Nozioni di base sul diamante

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Etimologia imologi Il termine diamante deriva dal greco: ADAMAS = INVINCIBILE rmine diamante deriva dal greco: ADAMAS = INV Composizione chimica: carbonio puro al 99,98% mposizione chimica: carbonio pu Il diamante è un minerale costituito quasi interamente da Carbonio. Tale minerale è solo una delle molte forme dell’element amante è un minerale costituito quasi interamente da Carbonio. Tale minerale è solo una delle molte forme dell’elemento Carbonio presenti in natura di cui la maggior parte è di origine organica. Quelle di origine inorganica, forme di Carbonio cristallizzato, bonio presenti in natura di cui la maggior parte è di origine organica. Quelle di origine inorganica, forme di Carbonio cristallizzato sono essenzialmente riconducibili a due tipi fondamentali: grafite e diamante. o essenzialmente ric Entrambe queste modificazioni si trovano quindi allo stato solido. rambe queste modifica La grafite però è opaca, di colore nero e possiede bassa durezza, mentre il diamante è anche trasparente ed ha un’ elevatissim grafite però è opaca, di colore nero e possiede bassa durezza, mentre il diamante è anche trasparente ed ha un’ elevatissima du zza. rez La cristallizzazione cristallizzazione OTTAEDRO ROMBODODECAEDRO CUBO CUBO Il diamante cristallizza in natura in varie forme le più comuni delle quali sono riconducibili all’ottaedro, al cubo ed al rom amante cristallizza in natura in varie forme le più comuni delle quali sono riconducibili all’ottaedro, al cu bododecaedro. dodecaed 1

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Nozioni di base sul diamantea cura di Karati&Karati

EtimologiaEtimologia

Il termine diamante deriva dal greco: ADAMAS = INVINCIBILEIl termine diamante deriva dal greco: ADAMAS = INVINCIBILE

Composizione chimica: carbonio puro al 99,98%Composizione chimica: carbonio puro al 99,98%

Il diamante è un minerale costituito quasi interamente da Carbonio. Tale minerale è solo una delle molte forme dell’elementoIl diamante è un minerale costituito quasi interamente da Carbonio. Tale minerale è solo una delle molte forme dell’elementoCarbonio presenti in natura di cui la maggior parte è di origine organica. Quelle di origine inorganica, forme di Carbonio cristallizzato,Carbonio presenti in natura di cui la maggior parte è di origine organica. Quelle di origine inorganica, forme di Carbonio cristallizzato,sono essenzialmente riconducibili a due tipi fondamentali: grafi te e diamante.sono essenzialmente riconducibili a due tipi fondamentali: grafi te e diamante.Entrambe queste modifi cazioni si trovano quindi allo stato solido.Entrambe queste modifi cazioni si trovano quindi allo stato solido.La grafi te però è opaca, di colore nero e possiede bassa durezza, mentre il diamante è anche trasparente ed ha un’ elevatissima La grafi te però è opaca, di colore nero e possiede bassa durezza, mentre il diamante è anche trasparente ed ha un’ elevatissima durezza.rezza.

La cristallizzazioneLa cristallizzazione

OTTAEDRO ROMBODODECAEDROCUBOCUBO

Il diamante cristallizza in natura in varie forme le più comuni delle quali sono riconducibili all’ottaedro, al cubo ed al romIl diamante cristallizza in natura in varie forme le più comuni delle quali sono riconducibili all’ottaedro, al cubo ed al rombododecaedro.dodecaedro.

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La durezza

La durezza del diamante è determinata da una struttura atomica particolarmente compatta, che vede gli atomi di carbonio legati tra La durezza del diamante è determinata da una struttura atomica particolarmente compatta, che vede gli atomi di carbonio legati tra loro in modo tale da rendere questa pietra la sostanza naturale più dura che si conosca.loro in modo tale da rendere questa pietra la sostanza naturale più dura che si conosca.Sulla Scala di Mohs* il diamante coSulla Scala di Mohs* il diamante corrrrisponde al decimo termine, ossia al valore più elevato della scala. Ciò significa che il diamante isponde al decimo termine, ossia al valore più elevato della scala. Ciò significa che il diamante non può essere scalfito da nessun altro materiale se non da un altro diamante.non può essere scalfito da nessun altro materiale se non da un altro diamante.

*Scala di Mohs: scala di riferimento della durezza espressa da dieci minerali di riferimento a durezza crescente, ognuno dei quali è in grado di scalfire il *Scala di Mohs: scala di riferimento della durezza espressa da dieci minerali di riferimento a durezza crescente, ognuno dei quali è in grado di scalfire il termine precedente senza peraltro essere scalfito dal termine successivo. (Scala di Mohs: 1 Talco; 2 Gesso; 3 Calcite; 4 Fluorite; 5 Apatite; 6 Feldspato; termine precedente senza peraltro essere scalfito dal termine successivo. (Scala di Mohs: 1 Talco; 2 Gesso; 3 Calcite; 4 Fluorite; 5 Apatite; 6 Feldspato; 7 Quarzo; 8 Topazio; 9 Corindone; 10 Diamante)7 Quarzo; 8 Topazio; 9 Corindone; 10 Diamante)

La formazione del diamanteLa formazione del diamante

Il diamante si è generato in età geologiche mediamente comprese tra gli 800 ed i 1800 milioni di anni fa, in condizioni di Il diamante si è generato in età geologiche mediamente comprese tra gli 800 ed i 1800 milioni di anni fa, in condizioni di temperatura varianti tra i 1100 °C ed i 1625 °C e di pressione comprese tra le 46.000 e le 60.000 atmosfere (bar), quali si possono temperatura varianti tra i 1100 °C ed i 1625 °C e di pressione comprese tra le 46.000 e le 60.000 atmosfere (bar), quali si possono riscontrare a profonditàriscontrare a profondità, dalla superficie terrestre, tra i 150 ed i 300 Km., dalla superficie terrestre, tra i 150 ed i 300 Km.L’origine del diamante è di tipo magmatico ed è stata la forza prorompente di antiche attività eruttive che ha trasportato la roccia L’origine del diamante è di tipo magmatico ed è stata la forza prorompente di antiche attività eruttive che ha trasportato la roccia contenente i diamanti attraverso dotti vulcanici detti camini diamantiferi o kimberlitici verso la superficie della terra, ove ai giorni contenente i diamanti attraverso dotti vulcanici detti camini diamantiferi o kimberlitici verso la superficie della terra, ove ai giorni nostri i diamanti vengono rinvenuti ed estratti. nostri i diamanti vengono rinvenuti ed estratti.

1. Sacca magmatica ( 150-300 Km di profondità )1. Sacca magmatica ( 150-300 Km di profondità )2. ErEruzione in superficieuzione in superficie3. Formazione del cono vulcanico3. Formazione del cono vulcanico4. Vulcano spento4. Vulcano spento5. Asportazione di materiale dovuta ad agenti atmosferici. 5. Asportazione di materiale dovuta ad agenti atmosferici. Nascita di depositi secondari. Nascita di depositi secondari.6. Sfruttamento del giacimento in superficie ed in galleria.6. Sfruttamento del giacimento in superficie ed in galleria.

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Come si estraggono i diamantiCome si estraggono i diamanti

Ci sono due tipi di giacimenti diamantiferi: le miniere in sotterraneo (depositi diamantiferi primari) ed i depositi alluvionaliCi sono due tipi di giacimenti diamantiferi: le miniere in sotterraneo (depositi diamantiferi primari) ed i depositi alluvionali(depositi diamantieri secondari).(depositi diamantieri secondari).

Nei “giacimenti primari” i diamanti si rinvengono nei camini diamantiferi incassati nella “roccia madre” peridotitica chiamata Nei “giacimenti primari” i diamanti si rinvengono nei camini diamantiferi incassati nella “roccia madre” peridotitica chiamata “Blue Ground” o Kimberlite ( il nome Kimberlite venne assegnato in onore della città di Kimberley in Sud Africa, città che sorse ove “Blue Ground” o Kimberlite ( il nome Kimberlite venne assegnato in onore della città di Kimberley in Sud Africa, città che sorse ove venne scoperto il primo di tali depositi).venne scoperto il primo di tali depositi).

Nei “giacimenti secondari” i diamanti vengono ritrovati lontano anche a migliaia di Km di distanza dai giacimenti d’origine, da cui sono Nei “giacimenti secondari” i diamanti vengono ritrovati lontano anche a migliaia di Km di distanza dai giacimenti d’origine, da cui sono stati asportati per erosione o dilstati asportati per erosione o dilavamento ad opera degli agenti atmosferici o delle acque di dilavamento superficiali e successiva-amento superficiali e successiva-mente da queste trasportati per via fluviale dopo il distacco dalla roccia madre.mente da queste trasportati per via fluviale dopo il distacco dalla roccia madre.

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Giacimenti primariGiacimenti primari(camini kimberlitici)(camini kimberlitici)

SUD AFRICA - RUSSIASUD AFRICA - RUSSIA

Giacimenti secondari o alluvionaliGiacimenti secondari o alluvionali(lontano dai giacimenti primari)(lontano dai giacimenti primari)

INDIA - BRASILE - BORNEO - AFRICAINDIA - BRASILE - BORNEO - AFRICA

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Principali giacimenti del diamantePrincipali giacimenti del diamante

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Analisi qualitativa e valutazione del diamanteAnalisi qualitativa e valutazione del diamante

Un diamante viene valutato in base a quattro parametri qualitativi capaci di conferirgli più o meno prestigio in base al loro “ status”, Un diamante viene valutato in base a quattro parametri qualitativi capaci di conferirgli più o meno prestigio in base al loro “ status”, oltre che di determinare il grado di bellezza della pietra e di conseguenza il valore commerciale. oltre che di determinare il grado di bellezza della pietra e di conseguenza il valore commerciale.

Questi quattro elementi qualitativi del diamante sono noti come le 4 C, acronimo derivato dalle iniziali dei termini, in lingua inglese:Questi quattro elementi qualitativi del diamante sono noti come le 4 C, acronimo derivato dalle iniziali dei termini, in lingua inglese:

Clarity

Color

CutCut

Carat Carat

Purezza

Colore

TaglioTaglio

Carato ( Peso)Carato ( Peso)

Clarity

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Page 6: Nozioni di base sul diamante

FI VVS1 VVS2 VS1 VS2

SI1 SI2 P1 - I1 P2 - I2 P3 - I3

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Clarity (Purezza)Clarity (Purezza)

Per purezza del diamante s’ intende l’assenza di inclusioni in esso presenti, ove per inclusioni s’intendono inomogeneità di qualsiasi Per purezza del diamante s’ intende l’assenza di inclusioni in esso presenti, ove per inclusioni s’intendono inomogeneità di qualsiasi natura all’interno della pietra. La gran maggioranza dei diamanti presenta inclusioni che stanno a rappresentare “l’impronta digitale” natura all’interno della pietra. La gran maggioranza dei diamanti presenta inclusioni che stanno a rappresentare “l’impronta digitale” di Madre Natura e che fanno pertanto, d’ogni diamante naturale, un pezzo unico e la gran parte di queste “tracce genetiche” non è di Madre Natura e che fanno pertanto, d’ogni diamante naturale, un pezzo unico e la gran parte di queste “tracce genetiche” non è visibile ad occhio nudo; per risultare visibili, queste hanno bisogno di essere ingrandite tramite l’uso di lenti particolari.visibile ad occhio nudo; per risultare visibili, queste hanno bisogno di essere ingrandite tramite l’uso di lenti particolari.Un diamante è considerato puro allorchè si presenta privo di inclusioni visibili con un ingranditore (lente o microscopio)Un diamante è considerato puro allorchè si presenta privo di inclusioni visibili con un ingranditore (lente o microscopio)a 10 ingrandimenti. Le scale di purezza a cui si fa riferimento nella classificazione della purezza, internazionalmente note ed accettate, a 10 ingrandimenti. Le scale di purezza a cui si fa riferimento nella classificazione della purezza, internazionalmente note ed accettate, fanno uso dei termini seguenti:fanno uso dei termini seguenti:

Fl - FlawlessFl - Flawless - Nessuna caratteristica interna o esterna di qualsiasi genere visibile a 10 ing - Nessuna caratteristica interna o esterna di qualsiasi genere visibile a 10 ingrandimenti da parte di un occhio esperto.randimenti da parte di un occhio esperto.E’ il livello massimo di purezza coE’ il livello massimo di purezza corrispondente alle pietre più rare e costose. (Termine usato solo dal GIA)ispondente alle pietre più rare e costose. (Termine usato solo dal GIA)IF - Internally FlawlessIF - Internally Flawless - Esente da inclusioni a 10 ingrandimenti.Esente da inclusioni e da caratteri esterni di maggior entità. (GIA)Esente da inclusioni e da caratteri esterni di maggior entità. (GIA)VVS* - Very Very Small InclusionsVVS* - Very Very Small Inclusions - Piccolissime inclusioni difficilissime da vedere a 10 ingrandimenti - Piccolissime inclusioni difficilissime da vedere a 10 ingrandimentiVery Very Slightly Included: piccolissime inclusioni difficilissime da vedere a 10 ingrandimenti e caratteri esterni. (GIA)Very Very Slightly Included: piccolissime inclusioni difficilissime da vedere a 10 ingrandimenti e caratteri esterni. (GIA)VS* - Very Small InclusionsVS* - Very Small Inclusions - Molto piccole inclusioni difficili da vedere a 10 ingrandimenti.Very Slightly Included: molto piccole inclusioni difficili da vedere a 10 ingrandimenti e caratteri esterni. (GIA)Very Slightly Included: molto piccole inclusioni difficili da vedere a 10 ingrandimenti e caratteri esterni. (GIA)SI* - Small Inclusions - Piccole inclusioni facili da vedere a 10 ingrandimenti - Piccole inclusioni facili da vedere a 10 ingrandimentiSlightly Included: piccole inclusioni facili da vedere a 10 ingrandimenti e caratteri esterni. (GIA) Slightly Included: piccole inclusioni facili da vedere a 10 ingrandimenti e caratteri esterni. (GIA) P1 - Piqué1 - Inclusioni visibili con difficoltà ad occhio nudo.I1 - Imperfect 1 - Inclusioni visibili con difficoltà ad occhio nudo e caratteri esterni. (GIA)P2 - Piqué2 - Inclusioni visibili senza difficoltà ad occhio nudo.I2 - Imperfect 2 - Inclusioni distintamente visibili ad occhio nudo e caratteri esterni. (GIA)P3 - Piqué3 - Inclusioni evidenti ad occhio nudo.I3 - Imperfect 3- Inclusioni evidenti ad occhio nudo e caratteri esterni. (GIA)* Tutti questi gradi sono frazionati nel sottogrado 1 e 2 (Esempio: VVS1 - VVS2)

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Color (Colore)Color (Colore)

I diamanti più rari e pregiati sono privi di qualsiasi tonalità (sfumatura) di qualsivoglia colore (tinta).Naturalmente, più si scende di I diamanti più rari e pregiati sono privi di qualsiasi tonalità (sfumatura) di qualsivoglia colore (tinta).Naturalmente, più si scende di qualità più il diamante tende ad assumere tonalità nelle tinte del giallo, del marrone e del grigio (le più diffuse); meno la gemma è qualità più il diamante tende ad assumere tonalità nelle tinte del giallo, del marrone e del grigio (le più diffuse); meno la gemma è bianca (incolore),bianca (incolore), bianca (incolore), bianca (incolore), più diminuisce il suo valore. La scala su cui ci si basa per descrivere le sottili sfumature di colore di una pietra, che è più diminuisce il suo valore. La scala su cui ci si basa per descrivere le sottili sfumature di colore di una pietra, che è la più nota ed accettata internazionalmente, è quella messa a punto dal GIA e fa uso di lettere dell’alfabeto, dalla D alla Z. La lettera D la più nota ed accettata internazionalmente, è quella messa a punto dal GIA e fa uso di lettere dell’alfabeto, dalla D alla Z. La lettera D si riferisce a pietre perfettamente incolori, le più rare e costose.si riferisce a pietre perfettamente incolori, le più rare e costose. Ssi riferisce a pietre perfettamente incolori, le più rare e costose. Ssi riferisce a pietre perfettamente incolori, le più rare e costose. postandosi lungo la scala dalla D alla Z, le tonalità gialle o marroni o postandosi lungo la scala dalla D alla Z, le tonalità gialle o marroni o grigie aumegrigie aumentano progressivamente. Solo un osservatore esperto in condizioni d’ illuminazione particolari è in grado di discernere la ntano progressivamente. Solo un osservatore esperto in condizioni d’ illuminazione particolari è in grado di discernere la differenza tra due livelli successivi (come E ed F). Molti comunque, con un minimo di esperienza sono in grado di percepiredifferenza tra due livelli successivi (come E ed F). Molti comunque, con un minimo di esperienza sono in grado di percepireimmediatamnete la differenza fra colori che lungo la scala distano fra loro di diverse posizioni (come E ed H). I colori “fantasia” (fancy) immediatamnete la differenza fra colori che lungo la scala distano fra loro di diverse posizioni (come E ed H). I colori “fantasia” (fancy) esulano dalla tradizionale scala del colore e vengono classificati a parte per quanto riguarda sia il colore che il prezzo.esulano dalla tradizionale scala del colore e vengono classificati a parte per quanto riguarda sia il colore che il prezzo.

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:eroloc led alacS

D

E

F

G

H

JI-

L-K

Z-S ,R-P ,O-N ,M

elanoizecce ocnaiBartxe ocnaiB

ocnaiBotamufs ocnaiB

ocnaiBcolorato etnemreggeL Colorato Colorato

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Carat Weight (Peso o Massa) Carat Weight (Peso o Massa)

Il peso (o massa) del diamante, come per tutte le altre pietre preziose, è espresso in carati metrici. Il termine “carato” deriva dall’arabo Il peso (o massa) del diamante, come per tutte le altre pietre preziose, è espresso in carati metrici. Il termine “carato” deriva dall’arabo “karab”, indicante i semi della carruba. I mercanti arabi, in età medioevale, us“karab”, indicante i semi della carruba. I mercanti arabi, in età medioevale, usavano infatti come unità di misura di peso delle pietreano infatti come unità di misura di peso delle pietrepreziose questi semi che avevano la particolarità di essere tutti sempre dello stesso peso. Fu solo agli inizi del ‘900 che le esigenze del preziose questi semi che avevano la particolarità di essere tutti sempre dello stesso peso. Fu solo agli inizi del ‘900 che le esigenze del mercato richiesero l’introduzione di una unità di misura standardizzata ovvero ai 200 mg. Tecnicamente parlando, un carato è diviso mercato richiesero l’introduzione di una unità di misura standardizzata ovvero ai 200 mg. Tecnicamente parlando, un carato è diviso in 100 sottomultipli, i centesimi di carato detti in ambiente commerciale “punti”. Di conseguenza, se dovessimo ad esempio riferirci ad in 100 sottomultipli, i centesimi di carato detti in ambiente commerciale “punti”. Di conseguenza, se dovessimo ad esempio riferirci ad un diamante da 25 punti, questo peserebbe un quarto di un diamante da 25 punti, questo peserebbe un quarto di carato, ovvero 0,25 carati, ovvero 25 centesimi di carato.carato, ovvero 0,25 carati, ovvero 25 centesimi di carato.

Rapporto/Dimensioni/Peso nel Taglio a Brillante Rotondo StandardRapporto/Dimensioni/Peso nel Taglio a Brillante Rotondo Standard

5 ct ct ct ct ct ct ct ct ct ct0,0 01,0 02,0 52,0 03,0 04,0 05,0 07,0 09,0 00,1

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Cut (Taglio)Cut (Taglio)

Il taglio nel diamante è l’unico tra i quattro parametri qualitativi ad essere interamente determinato dall’uomo. Gli altri treIl taglio nel diamante è l’unico tra i quattro parametri qualitativi ad essere interamente determinato dall’uomo. Gli altri tre(peso, purezza, colore) sono fortemente condizionati da Madre Natura. E’ proprio l’abilità del tagliatore ad evidenziare la bellezza (peso, purezza, colore) sono fortemente condizionati da Madre Natura. E’ proprio l’abilità del tagliatore ad evidenziare la bellezza di un diamante, influenzandone tramite il “ il taglio” brillantezza, scintillio e fuoco; èdi un diamante, influenzandone tramite il “ il taglio” brillantezza, scintillio e fuoco; è il taglio che permette l’evidenziazione del suo il taglio che permette l’evidenziazione del suo potenziale ottico e quindi di sprigionare la massima quantità di luce. Quando un diamante è tagliato correttamente, la luce che potenziale ottico e quindi di sprigionare la massima quantità di luce. Quando un diamante è tagliato correttamente, la luce che penetra dall’alto si riflette totalmente all’interno come in un gioco di specchi, fuoriuscendo poi dalla corona, colpendo l’occhio penetra dall’alto si riflette totalmente all’interno come in un gioco di specchi, fuoriuscendo poi dalla corona, colpendo l’occhio dell’osservatore sotto forma di brillantezza e dispersione (fuoco). Se il tagliatore non rispetta le proporzioni ideali di tagliodell’osservatore sotto forma di brillantezza e dispersione (fuoco). Se il tagliatore non rispetta le proporzioni ideali di taglio(o perlomeno se non rientra entro certe tolleranze di scostamento), la luce dopo essere penetrata all’interno della gemma, perlomeno se non rientra entro certe tolleranze di scostamento), la luce dopo essere penetrata all’interno della gemma, fuoriesce dal padiglione venendo persa ai fini di quei giochi di luce che rendono così spettacolare il diamante.fuoriesce dal padiglione venendo persa ai fini di quei giochi di luce che rendono così spettacolare il diamante.

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Page 10: Nozioni di base sul diamante

Il taglio idealeIl taglio ideale

Il taglio ideale o “Ideal Cut”, da cui origina il taglio a brillante rotondo moderno, è stato messo a punto in base aIl taglio ideale o “Ideal Cut”, da cui origina il taglio a brillante rotondo moderno, è stato messo a punto in base a formule matematiche formule matematiche derivanti dalle leggi della fisica-ottica nel 1919 dal ricercatore Maderivanti dalle leggi della fisica-ottica nel 1919 dal ricercatore Marcel Tolkowsky. I parametri proporzionali ed angolari tra le varie parti el Tolkowsky. I parametri proporzionali ed angolari tra le varie parti del costrutto geometrico composto da 58 faccette a simmetria ben definita, creano il miglior compromesso tra brillantezza, fuoco edel costrutto geometrico composto da 58 faccette a simmetria ben definita, creano il miglior compromesso tra brillantezza, fuoco escintillio. Qualunque scostamneto da queste proporzioni provscintillio. Qualunque scostamneto da queste proporzioni provoca una diminuzione della resa in termini ottici e quindi un decretamento a una diminuzione della resa in termini ottici e quindi un decretamento in bellezza della pietra.in bellezza della pietra.

98˚ 30

53% (52 - 66%)*

(39,7˚ - 42,3˚)*

(28˚ 30 - 38˚)* 16,2 % (10 - 17,5%)*

0,7 - 1,7 (da molto sottile a spessa)*

%

60 - 61% ( 55 - 65,5%)*

43,1% (41,5 - 45,5%)*

100%

˚ 30

4340˚ 45

(28˚ 30 - 38˚)*

* Taglio molto buono secondo la classificazione dell’IGI di Anversa.

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Page 11: Nozioni di base sul diamante

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Vista Verticale

Corona

Cintura

Padiglione

Corona in pianta

Padiglione in pianta

Elementi Morfologici del Taglio a Brillante

TAVOLA

FACCETTE FOND.CORONA

FACCETTE DI STELLA

FACCETTEDI CINTURA SUPERIORI

(1)

(8)

(8)

(16)

33

FACCETTEDI CINTURAINFERIORI

(8)

(1)

(16)

FACCETTE FOND.PADIGLIONE

APICE O TAVOLOINFERIORE 25

58

Page 12: Nozioni di base sul diamante

GLOSSARIO

TavTavT ola:ola:E’ la più grande faccetta del diamante, di forma ottagonale, posizionata in corona. Se la tavola è troppo grande o troppo piccola, non siE’ la più grande faccetta del diamante, di forma ottagonale, posizionata in corona. Se la tavola è troppo grande o troppo piccola, non siavrà il giusto equilibrio di brillantezza e dispersione.avrà il giusto equilibrio di brillantezza e dispersione.

Faccette:Faccette:Sono le piccole superfici piane levigate che vengono tagliate su di un diamante grezzo e che gli conferiscono la forma finale. Il modo Sono le piccole superfici piane levigate che vengono tagliate su di un diamante grezzo e che gli conferiscono la forma finale. Il modo in cui la luce interagisce con queste faccette determina la luminosità e lo sfavillio di un diamante. Un diamante con taglio a brillante in cui la luce interagisce con queste faccette determina la luminosità e lo sfavillio di un diamante. Un diamante con taglio a brillante rotondo, ad esempio, è costituito da 58 faccette quando si considera anche l’apice ( o tavola inferiore).rotondo, ad esempio, è costituito da 58 faccette quando si considera anche l’apice ( o tavola inferiore).

Cintura:Cintura:

E’ lo spessore intermedio tra corona e padiglione. Il gioielliere tiene di solito il diamante per la cintura. Le cinture possono essere E’ lo spessore intermedio tra corona e padiglione. Il gioielliere tiene di solito il diamante per la cintura. Le cinture possono essere ruvide (sembrano smerigliate), lisce (sembrano avere l’aspetto della superficie di una candela) o sfaccettate (levigate come il restruvide (sembrano smerigliate), lisce (sembrano avere l’aspetto della superficie di una candela) o sfaccettate (levigate come il resto del o del diamadiamante). Le lisce sono considerate ottimali.nte). Le lisce sono considerate ottimali.

Corona:Corona:E’ la parte superiore della pietra (tronco-conica, nel taglio a brillante rotondo).E’ la parte superiore della pietra (tronco-conica, nel taglio a brillante rotondo).

Padiglione:Padiglione:

E’ la parteE’ la parte conica inferiore di un diamante, dalla cintura all’apice. Se il padiglione è troppo profondo o troppo basso si avrà perdita onica inferiore di un diamante, dalla cintura all’apice. Se il padiglione è troppo profondo o troppo basso si avrà perdita di luce, con conseguente diminuzione del fuoco e della brillantezza (luce bianca).di luce, con conseguente diminuzione del fuoco e della brillantezza (luce bianca).

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Page 13: Nozioni di base sul diamante

Profondità:Profondità:

Finitura:Finitura:

E’ l’altezza di un diamante, misurata dall’apice alla tavola.E’ l’altezza di un diamante, misurata dall’apice alla tavola.

La parola finitura viene usata per descrivere la politura e la simmetria del diamante. Se un diamante è ben tagliato, di solito avrà La parola finitura viene usata per descrivere la politura e la simmetria del diamante. Se un diamante è ben tagliato, di solito avrà anche una buona finitura.anche una buona finitura.

Proporzioni di taglio:Proporzioni di taglio:

Simmetria:Simmetria:

Si riferiscono ai rapporti dimensionali ed angolari del costrutto geometrico in un diamante tagliato, atti ad evidenziarne il potenziale Si riferiscono ai rapporti dimensionali ed angolari del costrutto geometrico in un diamante tagliato, atti ad evidenziarne il potenziale ottico in termini di brillantezza e fuoco. Buone proporzioni di taglio incrementeranno brillantezza e fuoco. Proporzioni mediocriottico in termini di brillantezza e fuoco. Buone proporzioni di taglio incrementeranno brillantezza e fuoco. Proporzioni mediocridiminuiranno brillantezza e fuoco a causa della perdita non pianificata di luce durante la riflessione interna.diminuiranno brillantezza e fuoco a causa della perdita non pianificata di luce durante la riflessione interna.

Considera il corretto posizionamento e la corretta forma delle faccette costituenti il costrutto geometrico. Può variare da scadente ad Considera il corretto posizionamento e la corretta forma delle faccette costituenti il costrutto geometrico. Può variare da scadente ad ottima. Una simmetria scadente o mediocre inciderà sulla luce di un diamante in quanto causa di turbamento nella totalottima. Una simmetria scadente o mediocre inciderà sulla luce di un diamante in quanto causa di turbamento nella totalriflessione riflessione della luce all’interno della pietra. Raccomandiamo unicamente diamanti con un livello di simmetria da buono ad ottimo.ce all’interno della pietra. Raccomandiamo unicamente diamanti con un livello di simmetria da buono ad ottimo.

Politura:Politura:

O lucidatura o brillantezza o polimentazione: è lo stato della superficie esterna del diamante tagliato.O lucidatura o brillantezza o polimentazione: è lo stato della superficie esterna del diamante tagliato.

Apice:

La parte terminale del padiglione. In alcune pietre può essere sfaccettato, onde evitare rotture in fase d’incassatura o sfregamenti con La parte terminale del padiglione. In alcune pietre può essere sfaccettato, onde evitare rotture in fase d’incassatura o sfregamenti con altre pietre se poste in lotti in cartina. E’ preferibile avere un diamante con apice medio-piccolo. Un apice grande crea un’impressione altre pietre se poste in lotti in cartina. E’ preferibile avere un diamante con apice medio-piccolo. Un apice grande crea un’impressione di “sforamento” o di “finestra” nella parte terminale della pietra, ciò dovuto alla perdita non pianificata di luce.di “sforamento” o di “finestra” nella parte terminale della pietra, ciò dovuto alla perdita non pianificata di luce.

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Page 14: Nozioni di base sul diamante

Effetti ottici del diamanteEffetti ottici del diamante

Lucentezza:Lucentezza:E’ la proprietà posseduta dalla superficie di una gemma ben leviga e polita, di riflettere quantitativamente e qualitativamente la luce. E’ la proprietà posseduta dalla superficie di una gemma ben leviga e polita, di riflettere quantitativamente e qualitativamente la luce. Detta anche lustro, la lucentezza nel diamante si definisce adamantina.Detta anche lustro, la lucentezza nel diamante si definisce adamantina.

Brillantezza:Brillantezza:E’ l’ammontare di luce bianca che la pietra è capace di trasmettere all’occhio dell’osservatore, ed è la risultante di riflessione, rifrazione E’ l’ammontare di luce bianca che la pietra è capace di trasmettere all’occhio dell’osservatore, ed è la risultante di riflessione, rifrazione e totalriflessione interna della luce all’interno della gemma. Se un diamante viene tagliato nelle giuste proporzioni, si avrà il massimo e totalriflessione interna della luce all’interno della gemma. Se un diamante viene tagliato nelle giuste proporzioni, si avrà il massimo consentito di brillantezza.consentito di brillantezza.

Fuoco:Fuoco:Termine spesso usato al posto di dispersione. Fa riferimento alla varietà ed intensità dei colori dell’iride, effetto della scomposizione Termine spesso usato al posto di dispersione. Fa riferimento alla varietà ed intensità dei colori dell’iride, effetto della scomposizione della luce bianca nei colori dello spettro (effetto prismaticdella luce bianca nei colori dello spettro (effetto prismatico) da parte del diamante tagliato.

Dispersione:Dispersione:E’ la scomposizione della luce bianca nelle radiazioni (colori) dello spettro, ognuna delle quali viene rifratta in modo differente. E’ la scomposizione della luce bianca nelle radiazioni (colori) dello spettro, ognuna delle quali viene rifratta in modo differente. E’ sinonimo di “fuoco” o vivacità del diamante. E’ sinonimo di “fuoco” o vivacità del diamante.

Scintillio:Scintillio: èhcrolla ilibisiv e arteip anu id etteccaf ellad isseme ecul id ipmal iad ottodorp otteffe’l emoc otinfied eresse òup ,oillivafs ehcna otteD èhcrolla ilibisiv e arteip anu id etteccaf ellad isseme ecul id ipmal iad ottodorp otteffe’l emoc otinfied eresse òup ,oillivafs ehcna otteD

questa, o la sorgente di luce o l’osservatore, si muovono. Talvolta viene indicato con “scintillazione”, specialmente dai vecchiquesta, o la sorgente di luce o l’osservatore, si muovono. Talvolta viene indicato con “scintillazione”, specialmente dai vecchicommericanti, ma anche da noi.

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Page 15: Nozioni di base sul diamante

Taglio molto buono:Taglio molto buono:Diamanti tagliati secondo proporzioni che coDiamanti tagliati secondo proporzioni che corrispondono esattamente ai requisiti richiesti per quest’attribuzione.ispondono esattamente ai requisiti richiesti per quest’attribuzione.Queste proporzioni fuori del comune massimizzano il fuoco e la brillantezza del diamante.Queste proporzioni fuori del comune massimizzano il fuoco e la brillantezza del diamante.

Taglio buono:Taglio buono:Diamanti tagliati secondo proporzioni accettabili, ma non ideali. Queste pietre presentano generalmente un buon livello di brillantezza Diamanti tagliati secondo proporzioni accettabili, ma non ideali. Queste pietre presentano generalmente un buon livello di brillantezza e fuoco e costituiscono gioielli di ottima qualità.e fuoco e costituiscono gioielli di ottima qualità.

Taglio medio:Taglio medio:Diamanti tagliati secondo proporzioni che si discostano da quelle ideali. Sono stati tagliati in modo da recuperare più peso possibile Diamanti tagliati secondo proporzioni che si discostano da quelle ideali. Sono stati tagliati in modo da recuperare più peso possibile dalla pietra grezza a discapito del fuoco e della brillantezza. Nonostante siano meno costosi dei diamanti tagliati secondo un taglio dalla pietra grezza a discapito del fuoco e della brillantezza. Nonostante siano meno costosi dei diamanti tagliati secondo un taglio ottimo o buono, non hanno la brillantezza e lo scintillio che ci si aspetterebbe da un diamante.ottimo o buono, non hanno la brillantezza e lo scintillio che ci si aspetterebbe da un diamante.

Taglio discreto o scadente:Taglio discreto o scadente:Diamanti tagliati secondo proporzioni che li fanno apparire relativamente Diamanti tagliati secondo proporzioni che li fanno apparire relativamente poco brillanti. Non raccomandiamo queste pietre per gioielli co brillanti. Non raccomandiamo queste pietre per gioielli di qualità superiore.di qualità superiore.

Classificazione di taglio nel diamanteClassificazione di taglio nel diamante

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Page 16: Nozioni di base sul diamante

Taglio a brillante rotondo:Taglio a brillante rotondo:E’ il taglio di gran lunga più comune e presenta la migliore disposizione delle faccette atta a conferire la massima brillantezza.E’ il taglio di gran lunga più comune e presenta la migliore disposizione delle faccette atta a conferire la massima brillantezza.Il brillante è costituito da 57 faccette più una, eventualmente (58).Il brillante è costituito da 57 faccette più una, eventualmente (58).

Taglio a brillante a goccia:Taglio a brillante a goccia:Per quanto riguarda la finitura e la commerciabilità, il taglio a goccia occupa il secondo posto dopo il taglio a brillante rotondo. Per quanto riguarda la finitura e la commerciabilità, il taglio a goccia occupa il secondo posto dopo il taglio a brillante rotondo. Si tratta di una forma intermedia tra il rotondo e la navette. Dal punto di vista estetico, è un taglio molto affascinante poichè ha Si tratta di una forma intermedia tra il rotondo e la navette. Dal punto di vista estetico, è un taglio molto affascinante poichè ha la forma di una goccia d’acqua. La parte rotonda brilla di più, mentre la riflessione della luce sulla punta è più attenuato a causa la forma di una goccia d’acqua. La parte rotonda brilla di più, mentre la riflessione della luce sulla punta è più attenuato a causa degli angoli delle faccette inferiori che non superano i 40 gradi.degli angoli delle faccette inferiori che non superano i 40 gradi.

Taglio a brillante a nTaglio a brillante a navavette o marquise:Questo taglio deve il suo nome allaQuesto taglio deve il suo nome alla Marchesa di Pompadour. Una leggenda racconta che il Rearchesa di Pompadour. Una leggenda racconta che il Re Sole avrebbe voltuto avere una Sole avrebbe voltuto avere una pietra levigata secondo la forma della pietra levigata secondo la forma della bocca della Marchesa di Pompadour. Poichè la forma allungata termina con una punta cca della Marchesa di Pompadour. Poichè la forma allungata termina con una punta su entrambe le estremità, con questo taglio si avrà una zona centrale molto luminosa, ma una diminuzione dello scintillio sulle su entrambe le estremità, con questo taglio si avrà una zona centrale molto luminosa, ma una diminuzione dello scintillio sulle punte. Questo taglio è identico al taglio a brillante rotondo per quanto riguarda il numero di faccette,ma è difficile dapunte. Questo taglio è identico al taglio a brillante rotondo per quanto riguarda il numero di faccette,ma è difficile darealizzare. La realizzazione delle faccette richiede una notevole esperienza; inoltre, la fragilità delle punte richiede di operare realizzare. La realizzazione delle faccette richiede una notevole esperienza; inoltre, la fragilità delle punte richiede di operare (incassatura, riparazione) con la massima cautela.(incassatura, riparazione) con la massima cautela.

Taglio a gradini a smeraldo od ottagonale:Taglio a gradini a smeraldo od ottagonale:Questo taglio è di solito rettangolare, ma esistono anche tagli quadrati (meno recenti). Si tratta di un diamante tagliato a Questo taglio è di solito rettangolare, ma esistono anche tagli quadrati (meno recenti). Si tratta di un diamante tagliato a gradini, ovverosia con più successioni di faccette, normalmente da 48 a 50, che somigliano a una scalinatagradini, ovverosia con più successioni di faccette, normalmente da 48 a 50, che somigliano a una scalinata e normalmente sono disposte su quattro lati o hanno forma allungata. Le dimensioni tipiche di un taglio a smeraldo rettangolare da un carato orma allungata. Le dimensioni tipiche di un taglio a smeraldo rettangolare da un carato forma allungata. Le dimensioni tipiche di un taglio a smeraldo rettangolare da un carato fdovrebbero essere 7 x 5 mm.

Forme di taglio del diamanteForme di taglio del diamante

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Page 17: Nozioni di base sul diamante

Taglio a brillante ovale:Taglio a brillante ovale:Il nome tecnico è “taglio brillante modificato ovale” poichè si basa sulla forma e le modifiche apportate al tradizionale taglio a Il nome tecnico è “taglio brillante modificato ovale” poichè si basa sulla forma e le modifiche apportate al tradizionale taglio a brillante rotondo. Il taglio ovale oggi più praticato è stato inventato da Lazare Kaplan nel 1960. I brillanti ovali sono costituiti di brillante rotondo. Il taglio ovale oggi più praticato è stato inventato da Lazare Kaplan nel 1960. I brillanti ovali sono costituiti di solito da 56 faccette.solito da 56 faccette.

Taglio principessa:Taglio principessa:E’ un taglio la cui forma ricorda il tipo a brillante, con spigoli acuti non smussati. Viene tagliato in modo tale da assumere unaE’ un taglio la cui forma ricorda il tipo a brillante, con spigoli acuti non smussati. Viene tagliato in modo tale da assumere unaforma perfettamente quadrata piuttosto che rettangolare. Lo stile a brillante si riferisce alla corona con direzione verticale e alle forma perfettamente quadrata piuttosto che rettangolare. Lo stile a brillante si riferisce alla corona con direzione verticale e alle faccette del padiglione che sono larghe sull’apice e strette verso la cintura, l’opposto della disposizione delle faccette delfaccette del padiglione che sono larghe sull’apice e strette verso la cintura, l’opposto della disposizione delle faccette delpadiglione su una pietra tagliata a radiante con gli spigoli incurvati. Il taglio principessa ha di solito 76 faccette e possiede una padiglione su una pietra tagliata a radiante con gli spigoli incurvati. Il taglio principessa ha di solito 76 faccette e possiede una brillantezza superiobrillantezza superiore rispetto al taglio a brillante rotondo.re rispetto al taglio a brillante rotondo.

Taglio radiante:Taglio radiante:Questo taglio è un’altra variante del taglio rettangolare. Costituisce la base per tutta una serie di tagli che derivano da questo Questo taglio è un’altra variante del taglio rettangolare. Costituisce la base per tutta una serie di tagli che derivano da questo (come il taglio principessa).(come il taglio principessa).

Taglio a brillante a cuore:Taglio a brillante a cuore:In nome tecnico è “taglio brillante modificato a forma di cuore” poichè si basa sulla forma e le modifiche apportate al tradizionale In nome tecnico è “taglio brillante modificato a forma di cuore” poichè si basa sulla forma e le modifiche apportate al tradizionale taglio a brillante rotondo. taglio a brillante rotondo.

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Page 18: Nozioni di base sul diamante

La “5°C” La “5°C” detta “Confidence”o“Fiducia”detta “Confidence”o“Fiducia”

Poichè le 4C determinano con assoluta completezza le qualità, i pregi ed il valore commerciale del diamante, è importante essere a Poichè le 4C determinano con assoluta completezza le qualità, i pregi ed il valore commerciale del diamante, è importante essere a conoscenza di tali caratteristiche al momento dell’acquisto. Esiste un unico modo per avere la certezza della qualità della pietraconoscenza di tali caratteristiche al momento dell’acquisto. Esiste un unico modo per avere la certezza della qualità della pietraacquistata e quindi piena fiducia: la pietra deve essere sigillata ed accompagnata da un certificato conforme agli standard diacquistata e quindi piena fiducia: la pietra deve essere sigillata ed accompagnata da un certificato conforme agli standard divalutazione riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, che gli assegni un’esatta qualificazione relativamente alle 4C ed un deter-valutazione riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, che gli assegni un’esatta qualificazione relativamente alle 4C ed un deter-minato valore commerciale ad esse riferito. Il “Certificato Gemmologico” deve essere rilasciato da Istituti Gemmologici affidabili e quali-minato valore commerciale ad esse riferito. Il “Certificato Gemmologico” deve essere rilasciato da Istituti Gemmologici affidabili e quali-ficati che hanno il compito di riconoscere, classificare e determinare le 4C con assoluta certezza; il certificato può essere consideratoficati che hanno il compito di riconoscere, classificare e determinare le 4C con assoluta certezza; il certificato può essere considerato a tutti gli effetti un “documento di valore aggiunto” del diamante.tutti gli effetti un “documento di valore aggiunto” del diamante.Tutti i diamanti Infinity, anche quelli di bassa caratura (oltre naturalmente di un certificato cartaceo conforme agli standard diTutti i diamanti Infinity, anche quelli di bassa caratura (oltre naturalmente di un certificato cartaceo conforme agli standard divalutazione), sono dotati di un sistema di certificazione che sigilla la pietra all’interno di un blister chiamato valutazione), sono dotati di un sistema di certificazione che sigilla la pietra all’interno di un blister chiamato <<certy card>><<certy card>>; talesistema di “blisterizzazione” tutela il diamante da qualsiasi forma di contraffazione e consente all’acquirente di ricevere tutte le garanzie sistema di “blisterizzazione” tutela il diamante da qualsiasi forma di contraffazione e consente all’acquirente di ricevere tutte le garanzie sulla natura e la qualità del prodotto acquistato.sulla natura e la qualità del prodotto acquistato.

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Certificato      N.0000123

Purezza            IFPeso                      0.30                        

Colore                G

Fabio Verdiani
Fabio Verdiani
Page 19: Nozioni di base sul diamante

Sintesi e Trattamenti HPHTSintesi e Trattamenti HPHT

Fino agli anni ottanta si dFino agli anni ottanta si dava per scontato che i diamanti in commercio fossero per definizione pietre naturali. A metà degli anni ottanta, a per scontato che i diamanti in commercio fossero per definizione pietre naturali. A metà degli anni ottanta, tuttavia, comparvero sul mercato in un certo numero i diamanti sintetici prodotti col sistema HPHT, acronimo di High Pressure High tuttavia, comparvero sul mercato in un certo numero i diamanti sintetici prodotti col sistema HPHT, acronimo di High Pressure High Temperature (Alta Pressione Alta Temperatura). Con questo sistema, che suscitò interesse di scienziati e ricercatori, si ricrearono in Temperature (Alta Pressione Alta Temperatura). Con questo sistema, che suscitò interesse di scienziati e ricercatori, si ricrearono in maniera economicamente fattibile le condizioni naturali di formazione del diamante e di qui la formazione di cristalli simili a quelli natu-maniera economicamente fattibile le condizioni naturali di formazione del diamante e di qui la formazione di cristalli simili a quelli natu-rali. Comunque sia, come l’uomo è riuscito ad imitare Madre Natura, così è riuscito a mettere a punto delle sicure ed affidabili tecniche rali. Comunque sia, come l’uomo è riuscito ad imitare Madre Natura, così è riuscito a mettere a punto delle sicure ed affidabili tecniche diagnostiche finalizzate al riconoscimento del natutale dal sintetico, tanto che per normativa nel cediagnostiche finalizzate al riconoscimento del natutale dal sintetico, tanto che per normativa nel certificato che accompagna la pietra rtificato che accompagna la pietra l’origine della stessa dev’essere sempre chiaramente dichiarata. l’origine della stessa dev’essere sempre chiaramente dichiarata. Altro caso è dato da cristalli naturali in cui particolari difetti del reticolo cristallino determinano colorazioni tendenti perlopiù al bruno e Altro caso è dato da cristalli naturali in cui particolari difetti del reticolo cristallino determinano colorazioni tendenti perlopiù al bruno e fluorescenze anomale che vengono assoggettati a trattamenti ad altefluorescenze anomale che vengono assoggettati a trattamenti ad alte temperature (1800 °C ed oltre) ed elevate pressioni (fino a 70.000 emperature (1800 °C ed oltre) ed elevate pressioni (fino a 70.000 Kg/cm ) in modo da correggere e migliorare la colorazione (su diamanti naturali dai colori J/K ed inferiori si passa a colorazioni D/E o F).Kg/cm ) in modo da correggere e migliorare la colorazione (su diamanti naturali dai colori J/K ed inferiori si passa a colorazioni D/E o F).Queste pietre una volta tagliate si scambiano sul mercato ad un prezzo di circa il 30% inferiore a quelle naturali.Queste pietre una volta tagliate si scambiano sul mercato ad un prezzo di circa il 30% inferiore a quelle naturali.

2Kg/cm ) in modo da correggere e migliorare la colorazione (su diamanti naturali dai colori J/K ed inferiori si passa a colorazioni D/E o F).2Kg/cm ) in modo da correggere e migliorare la colorazione (su diamanti naturali dai colori J/K ed inferiori si passa a colorazioni D/E o F).

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Fabio Verdiani
Fabio Verdiani
Page 20: Nozioni di base sul diamante

I maggiori istituti di certificazione del diamanteI maggiori istituti di certificazione del diamante

H.R.D. - H.R.D. - Hoge Raad Voor Diamant di Anversage Raad Voor Diamant di Anversa

I.G.I. - International Gemological Insitute di Anversa ( da non confondere con l’I.G.I. Italiano)I.G.I. - International Gemological Insitute di Anversa ( da non confondere con l’I.G.I. Italiano)

G.I.A. - Gemological Institute of AmericaG.I.A. - Gemological Institute of America

C.I.S.G.M. - Centro Informazione e Servizi Gemmologici di MilanoC.I.S.G.M. - Centro Informazione e Servizi Gemmologici di Milano

Metodi di analisi e riconoscimentoMetodi di analisi e riconoscimento

Le tecniche diagnosticate che consentono di riconoscere il diamante dalle sue imitazioni ( pietre naturali, pietre sintetiche, Le tecniche diagnosticate che consentono di riconoscere il diamante dalle sue imitazioni ( pietre naturali, pietre sintetiche, pietre artificiali ), fanno leva su quelle che sono le peculiari caratteristiche ottiche, chimiche e fisiche specifiche del diamante. pietre artificiali ), fanno leva su quelle che sono le peculiari caratteristiche ottiche, chimiche e fisiche specifiche del diamante. Tali tecniche vengono effettuate mediante l’uso di particolari strumentazioni.Tali tecniche vengono effettuate mediante l’uso di particolari strumentazioni.Alcune tra le tecniche principali di riconoscimento sono:Alcune tra le tecniche principali di riconoscimento sono:- determinazione dell’indice di rifrazione;- determinazione dell’indice di rifrazione;- determinazione delle densità;- determinazione delle densità;- analisi della flourescenza;- analisi della flourescenza;- accurata analisi tramite l’uso del microscopio;- accurata analisi tramite l’uso del microscopio;- metodo dei numeri caratteristici;- metodo dei numeri caratteristici;- uso della punta termica;- uso della punta termica;- effetto dispersione;- effetto dispersione;- effetto lettura.- effetto lettura.