Numero speciale Cronache di gusto per Sherbeth Festival

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Trentuno gelaterie artigianali in gara da giovedì a domenica allo Sherbeth Festival di Cefalù. Il direttore tecnico Cappadonia: omaggio ai prodotti naturali, freschi e genuini da pag. 2 a pag. 4 Supplemento al numero 183 del 16.9.2010 di www.cronachedigusto.it settimanale on line di enogastronomia Direttore Fabrizio Carrera >>> Vino e gelato: ecco l’abbinamento Il 17 è di scena la degustazione di Cronache di gusto PAGINA 5 Le istituzioni: gusto vuol dire turismo Regione, Provincia e Comune: così si valorizza il territorio PAGINA 6 Il nutrizionista: meglio quelli alla frutta Giorgio Calabrese: a pranzo? Solo qualche volta PAGINA 7 Freddo piacere

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Trentuno gelaterie artigianali in gara da giovedì a domenica allo Sherbeth Festival di Cefalù. Il direttore tecnicoCappadonia: omaggio ai prodotti naturali, freschi e genuini

da pag. 2 a pag. 4

Supplemento al numero 183 del 16.9.2010 di www.cronachedigusto.it settimanale on line di enogastronomia DDiirreettttoorree Fabrizio Carrera

>>>Vino e gelato:ecco l’abbinamentoIl 17 è di scena la degustazione diCronache di gusto

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Le istituzioni:gusto vuol direturismoRegione, Provincia eComune: così si valorizza il territorio

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Il nutrizionista:meglio quellialla frutta Giorgio Calabrese:a pranzo? Solo qualche voltaPAGINA 7

Freddo piacere

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2 supplemento al numero 183 del 16.9.2010

itorna il momento piùatteso da tutti i golosi. LaSicilia è nuovamentecapitale mondiale del

gelato artigianale. Al via la quartaedizione dello Sherbeth Festival,l'evento di respiro internazionalededicato al dessert più amato dasempre. Nato da un'idea di IrisCommunication con il supportodel Comune di Cefalù, l'eventoper quattro giornate si trasformain museo a cielo aperto dove imigliori maestri gelatieri delmondo creano e ad espongonole loro opere d'arte. Cornice d'ec-cezione ancora una volta i vicolimedievali di Cefalù, per l'occasio-ne meta di pellegrinaggio pergrandi e piccini, e teatro di unfitto programma costellato dadegustazioni, forum, conferenze,spettacoli. Momenti salienti perorientarsi in un itinerario multigusto.

Filo conduttore dell'evento siriconferma la tipicità, il gelatosarà protagonista sotto formadelle variantilocali. DalMedio Oriente,dal Sud Africa,d a l l aGermania, daipaesi delMediterraneo,in Sicilia sbar-cano le essen-ze di territorilontani e vicinirappresentatein questa edi-zione da ben31 gelaterie.Limone, cedro,torroncino siciliano, gelsi, carrub-ba, pistacchio di Bronte, mandor-la, con questi sapori partirà ilviaggio più buono dell'anno, conquelli del territorio padrone di

casa. La scoperta del made inItaly proseguirà con la nocciolaigp, le mele, i fichi, il tartufo, il

caffè, l'orzo.Itinerari delgusto insoliti edesotici sarannoinvece quelliofferti dai saporid'oltre confine:novità di que-st'anno il roibos(variante sudafricana di tèverde), il maca-damia, la vani-glia, la cannella,la mandorlacroccante, lacastagna.

Guest star dell'evento sarà il cugi-no o meglio l'antenato del gela-to, la granita. Chiamati ad accen-dere i riflettori su questo mondocaleidoscopico e a raccontarlo in

presa diretta saranno i personag-gi della stampa enogastronomi-ca nazionale. Giorno 16, alle ore21, presso l'Ottagono SantaCaterina, Nino Aiello, giornalistadel Gambero Rosso, modererà unincontro su “Letture Golose daItalo Calvino a Dacia Maraini” condegustazione di ricette originaliassieme alla giornalista LucianaPolliotti.Il 17, alle ore 17, il gelato si unisceal mondo del vino nella confe-renza “DivnGelato”, moderata daFabrizio Carrera, direttore diCronachedigusto. Ospiti DiegoPlaneta, Giancarlo Timballo, pre-sidente Co-Gel Fipe e Coppa delMondo Gelateria, DarioCartabellotta, direttoredell'Istituto Vite Vino. Alle ore 19,Mauro Remondino, firma delCorriere della Sera, conduce“Gelati e Sorbetti dell'Unitàd'Italia”, uno sguardo sui generis

al capitolo più importante dellastoria della nostra nazione. Adaffiancarlo il direttore tecnicodell Sherbeth Festival AntonioCappadonia ed il maestro gela-tiere Alfio Tarateta.Sabato 18 il dolce si fa libro, alleore 12, con “Saggi e Assaggi diSicilia”, una presentazione di librie pubblicazioni sulla pasticceriasiciliana. Si prosegue alle 16, 30con la conferenza “Viaggiare conGusto" itinerari del gelato artigia-nale. Qualità, difetti, vizi e virtù,naturalmente con assaggi…”,tavola rotonda moderata dalcuratore della rubrica Gusto delTg5, Gioacchino Bonsignore.Partecipano Alberto Lupini, diret-tore di Italia a Tavola, GianfrancoManetti, direttore iniziative spe-ciali del Touring Club Italiano,Mimmo Vita, presidente Unaga,Eleonora Cozzella, giornalistaFood&Wine di Repubblica e

A Cefalù quattro giorni dedicati ai freddi e dolci prodotti artigianali. InSicilia sbarcano le varianti internazionali dal Medio Oriente, dal SudAfrica, dalla Germania, dai paesi del Mediterraneo Partecipano 31 gelaterie. Ecco il programma della manifestazione

Gelato? Un nome d’arteR

Tra i momentianche quello dedicato all’abbinamentocol vinoSpazio anche allegranite e a spettacoli teatrali e musicali

G. Guercio - Al solito posto A. Buscema - Bluemoon A. Mezzalira - Golosi di natura C. D. Guerreiro - Delizia A. Cianuri Il gelato di Mastro Cianuri

F. Lazzarotto - Icedream Farida Haggiagi - Farida F. Pigazzini - Esquimen fratelli Bortolot - Bortolot G. Cutelli - De’ Coltelli

G. Serio - Bar Duomo I. Blanco - La Fenice J. Turrò Andersen - Nn’ria L. Tirabassi - L’ape regina M. Viel - La delizia

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l'Espresso, Nino Strano, assessoreal Turismo della Regione Sicilia,Loris Morin Pradel, presidentenazionale ConfartigianatoGelato, Marco Gennuso, presiden-te nazionale CNA alimentare,Paolo Bettelli direttore ScuolaItaliana di Gelateria Università deiSapori di Perugia. Alle 19, NuccioVara e Nino Aiello presentano illibro di Giancarlo Lo Sicco“'Memorie gastronomiche dellacittà perduta'' ed alle 21, sempreNino Aiello prosegue con le lettu-re del gusto da “Tolstoj a Proust”.Il 19, alle ore 12, Luciana Polliottipresenta il suo libro “1910-2010:100 anni di storia del gelato”.Evento nell'evento sarà il concor-so internazionale “Gelato delMediterraneo Procopio de'Coltelli”. Banco di prova dove siconfronteranno i maestri gelatie-ri siciliani e del resto del mondo.A giudicarli una commissioned'eccezione: Luca Caviezel, mae-stro gelatiere, Santa Di Salvo, de IlMattino di Napoli, Licia Granello,giornalista de la Repubblica,Gianfranco Manfredi, de ilMessaggero, Nino Aiello, CarloPozzi, maestro gelatiere, MaryTaylor Simeti, giornalista delFinancial Times, Tarsia Trevisan,giornalista di Class Life, FabioTurchetti, giornalista de IlMessaggero, Santo Musumeci,maestro gelatiere, Anna Scafuri,Terra e Sapori, Nuccio Vara, di RaiSicilia. Conduttori della serataAttilio Romita, del Tg1 e LucianaPolliotti. Alle ore 21, prevista lapremiazione. Il programma delloSherbeth si completa anche diappuntamenti fissi, come le gior-

Allo Sherbeth Festival ce n’è davvero pertutti i gusti. Partiamo dai gusti della Siciliae dagli agrumi. Il limone sarà rappresenta-to da Gioacchino Guercio della gelateriaAl Solito Posto di Cefalù, mentre il cedroda Giuseppe e Vincenzo dell'AnticaGelateria Granata di Enna. Anche le spe-cialità della pasticceria siciliana si potran-no degustare sotto forma di gelato. Comeil gusto torroncino presentato da MaurizioCalabrese della gelateria Antica PortaTerra di Cefalù. Della città ospite dellamanifestazione anche il cioccolato diGiovanni Serio del Bar Duomo di Cefalù eil gusto fichi d'india dell'IpssarMandralisca. Il gelato alla carruba sarà diAngelo Buscemi della gelateria Bluemoondi Donnalucata. Più che una novità unacuriosità è il gelato mpanatigghia diIgnazio Blanco di Modica. Non poteva nonmancare poi il gelato di gelsi, interpretatoper l'occasione da Nicolò Serra delFriend's Bar di Terrasini. Novità anche ilTreis Acra creato da Maria Grillo del barSoleado di Sancipirrello. Immancabili poile granite, preparate da Vincenzo

Costantino di Militello, da AlbertoMammana di Casteldilucio, da SantoMusumeci di Randazzo. Rimanendo inItalia, la Toscana partecipa con il gustoPistacchio di Bronte di GianfrancescoCutelli del bar De' Coltelli di Pisa. LaCampania con il gelato alla mandorla diRaffaele del Verme del bar di Matteo diTorchiara. La Lombardia con il gelato dimele e finocchietto di Flavio Pigazzini delbar Esquiman di Lecco. Il Veneto con ilgelato all'orzo bellunese, antica varietà delterritorio e presidio Slow Food, propostoda Marco Viel del bar La Delizia di Belluno,e il gelato Cofee Break di AntonioMezzalira della pasticceria Golosi perNatura di Gazzo Padovano. Spazio anchealla Nocciola Piemonte Igp proposto daAndrea Soban di Valenza. Altro presidioSlow Food è il Subiachino, biscotto tipicodel comune di Subiaco, preparato da LuigiTirabassi de l'Ape Regina di Subiaco. Il tar-tufo viene invece proposto dalla Puglia daMarco Baldassarri e Antonelli Enrico delbar Maga Cacao. Noci e Fichi rappresente-ranno l'Umbria, ed è il gelato di Paolo

Bettelli di Gubbio del bar l'Arte Golosa diGubbio e da Perugia arriva il gusto Baciodi Alice Cianuri della gelateria Il Gelato diMastro Cianuri. Un gusto autunnale è lacastagna essiccata, preparata da CaterinaPesce del bar Pinotto di Calizzano.Dall'estremo nord della penisola invece ilgelato alla mela renetta preparato daPatrick Bianchi de il Gelato Pazzo di Aosta.Ed ecco i gusti internazionali. FaridaHaggiagi di Tripoli prepara il gelato allamandorla ai fiori d'arancio. FabrizioLazzarotto dal Sud Africa porta il gelato alRoibos. Il gusto Macadamia sarà la bandie-ra del Marocco, preparato da IlhamChaouki della pasticceria Ds Galcier diCasablanca. Dalla Catalgona invece il cioc-colato bianco e la mandorla croccante,proposti da Turro' Andersen Saume delbar Nu'ria di Malgrat de Mar. L'Austria par-tecipa con la cannella e la prugna diPhilipp Wolfgang di Graz. La vaniglia è ilgusto della Germania, proposta da FaustoBortolot di Cochem. Dal PortogalloClaudio David Guerreiro porta i saporidella carruba, mandorla e fichi. M. L.

Dalla Sicilia, ma anche dall’estero: ecco tutte le specialità in vetrina a Cefalù e preparate dai migliori gelatai del mondo

Ce n’è per tutti i gusti

>>>

M. Calabrese Antica Porta Terra

P. Riolfo - Pinotto P. Bianchi - Gelato Pazzo Philipp - Philipp R. Del Verme - Di Matteo

A. Soban - Soban G. Mammana - Mammana M.A. Grillo - Soleado S. Musumeci -Musumeci P. Bettelli - L’arte golosa

M. Baldassari - Maga Cacao N. Serra - Friends Bar V. Costantino - Costantino

nate “Tecniche di lavorazione dalvivo”, momenti per ammirare imaestri gelatieri all'opera e ladiretta su Rgs di “Passeggiate tra i

Gusti con diretta di MassimoMinutella, dalle 18 alle 21. LeitMotiv della manifestazione pertutte e quattro le giornate saran-

no spettacoli teatrali e di cabaret,e concerti con: Mario Venuti eVittorio Pandolfo (il 16 alle ore22), Paride Bennassai e i Sei (il 17

alle ore 22), lo spettacolo SicilyStars di Minutella (il 17 alle ore22), Le Corde Pazze (il 19 alle ore22). Manuela Laiacona

Fratelli Granata Antica Gelateria Granata

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l gelato artigianale ha unfuturo più che roseo, a Km0. Oramai il dessert punta

sulle tipicità del territorio.Questo è il quadro che dipin-ge il direttore tecnico delloSherbeth Festival AntonioCappadonia, maestro gelatie-re di Cerda tra i pochi deposi-tari di quest'arte. Lo confer-merebbe l'aumento delle pre-senze al festival dei consuma-tori, secondo quanto dichiaraCappadonia: “Lo Sherbeth fada cartina tornasole al suc-cesso che sta vivendo il gela-to di qualità. Piace a tutti, daipiù piccoli agli anziani. Eancor di più grazie alla comu-nicazione che si dà e a questotipo di iniziative che consen-tono al gelato stesso di scen-dere in piazza ed incontrare ilproprio consumatore”.Ma anche il coinvolgimentodi maestri gelatieri da tutto ilmondo che si riuniscono alcentro del Mediterraneo perconfrontarsi attesterebbequanto il gelato lungi dall'es-sere un mero dessert è diven-tato un alimento completo e

nutriente di cui va preservatala qualità delle materie primeed il metodo di lavorazione.“Imigliori maestri riuniti qui inSicilia è un messaggio benpreciso: Proteggere e valoriz-zare un patrimonio culturaleche appartiene a tutti. Perquesto Cefalù diventa teatrodi incontro di tutte le culturemediterranee e di quelle piùlontane”, dichiara Cappadoniaribadendo come il gelatorimanga un vessillo della tra-dizione siciliana ancor piùche italiana. “Questa manife-stazione non poteva nontenersi in Sicilia. Il gelato arti-gianale è un prodotto madein Italy, anche se ricordiamoche è nato in Sicilia. Il metododi lavorazione fa da filo con-duttore tra le nazioni. È sem-pre quello, una tecnica italia-na poi esaltata in ciascunatipicità. I gelatieri vengonoqua ad impararla e adapprenderla”. Per Cappadonialo Sherbeth Festival segnal'evoluzione di quest'arte. “Ilfatto che ci sia una quartaedizione e che continui que-

sta attenzione a livello mon-diale sul gelato artigianalesegna l'evoluzione dellenostre radici, per questo l'at-tenzione è rivolta agli ingre-dienti del luogo. Il gelato èparte e frutto del territorio elo identifica”. La tipicità alloracome ingrediente base: dallacarrubba del Ragusano, aigelsi neri di Monreale, ai fiorid'arancio della Libia o ilRoibos (una varietà di tè nero)del Sud Africa. Tanti gusti diterritorio che per Cappadoniasono una filosofia. “Con loSherbeth sposiamo la filoso-fia dell'eccellenza. Il gelato ha

valore se è naturale, fresco egenuino. Per questo abbiamobandito dal regolamentodella manifestazione l'uso deigrassi idrogenati vegetali eprodotti Ogm. I maestri gela-tieri che preparano qui il gela-to lavorano solo latte, tuorlod'uovo e materie prime natu-rali”. E a conferma che il gela-to è una cosa seria, cometiene a precisare il direttore,l'organizzazione ha predispo-sto un comitato tecnico divalutazione per monitorare imaestri all'opera nei labora-tori allestiti per l'evento.

Manuela Laiacona

4 supplemento al numero 183 del 16.9.2010

Anche se è ignota la città chegli diede i natali, gli storici sidividono tra Palermo eAcitrezza, sta di fatto che è unsiciliano colui che conquistò ilpalato del re Sole, Luigi XIV.Parliamo di Procopio de'Coltelli, il fondatore del piùantico Cafè di Parigi chiamatoappunto “Le Procope” e cheporta la data 1686. Più checome personaggio de' Coltellilo ritroviamo citato come unmito, perché segnò con il suoestro un punto di svolta nellastoria dei dessert. Infatti alcunigli attribuirebbero l'invenzio-ne stessa del gelato. Per le sueorigini e per il glorioso futuroche diede al gelato, a lui èdedicato il momento piùsignificativo e saliente dello Sherbeth Festival, ilconcorso internazionale che vede sfidarsi a Cefalùi più bravi maestri gelatieri provenienti da tutto ilmondo. Si pensa che Procope operasse nel com-mercio della neve dell'Etna. Attività ancora fioren-te in quell'epoca di origine antichissima, già pro-

spera ai tempi degli arabi, perl'usanza di insaporire la nevecon i succhi della frutta. Fudurante quell'esperienza cheil giovane de' Coltelli affinòl'arte di fare il gelato, partendoda un perfezionamento deisorbetti con un aggiunta dizucchero e sale. Ne nacque ungelato che gli valse il ricono-scimento del re e la concessio-ne dell'esclusiva sulla produ-zione. Questa veniva dataattraverso la “patente reale”,una specie di copyright diallora. La specialità di Procopiode' Coltelli venne così tutelatacon il nome “acque gelate”siciliane, proprio perché erasimile alla granita aromatizza-ta ai fiori e alla frutta. La fama

della sua invenzione perdurò talmente tanto neglianni e diede così lustro al suo Cafè che nell'otto-cento il locale divenne meta di ristoro per alcunidei più grandi personaggi, letterati e poeti dellastoria, come Robespirerre, Danton, Marat, Voltaire,Balzac, e Hugo. M. L.

Il direttore tecnico dello Sherbeth Festival Cappadonia: “Celebriamo un prodotto che è parte e frutto del territorio e lo identifica. Ma ha valore se è naturale, fresco egenuino. E’ nato qui in Sicilia e per questo siamo noi a festeggiarlo”

I

Antonio Cappadonia

supplemento al numero 183 www.cronachedigusto.it,

settimanale on line di enogastronomia del 16.09.2010

Direzione, redazione ed amministrazione: VViiaa IIssiiddoorroo LLaa LLuummiiaa 9988,,

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Autorizzazione del tribunale di Palermo numero 9 del 26-04-07

Questo numero è stato chiuso in redazione il 14-09-2010

“Gelato del futuro?Quello tipico”

Un concorso dedicato a Procopio de' Coltelli, siciliano e fondatoredel più antico caffè di Parigi. Coi sui prodotti conquistò il re

A Cefalù un omaggio al padre del gelato

>>>

Il caffè parigino fondato nel 1686

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elato e vino si può. Soprattutto poi se è quelloartigianale e se il vino è dolce ed adeguato algelato. Con questo spirito e con il desiderio distanare le eccellenze dei produttori siciliani di

vino ecco un wine tasting dal tema insolito: dolci morsi edolci sorsi. Nell’ambito di Sherbeth festival Cronache diGusto organizza alle 17 di venerdì 17 settembre infattiuna degustazione che mette insieme sei produttori divino siciliano e sei maestri gelatieri presecelti tra i 30 par-tecipanti alla quarta edizione della kermesse. L’ingressoè ad inviti, i posti sono limitati ed è possibile prenotarsifino ad esaurimento scrivendo [email protected]’idea di fondo è quella di affiancare eccellenze nelnome del gelato e nel nome del vino. Più il gelato saràdolce più il vino dovra avere un tasso zuccherino signifi-cativo. Ne verrà fuori un connubio di profumi e saporiunico e uno stimolo per proporre anche a fine pasto unpo’ di gelato che abbia al suo fianco un sorso di vino diqualità. Ecco i dodici protagonisti: il gelato alla mandorladi Raffaele Del Verme (gelateria Di Matteo) verrà presen-tato con il Moscato di Noto '08 Planeta; il gelato al gustomandorla all’arancia di Farida Haggiagi della gelateriaFarida verrà abbinato all’Hekate ’08 di Feudo Arancio; ilgelato torroncino siciliano di Maurizio Calabresedell’Antica Porta Terra sarà presentato con l’Oro di Dora

Ice cream and wine tasting. Il 17 la degustazione di Cronache di Gusto: sei maestri gelatieri assieme a sei produttori siciliani di vino dolce

Vino e gelatomatrimonio di sensazioniG

Nelle foto: Alessio Planeta, Nino Alessandro, Nino Caravaglio

’07 della cantina Gorghi Tondi; il noce e fichi di PaoloBettelli de L'Arte golosa verrà gustato con il Morsi diLuce ’07 della cantina Florio; il pistacchio di Bronte diGianfrancesco Cutelli della omonima gelateria sarà pre-sentato con la Malvasia delle Lipari '08 della cantinaCaravaglio; ed infine il gusto Bacio di Alice Cianuri de Ilgelato di Mastro Cianuri verrà abbinato al Kaid vendem-

mia tardiva ’08 della cantina Alessandro. Gran finale condue gelati al vino realizzati da Giancarlo Timballo, il pre-sidente dell’associazione che raggruppa i gelatai artigia-nali. Due proposte realizzate con due vini doc siciliani:l’Etna e il passito di Pantelleria. Una passerella di saporida non perdere.

C. d. G.

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“Una manifestazione oramai collaudatae che ci dà l’opportunità di scoprire, oriscoprire, nel mese di settembre una cit-tadina, quella di Cefalù, fiore all’occhiellodella nostra provincia”. Sono le conside-razioni di Giovanni Avanti, il presidentedella Provincia, sullo ‘Sherbeth Festival’.La promozione del gusto è dunqueun’occasione per valorizzare i gioiellidella provincia di Palermo e in particola-re la storia normanna di Cefalù.

Convegni, laboratori, spettacoli, concertie percorsi culturali. Tutto questo è ilFestival internazionale del gelato il cuisuccesso, secondo lo stesso Avanti, è daattribuire al connubio tra gusto e tradi-zione.E del resto lo ‘Sherbeth Festival’ nasceproprio dalla voglia di affermare la ‘sici-lianità’ del gelato in una cittadina checostituisce il “secondo polo turisticodella Regione Siciliana”, continua Avanti.

Secondo il presidente della Provinciainfatti eventi che celebrano il gusto sici-liano sono occasioni per attirare visitato-ri alla scoperta del territorio.“L’obiettivoè quello di valorizzare la provincia diPalermo creando ulteriore linfa vitaleper la ricettività turistica”. Si intendeinsomma rafforzare l’attenzione verso ilcibo di qualità e richiamare un turismoattento alla buona tavola.

Sa.Piz.

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l Festival del gelatoentra a far parte delleiniziative di granderichiamo turistico

della Regione Sicilia.La manifestazione è statainfatti inserita nel Pormisura 3.3.1.1. “Una sceltache deriva dalla volontàdi dare rilevanzaall’aspetto identitariodell’evento – commentaNino Strano, assessoreregionale al Turismo e

Spettacolo – Aspetto chesi unisce a quello folklori-stico e culinario già insitinella manifestazione”.Una kermesse che èormai un appuntamentofisso per gli appassionatidel gelato e ora in conti-nua espansione. “I nostriprodotti sono moltoapprezzati nel mondo, –prosegue Strano – perquesto motivo decideredi finanziare un evento

come lo ‘SherbethFestival’ significa garanti-re alla nostra regione unrisvolto turistico ed eco-nomico di non poca rile-vanza”. La manifestazioneinfatti permette alle strut-ture ricettive della citta-dina normanna di regi-strare il tutto esaurito.L’evento è di forte richia-mo: “Rappresenta – con-clude Strano – una fiori-tura di esperienze medi-

terranee che stanno allabase del successo dellamanifestazione”. Un esem-pio? L’anno scorso ilGiappone ha proposto ilgusto al tè verde,Marocco e Spagna ilgusto torrone. Ciascunoinsomma con la specialitàdel proprio territorio. Equest'anno la Sicilia"punta molto sul gelato alpistacchio di Bronte", rivelaStrano. Sandra Pizzurro

L’assessore regionale: “Puntare sullo Sherbeth Festival vuol dire promuoverel’immagine dei nostri prodotti e del nostro territorio. Il fiore all’occhiello? Il gelato al pistacchio di Bronte, che valorizza una delle nostre eccellenze”

Strano: “Il gusto chetraina il turismo”

Per il quarto anno consecutivo aCefalù torna il FestivalInternazionale del gelato. Un suc-cesso che si conferma dunque esul quale l’amministrazionecomunale della cittadina nor-manna punta molto.Ad affermarlo è proprio il sinda-co, Giuseppe Guercio: “Il nostrointento è quello di valorizzarenon solo questo prodotto di tra-dizione, il gelato appunto, ma

anche la nostra terra e i nostripaesaggi”.Del resto, in antichità, era qui cheveniva stoccato il ghiaccio utiliz-zato per il consumo del gelato,che proprio sulle Madonie ha tro-vato il suo habitat naturale. Perraggiungere l’obiettivo “ci stiamoimpegnando – prosegue il sinda-co - affinché si attivi il settoreturistico del paese. Cefalù, inquanto cittadina medievale, rap-

presenta la cornice ideale per unevento che si pone come obietti-vo quello di fondere cultura e tra-dizione a opportunità e sviluppo del territorio. Un evento che tra-sforma il centro storico in ‘villag-gio del gelato’”. Oltre centocin-quantamila le presenze registratelo scorso anno. Un numero chequest’anno è già destinato a sali-re.

Sa. Piz.

Il presidente della Provincia di Palermo: “Un’occasione per mettere in vetrina i nostri prodotti artigianali e portare più turisti a Cefalù anche a settembre”

Il sindaco di Cefalù: “Il centro storico della città cambierà aspetto.Valorizzeremo i prodotti e la nostra terra”

Avanti: “Gelato vuol dire tradizione e promozione”

>>>

L’assessore

regionale al

Turismo

Nino Strano

“Ecco il nostro villaggio del gelato”

Il sindaco di Cefalù, Giuseppe Guercio

I

Il presidente della Provincia Giovanni Avanti

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fresco, dolce, immediato.Semplicemente: gelato.Prima destinato prevalente-mente ad un consumo esti-

vo, adesso lo si gustatutto l’anno, dai primicaldi agli ultimi acquaz-zoni invernali. Ben cin-que chilogrammi a per-sona è il consumoannuo. E per tre italianisu cento, da una recen-te ricerca dell'Istitutodel gelato italiano, ilgelato sostituisce ilpranzo. Una scelta “daconcedersi ogni tanto, –avvisa però il nutrizio-nista Giorgio Calabrese– perché se le caloriepossono essere le stes-se di quelle di un buon piatto dipasta, l’apporto nutritivo no”.Qual è dunque il momento miglioreper gustare un buon gelato?Secondo il nutrizionista “a metà mat-

tina o a metà pomeriggio”, nei breakinsomma. Del resto con tutti i tipi digelato “si introducono consistentiquantità di proteine, zuccheri corro-

boranti e grassi, conuna buona dose difosforo e calcio”.E’ fuor di dubbio dun-que che il gelato è unalimento che fa bene,soprattutto se la sceltaè indirizzata ai gustialla frutta, che secon-do il nutrizionistasono i più indicati senon si vuole eccederenelle calorie. Bastaascoltare le sue paro-le: “Sono solo centocalorie – spiega il pro-fessore Calabrese –

contro le cinquecento di un gelato alcioccolato ad esempio”. Calorie chesalgono quando gli si aggiungeanche della panna. “Le discriminantichiave infatti sono tre, - prosegue il

professore - ovvero latte, grassivegetali e frutta. In base all’uso chesi fa in produzione di questi ingre-dienti otteniamo tre tipi di gelatodiversi: gelato con crema di latte,gelato con grassi vegetali e gelaticon frutta”.Ma tra un gelato artigianale ed unoindustriale quale preferire? “Si trattadi due prodotti ottenuti con tecni-che diverse, – spiega Calabrese – maper entrambi vi sono luci ed ombre.Se sul piano infatti della sicurezzaalimentare il prodotto industriale èquello che risponde maggiormentea questo aspetto, non lo è sul pianodella qualità delle materie prime uti-lizzate e su quello nutrizionale. Ilgelato industriale è più grasso”.Meglio dunque optare per un gelatoartigianale. Ma un nutrizionista cherapporto ha con il gelato? “Ottimo,mi piace molto. ‘Un gelato al limone’cantava Paolo Conte, che dà un giu-sto consiglio dietetico, senza mortifi-care il palato”. Sandra Pizzurro

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Giorgio Calabrese non ha dubbi: “Un gelato al cioccolato ha 500 caloriecontro le 100 di uno al limone. Un alimento per il pranzo? Un lusso cheogni tanto ci si può concedere, ma bisogna evitare gli eccessi”

Il nutrizionista consiglia:“Meglio alla frutta”

Il nutrizionista

Giorgio

Calabrese

E’“Quandoconsumarlo?L’ideale è neibreak, a metàmattina oa metàpomeriggio”

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“I maestri gelatai siciliani lavorino lattesiciliano perché è sano, buono e virtuoso”.A lanciare l’appello è Alessandro Chiarelli,commissario dell’Aras, Associazione regio-nale allevatori della Sicilia, che spiega qualè il valore aggiunto del latte dell’isola nellaproduzione gelatiera. “I vantaggi nonsono pochi - spiega - , ma molteplici, il lattesiciliano è prima di tutto un prodotto dialta qualità, certificato giornalmente esalubre. A ciò si aggiunge il valore dellabiodiversità, poiché le mucche sicilianepascolano in territori incontaminati. Lerazze da cui otteniamo il prodotto sono lepiù disparate, dalla modicana alla cinisara,e ciò significa varietà di prodotto” aggiun-ge Chiarelli.Ma il vantaggio non è solo nella salubrità enella biodiversità, anche il gusto si arricchi-rebbe specialmente in gelateria. “Vorreirivolgermi ai maestri gelatai siciliani che

cercano i grassi naturali nei prodotti cheutilizzano, il latte siciliano ne è natural-mente ricco, proprio per questo è un ali-mento validissimo nella produzione dei

gelati. I valori in percentuale si assestanosul 3,8- 3,9 sul latte fresco, senza conside-rare la notevole presenza di omega tre.Non ci dimentichiamo che il vero latte è

quello munto dall’animale e non una sem-plice bevanda bianca ed acquosa cometante che vengono importate da fuori”,chiosa Alessandro Chiarelli.Come se non bastasse tutto ciò favorireb-be l’economia siciliana, gli allevatori nonstenterebbero a produrre qualità e i gela-tai risparmierebbero, perché il latte frescodell’isola non costerebbe più di un euro allitro già controllato ed imbottigliato e ver-rebbe pagato all’allevatore 40 centesimi dieuro circa. Un vantaggio anche per la qua-lità dei prodotti oltre che per i costi.Tra la fine di settembre ed i primi di otto-bre, infine, verrà presentato il marchio“Latte siciliano” che rappresenterà i pro-dotti di tutti i gli allevatori aderenti allacooperativa regionale. Il prezzo sul merca-to sarà competitivo e favorirà la catena diproduzione virtuosa del latte siciliano.

L. D. T.

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aratteristica fondamentale delbuon gelato è la qualità dellamateria prima, che deve esserericercata, di eccellenza ed igienica-

mente controllata. Nessun gelatiere confu-terebbe questo teorema, enon è un caso che il temadi quest’anno delloSherbeth Festival sia pro-prio “Il gelato a regola d’ar-te”, ovvero quello in cui nes-sun elemento è affidato alcaso, e le materie primenon fanno eccezione. Maquali sono i segreti persaperle riconoscere e peressere certi della loro salu-brità? Abbiamo ripercorsole tappe della produzionedel gelato all’insegna dellaqualità dei prodotti con cui viene realizza-to.Cominciando dalla base di latte, uova epanna, che devono essere sempre freschi,il gelato a regola d’arte si produce conaddensanti naturali come la farina di semidi carrubba o di guar. Gli addensanti natu-rali garantiscono la salubrità e la digeribili-tà del prodotto.Proseguendo le tappe del buon gelato sisconfina nel vasto territorio dei gusti.Ognuno di essi deve essere la massimaespressione del prodotto che rappresenta,ecco perché sia per la frutta fresca, che perla frutta secca, così come per le spezie, gliortaggi e chi ne ha più ne metta, la parolad’ordine è la qualità.“Bisogna saper acqui-stare conoscendo il prodotto – spiegaAntonio Cappadonia, maestro gelatiere diCerda e direttore tecnico dello Sherbeth

Festival edizione 2010 – Per la frutta seccami rivolgo ad un’azienda di fiducia cheseleziona per me i pistacchi, le mandorle ole nocciole e che mi garantisce materieprime certificate nella salubrità e nelle

dimensioni di ogni signo-lo pezzo”. Il pistacchio o lanocciola, dunque,dovranno essere sempredella stessa grandezzamentre sarà fondamenta-le assicurarsi della prove-nienza e del grado di umi-dità contenuto nella fruttasecca, che è un fattoredeterminante per evitarespiacevoli inconvenienticome le muffe, “Ricevoperiodicamente le analisifatte sui prodotti che

acquisto - racconta Cappadonia – in que-sto modo controllo ciò che acquisto”.Nei sorbetti e nei gelati a base di frutta fre-sca invece, la regola è semplice, prodottiappena colti e di qualità sono la base diqualunque gelato d’eccellenza. E parlandod’eccellenza si sa che al meglio non c’èfine, ecco perché spesso i maestri gelatierisi affidano a prodotti Dop o a presidi SlowFood per essere certi della loro genuinità.Un esempio sono le fragoline di Ribera e lepesche di Bivona. Chi ha tempo e vogliapuò affinare una ricerca sui migliori pro-dotti del territorio per testarne la bontà.“Personalmente faccio ogni giorno le miericerche da anni ed ormai ho scelto alcuniprodotti che rappresentano per me il topnel loro genere, come i gelsi di Monreale, ilmelone helios di Gibellina ed i limoni diCerda che seleziono accuratamente per i

miei gelati”, rivela Antonio Cappadonia.Lavorare subito gli ingredienti freschi oabbatterne la temperatura risulta infinedeterminante per il gusto del gelato. Inquesto modo entrano in gioco la tecnica ela conservazione del prodotto, altro aspet-

to non trascurabile nella preparazione. Adogni modo il metro di valutazione restasempre invariato, il gelato deve esseresempre la variante fredda,cremosa e gusto-sa del prezioso ingrediente che ha il privile-gio di rappresentare. Laura Di Trapani

Per realizzare un buon gelato è indispensabile disporre di materie primegenuine e fresche. L’esperto: “Bisogna saperne valutare pure la provenienza”

Questione di ingredienti

“Il top? I gelsidi Monreale,il melonehelios diGibellina ed ilimoni diCerda”

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L’appello dell’Aras rivolto agli artigiani del gusto: “La nostra è una materia prima sana,buona e virtuosa. Ottima per produrre gelati nel rispetto del territorio”

Coppette di gelatoC

Gli allevatori: “Usate il latte siciliano”

Il commissario dell’Aras Alessandro Chiarelli

supplemento al numero 183 del 16.9.2010

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Tipicità e genuinità. Sono questele due componenti fondamenta-li di una nuova realtà imprendi-toriale siciliana: Le Trazzere delGusto. “Una costante ricerca perriportare alla mente e al palato isapori di una Sicilia ritrovata è ilnostro leit-motiv”, afferma SalvoGurrieri, ideatore e responsabiledi questo nuovo progetto cheha da recente fatto capolino nelmondo del mercato. “Questonuovo progetto - spiega Gurrieri- si presenta al canale SuperHo.Re.Ca. offrendo un paniere disapori che hanno segnato la sto-ria della tradizione culinaria sici-liana. Alcuni sono rimasti intattinel tempo, altri si sono incontra-ti, amalgamati fra loro, giungen-do a nuove e originali soluzioni”.Le Trazzere del Gusto dunque dàspazio all’eccellenza enogastro-

nomica made inSicily. Dal mieleprodotto dal-l’ape nera allaconfettura delc o s i d d e t t o“melone d’inver-no” alla susina diMonreale edancora al vinobiodinamico diGuccione. Tutteeccellenze sici-liane messeinsieme “per farsinotare”, parados-salmente, nellapropria terra.“Frai primi a crederenel progetto proprio Francescoe Manfredi Guccione, imprendi-tori illuminati - commentaGurrieri - che nella selva dei pro-

duttori di vinoescono fuoridal coro pro-ducendo deigrandi viniispirandosi alletecniche diRudolf Steinerper un'agricol-tura sana doveun ecosistemaintegro fa dapropulsore auna coltivazio-ne e una pro-duzione in bio-dinamica lon-tana anni luceda pesticidi o

aiuti offerti dalla chimica”.Ma diverse sono le aziende chehanno aderito o che via via lostanno facendo. C’è Grazia

Invidiata con i suoi formaggiinnovativi e tradizionali a lattecrudo biologico, presidio SlowFood per la provola delleMadonie. Luca Cammarata con ilsuo yogurt di capra Bio, vincitoredel prestigioso Primo premioOscar Green 2010.Yogurt che tral’altro potrebbe ben essere uti-lizzato per la produzione delgelato.E ancora, Massimiliano Castro diChiaramonte Gulfi, a Ragusa,dove nel suo piccolo laboratoriorealizza il famoso salame d'asinoe il salame al pistacchio diBronte. L'azienda AgricolaLupotto con i suoi duecentoettari di terreno a Bosco Ficuzzadove alleva allo stato semibradocinghiali. Tra i suoi prodotti uncarpaccio di manzo modicano ela Busambrina di vacca cinisara.

C’è poi la pasta Terramia realiz-zata al cento per cento consemola di grano duro di Sicilianelle sue tre varianti, Amodeo,Mongibello e Sant'Agata, colti-vato in agricoltura biologica etutelato dal consorzio Crisma. “Ilprogetto - svela Gurrieri - comin-cia ad interessare molti produt-tori di ogni angolo della Sicilia eproprio in queste ultime setti-mane si è ulteriormente arricchi-to con le caciotte e le caprottearomatizzate di Angelo Li Calzi, ilMaiorchino dell'AziendaAgricola Isgrò, i mieli di Ape NeraSicula di Carlo Amodeo, l'olio UTrappitu di Francesco Pellegrinoed i cristalli e i soffi di sale delleSaline Ettore Infersa di Trapanipresentati al naturale o aroma-tizzati”.

Sandra Pizzurro

9supplemento al numero 183 del 16.9.2010

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avide e PiergiorgioAlamia, a loro si deve ilmerito di avere portatoalla ribalta il gelato arti-

gianale e di avere reso la Sicilia alcentro del mondo per quattrogiorni.Sono le menti dello SherbethFestival, gli organizzatori della IrisCommnication. Due trentenniinfaticabili, affiatati su tutto tran-ne che sul gelato: a Davide piac-ciono i gusti alla frutta aPiergiorgio quelli alla crema, eforse è questo il segreto del lorosuccesso, volere valorizzare unpatrimonio culturale che soddisfapalati diversi unendoli sotto unastessa passione. Collaudati nel-l'organizzazione degli eventi,insieme un giorno decidono didare vita ad un progetto chepotesse far riconquistare alla loroIsola la paternità sul gelato arti-gianale e di creare una manifesta-zione esclusivamente dedicata aigelatieri.Ecco come nasce lo SherberthFestival. “Sapevamo e sappiamoche il nostro gelato ha qualchemarcia in più. E' nato qua.Purtroppo in Sicilia succede sem-pre questo. Qui nascono le cosemigliori e poi sono sempre gli

Gli organizzatori: “Il nostro gelato ha una marcia in più, perché è natoqui. Il prossimo passo? Portare la manifestazione oltre lo Stretto”

Un’isola di gusto al centro del mondoD

Se in Sicilia l’unione fa la qualitàPiccoli e grandi produttori insieme nel progetto “Le Trazzere del Gusto”

Nelle foto alcuni

momenti delle

passate edizioni

L’obiettivo dell’iniziativa è portare all’attenzionedei consumatori le eccellenzedell’Isola

altri ad intestarsi il merito o lapaternità, vuoi perché sono piùbravi a fare marketing o a comu-nicare – dichiara Piergiorgio -.Non ci sembrava giusto che allapatria del gelato non venisse datoil giusto rilievo. Per noi è Made inSicily”. Mettendocela tutta, tramille difficoltà e budget ridotti,come raccontano gli organizzato-ri, oggi sono arrivati ad una quar-ta edizione che si afferma appun-tamento immancabile nel pano-rama internazionale. “Di questosuccesso ce ne rendiamo conto

solo da ciò che ci arriva dall'ester-no. Dal riscontro che abbiamo daimedia, dalla presenza del gothadel mondo del gelato che nonvuole mancare, dai partecipanti alpubblico stesso, che ci chiedonoall'ultimo giorno dell'evento aquando la prossima edizione.Dall'incremento vertiginoso deituristi durante queste giornate”,ammette Davide che aggiungecome questa formula, unica nelsuo genere in Italia, dato che ilSigep e il Mig non sono fiere dedi-cate interamente al gelato arti-

gnale, sia oramai studiata e presacome riferimento da altre manife-stazioni del settore. Raggiunti incosì poco tempo tutti i traguardi,l'ambizione dei due organizzatoriperò non si placa e segna già leprossime tappe: uno Sherbethfestival non più dedicato solo algelato ma a tutta la pasticceriasiciliana e lo Sherbeth Tour, comeanticipa Piergiorgio: “Vorremmotoccare le più importanti cittàd'Italia e poi, perché no, il restodel mondo”.

Manuela Laiacona

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Industriale o artigianale? Alla crema o allafrutta? Giancarlo Timballo, presidente delCogel Fipe (Comitato di CoordinamentoEsercenti Gelatierie) e della Coppa delMondo della Gelateria, una fra i più impor-tanti eventi del settore, sfata alcuni miti

che si nascondono dietro l’arte del fare,ma soprattutto del mangiare un buongelato.“Non è vero – dice Timballo, che dapochi giorni ha festeggiato i 25 anni diattività della sua gelateria Fiordilatte adUdine – che i gelati industriali sianonecessariamente di scarsa qualità. Possoaffermare piuttosto, che negli ultimi annialcune produzioni industriali hanno rag-giunto ottimi risultati ed io stesso nondisdegno di prenderne uno come spunti-no quando mi trovo a viaggiare in auto-strada”. La differenza sta soprattutto nel-l’aria. Il gelato artigianale contiene il 30%

di aria in più rispetto a quello convenzio-nalmente chiamato “confezionato”. E’ pro-prio questa caratteristica a rendere pro-verbialmente il gelato artigianale moltopiù morbido.“Per motivi logistici – aggiunge poiTimballo – è ovvio che le grandi aziendenon possono permettersi l’utilizzo di lattefresco e uova. Ingredienti che vengonosostituiti da dei prodotti in polvere e nonnecessariamente per questo di pessimaqualità”. Altra leggenda metropolitana èquella che vede in testa quanto a calorie ilgelato alla crema (nocciola, mandorla,

pistacchio etc.).“Non si tratta di una notizia falsa – diceTimballo -. Tuttavia la differenza nutrizio-nale a parità di quantità e qualità del pro-dotto è di sole 50 calorie”.Dunque non resta che sbizzarrirsi. AlloSherbeth Festival a Cefalù ce ne sarannodavvero per tutti i gusti. In particolare perchi non lo avesse mai provato GiancarloTimballo porterà i suoi famosi gelati alvino: “Ho fatto delle prove con un passitodi Pantelleria - ha dichiarato - da cui trar-rò una crema gelato e con un Etna rossocol quale realizzerò un sorbetto”. Pi. Zag.

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certamente lo snack più ricer-cato e goloso dell’estate. C’èchi non lo concepisce se nondentro una grande brioche,

chi invece preferisce assaporarlo su unacialda più o meno variegata di cioccola-to e guarnizioni di frutta secca o cocco,chi infine non vuole proprio rinunciarealla più semplice coppetta.Comunque sia, il gelato, soprattuttoquello artigianale, resta il re incontra-stato dei break, ma a volte, se in buonequantità, anche dei pranzi veloci dellabella stagione. Tutto questo nonostan-te, secondo i dati forniti dallaFederazione italiana pubblici esercizi, ilprezzo del gelato artigianale ha subitoun aumento del +3% nei primi mesidell'anno in corso. Ed anche se la sta-gione non è ancora terminata i dati par-lano chiaro: fra agosto 2009 e agosto2010, infatti, gli italiani hanno consu-mato ben 115mila tonnellate di prodot-to per un fatturato totale per i 79milaaddetti ai lavori di 1,9 miliardi di euro.Una cifra da capogiro che però si atte-sta in discesa del - 5% rispetto al passa-to.Ma cresce la voglia di produrre gelato.Nell’ultimo anno, infatti, è stata regi-strata l’ascesa del numero delle gelate-rie che assicurano un servizio più accu-rato rispetto agli ormai sorpassatibar/gelateria di alcuni anni fa. Oggi leimprese che producono gelato artigia-nale in Italia sono 175mila con un forteturn over delle piccole gelaterie che siattesta sulla soglia del +6%.Ma torniamo al gelato. Una volta deciso

di consumarne uno, il primo dilemmada superare è la scelta del “contenitore”.Coppetta, cono o brioche? SecondoGiancarlo Timballo, presidente delCogel Fipe:“I coni la fanno ampiamenteda padroni anche se nell’ultimo annol'asporto in vaschetta per il consumo acasa è andato molto bene”. Superato ilprimo interrogativo resta la scelta delgusto. Confermando una tendenza chesi è affermata negli ultimi anni quellipiù amati dagli italiani sono i classicicome nocciola, fiordilatte, cioccolato,pistacchio senza coloranti etc. La ten-denza è quella di cercare sapori genui-ni, legati alla stagionalità e al territorio.Sembra, dunque, che sia finita l'epoca dei gusti pasticciati (conaggiunta di biscotti frantumati, croc-canti di vario tipo, etc.) o imitativi diprodotti e snack industriali.Negli anni ‘80 la gara fra le gelaterie eraquella per assicurarsi il maggior nume-ro di gusti da proporre, a volte a disca-pito della qualità e del sapore.“Il consu-matore oggi – assicura Timballo – èmolto più accorto ed attento alle mate-rie prime”. Concetti come “biologico”,“naturale”, “kilometri 0” sono entrati afar parte anche del mondo del gelato.Ed è così che le gelaterie artigianalihanno cominciato a fare molta piùattenzione agli ingredienti come pannae latte che rappresentano il 60% delcomposto che dà vita al gelato. Alcunigelatai dopo l’autorizzazione ottenutadal ministero utilizzano addirittura sololatte crudo appena munto non trattatotermicamente. Piera Zagone

I dati sul consumo secondo la Federazione italiana pubblici esercizi: bene anche le vaschette. I gusti? Si tende a scegliere quelli stagionali e legatial territorio. Il cono il più gettonato. Boom di nuovi punti vendita in tutta Italia

E' il re dei pasti veloci

Giancarlo Timballo, presidente del Cogel Fipe: “Negli ultimi anni la qualità è migliorata”. E allo Sherbeth Festival porterà i suoi gelati al vino

Il mio sorbetto all'Etna doc

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Giancarlo

Timballo

E’

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e origini del sorbetto sono moltolontane, ma la Sicilia si assicura dicerto una fetta importante nellastoria di questo prodotto. Tra

l’Etna e le Madonie per secoli e secolisi è susseguita una tradizione affasci-nante di conservazione di succhi permezzo della neve. Proprio la neve eral’unico mezzo a disposizione per con-gelare i prodotti e per creare freschebevande, ecco perchè all’epoca era unprodotto molto ricercato. Il commerciodella neve in tutta la provincia diPalermo, ma non solo, anche nel trapa-nese era un’importante realtà.La storia delle neviere e dei nevaioli,

gli artigiani di un tempo, è stata rac-contata con emozione e molta cura daLuigi Romana, appassionato ricercatoredi storia e cultura locale. Romana haritrovato un preziosissimo documentodei primi del novecento che testimonianon soltanto il fiorente commerciodella neve, ma anche la cultura che fada sfondo a questa realtà. Vi sono tra-scritti gli ordini e le destinazioni deicarichi di neve, i metodi di conservazio-ne della stessa, il tutto annotato concura nel dialetto dell’epoca. Romanaha poi approfondito le proprie ricercheintervistando un testimone d’eccellen-za, Giuseppe Intravartolo, un nevaioloultraottantenne che in gioventù haconosciuto il privilegio di vivere la real-tà delle neviere e che ha saputo ripor-tarla nelle sue sagge parole.

Dalle ricerche di Romana è nato uninteressante libro, dal titolo “Neviere enevaioli”. Il testo è una lista minuziosadi giornate di lavoro, paghe e di stru-menti per conservare e trasportare laneve dalle montagne alle città. Il volu-me è corredato di foto del lavoro deinevaioli, degli strumenti e delle tecni-che utilizzate nonché dei volti degliuomini della neve. Sabato 18 alle ore12 sarà possibile assistere alla presen-tazione di “Neviere e nevaioli” e adincontrare l’autore.Anche i sorbetti ed i gelati hanno peròun ruolo importante in questa storia,perchè grazie al trasporto della neveessi potevano essere consumati intutta la provincia. Molte sono le ricettedi gelati raccontate nel libro, tutte peròseguono lo stesso procedimento, bastaintrodurre un contenitore colmo dipreparato nella neve e cominciare afarlo girare per circa dieci minuti. Ilrisultato è un gustoso e freschissimogelato, prodotto al naturale.Le storie, le ricette e l’atmostera delleneviere non è scomparsa del tutto,ogni anno è infatti possibile riviverequegli scenari durante “La festa dellaneve” un evento organizzato dal Cai diPolizzi Generosa, che prevede unasplendida passeggiate tra le Madonieed una visita ad una delle neviere, dovele maestranze locali preparano per l’oc-casione i sorbetti come una volta.

Laura Di Trapani

Sulle Madonie per secoli la neve veniva impiegata per conservare i succhi,ma anche per consumare i gelati. Le storie raccontate nel libro di LuigiRomana, che sarà presentato sabato 18 settembre allo Sherbeth Festival

I nevaioli, i gelatai di una voltaL

foto di Vincenzo Anselmo

In alto: Giuseppe Intravartolo

(1925-2008) di Polizzi Generosa, è l'anziano (cha da

giovane lavorò anche come nevaiolo) che fece

riscoprire la neviera di Piano Pricipessa.

In basso a destra Neviera di Piano Principessa, la

colonna di ghiaccio viene ricoperta di foglie dai

soci del Cai di Polizzi per garantire la durata del

ghiaccio nel corso dell'estate.

A sinistra: partecipanti alla festa della neve in posa

sulla colonna di ghiaccio.

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