NOTIZI@NDO 2015 · 2015 ISTITUTO COMPRENSIVO ... GITA AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO Giorno 18 Febbraio...

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NOTIZI@NDO 2015 ISTITUTO COMPRENSIVO “FEDERICO DE ROBERTO” CATANIA Anno scolastico 2014-2015 SOMMARIO Intervista alla Dirigente Scolastica Noi e la politica Cronaca scolastica e non Ambiente ed alimentazione Una giornata con i Bersaglieri La pagina dello sport Unicef e solidarietà In giro per la Sicilia Al Teatro Racconti e poesie Favole al contrario A scuola di giornalismo Le nostre piccole inchieste

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NOTIZI@NDO

2015

ISTITUTO COMPRENSIVO

“FEDERICO DE ROBERTO”

CATANIA

Anno scolastico 2014-2015

SOMMARIO

Intervista alla Dirigente Scolastica

Noi e la politica

Cronaca scolastica e non

Ambiente ed alimentazione

Una giornata con i Bersaglieri

La pagina dello sport

Unicef e solidarietà

In giro per la Sicilia

Al Teatro

Racconti e poesie

Favole al contrario

A scuola di giornalismo

Le nostre piccole inchieste

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La redazione di Notizi@ndo ha intervistato la Dirigente Scolastica dell’Istituto De Roberto, prof.ssa Antonella

Maccarrone, che guida la nostra scuola composta da numerosi plessi , da diversi anni e che ha risposto alle nostre

domande con tanto entusisamo.

Da quanto tempo fa la Preside? Dal 2008

Prima di fare la preside che lavoro svolgeva? Insegnavo matematica e scienze nella scuola secondaria di primo

grado

Come ci si sente a fare la preside? È un lavoro che mi piace tanto ,l’ho scelto io e lo faccio con piacere

Quando diventò preside, che emozione provò ? Provai una grandissima emozione, perchè finalmente potevo fare

qualcosa che mi piaceva e avevo un proposito che si può esprimere così: la scuola dove sarò preside dovrà

diventare una scuola d’eccellenza!

In cosa consiste il suo lavoro? Il mio lavoro è molto complesso infatti per il buon funzionamento della scuola

devo occuparmi ogni giorno di tanti aspetti diversi: della sicurezza, della valutazione degli alunni, delle iscrizioni

e dei trasferimenti degli alunni, delle pratiche del personale docente e del personale ATA, di attività contabile, di

avviare progetti di ampliamento dell’offerta formativa, di rendicontare al ministero della pubblica istruzione il

lavoro della scuola ecc. Anche le maestre fanno un lavoro complesso perchè si occupano non solo di didattica

delle discipline ma anche di cittadinanza, di regole di comportamento per far crescere bene i bambini.

Come e quando svolge il suo lavoro?

Tutte i giorni mi devo tenere aggiornata: devo leggere la posta che arriva dal Ministero, o di quanti scrivono alla

scuola, occuparmi delle assenze degli insegnanti e del personale ATA, mi occupo come dicevo di svariate

cose per controllare l’andamento scolastico. Vi anticipo per esempio che finalmente nel plesso di via Torresino

hanno installato finalmente la rete INTERNET per garantire un migliore funzionamento delle tecnologie infor-

matiche e raggiungere questo traguardo mi ha impegnato parecchio .

Quali problemi deve affrontare?

I problemi da affrontare sono tanti: pensare alle necessità degli alunni, degli edifici scolastici, delle classi, dei la-

boratori, soddisfare le richieste delle famiglie, occuparmi delle pratiche relative all’avanzamento dell’anno scola-

stico, ecc e per raggiungere gli obiettivi occorre scrivere lettere, fare telefonate. Una cosa che mi dispiace è che

la scuola non abbia tante risorse per poter realizzare i progetti per tutti gli alunni della scuola.

Va d’accordo con le insegnanti?

Credo di sí, andare d’accordo significa prendere decisioni collegialmente e tenere informate le

insegnanti di tutto.

Lei con chi collabora?

Io collaboro in particolare con gli uffici di segreteria e con un gruppo di insegnanti che fanno parte dello staff

dirigenziale, ma anche con tutti gli altri insegnanti.

È facile fare il suo lavoro?

Non è facile fare il mio lavoro perché spesso si hanno delle delusioni.

Quante ore impiega per fare il suo lavoro?

Rimango a scuola mediamente dalle ore 8 alle ore 18, ma questo tempo non basta perchè il sabato e la

domenica lavoro per sistemare le attività della settimana o per completare quello già avviato

Che problemi ci sono nei plessi? Nei plessi ci sono tanti problemi, quelli maggiori sono strutturali infatti gli edifici scolastici dovrebbero essere tutti

migliorati in termini di ristrutturazione e in termini di allestimento di ambienti di apprendimento ben attrezzati.

Se non facesse la preside quale lavoro le piacerebbe fare?

Ritornerei volentieri a fare l’insegnante

Quanti alunni ha la scuola?

Ha circa 1200 alunni, della scuola dell’infanzia , primaria e secondaria di primo grado

Quali attività propone per noi bambini per l’anno prossimo?

Vorrei continuare a incrementare le attività di quest’anno: potenziamento della musica, attività

sportive ( judo), potenziamento della lingua inglese e realizzazione di tutti i progetti già presenti nel POF: educa-

zione alla legalità, ambientale, alimentare ( frutta nelle scuole), alla salute , alle pari opportunità, stradale e tante

altre idee che verranno.

Ci può dire qual è la cosa più negativa e quella più positiva del

suo lavoro?

La delusione si ha quando non si riesce a concretizzare la finalità principale della scuola cioè quando i risultati

di apprendimento degli alunni sono negativi o quando nelle classi si verificano episodi gravi con comporta-

mento scorretto da parte degli alunni. La cosa positiva è quando si arriva a buoni risultati

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Il 31 Gennaio 2015 è stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica, che ha giurato

il 3 Febbraio. Il suo incarico durerà sette anni e svolgerà tanti importanti incarichi, soprattut-

to rappresentare l’Italia all’estero e l’unità della Nazione, ma potrà anche assumere decisioni

e soprattutto tutelare le leggi e la Costituzione.

Il nuovo Presidente si chiama Sergio Mattarella, è di origine siciliana, infatti è nato a Paler-

mo. Prima di svolgere questo incarico è stato Ministro dell’Istruzione e della Difesa, e pro-

fessore universitario di Diritto. Il fratello Piersanti è stato ucciso dalla mafia moltissimi anni

fa. E’ il primo Presidente siciliano.

Le nostre opinioni:27 GENNAIO 2015…IL RICORDO

Come ormai accade da diversi anni, giorno 27 gennaio ci siamo fermati un attimo a riflet-

tere…

Abbiamo messo da parte libri, quaderni, compiti, giochi e risate per parlare

dell’Olocausto: una parola pesante come un macigno, dura come l’acciaio delle catene,

indelebile come quei numeri impressi sui corpi di tante persone,incomprensibile come ciò

che descrive (“Noi non siamo numeri, siamo persone e dobbiamo essere trattate come

tali” Gaia V B).

Già, perché noi, pensando e riflettendo, non abbiamo trovato una risposta a questa trage-

dia, non una giustificazione a tanto odio e a tanto male che degli uomini hanno fatto ad

altri uomini, fratelli ad altri fratelli ( “ Non si può raccontare, immaginare e capire quello

che è successo davvero, ma conoscere è necessario per cambiare l’umanità” Antonella V

A).

Con le nostre insegnanti abbiamo parlato, raccontato le nostre emozioni, ci siamo com-

mossi leggendo le lettere di Anna Frank, una ragazza come noi…una di noi! ( Cara Anna,

io ho sentito parlare parecchio di te, di cosa è accaduto al tuo popolo, di Hitler e di cosa

pensava di voi Ebrei e delle diversità…Ma io non la penso cosi’, anzi penso che proprio

nella diversità siamo tutti uguali, perché tutti siamo uomini, viviamo tutti sulla stessa ter-

ra, respiriamo tutti la stessa aria e abbiamo tutti gli stessi diritti” Giorgia V B).

Ma alla fine abbiamo riso nel vedere il film “ La vita è bella” di Benigni. Un riso un po’

amaro, come ciò che racconta, ma che ci fa sperare e sognare in un mondo migliore.

GLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE DI VIA SAPRI

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FESTA DI CARNEVALE

Carnevale è una festa per tutti , nella quale grandi e piccoli si possono travestire e

divertire. Anche nell’ ANTICHITA si usava mascherarsi, ma si narra che i ladri si

travestissero per andare a rubare. I tempi non sono molto cambiati perché quest’ anno a

Venezia alcuni si sono mascherati ma in realtà erano dei borseggiatori che rubavano

dentro le borse delle persone i soldi, i gioielli . Come ogni anno in Italia il Carnevale

a Venezia inizia con il volo della Colombina ed è bellissimo vedere volare la fan-

ciulla dal campanile. Anche nella nostra provincia il Carnevale ha delle belle attrazioni co-

me i carri infiorati di Acireale che sfilano per le strade del paese. Quest’anno a scuola ab-

biamo festeggiato il Carnevale con balli, giochi, mangiando lo zucchero filato e poi

abbiamo indossato dei bracciali che si illuminano al buio. E’ stata una giornata bellis-

sima e molto divertente. Carnevale è una festa per grandi e piccini però è importante

che non si facciano scherzi che possano offendere o fare male alle persone., ma sem-

plicemente ridere e scherzare rispettando tutti!

PROGETTO MUSICA Quest’anno la scuola ha aderito ad un pro-getto del Ministero (DM 8) che vuole dif-fondere l’educazione musicale anche alle classi della scuola elementare. Infatti i ra-gazzi di quinta, guidati dai docenti di stru-mento musicale, hanno imparato a suonare alcuni strumenti a percussione, altri hanno formato un coro ed un’orchestra musicale che si è esibita in una manifestazione finale presso le Ciminiere di Catania. Con la musica si può comunicare, ci si può divertire ed esprimere tante emozioni.

NATALE Feste, balli, canti e recite per tutte le classi della scuola. I bambini di prima del plesso Maratona si sono esibiti in uno spettacolo affrontando i temi della pace, solidarietà, interculturalità, tutto in grande allegria!

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NEL MONDO DEI RAEE Noi alunni delle classi quinte abbiamo seguito con entusiasmo “ Le

avventure di Baz nel mondo dei RAEE”.

La sigla RAEE sta per “ rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che”. Essi rappresentano un enorme problema per l’ambiente, perché

contengono sostanze tossiche e non biodegradabili che le rendono ina-

datti alle discariche e ai termovalorizzatori. Sono rifiuti composti anche da vetro, alluminio, argento, oro, piombo,

ferro tutti assolutamente recuperabili.

I RAEE devono essere trattati in appositi impianti autorizzati dove

vengono “bonificati” cioè smontati e dissemblati fino a ottenere le

singole materi che li compongono.

Queste materie vengono poi recu-

perate e rimesse nel

ciclo produttivo per dar vita a nuovi

prodotti.

Noi ragazzi nel corso dell’anno,

abbiamo recuperato

tali apparecchiature che sono state

raccolte negli appo-

siti contenitori installati nel cortile

della scuola.

GLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE DI VIA SAPRI

GITA AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO

Giorno 18 Febbraio ci siamo recati al mercato ortofrutticolo per conoscere tutti gli aspetti della vendita della frutta, da

dove inizia la vendita a come arriva nelle nostre tavole. La frutta arriva in un grande mercato che rifornisce tutta la

città.

Abbiamovisto molti tipi di frutta e di ortaggi, come fragole, arance, mele, cavolfiori, pomodori, cedri, zucche, melanza-

ne, peperoni, finocchi ecc,che si tengono in grandi casse. Abbiamo intervistato uno dei rivenditori anche se la maggior parte dei negozi era chiusa perchè la vendita avviene nelle primissime ore del mattino. Ci hanno descritto le caratteristi-

che di tutti gli ortaggi e dei frutti.Ci hanno spiegato anche che le arance siciliane sono uniche perche’ la “nostra” Etna

garantisce l’escursione termica che permette alle arance di sviluppare un pigmento che le rende rosse all’interno e dà un sapore unico.Le arance siciliane non sono vendute in molti paesi ma sono vendute solo in Italia.

Poi dopo siamo andati in una grande sala allestita per accoglierci , lì abbiamo fatto merenda e abbiamo giocato ad un

diverso gioco del fazzoletto, infatti eravamo chiamati con i nomi della frutta e degli ortaggi. Abbiamo approfondito le nostre conoscenze e svolto alcuni test a fine giornata. Andare al mercato è stato davvero interessante e nello stesso

tempo divertente.

Non ti scordar di me Ogni anno puntuale arriva l’appuntamento con Legambiente all’inizio della primavera e quest’anno tutti a seminare le piantine. Infatti è arrivato un carico di semi di piantine di diversi tipi ed è scattata una lezione di scienze e di educazione al rispetto dell’ambiente per tutte le classi della scuola, dai più piccoli ai più grandi

FRUTTA NELLE SCUOLE La nostra scuola ha aderito ad un Progetto Europeo,“Frutta nelle

scuole”,finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura

da parte dei bambini e ad attivare corrette abitudini alimentari e così diverse volte nella settimana abbiamo fatto merenda con

frutta e verdura di stagione, gustosa ed utile per la nostra crescita.

E’stato divertente spremere le arance , ricche di vitamina C, e

potremo anche recarci ad Acireale per una interessante lezione

di educazione alimentare.

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Alla fine di Ottobre la nostra scuola ha ospita-

to una rappresentanza dei Bersaglieri. Sono

state due giornate dense di emozioni e davvero

sorprendenti, all’insegna del ricordo e della

riscoperta di valori importanti,infatti i Bersa-

glieri ci hanno raccontato la loro storia e quale

è la loro missione nel mondo. Abbiamo fatto

loro molte domande e recitato diverse poesie

sulla pace.«Siamo orgogliosi di ospitare i rap-

presentanti di un corpo che ha dato tanto al

nostro Paese - ha detto la preside Antonia

Maccarrone - Ancora oggi i bersaglieri sono

portatori di pace nei punti più "caldi" del mon-

do».

Dopo l'incontro, all'ingresso dell'istituto è stata

posta la targa per ricordare il maggiore Giu-

seppe La Rosa, bersagliere siciliano ucciso in

Afghanistan.

«L'amor di Patria deve restare vivo nella men-

te dei più giovani - ha sottolineato Vincenzo

Tedesco, presidente dell'associazione Bersa-

glieri sezione di Catania - aiutare gli altri è una

prerogativa di chiunque abbia prestato giura-

mento alla bandiera».

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SPORT è SOCIALIZZARE CON TUTTI! Nello sport possono partecipare tutti, sia maschi che fem-

mine,non c’e’ chi è bravo o chi è meno bravo,tutti hanno il

diritto di praticare attività sportive.Lo sport è un momento

di integrazione, mette insieme tutti, non ci sono differen-

ze,tutti sono uguali. Nello sport non è importante vincere ma partecipare,è un

momento di socializzazione.

Esistono svariati tipi di sport che possono esse-

re:pallavolo,calcio e basket, rugby nuoto, tennis e molti

altri

Ma è bello praticare qualsiasi tipo di sport perché è un mo-

mento in cui ci si può divertire stando insieme agli altri

FILASTROCCA SULLO

SPORT

Lo Sport è bello:

unisce tutti gli amici e

tutti son contenti e felici!

La forza dello sport è essere

uniti,

tutti sono in compagnia

con tanta allegria .

Lo sport è un allegro ritor-

nello,

ma non per fare un duello

In amicizia e in compagnia,

si inizia, si gioca, si gareg-

gia

E alla fine si va via

Tutti quanti in armonia!

SPORT PER TUTTI Durante quest’anno scolastico tutte le classi

sono state impegnate in un Progetto del Mini-

stero “Sport in classe” che si è concluso con

alcune piccole Olimpiadi per ciascun plesso.

Ma possiamo dire che lo sport è stato un mo-

mento che tutti noi alunni abbiamo apprezzato,

infatti i ragazzi di via Castaldi hanno seguito

lezioni di rugby, con un istruttore del Coni.

Tutti gli alunni delle classi quarte hanno segui-

to alcune lezioni di yoga, disciplina che gli a-

lunni della quinta di via Torresino già da tanti

anni praticano il pomeriggio in un corso sem-

pre molto affollato.

Insomma tanto sport per tutti i gusti!

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Le classi quarte della scuola primaria dei plessi Sapri e

Maratona giovedi 20 Novembre hanno partecipato ai festeg-

giamenti per il 25°Anniversario della Convenzione sui Di-

ritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza organizzati dal Comi-

tato Provinciale dell’Unicef di Catania

Una piccola rappresentanza di alunni si è recata presso

l’Aula Consiliare del Palazzo degli Elefanti . Ad accoglierli

c’erano la Presidente del Consiglio Comunale Dott.ssa

Francesca Raciti e il Presidente del Comitato Unicef di Ca-

tania Prof.Vincenzo Lorefice per la presentazione del rap-

porto Unicef sulle condizioni dell’infanzia nel mondo 2014.

Un altro gruppo di alunni ha sfilato nel corteo che dalla

Villa Bellini si è mosso verso la Chiesa dei Minoriti per

assistere al mini concerto dell’Orchestra Sinfonica Infantile

“Falcone e Borsellino” della Fondazione “La città Invisibi-

le”.

Nel corso della manifestazione la nostra scuola ha ricevuto

l’attestazione per avere raggiunto gli obiettivi fissati durante

l’anno scolastico 2013-14 nell’ambito del Progetto di speri-

mentazione Unicef-Miur “Verso una scuola amica” .

Anche quest’anno mamme, nonne,

alunni, alunne e maestre si sono

messi all’opera tutti a preparare le

pigotte,per l’Unicef. Sono state

cucite quasi cento bambole di pezza,

per aiutare i bambini che vivono in

condizioni di disagio e rendendo

possibili le vaccinazioni contro le

sei malattie che ogni anno uccidono

tanti di loro. Alcune bambole sono

state realizzate nel laboratorio di

cucito del plesso Maratona, altre

nelle classi sia della scuola

dell’infanzia che della primaria e

della secondaria di tutti i plessi.

Molte sono adottate , altre conse-

gnate al Presidente del Comitato

Provinciale per l’Unicef di Catania,

prof. Lorefice. Nella settimana che

precede il Natale nei plessi Marato-

na, Sapri e Marttelli si è svolta la

sagra del dolce, con tanti buonissimi

dolci che sono stati venduti e il rica-

vato è stato donato per aiutare tutti i

bambini in difficoltà.

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Anche quest’anno con il Progetto il Ponte dei Bambini,

un progetto dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura,

siamo andati in giro per conoscere le tradizioni agricole

della Sicilia. La prima gita è stata il 5 novembre 2014,

infatti siamo andati in una fattoria didattica vicino Mi-

neo, Durante queste giornate possiamo assaggiare pa-

nettoni e dolci preparati in casa e un buon latte di man-

dorla, oppure schiacciare i chicchi di grano per ridurli in

farina, impastare e realizzare delle focaccine cotte sulla

pietra infuocata. Interessante la lezione su come si rea-

lizzano i cestini di vimini e altri attrezzi che venivano

anticamente utilizzati per l’agricoltura.

In altre date anche le classi prime, seconde e terze si

sono recate per conoscere la campagna, gli animali,

osservare le lumache, giocare facendo una caccia al

tesoro molto particolare per scoprire gli indizi in campa-

gna. I bambini delle prime classi si sono recati al Parco

Gioieni ed hanno ascoltato fiabe in mezzo alla natura ed

hanno drammatizzato interpretando loro stessi i fiori, i

petali e gli alberi divertendosi un mondo ed imparando

tante cose sulla natura.

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Siracusa e Ortigia Siracusa è una meta obbligatoria per conoscere le tradizioni e la storia antica della Sicilia Le classi quarte del plesso Sapri si sono recate a

Siracusa ed Ortigia in una giornata divertente e indimenticabile

Caltagirone

Giorno 15 Dicembre 2014 la classe 4^C del plesso di via Torresino si è recata in gita con

la maestra MariaGrazia Fiore per visitare i presepi a Caltagirone. Appena siamo scesi dal pullman abbiamo preso il trenino e ci hanno fatto visitare la villa

comunale.

Appena scesi dal trenino abbiamo raggiunto a piedi un negozio a vedere la lavorazione delle ceramiche e acquistare souvenir di ceramica. Dopo un po’è venuto a prenderci il

pullman e ci ha portato al ristorante. dove abbiamo mangiato i panini a sacco che avevamo

portato da casa. Dopo pranzo abbiamo visitato un bellissimo presepe in cotone. Tornati a casa è rimasto un ricordo bello ed emozionante.

Gli alunni di classe quinta di via Maratona giorno 21 marzo 2015 hanno effettuato una espe-rienza entusiasmante visitando la chiesa di S.Francesco Borgia in via Crociferi dove ,guidati

da esperti, hanno potuto interpretare alcuni famosi dipinti come IL CENACOLO di Leonardo

da Vinci, IL MAGNIFICAT di Botticelli e L’ANNUNCIAZIONE di Cosmè.

E’ stata un’esperienza unica !!!!

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Un giorno al TEATRO AMBASCIATORI Giorno 26 Marzo abbiamo assistito allo spettacolo “ Il favoloso gatto con gli stivali”.

La storia parla di un gattino abbandonato

sotto una buia notte di pioggia, che per caso incontro’ un mugnaio. Questi lo prese con

se, lo porto’ a casa e dopo poco tempo il

mugnaio mori’. In punto di morte si fece promettere dal gatto di prendersi cura dei

suoi figli soprattutto di Miserino il figlio più

piccolo e impreparato ad affrontare la sua vita. Ma, alla morte del mugnaio, il suo figlio

maggiore ricevette il mulino e il medio un

asino e allo sfortunato Misurino i due fratelli non diedero nulla, soltanto il gatto.

Il gatto fece trasformare Miserino nel Mar-

chese di Caraba’. Il gatto ando’ dal re a por-tare un regalo da parte del suo padrone .

Mentre la principessa andava a ringraziare il marchese per il regalo, sfortunatamente la

rapirono,e il re annuncio’ che chiunque , povero,ricco,sfortunato o fortunato avesse

salvato la principessa poteva sposarsi con lei. La principessa fu portata nel castello di un orco che prendeva in sposa le prigioniere e poi le mangiava. La povera principessa non

aveva la madre perché era stata rapita dall’orco quando ancora era piccola ; ma in quel

castello trovo’ sua madre e quando si riconobbero, l’una con l’altra,si abbracciarono. Accorse Miserino per salvarle, ma fu solo con la furbizia del gatto che chiese all’orco,

come ultimo desiderio di trasformarsi in un topolino,che tutti furono salvi. Infatti il gatto

mangiò l’orco. Dopo il gatto era diventato cattivo, ma Miserino gli disse che erano amici e il gatto si calmo’,Miserino sposo’ la principessa e andarono via contenti.

Un giorno al TEATRO MASSIMO

Giorno 3 Dicembre 2014 le classi quarte

dei diversi plessi si sono recate al Teatro

Massimo per assistere ad un balletto, uno

spettacolo con le musiche di Gioacchino

Rossini, La Bottega Fantastica.

C’erano bravissimi ballerine e ballerini.

La storia narrava di un bottegaio che ven-

deva le sue bambole che ballavano,e che

provenivano da tutti i paesi del mon-

d o , i n f a t t i e r a n o i t a l i a -

ne,giapponesi,spagnole,tedesche e france-

si

Le bambole erano molto credibili; quando

c’era il bottegaio stavano ferme e quando

non c’era ballavano. Il balletto è stato

bellissimo e siamo stati molto felici di

aver visitato il Teatro Massimo, uno dei

più importanti d’Europa per la musica

classica e quindi importante patrimonio

per la nostra città.

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E’ FESTA E’ PASQUA

SVEGLIATEVI AMICI

LE RONDINI E I FIORI RALLEGRAN

LA PASQUA

DI VIVI COLORI MA IL DONO

PIU’ BELLO

PER NOI TUTTI E’ AVERE LA PACE E

L’AMORE

IN FONDO AL CUORE

Hai aperto la porta

della nostra classe

sei entrata

tra i banchi

ci hai portato

un sorriso

custodito

dentro il tuo cuore.

Hai avuto il potere di

farci ballare il cuore

a tempo di una musica

che avevamo

Dimenticato:

L’AMICIZIA

IO IMMAGINO DI VOLARE

VEDENDO DAL

CIELO LA MIA CASA ,

I MIEI AMICI

IO IMMAGINO

CHE TUTTE LE

PERSONE DEL MONDO NON

FACCIANO PIU’

LA GUERRA MA CHE VIVA-

NO

IN PACE

IO IMMAGINO ,

CHE LE PERSONE POVERE ABBIA-

NO UNA CASA

DOVE RISCAL-DARSI,DORMIRE,

MANGIARE

IO VORREI ESSERE Io vorrei essere un angelo, per portare l’ amore alle persone che non ce l’ hanno, io vorrei essere il Sole per brillare sulle persone che stanno nel buio, io vorrei essere un fiore colorato per donare il buonumore alle perso-ne cattive, io vorrei essere l’ arcobaleno per portare felicità nei paesi di tristezza. Io vorrei la pace, per portare la pace nei paesi di guerra, perché le persone possano vivere tranquille e serene nelle loro case.

LA PRINCIPESSA SALVA IL PRINCIPE

C’erano una volta una principessa e un principe. I due giovani vive-

vano felici nel loro castello insieme ai loro due figli : Aurora e El-

la .Un giorno il padre dovette partire perche’ i suoi amici lo avevano

invitato a una battuta di caccia in Spagna. Ella e Aurora sentivano

molto la mancanza del padre perche’ loro vivevano a Venezia.Un

giorno il padre inviò una lettera alla moglie dicendogli che si era

ammalato durante la battuta.La moglie, disperata raccontò tutto alle

loro figlie dove scoppiarono a piangere. Il postino del quartiere con-

segnò una lettera mandata dal marito alla moglie dicendogli che la

sua malattia era troppo grave e che quindi sarebbe morto a breve. La

moglie,cioe’ la principessa, andò in Spagna dove il marito si era

recato per la battuta .Appena la moglie arrivò sul luogo vide il pove-

ro marito steso nel letto privo di vita. La moglie sapeva che dove

c’erano i principi e le principesse poteva accadere una magia cosi’ lo

baciò e, il marito tornò come prima. Da quel giorno moglie ,marito e

le due figlie ritornarono nella loro amata città,Venezia, dove vissero

felici e

contenti.

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C’era una volta un re ed una regina che desideravano tanto avere un erede . Quando finalmente ebbero un bambino, Gli diedero il nome di Alessandro.Organizzarono una grande festa e invitarono tutti i sovrani delle terre confinanti e tutte le fate dei regni, eccetto la Fata della Montagna, così anziana che nessuno si ricordava più della sua presenza. Le fate iniziarono a dare i doni magici ad Alessandro: la bellezza, la grazia, la gentilezza, l’intelligenza, la simpatia e l’abilità a fare tutto. Una settimana dopo , arrivò la Fata della Montagna. Era offesa per essere stata dimenticata e così disse “Non mi avete invitato, ma voglio anch’io fare un dono al principe , il dono che farò al principe e’ che fino all’età di sedici anni sarà bello,ma un giorno si pungerà con un fuso e morirà”. Detto questo la fata sparì in una nuvola nera.

I genitori erano disperati ma una fata disse: “Non posso . annullare il suo incantesimo ma posso aggiungere che se si pungerà cadrà in un sonno di cento anni, da cui sarà svegliato dal bacio del vero amore”. Il re allora fece distruggere tutti i fusi. Passarono sedici anni: Alessandro era nel castello di campagna ed iniziò ad esplorare le stanze. In una stanza viveva una vecchina sorda che non aveva mai sentito del divieto di filare con l’arcolaio. Alessandro che non aveva mai visto un fuso prima volle provare ad usarlo ma si ferì e cadde a terra come morto. Giunse la settima fata, che avvolse tutti gli abitanti del castello in un incantesimo che li fece cadere in un sonno profondo, poi avvolse tutto il castello in un impenetrabile foresta di rovi. Trascorsero cento anni ed un giorno passò lì vicino una principessa di un paese confinante. Rimase incuriosita dai rovi e dal castello che spuntava e chiese ad un eremita se sapesse qualcosa: “Mio nonno mi disse che lì dormiva un principe di rara bellezza: tante principesse hanno provato a raggiungerlo, ma non ci sono riuscite!”. La principessa volle tentare ed iniziò ad addentrarsi nella foresta. Magicamente, i rovi si aprivano e la lasciavano passare, permettendogli di giungere al castello. La principessa iniziò ad esplorarlo e nella camera da letto trovò il principe addormentato; era così bello che non poté fare a meno di baciarlo. Alessandro si risveglio e ringraziò la fata che lo aveva salvato.. I due giovani si sposarono e vissero felici e contenti.

C’era una volta una bambina,chiamata Cappuccetto Rosso,perché

portava sempre un cappuccetto di

velluto rosso. Un giorno la mamma la chiamò e le disse ;-Vieni,piccola mia,ecco una focaccia ,un panetto di burro,un po’ di

ciambella e una bottiglia di latte da portare alla nonna; è debole e

ammalata.Vai e segui la strada principale. Mi raccomando, non passare per il bosco, è pericoloso.

-Si mammina, porterò alla nonna questo buon cestino.– rispose la

bambina. Ma Cappuccetto Rosso non ascoltò la mamma e attraversò il bo-

sco. Mentre camminava vide due farfalle che svolazzavano sui

fiori . La bimba rimase incantata e iniziò a rincorrerle. Ma improv-visamente si accorse di avere smarrito la strada.

Guardò l’orologio, erano le ore 17,00 fra poco sarebbe sceso il

buio. Preoccupata, non si accorse della scura figura che aveva dietro e da dietro un cespuglio vide sbucare il muso di un lupo. Si

avvicinò con aria sorniona e le chiese: “Dove vai bella bambina?’’

“Sto andando dalla nonna. Vieni, avvicinati……..che pelo lungo e morbido che hai! Possiamo farci una foto insieme?”

Prese dalla tasca un cellulare , si mise vicino al lupo , scattò e dopo pubblicò la foto sul social network.

Saluto e si avviò verso la casa della nonna .

Ma la foto della bambina e del lupo fece il giro di Facebook.

A casa della nonna , ad aspettare il lupo c’erano la polizia , i cara-

binieri , l’ambulanza e gli animalisti per controllare che il lupo non

fosse ferito. La piccola Cappuccetto Rosso fu rimproverata per aver pubblicato la foto senza aver chiesto il permesso al lupo. Al

lupo non restò che mettere la coda tra le zampe e fuggire bronto-

lando : - Accidenti! Con questa nuova tecnologia! Oggi mi hanno fatto perdere un bel pranzetto e la mia foto è dappertutto! E sparì

all’interno del bosco cercando un po’ di tranquillità!

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Anche quest’anno molte classi di sono reca-

te all’ETIS per visitare il centro dove vengo-

no stampati i giornali. L’Etis nacque nel 2005 ed e’uno

stabilimento grande 46 mq, che molti anni fa veniva usato

per costruire i treni. I giornali vengono stampati di notte,circa

200.000, ed ogni sera si consumano circa 60.000 euro per la

loro produzione. Infatti alcuni rotoli di carta costano addirit-

tura 1000 euro. La visita ci fa conoscere lo straordinario

mondo del giornalismo, soprattutto perché quando acquistia-

mo un giornale non immaginiamo l’enorme lavoro che è ne-

cessario per farlo arrivare nelle edicole.

Durante l’anno scolastico abbiamo parlato delle differenze tra maschi e femmine, abbiamo anche intervistato

i nostri nonni e le nostre nonne per scoprire come si viveva una volta e capire cosa è cambiato. La maggior

parte dei nostri nonni e delle nostre nonne ha risposto che si sono sposati per libera scelta, ma alcuni non si

risposerebbero. Abbiamo scoperto che per molti di loro i momenti più belli della loro vita sono stati la nascita

dei figli e il matrimonio. Tanti di loro hanno studiato poco, ed hanno frequentato le scuole elementari o le

medie.

In famiglia la maggior parte delle nonne ha fatto la casalinga, però si sono occupati insiemi ai nonni delle

faccende domestiche. I giochi di una volta erano molto semplici, le femmine con le bambole, i maschi a pallo-

ne.

Confrontando le notizie raccolte con la scuola,i giochi e la vita di adesso abbiamo visto che ci sono differenze

nei giochi, infatti la maggior parte di noi preferisce giochi tecnologici che una volta non esistevano, nel fatto

che adesso andiamo tutti a scuola per molti anni e sono diversi anche i gusti in fatto di lavori che vorremmo

fare da grandi.

Nei giochi abbiamo visto che la maggior parte delle femmine preferisce giocare con le bambole, invece i ma-

schi al calcio, con il Nintendo, macchine e basket.

Siamo certamente diversi nei gusti, nel modo di giocare, di parlare, ma tutti siamo d’accordo che maschi e

femmine possano fare gli stessi lavori e la cosa più importante è che tutti si rispettino sempre!

Durante il nostro laboratorio siamo riusciti ad intervi-

stare proprio chi realizza tutti i giorni le interviste, un

giornalista , che rispondendo gentilmente alle nostre

domande ci ha rivelato alcuni segreti di questo interes-

sante mestiere, dandoci così una piccola lezione di

giornalismo. In particolare ci ha spiegato come vengo-

no cercate le notizie e comunicate in modo diverso, a

seconda che si tratti di giornali cartacei come i quoti-

diani o di giornali online molto veloci e di telegiornali.

Ci ha fornito dei suggerimenti preziosi per intervistare,

ma, parlandoci del suo lavoro, abbiamo capito che fare

il giornalista è a volte faticoso, quando bisogna aspetta-

re tante ore per poter intervistare un personaggio famo-

so o un politico, o pericoloso, in certe situazioni e luo-

ghi da documentare, ma sempre un mestiere bellissimo

che dona molte soddisfazioni per il contatto continuo

con la gente.

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Il giornalino dell’Istituto Comprensivo Federico De Roberto di Catania “Notizi@ndo”, giunto alla

quarta edizione e al secondo anno per la redazione composta dagli alunni e dalle alunne delle classi

quarte dei plessi Maratona, Castaldi, Torresino, ha cercato di documentare le tante attività realizzate

durante il corrente anno scolastico. Ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualche notizia per ragioni di

spazio e di tempo e vi diamo appuntamento al prossimo anno!

La redazione di piccole/i giornaliste/i vi augura BUONE VACANZE!!!!

LUANA AIELLO

GIUSY CALI’

CANTARELLA ALESSIA

CANTONE EMANUELE

CHIRICO NATALIA

D’AMICO JACLYN

DI BELLA EMANUELE

GRASSO CHIARA

MOLINO GIUSEPPE EMANUEL

NIKA ALESSIA

PROCACCIANTI DALILA

SANFILIPPO GIUSY

SANFILIPPO SEBASTIANO

SCARDILLI PATRIZIA

SCHILIRO’ DESIRE’

SCUDERI FLAVIO

SUSINNA PAOLA

TAMBUSCIO MATTIA

VELA ANTONIO

VIRZI’ CALOGERO

Un ringraziamento sentito alla nostra Dirigente Scolastica che anche quest’anno ci ha incoraggiati e

sostenuti in questa attività,

alle docenti e alle classi che hanno collaborato con noi,

al personale Ata per il supporto tecnico

Docenti responsabili del progetto

Maria Monaco

Daniela Valvo

MAGGIO 2015