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NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti Loc. Poggio Cuculo, Patrignone 52100 Arezzo COMUNE DI CAPOLONA Provincia di Arezzo Fax 0575-372290 Tel. 0575-295691 e-mail: [email protected] Via Galileo Ferraris 53 - Arezzo Progettista: Dott. Ing. Mauro Paci PROGETTO DEFINITIVO IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE IN LOCALITA’ BUSENGA ELABORATO: R-06 Relazione tecnica impianti elettrici Luglio 2008 AGGIORNAMENTI N. MOTIVO AGGIORNAMENTO FILE DATA 0.0 1 a EMISSIONE R06_Relazione impianti elettrici

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NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti

Loc. Poggio Cuculo, Patrignone 52100 Arezzo

COMUNE DI CAPOLONA

Provincia di Arezzo

Fax 0575-372290Tel. 0575-295691

e-mail: [email protected]

Via Galileo Ferraris 53 - Arezzo

Progettista: Dott. Ing. Mauro Paci

PROGETTO DEFINITIVO

IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE IN LOCALITA’ BUSENGA ELABORATO:

R-06

Relazione tecnica impianti elettrici

Luglio 2008AGGIORNAMENTI

N. MOTIVO AGGIORNAMENTO FILE DATA 0.0 1a EMISSIONE R06_Relazione impianti elettrici

Nuove Acque S.p.A Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici

INDICE

1) INTRODUZIONE ...................................................................................................................................2

2) DATI DI PROGETTO DI CARATTERE GENERALE......................................................................2

3) RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO.....................5

4) CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE ..................................................................................................6

5) QUALITA’ DEI MATERIALI ................................................................................................................6

6) DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO E DEGLI INTERVENTI PREVISTI ........................................7 6.1) ALIMENTAZIONI PRINCIPALI DALLA RETE ENEL E RETE DI DISTRIBUZIONE IN MEDIA TENSIONE ....7 6.2) TRASFORMATORI .............................................................................................................................8 6.3) QUADRI ELETTRICI B.T. ...................................................................................................................8 6.4.) ALTRI QUADRI ELETTRICI B.T. ........................................................................................................9 6.5) GRUPPO ELETTROGENO ...............................................................................................................10 6.6) UPS ..............................................................................................................................................10 6.7) QUADRI ELETTRO-PNEUMATICI E RELATIVA DISTRIBUZIONE .........................................................12 6.8) DISTRIBUZIONE ELETTRICA NORMALE, PRIVILEGIATA (DA GRUPPO ELETTROGENO) E CONTINUITÀ (DA UPS) ...............................................................................................................................................13 6.9) SGANCIO GENERALE D’EMERGENZA DI CABINA E ALTRI COMANDI D’EMERGENZA .......................19 6.10) COMANDI LOCALI .........................................................................................................................20 6.11) IMPIANTO PRESE F.M..............................................................................................................20 6.12) IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE INTERNA ......................................................................................20 6.13) IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE ESTERNA .....................................................................................22 6.14) IMPIANTO DI TERRA .................................................................................................................22 6.15) IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE .......................................................26 6.16) DOTAZIONI ELETTRO-STRUMENTALI DI PROCESSO .....................................................................26 6.17) IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA ..............................................................................................27 6.18) IMPIANTO DI GESTIONE E COMUNICAZIONE .................................................................................30

7) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI .......................................................................33

8) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ...........................................................................34

9 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI SENSI DELLA LEGGE 46/90, DM 37/08 E SUCCESSIVE MODIFICHE ...................................................................................................................35 Allegato 1 Relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini

Allegato 2 Calcoli illuminotecnici

Allegato 3 Sistema di gestione e comunicazione

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1) INTRODUZIONE

La presente relazione tecnica sulla consistenza e tipologia delle installazioni

elettriche, conformemente alle prescrizioni ed indicazioni di cui all’art.4 comma

2 del DPR 447/91, è redatta sulla base delle indicazioni fornite dalla Guida CEI

0-2 e dalle Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano. La relazione riguarda, in

estrema sintesi, tutte le installazioni elettriche che riguarderanno il realizzando

nuovo impianto di potabilizzazione di Capolona.

La stesura del presente documento è necessaria in quanto gli interventi relativi

alla realizzazione dell’impiantistica elettro-strumentale relativa al nuovo

insediamento succitato rientra fra la tipologia di quelli per i quali sussiste

l’obbligo di progettazione ai sensi dal vigente D.M. 37/08 (nuova legge 46/90).

La documentazione di progetto, costituita, oltre che dalla presente relazione, da

una serie di elaborati grafici e di calcolo, di seguito elencati, conterrà tutte le

specifiche tecniche e le prescrizioni di sicurezza, previste dalla Legislazione e

Normativa vigenti.

2) DATI DI PROGETTO DI CARATTERE GENERALE La presente relazione tecnica di progetto ha come oggetto la descrizione degli

interventi per la realizzazione degli impianti elettrici negli ambienti di processo e

di servizio che costituiscono l’impianto, in particolare si precisa che esso sarà

alimentato dall’Ente erogante in Media tensione che consegnerà l’energia nella

cabina di ricezione, ubicata a circa 30m dall’edificio di trattamento.

Con una linea in cavo interrata direttamente nel terreno, si procederà a

collegare il quadro QMTR, ubicato in cabina di ricezione, al quadro QMTT

ubicato nella cabina di trasformazione, all’interno dell’edificio di trattamento, che

provvederà ad alimentare i due trasformatori TR1 e TR2 che funzioneranno,

normalmente, in parallelo, alimentando, ciascuno, il 50% del carico totale

istantaneo. Essi, infatti, sono stati dimensionati in modo da essere in riserva

reciproca del 100%.: ciò significa che l’impianto può funzionare correttamente

anche con uno solo di essi in funzione.

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Tale scelta progettuale deriva dalla necessità di privilegiare la continuità di

servizio di un impianto non presidiato e strategico per la collettività, e di

scongiurare i disservizi derivanti da un eventuale guasto al sistema di

alimentazione.

Dalla stessa necessità è nata la scelta di procedere all’installazione di un

gruppo elettrogeno in grado di alimentare, in emergenza, (mancanza

dell’energia di rete) l’intero impianto, ad eccezione delle utenze preposte al

cotrolavaggio dei filtri: attività che può essere rinviata al ritorno dell’energia di

rete.

I trasformatori TR1 e TR2 alimenteranno il quadro QBTG ,a mezzo di

blindosbarre e da tale quadro si procederà ad alimentare tutte le utenze che

costituiscono l’impianto, e desumibili dall’elenco allegato, includendo in tale

affermazione anche gli impianti di servizio previsti a progetto e dimensionati con

i criteri indicati dalla Legislazione e Normativa Vigente.

Ci si riferisce, in particolare, a:

- impianti di ventilazione cabina e sala quadri - impianto di rifasamento automatico - impianto prese F.M. - impianti d’illuminazione interna ed esterna - servizi del gruppo elettrogeno

La logica di funzionamento automatico dell’impianto sarà gestita e

supervisionata da un PLC installato nel quadro QSI-PLC a cui perverranno tutti i

segnali necessari ed in particolare:

- le caratteristiche della rete elettrica - le caratteristiche dell’acqua trattata e da trattare rilevata dalla

strumentazione di processo prevista a progetto - le condizioni di stato / allarme di tutte le utenze

Tramite apposito pannello “Touch Screen” l’operatore potrà visualizzare, con

l’ausilio di pagine video dedicate alle singole sezioni dell’impianto tutte le

misure, gli stati e gli allarmi insorti e decidere le azioni più adeguate.

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Durante l’assenza dell’operatore l’impianto potrà essere monitorato via modem,

con accesso a Internet da unità remota dove potranno, altresì essere duplicati,

gli allarmi più significativi.

Per la criticità del tipo d’impianto si è ritenuto di prevedere l’installazione di un

sistema antintrusione con telecamere di ripresa a circuito chiuso e finecorsa

sulle porte per segnalazione d’allarme antintrusione.

DATI DI PROGETTO SISTEMI DI ALIMENTAZIONE I calcoli e i relativi coordinamenti delle protezioni con le linee saranno eseguiti

sulla base dei seguenti dati:

CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE MT

Ente erogatore e tipo di fornitura ENEL

Punto di consegna Cabina di ricezione

Tensione nominale e massima variazione 15kV ± 10%

Frequenza nominale e massima variazione 50 ± 2% Hz

Stato del neutro Non distribuito

Corrente di cortocircuito di riferimento per la consegna a 15 kV (di riferimento per il dimensionamento di impianto)

12.5 kA

CARATTERISTICHE DEL SISTEMA UTILIZZATORE BT

Tensione nominale 400 V (3 Fasi + Neutro)

Frequenza nominale 50 Hz

Tensione di distribuzione 400 V e 230 V

Stato del neutro Francamente a terra

Sistema TN-S

Massima caduta di tensione ammissibile 4% (15 % in fase di avviamento

delle utenze)

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3) RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Per i singoli componenti saranno applicate le disposizioni normative e

legislative riportate nei rispettivi paragrafi.

Anche se non espressamente indicato, saranno rispettate le norme e le leggi

vigenti al momento della definizione dell’appalto, e in particolare:

Norme emanate dal CEI; in particolare CEI 64.8 CEI 11.8 CEI 11.17 e

CEI 11.1

Direttiva comunitaria 93/68/EEC “Bassa Tensione” CEI 20.22 CEI 70.1

Direttiva comunitaria 89/336/EEC “Direttiva EMC”

Legge 46/90, D.M. 37/08 e successive modifiche.

3.1) Elaborati di Riferimento Gli elaborati grafici e progettuali di riferimento, per la presente Relazione

Tecnica, sono i seguenti:

- Elaborato R-06 Allegato 1

Relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini

- Elaborato R-06 Allegato 2

Calcoli illuminotecnici

- Elaborato R-06 Allegato 3

Sistema di gestione e comunicazione

- Elaborato AM-02

Specifiche tecniche dei materiali e degli impianti

Apparecchiature prefabbricate con involucro metallico per tensioni da 1 a 52 KV.

Trasformatori di potenza M.T / B.T. 15/0,4 KV Gruppo elettrogeno Quadri MCC a cassetti fissi

− Elaborati grafici, Impianto elettrico

− Impianto elettrico, planimetria Generale E-01

− Particolare edificio trattamento, pianta e sezioni E-02

− Schema unifilare generale E-03

− Viste quadri elettrici E-04

− Dettagli impianto di messa a terra E-05

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− Architettura sistema di gestione e comunicazione E-06

4) CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE Analizzando le prescrizioni e le normative vigenti, con riferimento alle CEI 64-8

parte 7, 64-2 e CEI EN 60079-10 (CEI 31-30) per l’individuazione degli ambienti

speciali, si possono sviluppare le considerazioni qui di seguito esposte.

Le aree interessate dagli impianti elettrici, oggetto del presente progetto, sono

da considerarsi ambienti di tipo “ordinario”.

In base alle indicazioni emerse in fase di analisi dei luoghi, si è provveduto alla

valutazione degli ambienti interessati alle opere in merito alle caratteristiche che

li distinguono e li rendono, di conseguenza, eventualmente soggetti a particolari

prescrizioni previste ed indicate dalle normative vigenti.

S’individua come ”luogo a maggior rischio in caso di incendio” la zona

adiacente al gruppo elettrogeno funzionante a gasolio (vedi norma CEI 64-8/7),

di cui, peraltro, è prevista l’installazione all’aperto.

Tutti i materiali impiegati nelle cabine elettriche e nelle sale quadri saranno

autoestinguenti, sia per la componentistica elettrica che per quella strutturale (in

particolar modo serramenti e strutture realizzanti i pavimenti galleggianti nelle

cabine elettriche e nelle sale quadri stesse).

Non risultano inoltre presenti ambienti, luoghi, edifici o sale che possano essere

classificate come luogo con potenziale rischio di esplosione, ai sensi della

Legislazione e Norma vigente.

5) QUALITA’ DEI MATERIALI

Nell’esecuzione dell’impianto elettrico saranno impiegati solo materiali

rispondenti alla regola d’arte in conformità alla legge 186/68 del 1.3.1968 «

Disposizioni concernenti la produzione di materiali , apparecchiature ,

macchinari , installazioni e impianti elettrici ed elettronici». Tali materiali

saranno di ottima qualità, primaria e robusta costruzione, adatti, con ampio

margine, alle condizioni d’impiego (valori di tensione e di corrente nominali,

gradi di protezione ecc.) alle quali saranno destinati.

Le caratteristiche ed i dati tecnici saranno conformi alle specifiche norme CEI ;

nel caso in cui non esistano tali specifiche, essi dovranno rispondere ai requisiti

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di sicurezza previsti dalla legge 791/77 del 18.10.1977 «Attuazione delle

direttive CEE 72/23 relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il

materiale elettrico».

6) DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO E DEGLI INTERVENTI PREVISTI

6.1) Alimentazioni principali dalla rete ENEL e rete di distribuzione in media tensione

La consegna principale di energia elettrica, viene effettuata, dall’Ente erogante

all’interno della cabina di ricezione ad un livello di tensione di 15 kV. Tale punto

di consegna rappresenta il limite di fornitura dell’intera dotazione elettro-

strumentale di progetto.

Da tale stazione di ricevimento si procederà ad alimentare, a mezzo di cavi

M.T. di sezione e formazione indicati, il quadro QMTT, ubicato all’interno della

cabina di trasformazione, ricavata, nell’ambito dell’edificio di trattamento. Da

tale quadro si procederà ad alimentare i trasformatori TR1 e TR2:

Le caratteristiche generali dei quadri di media tensione sopraccitati saranno le

seguenti:

• Costruzione : tipo prefabbricato

• Tipo : Metal Enclosed IP30

• Norme di riferimento : NORME CEI EN 60298

NORME CEI EN 60694

• Tensione nominale : 24 kV

• Tensione di esercizio : 15 kV

• Tensione di prova ad impulso : 125 kV

• Tensione di prova 1 min. : 50 kV

• Corrente di breve durata : 16 kA per 1 sec.

• Corrente nominale : 630A

Su ciascun scomparto di media tensione verranno realizzati degli interblocchi

meccanici fra gli organi di manovra e fra questi e la porta, tali che le

manovre per la messa in servizio e la messa fuori servizio possano essere

effettuate solo in condizioni di sicurezza per l’operatore.

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Per ulteriori indicazioni tecniche riguardanti i quadri in parola e le caratteristiche

e modalità di installazione si faccia riferimento agli elaborati progettuali indicati

nel punto 3.1.

6.2) Trasformatori Per procedere alla alimentazione delle utenze incluse nel progetto sono stati

previsti, n° 2 trasformatori di potenza MT/BT (15000/400-230V)in resina: da

250KVA denominati TR1 e TR2.

Come già detto in precedenza tali trasformatori funzioneranno in parallelo.

Essi saranno forniti completi di targhe di identificazione, di certificati e rapporti

prove individuali e di tipo, e completi di tutti gli accessori di installazione e di

messa in servizio. All’interno di ciascuna cella trasformatore saranno alloggiati i

condensatori per il rifasamento a vuoto di ogni trasformatore. I condensatori

saranno alloggiati in apposita cassetta di contenimento con grado di protezione

IP-55 (per esterno) e protetti con sezionatore sottocarico e fusibili. Tensione

500V - 50 Hz e saranno connessi, a mezzo cavi della sezione adeguata, ai

terminali B.T. del rispettivo trasformatore.

Per ulteriori indicazioni tecniche riguardanti le apparecchiature in parola e le

caratteristiche e modalità di installazione si faccia riferimento agli elaborati

progettuali indicati nel punto 3.1.

6.3) Quadri elettrici B.T. La distribuzione primaria e secondaria, per l’alimentazione delle utenze, viene

effettuata attraverso il quadro QGBT. Da tale quadro si effettueranno le

alimentazioni alle utenze di processo e di servizio ubicate in campo.

Nel quadro saranno installati i soft-starters e l’inverter previsti a progetto.

Le caratteristiche generali di tale quadro saranno le seguenti:

• TENSIONE NOMINALE CIRC. PRINC. : 400/230 V • FREQUENZA NOMINALE : 50 HZ • CORRENTE NOMINALE 500A • TENSIONE NOMINALE CIRC. AUX. : 110 V • CORRENTE DI BREVE DURATA TEORICA : 10.7KA • CORRENTE DI BREVE DURATA DI • DIMENSIONAMENTO : 20KA • CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE : PER INTERNO • FORMA COSTRUTTIVA : 4° E 2a

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• GRADO DI PROTEZIONE ESTERNA : IP 31 • GRADO DI PROTEZIONE INTERNA : IP 20 Tale quadro è stato dimensionato per consentire eventuali ampliamenti futuri

nella dimensione massima del 20%.

Tutti gli interruttori scatolati saranno inseriti entro scomparti separati e segregati

in forma 4 mentre lutti gli avviatori saranno contenuti in carpenterie di tipo

tradizionale con portella unica per più utenze dotata di blocco. Poiché il quadro

sarà ubicato in posizione centrale con accesso posteriore, tutte le morsettiere

saranno accessibili dal retro del quadro.

Tutti i motori saranno protetti da interruttore automatico magnetotermico con

termica regolabile adatti per protezione motori e saranno comandati tramite

contattori con corrente nominale in AC3 superiore del 30% alla portata del

motore da comandare.

Per ogni utenza saranno previsti almeno tre ingressi a PLC (contatto di marcia,

selettore in posizione di automatico, contatto di avaria termico ed eventuali altre

sicurezze) ed una uscita per il comando.

Ulteriori caratteristiche sono desumibili dagli elaborati progettuali indicati nel punto 3.1.

6.4.) Altri quadri elettrici B.T.

Sarà inoltre installato un quadro di rifasamento automatico in bassa tensione di

tipo da commercio, opportunamente dimensionato per il contenimento del

fattore di potenza complessivo dell’impianto entro i limiti previsti dalla

Legislazione e dalla Normativa vigente.

Esso sarà costituito da :

- interruttore generale

- centralina elettronica a gradini per l'inserzione e la disinserzione delle

batterie di condensatori

- batterie di condensatori e relativi contattori che saranno dimensionate in

modo da rifasare il fattore di potenza del carico prelevato ad un valore non

inferiore a 0,92 .

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6.5) Gruppo elettrogeno

E’ prevista, inoltre, l’installazione sull’impianto di un Gruppo Elettrogeno. Esso

sarà di tipo cofanato, insonorizzato, idoneo per installazione all’aperto e sarà

preposto alla alimentazione, in emergenza, (mancanza energia di rete) di tutti i

carichi attivi installati (riserve escluse) ad eccezione delle utenze preposte al

controlavaggio dei filtri

Le caratteristiche generali del Gruppo Elettrogeno che verrà installato

sull’impianto, saranno:

DATI ELETTRICI

• Tensione Nominale Circ. Princ. : 400/230 V

• Frequenza Nominale : 50 Hz

• Potenza apparente in emergenza 220KVA

• POTENZA ATTIVA EROGATA A COSϕ 0.8 176KW

ALTRE CARATTERISTICHE

• Motore diesel a 4 tempi.

• Motorino d'avviamento a 24 Vcc. e batteria accumulatori al piombo;

• Carica batterie con raddrizzatore statico stabilizzato completo di alternatore

di ricarica;

Si precisa che il gruppo di telecommutazione rete-gruppo sarà installato nel

quadro QGBT

Ulteriori caratteristiche del gruppo elettrogeno in parola sono desumibili dagli

elaborati progettuali indicati nel punto 3.1.

6.6) UPS

All’interno della sala quadri, in prossimità del quadro QGBT, è stata prevista

l’installazione di un UPS per l’alimentazione “senza soluzione di continuità” dei

carichi privilegiati ed in particolare:

- Protezioni quadri QMT

- Protezioni Trasformatori

- Protezioni quadro QBTG e circuiti trascinamento

- PLC

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- Sistema TVCC

DATI ELETTRICI

• Tensione Nominale (in ingresso/uscita) : 230 V (con neutro)

• Frequenza Nominale : 50 Hz

• Potenza apparente 4KVA

• Autonomia batterie 10’

ALTRE CARATTERISTICHE

• I componenti saranno contenuti in armadi metallici dotati eventualmente di

estrattori e di prese d'aria corredate di filtri con ingresso dei cavi prevedibile

dal basso.

• Parti interne in tensione, morsetti principali e ausiliari, barrature, isolati

contro i contatti diretti con calotte di materiale isolante di tipo

autoestinguente.

• Accesso ai punti di prova e alle regolazioni, con sistema alimentato, reso

possibile con l'apertura delle portelle a mezzo di chiave a brugola.

• Presenza di dispositivi di protezione dei componenti contro il sovraccarico

ed il corto circuito, con garanzia che un guasto non pregiudichi

contemporaneamente l'erogazione dell'inverter e/o della rete. I dispositivi di

protezione devono essere scelti in relazione alle caratteristiche della rete di

alimentazione, riportate sui documenti di progetto.

• Dispositivo di sincronizzazione di tensione e frequenza in uscita dall'inverter

su quelle della rete all'ingresso dell'interruttore statico (o su proprio

oscillatore in caso di mancanza rete).

• Raddrizzatore stabilizzato costituito da ponte trifase stabilizzato a diodi

controllati per l'alimentazione dell'invertitore e per la carica della batteria in

tampone, filtro di uscita, logica di regolazione, comando e controllo dello

stato di carica della batteria, voltmetro c.a. con commutatore a 4 posizioni

per misura della tensione concatenata di rete, voltmetro in cc. per tensione

batteria, amperometro quadrante unico con zero centrale per corrente di

carica e scarica batteria, manipolatori o pulsanti per inserzione /

disinserzione, manipolatori o pulsanti per carica a fondo batteria;

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• Invertitore statico costituito da invertitore statico di potenza a transistori,

logica di comando e controllo, dotazione di voltmetro con commutatore per

la misura delle tensioni in uscita, con fusibili di protezione e amperometro

per la misura della corrente erogata;

6.7) Quadri elettro-pneumatici e relativa distribuzione

E’ prevista la fornitura di quadretti elettro-pneumatici per il contenimento delle

elettrovalvole previste a progetto ed in particolare:

• Quadri locali elettrovalvole azionamento valvole pneumatiche della sezione

pressurizzazione

• Quadri locali elettrovalvole della sezione filtrazione

Tutti questi quadretti saranno costituiti da:

• Cassetta in policarbonato, di dimensioni adeguate, con grado di protezione

IP66

• Eventuale supporto di sostegno in acciaio zincato

• Sezionatore generale monofase 2x10A

• Elettrovalvole con bobina a 110V- 50Hz, in quantità adeguata a comandare

le valvole pneumatiche relative

• Collegamenti pneumatici in tubo di nylon

• Rele ausiliari

• Morsetti sezionabili con fusibili per protezione strumenti

• Cablaggi elettrici interni ed accessori

Tra i quadretti pneumatici e le dorsali di distribuzione dell’aria servizi, nonché

con le valvole pneumatiche relative, si svilupperà la rete pneumatica realizzata

con l’impiego di:

• Filtri riduttori d’aria per gruppo valvole e quadri locali

• Riduttori su stacchi da collettori con valvole di radice 1 ½”

• Gruppi di distribuzione aria strumenti costituiti da 10 stacchi in acciaio al

carbonio zincato attacchi ¼”

• Tubo “rilsan”

• Accessori vari d’installazione

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6.8) Distribuzione Elettrica normale, privilegiata (da gruppo elettrogeno) e continuità (da UPS)

La distribuzione elettrica sarà effettuata per mezzo di conduttori che, seguendo

un percorso attraverso tubazioni in pvc interrate e/o cunicoli ispezionabili e/o

passerelle in acciaio zincato posate a vista, arriveranno sino in prossimità dei

punti di alimentazione delle utenze stesse. Gli stacchi terminali, a queste ultime

saranno effettuati con tubazioni dedicate, in acciaio zincato o in PVC a seconda

delle condizioni d’installazione e pressacavo terminale.

PROTEZIONE DEI CAVI ELETTRICI B.T. DI POTENZA DALLE SOVRACORRENTI I conduttori saranno protetti da uno o più dispositivi che interrompono

automaticamente l'alimentazione quando si produce un sovraccarico od un

corto circuito, con la sola eccezione del caso in cui la sorgente di alimentazione

non sia in grado di fornire una corrente superiore alla loro portata (come ad

esempio alcuni trasformatori per suonerie ed alcuni tipi di gruppi elettrogeni).

Si ricorda che s’intende per: - “SOVRACORRENTE” ogni corrente che supera il valore nominale (per i

conduttori, il valore nominale è la portata).

- “SOVRACCARICO” è una sovracorrente che si verifica in un circuito

elettricamente integro.

- “CORTOCIRCUITO” una sovracorrente che si verifica in seguito a un

guasto d’impedenza trascurabile fra due punti di un circuito fra i quali esiste

tensione in condizioni ordinarie di esercizio.

a) Protezione dei condutturi dalle SOVRACORRENTI e dai SOVRACCARICHI

Le caratteristiche di funzionamento dei dispositivi di protezione dei conduttori

dai sovraccarichi dovranno rispondere alle seguenti condizioni:

IB ≤ In ≤ Iz

If ≤ 1,45 Iz

dove: IB = corrente di impiego del circuito.

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In = corrente nominale del dispositivo di protezione (se il dispositivo è

regolabile In è la corrente di regolazione)

Iz = portata in regime permanente delle condutture

If = corrente che assicura l'intervento del dispositivo entro il tempo

convenzionale in condizioni definite.

Il dispositivo che protegge una conduttura contro i sovraccarichi può essere

posto lungo il percorso di questa conduttura se nel tratto di conduttura tra il

punto in cui si presenta una variazione di sezione, di materiale o modo di

posa, ed il punto in cui è posto il dispositivo di protezione non vi siano né

derivazioni né prese a spina.

Non è necessario prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi

per:

• i circuiti la cui apertura potrebbe comportare pericoli per il

funzionamento degli impianti interessati (i circuiti di eccitazione

delle macchine rotanti, di alimentazione degli elettromagneti di

sollevamento, secondari dei trasformatori di corrente, che

alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio)

• le condutture situate a valle di variazioni di sezioni, di diverso

materiale o modi di posa, quando siano protette da dispositivi di

protezione posti a monte.

• le condutture che alimentano apparecchi utilizzatori od altri circuiti

che non possono dar luogo a correnti di sovraccarico.

• gli impianti di telecomunicazione, comando, segnalazione e simili.

Tuttavia può essere conveniente prevedere dispositivi di protezione contro i

sovraccarichi per cautelarsi contro i rischi derivanti dalla corrente presunta di

cortocircuito minima (Iccmin.) di fondo linea. Tale valore di corrente può essere determinato con le formule empiriche

fornite dalla Norma CEI 64-8 e qui di seguito riportate :

b) Protezione dei conduttori dai CORTOCIRCUITI Ogni dispositivo di protezione dai cortocircuiti:

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• avrà un potere di interruzione non inferiore alla corrente di

cortocircuito presunta nel punto di installazione, a meno che a

monte non sia installato un altro dispositivo avente il necessario

potere di interruzione e che l'energia che entrambi lasciano passare

non sia tale da danneggiare il dispositivo posto a valle.

• sarà in grado di interrompere la corrente di cortocircuito che si

presenta in un punto qualsiasi del circuito in un tempo non

superiore a quello che porti i conduttori alla temperatura limite

ammissibile, per i cortocircuiti di durata non superiore a 5s la

condizione da soddisfare è la seguente:

I²t ≤ K²S²

dove: I²t = è l'integrale di Joule per la durata del cortocircuito, in A²s.

K = è un coefficiente i cui valori sono fissati dalla Norma CEI 64-8

(434.3.2)

S = è la sezione dei conduttori, in mm².

Tipi di cavi previsti a progetto Per la realizzazione dei circuiti di distribuzione F.M. sono stati previsti i

seguenti tipi di cavo:

• per le sezioni di impianto in media tensione

RG7H1R 8.7/15KV cavo unipolare isolato in gomma elastomerica

ad alto modulo G7 e guaina in PVC di qualità

RZ,

colore rosso

• per quelle in bassa tensione:

FG7R 0.6/1KV cavo uni-multipolare con isolamento e guaina

in gomma elastomerica ad alto modulo G7

con guaina in PVC (per la distribuzione di

potenza) ed aux

FROR0,45/0,75 cavo multipolare schermato con isolamento e

guaina in PVC (per i per il riporto dei segnali

analogici degli strumenti in campo)

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Tutti i conduttori precedentemente citati saranno del tipo non propaganti

l’incendio.

Saranno in ogni caso installati (in funzione del tipo di cavo suddetto e della

relativa condizione di posa) cavi aventi portata adeguata all’uso cui saranno

destinati, determinando le sezioni in funzione delle correnti di impiego (Ib),

delle portate dei cavi (Iz), tenendo conto della temperatura dell’ambiente di

posa, della caduta di tensione globale massima ammissibile e del numero dei

conduttori/cavi attivi posati all’interno dello stesso tubo/canalizzazione.

Le sezioni minime dei cavi e dei conduttori, relativamente alla distribuzione in

bassa tensione, non sarà inferiore a :

• 1,5 mm² per i circuiti ausiliari

• 1,5 mm² per le derivazioni ai singoli corpi illuminanti

• 2,5 mm² per i circuiti FM

Tutti i cavi ed i conduttori in generale saranno di costruzione da parte di case

primarie, dovranno rispondere alle Norme costruttive stabilite dalla UNEL,

saranno marchiati del Marchi Italiano di Qualità (IMQ).

I terminali di partenza e di arrivo di ogni cavo saranno opportunamente

numerati ed identificati in modo univoco, secondo le specifiche delle Norme

CEI 16-1 e 16-4.

TIPI DI POSA

In tutti gli impianti di distribuzione saranno eseguite le seguenti prescrizioni

per la posa dei cavi e dei conduttori.

Per la distribuzione sotto pavimento galleggiante sanno utilizzati cavi con

guaina protettiva esterna.

Per le condutture a vista saranno utilizzati esclusivamente tubi protettivi in

PVC, serie pesante e filettabile IP55 e/o passerelle in acciaio zincato .

La sezione occupata dai cavi di energia nei canali non sarà superiore al 50%

della sezione utile del canale stesso

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Stipamento dei cavi nei tubi e nelle passerelle

Tubo a sezione

Canale Condotto circolare

Rapporto tra il diametro

interno D ed il diametro

«d» del fascio di cavi

D / D ≥ 1,3 - D / D ≥ 1,4

Stipamento dei cavi nei tubi e nelle passerelle

Rapporto tra la

superficie retta utile del

condotto «A» e la

superficie retta

occupata dal fascio di

cavi «S»

- A / S ≥ 2 -

CASSETTE E CONNESSIONI

Le cassette di derivazione saranno marcate IMQ e idonee al tipo di

impianto e di ambiente cui saranno destinate.

Il grado di protezione delle cassette e le modalità di imbocco delle tubazioni

saranno tali da garantire il grado di protezione di progetto.

Le modalità di installazione deve consentire il facile allacciamento dei cavi

nelle cassette stesse e garantisce una agevole ispezionabilità e quindi

facile rimozione e fissaggio del coperchio.

Nelle cassette di derivazione i conduttori possono anche transitare senza

essere interrotti, essi saranno attestati su morsettiere di sezione adeguata,

realizzate, di norma con morsetti in materiale termoplastico isolante

autoestinguente con lamella, montati su guida DIN o tramite morsetti

isolanti che garantiscono un grado di protezione minimo IP2X.

Le cassette di derivazione saranno impiegate negli impianti ogni volta che

dovrà essere eseguita una derivazione uno smistamento di conduttori e

tutte le volte che lo richiedono le dimensioni, la forma e la lunghezza di un

tratto di tubazione, affinché i conduttori contenuti nel tubo risultino

agevolmente sfilabili.

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TUBI IN ACCIAIO ZINCATO PER CAVI ELETTRICI

Saranno conformi alle tabelle UNI 3824 di tipo trafilato (conduit),

abbondantemente zincati per immersione, secondo le tabelle UNI 5745.

Risulteranno privi di cordoni interni, di asperità esterne ed interne, di

sbavature alle estremità.

Agli effetti della installazione detti tubi saranno: - solidalmente fissati alle strutture per mezzo di supporti, graffette e

collari - tutta la raccorderia dovrà esser adeguata alle tubazioni impiegate e le

tenute dovranno garantire un grado di protezione non inferiore a IP55; - accuratamente filettati secondo le tabelle UNI 339, e le estremità

accuratamente sbavate e rifinite, per evitare danneggiamenti dei conduttori durante la posa delle reti;

- posati e completati in ogni parte prima dell’infilaggio dei conduttori; - dotati di pressacavo terminale in ottone TUBI IN PVC SERIE PESANTE E FILETTABILE I tubi in PVC pesante tipo rigido resistente alla fiamma saranno conformi

alla Norma CEI 23-25 e contrassegnati con il Marchio Italiano di Qualità

(IMQ).

Le tubazioni posate a vista, dovranno seguire per quanto possibile percorsi

rettilinei, senza repentini cambi di direzione o peggio accavallamenti.

Saranno sostenuti con appositi supporti ancorati nelle strutture con tasselli

a espansione, distanziati di non più di 70 cm e comunque presenti nei punti

di installazione di derivazioni e dove saranno realizzati cambi di direzione.

Saranno interrotti solo tramite curve, raccordi e cassette in Policarbonato, al

fine di realizzare cambiamenti di direzione, giunzioni, eventuali rompi tratta

e connessioni.

L’imbocco di scatole e involucri sarà realizzato con idonei accessori in

modo da garantire il grado di protezione di progetto.

La lunghezza delle tratte e i diametri delle tubazioni saranno tali da

garantire una agevole sfilabilità dei conduttori. Anche i tubi in PVC

garantiranno un grado di protezione meccanica IP55

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CANALIZZAZIONI PORTACAVI IN ACCIAIO ZINCATO (Riferimento Normativo CEI 23-31 (1990) «Sistemi di canali metallici e loro

accessori ad uso portacavi»

La sezione complessiva dei cavi contenuti, non deve superare il 60% della

sezione utile del canale stesso.

Se uno stesso canale è utilizzato per cavi di energia e cavi di segnale, sarà

munito di setti separatori, in alternativa si possono utilizzare cavi di segnale

isolati per la tensione nominale dei cavi di energia, oppure posarli in tubo

protettivo.

Entro le canale, i cavi saranno collocati in ordinato allineamento evitando

grovigli ed accavallamenti.

Al loro interno i cavi saranno fissati tra loro e alle passerelle mediante

fascette in PVC, dotate di cartellini d’identificazione del circuito di

appartenenza.

Le canalizzazioni saranno fissate alle strutture a mezzo di staffe di

sostegno e/o supporti.

Le canalizzazioni saranno comunque comprensive di elementi speciali quali :

• elementi di giunzione;

• curve piane, di discesa e di salita con varie angolazioni;

• derivazioni a T piane, di discesa e di salita;

• derivazioni a croce;

• elementi di riduzione;

• testate di chiusura;

• staffe di sostegno;

• bulloneria varia;

e quant’altro necessita per una perfetta installazione.

6.9) Sgancio generale d’emergenza di cabina e altri comandi d’emergenza Il comando di emergenza, atto a disattivare, in caso di pericolo, l’intero impianto

elettrico derivato da ogni singola cabina elettrica, sarà realizzato mediante

pulsante di sgancio, installato in custodia stagna con vetro a frangere ubicato

all’esterno di ogni cabina M.T. (.ricezione e trasformazione)

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6.10) Comandi locali In prossimità di ciascun motore saranno installate stazioni di comando locale

che ne consentiranno l’azionamento locale

Tali comandi agiranno sul circuito ausiliario, predisposto nel rispettivo cassetto

del quadro QGBT in modo da consentirne:

• l’arresto istantaneo d’emergenza

• l’impedimento al funzionamento durante le attività di manutenzione. Ogni comando locale sarà costituito da :

• selettore “LOC-0-DIST” (la pos. LOC è instabile e con ritorno a molla in

posizione di 0), interbloccabile in posizione 0, a mezzo di apposito

lucchetto, in custodia stagna IP55 .

• eventuale supporto di sostegno, anche cumulativo per più cassette di

custodia, in acciaio zincato a caldo.

Si precisa che il selettore “LOC-0-DIST” sarà del tipo a doppio pacco per

segnalare al sistema di supervisione che l’utenza relativa è azionata localmente

(abbandono della pos. DIST)

6.11) Impianto prese F.M.

Sull'area dell'impianto e all’interno dell’edificio di trattamento saranno previsti

punti prese equipaggiate ciascuno con:

• presa CEE in custodia IP55 trifase, completa di spina e di singola

protezione a mezzo fusibili, da 16A

• presa c.s.d. ma monofase da 16A

Tali gruppi prese saranno alimentati da linee dorsali derivate dalla sezione S.A.

quadro QGBT.

6.12) Impianto d’illuminazione interna

In coerenza con quanto previsto dalla legislazione e Normativa vigente gli

impianti d’illuminazione interna sono stati dimensionati sulla base dei seguenti

livelli d’illuminamento medi

Aree di processo: 200 lux

Magazzini: 200 lux

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Sale quadri elettrici: 350 lux

Utilities: 200 lux

Tali livelli d’lluminamento saranno assicurati dagli apparecchi illuminanti previsti

a progetto, ed in particolare;

• di tipo fluorescente 2x36W con riflettore in acciaio per anaforesi e

diffusore in policarbonato prismatizzato internamente, in esecuzione

IP65, completi di lampade, cablati e rifasati, installati, a mezzo di appositi

supporti a soffitto.

Tali corpi illuminanti saranno completi di tutti gli accessori d’installazione

e saranno in quantità sufficiente a raggiungere i livelli d’illuminamento

previsti dalle Norme.

Tutta la distribuzione ai corpi illuminanti ed ai punti di comando

sopraccitati sarà effettuata con linee dorsali in conduttori FG7OR posati

all’interno delle passerelle previste per la rete di distribuzione F.M. e

derivazioni in cavo N07V-K posato in tubazioni in PVC serie pesante e

filettabile posata a vista .

Tutti i corpi illuminanti saranno alimentati in derivazione dalla sezione

S.A. del quadro QGBT, già citato in precedenza.

• Alcuni dei corpi illuminanti di tipo fluorescente precedentemente citati

saranno previsti in versione d’emergenza e cioè completi di inverters e

batterie ricaricabili, con autonomia di circa 60min.

Tali corpi illuminanti avranno, quindi, un duplice impiego: illuminazione

normale, in caso di presenza energia di rete e illuminazione d’emergenza

in caso della sua assenza.

Le lampade d’emergenza assicureranno l’illuminamento minimo di 5lux

delle zone prospicienti le vie virtuali d’accesso/uscita da tali ambiti .

Anche in questo caso la distribuzione relativa si svilupperà con l’impiego

di conduttori del tipo sopra descritto posati all’interno di passerelle e/o

tubazioni posate a vista.

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Gli allacciamenti finali ai corpi illuminanti saranno effettuati con l’impiego

di scatole di derivazione e pressatavi terminali

• In prossimità di ogni accesso e nei punti più critici, dal punto di vista della

sicurezza degli operatori, nell’eventualità di mancanza energia di rete,

saranno installati corpi illuminanti fluorescenti 1x18W, completi di inverter

e batterie ricaricabili, con autonomia di 90min. completi di targhette

adesive di colore verde con la scritta “USCITA”

Anche in questo caso la distribuzione relativa si svilupperà con l’impiego

di conduttori posati all’interno di passerelle e tubazioni in PVC posate a

vista

• Infine, nei servizi igienici e negli spogliatoi sono previste corpi illuminanti

a parete completi di lampade ad incandescenza da 100W

La distribuzione luce in sala quadri B.T. includerà l’alimentazione di alcuni punti

prese di tipo civile ripasso (2x10/16A)

Anche i frutti relativi ai punti prese di tipo civile sopraccitati saranno alloggiati

all’interno di custodie idonee per installazione a vista IP55

6.13) Impianto d’illuminazione esterna

Sarà costituito complessivamente da pali in acciaio zincato, con altezza di circa

8m. , equipaggiati con armature stradali di tipo stagno IP55 con attacco testa-

palo, lampade S.A.P. da 70W, reattori-accenditori autorifasati ed ogni altro

accessorio necessario al loro corretto funzionamento.

Alcuni dei corpi illuminanti, di tipo analogo a quello precedentemente descritto,

saranno fissati alle strutture degli edifici, a mezzo di appositi supporti, così

come indicato nella documentazione progettuale allegata.

Tutti i corpi illuminanti, fin qui descritti, saranno alimentati in derivazione dalla

sezione S.A. del quadro QGBT, a cui farà, altresì, capo anche l’interruttore

crepuscolare preposto alla loro accensione automatica

6.14) Impianto di terra

In coerenza con quanto indicato nelle tavole progettuali allegate l'impianto

generale di terra sarà di tipo misto, nel senso che i conduttori relativi faranno

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parte, sia dell’impianto di terra di funzionamento, che dell’impianto di terra di

protezione .

Esso sarà costituito da :

• dispersore orizzontale di terra di tipo ad anello magliato

• dispersori verticali

e dovrà risultare, nel suo complesso, rispondente al requisito fondamentale di

garantire gradienti di tensione accettabili sulla base dei dati di progetto e dalle

condizioni fisiche del terreno.

DISPERSORE ORIZZONTALE DI TERRA DI TIPO AD ANELLO MAGLIATO Sarà realizzato con l'impiego di corda di rame nuda direttamente interrata nel

terreno , di sezione adeguata al valore della corrente di guasto da disperdere ,

secondo quanto previsto, in proposito , dalla Legislazione e Normativa vigente .

A tale dispersore saranno interconnessi :

• tutti i dispersori verticali

• tutti i dispersori di fatto costituiti dai ferri d’armatura del manufatto esistente

• tutti i conduttori costituenti gli impianti di terra di funzionamento, per il

tramite delle sbarre di terra di tutti i quadri previsti a progetto

• tutti conduttori di protezione di protezione, per il tramite di tutte le piastrine

di terra

• le calate verticali degli organi di captazione (gabbie di Faraday)

• le interconnessioni di equipotenzializzazione

Le derivazioni alle singole apparecchiature saranno realizzate con corda di

rame isolata di sezione adeguata e , comunque , non inferiore a 16 mm².

L’impianto di messa a terra del neutro dovrà sopportare gli effetti termici dovuti

al passaggio di eventuali correnti di guasto secondo i criteri definiti dalle norme

CEI.

L’impianto di equipotenzializzazione ha lo scopo di limitare sovratensioni indotte

in zone di impianto per guasti in zone non direttamente interessate dall’impianto

stesso.

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DISPERSORI VERTICALI In coerenza con quanto indicato nelle tavole progettuali allegate saranno

previsti una serie di dispersori verticali posizionati all’interno di pozzetti

ispezionabili e predisposti per interconnessione a mezzo di morsetti di tipo

“crimpit” al dispersore orizzontale sopraccitato .

Il valore dell’impianto di terra, nel suo complesso sarà coerente con quanto

previsto in proposito dalla Legislazione e dalla Normativa vigente .

Al termine dei lavori saranno effettuate prove di verifica sull’idoneità dello

stesso , tali rilievi saranno riassunti in un apposito elaborato ed allegati alla

dichiarazione di Conformità dell’Impianto alla Legislazione e Normativa vigente

La sezione minima dei conduttori di protezione in rame non dovrà essere

inferiore a quanto determinabile con uno dei metodi qui di seguito illustrati.

Metodo n.1 (Art. 543.1.1 Norma CEI 64-8/5):

Sp I tK

=2

dove: Sp sezione conduttore di protezione I valore efficace della corrente di guasto che può percorrere

il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile (A)

t tempo di intervento del dispositivo di protezione (s) K coefficiente variabile in relazione al tipo di isolante del

cavo e precisamente:

Valori di K per cavi unipolari 143 per cavi in Cu isolati in PVC 166 per cavi in Cu isolati in gomma naturale o butilica 176 per cavi in Cu isolati in gomma etilenpropilenica o

polietilene reticolato

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Valori di K per cavi multipolari

115 per cavi in Cu isolati in PVC 135 per cavi in Cu isolati in gomma naturale o butilica 143 per cavi in Cu isolati in gomma etilenpropilenica o

polietilene reticolato Metodo n.2 (Art. 543.1.2 Norma CEI 64-8/5):

Sp=S S ≤ 16 mm2

16 mm2 16< S ≤ 35 mm2

Sp=S/2 S > 35 mm2

dove : S sezione conduttore di fase Sp sezione conduttore di protezione Inoltre ogni conduttore di protezione in rame che non faccia parte della conduttura di alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a (Art. 543.1.3 Norma CEI 64-8/5): • 2,5 mm². se è prevista una protezione meccanica • 4 mm². se non è prevista una protezione meccanica Per la consistenza di tali impianti si faccia riferimento agli elaborati progettuali allegati

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SEZIONI MINIME DEI CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI PRINCIPALISezione del maggiore dei conduttori di protezione

Sezione del conduttore

Fino a 10 mm² 6 mm² Fino a 16 mm² 10 mm² Fino a 25 mm² 16 mm²

Fino a 35 mm² ed oltre metà di quello di fase DIMENSIONI MINIME DEI COMPONENTI DEL DISPERSORE

Materiale Rame Acciaio Corda ≥ 35 mm² ≥ 50 mm²

Picchetto tubolare ø 30 mm spessore 3 mm

ø 40 mm spessore 2,5 mm

Picchetto a croce larghezza 50 mm spessore 5 mm

larghezza 50 mm spessore 5 mm

Bulloni - ø ≥ 10 mm

6.15) Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche

Dalla relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini dell’edificio di

trattamento, allegata alla documentazione di progetto, non risulta necessario

procedere alla realizzazione di un impianto di protezione dalle scariche

atmosferiche poiché l’impianto non è presidiato. In ogni caso si procederà a

disporre la legatura dei ferri d’armatura dei pilastri indicati nella documentazione

progettuale allegata, al fine di realizzarne la continuità elettrica e consentirne

l’utilizzo, come calate verticali di un sistema di captazione, realizzabile, in

futuro, nel caso in cui l’impianto diventasse presidiato.

Tutte le strutture metalliche che possono essere sedi di tensioni elettrostatiche

saranno interconnesse a terra per il tramite del dispersore intenzionale di terra

orizzontale sopraccitato .

6.16) Dotazioni elettro-strumentali di processo

Generalita'

I sistemi di controllo dell'impianto sono stati concepiti secondo i criteri citati, in

linea generale, in precedenza, in ogni caso si precisa che nella sala quadri sarà

installato un quadro “Strumenti e Interfaccia” denominato QSI-PLCda cui si

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procederà ad alimentare tutta la strumentazione di processo prevista a

progetto.

A sua volta, il quadro QSI-PLC sarà alimentato dalla sbarra “Continuità” (UPS)

della sezione S.A. del quadro QGBT.

Sarà impiegata principalmente strumentazione elettronica a due o quattro fili, a

seconda delle necessità e delle condizioni d’installazione. Per le caratteristiche

di dettaglio degli strumenti si rimanda alla documentazione progettuale relativa

alle specifiche delle apparecchiature elettromeccaniche. .

I segnali deboli in mA verranno convogliati a mezzo di cavi schermati che

saranno posati all’interno di tubazioni dedicate.

Oltre agli strumenti veri e propri, di cui alle specifiche delle apparecchiature elettromeccaniche,sono, in ogni caso, da intendersi inclusi nella fornitura: - Collegamenti primari al processo

- Collegamenti secondari elettrici

- Vie cavi in passerelle zincate e tubo conduit

- Posa dei cavi e collegamenti elettrici

- Impianto di messa a terra per dotazioni strumentali

-.Fornitura preparazione e posa in opera di tutta la carpenteria, (supporti, staffe,

paline telai, di protezione, ecc.) necessaria per il fissaggio degli strumenti,

delle EJB, dei quadri, delle vie cavi e di quanto altro necessario per il corretto

funzionamento di tutti gli strumenti in parola.

6.17) Impianto di videosorveglianza

Il sistema di videosorveglianza ha lo scopo di tutelare le aree del presente

insediamento industriale mediante presenza di una serie di telecamere con

controllo a 360 ° e fine corsa per segnalazione d’allarme per intrusione .

I seguenti punti, sintetizzano gli interventi necessari per il corretto

funzionamento del sistema.

• Installazione di 3 telecamere speed dome ad ampio raggio di

visualizzazione con relativi supporti e custodie di protezione.

• Realizzazione di una rete ad anello mediante cavo a fibra ottica.

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• Possibilità di disporre oltre che di un sistema di visione anche di una

registrazione continua 24 ore con archiviazione delle riprese per almeno

una settimana.

• Realizzazione di una postazione centrale principale con ampia capacità

di gestione e supervisione all’ interno della sala controllo.

• Integrazione del sistema di controllo a telecamere con finecorsa

d’allarme applicati alle porte di accesso all’edificio di trattamento e di

accesso ai locali più significativi ai fini del corretto funzionamento

dell’impianto.

• In prossimità delle due porte principali d’accesso all’edificio di

trattamento saranno previste serrature elettroniche di disattivazione del

sistema di controllo per consentire l’ingresso del personale di

manutenzione.

INFRASTRUTTURA

L’ infrastruttura si basa totalmente su una rete dati di carattere digitale TCP / IP

in grado di offrire ottimi risultati quantitativi e qualitativi grazie alle progredite

tecnologie applicate a simili sistemi .

I segnali digitali proposti dal sistema permetterà di ottimizzare la gestione dei

flussi dati verso il centro di controllo favorendo l’efficienza della

videoregistrazione .

COMPONENTI DEL SISTEMA

Il sistema di videosorveglianza progettato si basa sull’ impiego dei seguenti

componenti di base :

• Telecamere speed dome Day & Night Ethernet ad ampio raggio di

visualizzazione ; possibilità di orientamento e zoom su zone

particolarmente interessate da fenomeni di intrusione ; funzione di auto-

traking con inseguimento del movimento dell’ eventuale intrusione ;

alimentazione 12 V d.c. con impiego di alimentatore 220 V – 50 Hz / 12

vV d.c. ; possibilità di registrazione delle immagini su scheda di memoria

SD ; zoom ottico 22 x ; risoluzione VGA 640 x 480 ; illuminazione

minima 0,7 lux .

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• Una unità centrale NDR [ Network Disk Recorder ] per la registrazione di

filmati in formato digitale mpeg4 fino a 960 immagini al secondo ;

alimentazione 220 V – 50 Hz ; potenza 85 W ; il videoregistratore può

essere gestito completamente in remoto da un Personal Computer

dedicato alla videoregistrazione e dotato di apposita licenza software ;

con possibilità di generare allarmi a mezzo e-mail o sms mediante

connessione ad Internet e modulo combinato GSM .

• Un Personal Computer connesso direttamente all’ NDR via TCP / IP

avente lo scopo di effettuare configurazioni e programmazioni dell’ unità .

• Un monitor LCD 19” per le operazioni di configurazione del sistema e

visione delle registrazioni ; tastiera e mouse a corredo .

• Una rete a fibra ottica con configurazione ad anello interno all’ impianto

avente lo scopo di interconnettere le telecamere e l’unità centrale NDR .

• Pali per il sostegno delle telecamere in acciaio zincato a caldo completi

di accessori meccanici e staffe di supporto .

• Unità di alimentazione e trasduzione del segnale analogico / digitale

delle telecamere costituite cadauna da una cassetta in metallo avente

grado di protezione IP-55 ; alimentatori 220 V-50 Hz / 12 V d.c. e

trasduttori cavo rame / fibra ottica ; morsettiere , cablaggi ed accessori di

montaggio elettrico e meccanico .

• Unità di concentrazione e realizzazione dell’ anello a fibra ottica più

numero 1 unita per il collegamento dell’ NDR .

• Finecorsa per porte a struttura metallica, completi di cavi in rame di

collegamento

• Serrature elettroniche azionabili con chiavi speciali, o tastiera

alfanumerica e complete di leds di segnalazioni, custodie di

contenimento IP55 e cavi di collegamento

• Attivazione e test di collaudo del sistema hardware e software .

UTILIZZO E FUNZIONALITA’ DEL POSTO CENTRALE

Le funzioni principali che si possono ottenere dal posto centrale sono le

seguenti :

• Visualizzare video dal vivo su monitor o doppio monitor in opzione .

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• Visualizzare gruppi di telecamere in successione .

• Salvare video dal vivo e istantanee di determinate immagini .

• Visualizzare video registrati .

• Effettuare una ricerca nei filmati registrati in precedenza .

• Individuare i movimenti rilevati nelle varie sezioni nel caso di filmati .

• Visualizzare e gestire gli allarmi e gli eventi accaduti nel sito .

• Registrazione per singola telecamera, in continuo, ad orari prestabilit.

6.18) Impianto di gestione e comunicazione

ARCHITETTURA Come anticipato in precedenza, nella sala quadri BT, all’interno del quadro

QSI_PLC è prevista l’installazione un PLC, preposto alla gestione del

funzionamento automatico di tutte le utenze elettriche previste a progetto

Esso sarà dotato di CPU e pannello operatore, di tipo “Touch Screen”, montato

sul fronte del quadro QSI-PLC sopraccitato

MODALITÀ’ DI FUNZIONAMENTO L’impianto sarà in grado di funzionare autonomamente in modo automatico,

indipendentemente da eventuali guasti o disservizi

Per questo il PLC. sarà programmato in modo da assicurare la gestione in

piena autonomia delle rispettive utenze.

Il software di funzionamento sarà localmente memorizzato e dovrà rispettare la

filosofia progettuale generale che prevede per ogni utenza le seguenti

possibilità di funzionamento :

1. TEST

In tale condizione l’utenza funziona liberamente senza alcun asservimento,

determinato da dispositivi e/o da consensi provenienti da altre utenze, ma

subordinatamente al mancato intervento degli interblocchi di sicurezza e

protezione che devono salvaguardare la macchina in qualsiasi tipo di

funzionamento .

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Tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di

manutenzione e può essere attuata solo manualmente agendo sull’apposito

selettore MAN-0-AUT a quadro e/o selettore TEST-0-DIST in campo

2. MANUALE VINCOLATO

Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza con le stesse

modalità descritte in precedenza.

Essa differisce dalla precedente solo per il fatto che può essere attuata

tramite il PLC.

La scelta di tale opzione di funzionamento potrà essere effettuata

dall’operatore in sala quadri agendo sul pannello operatore

precedentemente citato

Le istruzioni impartite dall’operatore potranno essere eseguite solo se :

• l’apposito selettore a quadro MAN-0-AUT sopraccitato è in posizione

AUT

• il selettore locale è in posizione DIST

• il PLC è funzionante

Il termine “vincolato” deriva appunto dalla imprescindibilità di tali

presupposti

Anche tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di

manutenzione.

3. AUTOMATICO

Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza sulla base delle

sequenze automatiche (asservimenti) richiesti dal processo

Anche in questo caso le istruzioni impartite automaticamente dal sistema di

supervisione potranno essere eseguite solo se :

• l’apposito selettore (a quadro o in campo) MAN-0-AUT sopraccitato è

in posizione AUT

• il selettore locale è in posizione DIST

• il PLC è funzionante

Studio Associato Paci 31 di 35

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Da quanto sopra esposto si evidenzia che ogni utenza (di quelle non escluse)

potrà essere comandata da tre punti :

• TEST (in prossimità della macchina)

• Da QUADRO QGBT (subordinato al consenso del comando locale)

• DA SALA COMANDI : tramite pannello operatore

In aggiunta a tali istruzioni il PLC subordinerà il funzionamento di ogni utenza al

contenimento delle correnti di spunto nell’ambito dei limiti ammissibili dai

trasformatori di potenza installati e dal Gruppo Elettrogeno.

Ciò significa che, in caso di primo avviamento dell’impianto, ad ogni inserzione

del gruppo elettrogeno e ad ogni suo riavviamento, conseguente ad una

mancanza tensione di rete, la ripartenza delle singole utenze verrà fatta a

scalare, con priorità per le utenze con potenza installata superiore, e,

comunque, mai in sovrapposizione: nel senso che non sarà mai possibile

l’avviamento contemporaneo di due utenze.

In coerenza con tale principio la posizione TEST dei selettori locali di ogni

utenza sarà di tipo a ritorno a molla in posizione di 0.

I dati di set-point potranno essere modificati dal pannello operatore e saranno

memorizzati nel PLC. anche in caso di perdurante mancanza di tensione.

Sarà comunque sempre possibile riprendere anche i dati di “Default”.

In fase costruttiva verranno individuati gli interventi da operare in caso di

disservizio dei PLC in modo da garantire:

• il massimo grado di affidabilità del servizio

• la limitazione massima del danno alle persone

• la limitazione massima del danno all’impianto e alle cose

• il mantenimento di una situazione accettabile per il processo di

trattamento

La gestione delle singole utenze da pannello operatore sarà effettuata mediante

pagine grafiche

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Il pannello operatore provvederà, inoltre, alla gestione degli allarmi e delle

funzioni storico-statistiche (giornale d’impianto), così come specificato in

dettaglio negli elaborati progettuali allegati.

Gli allarmi potranno anche essere remotati a distanza, poiché Nuove Acque

doterà l’impianto di un sistema di telecontrollo (standard per tutti gli impianti) al

quale si dovrà collegare il PLC tramite una porta seriale.

Per le caratteristiche di dettaglio di tale impianto vedere la specifica tecnica corrispondente.

7) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI

La protezione contro i contatti indiretti sarà assicurata mediante la interruzione

automatica della alimentazione; un dispositivo di protezione interromperà

automaticamente l’alimentazione al circuito od al componente elettrico, che lo

stesso dispositivo protegge contro i contatti indiretti, in modo che, in caso di

guasto, nel circuito o nel componente elettrico, tra una parte attiva ed una

massa o un conduttore di protezione, non possa persistere, per una durata

sufficiente a causare un rischio di effetti fisiologici dannosi in una persona in

contatto con parti simultaneamente accessibili, una tensione di contatto

presunta superiore a 50 V valore efficace in c.a. od a 120 V in c.c. non

ondulata.

Essendo il sistema di tipo TN, il dispositivo preposto alla protezione contro i

contatti indiretti interromperà automaticamente l'alimentazione al circuito od al

singolo componente elettrico, in modo che, in caso di guasto nel circuito o nel

componente, tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di protezione,

non potrà persistere, per una durata sufficiente a causare un rischio di effetti

fisiologici dannosi in una persona in contatto con parti simultaneamente

accessibili, una tensione di contatto presunta superiore a 50 V valore efficace in

c.a. od a 120 V in c.c. non ondulata.

Nel sistema TN le caratteristiche dei dispositivi di protezione e le impedenze dei

circuiti sono state dimensionate in modo tale che in caso di guasto di

impedenza trascurabile in qualsiasi parte dell’impianto tra un conduttore di fase

ed un conduttore di protezione o una massa, l’interruzione automatica

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dell’alimentazione avvenga entro il tempo specificato dalle Norme,

soddisfacendo la seguente condizione:

Zs x Ia ≤ Uo

dove:

Zs = è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende la

sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto ed il conduttore

di protezione tra il punto di guasto e la sorgente.

Ia = è la corrente che provoca l’intervento del dispositivo di

protezione entro il tempo definito nella tabella 41A della norma CEI

64-8 art. 413.1.3.3 in funzione della tensione nominale Uo oppure,

nelle condizioni di cui all’art. 413.1.3.5, entro un tempo

convenzionale non superiore a 5 s; se si utilizza un interruttore

differenziale Ia è la corrente differenziale nominale Idn;

Uo = è la tensione nominale in c.a., valore efficace tra fase e terra,

in Volt.

8) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI

Tutte le parti attive, in tensione, saranno completamente ricoperte con un

isolamento che potrà essere rimosso solo mediante distruzione o impiego di

attrezzi particolari.

Tutti i quadri e le apparecchiature installate hanno un grado di protezione

almeno IPXXB per le superfici verticali e IPXXD per quelle orizzontali a portata

di mano. Oltre a ciò per alcune utenze sarà previsto l'impiego di interruttori

differenziali ad alta sensibilità (30 mA), che riducono il rischio per eventuali

contatti con parti in tensione fornendo una protezione addizionale contro i

contatti diretti.

La protezione parziale contro i contatti diretti (che si applica in luoghi accessibili

solo a persone addestrate e quindi solo nelle officine elettriche) può essere

assicurata mediante ostacoli, oppure mediante distanziamento delle parti attive:

• mediante OSTACOLI si impedirà l’avvicinamento non intenzionale del corpo

a parti attive oppure il contatto non intenzionale con parti attive durante

lavori sotto tensione nel funzionamento ordinario.

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• mediante DISTANZIAMENTO le parti simultaneamente accessibili a

tensione diversa non saranno a portata di mano.

9 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI SENSI DELLA LEGGE 46/90, DM 37/08 E SUCCESSIVE MODIFICHE

Ad opere completate, dopo le prove, i collaudi e la messa in funzione degli

impianti verrà presentata regolare «Dichiarazione di conformità» in base

all’articolo 9 della Legge 46/90, allegata al progetto, con tutte le eventuali

modifiche effettuate durante l’esecuzione dei lavori.

La «Dichiarazione di conformità» sarà completa di tutti gli allegati obbligatori e

di tutta la documentazione finale (schemi come costruito, manuali di

funzionamento, garanzie etc.) che le normative vigenti richiedono a

giustificazione dei lavori elettrici eseguiti.

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Allegato 1

Relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini

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Allegato 2

Calcoli illuminotecnici

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Parametri di progetto

Dimensioni dell' ambiente Parametri di calcolo Reticolo di calcolo

X [m] : 12,70 H piano lavoro [m] : 0,20 X : 14Y [m] : 2,35 Larghezza fascia [m] : 0,00 Y : 14Z [m] : 2,80 C. manutenzione : 0,80 Z : 3

Coeff. Riflessione (%) Illuminamenti medi [lux] Valori sul piano di lavoro

Piano di lavoro : 20 Piano di lavoro : 210 Lumen per m× : 897,97SoffittoParete EstParete Nord

: 60: 40: 40

SoffittoParete EstParete Nord

: 69: 136: 161

Watt per m× : 9,65

Parete OvestParete Sud

: 40: 40

Parete OvestParete Sud

: 136: 161

UGR Longitud. :UGR Trasvers. :

N.C.N.C.

Totale apparecchi installati 4 con 8 lampade ( Flusso totale [Klm] 26,80 [klm] )

N° Apparecchio N° Lampada Flusso N° Lampada Flusso

4 951 FL 2X36 8 FL36/4/3B 26,80 0 0,00

DLux 5.2 1

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Dettaglio apparecchi installati

N° Apparecchio Lampada Flusso Lampada Flusso X [m] Y [m] Z [m] I.NS° I.EO° Rot.° Stato Dimmer

1 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 1,59 1,18 2,80 0 0 90 On 100%2 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 4,76 1,18 2,80 0 0 90 On 100%3 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 7,94 1,18 2,80 0 0 90 On 100%4 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 11,11 1,18 2,80 0 0 90 On 100%

DLux 5.2 2

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Isolux 3D sul piano di lavoro

Illuminamento X [m] Y [m] E [lux]

Minimo 0,45 2,27 153,32Massimo 5,90 1,09 241,16

(0,5-2,3)

(0,5-0,1) Min Max(12,2-2,3)

X Y(12,2-0,1)

300270240

210180150

120906030

lux

Sezione orizzontale a1,09 [m]

0,45[m] 12,25[m]

300270240

210180150

120906030

lux

Sezione verticale a5,90 [m]

0,08[m] 2,27[m]DLux 5.2 3

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Tabella lux Piano di lavoro

2,272,101,931,761,591,431,261,090,920,760,590,420,250,08

[m]

153 174 190 201 201 201 206 206 201 201 201 190 174 153159 182 199 209 211 211 215 215 211 211 209 199 182 159165 190 207 217 219 219 223 223 219 219 217 207 190 165170 196 214 223 226 227 230 230 227 226 223 214 196 170173 202 220 229 232 233 236 236 233 232 229 220 202 173176 205 224 232 236 237 239 239 237 236 232 224 205 176177 207 226 234 238 239 241 241 239 238 234 226 207 177177 207 226 234 238 239 241 241 239 238 234 226 207 177176 205 224 232 236 237 239 239 237 236 232 224 205 176173 202 220 229 232 233 236 236 233 232 229 220 202 173170 196 214 223 226 227 230 230 227 226 223 214 196 170165 190 207 217 219 219 223 223 219 219 217 207 190 165159 182 199 209 211 211 215 215 211 211 209 199 182 159153 174 190 201 201 201 206 206 201 201 201 190 174 153

0,45 1,36 2,27 3,18 4,08 4,99 5,90 6,80 7,71 8,62 9,52 10,43 11,34 12,25

Valori caratteristici Valori di uniformita Valori vari

Emed [lux] Emax [lux]

: 210: 241

Emin/Emed Emin/Emax

: 0,73: 0,63

C. utilizzazione : 0,29

Emin [lux] : 153 Emax/Emed : 1,15

DLux 5.2 4

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Isolux Piano di lavoro

157 166 175 184 193 202 202 193 184 175 166 157

[m]

175

166157

229220

211

175

166157

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Valori delle sezioni [lux]

157,0166,0175,0

184,0193,0202,0

211,0220,0229,0

DLux 5.2 5

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Layout Piano di lavoro

1 2 3 4

[m]0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

DLux 5.2 6

Ambiente : Locale pressurizzazioneArea di calcolo : Area Totale

Scheda tecnica apparecchio + lampada

Codice : 951 FL 2X36Descrizione : 951 Hydro - elettronicoCostruttore : DisanoN° Lampade : 2

Dimensioni apparecchio [mm] Dati vari apparecchioLunghezzaLarghezzaAltezza

: 1300,0: 170,0: 110,0

Area abbagliante [m×]Sup. esposta al vento [cm×]

: 0,0: 0,0

Lampada : FL36/4/3BCostruttoreCodice ILCOSFlusso [lumen]Temperatura colore [°C]Indice resa colorePotenza [Watt]Perdite [Watt]Dimensione massima [mm]Durata [h]Attacco

:: FD: 3350: 4000: 0: 36,00: 0,00: 1200: 6000

: G13

Codici listino

Codice Colore Cablaggio

164417-00 grigio CEL-F164437-00 grigio CEL-F164437-09 grigio CELF-E164437-51 grigio CELF-D164437-52 grigio CEL-D166445-52 grigio CEL-D

DLux 5.2 7

951 Hydro - elettronico

Conf.Pezzi

11111111111111111111111111111111

CablaggioCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-F

Versione

EL ELEL EL ELELDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.EL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.

ELELELELELEL

Kg

1.502.502.902.003.605.302.502.902.003.605.301.502.502.902.003.605.30

1.502.502.902.003.605.30

Watt

FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58

Attaccobase

G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13

Coloregrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigio

Prezzounitario

Codice

164433-00164434-00164435-00164436-00164437-00164438-00164434-51164435-51164436-51164437-51164438-51164433-09164434-09164435-09164436-09164437-09164438-09164434-52164435-52164436-52164437-52164438-52166442-52166443-52166445-52166446-52164433-88164434-88164435-88164436-88164437-88164438-88

DLux 5.2 8

Diagramma polare 951 FL 2X36

115° 115°

105° 105°

95° 95°

85°

75°

65°

55°

45°

15

45

75

105

135

165

85°

75°

65°

55°

45°

cd/klm

35° 25° 15° 5° 195 5° 15° 25° 35°

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 9

Diagramma cartesiano 951 FL 2X36

cd/klm

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0-180 -150 -120 -90 -60 -30 0 30 60 90 120 150 180

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 10

Diagramma zonale 951 FL 2X36

Zf %

90

Zf = 67.8

80

70

60

50

40

30

20

10

0

30 60 90 120 150 γ

DLux 5.2 11

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]A(1.15) 2000 1000 500 <300

B(1.5 ) 2000 1000 500 <300C(1.85) 2000 1000 500 <300

D(2.2 ) 2000 1000 500 <300E(2.55) 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275

Larghezza (mm) : 150Altezza (mm) : 50

Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme CIE 29/2)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 12

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]

1 2000 1000 750 500 <3002 2000 1000 500 <300

3 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275Larghezza (mm) : 150

Altezza (mm) : 50Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme DIN 5035)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 13

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Parametri di progetto

Dimensioni dell' ambiente Parametri di calcolo Reticolo di calcolo

X [m] : 38,80 H piano lavoro [m] : 0,20 X : 14Y [m] : 5,50 Larghezza fascia [m] : 0,00 Y : 14Z [m] : 3,50 C. manutenzione : 0,80 Z : 3

Coeff. Riflessione (%) Illuminamenti medi [lux] Valori sul piano di lavoro

Piano di lavoro : 20 Piano di lavoro : 191 Lumen per m× : 627,93SoffittoParete EstParete Nord

: 60: 40: 40

SoffittoParete EstParete Nord

: 63: 75: 168

Watt per m× : 6,75

Parete OvestParete Sud

: 40: 40

Parete OvestParete Sud

: 75: 168

UGR Longitud. :UGR Trasvers. :

20,1218,52

Totale apparecchi installati 20 con 40 lampade ( Flusso totale [Klm] 134,00 [klm] )

N° Apparecchio N° Lampada Flusso N° Lampada Flusso

20 951 FL 2X36 40 FL36/4/3B 134,00 0 0,00

DLux 5.2 1

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Dettaglio apparecchi installati

N° Apparecchio Lampada Flusso Lampada Flusso X [m] Y [m] Z [m] I.NS° I.EO° Rot.° Stato Dimmer

1 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 1,94 1,38 3,50 0 0 0 On 100%2 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 5,82 1,38 3,50 0 0 0 On 100%3 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 9,70 1,38 3,50 0 0 0 On 100%4 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 13,58 1,38 3,50 0 0 0 On 100%5 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 17,46 1,38 3,50 0 0 0 On 100%6 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 21,34 1,38 3,50 0 0 0 On 100%7 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 25,22 1,38 3,50 0 0 0 On 100%8 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 29,10 1,38 3,50 0 0 0 On 100%9 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 32,98 1,38 3,50 0 0 0 On 100%

10 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 36,86 1,38 3,50 0 0 0 On 100%11 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 1,94 4,13 3,50 0 0 0 On 100%12 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 5,82 4,13 3,50 0 0 0 On 100%13 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 9,70 4,13 3,50 0 0 0 On 100%14 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 13,58 4,13 3,50 0 0 0 On 100%15 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 17,46 4,13 3,50 0 0 0 On 100%16 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 21,34 4,13 3,50 0 0 0 On 100%17 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 25,22 4,13 3,50 0 0 0 On 100%18 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 29,10 4,13 3,50 0 0 0 On 100%19 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 32,98 4,13 3,50 0 0 0 On 100%20 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 36,86 4,13 3,50 0 0 0 On 100%

DLux 5.2 2

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Isolux 3D sul piano di lavoro

Illuminamento X [m] Y [m] E [lux]

Minimo 37,41 0,20 144,83Massimo 9,70 2,55 224,54

(1,4-5,3)

(1,4-0,2) Max

X

Min(37,4-5,3)

Y(37,4-0,2)

250

225200175

15012510075

5025lux

Sezione orizzontale a2,55 [m]

1,39[m] 37,41[m]

250

225200175

15012510075

5025lux

Sezione verticale a9,70 [m]

0,20[m] 5,30[m]DLux 5.2 3

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Tabella lux Piano di lavoro

5,304,914,524,133,733,342,952,552,161,771,380,980,590,20

[m]

145 161 169 175 170 168 174 174 168 170 175 169 161 145154 169 178 186 180 177 185 185 177 180 186 178 169 154163 178 187 196 189 185 195 195 185 189 196 187 178 163170 185 195 204 197 193 203 203 193 197 204 195 185 170177 193 204 214 206 201 212 212 201 206 214 204 193 177183 200 210 221 212 208 219 219 208 212 221 210 200 183186 205 215 225 217 212 223 223 212 217 225 215 205 186186 205 215 225 217 212 223 223 212 217 225 215 205 186183 200 210 221 212 208 219 219 208 212 221 210 200 183177 193 204 214 206 201 212 212 201 206 214 204 193 177170 185 195 204 197 193 203 203 193 197 204 195 185 170163 178 187 196 189 185 195 195 185 189 196 187 178 163154 169 178 186 180 177 185 185 177 180 186 178 169 154145 161 169 175 170 168 174 174 168 170 175 169 161 145

1,39 4,16 6,93 9,70 12,47 15,24 18,01 20,79 23,56 26,33 29,10 31,87 34,64 37,41

Valori caratteristici Valori di uniformita Valori vari

Emed [lux] Emax [lux]

: 191: 225

Emin/Emed Emin/Emax

: 0,76: 0,64

C. utilizzazione : 0,38

Emin [lux] : 145 Emax/Emed : 1,18

DLux 5.2 4

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Isolux Piano di lavoro

148 156 164 172 172 172 172 164 156 148

180

[m]

180172164156148

212204196188

172 172

172164156148

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Valori delle sezioni [lux]

148,0156,0164,0

172,0180,0188,0

196,0204,0212,0

DLux 5.2 5

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Layout Piano di lavoro

11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

[m]0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

DLux 5.2 6

Ambiente : Locale trattamentoArea di calcolo : Area Totale

Scheda tecnica apparecchio + lampada

Codice : 951 FL 2X36Descrizione : 951 Hydro - elettronicoCostruttore : DisanoN° Lampade : 2

Dimensioni apparecchio [mm] Dati vari apparecchioLunghezzaLarghezzaAltezza

: 1300,0: 170,0: 110,0

Area abbagliante [m×]Sup. esposta al vento [cm×]

: 0,0: 0,0

Lampada : FL36/4/3BCostruttoreCodice ILCOSFlusso [lumen]Temperatura colore [°C]Indice resa colorePotenza [Watt]Perdite [Watt]Dimensione massima [mm]Durata [h]Attacco

:: FD: 3350: 4000: 0: 36,00: 0,00: 1200: 6000: G13

Codici listino

Codice Colore Cablaggio

164417-00 grigio CEL-F164437-00 grigio CEL-F164437-09 grigio CELF-E164437-51 grigio CELF-D164437-52 grigio CEL-D166445-52 grigio CEL-D

DLux 5.2 7

951 Hydro - elettronico

Conf.Pezzi

11111111111111111111111111111111

CablaggioCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-F

Versione

EL ELEL EL ELELDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.EL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.

ELELELELELEL

Kg

1.502.502.902.003.605.302.502.902.003.605.301.502.502.902.003.605.30

1.502.502.902.003.605.30

Watt

FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58

Attaccobase

G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13

Coloregrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigio

Prezzounitario

Codice

164433-00164434-00164435-00164436-00164437-00164438-00164434-51164435-51164436-51164437-51164438-51164433-09164434-09164435-09164436-09164437-09164438-09164434-52164435-52164436-52164437-52164438-52166442-52166443-52166445-52166446-52164433-88164434-88164435-88164436-88164437-88164438-88

DLux 5.2 8

Diagramma polare 951 FL 2X36

115° 115°

105° 105°

95° 95°

85°

75°

65°

55°

45°

15

45

75

105

135

165

85°

75°

65°

55°

45°

cd/klm

35° 25° 15° 5° 195 5° 15° 25° 35°

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 9

Diagramma cartesiano 951 FL 2X36

cd/klm

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0-180 -150 -120 -90 -60 -30 0 30 60 90 120 150 180

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 10

Diagramma zonale 951 FL 2X36

Zf %

90

Zf = 67.8

80

70

60

50

40

30

20

10

0

30 60 90 120 150 γ

DLux 5.2 11

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]A(1.15) 2000 1000 500 <300

B(1.5 ) 2000 1000 500 <300C(1.85) 2000 1000 500 <300

D(2.2 ) 2000 1000 500 <300E(2.55) 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275

Larghezza (mm) : 150Altezza (mm) : 50

Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme CIE 29/2)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 12

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]

1 2000 1000 750 500 <3002 2000 1000 500 <300

3 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275Larghezza (mm) : 150

Altezza (mm) : 50Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme DIN 5035)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 13

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Parametri di progetto

Dimensioni dell' ambiente Parametri di calcolo Reticolo di calcolo

X [m] : 3,80 H piano lavoro [m] : 0,20 X : 14Y [m] : 4,90 Larghezza fascia [m] : 0,00 Y : 14Z [m] : 3,50 C. manutenzione : 0,80 Z : 3

Coeff. Riflessione (%) Illuminamenti medi [lux] Valori sul piano di lavoro

Piano di lavoro : 20 Piano di lavoro : 261 Lumen per m× : 1439,31SoffittoParete EstParete Nord

: 60: 40: 40

SoffittoParete EstParete Nord

: 89: 221: 240

Watt per m× : 15,47

Parete OvestParete Sud

: 40: 40

Parete OvestParete Sud

: 221: 240

UGR Longitud. :UGR Trasvers. :

N.C.N.C.

Totale apparecchi installati 4 con 8 lampade ( Flusso totale [Klm] 26,80 [klm] )

N° Apparecchio N° Lampada Flusso N° Lampada Flusso

4 951 FL 2X36 8 FL36/4/3B 26,80 0 0,00

DLux 5.2 1

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Dettaglio apparecchi installati

N° Apparecchio Lampada Flusso Lampada Flusso X [m] Y [m] Z [m] I.NS° I.EO° Rot.° Stato Dimmer

1 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 0,95 1,23 3,50 0 0 0 On 100%2 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 2,85 1,23 3,50 0 0 0 On 100%3 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 0,95 3,68 3,50 0 0 0 On 100%4 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 2,85 3,68 3,50 0 0 0 On 100%

DLux 5.2 2

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Isolux 3D sul piano di lavoro

Illuminamento X [m] Y [m] E [lux]

Minimo 0,14 0,18 205,80Massimo 1,76 2,28 306,97

(0,1-4,7)

(3,7-4,7)

Y

Min(0,1-0,2)

Max

X (3,7-0,2)

350

315280

245210175140

1057035

lux

Sezione orizzontale a2,28 [m]

0,14[m] 3,66[m]

350

315280

245210175140

1057035

lux

Sezione verticale a1,76 [m]

0,18[m] 4,72[m]DLux 5.2 3

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Tabella lux Piano di lavoro

4,724,384,033,683,332,982,632,281,931,581,230,880,530,18

[m]

206 216 225 233 238 242 244 244 242 238 233 225 216 206215 227 237 245 252 257 259 259 257 252 245 237 227 215225 237 248 257 265 270 272 272 270 265 257 248 237 225232 245 257 267 275 280 283 283 280 275 267 257 245 232240 254 267 278 286 292 295 295 292 286 278 267 254 240246 261 274 285 294 300 303 303 300 294 285 274 261 246249 264 278 289 298 304 307 307 304 298 289 278 264 249249 264 278 289 298 304 307 307 304 298 289 278 264 249246 261 274 285 294 300 303 303 300 294 285 274 261 246240 254 267 278 286 292 295 295 292 286 278 267 254 240232 245 257 267 275 280 283 283 280 275 267 257 245 232225 237 248 257 265 270 272 272 270 265 257 248 237 225215 227 237 245 252 257 259 259 257 252 245 237 227 215206 216 225 233 238 242 244 244 242 238 233 225 216 206

0,14 0,41 0,68 0,95 1,22 1,49 1,76 2,04 2,31 2,58 2,85 3,12 3,39 3,66

Valori caratteristici Valori di uniformita Valori vari

Emed [lux] Emax [lux]

: 261: 307

Emin/Emed Emin/Emax

: 0,79: 0,67

C. utilizzazione : 0,23

Emin [lux] : 206 Emax/Emed : 1,18

DLux 5.2 4

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Isolux Piano di lavoro

210 221 232 243 243 232 221 210

243 298243

232276

287

232

221 265 221

[m]

254

210 210

0 1 2 3

Valori delle sezioni [lux]

210,0221,0232,0

243,0254,0265,0

276,0287,0298,0

DLux 5.2 5

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Layout Piano di lavoro

3 4

1 2

[m]0 1 2 3

DLux 5.2 6

Ambiente : Locale dos. BiossidoArea di calcolo : Area Totale

Scheda tecnica apparecchio + lampada

Codice : 951 FL 2X36Descrizione : 951 Hydro - elettronicoCostruttore : DisanoN° Lampade : 2

Dimensioni apparecchio [mm] Dati vari apparecchioLunghezzaLarghezzaAltezza

: 1300,0: 170,0: 110,0

Area abbagliante [m×]Sup. esposta al vento [cm×]

: 0,0: 0,0

Lampada : FL36/4/3BCostruttoreCodice ILCOSFlusso [lumen]Temperatura colore [°C]Indice resa colorePotenza [Watt]Perdite [Watt]Dimensione massima [mm]Durata [h]Attacco

:: FD: 3350: 4000: 0: 36,00: 0,00: 1200: 6000: G13

Codici listino

Codice Colore Cablaggio

164417-00 grigio CEL-F164437-00 grigio CEL-F164437-09 grigio CELF-E164437-51 grigio CELF-D164437-52 grigio CEL-D166445-52 grigio CEL-D

DLux 5.2 7

951 Hydro - elettronico

Conf.Pezzi

11111111111111111111111111111111

CablaggioCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-F

Versione

EL ELEL EL ELELDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.EL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.

ELELELELELEL

Kg

1.502.502.902.003.605.302.502.902.003.605.301.502.502.902.003.605.30

1.502.502.902.003.605.30

Watt

FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58

Attaccobase

G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13

Coloregrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigio

Prezzounitario

Codice

164433-00164434-00164435-00164436-00164437-00164438-00164434-51164435-51164436-51164437-51164438-51164433-09164434-09164435-09164436-09164437-09164438-09164434-52164435-52164436-52164437-52164438-52166442-52166443-52166445-52166446-52164433-88164434-88164435-88164436-88164437-88164438-88

DLux 5.2 8

Diagramma polare 951 FL 2X36

115° 115°

105° 105°

95° 95°

85°

75°

65°

55°

45°

15

45

75

105

135

165

85°

75°

65°

55°

45°

cd/klm

35° 25° 15° 5° 195 5° 15° 25° 35°

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 9

Diagramma cartesiano 951 FL 2X36

cd/klm

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0-180 -150 -120 -90 -60 -30 0 30 60 90 120 150 180

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 10

Diagramma zonale 951 FL 2X36

Zf %

90

Zf = 67.8

80

70

60

50

40

30

20

10

0

30 60 90 120 150 γ

DLux 5.2 11

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]A(1.15) 2000 1000 500 <300

B(1.5 ) 2000 1000 500 <300C(1.85) 2000 1000 500 <300

D(2.2 ) 2000 1000 500 <300E(2.55) 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275

Larghezza (mm) : 150Altezza (mm) : 50

Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme CIE 29/2)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 12

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]

1 2000 1000 750 500 <3002 2000 1000 500 <300

3 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275Larghezza (mm) : 150

Altezza (mm) : 50Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme DIN 5035)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 13

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Parametri di progetto

Dimensioni dell' ambiente Parametri di calcolo Reticolo di calcolo

X [m] : 2,85 H piano lavoro [m] : 0,85 X : 14Y [m] : 4,90 Larghezza fascia [m] : 0,00 Y : 14Z [m] : 3,50 C. manutenzione : 0,80 Z : 3

Coeff. Riflessione (%) Illuminamenti medi [lux] Valori sul piano di lavoro

Piano di lavoro : 20 Piano di lavoro : 408 Lumen per m× : 1919,08SoffittoParete EstParete Nord

: 60: 40: 40

SoffittoParete EstParete Nord

: 119: 333: 234

Watt per m× : 20,62

Parete OvestParete Sud

: 40: 40

Parete OvestParete Sud

: 333: 234

UGR Longitud. :UGR Trasvers. :

N.C.N.C.

Totale apparecchi installati 4 con 8 lampade ( Flusso totale [Klm] 26,80 [klm] )

N° Apparecchio N° Lampada Flusso N° Lampada Flusso

4 951 FL 2X36 8 FL36/4/3B 26,80 0 0,00

DLux 5.2 1

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Dettaglio apparecchi installati

N° Apparecchio Lampada Flusso Lampada Flusso X [m] Y [m] Z [m] I.NS° I.EO° Rot.° Stato Dimmer

1 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 0,71 1,23 3,50 0 0 90 On 100%2 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 2,14 1,23 3,50 0 0 90 On 100%3 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 0,71 3,68 3,50 0 0 90 On 100%4 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 2,14 3,68 3,50 0 0 90 On 100%

DLux 5.2 2

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Isolux 3D sul piano di lavoro

Illuminamento X [m] Y [m] E [lux]

Minimo 0,10 0,18 329,08Massimo 1,32 2,28 460,37

(0,1-4,7)(2,7-4,7)

Y

Min(0,1-0,2)

Max

X (2,7-0,2)

550495

440385330

275220165

11055lux

Sezione orizzontale a2,28 [m]

0,10[m] 2,75[m]

550495

440385330

275220165

11055lux

Sezione verticale a1,32 [m]

0,18[m] 4,72[m]DLux 5.2 3

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Tabella lux Piano di lavoro

4,724,384,033,683,332,982,632,281,931,581,230,880,530,18

[m]

329 336 343 348 353 355 357 357 355 353 348 343 336 329355 364 372 378 386 388 390 390 388 386 378 372 364 355377 387 398 405 413 416 418 418 416 413 405 398 387 377393 405 416 424 433 437 439 439 437 433 424 416 405 393404 416 428 437 446 450 452 452 450 446 437 428 416 404410 422 434 443 452 456 458 458 456 452 443 434 422 410412 424 436 445 454 457 460 460 457 454 445 436 424 412412 424 436 445 454 457 460 460 457 454 445 436 424 412410 422 434 443 452 456 458 458 456 452 443 434 422 410404 416 428 437 446 450 452 452 450 446 437 428 416 404393 405 416 424 433 437 439 439 437 433 424 416 405 393377 387 398 405 413 416 418 418 416 413 405 398 387 377355 364 372 378 386 388 390 390 388 386 378 372 364 355329 336 343 348 353 355 357 357 355 353 348 343 336 329

0,10 0,31 0,51 0,71 0,92 1,12 1,32 1,53 1,73 1,93 2,14 2,34 2,54 2,75

Valori caratteristici Valori di uniformita Valori vari

Emed [lux] Emax [lux]

: 408: 460

Emin/Emed Emin/Emax

: 0,81: 0,72

C. utilizzazione : 0,27

Emin [lux] : 329 Emax/Emed : 1,13

DLux 5.2 4

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Isolux Piano di lavoro

336 350 350 336336

364

378

392

406

406448

392

378 420

434

364

350 350

336

[m]336

0 1 2

Valori delle sezioni [lux]

336,0350,0364,0

378,0392,0406,0

420,0434,0448,0

DLux 5.2 5

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Layout Piano di lavoro

3 4

1 2

[m]0 1 2

DLux 5.2 6

Ambiente : Cabina di trasformazioneArea di calcolo : Area Totale

Scheda tecnica apparecchio + lampada

Codice : 951 FL 2X36Descrizione : 951 Hydro - elettronicoCostruttore : DisanoN° Lampade : 2

Dimensioni apparecchio [mm] Dati vari apparecchioLunghezzaLarghezzaAltezza

: 1300,0: 170,0: 110,0

Area abbagliante [m×]Sup. esposta al vento [cm×]

: 0,0: 0,0

Lampada : FL36/4/3BCostruttoreCodice ILCOSFlusso [lumen]Temperatura colore [°C]Indice resa colorePotenza [Watt]Perdite [Watt]Dimensione massima [mm]Durata [h]Attacco

:: FD: 3350: 4000: 0: 36,00: 0,00: 1200: 6000: G13

Codici listino

Codice Colore Cablaggio

164417-00 grigio CEL-F164437-00 grigio CEL-F164437-09 grigio CELF-E164437-51 grigio CELF-D164437-52 grigio CEL-D166445-52 grigio CEL-D

DLux 5.2 7

951 Hydro - elettronico

Conf.Pezzi

11111111111111111111111111111111

CablaggioCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-DCELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECELF-ECEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-DCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-FCEL-F

Versione

EL ELEL EL ELELDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.EL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMEL+EMDIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.DIMM.

ELELELELELEL

Kg

1.502.502.902.003.605.302.502.902.003.605.301.502.502.902.003.605.30

1.502.502.902.003.605.30

Watt

FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58FL 1x36FL 1x58FL 2x36FL 2x58FL 1x18FL 1x36FL 1x58FL 2x18FL 2x36FL 2x58

Attaccobase

G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13G13

Coloregrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigiogrigio

Prezzounitario

Codice

164433-00164434-00164435-00164436-00164437-00164438-00164434-51164435-51164436-51164437-51164438-51164433-09164434-09164435-09164436-09164437-09164438-09164434-52164435-52164436-52164437-52164438-52166442-52166443-52166445-52166446-52164433-88164434-88164435-88164436-88164437-88164438-88

DLux 5.2 8

Diagramma polare 951 FL 2X36

115° 115°

105° 105°

95° 95°

85°

75°

65°

55°

45°

15

45

75

105

135

165

85°

75°

65°

55°

45°

cd/klm

35° 25° 15° 5° 195 5° 15° 25° 35°

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 9

Diagramma cartesiano 951 FL 2X36

cd/klm

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0-180 -150 -120 -90 -60 -30 0 30 60 90 120 150 180

=61.2% = 6.5% =67.7%C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot C=45

UTE=0.61G+0.06TCIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 10

Diagramma zonale 951 FL 2X36

Zf %

90

Zf = 67.8

80

70

60

50

40

30

20

10

0

30 60 90 120 150 γ

DLux 5.2 11

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]A(1.15) 2000 1000 500 <300

B(1.5 ) 2000 1000 500 <300C(1.85) 2000 1000 500 <300

D(2.2 ) 2000 1000 500 <300E(2.55) 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275

Larghezza (mm) : 150Altezza (mm) : 50

Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme CIE 29/2)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 12

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]

1 2000 1000 750 500 <3002 2000 1000 500 <300

3 2000 1000 500 <300

8586

475

3

65 2

55

4510 2 2 3 4 5 6 8 10 3 2 3 4 5 6 8 10 4

12 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275Larghezza (mm) : 150

Altezza (mm) : 50Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme DIN 5035)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 13

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Parametri di progetto

Dimensioni dell' ambiente

Parametri di calcolo

Reticolo di calcolo

X [m] : 9,65

H piano lavoro [m]

: 0,20

X : 14

Y [m] : 4,90 Larghezza fascia [m] : 0,00 Y : 14 Z [m] : 3,50 C. manutenzione : 0,80 Z : 3

Coeff. Riflessione (%)

Illuminamenti medi [lux]

Valori sul piano di lavoro

Piano di lavoro : 20

Piano di lavoro : 318

Lumen per m× :

1275,25

Soffitto Parete Est Parete Nord

: 60 : 40 : 40

Soffitto Parete Est Parete Nord

: 109 : 178 : 293

Watt per m×

: 13,70

Parete Ovest Parete Sud

: 40 : 40

Parete Ovest Parete Sud

: 178 : 293

UGR Longitud. : UGR Trasvers. :

20,20 17,87

Totale apparecchi installati 9 con 18 lampade ( Flusso totale [Klm] 60,30 [klm] )

N° Apparecchio N° Lampada Flusso N° Lampada Flusso

9 951 FL 2X36 18 FL36/4/3B 60,30 0 0,00

DLux 5.2 1

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Dettaglio apparecchi installati

N° Apparecchio Lampada Flusso Lampada Flusso X [m] Y [m] Z [m] I.NS° I.EO° Rot.° Stato Dimmer

1 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 1,61 0,82 3,50 0 0 0 On 100% 2 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 4,83 0,82 3,50 0 0 0 On 100% 3 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 8,04 0,82 3,50 0 0 0 On 100% 4 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 1,61 2,45 3,50 0 0 0 On 100% 5 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 4,83 2,45 3,50 0 0 0 On 100% 6 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 8,04 2,45 3,50 0 0 0 On 100% 7 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 1,61 4,08 3,50 0 0 0 On 100% 8 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 4,83 4,08 3,50 0 0 0 On 100% 9 951 FL 2X36 FL36/4/3B 3350 0 8,04 4,08 3,50 0 0 0 On 100%

DLux 5.2 2

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Isolux 3D sul piano di lavoro

Illuminamento X [m] Y [m] E [lux]

Minimo 0,34 0,18 226,46 Massimo 4,48 2,28 383,18

(0,3-4,7)

(9,3-4,7)

(0,3-0,2)Min

Max

Y

X

(9,3-0,2)

450

405

360

315

270

225

180

135

90

45

lux

Sezione orizzontale a2,28 [m]

0,34[m] 9,31[m]

450 405 360 315 270 225 180 135

90

45 lux

Sezione verticale a4,48 [m]

0,18[m] 4,72[m]

DLux 5.2 3

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Tabella lux Piano di lavoro

4,72 4,38 4,03 3,68 3,33 2,98 2,63 2,28 1,93 1,58 1,23 0,88 0,53 0,18

[m]

226 258 280 292 298 305 311 311 305 298 292 280 258 226 237 272 297 309 315 322 329 329 322 315 309 297 272 237 246 284 310 323 330 338 345 345 338 330 323 310 284 246 254 295 323 336 342 351 359 359 351 342 336 323 295 254 261 304 333 346 353 362 369 369 362 353 346 333 304 261 265 310 340 353 360 369 378 378 369 360 353 340 310 265 268 314 345 358 365 374 383 383 374 365 358 345 314 268 268 314 345 358 365 374 383 383 374 365 358 345 314 268 265 310 340 353 360 369 378 378 369 360 353 340 310 265 261 304 333 346 353 362 369 369 362 353 346 333 304 261 254 295 323 336 342 351 359 359 351 342 336 323 295 254 246 284 310 323 330 338 345 345 338 330 323 310 284 246 237 272 297 309 315 322 329 329 322 315 309 297 272 237 226 258 280 292 298 305 311 311 305 298 292 280 258 226 0,34 1,03 1,72 2,41 3,10 3,79 4,48 5,17 5,86 6,55 7,24 7,93 8,62 9,31

Valori caratteristici

Valori di uniformita

Valori vari

Emed [lux] Emax [lux]

: 318 : 383

Emin/Emed Emin/Emax

: 0,71 : 0,59

C. utilizzazione : 0,31

Emin [lux] : 226 Emax/Emed : 1,20

DLux 5.2 4

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Isolux Piano di lavoro

234

251

268

285

302 302

285

268

251

234

268

370

268

251

353 336

251

234

319

234

[m]

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Valori delle sezioni [lux]

234,0

251,0

268,0

285,0

302,0

319,0

336,0

353,0

370,0

DLux 5.2 5

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Layout Piano di lavoro

7 8 9

4 5 6

1 2 3

[m]

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DLux 5.2 6

Ambiente : Sala quadri Area di calcolo : Area Totale

Scheda tecnica apparecchio + lampada

Codice

: 951 FL 2X36

Descrizione : 951 Hydro - elettronico Costruttore : Disano N° Lampade : 2

Dimensioni apparecchio [mm]

Dati vari apparecchio

Lunghezza Larghezza Altezza

: 1300,0 : 170,0 : 110,0

Area abbagliante [m×] Sup. esposta al vento [cm×]

: 0,0 : 0,0

Lampada : FL36/4/3B

Costruttore Codice ILCOS Flusso [lumen] Temperatura colore [°C] Indice resa colore Potenza [Watt] Perdite [Watt] Dimensione massima [mm] Durata [h] Attacco

: : FD : 3350 : 4000 : 0 : 36,00 : 0,00 : 1200 : 6000 : G13

Codici listino

Codice Colore Cablaggio

164417-00 grigio CEL-F 164437-00 grigio CEL-F 164437-09 grigio CELF-E 164437-51 grigio CELF-D 164437-52 grigio CEL-D 166445-52 grigio CEL-D

DLux 5.2 7

951 Hydro - elettronico

Conf. Pezzi

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Cablaggio

CEL-F CEL-F CEL-F CEL-F CEL-F CEL-F CELF-D CELF-D CELF-D CELF-D CELF-D CELF-E CELF-E CELF-E CELF-E CELF-E CELF-E CEL-D CEL-D CEL-D CEL-D CEL-D CEL-D CEL-D CEL-D CEL-D CEL-F CEL-F CEL-F CEL-F CEL-F CEL-F

Versione

EL EL

EL EL EL EL DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. EL+EM EL+EM EL+EM EL+EM EL+EM EL+EM DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. DIMM. DIMM.

EL EL EL EL EL EL

Kg

1.50 2.50 2.90 2.00 3.60 5.30 2.50 2.90 2.00 3.60 5.30 1.50 2.50 2.90 2.00 3.60 5.30 1.50 2.50 2.90 2.00 3.60 5.30

Watt

FL 1x18 FL 1x36 FL 1x58 FL 2x18 FL 2x36 FL 2x58 FL 1x36 FL 1x58 FL 2x18 FL 2x36 FL 2x58 FL 1x18 FL 1x36 FL 1x58 FL 2x18 FL 2x36 FL 2x58 FL 1x36 FL 1x58 FL 2x18 FL 2x36 FL 2x58 FL 1x36 FL 1x58 FL 2x36 FL 2x58 FL 1x18 FL 1x36 FL 1x58 FL 2x18 FL 2x36 FL 2x58

Attacco

base

G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13 G13

Colore grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio grigio

Prezzo unitario

Codice

164433-00 164434-00 164435-00 164436-00 164437-00 164438-00 164434-51 164435-51 164436-51 164437-51 164438-51 164433-09 164434-09 164435-09 164436-09 164437-09 164438-09 164434-52 164435-52 164436-52 164437-52 164438-52 166442-52 166443-52 166445-52 166446-52 164433-88 164434-88 164435-88 164436-88 164437-88 164438-88

DLux 5.2 8

Diagramma polare 951 FL 2X36

115°

115°

105°

105°

95°

95°

85°

75°

65°

55°

45°

15 45 75 105 135 165

85°

75° 65°

55° 45°

cd/klm

35°

25° 15° 5°

195

5° 15° 25°

35°

=61.2% = 6.5% =67.7%

C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot

C=45

UTE=0.61G+0.06T

CIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20. DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92 RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 9

Diagramma cartesiano 951 FL 2X36

cd/klm

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0

-180 -150 -120 -90 -60 -30 0 30 60 90 120 150 180

=61.2% = 6.5% =67.7%

C=90

ηi

ηs

BZ=7/3.0-8

ηtot

C=45

UTE=0.61G+0.06T

CIE Flux Code [N1...N5] 37 67 86 90 68

K 0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20. DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92 RSC 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8

C=180

C=225

C=0

C=270

DLux 5.2 10

Diagramma zonale 951 FL 2X36

Zf %

90

Zf = 67.8

80

70

60

50

40

30

20

10

0

30 60 90 120 150 γ

DLux 5.2 11

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]

A(1.15) 2000 1000 500 <300

B(1.5 ) 2000 1000 500 <300

C(1.85) 2000 1000 500 <300

D(2.2 ) 2000 1000 500 <300

E(2.55) 2000 1000 500 <300

85 8 6

4

75 3

65 2

55

45 10 2

2 3 4 5 6 8 10 3

2 3 4 5 6 8 10 4

1 2 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275

Larghezza (mm) : 150

Altezza (mm) : 50

Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme CIE 29/2)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 12

Diagramma di Soellner 951 FL 2X36

Luminanza [Cd/m2]

γ [°]: 45 50 55 60 65 70 75 80 85

C 0-180: 5834 5617 5214 5019 5027 5614 6273 6840 7354

C90-270: 4195 3957 3817 3477 3135 2774 2716 2311 1943

Classe Illuminamento [lx]

1 2000 1000 750 500 <300

2 2000 1000 500 <300

3 2000 1000 500 <300

85 8 6

4

75 3

65 2

55

45 10 2

2 3 4 5 6 8 10 3

2 3 4 5 6 8 10 4

1 2 3 4

Luminanza [Cd/m2] -->

C=90

Lunghezza (mm): 1275

Larghezza (mm) : 150

Altezza (mm) : 50

Flusso (Lm) : 6700

(Secondo norme DIN 5035)

C=180

C=270

C=0

DLux 5.2 13

Nuove Acque S.p.A Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici

Allegato 3

Sistema di gestione e comunicazione

Nuove Acque S.p.A Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici

Allegato 3

INDICE

1) ARCHITETTURA DEL SISTEMA ......................................................................................................2

2) CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE ..................................................................2

3) CARATTERISTICHE DEL QUADRO QSI-PLC...............................................................................3

4) LOGICA COMANDI..............................................................................................................................4

5) CARATTERISTICHE E FUNZIONI DEL PANNELLO OPERATORE ..........................................5

6) ACQUISIZIONE E GESTIONE DEGLI ALLARMI ...........................................................................6

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Nuove Acque S.p.A Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici

Allegato 3

1) ARCHITETTURA DEL SISTEMA

Nella sala quadri è prevista l’installazione di un PLC per la gestione dell’intero

impianto.

Esso è equipaggiato con CPU, un pannello operatore a colori per la

rappresentazione delle pagine video raffiguranti schematicamente le varie

sezioni dell’impianto ed utilizzabili per l’impostazione dei parametri operativi, per

l’azionamento delle singole utenze e per l’elaborazione di trend utili alla

visualizzazione dell’andamento del processo dell’ impianto.

Il sistema potrà comunicare, tramite scheda seriale con telecontrollo fornito

dalla società Nuove Acque.

Il software di funzionamento del PLC. sarà localmente memorizzato e rispetterà

le necessità operative richieste dal processo.

2) CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE

Il PLC avrà struttura modulare aperta, sarà, cioè, costituito da uno o più rack

entro i quali verranno inseriti i moduli di servizio, unità centrale, comunicazione

e I/O, espandibili per gli ampliamenti futuri o per aggiustamenti in corso di

realizzazione della presente opera.

Le CPU saranno dotate di moduli di memoria permanente EPROM

adeguatamente dimensionate, in rapporto all’applicazione prevista e, pertanto,

in grado di gestire in totale sicurezza le esigenze di processo.

Assolverà poi anche alle seguenti specifiche:

- Funzionamento garantito per umidità relativa fino al 95%, con range di

temperatura 0-60°C max

- Separazione galvanica degli I/O

- Segnalazione dello stato I/O su LED frontali

- Connettori dei segnali di I/O facilmente rimovibili

- Capacità di operare in standalone o come nodo integrato di rete

- Mappatura degli I/O

- Molteplicità dei linguaggi di programmazione

- Vasta libreria di funzioni quali:

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Nuove Acque S.p.A Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici

Allegato 3

o regolatori PID

o blocchi di calcolo logico

o blocchi di calcolo numerico

o temporizzatori

o contatori

o soglie

Esso sarà corredato della documentazione standard e specifica, pienamente

corrispondente con l’hardware ed il software impiegato.

3) CARATTERISTICHE DEL QUADRO QSI-PLC

Il PLC sarà montato in un quadro adatto al montaggio a rack.

Le sue caratteristiche costruttive meccaniche, il grado di protezione e la

verniciatura saranno identiche a quelle del quadro QGBT installato a fianco.

I cavi saranno saldamente ancorati in prossimità delle morsettiere.

L’apparecchiatura sarà montata in modo che sia facilmente accessibile e che

possano essere fatte agevolmente tutte le operazioni di verifica, manutenzione

e programmazione in loco.

Le morsettiere saranno sezionabili e suddivise funzionalmente nei seguenti

gruppi: alimentazioni, comandi, segnali, allarmi e misure.

L’elenco completo dei segnali digitali di input/output (comandi e segnalazioni) e

dei segnali analogici di input/output (misure) è rilevabile dalla documentazione

progettuale allegata.

Le segnalazioni di stato riguarderanno:

• Stato della rete elettrica • Stato delle protezioni dei quadri elettrici più significativi • Stato dei dispositivi di protezione ed in particolare delle soglie di

allarme • Stato dei motori (Fermo/In marcia) • Stato dei carichi o degli apparati (Disinserito/Inserito) • Selezione dei carichi (Indisponibile/Disponibile) • Stato delle valvole (Aperta/Chiusa)

I comandi riguardano:

• Motori (Arresto/Marcia) • Carichi o Apparati (Disinserzione/Inserzione) • Valvole (Apertura/Chiusura)

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Le misure elettriche riguardano: Tensioni – Correnti – Fattore di potenza della

rete nel punto di consegna all’impianto.

Le misure di processo riguardano:

1. Livelli 2. Portate 3. Temperature 4. Concentrazioni 5. Analisi

Il quadro sarà munito delle opportune sicurezze in relazione all’apertura delle

porte, e di tutte le segnalazioni e le scritte di identificazione delle

apparecchiature e della cavetteria.

I conduttori saranno tutti flessibili, e con caratteristiche di isolamento e

colorazioni delle guaine rispondenti alla Normativa Vigente.

4) LOGICA COMANDI

La filosofia progettuale generale che prevede, per ogni utenza la seguente

logica di gestione:

MANUALE LOCALE In tale condizione l’utenza funziona liberamente senza alcun asservimento,

determinato da dispositivi e/o da consensi provenienti da altre utenze, ma

subordinatamente al mancato intervento degli interblocchi di sicurezza e

protezione che devono salvaguardare la macchina in qualsiasi tipo di

funzionamento .

Tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di

manutenzione e può essere attuata solo manualmente agendo sull’apposito

selettore MAN-0-AUT a quadro e/o selettore TEST-0-DIST in campo

MANUALE VINCOLATO (tramite pannello operatore) Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza con le stesse modalità

descritte in precedenza.

Essa differisce dalla precedente solo per il fatto che può essere attuata tramite

il sistema di gestione (PLC) .

La scelta di tale opzione di funzionamento potrà essere effettuata dall’operatore

in sala controllo agendo sulle icone di comando dell’utenza prescelta

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Anche tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di

manutenzione.

AUTOMATICO Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza sulla base delle

sequenze automatiche (asservimenti) richieste dal processo

Da quanto sopra esposto si evidenzia che ogni utenza (di quelle non escluse)

potrà essere comandata da tre punti :

• LOCALE (in prossimità della macchina) • Da QUADRO QGBT • DA PANNELLO OPERATORE

5) CARATTERISTICHE E FUNZIONI DEL PANNELLO OPERATORE

Come già anticipato in precedenza sul fronte del quadro QSI-PLC è prevista

l’installazione di un pannello operatore a colori di tipo “Touch Screen” per la

visualizzazione delle pagine grafiche rappresentanti, in modo sintetico, lo

schema funzionale dell’impianto.

Tali pagine consentiranno la visualizzazione degli stati di tutte le utenze e dei

valori misurati dalla strumentazione prevista.

Tramite il pannello l’operatore potrà:

- accedere alle diverse pagine grafiche previste che visualizzeranno tutte le informazioni inerenti la parte d’impianto visualizzata ed in particolare:

• lo stato istantaneo (marcia/arresto) • il tipo di funzionamento selezionato • il n° delle ore di funzionamento di ogni utenza nel caso di misure il valore istantaneo con il range di normalità (minimo e massimo valore accettabile) e le eventuali soglie operative e d’allarme

- introdurre di tutti i parametri funzionali (tempi, set-points, ecc.) per la gestione automatizzata dell’impianto,

- forzare il programma di gestione al fine di determinare il funzionamento dell’utenza prescelta in manuale vincolato,

L’accesso al sistema potrà essere protetto da passwords in modo da consentire al gestore del sistema di controllarne e discriminarne l’utilizzo. I dati di set-point potranno essere modificati dall’operatore, tramite il pannello e dovranno restare memorizzati nel PLC. anche in caso di perdurante mancanza di tensione. Sarà comunque sempre possibile riprendere anche i dati di “Default”.

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6) ACQUISIZIONE E GESTIONE DEGLI ALLARMI

Alcune segnalazioni o alcune soglie relative a misure assumono il significato di Allarmi.

Essi riguardano:

• Allarme anomalia per mancanza tensione alternata d’alimentazione • Allarme anomalia per n° trasformatori in esercizio insufficiente • Allarme anomalia su motore per scatto termico o per qualsiasi altra

causa • Allarme anomalia su carico o apparato per qualsiasi causa • Allarme su grandezza misurata per valore uscente dal range di

normalità • Allarme su soglia digitale per intervento della stessa • Allarme generale per autodiagnostica PLC.

La presenza di eventuali allarmi sarà immediatamente rilevabile su un campo riservato del monitor del pannello operatore. La ricerca della pagina video corrispondente sarà automatica per azionamento di un tasto comune dedicato a questo preciso scopo.

Gli allarmi saranno registrati, all’istante della loro comparsa, della loro acquisizione e della loro scomparsa, così come gli eventi corrispondenti. La definizione temporale del tempo di acquisizione sarà inferiore al decimo di secondo.

Normalmente tutta la cronologia della gestione degli allarmi e degli eventi conseguenti sarà memorizzata e, se del caso, remotata a distanza. Il sistema sarà corredato di tutte le necessarie licenze d’uso dei Softwares installati.

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