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SOLENNITÀ DELLA
MADONNA DEL CARMELO
16 LUGLIO
NOVENANOVENANOVENANOVENA
MONASTERO MATER CARMELI
BIELLA
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Aiuta, o Madre, la nostra fede! Apri il nostro cuore all’ascolto della Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata. Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa. Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede. Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare. Semina nella nostra fede la gioia del Risorto. Ricordaci che chi crede non è mai solo. Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinchè egli sia luce sul nostro cammino. E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finchè arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore! Amen! dalla Lettera Enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco
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Novena alla Madonna del Carmelo
Primo giorno Santa Maria, donna accogliente, rendici tuoi imitatori ed imitatrici, perché possiamo generare ogni giorno Gesù nelle situazioni di vita che ci troviamo a vivere. Santa Maria, donna accogliente, insegnaci a meditare la Parola di Dio così come facevi tu, perché in ogni momento della nostra vita sappiamo accoglierla e lasciarci guidare da lei. Santa Maria, fiore del Carmelo, ascolta la nostra preghiera.
Lettura mariana da :
“Ravviva la bellezza del Carmelo”, Ed. Provincia napoletana, Bari, 1993.
Maria di Nazareth, la madre di Gesù, è una donna contemplativa. Ella appartiene a quella
moltitudine di credenti – che il Vangelo chiama piccoli – ai quali Dio si compiace di rivelare la sua
sapienza. Piccoli sono infatti le creature povere e fragili che non avanzano pretese davanti a Dio,
ma si affidano a Lui soltanto nel faticoso cammino della vita; piccoli sono quei credenti che
sperimentano la presenza di Dio, non in un circolo di privilegiati, bensì nel quadro normale, feriale
della vita e da qui acquistano sapienza e lungimiranza.
Piccola, allora, è Maria di Nazareth, una donna come tante altre, umile, semplice, la quale un giorno
si è sentita dire da Dio: “Tu sarai la madre di Gesù”, e da quel giorno ella ha vissuto nella sua
esistenza tutti gli atteggiamenti che fanno di ogni credente un vero contemplativo.
Perché produca frutti nella vita del credente, la Parola di Dio ha bisogno di essere accolta con
disponibilità; ma se non trova un interlocutore aperto e pronto all’ascolto, la Parola è quasi costretta
all’esilio , lontana dalle nostre vicende quotidiane.
E non solo. A causa di questo esilio gli uomini, anche quelli che sembrano essere i più religiosi,
sperimentano in maniera lacerante il silenzio di Dio: non vedono più progetti, tutto invecchia, ogni
loro gesto diventa espressione di un’apatica monotonia.
Ora, di fronte alla Parola che la chiama dal di dentro della vita, Maria rimane come scossa e
sconvolta: si domanda il senso profondo di quella voce che la interpella personalmente. E’ il
turbamento dei contemplativi i quali davanti al Mistero, davanti al progetto di Dio che a loro si
comunica, sperimentano la propria piccolezza e fragilità, e nel contempo si lasciano attrarre e
sedurre da esso.
Maria vive il suo turbamento come una donna contemplativa che sa confrontarsi con la Parola e
attualizzarla nella propria condizione personale. Coinvolta, per grazia, nel progetto di Dio, ella
cerca di far luce sulla propria esistenza. Nel dialogo orante con la Parola comprende che tutto quello
che sta accadendo in lei è opera dello Spirito Santo. Solo lo Spirito, infatti, è capace di fare
dell’uomo una dimora vivente per Dio, un luogo di accoglienza per Lui, affinché attraverso i nostri
gesti e le nostre scelte quotidiane, Egli possa visitare gli uomini e camminare sempre con loro.
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Il Signore predilige i bisognosi e su questi fa scendere con abbondanza i suoi doni gratuiti. Rivolgiamo a Lui per l’intercessione di Maria la nostra preghiera di ringraziamento : Illumina, Signore, le nostre anime. 1. Perché sappiamo essere sempre grati a Dio Padre che ci ha dato Maria, la Madre
del Suo Unigenito Figlio, come maestra di speranza. Preghiamo.
2. Perché per l’intercessione della Vergine del Carmelo ci sia concessa purezza di
sentimenti e di azioni per iniziare degnamente questa novena. Preghiamo.
3. Perché coscienti del privilegio che ci è stato concesso di appartenere al Carmelo
come consacrati, amici e devoti, sia nostro vanto vivere sempre con dignità la nostra vocazione di cristiani. Preghiamo.
4. Perché lo scapolare ci indichi la via della povertà, della semplicità e della preghiera quale unica strada da percorrere per dimostrare a Maria la nostra gratitudine e l’impegno ad imitarla nella sua fede e nella sua donazione a Dio. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. Padre misericordioso, tu hai donato ai tuoi figli beni visibili ed invisibili; nel darci la Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, hai voluto insegnarci che ella è anche la Madre di tutti noi, la Dispensatrice di ogni tua grazia; salvaci per il suo Scapolare e conduci tutti al Santo Monte della perfezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Secondo giorno Madre Maria, esperta nel servizio, aiutaci a capire che è solo nella dimensione dell'essere servi gli uni degli altri che possiamo essere dei veri seguaci di tuo Figlio. Madre Maria, esperta nel servizio, rendici capaci di essere sempre disponibili verso coloro che ogni giorno incontriamo nel nostro cammino. Madre Maria, o Vite fiorita, aiutaci a gareggiare nella carità vicendevole.
Lettura mariana da :
“Ravviva la bellezza del Carmelo”, Ed. Provincia napoletana, Bari, 1993.
La capacità di ascolto orante e sapienziale della Parola, ha reso Maria sensibile agli eventi della
storia e a contemplare in essi i segni della presenza di Dio.
Dopo l’annuncio dell’angelo, Maria parte dirigendosi verso la casa di Elisabetta. Il suo viaggio di
donna pellegrina nel mondo è lungo e in salita, pieno di pericoli e di incertezze; è il viaggio faticoso
di chi va nel mondo portando dentro di sé non l’ansia del potere e del prestigio, ma la ricchezza
povera e fragile del Figlio di Dio, la ricchezza di Colui che sa donare solo la pace e comunicare la
passione per i valori del Regno.
Maria loda la grandezza di Dio che dall’alto della sua gloria ha guardato con amore alla sua
esistenza di umile serva. Umile, perché riconoscendo la propria condizione di creatura debole e
fragile, si affida solo a Lui. Serva, perché totalmente obbediente alla sua Parola.
Dio ama e protegge i piccoli, perché solo in essi Lui trova piena accoglienza e una dimora per
compiere nel mondo grandi cose . Dio ha bisogno dei piccoli e degli umili per agire nella storia:
ecco la sua grandezza!
Maria è una donna che sa immedesimarsi nella situazione della vita; perciò nel suo pellegrinare per
le vie del mondo ha potuto constatare che la sua esperienza è anche l’esperienza dei piccoli della
terra, di coloro che ogni giorno faticano e spendono la loro esistenza a costruire un frammento di
storia più umana e fraterna. In essi che Dio manifesta la sua misericordia e la sua potenza : infatti
sono i piccoli che assieme a Dio liberano il mondo dalle sofferenze e dalle ingiustizie e indicano
all’umanità nuovi orizzonti e nuove possibilità di vita.
Gli orgogliosi, invece, pensano solo a se stessi, bramano essere i padroni assoluti del mondo: perciò
Dio confonde i loro cuori e manda in frantumi i loro progetti ambiziosi.
I potenti, poi, abusano del loro potere per rendere l’uomo sempre più curvo e sottomesso: perciò
Dio li rovescia dai troni.
I ricchi accumulano sempre per sé, adorano la loro ricchezza fino a diventarne schiavi: perciò Dio li
rende vuoti.
Maria sente di dare voce ai piccoli della terra, sente di appartenere ad essi, di essere la loro prima
sorella, perché Dio stesso, per primo , è dalla loro parte, li ama e li protegge.
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Fratelli carissimi, Gesù nel momento in cui stava per rimettere il suo spirito nelle mani del Padre sentì fremere il suo cuore pieno di amore per noi e volle donarci per Madre sua Madre, perché ci fosse sempre di guida e d’incoraggiamento con il suo esempio e con le sue ispirazioni. Preghiamo insieme e diciamo : O Maria, guidaci a Gesù. 1. Perché il santo Scapolare, che ci consacra figli di Maria, ci renda degni dei doni di
Dio responsabili della nostra nuova condizione di coeredi di Cristo e lieti di appartenere al Carmelo. Preghiamo.
2. Perché lo Scapolare costituisca il segno esterno del nuovo uomo interiore ricreato
e rigenerato in noi dal Battesimo, rendendoci figli di Dio, fratelli di Cristo e membri della sua Chiesa. Preghiamo.
3. Perché possiamo renderci conto ogni giorno di più che è grande atto di amore del
Padre averci adottati quali suoi figli in Cristo per mezzo dello Spirito e viviamo degni di tanto onore. Preghiamo.
4. Perché da figli devoti della Madonna ci impegniamo con ogni mezzo affinché lo divengano anche tutti i nostri fratelli. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. O Dio , tu hai voluto che sul Calvario, accanto al tuo Figlio innalzato sulla Croce, si trovasse la sua Madre Addolorata, fa’ che la tua Chiesa, associata con Lei alla passione di Cristo, partecipi alla gloria della risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Terzo giorno Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù, insegnaci ad essere sempre piccoli per lasciarci "portare in braccio" dal Signore. Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù e noi, aiutaci a rivestirci di tuo Figlio, per essere ogni giorno segno dell'amore di Dio. Vergine Maria, Splendore del cielo, stringici tutti sotto il tuo manto.
Lettura mariana da :
“Ravviva la bellezza del Carmelo”, Ed. Provincia napoletana, Bari, 1993.
Maria ci fa sentire Dio più vicino; coinvolge e trasfigura la nostra esistenza secondo le qualità
dell’Amore divino che in lei vediamo riflesse: la purità del cuore, l’adesione totale a Dio.
La verginità, resa feconda dalla grazia, rende capaci di generare. Colei che sempre agì sotto la
mozione dello Spirito, generò il Verbo per la salvezza dell’umanità. Allo stesso modo, il credente
che si lascia abitare dalla presenza di Dio Trinità, che sa accogliere la sua Parola e assimilarla nel
cuore, acquista – come Maria – la capacità di generare Cristo nella storia degli uomini. Questa è la
finalità del nostro itinerario di fede con Maria.
Come afferma il Beato Tito Brandsma, carmelitano olandese, lo scopo del nostro essere fraternità
contemplativa, lo scopo di ogni cristiano, è che noi diventiamo un’altra Madre di Dio; che Dio sia
concepito e portato da noi al mondo.
Ciascuno di noi infatti è stato scelto dalla Trinità come dimora, per avere parte ai privilegi che noi
ammiriamo in Maria e che Dio vuole concedere anche a noi.
Pertanto è caratteristica della vocazione carmelitana – e in senso più ampio della vocazione
cristiana – essere altri generatori di Dio.
La devozione a Maria è uno dei più deliziosi fiori del giardino del Carmelo. Possiamo paragonarla
ad un girasole. Questo fiore cresce più alto degli altri fiori. Piantato su di un alto stelo, ricco di verdi
foglie, il girasole si spinge ancora più in alto delle verdi foglie.
La caratteristica di questo fiore è di essere sempre girato verso il sole e di essere, inoltre,
l’immagine stessa del sole. E’ un fiore semplice. Cresce in qualsiasi giardino ed è ornamento a
tutto. E’ alto e solido. Ha radici profonde come un albero.
Il fiore stesso rappresenta l’anima creata ad immagine di Dio, atta ad assorbire la luce radiosa della
bontà di Dio. Due soli che fanno luce l’uno all’altro. L’uno che irradia una luce incommensurabile;
l’altro che assorbe quella luce, che diventa infuocato di quella luce e manda luce come un altro sole.
Così estasiato dai raggi del sole che lo illumina, non si può girare altrove, ma può soltanto vivere
per lui e attraverso lui.
Questo fiore fu Maria. Come lei lo è stata, anche noi possiamo esserlo: fiori seminati da lei, fiori
che sono rivolti verso il Sole , Dio, il quale seminò se stesso in Maria. Egli trasmetterà anche a noi i
raggi della sua luce e del suo calore.
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Fratelli carissimi, l’Abitino del Carmine consacrandoci a Maria per amarla con tutto il nostro cuore e per servirla col ricalcare i suoi esempi di disponibilità verso Dio e i fratelli,ci qualifica come figli, ma nello stesso tempo ci obbliga ad una vigile perseveranza nel bene. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci la perseveranza, Signore. 1. Perché nel nostro pellegrinaggio terreno riusciamo ogni giorno a creare una pausa
di raccoglimento per meditare quanto è grande e vero ‘amore di Maria per i devoti del santo Abitino. Preghiamo.
2. Perché lo Scapolare del Carmine sia stimato da noi più di ogni ricchezza terrena,
destinata a svanire nel nulla. Preghiamo.
3. Perché aumenti la certezza che lo Scapolare è segno di appartenenza alla famiglia
di maria e strumento spirituale per l’acquisto delle ricchezze proprie di questa Madre benedetta. Preghiamo.
4. Perché vegliando ogni giorno con Maria possiamo conseguire serenità e pace, giustizia e sicurezza per noi e per quanti soffrono a causa della prepotenza e delle sopraffazioni. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. O Dio che per bocca del tuo Figlio hai detto: “cercate piuttosto il Regno di Dio e il resto vi sarà dato in più”, fa’ che con Maria, nostra Madre, sappiamo meditare in cuor nostro la ricchezza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Quarto giorno
Beata Maria, donna contemplativa, insegnaci a conservare nel nostro cuore le situazioni di ogni giorno per poi impegnarci a vederle con gli occhi di Dio. Beata Maria, donna contemplativa, insegnaci a vedere in coloro che incontriamo il volto del tuo Figlio e a non fare nessun tipo di discriminazione. Beata Maria, Vergine e Madre, portaci tutti a Gesù.
Lettura mariana da :
“Ravviva la bellezza del Carmelo”, Ed. Provincia napoletana, Bari, 1993.
Ci sono alcune pagine mariane del Nuovo Testamento che ci parlano di Maria come la discepola
fedele di Gesù. Maria infatti pur essendo la Madre del Signore, non rifiuta di diventare la discepola
del Figlio suo. Ella segue Gesù camminando insieme ai discepoli del Signore; con loro impara a
conoscere il Maestro, con loro cresce nella fede, con loro condivide il faticoso e impegnativo
cammino dell’esistenza cristiana, che esige l’amore fraterno e il servizio evangelico.
Nell’ora della croce la Madre di Gesù e con lei ogni discepolo di Gesù, obbedendo alle parole del
Maestro diventano una comunità indivisa e perfetta nell’unità, animata dallo stesso amore profondo
che unisce il Padre al Figlio. E’ in quest’ora, inoltre, che nasce la prima comunità cristiana che
accoglie tra i suoi membri la Vergine Maria, quale bene prezioso per la sua vita.
Noi Carmelitani, guardando a lei, nostra Sorella, vogliamo comprendere ancora di più e ancora
meglio il nostro essere fratelli nella Chiesa di oggi.
Maria, pur essendo la madre del Signore, ne diventa dunque la discepola perfetta, la donna di fede.
Segue Gesù, camminando insieme ai discepoli e con loro condivide il faticoso e impegnativo
cammino che esige innanzitutto l’amore fraterno e il servizio vicendevole. Alle nozze di cana ci
insegna a credere nel suo Figlio; ai piedi della Croce diventa la Madre di tutti i credenti e con essi
sperimenta la gioia della risurrezione. Si unisce con gli altri discepoli in continua preghiera e riceve
le primizie dello Spirito che riempie la prima comunità cristiana di zelo apostolico.
Guardando a Maria e vivendo in familiarità di vita spirituale con lei, impariamo a stare davanti a
Dio e insieme come fratelli del Signore. Maria infatti vive in mezzo a noi come una madre e come
una sorella, attenta alle nostre necessità, e insieme a noi attende e spera, soffre e gioisce.
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Fratelli carissimi, preghiamo la Vergine perché ci insegni a ripetere e a realizzare le parole del Padre nostro: “Sia fatta la tua volontà”. Preghiamo insieme e diciamo: Santifica il tuo popolo, Signore. 1. Perché possiamo riuscire ad approfondire sempre meglio la santità di Maria,
nostro modello di vita. Preghiamo.
2. Perché, nel momento in cui sentiamo di essere tanto lontani dagli esempi lasciatici
da Maria, prendiamo decisamente la risoluzione di incamminarci sulla via della conversione. Preghiamo.
3. Perché mentre ci gloriamo di essere consacrati a Maria con lo Scapolare del
Carmine, i nostro esempio di vita conduca tanti fratelli a scoprire Maria come Madre. Preghiamo.
4. Perché non ci abbandoni mai il ricordo che lo Scapolare è per noi memoriale di umiltà e purezza, modestia e semplicità, di perseveranza nella meditazione della Parola di Dio. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. Perdona Signore i nostri peccati e nella tua misericordia spezza le catene che ci tengono prigionieri e guidaci alla libertà che Cristo ci ha conquistata. Egli è Dio e vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Quinto giorno
Figlia di Sion, Signora dell'offerta, purifica il nostro cuore perché possa appartenere tutto a Gesù. Figlia di Sion, Signora dell'offerta, libera i nostri cuori perché senza paura possano essere solo di Sua proprietà. Figlia di Sion, Madre mite, rendi il nostro cuore simile al tuo.
Lettura mariana :
Gabriele di S.Maria Maddalena, OCD, in: “La Signora del luogo”, E.Boaga, O.CARM.
Ed.Carmelitane, Roma, 2001.
La devozione alla Madonna del Carmelo è un forte richiamo alla vita interiore, che è in modo tutto
speciale la vita di Maria. La Madonna ci vuole simili a lei molto più nel cuore e nello spirito che
nell’abito esteriore. Se penetriamo nell’anima di Maria vediamo che la grazia è fiorita in lei in una
ricchezza immensa di vita interiore: vita di raccoglimento, di preghiera, di ininterrotta donazione a
Dio, di contatto continuo, di unione intima con lui. L’anima di Maria è un santuario riservato a Dio
solo, dove nessuna creatura umana ha mai impresso la sua orma, dove regna l’amore e lo zelo per la
gloria di Dio e per la salvezza degli uomini.
Coloro che vogliono vivere in pieno la devozione alla Madonna del Carmelo devono seguire Maria
nelle profondità della sua vita interiore. Il Carmelo è il simbolo della vita contemplativa, vita tutta
dedicata alla ricerca di Dio, tutta protesa verso l’intimità divina; e Colei che meglio realizza questo
ideale altissimo è proprio la Madonna. Regina decor Carmeli.
La parola “carmelo” significa “ giardino”. L’anima di Maria è un vero giardino: oasi di silenzio, di
pace, in cui regna la giustizia, l’equità, oasi tutta avvolta dall’ombra di Dio, piena di Dio.
Ogni anima di vita interiore, pur vivendo nel frastuono degli impegni quotidiani, può arrivare a
questa pace, a questo silenzio interiore che rendono possibile il contatto continuo con Dio. E’ il
frastuono che è dentro di noi ad impedire il dialogo con il Signore, non tanto l’attività esteriore.
Possiamo rendere il nostro cuore un giardino solitario, silenzioso dove il Signore può riposare e
passeggiare. Chiediamo oggi alla Madonna questo dono, riconoscendola come nostra maestra di
vita interiore .
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Fratelli carissimi, l’esperienza quotidiana ci propone l’angoscioso problema della prova e del dolore che accompagnano il pellegrinaggio terreno di ogni uomo,mentre ci impegniamo a prestare la nostra collaborazione per una cristiana soluzione, invochiamo la misericordia di Dio perché ci soccorra in ogni nostra tribolazione.Preghiamo insieme e diciamo: Signore, abbi pietà di noi. 1. Perché tutti i malati degenti in ospedali o sofferenti nelle loro case, sentano nella
solitudine il sollievo della nostra solidarietà. Preghiamo.
2. Perché i bisognosi di cibo, di vestiario, di comprensione, di amore, trovino in noi
un cuore fraterno. Preghiamo.
3. Perché le persone anziane sentano il calore dell’affetto dei loro congiunti capace di
rendere meno triste il peso degli anni e più accettabile il declino delle energie fisiche. Preghiamo.
4. Perché quanti soffrono di depressione, di scoraggiamento, di limitazioni fisiche e mentali, attraverso l’atteggiamento cristiano dei fratelli avvertano accanto a loro la presenza materna della Vergine. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. O Dio, che attraverso la Vergine Maria ci hai fatto dono di Gesù, mediatore di ogni grazia, liberaci dai mali che ci affliggono a causa dei nostri peccati e donaci serenità e pace per i meriti della passione dello stesso tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Sesto giorno
Dolce Maria, infaticabile cercatrice di Dio, dacci la stessa forza che hai avuto tu nel cercare il tuo Gesù che si era perso nel tempio. Dolce Maria, infaticabile cercatrice di Dio, guida i nostri passi perché nel cammino della vita possiamo sempre seguire Gesù, faro che ci illumina. Dolce Maria, Madre pura, sii nostra fedele compagna nel viaggio verso Gesù.
Lettura mariana :
Michele di S.Agostino, O.Carm, in: “La Signora del luogo”, E.Boaga, O.Carm.. Ed.Carmelitane,
Roma, 2001.
Per vivere in Dio in tutte le cose , da farsi, da omettersi e da accettare, è necessario compiere le
proprie azioni sopportando tutto ciò che accade di penoso – sia nel corpo che nell’anima, al di
dentro o al di fuori – con animo rispettoso e con amore; con sincera conversione; con
raccoglimento. Si imita così il Salvatore Gesù, il quale lasciava che il Padre dimorante in lui facesse
tutte le sue opere; egli stesso insieme al Padre operava con soave amore.
Allo stesso modo possiamo anche noi vivere in Maria, nostra amabile Madre. Nell’agire e nel
patire, nel fare e nell’omettere, nelle pene, sofferenze, afflizioni e calamità : ci sforziamo di
conservare in noi e anche ci sforziamo di alimentare un filiale, tenero e innocente orientamento
dell’anima verso Maria. In questo modo si stabilisce un soave flusso e riflusso di amore dell’anima
verso Maria e di Maria verso Dio.
Questa vita mariana è prodotta nell’anima dallo Spirito Santo per mezzo di una specie di effusione,
di pienezza di amore verso Maria, ritornando da lei a Dio.
Se lo Spirito di Gesù grida “Abbà, Padre!” nei cuori dei figli di Dio, facendo nascere teneri affetti di
amore verso il Padre di Gesù, perché meravigliarsi se questo stesso Spirito grida in quei medesimi
cuori: “Ave, Madre!”, producendo filiali sentimenti, colloqui di amore verso la Madre, come in
Gesù durante la vita e per tutta l’eternità?
Lo stesso Spirito di Gesù produce nei nostri cuori l’amore divino e l’amore mariano, senza che
l’uno impedisca l’altro.
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Fratelli carissimi, accogliamo l’annuncio del grande amore che Dio ci ha dimostrato mandando il suo Figlio nel mondo quale luce degli uomini e salvezza della nostra vita, e preghiamolo perché ci renda capaci di compiere opere di verità per vivificare la Chiesa. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore. 1. Perché tutti gli uomini si riconoscano in Cristo figli dell’unico Padre e giungano
alla più alta conoscenza di Dio. Preghiamo.
2. Perché tutti i battezzati riscoprano il valore della loro incorporazione nel Cristo e
vivano gli impegni che ne derivano come Maria visse il suo “Fiat”. Preghiamo.
3. Perché tutti noi cresciamo ogni giorno nell’amore di Dio e dei fratelli e vivendo nella grazia di Dio, per l’intercessione di Maria, possiamo gustare fin da questa vita i beni del Regno di Dio. Preghiamo.
4. Perché quanti soffrono di depressione, di scoraggiamento, di limitazioni fisiche e mentali, attraverso l’atteggiamento cristiano dei fratelli avvertano accanto a loro la presenza materna della Vergine. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. Liberaci , o Signore, da tutti i mali passati, presenti e futuri e per l’intercessione della beata Vergine Maria, donaci la pace, così che per la tua misericordia, possiamo sempre essere liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento. Egli è Dio e vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Settimo giorno
Madre bella, vergine dell'ascolto, apri il nostro cuore perché sappiamo ascoltare le parole del Figlio tuo. Madre bella, vergine dell'ascolto, apri il nostro cuore e il nostro intelletto perché sappiamo ascoltare le parole del Figlio e le mettiamo in pratica. Madre bella, pura di cuore, rendici forti nei nostri propositi.
Lettura mariana :
E.Boaga, O.Carm, La Signora del luogo, Ed.Carmelitane, Roma, 2001.
Da tutta l’eternità Dio ci ha scelto, ci ha amati e predestinati a vivere nell’intima unione con Lui,
che vuole abitare in noi mediante la sua grazia. Questa unione è sublime come quella della
maternità divina della Madonna e anche noi a pieno titolo possiamo essere chiamati gestanti di Dio.
Anche a noi il Signore manda il suo angelo a chiederci continuamente di aprire i nostri cuori alla
luce del mondo, per poterla portare come una lanterna. Anche noi dobbiamo ricevere Dio nei nostri
cuori, portarlo dentro i nostri cuori, nutrirlo e farlo crescere in noi in modo tale che egli sia nato da
noi e viva con noi come il Dio- con- noi, l’Emanuele.
Maria ci conosce tutti: conosce le nostre lesioni, le nostre ferite. Conosce anche lo splendore celeste
che l’amore del Figlio vuol infondere in noi per l’eternità e con materna sollecitudine guida i nostri
passi. Nel nostro pellegrinaggio terreno ci viene chiesto di rimanere ora sotto la Croce insieme a
Maria: l’agonia del suo cuore è quanto lei ha già offerto per noi per poter godere dell’amore eterno
di Dio.
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Fratelli carissimi, la potenza di Maria viene a prendere posto al nostro fianco per difenderci dal nemico. Con lei e per mezzo di lei facciamo salire a Cristo la nostra preghiera. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci , o Signore. 1. Perché la Vergine del Carmelo ci assista nel cammino della vita per poter giungere
all’incontro con il Padre ripieni di grazia, frutto dello Spirito. Preghiamo.
2. Per tutti coloro che , attratti dalle false lusinghe del demonio, hanno dimenticato
di essere figli di Maria, perché tornino ad amare la Vergine e a servire Dio Padre. Preghiamo.
3. Perché tutti i moribondi possano godere del conforto del santo Viatico e della
Unzione degli infermi. Preghiamo.
4. Perché la Vergine Maria preghi per tutti noi “adesso e nell’ora della nostra morte”. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi che ne celebriamo la memoria, di poetr giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del Monte che è Cristo. Egli è Dio e vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Ottavo giorno
Maria, madre sotto la croce, sii accanto a noi nelle nostri croci quotidiane perché, come te, sappiamo stare in piedi per accettare ed offrire il nostro dolore. Maria, madre sotto la croce, apri il nostro cuore perché sappiamo accoglierti in ogni momento, sei tu il dono che Gesù ci ha fatto morendo. Maria, madre che proteggi i tuoi figli, sii la nostra guida nella vita quotidiana.
Lettura mariana :
Mattia di S.Giovanni in : E.Boaga, O.Carm, La Signora del luogo, Ed.Carmelitane, Roma, 2001.
Il Carmelo per singolare provvidenza di Dio è stato destinato al culto e alla venerazione della Madre
di Dio; lo Scapolare, la cui origine viene dall’ Ordine del Carmelo, è il mezzo approvato dalla
Chiesa per onorare la Madre di Dio.
Oltre ai sette sacramenti della Chiesa , che sono segni sacri che significano e producono la grazia,
esistono anche altri segni e aiuti per il cammino di fede.
Lo Scapolare è detto ed è realmente un segno di salvezza , è il sacramento della Vergine Madre di
Dio perché è il segno visibile delle realtà spirituali che stimolano l’impegno nell’amore e nella
fede, come anche stimolano l’impegno per il cammino di santificazione, cioè apertura al dono che
lo Spirito vuole fare a ciascuno di noi per renderci simili a Dio.
Lo Scapolare è segno specifico del nostro servizio alla Vergine , Signora del mondo; è il marchio
che la Vergine SS.ma pone nel cuore di ciascuna persona perché possa portarlo per sempre e perché
dalla bocca di chi lo indossa venga pronunziato il nome di Maria, dopo quello di Dio , in tutti gli
atti e gli impegni che si svolgono.
Lo Scapolare è il memoriale della Vergine Santissima, che aiuta ad elevare a lei frequentemente il
cuore ; è un invito a vivere alla divina presenza; è anche al tempo stesso ricordo della presenza
morale di Maria a chi vive in familiarità con lei e a lei ricorre nelle azioni e nelle tentazioni.
Lo Scapolare è segno di alleanza e patto eterno tra Maria e coloro che lo portano. E’ segno di
protezione nei pericoli. In ogni occasione e in ogni tentazione possiamo rivolgerci a Maria
dicendogli: “ O Santa Maria, rivolgiti a me e abbi pietà di me! Comunicami la tua forza, dammi un
segno propizio; perché gli avversari lo vedano e rimangano confusi, perché tu , o Madre, mi aiuti e
mi consoli!”.
Da quanto detto si può concludere che lo Scapolare in modo forte e al tempo stesso soavemente
unisce la persona che lo porta all’ossequio della Vergine Maria e la funzione di unire è espressa dai
lacci dello Scapolare collocati sulle spalle e la stessa Vergine Maria sembra dire ai fratelli e sorelle
carmelitani: “Con i vincoli della bontà io li attiro, con i lacci dell’amore”.
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Fratelli carissimi, l’insegnamento di Gesù apre agli sguardi della nostra fede orizzonti luminosi con il donarci la certezza che a noi la vita non verrà tolta, ma trasformata. Domandiamo al Padre di vivere guardando ai beni eterni del cielo. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci , o Signore. 1. Per tutti i defunti che nel Battesimo hanno ricevuto il germe della vita eterna,
perché il Signore li accolga nella comunione dei santi. Preghiamo.
2. Per noi che davanti al mistero della morte rimaniamo turbati, perché il Signore ci
dia la serenità che è frutto della fede in Cristo risorto. Preghiamo.
3. Per le anime di tutti coloro che in vita indossarono lo Scapolare di maria, perché il
Signore conceda loro la visione del Suo volto. Preghiamo. Per tutti i nostri fratelli che sono nel dolore per qualsiasi ragione, ma soprattutto per la morte dei loro congiunti, perché siano consolati. Padre nostro. Preghiamo. O Signore, la nostra preghiera sia di aiuto alle anime dei fedeli defunti e di tutti i devoti del Carmine: la tua misericordia conceda loro il perdono dei peccati e renda tutti partecipi della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Novena alla Madonna del Carmelo
Nono giorno
Santa Maria, sorella nella comunità cristiana, sii nostra Sorella nella nostra vita e nella nostra preghiera. Santa Maria, sorella nella nostra comunità, siediti accanto a noi e prega con noi perché la nostra preghiera sia secondo il cuore del tuo Figlio. Maria, Stella del mare, Madre e Sorella nel Carmelo, stringici tutti sotto il tuo manto.
Lettura mariana :
Giovanni Paolo II in : E.Boaga, O.Carm, La Signora del luogo, Ed.Carmelitane, Roma, 2001.
Quando si parla del Carmelo il pensiero va alla sacra montagna, che nel mondo biblico è sempre
considerata come simbolo di grazia, di benedizione e di bellezza. Su questa montagna i Carmelitani
dedicarono alla Vergine Madre di Dio , Flos Carmeli, la loro prima Chiesa, esprimendo così la
propria volontà di affidarsi completamente a Lei e di legare indissolubilmente il proprio servizio a
Maria attraverso l’ossequio a Gesù Cristo.
I grandi mistici carmelitani hanno inteso l’esperienza di Dio nella propria vita come un cammino di
perfezione ( S.Teresa di Gesù), come una salita del Monte Carmelo ( S.Giovanni della Croce).
In questo itinerario è presente Maria. Ella – invocata dai Carmelitani come Madre, Patrona e Sorella
– diviene , in quanto Vergine purissima, modello del contemplativo, sensibile all’ascolto e alla
meditazione della Parola di Dio e obbediente alla volontà del Padre per mezzo di Cristo nello
Spirito Santo. Per questo nel Carmelo, e in ogni anima profondamente carmelitana, fiorisce una vita
d’intensa comunione e familiarità con la Vergine Santa, quale nuova maniera di vivere per Dio e di
continuare qui in terra l’amore del Figlio Gesù a sua Madre Maria.
Una particolare grazia della Madonna verso i carmelitani, ricordata da una veneranda tradizione
legata a S.Simone Stock, si è irradiata nel popolo cristiano con tanti frutti spirituali. E’ lo scapolare
del Carmine, mezzo di affiliazione all’ Ordine del Carmelo per partecipare i benefici spirituali e
veicolo di tenera e filiale devozione mariana.
Mediante lo scapolare i devoti della Madonna del Carmine esprimono la volontà di plasmare la loro
esistenza sugli esempi di Maria – la Madre, la Patrona, la Sorella, la Vergine purissima –
accogliendo con cuore purificato la Parola di Dio e dedicandosi al servizio dei fratelli.
Rivolgiamo insieme una fervida preghiera a Maria, perché con la sua intercessione ottenga a
ciascuno di proseguire sicuro nel cammino della vita e di giungere felicemente alla vetta della santa
montagna, Gesù cristo, nostro Signore.
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Fratelli carissimi, lin questi giorni di grazia, in intima unione con Maria, rivolgiamo al Signore la nostra pregiera. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci , o Signore. 1. Per la santa Chiesa di Dio, perché sia assidua nella preghiera e nell’ascolto della
Parola. Preghiamo.
2. Per tutti i devoti di Maria, perché trovino in lei il rifugio nelle avversità e il
conforto nel dolore. Preghiamo.
3. Per l’Ordine Carmelitano, perché nella Chiesa viva fedelmente la propria
vocazione alla contemplazione e alla fraternità. Preghiamo.
4. Per quanti portano lo Scapolare come segno di consacrazione e di speranza. Preghiamo. Padre nostro. Preghiamo. O Signore, ascolta la preghiera della tua Chiesa e per l’intercessione della Vergine maria, Madre del Carmelo, concedi quanto ti abbiamo chiesto. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Ave , o Madre immacolata, umile donna colma di amore, noi ti
affidiamo la nostra vita, consolatrice prega per noi!
Ed ecco terminata la novena: Cosa può donarci oggi Maria? Apriamo il cuore all’ascolto, entriamo nel silenzio del nostro animo, facciamo spazio nella nostra interiorità . Maria è la Madre che vuole condurre tutti i suoi figli all’incontro con il Figlio Gesù. Ciascuno di noi si ritrova a cercare nella propria esistenza la via, la verità ,la vita. Maria ci dice che questa via è Gesù, che questa verità è racchiusa nelle sue parole, che la vita vera la troviamo quando viviamo in amicizia con lui. Il dono che vuole farci oggi Maria è quello di una sporta carica di speranza: le nostre giornate possono ritrovare la luce, il nostro sguardo può continuare a vedere orizzonti aperti . Maria vuole ricordarci che le difficoltà del momento presente, che ognuno sperimenta e tocca con mano in situazioni diverse, sono tutte abitate dalla grazia di Dio. Non siamo soli ad affrontarle! Non sentiamoci abbandonati, scoraggiati! La Vergine Maria, Madre del Carmelo, oggi allarga il suo bianco manto e ci accoglie tutti nel suo abbraccio. Il cammino della fede è paragonabile ad una salita in montagna, la Vetta è Cristo Gesù:saliamo guardando la mèta anche se talvolta qualche nuvola la oscura; saliamo in cordata, cioè sostenuti gli uni agli altri con la preghiera e la sollecitudine fraterna, ricordando che ciò che faremo per il più piccolo dei nostri fratelli il Signore lo considererà come fatto a Lui. Saliamo verso la Vetta tenendo stretta la mano di Maria, Fiore del Carmelo, con lei saremo certi di non sbagliare strada e sarà lei a rifocillarci nei momenti di stanchezza, come alle nozze di Cana ci rimanderà a Gesù dicendoci: “Fai quello che Lui ti dirà”.