Novembre 2015

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BRUTTI SPORCHI E CATTIVI novembre 2015 www.lulecce.it

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BRUTTISPORCHIE CATTIVI

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FLAVIO DE MARCO Direttore Canale 8 Pugliawww.canale8tv.net dgt 92 e 699 su tutta la Puglia

DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio De Marco HANNO COLLABORATO: Umberto Verri, Bruno Conte, Piergiorgio FiorentinoPROGETTO GRAFICO: Adriana Greco Supplemento Quotidiano Sportivo Online www.lulecce.it Aut. Trib. di Lecce n. 1064, 8/07/2010 Per questa pubblicità: 389/1819733

Piazza Mazzini 41/45, Lecce0832/393687

Corrado Liguori nella redazionede “Lu Lecce.it”

UN TEMPO PER TUTTO UN TEMPO PER VINCEREC’è un periodo per lottare, uno per provare a vincere. Questo Lecce targato Braglia non fa complimenti, vince in campionato ed in coppa, presenta concretezza e durezza. Il titolo di copertina è emblematico: brutti, poiché, lo spettacolo ed il bello estetico che ne deriva non c’è. Ma assai poco importa se vi sono i risultati utili. Sporchi, poichè, non c’è quella parvenza di linerità e di formalità, almeno in campo, che in altri periodi formavano una delle peculiarità del Lecce. Cattivi in senso agonistico, più precisamente in senso tattico.Non si perde troppo tempo nei fronzoli, ma, si va dritti all’obiettivo. Non è sufficiente vincere qualcosa per raggranellare una fiducia a termine della tifoseria e dell’ambiente.Mancano ancora alcuni tasselli propri di un progetto già iniziato e che ha avuto un primo start accidentato. La nuova proprietà, finalmente insediata definitivamente a partire dal 9 novembre, il nuovo mister, i nuovi tutti, insomma, spingeranno il Lecce in alto. In questo numero de Lulecce trattiamo temi più “positivi” e propositivi se si considerano alcune gare vinte. E’ un numero di passaggio, di transito, dove si incrociano le speranze dei tifosi e dell’ambiente per uscire dalle sabbie mobili della media classifica, assai scomoda. Nell’intervista con il dottor Corrado Liguori si evidenzia un primo obiettivo, a medio termine, nel periodo natalizio trovarsi nella “zona che conta”. Ciò sarà sufficiente secondo la società per poter recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Auspicio che tutti vorremmo vedere realizzato sul campo: non ci sono favorite in questo campionato, c’è, anche a nostro avviso, una dura battaglia da fare settimana per settimana.

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Tre partite (compresa la Coppa Italia) e tre vittorieIl LECCE DI BRAGLIAPASSO DOPO PASSOVERSO LA SERIE B

di Umbero Verri

Passo dopo passo, vittoria dopo vittoria per avvicinarsi alla vetta. Non sta perdendo un solo colpo il Lecce targato-Braglia. Tre partite ( due di campionato: Ischia e Melfi ed una di Coppa Italia: Matera) tre vittorie, nove punti conquistati, quattro gol segnati ed uno solo subito, appena quattro lunghezze di distacco dalla capolista Messina. Un Lecce <nouvelle vague>, quello nato dalle ide tecnico-tattiche di mister Braglia, un allenatore che ha l’aspetto del burbero intrattabile ma che, sotto sotto quella scorza negativa, nasconde un cuore ed una bontà senza limiti. E’ un toscano e come tale, quando c’è da farlo, mette da parte la diplomazia spicciola per passare al sodo della questione. Proprio come sta facendo con il Lecce. Dai fronzoli e le trame avvolgenti, cercate e volute da mister Asta, il Lecce di oggi ha come credo delle sue azioni la concretezza e la praticità. Qualità non eccelse, d’accordo, ma indispensabili per non finire stritolati nella morsa delle iniziative avversarie. Un Lecce che cercava di dare spettacolo ma che non era capace (così m’è successo con Asta) di mettere alle corde l’avversario di turno, forse era un Lecce bello a vedersi ma certamente non utile per la classifica. E difatti, in sei partite, il Lecce di Asta era riuscito a conquistare la miseria di 6 punti (una media stentata di salvezza), avendo ottenuto solo una vittoria (a Castellammare di Stabia), tre pareggi ( due in casa con Catania e Casertana ed uno in trasferta a Martina) e due sconfitte: in casa con l’Andria ed a Foggia. Un Lecce piccolo piccolo, superato da quello di Braglia nel giro di tre gare (compresa quella di Coppa Italia con il Matera) a conclusione delle quali ha guadagnato sei punti in campionato (due vittorie di fila in casa con l’Ischia e a Melfi) ed il passaggio di turno (quindi altri tre punti virtuali) nella partita ad eliminazione diretta di Coppa Italia contro il Matera dell’ex Padalino. Adesso, relativamente alla Coppa, il Lecce dovrà vedersela con il Cosenza. Ed anche in quella circostanza sarà un banco di prova abbastanza importante per gli uomini, cosiddetti di riserva, di mister Braglia.Dunque, passo dopo passo verso la vetta. Adesso, questo nuovo modo comportamentale del Lecce non ha ancora spalancato le porte per sognare il primato. Ma non è detto, ad esempio, che le squadre che precedono i salentini, non possano avere una fase di rendimento scadente e, quindi, essere acciuffate dalle inseguitrici. In primis dal Lecce che, lo ripetiamo, sta cominciando ad imparare a memoria il <credo calcistico> di mister Braglia, un tecnico che, fra alti e bassi, ha trascorso 20 anni sulle panchine di numerose squadre di C e di B. Imprese di un certo valore, quindi, Braglia ne ha realizzate abbastanza. Ma ha anche avuto preoccupanti rovesci, l’ultimo dei quali proprio la scorsa stagione, quando era alla guida del Pisa: è stato esonerato a marzo, nella fase più delicata del campionato. Quando cioè, come sostengono quasi tutti gli allenatori, si vincono e si perdono i campionati di competenza. Acqua passata. Da circa 20 giorni, mister Braglia è arrivato a Lecce e, senza mezzi termini, ha realizzato una rivoluzione a 360 gradi. Ha fatto fuori quasi tutti i titolari del reparto difensivo impiegati con frequenza da Asta (una delle vittime più importanti, il monteronese Camisa e poi Suciu, Diop e via dicendo); ha quindi <inventato> una difesa nuova (fra l’altro ha richiamato Abruzzese, emarginato da Asta) in una squadra fatta a sua immagine e somiglianza, scegliendo di schierarla ora con il 4-4-2, altre volte con il 3-4-3, altre ancora con il 3-5-2. Un Lecce camaleontico, insomma, che, fino ad ora, ha prodotto buoni frutti: vale a dire, ha giocato tre partite (come scritto) e le ha vinte tutte e tre. Un modo di vita rivoluzionato, dicevamo, che, oltre ad un nuovo aspetto tattico della squadra, ha determinato anche una regolamentazione relativa alla presenza giornaliera dei giornalisti, ai quali sarà concesso di assistere all’allenamento della squadra soltanto il lunedì e nel corso delle amichevoli. Tutti gli altri giorni, i cancelli del centro di Martignano saranno chiusi ai rappresentati della stampa che, quindi, dovranno arrangiarsi , aspettando… che cada dal cielo la manna delle notizie. Insomma, vita nuova in casa-Lecce. E tutti sperano che possa trattarsi di una vita lunga e ricca di successi. Con l’esito finale della promozione in B.

Corrado Liguori nella redazionede “Lu Lecce.it”

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Lega Pro Girone C – Che l’avvento di Braglia porti finalmente un Lecce con la mentalità da Lega Pro? Se il buongiorno si vede dal mattino…

DI PIERGIORGIO FIORENTINONon vogliamo regalare facili illusioni. Tuttavia è un dato di fatto che dopo l’avvicendamento in panchina, il Lecce del nuovo tecnico Braglia abbia finalmente ottenuto due vittorie di fila in campionato, 1-0 contro Ischia e Melfi, blindato la propria porta e passato il turno di Coppa Italia di Lega Pro, contro il Matera.Ciò che risalta è inevitabilmente l’atteggiamento tenuto in campo dai giallorossi, che con l’avvento del nuovo tecnico sembrano finalmente aver imparato a badare alla sostanza ed a non nascondersi dietro le possibili scuse accampate fino ad oggi, dagli infortuni alle squalifiche passando per le avverse condizioni ambientali (???), dalla difficoltà di amalgamare un gruppo nuovo a tutte le innumerevoli attenuanti cercate per giustificare prestazioni scadenti e risultati negativi.In fondo, anche a Piero Braglia, come al suo predecessore, è capitato di dover fare i conti con gli infortuni (tanto per fare due nomi Surraco e Moscardelli), tuttavia, sono comunque arrivati sei punti e zero gol subiti in campionato.Ora, è chiaro che il solo avvento di Braglia non possa essere la soluzione a tutti i mali del Lecce, anche in considerazione degli ormai innumerevoli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina giallorossa in poco più di tre stagioni di Lega Pro (ricordiamo Lerda, Toma, Gustinetti, Moriero, ancora Lerda, Pagliari, Bollini, Asta e Braglia).Tuttavia, in un campionato senza padroni, posto che nessuna squadra è a punteggio pieno e nessuna sembra poter dominare (anche il Catania, che ha già recuperato il -9 di partenza, a Lecce non ha impressionato e resta sempre in bilico per i noti motivi extracalcistici che potrebbero portare a nuove penalizzazioni), il Lecce con la mentalità giusta e con il recupero di qualche giocatore importante (per esempio, oltre ai due già citati, Curiale, al momento non pervenuto), può sicuramente entrare nella lista di quelle formazioni che potrebbero giocarsela fino alla fine per il primo posto.Ad ogni buon conto, come abbiamo detto in apertura, non vogliamo né illudere né illuderci…il campionato è lungo e può succedere di tutto, il tempo degli alibi è finito, è ora di rimboccarsi le maniche e fare punti, anche con i denti e anche vincendole tutte per 1-0.In fondo, proprio Mister Braglia ha detto che preferisce vincere 10 partite per 1-0 piuttosto che una per 10-0… come dargli torto?

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UN MESE PER SB(A)RAGLIARE LE CONCORRENTI di Stefano Giammarruto Il Lecce si fa bello. Mister Braglia ha letteralmente stravolto lo score negativo di inizio campionato facendosi lustro con tre vittorie in appena tre partite al timone dei giallorossi. Un’inversione di tendenza che ha portato i salentini ad abbassare la “saracinesca”.

MISTER A CONFRONTO Proprio come spesso si dice «in Italia si vince con la miglior difesa». Ebbene, sotto la guida del giovane Asta, il Lecce ha subito mediamente oltre un gol a partita segnandone di meno e rendendo magro, oltre che sconsolante, il bottino conquistato alla sesta giornata di campionato. Il più esperto Braglia non solo ha raddoppiato la media realizzativa, ma è riuscito anche nell’impresa di rendere invalicabile il muro difensivo. Subito due vittorie in campionato ed una in Coppa Italia di Lega Pro per presentarsi al suo nuovo pubblico. L’obiettivo scalata passa dal prossimo mese di campionato dove i giallorossi proveranno ad agganciare la capolista sicula, il Messina. Un gap da colmare, quattro punti, che passano da Monopoli, Catanzaro, Cosenza e Matera.Proviamo a fare una proiezione del prossimo mese di campionato, con la dovuta scaramanzia del caso.

MONOPOLI Il prossimo avversario di mister Braglia sarà il Monopoli di Tangorra che proverà a scalfire il trend positivo dei giallorossi al Via del Mare. I biancoverdi soggiornano appena un punto più giù ed hanno più di un deficit dove la squadra di Braglia potrebbe andare a nozze. La squadra barese annovera un pessimo rendimento fuori dalle mura amiche, solo una vittoria (Lupa Castelli 2 Monopoli 3) che fa da capolinea ad una serie di sconfitte. Da non sottovalutare «la difesa di facili costumi» come la chiamerebbe il noto giornalista Mughini.PRONOSTICO 1

CATANZARO I calabresi peggio di così non avrebbero potuto iniziare questa nuova avventura in Lega Pro. Appena cinque punti, conquistati esclusivamente in casa grazie ad un pareggio contro il Cosenza ed una vittoria contro la malconcia M. Franca. I salentini potrebbero trovare una squadra in ripresa, considerando gli ultimi risultati casalinghi, che potrebbe complicare i piani di ascesa del Lecce. Unico punto a favore dei salentini può essere la sterilità offensiva e la fragilità di una delle peggiori difese del campionato. PRONOSTICO X2

COSENZA Buon avvio di campionato per i rossoblu allenati da mister Roselli, che con il minimo sforzo sono riusciti ad ottenere un buon piazzamento. In questi primi due mesi di campionato la squadra calabrese ha costruito il suo bottino per lo più in casa, ottenendo giusto tre pareggi in trasferta e perdendo solo contro la capolista Messina per 2-0. I rossoblu incassano ed insaccano decisamente poco, dipingendosi come una squadra guardinga che fa del cinismo il suo punto di forza. Al Lecce servirà una grande prova per scardinare la difesa avversaria e per imporsi nuovamente nella “Tana dei Lupi”. PRONOSTICO 1X

MATERA A differenza dello scorso campionato in cui i biancazzurri hanno scalzato i giallorossi “scippando” un posto ai playoff (sogno infranto in semifinale contro il Como), gli uomini di mister Padalino occupano l’ultimo posto in classifica con quattro punti, complice anche la penalizzazione di due punti inflitti dalla Giustizia Sportiva. Il trend in trasferta è da paura: tre sconfitte ed un pari, appena un gol segnato e ben sei subiti. Fortunatamente in casa c’è qualche sprazzo di luce: una vittoria in apertura contro la rivelazione Akragas e due pareggi importanti contro il Foggia ed il Benevento. Per i giallorossi ci sono tutti i giusti presupposti per prendersi una rivincita al “Franco Salerno” dopo lo smacco, di difficile digestione, dello scorso anno. PRONOSTICO 2

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LIGUORI: LA “MANO” DEL MISTER SI VEDE

Dirigente del Lecce, ma, anche grande tifoso e sportivo appassionato. Il Dottor Corrado Liguori è il simbolo di un Lecce che vuole riscattarsi e dimostrare la propria valida presenza in questo campionato di Lega Pro. Lo dice in modo chiaro che questo campionato è difficilissimo, però, bisogna ottenere il massimo risultato.“Abbiamo avuto supremazia territoriale nelle ultime partite, la nostra mentalità è molto forte. Tutte le partite sono difficili, abbiamo vinto con un minimo scarto, ma, dobbiamo vivere sempre una battaglia. Non facciamo voli pindarici, la concretezza sarà indispensabile partita dopo partita. Non ci sono grandi favorite in questo campionato, pensiamo ai risultati degli scontri diretti, siamo, ancora, all’inizio. A Natale dobbiamo raggiungere l’obiettivo di rimanere nelle posizioni che contano”.Poi, Liguori continua, descrivendo alcuni elementi del gruppo: “Balint Vecsei è un giocatore molto valido, ha gamba e visione di gioco, ha avuto qualche difficoltà all’inizio per il nostro clima caldo, ma, sta assimilando gli schemi del nostro campionato. La rosa tutta è di qualità. Lepore, ad esempio, il nostro Checco, si esprime ad alti livelli, come diceva Mazzone è il classico jolly. E’ un eclettico”.Alla fine Corrado Liguori afferma con certezza, rispetto al cambio societario tra la famiglia Tesoro ed il gruppo guidato dall’Avv. Saverio Sticchi Damiani: “confermo il passaggio di proprietà per il prossimo 9 Novembre, senza condizionali”.

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Campionato a squadre serie A1 maschileIl TC Crema supera il CT Maglie per 4 a 2Un risultato che non compromette l’esito del campionato

Nell’ultima partita del girone di andata il CT Maglie viene fermato dal TC Crema con il punteggio di 4 a 2, un risultato che, dato l’equilibrio di forze in campo, non rende giustizia ai salentini che comunque hanno ben figurato davanti al numeroso pubblico.Sulla terra rossa del circolo magliese sono scesi in campo per il CT Maglie Erik Crepaldi (2.1), Arturo Gaston Grimolizzi (2.2), Francesco Garzelli (2.3), Giorgio Portaluri (2.4). Il TC Crema, che ben conosce il valore dei magliesi, per non rischiare ha schierato i suoi elementi migliori, il rumeno Adrian Ungur (140 ATP e 1.6) e il giovane talento Matteo Donati (177 ATP e 1.20), affiancati da Giuseppe Menga (2.2), Nicola Remedi (2.4), Filippo Mora (2.4) e Alessandro Coppini (2.6).I primi quattro incontri di singolare sono terminati con due vittorie per parte. I primi due vinti dal CT Maglie hanno visto Francesco Garzelli, particolarmente in palla oggi, che ha agevolmente superato Nicola Remedi con il punteggio di 6-2 6-3. Giorgio Portaluri ha superato Alessandro Coppini per 6-7 6-3 6-2. Gli altri due singolari sono stati vinti dal TC Crema con un grande Adrian Ungur che ha superato Crepaldi con il punteggio di 6-3 6-1, e Matteo Donati che ha superato un Grimolizzi in ripresa per 6-0 4-6 6-1, sostenuto dal pubblico del campo centrale che aveva intravisto, ad un certo punto, la possibilità del colpaccio ai danni della giovane promessa del tennis italiano nonché componente della squadra di coppa Davis.Gli incontri di doppio hanno visto la coppia Donati Menga superare la coppia Portaluri Grimolizzi con il punteggio di 6-4 6-3 e la coppia Ungur Mora superare la coppia Crepaldi Garzelli per 7-5 4-6 10-7 dopo un incontro che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico sugli spalti che vedeva la possibilità di un pareggio veramente a portata di mano.Per il direttore sportivo del CT Maglie Antonio Baglivo (nella foto): “Partita che ci lascia davvero l’amaro in bocca perché si stava profilando la possibilità di fare risultato contro i forti lombardi nelle cui fila ha impressionato notevolmente Adrian Ungur che, a mio parere, è stato uno dei più forti giocatori che abbiamo visto a Maglie e che ha fatto la differenza nell’incontro di oggi. Abbiamo notato anche una giovane promessa, Matteo Donati, giocatore nell’entourage della nazionale e che ha entusiasmato agli Internazionali d’Italia di quest’anno il pubblico del Foro Italico. Ora ci aspetta la trasferta di Bassano del Grappa che potrà decidere la classifica finale del girone per potere poi posizionarsi nei playout in una posizione migliore. Quindi, sicuramente prepareremo al meglio questo incontro e nessun dettaglio verrà lasciato al caso”. Prossimo appuntamento per i salentini è la trasferta contro la ST Bassano domenica prossima.

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Supermercato PAM

Via Bachelet, 39/41

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