Notizie Classiche no. 5

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www.colorednoise.it www.ruoteclassicheclubprato.it Edizione speciale LA TOSCANA E LE SU GENTI Raduni: MAGGIOLINI ALFA ROMEO L’ospite CARLO FACETTI Notizie Classiche Anno III - numero 5 - settembre/ottobre 2015 periodico del Ruote Classiche Club Prato

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periodico del Ruote Classiche Club Prato

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Edizione speciale

LA TOSCANA E LE SU GENTI

Raduni:MAGGIOLINIALFA ROMEO

L’ospiteCARLO FACETTI

Edizione speciale

LA TOSCANA E LE SU GENTI

Raduni:MAGGIOLINIALFA ROMEO

CARLO FACETTI

Notizie ClassicheAnno III - numero 5 - settembre/ottobre 2015

periodico del Ruote Classiche Club Prato

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NOTIZIE CLASSICHE

Presidente: Tiziano Cherubini

Coordinazione redattori: Fabio Buscialà - ColoredNoise

Redazione testi: Salvatore Leonardi, Paolo Angiolini , Alessan-dro Bernardi, Stefano Cecconi, Renzo Gennai, Dario Duina, Michele Ippolito, Renzo Cardini

Art Director: Maurizio Toccafondi - ColoredNoise

Progetto grafi co ed editoriale:Associazione culturale ColoredNoise in collaborazione con Daniele Nannotti

Fotografi e: i soci del Club Ruoteclassiche Prato, Maurizio Toccafondi, Emanuele Di Martino, Stefano Carniato, Mirko Lisella, Claudio Pratesi

CLUB RUOTECLASSICHE PRATOVia Francesco Ferrucci, 135 - Prato0574 58 22 21info@clubruoteclassiche.itwww.ruoteclassicheclubprato.itwww.facebook.com/clubruoteclassicheprato

IN QUESTO NUMERO

l’editorialino 1

la parola dell’esperto 2

la toscana e le su genti 3

pranzo sociale 2014 6

Carlo Facetti 8

storia de “la toscana e le su genti” 10

gita al castello della Panaretta 14

maggiolini a Prato 16

raduno Alfa Romeo 18

una settimana... di corsa 20

IN COPERTINA

Illustrazione grafica di Stefano Carniato e Daniele Nannotti

COLORED NOISE - ASSOCIAZIONE [email protected]

Stampato presso Tipografi a Il Bandino srl

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L’EDITORIALINOQuante volte ci è capitato, nelle discussioni più o meno oziose, al bar, al Club, durante i raduni e via dicendo, di dover “eleggere” l’auto, a nostro giudizio - in assolu-to - più bella.Nel numero di dicembre de “La Manovella”, un editoriale trattava proprio questo argomento; rivolto ai giovani, illustrava un certo numero di vetture che gli addetti ai lavori avevano scelto come molto rappresen-tative, innovative, oltre che, ovviamente, molto belle.Ed allora: chi più ne ha più ne metta. La scelta è im-mensa: Ferrari, Lancia,Lamborghini, Alfa ecc. ecc. senza tener conto delle Isotta, delle Rolls, delle Bugatti.... di anteguerra, che oggi non seducono tutti ma che all’epoca erano da tut-ti considerate straordinarie: insomma delle bellissime auto.Ma mentre sfoglio questo immenso catalogo della produzione mondiale, nei limiti delle mie conoscenze, mi rendo conto - con meraviglia - di provare una certa sensazione.Ed allora scendo in garage, sollevo la saracinesca, ed ecco compare una scatoletta di lamiera bianca con 4 piccole ruote da scooter, lunga meno di tre metri. Molti anni fa, un vicino di casa, artigiano del legno, forse un po’invidioso, vedendola, la defi nì - in dialetto altolaziale - come un qualcosa fatto “ co’ la ravanzatura de’ barattoli”.E’ vero, forse non ha nulla di superlativo; prestazioni?

“LA PIÙ BELLA DEL MONDO”

Appena 18 cv; lusso? Neanche a parlarne? Economici-tà? Quella sì, non manca.Poi mi siedo al volante, un po’ di traverso per la peda-liera disassata, impugno il volante di bachelite, ovvia-mente crepato, guardo quella strumentazione così laco-nica.....ed ecco avverto il profumo di una ragazza che mi stava vicino, divenuta mia moglie; ascolto il fi schio delle gomme quando, con gli amici, ci inseguivamo sulla provinciale, sento il profumo dell’Adriatico che ci aspettava per la primavera; mi pare, anche se per pochi istanti, che il tempo non sia passato.Ed allora è per questo che la Miura, la 33 stradale, le Ferrari e tante altre saranno anche meravigliose, ma per me questa“ scatoletta” le batte tutte, e mi domina con i suoi mille ricordi.

Salvatore Leonardi

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente onorario: Giulio Piaggio

Presidente: Tiziano Cherubini

Vicepresidente: Dario Duina

Segretario: Stefano Cecconi

Tesoriere: Alessandro Collini

Consiglieri: Mauro Bini, Renzo Gennai, Marco Mattei, Vittorio Lanini, Francesco Ristori

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ACCOPPIATURE E LAVORAZIONI ADESIVI, RESINATURE TESSUTI

via di Vittorio Giuseppe, 50 - 59013 Montemurlo PO

www.adesint.it

Sto esaminando le iscrizioni delle vetture che parteciperanno alla ormai prossima “toscana e le su genti”, alcune belle ed in-teressanti, altre abbastanza recenti, dato il limite al 1985.Alcune delle più vecchie, penso, avranno sicuramente parteci-pato ai raduni in toscana quando qualche vettura allora nuo-vissima ora è già nell’elenco degli iscritti.Pensa un po! E allora la mente mi torna ai raduni di venti, ven-ticinque anni fa, quando ero poco più che un neo� ta, e che emozione! Ma anche, che complicazioni! Il primo problema erano le Assicurazioni. Certo le auto co-stavano il giusto, e, chi aveva spazio poteva esagerare, ma era impossibile, evidentemente, assicurarle tutte.Allora c’era la possibilità di fare le “5 giorni” tramite l’ASI: vettura omologata, richiesta a Torino per tempo, costava poco. Sarebbe arrivata in tempo?Pensate invece oggi: uno scende in garage e decide, oggi scel-go... bè, la 356, ovvio!Mi ricordo ancora con chiarezza quando, in Consiglio Fede-rale, il Presidente comunicò: abbiamo fatto un accordo con un broker della Toro (almeno credo) costerà pochissimo e potre-mo assicurarle tutte: una vera “svolta epocale”!Poi c’erano le vetture senza documenti.Acquistarne una era una vera scommessa: chissà se un giorno si troverà il verso di targarla.Però costavano ovviamente pochissimo e la tentazione era for-te.La possibilità di partecipare al raduno però esisteva. Erano le famose targhe “di cartone”.La tra� la per averle era però complicata e tutto si limitava alla partecipazione alla manifestazione. L’istituzione per la verità è tuttora operativa, ma è diventata di uso sporadico visto che ormai si può ritargare di tutto, o quasi.Ricordando il 1983, tutti gli appassionati erano letteralmente in subbuglio, dato che l’ASI, con la “lista chiusa” aveva identi-� cato le auto, e le moto, che venivano così esentate dal paga-mento del bollo. Discussioni a non � nire, perché il maggiolino sì ella 1100 no?

Viene un po’ da ridere, amaramente, nell’assistere a scene e li-miti dell’isteria oggi, per la revoca del bene� cio dell’esenzione alle 20/trentenni: 25 anni fa gli appassionati, veri, pagavano con qualche sacri� cio e il bollo alle loro auto e basta.Certo, fatemelo dire, il tornaconto, la speculazione, il vantag-gio, erano proprio marginali, e non si acquistava una auto per la rivalutazione certa a breve termine ma perché ci faceva per-dere la testa.Ma questo è un altro discorso, da vecchio professore bronto-lone.Sono comunque certo che ce la si farà, E qualche bene� cio ri-tornerà ad alimentare discussioni su come si sarebbe potuto ottenere di più........A questo proposito considero quanto meno irritante e sicura-mente poco serio l’atteggiamento di grandi e piccoli enti che si candidano, si mobilitano, insomma si agitano “in favore dell’appassionato” e naturalmente contro il nostro movimen-to, perché l’ultima battaglia non è stata, anche questa, vinta! MahCerto, in 35 anni sono cambiate molte cose, nel microcosmo del nostro ambiente, ma non certo i raduni: amici che si ritro-vano, auto nuove non viste prima, grandi cene in allegria, l’i-nevitabile collezionista di cariche prestigiose in passerella con l’assessore di turno, insomma niente di nuovo.Il movimento invece è cresciuto, nel 1981 eravamo forse 15.000, come alcuni grandi club ora, per un totale di più di 200.000 soci: � nito il carattere elitario, ora il substrato è popo-lare e, a mio parere, è meglio sicuramente così. Arrivederci allora nelle piazze di Prato e nel verdissimo Mu-gello, con l’autodromo ecc. ecc. E se qualcuno non è esattamente d’accordo con me, sono pron-to ad ogni discussione, come si conviene a noi collezionisti ed appassionati che da sempre, e questo non cambierà mai, ali-mentiamo “le plausir de causer”.

Viene un po’ da ridere, amaramente, nell’assistere a scene e li-

La Parola all’Espertodi Dario Duina

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“La Toscana e le su’ Genti” nasce dalla passione per il motorismo storico e dall’attaccamento ad un territorio unico, cui piace raccontarsi da sempre diviso tra cento campanili e popolato da gente che, per gioco o sul serio, ama rimarcare le proprie dif-ferenze. Chi vede del pittoresco in questa osserva-zione, valuti il bel numero di club toscani che dal 2007 si associa per organizzare questa manifesta-zione che off re ai partecipanti tre giorni di motori, arte e gastronomia.Per l’edizione 2015 è il “Ruote Classiche Club Prato” a coordinare l’evento che vede coinvolte anche le seguenti associazioni: “AMAS” di Gros-seto”, “Balestrero V.M.C.” di Lucca, “CASM” di Venturina, “CMEF” di Firenze, “Garage del Tem-po – Costa degli Etruschi” di Cecina, “SCAME” di Siena, “Saracino” di Arezzo,”Topolino Club” di Firenze e “Topolino Club” di Livorno; tutti club federati ASI: l’Automotoclub Storico Italiano che riunisce i sodalizi di appassionati di motorismo d’epoca.

Il club coordinatore, come accade ogni anno, individua prevalentemente nel proprio territorio le occasioni per trascorrere le tre giornate di svago e cultura in compagnia di auto e moto d’epoca; quest’anno, quindi, è il “Ruote Classiche Club Prato”, ricoprendo questo ruolo, a cercare sceno-grafi e e mete adatte alle “Topolino”, alle Giulia, alle Guzzi ed agli altri mezzi che si ordineranno in una colorata carovana di appassionati. Per la manifestazione, dal prossimo 25 settembre, sono previsti circa centocinquanta mezzi in arrivo da tutta la Toscana; ed ai soci dei club si accompa-gneranno anche altri appassionati provenienti da fuori dei confi ni della nostra regione. Saranno tre giornate intense ed appassionanti per gli equipag-gi, che giungeranno a Prato nel primo pomeriggio

MANIFESTAZIONE TURISTICO-CULTURALEPER AUTO E MOTO D’EPOCA

di venerdì e saranno ospitati in due dei principali alberghi cittadini, mentre i veicoli saranno riuniti in parcheggi sottoposti a sorveglianza. Il pro-gramma prevede due giornate nel territorio della provincia, intervallate da una “trasferta” sul circu-ito del Mugello, indispensabile per assecondare il temperamento di mezzi ed equipaggi e rispettare lo spirito della manifestazione in ogni suo aspetto. Un servizio di bus navetta faciliterà gli spostamen-ti dei partecipanti ed una prima visita al centro cit-tadino consentirà agli ospiti di entrare in contatto, da subito, con alcuni degli aspetti più caratteristici di Prato. La visita al “Museo del Tessuto” sarà il modo migliore per cogliere l’essenza della città: l’anima e la storia del distretto tessile, raccontati da una raccolta unica ed originale ospitata in uno degli esempi più belli di archeologia industriale lo-cale. Di seguito, attraversando il centro, passando per il Castello dell’Imperatore, Piazza delle Car-ceri, Piazza del Comune, forse già con la mente al giorno seguente, ci si preparerà per l’appuntamen-to successivo, presso la sede del “Ruote Classiche Club Prato” dove una cena ben frequentata (da sportivi del motore) concluderà la giornata.

Il secondo giorno, di buon ora, ci si sposterà verso il circuito del Mugello; auto classiche e moto d’epoca saranno accompagnate da staff ette moto-rizzate e carroattrezzi; un “road book” professio-nale, redatto con la collaborazione del campione europeo di rally Max Sghedoni, sarà la guida perfetta per chi non ha troppa dimestichezza con queste strade, un tempo teatro di competizioni leggendarie e perciò, comunque, ben conosciute dagli appassionati di motorismo storico.

LA TOSCANA E LE SU’ GENTI 25 - 27 SETTEMBRE 2015

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Ma anche chi frequenta con assiduità questi tor-nanti, durante il percorso troverà comunque moti-vi di svago: è stato, infatti, organizzato un gioco a sorpresa che obbligherà anche i distratti, durante il tragitto, a prestare attenzione alla bellezza del pa-norama e a cogliere particolari che magari, anche passando cento volte per quei luoghi, non si erano mai notati; il piacevole passatempo si ripeterà sulla strada del ritorno ed i più abili - o fortunati - ve-dranno premiate la proprie qualità.

L’ingresso dei mezzi nel circuito troverà l’ambien-te in fermento per la coincidenza con le prove di moto del “Campionato Italiano Velocità - Coppa F.M.I.”; ed in questa “calda” atmosfera sarà lasciata alle auto e moto d’epoca la possibilità di percorrere alcuni giri del circuito. Sgranchite le ruote a “trotto raccolto”, entrati nel giusto spirito, automobilisti e motociclisti saranno chiamati an-che ad una prova di abilità che - com’è d’obbligo -, nuovamente, vedrà premiati i più capaci o i più fortunati. Un altro bel momento della giornata sarà il pranzo, servito nella “Palazzina box” del circuito: la vista panoramica sul tracciato e lo spettacolo delle moto in sessione di prova, accompagneranno le pietanze rendendo il momento conviviale una bella ed insolita esperienza.Il ritorno a Prato, nel tardo pomeriggio, per un po’ di riposo oppure per un altra passeggiata per la città precederà il momento conclusivo della gior-nata: una cena appena più formale, con la garanzia - ancora una volta - di ottimi commensali: non mancheranno l’ing. Mauro Forghieri, Nanni Galli e l’avv. Roberto Loi, Presidente dell’ASI: un modo perfetto per chiudere la seconda giornata, chiac-chierando tra appassionati ed esperti.

Il terzo ed ultimo giorno inizierà con la sistema-zione delle auto e delle moto in Piazza del Duomo; parcheggiate od esposte... dipende dalle sensibilità. Qualche equipaggio tra quelli provenienti da più lontano sarà rimasto sorpreso dagli scorci che è in grado di offrire il centro cittadino; i pratesi invece, vedendo sotto il “Pulpito di Donatello” automobili e motocicli degli anni sessanta e set-tanta - e qualcosa anche degli anni trenta - ricor-deranno quando gli autobus affollavano la Piazza e le automobili, a passo d’uomo, attraversavano via Garibaldi ed il Corso.Tornando a passeggiare per il centro cittadino, chi lo desidera potrà dedicarsi ad una breve visita del Museo di Palazzo Pretorio, oramai appuntamento d’obbligo per i turisti che sempre più numerosi visitano la città; l’allestimento del museo, che valo-

rizza così bene i capolavori di Donatello e Filippi-no, è di recente realizzazione e ci riporta, quindi, ai nostri tempi, lontanissimi dai giorni in cui il ricco patrimonio culturale pratese restava discreto sfondo del formidabile fermento produttivo. Oggi, tramontato il distretto “monocolturale”, non per scelta, una certa attitudine di Prato al turismo si sta svelando; ed ampliando l’orizzonte al territorio della Provincia, ci si offre una ricchezza d’arte e paesaggio davvero sorprendente. Ed ecco, allora, che terminata questa nuova visita alla città, i mezzi si avvieranno per un itinera-rio sulle strade del Montalbano: percorrendo la “strada dell’olio e del vino”, immerse nell’eleganza perfetta del paesaggio toscano, auto e moto d’epo-ca si muoveranno alla volta di Artimino; queste strade, tra viti ed olivi, che disegnano le pendici del Montalbano richiederanno qualche sforzo ai veicoli più antichi ma resteranno certamente un bel ricordo per tutti, conducendo la carovana verso il borgo medievale: un luogo panoramico e di grande bellezza. Ad Artimino, i mezzi saranno disposti nell’ampio parco de “La Ferdinanda”, la villa medicea detta anche “dei cento camini”, dove si terrà il pranzo finale, di saluto; ad accoglierli ci sarà anche la veterana Peugeot del 1919 il cui ruolo usuale è presidiare l’ingresso della sede del “Ruote Classi-che Club Prato”. La costruzione tardo cinquecen-tesca, per la bellezza e la posizione panoramica è tradizionalmente luogo deputato a manifestazioni e cerimonie ed il banchetto di saluto sarà certa-mente all’altezza delle attese dei partecipanti.Il ricordo finale di questi tre giorni passati assieme, saranno quindi le auto e le moto d’epoca sullo sfondo dei colli del Montalbano, della tavola imbandita e dell’elegante costruzione del Buonta-lenti; un’immagine che riassume alla perfezione lo spirito di questa esperienza: motori, gastronomia, arte e paesaggio.L’appuntamento è per il prossimo anno, con una nuova edizione de “La Toscana e le su’ Genti”.

Luglio 2015 Prato – Ruote Classiche Club Prato – Ufficio Stampa - Paolo Angioliniwww. ruoteclassicheclubprato.it

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Pranzo Sociale 2014Il pranzo sociale del Ruote Classiche Club Prato si è svolto nella splendida cornice del Golf Club “Le Pavoniere” di Prato.Nonostante il cielo coperto, che pensavamo non ci aiutasse, abbiamo ri-scontrato una numerosa affl uenza di vetture di qualità. Un timido sole ci ha premiato regalandoci delle sfumature di colore uniche sugli impeccabili campi da gioco del Golf Club.

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12 Giugno 2015

Come sempre presso la nostra sede si svolgono serate dedicate a personaggi di spicco del mondo dell’auto-mobilismo di oggi e di ieri, come in questa occasione durante la quale abbiamo ospitato Carlo Facetti ex pilota, conosciuto per i suoi successi in vari campionati dal turismo alle sport prototipo, come ci ha raccon-tato lui stesso incuriosendo il pubblico presente con svariati aneddoti inediti, coinvolgendo anche Nanni Galli suo ex collega e nostro grande amico.

Serata Facetti

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Grazie all’iniziativa del Club Balestrero e del suo Presidente, Ing. Renzo Cardini, nasce in una serata di fi ne aprile del 2007 l’idea di unire le forze dialcuni Club della Toscana per organizzare una ma-nifestazione per auto storiche che avesse come prota-gonista il fi ume più importante della nostra stupen-da regione: l’Arno.Subito i Presidenti degli altri sodalizi coinvolti (Scu-deria Kinzica di Pisa, Topolino Club Firenze e Club Auto e Moto D’Epoca “Il Saracino” di Arezzo) rac-colsero con entusiasmo questa proposta. Ecco che nacque L’Arno e le Sue Genti con un percorso che doveva simbolicamente seguire, nella primaedizione, il corso del fi ume da Firenze alla sue sor-gente, ovvero il Monte Falterona e nella seconda edi-zione, giungere fi no alla foce in quel di Marina di Pisa. La manifestazione doveva avere prettamente un carattere turistico con una semplice prova di abilità allo scopo di stilare una classifi ca fi nale.L’8 settembre 2007 circa 60 equipaggi si ritrovaro-no la terrazza di Firenze, (piazzale Michelangelo) da dove partirono alla volta di Arezzo percorrendo ilval d’Arno inferiore. Il giorno successivo le vetture aff rontarono le salite del Casentino per arrivare a Stia alle pendici del Monte Falterona.Si trattò di un indubbio successo non solo per la qua-lità dei veicoli, ma anche perché lancio’ l’idea di uni-re più Club nell’allestimento di una manifestazione, unica allora in Italia, nel panorama delle manifesta-zioni a calendario ASI.L’anno successivo toccò alla città di Lucca ospitare la partenza con direzione mare e più precisamente Pisa e la sua piazza dei Miracoli. Già da questo anno l’evento modifi cò la Sua denominazione in “La To-scana e le sue genti” con l’obbiettivo di allargare il novero dei Club organizzatori e di raccontare con percorsi suggestivi la storia delle genti toscane.Ecco che nel 2009 entrò a fare parte della compagnia

lo SCAME di Siena e proprio la città del Palio fu il fulcro di questa edizione con un percorso cheattraversò le Crete Senesi, Asciano, l’abbazia di Mon-te Oliveto con il pernottamento a Montalcino in ter-ra di Brunello.Nell’edizione 2010 la Toscana e le sue genti ha dato il benvenuto alle motociclette e ad altri tre Clubs fede-rati ASI (CASM Venturina, Topolino ClubLivorno ed AMAS Grosseto) subito impegnati nell’allestimento di un percorso che da Volterra ha portato i partecipanti ad ammirare le bellezze della Costa degli Etruschi, in questa edizione compare il logo defi nitivo della manifestazione.L ‘edizione 2011 saluta l’arrivo del Ruote Classiche di Prato e del Garage del Tempo Costa degli Etru-schi e si presenta ricca di novità. Viene riconosciuto da ASI l’impegno e l’originalita’ della manifestazio-ne attriubuendo a questa edizione l’ambito premio della MANOVELLA D’ORO.

Renzo Cardini

LA STORIA DELLA MANIFESTAZIONE

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Immagine: Club Balestrero, La toscana e le su genti 2014

Immagine: Club Balestrero, La toscana e le su genti 2014

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di Stefano Cecconi

Come ormai consuetudine anche quest’anno abbia-mo organizzato una gita nel chianti, oltre che per fare un giro con le nostre auto d’epoca, per fare qual-cosa che possa dare un contributo all’Associazione Toscana Fibrosi Cistica.Tutti gli anni scopriamo posti nuovi nel chianti, fu-cina di meraviglie, e quest’anno dietro consiglio di Marco Cherubini, vicepresidente dell’Associazione siamo andati a visitare il Castello della Paneretta, un posto da favola, con un vecchio castello ristrut-turato, e con la visita a le antiche cantine, che ancor oggi sono un patrimonio per la nascita di un vino autoctono.La giornata e’ iniziata come sempre con la fermata per la colazione al Morrocco Chianti Village, dove abbiamo avuto i saluti del sindaco di Tavarnelle, per poi proseguire per le strade del Chianti fi no al Ca-stello della Paneretta, e quindi dopo la visita abbia-mo ripreso le nostre auto e siamo tornati al Morrocco per il pranzo. Durante il pranzo per mano del nostro presidente Tiziano Cherubini, abbiamo consegnato a Marco Cherubini, vicepresidente dell’Associazione Toscana Fibrosi Cistica un assegno’ con la speranza di aver anche noi contribuito in piccola parte alla ri-cerca per debellare questa malattia.

GITA AL CASTELLO DELLA PANERETTACHIANTI - 07 GIUGNO 15

in collaborazione con Associazione Toscana Fibrosi Cistica

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9° Raduno Volkswagen “Maggiolini a Prato”7° Memorial Rodolfo Bellini

di Renzo Gennai

Una giornata splendida immersa nella passione, tra questi Volkswagen raff reddati ad aria ed i loro pro-prietari, così si potrebbe riassumere sinteticamente la nona edizione del raduno Vw “Maggiolini a Prato” organizzato dal Ruote Classiche Club Prato e realizzato in collaborazione con l’associazione Croce d’Oro di Prato, in memoria di Rodolfo Bellini grande appassionato pratese e collezionista del marchio tedesco. Le circa 40 vetture partecipanti, giunte anche da fuori regione, hanno fatto da cornice al parco messo a di-sposizione dalla Croce d’Oro in occasione della 29° Festa del Volontariato presso il Parco della Liberazione a Prato. In tarda mattinata la lunga e variopinta colonna di auto si è mossa, preceduta da un’autentica am-bulanza Vw in servizio presso l’ex Ospedale Cividale del Friuli negli anni ’60, diretta verso Carmignano, attraversando il bel panorama delle colline del Montalbano. I maggiolini dopo un giro di 18 chilometri giungevano a Villa Castelletti per il pranzo organizzato, accompagnati da un altro Volkswagen degno di nota, ovvero un pulmino doppia cabina degli anni ’70. Durante il pranzo tenutosi al ristorante “La Quer-cia” adiacente la villa, oltre a poter gustare i prodotti tipici del territorio, gli intervenuti hanno partecipato ad una raccolta fondi tramite una lotteria a favore dell’associazione Piccino Picciò che si occupa da anni dei neonati a rischio, come illustrato dai rappresentanti dell’associazione intervenuti durante il pranzo. La lotteria comprendeva ricchi premi, comprendenti svariate parti di ricambio di carrozzeria, fi no ad arrivare ad un weekend per 2 persone presso il Morrocco Chianti Village gentilmente off erto dal Ruote Classiche Club Prato, a conclusione di tale iniziativa ha permesso la raccolta di 450 euro consegnati immediatamente all’associazione. Dopo il pranzo si è svolta l’attesa premiazione, con trofei e coppe, per le varie categorie off erte dal club Ruote Classiche Club Prato e dalla famiglia Bellini, dopo le foto di rito di fronte al bel dolce raffi gurante la locandina del maggiolino, non restava altro che salutarsi al prossimo anno, con l’augurio di ritrovarsi ancora più numerosi. Un ringraziamento a tutto lo staff , dalle staff ette ai fotografi , a tutti coloro che hanno partecipato, ancora grazie per l’ottima riuscita dell’evento.

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di Stefano Cecconi

Gli alfisti non temono il solleone, come si è visto lo scorso 5 luglio, quando i soci del club con un debo-le per le Alfa Romeo si sono avventurati sulle strade del Chianti: sotto l’occhio attento di Marco Qua-drelli, organizzatore dell’evento insieme ad Ennio Lippi, i partecipanti si sono ritrovati di buon ora nel piazzale del tribunale di Prato. La coincidenza con alcuni altri raduni non ha assottigliato le file rispet-to al successo dello scorso anno; tra le vettura bril-lano due belle Giulietta Spider di colore non comu-ne: una nera ed una blu Francia....ma meritano una citazione anche la spider “coda tronca” giallo pro-totipo dell’organizzatore, una Giulia 1300 TI verde muschio perfetta, una nuova Giulietta avorio unico proprietario... e la meriterebbero anche le tante altre belle milanesi che Marchionne ci sta facendo rim-piangere. Una confezione di due bottiglie di vino bianco, offerta a tutti i partecipanti come viatico per la partenza, ci accompagna per il breve tratto di autostrada che precede quelle strade del Chianti che tutto il mondo ci invidia e che noi - come si dice - abbiamo ad un tiro di schioppo: Tavarnuzze, San Casciano, Poggibonsi... una sosta in un pic-colo borgo isolato, alla “tenuta agricola di Mensa-nello” con un corposo aperitivo a base di vini, fet-tunta e stuzzichini vari, ritempra gli equipaggi per affrontare la tappa successiva, verso Casole d’Elsa. Qui, convenientemente autorizzati, si parcheggiano le auto nella centralissima Piazza della Libertà, di fronte alla Collegiata ed al “Museo Archeologico”, meta principale della gita. Il museo di Casole d’Elsa

Raduno Alfa Romeoè interessante oltre le attese: ospita una ricca colle-zione di reperti ed una guida preparata ed informa-le ci accompagna tra corredi funebri, crateri attici - e benevoli refoli di aria condizionata -istruendoci sul popolamento della zona in epoca etrusca ed in seguito, con un balzo vertiginoso, sull’arte del seco-lo scorso ed in particolare sul pittore locale Augusto Bastianini. Inoltre, per una fortunata coincidenza, quella domenica la cittadina ospita anche la mostra mercato “Arte Casole” e le già suggestive strade me-dievali sono arricchite da opere di ogni tipo. Saziati gli occhi e la mente ci si avvia per il banchetto di rito verso la villa Mucellana: un agriturismo non lontano da Monteriggioni. Il complesso circondato dal verde, la presenza della piscina, l’ombra degli al-beri ed un clemente venticello allietano un pranzo appena intaccato da un servizio estemporaneo e da qualche distrazione del cuoco. L’atmosfera, comun-que, è quella giusta: si parla delle iniziative future del club, di qualche macchina che “fuma” un po’ troppo, del contemporaneo gran premio di F1... e qualcuno aspetta le 19,00 prima di riavviarsi verso la caldissima piana pratese. Vuol dire che la faccen-da ha funzionato.

Raduno Alfa Romeo

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UNA SETTIMANA TUTTA ... DI CORSASapevo da tempo che il rally di Reggello era in calendario ad inizio Settembre ma, per tutta una serie di incombenze, inizio a dedicarmici solo all’ultimo momento. La voglia di partecipare a questa manifestazione è rimasta intatta dallo scorso anno; dopo aver preparato tutto per benino, avevamo dovuto abbandonare nel corso della seconda prova per... impraticabilità dell’auto.Il mio coéquipier, alla sua prima esperienza, si era (molto) sentito male in macchina. Animato dalla voglia di riprovarci, mi dedico all’organizzazione dell’evento. E’ il 27 Agosto e le iscrizioni si chiudono il 31 dello stesso mese.Come si dice: se hai problema, dividilo con un amico. In questo caso, l’amico ha il nome di Francesco Ristori. Tra le persone che ho conosciuto al club, Francesco, ai miei occhi di diversamente pratese è, per il suo passato agonistico, il ponte verso la storia dei rally locali.Presa la decisone, lo chiamo. Lo raggiungo telefonicamente per sottoporgli la malsana idea. - Ho bisogno di trovare un navigatore in pochi giorni, deve essere della zona, bravino e non avere velleità agonistiche dato che noi parteciperemo alla parata e non al rally vero.- Nessun problema. Vedo subito cosa si può fare.- Grande!Tre ore dopo ha già un nome, ma me lo confermerà domani. Il giorno dopo, - 3 dalla chiusura delle iscrizioni, l’aggancio sfuma per impegni di lavoro. Però il mondo dei rallisti è fatto di persone generose ed il candidato suggerisce a Francesco un altro nome. Francesco si attiva: una telefonata a questo storico naviga pratese, una a me per conferma, una io al naviga e la cosa va in porto.Riesco così ad iscrivere la mia “Bianca Ritmo Abarth” alla parata, addirittura il giorno prima della chiusura. Io sono ancora a casa in Puglia e le prove speciali da andare a vedere, sono a 600 km.Nascondendomi dietro presunte partenze intelligenti, domenica 30 Agosto parto di buon mattino.Il progetto, nell’ordine, è:1) Arrivare a Prato nel primo pomeriggio.2) Innaffi are le piante di casa a secco da settimane.3) Scaricare la macchina dalle masserizie e dai compiti per le vacanze (il paraurti della Ritmo rotto al Rally della Valdinievole da aggiustare alla bene e meglio e l’interfono con i cavetti e gli spinotti da sostituire).4) Ripartire al volo per le ricognizioni.Basta poco. Che ci vuole...L’appuntamento col naviga è per domenica pomeriggio alle 16.00.- Piacere Michele.- Piacere Giovanni.Di volata verso Reggello. In macchina le prime chiacchiere per spiegare perché la partecipazione alla parata e non al rally ed amenità varie.Io avrei le note dello scorso anno ma una prova quest’anno si per-corre in senso inverso ed è da rifare. Quelle di un’altra le ho lasciate ad un amico... Pazienza. Facciamo quel che si può.Abbiamo visto poco, tra una settimana si corre, ma il lavoro ha la priorità. Appuntamento a Sabato mattina.Così è. Alle 9 di Sabato, caricata la macchina sul carrello, si parte.Facciamo le verifi che sportive e via a fare almeno un giro completo delle prove.Concordiamo che la prova regina e la più bella del rally, è la “Reg-gello” che parte da Montanino ed arriva a Saltino - Vallombrosa.Finite le ricognizioni, si salta sulla fi da Ritmo per andare (su strada aperta…) a Firenze.

La partenza è da Piazzale Michelangelo. La splendida vista di Firen-ze al tramonto, da sola, vale l’iscrizione.Scendiamo dalla pedana e ci dirigiamo verso Reggello per la prova notturna. L’organizzazione, che ci ha fatto cincischiare per tre ore, in tre minuti ci intima di partire.Incolonnati nel buio pesto della notte, ci viene dato lo start.Qui si manifesta il vero problema occorso in gara.L’interfono non funziona bene. Il microfono amplifi ca piuttosto che la voce di Gianni, il rumore della marmitta ed io non sento niente.Poco male. Abbiamo raggiunto la splendida Maserati Cambiocor-sa che ci parte davanti. La di lei gentilissima guidatrice, ovviamente data la condizione del manto stradale, procede ad andatura conso-na al pregio della vettura.Noi, invece, siamo dei bruti ed avremmo una certa fretta. Allora inizio a sfanalare con gli abbaglianti, quelli di profondità, con le frecce ... Al primo bivio utile ci fa passare e, fi nalmente, via nella notte.Prima di rientrare a Prato, Giovanni ha modo di esercitare la sua grande diplomazia nel convincere il capo del parco chiuso a farci parcheggiare le macchine della parata dentro e non per strada.Io iniziavo a sentire la pressione salire ed ad inveire contro il mon-do, mentre, lo devo ammettere, l’aplomb di Giovanni è stato molto più effi cace.Domenica 6 SettembreSi riparte con gli stessi problemi di ieri. Partenza non al minuto ne’ ai 30 sec ma tutti intruppati… e l’interfono continua a non andare.Per l’ingorgo abbiamo trovato la soluzione: partiamo ed al primo slargo, ci fermiamo un po’ per guadagnare spazio su chi ci precede.Per l’interfono nessuna soluzione.E’ giusto così. L’ho voluto riparare io e tanto mi merito!In realtà Giovanni pensa bene di risolvere defi nitivamente il proble-ma tranciando il fi lo di collegamento.Ma come si dice? I grandi problemi sono da considerarsi soltanto come delle grandi opportunità.Allora Giovanni si inventa l’interfono dei sordi:Una destra 3 - diventa la mano sinistra che indica la destra compul-sivamente, poi diventa 3 e il segno del meno.Una sinistra 2 tornante diventa un 2 col dito che mima un muli-nello (torna...)Un dosso pieno diventa la mano che fa il segno dell’onda e poi di taglio dritta agitata a mimare “vai vai...”E’ così: Il bisogno aguzza l’ingegno!Ormai ho preso confi denza con le nuove gomme giocando un po’ con la pressione.Il metodo “Giovanni” è migliore delle note dette a voce e, nell’ultima ripetizione della mitica Reggello, riusciamo a prendere, nell’ordine, una Subaru STI, una Mitsubishi EVO ed una Porsche che ci partivano davanti.Sia detto per chiaro: Loro procedevano nel corretto spirito della manifestazione mentre, quelli un po’ “discoli”, eravamo noi.Alla fi ne, il divertimento è stato grande. Carichiamo la macchina sul carrello e prendiamo la strada di casa. L’orologio nel cruscotto segna le 16.00.Esattamente una settimana fa, conoscevo Giovanni Tofani e parti-va l’operazione “Reggello”.Un abbraccio ed un grande grazie a Giovanni ed al “padrino” dell’operazione Francesco.

Michele Ippolito

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