Numero Quindici

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Evento del mese: Ciaspolata fotografica Evento: World Press Photo 2012 10 domande a... Angelo Gagliano Approfondimenti: Nikon D800 La storia della fotografia La foto del mese: Irene Casu Spazio dedicato agli amici di FO.TO Appuntamenti e mostre di Marzo F OTOGRAFANDO TORINO Magazine Numero Quindici Marzo 2012 Cercate “Fotografando Torino Magazine” su Facebook fotografandotorinomagazine

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Numero Quindici - Mese di Marzo 2012

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Page 1: Numero Quindici

Evento del mese:Ciaspolata fotografica

Evento:World Press Photo 2012

10 domande a... Angelo Gagliano

Approfondimenti:Nikon D800La storia della fotografia

La foto del mese:Irene Casu

Spazio dedicato agli amici di FO.TO

Appuntamenti e mostre di Marzo

FOTOGRAFANDO TORINO Magazine

Numero QuindiciMarzo 2012

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NUMERO QUINDICIEDITORIALE

Febbraio.Il mese del Carnevale e degli ultimi giorni di festa aspettando la Pasqua.

Nelle pagine successive, Stefano vi racconterà di un posto magico di Berlino, il C/O, un luogo dedicato agli amanti della fotografia.

L’evento del mese sarà la Ciaspolata fotografica e vi parliamo della premiazione del World Press Photo 2012.

Come sempre, nella sezione approfondimenti vi parliamo di novità fotografiche e suggerimenti per

migliorare la tecnica.

In questo numero, abbiamo sottoposto alle fatidiche “10 domande...” l’amico del gruppo, Angelo Gagliano, appassionato fotografo naturalistico.

La foto del mese è di Irene Casu. Complimenti all’autrice.

Continuano, come sempre, le rubriche e il calendario, aggiornato con gli eventi più interessanti del mese.

Buona lettura e buona luce!

Fotografando Torino

EDITORIALE

2 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

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Berlino - Diario di bordo

Buongiorno a tutt@,qui a Berlino sto coltivando la mia passione per la cultura. Dopo aver visto uno spettacolo della Compagnia del Teatro Stabile di Torino, al Volksbühne am Rosa-Luxemburg-Platz (per esattezza era il Fatzer di Bertolt Brecht), sono andato al C/O Berlin per una mostra fotografica.

La mostra principale era “Ron Galella. Paparazzo extraordinaire!“, incentrato sul lavoro del fotografo mondano, di cui sono esposte circa 140 foto in bianco e nero, che racchiudono

tre decenni della sua vita professionale. L’esposizione è stata curata da Gerardo Mosquera di Photo España

Madrid in collaborazione con Felix Hoffmann di C/O Berlin. Tra le foto, personaggi famosi del mondo del cinema, della musica e dell’arte, quali Alfred Hitchock, Sean Penn, Marlon Brando, Elizabeth Taylor, Mick Jagger, Andy Warhol, Liza Minnelli, Brooke Shields, Michael Jackson, Emmanuel Lewis, Greta Garbo, Jackie Onassis, Gina Lollobrigida e Sofia Loren.

L’altra mostra allestita all’interno del C/O era “Gundula Schulze Eldowy. The early years. Photographs from 1977 to 1990“.

Le fotografie di Gundula sono crude e reali, rappresentano la realtà presente in quel periodo: una Berlino divisa e dura, segnata dai segni della guerra e di una difficile rinascita, ai due lati del muro. Le sue fotografie,

rappresentano scene di vita quotidiana: dalla nascita alla morte, dal lavoro al gioco, al tempo libero. Ogni immagine è segnata da un profondo legame con la sua città e lei stessa afferma: “Berlin made me a photographer.” (Berlino mi ha resa fotografa), oltre che “Allo stesso tempo, provo per Berlino fascino e repulsione“.

Vi riporto altre sue due frasi che mi sono segnato durante la visita: “Ci sono persone che non sono mai consapevoli di credere nelle cose sbagliate, perché sono spinte dalla pulsione collettiva. Credono ciò che tutti gli altri credono.” e “La carne sta al centro della serie (era una serie di fotografie ambientate in un macello) e del suo abisso. L’uomo come ferito, maltrattato e colpito. Una persona ferita è separata dalla sua energia potenziale. Non è più ciò che è.”

Mi hanno c o l p i t o due cose: innanzitutto l’ultima parte di fotografie di Gundula erano concentrate sulla vita di una donna. Gundula aveva visto questa donna molto bella, anche se molto in là con gli anni, seduta su una panchina in un parco di Berlino. Aveva cominciato a fotografarla di nascosto, con un teleobiettivo e, quando la donna la vide, non era infastidita, anzi, la invitò ad avvicinarsi. Parlarono per tutto il pomeriggio su quella panchina e, quando Gundula le disse che doveva andarsene, vide nel suo sguardo tutta la solitudine che teneva nascosta. Gundula le chiese l’indirizzo di casa e, da quel giorno,

andò a trovarla tutti i giorni, documentandog

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Berlino - Diario di bordo

fotograficamente tutto il resto della sua vita, fino ai giorni di ricovero in ospedale e alla

morte. Le foto c o l p i s c o n o per il legame p r o f o n d o che ha unito queste due “sconosciute” e per il

“disfacimento fisico” di questa donna, sempre con un sorriso pacifico anche nei giorni di sofferenza.

L’altra cosa impressionante è il C/O di Berlin. E’ un vecchio ufficio postale (Postfuhramt) trasformato in uno spazio espositivo enorme. La cosa che colpisce è che non è stato restaurato e sono ancora evidenti i segni dell’abbandono post-bellico e del degrado. Per farvi un esempio ci sono i muri scrostati e in un corridoio c’era un lavandino (degno da film horror) tutto sporco (avete presente il bagno di Trainspotting un pò più pulito?) a cui avevano attaccato una ciabatta elettrica con le prese che portano l’elettricità alla televisione che trasmetteva l’intervista a Gundula. Senza parole!

Ma la parte migliore è stata la palestra.

Si, avete capito bene: una palestra! Con tanto di parquet e canestro. C’erano ancora i pali per l’arrampicata al fondo del salone. Si respirava odore di legno e, mentre percorrevi

quel parquet e guardavi le fotografie esposte, immaginavi stessero giocando una partita di basket. Se ti concentravi bene, potevi sentire le urla, la voce del coach, gli strilli dei ragazzini che lì passavano le loro ore più divertenti.

Detto così, p o t r e s t e pensare che sia uno spazio brutto e abbandonato, in realtà qui sono state esposte le fotografie di tanti grandi fotografi, da Annie Leibovitz a Pierre e Gilles, da Peter Lindbergh a Fred Herzog, dai fotografi Magnum a Robert Mapplethorpe.

Ora non vi resta che venire qui e visitare questa mostra. Avete tempo fino al 26 Febbraio.

Un abbraccio circolare.

A questo link, potete trovare le informazioni riguardanti Gundula Schulze Eldowy: http://www.berlin-ineinerhundenacht.de

A questo link, il C/O Berlin: http://www.co-berlin.info/news.html

Berlino - Diario di bordo, consultabile all’indirizzo: www.stefamuzzo.wordpress.com

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MARZO 20122 Editoriale4-5 Berlino - Diario di bordo

Evento del mese8-9 Ciaspolata fotografica

Evento10-13 World Press Photo 2012

14-15 Angelo Gagliano

16-17 Nikon D80018 La storia della fotografia

19 Libri20 Film21 Attrezzatura

22 Irene Casu

23 Calendario

SOMMARIO

6 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

EVENTI

10 DOMANDE A...

APPROFONDIMENTI

LA FOTO DEL MESE

APPUNTAMENTI DEL MESE

RECENSIONI

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EVENTO DEL MESE CIASPOLATA FOTOGRAFICA

8 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

CIASPOLATA

FOTOGRAFICA

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EVENTO DEL MESE CIASPOLATA FOTOGRAFICA

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Domenica 4 Marzo, si svoglerà la Ciaspolata fotografica a Chiapili di Sopra (poco sopra Ceresole).

Per informazioni: visitate la pagina Facebook di Fotografando Torino o scrivete a: [email protected]

Sul prossimo numero: le interviste, le curiosità, i racconti e i numeri di questa avventura.

Stay tuned!

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WORLD PRESS PHOTO 2012

Ecco il vincitore del World Press Photo 2012: è Samuel Aranda, spagnolo classe 1979, con l’immagine che vedete qui sopra. Ha collaborato con il New York Times, Le Monde, Newsweek, Stern, e Geo. La foto è stata scattata nello Yemen, a Sana’a il 15 ottobre scorso e mostra una donna che sorregge un parente ferito negli scontri seguiti alle manifestazioni contro il presidente Saleh. Vediamo i vincitori anche nelle altre categorie: Alex Maioli vince nella categoria General News, con un’immagine scattata in Egitto durante le primavera araba - la sera del discorso in cui Hosni Mubarak dichiarò di non volersi dimettere e Yury Kozyren ha vinto nella

categoria Spot News con un’immagine dalla Libia. g

EVENTO WORLD PRESS PHOTO 2012

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General News: Alex Maioli

World Press Photo Winner: Samuel Aranda

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EVENTO WORLD PRESS PHOTO 2012

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Koichiro Tezuka, con una immagine straordinaria dello tsunami vince nella categoria Stories.

Nella categoria Daily Life, primo premio ad Alejandro Kirchuk che mostra il dramma di una coppia di anziani argentini distrutta dall’Alzheimer, e un premio anche per Damir Sagolj: la sua è una immagine già storica di un ritratto di Kim Jong Il su un palazzo di Pyongyang.

Nella categoria Arts and Entertainment vince Rob Hornstra, e Stephanie Sinclair vince nei Contemporary Issues insieme a Brent Stirton: la prima con una foto delle spose bambine afgane, il secondo con la foto di una prostituta ucraina.

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Stories: Koichiro Tezuka

Daily life: Damir Sagolj Contemporary Issues: Brent Stirton

Contemporary Issues: Stephanie Sinclair

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Nella categoria Nature vincono Brent Stirton e una foto intitolata Rhino wars, e Jenny E. Ross, con un orso polare circondato da pinguini. Nella categoria Portraits primo premio a Donald Weber e una “gola profonda” in Russia che sta per subire un interrogatorio.

Nella categoria portrait vince anche Laerke Posselt con un ritratto dell’attrice iraniano-danese Mellica Mehraban. Nella categoria Sport vincono Alexander Taran e Donald Miralle, Jr. g

EVENTO WORLD PRESS PHOTO 2012

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Portraits: Laerke Posselt

Sport: Alexander Taran

Sport: Donald Miralle Jr.

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EVENTO WORLD PRESS PHOTO 2012

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Per guardare da vicino le fotografie premiate dall’ultima edizione del World Press Photo con la mostra itinerante in 45 paesi e 105 città diverse in tutto il mondo, che le porterà di sicuro dall’Oude Kerk di Amsterdam (dal 20 aprile 2012) anche al Museo di Roma in Trastevere (dal 28 aprile al 20 maggio) e alla Galleria Carla Sozzani di Milano (dal 5 maggio al 3 giugno 2012), ci vorrà ancora un pò.

LIST OF WINNERS FOR THE 2012 PHOTO CONTEST

World Press Photo of the Year 2011: Samuel Aranda (Spain)Spot News: 1st prize singles: Yuri Kozyrev (Russia), 2nd prize singles: Massoud Hossaini (Afghanistan), 3rd prize singles: Li Yang (China), Honorable Mention: Salil Bera (India), 1st prize stories: Koichiro Tezuka (Japan), 2nd prize stories: Niclas Hammarström (Sweden), 3rd prize stories: Eduardo Castaldo (Italy).General News: 1st prize singles: Alex Majoli (Italy), 2nd prize singles: Lars Lindqvist (Sweden), 3rd prize singles: Toshiyuki Tsunenari (Japan), 1st prize stories:Rémi Ochlik (France), 2nd prize stories: Paolo Pellegrin (Italy), 3rd prize stories: David Guttenfelder (USA).People in the News: 1st prize singles: Samuel Aranda (Spain), 2nd prize singles: Tomasz Lazar (Poland), 3rd prize singles: Mohammed al-Law (Egypt), 1st prize stories: Yasuyoshi Chiba (Japan), 2nd prize stories:John Moore (USA), 3rd prize stories: Jan Dago (Denmark).Contemporary Issues: 1st prize singles: Brent Stirton (South Africa), 2nd prize singles: Ilvy Njiokiktjien (the Netherlands), 3rd prize singles: Simona Ghizzoni (Italy), Honorable Mention: Shaofeng Xu (China), 1st prize

stories: Stephanie Sinclair (USA), 2nd prize stories: Ebrahim Noroozi (Iran), 3rd prize stories: Pedro Pardo (Mexico).Daily Life: 1st prize singles: Damir Sagolj (Bosnia and Herzegovina), 2nd prize singles: Johnny Haglund (Norway), 3rd prize singles: Paolo Woods (the Netherlands), 1st prize stories: Alejandro Kirchuk (Argentina), 2nd prize stories: Pietro Paolini (Italy), 3rd prize stories: Alexander Gronsky (Russia), Honorable Mention: Darcy Padilla (USA).Portraits: 1st prize singles: Laerke Posselt (Denmark),2nd prize singles: Guillaume Herbaut (France), 3rd prize singles: Denis Rouvre (France), 1st prize stories: Donald Weber (Canada), 2nd prize stories: Ton Koene (the Netherlands), 3rd prize stories: Simon Norfolk and John Burke (UK).Arts and Entertainment: 1st prize singles: David Goldman (USA), 2nd prize singles: Vincent Boisot (France), 3rd prize singles: Pavel Prokopchik (the Netherlands), 1st prize stories: Rob Hornstra (the Netherlands), 2nd prize stories: Emiliano Larizza (Italy), 3rd prize stories: Huimin Kuang (China).Nature: 1st prize singles: Jenny E. Ross (USA), 2nd prize singles: Joan Costa (Spain), 3rd prize singles: Francesco Zizola (Italy), 1st prize stories: Brent Stirton (South Africa), 2nd prize stories: Carsten Peter (Germany), 3rd prize stories: Paul Hilton (UK).Sports: 1st prize singles: Donald Miralle Jr. (USA), 2nd prize singles: Ray McManus (Ireland), 3rd prize singles: Henrik Brunnsgård (Sweden), 1st prize stories: Alexander Taran (Russia), 2nd prize stories: Adam Pretty (Australia), 3rd prize stories: Tomasz Gudzowaty (Poland).

Davide Melchionna e Kristian Ramella

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10 DOMANDE A...

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Angelo GaglianoAngelo Gagliano nasce il 01 Marzo 1971 a Torino e lavora come Consulente Informatico. Ama la fotografia, il teatro, il cinema, i viaggi, le escursioni e colleziona coltellini, macchine fotografiche e cineprese. Lo si potrebbe definire come

“eclettico”, in realtà gli piace semplicemente collezionare hobby. Fin da piccolo è sempre stato attratto dalle macchine fotografiche e si è iscritto ad un corso di fotografia. Era il 1998: da allora, con alti e bassi, non ha mai smesso di scattare. Frequenta il gruppo FO.TO. da quando si è fatta l’uscita sulle favole.

****

1) Quando e come ti sei avvicinato alla fotografia?Mi sono avvicinato alla fotografia nel ‘97/’98 circa, durante una vacanza in Abruzzo, per la precisione a Scanno, dove ho conosciuto un gruppo di ragazzi appassionati di fotografia e mi hanno fatto provare a fare qualche scatto. Fatto sta che al ritorno a casa ci siamo fermati casualmente a San Marino e lì, sempre casualmente, ho trovato un sacco di negozi di fotografia. Ho comprato la mia prima reflex “CANON EOS 3000”. Arrivati a Torino mi sono iscritto al Club fotografico La Mole dove ho partecipato al corso base di fotografia e da qui è iniziata la passione.

2) Chi è che ti ha ispirato?Nel mio caso sarebbe più corretto dire “cosa”, nel senso che ho sempre avuto una passione per la luce. Mio padre mi ha raccontato che la prima volta che mi ha portato al cinema , avrò avuto 4 o 5 anni, dopo una decina di minuti che era iniziata la proiezione, ero sparito dalla poltrona ed ero seduto sulle scale a giocare con le luci dei gradini, ed oggi alla tenera età di quarant’anni non ho ancora smesso di giocare con la luce.

3) Qual è il tuo artista preferito?Penso che sia Vittorio Storaro: è stato il direttore della fotografia di film come Ultimo tango a Parigi (che dire dell’inquadratura dove lei è seduta sulla vasca e Brando è in vestaglia di fronte alla finestra), oppure Apocalypse Now (nell’ultima sequenza del film, l’inquadratura notturna dell’accampamento del colonnello Kurtz).

4) Qual è la tua ottica preferita?Non ho un’ottica preferita. Mi piace sperimentare con

ottiche differenti.

5) Qual è il tuo soggetto preferito?Mi piace fotografare la natura nelle sue svariate forme dal paesaggio alla macro ed ultimamente ho provato la caccia fotografica. Molto bella ma alquanto complicata e costosa.

6) Quali effetti ha la fotografia nella tua vita, privata e non?Diciamo che ha effetti positivi, mi diverto molto a fotografare in giro e qualche volta sono anche appagato dal risultato. A dire il vero, questo è un pò raro, ma mi diverto molto lo stesso.

7) Quali sono i tuoi progetti fotografici futuri?Vorrei dedicarmi alla caccia fotografica o comunque a

fotografie naturalistiche, ma sinceramente l’importante è scattare in compagnia.

8) Dilemma eterno: Nikon o Canon?Senza un motivo particolare ho sempre avuto Canon e mi sono sempre trovato bene, quindi “squadra che vince non si cambia”.

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10 DOMANDE A...

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9) Che consiglio daresti a chi ama fotografare?Non sono molto buono a consigliare ma direi che un consiglio valido è scattare scattare scattare. Soprattutto adesso che non si usa più la pellicola.

10) Fai un saluto alla rivista.Come si usa dire: “Buona luce a tutti.”

Angelo

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Nikon D800: 36 Megapixel per il massimo dettaglio

di Giulio Mandara

L’attesissima reflex full frame erede della D700 eredita le maggiori novità tecnologiche introdotte con la D4, come il video Full-HD con controllo fine dell’audio, la registrazione di video non compressi, la riprogettazione del layout comandi, i sensori AF e di espsosizione perfezionati. Disponibile anche una versione senza filtro antialias.Dopo mesi (per non dire anni) di rumors la Nikon D800 è finalmente ufficiale, e ora capiamo anche perché Nikon ha atteso tanto

ad annunciarla: le novità sono numerose, e s o p r a t t u t t o r i p r e n d o n o in gran parte quelle viste nella top di gamma pro fes s iona le Nikon D4, a n n u n c i a t a q u a l c h e settimana fa.

SENSORE DA 36 MEGAPIXEL La D800 è una reflex full frame con sensore CMOS da 36,3 Megapixel, pensata per competere anche con le reflex medio formato: la conversione del segnale è a 14 bit, l’elaborazione a 16 bit, la lettura del segnale a 12 canali e la sensibilità va da 100 a 6400 ISO, estensibile a 50 e 25600. Per quanto riguarda la velocità, i valori dichiarati sono 0,12 s per

l’avvio, 0,04 s per lo scatto successivo, e la raffica a 4 fps in pieno formato, 5 fps usando il formato DX, 6 fps in formato DX con l’aggiunta della batteria supplementare. GRANDE CONTROLLO SUI VIDEO L’altro caposaldo della D800 sono i filmati: come sulla D4, sono in Full-HD, disponibili a diversi frame rate (30, 25, 24 fps) e fino a 60p in HD; per la prima volta per Nikon è possile riprendere in Full-HD anche sul formato ridotto DX; la durata massima è sempre 20 min. Si possono collegare le cuffie, il microfono esterno e i registratori audio lineari PCM. Soprattutto, si possono registrare i filmati in formato non compresso con registratori e monitor esterni, senza sovrapporre le informazioni che restano visualizzate nel monitor della fotocamera. Ci sono anche nuovi pulsanti anteriori per il controllo dell’apertura del diaframma, e infine si possono inserire degli indicatori durante la registrazione dei filmati per trovarli più facilmente in fase di editing. AF ED ESPOSIZIONE PIÙ PRECISI Sono stati perfezionati il sensore di esposizione RGB, da 86.000 pixel, che migliora il rilevamento della scena e il riconoscimento dei volti anche attraverso il mirino ottico, e il sistema AF (per esempio il tracking 3D). L’AF è impostabile a 9, 21 o 51 punti, configurabili anche singolarmente, e l’AF funziona anche in luce scarsa (fino a -2 EV a 100 ISO) e con diaframmi fino a f/8, con 11 sensori attivi e 15 sensori attivi con aperture tra f/5.6 ed f/8. E anche qui, come sulla D4, la selezione dell’area AF è possibile senza staccare l’occhio

dal mirino. g

APPROFONDIMENTI NIKON D800

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APPROFONDIMENTI NIKON D800

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LAYOUT RIPROGETTATO Il corpo macchina è in lega di magnesio, con guarnizioni in gomma, protetto contro polvere e umidità e dichiarato pesante il 10% in meno della vecchia D700; l’otturatore è testato per 200.000 cicli, dotato di un sistema di autodiagnostica, e quando resta sollevato a lungo per la ripresa video si attiva una modalità di risparmio energetico. È stato riprogettato il pulsante di scatto, e la disposizione dei comandi, per esempio il selettore del modo di scatto e i 4 pulsanti per controllo ISO, WB, e qualità i m m a g i n e sono spostati nella parte superiore a sinistra. E c’è un pulsante dedicato per il controllo dell’immagine ( n i t i d e z z a , sa tu raz ione tonalità) e uno al bracketing, senza passare dai menu. Il mirino è in prima di vetro e contiene le cornici per usare diversi formati di ritaglio delle immagini: 5:4 e 1:2x oltre al formato DX. Il monitor è da 3.2” con 921.000 pixel e l’immagine vi può essere ingrandita 46 volte. La batteria promette una durata sufficiente per 850 immagini o 60 minuti di video in live view. Ci sono due slot per schede di memoria (CF UDMA 7 ed SD compatibili SDXC e UHS-1 e la connessione USB 3.0. EDITING IN CAMERA La D800 infine propone il controllo creativo

in-camera, per esempio l’HDR con estensione della gamma dinamica fino a 3 EV, la realizzazione di video in time lapse, con accelerazione da 24 a 36000 volte, il controllo fine del bilanciamento del bianco anche sul monitor, e sono disponibili opzioni di ritocco in-camera. Per la prima volta è anche possibile controllare il rapporto tra ISO e tempo di posa in base all’obiettivo usato. Nel listino la scheda tecnica completa. Il prezzo della D800 per l’Italia non è annunciato, ma dovrebbe essere attorno ai 2800 Euro.

V E R S I O N E S E N Z A FILTRO ANTI ALIAS La D800 sarà d i s p o n i b i l e anche nella v a r i a n t e D800E, senza filtro antialias, che consente di registrare i m m a g i n i con nitidezza e dettaglio a n c o r a

superiori, a pena però di avere effetto moiré e falsi colori. Per il resto i due modelli sono identici. Questo modello è indicato per la fotografia di studio o di paesaggio. Il problema dell’aliasing e del moiré può essere ridotto in postproduzione scattando in Raw e lavorando col software (opzionale) Capture NX2. La versione E avrà un prezzo più alto della D800 normale.

suggerito da: Kristian Ramella

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APPROFONDIMENTI

18 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

La storia della Fotografia a partire da “Le origini 1839–1890”

Tra gli scorci custoditi a Palazzo Incontro con la mostra romana di Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole c’è anche la Veduta dalla finestra di Le Gras (View from the Window at Le Gras), realizzata da Nicéphore Niépce nella natia Saint-Loup-de-Varennes nel 1826 (1927), con una camera oscura su un foglio di bitume delle dimensioni 20×25 cm, dopo un’esposizione di circa 8 ore. Lo scatto (si fa per dire) considerato la più antica fotografia mai prodotta, ha risvegliato il naturale desiderio di rispolverare vecchie immagini di pionieri e quella intensa e avvincente storia della fotografia che ha ancora così tanto da svelare e insegnare.A questo proposito tra le tante fonti e risorse alle quale ricorrere, arriva anche il nuovo progetto editoriale intrapreso da Unicredit/Skira che si propone di raccogliere tutto in quattro volumi, a partire da La Fotografia - Le origini 1839–1890 (vol. 1) coordinato e curato da Walter Guadagnini, per le 304 pagine dell’edizione (€ 60.00) italiana, inglese e tedesca che potete sbirciare nel promo in versione pdf sfogliabile on line (http://youblisher.com/p/147395-la-Fotografia/).

Una corposa raccolta di testi dedicati a

mostre, libri, eventi, protagonisti, glossario, bibliografia, tavole sinottiche, monografie e ovviamente tante immagini che hanno contribuito a costruire, influenzare e far crescere il nostro immaginario iconografico, a partire dai dagherrotipi di Louis-Jacques-Mandé

Daguerre, e le stupefacenti immagini di Henry Peach Robinson (come Fading Away e Little Red Riding Hood, 1858 scelto per la copertina), che proseguirà con un secondo volume dedicato a Una nuova visione del mondo 1891-1940; un terzo Dalla Stampa al Museo 1941-1980; e un quarto dedicato a L’età contemporanea 1981-2010.Un po’ di storia scorre anche nel video che segue, con i contributi di pionieri del calibro di Hippolyte Bayard, Oscar Gustave Rejlander, Henry Peach Robinson, Lewis

Carroll, F. Holland Day, Lejaren A. Hiller, Ralph Bartholomew, Jr., Ralph Eugene Meatyard, Cindy Sherman, David Levinthal, Joel Peter Witkins, Teun Hocks, Gregory Crewdson, Kahn and Selesnick.

suggerito da: Davide Melchionna

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RECENSIONI LIBRI

19 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

E qualcosa rimaneNicoletta Bortolotti

Non ho bisogno del tuo amore. Sembra dire questo Viola, con gli undici anni di silenzio che l’hanno divisa dalla sorella Margherita, compagna di un’infanzia ormai troppo lontana. Un’infanzia di ginocchia sbucciate, risate e mille giochi inventati insieme per non vedere la tristezza della mamma e le assenze del papà, nella Milano dei concerti di Vecchioni, delle canzoni di Ornella Vanoni e delle Feste dell’Unità, dove mamma e papà si baciavano, cantavano, litigavano e si baciavano ancora. Ma oggi, dopo tutti questi anni, Viola ritorna: la sorella più piccola, quella che non aveva mai paura del buio, che baciava gli sconosciuti e si innamorava del vento, libera e generosa di sé come Bocca di Rosa, è tornata per chiedere alla sorella più grande di passare un giorno al mare, loro due sole. Per raccontarle finalmente il segreto che l’ha tenuta così a lungo lontana. E dimostrarle che un amore da lontano non è un amore da meno. Con una scrittura cristallina, Nicoletta Bortolotti racconta una storia di famiglia agrodolce e delicatissima. La storia di un

amore assoluto, e di un’infanzia che se n’è andata in punta di piedi, senza voltarsi ad aspettare. Un romanzo di un’intensità straordinaria, ma lieve e incantato come una bolla di sapone.

Sperling & Kupfer, 192 pagine, marzo 2012

Dizionario delle cose perduteFrancesco Guccini

Dalle osterie fuori porta alle braghe corte che oggi nessun ragazzino è più costretto a portare, dal fumo libero nei cinema ai telefoni in duplex, dalla macchina da scrivere ai taxi verdi e neri che quasi nessuno ricorda più, dalle linguette per aprire le lattine agli odori - non ancora coperti dallo smog globale - che animavano ogni angolo delle città: con un poco di nostalgia, ma soprattutto con tutta l’energia e la poesia della sua prosa, Francesco Guccini rivolge il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di tutti, ma che rischia di andare perduto. Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l’archeologia “vicina” di noi stessi commuove, diverte e parla di come siamo diventati.

Mondadori, 108 pagine, febbraio 2012

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RECENSIONI FILM

20 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

Suddendly, last winter (Improvvisamente, l’inverno scorso)Gustav Hofer e Luca Ragazzi

Regia di Gustav Hofer e Luca Ragazzi.Genere Documentario, produzione Italia, 2007.

“Improvvisamente, l’Inverno Scorso” racconta la storia di Luca e Gustav, una coppia che sta insieme da otto anni, e di quello che gli è successo improvvisamente l’inverno scorso, quando un’ondata inaspettata di omofobia ha sconvolto la loro quotidianità. A Febbraio, dopo mesi di discussioni, il governo Prodi – come da programma - ha presentato una proposta di legge per le unioni civili estesa anche alle coppie omosessuali e da lì è partita un’offensiva mediatica e politica di proporzioni inaspettate. Il paese si è così diviso tra chi era a favore dei Di.Co. (il nome del disegno di legge) e chi gli sparava contro. Con un disagio crescente nei due protagonisti, il film registra, non senza ironia, mesi di polemiche sterili, strumentali e attacchi gratuiti. Quello che ne

viene fuori è un quadro poco edificante, e alquanto contraddittorio, del Belpaese.

Italy: Love it or leave itGustav Hofer e Luca Ragazzi

Regia di Gustav Hofer e Luca Ragazzi.Genere Documentario, produzione Italia/Germania, 2011.

Luca e Gustav sono una coppia di ragazzi italiani che di recente ha assistito all’esodo di molti amici, loro coetanei, che hanno deciso di lasciare l’Italia per mete come Berlino, Londra o Barcellona: persone creative che non vedono un futuro in questo Paese. Anche Gustav crede che andarsene sia la cosa migliore da fare, mentre Luca vuole convincerlo che l’Italia è ancora un Paese pieno di buoni motivi per restare, di persone appassionate che ogni giorno conducono una battaglia silenziosa perché le cose possano cambiare. Prima di prendere una decisione definitiva, si danno sei mesi per capire se è ancora possibile tornare a innamorarsi dell’Italia. Decidono di compiere un viaggio, a bordo di una vecchia Fiat 500, su e giù per lo stivale. Scopriranno un Paese diviso e contraddittorio ma sull’orlo di un cambiamento.

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RECENSIONI ATTREZZATURA

21 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MARZO 2012

Canon 24-70mm, 24mm e 28mm: ecco le nuove versioni

La Canon ha aggiornato tre lenti del suo catalogo, il Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM, il Canon EF 24mm f/2.8 IS USM ed

infine il Canon EF 28mm f/2.8 IS USM. Il Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM è stato completamente riprogettato per migliorare le già ragguardevoli prestazioni ottiche, ed è stato ridotto di dimensioni di circa 10mm, per renderlo più facilmente trasportabile. È stato anche aggiunto un blocco zoom nella

posizione grandangolare, in modo che non si muova durante il trasporto.

Ma le vere novità le troviamo nei due fissi. Infatti sia il il Canon EF 24mm f/2.8 IS USM che il Canon EF 28mm f/2.8 IS USM beneficiano dell’aggiunta del motore ultrasonico, che promette una messa a fuoco veloce e silenziosa. Abbiamo poi un primato tra i fissi grandangolari, ovvero la stabilizzazione. Infatti solitamente la stabilizzazione non si abbina di logica a focali per le quali il tempo di sicurezza si aggira intorno ad 1/25s oppure 1/30s.Dato che Canon dichiara la capacità del proprio sistema IS intorno ai 4 stop, vorrebbe dire che con i suoi fissi grandangolari possiamo

scattare con un certa tranquillità a mano libera fino a 1/2s. Ottimo se fotografiamo paesaggi o architettura, meno interessante se fotografiamo persone, dove il tempo di sicurezza dovrebbe essere sempre superiore ad 1/60s, indipendentemente dal tipo di focale usata.Canon non ha ancora annunciato la data di commercializzazione ed il prezzo di lancio di queste tre nuove lenti.

Davide Melchionna

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Irene Casu(La foto è stata scelta tra quelle inviate al gruppo di Fotografando Torino)

LA FOTO DEL MESE

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CALENDARIO

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AppuntamentiMartedì 6 Marzo, alle ore 19, inaugurazione mostra fotografica

“Photographic Pictures”c/o Diwan Café, via Beretti 15/c, Torino

Per informazioni: visit the WAKE UP page on Facebook

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Fino al 9 Marzo, mostra fotografica“Ricordo di Renato Fioravanti”

c/o Galleria FIAF - via Pietro Santarosa 7, TorinoPer informazioni: +39 011.5629479 - [email protected] - www.galleriafiaf.org

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Fino al 24 Marzo, mostra fotografica di Ralf Kaspers“Fotografie”

c/o GAS Art Gallery - via Cervino 16, TorinoPer informazioni: +39 011.1970003 - [email protected] - www.gasart.it

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Fino all’8 Aprile, mostra fotografica di Josef Koudelka“Traces”

c/o Fondazione Merz - via Limone 24, TorinoPer informazioni: +39 011.19719437 - [email protected] - www.fondazionemerz.org

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Fino al 15 Aprile, mostra fotografica di Renato D’Agostin“Tokio untitled”

c/o PHOS - via Giuseppe Garibaldi 35, Chieri (TO)Per informazioni: +39 011.7604867 - [email protected] - www.phos-sito.eu

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Fino al 8 Maggio, mostra fotografica“Wildlife - Photographer of the year 2011”

c/o Forte di Bard - Bard (AO)

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FOTOGRAFANDO TORINO [email protected]

Responsabile editoriale:Stefano Scaramuzzo

[email protected]

Co-redattori magazine:Davide Melchionna

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In copertina: la modella Marta, fotografata da Davide Melchionna, durante il I° Book “On stage”

Mensile a cura degli amici del progetto fotografico. Potete inviare i vostri articoli a: [email protected].

Questo mensile non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001.

Finito di editare il 27 febbraio 2012.Fotografando Torino Magazine è pubblicato mensilmente online tramite il portale Issuu.com

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TWITTER.COM/FOTOTORINO

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FOTOGRAFANDO TORINO RIENTRA NEI PROGETTI CULTURALI DELL’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE LA CAROVANA DEI SOGNI

Nasce il 4 aprile 2011, dall’esperienza maturata in tanti anni di volontariato nel campo dell’educazione e dello sport, per dare un sostegno concreto alle famiglie e ai ragazzi, durante l’arco dell’intera giornata.L’Associazione si rivolge principalmente ai bambini dai 3 ai 15 anni (anche con lievi disabilità), ma prevede attività anche per gli stranieri, le donne e gli anziani.L’Associazione non persegue scopi di lucro e non discrimina in base a sesso, religione, razza, condizioni socio-economiche e si ispira e conforma ai principi dell’associazionismo di promozione sociale di cui alla legge 383/2000 (estratto dall’articolo 5 dello Statuto.)E’ iscritta al Registro Provinciale delle Associazioni senza scopo di lucro (dati in attesa di registrazione) ed ha ricevuto il Patrocinio della Provincia di Torino.Codice Fiscale: 97741040014

L’Associazione persegue i seguenti scopi:- offrire un sostegno giornaliero alle famiglie nell’organizzazione quotidiana delle attività dei propri figli;- svolgere attività ludiche, culturali e sportive extrascolastiche;- offrire ai propri soci e affiliati, corsi e progetti che favoriscano la crescita individuale e collettiva delle persone;- la promozione delle attività culturali, delle sue forme espressive, della creatività e delle attitudini creative, degli spazi per l’espressione, la formazione, la creazione e fruizione culturale;- l’organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, nonché la gestione diretta di servizi e/o strutture ricettive quali ostelli, camping e case per ferie, il tutto ai sensi delle normative vigenti in materia. La scelta del nome dell’associazione è motivata dalla convinzione che la vita sia un viaggio da affrontare insieme, soprattutto in una fascia d’età difficile come l’adolescenza, e desideriamo che tutte le nostre attività si svolgano in ambienti magici, giocosi e rilassanti.

Puoi sostenere la nostra Associazione con una donazione tramite:

Bonifico Bancario Intesa SanpaoloIBAN: IT 17 B 03069 67684 510321558616

Contanti presso la sede dell’Associazione

Acquistando i gadget dell’associazione: spille, magliette, adesivi

Tesserandoti* per l’anno associativo 2011/2012:Socio ordinario: 15 euro

Socio sostenitore: 25 euroSocio benefattore: offerta libera

*La tessera associativa ha valore annuale, dal 1° settembre al 31 agosto ed è comprensiva di copertura assicurativa.