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DOSSIER IOT 34 1 I* NTERNET DELLE COSE le opportunità del mondo connesso DI CECILIA CANTADORE E STEFANIA PELLUCCHI La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 07/01/2016 Pag. 34 N.46 - dicembre 2015 Digitalic diffusione:14504 tiratura:15000

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DOSSIER IOT

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1 I *

NTERNET DELLE COSEle opportunità del mondo connesso

DI CECILIA CANTADORE E STEFANIA PELLUCCHI

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

07/01/2016Pag. 34 N.46 - dicembre 2015 Digitalic

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E POTENZIALMENTERIVOLUZIONARIO INOGNI AMBITO, L'IOT

STA TRASFORMANDOL'INDUSTRIA,

IL MANIFATTURIEROE LA LOGISTICA.

ECCO QUALI SVILUPPIRISERVA IL FUTURO,

IN ITALIA, TRAATTENZIONE

ALLA SICUREZZAE CONVERGENZA

DI SOFTWARE,HARDWARE E

SOLUZIONIEND-TO-END

L'Intemet of Things è una opportunità che ogni settore può coglieree ci sono progetti in questo senso nei campi più disparati. Abbiamochiesto ai principali player di aiutarci a fare il punto su quali sono isettori che già ne beneficiano, su cosa si dovrebbe investire e su comel'Italia abbia recepito la potenzialità di sensori e oggetti intelligenti. Unocchio di riguardo è stato dato al tema della sicurezza, ancora una voltaal centro del dibattito.

Quali sono i settori che stanno già beneficiando dell'IoT?La cosiddetta Industria 4.0 sta maturando e il suo punto di partenzaè proprio la possibilità di rendere interconnessi gli elementi dellafabbrica e tutti i processi produttivi, in modo che raccolgano escambino dati in rete così che i dati si possano trasformare ininformazioni spendibili, analizzabili, integrate anche con gli altri livellidell'impresa. Secondo Alberto Degradi, Infrastructure ArchitectureLeader, Cisco Italia, un'altra area in cui l'Internet of Things permette diinnovare molti processi e migliorare la qualità dei servizi offerti è quellalegata alle comunità intelligenti. Alberto Degradi sottolinea: "Moltodi ciò che si può realizzare nelle smart city è legato alla possibilitàdi connettere gli elementi che compongono 1 sistemi chiave per lagestione e il funzionamento efficace delle città, ad esempio rendendopiù intelligenti infrastrutture come quella idrica, l'illuminazionepubblica, la mobilità etc. C'è poi il terzo campo dell'energia: qui l'Italiaha un suo grande record, è il paese che ha più contatori smart al mondoche costituiscono una base importantissima su cui si sta sviluppandoun concetto di smart grid che certamente integra al suo interno lepotenzialità dell'Internet of Things".

Anche Valerio Rosano Country Manager ZyXEL CommunicationsItaly SRL, è convinto che i campi di applicazione siano estremamenteampi e svariati: dai sistemi d'automazione e automotive ai contatori dielettricità e gas, dai sensori e dispositivi elettromedicali indossabili eintelligenti per il controllo della salute agli "oggetti" domestici. Questiultimi rappresentano l'ambito di massimo sviluppo per FIoT. "Le SmartCar in particolare sono in rapida diffusione e le Smart City presto leseguiranno a ruota, trainate dal sistema di illuminazione intelligente. Letecnologie di comunicazione legate al mercato delle applicazioni sonoinvece ad appannaggio del Wireless, del Wi-Fi e del Bluetooth".Mika Majapuro, Product Marketing Director of Consumer Businessin F-Secure, dividerebbe FIoT in due categorie: applicazioni perl'industria e per l'ambiente domestico. "Dal punto di vista industrialegli esempi applicativi sono numerosi - racconta Majapuro - si pensiai distributori automatici che inviano alert quando devono essereriforniti o alle piazze che possono essere monitorate in remoto convideocamere e rilevatori di accessi. Tutti i settori legati alla produzionee alla manutenzione possono ottenere dallToT grandissimi benefici.Le applicazioni domestiche sono anch'esse numerose e generalmenteguidate dal risparmio sui costi di energia (si pensi a un termostatoconnesso a Internet), maggiore sicurezza (personale e dell'edificio),prodotti smart che semplificano la vita (un tipico esempio che vienefatto è la possibilità di accendere il forno mentre stai tornando a casa)".Come afferma Francesco Mari, Vice President Product and InnovationStrategy Internet of Things di SAP, siamo solo all'inizio: "Oggi tuttal'enfasi è concentrata sul tema della connettività, così come all'iniziodell'era di Internet l'attenzione era puntata sui software e sulleinfrastrutture che consentivano la connessione alla rete; gradualmenteperò si è passati a pensare a cosa si poteva fare una volta connessi e lì èiniziata la vera svolta". Lo stesso sta accadendo per FIoT: "Oggi siamoconcentrati sul connettere gli oggetti alla rete, un passo essenziale, mail futuro sta nell'immaginare e creare nuovi servizi, prodotti, modelli

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ALBERTO DEGRADI - CISCO

DANILO POCCIA -AMAZON WEB SERVICES

ALESSANDRO ANZILOTTICLOUDITALIA

CLAUDIO PANERAI - ACHAB

DAVID GUBIANI -CHECK POINT SOFTWARE

ENRICO PANICHELLI -HITACHI DATA SYSTEMS

PAOLA VISENTIN -RFID GLOBAL

di business grazie all'IoT. SAP è già attiva nella logistica, dove letturereali di ciò che accade nel mondo fisico permettono di ottimizzaretempi e costi: lo dimostrano i dati del porto di Amburgo che graziealla connessione dei sistemi ha segnato un incremento di utilizzodelTinfrastruttura del 20-50%. Un altro settore strategico è quellodella manutenzione degli asset: "Basare gli interventi su dati certisignifica poter fare una manutenzione più mirata, riducendo costie rischi". In questo ambito SAP collabora dal 2013 con Trenitalia,con cui ha elaborato un sistema di manutenzione non più basato sulchilometraggio, ma su specifici parametri relativi all'effettivo degradodi ogni componente, rilevati sfruttando i 5000 sensori presenti suinuovi treni.Paola Visentin, Marketing & Communication Manager in RPIDGlobal, racconta come "Rfid, Nfc e Bluetooth Smart (la tecnologiawireless conosciuta anche come Bluetooth Low Energy, Ble)intervengono così in questo scenario esprimendo performancedistintive quali l'acquisizione del dato in modo involontario, quindisenza alcun intervento umano, assegnando un'identità elettronicaunivoca all'oggetto/persona/processo rilevato e, nel caso del Ble,fornendo informazioni di localizzazione".

Quali settori, investendo, avrebbero i maggiori benefici?Alessandro Anzilotti, Cmo di Clouditalia, non ha dubbi: "Le smartcities sarebbero il luogo in cui questa tecnologia ha le più enormipotenzialità. L'IoT è uno strumento però applicabile alla maggior

parte delle aziende manifatturiere in cui i benefici principali sono lariduzione dei costi e la maggiore efficienza operativa. Infine il sistemasanitario potrebbero cambiare totalmente volto, conciliando sicurezza,efficacia e usabilità".Paolo Ciotti, Marketing Manager HP Italy, ha fornito un'analisidella situazione: "Possiamo considerare il 2014 un anno di svolta perl'Internet of Things, con molte aziende che si sono lanciate in questomondo innescando un circolo virtuoso di emulazione. Tra le areepiù promettenti, nel breve periodo, c'è il wearable, proprio per quellaimmediatezza di risposta alla crescente domanda di interconnessionedi tutto ciò che attiene alla persona (un esempio tra i tanti: unallenamento fisico efficace e in linea con le individuali esigenzefisiologiche e biologiche, unito a un regime dietetico controllato). Ma èanche vero che si stanno realizzando i primi progetti di efficientamentodello smart manufacturing, della smart factory e della smartagricolture".Una visione a lungo termine arriva poi da Enrico Panichelli,Business Development and Consulting Social Innovation SolutionsHitachi Data Systems: "I maggior benefici nel futuro arriverannodall'integrazione tra IT (Information Technology) e OT (OperationalTechnology). Non si tratta di qualcosa che riguarda un solo settore,ma della capacità reale di connettere in modo intelligente i device.Per quanto ci riguarda, stiamo facendo molti investimenti nell'areaeducation e della salute. In quest'ultimo campo riteniamo che l'IoTrappresenti una vera occasione per una gestione a 360 gradi del

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Oggi siamo concentratisul connettere gli oggetti

alla rete, un passoessenziale, ma il futurosta neWimmaginare ecreare nuovi servizi,prodotti, modelli di

business grazie aWIoT.

paziente e quindi di cure migliori e maggior benessere". E propriosul settore della salute e della sanità torna Danilo Poccia, TechnicalEvangelist di Amazon Web Services: "l'IoT industriale è già unarealtà in crescita. Grandi aziende, imprese manifatturiere, fabbricheuseranno sempre più l'Internet delle cose per raccogliere informazionie ottimizzare i processi, risparmiare e ottenere un incrementoeconomico. Passi da gigante potranno essere fatti - invece - soprattuttonel medicale. Lo dimostrano casi di successo già avviati, come adesempio il progetto di Intel con Micheal J.Fox Foundation per imalati di Parkinson, che prevede l'utilizzo di braccialetti intelligentiche possono monitorare i pazienti e le loro vibrazioni e raccogliereinformazioni sulla malattia. Oppure oggetti che ricordano ai pazienti diprendere le medicine".

Claudio Panerai, Cto Achab, crede che dall'Internet of Things possanotrarre beneficio tutti i settori in cui il servizio è erogato in quantitàminore rispetto ai potenziali fruitori. Tre esempi? "Le code al check- inall'aeroporto e il recupero bagagli; l'illuminazione notturna e la regolazionedei semafori all'interno delle delle Smart City e infine i musei, dove conl'IoT ci si potrebbe però spingere verso qualcosa in più: le audioguidepotrebbero essere sostituite da un sensore vicino a ogni quadro, pergestire le informazioni a livello centralizzato e dare al visitatoreun'esperienza di visita migliore".Francesco Falaschi, Innovation Strategist di Var Group, guarda alfuturo: "In ambito prettamente business sicuramente il manifatturiero,la security, Fautomotive, ma penso anche alle grandi potenzialitàitaliane in contesti di smart agricolture, beni culturali e healthcare.Come italiano mi auguro che utilizzeremo tutto il positivo fermentoche ruota intorno a queste tecnologie come trampolino perrivoluzionare alcuni comparti ammuffiti del sistema e poter creare deicentri di eccellenza riconosciuti in tutto in mondo. Come Var Groupstiamo operando in tal senso, investendo su un Innovation Center e sulaboratori di IoE dedicati ai processi aziendali, in quanto è proprio suiprocessi che si gioca la partita più importante".

Le aziende italiane percepiscono il valore dell'IoT o è ancoraqualcosa di lontano?Per Vittorio Piccinini, Digital Architect IBM Italia, le aziende italiane

10 percepiscono, ma ci sono ancora delle barriere: un modello dibusiness non sempre chiaro e standard tecnologici in evoluzione. Molterealtà però stanno innovando con IoT, nell'ottica di una trasformazionedigitale.Paolo Ciotti di HP Italy sottolinea che "il Governo italiano hasicuramente inviato dei messaggi positivi ai sostenitori delTIntemetof Things mediante il piano della banda ultra larga e la creazione diuna task force sulle smart city. Nel 2014, infatti, sono stati circa 8milioni gli oggetti interconnessi tramite Sim cellulare (+33% rispettoall'anno precedente) e il valore del mercato si aggira intorno a 1,55mld di euro. Le aziende italiane hanno fatto propria la consapevolezzache la maggior parte delle applicazioni IoT consolidate continua asfruttare la connettività cellulare e hanno proposto servizi aggiuntiviin tale direzione. Uno dei più diffusi, che ha raccolto ampi consensi tragli end-user, riguarda la smart car (soprattutto a fini assicurativi), cherappresenta il 55% del totale degli oggetti connessi tramite sim e il 38%del mercato, in crescita più del 50% sia per diffusione che per valoredi mercato. Segue lo smart metering e lo smart asset managementnelle utility, con circa 1,7 milioni di oggetti connessi tramite sim, 21%degli oggetti, 16% del mercato. Questi sono solo alcuni degli esempiche indicano come le aziende abbiano realizzato un proponimento divalore, per i servizi IoT, in linea con le esigenze e i bisogni del mercatoitaliano".Enrico Panichelli, Business Development and Consulting SocialInnovation Solutions Hitachi Data Systems, conferma: "I nostriclienti in Italia sanno benissimo quali sono le potenzialità dellToT e11 loro valore. Si tratta però di affrontare una vera e propria DigitalTransformation, dove la tecnologia e l'innovazione sono fattoriabilitanti di business. Da tempo diciamo che in futuro le aziende leaderin ogni settore saranno quelle più forti nel campo dei Big Data, degliAnalytics e della capacità di connettere, grazie all'IoT, il mondo. Comesempre, in momenti di profondo cambiamento, occorre il tempo divalutare gli investimenti e la volontà strategica di trasformarsi in vere eproprie digitai company".Danilo Poccia, Technical Evangelist di Amazon Web Services, ribadisce:"L'Italia ha percepito il valore dell'Internet delle cose, sia le grandiaziende che le piccole startup. Basti pensare che l'iniziativa City ona Cloud di Amazon Web Services quest'anno ha premiato propriouna startup italiana, Park Smart di Catania, che ha sviluppato unprogetto per risolvere il problema del trovare parcheggio sfruttando levideocamere già installate nelle strade, che riprendono i posti liberi eforniscono l'informazione in modo centralizzato".Michele Frassini, Marketing & Sales Manager M2M Italy, VodafoneGlobal M2M conferma che Utilities e automotive in Italia sonocomparti di eccellenza. Le campagne di cambio contatori e gli obblighiregolamentari hanno dato una spinta importante. Stanno nascendotante startup che promuovono l'IoT, c'è un fermento anche superiorea quello che abbiamo avuto alla fine degli anni '90 con il boom diInternet. Gli utilizzi sono infiniti, i progetti in evoluzione.Claudio Panerai, di Achab, ritiene che in Italia il mercato deidispositivi connessi è in crescita, ma c'è ancora parecchia strada dafare. Sicuramente le aziende stanno iniziando a capire l'importanza diquesto segmento, investendovi. I primi ad andare in questa direzionesono stati i produttori di automobili (oggi in Italia circa 4 milioni emezzo di auto sono connesse, grazie ai dispositivi GPS). Un altro settoreche è sulla strada giusta e che ha compreso le potenzialità dell'IoT è ladomotica.

Strumenti IoT, sensori e sicurezza. Come ci si deveproteggere?"In effetti è difficile immaginare che una macchina da caffè possarivelare la password Wi-Fi del suo proprietario o un baby monitor

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FRANCESCO FALASCHI -VAR GROUP

MIKA MAJAPURO - F-SECURE

GASTONE NENCINI -TREND MICRO

MORTEN LEHN -KASPERSKY LAB ITALIA

MICHELE FRASSINIVODAFONE

VALERIO ROSANO -ZYXEL COMMUNICATIONS ITALY VITTORIO PICCININI - IBMPAOLO CIOTTI - HP ITALY

possa essere controllato da criminali informatici. Sembrano tuttiscenari tratti da un film di fantascienza, eppure sono situazioni chepossono realmente accadere e che sono state realmente individuatedurante un esperimento condotto dai ricercatori di Kaspersky Lab suuna serie di oggetti IoT presenti nelle smart home" racconta MortenLehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia. "Per proteggersi, gliesperti di Kaspersky Lab suggeriscono di fare sempre prima una verificaonline quando si decide di acquistare un qualsiasi dispositivo e cercarenotizie relative ad eventuali vulnerabilità per capire se sono state giàcorrette. Inoltre, raccomandano di non acquistare gli ultimi prodottilanciati sul mercato poiché oltre ai bug standard, i dispositivi rilasciatidi recente potrebbero avere delle vulnerabilità di sicurezza non ancorascoperte".L'attenzione nella scelta di ciò che si installa è fondamentale anche per

Mika Majapuro, Product Marketing Director of Consumer Businessin P-Secure: "Se sei un'azienda occorre prestare attenzione quandoinstalli qualsiasi cosa, usare la crittografia, le password, i certificati;usare meccanismi avanzati di rilevazione che evidenzino attivitàsospette sulla tua rete. Se sei un utente, occorre creare passwordforti e univoche, accertarsi quindi di cambiare le password fornite didefault sui dispositivi connessi; leggere molto bene le policy relativealla privacy e controllare le impostazioni dei dispositivi; occorrecomprendere se la tua smart TV stia inviando dati. Ci si deve anchechiedere se sia davvero necessario per il dispositivo (qualunque essosia) connettersi a Internet. Bisogna avere il coraggio di fare domandeanche sconvenienti al produttore o ai suoi venditori. Ti spiegano quantidati raccolgono effettivamente? Ti sanno aiutare se desideri cambiarepassword? Usano la crittografia? E soprattutto bisogna ricordarsi di

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mantenere aggiornato il software".David Gubiani, Security Engineering Manager di Check PointSoftware, sottolinea come l'IoT rappresenti una grande opportunità,ma anche un grosso rischio per la sicurezza informatica, perchécollegati ad Internet e spesso non controllati o resi sicuri come inormali strumenti di connessione quale laptop tablet e PC. Tuttociò che viene collegato a una rete deve essere protetto, perché puòrappresentare il punto di ingresso per un tentativo di attacco ed essereutilizzato come testa di ponte per poter poi accedere dall'interno allerisorse critiche informatiche (sia private che aziendali); come se nonbastasse, un qualsiasi mezzo informatico può essere utilizzato nellarete per effettuare attacchi verso terze parti mascherandosi all'internodi una rete domestica. È assolutamente necessario assicurarsi chequesti strumenti siano protetti quantomeno da un sistema di sicurezzaefficace perimetrale e siano aggiornati alle ultime versioni softwaredisponibili per evitare lo sfruttamento di vulnerabilità da parte dimalintenzionati. Ribadisco che ogni strumento collegato ad Internetpuò, se non protetto adeguatamente, rappresentare l'anello deboledella catena di sicurezza, dobbiamo assolutamente iniziare a ragionaredimenticandoci della distinzione tra IoT e strumenti tradizionali, sonotutti mezzi di comunicazione collegati ad Internet e perciò soggetti adattacchi.Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia, ribadisce ilconcetto: "Qualsiasi cosa connessa e dotata di un indirizzo IP puòessere hackerata. Ci troviamo in un momento in cui i consumatoristanno obbligando i produttori a creare sempre nuovi articoli,ma le scelte spesso sono guidate dal marketing e dalla fretta diportare sul mercato i nuovi device. Questa velocità relega spesso lasicurezza a un ruolo marginale, perché se dovesse essere inclusa infase progettuale allungherebbe i tempi di rilascio del prodotto perla necessità di effettuare le verifiche e i controlli del caso. È invecenecessario porre in essere i dovuti controlli nel momento stesso incui si comincia a pensare l'innovazione. Nell'ambito dello sviluppodel software le carenze a livello di sicurezza sono di vecchia data.Un tempo le limitazioni hardware inducevano i programmatori aprivilegiare la velocità e l'efficienza del loro software a scapito dierrori che potevano tradursi in serie vulnerabilità. Oggi, purtropporitroviamo le stesse leggerezze, soprattutto nelle app mobili. Nelmondo applicativo aziendale, vediamo gli stessi rischi nel passaggioalle web applications. A questo si aggiunge la crescente importanza delfenomeno della consumerizzazione, l'enorme capillarità di dispositivicome smartphone, spesso utilizzati in modo poco prudente e conapplicazioni di cui ignoriamo il reale comportamento. La sicurezza,in questi contesti, deve essere approcciata in modo sistematico,abituandosi a uno sviluppo di software intrinsecamente sicuro eimpegnandosi per far crescere la cultura della sicurezza dentro e fuorile aziende".Valerio Rosano, Country Manager ZyXEL Communications ItalySri, sottolinea come reti integrate, se pur in sicurezza, possonoesporre gli utenti al trattamento di dati sensibili: "Tutti i dispositiviinterconnessi tra telecamere, sistemi di illuminazione e sensori per larilevazione dell'inquinamento e del traffico hanno come finalità ultimal'ottimizzazione di un servizio, andando a comunicare tempestivamentele emergenze o prevenendo le criticità. Non si può interpretarli comeun pericolo. Se i sistemi di automazione domotica sono sotto il direttocontrollo dell'utente, le piattaforme integrate dei servizi pubblici inveceno, ma il compromesso per usufruire di un servizio migliore è affidarsialla professionalità (alta) e alla responsabilità di chi le ha realizzate.Perché la sicurezza è importante ma il futuro è questo. E ZyXEL questo10 sa bene, operando nel mercato nel settori networking, wireless esecurity. Ci troviamo in un momento storico in cui non possiamo piùsottrarci ai cambiamenti o rimarremo fuori dal mercato. Tenendo alto11 livello di connessione tra dati, cose, persone e processi la possibilità di

costruire città intelligenti può diventare realtà. E noi di ZyXEL stiamolavorando in questa direzione".

Chi o cosa guiderà il processo verso l'internet delle cose: ilsoftware, l'hardware, le soluzioni end-to-end?La convergenza di questi fattori è indispensabile per lo sviluppo di IoT,tutti i player sembrano esserne convinti.Alessandro Anzilotti racconta come, dal punto di vista di operatore ditelecomunicazioni, Clouditalia abbia una particolare sensibilità versogli aspetti legati alla connettività. "La disponibilità di una rete dati, lasua sicurezza e affidabilità sono per noi il requisito minimo ma anchequello che farà la differenza dell'IoT Informazione comunicata nelmomento in cui è generata e disponibile a chi occorre". FrancescoFalaschi di Var Group non ha dubbi: "II successo in questo campo nonsarà determinato da un singolo elemento hardware o software, mada una piattaforma completa che risolva in maniera mirata più di unsingolo need del segmento di mercato a cui si rivolge. Il mondo e l'ITin particolar modo, non sono più così semplici da permetterci di farbusiness continuando a creare soluzioni mirate a singoli problemi,o meglio, non soltanto. Dobbiamo adottare una logica di ecosistemacomplesso che avvolge la problematica da più punti di vista. L'IoEoggi da alle aziende una grandissima opportunità: essere in gradodi governare i Big Data, dalle semplici analisi reattive fino alle piùcomplesse operazioni di data mining, intercorrelation, insights epredictive analysis. In questo senso i sistemi IoE sono intimamenteconnessi e oserei dire inscindibili, dalle modalità di analisi dei dati chegli stessi sistemi si portano dietro".

Alberto Degradi di Cisco Italia ribadisce: "II processo verso l'internetdelle Cose è una convergenza di tutti questi elementi: software,hardware, architetture. Non è un caso che Cisco nelTevolvere la propriaproposta in questo settore abbia scelto di chiamarla IoT System è diun sistema che abbiamo bisogno, capace di offrire elementi hardwarededicati sempre più potenti e leggeri allo stesso tempo, gestibili eprogrammabili in modo aperto con piattaforme ad hoc, fortementeintegrati con il fondamentale elemento di sicurezza. Questa propostasi può poi verticalizzare su specifici settori e in questo senso la logicaend-to-end da il suo massimo vantaggio in termini di digitalizzazionedelle diverse industry"."I clienti ci chiedono soluzioni a determinate esigenze o casi d'uso. Lasoluzione si basa su hardware e software, ciò che farà la differenza saràsempre più la capacità di trasformare modelli di business e processi- conferma Vittorio Piccinini di IBM Italia". IBM sta investendo inquesto ambito, con una Business Unit dedicata e con le sue capacitàconsulenziali. Alla fine avrà successo chi riuscirà a fornire la correttavisione della trasformazione digitale, facendo leva su tecnologie ingrado di gestire le complessità dell'IoT e, perché no, di interagire con ledimensioni del Cognitive".Il valore sta nel concetto di servizio percepito dal cliente - ribadisceMichele Frassini di Vodafone Global M2M. "La gente adotta ciò cheè semplice utilizzare, servizi chiavi in mano. Come già avvenuto nelmondo del cloud, il tema è quello della semplificazione. È questala forza di Vodafone, che ha capabilities nel mondo della mobilità,ha investito sul 4g e sulla banda larga e sui servizi, ponendosi comeinterlocutore sia per il mondo consumer che per quello business".Paola Visentin di RFID Global, conclude: "Se Rfid, Nfc e BluetoothSmart sono tecnologie abilitanti l'IoT, sono altrettanto vitali lemodalità operative che seguono il dato lungo la sua intera filiera:dall'acquisizione alla fruizione, passando per l'elaborazione eintegrazione per divenire così informazione utile. In termini pratici,ciò si riflette nei principi di collaborazione, partnership e condivisionedelle attività tra i player tecnologici: la competenza di ogni attore èconcentrata su un aspetto del complesso progetto (hardware, software,integrazione), quindi su una precisa fase della filiera del dato". •

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