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n. 1 - 2012 1 Redazione e Segreteria: Via Farini, 10 20154 Milano Tel. 02 29006047 [email protected] c.c.p. n. 29452208 www.ofslombardia.org www.facebook.com/ordinefrancescanosecolare.lombardia di Lombardia O r dine F r ancescano Secola r e Anno 9 • n. 1 2012 Il NOTIZIARIO della Fraternità Regionale sommario • Lettera 1 del Consigliere Regionale • 2012: anno dell’accoglienza 3 Meditazione dell’Assistente • Dalle Fraternità 5 • Capitolo delle stuoie 14 • Alla casa del Padre 15 storia, spetta un compito: in un mondo in cui non è così scontato, come lo è invece nella comunità cristiana, che Dio c’entra con la nostra vita, il primo nostro annuncio di laici deve essere quello di cercare le cose che uniscono e non quelle che dividono. Ovverosia a noi è dato il compito di annunciare e testimoniare con la propria vita parole e cose che sono oggettivamente “buone”: la misericordia, il riconoscere che l’altro è un fratello, la solidarietà, l’accoglienza della vita che nasce e che si spegne, la bellezza dell’amore tra un uomo e una donna, la libertà di pensiero oltre che religiosa ed educativa, ma con “leggerezza”, come “proposta” positiva, al punto LETTERA DEL CONSIGLIERE REGIONALE Carissimi, ho avuto di leggere il discorso fatto dal Cardinale Bagnasco a Todi il 17/10/2011 al Convegno promosso dal Forum del mondo del lavoro. Come battezzati e come francescani secolari vincolati più consapevolmente con la Professione alla Chiesa e ai suoi Ministri, non possiamo non ascoltare con amore filiale la Parola di Dio e osservare il Magistero della Chiesa, lasciandosi interrogare dalle parole dei nostri Pastori. Sollecitato quindi dal discorso di Bagnasco, che invito tutti a leggere integralmente per capirne il contesto, desidero soffermarmi su questo passaggio del suo discorso, che vi riporto per esteso: “La Chiesa, consapevole della sua missione di servire l’uomo e la società con l’annuncio di Cristo Salvatore, ricorda le implicazioni antropologiche e sociali che da Lui derivano. Per questa ragione non cessa di affermare i valori fondamentali della vita, del matrimonio fra un uomo e una donna, della famiglia, della libertà religiosa ed educativa: valori sui quali si impianta ed è garantito ogni altro valore declinato sul piano sociale e politico” (Ccee, Assemblea plenaria, Zagabria 3.10.2010). Io credo che il rispetto della vita, il matrimonio tra un uomo e una donna, la libertà religiosa ed educativa,ecc siano tutti valori ampiamente condivisibili non solo da coloro che si riconoscono figli di Dio, ma anche da tutti gli uomini di Buona Volontà. Il problema vero è che a noi laici (cioè quelli che sono nel mondo, senza diventare del mondo come ci ricorda sempre il Cardinale Bagnasco), intendendo quelli che hanno la “passione” per il mondo e che hanno capito che l’importante è cercare di far “incontrare” con il Padre chi ancora non conosce o riconosce Dio nella sua

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Redazione e Segreteria: Via Farini, 10 • 20154 Milano • Tel. 02 [email protected] • c.c.p. n. 29452208

www.ofslombardia.orgwww.facebook.com/ordinefrancescanosecolare.lombardia

di Lombardia

OrdineFrancescanoSecola re

Anno 9 • n. 12012

Il NOTIZIARIO della Fraternità Regionale

sommario• Lettera 1

del Consigliere Regionale

• 2012:anno dell’accoglienza 3Meditazione dell’Assistente

• Dalle Fraternità 5• Capitolo delle stuoie 14• Alla casa del Padre 15

storia, spetta un compito: inun mondo in cui non è cosìscontato, come lo è invecenella comunità cristiana, cheDio c’entra con la nostra vita,il primo nostro annuncio dilaici deve essere quello dicercare le cose che unisconoe non quelle che dividono.Ovverosia a noi è dato ilcompito di annunciare etestimoniare con la propriavita parole e cose che sonooggettivamente “buone”: lamisericordia, il riconoscereche l’altro è un fratello, lasolidarietà, l’accoglienzadella vita che nasce e che sispegne, la bellezzadell’amore tra un uomo e unadonna, la libertà di pensierooltre che religiosa ededucativa, ma con“leggerezza”, come“proposta” positiva, al punto

LETTERA DELCON S IGL IERE REG IONALE

Carissimi,

ho avuto di leggere ildiscorso fatto dalCardinale Bagnascoa Todi il 17/10/2011al Convegnopromosso dal Forumdel mondo del lavoro. Comebattezzati e come francescanisecolari vincolati piùconsapevolmente con la Professione alla Chiesa eai suoi Ministri, non possiamonon ascoltare con amorefiliale la Parola di Dio e osservare il Magistero della Chiesa, lasciandosiinterrogare dalle parole dei nostri Pastori. Sollecitato quindi daldiscorso di Bagnasco, cheinvito tutti a leggereintegralmente per capirne il contesto, desiderosoffermarmi su questopassaggio del suo discorso,che vi riporto per esteso: “La Chiesa, consapevoledella sua missione di servirel’uomo e la società conl’annuncio di CristoSalvatore, ricorda leimplicazioni antropologiche esociali che da Lui derivano.

Per questa ragionenon cessa diaffermare i valorifondamentali dellavita, del matrimoniofra un uomo e unadonna, dellafamiglia, della

libertà religiosa ed educativa:valori sui quali si impianta edè garantito ogni altro valoredeclinato sul piano sociale epolitico” (Ccee, Assembleaplenaria, Zagabria 3.10.2010).Io credo che il rispetto dellavita, il matrimonio tra unuomo e una donna, la libertàreligiosa ed educativa,eccsiano tutti valori ampiamentecondivisibili non solo dacoloro che si riconoscono figlidi Dio, ma anche da tutti gliuomini di Buona Volontà.Il problema vero è che a noilaici (cioè quelli che sono nelmondo, senza diventare delmondo come ci ricordasempre il CardinaleBagnasco), intendendo quelliche hanno la “passione” peril mondo e che hanno capitoche l’importante è cercare difar “incontrare” con il Padrechi ancora non conosce oriconosce Dio nella sua

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tale che ognuno con il suotempo ci possa arrivare acondividerlo… ma nellalibertà, sapendo che i tempisono di Dio.Mi piace pensare a quelpasso dei Fioretti di SanFrancesco (FF1838), in cui latestimonianza con la vita diFrancesco era tanto evidente,più delle parole, che la gentegli chiedeva: “Ma tu perchései così?”. Essere capaci cioèdi suscitare con la propriavita una domanda che toccanel profondo del cuore l’altroche ci osserva. Unatestimonianza vera, senzaatteggiamenti da crociate o contrapposizioni chepurtroppo spessoallontanano, più che unire le persone.Nel mio lavoro di medico hoincontrato tante persone chepurtroppo hanno deciso perl’aborto o nel dolore hannochiesto di lasciar morire unloro parente ammalato

grave… non riesco acondannarle, né a giudicarlepiù… cerco invece di capireperché non ce l’hanno fatta atrovare una via diversa… midomando dove non liabbiamo aiutati.. che cosapotevo fare come medico,amico, fratello per fargli faremagari una scelta diversa. È vero “l’inizio e la fine dellavita umana, il matrimonio, lalibertà religiosa…” come ciricorda il CardinaleBagnasco, sono principi “nonnegoziabili”… come principiripeto io.Però a volte rifletto: ma seDio Padre arrivasse apensare che la mia vita pienadi cadute e di tradimenti neisuoi confronti non ha piùpossibilità di riscatto, “non è più negoziabile”, cioèriscattabile per la salvezza,neanche magari all’ultimominuto della mia vita, comeinvece è successo per illadrone sulla croce accanto a

Gesù… io in cosa potreisperare? …a me piace pensareinvece al Padre misericordiosoche sulla porta, attende ilfigliol prodigo che si era perso,ma non definitivamente e chetorna, perché sa che non saràcondannato, ma riaccolto dalPadre.Testimoniare la Verità conmisericordia e fraternità, senza condanne o censure apriori, in un mondo che spesso si dimentica le proprie radicifiliali, non è facile, ma è il nostro compito e forse quello che ancora ilFrancescanesimo, tanti annidopo Francesco può e deveancora dire. Un caro abbraccio a tutti eBuon Anno nel nome delSignore.

Pace e Bene

Gianluca ListaConsigliere RegionaleResponsabile della formazione

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LETTERA DEL CON S IGL IERE REG IONALE

Venerdì 25 Novembre presso il Centro diSpiritualità Barbara Micarelli in Assisi si è aperto ilIV CAPITOLO NAZIONALE presieduto dalla Ministra Generale Encarnacióndel Pozo e alla presenza dell’Assistente Generale.

È stato eletto il nuovo Consiglio Nazionale cherisulta così composto:

Ministro: Remo Di PintoVice Ministro: Noemi Paola RiccardiSegretario: Giampaolo CaponeResponsabile alla Formazione:

Antonino CalderoneTesoriere: Enzo PiccianoConsiglieri: Alfonso Petrone, Federica

Di Bartolomeo, Gianluca Lista.

Facciamo gli auguri al nostro consigliere regionale GIANLUCA LISTA per il suo nuovo e importante incarico.

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l’Annodell’accoglienza-

ospitalità

P E N S I E R O D E L N U O V O A S S I S T E N T E

P . V I T T O R I O M O R E T T I T . O . R .

a cui la redazione da il benvenuto

In questi ultimi tempi, specienegli ambienti ecclesiasticimilanesi in vista del VIIConvegno mondiale dellefamiglie che si terrà dal 30maggio al 3 giugno prossimoqui a Milano e sarà ungrande avvenimento religiosoe civile la parola accoglienza-ospitalità sembra essere laparola d’ordine. Non è deltutto ipotetico il pensare chesi corra il rischio di ridurne ilsignificato prevalentementeall’aspetto logistico,impoverendolo della suaampia portata antropologicae teologica.

L’avvenimento interessa ilmondo intero, ma nellanostra regione sono più dicentomila le famigliedirettamente interessate a

cui è stato chiesto di aprirela porta a quelle che vengonoda lontano. Aprire la portavuol dire non solo offrire unospazio fisico, ma soprattuttooffrire lo spazio del cuore.

Il Santo Padre, che saràpresente al raduno e ciilluminerà con la sua paroladi verità, parlando aipartecipanti alla VentesimaAssemblea plenaria delPontificio Consiglio per laFamiglia in occasione del 30°anniversario dell’esortazione

Apostolica Familiarisconsortio del beato GiovanniPaolo II (22 dicembre 1981) edell’istituzione del medesimodicastero con la bolla Familiaa Deo instituta (9 maggio1981), alla presenza delCardinale Arcivescovo AngeloScola e di Mons. Erminio DeScalzi, riferendosi al radunodelle famiglie, diceva questetestuali parole: Sarà per mee per tutti voi una grandegioia ritrovarsi insieme,pregare e fare festa con lefamiglie venute da tutto ilmondo, accompagnate dailoro pastori… invito tutte lefamiglie di Milano e dellaLombardia ad aprire le portedelle loro case peraccogliere i pellegrini.Ciò non può avvenire senzaun adeguato percorso di

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preparazione ecclesiale eculturale. I sussidi e leindicazioni pratiche nonmancano. A noi farne tesoro.

È davvero una grazia delSignore poter riscoprire conl’aiuto della Parola di Dio ilvero senso dell’ospitalità epoterla tradurre in praticacon lo stile e l’arte delfratello universale Francescodi Assisi aderendo alle varieiniziative che il Comitatopreposto all’organizzazione cirichiede e ci offre.

Ogni uomo di buona volontà,ogni battezzato, masoprattutto ogni francescanosecolare, mettendosi davantialla parola del Signore, agliesempi e agli insegnamentidel serafico padre scopriràche l’accoglienza non è unqualcosa che gli vieneimposto dall’esterno, ma chefa parte della sua identitàprofonda del suo esserecreatura amata e accolta.

Vivendo questo dono, sentiràil bisogno di aprire con gioiaed entusiasmo il propriocuore per accogliere ilSignore, i fratelli e ilcreato.

L’aprire la porta dellapropria casa sarà ilpiccolo-grande segnodi tutto questo.

L’incontro, caratterizzato daquesto spirito, ci daràl’occasione di dialogare, diconoscerci e fare amiciziecon famiglie di culturediverse, di aprirci allamondialità, di guardare conocchi nuovi il fenomenodell’immigrazione, masoprattutto di comunicarsil’esperienza di fede vissuta infamiglia con il dono delsacramento del matrimonio.

Da qui dovrà nascere unincoraggiamento e unimpegno per continuarel’annunzio del Vangelo nelnostro tempo caratterizzatodall’eclissi di Dio e ladiffusione di ideologiecontrarie alla famiglia,chiesa domestica, luogofondamentale un cui si vive

e si educa all’amore e allacarità.

Prepariamoci ad accogliere e ad essere accolti per dire al mondo la bellezza e la gioia di essere famigliacristiana, ricca di umanità, di spiritualità, capace diaffrontare i problemi e i limiticon la speranza che nondelude.

Che il 2012, tempo di graziadel Signore, sia per tutti e perciascuno l’anno per crescerecome accolti e comeaccoglienti.

Il Signore sia con noi e facciasì che noi siamo sempre conLui.

p. Vittorio Moretti

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PEN S IE RO DEL NUO VO A S S I STENTE : P . V ITTOR IO

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� MilanoSan Giovanni Battistaalla Creta

Una giornata veramentespeciale

Domenica 23 ottobre è statauna giornata speciale per laParrocchia di S. GiovanniBattista alla Creta di Milano eper la nostra fraternità O.F.S.che lì è ospitata. Nella stessaS. Messa si celebravano: la giornata missionaria, i 50anni di matrimonio di unacoppia, la professione dellanostra sorella Paola Biagini,il rinnovo annuale delleprofessioni con alcunianniversari importanti e i novant’anni di due careconsorelle terziarie.Quante cose o quanti doni?Forse la risposta viene da sé,quando si intende la Chiesacome comunità che accoglietanti eventi della vita, conministeri, carismi, vocazionidiverse che testimonianocome si può essere cristianiin tanti modi, perché lì c’èposto per tutti, per tutti! Per la nostra fraternità è stato inoltre un momentomolto commovente per tantimotivi. Innanzitutto la celebrazione dellaprofessione. Alla richiesta diabbracciare la forma di vitaevangelica Paola rispondeva“voglio” con chiarezza eforza, punto di arrivo di un

profondo cammino di fede edi servizio. Ognuno di noi hapotuto rivivere il suo “voglio”ripercorrendo in un attimo,come solo lo Spirito può farcifare, il proprio cammino.Sicuramente lo abbiamo fattocon sentimenti diversi, ma dicerto comune a tutti è statala gratitudine per la stradapercorsa e l’umiltà e ildesiderio per quella ancorada fare, espressi poi con unavoce comune nel rinnovodella professione. È sempreemozionante alzarsi tutti inpiedi nel silenzio della messae pronunciare insieme quelleparole che ci rioffrono alSignore, ogni volta semprepiù consapevoli, nella Suachiamata francescana pernoi. E anche quest’annoalcune persone presenti in chiesa si sono avvicinate,commosse dallacelebrazione e dallatestimonianza. Che belloessere così, semplicementesolo col nostro “sì”, anchenoi missionari di Lui, di Francesco e Chiara!La festa poi non è terminatacon la messa, anzi! Come

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facciamo una domenica almese abbiamo poi continuatopranzando insieme nei localiche la parrocchia ci offre.Ognuno di noi porta qualcosache poi si condivide e come alsolito i 5 pani diventano comeceste piene di cibo che sigusta con gioia, perché se èbello condividere e stareinsieme lo è sempre nellanostra fraternità. Ad allietarela festa, oltre alla presenzagradita di alcuni parenti diPaola, c’erano poi duebellissime torte, preparate dalei, una per ricordare la suaprofessione l’altra per i 90anni delle nostre sorelleAssunta Antonietti e GiorginaReffo.

La commozione non ha peròimpedito loro di regalarciparole di ringraziamentopronunciate con quel riserboche solo la saggezza dell’età sa dare. Tra un applauso ed unpiccolo dono, abbiamo poiricordato anche tutti glianniversari speciali:

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Maddalena Zavatarelli con il suo primo anno diprofessione, Luca Pavan e i suoi 15 anni, Elena Mazzacon i suoi 45 e, dulcis infundo, Carla Margonari con50 ANNI di professione che,nonostante l’età (88 compiuti)e molti acciacchi che le fanno“compagnia”, è statapresente sia la mattina che il pomeriggio. Quale grandedono tra noi queste donne, le cosiddette “anziane”:esempi, testimoni preziose ed umili di vita e di fede!!Il canto “La Vergine degliangeli” tratto dall’opera di G. Verdi “La forza deldestino” e cantato

meravigliosamente dallanostra ministra Pinuccia, haportato quell’abbraccio cheuniva le nostre personenell’abbraccio di Maria, sottola sua protezione ebenedizione.Che dire? È stata veramenteuna giornata speciale, che èproseguita nel pomeriggiocon la riflessione sugliarticoli della nostra regolacon Fra Pierino; che ècontinuata alla sera nellenostre case e continuaancora adesso a vivere nelnostro cuore e nella nostravita perché ha avuto il saporedi Gesù, lo stile di Francescoe Chiara; perché corrisponde

al desiderio del nostrocuore.Grazie Signore per questegiornate di fraternità! Ciaiutino ad essere sempretestimoni coraggiosi disemplicità, umiltà, letizia edi “perfetta letizia”, nellanostra vita, con la nostravita, in un mondo che ne hacosì tanto bisogno! GrazieSignore per la vocazionefrancescana a cui ci haichiamato che in Cristo,l’uomo perfetto, conFrancesco e Chiara ci fa “piùuomini”. Grazie per le nostrefraternità e per tutti i fratelliche in esse ci hai donato e cidonerai. Grazie!

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� Lecco

Anniversario di matrimonio50 ANNIper Bice e Giancarlo

50: un numeroparticolarmente significativoper la nostra Parrocchia chesta vivendo con molteplicieventi ed iniziative lacelebrazione delcinquantesimo anno dallasua istituzione. Una piacevolecoincidenza ha fatto sì cheproprio quest’anno anchedue fratelli dell’OrdineFrancescano Secolarefesteggiassero le nozze d’oro. Il 28 settembre 2011 infatti lafraternità Pio X di Lecco havissuto con gioia lacelebrazione del 50°anniversario di matrimonio diBice e Giancarlo.

I due fratelli dell’OrdineFrancescano Secolaredurante la CelebrazioneEucaristica delle 11.30 hannoreso partecipe di questomomento emozionante tuttala comunità. 50 anni vissuti insieme conrispetto e amore, un rapportocoronato dalla nascita deiloro tre figli e sempre guidatodalla regola francescanaparticolarmente dedicata alservizio dei fedeli dellaparrocchia, Bice anche comeMinistra dell’Eucarestia,anche presso Gli ammalati ecoordinatrice liturgica.

Il Parroco Padre Saverio hacelebrato la S. Messa resa

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suggestiva anche dai cantidel coro. Dopo il saluto del celebrantea tutti i presenti e i ritiiniziali, si è proceduto con leletture e il salmo del giorno. Nell’omelia il sacerdote haricordato l’importanza delgiorno del matrimonio e il significato di questapromessa, tornando più voltesull’esempio dato a tutta la comunità da Bice eGiancarlo.

È stato emozionante per tuttiil momento in cui gli sposihanno rinnovato la loropromessa matrimoniale,testimoniando il grandeentusiasmo che ancora oggi

dopo tanti anni e attraversole tante prove che hannodovuto affrontare nella lorovita, li unisce e li guida nelloro cammino insieme.Si leggeva nei loro occhi la “profonda letizia”francescana, quella letiziache solo il saper donare aglialtri può far gustarepienamente.Con la preghiera dei fedeli siè ringraziato il Buon Dio per idoni ricevuti dagli sposi nelcorso della loro vitamatrimoniale e si è chiesta

la grazia e la forza di cercarcitra di noi, di accogliercireciprocamente donandocimomenti di vera preghiera e di comunione profonda.La Fraternità ha volutopartecipare insieme ai figli e ai nipoti alla gioia dei duefratelli francescani nel ricordodel loro giorno più bello, conpreghiere di ringraziamento e un pensiero affettuoso: lapreghiera che Gesù ha donatoa tutti gli sposi.

Gli auguri della Fraternità si sono uniti a quelli ricevutidagli sposi da Sua SantitàBenedetto XI, che con untelegramma ha volutorinnovare la benedizione di questa unione.Bice e Carlo, vi giungano i nostri più sentiti auguridi Buon Anniversario!

A sinistra:Bice e Giancarlo il giorno delle loronozze, 4 settembre 1962.

“Il dono di nozze da parte di Dio”.

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cinque

� Zona cinque

RITIRO D’AVVENTOSono le ore 8,30 di Domenica27 Novembre 2011 il nostrogruppo composto di ottopersone si mettono in viaggioper recarsi presso la casa“Incontri cristiani” dei PadriDehoniani di CapiagoIntimiano. Cinque francescanee tre simpatizzanti, tutti pienidi entusiasmo e buonavolontà per mettersi inascolto della Parola. Dopoqualche breve preghiera

durante il tragitto, qualeavventura ci attende!L’accoglienza presso la casa:qui incontriamo le nostreconsorelle e i nostriconfratelli della zona 5;incredibile ma vero: siamo in129!Giungiamo nella cappella, i nostri occhi sono attirati da uno stupendo mosaicoche narra la vita di Gesù,dalla nascita allarisurrezione. Ma quale manosanta ha potuto fare una cosìgrande opera? I colori sono

indescrivibili da come sonoabbinati: dall’oro, al blu,all’azzurro, al giallo; contienetutto l’universo. Ci da lasensazione di trovarci inParadiso.Ci rechiamo, poi, nella salariunioni, anche questadisposta in modo tale, doveciascuno può vedere e sentireil relatore. Fra’ Claudio diMonza ci relaziona sulla vitadi due sante: Santa Chiara e Santa Agnese. Due donnenobili che per seguire Gesùhanno lasciato tutto:

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ricchezza e agiatezza.Chiara fugge per seguire laregola di Francesco. Agnese lascia lo sfarzo delsuo castello, la richiesta dimatrimonio di principi ere,(figlia del re di Boemia), siritira in monastero, costruitoda lei stessa, non prima diaver pensato anche a poveri e malati dando vita ad unospedale.Chiara mantiene contattiepistolari con Agnese che laesorta a non abbandonaremai la preghiera intima conGesù e a vivere secondo larigida Regola di S. Francesco(anche se detta regola vienealleggerita un po’ da papaGregorio II) poiché scriveChiara ad Agnese: “non c’èamor più tribulato che in Dionon sia appagato”.La forza che Gesù ci donanell’affrontare le sofferenze e le difficoltà della vita èqualche cosa di grande che ci supera. Infatti la grandezzadell’Amore di queste dueSante sta proprio in questo:saper rinunciare all’averecorporale per l’AmoreSpirituale, vivendo in unioneintima con Gesù, con losguardo e con il cuore rivoltia Lui, Forza per chi hafiducia, Amore per chi lo vive.Un piccolo spazio per lariflessione o per qualchechiarimento con Fra’ Claudiosu ciò che abbiamo trattato,poi ci avviamo alla SantaMessa per ricevere il Paneche nutre il nostro Spirito.Con la testimonianza,durante l’omelia, di alcuneconsorelle si conclude laprima parte della giornata.Con passo veloce e colmi diallegria, di grazia ci rechiamo

nella sala da pranzo perricevere il pane corporalepreparato con tanto amoredalle cuoche e servito congioia e sorriso dallecameriere sotto lo sguardovigile e attento del PadreDehoniano.

E nella semplicità earmonia con i confratellie consorelle dell’Ordineconsumiamo il nostro pasto.Ci è dato qualche momentodi silenzio in preparazioneall’Adorazione Eucaristica.Nel mosaico costruito da

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� BergamoS. Antonio Valtesse

LA PROFESSIONE NELL’O.F.S. Un dono e un impegno

Dal rituale francescano leggiamo che i fratelli e lesorelle dell’Ordine Francescano Secolare fanno la loroprofessione durante una celebrazione specifica secondoil Rituale proprio dell’OFS. Questa celebrazionecostituisce il momento che fonda l’identità del professo.La professione è un’azione di Dio e un avvenimentosalvifico. Abilita i fratelli e le sorelle a fare la promessadi vivere la vita evangelica francescana e produce in loroeffetti particolari all’interno del Popolo di Dio. La celebrazione riflette il modo in cui la Chiesa vede la professione nell’Ordine Francescano Secolare.

I primi due articoli della regola del francescano secolarecosi recitano:Art 1. Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo SpiritoSanto nella Chiesa, quella Francescana riunisce tuttiquei membri del Popolo di Dio, laici, religiosi esacerdoti, che si riconoscono chiamati alla sequela diCristo, sulle orme di S. Francesco d’Assisi. In modi eforme diverse, ma in comunione vitale reciproca, essiintendono rendere presente il carisma del comuneSerafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa.

Art 2. In seno a detta famiglia, ha una suaspecifica collocazione l’Ordine FrancescanoSecolare. Questo si configura come unaunione organica di tutte le fraternitàcattoliche sparse nel mondo e aperte adogni ceto di fedeli, nelle quali i fratelli e le sorelle, spinti dallo Spirito a raggiungere

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la perfezione della carità nel proprio statosecolare, con la Professione s’impegnano avivere il Vangelo alla maniera di S. Francescoe mediante questa Regola autenticata dallaChiesa. San Francesco di Assisi “fece del Cristol’ispiratore e il centro della sua vita con Dio econ gli uomini” (Reg. no. 4).

Questa è un’implicita esortazione a coloro cheemettono la Professione nell’OFS, affinchéabbiano a fare altrettanto. Per i francescanisecolari seguire Cristo e conformarsi a Luisignifica mettere in atto l’impegno dellaProfessione di osservare il santo Vangelo allamaniera di san Francesco. La fraternità francescana di sant’Antonio di Padova domenica 6 Novembre 2011 hacelebrato con un rito molto semplice masignificativo l’iniziazione di Elena, la qualedopo il cammino di formazione (probandato)con la guida della formatrice Teresa, hachiesto di entrare a fare parte della fraternità.La formazione del francescano secolare,secondo le indicazioni della Regola, e delleCostituzioni, si articola in tre tappe:Iniziazione, Ammissione all’Ordine,Professione della Regola. Tempi checostituiscono e caratterizzano la formazioneiniziale e permanente. La candidata Elena alla presenzadell’assistente Padre Marco, frate cappuccino,del ministro e dei fratelli e sorelle,ha pronunciato la formula della richiesta di iniziazione: “Fratelli, io N.N. qui presente, chiedo di

entrare in questa Fraternità dell’OrdineFrancescano Secolare per vivere con piùintenso impegno e diligenza la grazia e laconsacrazione battesimale e per seguireGesù Cristo secondo l’insegnamento el’esempio di san Francesco d’Assisi. Così, nelmio stato di vita, faccio la promessa di servirealla gloria di Dio e al compimento del suocomandamento di amore per gli uomini”.Questo felice evento ha rafforzato l’armoniatra noi al punto che alcuni dei presenti, amicie parenti, visibilmente commossi, hannochiesto come poter entrare nell’OFS. Si èribadito che l’OFS non è un gruppo, non è unapia associazione di preghiera, ma bensì unordine riconosciuto dalla chiesa, e che cometale porta degli impegni. Traendo forzadall’eucarestia, con incontri di formazionemensili ed anche a momenti conviviali, il secolare dovrebbe, con difficoltà proprioperché vive nel mondo, essere anche di esempio per coloro che vogliono vivere il vangelo secondo l’insegnamento di sanFrancesco. Noi tutti ringraziamo il Signore per il dono diquesta sorella che ora continuerà laformazione con l’anno del noviziato einvochiamo l’intercessione del nostro SeraficoPadre S. Francesco perché ci aiuti ad esseresempre veri operatori di pace e a non daremai scandalo con comportamenti contrarialla vocazione di francescani secolari. Un saluto di pace e di bene!

Mauro, Ministro OFS Fraternità di Sant’Antonio Padova - Bergamo

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mani sante viene esposto ilSantissimo Sacramento econ testimonianze di vitavissuta da alcune consorellee letture intercalate damomenti di silenzio, lanostra giornata di ritiro volgeal termine con il canto del

Benedetto che ci riporterànella vita di tutti i giorni, macon una carica in più,testimoniando nella nostracomunità, nella nostrafamiglia come si può viverel’Amore che ci viene donatoda Gesù.

Grazie di tutto cuore a chi hasaputo donarci questomomento di gioia e serenità.Buon Natale e Felice Annosempre nel Signore conChiara e Francesco.

Gabriella

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� BresciaSacro Cuore

Il giorno 18 ottobre la nostrafraternità con l’assistente P.Giuseppe Panetta si è recata,in treno, in pellegrinaggio alSantuario della Beata Verginedella Fontana diCasalmaggiore tenuto daifrati minori cappuccini. Il pellegrinaggio oltre: allacelebrazione eucaristica, al rosario e alla via crucis è stato dedicato ad alcuneriflessioni. Siamo stateesortare come fraternità ecome singoli a comprenderemeglio la realtà storica in cuisiamo immersi oggi. Il nostrocompito è quello di esseresegno di speranza etestimonianza sicuradell’amore di Dio, soprattuttoper i giovani in ricerca di unadimensione spirituale che diasenso alla loro vita spessoricca di cose, di consumismo,di piaceri effimeri, ma intimamente poco felice e disorientata.

Il nostro ruolo di cristiani e di francescani è quello diaccompagnamento costantenella preghiera, di unapresenza ricca non di tanteparole quanto di testimonianzavissuta di fede, di azionisemplici, delicate, rispettosedell’altro, la sollecitudineverso tanti fratelli.La fraternità è come unacomunità educante alla vitabuona del Vangelo con stiledella gioia e della serenità.La nostra vita alla sequela di Cristo e Francesco deveessere spesa nell’annunciodel Vangelo nel nostroquotidiano: in famiglia, sulposto di lavoro, nell’ambientein cui operiamo, con tenaciae semplicità con gioia esperanza. Ciò è raccomandatovivamente anche dal testo diformazione che ci accingiamoa leggere e meditare pertutto il 2012. Anche P. ClaudioBobbio, nostro assistentenegli anni passati e oraassistente alla fraternità Ofsdi Casalmaggiore ha

condiviso con noi e il nostroassistente P. Giuseppe unmomento di dialogo fraternoe da qui è nato il desiderio diun prossimo incontroallargato alla fraternità localeda lui guidata e ad altrefraternità che spesso visitanoil Santuario della Madonnadella Fontana.È infatti un luogo privilegiatoper noi francescani secolari,per molti motivi: perché conl’intercessione della madre diGesù ci mettiamo all’ascoltodella sua parola; per farepenitenza che vuol direconversione e revisione di vita che deve avvenire ognigiorno; per fare fraternità; per fare comunione; per fare chiesa. Lasciando il Santuario, nel cuore diognuna di noi nascevanoparole di lode al Signore e diringraziamento per le grandicose che la madonna operanella vita dell’OrdineFrancescano Secolare.

Alessandra

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� Verola NuovaFraternità S. Chiara in festaSabato 17 dicembre nella celebrazioneeucaristica delle ore 18,00, la sorella ManciniElide, davanti alla comunità, ha emesso laprofessione nell’Ordine Francescano Secolare.Nei giorni precedenti la professione, PadreCostanzo ofm capp. ha spiegato alla comunitàcome è nato il Terzo ordine Secolare e cosacomporta la professione perpetua all’internodella chiesa. La nostra sorella Elide ha emessola professione davanti a Padre Marco.Nell’omelia ha sottolineato l’importanza dellafedeltà a Dio del francescano secolare,riferendosi alla lettura del Vangelodell’Annunciazione dove il si di Maria deveessere il si di tutti noi. La celebrazione è stata

animata dal coretto dei genitori che con i lorocanti ha allietato la celebrazione. Alleghiamo di seguito la testimonianza della nostra sorellaElide sull’ESSERE FRANCESCANO. Seguire le orme di Francesco ai giorni nostri significaricambiare il Padre dell’amore che ci da.Amare non è più quindi solo un comandamentoma una necessità, una risposta al dono colquale Dio ci viene incontro. E questo amoresenza formule e senza aspettarci nulla incambio lo dobbiamo dare al nostro prossimo.Essere francescano è uno STILE DI VITA che deve essere coerente con il nostro io piùintimo, in perfetta linea con gli ideali cheabbiamo dentro di noi. Il francescano di ogginon è un eremita che vive fuori dal mondo, nonrinuncia alla tecnica o alle comodità della vitama sta attento alle scelte che ogni giorno

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� Zona otto

RITIRO ZONALE D’AVVENTOSabato 3 dicembre lefraternità della zona 8 sisono incontrate a Ghedi per ilritiro di avvento. Prima dellacelebrazione è stato espostoil Santissimo per 15-20minuti. Il ritiro è statoguidato da don Luigi Gerevini.Di seguito una sintesi dellariflessione di don Luigi.

L’Avvento è il grandemomento dell’attesa dellaChiesa che ci chiama apreparare la strada delSignore, a cambiare il cuoreperché diventi stradaaccogliente del Signore checi chiama a cambiare la vita,per fare spazio alla “novità”di Dio e della Sua Parola chesi fa carne. L’attesa delSignore illumina la nostracondizione umana: Egli verràa salvare il Suo popolo!“Preparate allora la via delSignore”. “Convertitevi!”.All’iniziativa di Dio deve

corrispondere la nostraapertura e collaborazione.Dio non fa niente senza dinoi; per questo ogni anno èNatale, ogni giorno Dio devecominciare da capo a farsiaccogliere da noi per operarecon noi. La primaconversione, la più radicale ela più difficile, è quella dellafede, accogliere il vangelo e i suoi criteri di gestione dellavita e crederli efficaci ancheper la gestione sociale.Ciascuno incominciando dal suo piccolo, ciascunoinsegnandolo ai propri figli,ciascuno vivendolo al suoposto di lavoro. Se noileggiamo solo il giornale o vediamo solo la televisione,ogni giorno più cisconfortiamo. Dalla Parola di Dio noi attingiamoconsolazione e forza perresistere: consolazioneperché Dio, che è fedele, ci ha promesso vittoria;perseveranza perchésappiamo di operare con luie a nome suo per una

rivoluzione che non ha le corte vedute e le brutturedi quelle degli uomini. Lì si alimenta la vera e unicasperanza di cui ha tantobisogno il nostro mondo.L’Avvento è fatto apposta peralimentarci, con la Parola di Dio, questa speranza, è la pace conseguente, che a Natale sarà offerta agliuomini di buona volontà.Abbiamo bisogno diconversione. E Gesù ci stagridando dentro: convertitevi!Convertitevi a me con tutto il cuore! Ci dice: scegli me;lascia da parte ogni altrarealtà e vieni dietro a me.Seguirlo non per il camminodi un giorno o di una sola ora.Convertirci con un voltarcideciso verso di Lui. Un tendere con tutte le forze,con tutto il cuore, con tuttal’anima, con tutto l’essere.Sempre. Con totalità di impegno, di fedeltà, di dedizione.

Attilio

opera leggendo il vangelo e provando ognigiorno a metterlo in pratica: può capitare di sbagliare ma il Signore ci insegna che, anchese cadiamo, possiamo sempre rialzarci grazieal suo aiuto. Non scordiamoci mai che è molto più importante essere che appariree che non ci viene chiesta la perfezione. Per quanto banale possa sembrare in unasocietà consumistica, quale quella odierna,riuscire ancora a meravigliarsi e a ringraziareDio Creatore di ciò che abbiamo, rappresentauna forte relazione con Lui. A mio avviso, ciò che meglio identifica lo spiritocon cui i francescani operano nel mondo è la PREGHIERA SEMPLICE.Signore fa di me uno strumento della Tua paceovunque e con tutti i mezzi: dalla famiglia allafraternità, nella comunità e poi oltre.

Dove c’è odio, io porti amore, Dove c’è discordia, io porti l’unioneDove c’è errore, io porti la verità, Dove c’è dubbio, io porti la fedeDove c’è disperazione, io porti la speranzaE continuando a pensare che ogni mio fratello è parte di me:...che io non cerchi tanto di essere consolatoquanto di consolareo di essere compreso quanto di comprendere,di essere amato quanto di amarequesto perché Dio ci ha insegnato che Donando si riceve, dimenticandosi si trovacomprensione. Perdonando si è perdonati Morendo si risuscita alla vera vitaperché questo è il Regno che Dio ci ha promesso.

Attilio

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� Zona nove

RITIRO ZONALE DELLA FRATERNITÀ DI FRANCIACORTASabato 12 novembre 2011, in unasplendida e tiepida giornata autunnale, le Fraternità della Franciacorta siritrovano presso il “Cenacolofrancescano” a Ome, per un ritiro. I Terziari della zona si conoscono un po’tutti e dai loro volti traspaiono gioia eletizia, per l’occasione dell’incontrospirituale. Padre Luigi Cavagna presiedeil ritiro, infondendo serenità, che ci aiutaa proseguire il cammino con maggiorcoraggio e ci stimola ad essere positivianche nelle difficoltà. Prendendo spuntodalla vicina festa della nostra Patrona,Santa Elisabetta, il Padre Cavagna, congrande perizia, svolge la suameditazione, soffermandosi sull’amoreche la Santa ha dimostrato a Dio e versogli uomini. La sua vita è stata tutto unatto d’amore verso i più poveri e unsegno di grande speranza per loro. Inciascun essere vedeva Dio ed il voltosfigurato di Cristo sofferente. Per gliuomini si è spogliata della veste regaleper assumere quella di serva, donandotutto ciò che era in suo potere. SantaElisabetta ci ha lasciato come eredità il suo esempio, il suo seguire il Vangelosulle orme di San Francesco d’Assisi,

manifestando il suo sincero e convinto amore per Dio,

tendendo le mani verso la carità. Ci hadimostrato come i nostri occhi siincontreranno con quelli di Dio, se primasapremo incontrare quelli dei nostrifratelli. Il suo esempio viene offerto atutti noi. Ella ci sia di esempio e di aiuto,ci doni la forza, perché ogni giorno dellanostra vita sia una continua offerta alprossimo. Come il buon seme gettato innoi necessita di essere coltivato perchépossa dare frutto, così i talenti ricevutidevono essere trafficati per potersimoltiplicare. Siamo certi che il Signorenon guarda alla quantità, ma alla qualitàdel nostro lavoro e ci invita a nonsotterrare i suoi doni, ma a renderlioperativi, tenendo le mani aperte comeha fatto Santa Elisabetta.Durante la celebrazione eucaristica unacoppia: Angela e Antonio, della Fraternitàdi Saiano, ha svolto l’ammissione all’OFS.Noi tutti abbiamo fatto loro gli auguri,perché possano crescere sempre piùnell’amore per Dio e per i fratelli,divenendo autentici testimoni per gliuomini del nostro tempo. La loro ammissione ci ha infuso forza edonato rinnovato vigore; per tale donoringraziamo Dio.Padre Luigi, al termine dellacelebrazione, ha benedetto tutti ipresenti, rinnovando l’invito a partecipareal prossimo ritiro di marzo, presso ilmonastero delle Clarisse, a LovereLucia Del Bono

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� Zona dieci

VENITE, ADORIAMO IL SIGNORE CHEVIENE PER NOISi è svolto Domenica 27Novembre presso il Conventodei Frati minori Cappuccini diCremona il ritiro di Avventoper le Fraternità di zona 10.Un ritiro è sempre unmomento intenso che ci permette di fermarci ariflettere sul camminocompiuto e di recuperare le forze per la strada cheancora ci attende.Centro del ritiro è statasicuramente l’AdorazioneEucaristica in cui ognipartecipante ha potutosostare in preghiera davantial Signore, meditando sugliinnumerevoli spunti forniticida Padre Gianfranco Gatti sia durante il momentoformativo che durante laSanta Messa.P. Gianfranco, commentandodapprima un Angelus di Papa

Benedetto XVI, ci ha invitato ariflettere sul senso del tempocome segno dell’amore di Dio che esce dall’eternitàed entra nella nostra vita;successivamente, ci haintrodotto all’AdorazioneEucaristica parlandoci del rapporto tra Incarnazioneed Eucarestia sottolineando,attraverso l’episodio delpresepe di Greccio, come S. Francesco meditassecontinuamente l’“Umiltàdell’Incarnazione” in un Dioche si fa piccolo e umiledivenendo un bambino e chesi fa piccolo e semplicedivenendo un piccolopezzetto di panenell’Eucarestia; infine, ci haparlato dell’Avvento cometempo dell’attesa attraversouno scritto di Anselm Grunche sottolinea come l’attesavada vissuta intensamenteperché ci orienta verso lameta dell’incontro pieno conDio il quale, a sua volta,attende che ci apriamo alla

vita e all’amore: l’attesa cieduca a stare di fronte almistero della vita che è donodi Dio verso il quale il nostrocuore ha una profondanostalgia, cioè la percezionedel bisogno di qualcosa digrande che è l’amore stessodi Dio.

Va sottolineato che il ritiro èstato preparato con lacondivisione di tutte leFraternità di zona 10: sonostati vissuti fraternamente i momenti di preghiera, il momento formativo, la S. Messa, il lauto pranzo a cui tutti hanno contribuitocon proprie “prelibatezze” e il momento di condivisionedel pomeriggio.

In conclusione, credo cheognuno dei partecipanti alritiro abbia portato a casaqualcosa di veramentearricchente per il propriocammino di Fede.

Buon Natale in Cristo e in S. Francesco!

Paolo ManciniDelegato regionale zona 10

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Capitolo delle Stuoie15 APRILE 2012 - SOTTO IL MONTE (Bergamo)

Il Capitolo delle Stuoie

si terrà il 15 Aprile 2012

a Sotto Il Monte,

Paese Natale

di papa S. Giovanni XXXIII.

L’evento durerà tutto

il giorno e si concluderà con

la celebrazione Eucaristica.

Nel prossimo numero

saranno indicati i dettagli

della giornata.

Il Consiglio Regionalee la Conferenza degli

Assistenti ringrazia e ricambia i numerosi auguripervenuti per il S. Natalee per l’anno nuovo.

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alla ca sa del pa d re

Regola: art. 24Una tale comunione prosegue con i fratelli defunti con l’offerta di suffragi per le loro anime.

Costituzione: art. 27I francescani secolari si impegnino a creare nel loro ambiente, e anzitutto nella Fraternità,

un clima di fede e di speranza, affinché “sorella morte” sia guardata come passaggio al Padre e tutti possano prepararvisi con serenità.

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Bergamo)

ZONA UNO

Milano • S. Giovanni Battista alla Creta

RITA BORTOLOTTI FERRARI di anni 105, professadal 17/11/1927.

ZONA DUE

Concorezzo

CONSONNI MARIA CARLOTTA di anni 85, professadal 16/10/1949.

PANCERI MARIA ANGILLA di anni 87, professadal 28/10/1945.

Pessano con Bornago

TREZZI ROSETTA di anni 86, professa dal21/10/1996.

FRIGERIO ROSANNA di anni 84, professa dal21/10/1996.

ZONA TRE

Cislago

FACCHETTI CAPELLETTI LUCIA di anni 92,professa dall1/10/1982È stata ministra della Fraternità.

Oggiono

CORTI LUIGIA di anni 96, professa dal17/11/1933.

Sala di Calolziocorte

BONACINA CARMEN di anni 83, professa dal2/10/1988.

ZONA CINQUE

Cogliate

BICE MONGUZZI di anni 84, professa dal 1997.

ZONA OTTO

Montichiari

CHIARINI DOMENICA di anni 95, professa dal28/05/1945.

ZAMBONI IRIS di anni 89, professa dal23/11/1998.

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libreria della “fraternita’”

La celebrazionedel capitolodi fraternita’

Lo strumentodi lavoro per laformazione iniziale

educazioneal vangelo e vitaquotidiana

la preghiera delfrancescano

regola, costituzionigenerali, rituale

ordine francescanosecolare

commento allaregola dell’ ordinefrancescanosecolare

I.R. Allegato alla rivista Francesco il volto secolare • Pro ManoscrittoRealizzazione a cura dell’Editrice Velar, Gorle (Bg) - Grafica: Emilia Penati - Stampa: Litonova srl, Gorle (Bg)

regola dell’ ordine francescanosecolare