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Facciamo Centro Periodico del Centro Diurno per persone con disabilità “Villa San Francesco Anno II - N. 7 Ottobre—Dicembre 2016 Da sempre nei nostri laboratori lavoriamo per proporre degli oggetti che poi vengono esposti nei nostri mercatini o nelle occasioni aperte al pubblico. Quest’anno nel consueto merca- tino allestito all’Ospedale di Camposampiero abbiamo dato nuova vita al modo di esporre: sempre mantenendo l’idea del- la semplicità e del riciclo sono stati recuperati dei bancali di legno e pitturati di bianco e grigio. Quando abbiamo visto il risultato finale siamo stati proprio soddisfatti!!! Se non riuscite a passare vi aspettiamo al nostro Centro quando volete! “ECCO, QUELLO CHE NON HO TE LO DONOPrendo spunto dalla frase, che abbiamo posto all’interno del biglietto di auguri fatto pervenire a familiari e amici, per questa breve riflessione in oc- casione dell’uscita del settimo numero nostro periodico in prossimità del Natale. La dis-abilità non di rado è vista come non-abilità, come mancanza, come assenza di qualcosa. Allora vogliamo sia proprio così: “Ecco, quello che non ho te lo dono”. Questo è il nostro regalo di Natale e il nostro augurio. A tutti coloro che leggeranno questi articoli e prenderanno visione delle foto che li accompagnano vogliamo regalare ciò che siamo, le nostre dis-abilità, i nostri limiti, carenze, povertà. Forse, anche attraverso le pagine di “Facciamo Centro”, si potrà scorgere, invece, una ricchezza, una effervescen- za, un benessere che possono diventare, speriamo, contagiosi. E, per concludere, la riflessione di Alessandro Manzoni da cui ho tratto ispi- razione: “Regala ciò che non hai… Occupati dei guai, dei problemi del tuo prossimo. Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino. Regala agli altri la luce che non hai, la forza che non possiedi, la speranza che senti vacillare in te, la fiducia di cui tu sei privo. Illuminali dal tuo buio. Arricchi- scili dalla tua povertà. Regala un sorriso quando tu hai voglia di piangere. Produci serenità dalla tempesta che hai dentro. “Ecco quello che non ho te lo dono”. Questo è il tuo paradosso. Ti accorgerai che la gioia a poco a poco entrerà in te, invaderà il tuo essere, diventerà il tuo essere, diventerà vera- mente tua nella misura in cui l’avrai regalata agli altri” Il Coordinatore Fabiano Prevedello

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Facciamo Centro

Periodico del Centro Diurno per persone con disabilità “Villa San Francesco Anno II - N. 7 Ottobre—Dicembre 2016

Da sempre nei nostri laboratori lavoriamo per propo rre degli oggetti che poi vengono esposti nei nostri mercatin i o nelle occasioni aperte al pubblico. Quest’anno nel consue to merca-tino allestito all’Ospedale di Camposampiero abbiam o dato nuova vita al modo di esporre: sempre mantenendo l’ idea del-

la semplicità e del riciclo sono stati recuperati dei bancali di legno e pitturati di bianco e grigio. Quando abbiamo visto il risultato finale siamo stati proprio soddisfatti!!!

Se non riuscite a passare vi aspettiamo al nostro Centro

quando volete!

“ECCO, QUELLO CHE NON HO TE LO DONO” Prendo spunto dalla frase, che abbiamo posto all’interno del biglietto di

auguri fatto pervenire a familiari e amici, per questa breve riflessione in oc-

casione dell’uscita del settimo numero nostro periodico in prossimità del

Natale.

La dis-abilità non di rado è vista come non-abilità, come mancanza, come

assenza di qualcosa. Allora vogliamo sia proprio così: “Ecco, quello che non

ho te lo dono”. Questo è il nostro regalo di Natale e il nostro augurio.

A tutti coloro che leggeranno questi articoli e prenderanno visione delle foto

che li accompagnano vogliamo regalare ciò che siamo, le nostre dis-abilità, i

nostri limiti, carenze, povertà. Forse, anche attraverso le pagine di

“Facciamo Centro”, si potrà scorgere, invece, una ricchezza, una effervescen-

za, un benessere che possono diventare, speriamo, contagiosi.

E, per concludere, la riflessione di Alessandro Manzoni da cui ho tratto ispi-

razione: “Regala ciò che non hai… Occupati dei guai, dei problemi del tuo

prossimo. Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino. Regala

agli altri la luce che non hai, la forza che non possiedi, la speranza che senti

vacillare in te, la fiducia di cui tu sei privo. Illuminali dal tuo buio. Arricchi-

scili dalla tua povertà. Regala un sorriso quando tu hai voglia di piangere.

Produci serenità dalla tempesta che hai dentro. “Ecco quello che non ho te

lo dono”. Questo è il tuo paradosso. Ti accorgerai che la gioia a poco a poco

entrerà in te, invaderà il tuo essere, diventerà il tuo essere, diventerà vera-

mente tua nella misura in cui l’avrai regalata agli altri”

Il Coordinatore

Fabiano Prevedello

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UNA GITA IN CENTRO CITTA’

I primi di novembre noi con Denis, Ornella, Sabrina, Graziella, Monia e Luisa siamo an-dati a Padova in gita. Abbiamo fatto una co-sa nuova: siamo andati in centro con il tram. Abbiamo preso i biglietti, siamo sali-ti e lo abbiamo timbrato. Siamo partiti in pochi ma pian piano il tram si riempiva. Ar-rivati in centro siamo scesi e siamo andati a vedere la mostra di dinosauri finti e ve-ri. Ce n’erano di più piccoli e uno di gran-dissimo di 38 metri!!! Leggendo le spiega-zioni abbiamo saputo che esistevano dinosau-ri erbivori e dinosauri carnivori e alcuni erano feroci come nei film! Finito il giro della mostra siamo tornati verso il centro nelle pi azze e ci siamo fermati a mangiare la pizza. Un’ altra passeggiata l’abbiamo fatta dopo il pranz o: abbiamo visto le bancarelle e tante cose belle da comperare. Piano piano ci siamo avviati ve rso la fermata del tram, però siamo saliti con più difficoltà perché era già pieno di gente. A rrivati alla nostra fermata abbiamo ripreso il pulmino e siamo rientrati al Centro. È stata una esperienza nuova e positiva che ci piacerebbe rifare…anzi la prossima volta ci piacere bbe andare a vedere una mostra di squa-li!!!

Da alcuni anni al venerdì proponiamo l’attività di Cineforum. Quando l’abbiamo pensata abbiamo voluto ricreare l’ambiente il più realistico possibile...ovvero abbiamo un maxischermo, i biglietti numerati e il controllore che li vidi-

ma (di solito è Nicola B.) e i pop-corn come merenda prima dell’intervallo. Viene proposto ogni 15 giorni perché un venerdì ci serve per scegliere il film con la commissione e fare il riassunto della trama. Guardiamo le recensioni su internet e facciamo una programmazione che possa rispecchiare i gusti di tut-ti. Una volta ogni tanto c’è un film “cult”, ovvero un grande classico. Con l’occasione della morte di Bud Spencer abbiamo voluto ricordarlo con il film “ALTRIMENTI

CI ARRABBIAMO”.

Per il Natale, invece, è stata organizzata una serata spe-ciale e mercoledì 13 siamo

andati al multisala The Space a Limena per vedere “SING” la sto-ria di un Koala che doveva salvare il suo teatro e lo fa organizzan-

do un concorso canoro con un grande premio!!!

La cosa bella oltre ad essere in un vero cinema mul-tisala è stata…

restare fuori a mangiare la pizza alla

pizzeria Greenwich lì vicino!

AL PARCO ETNOGRAFICO DI RUBANO PER PROVARE LE ANTICHE TRADIZIONI:

FACCIAMO IL PANE A PARTIRE DAL

CHICCO DI GRANO!

È stata una nuova esperienza che ci è stata proposta in questo luogo particolare: infatti fanno rivivere le vecchie tradizioni e tra queste la panificazione. Si è macinato il chicco di grano

con un mulino a mano e poi si è impastato e come per magia alla fine si è potuto gustare il pane ancora caldo!

Il profumo e l’espe-rienza nuova ha la-sciato segno nei no-stri ricordi e...nella

nostra pancia!!!

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Un’ uscita speciale…. Con il gruppo di Beauty Farm abbiamo organizzato 2 turni (il martedì e il giovedì) per una uscita...molto speciale! Grazie alla disponibilità di due parrucchiere professioniste siamo andate in un vero salone di bellezza a tagliarci i capelli e a farci una bella piega prima delle feste natalizie.

Sara e Elisabetta hanno chiesto una speciale acconciatura e la parrucchiera Loredana (sorella di Andrea D.) le ha subito ac-contentate proponendo a Sara il frisee mentre a Betta dei ca-pelli mossi a boccoli. Sara racconta che tutto sembrava un sogno, un bel massaggio alla cute e una bellissima acconciatura, mentre Betta racconta quanto è stato bello fare due chiacchiere tra donne finalmente!!!!

Il giovedì siamo andati a Limena da Natascia, amica di Saba, dove alcune hanno anche tagliato i capelli: quando siamo tornate abbiamo voluto mostrare a tutti la nuova acconciatu-ra….pronte per le feste di Na-tale. Ci piaciuto così tanto che vorremmo tornare presto!

Sara, Angela, Rossana, Betta

Musica, canto gioia, comunità, grinta ed emozioni...questi gli ingredienti di SA(N)REMO FAMOSI il concorso cano-ro di karaoke per tutti gli appartenenti alla realtà della no-stra Fondazione che si è tenuto venerdì 7 ottobre 2016 presso il Chiostro degli Ulivi in sede centrale IRPEA. Baciati dal sole più di cinquanta cantanti (singoli e gruppi) si sono succeduti per eseguire una trentina di canzoni. Noi di Villa San Francesco abbiamo portato il nostro prezio-so contributo considerate le innumerevoli prove che faccia-mo ogni venerdì pomeriggio...purtroppo non ha vinto nes-

suno ma l’entusiasmo che abbiamo messo nel partecipare ha reso tutto meraviglioso! Se volete vedere tutte le foto dell’evento visitate la pagina Facebook della Fondazio-

ne IRPEA—Settore Disabilità!

SA(N)REMO

FAMOSI

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La festa quest’anno è stata anticipata di un giorno ma questo non ha frenato il nostro entusiasmo! Come ogni anno kili e kili di castagne sono state arrostite dalla pazienza e dedizione dei volontari “Amici dell’IRPEA”, con una novità in più: un motorino che faceva gi-rare le castagne automaticamente!!!

Oltre a patatine, salatini e bibite c’erano anche le pa-tate americane e il vin brulè!

Ogni unità ha pensato a dei gio-chi da proporre agli ospiti e per passare il tempo che mancava al pranzo. Ci si poteva divertire con un memory gigante con i fiori e le bombe, poi c’era un gioco ad in-castro tipo puzzle, un gioco con la musica e il mitico Forza 4 e tris gigante.

Sono arrivati amici dagli altri Centri e anche il nostro vecchio compagno Enrico era pronto per festeggiare il suo complean-

no che è proprio l’11 novembre!

Il dolce ha potuto soddisfare tutti i pala-ti...infatti essendo così grande rispecchia proprio il messaggio di poter condividere da un grande biscotto a forma di cavallo un pic-colo pezzettino ad ognuno!

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Giovedì 17 novembre è stata la data scelta dal gruppo di animazione spirituale per conse-gnare i pacchi alimentari alla Caritas dei parrocchiani di San Pietro e Paolo. La Caritas raccoglie tutti i pacchi donati da perso-ne sensibili che abitano nel territorio circostante. Tutti gli ali-menti raccolti vengono suddivisi per categorie: pacco colazione, pacco pranzo, pacco cena. Quando una famiglia o una persona in difficoltà chiede aiuto gli viene dato ogni pacco per 2 volte al me-se.

Per ringraziare il nostro Centro verranno esposti 2 cartelloni nelle S. Messe delle due parrocchie.

Avevamo interesse a sapere come aiutano le persone con difficoltà economiche: Paola ci ha spiegato che per quanto riguarda i vestiti vengono raccolti dal gruppo Missio-nario – il Gruppone - e a Rustega c’è un grande capannone dove chi ha bisogno può prendere quello che gli serve dando un contributo simbolico (1 o 2 euro al pezzo). Nel magazzino sulla strada statale an-dando verso Padova recuperano e sistemano anche mobili vecchi sempre destinati alla vendita. Sabrina ha chiesto se fanno anche accoglienza ai profughi, quelli che arrivano con i barconi e sono senza casa: attualmente ospitano 3 persone inserite nella comunità a Casere e nella canonica.

Con tutti i soldi raccolti finanziano attività in Brasile e Ecuador.

Con questa iniziativa noi ci sentiamo di col-laborare con questa realtà del nostro territo-rio e vogliamo cercare di fare sempre di più!

Rossana e Renato

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Giovedi 15 dicembre è stato un giorno speciale: abbiamo partecipato alla giornata di auguri organiz-zata dai Centri Diurni e le Comunità alloggio dell’I.R.P.E.A.

Noi di Villa San Francesco siamo stati i protagonisti con la prima esibi-zione dello spettacolo Teatrale del gruppo “Davanti le quinte” intitolato L’ALBERO (ispirato a un racconto di Shel Silverstein). Non ci aspettavamo uno spettacolo così bello, coinvolgente e divertente. I nostri amici hanno interpretato benissimo le proprie parti e abbia-

mo scoperto che dietro alle loro maschere si nascon-de un attore in crescita.

Denis, che è il coordinatore del gruppo teatro, ha raccontato che la preparazione è durata circa 2 an-ni ma i risultati hanno dato prova che impegnandosi si raggiungono traguardi eccezionali.

L’albero è il CENTRO della storia: prende vita, dona tutto ciò che può e sa essere silenziosamente vicino alla persona che cresce. Nell’occasione del Natale l’albero è proprio un simbolo irrinuncia-bile, a ricordarci quanto amore può circondare le persone e a quan-ta luce può trasmettere.

Dopo lo spettacolo immancabili i canti di Natale con i cori del Santa Rosa e del San Giuseppe coordinati dal direttore d’orche-stra Marino e accompagnati dalla voce della nostra Saba. Questo ha reso tut-

to molto gioioso e ha portato all’ora del pranzo in un attimo: anche se un po’ stret-

ti abbiamo mangiato bene in compagnia.

Ora ci attende il rito della Messa che sarà martedì 20 dicembre: con il gruppo di Animazione Spirituale stiamo concludendo le pre-ghiere e la scelta delle letture, mentre nei pomeriggi iniziano le prove dei canti.

Ogni anno attendiamo questo momento perché ci ricorda che il Natale rinasce dentro ad ognuno di noi e, anche se a volte la tristezza ci avvolge, sappiamo che avere un momento per stare insieme a fare

festa rinnova la forza per affrontare tutti gli altri giorni.

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La ricetta del mese

Spazio poetico della vita … a cura di Nicola Bellotto

Il tronchetto di Natale è un dolce tipico natalizio di origine francese e rappresenta un ceppo di legno, che per molti paesi nord

europei è un vero simbolo delle feste. A sostegno di questo significato simbolico, la tradizione racconta che ogni famiglia prima

dell'inverno scelga un ceppo che conserverà fino alla sera della vigilia, quando verrà messo nel camino per riscaldare simbolica-

mente il bambin Gesù. Nel corso degli anni il tronchetto ha guadagnato grande fama ed apprezzamento anche in Italia, tanto da

farlo diventare uno dei dolci più amati e ricercati.

INGREDIENTI NECESSARI:

180 gr. di zucchero

100 gr. i zucchero a velo

150 gr. d i farina

4 albumi d’uovo

5 tuorli d’uovo

150 di burro

350 gr. di crema di castagne

300 di cioccolata fondente

30 gr. di cacao amaro

sale e rum quanto basta

Lavorare 4 tuorli d'uovo, 150 g di zucchero, 50 g di burro sciolto, in modo da ottenere una crema, montare a neve gli albumi ed

unirli alla crema preparata in precedenza aggiungendo anche un pizzico di sale. Stendere uno strato di carta forno imburrata su di

una teglia e versare il composto preparato sulla teglia. Livellare aiutandosi con una spatola fino a formare un quadrato. Cuocere in

forno caldo a 180 °C per un quarto d'ora: trascorso tale tempo rovesciare il biscotto ottenuto su di un canovaccio pulito e bagnato.

Preparare una crema con 50 g di burro morbido, 30 g di zucchero, 1 tuorlo, cacao, rum e crema di castagne. Stendere questa cre-

ma sul biscotto, formare un rotolo avvolgendo il biscotto, riporlo in freezer per 1 ora avvolto nel canovaccio. Sciogliere il cioccolato

a bagnomaria, aggiungere 50 g di burro morbido, amalgamare bene e lasciare intiepidire. Una volta tolto il rotolo dal freezer met-

terlo sul vassoio di portata: tagliare le due estremità in modo da unirle al tronco e formare due rami sporgenti, ricoprire il tutto con

la crema al cioccolato preparata in precedenza. Con l'aiuto di una forchetta disegnare le venature tipiche di un tronco di legno sulla

crema al cioccolato. Il tutto può essere decorato con agrifoglio, o decorazioni di marzapane ritagliate a forme tipiche natalizie, o

bacche, o meringhe….

BUON PRANZO DI NATALE! Gregorio Beltrame

Un augurio speciale a voi e alle vostre famiglie da tutta la redazione di “Facciamo...Centro!

Ci trovate in:

Via Bonora, 12

35012 Camposampiero (PD)

Per contattarci:

Tel./fax 0495793696

e-mail: [email protected]

www.irpea.it

La Redazione: Nicola Bellotto, Sabrina Carra-ro, A. M., Maria Biliato, Marco De Conto, Elisabetta Mazzonet-to, Sara Barban, Gregorio Bel-trame, Cavinato Paola, Angela Ruzzon, Erika Lambranzi, Rossa-na Dorio, Massimo Fantinato … … con Marta Cappellini, Matteo Santinello, Viviana Cardin, Sa-brina Libralon

Hanno collaborato molte per-sone alla realizzazione di que-sto numero ognuno con i suoi ricordi e contributi di diverso genere...per paura di dimenti-care qualcuno non scriviamo il nome di nessuno!!!

www.affarinostri.it

Sabrina Carraro 6 ottobre

Ornella Ruffato 13 ottobre

Monia Tonello 14 ottobre

Dario Frasson 19 ottobre

Nicola Bellotto 28 ottobre

Enrico Giora 2 novembre

Sergio Bortoletto 3 novembre

ABBIAMO CANTATO TANTI AUGURI A TE A …. Alessandra Nalon 9 novembre

Martina Scattolon 25 novembre

Erika Lambranzi 2 dicembre

Gregrorio Beltrame 5 dicembre

Maria Luisa Malvestio 19 dicembre

Lucia Forese 21 dicembre

Simonetta BIasucci 22 dicembre

Massimo Fantinato 22 dicembre

www.irpea.it

Venite a trovarci nella nostra pagina internet: cerca:

Fondazione IRPEA

Anche quest’anno l’Antica Fiera di Arsego ci ha

accolti fra le sue bancarelle e lo

stand gastronomico!

Tra i banchi di scuola per insegnare la ceramica

Per due venerdì nel mese di novembre siamo andati con il gruppo di ceramica ad incontrare le classi elementari della scuola Marconi

di Roncaglia di Ponte San Nicolò in provincia di Padova.

Con loro abbiamo costruito delle medaglie con la creta.

Insieme agli operatori abbiamo spiegato ai ragazzi come si lavora la creta. Matteo e Sara hanno spiegato a tutti i vari passaggi per costruire le medaglie, il più faticoso è quello di stendere la sfoglia con il mattarello per poi ricavarne dei cerchi perfetti fatti con le for-mine. Infine i ragazzi delle scuole li hanno decorati come più gli piacevano con l’utilizzo dell’ingobbio. Nella seconda parte delle due giornate, dopo il duro lavoro, è arrivato finalmente il “piacere” di gustare un pranzo in compagnia dei volontari dell’associazione “Un ponte sul domani”.

Sara ci racconta che questa esperienza è stata molto bella perché ha potuto conoscere nuove persone e fare amicizia con tanti bam-

bini.

Tomas ci racconta che questa esperienza è stata bellissima e final-mente ci siamo messi alla prova anche noi perché non è facile in-

segnare agli altri la ceramica!!!

Sara, Paola, Tomas e Viviana

C’è chi lascia la strada vecchia per la nuova...

Salutiamo con affetto Roberta, una giovane operatrice cresciuta con noi, che da ottobre ha iniziato a lavorare nelle comunità allog-gio dell’IRPEA.

Salutiamo e ringraziamo Marco Agostini che

ci ha accompagnato in questi ultimi mesi!