di sollevamento e pompaggio

CAORLE € 708.400 € 0                                   10.000              10.000                                    10.000             20.000                                 688.400              708.400                 708.400 

270274001 ACQUEDOTTO Sostituzione adduttrice principale da Salgareda a Torre di Mosto. Km 30 di tubazione in ghisa sferoidale DN800 ‐ 1° STRALCIO: SALGAREDA‐NOVENTA 9,9 Km

Condutture e opere idrauliche fisse

SALGAREDA, NOVENTA DI PIAVE

€ 7.700.000 € 42.988                                           ‐                42.988                                 257.012           300.000                              3.700.000          4.000.000                              3.700.000          7.700.000              7.700.000 

27033 N.I. 11 ACQUEDOTTO Costruzione di nuovi serbatoi di accumulo presso l'impianto Chiesanuova di San Donà di PiaveImpianti di sollevamento e pompaggio

SAN DONA' DI PIAVE € 700.000 € 0                      ‐                                      10.000             10.000                                    10.000                20.000               20.000                                  680.000            700.000                                   700.000 

27033 NI45 ACQUEDOTTO Condotta idrica Noventa ‐ San Donà di Piave (Circogno) ‐ km 6.5 DN 400 Condutture e opere idrauliche fisse

NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE

€ 2.600.000 € 0                                   10.000              10.000             10.000                10.000               10.000                              2.590.000         2.600.000                                2.600.000 

26015 NI46 FOGNATURA LAVORI DI ADEGUAMENTO PER LA 3° CORSIA DELLA AUTOSTRADA A4 ‐ tratto S. Donà Alvisopoli Condutture e opere idrauliche fisse

€ 678.000 € 0                      ‐                        ‐                           ‐                                      10.000               10.000              10.000 

27015 NI42 FOGNATURA INTERVENTI DI SISTEMAZIONE E ADEGUAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEL BACINO EST DEL CAPOLUOGO DI FOSSALTA DI PIAVE

Condutture e opere idrauliche fisse

FOSSALTA DI PIAVE € 1.150.000 € 723.000 € 11.246                                           ‐                11.246                                338.754                      338.754              118.191                                 415.754           427.000              384.246                      723.000                                1.031.809                        ‐   

270254002 FOGNATURA Collegamento della frazione di Caposile alla rete esistente del Capoluogo. Km 6,7 di tubazione a gravità gres DN250. Realizzazione di N. 7 impianti di sollevamento. ‐ 2° STRALCIO: COLLEGAMENTI SECONDARI

Condutture e opere idrauliche fisse

MUSILE DI PIAVE € 3.956.199 € 0                      ‐                        ‐                                      10.000               10.000              10.000 

270134001 FOGNATURARealizzazione rete fognaria di collettamento dei reflui delle frazioni di Stretti all'impianto di depurazione di Eraclea Mare. Km 0,95 tubazione in pressione in ghisa DN100; km 2,9 tubazione in pressione in ghisa DN200. Realizzazione N. 2 impianti di soll . Completamento della separazione della rete fognaria

Condutture e opere idrauliche fisse

ERACLEA € 2.426.389 € 0                      ‐                        ‐                                      10.000               10.000              10.000 

4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse

NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE

€ 362.500 € 0                                362.500            362.500              362.500 

4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse

NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE

€ 362.500 € 0                      ‐                                   362.500           362.500                                   362.500 

4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse

NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE

€ 362.500 € 0                      ‐                        ‐                                   362.500              362.500                 362.500 

4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse

NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE

€ 362.500 € 0                      ‐                        ‐                                    362.500             362.500                  362.500 

INVESTIMENTI DI PIANO INDISTINTI Investimenti indistinti € 0

man ACQ.‐DEP.‐FOGN. MANUTENZIONI STRAORDINARIE Investimenti indistinti totale sino al 2017 € 6.550.000 € 144.344                             1.493.156           1.637.500                              1.567.500                                1.567.500                              1.637.500             1.637.500                              1.637.500              1.637.500                              1.982.602                                1.982.602 

ACQUEDOTTO ALLACCIAMENTI Nuovi Allacci totale sino al 2017 € 2.350.000 € 0                                470.000                                470.000                     470.000             470.000                                470.000             470.000                     470.000                                  470.000                                470.000              470.000                     470.000                 470.000                                  470.000            470.000                      470.000                  470.000                                 470.000           470.000          470.000                                  470.000 € 75.956.533 € 1.215.025 € 5.733.930 € 2.207.012 € 8.799.123 € 3.036.114 € 9.945.263 € 2.769.661 € 9.901.845 € 470.000 € 16.991.028 € 470.000

cespite          5.523.100                            10.123.104           11.634.924            13.286.845                            14.191.028 

20182014 2015 2016 2017

 €                                                                                              7.940.942,00 €                                                                         11.835.237,00 €                                                                             12.714.924,00  €                                                                         10.371.845,00 €                                                                        17.461.028,00

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Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA" - Conto Economico Pagina 2 di 3

CONTO ECONOMICOUdM 2014 2015 2016 2017 2018

Ricavi da tariffe (al lordo del FoNI) euro 23.639.070 24.559.194 26.530.226 28.519.126 28.992.058Contributi di allacciamento euro 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000Altri ricavi SII euro 0 0 0 0 0Ricavi da Altre Attività Idriche  euro 1.401.553 1.430.985 1.430.985 1.430.985 1.430.985Totale Ricavi euro 25.510.622 26.460.179 28.431.211 30.420.111 30.893.044Costi Operativi (al netto del costo del personale) euro ‐10.233.526 ‐10.470.627 ‐10.395.273 ‐10.338.329 ‐10.265.956Costo del personale euro ‐7.077.318 ‐7.241.293 ‐7.189.179 ‐7.149.798 ‐7.099.746Totale  Costi euro ‐17.310.844 ‐17.711.919 ‐17.584.452 ‐17.488.128 ‐17.365.702MOL euro 8.199.779 8.748.259 10.846.759 12.931.983 13.527.342Ammortamenti e accantonamenti euro ‐4.022.343 ‐4.637.002 ‐5.807.507 ‐7.111.122 ‐7.587.415Ammortamenti da rivalutazione ‐1.700.000 ‐1.500.000 ‐1.450.000 ‐1.400.000 ‐1.350.000Reddito Operativo euro 2.477.436 2.611.257 3.589.252 4.420.862 4.589.927Interessi passivi euro ‐807.522 ‐1.112.968 ‐1.058.575 ‐1.081.234 ‐1.338.779Risultato ante imposte euro 1.669.914 1.498.289 2.530.677 3.339.627 3.251.148IRES euro ‐982.655 ‐995.313 ‐1.475.569 ‐1.973.066 ‐1.947.852IRAP euro ‐481.242 ‐502.890 ‐571.765 ‐647.044 ‐651.908Totale imposte euro ‐1.463.897 ‐1.498.204 ‐2.047.334 ‐2.620.110 ‐2.599.760Risultato di esercizio euro 206.017 85 483.343 719.517 651.388

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Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA" - Piano Tariffario Pagina 1 di 3PIANO TARIFFARIO

SCHEMI REGOLATORI

UdM valore

Op2013 euro 13.365.262

COeff2013 euro 12.382.649

Opnew,a euro 0

0/1 0

euro 30.886.877

RABMTT euro 40.330.034

0/1 1

SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III

COMPONENTI DI COSTO Opexa, Capexa e FNInew,a

∑2_"2014" ^"2017"  IP_t^exp  "RAB"  _"MTT"  ω (0) oppure 

∑2_2014^

oppure(0)

(1)

(1)

nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:

presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:

UdM 2014 2015 2016 2017 2018euro 13.144.309

euro 4.851.524

Opexa euro 17.995.833

OFa euro 1.535.412 1.673.051 2.549.757 2.980.102 3.183.671

OFisca euro 673.512 717.120 984.501 1.132.919 1.201.746

AMMa euro 2.043.092 2.186.978 2.241.622 2.502.301 2.839.117

ΔCUITa euro 0 0 0 0 0

Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534

euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312

Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534

FNInew,a euro 0 1.374.641 126.612 2.463.414 2.591.911

SVILUPPO DEL VRG

UdM 2014 2015 2016 2017 2018

Opexa euro 17.995.833 18.426.318 18.329.024 18.261.839 18.163.114

Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534

FoNIa euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449

∑2_"2014" ^"2017"  IP_t^exp  "RAB"  _"MTT"  ω (0) oppure 

∑2_2014^

oppure(0)

(1)

(1)

nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:

presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:

_^

aendOpex

aalOpex

RCaTOT euro ‐182.843 599.121 0 0 0

ERCa euro 0 0 0 0 0

VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097

SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO

UdM 2014 2015 2016 2017 2018

VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097

Cba‐2 euro 722.887 730.937 730.937 730.937 730.937

Rba‐2 euro 1.344.491 1.372.725 1.401.553 1.430.985 1.430.985

Σ tarif2012*vscala‐2 euro 20.413.016 20.426.354 20.426.354 20.426.354 20.426.354

ϑa  n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A ‐ MTI) n. 1,090 1,090 1,075 1,075 1,075

ϑa applicabile n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419

FONDO NUOVI INVESTIMENTI

UdM 2014 2015 2016 2017 2018

AMMaFoNI euro 550.485 602.234 658.789 765.157 1.239.463

FNIaFoNI euro 0 0 126.612 1.463.414 1.591.911a

aendOpex

aalOpex

ΔCUITaFoNI euro 2.074.864 2.323.328 3.124.982 3.061.300 2.454.075

FoNI euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449

INVESTIMENTI

UdM 2014 2015 2016 2017 2018Investimenti al lordo dei contributi euro 4.576.858 10.019.877 11.529.072 13.243.857 14.174.312Contributi euro 570.000 2.006.126 5.436.661 470.000 470.000Investimenti al netto dei contributi euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312CIN euro 47.591.535 50.871.467 56.482.132 65.761.229 75.582.883CINfp euro 11.646.789 12.599.390 13.943.124 16.809.260 23.657.002OF/CIN % 0,032 0,033 0,045 0,045 0,042

VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE

UdM valoreIpc,t euro 262.684.932FAIP,c,t euro 147.277.682CFPc,t euro 51.522.508FACFP,c,t euro 30.968.189LIC euro 0

VR a fine concessione euro 94.852.930

aendOpex

aalOpex

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Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA" - Rendiconto Finanziario Pagina 3 di 3

RENDICONTO FINANZIARIOUdM 2014 2015 2016 2017 2018

Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI)  euro 21.083.724 22.534.116 23.164.594 24.113.587 24.580.266Contributi di allacciamento  euro 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000Altri ricavi SII euro 0 0 0 0 0Ricavi da Altre Attività Idriche  euro 1.401.553 1.430.985 1.430.985 1.430.985 1.430.985RICAVI OPERATIVI  euro 22.955.277 24.435.101 25.065.579 26.014.572 26.481.252Costi operativi  euro ‐17.532.354  ‐17.711.919  ‐17.584.452  ‐17.488.128  ‐17.365.702 COSTI OPERATIVI MONETARI  euro ‐17.532.354  ‐17.711.919  ‐17.584.452  ‐17.488.128  ‐17.365.702 Imposte  euro ‐1.463.897  ‐1.498.204  ‐2.047.334  ‐2.620.110  ‐2.599.760 IMPOSTE  euro ‐1.463.897  ‐1.498.204  ‐2.047.334  ‐2.620.110  ‐2.599.760 FLUSSI DI CASSA ECONOMICO  euro 3.959.027 5.224.978 5.433.792 5.906.334 6.515.790Variazioni circolante commerciale  euro ‐2.439.018  ‐528.364  ‐460.964  ‐661.384  ‐165.017 Variazione credito IVA  euro 0 0 0 0 0Variazione debito IVA  euro 0 0 0 0 0FLUSSI DI CASSA OPERATIVO  euro 1.520.008 4.696.614 4.972.829 5.244.950 6.350.773Investimenti con utilizzo del FoNI  euro ‐1.903.377  ‐2.121.032  ‐2.835.028  ‐3.835.157  ‐3.831.951 Altri investimenti  euro ‐6.037.565  ‐9.714.205  ‐9.879.896  ‐6.553.404  ‐13.612.361 FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO  euro ‐6.420.934  ‐7.138.623  ‐7.742.095  ‐5.143.611  ‐11.093.539 FoNI  euro 1.903.377 2.121.032 2.835.028 3.835.157 3.831.951Erogazione debito finanziario a breve  euro 0 0 0 0 0Erogazione debito finanziario medio ‐ lungo termine  euro 10.400.000 0 369.009 3.806.427 10.039.186Erogazione contributi pubblici  euro 100.000 1.536.126 4.966.661 0 0Apporto capitale sociale  euro 0 0 0 0 0FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI  euro 5.982.444 ‐3.481.464  428.603 2.497.972 2.777.598Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi  euro ‐1.248.564  ‐1.056.442  ‐1.415.060  ‐1.416.738  ‐1.438.819 Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi  euro ‐807.522  ‐1.112.968  ‐1.049.534  ‐969.895  ‐888.223 Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti  euro 0 0 0 0 0Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti  euro 0 0 ‐9.041  ‐111.339  ‐450.556 TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO  euro ‐2.056.086  ‐2.169.411  ‐2.473.634  ‐2.497.972  ‐2.777.598 FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO  euro 3.926.358 ‐5.650.875  ‐2.045.032  0 0Valore residuo a fine concessione euroStock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale + interessi) euro

INDICATORI DI REDDITIVITA' E LIQUIDITA'

Udm valoreTIR unlevered  % 9,23%TIR levered  % 7,94%ADSCR n. 1,48DSCR minimo n. 1,00LLCR n. 1,55

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 Consiglio di Bacino Laguna di Venezia  

 Relazione di Accompagnamento per la definizione della tariffa del SII secondo metodologia MTI e conseguenti valori tariffari anni 2014 e 2015 

 Gestore ASI SpA  

 15/05/2014  

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 2 

Sommario 1.  Informazioni sulla gestione ..................................................................................................................... 3 

1.1.  Perimetro della gestione e servizi forniti ....................................................................................... 3 

1.1.1. Passaggio all’Ambito Territoriale Ottimale “Laguna di Venezia”. .................................................. 3 

1.2.  Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche .......................................................................... 4 

2.  Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale .................................................................. 4 

2.1  Dati tecnici e patrimoniali ............................................................................................................... 4 

2.1.1  Dati su territorio gestito e affidamento .................................................................................. 4 

2.1.2  Dati tecnici ................................................................................................................................ 6 

2.1.3  Fonti di finanziamento............................................................................................................. 6 

2.1.4  Altri dati economico‐finanziari ............................................................................................... 7 

2.2  Dati di conto economico .................................................................................................................. 7 

2.2.1  Dati di conto economico .......................................................................................................... 7 

2.2.2  Focus sugli scambi all’ingrosso ............................................................................................. 10 

2.3  Dati relativi alle immobilizzazioni ................................................................................................ 11 

2.3.1  Investimenti e dismissioni .................................................................................................... 11 

2.3.2  Infrastrutture di terzi ............................................................................................................ 14 

2.4  Corrispettivi applicati all’utenza finale ........................................................................................ 14 

2.4.1  Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 ............................................................ 14 

2.4.2  Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi ........................................................ 15 

3.  Predisposizione tariffaria ...................................................................................................................... 16 

3.1  Quadrante dello schema regolatorio ............................................................................................ 16 

3.1.1  Selezione del quadrante ........................................................................................................ 16 

3.1.2  Valorizzazione delle componenti del VRG ........................................................................... 17 

3.2  Moltiplicatore tariffario ................................................................................................................. 19 

3.2.1  Calcolo del moltiplicatore ...................................................................................................... 19 

3.2.2  Confronto con il moltiplicatore previgente.......................................................................... 19 

3.2.3  Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente ............................................ 20 

4.  Piano economico‐finanziario del Piano d’Ambito (PEF) .................................................................... 21 

4.1  Piano tariffario ............................................................................................................................... 21 

4.2  Schema di conto economico .......................................................................................................... 28 

4.3  Rendiconto finanziario .................................................................................................................. 30 

   

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 3 

1. Informazioni sulla gestione 

1.1.  Perimetro della gestione e servizi forniti L’Azienda Servizi Integrati S.p.A., di seguito anche ASI Spa o Gestore, gestisce il servizio idrico integrato nel territorio dei suoi 11 comuni soci, come identificati negli allegati formulari di raccolta dati:  

Comuni  Codice ISTAT 

Caorle (VE)   27005

Ceggia (VE)   27007

Cessalto (TV)   26015

Eraclea (VE)   27013

Fossalta di Piave (VE)   27015

Jesolo (VE)   27019

Musile di Piave (VE)   27025

Noventa di Piave (VE)   27027

San Donà di Piave (VE)   27033

Torre di Mosto (VE)   27041

Zenson di Piave (TV)   26094  I servizi forniti ed il territorio servito sono, pertanto, rimasti inalterati rispetto alla gestione 2011 oggetto delle precedenti comunicazioni all’Autorità.  

1.1.1. Passaggio all’Ambito Territoriale Ottimale “Laguna di Venezia”. A seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 856 del 4.6.2013 i Comuni Soci di ASI SpA sono usciti  dal  Territorio  dell’ATO  "Veneto  Orientale"  e  sono  entrati  a  far  parte  dell’Ambito Ottimale “Laguna di Venezia”. Il  Consiglio  di  Bacino  dell’Ambito  Ottimale  “Laguna  di  Venezia”  nel  corso  del  2014  ha, pertanto,  provveduto  ad  affidare,  con  apposita  Convenzione,  ad  ASI  SpA  la  gestione  del  SII negli 11 Comuni, per il periodo 1/4/2014‐31/12/2018. Ai fini di tale affidamento il Consiglio di Bacino “Laguna di Venezia” ha fatto proprio il Piano d’Ambito  del  Gestore  ASI  SpA  come  gia  approvato  dall’Assemblea  del  Consiglio  di  Bacino dell’Ambito  “Veneto  Orientale”  cosi  come  la  relativa  scadenza  al  31.12.2037,  al  fine  di garantirne l’attuazione in condizioni di equilibrio economico e finanziario. Come  specificato  anche  nel  capitolo  4  della  presente  relazione,  relativamente  all’arco temporale di riferimento del PEF occorre precisare che esso è trasmesso per  il solo periodo 2014‐2018  (periodo  di  validità  dell’attuale  Convenzione  di  affidamento).  Tuttavia  le valutazioni di natura economico finanziaria sono state sviluppate per l’intera durata del Piano di Ambito, e cioè sino al 2037, in considerazione del fatto che la Convenzione di affidamento prevede  che  la  valutazione della  sostenibilità  del  PEF  è  effettuata  con  riferimento  all’intera durata del Piano. Allo  scopo  la  stessa  Convenzione  prevede  per  il  Consiglio  di  Bacino  dell’Ambito  Ottimale “Laguna  di  Venezia”  e  per  l’eventuale  Gestore  subentrante  alla  cessazione  del  contratto  in essere,  l’obbligo  di  garantire  l’esecuzione  di  tale  Piano  d’Ambito  in  continuità  con  l’attuale affidamento ed in adempimento alle obbligazioni in esso contenute. 

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 4 

 

1.2. Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche  

Attività svolte dal gestore ASI Spa. 

 

Servizio idrico integrato  Altre attività idriche Captazione  installazione e gestione di bocche antincendioPotabilizzazione  trattamento di rifiuti liquidi o bottini 

Adduzione 

servizi accessori conto utenti, (attivazione, disattivazione e riattivazione della fornitura, trasformazione d’uso, volture, subentri, preparazione di preventivi, sopralluoghi e verifiche) 

Acquedotto istruttoria e sopralluogo per rilascio/rinnovo autorizzazioni allo scarico, analisi di laboratorio, progettazione   

Fognatura Depurazione Vendita acqua all’ingrossoFognatura e depurazione acque reflue industrialiAllacciamenti  In sede di compilazione dei dati 2011 ai sensi della delibera 347/20012 gli allacci erano stati considerati tra le altre attività idriche. Sempre per quanto concerne gli allacciamenti, si precisa che, sia nel 2011 che nel 2012, i costi sono stati capitalizzati mentre  i corrispettivi relativi alla realizzazione degli stessi sono stati considerati interamente quali ricavi di competenza dell’esercizio.  

2. Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale 

2.1 Dati tecnici e patrimoniali 

2.1.1 Dati su territorio gestito e affidamento Come già accennato sopra, il perimetro del territorio servito dalla società ASI S.p.A. è rimasto invariato rispetto alla raccolta dati ex deliberazione 347/2012/R/IDR. 

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 5 

   

  2012  2013 Teta calcolato / deliberato  0.998665  1.097444 Teta applicato dal gestore  0.998665  1.063578  Nel corso dell’anno 2013 è stato applicato  il  “teta” di 1,063578 ai volumi 2013, a decorrere dalla fatturazione emessa in data 14 maggio 2013.   I consumi 2013 fatturati prima di tale data corrispondono ai seguenti volumi: 

Acquedotto  Volumi (mc)    Agevolata                   79.194    Base                 156.023    1° eccedenza                   24.720    2° eccedenza                   11.361    3° eccedenza                   50.330     Fognatura                 249.368    Depurazione                 248.593            La  differenza  sul  fatturato  2013  dovuta  all’applicazione  delle  tariffe  2012  su  tali  volumi  è considerata ai fini del calcolo del conguaglio 2013.  I  dati  di  fatturazione  2013  saranno  determinati  a  seguito  del  completamento  del  ciclo  di fatturazione per il periodo in questione.  Per il 2012 si esplicitano i seguenti dati:  

ERACLEA

JESOLO

SAN DONA’ DI PIAVE

NOVENTA DI PIAVE 

MUSILE DI PIAVE 

FOSSALTA DI PIAVE 

ZENSON DI PIAVE 

CEGGIA

CESSALTO

TORRE DI MOSTO 

CAORLE 

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Acquedotto     Fognatura     Depurazione     Quote fisse    VOLUMI MC  18.180.090  VOLUMI MC  14.249.939  VOLUMI MC  14.586.660  Unità.  110.385 somme:  € 11.094.373  somme:  € 2.486.030 somme:  € 5.491.962  somme:  € 977.667 

 Tabella variazioni tariffarie dal 1 gennaio 2012  

  Anno 2012  Anno 2013 Data decorrenza  01/01/2012  24/04/2013 Atto deliberativo  Del.  Assemblea  Consiglio  di 

Bacino  Veneto  Orientale  n.4 del 24/02/2012, 

Del.  Assemblea  Consiglio  di Bacino  Veneto  Orientale  n.2  del 24/04/2013,  (perfezionato  con Delibera  n.5  del  17/01/2014  a seguito  Del.459/2013/R/IDR dell’AEEGSI) 

  

2.1.2 Dati tecnici 

2.1.3 Fonti di finanziamento 

Le fonti di finanziamento di terzi sono costituite essenzialmente da mutui a medio – lungo termine.  Nel dettaglio si riepilogano le posizioni relative ai finanziamenti in essere: 

 

ente mutuante data 

erogazione / stipula 

capitale inizilamente preso a prestito 

durata (anni) 

scadenza  rata tipologia tasso inter. 

euribor  spread   tasso fisso 

capitale da rimborsare al 31/12/2013 

Cassa DDPP  1999  €      2.943.804   20 31/12/2018 Semestr. fisso ‐  5,500% €     1.056.341 

Cassa DDPP  2003  €          623.637   15 31/12/2017 Semestr. fisso ‐  5,000% €        213.641 

Cassa Risp.Venezia  2004  €      1.500.000   10 31/12/2014 Semestr. variab. 6 m.  1,000%  ‐  €        172.425 

BIIS (Intesa S.Paolo)  2006   €      1.275.000   10  30/06/2016 Semestr. variab.  6 m.  1,150%  ‐   €    1.554.081 

BIIS (Intesa S.Paolo)  2007   €      2.280.000   15  30/11/2022 Semestr. variab.  6 m.  0,950%  ‐   €        364.802 

BIIS (Intesa S.Paolo)  2007   €      1.450.000   15  30/06/2023 Semestr. variab.  6 m.  0,900%  ‐   €    1.050.845 

Unicredit  2010   €     3.000.000   15 31/12/2025 Semestr. variab. 6 m.  1,490%  ‐  €    2.400.000 

MPS  2010  €         587.000   15 31/12/2025 Semestr. variab. 6 m.  1,307%  ‐  €        485.371 

Unicredit  2012  €      4.000.000   12 31/12/2024 Semestr. variab. 6 m.  4,350%  ‐  €    3.667.039 

 € 10.964.545  

 

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2.1.4 Altri dati economico­finanziari Con riferimento a quando previsto al  comma 29.1 del MTI, non sono presenti variazioni sistemiche o eventi eccezionali aventi effetto sulle singole voci costo. 

 

2.2 Dati di conto economico 

2.2.1 Dati di conto economico Si  precisa  che  ai  fini  della  determinazione  del  moltiplicatore  tariffario  2014  sono  stati utilizzati  i  dati  relativi  al  bilancio  2012.  Gli  stessi  dati  sono  stati  provvisoriamente riproposti  anche  per  il  calcolo  del  moltiplicatore  2015  in  assenza  dei  dati  relativi  al bilancio  2013  che  saranno  disponibili  a  seguito  del  completamento  delle  operazioni  di chiusura dell’esercizio contabile.  

I  valori  inseriti  nella  sezione  di  Conto  Economico  relativa  all’anno  2013  sono  pertanto quelli del 2012 inflazionati secondo le indicazioni presenti nel MTI. Unica eccezione sono le voci relative all’energia elettrica e agli oneri locali per i quali è stato considerato il valore del preconsuntivo 2013. 

Al fine della attribuzione dei dati di conto economico del bilancio 2012 alle diverse attività il Gestore ha utilizzato,  in conformità ai criteri  impiegati nella precedente raccolta dati e per  la compilazione dei moduli ex Deliberazione 347/2012/R/IDR,  i risultati del proprio sistema di contabilità analitica ed industriale.   In particolare: 

• per  quanto  attiene  ai  ricavi  delle  specifiche  attività  il  sistema  di  contabilità  ha consentito la diretta imputazione dei valori di bilancio alle diverse attività; 

• per  quanto  attiene  ai  costi  attribuibili  alle  stesse  attività  si  è  adottato  la  dove possibile  il  criterio  dell’imputazione  diretta  mediante  l’utilizzo  della  contabilità analitica ed industriale adottata dal gestore (specifici conti di contabilità analitica, valorizzazione dei dati di costo materiali, servizi e  lavoro, estratti dalle distinte e rapporti di lavoro interno, ecc…), mentre per i costi non direttamente imputabili e per  le  poste  comuni  sono  stati  utilizzati  criteri  di  ribaltamento  attraverso l’applicazione  di  driver  specifici  ritenuti  adeguati  rispetto  alle  esigenze  di rendicontazione  delle  diverse  tipologie  di  costo  (es:  %  fatturato,  n.  dipendenti, costo  lavoro per centro di costo, % di partecipazione dei singoli settori aziendali alle specifiche attività, ecc…). 

 Sezione ULTERIORI SPECIFICAZIONE DEI RICAVI del “valore della produzione”  Ricavi da articolazione tariffaria: sono stati riportati i ricavi effettivamente conseguiti nel 2012 con la tariffa effettivamente fatturata per l’anno. La differenza con il valore riportato nel bilancio del gestore è costituita: 

• per € 435.876 ( ‐ ) dai conguagli anni precedenti, a debito, restituiti all’utenza con l’articolazione tariffa del 2012  i quali sono stati  iscritti  in bilancio a diminuzione del debito in “dare” dello SP e ad incremento dei ricavi in “avere” del CE; 

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• per € 476.448 ( + ) dal conguaglio dei ricavi garantiti da VRG, compreso quindi il valore del conguaglio tariffario dell’esercizio,  iscritto  in diminuzione dei ricavi di competenza ed a debito verso l’utenza. Il conguaglio era stato calcolato sulla base delle  disposizioni  AEEGSI  per  l’MTI  ed  appostato  a  bilancio  per  il  2012,  ed  era basato in parte anche sulla stima dei mc. da fatturare al 31/12/2012.  

L’importo riportato in tale sezione, pertanto, corrisponde alle seguenti voci di bilancio:  “Proventi acqua” per € 11.502.439 a seguito delle seguenti variazioni 

Valore di bilancio voce “Proventi acqua” € 11.274.975    +  rimborsi/sgravi  riconosciuti  sui  consumi  acqua:  €  31.561  (riportati  tra  i “rimborsi e indennizzi” del prospetto)   ‐    quota  di  €  85.201  relativa  a  “fornitura  bocche  antincendio”  riportata nell’apposita voce del prospetto   +   quota di €   281.104 relativa al conguaglio a debito (negativo) 2012 iscritto in bilancio a storno dei ricavi 

 “Noli e quote fisse”: € 892.467 pari al valore di bilancio   “Proventi fognatura e depurazione”: € 8.101.600 pari al valore di bilancio di € 8.002.937  

+  rimborsi/sgravi  riconosciuti  sui  consumi  acqua:  €  15.473  (riportati  tra  i “rimborsi e indennizzi” del prospetto) ‐    ricavi  per  scarichi  industriali  di  €  112.154  riportati  nell’apposita  voce  del prospetto + quota   di €   195.344 relativa al  conguaglio a debito  (negativo) 2012  iscritto  in bilancio a storno dei ricavi 

 “Corrispettivi anni precedenti” (in “Altri ricavi acquedotto”): € 100.110  “Corrispettivi anni precedenti dep./fogn.” (in “Altri ricavi fogn.dep.”): € 162.792  a dedurre conguagli anni precedenti, a debito, restituiti all’utenza per € 435.876 (iscritti in  bilancio  nel  2012  in  diminuzione  del  debito  in  “dare”  dello  SP  e  ad  incremento  dei ricavi in “avere” del CE)   

   

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Ulteriore specificazione dei ricavi

VOCI  SII Altre attività SII 

ulteriori specificazioni Voce di bilancio 

Ricavi da articolazione tariffaria   20.323.531    (come sopra specificato)  A1 / A5 

Vendita di acqua all’ingrosso   363.470      A1 

Fogn. e depuraz. di acque reflue industriali   112.154      A1 

Contributi di allacciamento   473.685      A1 

Prestazioni e servizi accessori     48.968  noli e forniture vari  A1 

Trattamento bottini     440.607    A1 

Pulizia e manutenzione caditoie stradali   220.945      A1 

Vendita di servizi a terzi          226.389  

analisi di laboratorio, servizi di manutenzione, sopralluoghi, ecc… 

A1 

Vendita di servizi a terzi     41.191 

servizi progettazione e diversi  A5 

Lavori conto terzi     149.735  lavori c/ terzi  A1 

Rilascio autorizzazioni allo scarico     21.575  pratiche rilascio Aut. Scarico  A1 

Proventi straordinari     39.691    A5 

Rimborsi e indennizzi     284.293 

Pacchetto servizi per copertura perdite occulte, 

recuperi di spesa A5 

Ricavi da altre attività (non inclusi nelle suddette voci)     

333.756  solleciti e mora  A1 

Ricavi da altre attività (non inclusi nelle suddette voci)     

890  altre  A5 

 I ricavi iscritti alla voce “Ricavi da altre attività” non inclusi nelle voci di “ulteriori specificazioni dei ricavi” sono composti: • per € 112.616 da addebiti all’utenza per solleciti bollette scadute • per € 221.140 da addebiti all’utenza di mora per pagamento ritardato bollette  

    

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Ulteriori specifiche dei costi: dettaglio  DI CUI dei "costi della produzione"  €     voce di bilancio  categoria    

Costi connessi all'erogazione di liberalità 

 9.000  tot  erogazioni liberali  Oneri diversi di 

gestione  B14

Costi pubblicitari e di marketing (incluse le imposte connesse) 

 2.089  q.p.

"servizi di informazione all'utenza e promozione 

aziendale" Servizi Generali  B7 

Oneri per sanzioni, penalità, risarcimenti automatici e simili 

 49.486  q.p.

"Risarcimenti danni da sinistri" + q.p. Altri oneri diversi" 

Oneri diversi di gestione  B14

Oneri straordinari   34.340  tot  "sopravvenienze passive e 

minusval. Da alienazione" Oneri diversi di 

gestione  B14

Spese processuali in cui la parte è risultata soccombente 

 10.372  q.p. "onorari spese legali"  Servizi 

Amministrativi  B7 

Contributi associativi   25.592  tot  "quote associative"  Oneri diversi di 

gestione  B14

Spese di viaggio e di rappresentanza   233  q.p. "altri servizi generali"  Servizi Generali  B7 

Spese di funzionamento Ente d'Ambito   75.638  q.p. "Oneri da affidamento SII"  Oneri diversi di 

gestione  B14

Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari 

 173.455  q.p.

Materiali, Servizi, Manodopera (costi capitalizzati indirettamente) 

B6, B7, B9    

Pulizia e manutenzione caditoie stradali   187.803  q.p.

Materiali, Servizi, Manodopera (costi capitalizzati indirettamente) 

B6, B7, B9    

Perdite su crediti per la sola quota parte eccedente l'utilizzo del fondo 

 115  tot. "perdita su crediti"  Oneri diversi di 

gestione  B14

rimborso mutui di comuni, aziende speciali, società patrimoniali 

 928.147  q.p. "Oneri da affidamento SII"  Oneri diversi di 

gestione  B14

altri corrispettivi a comuni, aziende speciali, società patrimoniali 

 263.117  q.p. "Oneri da affidamento SII"  Oneri diversi di 

gestione  B14

canoni di derivazione/sottensione idrica 

 71.918  tot  "canoni di concession"  Oneri diversi di 

gestione  B14

contributi per consorzi di bonifica   133.993  tot  "Contributi alla Bonifica"  Oneri diversi di 

gestione  B14

altri oneri locali (TOSAP, COSAP, TARSU) 

 84.987  q.p.

"Imposte e tasse" + "Servizi" (x Tarsu…)  B7, B14    

  

2.2.2 Focus sugli scambi all’ingrosso Per  quanto  attiene  all’acqua  all’ingrosso  venduta  da  ASI  Spa  nel  corso  del  2012  non  si registrano  variazioni  relativamente  al  soggetto  acquirente  che  rimane  unicamente  la società Veritas Spa con sede a Venezia. Alla tariffa di vendita per  il 2013 è stata applicato  il  teta pari ad 1,06347 con una tariffa che è passata da € 0,38128/mc del 2011 a € 0,40548/mc.  

Soggetto  Ente d’Ambito  Volume 2011  Volume 2012  Volume 2013 Veritas Spa  ATO Laguna di Venezia  mc  1.052.500 mc   953.289  mc    899.360

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2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni 

2.3.1 Investimenti e dismissioni Gli investimenti realizzati dal Gestore ASI Spa nel 2012, indicati per il calcolo tariffario, sono i seguenti: 

categoria regolatoria 

descrizione  VALORE €  sub.tot. 

Fabbricati industriali  

02 00003  BOX 177 X 171 H. 197 C/FINESTRA             375                   375  

    Condutture e opere idrauliche fisse      

06 00114  CONDOTTA ADDUTRICE SDONA'‐P.TE TRIANGOLO 1'str.              8.586    

06 00131  RINN. E POTENZ.COND.ADDUTTR.CANDELU'‐SDONA' 3'STR.            14.675    

06 00136  CONDOTTE XII' LOTTO         417.882    

06 00137  CONDOTTE PER LOTTIZZAZIONI ANNO 2012         180.540    

06 00138  MANUT. STRAORD. CONDOTTE IDRICHE ANNO 2012            58.999    

06 00139  CONDOTTA ACQUEDOTTO 3' CORSIA  A4         316.348    

35 00010  COSTR.  E COLLEG. FOGN.CAPOSILE AL CAPOLUOGO             7.004    

35 00016  FOGNATURA MUSILE DI PIAVE V.FILZI‐OBERDAN‐TOTI            57.895    

35 00023  COLLEG. FOGNATURA FRAZ. CHIESANUOVA AL DEPURATORE DI MUSILE DI P.            89.336    

35 00024  COLLEGAMENTO FOGNATURA "CAMPANA" JESOLO            92.513    

35 00025  RIFAC.E POTENZ. FOGNATURA VIA JESOLO A S.DONA'DI P.            23.255    

35 00028  MANUTENZIONE STRAORDINARIA COND.FOGNARIE 2012         199.420    

35 00029  ADEGUAM. FOGNATURE SOTTOBACINO SMARCO‐MUSILE DI P.            20.248    

35 00030  COLLETTORE SFIORO FOGNATURE V.TOTI‐ERACLEA         115.777    

35 00031  COMPLET. FRAZ. CHIESANUOVA E COLLEGAMENTO AL DEP. MUSILE         495.555    

35 00032  RETE FOGNARIA ZONE NON SERVITE MUSILE E ADEGUAMENTO VIA CENTO         149.662    

35 00033  COLLEGAM. FOGNATURA NOVENTA AL DEPURATORE DI S.DONA'      1.475.808    

35 00034  COLLEGAMENTO FOGNATURA VIA MANIN ‐ TORRE DI MOSTO            10.609      3.734.111  

    Impianti di trattamento      

ON00127  INTERVENTI DI MANUTENZ.STRAORDINARIE  SU IMP.DEPURAZIONE          376.037    

ON00130  INTERVENTI DI MANUTENZ.STRAORDINARIE  SU IMP.DEPURAZIONE              2.870    

05 00046  IMP. POTABILIZZAZ. TORRE CALIGO: MANUT.STR. SU SISTEMA LAGUNAGGIO            35.227    

05 00047  IMPIANTO POTABILIZZAZIONE TORRE DI CALIGO: MANUT.STR.2012            13.022    

05 00048  IMPIANTO POTABILIZZAZIONE BOCCAFOSSA: MANUT. STR.2012            11.805          438.960  

    Impianti di sollevamento e pompaggio      

ON00128  MANUT.STR. IMP.SOLLEVAMENTO FOGNARI             78.519    

07 00078  MANUTENZ.STRAORDINARIA IMP. SOLL.TO               1.406             79.925  

    Gruppi di misura meccanici      

08 00037  CONTATORI D'ACQUA DIVERSI ‐ 2012         125.053          125.053  

    Laboratori      

15 00499  INCUBATORE REFRIGERATO KB53              7.041                7.041  

    Telecontrollo e teletrasmissione      

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 12 

categoria regolatoria 

descrizione  VALORE €  sub.tot. 

ON00129  SISTEMI TELECONTROLLO SU IMP.DEP.‐SOLLEV.‐2012            78.575             78.575  

    Autoveicoli       

11 00093‐97  AUTOCARRI             59.823             59.823  

    Altre immob. materiali e immateriali      

09 00154  MOBILI UFFICI                756                    756  

10 00310‐317  MACCHINE ELETTRONICHE ‐ HARDWARE             73.433             73.433  

13 00041‐46  IMPIANTI GENERICI SU FABBRICATI INDUSTRIALI             45.796             45.796  

15 00500‐515  ATTREZZATURE             35.412             35.412  

    Nuovi Allacci       

26 00009  NUOVI ALLACCIAMENTI 2012         323.164          323.164  

 Non sono presenti tipologie di cespiti acquisiti per le “altre attività idriche”. 

Nel periodo considerato, inoltre, il Gestore ha provveduto alle seguenti dismissioni di beni presenti nella stratificazione dei beni: 

Categoria del cespite Categoria di 

Immobilizzazione Anno di 

dismissione 

Anno di Iscrizione in Libro Cespiti 

IP 2011  FA IP 2011 

Gruppi di misura meccanici  Servizio idrico integrato  2012  2002  3.751   3.563  

Altre immobilizzazioni materiali e immateriali 

Servizio idrico integrato  2012  2003  4.884   4.151  

Gruppi di misura meccanici  Servizio idrico integrato  2012  2004  14.392   10.794  

Gruppi di misura meccanici  Servizio idrico integrato  2012  2005  2.806   1.824  

Gruppi di misura meccanici  Servizio idrico integrato  2012  2007  1.875   844  

Altre immobilizzazioni materiali e immateriali 

Servizio idrico integrato  2012  2005  1.120   728  

Altre immobilizzazioni materiali e immateriali 

Servizio idrico integrato  2012  2007  744   670  

Altre immobilizzazioni materiali e immateriali 

Servizio idrico integrato  2012  2008  2.859   2.573  

  

I contributi in conto impianti indicati al fine della determinazione dell’MTT corrispondono ai valori  effettivamente  erogati  nel  corso del 2012 per  gli  investimenti  realizzati o  in  corso di realizzazione. 

AI fini della riconciliazione del valore dei risconti passivi indicati nel bilancio 2012, si precisa che  nello  stesso  i  dati  sono  esposti,  in  applicazione  ai  principi  contabili,  secondo  il  criterio della competenza economica e non dell’effettiva erogazione finanziaria del contributo come, invece, richiesto dal criterio regolatorio (criterio di cassa). 

Si allega il seguente prospetto relativo alle variazioni di bilancio dei risconti passivi: 

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contributi c/impianti  Valore al 31/12/2011 

variazioni nel 2012 

Quote contributi imputati a CE nel 2012 

Valore Risc. Pass. al 

31/12/2012 

Contributo c/impianti Lagunaggio (Regione Veneto)  344.373,47 0,00  ‐34.416,69  309.956,78

Contributo c/impianti fognatura via Rusti (Jesolo)  254.785,95 0,00  ‐7.594,58  247.191,37

Contributo c/impianti fognatura via Rusti (Regione)  183.208,77 0,00  ‐7.021,33  176.187,44

Contributi c/impianti impianto affinazione al carbone attivo  382.118,60 0,00  ‐45.452,63  336.665,97

Contributo c/impianti fognatura Ca'Fornera (Jesolo)  87.221,43 0,00  ‐3.154,90  84.066,53

Contributo c/impianti per adeguamento impianto Biogas Jesolo  256.633,64 0,00  ‐21.510,43  235.123,21

Jesolo: lavori di P.za Brescia ‐ Bianza  7.768,31 0,00  ‐250,00  7.518,31

Contributo c/impianti collegamento rete fognaria via Torcello‐  Noventa  26.150,99 0,00  ‐985,67  25.165,32

INAIL 1 Cabina elettrica Boccafossa  6.600,00 0,00  ‐825,00  5.775,00

INAIL 2 Cabina elettrica caldaia sede  1.097,92 0,00  ‐171,55  926,37

INAIL 3 Cabina elettrica Torre Caligo  10.620,00 0,00  ‐1.327,50  9.292,50

INAIL 4 Imp.produz.biossido di cloro Torre Caligo  12.483,12 0,00  ‐1.299,48  11.183,64

sostituzione condotta via Rovigo  2.200,00 0,00  ‐62,50  2.137,50

Cessalto: contr.c/impianti collegam.a rete fogn.S.Anastasio a Gainiga  163.193,20 0,00  ‐4.864,47  158.328,73

Regione Veneto a mezzo AATO: contrib. APQ2 cond.acq.Candelù ‐ San Donà  1.496.427,87 0,00  ‐41.567,44  1.454.860,43

Reg.Veneto a c/o AATO: contrib. APQ2 Impianto accumulo e pomp. di Croce: Fabbricati 

290.127,28 0,00  ‐7.535,77  282.591,51

Reg.Veneto a c/o AATO: contrib. APQ2 Impianto accumulo e pomp. di Croce: Serbatoi  356.603,66 0,00  ‐7.409,95  349.193,71

Reg.Veneto a c/o AATO: contrib. APQ2 Impianto accumulo e pomp. di Croce: Impianto 

393.056,85 0,00  ‐54.585,17  338.471,68

San Donà: contr.c/imp.costruz.fognatura Grassaga ‐S.Teresina  76.043,25 0,00  ‐6.829,28  69.213,97

Noventa: contr.c/imp. fogn.nera S.Teresina e colleg.Noventa  163.931,25 0,00  ‐4.683,75  159.247,50

Musile: contr.c/imp. fogn.nera Caposile e colleg. Musile  460.975,37 0,00  ‐13.170,73  447.804,64

Jesolo: contr.colleg.rete fogn. Frazione Ca' Fornera  236.250,00 0,00  ‐6.750,00  229.500,00

AATO: contr.c/imp.costruz.fognatura (San Donà) Grassaga ‐S.Teresina  394.654,93 0,00  ‐6.613,29  388.041,64

AATO: contr.c/imp. fogn.nera (Noventa) S.Teresina e colleg.Noventa  152.978,91 0,00  ‐4.370,94  148.607,97

AATO: contr.c/imp. fogn.nera (Musile) Caposile e colleg. Musile  590.309,09 0,00  ‐16.647,86  573.661,23

AATO: contr.colleg.rete fogn.(Jesolo) Frazione Ca' Fornera  296.669,41 0,00  ‐8.405,76  288.263,65

AATO: contrib. Fogn.nera 8° presa e colleg. Dep. Caorle  800.000,00 0,00  0,00  800.000,00

AATO: realizzaz. Condotta fognaria Chiesanuova e collega.rete di Musile  780.000,00 0,00  ‐20.000,00  760.000,00

AATO: contr.Regione Veneto x colleg.fogn.Noventa a Dep.S.Donà  1.333.000,00 0,00  ‐16.662,50  1.316.337,50

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AATO: contr.Regione Veneto x fognature S.Giorgio e colleg.dep.Caorle  800.000,00 0,00  0,00  800.000,00

Contributo Comune per fognatura nera via Toti Eraclea  175.000,00 ‐59.222,43  ‐1.447,21  114.330,36

Adeg.to imp.sollev.per fognature Sottobacino San Marco a Musile di P.  0,00 19.200,00  ‐240,00  18.960,00

Totali  10.534.483,27  ­40.022,43 ­

345.856,38 10.149.554,46 

 

2.3.2 Infrastrutture di terzi Si segnala che rispetto alle precedenti raccolte dati non si registrano modifiche:  • sui valori dei file proprietari.  • sugli MT ed AC corrisposti ai Comuni 

 

2.4 Corrispettivi applicati all’utenza finale 

2.4.1 Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012  Premesso che ASI S.p.A. opera in un unico ambito tariffario, si propongono di seguito i dati di sintesi relativi al ModTariffe.  

 (tariffe 2012 moltiplicate 

per i volumi 2011) 

(tariffe 2012 moltiplicate per i volumi 2012) 

 2011  2012 

quote variabili  18.776.440  19.072.365 

quote fisse  942.294 977.667 

 € 19.718.734  € 20.050.032 

 

Si  precisa  che  dalla  moltiplicazione  delle  tariffe  2012  per  volumi  2012  indicati  nel ModTariffe  si  ottiene un ammontare  che non considera né  i  rimborsi  (partite negative) effettuati  ai  sensi  della  sentenza  c.c.  335/2008,  né  agevolazioni  tariffarie,  né  la componente UI1 (partita positiva), comunque non prevista nel 2012.  Nel corso del 2012 non sono state applicate particolari agevolazioni tariffarie all’utenza.  Nel corso del 2012,  inoltre, ASI Spa ha proseguito nell’attività di restituzione agli utenti della  quota di  tariffa  di  depurazione non dovuta  ex  Sentenza Corte Cost.  335/2008,  già iniziata dal 2010. Lo stato dei rimborsi è in fase di completamento e non si registrano ad oggi da parte del Gestore ritardi rispetto alle domande di rimborso pervenute.   

   

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 Anno  Importo depurazione 

rimborsato ai sensi Sentenza Corte Cost. 335/2008 

2010  € 12.1212011  € 148.7272012  € 27.6202013  € 4.574

  

2.4.2 Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi Non si prevedono modifiche alla struttura dei corrispettivi applicata nell’anno 2012.    

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3. Predisposizione tariffaria 

3.1 Quadrante dello schema regolatorio 

3.1.1 Selezione del quadrante  Si  riporta  di  seguito  il  riepilogo  dei  parametri  sui  quali  si  basa  la  scelta  dello  schema regolatorio  da  applicare  per  le  determinazioni  tariffarie  2014  e  2015  ai  sensi  dell’art.  12 Allegato A MTI.  

  Come si evince dalla tabella lo schema regolatorio applicato risulta essere quello di cui al III Quadrante in quanto: 

• non sono presenti modifiche al perimetro della gestione del  servizio e negli obiettivi assegnati al gestore; 

• il  valore  degli  investimenti  da  realizzare  nel  quadriennio  2014‐2017  rapportato  al capitale investito iniziale (RAB) risulta essere superiore allo 0,5. 

L’applicazione del  III Quadrante  consente  l’applicazione di un  incremento massimo, definito sulla base di quanto disposto dall’art. 9.3 Allegato A MTI, del 9%.   

3.1.1.1 Ammortamento finanziario La  metodologia  seguita  nella  definizione  delle  predisposizioni  tariffarie  2014‐2015  non prevede l’utilizzo dell’ammortamento finanziario, benché questo risulti applicabile sulla base del  quadrante  regolatorio  prescelto.  Ne  deriva  che  lo  sviluppo  degli  ammortamenti  e  delle altre  componenti  del  CAPEX  è  stato  effettuato  applicando  le  aliquote  di  ammortamento risultanti dalla vite regolatorie definite da AEEGSI di cui all’art. 18.2 allegato A MTI.  

3.1.1.2 Valorizzazione FNInew,a L’applicazione del  III Quadrante  regolatorio concede  la  facoltà di valorizzare  la componente FNInew,a. Si riportano di seguito i parametri utilizzati per la sua valorizzazione.  

SCHEMI REGOLATORI

UdM valore

Op2013 euro 13.365.262

COeff2013 euro 12.382.649

Opnew,a euro 0

0/1 0

euro 30.886.877

RABMTT euro 40.330.034

0/1 1

SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III

∑2_"2014" ^"2017"  IP_t^exp  "RAB"  _"MTT"  ω (0) oppure 

∑2_2014^

oppure(0)

(1)

(1)

nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:

presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:

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  Con  riferimento al parametro ψ,  il  cui  valore  sulla base dell’art. 12.3 Allegato A MTI era da scegliere nell’intervallo 0,4 – 0,6, si è optato, in accordo con il gestore, per l’applicazione del limite inferiore di tale intervallo. Tale scelta è stata effettuata tenendo conto sia dell’impatto sull’utente  dell’incremento  tariffario  generato  da  tale  componente  sia  delle  esigenze  di liquidità generate dal Piano. Ai  fini  della  valorizzazione  del  VRG  e  del  Teta,  tuttavia,  in  considerazione  degli  incrementi tariffari generati dall’applicazione del MTI e al fine di contenere tali incrementi al di sotto di quello massimo consentito si è scelto di annullare la componente relativa al FNInew.  

3.1.2 Valorizzazione delle componenti del VRG  

La seguente tabella riepiloga le componenti di calcolo del VRG. 

 

FNI FONI

Descrizione 2014 2015IP 4.576.858 10.019.877Contributi 570.000 2.006.126IP netto contributi 4.006.858 8.013.751Capex 4.253.992 4.578.551ψ (art.12.3 sceglierlo nell'intervallo 0,4-0,6) 0,40 0,40FNI new 0 1.374.080Riduzione dell'FNI FONI (Ente di Ambito) 1.374.080FNI FONI 0 0

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Nella tabella seguente si riporta il dettaglio del calcolo della componente DCUITfoni. 

 

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3.2 Moltiplicatore tariffario 

3.2.1 Calcolo del moltiplicatore Nella tabella seguente sono riportate le componenti di calcolo del moltiplicatore tariffario.   

   Il theta esposto nella precedente tabella rappresenta il theta calcolato peri il soggetto gestore ASI SpA.  

3.2.2 Confronto con il moltiplicatore previgente  Il moltiplicatore tariffario applicato nell’ultima fatturazione dell’anno 2013 è quello riportato nella tabella di seguito.  

  Come si evince dalla seguente tabella,  in funzione del quadrante prescelto (III Quadrante),  il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per l’anno 2014 si colloca entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI (9%). Allo  stesso modo,  in  funzione del quadrante prescelto e delle decisioni assunte  in merito al moltiplicatore da  approvare per  l’anno 2014,  il  valore del moltiplicatore  tariffario  calcolato per il 2015 si colloca entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI.  

  

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3.2.3 Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente Nella  tabella  seguente  è  riportato  in  sintesi  il  valore  del  moltiplicatore  tariffario  di  cui  si richiede l’approvazione da parte di AEEGSI.   

  I  valori  sopra  esposti    sono  stati    coerentemente  riportati  nel  PEF  di  cui  si  chiede l’approvazione da parte di AEEGSI. 

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4. Piano economico­finanziario del Piano d’Ambito (PEF) A  norma  dell’art.  4  comma  2  lettera  b  della  delibera  643/2013 AEEGSI,  l’Ente  di  Ambito  o altro  soggetto  competente  entro  il  termine  del    31  marzo  2014  adotta,  all’interno  dello schema regolatorio, il piano economico finanziario (PEF) redatto su base annuale secondo le disposizioni contenute nel metodo tariffario idrico.  La redazione del PEF si rende necessaria al  fine di verificare  il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario del gestore e la persistenza del legame, previsto dall’art. 154 comma 4 del  Dlgs.  152/06,  tra  le  previsioni  in  merito  all’andamento  dei  costi  di  gestione  e  di investimento, estese a tutto il periodo di affidamento.  Gli aggiornamenti del PEF tengono conto dell’avvenuta revisione del piano degli interventi per quanto attiene la programmazione degli investimenti ed è utile all’AEEGSI al fine di esprimere osservazioni,  rilievi  e  impartire  prescrizioni  sugli  elementi  tecnici  ed  economici  e  sulla necessità di modificare le clausole contrattuali e gli atti che regolano il rapporto tra l’ATO e il Gestore, ai sensi dell’art. 10 comma 14 lettera f) del DL 70/2011.  Si  è proceduto pertanto ad allegare alla predisposizione  tariffaria 2014‐2015  il PEF  redatto secondo  le  modalità  previste  dalla  delibera  AEEGSI  n.  643/2013  e  composto  dal  piano tariffario, dal conto economico e dal rendiconto finanziario.  Il  piano  tariffario  evidenzia  per  tutto  il  periodo  di  affidamento  le  componenti  di  costo ammesse  nel  VRG  (vincolo  ai  ricavi  del  gestore)  cosi  come  individuate  nella  delibera  citata (ammontare  massimo  dei  ricavi  del  gestore  ammessi  a  tariffa),  il  conto  economico rappresenta per  lo stesso periodo e per macro voci  il  risultato economico netto del servizio idrico  integrato  e  il  rendiconto  finanziario  è  la  proiezione  dei  flussi  finanziari  associati  in entrata ed  in uscita con particolare evidenziazione della capacità del gestore di  far  fronte al rimborso del debito contratto.  Relativamente  all’arco  temporale  di  riferimento  del  PEF  occorre  precisare  che  esso  è trasmesso  ad  AEEGSI  per  il  periodo  2014‐2018  (anno  di  fine  affidamento).  Tuttavia  le valutazioni di natura economico  finanziaria  sono  sviluppate per  l’intera durata del Piano di Ambito.  Ciò  in  considerazione  del  fatto  che  la  convenzione  di  affidamento  prevede  che  la valutazione della sostenibilità del PEF deve è effettuata con riferimento all’intera durata del Piano.  

4.1 Piano tariffario  

Ipotesi alla base del piano tariffario  Il  PEF  è  costruito  a  moneta  costante,  ovvero  applicando  alle  sue  componenti  un  tasso d’inflazione  pari  a  zero,  ad  eccezione,  ai  soli  fini  della  determinazione  delle  componenti tariffarie: 

• delle immobilizzazioni alle quali è stato applicato un deflatore calcolato a partire dalla data di entrata in esercizio sino all’annualità di riferimento; 

• degli  oneri  finanziari  tengono  conto  per  gli  anni  2014  e  2015  del  tasso  atteso  di inflazione pari all’1,5%; 

• dei costi operativi incrementati per gli anni 2014 e 2015 dal tasso atteso di inflazione pari al 2,1%. 

Il perimetro delle attività incluse nel PEF comprende le attività del SII con evidenziazione dei contributi di allacciamento e degli altri ricavi del SII, nonché le altre attività idriche. 

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Ai fini della determinazione del VRG la componente costo delle immobilizzazioni è posta pari alla variabile Capex e  la  componente di  costo operativo è posta pari  al  valore assunto dalla variabile  Opex  determinata  nel  III  quadrante  dell’art.  12.1  dell’Allegato  A  della  delibera  n. 643/2013 inflazionato sino  all’anno 2015.  Il  Piano  tariffario  è  stato  predisposto  a  partire  dalle  tariffe  applicate  nell’anno  2012, moltiplicate per i fattori theta di ciascun anno fino al termine dell’affidamento.   All’interno  dei  costi  operativi  le  transazioni  all’ingrosso  sono  state  determinate  per  l’anno 2014 applicando un  theta pari  a 1  sui  costi  del 2012, non disponendo del  theta dei  relativi grossisti. Il dato relativo al 2013 non risulta ad oggi disponibile ed è stato stimato applicando ai valori 2012 il tasso di inflazione previsto per i Costi operativi (2,1%). 

Volumi I  volumi  acquedotto,  fognatura  e  depurazione  sono  stati  considerati  costanti  per  l’intero periodo di affidamento al valore dell’anno 2012. I volumi acquedotto sono pari a 18.180.090 mc, i volumi fognatura a 14.249.939 mc, i volumi depurazione a 14.586.660 mc.  Investimenti  Per  la  ricostruzione  della  consistenza  delle  immobilizzazioni  sono  stati  considerati  gli investimenti effettivamente realizzati negli anni 2012 e 2013 come risultanti rispettivamente dal Bilancio di esercizio e dai dati di preconsuntivo 2013.  Con  riferimento  al  calcolo  del  theta  e  del  VRG  sono  state  applicate  le  aliquote  di  ammortamento previste dall’Allegato A alla Delibera 643/13.  La componente AMMFoni è stata considerata sulla base dei valori risultanti dall’applicazione delle vite regolatorie AEEGSI agli investimenti realizzati con Contributi pubblici e con il FONI.  La componente DeltaCUIT è stata valorizzata a partire dai valori delle stratificazioni dei Beni dei Proprietari già considerate in applicazione della delibera 582/2012/R/IDR. Tale valore è stato  ridotto  in  alcuni  anni  al  fine  di  contenere  l’incremento  tariffario  nei  limiti  massimi previsti dalla delibera 643/2012/R/IDR.  

  Immobilizzazioni in corso  I LIC a cui si è  fatto riferimento sono quelli al 31.12.2013 come risultanti dal preconsuntivo 2013. L’entrata in esercizio di tali investimenti è stata assunta entro il 2018 in coerenza con il Piano degli investimenti predisposto per lo sviluppo del Piano. Per  tutti  gli  anni  successivi  al  2013  le  immobilizzazioni  in  corso  sono  state  valorizzate  in funzione  dell’effettiva  previsione  di  entrata  in  ammortamento  degli  investimenti  pianificati nel Piano degli Interventi.  

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Time lag   L’applicazione del Time  lag dal 2014 e per gli anni successivi  è stata effettuata sulla base di quanto  indicato  all’art.  19.4  dell’Allegato  A  alla  Delibera  643/2013  che  prevede  per  gli investimenti  realizzati  a  partire  dal  2012  la  determinazione  degli  oneri  finanziari  una maggiorazione  a titolo di onere finanziario forfettario (time lag) pari allo 1%.   Fondo nuovi investimenti  La  quota  parte  di  FONI  spesa  investita  nell’anno  n‐2,  al  netto  della  componente ammortamento  sui  contributi  pubblici  riferita  al  medesimo  anno,  è  allocata proporzionalmente a ciascuna categoria di cespite realizzato ai fini della determinazione delle immobilizzazioni  lorde  ed  è  considerata  come  contributo  a  fondo  perduto  percepito  nello stesso anno.   OPEX  Nella tabella seguente si riporta i riepilogo dei costi operativi considerati nel Piano tariffario.  

  Costi endogeni (OPEXend)  I  costi  efficientabili  (Opex end)   per    gli  anni 2014 e  il 2015 sono determinati  tenuto  conto dell’inflazione secondo quanto previsto dall’art 12.2 dell’Allegato A della Delibera 643/13   e mantenuti costanti per gli anni successivi.   

  Costi operativi aggiornabili (OPEXal)  Si riporta di seguito il dettaglio delle componenti della voce dei costi operativi aggiornabili.  

Energia Elettrica 

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Costi degli acquisti all’ingrosso  

  

Mutui e altri corrispettivi dei proprietari  

  Altre componenti di costo operativo 

 

  Le spese di funzionamento dell’Ente di Ambito, in seguito al passaggio del gestore ASI all’ATO della Laguna di Venezia, sono state adeguate, analogamente a quanto effettuato per il gestore VERITAS, al  fine di  tenere conto delle previsioni di Bilancio dell’ATO.  Il  costo complessivo è stato ribaltato sul gestore ASI  in  funzione degli abitanti residenti nei comuni di riferimento. Nel 2014 tale costo è stato inoltre rapportato ai mesi effettivi di appartenenza al nuovo ATO.  

  Il contributo AEEG è stato determinato in applicazione dell’art. 28.4 allegato A MTI.  

  La  componente  a  copertura  del  costo  di  morosità  è  stata  posta  per  tutto  il  periodo dell’affidamento  pari  al  1.6%  del  fatturato  del  secondo  anno  precedente    a  quello  di riferimento come previsto dall’art. 30 allegato A MTI.  

 

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 I  costi  residuali  comprendono  i  canoni  di  derivazione/sottensione  idrica,  i  contributi  ai consorzi di bonifica e gli altri oneri locali.  

   Conguagli 2012 e 2013 (Rc)  ASI SpA ha maturato per l’anno 2012 un conguaglio a debito di € 182.843 mentre per l’anno 2013,  sulla base dei dati disponibili,  è  stato  calcolato un  conguaglio  a  credito di € 599.121. Quest’ultimo  valore  è  tuttavia  da  considerarsi  provvisorio  non  essendo  ancora  disponibili tutti i dati consuntivi relativi al 2013. Si riporta di seguito la tabella di dettaglio dei Conguagli maturati per il periodo 2012 – 2013.  

 

  

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   Si riporta di seguito il Piano tariffario 2014‐2018 redatto secondo lo schema predisposto da AEEGSI. 

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PIANO TARIFFARIO

SCHEMI REGOLATORI

UdM valore

Op2013 euro 13.365.262

COeff2013 euro 12.382.649

Opnew,a euro 0

0/1 0

euro 30.886.877

RABMTT euro 40.330.034

0/1 1

SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III

COMPONENTI DI COSTO Opexa, Capexa e FNInew,a

UdM 2014 2015 2016 2017 2018euro 13.144.309

euro 4.851.524

Opexa euro 17.995.833

OFa euro 1.535.412 1.673.051 2.549.757 2.980.102 3.183.671

OFisca euro 673.512 717.120 984.501 1.132.919 1.201.746

AMMa euro 2.043.092 2.186.978 2.241.622 2.502.301 2.839.117

ΔCUITa euro 0 0 0 0 0

Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534

euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312

Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534

FNInew,a euro 0 1.374.641 126.612 2.463.414 2.591.911

SVILUPPO DEL VRG

UdM 2014 2015 2016 2017 2018

Opexa euro 17.995.833 18.426.318 18.329.024 18.261.839 18.163.114

Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534

FoNIa euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449

RCaTOT euro ‐182.843 599.121 0 0 0

ERCa euro 0 0 0 0 0

VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097

SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO

UdM 2014 2015 2016 2017 2018

VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097

Cba‐2 euro 722.887 730.937 730.937 730.937 730.937

Rba‐2 euro 1.344.491 1.372.725 1.401.553 1.430.985 1.430.985

Σ tarif2012*vscala‐2 euro 20.413.016 20.426.354 20.426.354 20.426.354 20.426.354

ϑa  n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A ‐ MTI) n. 1,090 1,090 1,075 1,075 1,075

ϑa applicabile n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419

FONDO NUOVI INVESTIMENTI

UdM 2014 2015 2016 2017 2018

AMMaFoNI euro 550.485 602.234 658.789 765.157 1.239.463

FNIaFoNI euro 0 0 126.612 1.463.414 1.591.911

ΔCUITaFoNI euro 2.074.864 2.323.328 3.124.982 3.061.300 2.454.075

FoNI euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449

INVESTIMENTI

UdM 2014 2015 2016 2017 2018Investimenti al lordo dei contributi euro 4.576.858 10.019.877 11.529.072 13.243.857 14.174.312Contributi euro 570.000 2.006.126 5.436.661 470.000 470.000Investimenti al netto dei contributi euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312CIN euro 47.591.535 50.871.467 56.482.132 65.761.229 75.582.883CINfp euro 11.646.789 12.599.390 13.943.124 16.809.260 23.657.002OF/CIN % 0,032 0,033 0,045 0,045 0,042

VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE

UdM valoreIpc,t euro 262.684.932FAIP,c,t euro 147.277.682CFPc,t euro 51.522.508FACFP,c,t euro 30.968.189LIC euro 0

VR a fine concessione euro 94.852.930

∑2_"2014" ^"2017"  IP_t^exp  "RAB"  _"MTT"  ω (0) oppure 

∑2_2014^

oppure(0)

(1)

(1)

nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:

presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:

_^

aendOpex

aalOpex

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Recupero delle partite pregresse Ai fini dello sviluppo del Piano Tariffario e del Piano economico – finanziario si è tenuto inoltre conto delle partite  pregresse maturate  relativamente  ai  periodi  antecedenti  l’anno  2012  già  approvate  dall’Ente  di Ambito ma  non  ancora  recuperate  in  tariffa.  Il  gestore  ASI  ha maturato  partite  a  debito  nei  confronti dell’utente per complessivi 2.702.715 euro.  

Si riporta di seguito la tempistica di recupero dei conguagli il cui andamento è stato definito con l’obiettivo di evitare forti oscillazioni nella tariffa percepita dall’utente.  

 

 

La tabella seguente illustra invece il theta percepito dall’utente considerando anche le componenti tariffarie al di fuori del VRG. 

 

  

4.2 Schema di conto economico  

Ricavi da tariffe  Sono  stati  determinati  per  tutto  il  periodo  di  affidamento, moltiplicando  il  coefficiente    di ogni  periodo  per  il  valore  dei  ricavi  2012  derivante  a  sua  volta  dal  prodotto  dei  volumi dell’anno 2012 per la tariffa a suo tempo applicata. I ricavi da tariffa sono esposti nel Conto Economico al lordo del FONI e al netto dei conguagli tariffari a debito del gestore per partite pregresse.  Con riferimento al FONI tuttavia è stata prevista la creazione di un fondo costituito mediante quote di accantonamento non deducibili fiscalmente, che viene esposto nel prospetto di Conto Economico in aggiunta della voce ammortamenti. Il valore dell’accantonamento è pari al FONI generato  dal  Piano  considerato  al  netto  del  27,5%  per  tenere  conto  dell’effetto  fiscale.  Il dettaglio della voce è esposto nella seguente tabella.  

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  Contributi di allacciamento  Il  valore  dei  contributi  di  allacciamento  è  stato  considerato  costante  per  tutto  il  periodo di Piano  per  un  importo  pari  a  470.000  euro.  In  applicazione  dell’art.  17.6  i  contributi  di allacciamento percepiti a partire dal 2012 sono considerati come contributi pubblici.    Costi operativi e del personale Sono stati determinati partendo dai dati di bilancio 2012 applicando l’inflazione sino all’anno 2015  come  riconosciuti  in  tariffa  e  mantenuti  costanti    per  i  periodi  successivi  sino  alla scadenza dell’affidamento. Ai soli fini della redazione del PEF (e non anche ai fini tariffari) il valore della morosità è stata ipotizzata pari al 2% in quanto trattasi di valore coerente con i valori effettivi registrati.  Ammortamenti Gli  ammortamenti  sono  stati  determinati  in maniera  corrispondente  a  quelli  previsti  nello sviluppo  tariffario  ai  sensi  dall’art.  18    dell’Allegato  A  della  delibera  643/13,  tenuto  conto delle vite utili definite da AEEGSI per ciascuna categoria di cespiti.  A  tali  ammortamenti,  tuttavia,  si  aggiungono,  ai  soli  fini della valutazione della  sostenibilità economico –  finanziaria del Piano, quelli presenti nel Bilancio per effetto delle  rivalutazioni dei cespiti che sono escluse ai fini del calcolo tariffario.  Interessi passivi  Gli  interessi  passivi  comprendono  sia  gli  interessi  maturati  sui  finanziamenti  esistenti  al 31.12.2013  che  sul  nuovo  indebitamento  generato  dal  Piano  nel  periodo  residuo  di concessione.  I  primi  in  coerenza  con  i  contratti  di  finanziamento  in  essere  sono  calcolati  in funzione dei piani di rientro del debito secondo i tassi ad oggi previsti, che saranno aggiornati di anno in anno, i secondi sono calcolati ad un tasso del 4,9%.  Determinazione delle imposte  Le  imposte  sono  state  determinate  applicando  alle  basi  imponibili  Ires  ed  Irap rispettivamente le aliquote del 27,5% e del 4,20%.   Si riporta di seguito il Conto Economico 2014‐2018.  

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4.3 Rendiconto finanziario  

Cassa iniziale  Lo  sviluppo  del  Rendiconto  finanziario  è  effettuato  a  partire  dal  valore  stimato  della  cassa iniziale esistente al 31.12.2013.  Ricavi  I ricavi sono determinati ed esposti coerentemente con quanto riportato per le rispettive voci nel conto economico. Ai  fini  finanziari  non  si  tiene  conto  del  rimborso  delle  partite  pregresse  in  quanto  già decurtate dalla cassa iniziale considerata nello sviluppo del rendiconto finanziario.  Costi operativi   I costi operativi sono stati ripresi dal conto economico e sono stati depurati delle componenti non monetarie.  Imposte  Le imposte sono state riportate pari a quelle indicate nel conto economico.  Capitale circolante netto  Le  variazioni  del  capitale  circolante  netto  sono  state  determinate  applicando  i  criteri  di seguito riportati.  I crediti commerciali, solo ai  fini del rendiconto e non tariffari, sono stati calcolati stimando tempi medi d’incasso di  120  giorni. Nel  costo degli  acquisti  è  stata  ipotizzata un’invarianza delle giacenze di magazzino. Il PEF è redatto senza stimata della gestione IVA. I debiti commerciali sono stati determinati considerando una dilazione media pagamento di 60 giorni.      

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Immobilizzazioni I flussi finanziari relativi alla realizzazione degli investimenti corrispondono a quelli presenti nel  Piano  degli  interventi  predisposti  e  sono  stati  suddivisi  coerentemente  con  lo  schema predisposto da AEEGSI in investimenti realizzati mediante utilizzo FONI e altri investimenti (a carico della tariffa e finanziati con contributi pubblici).   Fonti di finanziamento Il piano prevede il rimborso dei finanziamenti pregressi acquisiti dalla società di gestione nel 2013 come illustrato al precedente punto 2.1.3 . A tali finanziamenti si aggiungono: 

• i  due  Tiraggi  (nel  2014  e  nel  2027)  relativo  al  finanziamento  BEI  già  accordato  per complessivi 13 milioni di euro.  

• Gli ulteriori fabbisogni generati dal Piano per un valore complessivo di circa 36 milioni di euro.  

 Il rimborso di tali risorse applicando un tasso del 4,9%. e un DSCR pari a 1,3 è previsto entro il 2033.  Contributi pubblici Nel  Piano Economico  finanziario  sono previsti  contributi  pubblici  nel  periodo 2014  –  2016 per un valore complessivo di 6.602.787 euro.  Determinazione degli indicatori di redditività e liquidità   Come  anticipato  nella  premessa  al  Piano  Economico  finanziario  la  valutazione  della sostenibilità  del  Piano  non  è  stata  effettuata  con  riferimento  al  periodo  di  affidamento (scadenza nel  2018) ma a  tutto  il  periodo di  Piano.  Ciò  in  considerazione del  fatto  che  è  la convenzione di affidamento a prevedere tale condizione.   

TIR unlevered  Tale indice è il tasso di rendimento interno del piano che eguaglia il valore attuale netto dei flussi di cassa economici e degli investimenti. Il valore di tale indicatore risulta pari a 9,23%.  

TIR levered  Tale indice è il tasso di rendimento interno del piano che eguaglia il valore attuale netto dei flussi di cassa economici, degli  investimenti e del rimborso della quota capitale del debito. Il valore di tale indicatore risulta pari a 7,94%.  

ADSCR  Tale  indice  è  stato determinato  come valore medio,  per  i  soli  periodi  in  cui  non  si  prevede l’erogazione dei finanziamenti, quale rapporto tra i flussi di cassa disponibili per il rimborso del debito ed il totale del servizio del debito. Il valore dell’ADSCR risulta essere pari a 1,48  

DSCR minimo E’  stato  determinato  come    valore  minimo  degli  DSCR  annuali  determinati  nei  periodi successivi all’ultimazione dell’erogazione dei finanziamenti. Il valore del DSCR minimo risulta essere 1.  

LLCR 

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E’  stato determinato  come  il  rapporto  tra  la  sommatoria del  valore  attuale netto  (VAN) dei flussi di cassa disponibili per il rimborso del debito e la sommatoria del valore attuale netto (VAN)  del  servizio  del  debito,  comprensivo  di  capitale  e  interessi,  entrambi  attualizzati  al tasso del 4,9% come previsto per i nuovi finanziamenti. Il valore del LLCR previsto è di 1,55.  Si  riporta  di  seguito  la  sintesi  di  Rendiconto  Finanziario  predisposto  secondo  lo  schema predisposto da AEEGSI.